Categorie
Notizie Viaggi viaggiare

I viaggi in Italia non sono ancora ai livelli pre-Covid: perché

Nuove andate di Covid e ulteriori varianti che potrebbero arrivare soprattutto dalla Cina, poi la guerre, l’aumento sconsiderato dei prezzi e l’inflazione. Insomma, il bilancio del turismo in Italia è sicuramente più positivo rispetto all’ultimo biennio, ma ancora abbastanza distante dai livelli pre-Covid.

Cosa è accaduto nel 2020

Nell’anno della pandemia, il 2020, le limitazioni degli spostamenti sia in Italia che all’estero hanno determinato un crollo dei flussi turistici con la componente straniera particolarmente drammatico: -70,3% rispetto al 2019, e con una maggiore sofferenza per gli esercizi alberghieri che si è fermata a un -56,1%.

Nel 2021 è iniziata una ripresa dei flussi e un parziale ritorno della clientela estera (+62,2% rispetto al 2020), ma nonostante i segnali di ripresa il bilancio consuntivo è risultato a fine anno ancora molto distante dai valori del 2019 (-147,6 milioni di presenze).

La ripresa del 2021

Il 2021 è stato l’anno cui in Italia sono scattati i primi segnali di ripresa dei flussi turistici, compreso il ritorno della clientela estera. Lo scorso anno, gli arrivi e le presenze totali negli esercizi ricettivi presenti sul territorio italiano erano risaliti rispettivamente a 78,7 milioni (+41,2% rispetto al 2020).

Le presenze della clientela straniera erano aumentate del 62,2% e quelle dei residenti italiani del 28%. Rispetto al 2020, quindi, l’incremento delle presenze turistiche in Italia nel 2021 è risultato di 10 punti percentuali superiore alla media dei 27 Paesi dell’Unione Europea (+37,8% contro +28,1%), segno che l’Italia ha anticipato non di poco il percorso di ripresa post-Covid.

In Europa, invece, sembrerebbe che la ripresa dei flussi si stia concretizzando soprattutto nel 2022 (+56,3% le presenze nei primi nove mesi del 2022 rispetto allo stesso periodo del 2021 e -5,9% rispetto allo stesso periodo del 2019). A fronte di questi segnali di ripresa, il bilancio consuntivo dei primi nove mesi del 2022 risulta positivo ma non ancora al passo con i livelli pre-pandemici: relativamente allo stesso periodo del 2019 mancano ancora circa 39 milioni di presenze, con un saldo negativo pari a -10,3% (in particolare -13,8% la clientela estera e -6,7% per quella italiana).

Come’è la situazione turistica in Italia

Stando alle ultime statistiche emerse in materia, sono circa 196 milioni le presenze turistiche che abbiamo avuto in Italia nel trimestre estivo luglio-settembre 2022. Un dato abbastanza incoraggiante ma che allo stesso tempo rappresenta il 4,7% in meno rispetto alla cifra record pre-pandemia: circa 205 milioni raggiunta nel 2019.

Forse a causa dei costi più alti o dell’inflazione, ma secondo le ultime rilevazioni le vacanze, in generale, sono diventate più brevi. Inoltre, sembrerebbe che ci sia un aumento molto elevato degli arrivi e delle presenze dei clienti stranieri, ma allo stesso tempo una crescita più contenuta per i turisti residenti rispetto al 2021.

Il bilancio dell’ISTAT che riguarda i primi nove mesi del 2022, si chiude con circa 174 milioni di presenze di clienti italiani e 164 milioni di viaggiatori stranieri, sottolineando un sostanziale riequilibrio delle due componenti della domanda, che negli anni 2020 e 2021 avevano registrato una netta prevalenza della clientela domestica a causa delle limitazioni della mobilità delle persone da e per l’estero.

Nel decennio precedente il 2019, le presenze turistiche in termini di notti trascorse da italiani e stranieri nelle strutture ricettive alberghiere ed extra-alberghiere del nostro Paese, erano cresciute a un tasso medio annuo del +1,5%, mentre nel 2019 l’attività turistica in Italia aveva realizzato un record assoluto: 131,4 milioni di arrivi e 436,7 milioni di presenze negli esercizi ricettivi.

Degna di nota, in particolare, è stata la quota di presenze dei turisti stranieri che aveva superato per il terzo anno consecutivo quella delle presenze domestiche, quindi degli italiani residenti.

I dati provvisori relativi ai primi nove mesi del 2022 testimoniano, invece, una ripresa ulteriore ma non ancora tale da tornare ai livelli pre-pandemia.

Il bilancio di fine 2022

Stando alle previsioni di Federturismo, l’affluenza agli impianti di risalita, ma solo nelle località più famose, si allineerà ai livelli del 2019.  Sembrerebbe voler crescere anche l’interesse per la vacanza termale (+10 per cento nel Nord e Centro Italia rispetto al periodo natalizio del 2019), mentre nelle città d’arte durante queste feste si è registrato un numero di prenotazioni che ci fanno avvicinare sensibilmente ai volumi pre-Covid.

Gli aeroporti segnano un ritorno degli stranieri pari a un +10% di passeggeri. Infatti, nonostante il drammatico aumento dei costi delle materie prime e dell’energia che continua a gravare sulle imprese azzerandone i margini, dopo due anni e mezzo di restrizioni il desiderio di evadere è forte e quindi, anche se con un occhio al portafoglio, per le festività natalizie si è deciso di viaggiare prediligendo destinazioni domestiche o di medio raggio.

Nelle scorse settimane, invece, era stata Coldiretti a segnalare un raddoppio degli arrivi dall’estero per il 2022: sulla base dei dati della Banca d’Italia, nei primi nove mesi dell’anno i turisti provenienti dall’estero in Italia sono praticamente raddoppiati (+94 per cento), anche se allo stesso tempo rimangono inferiori del 26% rispetto al 2019.

Quasi 2 viaggiatori stranieri su 3 che sono giunti in in Italia (72%), provenivano dall’Unione europea, ma rilevanti sono state anche le presenze dal Regno Unito (3,6 milioni) e dagli Stati Uniti (2,2 milioni). Il 41% dei viaggiatori stranieri è venuto in Italia per vacanze, ma ovviamente non manca chi ha scelto il nostro Paese per la visita a parenti e amici, shopping o altre motivazioni personali.

Categorie
Borghi luoghi misteriosi Viaggi viaggiare

Otricoli, il magico borgo situato nel cuore d’Italia

Da poco selezionato per partecipare al “Best Tourism Village Upgrade Programme”, un programma di supporto dall’Organizzazione Mondiale del Turismo delle Nazioni Unite che accompagnerà 20 delle località candidate in un percorso volto al pieno raggiungimento dell’eccellenza, Otricoli è un magico borgo che si trova nel cuore d’Italia.

Per la precisione si trova in Umbria, fa parte della provincia di Terni ed posto su una collina che domina la poetica Valle del Tevere. Le sue origini sono antichissime, tanto che le cose da visitare sono davvero numerose. Scopriamole insieme.

Cosa vedere a Otricoli

Otricoli è un borgo che vanta diversi patrimoni storici e archeologici. Questa “ricchezza” è dovuta soprattutto alla sua condizione di castrum speciale, in posizione strategica. In sostanza, era una sorta di castello lambito dal Tevere e attraversato dall’antica Via Flaminia.

Il centro storico che è arrivato ai nostri giorni conserva all’interno della cinta muraria alto-medievale edifici e monumenti di epoche storiche anche molto lontane tra loro: vanno dall’età medievale fino al Novecento. L’abitato antico si struttura lungo il dorsale naturale del colle al cui centro svetta fiera la piazza, posta in corrispondenza della sommità della stessa cima.

Tante le cose da scoprire, come i due profferli di tipo viterbese, le numerose costruzioni totalmente tufacee, maestosi palazzi rinascimentali e, soprattutto, la Collegiata Santa Maria Assunta e la Chiesa del Santissimo Salvatore.

otricoli borgo umbria

Fonte: iStock

Veduta di Otricoli

La Collegiata Santa Maria Assunta

La Collegiata Santa Maria Assunta di Otricoli si distingue per trovarsi nel punto più alto del paese, sulla piazza principale, e per essere un importante esempio dell’architettura preromanica del VII secolo.

Nel 2004 sono stati condotti degli scavi che hanno riportato alla luce un tratto di mura in opera quadrata appartenente ad un antichissimo edificio di culto. Oggi si presenta agli occhi del visitatore con una pianta rettangolare divisa in tre navate.

Nella centrale è presente la Cripta di San Medico, un sotterraneo antichissimo con un originale altare barocco e una particolare zona del presbiterio.

La Chiesa del Santissimo Salvatore

Degna di nota anche la Chiesa del Santissimo Salvatore che invece ha una pianta rettangolare con un piccolo campanile a vela sopra la facciata.

Da queste parti, alcuni recenti interventi di restauro hanno restituito ai visitatori un raro affresco trecentesco di scuola umbra, e per questo oggi tale edificio è oggi oggetto di numerosi studi. Molto particolari e di grande valore storico-artistico sono gli affreschi ex voto posti sulla pareti laterali, tra i quali tre immagini raffiguranti la “Madonna del latte”.

La Chiesa di San Nicola

Vale la pena fare un salto anche presso la Chiesa di San Nicola che si trova nel cuore del paese. La sua facciata presenta un portale “a tutto sesto” con due ornamenti: una cornice radiante dove sono inserite le lettere IHS e un piccolo bassorilievo in cui è raffigurato il santo patrono Nicola in abiti episcopali.

Al di sopra, invece, è possibile scorgere una finestrella con decorato trilobato, mentre sul tetto si erge il campanile “a vela” con due archi acuti e due campane bronzee. Varcandone la soglia potrete ammirare preziose tele seicentesche, un fonte battesimale, una vaschetta per l’acqua benedetta scolpita in pietra ed alcuni affreschi scoperti di recente.

Non solo chiese: cos’altro vedere a Otricoli

Particolarmente degne di nota a Otricoli sono la casa Squarti-Perla che sfoggia una magnifica porta costruita interamente da frammenti di epoche lontane, antiche stazioni di posta ed alcuni altri palazzi del centro storico situati nei pressi della Collegiata.

Ma non solo. Ci sono, infatti, anche i resti dell’antica città romana che sono inseriti in un paesaggio di notevole bellezza.

Parco archeologico di Ocriculum e Antiquarium Casale San Fulgenzio

Dell’antica città di Ocriculum sono attualmente visibili i principali monumenti dell’abitato romano. Tra questi degni di nota sono  l’area del Foro e della Basilica, l’imponente monumento delle Grandi Sostruzioni, il Teatro, le Terme e un grande Ninfeo.

Durante il percorso, tra le altre cose, è possibile visitare anche l‘Antiquarium Casale S. Fulgenzio che ospita una sala adibita per i laboratori didattici e una mostra archeologica permanente costituita da reperti inediti. Tra tutti quelli presenti, di notevole interesse sono i vasi pre-romani in bucchero, numerose terracotte di decorazione, laterizi, urne cinerarie, ritratti e sculture in marmo.

Antiquarium Comunale di Otricoli

All’interno del Palazzo Priorale di Otricoli, invece, è possibile fare visita a un museo collega con un percorso didattico ideale, attraverso reperti e pannelli illustrativi, le tre identità storiche di Otricoli: il centro pre-romano, l’antica città romana di Ocriculum e l’attuale centro storico medievale.

Qui sono sono esposti manufatti archeologici di notevole pregio come la riproduzione del mosaico policromo delle Terme di Ocriculum, una raccolta archeologica di superficie, una mensa da altare, quattro iscrizioni funerarie decorate e, soprattutto, l’unico calco originale della testa colossale di Giove con un’altezza di ben 58 centimetri.

otricoli cosa fare

Fonte: iStock

Il centro storico medievale di Otricoli

Cosa vedere nei dintorni di Otricoli

E se la visita a Otricoli vi fa venire ancora più voglia di conoscere la zona, sappiate che c’è davvero l’imbarazzo della scelta. Per esempio, potreste dirigervi verso Narni, un borgo abitato fin dai tempi del Neolitico che si trova su un altopiano sopra le gole del fiume Nera.

Si distingue per essere uno dei paesi più belli del centro Italia e, nonostante sia di dimensioni contenute, è ricco di attrazioni che sono una più affascinante dell’altra.

Trovandosi a ridosso delle gole del Nera, vi conviene fare un salto anche in questa specie di oasi in cui è possibile intraprendere un sentiero ciclopedonale realizzato su una vecchia ferrovia dismessa che costeggia l’omonimo fiume. Solcandolo potrete raggiungere anche la splendida piscina naturale delle Mole di Narni.

Infine, vale la pena fare una visita al borgo di Stroncone che è appollaiato su di un colle olivato a 450 metri di altezza. Un bellissimo paesino che conserva ancora oggi l’aspetto di un borgo fortificato medievale. Degne di nota, per esempio, è Piazza della Libertà dove svetta la cinquecentesca fontana “delle Tre Tazze”, con il suo timpano triangolare centrale, i due delfini laterali scolpiti a bassorilievo e le tre vasche ovoidali sormontate da protome leonine.

Insomma, Otricoli e i suoi dintorni sono veri gioielli situati nel meraviglioso cuore d’Italia.

Gole del Nera umbria

Fonte: iStock

Le gole del Nera
Categorie
Notizie Viaggi

Il cielo del 2023 sarà sorprendente: gli spettacoli da non perdere

La natura, lo sappiamo, ci ha abituato a spettacoli di immensa bellezza, gli stessi che si sono palesati davanti ai nostri occhi durante i viaggi che ci hanno spinto dall’altra parte del mondo. E come lei, anche il cielo lo ha fatto, trasformandosi nel palcoscenico di eventi straordinari che nel corso del 2022 ci hanno incantato, emozionato, e lasciati senza fiato.

Li abbiamo ammirati raggiungendo parchi, spiagge e montagne, i Dark Sky Park e, più in generale, tutti i luoghi privi di inquinamento luminoso. Ci siamo messi in viaggio per osservare il cielo stellato, le danze dei pianeti e la Luna, che mai come quest’anno ha illuminato le nostre notti con la sua incantevole presenza.

Insomma, il cielo del 2022 ci ha regalato visioni strabilianti, romantiche e suggestive. Ci ha permesso di sognare a occhi aperti, di immaginare luoghi lontani e di sussurrare i desideri. Ma il cielo del 2023 non sarà da meno e, al contrario, si prepara a portare in scena tutta una serie di spettacoli sorprendenti destinati a incantare. Prendete carta e penna e segnate queste date: lo show sta per iniziare.

Quadrantidi: le stelle cadenti che inaugurano il nuovo anno

Lo abbiamo già detto, questo 2023 ci ha già presentato un calendario fitto di eventi da ammirare a testa in su che proprio non possiamo perderci. Tutto comincerà proprio con l’inizio del nuovo anno, quando nei primi giorni di gennaio una pioggia di meteoriti illuminerà le nostre notti d’inverno.

Si tratta delle Quadrantidi, un importante sciame meteorico, nonché uno dei più potenti, che si irradia nei pressi della costellazione di Boote. La loro massima visibilità è prevista per le notti del 3 e del 4 gennaio, ma loro osservazione potrebbe essere ostacolata a causa della presenza della Luna che sarà piena il 7 gennaio. Il consiglio, quindi, e di fissare il cielo nel momento del crepuscolo e dell’alba, sempre in luoghi poco luminosi.

Aspettando la primavera con le congiunzioni

Da gennaio a marzo, invece, sono i pianeti a prendersi la scena e a portare nel cielo tutta una serie di spettacoli meravigliosi. Si tratta delle congiunzioni, la prima delle quali vedrà Marte avvicinarsi più che mai alla Luna crescente dopo il 3 gennaio. La congiunzione sarà visibile a occhio nudo.

Il 22 gennaio del 2023, invece, saranno Venere e Saturno a danzare, per avvicinarsi uno all’altro. Per ammirare al meglio questo spettacolo, il consiglio è quello di munirsi di telescopio. Il 25 gennaio, invece, Giove si avvicinerà alla Luna crescente trasformando il cielo invernale in uno show da non perdere.

La congiunzione più evidente di questo 2023, invece, si verificherà proprio prima dell’arrivo della primavera. Il 1° Marzo, infatti, Venere e Giove si sono dati appuntamento per trascorrere una notte indimenticabile. I due pianeti appariranno agli occhi degli spettatori come due stelle luminose e vicinissime subito dopo il tramonto. Lo spettacolo sarà visibile anche a occhio nudo.

L’eclissi solare ibrida

L’arrivo della primavera porta con sé uno degli appuntamenti del cielo più attesi di questo 2023: l’eclissi solare ibrida. Si tratta di un fenomeno tanto raro quanto straordinario, che si verifica solo quando il Sole, la Luna e la Terra sono perfettamente allineate. È a quel punto, infatti, che l’ombra del nostro satellite naturale, che passa sulla superficie terrestre, oscura completamente il sole. Quella di aprile sarà, però, un’eclissi ibrida, perché avrà una copertura sia totale che anulare.

L’appuntamento è previsto per giovedì 20 aprile, ma dobbiamo anticiparvi che in Italia, così come nel resto d’Europa, sarà praticamente invisibile. L’eclissi solare, infatti, darà spettacolo solo nei territori bagnati dall’Oceano Indiano e dal Pacifico, come l’Australia Occidentale e le isole del Sud est asiatico. Se non volete perdervi lo show, però, potete prendere i biglietti per la crociera che ha come destinazione proprio l’eclissi solare ibrida.

Le stelle cadenti di primavera

Sarà una primavera all’insegna dei desideri e del romanticismo, quella che ci prepariamo a vivere nel 2023. Tra le notti del 22 e del 23 aprile, infatti, una pioggia di meteoriti illuminerà il cielo notturno. Si tratta delle Liridi, le stelle cadenti osservate per la prima volta dai cinesi alcuni secoli a.C., il cui radiante è situato nella costellazione della Lira dalla quale prendono il nome.

A maggio, invece, sarà il turno delle Eta Aquaridi, che raggiungeranno il picco massimo nelle notti del 6 e del 7. Lo sciame meteorico originato dalla Cometa di Halley sarà visibile già a partire dalla fine del mese di aprile e ci terrà compagnia per diverse settimane.

La primavera si concluderà con un altro spettacolo che vede, nuovamente, gli astri protagonisti. Il 23 maggio, infatti, Venere, Marte e La Luna si incontreranno per una congiunzione davvero incredibile. Segnate la data in agenda e apprestatevi a raggiungere i luoghi privi di inquinamento luminoso per assistere a questo straordinario avvicinamento.

L’estate dei desideri

Poche cose sanno incantare come un cielo stellato d’estate, soprattutto quando questo viene animato dalla presenza degli sciami meteorici. Gli appuntamenti da segnare in agenda sono diversi, e vi anticipiamo che anche la Luna farà la sua parte per rendere indimenticabili le notti estive.

Il primo appuntamento con le stelle cadenti è previsto a fine luglio, periodo in cui gli Acquaridi del delta meridionale illumineranno il cielo. Il loro picco massimo è previsto tra le notti del 28 e del 29.

Dopo di loro arrivano le Perseidi, le stelle cadenti più famose dell’anno che tutti conosciamo come lacrime di San Lorenzo. Le notti migliori per esprimere i desideri di questo 2023, saranno quelle del 12 e del 13 agosto durante le quali lo sciame raggiungerà il suo picco massimo.

Sarà la Luna, poi, a regalarci l’ultimo e grandioso spettacolo dell’estate 2023. Il 31 agosto, infatti, il nostro satellite naturale illuminerà di bellezza il cielo sopra di noi, apparendo più bianca, grande e vicina che mai. Segnate la data in agenda e aguzzate gli occhi, la SuperLuna blu sarà bellissima.

Autunno tra pianeti e stelle

Anche il cielo d’autunno promette di regalarci show davvero incanti che si manifesteranno sopra di noi, mentre la natura porterà in scena i suoi colori più belli. Si comincia il 7 ottobre, con la pioggia di meteoriti scatenata dalle Draconidi. Si continua, poi, con un altro evento imperdibile che vede di nuovo la Luna protagonista: il 28 ottobre, infatti, ci sarà un’eclissi lunare parziale.

A novembre, invece, torneranno le stelle cadenti con due appuntamenti imperdibili. Il primo è previsto nelle notti del 4 e del 5 novembre, e porta in scena l’attività delle Tauridi. Tra il 17 e il 18 novembre, invece, arriveranno le Leonidi a illuminare il cielo autunnale e a salutare la stagione.

Dicembre a testa in su

Il 2023 si concluderà proprio come è iniziato, permettendoci di trascorrere le ultime notti dell’anno sotto centinaia di stelle cadenti. Sono due gli sciami attesi nel mese di dicembre: le Geminidi, che raggiungeranno il picco massimo il 13 e il 14, e le Ursidi, che si paleseranno proprio poco prima di Natale, concludendo come d’incanto il fitto calendario di eventi del cielo del 2023.

Categorie
camping vacanza natura Vacanze natura vacanze romantiche Viaggi

Love glamping ad alta quota: l’esperienza più romantica si vive in Italia

Ci mettiamo in viaggio per tantissimi motivi diversi tra loro, eppure tutti sono accomunati dallo stesso desiderio: quello di vivere esperienze straordinarie destinate a regalarci i ricordi più belli di sempre.

E se parliamo di esperienze, ormai lo sappiamo, non possiamo non includere anche gli alloggi. Negli ultimi tempi, infatti, le strutture ricettive di tutto il mondo hanno messo a disposizione servizi sempre più pensati per soddisfare emozioni, sensi, desideri e sogni dei avventurieri con un solo obiettivo: trasformare il viaggio in un’avventura indimenticabile.

Lo sanno bene tutti quelli che, negli anni, hanno raggiunto e prenotato case sull’albero, baite in montagna e glamping immersi nella natura, in ogni parte del mondo, che hanno sorpreso e meravigliato i viaggiatori. Una missione, questa, condivisa anche da un nuovo alloggio situato nel BelPaese, proprio nel cuore delle Alpi. Un love glamping ad alta quota che promette di vivere l’esperienza più romantica e suggestiva di sempre. Pronti a partire?

2 Cuori in Pista

Quando l’inverno arriva, gli amanti della natura sanno bene che è questo il momento di organizzare nuovi viaggi verso tutti quei territori che si trasformano in cartoline di immensa bellezza. Merito della neve, che con il suo candore abbraccia le cime delle montagne, avvolge le strade e gli edifici e dà vita a scenari straordinariamente incantati.

Ed è proprio in uno di questi paesaggi, che per forme e lineamenti sembra uscito da una fiaba, che vogliamo portarvi oggi. Ci troviamo nel cuore delle Alpi, e più precisamente nei pressi del comprensorio Valmalenco Ski Resort, in provincia di Sondrio.

Meta prediletta di tutti gli amanti della natura e degli sport invernali, il celebre comprensorio del BelPaese ha pensato di arricchire la sua offerta con una proposta inedita, sorprendente e romantica, che regalerà agli innamorati la possiblità di realizzare un sogno ad alta quota. Proprio qui, infatti, è stato inaugurato 2 Cuori in Pista, un love glamping che affaccia direttamente sulle stupende montagne innevate che fanno da cornice al comprensorio, e che garantiscono un’immersione totale nella natura più incontaminata.

Love glamping, Valmalenco Ski Resort

Fonte: Ufficio Stampa Valmalenco Bernina Ski Resort

Love glamping, Valmalenco Ski Resort

Un love glamping da sogno

L’alloggio proposto da Valmalenco Ski Resort è unico nel suo genere, non solo perché è immerso in uno dei panorami invernali più belli e suggestivi del nostro Paese, ma anche perché la suite degli innamorati, che prende il nome di 2 Cuori in Pista, è stata realizzata all’interno di un gatto delle nevi. Il veicolo a motore cingolato utilizzato per muoversi sulla neve è stato trasformato in un glamping ad alta quota per permettere alle coppie che giungono fin qui di vivere un’esperienza inedita e romantica, a diretto contatto con la natura.

L’alloggio, che si raggiunge esclusivamente in motoslitta, è dotato di tutti i comfort. A disposizione degli ospiti, infatti, c’è un letto matrimoniale, un bagno privato e una vasca per un relax con vista. L’intera suite, inoltre, offre una vista panoramica totale che si affaccia su paesaggi unici.

Chi sceglierà di prenotare l’alloggio, inoltre, avrà a disposizione una colazione servita direttamente in suite, gli skypass per sciare tra le pista del comprensorio, e potrà deliziarsi con le proposte caratteristiche della cucina valtellinese. Pronti a condividere questa esperienza con la vostra dolce metà?

2 Cuori in Pista, l'alloggio costruito nel gatto delle nevi

Fonte: Ufficio Stampa Valmalenco Bernina Ski Resort

2 Cuori in Pista, l’alloggio costruito nel gatto delle nevi
Categorie
maya mete storiche Notizie Viaggi

L’incredibile scoperta di una civiltà Maya nascosta sotto la giungla

Un’indagine senza precedenti, condotta con un sofisticato sistema di scansione laser, ha portato alla scoperta di quasi mille insediamenti antichissimi che starebbero svelando l’esistenza di una società Maya molto più sofisticata, popolosa e unificata di quanto previsto finora.

Scoperta una civiltà Maya perduta in Guatemala

L’indagine condotta nel bacino carsico Mirador-Calakmul del Guatemala settentrionale, ha permesso di scoprire 964 antichi insediamenti Maya finora sconosciuti, nascosti sotto la fitta giungla, risalenti prevalentemente al periodo preclassico, durato dal 1.000 a.C. fino al 150 a.C. circa.

Si tratta di un ritrovamento straordinario, sia per l’estensione dei siti, che coprono un’area di circa 1.685 chilometri quadrati, che per la natura degli insediamenti. L’incredibile scoperta è opera di un team di ricerca internazionale guidato da scienziati statunitensi della Foundation for Anthropological Research and Environmental Studies (FARES) e dell’Università Statale dell’Idaho, che hanno collaborato a stretto contatto con il Dipartimento di geografia e ambiente dell’Università del Texas, la Scuola di Storia dell’Università di San Carlos – Città del Guatemala, il Progetto Bacino Mirador e altri istituti.

La nuova civiltà è stata riportata alla luce grazie alla tecnica di telerilevamento LiDAR (Laser Imaging Detection and Ranging) che utilizza un impulso laser, impiegato negli ultimi anni per scansionare dense foreste pluviali tropicali alla ricerca di segni di antiche civiltà, come è accaduto, ad esempio per il misterioso monumento nella Foresta di Dean nel Regno Unito o per la città perduta in Honduras. Questi sistemi, infatti, sono in grado di penetrare le fitte chiome vegetative, rivelando ciò che si trova sul terreno sottostante.

Quasi mille insediamenti nascosti nella fitta giungla

Gli scienziati, coordinati dal professor Richard D. Hansen, hanno sorvolato per anni il bacino con dispositivi LiDAR  per cercare tracce nascoste di antichi insediamenti. Per la loro gioia, l’indagine ha portato a una scoperta unica. Gli oltre 900 insediamenti sono stati al momento raggruppati in 417 antiche città, paesi e villaggi che, secondo lo studio, suggeriscono la presenza di una struttura politica centralizzata e complessa. Queste costruzioni includono decine di campi da gioco per la pratica degli sport mesoamericani e un complesso sistema di gestione delle acque composto da canali e serbatoi.

L’architettura monumentale, i confini specifici dei siti, i 195 bacini idrici e gli oltre 177 km di strade rialzate che mettevano in collegamento i diversi insediamenti, suggeriscono una coesione sociale ed economica superiore a quella delle comunità minori di questi periodi. Tra le strutture rilevate ci sono anche grandi piramidi a gradoni risalenti al periodo del tardo-medio preclassico. Opere che, come spiegano i ricercatori nello studio pubblicato sul forum internazionale “Ancient Mesoamerica”, “hanno richiesto enormi quantità di lavoro e risorse, concentrate da un’organizzazione e un’amministrazione presumibilmente centralizzate”.

La civiltà Maya avrebbe quindi avuto il potere di organizzare migliaia di lavoratori altamente qualificati, tecnici e specialisti, architetti, funzionari delle forze dell’ordine e capi religiosi, tutti ad operare in un’omogeneità politica e ideologica, il che suggerirebbe l’esistenza di un potente regno-stato nella regione, di cui non sapevamo nulla finora.

Il team di ricercatori ha anche esplorato i resti della piramide di Danta, nella città maya di El Mirador, un tempo centro della metropoli e una delle più grandi strutture antiche. Ben 158 operai avrebbero impiegato cinque anni solo per estrarre gli oltre 205mila blocchi di calcare che compongono questo imponente monumento, la cui costruzione ha probabilmente richiesto da sei a 10 milioni di giorni di lavoro.

 

Categorie
cicloturismo Europa Idee di Viaggio itinerari Viaggi

È la Capitale italiana delle bici, ed è bellissima

Caratterizzata da un’urbanistica unica nel suo genere, dove Medioevo e Rinascimento si fondono, consacrandola Patrimonio dell’Umanità, questa perla italiana non è solo una meta ambita dagli amanti della storia, dell’arte e della cultura, ma è anche considerata la città delle biciclette. L’utilizzo delle due ruote qui è, infatti, tra i più alti in Europa. A godere di affascinanti percorsi storico-architettonici che si snodano lungo la rete delle piste ciclabili sono anche i visitatori, che possono scoprire la sua immensa bellezza spostandosi agilmente e in maniera ‘green’.

Ferrara, la città italiana delle biciclette

È Ferrara la prima città italiana per densità di piste ciclabili in rapporto alla popolazione. La sua area urbana può contare su più di 150 km di ciclovie, pari a 1,14 metri per abitante. A goderne sono anche i turisti, che possono pedalare su splendidi percorsi che portano alla scoperta di incredibili tesori.

Numerosi dati statistici testimoniano come qui l’utilizzo della bicicletta sia considerato un vero e proprio stile di vita. Basti pensare che, mediamente, se ne contano almeno due per famiglia, vale a dire che la bici è nel DNA di ogni ferrarese. La presenza di tanti ciclisti è uno dei motivi per cui Ferrara è famosa in Italia e all’estero. Qui persino l’andatura placida e dolce si distingue da quella dei ciclisti di altre città europee, più veloce e frenetica. Sarà forse proprio la sua bellezza a invitare alla calma chi l’attraversa, ogni giorno o per la prima volta.

Ferrara in bicicletta: i percorsi più belli

Sono davvero tantissimi e splendidi i percorsi cicloturistici da fare a Ferrara, città che ha conquistato anche la CNN, e ciascuno regala emozioni uniche. Ecco alcuni dei più memorabili, dentro e fuori le mura.

Le mura, tra storia e natura

Il percorso delle mura parte dal Castello Estense (ecco quanto costerebbe soggiornarvi) e raggiunge Porta degli Angeli, sviluppandosi per 9 chilometri che abbracciano il centro storico della città, tra baluardi, torrioni, cannoniere, porte e passaggi che testimoniano le diverse tecniche difensive elaborate nel corso dei secoli. Si tratta di un breve itinerario adatto alle famiglie, riservata esclusivamente alle biciclette e ai pedoni, e immerso nel verde. Da qui si può accedere ai monumenti più belli della città oppure optare per escursioni nella campagna urbana.

Anello dei Borgia, tra le famose Delizie

Se volete addentrarvi nell’entroterra ferrarese, l’itinerario dell’Anello dei Borgia unisce le storiche residenze dei Duchi d’Este, le cosiddette Delizie, che più si sono intrecciate con la vita di Lucrezia Borgia e dei suoi figli a Ferrara. Luoghi che, stando a quanto dichiarato dall’UNESCO, “illustrano in modo eccezionale il riflesso della cultura del Rinascimento sul paesaggio naturale”, e che proprio per questo motivo rientrano, insieme alla città, nella lista dei Patrimoni dell’Umanità.

Destra Po, una delle ciclovie più lunghe d’Europa

Se vi trovate a Ferrara e la voglia di raggiungere il mare in sella alla vostra bici prende il sopravvento, imboccate lo straordinario percorso che accompagna il fiume Po nei suoi ultimi 100 km fino al Lido di Volano, la prima località marittima della provincia che si incontra arrivando dalla pianura. Si tratta di una delle ciclovie più lunghe d’Europa, costellata di opere architettoniche iconiche, tra cui la Rocca Possente di Stellata e il Castello della Mesola. Situata nell’area nord del Parco regionale del Delta del Po, si incontra inoltre la Riserva Naturale del Bosco della Mesola, una delle più antiche foreste di pianura e habitat di diverse specie vegetali, come il leccio e il frassino meridionale, e animali, tra cui spicca il “Cervo delle dune”.

Categorie
linee aeree Natale Notizie offerte Viaggi viaggiare

L’offerta Ryanair per partire all’inizio del nuovo anno

Se avete trascorso le vacanze di Natale a casa ma avete voglia di viaggiare, dovete assolutamente approfittare della nuova offerta di Ryanair.

Si può prenotare già da oggi e fino al prossimo 9 gennaio 2023 per partire già il 1° gennaio e fino al 28 febbraio con tariffe aeree che partono da 19,99 euro (a tratta), ma anche a meno.

Scoprire Liverpool, la città dei Beatles

Per esempio, ci sono biglietti a partire da 9,99 euro per chi desidera andare a Liverpool partendo dall’aeroporto di Bergamo, il principale hub della compagnia low cost. Perché abbiamo scelto Liverpool? Certamente per il prezzo del volo, ma anche perché nel 2023 ci sono diversi motivi per visitare la città resa famosa dai Beatles te e scelta per ospitare l’Eurovision che si terrà a maggio.

Mentre la città della musica dell’Unesco farà di tutto per il famoso concorso musicale, prima di allora c’è sicuramente molto da fare per andare alla scoperta di questa città leggendaria per la storia musicale della Gran Bretagna.

Si possono rivivere i tempi d’oro dei “Fab Four” con una serata al Cavern Club, che notoriamente ospitò i Beatles nei loro primi anni. Oppure si può visitare il museo permanente più grande del mondo che racconta la loro storia o quello della musica britannica, The British Music Experience, attraverso costumi, strumenti, performance e cimeli di ogni tipo.

Se avete freddo, visitate anche la Tate Liverpool per “Dark Waters”, una coinvolgente mostra dei dipinti di JMW Turner accompagnata da un paesaggio sonoro creato su misura del musicista Lamin Fofana (fino al 4 giugno 2023).

Viaggio a Malaga per Picasso

Tanti biglietti scontati anche per Malaga, in Spagna, la città che proprio l’anno prossimo omaggerà il suo cittadino più celebre: Pablo Picasso. L’artista nacque proprio in questa città dell’Andalusia e nel 2023 si celebra l’anniversario della sua morte.

A Malaga si può vedere la Chiesa di Santiago dove fu battezzato, visitare il Museo Picasso Malaga che ospita opere come “Olga Kokhlova con la mantiglia”, “Natura morta con cranio e tre ricci” o “Femme assise (Jaqueline)” e la Fondazione Picasso-Museo Casa Natale di Picasso.

Entrambi ospitano continuamente interessanti esposizioni temporanee e l’ultimo offre il privilegio di vedere oggetti personali dell’artista e della sua famiglia o disegni preparatori per la celebre opera “Les Demoiselles d’Avignon”. Ma Malaga è solo l’inizio di un tour che potete fare in Spagna sui luoghi di Picasso.

Categorie
litorali mare Notizie Viaggi

Sole, spiagge e mare: il Capodanno al caldo che ti sorprenderà

È arrivato il momento di rispondere alla domanda più fastidiosa e impertinente dell’anno, quella alla quale non si sfugge mai. Si perché quel “Cosa fai a Capodanno?“, è un leitmotiv che ci accompagna dall’inizio delle festività natalizie e che ci lascia solo quando superiamo il 31 dicembre.

Feste e party, spettacoli pirotecnici e cenoni, sono queste le risposte più comuni, del resto quella di celebrare il Capodanno in questi modi è una tradizione che perpetuiamo da tempi immemori.

Eppure quest’anno c’è qualcosa di diverso che possiamo fare, trascorrere la notte del 31 dicembre tra spiagge e mare, tra cocktail ghiacciati e panorami mozzafiato. Un Capodanno al caldo in qualche paradiso tropicale che si trasforma in un sogno tutto da vivere.

Capodanno al caldo: un sogno che si avvera

Se vi state chiedendo come trascorrere la fine dell’anno e celebrare l’arrivo di quello nuovo in maniera inedita e sorprendente, allora, sappiate che organizzare un viaggio verso una destinazione calda e tropicale è sempre una buona idea.

Sono tante, anzi tantissime, le destinazioni da sogno da raggiungere il 31 dicembre, le stesse che vi permetteranno di celebrare l’arrivo del 2023 in una maniera assolutamente sorprendente. Accogliere il nuovo anno in costume, davanti al mare, magari sorseggiando una bibita ghiacciata: chi non ha mai sognato di farlo?

Scopriamo quindi insieme quali destinazioni raggiungere per festeggiare il Capodanno al caldo, tra sole, spiagge, mare e viste mozzafiato.

L’eterna primavera di Fuerteventura

Dicono che quello alle Canarie è il clima più bello del mondo, e chi ci è già stato in ogni periodo dell’anno non potrà che confermare. Le temperature che caratterizzano le splendide isole dell’arcipelago spagnolo, situato al largo della costa nord-occidentale dell’Africa, danno vita a quella che è considerata una calda ed eterna primavera.

Questo vuol dire che i viaggiatori che giungeranno sulle isole, troveranno un clima mite anche a dicembre, con scarsissime possibilità di pioggia. Ogni isola è un mondo a sé che incanta e sorprende, ma se volete trascorrere un Capodanno all’insegna della grande bellezza naturale, e di panorami autentici e incontaminati, allora il consiglio è quello di raggiungere Fuerteventura, la più selvaggia delle isole Canarie.

Fuerteventura

Fonte: iStock

Fuerteventura

Il mare di Sharm el-Sheikh

Se non volete limitarvi ad ammirare il mare a Capodanno, ma volete immergervici dentro, e magari nuotare tra pesci coloratissimi, allora la destinazione da raggiungere è il Mar Rosso. Sharm el-Sheikh, nello specifico, è una delle destinazioni più gettonate dai viaggiatori che amano il clima caldo, anche in inverno.

Trascorrere qui il Capodanno vuol dire vivere un’esperienza da sogno tra immersioni nella strabiliante barriera corallina, guide tra le dune del deserto, tantissime attività acquatiche e relax vista mare.

Capodanno a Dubai

Raggiungere Dubai è sempre un’ottima idea, soprattutto in questo periodo dell’anno. Le cose da fare e da vedere nella città ed emirato degli Emirati Arabi Uniti sono tantissime. Shopping, dune nel deserto, giornate in spiaggia e passeggiate tra i grattacieli avveniristici: questa è Dubai a dicembre. E se dovesse mancarvi la neve, e la magia che questa sprigiona, sappiate che vi basterà recarvi nel più celebre centro commerciale cittadino per poter sciare.

Insomma, trascorrere Capodanno a Dubai vuol dire vivere un’avventura senza eguali. Dopo aver trascorso la giornata in spiaggia, infatti, potrete ammirare gli straordinari fuochi d’artificio che ogni anno intrattengono cittadini e viaggiatori, e che si stagliano proprio davanti al Burj Khalifa. Quale modo migliore, se non questo, per accogliere il 2023?

Bahamas: un sogno che si avvera

Se volete celebrare l’arrivo del nuovo anno in grande stile, allora, potete concedervi la possibilità di regalarvi un sogno: quello di raggiungere le Bahamas. L’arcipelago corallino circondato dall’Oceano Atlantico, infatti, è caratterizzato da tantissime isole e atolli di immensa bellezza.

Bagnate dalle acque turchesi e cristalline del Mar dei Caraibi, e caratterizzate da una natura lussureggiante e incontaminata, queste isole faranno da sfondo a uno dei Capodanni più belli e sensazionali della vostra vita.

Celebrare il nuovo anno a Capoverde

L’ultimo della nostra selezione, per trascorrere il Capodanno al Caldo, è un Paese di immensa bellezza, dove la natura è assoluta protagonista. Stiamo parlando di Capo Verde, un arcipelago incontaminato situato nell’Oceano Atlantico a pochi chilometri dalla costa africana.

Culture e tradizioni animano la vita delle isole, mentre un microcosmo composto da tantissimi esemplari di flora e di fauna incantano gli occhi e riscaldano il cuore. A dicembre, poi, le temperature sono ideali per vivere un inverno al caldo e per trascorrere un Capodanno vista mare tra le bellezze del territorio.

Tarrafal, Capo Verde

Fonte: iStock

Tarrafal, Capo Verde
Categorie
Asia Israele Notizie Viaggi

In Israele verrà aperta al pubblico una tomba importantissima

Solo pochi giorni fa sono stati annunciati nuovi scavi in quello che è ritenuto essere il luogo di sepoltura di Salomè, la levatrice che assistette alla nascita di Gesù (e non solo). Fino a questo momento, è stata riportata alla luce un’importante tomba ebraica risalente a ben duemila anni fa e l’obiettivo di Israele è aprirla a breve al pubblico.

Come è fatta la tomba di Maria Salomè

La tomba si trova in un’ampia area situata a circa 35 km a sud-ovest di Gerusalemme. Sono state le lastre di pietra e i pavimenti a mosaico a far capire che si tratta di una sepoltura di una personalità importante.

Secondo la tradizione cristiana, la tomba custodirebbe i resti di Maria Salomè, una delle donne che seguirono Gesù fin sotto la croce e che, secondo i Vangeli apocrifi, sarebbe stata anche una delle due levatrici che aiutarono la Vergine Maria a partorire lo stesso Gesù a Betlemme.

Più nel dettaglio: la Grotta di Salomè si trova nella città di Lakish, a metà strada tra Gaza e Gerusalemme e, stando a quanto riportato dalla fonti locali, rientrerà nell’itinerario “Sentiero dei Re di Giudea”, un progetto guidato dal governo israeliano che riunisce importanti siti archeologici del territorio che si estendono per circa 80 chilometri.

Un’impresa che però al momento risulta controversa in quanto tali resti si trovano al di fuori dei territori occupati da Israele. Per questo motivo, l’Autorità israeliana per le antichità è stata criticata per aver continuato il suo lavoro senza consultare i palestinesi locali.

Non solo la tomba, gli altri ritrovamenti

Nei fatti questo sito archeologico era stato svelato 40 anni fa da alcuni ladri di antichità, ma l’ente governativo di Israele ha deciso di ampliare gli scavi per concentrarsi sul complesso tombale collegato che sembrerebbe appartenere a una famiglia benestante.

Accanto al cortile, l’ingresso della grotta è particolarmente decorato con intagli simbolici di rosette, melograni e vasi d’acanto. Gli scavi effettuati da queste parti hanno riportato alla luce anche una fila di bancarelle che vendevano, o affittavano, lampade di terracotta.

Le dichiarazioni degli addetti ai lavori

Come sottolineato dai direttori dello scavo Nir Shimshon-Paran e Zvi Firer: “Nel negozio abbiamo trovato centinaia di lampade complete e rotte risalenti all’VIII-IX secolo d.C”.

Ma non solo: “Con un cortile di oltre 3.700 metri quadrati, pavimenti a mosaico e ingressi della grotta riccamente scolpiti con rosette e melograni, si ritiene che la camera funeraria risalga al periodo romano prima di essere sostituita da una cappella cristiana”, ha affermato in una nota l’Autorità israeliana per le antichità, tanto da descriverlo come uno dei più incredibili siti di sepoltura privata scoperti nel Paese. “La tomba attesta che i suoi proprietari erano di alto rango nella Giudea centro-meridionale nel periodo del secondo tempio”.

“Il culto di Salomè, santificato nel cristianesimo, appartiene a un fenomeno più ampio, in cui i pellegrini cristiani del V secolo incontravano e santificavano i siti ebraici”. Un processo di santificazione che è stato chiarito nel sito attraverso la scoperta di un piccolo mercato all’esterno della grotta che vendeva ai visitatori le lampade di argilla di cui vi parlavamo sopra. All’interno, una cappella dedicata a Salomè è costellata di croci e iscrizioni in greco, siriaco e arabo, che sarebbero testimoni dell’importanza del sito dall’epoca bizantina fino al periodo islamico.

Categorie
Notizie treni Viaggi viaggiare

Tra i migliori viaggi da fare in treno nel 2023 c’è anche un italiano

Il treno continua ad essere uno dei mezzi di trasporto preferiti da chi ama davvero viaggiare: non è solamente un modo per giungere a destinazione ma un’esperienza incredibile da vivere in ogni suo istante, assaporando atmosfere di una volta e panorami mozzafiato. Visto il fiorente interesse per questo genere di avventura, molti nuovi itinerari in tutto il mondo debutteranno nel 2023. E tra questi ce n’è uno italiano, elogiato dalla CNN tra i migliori, assolutamente da provare.

La Dolce Vita, il ritorno dell’Orient Express in Italia

Il leggendario Orient Express fu uno dei più famosi treni a lunga percorrenza mai esistiti: sul finire dell’800, attraversava l’Europa intera conducendo i suoi passeggeri da Parigi all’affascinante città di Costantinopoli, storica porta per l’Oriente. Negli anni, il viaggio perse il suo smalto e pian piano l’intera tratta venne ridotta, a causa della strenua concorrenza del trasporto aereo, sicuramente più comodo e veloce per raggiungere qualsiasi punto nel mondo. Ma il fascino di quell’itinerario non ha mai cessato di conquistare i viaggiatori, tanto che di recente l’Orient Express è tornato a rivivere.

Ora, è l’Italia a lanciare una nuova tratta ferroviaria che vuole richiamare quelle atmosfere meravigliose, sulla scia di un lusso d’altri tempi che è difficile sperimentare altrove. Nato da un’idea del gruppo Accor Hotels, l’Orient Express La Dolce Vita partirà nel 2023 per un viaggio alla scoperta dei più suggestivi paesaggi italiani – con qualche tappa all’estero, per accontentare anche i passeggeri più esigenti. Il treno extra lusso è composto da 11 carrozze, inclusi la carrozza bar con musica dal vivo e il vagone ristorante, che servirà pasti gourmet a base di eccellenze enogastronomiche del nostro Paese.

Il design ricorda i fasti di una volta, con arredi ispirati allo stile italiano degli anni ’60 e ’70: all’interno, il treno ospita 12 cabine deluxe rivestite in legno e 18 master suite dotate di ogni confort. Viaggiare a bordo de La Dolce Vita sarà un’esperienza da favola, che avrà inizio ancor prima di giungere in stazione. Basti pensare che i passeggeri avranno un concierge privato che li aiuterà a rendere il loro viaggio davvero speciale. Tutto ciò ha un costo notevole: si parte da circa 1.900 euro a persona per un itinerario di una o due notti con partenza da Roma. Ma sarà l’occasione per esplorare città meravigliose come Venezia, Siena, Matera e Palermo, e scegliendo una rotta internazionale si potrà arrivare anche a Parigi, Spalato o Istanbul.

I viaggi in treno più belli del 2023

Il 2023 sarà un anno davvero ricco di emozioni, per chi ama viaggiare in treno. Oltre all’Orient Express declinato in versione italiana, ci sono tanti nuovi itinerari in partenza. Come ad esempio il Panda Panoramic Express, un percorso panoramico che attraversa la Cina – e anche una splendida riserva di panda. La prima sezione del tragitto dovrebbe entrare in funzione proprio verso la fine del 2023, ma per la piena operatività dovremmo attendere ancora qualche anno. È invece partito poco prima di Natale il nuovo GoldenPass Express, che collega tre importanti mete turistiche svizzere: Montreux, Gstaad e Interlaken.

Una delle novità più attese oltreoceano è poi il Treno Maya, che attraverserà la penisola dello Yucatan, in Messico. L’itinerario, che dovrebbe debuttare nel dicembre 2023, è lungo oltre 1.500 km e permetterà di seguire le tracce delle più importanti città maya: sono previsti vagoni semplici per i viaggi più brevi, carrozze ristorante (per assaporare la cucina locale) e treni per le lunghe percorrenze, dotati di comode cabine. Sebbene non sia ancora attivo, questo tracciato ha già suscitato numerose polemiche. Dovrà infatti percorrere foreste ancora incontaminate e siti archeologici, dove in effetti durante gli scavi sono emersi antichi reperti.