L’Italia è un Paese meraviglioso, e anche quando crediamo di conoscerlo bene, avendolo visitato in lungo e in largo durante le nostre avventure, lui torna a sorprenderci con nuove e inedite sorprese.
Le cose da fare, e da vedere nel BelPaese, sono tantissime. A partire dalle spiagge dorate bagnate dal mare azzurro e cristallino, passando per i capolavori di Madre natura e per tutte le opere artistiche e architettoniche che sono diventate i simboli delle città e del Paese intero. Ma l’Italia, quella bella, è anche fatta di borghi e villaggi, quelli che custodiscono storie, leggende e tradizioni antichissime, gli stessi che si trasformano in esempi virtuosi di resilienza.
Ed è proprio in uno di questi villaggi che vogliamo portarvi oggi, un piccolo paesino in Val Borbera, in provincia di Alessandria che, come molti altri, ha visto andare via tante persone. Ma proprio come gli altri è rinato, trasformandosi in un villaggio incantato. Ora, Vendersi, è diventato il paese degli spaventapasseri, ed è bellissimo.
C’era una volta il villaggio di Vendersi
Incastonato nella natura lussureggiante e selvaggia della Val Borbera, alla stregua di un tesoro prezioso, esiste un piccolo villaggio davvero incantato. Una frazione del comune di Albera Ligure estranea ai sentieri più battuti dal turismo di massa.
Con il tempo il paesino in provincia di Alessandria, come molti altri, ha visto molte persone andare via lontano, alla ricerca della fortuna in città. Qualcuno però è rimasto, forse perché sentiva suo il compito di proteggere la memoria storica di un luogo così bello, o forse perché il fascino di quell’atmosfera sospesa e senza tempo era più forte di ogni cosa. Fatto sta che, proprio grazie a chi qui ha scelto di restare, che Vendersi è rinato.
Tra i luoghi di interesse culturale e storico, come la Chiesa dei Santi Matteo e Fortunato e l’Abbazia di San Pietro, e le poche case che fanno capolino tra le strade si alternano tutta una serie di campi e coltivazioni che si perdono all’orizzonte. Ed è proprio qui che dovete fermarvi per individuare quelli che sono gli ospiti speciali di questo posto già da qualche anno.
Si tratta di spaventapasseri, e tutti hanno un nome e una storia da conoscere. Non abbiate paura di loro però, perché sono innocui e, anzi, sono proprio loro a rendere questo villaggio un posto incantato.
Il Paese degli spaventapasseri
Percorrendo le strade di Albera Ligure si giunge davanti a un cartello, quello che dà il benvenuto ai viandanti a Vendersi. Impossibile non notare che, nelle sue immediate vicinanze, c’è anche una presenza bizzarra e curiosa. Si tratta di uno spaventapasseri, ma non è l’unico. È solo il primo di una famiglia allargata che vive tra le strade del villaggio.
Utilizzati per tenere lontani gli uccelli dalle coltivazioni, in realtà gli spaventapasseri in passato erano considerati dei veri e propri portafortuna, simboli di buon auspicio che proteggevano i campi e scacciavano gli spiriti maligni.
Nel 2019, due abitanti del villaggio hanno decido di ospitare un’intera popolazione di spaventapasseri. A creare questi manichini sono state Silvia e Ivana utilizzando materiali e accessori di riciclo. La prima ad avere messo “piede” nel paese è stata Delfina, una donna elegante e raffinata. Poi è arrivata Matilde insieme a suo marito Manlio, e insieme a loro anche Mariuccia, Giovanni e Aurelio.
Oggi ci sono più di 15 spaventapasseri nel paese, ma non immaginateli solo come fantocci curiosi. Tutti gli spaventapasseri di Vendersi, infatti, hanno un nome e una storia, ispirata proprio alle persone che un tempo sono vissute in questo territorio.
Ed è proprio passeggiando tra questi, e immaginando le loro storie, che il paese degli spaventapasseri sembra prendere vita, come per magia.