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Le location di Hype, la serie Tv Rai che racconta sogni e ambizioni di una periferia italiana

Nel cuore più autentico e meno turistico di Milano è stata ambientata la nuova serie Tv Hype, che racconta sogni, ambizioni e contraddizioni di un gruppo di ragazzi di periferia. Un racconto urbano dove la musica rap diventa linguaggio di libertà e riscatto, e dove la città, con i suoi bar di quartiere, le architetture industriali e i contrasti tra cemento e orizzonti aperti, si trasforma in un vero e proprio personaggio.

Disponibile su RaiPlay dal 31 ottobre 2025, la nuova serie Tv in 8 episodi è diretta da Fabio Mollo e Domenico Croce e coprodotta da Rai Fiction e Fidelio con il contributo del MiC e con il sostegno della Regione Lombardia PR FESR 21-27. Con la partecipazione straordinaria di Ernia, attore e voce narrante, e le musiche originali de I 2Rari, Hype è una finestra sulla Milano meno patinata, ma più viva che mai.

La trama

Hype segue la storia di Anna (Martina Sini), Luca (Lorenzo Aloi) e Marco (Gabriele Careddu), tre amici inseparabili cresciuti tra il QT8 e Bonola, legati dalla passione per la musica rap e dal sogno di sfondare nel mondo discografico. Il loro talento non passa inosservato: la Parsifal, una rinomata etichetta musicale, decide di scommettere su di loro offrendo una possibilità unica.

Ma la scalata al successo si rivela tutt’altro che semplice. Nel quartiere, la mala locale percepisce l’ascesa dei tre ragazzi come una minaccia e comincia a ostacolarli con ricatti e intimidazioni. Tra amicizia, coraggio e tradimenti, Anna, Luca e Marco dovranno capire fin dove sono disposti a spingersi pur di realizzare il loro sogno.

Lorenzo Aloi e Luigi Bruno in Hype

Ufficio Stampa Ernia

Lorenzo Aloi e Luigi Bruno in Hype

Con la partecipazione speciale di Ernia e i brani originali firmati da i 2Rari (“QT Gang”, “Orecchini” e “Buco Nero”, prodotti da Murray e Nicolò Ferrari), Hype racconta la lotta di una generazione che cerca la propria voce in una città che non smette mai di cambiare.

“Tutta la retorica dell’inseguire i sogni a ogni costo è da film Disney. Bisogna farlo per il piacere di farlo: a volte, è proprio l’inseguimento la vera realizzazione”, ha dichiarato Ernia.

I protagonisti della serie Tv sono Martina Sini, Gabriele Careddu, Lorenzo Aloi, Luka Zunic, Alessandro Tedeschi, Alice Torriani, Dalila de Marco, Luigi Bruno.

Dove è stata girata

A svelarsi tra le inquadrature in cui si muovono i protagonisti di Hype è una Milano più silenziosa, intima, fuori dal clamore e dal lusso, più autentica.

In Hype, tutto accade nel quartiere ideale della Milano modernista del dopoguerra: il QT8, un luogo dove le ambizioni e i sogni dei giovani si scontrano con la dura realtà della strada. Si tratta del Quartiere Triennale Ottava ideato da Piero Bottoni tra gli Anni Trenta e Quaranta.

Sorge alle pendici di Monte Stella ed è nato con l’obiettivo di dar vita a un modello in scala reale delle diverse possibilità offerte dalla moderna urbanistica, ispirata all’opera di Le Corbusier e al concetto di città-giardino.

Oltre all’uso di nuove tecniche costruttive, modelli abitativi e arredi moderni, a rendere storicamente importante questo quartiere sperimentale di Milano era la nuova concezione dello spazio urbano, con percorsi composti da strade a percorrenza automobilistica veloce e media per collegare i luoghi del quartiere e una maglia di sentieri e percorsi pedonali che permettono di raggiungere i servizi locali, come il centro civico, il mercato coperto, le scuole, le piazze e gli uffici pubblici.

A spiccare, poi è il verde: elemento fondamentale dello spazio urbano, con orti e giardini condominiali, viali alberati, parchi con giochi e il Monte Stella (realizzato artificialmente), con i suoi ampi spazi verdi per passeggiate e jogging, dal quale si apre una vista panoramica su Milano.

La serie Tv Hype, mostra la bellezza orizzontale del capoluogo lombardo, lontana dai lustri dei grattacieli più moderni che delineano uno skyline in continuo mutamento, e ricca di geometrie moderniste del dopoguerra in cui le esistenze dei protagonisti si incontrano e scontrano. Un patrimonio urbano che diventa un organismo autonomo e vivo, che entra nella vita dei ragazzi e ne influenza le azioni.

Il QT8 di della Milano alternativa si trova a nord-ovest del centro storico, nel Municipio 8, e comprende una parte dell’ippodromo di San Siro, sulle cui mura si susseguono opere d’arte murali, la Chiesa di Santa Maria Nascente con architettura modernista firmata da Vico Magistretti e Mario Tedeschi, l’Allianz Cloud e il centro commerciale Bonola, risalente al 1988 e il primo di Milano e cuore pulsante del quartiere.

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Perché è il arrivato il momento di organizzare un viaggio in Vietnam

Vi portiamo in viaggio alla scoperta di un Paese magico, dalla natura sbalorditiva e dalla cultura immensa. Il Vietnam è un luogo che evoca immagini contrastanti di antichi templi e pagode, di costruzioni fantasiose ispirate alle antiche leggende locali, di vaste risaie e colline baciate da sole, di baie che sembrano dipinte da un maestro della seta e da corsi d’acqua silenziosi dove la natura sovrasta ogni cosa.

Un viaggio che oggi non è più un sogno lontano, ma che può essere alla portata di tutti grazie ai nuovi voli diretti dall’Italia e ad alcuni consigli che vi diamo per trascorrere una vacanza meravigliosa, anche in famiglia.

Nuovo volo diretto dall’Italia

Non solo il Vietnam è un Paese dal fascino indiscutibile, ma da qualche mese è anche più accessibile da noi italiani. Lo scorso luglio, infatti, è tornato il collegamento diretto tra l’aeroporto di Milano Malpensa e quello di Hanoi con Vietnam Airlines. La rotta è operata con aeromobili Airbus A350-900, con tre voli di andata e ritorno a settimana e un tempo di volo di circa 12 ore per tratta. Malpensa è oggi il primo aeroporto italiano a offrire un volo diretto operato dalla compagnia di bandiera vietnamita. Questa rotta è una parte chiave della strategia per aiutare il Vietnam a raggiungere l’obiettivo di 22-23 milioni di visitatori internazionali entro il 2025. Da Hanoi ad Ho Chi Minh City, la vecchia Saigon, ci sono poi decine di collegamenti giornalieri per visitare il resto del Paese.

Le tappe consigliate di un tour in Vietnam

Un viaggio in Vietnam dovrebbe durare non meno di una settimana, in modo da consentire di visitare non soltanto la Capitale, ma di fare anche qualche altra tappa e rendersi conto di com’è fatto il Paese e di cosa offra.

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123RF

Train Street ad Hanoi

Hanoi

Ecco allora che la prima tappa obbligata è Hanoi, la Capitale del Vietnam, nota per la sua architettura secolare e per una ricca cultura che risente delle influenze asiatiche, cinesi ma anche di quelle francesi, quando il Paese era chiamato Indocina. Per respirare quest’atmosfera d’altri tempi ecco allora che merita una tappa il quartiere vecchio, dove ogni strada è specializzata nella vendita di una tipologia di bene, c’è quella dell’argento, delle stoffe ecc. Qui si assapora la vera anima caotica di Hanoi, specie se lo si percorre in un tipico risciò. Da non perdere è una delle attrazioni più note, la Train Street, una stretta via nel quartiere vecchio dove, a orari regolari, un treno attraversa letteralmente una strada piena di case, bar e gente, sfiorando pareti, tavolini e persone. Dal fascino autentico è anche la Trấn Quốc Pagoda, uno dei templi più antichi della città, situato su un’isola nel West Lake. Qui è tutto il contrario del caos ma è il luogo della calma e della spiritualità. La storia della città – e del Paese – è racchiusa nell’Ho Chi Minh Mausoleum, il luogo di sepoltura di Ho Chi Minh, figura centrale della storia vietnamita, e nella One Pillar Pagoda, uno dei simboli della città.

Da Nang

Uno dei luoghi più belli del Vietnam si trova lungo la costa ed è Da Nang, famosa per le spiagge, come quella pubblica di An Bang, o Lang Co, verso Huế, che si estende per 10 chilometri di lunghezza ed è famosa per la sabbia bianca, ma anche per due incredibili ponti che sono diventati star di Instagram: il Dragon Bridge, un ponte a forma di drago che, nei weekend, sputa fuoco e acqua alla sera e il Golden Bridge a Bà Nà Hills, una passerella sospesa sorretta da due mani giganti, raggiungibile con una funivia che è la più lunga del Sud-Est asiatico.

Hội An

Vicinissima è Hội An, una città affascinante e ricca di storia. L’intera zona antica di Hội An è Patrimonio mondiale Unesco, le stradine pedonali sono costeggiate da case gialle con le lanterne appese. Il consiglio è di visitarla proprio dopo l’ora del tramonto, quando le lanterne sono accese. A pochi chilometri dal centro, c’è un villaggio agricolo chiamato Vegetable Village dove la vita ruota intorno agli orti, alle erbe aromatiche e ai metodi tradizionali di coltivazione, mantenuti quasi identici da secoli. Qui si può prendere parte a un corso di cucina vietnamita.

Huế

Poco distante si trova Huế, la Capitale imperiale del Vietnam. Infatti, da vedere c’è la Cittadella Imperiale con il tempio di Thế Miếu, un santuario ancestrale degli imperatori. Qualche chilometro fuori dal centro si trova la Pagoda della Signora Celeste, sulla riva del fiume Perfume River (“Fiume dei Profumi”), simbolo spirituale della città. Sempre nei dintorni ci sono i Solenni Mausolei Imperiali con le numerose tombe funerarie degli imperatori. Da segnalare è soprattutto la Tomba di Khải Định che è probabilmente il mausoleo più spettacolare, un tripudio di barocco asiatico, un mosaico di pietra, vetro e porcellana costruito su una collina che domina il paesaggio e il fiume.

Ninh Binh

Spostandosi verso l’interno del Vietnam, si scoprono paesaggi meravigliosi tra risaie, fiumi, valli da cartolina e templi scavati nella roccia (Bích Động Pagoda) e imponenti monumenti religiosi (Bái Đính Pagoda). Solitamente qui si noleggia una barca per ammirare questi luoghi da un punto di vista privilegiato, godendosi il silenzio, prima di inerpicarsi sui 500 gradini che portano alla Mua Cave la cui cima sulla montagna assomiglia a un drago danzante.

Baia di Ha Long

Dicono sia una delle baie più belle del mondo e forse è proprio così: provare per credere. Fatto sta che da un mare del color e della giada spuntano più di 1.600 isolotti appuntiti, coperti da vegetazione lussureggiante. Il suo nome significa “dove il drago scende nel mare” e secondo la leggenda fu proprio un drago a creare queste isole, frustando l’acqua con la propria coda per proteggere la costa dai nemici. Ha Long è un Patrimonio mondiale dell’Unesco e molte delle grotte interne, come Sung Sot Cave, la “Grotta della Sorpresa”, sono visitabili, con stalattiti enormi e luci soffuse che sembrano accendere l’interno di un pianeta alieno.

Baia di Halong, Vietnam

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La splendida Baia di Halong vista dall’isola di Bo Hon, Vietnam

Come spostarsi in Vietnam

Il più delle volte si visita il Vietnam con un viaggio organizzato, in quel caso è il tour operator a occuparsi di tutti i transfer. In caso di viaggio individuale, invece, ci sono diversi modi di sposarsi e tutti fanno parte dell’esperienza di viaggio. Uno di questi è a bordo dei bus notturni i cosiddetti sleeping bus, che sono una specialità vietnamita, pullman incredibilmente comodi con poltrone che diventano letti e fatti apposta per lunghe percorrenze. Sono economici e partono con regolare frequenza. Per chi viaggi con i bambini sono super consigliati, ne andranno matti.

Un altro modo di sposarsi è a bordo del treno, un modo molto pittoresco di attraversare il Vietnam. Uno di questi è il famoso Reunification Express, un convoglio che attraversa il paese tra villaggi, cittadine, colline verdeggianti, vaste risaie e paesaggi nebbiosi. Un’esperienza davvero unica. La ferrovia fu costruita nel 1881 e correva principalmente lungo la costa, percorrendo un tragitto di 1.772 miglia che collegava Hanoi a Ho Chi Minh City. I posti a sedere spaziano dalle carrozze letto ai sedili standard. Questo tipo di viaggio è perfetto per una coppia in cerca di romanticismo, ma anche per i bambini che non si annoieranno mai.

Infine, ci si può spostare, anche se solo per un breve tratto, in nave. La breve crociera sulla Baia di Ha Long di due o tre giorni è un’altra delle esperienze più consigliate da fare in Vietnam. Oltre a essere immersi nella meravigliosa baia circondati da migliaia di isole, si toccano alcune tappe altrimenti irraggiungibili, come la Sung Sot Cave, la Bight Cave – a bordo di un kajak o di una barca in bambù -, la paradisiaca Titov Island, la Lan Ha Bay, molto meno frequentata di Ha Long, e spiagge isolate come quella di Ba Trai Dao, mentre a bordo si fanno esperienze indimenticabili come ammirare il tramonto sulla baia, pescare o ascoltare sul ponte i racconti di un Paese che sa incantare.

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Fuga dal freddo, le migliori mete dove andare a novembre al caldo

Novembre è il mese ideale per concedersi una pausa dal freddo e dalle giornate grigie dell’autunno. Le vacanze estive sono ormai un ricordo, ma la voglia di sole e mare resta viva.

Ci sono molte destinazioni facilmente raggiungibili dall’Italia, e non necessariamente costose, dove andare a novembre al caldo.
Ecco 5 mete perfette per un viaggio al sole senza spendere una fortuna.

Isole Canarie, Spagna

Le Isole Canarie sono una delle mete più amate dagli italiani che cercano il caldo in autunno. Situato nell’Oceano Atlantico, al largo della costa nord-occidentale dell’Africa ma appartenente alla Spagna, questo arcipelago offre temperature medie intorno ai 22-24°C anche a novembre.

Tenerife, Gran Canaria, Lanzarote e Fuerteventura sono isole diverse tra loro, ma tutte caratterizzate da spiagge dorate, natura vulcanica e prezzi accessibili. Con numerosi voli low cost diretti dall’Italia, le Canarie sono una scelta comoda e perfetta per chi cerca sole e relax senza affrontare i lunghi voli intercontinentali (in media si tratta di circa 4 ore di volo).

Capo Verde

Chi desidera una destinazione più esotica, ma ancora accessibile, può optare per Capo Verde, arcipelago africano situato nell’Oceano Atlantico. A novembre le temperature oscillano tra i 23 e i 27° C, perfette per godersi spiagge infinite e mare turchese.

Le isole di Sal e Boa Vista sono le più turistiche, con hotel di varie fasce di prezzo e ottimi collegamenti aerei dall’Italia. È la scelta ideale per chi cerca tranquillità, paesaggi naturali e un tocco di avventura senza spendere cifre esagerate.

Le mete dove andare al caldo a novembre

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Praia de Santiago, Capo Verde

Sharm el-Sheikh, Egitto

Per chi desidera il mare e il caldo vero, Sharm el-Sheikh è una delle migliori opzioni. Novembre è uno dei mesi più piacevoli per visitare questa località del Mar Rosso: temperature intorno ai 28°C, mare cristallino e fondali spettacolari per fare snorkeling o immersioni.

Inoltre, molti pacchetti “all inclusive” rendono Sharm una meta economica anche per le famiglie. Ottimo cibo, resort accoglienti e tanta natura fanno di questa località una delle preferite per chi non vuole perdere la tintarella dell’estate.

Marrakech, Marocco

A sole tre ore di volo dall’Italia, Marrakech è una destinazione ideale per scoprire il calore nordafricano senza spendere troppo. A novembre il clima è mite, con giornate di sole e temperature tra i 22 e i 24°C.

Si può passeggiare tra i vicoli della Medina – cuore storico della città – visitare i souk pieni di spezie e tessuti colorati e rilassarsi in un tradizionale hammam, un bagno di vapore caldo per una dose di benessere e purificazione. I riad – le tipiche case marocchine con un cortile interno – offrono un’esperienza autentica a prezzi contenuti. Un mix perfetto di cultura, gusto e relax.

Le mete perfette dove andare a novembre al caldo

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La Piazza Jamaa el Fna, Marrakech

Dubai, Emirati Arabi Uniti

Per chi è invece alla ricerca di una meta moderna e spettacolare, Dubai è perfetta a novembre: caldo piacevole (circa 30°C), voli diretti dall’Italia e numerose offerte anche per soggiorni brevi.

Oltre alle spiagge e ai resort di lusso, si può esplorare il deserto, fare shopping nei mall futuristici e ammirare la città dall’alto del Burj Khalifa. Sebbene possa sembrare una meta costosa, pianificando con anticipo è possibile trovare hotel e voli a prezzi competitivi. Ideale per chi vuole un mix tra relax, mare e divertimento.

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Koh Samet, il paradiso a tre ore da Bangkok

Non troppo distante da Bangkok, c’è un’isola dove il tempo rallenta. Come nell’immaginario di chiunque voglia sognare un’isola tropicale, Koh Samet (o Ko Samed) è un piccolo paradiso ancora non troppo conosciuto e abusato, accessibile in poche ore dalla capitale e ideale tutto l’anno. A soli 220 chilometri da Bangkok, l’isola è un rifugio tropicale nel Golfo del Siam, raggiungibile senza voli interni e per tutte le tasche.

C’è chi crede che sia troppo vicina per essere all’altezza delle sorelle del sud. Chi teme di rimanere deluso per mare e esperienze. Ma si sbagliano: Koh Samet rimane nel cuore.

Un’isola sempre verde

In pochi lo sanno, ma il nome “Samet” deriva dagli alberi di samet, piante dalla corteccia sottile e chiara che crescono in abbondanza sull’isola. In passato, gli abitanti le usavano come torce naturali, arrotolandole con le foglie di areca per accendere il fuoco. Oggi questi alberi fanno parte del paesaggio protetto del Khao Laem Ya – Mu Ko Samet National Park, istituito nel 1981 per preservare l’ecosistema del Golfo orientale della Thailandia.

Il parco comprende non solo Koh Samet ma anche le piccole isole vicine e un tratto costiero della provincia di Rayong, con mangrovie, foreste tropicali e fondali ancora incontaminati. Non solo spiaggia sull’isola; infatti all’interno del parco si possono fare escursioni naturalistiche e brevi trekking, di livello facile, lungo sentieri panoramici che attraversano la foresta e conducono a punti d’osservazione con viste spettacolari sul Golfo del Siam.

Spiagge da non perdere

Ma non mentiamo: il mare è la principale ragione per cui si arriva a Koh Samet, e per le spiagge non c’è che l’imbarazzo della scelta: tutte di sabbia bianca e soffice, lambite da acque trasparenti.

isola Koh Samet

AS

La spiaggia di Hat Sai Kaew

La più celebre e vicina sia al villaggio sia al porto di arrivo è Hat Sai Kaew, la “spiaggia di cristallo”, vivace ma non caotica, immensa, con ristoranti, venditori di cibo e massaggiatrici per un tocco rilassante all’ombra degli alberi. Poco più a sud, sempre sulla costa orientale, si trovano Ao Phai e Ao Wong Duean, baie ideali per lo snorkeling,cosa mentre Ao Wai è ancora più appartata e tranquilla.

Sulla costa nord-occidentale, Ao Prao vanta una baia divina, raggiungibile via terra o via mare, con locali e resort che si affacciano direttamente sulla spiaggia. All’estremo sud, la minuscola Ao Kiu Na Nok, dove la sabbia diventa più granulosa, è il posto perfetto per ammirare tramonti spettacolari, lontani dal caos e in una dimensione davvero sospesa. Già, il tramonto qui è quasi un rito, con il cielo che si accende di rosa e oro e le sagome di barche e pescherecci che si muovono a creare una scenografia inaspettata: è il momento in cui Koh Samet mostra la sua anima più profonda, semplice e bellissima.

Ao Prao a Koh Samet

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La spiaggia di Ao Prao

Cosa fare a Koh Samet

Bastano pochi giorni per apprezzare l’isola, ma non bastano settimane per fare tutto quello che propone e per capirne davvero l’essenza.

Al mare

Oltre al meritato relax in spiaggia, Koh Samet offre moltissime esperienze per chi ama il mare e la vita lenta delle isole thailandesi. Si praticano snorkeling e immersioni nei fondali del parco marino, ricchi di coralli e pesci tropicali; oppure si parte con i pescatori locali per una battuta di pesca notturna, magari con grigliata a bordo.

spiagge Koh Samet

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Il tramonto da Ao Kiu Na Nok

Chi desidera esplorare le baie più appartate può noleggiare un kayak o una tavola da paddle, o partecipare a un’escursione in barca al tramonto tra le isole del parco.

Le uscite si possono prenotare direttamente nei resort oppure – anche per risparmiare qualcosa – vengono organizzate dai piccoli tour operator del villaggio, con proposte e prezzi abbastanza simili tra loro.

L’altra faccia dell’isola

Chi arriva a Koh Samet per il mare scopre presto che c’è un’altra isola, più silenziosa (metaforicamente parlando), fatta di piccoli gesti e ritmi quotidiani. È quella che si respira lontano dalle spiagge più battute, lungo la strada principale del villaggio, nelle sue due o tre piazzette, dove la vita scorre come se tutta la meraviglia della costa fosse solo una cornice alla normalità.

villaggio Koh Samet

AS

La strada principale del villaggio

Vale la pena lasciarsi guidare dalla curiosità e camminare senza fretta, magari provando a chiedere ai passanti un’informazione, una curiosità. Non tutti parlano inglese, ma c’è molta voglia di accogliere, da parte di un’isola che non è ancora invasa né stufa di ospitare, anzi.

La strada che collega il porto alla spiaggia di Hat Sai Kaew è un piccolo mondo a parte: negozi di frutta, minimarket, punti di cambio, bar e ristoranti, agenzie di viaggio locali, e il profumo di cibo che arriva dalle braci all’aperto, più o meno improvvisate. Qui ci sono i bambini che giocano, la scuola, un centro di promozione della salute; e poi i centri massaggi thai, quelli meno luccicanti e profumati, con listini appesi alla parete, anche tradotti. Il massaggio tradizionale thailandese è una delle esperienze da non perdere: si riceve vestiti, in una stanza con lettini in fila, uno dietro l’altro. Lo praticano sia donne che uomini (quelli da mani maschili sono più forti ed energici di solito) ed è sempre bene dire se si desidera una pressione molto forte, media o leggera e se ci sono punti dolenti o delicati. Nel villaggio i trattamenti costano meno che in spiaggia e facilmente creano dipendenza!

La mattina presto e al calare della sera, quando il caldo si placa, il porto e il villaggio si animano: i pescatori rientrano dalle battute notturne, i bambini vanno o tornano da scuola, le famiglie comprano cibo per strada perché non è tanto comune cucinare in casa. È un frammento di vita vera, che spesso si perde quando si resta solo tra spiaggia e resort, e che qui invece è ancora a portata di sguardo.

Ancora, da non perdere, alle spalle di Hat Sai Kaew si nasconde il tempio dell’isola, con un grande Buddha che guarda verso il mare. Salire quelle scale è un modo per conoscere l’anima più spirituale dell’isola: se si ha fortuna, qualche monaco racconta con calma la storia del luogo e concede una benedizione.

Koh Samet

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Il tempio di Koh samet

Vita notturna e ristoranti

Quando scende la sera, Koh Samet si accende, letteralmente, di musica e luci. Hat Sai Kaew cambia volto, con ristoranti sulla spiaggia, locali con spettacoli di fuoco e bar con musica dal vivo. Anche sulle strade interne i locali con terrazza e dehors accendono luci a neon, con cocktail, birre locali, piatti e proposte serali per tutte le età e tutte le tasche. Se si ha un mezzo a disposizione, il consiglio è quello di girare e farsi ispirare, improvvisando un po’.

Anche per mangiare non c’è che l’imbarazzo della scelta. Direttamente sulla spiaggia si alternano locali più ricercati a proposte più informali, fino al cibo cucinato direttamente sulla spiaggia. Nelle vie interne, l’offerta è più locale, meno “apparecchiata” e più spartana. Chi preferisce un ambiente più tranquillo e riservato può spostarsi verso Ao Phai o Ao Wong Duean, dove i tavoli sulla sabbia si illuminano di lanterne e si cena a piedi nudi tra le palme.

Koh Samet

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Un locale sulla spiaggia di Hat Sai Kaew

La cucina locale porta a tavola molto pesce fresco, curry piccanti, gamberi alla griglia e zuppe speziate; e iniziano ad esserci menù più internazionali con pasta, pizza e hamburger.

Info pratiche

Dove dormire

A Koh Samet si trovano sistemazioni per ogni budget, dai bungalow spartani ai resort esclusivi. Le zone più animate si trovano a nord, nei pressi del molo di Na Dan e di Hat Sai Kaew, mentre chi cerca alternative più esclusive e appartate può scegliere la costa sud, tra Ao Wai e Ao Kiu. Anche nel villaggio, lungo la strada principale ci sono ostelli e camere in affitto: l’ideale per chi vuole integrarsi e immergersi nella routine dell’isola. Tutte le strutture sono raggiungibili in scooter o con i taxi locali, i tradizionali songthaew.

Quando andare a Koh Samet

Uno dei motivi per cui Koh Samet è tanto amata dai thailandesi, oltre che dai viaggiatori, è che si può visitare tutto l’anno. Il clima tropicale prevede piogge brevi e improvvise, soprattutto tra maggio e ottobre, ma spesso dopo pochi minuti il sole torna a splendere. Da novembre ad aprile il tempo è più stabile e il mare calmo: il periodo ideale per godersi il meglio dell’isola.

Come muoversi e arrivare

Da Bangkok si arriva al porto di Ban Phe, nella provincia di Rayong, in circa due ore e mezza di auto o bus. Alcuni collegamenti partono anche direttamente dall’aeroporto di Bangkok (che si trova più a sud, quindi vicino alla costa e sulla direzione per il porto). Da Ban Phe i traghetti e motoscafi partono ogni mezz’ora: il viaggio dura appena 15-20 minuti e costa 100 baht. Molti resort organizzano il trasferimento, oppure si possono acquistare pacchetti combinati bus + traghetto.

L’isola è lunga appena sei chilometri e si esplora facilmente. Il modo più comodo per spostarsi è noleggiare uno scooter (circa 100 baht l’ora o 300-400 baht al giorno) oppure affidarsi ai songthaew, taxi collettivi che hanno tariffe fisse per le tratte principali. La strada più lunga attraversa l’isola da nord a sud e bastano trenta minuti per percorrerla tutta, fermandosi nei punti panoramici o nei piccoli ristoranti affacciati sul mare.

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In Europa potrebbe nascere un nuovo trend di viaggio, e non è così macabro come sembra

Negli ultimi anni, il modo di viaggiare degli europei sta cambiando: sempre più persone si allontanano dai percorsi turistici tradizionali per esplorare luoghi meno convenzionali, autentici e silenziosi.

Tra questi, spicca una tendenza che può sembrare bizzarra a prima vista, ma che sta conquistando un pubblico crescente: le visite ai cimiteri. Quello che per molti potrebbe apparire un passatempo lugubre sta invece diventando un modo per conoscere meglio la cultura, la storia e l’anima delle città. Il cosiddetto Tombstone Tourism si sta affermando come una forma di viaggio consapevole, lontana dal caos delle mete sovraffollate e dai soliti “luoghi da Instagram”.

I cimiteri come musei a cielo aperto

Chi si definisce tafofilo – ossia appassionato di cimiteri e delle storie che raccontano – sa bene che questi luoghi offrono molto più che lapidi e silenzio. I cimiteri storici europei custodiscono secoli di arte, architettura e memoria collettiva. Sono spazi che riflettono le credenze e i valori di un popolo, e che invitano alla riflessione più di qualsiasi monumento moderno.

Figure come il regista e tafofilo Jono Namara hanno contribuito a rendere popolare questa forma di turismo alternativo. Attraverso i suoi contenuti, Namara mostra come i cimiteri possano essere vere e proprie gallerie a cielo aperto, in cui sculture, epigrafi e mausolei narrano storie di epoche lontane.

Tra i luoghi più iconici cita i Magnifici Sette di Londra, che ospitano le tombe di Karl Marx ed Emmeline Pankhurst, il Père Lachaise di Parigi con Oscar Wilde ed Édith Piaf, o il suggestivo cimitero di Laeken a Bruxelles.

Anche il Zentralfriedhof di Vienna, con le tombe di Beethoven, Schubert e Strauss, rappresenta una tappa imperdibile per chi vuole respirare arte e storia in un’atmosfera di quiete. Come spiega Namara, i cimiteri sono “un punto d’incontro tra cultura e contemplazione”, ideali per chi desidera conoscere un luogo senza dover affrontare le folle o attenersi a dei cliché.

Tombstone Tourism nuovo trend di viaggio

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Lapide di Beethoven, Zentralfriedhof

Ribellarsi al turismo di massa

Il boom del turismo in Europa ha portato con sé un problema sempre più evidente: il sovraffollamento delle mete più famose. Città come Venezia, Barcellona o Atene vivono stagioni turistiche estreme, dove trovare un momento di silenzio è quasi impossibile. È proprio in risposta a questa saturazione che molti viaggiatori stanno scegliendo esperienze più intime, come una passeggiata tra i viali alberati di un antico camposanto.

Il dottor Dan O’Brien, esperto di storia della morte presso l’Università di Bath, sottolinea come la visita ai cimiteri sia diventata per molti un’abitudine rilassante e culturale. Luoghi come Greyfriars Kirkyard a Edimburgo o San Michele a Venezia permettono di scoprire storie locali, leggende e simboli artistici lontani dai circuiti turistici più battuti.

Secondo gli esperti, questo nuovo trend è particolarmente amato dalla Generazione Z, che cerca esperienze autentiche e riflessive. Non si tratta di un viaggio “macabro”, ma di un ritorno alla curiosità e alla consapevolezza. Visitare un cimitero significa anche capire come un popolo ricorda i propri defunti, e di conseguenza, come sceglie di vivere.

Non sorprende, dunque, che accanto ai cimiteri storici si stiano riscoprendo anche cappelle, antiche rovine e luoghi di culto dimenticati. Sono tappe che offrono una prospettiva più umana, lenta e rispettosa del territorio – una vera alternativa al turismo di massa – capace di unire memoria, bellezza e introspezione.

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Volotea ti porta dove inizia il sogno: viaggia in Europa da soli 19 euro

Volotea torna con una nuova e imperdibile promozione autunnale: 200mila posti a partire da 19 euro per volare dall’Italia verso alcune delle destinazioni europee più affascinanti. L’offerta è valida per prenotazioni effettuate entro il 1 novembre 2025 (incluso) per voli fino al 31 gennaio 2026.

Per chi invece fa parte del programma MegaVolotea, i prezzi diventano ancora più vantaggiosi e partono da soli 9 euro a tratta.
Un’occasione perfetta per programmare un viaggio last minute per le feste di Natale, o un weekend fuori stagione, approfittando delle tariffe super economiche di Volotea.

Da Venezia a Olbia: la Sardegna fuori stagione

Olbia non è solo mare e spiagge da sogno. Se scegli di volare da Venezia a Olbia con la promo Volotea a 19 euro (partenza 11 dicembre) potrai scoprire una Sardegna diversa, autentica e ricca di fascino anche fuori stagione. La città è un punto di partenza perfetto per esplorare il nord-est dell’isola, tra borghi storici, siti archeologici e tradizioni autentiche.

Nel centro di Olbia potrai passeggiare tra le vie del corso Umberto, visitare la Basilica di San Simplicio – uno degli esempi più belli di architettura romanica sarda – e scoprire il Museo Archeologico, che custodisce testimonianze preziose dell’antica civiltà nuragica e romana.

Fuori stagione, l’isola regala anche eventi culturali e gastronomici di grande interesse, oltre alla possibilità di vivere un’esperienza più vera, lontano dalle folle estive e a contatto con i local. Un volo economico può trasformarsi così in un viaggio rigenerante tra natura, storia e sapori locali.

Da Verona a Barcellona: un city break tra arte e divertimento

Un’altra rotta inclusa nella promo Volotea è quella da Verona a Barcellona (l’andata il 14 gennaio costa 21 euro ma il ritorno del 19 gennaio al momento è a 19 euro), perfetta per chi cerca un city break dinamico e ricco di stimoli. La capitale catalana è una meta che non delude mai: clima mite, cucina irresistibile e un patrimonio artistico unico al mondo.

Barcellona è la città di Gaudí, del Parc Güell e della celebre Sagrada Família, ma anche dei mercati colorati come La Boqueria e delle passeggiate lungo la Rambla fino al mare. Chi cerca un po’ di relax può godersi una giornata sulla Barceloneta, mentre gli amanti dell’arte contemporanea non possono perdere il MACBA o la Fondazione Miró.

Un weekend low cost qui è l’occasione ideale per staccare la spina, tra tapas, musica e panorami mediterranei.

Promozione autunnale Volotea

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Parco Guell, Barcellona

Da Roma a Strasburgo: per vivere la magia natalizia

La promo Volotea è anche l’occasione perfetta per volare anche da Roma Fiumicino a Strasburgo (partenza il 16 dicembre a soli 29 euro), una delle città più suggestive d’Europa, soprattutto durante il periodo natalizio. Situata al confine tra Francia e Germania, Strasburgo è famosa per il suo mercatino di Natale, uno dei più antichi e belli del continente.

Tra le circa 300 casette in legno sparse per la città, il grande abete addobbato più alto d’Europa in Place Kléber, il profumo di vin brulé e le luci scintillanti, l’atmosfera diventa davvero fiabesca.

Ma Strasburgo merita una visita in ogni stagione: il suo centro storico, la Grande Île, è patrimonio UNESCO e ospita gioielli come la Cattedrale di Notre-Dame e il pittoresco quartiere della Petite France, con le sue case a graticcio affacciate sui canali.

Voli economici con la nuova offerta Volotea

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Mercatino di Natale, Strasburgo
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Un Natale da fiaba: i mercatini più suggestivi nei borghi e nei castelli d’Italia

Il Natale di per sé è un periodo particolarmente magico, suggestivo, scenografico. Ci sono tanti piccoli dettagli e momenti che rendono l’atmosfera di festa, per grandi e piccini. C’è la neve, ci sono le luci, e poi quelle location da sogno, come in un film. Che ne dite, ad esempio, di una passeggiata tra i mercatini natalizi più belli, magari in un piccolo borgo o dentro un castello? Ecco gli appuntamenti da non perdere per questo Avvento 2025.

I più bei mercatini di Natale nei borghi

L’Italia custodisce tra le sue colline, montagne e coste un’infinità di borghi antichi, luoghi dove il tempo sembra essersi fermato e le tradizioni continuano a vivere tra le stradine di pietra, le piazze decorate e le piccole botteghe artigiane. Dall’Alto Adige alla Toscana, fino alla Puglia, con l’arrivo del Natale, questi paesini si trasformano in scenari incantati, dove luci, mercatini e addobbi avvolgono ogni angolo di magia.

Il mercatino di Chambave, in Valle d’Aosta

Partiamo dalla Valle d’Aosta, con i suoi spettacolari panorami caratterizzati dalle montagne innevate e da piccoli borghi deliziosi. A Chambave, un borgo di meno di mille abitanti circondato da spettacolari vigneti , domenica 23 novembre dalle 9 alle 17 si tiene l’appuntamento con Tsalende a Tsambava, un mercatino natalizio con decine di stand d’artigianato e gastronomici che animano e addobbano  le vie del centro storico, con tante lucine e musica a profusione.

Valle d’Aosta: il Petit Marché du Bourg a Châtillon

Come tutti gli anni a Châtillon, uno dei borghi più importanti della Valle d’Aosta ricco di castelli e torri, torna il Petit Marché du Bourg. Domenica 30 novembre oltre 100 espositori portano in vendita i migliori oggetti di artigianato locale, come sculture, vimini, intaglio, ceramiche, fiori e altri oggetti artigianali, per un po’ di shopping natalizio.

Il mercato walser e la casa di Babbo Natale a Gressoney-La-Trinité

L’appuntamento nello splendido borgo di Gressoney-La-Trinité è per il 27 dicembre. Nelle vie e nella piazza pedonali del centro storico, a partire dalle ore 11, si tiene il Wiehnacht Märt, una delle più antiche tradizioni di questa regione in cui si parla ancora la lingua walser. La mostra mercato espone l’artigianato locale, oltre ai prodotti agroalimentari della regione; mentre i bambini possono visitare la casa di Babbo Natale e dei suoi elfi, a cui affidare la letterina con richieste e desideri.

Ad Asti uno dei mercatini di Natale migliori d’Europa

È ad Asti, in Piemonte, l’unico mercatino di Natale italiano entrato nella Top Ten dei migliori mercatini d’Europa secondo la classifica di European Best Destinations. Per tutti i fine settimana dal 15 novembre al 21 dicembre, dalle 10 alle 20 e ad accesso libero, la storica Piazza Alfieri ospita 130 casette in legno dove trovare prodotti artigianali, gastronomia e streetfood, tra luci scintillanti, profumi e musica natalizia.

Poco distante da Asti e raggiungibile con bus, nei giorni 7, 8 e 14 dicembre dalle 14 alle 19, San Damiano d’Asti rievoca la natività con il Presepe Vivente. Come consuetudine, lungo le vie del centro vengono evocati gli antichi mestieri e scene di vita quotidiana, con falegnami, fabbri, pescatori, lavandaie, filatrici, pastori con le greggi, fornai, censori, centurioni e sacerdoti, attraversando circa trenta ambientazioni diverse, tra locande e luoghi di ristoro. Per l’occasione, resta aperta anche la parte sotterranea della chiesa dei padri Dottrinari.

mercato Natale Asti

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Il mercatino di Natale ad Asti

Il piccolo mercato di Lana, in Alto Adige

Non manca davvero nulla al mercatino di Natale di Lana, tra i più piccoli dell’Alto Adige. Nel tranquillo giardino dei Cappuccini, la bella Fanciulla della Polvere di Stelle, accoglie i visitatori e li accompagna tra le 22 bancarelle di artigianato locale, dove acquistare prodotti in lana, feltro, vetro, legno e cera, e ovviamente le tipiche specialità culinarie altoatesine.

Dal 28 novembre al 31 dicembre, sono previsti diversi eventi per tutte le età, come il laboratorio nella bottega dei biscotti, il teatro dei burattini, giochi e giri con i pony.

Carillon e campane a Vipiteno

Natale spettacolare a Vipiteno, uno dei borghi più belli d’Italia. Questa scenografica cittadina mineraria tardo-medioevale a quasi 1.000 metri di quota è la cittadina più alta dell’Alto Adige e ospita dal 27 novembre al 6 gennaio il mercatino a tema Campane di Natale. Ed è proprio il suono delle campane a toccare durante questo Avvento.

Sulla Torre delle Dodici tempo fa è stato installato un carillon di 25 campane realizzato secondo tradizione dalla fonderia di campane Grassmayr di Innsbruck. Il musicista e compositore Josef Haller di Vipiteno ha composto un pezzo, con accompagnamento di orchestra, per il nuovo carillon che viene eseguito nel periodo natalizio tutti i sabati alle ore 17 e le domeniche alle ore 12 live con varie bande musicali della zona.

mercatino di Natale a Vipiteno

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Tantissimi gli appuntamenti per il Natale a Vipiteno

Sempre in Alto Adige c’è il mercatino di Natale di Brunico, con bancarelle di artigianato e gastronomia  in via Bastioni, in Piazza Tschurtschenthaler e in via Ragen di Sopra, oltre a tantissime attività proposte. Per i bambini è allestita la pista di biglie in legno; mentre il Fienile Alto Adige, novità di quest’anno, è un luogo con prodotti altoatesini esclusivi e di provenienza locale.

Musica natalizia ogni mercoledì al Ragen di Sopra e ogni giovedì in Piazza Tschurtschenthaler. Oltre al Presepe vivente, il 6 dicembre è previsto il Corteo di  San Nicolò che accompagna il Santo dalla piazza del Municipio attraverso la via Centrale fino al  Ragen di Sopra.

Mercatini di Natale a Brunico

Brunico Kronplatz Turismo | Ph. Helmut Moling

I Mercatini di Natale a Brunico

Grazzano Visconti, un viaggio nel tempo

A partire da sabato 8 novembre, nel centro storico di Grazzano Visconti, uno dei più bei borghi medievali d’Italia, arriva il Natale; o, meglio ancora, il borgo si trasforma in un vero e proprio villaggio di Babbo Natale con luci, ghirlande e alberi addobbati. Oltre ai mercatini con tante bancarelle tra articoli di artigianato, stand gastronomici e angoli ristoro, il magico borgo ospita per l’Avvento una pista di ghiaccio, e la giostra Grande Slitta di Babbo Natale, novità di quest’anno.

I bambini possono visitare la Casa di Babbo Natale e consegnare la letterina all’Ufficio Postale, per poi spostarsi al Villaggio degli Elfi con circo e cinema di Natale (novità 2025) e al Teatro di Natale.

Per tutta la durata della manifestazione, i musei di Grazzano Visconti rimangono aperti, come il Museo delle Cere e il Museo delle Torture. Tutti i giorni sono previsti spettacoli di intrattenimento per le vie del borgo, con artisti di strada, musica, cori gospel.

Winterland a Castell’Arquato

Sempre nel piacentino, il borgo di Castell’Arquato torna ad ospitare l’evento Winterland. L’appuntamento è per domenica 30 novembre, domenica 7 dicembre e lunedì 8 dicembre, dalle 10 alle 18, tra le sue viuzze si respira l’atmosfera più magica dell’anno con i mercatini natalizi gastronomici e dell’artigianato creativo. Oltre alle bancarelle, durante la giornata sono organizzati spettacoli con musica e acrobazie, animazioni per bambini, racconti e giochi.

Natale nel Borgo di Tussio, Abruzzo

Torna sabato 29 e domenica 30 novembre il Natale di Tussio, un borgo medievale a forma circolare ai piedi di un castello la cui torre civica oggi ospita il campanile della chiesa. Un paese che nella sua parte superiore gode degli immensi panorami sul Gran Sasso fino alla Majella e che anche quest’anno si illumina di Natale.

Strade e piazzette si animano di luci, suoni, giochi; mentre nelle cantine si possono scoprire strenne artigianali ed antichi mestieri. Oltre ai prodotti artigianali della zona, non mancano i tradizionali stand gastronomici, che rendono le festività un’occasione unica per scoprire questo piccolo borgo medioevale al centro dell’Altopiano di Navelli, patria dei ceci, del tartufo e dello zafferano aquilano.

Natale tra i trulli in Puglia

Tra i trulli della Puglia è in arrivo il Natale. Quelli di Alberobello sono pronti per illuminarsi e trasformarsi, dal 29 novembre al 6 gennaio nel Villaggio di Natale tra i Trulli. Un mese di magie  tra le suggestive atmosfere di questo angolo di Puglia, con percorsi di luci e decorazioni, mercatini artigianali e enogastronomici e la tradizionale Casetta di Babbo Natale. Anche Locorotondo si veste a festa con bancarelle natalizie, dolci tipici della tradizione e diverse installazioni.

Il periodo delle luminarie va da fine novembre fino alla prima settimana di gennaio. Tanti gli eventi collaterali da non perdere: presepi viventi e mostre artigianato, concerti e cori natalizi, mercatini di Natale nelle piazze.

La festa di Natale è nei castelli

Durante il periodo natalizio, anche i castelli italiani si trasformano in veri e propri scenari da fiaba, accogliendo visitatori tra mura antiche e cortili addobbati. Sparsi per tutto il Paese, da nord a sud, questi manieri aprono le loro porte per ospitare mercatini di Natale davvero unici.

Castello dell’Ettore, Campania

Da metà novembre, i bambini possono mettersi in fila per entrare nella maestosa torre del Castello dell’Ettore, in provincia di Benevento, dove Santa Claus ha allestito la propria dimora per questo Avvento. Qui, fino al 21 dicembre, tra luci scintillanti e l’allegria degli elfi, i bambini possono consegnare personalmente la loro letterina a Babbo Natale e sperare di avverare piccoli e grandi desideri.

L’edizione di quest’anno è arricchita da un’attrazione dedicata al mondo delle favole Disney con tanti personaggi e location che trasporteranno i visitatori in un mondo magico. Da non perdere, l’area dedicata a Harry Potter e alla Scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts.

Inoltre l’Associazione Benevento Longobarda accompagna il pubblico in un viaggio indietro nel tempo fino al VI secolo, con lo spettacolare Assedio al Castello: un’occasione per visitare il loro accampamento militare e immergersi nella storia longobarda, tra rievocazioni storiche, tiro con l’arco, artigianato medievale e scherma storica, scoprendo usanze, mestieri e costumi dell’epoca.

Non può mancare un’area dedicata al food, a cura della Proloco di Apice, con stand enogastronomici per degustazioni di prodotti tipici e botteghe degli artigiani che valorizzano il territorio e le sue tradizioni.

I mercatini sono allestiti al castello di Apice Vecchia per i fine settimana dal 15 novembre e i giorni 8 e 19 dicembre, il sabato dalle ore 15 alle ore 22, le domeniche dalle ore 10:30 alle ore 22, e per l’ingresso è necessario acquistare un biglietto.

Alla fortezza di Montepulciano

Si accendono il 22 novembre le tradizionali luci di Natale a Montepulciano, uno dei mercatini natalizi più grandi d’Italia, con tantissime casine in legno per lo shopping natalizio, una selezione di street food dolce e salato, e attrazioni per tutta la famiglia. Tante novità, diverse attività e qualche sorpresa ad animare il mercatino che si sviluppa nella parte alta del borgo, tra Piazza Grande e Via San Donato.

Presenti tantissime categorie merceologiche, tra addobbi e decori natalizi, artigianato in legno, accessori e pelletteria, artigianato locale, gioielleria, prodotti alimentari e dolciumi. Tra le bancherelle, le vie pedonali sono il palcoscenico ideale per spettacoli, show e attività di animazione per tutta la famiglia, ovviamente a tema natalizio!

A pochi passi dalla piazza centrale del mercatino, si trova la panoramica Christmas Terrace, dove, in collaborazione con il Consorzio del Vino Nobile di Montepulciano, i più grandi possono degustare il celebre vino.

Ma è la Fortezza medievale, a pochi passi da Piazza Grande, la vera attrazione dell’Avvento: qui infatti è allestito il Castello di Babbo Natale, tre piani di stanze addobbate a festa e visitabili dal pubblico, che può sbirciare per scoprire dove vive Babbo Natale e gioca con i suoi laboriosi elfi.

C’è la cucina magica, lo studio per scrivere le letterine, il giardino d’inverno per salire sulla slitta, e poi la mitica stanza del trono, dove incontrare il padrone di casa e imbucare la propria letterina. Dal 22 novembre al 6 gennaio, tutti i giorni, sono tante le attività e i laboratori proposti, per diventare magari uno dei nuovi aiutanti di Babbo Natale!

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Ufficio stampa

Il Mercatino di Natale di Montepulciano

Il Natale di Limatola, Campania

Il castello di Limatola, tra le province di Benevento e Caserta, domina il borgo medievale con le sue antiche viuzze, le venelle, e ospita uno dei mercatini di Natale più suggestivi d’Italia: il Cadeaux al Castello.

Dal 7 al 9 novembre, dal 14 al 16 novembre, dal 21 al 23 novembre e ininterrottamente dal 28 novembre al 14 dicembre, il castello si trasforma in un luogo incantato, illuminato da luci scenografiche e animato da spettacoli, con un’ampia offerta di prodotti enogastronomici e artigianali. Il mercatino di Natale, che per l’edizione 2025 ha scelto il tema “Cirque de Noël”, sarà un vero viaggio nel mondo circense tra giocolieri, acrobati, illusionisti e artisti di strada.

Per accedere al mercatino di Limatola è necessario un biglietto d’ingresso, che varia per orario e giornata e che include un bicchiere di vin brulé o succo di frutta.

Natali nei borghi e nei castelli

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Per Natale il castello di Limatola si trasforma in un luogo incantato

Il Mercatino di Natale al Castello di Avio, Trentino

Nei weekend del 22-23-29 e 30 novembre, e poi il 6-7-8, 13-14, 20-21 dicembre, torna l’incanto del Natale al Castello di Avio, l’unico mercatino natalizio del Trentino ospitato in un autentico maniero medievale. Questa edizione, parte dei Natali della Vallagarina e organizzata dal FAI – Fondo per l’Ambiente Italiano, offre un’esperienza unica.

Per cinque weekend, oltre 55 espositori provenienti dalla Vallagarina e dall’alto veronese popolano il Palazzo Baronale, il suo cortile e il Giardino della Contessa, portando con sé vin brulé, birre artigianali, salumi, formaggi, dolci, e creazioni di artigianato locale. L’Avvento al castello risuona così delle note di cori, spettacoli itineranti, e offrirà attività per bambini e visite guidate, in 11 giornate di apertura straordinaria dall’autentico spirito natalizio.

Nelle stesse date, un bus navetta a orario fisso collega il castello di Avio con la Piazza Conciliazione a Sabbionara d’Avio.

Dentro le mura di Castel Tirolo

Nei fine settimana del 28-30 novembre e del 5-8 dicembre, dalle 11 alle 18, il cortile interno di Castel Tirolo viene allestito con bancarelle di artigianato e di gastronomia altoatesina, prodotti da forno e bevande. Le sale del castello ospitano gli artigiani locali, che ripropongono alcuni antichi mestieri, come la lavorazione del feltro, l’utilizzo del tornio, la filatura e la tintura della lana, l’intreccio di cesti e la creazione di oggetti in ceramica e gioielli.

Nella cappella del castello è allestita una mostra di presepi artigianali. Non mancano momenti di musica, con le bande musicali di strumenti a fiato e cori; mentre i bambini sono coinvolti in laboratori di bricolage, spettacoli, animazione.

Natale nei castelli

Ufficio stampa

Il cortile interno di Castel Tirolo viene allestito con bancarelle di artigianato e di gastronomia

Castello Reale di Govone, nel cuore del Roero

Nel cuore del Roero, il borgo di Govone si prepara a regalare un’esperienza natalizia unica. Tra il 15 novembre e il 21 dicembre, il borgo si veste a festa, trasformandosi in un villaggio incantato dove ogni angolo, ogni decorazione e ogni via riflettono la magia autentica del Natale. Tra luci scintillanti e addobbi natalizi, passeggiare per le vie del centro storico e per i sentieri del parco del Castello Reale sarà come entrare in una fiaba, popolata dagli elfi della corte di Babbo Natale, pronti a incantare con spettacoli e animazioni adatte a tutte le età.

Si potrà assistere allo spettacolo itinerante in più stanze La Casa di Babbo Natale e i più piccoli potranno frequentare la Scuola degli Elfi, dove imparare i segreti per diventare i perfetti aiutanti di Babbo Natale, vivendo un momento di pura magia.

A completare il viaggio natalizio c’è il Castello Reale di Govone, una dimora storica patrimonio UNESCO, che per l’Avvento 2025 si trasforma nel Castello di Natale con decorazioni uniche per far risplendere il vero spirito del Natale in un modo tutto nuovo, regalando ai visitatori un’esperienza esclusiva e affascinante. Le 50 casette del mercatino accolgono i visitatori con una selezione di prodotti artigianali e creazioni speciali, pensati per chi cerca qualcosa di unico.

Castello di San Pietro in Cerro, Emilia Romagna

Il Castello di San Pietro in Cerro, in Emilia Romagna, si prepara a ospitare un evento natalizio il 29 e 30 novembre 2025, tra suggestive atmosfere autunnali e l’accogliente calore delle tradizioni. Durante l’ultimo fine settimana di novembre, il castello apre le sue porte per una celebrazione che unisce mercatini, arte e prodotti tipici del territorio.

All’ingresso, il viale dei tigli profuma di vin brûlé, castagne arrostite e legna scoppiettante, e, a partire dalle 10, il portone del castello si apre sul cortile dei cavalieri, dove un’installazione luminosa di Natale e la voce dal vivo di Golden DinDin da il benvenuto ai visitatori.

Sotto le colonne del porticato si allineano i banchi del Mercato delle Cose Buone, che espongono una selezione accurata di prodotti locali: tartufi, salumi, formaggi, conserve, miele, vini e liquori; oltre alla piccola pasticceria dolce e salata per chi desidera uno spuntino o una colazione, e piatti caldi per un pranzo all’aperto. Tra le antiche cucine e le sale da pranzo, invece, si possono degustare vini, champagne e cocktail per chi vuole brindare davanti al camino.

Il piano nobile, addobbato a festa, ospita le Proposte Creative di Artisti e Artigiani: una selezione di idee natalizie originali e ricercate, perfette per un regalo speciale o per decorare la propria casa.

Per chi desidera ampliare la visita, durante la due giorni si possono vistare due mostre d’eccezione: la suggestiva esposizione Cina Millenaria – I Guerrieri di Xian nei sotterranei e il MiM – Museum in Motion, una collezione di arte contemporanea allestita nel sottotetto del castello.

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Le sagre e gli eventi da non perdere per il Ponte di Ognissanti, dal 31 ottobre al 2 novembre 2025

Dal cioccolato alle castagne, dalla Strazzata alla Ciuìga, nel fine settimana che coincide con la festa di Ognissanti ci aspettano alcune delle migliori sagre gastronomiche d’Italia. Prodotti tipici, specialità locali, ma anche DOP e Presidi Slow Food per un weekend all’insegna del buon cibo, abbinato ad eventi culturali e alla scoperta di tanti luoghi ameni del nostri Paese.

Abbiamo selezionato dieci eventi imperdibili, dalle grandi città – anche qui ci sono appuntamenti insoliti che riescono ancora a stupire – ai piccoli borghi di montagna o affacciati in riva ai laghi. Un’occasione per una bella gita fuori porta da fare in giornata, in compagnia di amici e parenti.

Ferrara Food Festival 2025 a Ferrara

Dal 31 ottobre al 2 novembre 2025 il centro storico di Ferrara ospita il Ferrara Food Festival 2025 che prevede tantissimi eventi. Nel Cortile del Castello, andrà in scena il sorprendente Processo al Pampepato Ferrarese, un vero e proprio dibattimento in stile tribunale, dove l’imputato sarà il dolce simbolo della città. Nel cuore del centro storico, invece, spazio alla meraviglia con la Maxi Installazione: un gigantesco nido di tagliatelle, pensato per stupire e coinvolgere. Infine, un’esperienza multisensoriale unica: la Zucca Sonora; attraverso un sistema di sensori ideato dal sound engineer Nicolò Zilocchi, la zucca diventa strumento musicale, trasformando il tocco umano in note e vibrazioni. Un modo originale per esplorare il rapporto tra natura, tecnologia e percezione.

Sciocolà a Modena

Dal 30 ottobre al 2 novembre, nel centro storico di Modena il cioccolato incontra l’arte del Fumetto con una maxi-scultura di cioccolato di Lupo Alberto in occasione di Sciocolà – Festival del Cioccolato Artigianale. La manifestazione, che comprende un’area di oltre 100 stand nel cuore di Modena, tra via Emilia, corso Duomo, piazza Matteotti, piazza Grande, Patrimonio Unesco, con la sua maestosa

Ghirlandina, piazza Mazzini e piazza Torre, è a ingresso gratuito. Anche per l’edizione 2025 il programma è ricchissimo, tra show cooking, degustazioni guidate e incontri tematici. Ci saranno anche laboratori per bambini e adolescenti dove potranno sperimentare l’arte del cioccolato, musica, spettacoli itineranti e tanto altro.

Ficus al Massimo a Roma

L’1 e 2 novembre 2025 torna Ficus al Massimo, il market che trasforma la Città Eterna in un’esplosione di creatività. Per due giorni, dalle 10:30 alle 20, gli spazi del Garum – Museo della Cucina, davanti al Circo Massimo, diventeranno un crocevia di idee, creazioni uniche, colori, stili e persone. Un’esperienza a ingresso gratuito che unisce estetica, sostenibilità e cultura in uno dei luoghi più suggestivi di Roma. Ogni stand, ogni artista, ogni pezzo racconta una storia. Non è solo un luogo dove acquistare oggetti unici, ma un’esperienza culturale immersiva. Nel museo, infatti, si possono ammirare attrezzi da cucina dal Cinquecento a oggi, tra cui strumenti per panificazione, pasticceria e gelateria, mezzine ottocentesche, stampi barocchi e cucine Anni ’50. Al piano superiore, testi antichi, ricettari e riviste d’epoca raccontano la storia dell’arte culinaria, insieme a curiosità come il primo gioco di cucina per bambini (1898) e la prima ricetta del supplì (1832).

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Ufficio stampa

Ficus al Massimo a Roma

Golosaria a Milano

Dal 1° al 3 novembre 2025 a Fiera Milano Rho si svolge Golosaria Milano. Sarà il Gusto della Contemporaneità il tema della 20^ edizione della manifestazione dove sono attese oltre 400 aziende sia nello spazio Wine, dove spiccano nomi di assoluto rilievo nel panorama vitivinicolo nazionale sia nel grande spazio del Food, che accoglierà salumi, formaggi e dolci, fra cui i migliori panettoni proposti da ben 15 pasticcerie dalla Valtellina alla Sicilia. Fra le novità di questa edizione, lo spazio di educazione alimentare dedicato ai bambini, con due laboratori al giorno a cura de Le Bontà di Rudy e le storie di Mamma Oca. Ma ci sarà anche uno spazio per gli appassionati di barbecue, grazie all’iniziativa di Agribrianza, che allestirà a Golosaria un’atmosfera già natalizia.

Sagra della Strazzata a Castel Lagopesole (PZ)

Al via il 31 ottobre 2025 la 26° edizione della Sagra della Strazzata che si conclude il 2 novembre, un tuffo nella storia, nell’arte, nella cultura e soprattutto nell’enogastronomia della Basilicata. La Strazzata è una focaccia impastata con il pepe, farcita con salumi e formaggi. Gli stand enogastronomici offrono altri prodotti lucani come il provolone impiccato, il baccalà con i peperoni cruschi, dolci tipici e vini del territorio. Durante il weekend, nel bellissimo borgo sono perviste anche visite guidate al Castello di Federico II di Svevia e passeggiate nella “Riserva Coste Castello” oltre a spettacoli, mostre, falconeria, mercatini artigianali e artisti di strada.

Dìa de Muertos a Milano

Domenica 2 novembre, a partire dalle 18:45, migliaia di partecipanti sfileranno per le strade principali di Milano, da piazza San Babila a piazza Castello, vestiti con abiti tradizionali per celebrare la festa che onora i morti ispirata al Dìa de Muertos, la celebre festa messicana che si è diffusa anche in altri Paesi del mondo, tra cui l’Italia. Ogni anno, infatti, l’1 e il 2 novembre i cimiteri del Messico si tingono di arancione e le tombe dei defunti si riempiono di fiori cempasúchil, candele e papel picado di tutti i colori per celebrare una tradizione antica e particolarmente sentita.

Sagra della Ciuìga a San Lorenzo Dorsino (TN)

L’autentico insaccato ottocentesco, oggi Presidio Slow Food, è il protagonista della tradizionale sagra di San Lorenzo Dorsino, che quest’anno si terrà dal 31 ottobre al 2 novembre. Una grande festa popolare, tra gastronomia e folklore che coinvolge l’intero paese. Nelle cantine delle vecchie case contadine, i produttori di eccellenze del Trentino e gli artigiani con i loro manufatti allestiscono un mercato tipico. Inoltre, vengono organizzate degustazioni delle bollicine di montagna e di vini trentini e, lungo il percorso della sagra, sono aperte le locande gastronomiche dove gustare piatti semplici della tradizione contadina. Per i bambini, durante la sagra vengono organizzati laboratori creativi, letture di fiabe, giochi di una volta, spettacoli di burattini e fattoria didattica.

Festa d’autunno a Canterano (RM)

Il primo weekend di novembre, la Festa d’autunno vi aspetta a Canterano, un borgo sospeso tra i boschi, nella Valle dell’Aniene, a pochi chilometri da Roma, con un menu che è tutto un fuoriporta di gusto. Si parte con pane alle castagne e formaggio locale, per poi tuffarsi nei maltagliati con fagioli e granella di castagne DOP. E siccome senza brace non è una vera festa, ecco arrivare anche gli arrosticini fumanti, pronti a conquistare ogni palato. Immancabili le caldarroste, da gustare rigorosamente con un bicchiere di vino caldo. A chiudere in dolcezza ci penseranno il Mont Blanc, la crostatina al limone e, per i più coraggiosi, la meringa.

La Festa del Marrone di San Zeno (VR)

Ultimo weekend per la Festa del Marrone che, dal 31 ottobre al 2 novembre 2025, anima San Zeno di Montagna e celebra l’autunno, un’occasione perfetta anche per farsi incantare dai colori del foliage. Le vie del borgo saranno animate da bancarelle con prodotti artigianali e i celebri marroni arrostiti, piatti tipici a base di castagne e musica popolare. Una festa che intreccia sapori e tradizioni, offrendo ai visitatori l’atmosfera calda e accogliente delle colline gardesane.

Festa al Casale delle zucche a Salto di Fondi (LT)

Secondo weekend di festa a Salto di Fondi in provincia di Latina, l’1 e 2 novembre per un trionfo della zucca. Il Casale delle Zucche apre la stagione trasformando la campagna in una festa rurale dove si celebra il frutto arancione più versatile: tortino di zucca, stick di zucca, gnocchetti con zucca e un’infinità di altre bontà locali. Ma questo non è solo un paradiso gastronomico: è un luogo dove la natura incontra la fantasia. Del resto, Salto di Fondi non è un posto qualunque, è un pezzo di storia del cinema. Proprio qui, Aldo Fabrizi e la Sora Lella, nel film “Prepotenti più di prima” (1959), trasformavano Rio Claro nel punto perfetto tra Roma e Napoli, con gag memorabili e atmosfere irresistibili.

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I borghi italiani più amati (e cercati) online: una classifica svela meraviglie da Nord a Sud

L’autunno è il momento migliore per visitare i borghi italiani che punteggiano il Belpaese da Nord a Sud: piccoli scrigni di bellezza lontani dai classici circuiti turistici, in cui il tempo sembra rallentare, i colori si accendono di sfumature calde e l’atmosfera si riempie di profumi autentici, tra antiche tradizioni, sapori locali e panorami che regalano emozioni troppo spesso dimenticate.

Ma quali borghi scegliere per la prossima gita fuori porta? A svelare quelli più cercati sul web è lo studio “Borghi italiani online 2025” nato dalla collaborazione tra Telepass, Seed Digital e Change Media, e giunto alla sua seconda edizione. Tra grandi conferme e borghi “emergenti”, l’interesse per queste piccole località italiane è in continua crescita (anche da parte degli utenti stranieri): basti pensare è aumentato del 52% rispetto all’anno precedente, con quasi 210 milioni di ricerche complessive negli ultimi quattro anni, di cui 94 milioni solo nel 2024. Pronti a scoprire quelli più amati e cercati?

La top 10 dei borghi più cercati online

Secondo i dati raccolti tra il 2021 e il 2024, al primo posto della classifica dei borghi più amati e ricercati online durante l’anno si conferma Otranto, con una media di 176.000 ricerche mensili: la località pugliese conquista tutti soprattutto nel periodo estivo.

Il mare di Otranto

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La splendida vista sul mare di Otranto

Sul secondo gradino del podio troviamo Maratea con 148.600 ricerche mensili. L’unico comune della Basilicata affacciato sul Tirreno è un angolo di paradiso con bellissime coste tra scogliere, calette e spiagge cristalline e un centro storico arroccato tra mare e montagna, ottimo da esplorare anche fuori stagione.

Il terzo posto è stato conquistato da Locorotondo con 133.100 ricerche mensili, confermandosi una meta di grande interesse soprattutto sui social.

Locorotondo, perla della Puglia

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Panoramica su Locorotondo, in Puglia

Seguono altri bellissimi borghi che punteggiano lo Stivale da Nord a Sud, esempi di quel meraviglioso e immenso patrimonio storico e culturale che continua ad attirare tanti viaggiatori. Di seguito la classifica completa:

  1. Otranto (Lecce): 176.000 ricerche medie mensili;
  2. Maratea (Potenza): 148.600;
  3. Locorotondo (Bari): 133.100;
  4. Rasiglia (Perugia): 128.500;
  5. Civita di Bagnoregio (Viterbo): 115.500;
  6. Cefalù (Palermo): 115.300;
  7. Spello (Perugia): 112.600;
  8. Sperlonga (Latina): 102.400;
  9. Malcesine (Verona): 94.400;
  10. Castel Gandolfo (Roma): 92.500.

Lo studio ha evidenziato anche alcune differenze regionali: il numero più alto di ricerche complessive si è registrato nel Centro Italia (tra Umbria, Lazio e Toscana), mentre il Sud e le Isole si distinguono per la media di ricerche per singolo borgo (circa 23.000 al mese). La regina tra le Regioni è la Puglia, che si conferma come la più cercata per il secondo anno consecutivo.

Ma oltre alle località più famose, ci sono anche piccole gemme che stanno registrando un incremento di interesse da parte degli utenti viaggiatori: Sellano (Umbria), ad esempio, ha registrato un forte aumento di interesse grazie al suo suggestivo ponte tibetano recentemente inaugurato. Tra i borghi “emergenti” più cliccati troviamo anche Scarperia e San Piero (Toscana), nei pressi del Mugello, e Percile (Lazio), splendido borgo medievale immerso nella Valle dell’Aniene, all’interno del Parco Naturale dei Monti Lucretili.

Il bellissimo borgo di Percile, Lazio

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Il caratteristico borgo di Percile, Lazio

I Borghi più cercati in autunno e inverno

Le ricerche degli utenti variano durante l’anno e così l’analisi condotta svela i borghi più ambiti durante l’autunno e l’inverno: a ottobre e novembre l’attenzione degli utenti in cerca di spunti per la prossima gita fuori porta si concentrano su Locorotondo, Spello e Civita di Bagnoregio, mete ideali per un piacevole weekend tra cultura, paesaggi immersi nel foliage e buon cibo tra sagre e trattorie tipiche.

In inverno, invece, aumentano le ricerche per Vipiteno (che è già pronto a far sognare con i suoi meravigliosi mercatini di Natale 2025) e l’intramontabile Civita di Bagnoregio.

I borghi italiani più amati all’estero

Non siamo solo noi italiani ad apprezzare l’incredibile patrimonio dei borghi che rendono speciale il Belpaese: anche gli stranieri amano sempre di più questi angoli meravigliosi italiani in cui tradizione, storia e bellezza convivono.

Vista su Castelsardo, Sardegna

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Vista su Castelsardo, in Sardegna

I più cercati sul web? Negli Stati Uniti e in Francia la più cercata è Vernazza, perla delle Cinque Terre, mentre in Germania e Regno Unito è Malcesine, sul Lago di Garda (segno che conferma la storica e forte attrattività turistica di questo per i turisti provenienti da questi due Paesi). Castelsardo, piccola perla medievale della Sardegna, è invece la località più cercata in Spagna, mentre in Svizzera spicca tra le ricerche Otranto, soprattutto in estate.

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Dove è stato girato The Witcher 4: tutte le location della nuova stagione

Tratta dall’omonima saga letteraria di Andrzej Sapkowski, la serie fantasy action drama di Netflix The Witcher è creata da Lauren Schmidt Hissrich. La quarta stagione segna il ritorno dello show con Liam Hemsworth, che prende il posto di Henry Cavill nel ruolo di Geralt di Rivia, il quale intraprende un nuovo viaggio pieno di avventure e sfide. A causa degli eventi che hanno sconvolto il Continente nella stagione precedente, il protagonista si trova separato da Yennefer e Ciri.

Mentre i tre seguono percorsi diversi attraverso la terra dilaniata dalla guerra del Continente, ciascuno dovrà affrontare numerosi demoni lungo il proprio cammino. Nonostante la solitudine e i pericoli, Geralt, Yennefer e Ciri incontrano alleati inaspettati che aumentano le loro possibilità di sopravvivere al vero e proprio battesimo del fuoco.

Inoltre, i tre sperano di riunirsi grazie ai gruppi di emarginati e compagni incontrati durante i loro viaggi. Il mondo immaginario in cui si svolge la storia segue lo stile delle stagioni precedenti, con scenari pittoreschi e surreali, sottolineando l’elemento fantastico che caratterizza l’intera narrazione.

Dove è stata girata

Le riprese della quarta stagione di The Witcher si sono svolte tra Inghilterra e Galles, toccando diverse location tra Surrey, Devon, Gloucestershire e Gwynedd. Secondo le fonti, la produzione principale è partita nell’aprile 2024 e si è protratta per circa sei mesi, fino alla fine di ottobre dello stesso anno.

The Witcher 4 Netflix

Netflix

Una scena di The Witcher 4 su Netflix

Nel Devon in particolare, sono state utilizzate le aree circostanti Haytor Quarry e le Haytor Rocks, presenti in diverse scene della stagione. Un’altra location scelta dalla produzione è stata la foresta di Puzzlewood, una popolare attrazione turistica situata vicino a Coleford nel Gloucestershire, dove sono state girate numerose scene notturne particolarmente suggestive. La vecchia foresta è stata presente anche in Star Wars e Doctor Who ed è una delle ambientazioni all’aperto più famose sullo schermo.

Foresta di Puzzlewood

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L’atmosfera fiabesca della foresta di Puzzlewood

Surrey, Inghilterra

Gran parte delle riprese della quarta stagione di The Witcher si è svolta nella contea cerimoniale del Surrey (dove è stato girato anche The Sandman 2), situata nel sud-est dell’Inghilterra. Come già accaduto per le stagioni precedenti, la produzione ha nuovamente sfruttato le strutture dei Longcross Studios, in Chobham Lane, nella cittadina di Chertsey. Lo studio dispone di quattro teatri di posa principali di diverse dimensioni e di otto “meganova stages”, oltre a 120 uffici, laboratori, un ampio parcheggio, un backlot di 200 acri, magazzini per i costumi e tutte le infrastrutture necessarie per la realizzazione di grandi produzioni cinematografiche e televisive.

Tra i mesi di maggio e giugno, diversi membri del cast e della troupe sono stati avvistati mentre giravano scene importanti presso la Waverley Abbey, la prima abbazia cistercense costruita in Inghilterra, situata a pochi chilometri da Farnham. Alcune sequenze con i Rats sarebbero state invece girate a Hankley Common, una riserva naturale di 1.400 acri che si trova a Elstead.

Altri momenti cruciali della stagione sono stati filmati nel Muslim Burial Ground di Woking e nella suggestiva Crystal Grotto, lungo Portsmouth Road a Cobham. Infine, diverse riprese in esterni si sono svolte nei dintorni di Bourne Wood, vicino a Farnham, e nella riserva naturale di Thursley Common, nel distretto di Waverley.

Abbazia Waverly

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Le rovine dell’Abbazia di Waverley

Gwynedd, Galles

Nelle fasi finali della produzione, nel settembre 2024, Liam Hemsworth insieme al resto del cast e della troupe si è trasferito nella contea cerimoniale di Gwynedd. Il lago di origine glaciale Llyn Padarn è stato una delle location principali della stagione, poiché le scene della Battaglia del Ponte sono state girate sia sul lago sia nelle aree circostanti, inclusa la cittadina di Llanberis.

Per agevolare le riprese, la troupe ha realizzato un porto galleggiante temporaneo sul lato nord del lago, vicino a Craig yr Undeb (Union Rock), e una torre di castello finta. Alcune sequenze chiave sono state inoltre registrate al National Slate Museum, situato all’interno del Padarn Country Park a Llanberis, e al Castello di Dolbadarn, alla base del Llanberis Pass.

Inoltre, le sequenze che raffigurano il viaggio dell’Hansa attraverso terreni pericolosi sono state girate nello Snowdonia National Park, vale a dire nelle vicinanze di Llyn Gwynant, le cui scogliere rocciose e sentieri di montagna sono stati inclusi. L’estetica della serie è esaltata dalla bellezza naturale del paesaggio gallese, che ha dato vita alle scene di viaggio più cinematografiche.

Snowdonia National Park

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Snowdonia National Park