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Sulle strade del vino di Bordeaux: dove il viaggio profuma di mosto e salsedine

La città ha lo stesso nome di un celebre vino famoso in tutto il mondo e ospita anche uno dei musei del vino più prestigiosi. Il territorio è strettamente collegato a questa produzione e lo si nota uscendo dal centro e iniziando a percorrere le strade del vino di Bordeaux.

Con oltre 84.000 chilometri quadrati di territorio, la Nouvelle-Aquitaine è la regione più vasta di Francia. Dalle coste atlantiche spazzate dal vento ai dolci pendii del Périgord, dalle isole della Charente ai villaggi medievali di Dordogna, tutto qui parla di natura, arte e gusto. È un mondo variegato, fatto di città patrimonio dell’UNESCO, di castelli che punteggiano i colli e di una tradizione gastronomica che accompagna il vino come un vecchio amico fedele.

Médoc

Tra l’Atlantico e la Gironda si distende il Médoc, regno dei grandi rossi e delle etichette leggendarie. A Saint-Estèphe, allo Château Cos Labory, l’eleganza incontra la semplicità; a Pauillac, il profumo intenso del cabernet-sauvignon domina il vento del mare; a Margaux, gli château sembrano piccole Versailles immerse nel verde.

Ogni visita è un’esperienza: degustazioni, percorsi tra le vigne, picnic sull’erba e tramonti che profumano di botte e legno antico.

Tenuta di Margaux sulla strada dei vini di Bordeaux

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Strada dei vini di Bordeaux, visita alla tenuta di Margaux

Libournais

Attraversata la Dordogna, si entra nella riva destra, dove il terreno diventa più morbido e i vini più rotondi. Saint-Émilion, perla medievale e Patrimonio dell’Umanità, incanta con la sua chiesa sotterranea e le cantine scolpite nella roccia. A pochi passi, Pomerol e Fronsac svelano vini intensi e profondi, da scoprire nei piccoli château dove il tempo si misura in annate.

Graves e Entre-Deux-Mers

A sud, i vigneti di Graves e Entre-Deux-Mers raccontano un’altra anima del Bordeaux: quella dei bianchi freschi e minerali, nati tra la Garonna e la Dordogna. Allo Château de Cérons, il fascino del XVII secolo si unisce alla dolcezza delle antiche annate. Allo Château Pape Clément, erede di un papa e custode di secoli di vinificazione, potrete creare il vostro vino personale, imbottigliarlo e portarlo con voi come ricordo tangibile del viaggio. E poi c’è Reignac, con la sua serra firmata Eiffel e una vista che sembra disegnata per far battere il cuore.

Blaye e Bourg

Le strade del vino di Bordeaux si arrampicano verso le alture di Blaye e Bourg, dove la Gironda si allarga e il paesaggio si fa più intimo, rurale, e i castelli custodiscono un’eleganza discreta. Allo Château Marquis de Vauban, potete scegliere la vostra avventura: un pranzo del viticoltore, una passeggiata in calesse tra le vigne, o una giornata intera tra castello e cittadella.

Le fortificazioni di Vauban, patrimonio UNESCO, dominano il fiume come sentinelle di pietra. Più a sud, lo Château de la Grave ti accoglie con la grazia di un racconto antico: giardini silenziosi, vino robusto e padroni di casa che parlano del vino come di una filosofia di vita. Ogni visita è un invito alla calma, al gusto, alla bellezza.

Blaye sulla strada del vino di Bordeaux

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Strada del vino di Bordeaux, tappa a Blaye

La strada dei vini di Bordeaux verso il mare

E quando il profumo del mosto lascia spazio alla brezza salata, le strade del vino si aprono verso il mare. Lacanau, Arcachon, le pinete che lambiscono l’oceano: Bordeaux è terra di vino ma non mancano mai vento, sabbia e luce. Consiglio di concludere qui l’esplorazione concedendovi un bel bicchiere di vino guardando le onde, mentre il sole tramonta  sulla regione che ha fatto del vino un’arte e della vita un brindisi.

Strade dei vini di Bordeaux senza auto

A Bordeaux, il vino è praticamente una ragione di vita; grande orgoglio produttivo, parte dell’economia e del piacere quotidiano. Ed è forse l’unica grande città d’Europa dove si può partire alla scoperta dei vigneti senza mai salire in macchina. Tram, treno, bicicletta o semplicemente i propri passi: tutto viene pensato per accompagnarvi dolcemente tra le vigne, come se la città stessa volesse condurvi per mano verso il suo cuore più autentico.

Si parte dal centro e in pochi minuti di tram si arriva già nel Médoc, lungo la celebre Strada dei Vini: lo Château Saint Ahon vi accoglie con la sua eleganza rurale (Tram C, fermata Gare de Blanquefort), mentre poco più in là lo Château Dillon vi invita a fermarvi per una degustazione a portata di autobus. È un lusso raro, quello di poter passare dal rumore discreto dei binari al silenzio delle cantine, senza mai accendere un motore.

Se amate pedalare, la città vi conquisterà: Bordeaux è pianeggiante, verde e generosa di percorsi bike-friendly. Con le bici elettrica o a pedalata assistita, che potete noleggiare in centro, riuscite raggiungere in poco tempo i castelli di Pessac-Léognan, tra cui i leggendari Haut-Brion e Pape Clément, incastonati nel tessuto urbano come gemme nel velluto. E se desiderate spingervi un po’ più lontano, la fermata Villenave Pyrénées diventa il punto di partenza per un itinerario che profuma d’avventura: cinque chilometri tra vigne e vento, costeggiando Smith Haut Lafitte, Carbonnieux, La Louvière, Haut-Bailly e Larrivet-Haut-Brion.

Alternativa? Il treno che vi porta in luoghi dal nome dolce e musicale: Pauillac, Barsac, Saint-Émilion. In meno di un’ora potete trovarvi davanti alle Maisons du Vin, dove i vignaioli vi accolgono con il sorriso di chi vive in armonia con la terra. E se amate l’abbinamento lento del viaggio, potete portare con voi la bici: da Barsac pedala fino a Yquem, oppure da Pauillac seguite l’estuario verso Saint-Estèphe, tra colline che odorano di sale.

Saint-Emilion vicino a Bordeaux

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Vigneti della città di Saint-Emilion sulla strada del vino di Bordeaux

Per chi cerca orizzonti più dolci, la pista ciclabile Roger Lapébie è assolutamente imperdibile. Parte dal cuore di Bordeaux e si snoda tra boschi, torrenti e villaggi fino all’Entre-Deux-Mers, una terra davvero suggestiva. In un’ora sarete tra i castelli di Latresne, Cénac e Lignan, immersi in un mare di vigneti che si muove con il vento.

Oltre a tutto ciò è importante ricordare che a Bordeaux è custodito uno dei musei del vino più prestigiosi al mondo assolutamente da scoprire e che in questa città si svolge il festival del vino che intrattiene durante le settimane estive per un weekend, con attività e un menù a tema.

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Le migliori regioni vinicole d’Europa da visitare questo autunno

C’è chi beve vino a cena e chi vive il vino e, quando parliamo di vivere il vino, intendiamo passare qualche giorno tra filari dorati, respirare l’odore della terra e dei grappoli maturi, assaggiare bottiglie direttamente dal produttore e brindare con il tramonto in sottofondo. L’autunno è il momento perfetto: le vigne si tingono di rosso, arancio e giallo, le temperature sono ideali per passeggiate tra i filari e ogni calice sembra avere il sapore della stagione stessa.

In Europa, i wine lovers hanno l’imbarazzo della scelta. Tra regioni famose e chicche meno conosciute, ci sono territori che conquistano per la qualità dei vini e altri che ti catturano con il paesaggio da cartolina. Secondo uno studio di Emerald Cruises, basato su recensioni Google e sentiment dei visitatori, quest’anno le top regioni vinicole d’Europa da non perdere includono veri e propri paradisi del gusto: da Bordeaux a Eger, passando per le dolci colline toscane. Pronti a preparare la valigia?

Bordeaux, Francia: il re dei rossi

Non c’è sorpresa nel trovare Bordeaux in cima alla lista. La regione del sud-ovest della Francia è un mito del vino rosso, con vigneti straordinari e châteaux che sembrano usciti da un film. Qui non si beve, si celebra: Cabernet Sauvignon e Merlot dominano la scena, regalando vini corposi, eleganti e perfetti da abbinare a un piatto di formaggi o carne rossa. Non è solo questione di gusto: Bordeaux è un’esperienza totale. Passeggiare tra le vigne, visitare cantine storiche e degustare con vista sui filari è puro godimento autunnale. Con oltre 112.000 recensioni a cinque stelle per le esperienze di tasting, il punteggio totale di 96/100 parla da solo.

Se il cuore batte per il rosso intenso, questo è il posto dove lasciarsi conquistare. Anche per chi non è esperto, l’atmosfera dei piccoli villaggi vinicoli e delle cantine affascinanti trasforma ogni bicchiere in una storia da raccontare.

Eger, Ungheria: l’Europa dell’Est che sorprende

Se Bordeaux è glamour e iconica, Eger è il colpo di scena. Nel nord dell’Ungheria, questa regione ha conquistato il secondo posto grazie ai suoi 16 tasting top-rated e al famoso Egri Bikavér, letteralmente “sangue di toro”. Non fatevi ingannare dal nome: è un blend secco, corposo e pieno di carattere, perfetto per chi ama vini decisi. Qui il fascino non sta solo nel bicchiere: le stradine medievali, i castelli e le cantine scavate nella roccia regalano un’esperienza autentica, intensa e… assolutamente instagrammabile.

Visitare Eger in autunno significa passeggiare tra foglie dorate, assaggiare vini direttamente dai produttori e scoprire un lato dell’Ungheria che pochi conoscono. È la destinazione perfetta per chi vuole uscire dai percorsi classici, sorseggiando un vino che racconta storia, cultura e tradizione.

Altri gioielli vinicoli europei da segnare in agenda

Ovviamente, non si può parlare di autunno europeo senza fare un giro tra Toscana, Rioja, Champagne e Franciacorta. Le colline toscane sono un tripudio di Sangiovese e “Super Tuscans”, mentre la Rioja spagnola regala rossi vellutati perfetti per i pranzi autunnali. La Francia non smette di stupire con lo Champagne, dove i filari scintillano come bollicine dorate sotto il sole autunnale. Franciacorta in Lombardia, poi, offre una sorprendente alternativa tutta italiana alle bollicine francesi, in scenari di rara bellezza.

Invece, per chi cerca il mare e il vino insieme, Santorini è una scelta da sogno: i vigneti vulcanici producono bianchi minerali e aromatici, da gustare con il tramonto che incendia il cielo. Douro Valley in Portogallo e Priorat in Spagna completano la lista, con vini rossi potenti e paesaggi da cartolina.

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Nel silenzio della terra, Bordeaux svela i segreti di una necropoli merovingia

Nel pieno centro di Bordeaux è stata fatta una straordinaria scoperta. Durante lavori di riqualificazione urbana nei pressi della centrale chiesa di Sainte-Croix è stata rinvenuta una necropoli risalente all’epoca merovingia. Il ritrovamento ha destato grande interesse per la sua rilevanza storica e archeologica, gettando nuova luce sulla vita e la morte nella città francese altomedievale e sulla persistenza dell’uso urbano e religioso di uno spazio attraverso i secoli di storia.

Un patrimonio sepolto riemerge dopo secoli

Nel corso degli scavi, gli archeologi hanno individuato 59 sarcofagi databili al V-VII secolo d.C., appartenenti a una necropoli merovingia. Insieme a questi sono state ritrovate anche diverse strutture funerarie – strutture murarie in pietra bianca ben conservate nonostante la loro posizione tra i 30 centimetri e 1,80 metri di profondità sotto il livello stradale – alcune delle quali risalenti addirittura all’età moderna.

Secondo Laurent Guyard, responsabile del servizio archeologico di Bordeaux-Métropole, l’antica chiesa di Sainte-Croix venne fondata proprio in epoca merovingia, poco lontano dal nucleo originario della città romana. Durante l’età moderna poi la necropoli si sviluppò enormemente.
I resti sono stati rinvenuti infatti in un’area a pochi metri dalla chiesa, un sito che nei secoli ha mantenuto un uso cimiteriale fino al XVIII secolo.

Mille anni di storia emergono così riportando indietro nel tempo la città di Bordeaux.

L’epoca merovingia: tra transizione e fondazione

L’epoca merovingia, compresa tra il V e l’VIII secolo d.C., rappresenta un periodo di assoluta trasformazione per l’Europa occidentale.

Avvenuta in seguito alla caduta dell’Impero Romano d’Occidente, questa fase storica vide l’emergere dei Franchi, una popolazione germanica che diede origine alla dinastia dei Merovingi.
Guidati da re come Clodoveo I, i Merovingi posero le basi della futura Francia medievale, rafforzando potere politico e religione cristiana.

Sebbene spesso considerato un periodo oscuro, il mondo merovingio fu ricco di fermenti culturali, attività artigianali e pratiche funerarie abbastanza complesse, come dimostra proprio la recente scoperta.

Il contesto storico e urbano

La necropoli sorge in un’area centrale di Bordeaux, oggi interessata da un piano di rinnovamento urbano che prevede di piantare alberi e creare nuovi spazi verdi per la città e i suoi abitanti.

ritrovamento di una necropoli merovingia

Fonte: iStock

Chiesa di Sainte-Croix a Bordeaux

Il ritrovamento ha portato alla temporanea sospensione dei lavori, consentendo agli archeologi di approfondire lo studio delle tombe.

Le autorità locali hanno deciso di rendere visibile il sito al pubblico per un periodo limitato, prima della sua copertura definitiva.
I resti – visibili infatti direttamente dalla strada – saranno accessibili ogni mercoledì fino alla fine di maggio, prima dell’avvio dei lavori di riqualificazione urbana.
Le attività di scavo continueranno poi fino all’estate 2026: data in cui l’intera area sarà restituita all’uso cittadino.

Un frammento di storia restituito alla città

La scoperta, presentata dal team di archeologi incaricato degli scavi preliminari – iniziati un anno fa su una zona di circa 2.700 metri quadrati nei pressi del Port de la Lune – , offre una rara testimonianza della vita e delle pratiche funerarie durante l’epoca merovingia, uno dei periodi meno documentati della storia europea.
Grazie a questo ritrovamento, Bordeaux, città francese capitale del vino, arricchisce il proprio patrimonio culturale con un ulteriore tassello di memoria collettiva.

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Come raggiungere Bordeaux dall’Italia in aereo, treno o bus

Bordeaux è una città affascinante nel sud-ovest della Francia, famosa per i suoi vini pregiati, l’architettura storica e l’atmosfera vivace e romantica allo stesso tempo. Passeggiare lungo il Garonne, esplorare il centro storico dichiarato Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO, gustare la cucina locale o partecipare a degustazioni di vino sono solo alcune delle esperienze da non perdere. Ma come arrivarci? Ecco tutte le opzioni dall’Italia e dalla Francia.

Dove si trova Bordeaux

Bordeaux si trova nella regione della Nouvelle-Aquitaine, nel sud-ovest della Francia, a circa 50 km dalla costa atlantica. La città è ben collegata con altre grandi città francesi come Parigi, Tolosa e Marsiglia, ed è un punto di partenza ideale per esplorare le vicine regioni vinicole, come il Médoc e Saint-Émilion. Ma come arrivarci?

Come raggiungere Bordeaux dall’Italia

A seconda di dove ci si trova, si può scegliere tra aereo, treno o autobus per raggiungere la città del vino.

In aereo

Il modo più rapido per raggiungere Bordeaux dall’Italia è sicuramente l’aereo. Diverse compagnie aeree offrono voli diretti da città italiane come Milano, Roma e Venezia. L’aeroporto di Bordeaux-Mérignac si trova a circa 12 km dal centro città ed è ben collegato tramite navette, autobus e taxi. I voli diretti dall’Italia durano circa due ore: un viaggio comodo e veloce.

In treno

Viaggiare in treno può essere un’alternativa per raggiungere Bordeaux, specialmente se si parte dal Nord. Dall’Italia, si può prendere un treno ad alta velocità (TGV) da Milano o Torino fino a Parigi, e poi un altro TGV direttamente fino a Bordeaux. Il viaggio totale dura circa 9-10 ore, ma offre la possibilità di godere dei paesaggi francesi durante il tragitto. Prenotando in anticipo, è possibile trovare biglietti a prezzi molto convenienti.

In autobus

Per chi ha un budget più limitato o preferisce viaggiare su strada, gli autobus sono una valida alternativa. Diverse compagnie offrono collegamenti da varie città italiane a Bordeaux, diretti (specialmente dal Nord Italia) o con cambi a Parigi o in altre città francesi. Il viaggio in autobus può essere lungo, con una durata che varia tra le 15 e le 20 ore, ma è spesso l’opzione più economica e può diventare un’avventura se non si patisce lo stare seduti a lungo o di mal d’auto.

Arrivare a Bordeaux dalla Francia

Per chi considera Bordeaux una delle mete di un viaggio più lungo in Francia, può raggiungerla facilmente perchè è ben collegata da qualsiasi parte del paese.

In aereo

L’aeroporto di Bordeaux-Mérignac offre voli nazionali da città come Parigi, Lione, Marsiglia e Nizza. I voli interni sono rapidi e convenienti, con una durata media di un’ora. Una volta atterrati, il centro città è facilmente raggiungibile con i mezzi pubblici o in taxi.

In treno

Il treno è un’opzione popolare grazie all’efficiente rete ferroviaria francese. Il TGV (Treno ad Alta Velocità) collega Bordeaux a Parigi in circa 2 ore e mezza, e ci sono treni diretti anche da altre grandi città come Tolosa, Nantes e Marsiglia. La stazione principale di Bordeaux, Gare Saint-Jean, è ben collegata con il centro città tramite tram e autobus.

In autobus

Viaggiare in autobus è un’opzione economica e comoda.  I collegamenti sono frequenti da numerose città francesi: il viaggio in autobus da Parigi a Bordeaux dura circa 7-8 ore; mentre da Tolosa ci vogliono circa 3 ore. Le stazioni degli autobus sono abbastanza centrali e ben collegate.