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La migliore città dove fare un viaggio (anche) da soli quest’anno

Viaggiare da soli non è solo un’opportunità per esplorare il mondo, ma anche un’esperienza di crescita personale. Per chi sceglie di partire con il desiderio di libertà, il riconoscimento Travellers’ Choice Best of the Best di Tripadvisor rappresenta una guida preziosa: infatti, il prestigioso premio celebra le destinazioni più amate e apprezzate dai viaggiatori di tutto il mondo, basandosi su milioni di recensioni e opinioni raccolte nell’arco di un anno.

E quest’anno, il primo posto per chi cerca avventure in solitaria lo conquista Seoul, la vivace capitale della Corea del Sud.

Perché vince Seoul e perché visitarla

Seoul incarna l’armonia perfetta tra modernità e tradizione. Vivace metropoli, pulsa di energia grazie ai grattacieli scintillanti, che si affacciano su antichi templi buddisti, custodi di una storia millenaria. Una vacanza da queste parti permette di immergersi in una realtà in cui passato e futuro si intrecciano in un racconto vibrante e unico che si manifesta a ogni angolo.

Salire sulla N Seoul Tower, sulla vetta del parco Namsan, dona una vista spettacolare della città, mentre le strade di Insadong, con le sale da tè e i negozi tradizionali, offrono un assaggio della cultura coreana. E poi ci sono i palazzi iconici: il maestoso Gyeongbokgung, con giardini e musei, e il suggestivo Changdeokgung, Patrimonio UNESCO, che incanta grazie all’architettura antica e al giardino segreto.

Seoul è anche una meta ideale per chi viaggia da solo grazie alla sua sicurezza, alla varietà di esperienze culturali e gastronomiche, e a un’accoglienza calorosa e cosmopolita.

Altre città nella classifica delle mete ideali per viaggiare da soli

Oltre a Seoul, che si aggiudica il primo posto come migliore destinazione per chi viaggia da solo, la classifica del Travellers’ Choice Best of the Best include altre città affascinanti e perfette per scoprire il mondo con al proprio ritmo.

Kathmandu, Nepal

Al secondo posto troviamo Kathmandu, che conquista con la valle ricca di siti storici, antichi templi e villaggi sorprendenti e con Durbar Square, dove i visitatori possono conoscere a fondo la vita locale, e il vivace distretto di Thamel, frequentato dagli escursionisti.

La città è anche famosa per i tappeti e le stampe artigianali, che raccontano l’arte e la tradizione del Nepal.

Cusco, Perù

La terza posizione è occupata da Cusco, dove la cultura inca si intreccia con il barocco andino. Le strade in pietra, il palazzo Qoriacancha e la Chiesa di Santo Domingo sono veri e propri fiori all’occhiello.

Cusco è anche il punto di partenza per esplorare meraviglie archeologiche e vivere i vivaci festival estivi che animano la città peruviana ad alta quota.

Bangkok, Thailandia

Bangkok, Thailandia

Fonte: iStock

Panorama di Bangkok

Al quarto posto troviamo Bangkok, un mix straordinario di palazzi dorati, mercati galleggianti e templi ricoperti di porcellana.

I visitatori possono esplorare il Wat Arun, il Wat Pho con il Buddha sdraiato e il maestoso Grand Palace, oltre a gustare specialità come lo sticky rice al mango nei mercati locali.

Osaka, Giappone

La quinta posizione è di Osaka, centro dinamico e cosmopolita.

Con i ristoranti, i locali notturni e attrazioni come il Castello di Osaka e gli Universal Studios Japan, la città giapponese rappresenta la felice unione tra modernità e tradizione.

È inoltre una base ideale per scoprire Kyoto, Nara e Koya-san, a breve distanza in treno.

Dubai, Emirati Arabi Uniti

Dubai conquista il sesto posto: qui si possono ammirare viste mozzafiato dal Burj Khalifa, esplorare i souk di spezie e tessuti lungo il Dubai Creek e vivere emozioni irripetibili come un giro in mongolfiera sopra le dune del deserto o un lancio in paracadute su Palm Jumeirah.

Kyoto, Giappone

Settima classificata, Kyoto è un tuffo nel passato grazie agli antichi templi e santuari, come Fushimi Inari e Shimogamo, mete di pace e spiritualità. Non mancano le esperienze culturali, come spettacoli di geisha e cene tradizionali con vista sul fiume Kamo.

Chiang Mai, Thailandia

All’ottavo posto ecco Chiang Mai, celebre per il suo Night Bazaar e i suoi templi storici. Tra il National Museum e il Botanic Garden, si ha l’opportunità di immergersi nella cultura locale, mentre i più avventurosi possono raggiungere il tempio Wat Phrathat Doi Suthep salendo 300 scalini.

Reykjavik, Islanda

Reykjavik, Islanda

Fonte: iStock

Inverno a Reykjavik

Nona in classifica, Reykjavik, la capitale più a nord del mondo. Dopo le escursioni, ci si può rilassare nelle sorgenti geotermiche o esplorare l’eccezionale scena artistica e musicale, accompagnata da una cucina innovativa e da una intensa vita notturna.

Melbourne, Australia

Melbourne, decima classificata, è una metropoli poliedrica, ricca di arte, storia, sport e gastronomia. I Royal Botanical Gardens e l’Healesville Sanctuary sono un tripudio di natura, mentre il City Circle Tram permette di scoprire le principali attrazioni in tutta comodità.

Toronto, Canada

Toronto, undicesima, è stata definita “New York City gestita dagli svizzeri” per la sua efficienza e cordialità. La CN Tower, i teatri di fama mondiale e l’ampia scelta gastronomica la rendono una destinazione imperdibile per chi viaggia da solo.

Dublino, Irlanda

Dublino si piazza dodicesima: dalla Guinness appena spillata ai parchi cittadini come il Phoenix Park, passando per le tracce letterarie di autori quali Joyce e Yeats, sa andare incontro a tutti i gusti e le esigenze.

Edimburgo, Regno Unito

Tredicesima è Edimburgo, famosa per i festival culturali e la storia secolare. La Città Vecchia e la Città Nuova, Patrimonio UNESCO, sono un irrinunciabile paradiso per gli appassionati di architettura, mentre i musei e le gallerie completano l’offerta culturale.

Singapore

Quattordicesima classificata, Singapore assomiglia a un set di fantascienza, con i grattacieli futuristici e i meravigliosi Giardini Botanici. Tra cibo di strada e corsi di cucina, l’isola città-stato a sud della Malesia propone esperienze autentiche e scorci panoramici imperdibili dalla piattaforma del Sands SkyPark.

San Francisco, Stati Uniti

San Francisco, Stati Uniti

Fonte: iStock

Il Golden Gate a San Francisco

San Francisco, quindicesima, è una città dai mille volti, con quartieri come Mission e Upper Haight che raccontano storie sempre nuove. Il Golden Gate Bridge, il Ferry Building e il vivace mercato di Grand Central Station sono soltanto alcune delle attrazioni da mettere in lista.

Zagabria, Croazia

Sedicesima in classifica, Zagabria unisce storia e modernità. Le torri medievali, i mercati all’aperto e i palazzi del XIX secolo rendono la città croata una meta favolosa e facile da esplorare.

New York City, Stati Uniti

Diciassettesima, New York non ha bisogno di presentazioni. Dai luoghi iconici come l’Empire State Building e Central Park agli angoli meno conosciuti come The Cloisters, mette a disposizione un’esperienza unica a ogni visita.

Barcellona, Spagna

Infine, al diciottesimo posto, Barcellona stupisce con le eccezionali opere di Gaudí e l’atmosfera vivace delle Ramblas. Un connubio di arte, cultura e gastronomia che ammalia.

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A partire da gennaio, per viaggiare in Corea del Sud servirà il K-Eta: cos’è

Con l’arrivo del 2025, uno dei cambiamenti più rilevanti per chi intende viaggiare in Corea del Sud riguarda l’introduzione obbligatoria del sistema K-Eta (Korea Electronic Travel Authorization).

A partire dal prossimo anno, infatti, i viaggiatori provenienti da 67 Paesi, inclusa l’Italia, dovranno ottenere questa autorizzazione digitale prima di poter entrare nel Paese per motivi turistici o per viaggi business. Ma cos’è esattamente il K-Eta e come funziona? Scopriamolo insieme in questo articolo.

Cos’è il K-Eta?

Il K-Eta è un sistema di autorizzazione elettronica che consente al governo della Corea del Sud di monitorare l’ingresso di viaggiatori senza obbligarli a presentarsi presso un consolato o a richiedere un visto. L’idea alla base di questa procedura è simile a quella del sistema ESTA degli Stati Uniti, ovvero una registrazione online che verifica se un cittadino di un Paese esente da visto possa entrare in Corea del Sud per motivi turistici o d’affari.

Il sistema è già attivo dal 2021, ma fino a ora l’esenzione dalla registrazione è stata prorogata più volte, anche per gli italiani. La decisione del governo sudcoreano di estendere l’esenzione fino al 31 dicembre 2025 è stata presa per sostenere il flusso di turisti internazionali, in particolare dopo i periodi più critici della pandemia.

Chi dovrà richiedere il K-Eta?

Da gennaio 2025, i cittadini dei 67 Paesi esenti da visto, tra cui Italia, Francia, Germania, Stati Uniti e Giappone, dovranno obbligatoriamente richiedere il K-Eta prima di imbarcarsi per la Corea del Sud, il paradiso della tecnologia.

L’autorizzazione elettronica, che può essere ottenuta facilmente tramite il sito ufficiale (o app mobile) in pochi minuti, ha una durata di due anni e consente viaggi brevi (fino a 90 giorni) senza la necessità di un visto tradizionale.

L’elenco completo dei Paesi che beneficiano di questa esenzione è disponibile online, dove è possibile consultare anche altre informazioni pratiche riguardo il sistema K-Eta, come le modalità di pagamento e la procedura in caso di diniego.

La richiesta per ottenere l’autorizzazione K-Eta è semplice e veloce. Dopo aver compilato un modulo online con i propri dati personali e informazioni sul viaggio, è necessario effettuare un pagamento (solitamente una cifra simbolica) tramite carta di credito o altri metodi elettronici. Una volta approvata la domanda, il viaggiatore riceverà una conferma via email e sarà pronto a partire, con il K-Eta legato al proprio passaporto.

Il sistema K-Eta è stato progettato per velocizzare i controlli di frontiera e migliorare l’esperienza del viaggiatore, evitando lunghe attese ai punti di controllo. Sebbene la procedura sia semplice, è fondamentale fare attenzione a inviare informazioni corrette e complete, poiché un errore potrebbe portare a un diniego dell’autorizzazione.

Proroga dell’esenzione fino al 2025: un aiuto per il turismo

Nonostante l’introduzione obbligatoria del K-Eta per il 2025, la Corea del Sud come già accennato ha deciso di prorogare fino al 31 dicembre 2025 l’esenzione da questa procedura per i cittadini di 67 Paesi, Italia inclusa. Si tratta di una misura strategica volta a stimolare il turismo e facilitare l’ingresso dei visitatori stranieri, in particolare a fronte delle difficoltà legate alla pandemia che tuttora non ha permesso di riportare i flussi turistici nel Paese asiatico ai livelli pre-Covid19.

Questa decisione arriva proprio mentre il Paese sta cercando di rilanciare il settore turistico e accogliere un numero maggiore di turisti internazionali. Il governo sudcoreano ha infatti promesso di semplificare ulteriormente le procedure di ingresso, sperando che queste misure possano contribuire a un aumento degli arrivi.

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Corea del Sud, viaggio alla scoperta del paradiso della tecnologia

La Corea del Sud è una terra di contrasti affascinanti, dove la tecnologia più all’avanguardia incontra secoli di storia e tradizione. Dai grattacieli futuristici di Seul alla spiritualità di antichi templi buddisti, dai sentieri di montagne lussureggianti ai centri folkloristici custodi di antiche tradizioni, questo Paese dinamico e sorprendente ha qualcosa da offrire a ogni tipo di viaggiatore.

La Corea del Sud è una destinazione che conquista a ogni angolo, unendo l’energia delle città che pulsano al ritmo della cultura k-pop alla serenità dei parchi nazionali, senza dimenticare la ricca gastronomia, con delizie tutte da gustare, dal kimchi ai barbecue coreani, fino agli street food più irresistibili.

Cosa vedere in Corea del Sud, le attrazioni principali

Seul, la capitale tra tradizione e innovazione

Palazzi storici, boutique di lusso, ristoranti trendy e parchi incantevoli, Seul è un affascinante mosaico di storia, cultura e tecnologia. Antichi palazzi, come il maestoso Gyeongbokgung, si trovano immersi tra grattacieli all’avanguardia, creando un contrasto spettacolare, mentre quartieri come Gangnam epicentro delle ultime tendenze K-pop, della moda e della bellezza. Simbolo del lusso coreano, qui si trovano boutique di alta moda, centri estetici rinomati e una vivace scena culinaria. Tra le sue attrazioni, i parchi lungo il fiume Han e le tombe reali di Seonjeongneung Park offrono un’oasi di tranquillità nel cuore della città. Seul è anche un modello di innovazione, con infrastrutture tecnologiche all’avanguardia e un sistema di trasporti impeccabile.

Jeju, l’isola incantevole

A soli 85 chilometri dalla costa della Corea del Sud, l’isola di Jeju è un vero paradiso naturale, riconosciuto tra le Nuove sette meraviglie del mondo naturali della New 7 Wonders Foundation. Con le sue spiagge di sabbia bianca circondate da foreste di pini, crateri vulcanici, grotte laviche e giardini botanici spettacolari, è la meta perfetta per gli amanti della natura e i fotografi in cerca di paesaggi suggestivi.

Tra le principali attrazioni, il Seongsan Ilchulbong, noto anche come Sunrise Peak, è uno spettacolare cono vulcanico alto 180 metri, formatosi circa 5.000 anni fa in seguito a un’esplosione sottomarina. Dichiarato Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO, offre una vista panoramica sulle scogliere e sull’oceano ed è considerato il miglior punto dell’isola per ammirare l’alba: il sole che sorge sopra l’orizzonte crea uno spettacolo di colori che incanta ogni visitatore.

Gyeongju, un museo a cielo aperto

Gyeongju, conosciuta come la “città dai mille anni”, è un autentico gioiello culturale che racchiude la storia millenaria della Corea del Sud. Capitale del regno di Silla dal 57 a.C. al 935 d.C., questa città storica è disseminata di siti antichi e tesori archeologici, tra cui templi, pagode di pietra, palazzi e tombe reali. Luoghi iconici come il Tempio Bulguksa, la Grotta di Seokguram, e il Monte Namsan sono stati dichiarati Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO, rendendo Gyeongju una destinazione imperdibile per gli amanti della cultura e dell’arte.

Il Tempio Bulguksa, capolavoro dell’architettura del regno di Silla, è una meraviglia di terrazze, ponti e pagode in pietra finemente scolpite. Costruito nel 774 e successivamente restaurato dopo essere stato danneggiato durante la Guerra Imjin (1592-1598), oggi conserva sette tesori nazionali ed è uno dei siti più rappresentativi della cultura buddista coreana.

Cheonggyecheon Seul

Fonte: iStock

Il moderno spazio ricreativo di Cheonggyecheon nel centro di Seul, Corea del Sud

Andong, il cuore delle tradizioni popolari coreane

Situata nella provincia di Gyeongsangbuk-do, Andong è soprannominata “la città più coreana della Corea”. Un titolo che le si addice perfettamente grazie al suo fascino unico, che culmina nel celebre villaggio Hahoe, dichiarato Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO. Conosciuta anche come la “città dei musei”, Andong ospita circa 20 musei ed esposizioni che raccontano i diversi aspetti della storia e della cultura locale. Tra le sue principali attrazioni spicca l’Hahoe Byeolsingut Tallori, una danza drammatica con maschere dalla tradizione millenaria.

Gwangju, la culla della democrazia coreana

Nota come il luogo in cui ha avuto origine la democrazia coreana, Gwangju è una città di grande importanza storica e culturale. Fu qui che, nel 1980, ebbe luogo la Rivolta democratica del 18 maggio, un evento cruciale nella lotta della Corea del Sud per la democrazia. Per dieci giorni, i cittadini di Gwangju si sollevarono contro il regime militare autoritario di Chun Doo-hwan, in un movimento iniziato da studenti universitari e trasformatosi poi in una ribellione popolare. Nonostante la repressione violenta, che causò centinaia di vittime, questo evento segnò un punto di svolta nella storia democratica del Paese, celebrato nel Parco Commemorativo del 18 Maggio e nel Cimitero Nazionale.

Busan, la principale località balneare

Situata nell’estremo sud-est della Corea, seconda metropoli del Paese, Busan è nota come la Città del Cinema, grazie al Busan International Film Festival (BIFF), il più grande festival cinematografico d’Asia. Tuttavia, le sue attrazioni vanno ben oltre il grande schermo: ampie spiagge, mercati vivaci, quartieri artistici e una cucina locale unica rendono una visita in questa città un’esperienza indimenticabile.

Haeundae Beach, una delle mete balneari più iconiche della Corea, è un luogo perfetto per rilassarsi, tra spiagge di sabbia bianca, acque cristalline e una vivace atmosfera. Marine City stupisce con grattacieli svettanti e una vasta scelta di ristoranti e caffè, mentre al tramonto, la città si trasforma in un suggestivo gioco di luci che si riflettono sulle onde del mare, regalando momenti di pura magia.

Parco Nazionale di Seoraksan

Nel nord-est del paese, il Parco Nazionale di Seoraksan è una meraviglia naturale che incanta i visitatori con i suoi paesaggi verdeggianti, una ricca biodiversità e una straordinaria combinazione di montagne, valli e foreste. Questo gioiello naturale, che si estende su un’area di 400mila chilometri quadrati protetta come biosfera, è una destinazione imperdibile per gli amanti della natura e per chi cerca un’oasi di tranquillità lontano dal caos quotidiano. Domina il paesaggio la maestosa montagna Seorak-san, che con i suoi 1.708 metri di altitudine prende il nome dalla neve che ricopre le sue vette tutto l’anno. Sule sue pendici sorge il tempio Shinheungsa, custode di un’imponente statua del Buddha che veglia silenziosamente sulla valle circostante.

Cosa fare in Corea del Sud

Visitare il Gyeongbokgung

Costruito oltre 600 anni fa, il Gyeongbokgung Palace è uno dei luoghi simbolo di Seul. Questo complesso storico, circondato da imponenti mura, custodisce sale regali come il Geunjeongjeon, dove si svolgevano gli affari di stato, e il Gyotaejeon, residenza delle consorti reali. Indossare un hanbok, il tradizionale abito coreano, per passeggiare tra i cortili e gli edifici è un’esperienza che riporta i visitatori al tempo dei fasti imperiali.

Fare un tuffo nel passato al Bukchon Hanok Village

Questo villaggio storico ospita antiche case tradizionali coreane, chiamate hanok, che offrono uno spaccato autentico della cultura e dell’architettura del passato. Le strette viuzze del villaggio sono un invito a perdersi tra le facciate in legno, i tetti ricurvi e gli scorci pittoreschi. Per un’esperienza completa, è possibile noleggiare e indossare un hanbok e lasciarsi avvolgere dal fascino di un’epoca lontana.

Tempio a Busan, Corea del Sud

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Tempio Haedong Yonggungsa a Busan, Corea del Sud

Ammirare il panorama dal Seul Sky

Registrato nel Guinness dei Primati come l’osservatorio più alto del mondo, il Seul Sky della Lotte World Tower offre una vista mozzafiato a 360° sulla città da un’altezza di 500 metri. Ai suoi piedi si estende il parco divertimenti Lotte World che offre attrazioni per tutte le età, dall’iconica giostra ai palloni aerostatici, rendendolo una tappa perfetta per le famiglie.

Gustare la cucina tipica coreana

La cucina coreana è un’esperienza sensoriale che va oltre il semplice atto di nutrirsi. Dalle specialità di mare allo street food, ogni pasto è un’esplosione di sapori dolci, salati, acidi e piccanti. Il riso, ingrediente base di ogni pasto, è spesso accompagnato da una miriade di banchan, piccoli contorni a base di verdure fermentate, carne o pesce, che donano al piatto un’esplosione di sapori. Il kimchi, cavolo fermentato piccante, è il re indiscusso della tavola coreana e un simbolo di questa cucina unica. Da provare i piatti iconici come il tteokbokki piccante o i hotteok dolci ripieni, per un’esperienza gastronomica indimenticabile.

Fare trekking nel Parco Nazionale di Hallasan

Situato nel Parco Nazionale di Hallasan, il monte Hallasan è la vetta più alta della Corea del Sud e domina il paesaggio dell’isola di Jeju. Questo vulcano inattivo, situato all’estremità meridionale della penisola coreana, è un santuario di biodiversità con oltre 1.800 specie di piante alpine. Dichiarato Riserva della Biosfera UNESCO, Patrimonio dell’Umanità e Global Geopark, il monte Hallasan offre sette percorsi escursionistici, di cui due conducono al suggestivo lago Baengnokdam, situato all’interno del cratere. La salita è impegnativa, ma ampiamente ripagata dal panorama sensazionale.

Guardare il tramonto al Seongsan Sunrise Peak

Sebbene il nome celebri l’alba, il Seongsan Sunrise Peak sull’isola di Jeju regala soprattutto tramonti indimenticabili. La sua origine vulcanica ha modellato un paesaggio unico, dove il sole che cala sull’oceano dipinge il cielo di sfumature dorate. Dalla cima la vista abbraccia la costa e l’entroterra, rendendo questo luogo un’esperienza indimenticabile per chiunque voglia catturare la magia del crepuscolo.

Immergersi nella magia dei ciliegi in fiore a Gyeongju

Un viaggio a Gyeongju in primavera è particolarmente romantico, grazie ai ciliegi in fiore che decorano la città con un velo di colori pastello. Questa stagione aggiunge un tocco di poesia alle antiche rovine, rendendo ogni angolo della città particolarmente suggestivo.

Scoprire il folklore coreano nel Villaggio Hahoe

Circondato dalle anse del fiume Nakdonggang, il Villaggio Hahoe di Andong è il più rappresentativo centro folkloristico della Corea, visitato in passato anche da personalità illustri come la Regina Elisabetta II e il Presidente George W. Bush. Qui si può respirare l’atmosfera autentica della dinastia Joseon, grazie alle tradizionali case choga con tetti di paglia e alle botteghe artigianali ancora attive. Il villaggio è anche il palcoscenico dell’Hahoe Byeolsingut Tallori, la danza drammatica riconosciuta come Patrimonio Culturale Immateriale dell’Umanità dall’UNESCO.

Soggiornare in un autentico hanok

Andong offre anche la possibilità di soggiornare in un hanok, le tradizionali case coreane. Dormire in una dimora centenaria significa vivere un’esperienza immersiva nella cultura della dinastia Joseon, tra antichi pavimenti ondol riscaldati e architetture che raccontano storie di un’epoca lontana.

Andar per mercati

Il fascino autentico di Busan si scopre anche nei suoi mercati tradizionali. Jagalchi Market, il più grande mercato ittico del Paese, è un’esperienza sensoriale unica: qui si può gustare pesce fresco appena pescato o provare i piatti locali nei ristoranti adiacenti. Gukje Market, invece, è il luogo ideale per curiosare tra bancarelle di artigianato e street food.

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Corea del Sud, la destinazione emergente del 2025

La Corea del Sud sta rapidamente emergendo come una delle destinazioni turistiche più promettenti del futuro, grazie a una combinazione unica di innovazione culturale, tradizione e modernità. Con l’espansione del fenomeno della K-culture, che include musica, cinema, moda e gastronomia, il Paese sta attraendo un numero sempre maggiore di visitatori internazionali.

Nel 2025, la Corea del Sud è destinata a diventare una delle mete più in voga al mondo, con l’obiettivo di raggiungere i 30 milioni di turisti entro il 2027. Ma cosa rende la Corea del Sud una meta tanto speciale? Dalla popolarità delle serie TV coreane e della musica K-pop ai luoghi storici e alle esperienze uniche che il paese ha da offrire, scopriamo perché la Corea del Sud è la destinazione emergente del 2025.

Perché la Corea del Sud è la meta emergente del 2025: i dati

La Corea del Sud sta rapidamente emergendo come una delle destinazioni turistiche più popolari al mondo, grazie a una strategia di marketing mirata che punta a rendere il paese una meta imperdibile entro il 2025. Il piano prevede di attrarre 30 milioni di turisti stranieri entro il 2027, con un obiettivo intermedio di 20 milioni di turisti entro il 2024. Il successo di questa iniziativa si fonda su un approccio che integra cultura, innovazione e tecnologia. La K-culture, ossia la cultura coreana, gioca un ruolo centrale in questa crescita, alimentata dal successo globale della musica K-pop, delle serie TV coreane e della gastronomia tipica.

Per promuovere la Corea del Sud come destinazione turistica, sono previsti eventi e roadshow in tutto il mondo, con il coinvolgimento di attori strategici come l’industria degli e-sport e il settore del benessere. Inoltre, sono stati creati hub di marketing globali per raggiungere nuovi mercati e ampliare la rete turistica del paese, creando un ecosistema sostenibile che possa attrarre visitatori da ogni parte del mondo.

Palazzo Gyeongbokgung, Seul

Fonte: iStock

L’imponente Palazzo Gyeongbokgung a Seul

Dalla musica alle serie TV coreane, i luoghi della Corea in trend

Il successo internazionale delle serie TV coreane e della musica K-pop ha portato una nuova ondata di visitatori in Corea del Sud, che cercano di vivere l’esperienza delle loro star preferite. Luoghi iconici legati a queste tendenze culturali sono diventati attrazioni turistiche di prima scelta. Tra i principali luoghi in trend, possiamo citare:

  • Gangnam, il quartiere residenziale e commerciale di Seul, reso famoso dalla canzone “Gangnam Style” di PSY, è diventato un simbolo della cultura popolare coreana e un luogo imperdibile per i turisti.
  • Seoul’s K-pop district, che comprende luoghi come l’SMTOWN Coex Artium e il Big Hit Entertainment, dove i fan possono scoprire la storia dei loro gruppi musicali preferiti e partecipare a eventi esclusivi.
  • Set di serie TV e film come i famosi set di “Crash Landing on You” e “Itaewon Class”, che hanno trasformato alcune località in vere e proprie destinazioni turistiche, dove i visitatori possono rivivere le scene dei loro drammi preferiti.

Inoltre, il settore cinematografico coreano, che sta vivendo un periodo di grande esplosione, contribuisce notevolmente ad aumentare l’attrattività della Corea come destinazione turistica, grazie anche alla crescente popolarità del Cinema Coreano internazionale.

Attrazioni (o attività) curiose e originali della Corea del Sud

La Corea del Sud offre anche esperienze turistiche curiose e originali che vanno oltre la cultura pop. Qui alcune delle attività più uniche che stanno attirando i visitatori:

  • Esperienze di Hanbok: indossare il tradizionale abito coreano, il hanbok e passeggiare nei palazzi storici di Seul, come il Palazzo Gyeongbokgung, è un’attività molto popolare tra i turisti che vogliono immergersi nella cultura coreana.
  • Visite ai templi buddisti: molti turisti scelgono di partecipare a ritiri spirituali nei templi buddisti coreani. Queste esperienze offrono ai visitatori l’opportunità di vivere un’esperienza di meditazione profonda e di conoscere meglio le tradizioni spirituali del Paese.
  • Parchi tematici K-pop: luoghi come il Lotte World e Everland non sono solo parchi di divertimento, ma offrono anche eventi speciali e spettacoli legati ai gruppi musicali coreani. Alcuni parchi offrono anche percorsi tematici basati su film e serie TV, creando un’esperienza unica per i fan.
  • Cucina coreana: la Corea del Sud è famosa per la sua gastronomia unica, che sta guadagnando sempre più popolarità a livello internazionale. Oltre ai piatti tradizionali come il bibimbap e il kimchi, i turisti possono partecipare a corsi di cucina per imparare a preparare i piatti tipici della tradizione coreana.
  • E-sports e gaming: con il rapido sviluppo dell’industria degli e-sports, la Corea del Sud è diventata la mecca del gaming. I turisti appassionati di videogiochi possono visitare i centri di e-sports, assistere a tornei e partecipare a eventi esclusivi.
  • Escursioni naturali: la Corea del Sud non è solo una metropoli vibrante, ma offre anche un’abbondanza di bellezze naturali, dai monti Seoraksan e Bukhansan per gli amanti dell’escursionismo, fino alle isole di Jeju, un paradiso naturale protetto dall’Unesco, che è molto popolare tra i turisti in cerca di tranquillità e paesaggi mozzafiato.

Grazie a questa combinazione di cultura pop, esperienze tradizionali e attività uniche, la Corea del Sud si sta dunque rapidamente imponendo come una delle destinazioni turistiche più promettenti del 2025. Con l’espansione del suo ecosistema turistico e il rafforzamento della sua identità attraverso la K-culture, la Corea del Sud è destinata a diventare un punto di riferimento globale per i viaggiatori di tutto il mondo.

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Changdeokgung Palace, la storia del magnifico complesso: come visitarlo

A Seul, in Corea del Sud, Changdeokgung Palace – il “Palazzo della Prospera Virtù” è uno dei più imponenti e famosi. Fa parte dei Cinque Grandi Palazzi che sono stati costruiti durante la dinastia Joseon: la sua storia è leggendaria, e il complesso ospita moltissime cose da vedere. Dalla storia alla struttura, ti portiamo alla scoperta di una pagina importante della Corea: oggi, è Patrimonio dell’Umanità e non è difficile comprendere il motivo.

Changdeokgung Palace, la storia

Changdeokgung Palace

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Changdeokgung Palace, la vista di notte sulla città

La costruzione di Changdeokgung Palace è iniziata nel 1405: è stato costruito come una sorta di “palazzo secondario” rispetto al Palazzo Gyeongbokgung, nel quinto anno del Re Taejong. Nel 1406 è stato realizzato il Giardino Segreto e nel 1463, durante il nono anno del regno di Re Sejo, Changdeokgung Palace è stato ampliato. La sua storia non è stata sempre idilliaca: nel 1592, a seguito dell’invasione giapponese, è stato distrutto, per poi essere ricostruito nel 1610, prima di qualsiasi altro Palazzo.

Fino alla ricostruzione di Palazzo Gyeongbokgung (avvenuta nel 1867), Changdeokgung Palace è stato, per ben 270 anni, la residenza principale del Re. Nel corso dei secoli è stato ampliato con la biblioteca, il padiglione, lo stagno, il complesso Yeongyeongdang, fino a diventare una struttura mastodontica e di grande effetto. La sua caratteristica principale? Risulta in armonia con l’ambiente circostante ed è un magnifico esempio dello stile coreano. Changdeokgung Palace è il luogo dove hanno vissuto gli ultimi discendenti della Famiglia Reale, ovvero l’imperatrice Sunjeong, la seconda Regina dell’Imperatore Sunjong, la Principessa ereditaria Yi Bangja e la Principessa Deokhye.

Changdeokgung Palace, la struttura

Avere la possibilità di visitare Changdeokgung Palace è un’opportunità: oggi, il complesso ospita 13 edifici, oltre a 28 padiglioni che si trovano nel suo giardino. Una delle zone da vedere assolutamente è il Biwon, ovvero il Giardino Segreto, che era stato costruito per la Famiglia Reale e per le donne di Palazzo. Nel 1997, è stato inserito nei Patrimoni dell’Umanità dell’Unesco.

Donhwamun Gate

Iniziamo dal Donhwamun Gate: è l’ingresso principale, una struttura tipica, in stile coreano, la cui sottostruttura è purtroppo scomparsa nel corso del tempo. Elegante e semplice al contempo, è stato incendiato dai giapponesi, ma è stato ricostruito fedelmente nel 1607.

Geumcheongyo Bridge

Geumcheongyo Bridge è considerato uno dei siti più propizi del Palazzo. Poterlo ammirare dal vivo è come fare un tuffo indietro nel tempo, anche perché è uno dei ponti in pietra più antichi rimasti a Seul. Presenta due archi, e puoi vedere la statua della tartaruga “Hyeonmu”.

Injeongmun Gate

Costruito nel 1418, è stato distrutto e in seguito ricostruito: è molto diverso dagli altri ingressi poiché è stato modificato sia nella struttura quanto nelle decorazioni.

Injeongjeon Hall

Injeongjeon Hall è la sala principale: non a caso, è posizionata al centro degli edifici del Palazzo. Nel 1912, sono state ricostruite alcune parti da destinare alla sala espositiva. Tutto è stato riorganizzato nell’ultimo secolo, anche l’ingresso stesso. Lo stile è quello tardo della dinastia Joseon.

Seonjeongjeon Hall

La Sala Seonjeongjeon è indubbiamente una delle parti più suggestive da visitare nel Palazzo: le tegole sono smaltate in blu, le porte a quattro ante, il soffitto decorativo. Ogni dettaglio descrive alla perfezione l’artigianato dell’epoca.

Huijeongdang Hall

Qui, un tempo, lavorava il Re. La stanza si trova al centro dell’edificio, al suo interno ospita il Paesaggio del padiglione Chongseokjeong e Diecimila picchi del monte Geumgangsan alle pareti. L’edificio è stato ricostruito: lo stile, più che coreano, rievoca quello occidentale.

Daejojeon Hall

La residenza della Regina, che si caratterizza per la mancanza della cresta sul tetto. Sicuramente suggestivo: gli utensili in bronzo installati ai bordi della base hanno lo scopo di allontanare il fuoco.

Seongjeonggak Hall

Il luogo dove un tempo i dottori di corte si prendevano cura della Famiglia Reale. Alcune tavole presentano la scritta “fare del proprio meglio per prendersi cura del Re e della sua famiglia”.

Nakseonjae Hall

Costruita dal Re Heonjong, è una sala piuttosto spoglia e ben poco decorata rispetto alle altre: mostra decisamente la personalità parsimoniosa del Re. Un tempo era l’alloggio e l’ufficio del Re.

Yeonghwadang Pavilion

Estremamente suggestivo: in origine, proprio qui, il Re e i suoi sudditi venivano ad ammirare il paesaggio, i colori selvaggi della natura. Un Padiglione maestoso ma piccolo, piuttosto raccolto, inteso come luogo di riflessione e poesia.

Buyongjeong Pavilion

Un edificio piccolo, ma non facciamoci trarre in inganno: in realtà, la sua è una struttura molto complessa. Due delle gambe del Padiglione sono nello stagno: qui si festeggiava la fine degli esami.

Buyongji Pond

Ancora un luogo di immensa bellezza: il Buyongji è uno stagno rettangolare, costruito nel 1707. Accanto al Padiglione, troviamo una pietra simbolo di un eremita taoista.

Juhamnu Pavilion

Questo Padiglione ospita una biblioteca a due piani: al primo piano vengono conservati migliaia di libri. Del resto, Juhamnu significa “Padiglione dove si riunisce ogni genere di principio dell’Universo”.

Aeryeonji Pond

Veniamo allo stagno quadrato, che si trova proprio sul retro del Padiglione Juhamnu: l’atmosfera è molto suggestiva, soprattutto in autunno. Sembra quasi un quadro.

Yeongyeongdang Hall

Un complesso unico in Corea, che non è presente in nessun altro Palazzo: è stato realizzato seguendo il modello delle case della nobiltà coreana nel 28esimo anno del regno di Re Sunjo.

Seonhyangjae Hall

Un tempo, questa sala è stata la biblioteca, ma anche la scuola della Famiglia Reale. Tra gli edifici più lussuosi di Changdeokgung Palace.

Gwallamjeong Pavilion

Questo Padiglione è avvolto nel mistero, perché nessuno sa quando è stato costruito con precisione: si presume tra la fine della dinastia Joseon e gli inizi del periodo coloniale. Molto caratteristico.

Ongnyucheon Stream

Il giardino è stato costruito nel 1636, e si trova esattamente nella parte più interna del Palazzo. Nel 1690 è stata incisa una poesia su una roccia: “Il ruscello scorre via oltre la misurazione e la cascata precipita giù dal cielo. Mi ricordano l’arcobaleno bianco, il tuono e la luce in tutta la valle”.

New Seonwonjeon Shrine

Il nuovo Santuario Seonwonjeon è l’ultimo esistente della dinastia Joseon: nelle nicchie venivano custoditi i ritratti dei Re, che purtroppo sono stati bruciati durante la guerra in Corea.

Come visitare Changdeokgung Palace: informazioni e orari

Il giardino del Palazzo Changdeokgung in fioritura

Fonte: iStock

Il giardino del Palazzo Changdeokgung in fioritura

Visitare Changdeokgung Palace è un’occasione per scoprire la storia coreana: vengono organizzati dei tour, anche di notte: è tra le tappe del “Seul Night Tour”. Il Palazzo può essere raggiunto mediante Anguk Station (6 minuti a piedi) o Jongno 3-ga Station (10 minuti a piedi). Chiuso il lunedì, è possibile visitarlo dalle 9/10 alle 18 circa (l’ultimo ingresso è un’ora prima rispetto alla chiusura): l’orario di chiusura varia in base ai mesi. Per esempio, a dicembre è aperto dalle 10 alle 16.30. Nel Secret Garden si può entrare unicamente con le visite guidate.

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Jongmyo Shrine a Seul: l’incontro tra storia e spiritualità

La Corea del Sud è una terra dalla storia antichissima, con un passato costellato dal passaggio di diverse dinastie, regni, eventi storici e influenze culturali che ne hanno plasmato la fisionomia e il carattere fino a farle prendere i connotati per i quali la conosciamo oggi. La celebrazione di questo passato millenario prende vita nei numerosi palazzi e siti che, come libri di storia, raccontano le vicende di epoche lontane. A Seul, capitale della Corea del Sud, si concentrano tanti di questi edifici ma ce n’è uno in particolare che oggi vi vogliamo raccontare: il Jongmyo Shrine, un sito che conserva tra le sue mura l’essenza della storia e della cultura sudcoreana. In questa guida abbiamo raccolto tutto quello che devi sapere per organizzare al meglio la tua visita in questo splendido palazzo.

Storia e significato del Jongmyo Shrine

Costruito nel 1394 per volontà del re Taejo, primo della dinastia Joseon, rappresenta un luogo sacro di estrema importanza per la cultura confuciana. Infatti, questo santuario è il più antico tra quelli dedicati ai sovrani e ancora in perfetto stato di conservazione; tanto che, ancora oggi, si svolgono qui le stesse cerimonie tradizionali iniziate nel XIV secolo. Dalla sua edificazione, l’edificio venne ampliato in modo costante nel tempo, fino al 1592 – anno in cui venne bruciato dalle forze armate giapponesi. Nel 1601 il complesso venne ricostruito e mantenuto nella sua totale originalità fino ai giorni nostri. Come ti raccontavamo all’inizio di questa guida, il Jongmyo Shrine è un luogo di profonda connessione spirituale per il popolo sudcoreano e venne costruito per essere dedicato al culto degli antenati reali, una pratica essenziale nella filosofia confuciana che simboleggia e celebra l’armonia tra passato e presente. Anche il modo in cui venne costruito non è casuale: la sua semplicità architettonica, infatti, riflette il valore della dignità e la disposizione dei suoi spazi è pensata per trasmettere rispetto e sacralità. Nel 1995, il Jongmyo Shrine è stato dichiarato Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO. 

Cosa vedere al Jongmyo Shrine di Seul

Dettaglio dello Jongmyo Shrine a Seul

Fonte: iStock

Un porticato del Santuario Jongmyo Shrine a Seul

La visita al Jongmyo Shrine è davvero emozionante: l’edificio e i suoi terreni si estendono per circa 19,4 ettari, gli edifici sono situati in vallate e circondati da colline, con modifiche artificiali progettate per rafforzare l’equilibrio degli elementi naturali, in linea con i principi tradizionali del pungsu, ovvero la geomanzia coreana. Ma cosa puoi vedere durante la tua visita in questo sito storico? Ecco un elenco delle parti più interessanti dell’edificio:

  • Jeongjeon: è la sala principale del santuario, cuore pulsante dell’intera struttura ed è un edificio in legno (tra i più antichi e lunghi di tutta la Corea). All’interno di questa stanza sono custodite le tavolette ancestrali dei reali della dinastia Joseon. Queste tavolette sono quelle originarie, salvate dalla distruzione nipponica poiché nascoste a casa di un cittadino.
  • Yeongnyeongjeon: conosciuta anche come “sala della pace eterna”, questa sala fa parte del progetto di ampliamento del palazzo, è più piccola rispetto al Jeongjeon e ospita le tavolette ancestrali dei reali meno significativi della dinastia Joseon.
  • Percorso cerimoniale: a dividere il cortile principale in tre parti c’è un sentiero in pietra. L’area centrale del sentiero è riservata agli spiriti dei re e delle regine della dinastia e, per rispettare la tradizione e la cultura di questo luogo, quest’area non va assolutamente calpestata.
  • Cerimonia rituale del Jongmyo Jerye:
se vuoi immergerti nella tradizione spirituale di questo luogo allora ti consigliamo di visitarlo la prima domenica di maggio, giorno in cui si tiene il Jongmyo Jerye, una cerimonia rituale di circa 6 ore che include musica, danze e canti tradizionali. Un’occasione davvero unica!

Visitare il Santuario di Jongmyo Shrine: le info utili

Prima di visitare il santuario è utile avere sotto mano una serie di informazioni pratiche volte a permetterti di vivere l’esperienza al meglio. Dalla durata della visita a come raggiungere il palazzo, ecco uno schema riassuntivo di tutte quelle nozioni fondamentali per la tua organizzazione:

  • Durata della visita: ovviamente tutto dipende dai tempi di ogni persona ma, in linea di massima, per visitare e godere appieno delle bellezze del santuario Jongmyo Shrine, ci vuole circa un’ora/un’ora e mezza.
  • Quando visitarlo: il santuario è soggetto a variazioni di orario in base alla stagione; è aperto tutto l’anno dal mercoledì al lunedì dalle 9:00 alle 18:00 con orari prolungati durante la stagione estiva. Un consiglio: se volete godervi lo spettacolo della cerimonia del Jongmyo Jerye, una delle più antiche al mondo, allora ti consigliamo di organizzare il tuo viaggio in modo da essere nel sito la prima domenica di maggio.
  • Costo dei biglietti: per accedere al Santuario di Jongmyo, dovrai comprare un biglietto dal costo di 1.000 WON (circa 70 centesimi). Se hai intenzione di visitare più attrazioni nella splendida Seul, ti consigliamo di informarti sulla possibilità di acquistare un pass combinato per visitare anche altri siti storici. Un’ottima strategia per risparmiare!
  • Visite guidate: prenotando un tour con molto anticipo – c’è un limite di accessi giornaliero alla struttura – potrai prendere parte a una visita guidata e farti accompagnare in un viaggio nella storia e nella cultura di questo posto da una guida locale esperta. I tour sono disponibili in inglese, coreano, giapponese e cinese.

Come arrivare al Santuario di Jongmyo Shrine

Il Jongmyo Shrine si trova nel cuore della capitale della Corea del Sud, Seul. Pertanto è facilmente raggiungibile grazie all’efficiente sistema di trasporti della città. Ci sono diversi modi per raggiungerlo: puoi optare per la metropolitana prendendo le linee 1,3 e 5 e scendendo alla stazione Jongno 3-ga. Se arrivi dalla linea 1 prendi l’uscita 11, altrimenti l’uscita 8; dopodiché avrai circa 10 minuti di camminata per raggiungere il Santuario. In alternativa puoi prendere un autobus (le linee 101, 102, 151, 162, 172, 201, 202, 501, 701 portano alle fermate Jongmyo Shrine o Jongno 3-ga e da lì potrai seguire le indicazioni). Un’ultima opzione per raggiungere il santuario è prendere il taxi, per il quale ti basterà fornire all’autista l’indicazione della tua meta.

Non una semplice attrazione da visitare, il Jongmyo Shrine è un viaggio nella macchina del tempo della storia della Corea. Un luogo che tiene in vita la memoria dei re e regine Joseon e che non lascia cadere nell’oblio le tradizioni ancestrali che hanno definito il carattere della filosofia confuciana. Un luogo dove passato e presente convivono e raccontano una storia di devozione, rispetto e armonia.

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Bukchon Hanok Village: una passeggiata nella storia

Chi viaggia spesso lo sa: vicino a ogni grande città c’è qualche piccola gemma – un quartiere, un villaggio o un borgo – in cui il tempo sembra essersi fermato in un passato sospeso. Queste zone sono un vero e proprio libro di storia capace di raccontare l’identità di un luogo e di regalare, a chi le visita, una pausa dalla frenesia delle grandi città e dalla vita moderna. Anche a Seul c’è uno di questi luoghi incantati: il Bukchon Hanok Village. In questa guida abbiamo raccolto tutte le informazioni che ti servono per scoprire questo splendido villaggio e fare una passeggiata nella storia della Corea del sud e della sua capitale.

Identikit di Bukchon Hanok Village

Tappa imperdibile per chiunque si trovi in viaggio in Corea e abbia in mente un passaggio per la sua capitale Seul, Bukchon Hanok Village è un pittoresco villaggio storico situato tra il Palazzo Gyeongbokgung, il Palazzo Changdeokgung e il Santuario Jongmyo. La sua fama è dovuta principalmente alle sue 900 abitazioni tradizionali coreane – chiamate hanok – che risalgono alla dinastia Joseon (1292 al 1897) e le quali aprono la porta sul passato della capitale coreana. Queste case d’epoca, caratterizzate da tetti curvi e cortili interni, vennero costruite con materiali naturali come il legno o la carta e, in tempi moderni, sono state restaurate e adibite a caffè, ristoranti e boutique. Infatti, questa zona di Seul è celebre anche per la sua offerta gastronomica. La storia di Bukchon Hanok Village ha seguito un corso influenzato principalmente dagli eventi storici e politici della capitale per i quali subì varie trasformazioni. Nel 1906 il villaggio era abitato principalmente da nobili e figure politiche di spicco ma, tra gli anni ‘70 e gli anni ‘80, molti proprietari si trasferirono a Gangnam e tantissime hanok vennero così demolite. Nel 2001, venne approvato un progetto di salvaguardia delle hanok tradizionali che ne impedì la demolizione.

Cosa fare e cosa vedere a Bukchon Hanok Village

I tetti di Bukchon Hanok Village a Seul

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L’alba illumina i tetti del Bukchon Hanok Village a Seul

Che tu sia un amante di storia, di moda, di arte o di cultura non importa: un giro a Bukchon Hanok Village può soddisfare tutti i gusti. Ecco la nostra selezione di cose da fare o da vedere in questo delizioso villaggio tradizionale a Seul.

Passeggiare per le vie del villaggio

Una delle attività più apprezzate e suggestive per godersi appieno le bellezze di Bukchon Hanok Village è semplicemente passeggiare per le sue stradine acciottolate, fiancheggiate dalle bellissime case hanok. Segui i vicoli e lasciati stupire da ciò che si nasconde dietro ogni svolta. Respira l’atmosfera antica che aleggia nel villaggio e lasciati condurre dalla voglia di scoperta.

Scatti mozzafiato dai punti panoramici

Se la fotografia ti appassiona e sei sempre a caccia del miglior scatto che rappresenterà il tuo viaggio, sappi che Bukchon Hanok Village offre molti punti panoramici da cui è possibile immortalare scorci e panorami mozzafiato. Seguendo il percorso principale che si snoda per il villaggio, vedrai questi spot segnalati da cartelli ad hoc. Dallo skyline di Seul alla distesa di tetti delle hanok, potrai sbizzarrirti con la tua macchina fotografica.

Esplorare gli atelier e i corsi offerti

Il villaggio si distingue anche per le sue eccellenze d’artigianato. Per le sue vie potrai trovare molti atelier, studi artistici, laboratori e botteghe dove potrai toccare con mano l’eredità artigianale coreana, parlare con gli artisti e, perché no, anche cimentarti in qualche workshop. Sono tanti i laboratori che mettono a disposizione dei visitatori corsi di ceramica, ventagli coreani o gioielli artigianali. Ma non solo, per completare la tua esperienza di viaggio potresti anche provare qualche corso di calligrafia o qualche laboratorio per imparare a indossare l’abito tradizionale coreano: l’handbok. Accedendo a queste esperienze non avrai bisogno di comprare un souvenir, ne creerai uno con le tue mani.

Provare l’offerta gastronomica locale

Oltre alla sua importanza storica, Bukchon Hanok Village è anche una zona nota per le sue eccellenze gastronomiche. Qui potrai provare i piatti della tradizione e coccolare il tuo palato in ristoranti stellati, caffè e tavole calde. Non privarti dell’esperienza di testare le pietanze più iconiche, come il patbingsu, la tradizionale granita con i fagioli rossi.

Visitare il palazzo Gyeongbokgung

Ultima, ma non ultima tra le cose da vedere assolutamente nei pressi di Bukchon Hanok Village, c’è il Palazzo Gyeongbokgung. Costruito nel 1395, il palazzo fungeva da residenza reale della dinastia Joseon. Qui potrai ammirare le sue bellezze architettoniche, i suoi giardini rigogliosi e potrai anche assistere al cambio della guardia reale. Visitare tutto il palazzo richiede circa un’ora di tempo, quindi tieni conto di questa informazione quando dovrai organizzare il tuo itinerario.

Tutte le informazioni utili per visitare Bukchon Hanok Village

È il momento di organizzare al meglio la tua visita e, per farlo, hai bisogno di una serie di informazioni utili alla pianificazione. In questa guida, abbiamo raccolto tutti gli spunti organizzativi necessari per visitare Bukchon Hanok Village.

  • Quando visitare Bukchon Hanok Village: volendo puoi visitare il villaggio tutto l’anno. Tuttavia, i periodi migliori per vederlo al massimo della sua bellezza sono la primavera e l’autunno. Soprattutto in primavera potrai godere dello spettacolo delle fioriture dei ciliegi che catturano Bukchon Hanok Village in una cornice bucolica e romantica. Anche l’autunno è molto suggestivo, con il foliage che tinge di colori caldi l’intero panorama. Estate e inverno, nonostante regalino comunque un tocco di fascino al villaggio, possono essere di difficile gestione a causa delle temperature estreme che si verificano in un senso o nell’altro.
  • Tempo necessario di visita: non esiste una risposta univoca, poiché dipende molto dalle attività che desideri fare nel villaggio. In generale per visitare la zona puoi dedicare dalle 2 alle 4 ore ma, se hai intenzione di visitare atelier, provare le esperienze culinarie o partecipare a qualche workshop, dovrai dedicare a Bukchon Hanok Village un po’ più di tempo. Ti ricordiamo che vicino al villaggio c’è anche il Palazzo Gyeongbokgung, che merita sicuramente di essere incluso nel tuo itinerario.
  • Come raggiungere il villaggio: il villaggio si trova in centro a Seul, pertanto è di facile accesso. Puoi arrivarci prendendo la metropolitana e scendendo alla fermata più vicina (Anguk Station), da qui puoi arrivare al villaggio con una passeggiata di pochi minuti. Un’altra opzione, sempre in metro, è arrivare da Gyeongbokgung.
  • Norme comportamentali: Bukchon Hanok Village è certamente una destinazione molto apprezzata da visitatori e turisti, ma resta comunque una zona residenziale. Consigliamo quindi di adottare un comportamento consono a non disturbare chi vive nel quartiere evitando di parlare rumorosamente e camminando con calma e discrezione. Molte case, in quanto private, restano inaccessibili al pubblico, altre invece sono visitabili.

Bukchon Hanok Village è un connubio che unisce le antiche tradizioni coreane e la vivacità della moderna Seul. Passeggiando per le sue stradine potrai immergerti nella cultura della Corea del sud ed esplorare nel profondo la sua anima e la sua identità. Con questa guida, hai tutte le informazioni necessarie per visitare un luogo che saprà rubarti un piccolo pezzo di cuore.

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Visto per la Corea del Sud, come farlo? Consigli utili e informazioni

La Corea del Sud è tra i sogni di molti viaggiatori: puoi realizzare il tuo desiderio di visitare questo luogo magnifico, Paese dell’Asia Orientale, aggiornandoti su cosa serve prima di partire. Occorre un visto per la Corea del Sud? Quali sono i documenti che servono per entrare nel Paese? Pianifica la tua vacanza senza stress con i nostri consigli: ecco cosa sapere.

Occorre il visto turistico per la Corea del Sud?

C’è una buona notizia: non occorre il visto per entrare in Corea del Sud per soggiorni inferiori ai 90 giorni. I cittadini italiani che hanno intenzione di visitare il territorio e soggiornare per poco meno di tre mesi possono partire a un’unica condizione: vedere il Paese, ma non è possibile svolgere delle attività lavorative. Fino al 31 dicembre 2024, non è necessario richiedere l’autorizzazione di viaggio elettronica K-ETA per entrare nel Paese. Una scelta che mira a promuovere il turismo. In alternativa, l’autorizzazione deve essere richiesta 72 ore prima di partire ed è obbligatoria.

Come fare il visto turistico per la Corea del Sud

Per i turisti che intendono rimanere in Corea del Sud per più di 90 giorni, è fondamentale richiedere il visto. Cosa fare, in questo caso? La prassi è la seguente:

  • Fare richiesta presso l’Ambasciata della Repubblica di Corea a Roma oppure presso il Consolato della Repubblica di Corea a Milano;
  • Trascorsi 90 giorni dal proprio arrivo in Corea del Sud, è obbligatorio richiedere la Alien Registration Card all’Ufficio di Immigrazione. Bisogna presentare il passaporto, la foto e pagare circa 30mila Won (circa 20 euro). In base al tipo di visto, può essere richiesta ulteriore documentazione.

Ricordiamo, infine, che per entrare in Corea del Sud bisogna munirsi di passaporto con almeno 3 mesi di validità residua. Aggiungiamo che, sebbene con il visto turistico non si possa effettivamente lavorare, si può comunque seguire un corso di lingua coreana, un’attività di certo divertente e formativa per chi desidera rimanere almeno per un mese.

Quanto dura il visto turistico per la Corea del Sud?

Dal momento in cui non è previsto il visto per l’ingresso in Corea del Sud, è bene ricordare solo un aspetto: il viaggio non deve durare più di 90 giorni. Il discorso è diverso, invece, per l’autorizzazione di viaggio elettronica K-ETA. In vigore a partire dal 1° settembre 2021 per tutti i cittadini italiani, questa autorizzazione è concessa dalle Autorità coreane. Sospesa fino al 31 dicembre 2024, torna in vigore successivamente.

Quali sono i costi del visto turistico per la Corea del Sud?

I costi del K-ETA dono di 10.000 KRW e può essere richiesta sul sito web ufficiale. Aggiungiamo una informazione preziosa: la quota non viene rimborsata se la domanda viene respinta. La procedura, in ogni caso, è piuttosto semplice e la durata è di due anni a partire dalla data di approvazione. Ora che sai tutto quello che c’è da conoscere sul visto per la Corea del Sud, puoi prenotare il volo e preparare i bagagli, ma soprattutto strutturare il tuo itinerario di viaggio: andrai a Seoul, la Capitale della Corea del Sud, o ti farai conquistare da Gyeongju, un vero e proprio museo a cielo aperto?

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Visitare la N Seoul Tower e ammirare la capitale della Corea dall’alto

Non sono poche, nel mondo, le grandi città che si possono ammirare dall’alto. Spesso, i grandi nuclei urbani o le capitali possono vantare delle torri di costruzione decisamente moderna, dall’alto delle quali si gode un panorama a dir poco invidiabile. Seoul, la capitale della Corea del Sud, non fa eccezione e la sua N Seoul Tower è una di quelle attrazioni che non possono essere tralasciate durante un periodo breve o lungo alla scoperta di questa nazione asiatica sempre interessante per motivi di ogni genere, dal K pop fino alla gastronomia.

Come organizzarsi per salire sulla N Seoul Tower? Ecco qualche consiglio.

Dove si trova la N Seoul Tower e come raggiungerla

Visitando Seoul, non mancherai di notare molti parchi pubblici. Uno di essi è porta addirittura il nome di un monte. Si tratta del Namsan Mountain Park, dove si trova proprio la N Seoul Tower, oltre a un altro numero cospicuo di attrazioni cittadine, come un osservatorio astronomico o un giardino botanico molto interessante. La torre si può raggiungere in vari modi.

La cosa importante è arrivare in prossimità del parco che la contiene. Se viaggi in auto, sappi che dovrai parcheggiare la tua macchina ai margini del parco. Per salvaguardare la natura e l’ecosistema di quel luogo, solo il trasporto pubblico è ammesso nell’area interna al parco. Per questo motivo, troverai degli shuttle bus che potranno portarti dai parcheggi alla torre o in altre aeree del parco stesso.

Salire sulla N Seoul Tower: quanto costa e dove prendere il biglietto

Questa torre moderna è oggi un’attrazione turistica molto gettonata e conviene sempre organizzarsi in anticipo per acquistare i biglietti, soprattutto se si vuole arrivare sulla piattaforma panoramica in orari speciali come, per esempio, quello del tramonto. La N Seoul Tower è aperta 365 giorni all’anno e l’orario di accesso dipende da cosa si vuole fare o vedere una volta lì.

Questo luogo, come spiegheremo tra poco, è un collettore di ristoranti e negozi con orari diversi. Per quanto riguarda la piattaforma di osservazione, è normalmente aperta dalle 10 del mattino fino alle ore di buio. Chiude, infatti, tra le 21.30 e le 23, a seconda dei giorni. Per raggiungere il punto di osservazione si paga un biglietto di 21’000 won, che sono circa 14€. Sono previste delle riduzioni per bimbi o per anziani oltre una certa età.  Prendere il biglietto online è la cosa migliore per garantirsi l’accesso.

La storia della N Seoul Tower

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La N della N Seoul Tower

Caratteristiche e storia della N Seoul Tower

Qual è la storia di un’attrazione simile? La N Seoul Tower venne progettata alla fine degli Anni ’60 e venne pensata per essere, al pari della Fehrnseheturm di Berlino, uno strumento per le trasmissioni televisive. Ci misero un po’ di tempo a costruirla e venne inaugurata all’inizio degli Anni ’80, mantenendo la sua funzione di trasmissione ma diventando fin da subito un luogo da visitare durante un viaggio in Corea o per gli abitanti della capitale stessa. All’inizio della sua vita, si chiamava semplicemente Seoul Tower.

Nel 2005 venne rinnovata e le venne aggiunta quella N per indicare “new”, “nature” e Namsan, ovvero l’area in cui si trova. Questa torre, nel 2018 è entrata a far parte dei monumenti di “Seoul’s Future Heritage”, una speciale lista voluta dall’amministrazione dell’area metropolitana della capitale per raggruppare i monumenti contemporanei importanti per tutta la capitale della Corea del Sud. Serve ancora come antenna per le vie di comunicazione? Assolutamente sì ed è ben lungi da smettere in questo suo servizio pubblico.

A livello di caratteristiche strutturali, questa torre raggiunge un’altezza complessiva di 479,7m, ottenuti sommando la misura della torre più quella del punto del parco in cui si trova. Attualmente è il secondo edificio più alto da ammirare visitando Seoul, dopo la Lotte World Tower, un grattacielo di 554 metri, il cui osservatorio è posto 486 metri, ovvero circa sei metri in più della N Seoul Tower.

Cosa fare visitando la N Seoul Tower in Corea del Sud

Questa torre è racchiude un vero e proprio mondo di cose da fare durante il tuo viaggio a Seoul. Al suo interno potrai mangiare, fare shopping o, addirittura, assistere a spettacoli.

Iniziando dalla gastronomia, sono molti i viaggiatori che si recano nei paesi asiatici per gustare le specialità locali. La cucina coreana è sempre più apprezzata e, all’interno della N Seoul Tower potrai trovare ristoranti di ogni genere e per ogni gusto. Molti di essi, proprio perché all’interno di questa attrazione della capitale, sono spesso presi d’assalto. Se la tua visita corrisponde all’orario di un pasto, è consigliato prenotare. Per poter accedere ai ristoranti della N Seoul Tower non è richiesto alcun biglietto ma si pagherà direttamente il normale conto del proprio pranzo o della propria cena.

Ci sono anche alcuni negozi dentro la torre e sono quasi tutti di souvenir di Seoul o della Corea. Non manca un supermercato e un centro di informazioni turistiche, molto utile per chi si trova lì per la prima volta. La struttura della torre è completamente accessibile ed è pronta ad accogliere anche chi ha problemi di deambulazione.

Le Luci della N Seoul Tower in Corea del Sud

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Le Luci della N Seoul Tower

Le luci della N Seoul Tower

Uno dei motivi più frequenti per recarsi in questo parco per restare a guardare la torre dall’esterno, anche dopo essere saliti alla piattaforma di osservazione ed essere tornati con i piedi per terra. Perché? Il mistero è presto svelato: la torre possiede migliaia di Led di molti colori diversi, pronti a creare degli splendidi motivi luminosi, non appena cala il buio. Gli spettacoli delle luci della N Seoul Tower sono affascinanti e coinvolgenti e sono sempre diversi, a seconda del momento dell’anno, di eventuali festività mondiali o coreane o in base a eventi particolari.

Una curiosità per i viaggiatori romantici

La N Seoul Tower è considerata, soprattutto dai coreani, come uno dei luoghi più romantici della capitale. Non è raro, infatti, arrivare al piano della piattaforma di osservazione e trovare qualcuno intento in una proposta di matrimonio, con tanto di ginocchio posato a terra e anello tra le mani. Per questo motivo, il negozio di souvenir della torre vende delle stampe e oggetti personalizzati, creati apposta per chi fa la proposta in quel luogo così speciale. All’esterno della torre, tra le altre cose, c’è un luogo designato appositamente per agganciare il proprio lucchetto o lasciare dei messaggi d’amore. Stai pensando a un viaggio per fare la tua proposta di matrimonio o per giurare amore eterno a qualcuno? Magari la N Seoul Tower è il luogo che fa per te.

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Incheon, la città che unisce tradizione e tecnologia

Incheon è una bella e moderna città portuale della Corea del Sud, nella provincia nord-occidentale di Gyeonggi do. Si trova vicino alla foce del fiume Han, a 40 km circa da Seoul, con cui è collegata tramite autostrada e ferrovia, e ormai è una meta molto popolare per via dell’arrivo anche delle navi da crociera. È l’affaccio sul mare della capitale sudcoreana e ospita il principale aeroporto internazionale del Paese. Il centro della città si trova a soli 32 km a sud della zona demilitarizzata tra Corea del Sud e Corea del Nord.

Conosciamo meglio la storia di Incheon

Approdo per i pescherecci fin dalla fine del 1300, Incheon si sviluppò come porto commerciale internazionale nella prima metà del ‘900. Dagli anni ’50 in poi, dopo la Guerra di Corea, la città è cresciuta e ha visto la nascita di diverse fabbriche, industrie di alta tecnologia e di un nuovo porto. Nel 2003, per incoraggiare gli affari e gli investimenti internazionali, il governo ha istituito la Zona Economica Libera di Incheon, che comprende diverse aree intorno alla città. Uno degli elementi di particolarità della zona è stata la costruzione, su terreni bonificati, della città ad alta tecnologia di Songdo, in cui tutti i sistemi informativi residenziali, commerciali e governativi sono collegati tramite un sistema comune di condivisione dei dati.

Oggi, Incheon è un hub di trasporto nazionale e internazionale. L’aeroporto internazionale, inaugurato nel 2001, ha sostituito l’aeroporto Gimpo di Seoul come principale punto di accesso aereo del Paese. La città dispone di una rete di metropolitana e numerose superstrade e ferrovie collegano Incheon alla regione circostante, a Seoul e ad altre città sudcoreane. Tra Incheon e i porti della Cina circolano traghetti internazionali.

Visitare Incheon, le principali attrazioni da scoprire

Incheon è una città affascinante e in continua evoluzione, ricca di storia, cultura e modernità. Terza città più grande della Corea del Sud, è un melting pot di culture e tradizioni. Molti turisti vi arrivano da Seul o fanno l’errore di trascurare questa località, passandoci solo nel tragitto da e per l’aeroporto. Una buona idea invece è quella di programmare la tua visita ad Ancheon il giorno prima di lasciare la Corea del Sud, come ultima tappa del tuo viaggio nel Paese. Arrivando da Seul, la prima cosa che vorrai fare è immergerti nell’atmosfera autentica della Chinatown di Incheon, l’unica presente in tutta la Corea del Sud.

Chinatown Incheon

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La porta d’ingresso alla Chinatown di Incheon

Chinatown

Prova la cucina cinese, esplora i templi e ammira l’architettura tradizionale, e non dimenticare un po’ di shopping sopra le righe, con souvenir e chincaglierie di cui potrai pentirti con calma, al tuo rientro. Assaggia un piatto di jajangmyeon, noodles saltati con una salsa dolce e ricetta sino-coreana per eccellenza. Per fare una bella foto, cerca la scalinata che va da via di Chinatown alla porta cinese del Jayu Park, dove troverai le 12 statue di animali dello zodiaco cinese.

Incheon Art Platform

L’Incheon Art Platform è formato da una serie di edifici industriali degli anni ’30 e ’40 che nel tempo sono stati trasformati e diventati musei e sale espositive. Si trova vicino al Museo del Porto, dove scoprire la storia della zona attraverso le testimonianze fotografiche del passato e l’Hotel Daibutsu Museum, allestito all’interno di quello che è stato il primo hotel dallo stile occidentale del Paese.

Jayu Park

Il bel Parco della Libertà, lo Jayu Park, è particolarmente suggestivo nel periodo della fioritura dei ciliegi ma merita una visita in qualsiasi stagione dell’anno. Potrai vedere la torre del memoriale eretta per i 100 anni delle relazioni diplomatiche USA – Corea del Sud e potrai osservare un fantastico panorama dal suo belvedere.

Fairytale Village

Fuori dallo Jayu Park si trova il Fairytale Village, un bel quartiere che è stato riqualificato seguendo uno stile fiabesco, con continui riferimenti al mondo Disney attraverso murales, installazioni e locali molto particolari.

Sinpo Market e Incheon Complex Fish Market

Il Sinpo Market è il posto ideale per assaggiare tanti piatti diversi. Ha due corridoi principali, uno dedicato allo street food e uno con i ristoranti. Dall’atmosfera estremamente vivace, è un posto di ritrovo molto frequentato dagli abitanti così come il Complex Fish Market, dove potrai acquistare pesce fresco o sederti al tavolo di uno dei tanti ristoranti della zona. Potrai smaltire tutto con una gradevole passeggiata fino al porto turistico e salire sull’osservatorio per una bella vista dall’alto sulla zona.

Lungo la costa si trovano altre interessanti attrazioni attrazioni turistiche come il Songdo Resort, l’insenatura di Sorae e l’isola di Ganghwa. Sorae è nota per la sua cucina a base di frutti di mare, in particolare per il pesce crudo affettato. L’isola di Ganghwa, a nord della città, presenta molti punti di interesse storico e culturale come l’antico tempio buddista di Jeondeungsa.

Songdo

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La smart city di Songdo, un viaggio nel futuro

Songdo

Quella di Songdo è una splendida e modernissima area urbana, costruita ex novo da un terreno bonificato dal mare e collegata a Incheon da cinque ponti, dove fare un vero e proprio salto nel futuro, che qui però è già il presente. Potrai camminare per ore tra le sue belle strade e i suoi moderni edifici fino ad arrivare al Central Park, un’area verde particolarmente suggestiva, cuore pulsante della zona, con diversi punti di interesse tra cui il Tri Bowl, un centro culturale e artistico che ti stupirà con il suo design davvero innovativo: sembra letteralmente galleggiare sull’acqua! Songdo è il risultato di un vero e proprio miracolo dell’ingegneria e dell’urbanistica moderna, una smart city che rappresenta perfettamente l’esempio di tecnologia e sostenibilità possano essere integrate tra loro e nella vita urbana. Songdo è stata concepita come una città intelligente, dotata di sistemi avanzati di gestione dei trasporti, dell’energia e dei rifiuti, con ampi spazi verdi, sistemi di raccolta delle acque piovane ed edifici eco-friendly. Per fare un salto nel futuro, visita il campus dell’Università di Incheon: moderno e innovativo, ospita anche il Global Campus, un consorzio di università internazionali che hanno scelto, per evidenti ottime ragioni, di aprire qui le proprie sedi all’estero.

Tri Bowl Building Incheon

Fonte: iStock

L’incredibile Tri Bowl di Incheon

Wolmi Island Park

Vuoi divertirti un po’ in modo spensierato? Prendi il Wolmi Sea Train e fai un salto al Wolmi Insland Park, un’isola artificiale dove è stato costruito un grande parco di divertimento e non solo. Già il viaggio vale la pena: dal treno potrai vedere il murales più grande del mondo e scendendo alla prima fermata ti troverai all’interno di un grande parco verde, da cui potrai dirigerti a piedi verso la zona museale o quella del parcogiochi per salire sulla ruota panoramica o buttarti nella piscina dell’acqua park.