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La fioritura più bella d’Italia sta per esplodere: quando e come ammirare lo show

Nella regione dei Monti Sibillini, si assiste ogni anno ad un evento unico ed emozionante: la fioritura di Castelluccio di Norcia. Tra fine maggio e metà luglio, questo spettacolo naturale offre scenari incantevoli che catturano lo sguardo e il cuore di ogni visitatore.

Ogni anno il Pian Grande e il Pian Perduto si riempiono di una moltitudine di colori intensi e vivaci, trasformando l’altopiano in una vera e propria opera d’arte impressionista, dipinta da una miriade di colori.

La fioritura di Castelluccio di Norcia è un’esperienza emozionante per i sensi e per l’animo, un richiamo alla bellezza della natura e una meraviglia cromatica che merita di essere ammirata almeno una volta nella vita.

Quando vedere la fioritura di Castelluccio

Il momento ideale per ammirare la fioritura a Castelluccio di Norcia è da fine giugno alla prima metà di luglio. Tuttavia, è importante ricordare che si tratta di un evento naturale che può variare di anno in anno in base alle condizioni climatiche.

All’inizio della stagione primaverile, le prime fioriture che colorano la pianura sono le delicate corolle gialle della senape selvatica insieme ai primi papaveri che danno il tocco di rosso iniziale alla piana.

Giugno è il mese delle prime fioriture, seguite da nuove sfumature di colore man mano che la stagione avanza. Ecco che la splendida piana si copre di un blu intenso grazie alla presenza dell’elegante Legousia speculum – veneris, meglio conosciuta come “Specchio di Venere”, una pianta delicata che colora i campi coltivati con un’ampia gamma di sfumature che spaziano dal blu al viola e al celeste.

Questo spettacolo floreale raggiunge il culmine nel mese di luglio con l’arrivo del fiordaliso che dona un’esplosione di colore unica con la sua vibrante tonalità viola.

Secondo le previsioni i fine settimana ideali saranno quelli del 24-25 giugno, l’1-2 e l’8-9 luglio. Tuttavia, vi suggeriamo di seguire gli aggiornamenti sul sito ufficiale nel quale, ogni settimana, potrete trovare nuove immagini che vi permetteranno di monitorare l’evoluzione della fioritura.

I migliori punti panoramici per ammirare la fioritura

Nella zona del Pian Grande ci sono numerosi punti panoramici per ammirare la fioritura. Ma per godere appieno della bellezza del luogo, è fondamentale esplorare a piedi i sentieri che partono dalla strada principale.

Il percorso principale che vi consigliamo di seguire è quello che porta al paese di Castelluccio, accanto alla strada asfaltata. Invece, nelle vicinanze del presidio dell’Esercito, si trova il percorso che si snoda sulla Piana, uno dei migliori punti panoramici che offre una vista incredibile dei campi colorati.

Proseguite poi seguendo il sentiero fino al famoso bosco a forma d’Italia sulle pendici di Poggio Croce. Da lì potrete tagliare attraverso i prati utilizzando i passaggi appositi per ammirare i paesaggi e la bellezza della natura circostante.

Continuando sul lato opposto della strada provinciale, potrete attraversare i campi e godervi lo spettacolo della fioritura con la magnifica vista del Monte Vettore sullo sfondo. Per i più allenati alle prove di resistenza, vi consigliamo di percorrere il sentiero che conduce alla cima di Poggio di Croce, un punto panoramico eccezionale che offre una vista privilegiata su Castelluccio e sulla Piana.

Infine, seguendo le indicazioni ufficiali, vi suggeriamo di non visitare Castelluccio durante il fine settimana a causa dell’elevata affluenza turistica.

Per vivere questo spettacolo all’insegna del relax evitate di muovervi in auto e, non meno importante, vi ricordiamo di non calpestare i campi coltivati per preservare al meglio questo imperdibile spettacolo naturale.

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Un tripudio di fiori sta per invadere questa città italiana: lo show è imperdibile

Ogni anno, la città di Noto in Sicilia ospita uno spettacolo imperdibile e magnifico che abbellisce via Nicolaci con un meraviglioso tappeto di fiori colorati. Stiamo parlando dell’Infiorata, il celebre evento in cui gli artisti creano splendidi tappeti floreali utilizzando una varietà di fiori selvatici e petali che costeggiano le strade principali, rendendola una delle tradizioni più amate dai turisti e dagli abitanti del luogo.

Nel mese di maggio la città si trasforma in un grande laboratorio d’arte a cielo aperto, dove la creatività, la fantasia e la bellezza si incontrano per creare qualcosa di unico e indimenticabile. Quale occasione migliore, se non questa, per scoprire e riscoprire le meraviglie di questo luogo?

Le origini di una manifestazione incredibile

L’Infiorata di Noto è una celebrazione annuale che ha origine negli anni ’80 grazie alla collaborazione degli artisti floreali del luogo che si sono uniti con l’obiettivo di promuovere il turismo nella parte sud-orientale della Sicilia.

L’evento ha guadagnato grande fama nel corso degli anni e oggi la manifestazione attira i turisti di tutto il mondo, incantando con le sue magnifiche attrazioni barocche che valorizzano la scena culturale di questa splendida regione.

Questo evento, riconosciuto dall’Unesco come Patrimonio Culturale dell’Umanità, celebra la fine della stagione primaverile dando voce agli abitanti di questa zona attraverso l’arte e la natura. I fioristi che partecipano alla competizione per la migliore creazione sono veri e propri artisti che ogni anno creano opere d’arte uniche, enormi tappeti floreali trasformando via Nicolaci in un’esplosione di colori e profumi senza paragoni.

Il festival, inoltre, include numerosi eventi culturali che si svolgeranno nelle vie e nei palazzi nobiliari della città.

Infiorata di Noto: le date

Oggi, l’Infiorata di Noto spicca come una delle più straordinarie celebrazioni in tutta l’Isola ed è senza dubbio la perfetta occasione per visitare tutto ciò che questa terra meravigliosa ha da offrire. Noto è una dei luoghi più affascinanti e pittoreschi della regione, con la sua maestosa architettura barocca, caratterizzata da rigogliosi ornamenti e dettagli decorativi.

Se volete immergervi a pieno e vivere un’esperienza autentica nell’anima siciliana, segnate nel calendario queste date e preparate i bagagli. L’Infiorata, infatti, sarà allestita nella giornata di venerdì 19 maggio e sarà visitabile dalle ore 9 del sabato fino al martedì successivo. Un evento unico che vi farà desiderare di tornare in Sicilia ogni anno.

L’Infiorata ha una tematica diversa ogni anno: dalle opere sacre a quelle ispirate alla cultura popolare, dagli animali mitologici alle donne famose della storia. Il tema di quest’anno è “Noto è Cinema”, e sarà raccontato attraverso 16 tradizionali bozzetti che ripresenteranno alcuni dei più grandi capolavori cinematografici girati proprio a Noto. Tra questi spiccano la Cavalleria Rusticana, Il Commissario Montalbano e Malena. Il primo bozzetto invece, realizzato dai ragazzi dell’Istituto d’Arte di Noto, raffigurerà lo stemma della città.

Contemporaneamente all’infiorata si snoderà un calendario fitto di eventi che offriranno spettacoli teatrali, serate musicali e intrattenimento mentre i negozi e i ristoranti della zona resteranno aperti per offrire una vasta gamma di prelibatezze a base di prodotti tipici a chilometro zero.

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Franciacorta in Fiore, itinerari alla scoperta di un territorio magico

C’è un bellissimo territorio del nostro Paese che questo fine settimana si veste del suo abito più bello: la Franciacorta. Si tratta di una poetica zona collinare, situata tra Brescia e l’estremità meridionale del Lago d’Iseo, che il 19, 20 e 21 maggio mette in scena un evento che punta a valorizzare e far conoscere il territorio. L’appuntamento in questione si chiama Franciacorta in Fiore e il programma di quest’anno è ricco di meraviglie da scoprire.

Weekend in Franciacorta (e non solo)

Franciacorta in Fiore non è solo l’occasione ideale per partecipare alla prestigiosa rassegna botanica di rose ed erbacee perenni dedicata alla natura e ai sapori del territorio, è anche l’evento perfetto -vista la vicinanza – per andare alla scoperta di Brescia e Bergamo che quest’anno sono le nostre meravigliose Capitali della Cultura.

Ma prima di “sconfinare” in questi due affascinanti capoluoghi italiani, c’è molto da ammirare anche in questa splendida area geografica. I 3 giorni di manifestazione , dal tema “L’acqua che non c’è: a scuola dalle piante”, hanno un fittissimo programma di appuntamenti in cui scoprire vere e proprie perle, alcune delle quali sono visitabili anche a prescindere dall’evento stesso.

Il programma

Franciacorta in Fiore 2023 è completamente allestito nell’affascinante cornice del Borgo Antico di Bornato, in provincia di Brescia, che per l’occasione si addobba di splendide installazioni floreali curate dai migliori florovivaisti locali e nazionali. Tutti i giorni si potrà partecipare a mostre, esposizioni e a molto altro ancora, come per esempio visite guidate in vere e proprie meraviglie italiane.

Il 19 maggio è il giorno perfetto per addentrarsi tra le bellezze del Castello di Bornato, un’elegante struttura dotata di una cerchia di mura merlate in pietra grezza, con torri e contrafforti, fossati e un ponte levatoio, in cui scoprire giardini da sogno, sale affrescate e un’antica cantina in cui degustare un calice di Franciacorta.

Il 20 maggio, invece, è il giorno giusto per dirigersi presso il sito archeologico Antica Pieve San Bartolomeo di Bornato per conoscerne la storia, le indagini e le trasformazioni di uno dei luoghi storici di Cazzago San Martino. Poi ancora una bella passeggiata paesaggistica tra i vigneti delle colline della Franciacorta che non solo prevede una visita ai siti archeologici della Pieve di San Bartolomeo a Bornato, ma anche dell’antica Chiesa di San Vigilio a Monterotondo.

Il 21 maggio, e quindi l’ultimo giorno della manifestazione, è il momento di regalarsi una passeggiata panoramica nella natura Franciacortina. A disposizione c’è infatti un percorso di 6/8 km, e della durata di circa 3 ore , che conduce a stretto contatto con la vera anima di questo territorio.

In questa stessa giornata è anche prevista una visita al borgo di Bornato e ai suoi suggestivi santuari campestri aperti in esclusiva. Si conosceranno santuari dimenticati ma che sono ancora incantevoli luoghi di fede. E poi gli alberi monumentali di Cazzago da ammirare grazie a un’escursione naturalistica in mezzo a fusti centenari.

Franciacorta in fiore.. e dintorni

Franciacorta in fiore nasce anche con lo scopo di valorizzare la terra che la ospita. Per questo motivo l’amministrazione comunale ha coinvolto nel progetto alcune delle realtà più importanti attive sul territorio. A farne parte sono tantissimi comuni della tra cui Adro, Cologne, Gussago, Ospitaletto, Provaglio d’Iseo, Sulzano e molti altri ancora.

Da segnalare, per esempio, sono i Giardini diffusi (dal 10 maggio al 10 giugno 2023) da conoscere a piedi o in bicicletta. Si tratta di giardini disegnati e realizzati da professionisti qualificati, allo scopo di mostrare ai visitatori le nuove tendenze nella progettazione degli spazi verdi. Ciò vuol dire che da queste parti l’armonia tra piante e materiali regala un risultato affascinante ed ecosostenibile.

Sempre dal 10 maggio al 10 giugno si potrà partecipare anche a Balconi e vetrine in fiore, un’iniziativa che prevede la sistemazione di balconi, terrazzi, particolari architettonici, angoli e muri, utilizzando vegetali in vaso o in fioriera, visibili da piazze, vie o altri spazi accessibili al pubblico.

Chi adora camminare, invece, deve necessariamente intraprendere il Sentiero delle Edicole Votive nel territorio di Cazzago San Martino. Un cammino da fare tra alcuni degli elementi più significativi del territorio che prendono vita sia nei centri abitati, sia in campagna.

Insomma, è proprio il momento giusto per andare alla scoperta della Franciacorta.

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Questa fioritura sta tingendo di viola le praterie: è spettacolare

Prima di salutare la primavera, e dare il benvenuto alla stagione più attesa dell’anno, ci sono ancora molte cose da fare e da vedere, tanti viaggi da organizzare. Nonostante, infatti, la natura abbia già sancito il suo risveglio, regalandoci alcune delle visioni più belle di sempre, in alcune parti del mondo lo spettacolo è ancora in corso.

Se volete approfittare di questo momento per fare il pieno di natura e di bellezza, allora, dobbiamo dirvi che esiste un luogo dall’altra parte del globo, dove proprio in questo momento Madre Natura sta tirando i fili di uno show grandioso.

Per ammirarlo dobbiamo raggiungere l’Idaho, lo stato situato nella parte nord-occidentale degli Stati Uniti d’America celebre per il suo paesaggio montuoso e per la rigogliosa natura. Proprio qui, in questi giorni, un mare di gigli di Camas sta tingendo di viola le praterie. Lo spettacolo è straordinario.

La grande fioritura del giglio di Camas

Il nostro viaggio di oggi ci conduce nell’Idaho meridionale, proprio dove sorge una delle più suggestive praterie di Camas, un luogo tanto caro ai nativi americani proprio per la presenza dell’omonimo fiore. Ci troviamo nella Camas Prairie Centennial Marsh Wildlife Management Area, una grande prateria che si snoda su un territorio di oltre 3000 acri situata nella contea di Camas che sta per ospitare una delle più incredibili fioriture dell’anno, quella del giglio viola.

Il giglio di Camas è una pianta erbacea robusta che presenta un bulbo commestibile, motivo per il quale è sempre stata considerata un’importante fonte di cibo per tutti i popoli indigeni americani. Legato direttamente alla storia del territorio, e alle tribù che lo hanno popolato per migliaia di anni, oggi questo esemplare è diventato una vera e propria attrazione turistica che rende l’esperienza di viaggio magica.

I gigli di Camas, infatti, sono in fiore. Lo spettacolo che si apre davanti agli occhi di chi guarda regala la sensazione di trovarsi davanti a un mare viola che si estende e si perde nel paesaggio verde smeraldo che caratterizza la Prateria di Camas. A fare da sfondo alla visione, ci sono le melodie riprodotte dalla natura, da una parte gli uccelli canterini e le anatre, dall’altra il gorgoglio intenso e delicato dei ruscelli. Sembra davvero di essere al cospetto di un piccolo paradiso terrestre.

La prateria che diventa un mare viola

Raggiungere l’Idaho in questo periodo, e visitare la Camas Prairie Centennial Marsh Wildlife Management Area, è davvero un’esperienza magica da vivere almeno una volta nella vita. Proprio in occasione della massima fioritura di questi esemplari, che avviene durante le prime settimane di giugno, viene organizzato il Camas Lily Festival, una manifestazione che ha radici storiche e culturali.

A giugno, infatti, la fioritura sarà festeggiata dai membri delle tribù locali con danze e cerimonie antiche e moderne. Si tratta di un’esperienza davvero unica che consentirà ai viaggiatori di toccare con mano la storia dei nativi americani e celebrarla insieme a loro.

Durante l’evento, che si terrà in occasione del primo weekend di giugno, tutti gli abitanti della Contea di Camas, e i viaggiatori che si trovano nel territorio, sono invitati a partecipare. Canti, balli, storie e festeggiamenti faranno da sfondo a una visione naturale spettacolare e imperdibile.

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C’è ancora un’altra fioritura da ammirare: sta tingendo il mondo di viola

Ci sono spettacoli della natura che sono davvero ineguagliabili: nulla, neppure l’opera d’arte più prestigiosa, o la performance migliore, riescono a restituire la meraviglia che uno sguardo sul mondo può regalare.

E non è questo uno dei motivi per cui si viaggia? Colmare gli occhi di stupore, accumulare bellezza e scoprire quanto solo la natura riesce a eguagliare sé stessa. Succede, ad esempio, con le fioriture, mete di tantissimi viaggiatori che si spostano nel mondo per ammirare le più belle e sensazionali. Come quella che sta tingendo il mondo di viola, restituendo agli occhi uno spettacolo capace di togliere il fiato e che fa venire voglia di salire sul primo aereo e partire.

La fioritura che tinge il mondo di viola: come ammirarla

Ci sono le albe indimenticabili, i cieli stellati che sembrano una coperta tempestata di diamanti, il mare che si infrange sulle rocce restituendo ogni sfumatura possibile di azzurro e montagne che si stagliano verso l’infinito del cielo. La natura ci offre tantissime suggestioni, ci regala viste che lasciano senza fiato e che diventano cartoline da conservare per sempre nel cassetto più prezioso della nostra memoria.

Ci stupisce anche con le fioriture, che si trasformano in vere e proprie mete di viaggio che ci spingono a esplorare il mondo. E ora provate a chiudere gli occhi e a immaginare una distesa colorata, di un viola intenso e inebriante. Esiste, non è solo un sogno, ma senza dubbio è un’esperienza indimenticabile per gli occhi e per la mente.

La fioritura delle verbene

Fonte: IPA

Le verbene e la fioritura viola

Succede in Cina a Chongqing, una città che si trova nella parte centro meridionale del Paese, dove la fioritura delle verbene incanta grandi e piccini. Del resto, come dargli torto: sembra di immergersi in un mare di viola, di poter passeggiare a stretto contatto con la meraviglia. Ed è proprio in primavera che accade, precisamente nel mese di maggio, in quel periodo durante il quale la natura sprigiona tutta la sua maestosità, quando la vita ritorna a pulsare e ci ricorda che si rinasce, sempre, dalle proprie ceneri.

Così la fioritura delle verbene diventa un momento di profonda e commovente bellezza, che colma gli occhi e che resterà per sempre nella memoria come un ricordo intriso di magia.

Fioriture, le più belle da non perdere

Bianco, rosa, giallo, viola, sono solo alcuni della vasta gamma di colori che ci regalano le fioriture in tutto il mondo. Che, infatti, hanno il pregio di regalarci istanti di assoluta meraviglia e di immersione totale nella bellezza della natura.

Dall’Inghilterra, alla Cina, ma anche in Italia, ci sono luoghi che vale la pena visitare almeno una volta nella vita. Per chi ama il viola e il romantico effetto del glicine, che con i suoi fiori simili a grappoli abbellisce ogni luogo, perché non andare al Jesus College, un collegio appartenente all’Università di Cambridge e situato nella periferia della città? Lì si può ammirare il glicine che si arrampica sulle pareti dell’edificio e che fiorisce da più di un secolo.

Ma anche in Italia ci sono luoghi spettacolari e raggiungibili, magari solo in una manciata di ore, sia per ammirare la bellezza dei glicini sia per godere della vista di altre piante in fiore. E poi come dimenticare la stagione della fioritura dei sakura, i ciliegi giapponesi, che trasforma Tokyo in una città – se possibile – ancora più cosmopolita con turisti da tutto il mondo per ammirarla.

Le immagini più belle ce le regala la natura stessa e le fioriture sono uno di quei piccoli istanti pieni di incanto da conservare per sempre negli occhi. E nel cuore.

Il mondo tinto di viola: la fioritura delle verbene

Fonte: IPA

Il mondo tinto di viola: la fioritura delle verbene
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Dove ammirare lo spettacolo delle magnolie in fiore in Ticino

Dal bianco brillante al rosa pallido, la fioritura in primavera delle magnolie è un’esplosione di colori che regala un vero e proprio spettacolo!

Messaggeri della bella stagione, questi magnifici alberi adornano con la loro delicata bellezza i giardini del Ticino: quale occasione migliore per una gita fuori porta a caccia di vedute e fotografie indimenticabili?

Ecco cinque luoghi perfetti per ammirare le magnolie in fiore.

La splendida vista sul Lago Maggiore e le magnolie

Paradiso di magnolie è il giardino botanico del Gambarogno, nel distretto di Locarno, 20000 metri quadri con oltre 400 varietà di magnolie nel pieno della fioritura.

Tappa imperdibile per chi percorre il sentiero panoramico che dal porto di San Nazzaro arriva a Vira Gambarogno, il Parco Eisenhut risale alla metà degli anni Cinquanta, gioia per gli occhi e per il cuore.

Infatti, oltre al fascino dell’elegante fiore della magnolia, un sentiero si snoda tra gli alberi, i cespugli e più di 950 specie di camelie: insomma, un autentico eden per chi ama i fiori e un trionfo di profumi e colori.

Rosa magnolia a Paradiso

Il favoloso lungolago di Paradiso, nel distretto di Lugano, oltre alla vicinanza alla funicolare, vanta immensi alberi di magnolia che costeggiano la via principale e trasformano la fermata al semaforo in una piacevole sosta.

Siamo in un territorio unico: il Monte San Salvatore svetta con i suoi 912 metri nel cielo di Lugano e dona una veduta superlativa sulla pianura lombarda, sulle catene delle Alpi svizzere e savoiarde e sul lago Ceresio mentre il tetto della chiesa e il terrazzino Capodoro sono un belvedere con panorama a 360 gradi.

Il San Salvatore è un momento di relax a pochi passi dalla città: dalla vetta, è possibile scendere a piedi lungo il sentiero che conduce a Ciona (Carona) o a Pazzallo e Paradiso, passeggiando immersi in una natura rigenerante e dagli innumerevoli scorci panoramici.

Sul crinale, inoltre, è presente un percorso naturalistico adatto a tutti mentre per gli sportivi più esperti non manca l’esclusiva via ferrata.

Bellinzona, la capitale del Canton Ticino

Località tra le più popolari della Svizzera, Bellinzona è la capitale del Canton Ticino, affascinante e ricca di storia, nota per i suoi tre castelli Patrimonio UNESCO e per il centro storico ricco di piazzette e angoli davvero suggestivi.

In Piazza del Governo, voltatevi verso nord con le spalle alla fontana e alzate lo sguardo: all’ombra delle mura del castello, ecco la magnolia dagli splendidi fiori rosa pallido.

La città è meta ideale per scoprire meglio il Ticino con una gita a Lugano e a Locarno e per gli amanti della montagna che hanno l’opportunità di esplorare le varie vette ticinesi tra cui la Vetta dell’uomo, Pizzo Paglia e la Marmontana.

Il Parco di Villa Argentina a Mendrisio

A Mendrisio, il Parco di Villa Argentina, sontuosa villa del XIX secolo nonché uno dei Campus dell’Università della Svizzera italiana, vanta un intero gruppo di Magnolia grandiflora.

Edificata tra il 1973 e il 1874 da Antonio Croci come residenza di Giovanni Bernasconi, rimase di proprietà dei discendenti fino al 1839 quando venne acquistata dal comune di Mendrisio.

I due piani della villa sono delimitati ai lati da un elegante loggiato e la dimora è davvero particolare poiché unisce lo stile neoclassico, legato alla tradizione ticinese e italiana, con elementi esotici di ispirazione coloniale.

Sul retro, si stagliano alcuni alberi secolari tra la ricca vegetazione, come i pini neri, il cedro himalaiano e il grande tasso comune.

Le magnolie sul lungolago

E’ un piacere passeggiare sul lungolago di Melide, con magnifica vista sul Lago di Lugano e al cospetto dei bianchi e brillanti fiori di magnolia.

Inoltre, qui non può mancare una visita al parco Swissminiatur, incredibile museo all’aperto inaugurato nel 1959 in cui ammirare i più importanti edifici e mezzi di trasporto della Svizzera in scala 1:25.

Fra le miniature presenti, riprodotte nei minimi dettagli, troviamo famosi edifici come il Castello di Rapperswil, il Castello di Chillon e i Castelli di Bellinzona, il Palazzo Federale di Berna e la Piazza Grande di Locarno.

Ma non è tutto: una rete di 3560 metri di ferrovie in miniatura attraversa il parco e 18 treni corrono sui binari, passano sui ponti e si fermano alle stazioni, mentre i battelli solcano i laghi, le funivie e le funicolari salgono e scendono dalle montagne e le automobili corrono sull’autostrada.

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Londra come l’Olanda: il Festival dei Tulipani è un omaggio alla bellezza

Ampi giardini verdi, migliaia di tulipani colorati, i riflessi dell’acqua… state immaginando Amsterdam, non è vero? Invece ci troviamo a Londra, dove un atteso evento floreale che si ripete puntuale ogni anno, sta attirando l’attenzione di moltissimi turisti e appassionati: stiamo parlando del Festival dei Tulipani, un appuntamento assolutamente da non perdere.

Una location d’eccezione

Ci sono molte ragioni per cui il Festival dei Tulipani è un evento davvero imperdibile e una di queste è il luogo in cui si svolge, ovvero l’Hampton Court Palace. Questo edificio è uno dei luoghi più apprezzati della capitale d’Inghilterra, per via della sua storia e, naturalmente, per la sua bellezza. Realizzato per accogliere l’ordine religioso dei Cavalieri di Malta, è diventato nel 1528 una delle residenze di Enrico VIII.

Il Re vi portò per brevi periodi tutte e sei le sue mogli, cosa che ha contribuito ad alimentare la leggenda sulla presenza fra la struttura e i giardini del fantasma di una di loro. Fantasma o meno, la cosa più interessante è che l’intero palazzo mostra proprio l’impronta del sovrano, che ne modificò e ne ricostruì buona parte, aggiungendo per altro la Sala Grande e facendo costruire il campo da tennis, che oggi il più antico campo da tennis al mondo ancora in uso.

Il Festival dei Tulipani in un palazzo londinese

Ed è proprio fra il campo da tennis e gli ampi cortili che, ogni anno, vengono piantati i bulbi dei tulipani. A occuparsene sono giardinieri e floricoltori altamente specializzati, che oltre a far fiorire le varietà più note (singoli, doppi, a giglio, sfrangiati, screziati, botanici nani, Trionfo, Darwin, Rembrandt, Kaufmanniana, Fosteriana e Greigii), riescono a realizzare veri e propri capolavori perfettamente integrati all’architettura, come la “ciambella” di fiori che circonda la fontana Tudor.

La fioritura dei tulipani

In tutto, l’esposizione (la più grande del Regno Unito) si estende per quasi 25 acri e vede “esplodere” otre 110.000 bulbi organizzati per colore e specie. Secondo gli esperti dell’Hampton Court, il momento culmine dell’intera fioritura andrà dal 22 al 30 aprile. Addirittura, se le condizioni meteorologiche lo permetteranno, si potrà assistere allo sboccio di alcune specie ibridate create appositamente per il Festival.

Londra, il Festival dei Tulipani all'Hampton Court Palace

L’idea alla base dell’evento è quello di celebrare la primavera nel modo più colorato possibile, ammirando anche degli ingegnosi allestimenti in grado di rendere l’esperienza ancora più suggestiva. Per esempio, attraversando i Giardini Reali e gettando uno sguardo lungo le grandi vasche collocate in mezzo al verde, si possono scorgere vasi galleggianti con varietà storiche. Anche intorno alla caffetteria sono inoltre collocate diverse “sculture” realizzate con vasi sospesi.

Come partecipare al Festival dei Tulipani

Per ammirare i tulipani londinesi basta semplicemente recarsi all’Hampton Court Palace, che si trova nel distretto di Richmond Upon Thames, dal mercoledì alla domenica dalle 11 alle 16 fino al 1 maggio. L’ingresso al Festival è compreso nel costo del biglietto che si paga per visitare il complesso, che va dai 33 euro per gli adulti ai 18 euro per i bambini.

Il biglietto in questione include l’accesso a tutte le aree pubbliche del palazzo reale, ai giardini, ai cortili e a due delle attrazioni più gettonate dell’Hampton Court: il labirinto, progettato intorno al 1700 da George London e Henry Wise su commissione di Guglielmo III d’Orange e noto per la sua estrema difficoltà (è ricco di curve e vicoli ciechi), e il Giardino Magico, un luogo pensato per i più piccoli, dove ci si può trovare faccia a faccia con animali misteriosi, esplorare grotte segreti e cimentarsi in assalti e assedi a torri e bastioni.

Londra, il Festival dei Tulipani all'Hampton Court Palace

 

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37 chilometri tra muri di neve: il tetto del Giappone è spettacolare

La frenesia e i colori fluo di Shibuya, la vita notturna dei quartieri di Osaka, la spiritualità di Kyoto, la straordinaria delicatezza dei fiori di ciliegio: spesso, quando si pensa al Giappone, questo è (quasi) tutto ciò che si tende a immaginare. E se vi dicessimo che in realtà c’è di più, che esiste un luogo a un passo dal cielo in grado di far pensare a chi lo visita di essere stato teletrasportato nei più incontaminati paesaggi dell’Islanda o dell’Antartide?

No, non è un sogno e non è fantascienza: è il Tateyama Kurobe Alpine Route, un percorso turistico che dal 1971 attrae migliaia di persone e che offre a chi lo visita la possibilità di fare un’esperienza unica, toccando con mano alte pareti di neve, bevendo sake caldo e immergendosi in rigeneranti acque termali.

Le alte pareti e i sentieri

Chiamato anche “Tetto del Giappone“, il Tateyama Kurobe Alpine Route non è un luogo accessibile tutto l’anno. Nei mesi fra luglio e marzo resta rigorosamente chiuso al pubblico, cosa che permette all’ente che lo gestisce un corretto controllo delle abbondanti quantità di neve che cadono durante il periodo più freddo.

Proprio questo controllo, così accurato, ha portato alla creazione di una strada lunga in tutto 37 chilometri e contraddistinta da alte pareti di neve mista a roccia, ormai solidamente stratificata. Così, dal mese di aprile fino al mese di giugno il Tateyama Kurobe Alpine Route apre al pubblico in completa sicurezza.

Il Tateyama Kurobe Alpine Rout, chiamato anche "Tetto del Giappone"

Le pareti, che prendono il nome di Yukino-ōtani, si elevano da 15 a 20 metri di altezza e fiancheggiano buona parte del percorso e degli almeno ventisette sentieri che suddividono l’area in piccole zone. In alcuni casi sono state trasformate in veri e propri tunnel all’interno dei quali è possibile entrare, non troppo lunghi ma sicuramente incantevoli per via della luce cangiante e dei giochi di luce che i raggi di Sole creano in base all’ora del giorno.

Esplorare il “Tetto del Giappone”

Per chi fosse interessato a fare l’esperienza, giungere all’ingresso di questo luogo così suggestivo è molto facile: basta arrivare, in treno, alle stazioni di Ogizawa o Tateyama e prendere l’apposito bus. Una volta arrivati, basta non farsi sopraffare dalla bellezza del luogo e rimanere concentrati quel tanto che serve a decidere come esplorare l’area. I visitatori, infatti, possono scegliere di esplorare il percorso e l’area circostante in completa autonomia o di partecipare a escursioni, tour guidati e passeggiate a tema.

Una serie di indicazioni segnalano fin dove è possibile spingersi e guidano il cammino portando verso diverse destinazioni: si va dal tempio giapponese di Oyama, dove si può ricevere una speciale benedizione e bere un sake bollente, all’onsen di Tateyama, noto per i bagni sulfurei, passando per la zona commerciale di Murodo, dove si possono acquistare souvenir e ci si può ristorare con un buon ramen.

Uno scorcio del Tateyama Kurobe Alpine, detto anche Tetto del Giappone"

Durante il periodo di apertura del percorso si svolge anche il cosiddetto Yuki no Otani Festival [Festival del corridoio innevato ndr], che si divide in due macro-eventi: dal 15 aprile al 21 maggio si può visitare la parte più gelida e selvaggia del Tateyama Kurobe Alpine Route, mentre dal 22 maggio al 15 giugno, quando il clima è più caldo, ci si può spingere insieme alle guide verso il lago Mikurigaike, punteggiato di ghiaccio galleggiante, e partecipare alla “caccia” al gallo cedrone e alla pernice bianca.

L’avvistamento di questi due uccelli è raro, ma secondo le usanze del luogo cercarli è di buon auspicio e, qualora si dovessero avvistare, si dice che si venga premiati con un’enorme fortuna. Che sia verità o leggenda, tentar non nuoce!

Gli scorci del Tateyama Kurobe Alpine Route

Se ciò che abbiamo già detto non fosse un motivo sufficiente per pensare a un viaggio in questo luogo meraviglioso dove le regole dello spazio e del tempo sembrano non valere, l’area del Tateyama Kurobe Alpine Route ha anche altri notevoli pregi: degli scorci incontaminati, non segnati dall’impatto umano, visitabili in base alla settimana in cui lo si sta visitando. Un esempio straordinario è la pianura di Midagahara, una vasta distesa che comprende dei laghetti blu, talmente cristallini da potersi specchiare nelle loro acque (o nei loro ghiacci).

Un altro esempio sono le cascate Shōmyō (che, per altro, sono le più alte del Giappone), che oltre a essere raggiungibili facilmente grazie a un pendio non troppo difficile da percorrere, sono ammirabili grazie a un ponte di legno sospeso.

Il Tateyama Kurobe Alpine Rout, chiamato anche "Tetto del Giappone"

Se, alla fine, state pensando si visitare questo luogo incantevole, non dimenticate di indossare l’abbigliamento adatto. E non lasciate a casa gli occhiali da sole: il riverbero dei raggi solari sulla neve, infatti, è così abbagliante da richiedere anche una protezione per gli occhi. Buon viaggio!

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Tra mare e rocce, un paradiso italiano: la Grotta di Nettuno

È una meraviglia del creato, un paradiso terrestre fiore all’occhiello della città di Alghero e di tutto il Mediterraneo: la Grotta di Nettuno, “ricamata” dalla natura, rifugio da sempre del dio del mare, è un luogo da ammirare con i propri occhi almeno una volta nella vita.

Tra le falesie a strapiombo sul blu del promontorio di Capo Caccia, a 24 chilometri dalla città, la Grotta risale a ben 2 milioni di anni fa e si presenta come una delle cavità marine più grandi d’Italia, disegnata da incredibili formazioni carsiche, una candida spiaggia e un maestoso lago sotterraneo, con uno sviluppo orizzontale di quattro chilometri allo stesso livello del mare.

Scoperta probabilmente da un pescatore algherese alla fine del Settecento, è oggi un gioiello che attrae, ogni anno, più di 150.000 visitatori provenienti da tutto il mondo (e non è difficile immaginare il perché).

Tutto il fascino dello splendido itinerario turistico

L’entusiasmante itinerario turistico al cospetto della magnifica Grotta di Nettuno è di circa un chilometro percorrendo il sentiero appositamente ricavato lungo il costone laterale.

Dall’ingresso, drappeggiato da stalattiti e stalagmiti, la prima tappa mozzafiato è il Lago La Marmora, trasparente lago salato annoverato tra i più grandi d’Europa, con la bellissima spiaggia sabbiosa, un tempo ricoperta da piccoli ciottoli e, per questo, chiamata “Spiaggia dei Ciottolini”.

Al centro, svetta l’Acquasantiera, monumentale stalagmite di due metri nata dallo stillicidio eterno come la Grotta: sulla sua sommità, ecco alcune piccole vaschette dove si raccoglie l’acqua dolce, preziosa fonte per gli uccelli che nidificano nell’area marina protetta di Capo Caccia – Isola Piana nel cuore del Parco di Porto Conte.

Percorrendo una leggera discesa, si raggiunge la “Sala delle Rovine“, ornata da imponenti stalattiti, e subito dopo la “Sala della Reggia” dove è impossibile non rimanere estasiati: uno spettacolo magico, reso ancora più emozionante dalle cristalline acque del lago che fanno da specchio a colossali colonne che si ergono fino al soffitto per nove metri, quasi lo sorreggessero.

Tra intarsi, lavori a traforo, mosaici e un lusso armonico e simmetrico, si erge un’immensa colonna di 18 metri mentre, sul fondo del lago, tra festoni calcitici e grandi colate, spicca la forma stalagmitica “Albero di Natale”.

Proseguendo, si incontra la Sala Smith con la colonna più imponente della Grotta, il Grande Organo, le cui colate assomigliano, appunto, alle canne di un organo, e poi la Cupola, formazione dalle pareti lisce unite al soffitto con una colonna che ricorda la cupola di una Cattedrale.

Dopo averne ammirato la maestosità, è il momento della Sala delle Trine e dei Merletti, adornata da frange, merletti, delicati intarsi e, infine, della Tribuna della Musica, balcone dalla vista panoramica unica dall’alto sulla Grotta di Nettuno.

Come raggiungere la Grotta di Nettuno

Tappa imperdibile durante un soggiorno ad Alghero, la Grotta di Nettuno è raggiungibile con due itinerari, uno via terra e uno via mare.

Via terra, sono circa trenta minuti di auto da Alghero seguendo la SS127bis e poi la Strada Provinciale 55 per arrivare al punto più estremo del promontorio di Capo Caccia dove si trova l’ingresso alla Escala del Cabirol (Scala del Capriolo) con i suoi 654 scalini ricavati nella roccia.

È possibile anche servirsi dei mezzi pubblici con un autobus extraurbano giornaliero che parte dal terminal principale di via Catalogna ad Alghero (durata del viaggio 50 minuti).

Via mare, le imbarcazioni partono ogni giorno dal molo di Cala Dragunara a Porto Conte o dal porto turistico di Alghero con un viaggio di 40 minuti che consente di ammirare la costa, i promontori rocciosi di Punta Giglio e Capo Galera, e la magnifica Riviera del Corallo tra la natura selvaggia e incontaminata.

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Questa fioritura sta trasformando il Paese. L’Islanda si tinge di viola

Organizzare un viaggio in Islanda, e raggiungere la terra dei campi di lava, è sempre un’ottima idea. Lo è perché sono tante le meraviglie che caratterizzano questo Paese e che sono custodite negli sterminati paesaggi che si aprono a ogni passo e che si perdono all’orizzonte.

Vulcani secolari, geyser suggestivi, parchi nazionali incantati e ghiacciai meravigliosi: queste sono solo alcune delle bellezze straordinarie che compongono l’immenso patrimonio naturalistico del Paese e che si fondono con la storia, col passato e con la cultura.

Raggiungere l’Islanda è qualcosa che tutti i viaggiatori dovrebbero fare almeno una volta nella vita, in ogni periodo dell’anno e in tutte le stagioni. Tuttavia è in questo periodo che sta succedendo qualcosa di straordinario su tutto il territorio, una fioritura che sta trasformando il Paese e sta colorando l’Islanda di viola. Pronti a partire?

La fioritura che tinge di magia il Paese

C’è qualcosa di magico che sta succedendo proprio adesso in Islanda, un incantesimo lanciato da Madre Natura poco dopo il suo risveglio. Si tratta della fioritura dei lupini (lupinus), piante da fiore perenni che tra la fine della primavera e l’estate regalano sorprendenti visioni colorate che incantano la vista e lasciano senza fiato.

Quelli che è possibile avvistare in Islanda, a partire dai mesi di aprile, sono i Lupinus nootkatensis, anche conosciuti come lupini dell’Alaska. Non si tratta di esemplari autoctoni, ma sono stati importati qui per la loro capacità di migliorare la fertilità del terreno e combattere l’erosione. La pianta produce dei semi molto simili a quelli nostrani, ma questi a differenza degli altri non sono commestibili.

Tuttavia le foglie vengono utilizzate a scopi medici per le loro proprietà antinfiammatorie. Le piante, inoltre, sono molto apprezzate dai coltivatori locali che li utilizzano come “esca” per gli insetti impollinatori.

La fioritura dei lupini davanti alla Cascata di Skogafoss

Fonte: iStock

La fioritura dei lupini davanti alla Cascata di Skogafoss

L’Islanda si colora di mille sfumature di viola: è bellissima

I lupini crescono praticamente ovunque: impossibile non notarli. Le distese corrono ai fianchi delle strade, si snodano tra le campagne, si moltiplicano vicino alle cascate e ai laghi fino a perdersi all’orizzonte, creando dei paesaggi surreali.

Anche se la loro introduzione nel territorio islandese ha origini tutt’altro che “estetiche”, nessuno oggi potrebbe rinunciare mai a questo show iconico che trasforma, letteralmente, l’Islanda in un paesaggio vibrante caratterizzato da mille sfumature di viola.

Come abbiamo anticipato, le fioriture sono ben visibili ovunque, tuttavia ci sono alcuni luoghi che, più di altri, si sono già trasformati nel palcoscenico di uno spettacolo mozzafiato.

Se avete in mente di raggiungere l’Islanda, tra i mesi che vanno da aprile ad agosto, il consiglio è quello di inserire nell’itinerario di viaggio una visita al Parco Nazionale di Thingvellir, una passeggiata nella Riserva Naturale di Landmannalaugar e anche un’esplorazione nella zona dei fiordi occidentali partendo da Ísafjörður. Gli altri luoghi dove questi fiori danno spettacolo sono: la cascata di Skogafoss, la montagna Húsavíkurfjall e la penisola di Snæfellsnes, dove le fioriture si snodano tutto intorno alla chiesa di Hellissandur.

È possibile, inoltre, ammirare le fioriture di lupini anche nei dintorni di Reykjavik. Concedetevi qualche passeggiata a ritmo lento, tra le strade e i parchi, e aguzzate la vista: l’Islanda dipinta di viola è davvero bellissima.

I campi di lupini in fiore tra le strade d'Islanda

Fonte: iStock

I campi di lupini in fiore tra le strade d’Islanda