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Scoprire le meraviglie d’Europa a bordo delle houseboat

Ci sono destinazioni che vanno assaporate molto lentamente, per godere appieno della magnificenza dei paesaggi e delle suggestioni di luoghi unici e ineguagliabili. Il modo migliore per farlo è a bordo delle sempre più ambite houseboat, le case galleggianti progettate per navigare corsi d’acqua come fiumi o canali, offrendo tutti i comfort di alloggi senza dubbio originali. Tra i vantaggi c’è quello di poterle guidare, nella maggior parte dei casi, senza bisogno di avere una patente nautica. Ecco alcuni degli itinerari fluviali più imperdibili in Europa.

Alsazia e Lorena in houseboat

Un viaggio fluviale ricco di suggestioni porta alla scoperta dei paesaggi dai grandi contrasti dell’Alsazia e della Lorena, le due regioni della Francia nord-orientale per secoli contese con la vicina Germania. Lo sguardo spazia dalla grande pianura alsaziana ai rinomati vigneti, dai villaggi con le case a graticcio, dove ammirare le cicogne sui tetti, alla vivacità cosmopolita di Strasburgo, per poi incontrare, dall’altra parte, l’ampia pianura della Lorena con i laghi, i boschi e una natura da cartolina, fino ad arrivare alla splendida città di Nancy, considerata tra le più belle d’Europa.

Qui si può navigare nello storico Canal de la Sarre, che divide idealmente le due regioni arrivando fino al confine con la Germania e il Lussemburgo. Vi troverete tra ampie vallate costeggiate da laghi e fitte foreste, un vero sogno per gli amanti della natura. Altrettanto suggestivo, il Canal de la Marne au Rhin collega, nel suo braccio orientale, Nancy a Strasburgo, permettendo di scoprire il patrimonio regionale sul tratto da Saverne a Gondrexange, ma anche attrazioni sorprendenti come l’ascensore per barche di Arzviller, una delle più impressionanti strutture di navigazione francese.

Navigare tra le perle dei Paesi Bassi

Suggestioni senza eguali si respirano tra i canali dei Paesi Bassi. Senz’altro, una delle destinazioni da scoprire a bordo di una houseboat è Amsterdam (qui potete scoprire gli itinerari più inediti), navigando dai porti di Strand Horst e Loosdrecht, a sud della città, fino a Utrecht. Partendo sempre da qui ci si può avventurare attraverso l’ampio estuario del Gooimeer, dove ci si imbatte nei pittoreschi villaggi di pescatori.

Oppure si può fare rotta verso Haarlem, la favolosa città dei fiori, scrigno di storia e cultura separata dal mare del Nord da dune selvagge. Altrettanto affascinate il paesaggio della Frisia, costellato da una fitta rete di canali e laghi, una terra accogliente e rilassante, musa ispiratrice di artisti del calibro di Monet.

Lungo i canali della Germania

Anche la Germania ha le sue perle da ammirare in houseboat. Navigando nelle regioni nord-orientali del Meclemburgo e del Brandeburgo si viene a contatto con la natura incontaminata di una vera e propria riserva naturale, attraversata da un intreccio di fiumi, laghi e canali. Chi vuole immergersi nelle atmosfere del passato di città storiche, può partire dalla regione più meridionale del Brandeburgo, navigando fino a Berlino e a Potsdam, per poi addentrarsi nella campagna fino all’iconico castello.

Gli amanti degli sport acquatici e della pesca troveranno un vero paradiso a loro dedicato nel Meclemburgo, la terra dei laghi, dove c’è tanto da esplorare, tra escursioni nella natura o tour emozionanti alla scoperta di città deliziose e ricche di attrazioni come Müritz.

Houseboat in Italia: i più bei percorsi navigabili

Fra i percorsi navigabili più belli d’Italia, c’è quello della Laguna di Venezia, con i suoi segreti, gli incredibili scenari naturali e il fascino delle isole minori che la circondano, dalle più famose come Burano e Murano, alle più piccole, come Torcello, Sant’Erasmo, San Francesco del Deserto, Vignole e Pellestrina.

Il viaggio in houseboat porta alla scoperta di tanti altri luoghi incantevoli. Navigando la parte più settentrionale e selvaggia della Laguna, si scopre il Parco naturale del fiume Sile, che offre uno degli scenari più magici tra gli itinerari navigabili del nostro Paese. Partendo da Chioggia ci si può inoltre avventurare alla volta della Riviera del Brenta, che sfoggia le superbe Ville Palladiane, arrivando fino a Padova. Muovendosi invece dal borgo fluviale di Porto Levante, ci si immerge nel Delta del Po, un vero paradiso per gli amanti del birdwatching.

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È ritornata alla luce una città antichissima

Se da una parte è una meravigliosa notizia perché quella che vi stiamo per raccontare è una scoperta eccezionale, dall’altra parte non lo è così tanto per un semplice motivo: è ritornata alla luce una città antichissima ma a causa di un prolungato periodo di siccità.

Scoperta una città di 3400 anni fa sul fiume Tigri, in Iraq

Siamo in Iraq, sul fiume Tigri, una zona del Paese che a fine 2021 è stata colpito da una siccità prolungata. Una situazione che ha costretto la popolazione locale a prelevare grandi quantità di acqua dal bacino di Mosul per poter continuare a irrigare i campi. La conseguenza di tutto questo è stata che il livello dell’acqua del bacino è sceso così tanto da far riapparire il complesso urbano ai margini del corpo idrico vicino al sito archeologico di Kemune.

Lo scavo è cominciato a inizio 2022 e, grazie a questo, un gruppo di archeologi ha riportato alla luce una città di 3400 anni fa. Tali resti, risalenti all’Età del bronzo, erano rimasti sommersi per diversi decenni proprio nel bacino idrico di Mosul. Si pensa che la città potrebbe essere l’antica Zachiku, un importante centro dell’impero Mitanni (o anche Mitanni o Mitani), al potere tra il 1550 e il 1350 a.C..

Cosa è stato scoperto ulteriormente

Durante gennaio e febbraio di quest’anno l’archeologo Hasan Ahmed Qasim, presidente dell’Organizzazione per l’archeologia del Kurdistan, gli archeologi Jun.-Prof. dott.ssa Ivana Puljiz (Università di Friburgo) e il Prof. Dr. Peter Pfälzner (Università di Tubinga) hanno deciso spontaneamente di intraprendere scavi di salvataggio congiunti in collaborazione con la Direzione delle Antichità e del Patrimonio a Duhok.

Ad oggi sono riusciti a ricostruire gran parte della pianta della città e a dare nuova vita ad alcuni grandi edifici finora sconosciuti come una massiccia fortificazione, un magazzino a più piani e un complesso di officine. Ciò che sorprende maggiormente è che le strutture in mattoni di fango sono ancora ben conservate, nonostante siano rimaste sott’acqua per tantissimo tempo.

Ivana Puljiz ha spiegato che il grande palazzo dedicato allo stoccaggio risulterebbe molto importante poiché all’interno di questo deposito venivano immagazzinate enormi quantità di merci di varia natura, che erano poi trasportate da tutta la regione dell’odierno Iraq.

Ma non solo. Sono stati ritrovati anche cinque vasi di ceramica con un archivio di oltre 100 tavolette cuneiformi, alcune delle quali ancora in contenitori di argilla, che potrebbero fornire nuove informazioni sulla fine della città sommersa e sull’inizio del dominio assiro nella regione.

tavolette cuneiformi iraqu

Fonte: Universities of Freiburg and Tübingen

Tavolette cuneiformi all’interno di un vaso in ceramica,

Attualmente, per proteggere quanto ritrovato, gli edifici sono stati coperti con un telo di plastica e della ghiaia, sperando di preservare le pareti di argilla da ulteriori danni causati dall’acqua. Nel frattempo, il sito di scavo è di nuovo completamente scomparso nel bacino idrico.

Non è la prima volta che il bacino di Mosul mostra siti archeologici quando il livello dell’acqua si abbassa. È già accaduto, infatti, nel 2018 quando alcuni ricercatori avevano scoperto i resti di un grande palazzo che un tempo troneggiava sopra la valle del Tigri.

Probabilmente, a nord la struttura confinava con una città più grande. Anche nelle stanze del palazzo gli archeologi hanno riportato alla luce tavolette cuneiformi di Mitanni che indicano che questo sito poteva essere la città di Zachiku.

resti di epoca Mitanni fiume tigri

Fonte: Universities of Freiburg and Tübingen

Misurazione dei resti di epoca Mitanni
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La Shannon Blueway è il percorso più bello e incontaminato d’Irlanda

Se la chiamano Isola di Smeraldo, ci deve pur essere un buon motivo: l’Irlanda è la patria di verdi distese che si allungano a perdita d’occhio, interrotte solamente da bianche scogliere che si tuffano in un mare di mille sfumature diverse. La sua natura incontaminata è il panorama più bello del mondo, ed è proprio per viverla appieno che nascono le Blueways. Questi splendidi sentieri immersi nella vegetazione costeggiano laghi e fiumi, portandoci alla scoperta del polmone verde dell’Irlanda. E quello più suggestivo è probabilmente la Shannon Blueway.

Shannon Blueway, un viaggio mozzafiato

Tanti sono gli itinerari che ci potrebbero sorprendere con la loro bellezza, addentrandosi nel cuore dell’Irlanda più selvaggia. La Shannon Blueway è senza dubbio uno di questi: decine di chilometri seguendo il corso del fiume Shannon ci conducono in uno scenario magico e semplicemente meraviglioso, tra foreste fatate e piccoli villaggi colorati. Unico fil rouge, l’acqua: è questo l’elemento che caratterizza l’intero percorso, dallo spumeggiare dei fiumi alla placida serenità di deliziosi laghetti.

La cosa più affascinante? La possibilità di dedicarsi a tantissime attività outdoor, per unire il divertimento e l’adrenalina al fascino di paesaggi incantevoli. Ci sono esperienze per tutti, dai grandi ai piccini. Si può semplicemente godere della natura concedendosi una lunga camminata e poi un buon picnic sulle rive del fiume, oppure imbarcarsi in una pedalata mozzafiato tra i tanti sentieri ciclabili – alcuni adatti anche a chi è meno allenato.

E poi, ovviamente, tante esperienze in acqua: in canoa, si può pagaiare per chilometri lungo fiumi e canali, ammirando le bellezze naturali che scorrono lente a riva. Un’avventura, questa, disponibile per tutti grazie alle numerose guide che offrono assistenza e permettono di vivere emozioni incredibili.

Il percorso della Shannon Blueway

La Shannon Blueway ha molti punti d’accesso, quindi la si può percorrere anche solo in parte. Uno dei principali è il villaggio di Leitrim, graziosissimo agglomerato di casette a due passi dal fiume Shannon – e non solo. Proprio qui, infatti, il corso d’acqua si collega al fiume Erne attraverso un canale, chiamato il canale di Shannon Erne, che funge da punto di inizio di un’altra importante Blueway.

Ma torniamo all’itinerario principale, la Shannon Blueway: questa si dipana da Drumshanbo a Carrick on Shannon, tra tantissime bellezze. Si può pagaiare lungo il fiume, oppure passeggiare sulla splendida passerella galleggiante d’Irlanda, un tratto di appena 600 metri che si affaccia sull’Acres Lake. Da qui prende il via anche una bella pista ciclabile, che offre diversi percorsi (tra cui due anelli di pochi km, perfetti da affrontare anche con i più piccini).

Una volta giunti a Carrick on Shannon, l’itinerario si fa decisamente più suggestivo, essendo completamente in acqua. L’unica alternativa è dunque mettersi in canoa e iniziare a pagaiare, godendo la vista di panorami mozzafiato fino ad arrivare a Roosky, e poi ancora più a sud fino a Lanesborough, dove il fiume Shannon si getta nelle acque del Ree Lake.

D’altra parte, se questa avventura incredibile non basta a soddisfare la voglia di esplorare un angolo bellissimo d’Irlanda, nei dintorni ci sono tante altre sorprese in attesa di essere scoperte. Piccoli villaggi antichi, brughiere ricche di misteri e miniere che si perdono nelle viscere della terra, ma anche castelli imponenti e rustiche distillerie dove assaporare qualche prelibatezza locale: non resta che affrontare con entusiasmo questo viaggio da favola.

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Più alte del Niagara, queste cascate sono spettacolari

In Canada ci sono delle cascate meravigliose, altissime ed immerse in un paesaggio fiabesco. No, non si tratta delle famosissime Cascate del Niagara. Stiamo parlando delle Cascate di MontMorency.

Situate a pochi chilometri dal centro di Ville de Quebec, si stagliano per 85 metri di altezza, arrivando vicino al cielo. E sono una meraviglia.

Meno famose ma più alte di quelle di Niagara di circa 30 metri, offrono uno spettacolo che non ha eguali. Il rumore dell’acqua che fruscia con potenza verso il basso è l’unico suono che questo sprazzo di natura vi offrirà. Niente clacson, né città rumorose sullo sfondo.

cascate montmorency

Un arcobaleno colora le Cascate MontMorency

Visitare le Cascate di MontMorency

Per vedere da vicino le stupende Cascate di MountMorency, in Canada, è necessario percorrere una passerella ed una teleferica. Quest’area si trova vicino alla città di Quebec City, quindi, alloggiando nei dintorni, si possono raggiungere anche con la bicicletta. Ovviamente, non mancano i collegamenti con i mezzi pubblici dalla città.

Inoltre, Ville de Québec è una deliziosa cittadina in cui alloggiare. Ricca di vicoli acciottolati con cafè e negozietti che sembrano usciti dritti da un libro di fiabe, incarna a pieno lo spirito del Canada francofono.

Il percorso delle cascate

Le limpide acque delle Cascate MontMorency nascono tra il sobborgo di Beauport e la municipalizzata Boischatel. In questo tratto di terra incontrano il fiume MontMorency che va a sfociare nel San Lorenzo. Un confluire di potenze della natura che genera uno spettacolo che vale più di tutto.

La particolarità di queste cascate è l’erosione del fiume San Lorenzo e la conformazione del terreno che creano uno sbalzo naturale di ben 85 metri. Dovete poi immaginare il fronte largo quasi 46 metri, solo così riuscirete ad avere un’idea della maestosità e della forza di questi getti d’acqua.

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La maestosità di queste cascate, alte 85 metri

La passerella galleggiante

Per l’estate si prevede l’inaugurazione di una nuova attrazione che renderà le cascate ancora più attraenti. Infatti, verrà installata un passerella galleggiante di 180 metri. Costruita in acciaio e cemento, si aprirà alla base della cascata, rendendo l’esperienza nella natura ancora più coinvolgente.

Nonostante la passerella sia semi-sommersa, è progettata per resistere alla pressione del flusso e adattarsi al livello dell’acqua del bacino. Sono disponibili diverse modalità per accedere alla passerella, in modo da studiare al meglio la visita e il percorso. Di certo, si avrà un belvedere mozzafiato e qualche schizzo d’acqua a rendere più divertente l’avventura.

Quando programmare il viaggio?

Il momento dell’anno ideale per ammirare queste cascate sono i mesi estivi, quindi tra maggio e fine agosto. Anche se il clima della zona permette di esplorare serenamente città e natura anche nelle mezze stagioni.

Nelle belle giornate è possibile organizzare un delizioso pic nic con vista sulle cascate, immergendosi a pieno nella natura, magari gustando alcune pietanze locali. Il parco delle Cascate MontMorency è perfetto per passeggiate e momenti di relax all’aria aperta. Inoltre, si tratta di una location suggestiva anche per gli amanti del trekking e delle escursioni, ma anche della fotografia. 

State già controllando i voli per il Canada? Un viaggio tra le bellezze della natura è sempre una buona idea.

cascate montmorency canada

Il panorama mozzafiato delle cascate MontMorency

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La più bella gita da fare in giornata, a due passi da casa

Prendete un treno, poi un battello, e trascorrete la giornata all’aria aperta lungo un fiume prendendo il sole e ammirando il paesaggio. Non c’è nulla di più rilassante di una gita fuori porta, a due passi da casa.

È la nuova iniziativa turistica di Trenord per la bella stagione. Con un biglietto speciale che include il viaggio di andata e ritorno in treno da tutta la Lombardia si scende a Pizzighettone o a Ponte D’Adda e, da lì, si sale su un battello. Un’ora di navigazione, per ammirare la vegetazione e la fauna caratteristiche del paesaggio fluviale dell’Adda, a partire dalla cicogna bianca fino al falco della palude, facendo un giro ad anello attraverso il Parco Adda Sud.

Navigare sull’Adda

Si parte dal pontile di Pizzighettone, in località Gera, e si attraversa il Parco Adda Sud lungo una porzione di fiume ricca di flora e di fauna rigogliosa. Questa, infatti, è un’area protetta estremamente ricca di biodiversità e di specie locali che è possibile osservare grazie ad alcuni punti di birdwatching installati in vari punti del parco (nei pressi di Pizzighettone c’è per esempio il boschetto degli Ontani e la zona umida del laghetto “Oasi”). Oltre alla cicogna bianca e al falco di palude, molte altre specie frequentano la zona durante la migrazione. Non scordate di portare un binocolo per avvistarle.

Navigando lungo il fiume si scorgono anche delle antiche costruzioni. Sono i monasteri che erano sorti nel Medioevo, ma anche le cascine dei contadini tipiche della zona del lodigiano, cremasco e cremonese. Queste strutture agricole erano spesso affiancate da piccoli edifici per il culto e se ne trovano parecchi ancora in discrete condizioni.
Inoltre, sono tuttora esistenti alcuni castelli.

Come prenotare

L’offerta treno+battello costa 18 euro ed è acquistabile solo online. Vale il sabato pomeriggio e nei giorni festivi. Si può prendere qualunque treno diretto verso Mantova (linea Milano-Codogno-Cremona-Mantova) viaggiando in 2^ classe, l’importante è arrivare a destinazione in tempo per prendere il battello che parte il sabato alle 17 mentre la domenica e nei giorni festivi alle 11.30, 14.30, 15.45 e 17.

Si consiglia di prenotare anche il posto sul battello contattando, con almeno 24 ore di anticipo, il Consorzio Navigare l’Adda al numero 348 8661685 o via mail scrivendo a info@navigareladda.it. A bordo del treno e del battello è obbligatorio indossare la mascherina.

“Navigare sull’Adda” è una delle tante iniziative nel programma di promozione turistica “Gite in treno” ideato da Trenord per favorire un turismo di prossimità e sostenibile alla scoperta delle bellezze della Lombardia.

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Il Parco Adda Sud in Lombardia

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Nasce il Passa-Porto per il Tevere: cos’è

Il fiume Tevere come il Cammino di Santiago o la Via Francigena: al via l’iniziativa per favorire tutto l’anno un turismo di prossimità dalle sorgenti al mare.

Il progetto nasce dall’esperienza pluridecennale della Discesa Internazionale del Tevere, percorso guidato che ogni anno vede gli appassionati percorrere la Valle a piedi, in bici, canoa o SUP, e mira ad avvicinare le persone al fiume e a sostenere al contempo le attività economiche presenti lungo il cammino.

Ed ecco allora il Passa-porto Tevere, ispirato a quello dei pellegrini, una sorta di diario di viaggio e ricordo indelebile dell’esperienza vissuta.

Di cosa si tratta

Chi deciderà di percorrere l’itinerario del Tevere a piedi, in bicicletta oppure in canoa, avrà d’ora in poi la possibilità di scaricare gratuitamente il Passaporto tascabile dal sito Reginaciclarum e portarlo con sé come compagno di viaggio ideale per scendere il fiume.

A ogni tappa, il documento verrà timbrato come credenziale dai gestori delle attività sul territorio che coglieranno l’occasione per fornire, oltre ai propri servizi, anche preziose indicazioni sulle meraviglie locali da visitare: lungo il corso del fiume, infatti, spiccano siti archeologici dalla storia millenaria, siti natura 2000, cattedrali e chiese, aziende agricole dai prodotti di eccellenza e aree protette per itinerari che rimangono impressi nel cuore e nella mente.

Per ogni tappa, sul passaporto sono indicati i riferimenti per pianificare al meglio le esperienze via terra e via acqua.

Sono già ventotto le attività che hanno aderito al progetto e altre se ne aggiungeranno: sono bar, affitta bici e canoe, club sportivi, Pro Loco e Bed and Breakfast.

Via terra o via acqua, un percorso di emozioni

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Veduta di Poggio Mirteto

È un percorso ricco di bellezze naturalistiche da vivere (che sia per un giorno, un weekend o un’intera vacanza) percorrendo a piedi o sulle due ruote le otto (o 16) tappe realizzate dai volontari de “I Gatti della Regina Ciclarum” oppure a pagaia lungo la valle del fiume.

Le otto tappe estratte dalla traccia totale estiva sono:

  • dalle Sorgenti Fumaiole a Città di Castello
  • da Città di Castello a Perugia Ponte San Giovanni
  • da Perugia Ponte San Giovanni a Todi
  • da Todi ad Alviano
  • da Alviano a Orte
  • Orte a Poggio Mirteto
  • da Poggio Mirteto a Roma
  • da Roma al mare con quattro sottotappe così suddivise: da G.R.A. Labaro a Ponte Milvio, da Ponte Milvio a Trastevere, da Trastevere a G.R.A. Mezzocammino, da Mezzocammino a Fiumicino.

Un ambizioso progetto sperimentale e gratuito

Grazie all’impegno volontario degli organizzatori e delle numerose attività locali, il progetto è completamente gratuito: l’iniziativa ha però un potenziale tale da poter generare, se sviluppata, occupazione tutto l’anno e un indotto economico non soltanto durante il periodo della tradizionale Discesa del Tevere.

La fase di sperimentazione è seguita da SIMTUR, l’Associazione Professionisti Mobilità e Turismo Sostenibile, e i risultati della prima stagione verranno illustrati a novembre 2022 durante il quarto Forum del Turismo Fluviale e delle acque interne del Meeting “All routes lead to Rome”.

Gli ideatori hanno sottolineato come la fase del 2022 sia sperimentale con la speranza che, un giorno, il percorso lungo il Tevere possa essere custodito dalle Amministrazioni o dal “Parco del Tevere” così da fornire una rete capillare di servizi per accogliere turisti da tutto il mondo e salvaguardare il ricco patrimonio culturale, storico, naturalistico e agronomico nato attorno al fiume.

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Fiume Tevere

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Viaggi slow e chic: le più belle crociere lungo i fiumi

Se amate le crociere, ma odiate la folla delle grandi navi che ospitano seimila passeggeri, che hanno sei piscine, 40 ristoranti, intrattenimenti rumorosi a tutte le ore e luci al neon che non si spengono mai, questo viaggio è fatto per voi.

Un viaggio che non è soltanto una bellissima e lussuosa vacanza rilassante a bordo di una nave raccolta ma incredibilmente confortevole, bensì che è anche un’esperienza culturale di un certo spessore.

Le crociere lungo i fiumi come il Danubio o il Reno, come quelle organizzate da Avalon Waterways, non sono solo puro entertainment, sono molto di più. I porti che toccano i loro itinerari sono quelli delle grandi Capitali europee, dove una sosta consente di passeggiare tra i centri storici più belli del Vecchio Continente, di visitare musei, di assistere a un’opera, per esempio.

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In crociera sul Danubio

A bordo di una crociera fluviale si possono anche fare esperienze insolite, attraversare le chiuse o superare i confini tra Nazioni senza nemmeno accorgersene.

A bordo della nave

Le navi non sono grandi ammiraglie ma dei “boat-ique hotel” galleggianti. Poche le cabine e quindi anche gli ospiti a bordo, ma molto belle e confortevoli. Gli ospiti cenano tutti insieme nel Ristorante Panorama, anche se si ha la possibilità di avere un pasto veloce e informale nel Bistro. In ogni caso, le bevande self-service sono disponibili 24 ore su 24.Le serate sono allietate da un intrattenimento a bordo, per chi lo volesse.

Durante la navigazione, è bello rilassarsi nella propria cabina, seduti sulla poltrona leggendo un libro, magari scelto nella biblioteca ben fornita della Club Lounge, e guardando il fiume scorrere, ammirando i paesaggi che si attraversano dolcemente. Altrimenti si può approfittare della sala fitness attrezzata e, tempo permettendo, dello spazioso Sky deck con lettini e idromassaggio dove prendere il sole.

Le cabine a bordo

Le Suite Panorama hanno ricevuto il premio perché regalano una vista impagabile, grazie a una grande finestra panoramica che va da parete a parete e da pavimento a soffitto che si apre per più di due metri: è come avere una camera pieds dans l’eau. Ci sono anche le Suite Deluxe che sono poco più piccole. Tutte hanno comunque il bagno en suite. Tra gli optional, l’ospite può scegliere il tipo di materasso oltre che di cuscino. Fare la colazione in camera quando ci si sveglia la mattina è davvero il top.

Crociere estive

Questo tipo di crociere fluviali tra le Capitali del Nord Europa sono perfette per l’estate. Ci sono addirittura partenze riservate ai clienti italiani come le crociere “Incantevole Danubio” che vanno da Norimberga fino alla romantica Budapest (4 e 24 luglio, 7 e 21 agosto) e le crociere “Romantico Reno” che partono da Basilea e che arrivano ad Amsterdam (3 e 17 luglio e il 14 agosto). Entrambe durano otto giorni e sette notti.

Durante ogni tappa dell’itinerario sono incluse escursioni e tour con guida in italiano con approfondimenti culturali e attività esperienziali. In alternativa alle escursioni organizzate, è possibile visitare i luoghi in autonomia a piedi o in bicicletta seguendo i consigli dell’Adventure Host, uno speciale concierge che si occupa anche del benessere degli ospiti organizzando passeggiate nella natura, lezioni di yoga o di pilates sul panoramico Ponte Sky a bordo della nave.

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Arrivare a Budapest lungo il Danubio

La crociera sul Danubio

Famosa in tutto il mondo, la navigazione sul “bel Danubio blu” attraversa Germania, Austria, Slovacchia e Ungheria, con tappe in alcune tra le più affascinanti città dell’Europa Centrale. Questa crociera prevede l’imbarco a Norimberga, in Germania, da scoprire con un tour guidato tra le principali attrazioni della cittadina, come la fontana dorata, la cattedrale gotica e il castello Kaiserburg. La navigazione prosegue verso Ratisbona per una visita del suo centro storico, dal 2006 patrimonio Unesco. L’itinerario raggiunge poi Passavia, da esplorare con un tour guidato a piedi, e successivamente Linz, in Austria, da scoprire in libertà in bici seguendo uno dei tanti sentieri naturali.

La navigazione continua verso Melk, deliziosa cittadina con la magnifica abbazia benedettina che ospita la straordinaria biblioteca con oltre 100mila antichi manoscritti. L’itinerario attraversa poi la suggestiva regione vinicola della Valle di Wachau prima di giungere a Vienna, la “Città della musica”, da esplorare con una visita guidata nel cuore dell’Impero asburgico. Si può optare per un’escursione guidata facoltativa al castello di Schönbrunn, la sontuosa ex residenza estiva della monarchia asburgica, trascorrere il tempo libero in bicicletta o passeggiando nella pedonale Kärntner Strasse, la via dello shopping nel centro di Vienna.

Ultima tappa è Budapest, la vibrante capitale dell’Ungheria, per un tour guidato della città. Tra le escursioni facoltative, oltre al palazzo di Schönbrunn a Vienna, sono disponibili: la visita guidata all’abbazia benedettina di Weltenburg, un day tour a Salisburgo e la passeggiata alla scoperta dell’architettura e dell’arte di Budapest.

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In crociera lungo il Reno

La crociera lungo il Reno

Questo è un emozionante viaggio lungo uno dei fiumi più leggendari d’Europa, il Reno, attraversando spettacolari città e luoghi in Svizzera, Francia, Germania e Paesi Bassi. La crociera ha inizio a Basilea navigando poi verso Breisach, ai piedi del monte Kaiserstuhl sul confine franco-tedesco, da dove parte un tour guidato di Colmar, la “Piccola Venezia” di Francia situata nel cuore della regione vinicola dell’Alsazia. L’itinerario prosegue raggiungendo Strasburgo, giusto in tempo per una visita del centro storico e del quartiere La Petite France con i suoi negozi pittoreschi, i deliziosi bistrot e il tranquillo lungofiume.

La navigazione continua verso Magonza, in Germania, con la visita al Museo Gutenberg dedicato all’invenzione della stampa. La nave attraversa poi la spettacolare Gola del Reno, dove antichi castelli sorgono su scogliere a picco sull’acqua, prima di raggiungere Coblenza, da esplorare con un tour guidato per ammirare le splendide piazze e le caratteristiche “Quattro Torri”. Tappa successiva è la città di Colonia, da scoprire con una piacevole passeggiata guidata tra le vie del centro o in bicicletta. L’itinerario si conclude ad Amsterdam, con una crociera lungo i famosi canali della città. Tante le escursioni facoltative, come la visita guidata alla linea Maginot, un tour in bici nella campagna olandese e la visita alla bellissima città di Heidelberg.

Crociere in offerta

Chi prima arriva meglio alloggia, nel vero senso del termine. Queste splendide crociere, infatti, sono in offerta per un breve periodo durante il quale si può approfittare della tariffa “Panorama d’estate” che parte da 2.990 euro per persona tutto incluso. Il prezzo comprende il soggiorno in una delle grandi e raffinate Suite Panorama, il trattamento di pensione completa, vini inclusi, l’intrattenimento a bordo e il Wi-Fi, le escursioni guidate in lingua italiana e tutte le mance e le tasse portuali. È escluso solo il volo.

Panorama Suite

La pluripremiata Panorama Suite

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Fiume Notizie Viaggi

Scoprire una terra da favola tra i due grandi fiumi italiani

C’è una zona spettacolare del nostro Paese dove un patrimonio diffuso si svela nelle tradizioni, nei sapori e nei paesaggi. Un connubio perfetto che si manifesta nei borghi antichi, ville, chiese, abbazie e tenute rurali ricche di fascino. Una terra da favola che si trova tra due grandi fiumi italiani e dove i silenzi sono squarciati dal piacevole canto degli uccelli.

Rovigo, dove la natura abbraccia la storia

Siamo a Rovigo, in Veneto, una città che si sviluppa tra il fiume Adige e il Po e dove la natura abbraccia la storia, l’arte e la cultura. Proprio da queste parti è ora possibile vivere un’esperienza di viaggio autentica alla scoperta di luoghi inediti. Tutto ciò è l’obiettivo di Rovigo Convention & Visitors Bureau che dal 2021 è anche l’organizzazione incaricata di realizzare il Piano Strategico del Marchio d’Area “Terre fra Adige e Po”, aggregazione pubblico-privata che riunisce 40 enti per una gestione più efficace della promozione turistica.

Tante le esperienze da vivere come quelle che riguardano l’aspetto storico-culturale che aleggia nel capoluogo e che si snoda dalle “Due Torri” medioevali attraverso Palazzo Roncale e Palazzo Roverella. Quest’ultimo è il luogo culto di mostre di alto profilo internazionale come la recente dedicata a Chagall e quella in corso (visitabile fino al 26 giugno) su Kandinskij e alla sua evoluzione verso l’astrattismo, con ben ottanta opere esposte, cimeli, documenti, fotografie e filmati d’epoca.

A Palazzo Roncale, invece, tutta da vedere è la suggestiva mostra sull’esploratore di casa, Giovanni Miani e sul suo “Mal d’Africa”. Viaggiatore tanto innamorato delle sorgenti del Nilo e delle genti indigene, quanto da meritarsi l’appellativo di “Leone bianco del Nilo”.

Palazzo Roncale rovigo

Dettagli del Palazzo Roncale

Rovigo, tra sport e musica

Sapevate che Rovigo è una della capitali del rugby? A questo proposito, sempre Palazzo Roncale, in autunno si tingerà dei colori del rosso e del blu per tributare l’epopea di una disciplina icona che nel Polesine è via via diventata una vera e propria “fede”.

È innegabile che l’intero Polesine si identifichi con la sua squadra di rugby. Una passione che mobilita la tifoseria sia al leggendario stadio Battaglini, sia in trasferta e che ha fatto crescere molte generazioni con il mito della palla ovale.

Ma non solo. Rovigo custodisce tra le sue strade anche il prestigiosissimo Conservatorio Musicale “Francesco Venezze”, importante punto di incontro di studenti provenienti da tutta Italia (e non solo) che, partendo dai corsi base, concludono il proprio percorso formativo scegliendo tra due Master post laurea specialistica in “Musica applicata alle immagini” e in “Pianoforte”.

Ogni anno, inoltre, il Conservatorio organizza diversi eventi culturali e partecipa a numerosi progetti. Da non perdere dal 6 all’8 maggio, la prima assoluta, rappresentata al Teatro Sociale, di Flatlandia spettacolo multimediale dove le scene live si alternano a immagini video e suoni riprodotti, nell’ambito del Venezze Musica Festival. A luglio sarà il momento del Venezze Jazz Festival, e l’inizio di settembre quello del Cello City Festival che da dodici anni richiama a Rovigo violoncellisti di fama mondiale come Sollima, Brunello e molti altri.

Polinesine vento

Paesaggi del Polinesine

Fratta Polesine, meraviglia della provincia di Rovigo

Immerso nel silenzio di una storia millenaria che si respira in ogni istante, Fratta Polesine è un borgo che si distingue per essere uno scrigno di reperti preziosi di quell’antichissima “Frattesina”, riemersa e oggi valorizzati all’interno del Museo Archeologico Nazionale di Fratta e ai suoi tanti luoghi simbolici che seguono il corso della storia dal 400 al 900.

Il tour non può che partire da Villa Badoer, progettata da Andrea Palladio e patrimonio UNESCO, vanto dell’architettura locale, con la sua mole imponente quasi a dominare dall’alto della sua posizione. Il paesaggio intorno è ricco di suggestioni e di emozioni.

Del resto, la bellezza del borgo e la grande attività di sviluppo dell’amministrazione locale hanno permesso a Fratta di diventare crocevia di eventi di grande importanza mediatica, dalla musica al teatro, dalla letteratura all’arte contemporanea. Per finire nel novero delle scelte della trasmissione Rai “Il borgo dei borghi”.

A disposizione anche nuovi strumenti digitali che permettono al visitatore attraverso App e quant’altro, maggiori facilità di accesso e di informazione. Un progetto partito con il posizionamento di QR code all’ingresso delle Ville Badoer e Molin-Avezzù, mentre nel giardino di Casa Museo Matteotti, altra grande attrattiva del posto che ha dato i natali a Giacomo Matteotti, sono stati installati dei “beacon”, nuove tecnologie grazie alle quali gli spazi si teatralizzano, offrendo in tempo reale descrizioni personalizzate.

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Villa Avezzù di Fratta Polinesine

Rovigo e dintorni, cosa fare durante la bella stagione

Un terra che si sviluppa tra due fiumi, davvero splendida e che è anche un pullulare di possibilità per i viaggiatori più intrepidi, soprattutto durante la bella stagione. Gli amanti dei Cammini non devono lasciarsi scappare la Romea Strata, la Romea Germanica e il Cammino di Sant’Antonio.

La prima, la Romea Strata, è un percorso di ben 82 tappe che si snodano lungo 7 regioni italiane per la bellezza di 1400 km. Un cammino affascinante che attraversa anche il Veneto e che porta per mano lungo questa zona, con tutto il suo bagaglio culturale e naturalistico.

La Romea Germanica, dal canto suo, nel tratto italiano che va dal Passo del Brennero a Roma è lunga ben 1019 chilometri. In questa zona del Veneto costeggia una miriade di canali tra l’Adige e il Po, per giungere poi in Emilia Romagna.

Il Cammino di Sant’Antonio, invece, in circa 24 Km tocca aree sacre estremamente significative dal punto di vista della devozione antoniana e della fede, ma anche dell’arte e della storia. L’itinerario si svolge per lo più su strade sterrate di campagna e argini toccando l’asfalto solo per qualche inevitabile attraversamento.

Possibili escursioni anche in barca e bicicletta, lungo il Canal Bianco, mentre chi preferisce stare solo su due ruote con “Cicloguida Adige-Po” può combinare il piacere della sella insieme alla visita di borghi, ville e musei che s’incontrano lungo il tragitto.

A disposizione anche diverse escursioni nel Delta del Po, mentre chi è alla ricerca di esperienze uniche e spettacolari, in alcune Valli da pesca private di particolare pregio ed estensione può scegliere speciali escursioni in barca, bici o a piedi.

Insomma, questa terra tra due fiumi italiani è davvero un susseguirsi di sorprese e anche una zona in grado di soddisfare le esigenze di qualsiasi viaggiatore.

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La campagna della provincia di Rovigo

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Queste incredibili cascate vantano una leggenda unica

Nel cuore di un Paese ricco di ghiacciai, natura incontaminata e profondi fiordi che prendono vita lungo la costa, scorrono delle cascate incredibilmente scenografiche e che celano una leggenda davvero unica nel suo genere.

Siamo in Norvegia, nel Nord Europa, e proprio qui dalle pareti di uno dei fiordi più spettacolari di tutto il Paese, il Geirangerfjord, scendono impetuosi dei flussi d’acqua che solo a guardarli fanno vivere incredibili emozioni.

Geirangerfjord, il fiordo norvegese più spettacolare

Il Geirangerfjord è davvero uno dei fiordi più sorprendenti della Norvegia, uno spettacolo di Madre Natura che si distingue per essere circondato da montagne innevate e splendide cascate. È situato a circa 100 chilometri dalla città di Ålesund e visitarlo vuol dire inebriarsi di uno spettacolo straordinario dove cascate alte fino a 250 metri, acque profonde e pareti a strapiombo su cui si affacciano fattorie abbandonate, catapultano in un’altra dimensione.

Ma non solo. Il fiordo, alle sue due estremità, vede anche sbucare i tetti dei villaggi caratteristici di Hellesylt e Geiranger, mentre le montagne intorno sono attraversate da una serie di sentieri escursionistici come l’imperdibile Strada Montana Trollstigen, che si snoda fra strette pareti di roccia e oltrepassa le cascate, e La Strada delle Aquile. Non è un caso che insieme al Nærøyfjorden, il Geirangerfjorden sia stato inserito dall’Unesco tra i siti patrimonio dell’Umanità.

Geirangerfjord norvegia

Tutta le bellezza del Geirangerfjord

Nonostante tutta la meraviglia di cui è impreziosito, il vero tocco magico di questo fiordo unico al mondo sono le sue cascate. Ce ne sono diverse come, per esempio, la Cascata del Pretendente che vanta una peculiare forma a bottiglia, e quella chiamata il Velo di Sposa che cade oltre un bordo roccioso dove la luce del sole la fa sembrare un velo sottile che ricopre i massi. Ma la più famosa e scenografica di questo questo paradiso terrestre è la Cascata delle Sette Sorelle, che precipita direttamente in mare da un’altezza straordinaria.

La Cascata delle Sette Sorelle, cosa sapere

Sette è il numero dell’arcobaleno, delle note musicali e di molte altre simbologie che in qualche modo caratterizzano anche questa cascata. Una cifra mistica ma che fa da subito capire che dietro a essa si nasconde qualcosa di veramente speciale.

Partiamo dal presupposto che quella delle Sette Sorelle è la 39ª cascata della Norvegia per altezza e che è formata dal fiume Knivsflåelvane che si getta dalla scogliera settentrionale del Geirangerfjord. Sette fragorosi flussi che si riducono a 4 durante i mesi estivi, il più alto dei quali compie un salto di circa 250 metri. Un luogo molto turistico, e spesso ammirato grazie a delle crociere che portano direttamente nel cuore della natura del Nord Europa.

Ciò non toglie che questa cascata -come lo stesso fiordo – mantenga il suo irresistibile fascino, anche grazie alla particolare leggenda a cui è legato il suo nome.

Cascata delle Sette Sorelle norvegia

Tutta la bellezza della Cascata delle Sette Sorelle

La leggenda della Cascata delle Sette Sorelle

Si narra che da queste parti vivessero sette bellissime sorelle, così simili l’una all’altra da aver stregato un solo uomo: un principe che si trovava a passare da quei fiordi e che si rifugiò in un podere dove vivevano proprio queste sette affascinanti ragazze, insieme al proprio padre.

Il principe, incapace di resistere a tanta bellezza, decise di sposarne una, la più affasciante. Tuttavia, ogni giorno al risveglio dopo una notte di bagordi non riusciva più a riconoscere la sua prescelta.

Passarono gli anni e le sorelle, disperate in quanto nubili e in costante attesa del principe, diventarono inconsolabili. Una condizione che le portò a piangere continuamente e a versare così tante lacrime da formare dei piccoli corsi d’acqua sempre più tumultuosi, a tal punto da arrivare fino a fondo valle sotto forma di cascate.

Per punizione, essendo la causa di tanto dolore, anche il principe si trasformò in una cascata – ossia quella del Pretendente di cui vi abbiamo parlato sopra – che si trova proprio di fronte alla Cascata delle Sette Sorelle. Ma la cosa più curiosa è che il flusso d’acqua generato dal nobile uomo ha una forma di bottiglia, come simbolo di tutto l’alcol che beveva in vita  per annebbiare la sua memoria.

La sua “ingordigia” fu quindi punita con la legge del contrappasso dantesco: rimanere “a bocca asciutta” a contemplare per sempre la bellezza delle sette sorelle, senza essere degnato di un loro sguardo.

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La Cascata delle Sette sorelle in un giorno di sole

Cos’altro fare e vedere al Geirangerfjord

Oltre alla natura e alle cascate, da non perdere al Geirangerfjord sono i suoi due villaggi. Hellesylt si distingue per la sua aria fresca e pura, da respirare a pieni polmoni. Come si può immaginare, infatti, la natura prende il sopravvento su tutto, in un contesto davvero spettacolare.

Delizioso anche Geiranger che, nonostante sia particolarmente frequentato dai turisti, regala degli scorci mozzafiato. C’è però una brutta notizia: la cittadina, insieme a Hellesylt, è sotto il costante pericolo della Åkerneset, ossia la montagna situata alle sue spalle che sta lentamente franando nel fiordo anche a causa del cambiamento climatico. Ciò vuol dire che se la frana precipitasse in modo massiccio, causerebbe uno tsunami che potrebbe radere al suolo la marina della città.

Chi ama la natura non può perdersi la Strada dell’Aquila, ovvero gli ultimi spettacolari 7 km della Rv63 proveniente da Åndalsnes. Un tratto che scende tortuoso lungo il ripidissimo pendio in 11 tornanti, ognuno dei quali regala una vista sempre più bella sullo stretto e straordinario fiordo.

Tutto questo nasce dalla Strada Montana Trollstigen, un itinerario di ben 106 kilometri che attraversa il meglio della natura della Norvegia, regalando una vista vertiginosa su ripide montagne, cascate, fiordi profondi e fertili vallate. Con una pendenza del 9 per cento e 11 stretti tornanti, è circondata da alte montagne ed è un costante inebriarsi di un magnifico panorama sul villaggio di Geiranger, la favolosa Cascata delle Sette Sorelle, la fattoria alpina Knivsflå e il più famoso fiordo al mondo, il Geirangerfjorden, Patrimonio Mondiale dell’Unesco.

Insomma, questa zona della Norvegia con la sua maestosità, la sua natura e le sue cascate impressionanti è un posto che non ha eguali al mondo e dove la natura mette in  in bella mostra tutta la sua incontenibile forza. Un’area del nostro continente da visitare il prima possibile.

Hellesylt

Il pittoresco villaggio di Hellesylt

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Come in una fiaba: la grotta delle meraviglie tra la natura italiana

Il mondo che abitiamo non smette mai di stupirci perché è pieno di meraviglie che incantano e sorprendono. E per scoprire la grande bellezza che ha messo in scena Madre Natura, e che poi è stata preservata e valorizzata dall’uomo, non abbiamo bisogno per forza di recarci dall’altra parte del globo, perché alcune di queste sono legate in maniera indissolubile al nostro territorio. Come le Cascate del Varone e quella grotta delle meraviglie che sembra uscita da un libro di fiabe.

Ci troviamo a Tenno, nei pressi di Riva del Garda. È qui che è conservato alla stregua di un tesoro prezioso uno dei luoghi più straordinari, affascinanti e suggestivi di tutto il Trentino Alto Adige. Non è un caso che proprio qui ogni anno giungono migliaia di visitatori provenienti da tutto il mondo per ammirare e attraversare l’incantevole paesaggio che si apre davanti agli occhi.

Tappa imprescindibile di un viaggio in Trentino, nonché principale attrazioni naturale dell’Alto Garda, le cascate sono inserite all’interno del contesto paesaggistico del Parco Grotta Cascata Varone, un luogo intriso di fascino e magia dove è possibile ammirare tutta la grandiosità della natura. Pronti a partire?

Cascate del Varone

Cascate del Varone

Le Cascate del Varone

Situate a tre chilometri da Riva del Garda, queste cascate sono delle vere e proprie celebrità in tutta la regione da secoli. Già nel 1800, infatti, scrittori, poeti e uomini illustri amavano visitare questo microcosmo romantico e misterioso fatto di antri scuri e vorticosi zampilli d’acqua e giochi di luci e ombre.

Lo scrittore e saggista tedesco Thomas Mann ha descritto la grande bellezza di questo luogo, visitato durante una vacanza sul Lago di Garda, nel suo libro La montagna incantata durante. Una bellezza che ha incantato anche altri come Gabriele D’Annunzio, il principe Umberto II e Franz Kafka. Perché in effetti, guardando la cascate che irrompono in un paesaggio selvaggio e idilliaco, è impossibile non innamorarsi.

Con una maestosa altezza di 100 metri, le cascate sono originate dal torrente Magnone e alimentate dalle perdite sotterranee del lago di Tenno. Per osservare la discesa dell’acqua, in tutta la sua grandiosità, è possibile addentrarsi nella gola attraversando la passerella inaugurata il 20 giugno del 1874 Re di Sassonia, Giovanni, ed il Principe Nicola di Montenegro.

Cascate del Varone

Cascate del Varone

La grotta delle meraviglie

Quello che oggi è l’ingresso del Parco Grotta Cascata Varone è stato progettato dall’architetto Maroni, lo stesso che ha firmato il progetto del Vittoriale, la villa a Gardone di Gabriele D’Annunzio.

Diventata simbolo e orgoglio dei cittadini del territorio, la grotta delle meraviglie si apre agli occhi di chi guarda con un tripudio di elementi naturali e acquatici. Tra piccoli sentieri e ponticelli che attraversano zone di luce e di ombre, si arriva alla Grotta Inferiore dove si ammira l’ultima parte della cascata che conclude la sua grandiosa caduta.

Salendo i 115 scalini che collegano le diverse parti della grotta, è possibile arrivare alla parte superiore dove tutto ha inizio, dove la cascata fa il suo salto. Per arrivare fin lì occorre addentrarsi nelle viscere della montagna attraversando un tunnel lungo 15 metri che conduce nella zona più suggestiva di tutto il parco.

Tra la Grotta Inferiore e quella Superiore, però, un altro paesaggio idilliaco si apre davanti agli occhi dei visitatori, un Parco Botanico dove le piante mediterranee e gli arbusti di alta montagna convivono insieme a palme, jukke, cipressi e oleandri.

Visitare il Parco Grotta Cascata Varone, quindi, è una vera e propria esperienza straordinaria che permette di entrare in contatto con la natura autentica e vivere il perfetto equilibrio tra acqua, natura e architetture naturali.

Cascate del Varone

Cascate del Varone