Categorie
capitali europee Europa Fiume Francia Idee di Viaggio litorali mare Parigi Viaggi

Sotto il sole della Senna: anche Parigi ha la sua spiaggia

Organizzare un viaggio a Parigi, che sia il primo o l’ennesimo, è sempre un’ottima idea. Lo è perché la capitale della Francia è un concentrato di storie, culture e usanze che da secoli affascinano il mondo intero, perché le strade, i quartieri, le piazze e le rive della città trasudano arte, moda, tradizioni gastronomiche e romanticismo da ogni parte. E perché è proprio nella Ville Lumière che sono conservati alcuni dei monumenti più iconici di tutto il pianeta.

Parigi è bella sempre. Lo è in autunno, quando gli alberi che costeggiano gli ampi boulevard si appropriano dei suggestivi colori della palette autunnale e lo è in primavera quando, improvvise esplosioni di fiori, incorniciano la  Tour Eiffel e corrono lungo le rive della Senna. Lo è anche in inverno, grazie alla presenza delle neve che trasforma il paesaggio urbano in una cartolina dalle infinite suggestioni.

Raramente, invece, scegliamo di raggiungere la capitale francese in estate, preferendo a questa paradisi terrestri o località di mare che ci consentono di trascorrere le giornate sotto l’ombrellone. Non tutti sanno, però, che anche la Ville Lumière può regalarci un’esperienza simile, anche se inedita, permettendoci di prendere il sole sulla Senna. Perché sì: anche Parigi ha la sua spiaggia, curiosi di scoprirla?

Trascorrere l’estate a Parigi tra spiagge e musei

Di giorno ci si rilassa sotto il sole, immergendo i piedi in una sabbia soffice e dorata, di sera, invece, si passeggia tra le vie del centro, ricche di storia e di fascino, sostando nelle caffetterie alla moda e deliziando il palato all’interno dei ristoranti di lusso: è questa la vacanza ideale.

Un’avventura a ritmo slow che soddisfa tutte le esigenze di quei viaggiatori che vogliono godersi il meritato relax, meglio ancora se sotto l’ombrellone, senza però rinunciare alle bellezze che appartengono allle città d’arte. E a Parigi, tutto questo, è possibile.

Dal 2002, infatti, la capitale francese ha messo a punto un progetto, perpetuato fino a oggi, che prende il nome Paris Plage e che prevede l’installazione di una vera e propria spiaggia che corre per 3,5 chilometri lungo la riva destra della Senna.

La distesa di sabbia viene inaugurata tra luglio e agosto e resta accessibile per 4 o 5 settimane, un periodo di tempo durante il quale, lungo la Senna, vengono organizzate attività ludiche e sportive dedicate ai cittadini che hanno deciso di trascorrere l’estate in città e a tutti i viaggiatori desiderosi di conoscere Parigi.

Sotto il sole della Senna

La Paris Plage, che si snoda tra il Quai du Louvre e il ponte d’Arcole, rende inaspettatamente la Ville Lumière una destinazione perfetta anche in estate. Come abbiamo anticipato, infatti, durante i mesi di luglio e agosto è possibile trascorrere le giornate su spiagge attrezzate con vista sulla Senna.

Alla sabbia si alternano prati erbosi incorniciati da palme che conferiscono un sapore esotico. Inoltre, su tutto il litorale, ci sono sedie a sdraio, ombrelloni e chioschetti di cibo e bibite fresche per permettere alle persone di immergersi totalmente in un’atmosfera vacanziera.

La spiaggia, che è aperta dalle 9 del mattino fino a mezzanotte, si trasforma poi nel palcoscenico di eventi coinvolgenti che intrattengono l’estate parigina a suon di concerti, spettacoli, cultura e sport.

Categorie
Costa Azzurra Europa Francia itinerari culturali panorami Provenza Viaggi

Tour della Francia del Sud: Costa Azzurra, Provenza e Camargue

Non bisogna andare troppo lontani dall’Italia per scoprire paesaggi incantati e angoli di mondo incredibilmente suggestivi ma quasi completamente diversi dai nostri. Basta dirigersi al confine, per poi spingersi un po’ più in là, e lasciarsi avvolgere completamente da atmosfere vivaci e, allo stesso tempo, di un’eleganza e semplicità uniche.

Dov’è possibile fare tutto questo? In Francia del Sud, un territorio costellato di meraviglie e in cui fare dei tour che sono in grado di regalare emozioni uniche nel loro genere.

Caldana Europe Travel, un grande e dinamico tour operator specializzato nell’organizzazione di viaggi guidati con accompagnatore in Italia e in Europa, ne pianifica diversi che sono uno più irresistibile dell’altro.

Costa Azzurra: mare e lusso

Qualsiasi tour che si rispetti della Francia del Sud non può che cominciare dalla Costa Azzurra che è in grado di regalare un viaggio perfettamente in equilibrio tra angoli di natura lussureggiante, arte, storia, cittadine mondane, mare e lusso.

Dapprima Nizza, città sempre in festa e ricca di locali alla moda, che conserva fieramente il fascino retrò della sua città vecchia insieme alla raffinata architettura in stile belle époque. E poi sì, qui c’è anche la possibilità di rilassarsi grazie alle meravigliose passeggiate lungo il mare o le piccole soste in spiaggia.

Vi basti pensare a Saint Tropez, meta spesso frequentata da vip, che si distingue per il suo vivace centro storico fatto di facciate dai colori pastello che vanno a incorniciare un romantico porto. Se da un lato la si può considerare la patria di yacht e barche di lusso, dall’altro è una bellissima cittadina dai tetti con le tegole rosse e di grande fascino.

Saint Paul de Vence

Fonte: Caldana Europe Travel

Saint Paul de Vence

C’è poi Saint Paul de Vence che in molti sono pronti a giurare che sia il borgo più romantico di tutta la Provenza: abbarbicato su una montagna, è un villaggio interamente pedonale dove scoprire piazzette armoniose, vedute emozionanti e piccoli angoli di fascino.

Cannes

Fonte: Caldana Europe Travel

Cannes

Infine Cannes che tra palazzi d’epoca, ristoranti alla moda, yacht colossali e tantissime persone in vacanza, custodisce anche qualche angolo di pace che conquista il cuore di ogni suo visitatore.

Alla scoperta delle Terre di Provenza

Per fare un vero viaggio nel Sud della Francia bisogna addentrarsi nel suo cuore più puro: quello delle Terre di Provenza. I viaggi di Caldana Europe Travel permettono di farlo attraverso itinerari che toccano tutto il meglio di questo angolo di mondo dai profili magici.

Gordes

Fonte: Caldana Europe Travel

Gordes

In Provenza, per esempio, è possibile scoprire una serie di borghi arroccati che sembrano delle piccole bomboniere. È il caso di Gordes, luogo dal fascino senza tempo, dove spiccano le bianche rocce che compongono le case rendendolo unico e inimitabile.

Rousillon

Fonte: Caldana Europe Travel

Rousillon

Poi ancora Rousillon che, invece dei colori candidi del villaggio precedente, sfoggia tonalità rossastre e ocra grazie alla terra estratta dalle cave vicine che, anche se solo per un attimo, fanno credere al visitatore di essere approdato in un parco americano. Un paese che con la luce del sole dà il meglio di sé fondendosi con armonia nel blu del cielo limpido e nel verde della natura che lo circonda.

La Provenza è una regione caratterizzata da un clima così mediterraneo che con molta probabilità è tra i migliori di tutto il Paese. E sono proprio le condizioni atmosferiche dolci che permettono la fioritura della pianta che più la contraddistingue: quella della lavanda. Campi ondulati dalle mille tonalità di viola sono il fiore all’occhiello di un tour in queste zone, uno spettacolo imperdibile poiché sembra un mare viola che si perde a vista d’occhio.

Senanque

Fonte: Caldana Europe Travel

Senanque

Sì, pare di stare in un quadro impressionista in cui il ronzare delle api e delle cicale, il profumo intenso, i contrasti del tramonto, e molto altro ancora, rendono l’esperienza quasi onirica. Gli amanti della fotografia troveranno pane per il loro denti presso il pittoresco borgo di Sault e l’abbazia di Senanque, un capolavoro dell’architettura cistercense che si riempie di ancor più fascino quando fiorisce la lavanda.

Un viaggio nella Francia del Sud permette di toccare con mano, mangiare con gli occhi e amare con lo spirito il cosiddetto “douce France”, quel concetto che esprime la spensieratezza, la cultura, la cucina, le tradizioni, i paesaggi naturali, i cieli blu e gli orizzonti che impreziosiscono questo angolo francese: la Provenza è tra le espressioni massime della bellezza più autentica della Francia.

Una piacevolezza che si può percepire a 360 gradi anche in “Un Anno in Provenza”, il famoso libro di Peter Mayle che è stato poi trasformato in un omonimo film di successo. Un’opera che ha contribuito a far conoscere questo sinuoso territorio francese in tutto il mondo. Non a caso tra le righe non solo è possibile leggere degli angoli più incantati di questa regione, ma anche delle sue maestrie artigiane che lo rendono ancora più speciale e peculiare.

Camargue: una regione unica caratterizzata da paesaggi naturali mozzafiato e una fauna selvatica

E chi vuole conoscere il Sud della Francia ancora più a fondo può partecipare tour di Caldana Europe Travel Provenza e Camargue, una zona di cui è praticamente impossibile non innamorarsi.

La Camargue è una regione eccezionale che consente di fare un “bagno” di paesaggi naturali dai profili divini e di scoprire una fauna selvatica che sa colpire.

Aigues Mortes

Fonte: Caldana Europe Travel

Aigues Mortes

Vi basti pensare che da queste parti il nostro meraviglioso Mar Mediterraneo si fonde con le diverse bocche del Rodano. Quel che emerge è un paesaggio punteggiato di lagune, stagni, praterie, distese di sabbia e sale dove spesso si possono avvistare fenicotteri rosa ed aironi. Un’area famosa persino per l’allevamento di tori e cavalli bianchi, anche se a lasciare privi di parole è Aïgues Mortes, un borgo fortificato medievale protetto da possenti bastioni dove a perdita d’occhio si estendono saline dall’acqua rosa.

Camargue

Fonte: Caldana Europe Travel

Camargue

Saintes Maries de la Mer è invece la suggestiva Capitale di questa affascinante regione. Si presenta come un intreccio di case dai colori candidi che fanno da scudo a una meravigliosa chiesa romanica. Il paesaggio da cui è circondata è autentico e selvaggio, con il vento che va ad accarezzare immense spiagge di sabbia bianca, mentre i gitani che popolano la località si aggirano nelle piazzette con chitarre e cappelli neri.

Basta poi percorrere pochi chilometri per raggiungere distese di rosa che tolgono il fiato: le saline più grandi d’Europa, situate a Salin-de-Giraud. Tra tonalità viola, rossastre e mille sfumature di rosa, si innalzano nel cielo enormi montagne di sale silenziose, un incredibile paesaggio di natura allo stato puro e dove dimorano anche oltre 200 specie di uccelli, e più di 260 tipologie di piante.

Arles - Espace Van Gogh

Fonte: Caldana Europe Travel

Arles – Espace Van Gogh

Poi ancora Arles, una città che è stata persino inserita nell’elenco dei siti Unesco per via della presenza di numerosi monumenti romani. Un luogo in grado di incarnare perfettamente lo spirito della Camargue: gitana, pregna di storia, di arte, e contemporaneamente anche ospitale e vivace.

Quelle che vi abbiamo raccontato sono solo alcune delle tappe dei tour. Non resta che scoprirli più a fondo per regalarsi un viaggio che arricchisce lo spirito, il bagaglio culturale e le esperienze di ognuno di noi.

Categorie
Cannes Curiosità Europa Francia Idee di Viaggio Viaggi vip

Il villaggio, a due passi da Cannes, tanto amato dal cinema

Quando si spengono le luci della ribalta, che illuminano la Croisette di Cannes durante il Festival del cinema, uno dei più grandi eventi mondani al mondo, che si svolge a maggio sulla Costa Azzurra, registi, attori, attrici, starlette e magnati del mondo del cinema internazionale se ne vanno, ma alcuni non molto lontano.

A due passi da Cannes, c’è un delizioso villaggio di cui molte celebrity si sono innamorate nel corso degli anni, tanto da aver scelto di trascorrervi le loro vacanze se non addirittura di andarci a vivere, tra un ciack e l’altro.

Stiamo parlando del villaggio di St Paul de Vence, già rifugio di molti artisti, pittori e scultori che qui hanno trovato la pace e l’ispirazione per poter creare molto delle opere che ancora oggi rendono questo luogo unico.

st-paul-de-vence-passeggiata

Fonte: 123rf

Passeggiata lungo le mura di St Paul de Vence

St Paul de Vence, il villaggio amato dalle celeb

Il registra francese Jacques Prévert lo scoprì negli Anni ’40. Qui si rifugiò a scrivere la stesura di alcuni sui celebri film che vennero poi girati negli studi cinematografici Victorine di Nizza. Ma qui scrisse anche i testi della famosa canzone di Yves Montand “Le feuilles mortes”. Era il 1947, anno della prima edizione del Festival di Cannes.

Ed è proprio a Saint-Paul de Vence che nacque l’idillio tra Yves Montand e l’attrice francese Simone Signoret. La prima volta che s’incontrarono fu alla Colombe d’Or, un bellissimo ristorante ricavato in un antico edificio in pietra, e fu nel Municipio del villaggio che s’unirono in matrimonio nel ‘51.

La famiglia che gestisce il locale da decenni ha conosciuto tutti i personaggi che sono passati di qui, da Pablo Picasso ad Henri Matisse, da Georges Braque a Marc Changall, che scelse di essere sepolto proprio nel piccolo cimitero cittadino alla fine di rue Grande, e molti altri che ancora oggi lo frequentano (e che per questione di privacy non possiamo nominare).

Qui venivano artisti e poeti fin dagli Anni ’20, non soltanto per mangiare ma vi soggiornavano, visto che è anche un albergo. Negli Anni ’40 era già 2the place to be”, dove le star del cinema amavano ritrovarsi. Durante le tante edizioni del Festival di Cannes, ma anche durante le riprese dei film ambientati sulla Costa Azzurra, molti attori, registi e produttori preferivano rifugiarsi in questo angolino tranquillo lontano dalla folla e dalla confusione.

Segretamente custodito tra le sue antiche mura, il villaggio è stato molte volte il set di produzioni. Sono stati tantissimi anche gli spot Tv che sono stati girati a St Paul. Tra questi, quello di una bibita con protagonista nientemeno che Richard Gere ambientato nel bar nella place de la Grande Fontaine, quello di una birra, di un’auto sportiva, solo per citarne alcuni.

st-paul-de-vence-fontana

Fonte: 123rf

Uno degli scorci più famosi di St Paul de Vence

E proprio il Café de la Place, davanti alla quale si trova il grande campo di bocce – a St Paul, come in tanti altri villaggi del Sud della Francia, il “jeu de boules” è un must -, ha fatto da sfondo a tanti incontri vip. Yves Montand amava giocare a bocce, così come anche l’amico attore e lottatore italiano Lino Ventura. E, se vi capita di andarci, buttate l’occhio perché non si sa mai chi potreste incontrare.

St Paul de Vence, un borgo da amare

La piazza e il café sono proprio all’esterno delle alte mura che racchiudono da secoli il villaggio di St Paul de Vence e, d’estate, sono sempre strapiene di turisti che vengono numerosi a visitarlo. Di borghi sulle alture della Costa Azzurra ce ne sono tantissimi, ma questo ha davvero qualcosa di speciale che fa sì che tutti lo adorino.

C’è un unico accesso alla cittadina, la Porta Royale. Ancora oggi si trova il cannone Lacan posto a difesa della città. Sempre a protezione del borgo vi era l’antico castello, del quale oggi rimane solo l’alta torre, chiamata il Donjon, ora sede del Municipio.

st-paul-de-vence-mura

Fonte: 123rf

Il borgo fortificato di St Paul de Vence visto dall’alto

Sulla stessa piazza del Donjon si trova la chiesa Collegiale costruita nel XIII secolo e rifatta nel Settecento. Degna di nota per i suoi affreschi, i mosaici e le sculture in stile moderno, come l’altare a forma di mano, è la Cappella dei Penitenti Bianchi, conosciuta anche come Cappella Folon, in quanto fu progettata dall’artista belga Jean-Michel Folon. Simbolo della città è anche la fontana costruita nel 1850 e divenuta oggi un monumento storico. Ancora oggi è il punto di incontro non solo per gli abitanti ma anche per gli artisti e i personaggi famosi che visitano il borgo.

St Paul è un borgo ricco di opere d’arte e di artigianato locale, spesso esposti in gallerie d’arte lungo il centro storico perfettamente conservato nel tempo. Con i suoi vicoli stretti, i fiori alle finestre, le deliziose boutique e i piccoli bistrot tipici è perfetto per una vacanza romantica all’insegna del relax, dell’arte e della tranquillità.

 

Categorie
Europa Francia Idee di Viaggio Provenza Viaggi viaggiare

Brihuega, viaggio alla scoperta della “Provenza Spagnola”

Chi lo ha detto che bisogna andare per forza in Francia per vedere la mitica – e affascinante – fioritura della lavanda? Lo si può fare certamente anche in Italia, ma c’è un posto che prende vita al di fuori dai nostri confini nazionali che non è di certo da meno: Brihuega

Dove si trova Brihuega

Brihuega è un Comune spagnolo di quasi 3000 abitanti situato nella comunità autonoma di Castiglia-La Mancia, nella Provincia di Guadalajara, a poco più di 45 minuti distanza da Madrid, la magica Capitale del Paese. Una località che si fa spazio tra le meraviglie della valle di Tajuña, una zona che conserva un notevole patrimonio monumentale e angoli altamente suggestivi.

Per tantissimo tempo è stato un territorio che ha sopravvissuto soprattutto grazie al lavoro di agricoltori e allevatori, anche se per un periodo ha avuto anche una fiorente industria. Purtroppo nel corso degli anni la situazione economica è peggiorata, e per questo molti abitanti del luogo hanno dato vita a un fenomeno che anche noi italiani conosciamo bene: lo spopolamento.

Ed è stato così che un contadino locale, Andrés Corral, a seguito di un viaggio nella Provenza Francese in cui venne a conoscenza dei sinuosi campi di lavanda, decise di cambiare le cose. Si mise a studiare le caratteristiche di questa pianta, arrivando al punto di capire che era perfetta anche per essere coltivata nella sua Brihuega.

Valle di Tajuña lavanda

Fonte: iStock

La valle di Tajuña vista dall’alto

Scelse perciò, insieme ai suoi fratelli e a un profumiere, di iniziare a lavorare questa pregiata pianta erbacea. Oggi i fiori viola sbocciano in quasi mille ettari di terreno, ed è stato anche costruito un impianto di distillazione di essenze di lavanda che attualmente produce il 10% della produzione mondiale e che è considerato quello meglio attrezzato d’Europa.

Un progetto che ha fatto rinascere la regione, al punto che Brihuega, oltre a essere la “Provenza Spagnola”, detiene anche un festival culturale a cui vale la pena partecipare almeno una volta nella vita.

I campi di lavanda

Visitare i campi di lavanda di Brihuega è come fare un viaggio dai profili onirici. Un tappeto di mille tonalità di viola, profumi freschi e rilassanti, si aprono agli occhi del visitatore durante i mesi estivi.

Il periodo migliore per visitarli, se li si vuole scoprire nel momento della fioritura, è quello che va da fine di giugno a inizio di luglio: è come tuffarsi in un mare viola dal profumo intenso. Luglio e agosto sono i mesi in cui, invece, la maggior parte dei fiori ha ormai raggiunto il massimo splendore possibile.

Prima di pianificare il viaggio è però sempre opportuno tenere a mente che la stagione della fioritura può variare a seconda del tempo e di altri fattori. Consigliamo quindi di verificare online quando è prevista nell’anno di riferimento.

Campi di lavanda di Brihuega

Fonte: iStock

Campi di lavanda al tramonto a Brihuega

Il Festival della Lavanda

A Brihuega la lavanda è una vera e propria istituzione, un bene prezioso e ormai quasi un simbolo della città. Non a caso si è deciso persino di dedicargli un interessante festival culturale che ogni anno attira migliaia di visitatori.

Si tratta di un evento annuale che celebra questa preziosa pianta e che include una serie di attività legate ad essa, come per esempio passeggiate nei campi di lavanda, dimostrazioni del processo di coltivazione e lavorazione, e “assaggio” di prodotti a base di lavanda, come oli essenziali, creme e profumi.

Sono presenti anche diverse attività culturali e musicali, tra cui imperdibili concerti, balli e concorsi. In genere – e purtroppo – dura solo due giorni all’anno. Le date previste per questo 2023 sono il 14 e il 15 luglio, ma se impossibilitati a partecipare, niente paura: la lavanda rimarrà comunque lì pronta a mostrarsi in tutte le sue raffinate sfaccettature.

Cos’altro vedere a Brihuega

Brihuega, seppur piccolina, oltre alla lavanda ha molto altro da fare ammirare ai suoi ospiti. Vi basti sapere che compare persino nella bellissima opera “Viaggio all’Alcarria”,  la regione in cui si trova questa piccola città, del rinomato scrittore Camilo José Cela.

Situata nella valle del fiume Tajuña, un’area così verde che le ha fatto guadagnare il soprannome di Jardín de La Alcarria, è una città murata dove svettano ancora due maestose porte: quella del Campo da Ballo e quella della Catena o l’Arco di Cozagón, che conducono presso un centro storico che è stato persino dichiarato Bene di Interesse Culturale.

Degno di nota è il Castillo de la Piedra Bermeja, una struttura di origine musulmana con stanze in stile romanico e una cappella in stile gotico. A fianco vale la pena fare un salto presso la chiesa di Santa Maria de la Peña, del XIII secolo, e le rovine dell’antico convento francescano.

Cosa vedere presso la città di Brihuega

Fonte: iStock

Il centro storico di Brihuega

Percorrendo le strade cittadine, il visitatore ha il privilegio di raggiungere ulteriori monumenti e nobili edifici, come la prigione pubblica dell’epoca di Carlo III e la dimora dei Gómez. Bellissimo è anche il complesso della Fabbrica Reale di Stoffe, una struttura che si distingue per essere un vero e proprio esempio di architettura industriale spagnola del XVII secolo. Meravigliosi sono anche i giardini, così come il convento di San José e le chiese di San Miguel e di San Felipe.

Il viaggiatore più curioso non potrà non notare le numerose fontane, alcune delle quali monumentali. Tra le varie presenti merita una menzione la Blanquina, che possiede ben dodici zampilli e un collegamento all’antico lavatoio.

Cosa vedere nei dintorni

Brihuega ha la fortuna di sorgere in un territorio sorprendente: quello de La Alcarria. In questa regione sono tante le cose da visitare, ma senza ombra di dubbio vale la pena fare un salto a Guadalajara.

Una città in cui rilassarsi grazie a un centro storico prezioso e pregno di edifici di grande valore, sia storico che architettonico. Un esempio è il palazzo dell’Infantado, l’edificio in assoluto più importante e simbolo di questa bella località spagnola.

I più intraprendenti possono invece decidere di percorrere circa 70 chilometri per arrivare presso il villaggio di Buendia: qui prende vita la Ruta del Las Caras, uno dei cammini più curiosi e speciali di tutta la Spagna. In appena 2 chilometri di sentiero è possibile, passo dopo passo e nel bel mezzo di una cornice naturale incantevole, interfacciarsi con ben 18 sculture e bassorilievi scolpiti nella roccia. Sono delle enormi facce che sono state costruite a partire dagli anni ’90 e che arrivano a toccare persino i sei metri di altezza.

Insomma Brihuega, con la sua lavanda, il suo centro storico che è una vera perla e i suoi dintorni da sogno, è una meta da inserire assolutamente nella propria lista dei desideri.

Palazzo dell'Infantado a Guadalajara

Fonte: iStock – Ph: CHUYN

Il maestoso Palazzo dell’Infantado a Guadalajara
Categorie
capitali europee Europa Francia location serie tv Luoghi da film Parigi Viaggi

Le più belle location parigine di “Emily in Paris”

Chi ha detto che Parigi è sempre la stessa città? Dipende da come la si guarda e da come la si vive. C’è una Parigi da sogno, fatta di splendidi palazzi, di parchi e giardini fioriti, di bistrot all’aperto e di terrazze con viste mozzafiato.

C’è la Parigi della serie Tv “Emily in Paris” con Lily Collins, figlia di Phil Collins, che racconta le vicende di una giovane americana che si trasferisce a Parigi per un’opportunità di lavoro inaspettata. Qui, tra lavoro, nuove amicizie e grandi amori, Emily scopre una città meravigliosa e diventa famosa nel mondo della moda grazie al suo profilo Instagram.

Gli splendidi scorci parigini

E nella serie Tv Netflix sono tantissimi gli scorci di Parigi con i quali Emily fa sognare i suoi follower. “Mi sento Nicole Kidman in Moulin Rouge” è la prima frase pronunciata da Emily Cooper quando apre per la prima volta la finestra del suo appartamento parigino e scorge il panorama della città, con i suoi tetti e le chambre de bonne che creano un panorama unico e che ormai rappresenta Parigi in tutto il mondo. L’appartamento si trova a place de l’Estrapade, nel V arrondissement, sulla rive gauche, nel Quartiere latino, tra il Panthéon e la Sorbonne. Ed è sempre qui che si trova il ristorante di Gabriel, quello che poi scoprirà essere il suo vicino di casa.

Chi non ha la fortuna di soggiornare in una camera d’hotel o in un appartamento con vista a Parigi, può comunque trovare tantissimi rooftop da cui ammirare i tetti della città dall’alto. Alcuni di questi punti panoramici sono anche gratuiti, come la terrazza dei grandi magazzini Printemps Haussmann, delle Galeries Lafayette o del Centre Pompidou oltre all’osservatorio panoramico della Tour Montparnasse.

Le attrazioni top

Tutte le mattine, Emily va a fare jogging in uno dei parchi più famosi di Parigi: Jardin du Luxembourg, il meraviglioso giardino pubblico, tra i più grandi di Parigi, inaugurato a inizio Seicento da Maria de’ Medici. Tra aiuole fiorite, fontane e statue – come la replica della Statua della Libertà o il busto di Charles Baudelaire o la statua di Beethoven – è un luogo magico, dove si respira l’atmosfera tipicamente parigina.

Un altro giardino che ha un ruolo fondamentale nella serie è il giardino del Palais Royal, dove Emily si rifugia in pausa pranzo e dove incontra Mindy, la prima persona con cui fa amicizia. Questo giardino si trova nel I arrondissement, quello del Louvre, di rue de Rivoli, rue Saint Honoré e di Place Vendôme, ed è uno spazio verde annesso al Palais Royal.

Emily sgrana gli occhi davanti ad alcuni dei luoghi simbolo parigini. Primo fra tutti, lo scalone d’ingresso dell’Opéra Garnier, il teatro dell’Opera, dove va ad assistere al “Lago dei Cigni”. Per vedere con i propri occhi questa meraviglia si può acquistare un biglietto per uno degli spettacoli oppure visitare l’edificio quando non sono in corso prove.

Altro luogo simbolo della città è il Pont Alexandre III che collega il Grand Palais e il Petit Palais all’Hôtel des Invalides. Riccamente decorato, fu inaugurato per l’Esposizione Universale del 1900 e oggi è dei ponti più famosi di Parigi. È qui che Emily viene a girare uno spot per uno dei clienti della sua agenzia.

Le location inedite

“Emily in Paris” fa anche scoprire alcuni scorci poco turistici della Capitale francese. Uno di questi è il Canal Saint-Martin, dove Emily passeggia una sera in compagnia di Thomas, Gabriel e Camille. Si tratta di un canale artificiale che collega il bacino della Villette e la Senna attraversando il X e XI arrondissement. Dal 1993, è iscritto nella lista dei monumenti storici e, dopo la riqualificazione dei primi anni 2000, è diventato un luogo d’incontro dove passeggiare, andare in bicicletta o dove sedersi ai tavoli di caffè e ristoranti.

Poco conosciuta alla maggior parte dei turisti che visitano Parigi, ma di enorme importanza storica è la Maison Rose. Negli anni è stata la casa di tantissimi personaggi, da Picasso a Modigliani, da Edith Piaf a Charles Aznavour, da Jacques Brel ad Albert Camus. La Maison Rose è stata costruita nel 1850 in quello che allora era il villaggio di Montmartre, tra case di campagne e mulini. Il colore rosa è dovuto a Laure Gargallo, modella di Picasso e amica di tanti pittori e artisti. E così, questo piccolo edificio rosa è diventato fonte di ispirazione per pittori e artisti e su Instagram è tra i soggetti più postati.

Dalla Maison Rose parte rue de l’Abreuvoir, una delle strade più belle di Parigi, che a metà dell’Ottocento conduceva all’antico abbeveratoio di Montmartre. Oggi, alla fine della via si trova place Dalida dedicata alla grande cantante di origine italiana e naturalizzata francese. Rue de l’Abreuvoir è anche soprannominata la “ruelle qui va au bout”, la strada che porta alla fine. Chi ha visto la serie capirà anche il legame tra questa via ed Emily.

Nell’episodio 7, Emily visita uno dei musei più insoliti di Parigi. Si tratta del Musée des Arts Forains interamente dedicato alle giostre, al carnevale e alle fiere della Belle Epoque, dove i visitatori possono tornare bambini e respirare l’atmosfera di festa del XIX secolo. Il museo, aperto dal 1996, è unico nel suo genere e i visitatori possono salire sulle giostre e giocare con i pezzi della collezione.

Emily va anche a visitare un altro museo davvero originale, l’Atelier des Lumières, il primo centro di arte digitale di Parigi, un enorme spazio ricavato dalla riqualificazione di una fabbrica. Qui si può camminare tra i girasoli di Van Gogh, sentirsi uno dei commensali del dipinto “Le déjeuner des canotiers” di Pierre-Auguste Renoir, ammirare le ninfee di Claude Monet, confondersi con gli spettatori del “Bal du Moulin de la Galette” di Renoir.

Infine, un altro museo insolito da visitare a Parigi è la Monnaie de Paris, la zecca nazionale. Questo edificio è protagonista di un intero episodio della serie “Emily in Paris”: è qui che si svolge la sfilata di Pierre Cadeau durante la Fashion Week di Parigi. Esiste sin dal 1775, ma solo nel 2017 ha aperto le porte ai visitatori. Ma pochi, ancora oggi, ne conoscono l’esistenza.

Partire subito per Parigi

Se vi è venuta voglia di trascorrere un weekend a Parigi sui luoghi di Emily, non potete farvi sfuggire l’offerta di TGV INOUI, che permette di raggiungere la Capitale francese in treno ad alta velocità a partire da 49 euro. Bisogna prenotare entro il 31 maggio e partire a giugno, luglio o agosto. I treni partono tre volte al giorno da Milano, Torino e Oulx, in Alta Val di Susa.

Categorie
Europa Francia Notizie Parigi Tour Eiffel Viaggi

Questo ponte supera la Tour Eiffel: è il più alto del mondo

L’India ha orgogliosamente raggiunto un nuovo record mondiale con il completamento del ponte Chenab, che svetta ad altezze vertiginose nel territorio del Kashmir, oltre 30 metri più in alto persino dell’iconica Torre Eiffel di Parigi. Costruito dalla Konkan Railway Corporation Limited (KRCL), il ponte si estende per cinque chilometri e si erge a ben 359 metri sopra il letto dell’omonimo fiume.

Questa orgogliosa impresa è uno dei tanti esempi che dimostrano come questa nazione stia costantemente superando i limiti quando si tratta di eccellenza ingegneristica. La bellezza architettonica e gli aspetti tecnici che stanno alla base della sua costruzione sono a dir poco incredibili, tanto da attirare l’attenzione di tutti.

Sicurezza, innovazione e un panorama mozzafiato

Questo monumentale ponte ad arco di 1.315 metri, costruito in acciaio e cemento, abbellirà presto lo skyline come una colossale torre di 85 piani e sarà inaugurato entro la fine dell’anno. La sua costruzione è stata un’impresa imponente, che ha visto al lavoro oltre 400 ingegneri e 3.000 operai impiegati per portare a termine il progetto. Ci sono voluti circa cinque anni per completarlo e presenta due livelli di binari: uno per i treni merci e uno per i treni passeggeri.

Il completamento di quest’opera architettonica sarà indispensabile per superare il grande divario tra i centri densamente popolati e le comunità più isolate. Il direttore esecutivo delle Ferrovie indiane settentrionali ha sottolineato che l’utilizzo dei binari al posto dell’autostrada riduce drasticamente il tempo di viaggio da sette ore a sole tre ore e mezza.

Inoltre, sarà potenziato con tecnologie all’avanguardia tra cui un sistema di monitoraggio e allarme online, un ascensore a fune e vari sensori. Il ponte è inoltre dotato di un sofisticato sistema di drenaggio e di avanzati sistemi di protezione antincendio. Ciò garantirà una rapida individuazione di eventuali malfunzionamenti per salvaguardare la sicurezza dei viaggiatori. Utilizzando tecniche intelligenti come la precompressione e l’analisi sismica avanzata, gli ingegneri sono stati in grado di creare un ponte abbastanza forte da sostenere carichi pesanti e così resistente da sopravvivere senza problemi a scosse e venti.

Tra le curiosità di questo progetto, va detto che uno dei sistemi di trasporto a fune più impressionanti al mondo è stato creato da un’azienda italiana la Seik di Trodena, nei pressi di Bolzano, specializzata in teleferiche e sistemi di trasporto in alta quota

È il ponte ferroviario più alto del mondo

Situato in una delle aree più aspre e remote dell’India, il ponte Chenab è una meraviglia dell’ingegneria moderna che sta per modificare in maniera definitiva lo skyline di questo territorio. Rappresenta un esempio di come possiamo usare la tecnologia per migliorare le nostre vite. Una vera e propria dimostrazione delle prodezze tecnologiche, ingegneristiche e costruttive dei ponti moderni. Ridefinisce la funzionalità di un ponte, che da semplice collegamento tra due punti diventa un’incredibile impresa a sé stante. Non solo simboleggia la sicurezza, ma anche il potere della collaborazione e l’importanza di investire nelle nostre infrastrutture.

Questo ponte è una grande testimonianza dell’ingegno umano, nonché un’opera straordinaria di un lavoro pensato in ogni minimo dettaglio. La sua presenza, inoltre, faciliterà gli spostamenti di innumerevoli persone ogni anno.

Categorie
capitali europee Europa Francia Idee di Viaggio itinerari culturali Parigi Viaggi

A pochi passi da Parigi c’è un villaggio incantato dipinto da un pittore

La bellezza salverà il mondo, scriveva il filosofo bulgaro Cvetan Todorov che andava alla ricerca dell’assoluto attraverso la via dell’arte. E le persone, quelle che hanno fatto del viaggio una missione di vita, non possono che confermarlo. Perché è arte tutto ciò che ci circonda, che sia merito di un artifizio o di Madre Natura.

È una bellezza che muove le masse, che invita i viaggiatori di tutto il globo a esplorarlo in lungo e in largo per conoscere, guardare e toccare con mano la meraviglia che gli appartiene, quella che incanta e sorprende, quella che lascia senza fiato.

E oggi è proprio in un posto meraviglioso che vogliamo portarvi, un luogo così bello da non sembrare reale. Un villaggio pittoresco dove il tempo si è fermato, immortalato e reso eterno da uno dei pittori più celebri della storia dell’impressionismo. Stiamo parlando di Giverny, un luogo a pochi passi da Parigi, che ha incantato Claude Monet.

Dentro un quadro: benvenuti a Giverny

Bastano appena 74 chilometri, e poco più di un’ora di viaggio con partenza da Parigi, per raggiungere un luogo incantato che non assomiglia e niente di tutto ciò che abbiamo visto fino a questo momento. Si tratta di Giverny, un villaggio bucolico situato nel dipartimento dell’Eure, nella regione della Normandia, che ha conquistato il cuore e lo sguardo del grande Monet, proprio lui che ha scelto con la sua arte di renderlo immortale.

Il pittore impressionista arrivò in questo villaggio di campagna nel 1883, e qui scelse di restare fino alla sua morte. Il motivo? “La luce qui è come in nessun altro luogo”, spiegò Monet, rendendo Giverny protagonista di alcuni dei suoi più celebri capolavori.

Oggi tutto ciò che riguarda Giverny parla di Monet e viceversa, di una storia d’amore e di ispirazione destinata a durare per l’eternità. Dopo aver scelto il piccolo villaggio come sua dimora, il pittore decise di realizzare dei giardini floreali e acquatici che, ancora oggi, caratterizzano in maniera univoca lo scenario di questo luogo attirando migliaia di persone provenienti da ogni parte del mondo.

Monet, che era anche un appassionato orticoltore, costruì un giardino incantato fatto di fiori, laghetti e ponticelli, e attraversato dal fiume Epte, che divenne la sua più grande ispirazione.

Villaggio di Giverny

Fonte: 123rf

Villaggio di Giverny

Il villaggio incantato reso eterno da Monet

Situato sulla riva destra della Senna, e a poco più di un’ora di auto da Parigi, il villaggio di Giverny è uno di quei luoghi da raggiungere almeno una volta nella vita. La sensazione, una volta arrivati fin qui, sarà proprio quella di entrare dentro a un quadro impressionista, quello dipinto da Monet.

Il villaggio è molto piccolo, ed è abitato appena da 500 anime, eppure la sua bellezza è così grande e straordinaria che lo sguardo non potrà fare a meno di scrutarne ogni dettaglio. Le cose da fare e da vedere qui non sono tantissime, eppure tutte sono destinate a lasciare senza fiato.

A Giverny, infatti, potrete ammirare quegli scenari bucolici e suggestivi, che sembrano sospesi nel tempo e nello spazio, e che hanno incantato Claude Monet. Potrete passeggiare tra le pittoresche vie del villaggio, quelle puntellate da negozi di souvenier, gallerie d’arte e caffetterie eleganti.

Potrete entrare all’interno della casa rosa, con le finestre verdi, per ammirare gli ambienti in cui il pittore viveva, disegnava, sognava e si ispirava e poi raggiungere il giardino. Quello degli iris e delle ninfee, del ponte giapponese e del laghetto, quello reso immortale dall’artista.

Interni della casa di Claude Monet

Fonte: 123rf

Interni della casa di Claude Monet
Categorie
Alsazia Europa Francia itinerari Notizie turismo enogastronomico Viaggi vini

Sulla Strada del vino in Alsazia: l’itinerario

Per celebrare il 70esimo anniversario della Strada del Vino in Alsazia, il CIVA (Conseil Interprofessionnel des Vins d’Alsace) e i viticoltori del territorio hanno ideato una serie di eventi senza precedenti che si svolgeranno ogni domenica dal 23 aprile al 30 luglio 2023.

Si tratta di “ALSACE ROCKS! La Tournée des Terroirs“, un’occasione unica nel cuore dei vigneti e dei grandi terroir alsaziani rivolta a tutti, neofiti ed esperti.

L’ambiziosa e originale iniziativa promette di essere un connubio di festival e mostra itinerante, capace di mettere in luce l’eccezionale diversità e tipicità dei terroir sotto la guida dei produttori stessi.

Vivere e scoprire la Strada del Vino d’Alsazia

Ogni domenica, dalle 10 alle 19, sarà proposto un evento, di volta in volta differente, al cospetto dei vigneti.

Si parte da Thann a Bergbieten per poi passare a Kaysersberg e Dambach-la-Ville, in 15 tappe, 8 nell’Haut-Rhin e 7 nel Bas-Rhin.

Sono quasi 150 le cantine e le aziende vinicole del territorio che si uniscono per mettere in luce la ricchezza dei terroir alsaziani e il loro ruolo chiave nella valorizzazione dei grandi vini d’Alsazia.

In ogni tappa, il pubblico troverà uno spazio in cui degustare la gamma dei vini alsaziani e assaggiare i piatti tipici in un’atmosfera musicale grazie a un collettivo di DJ e a un’area chill & lounge: tutti i siti possono ospitare tra le 300 e le 500 persone per ciascun appuntamento.

I suggestivi eventi itineranti si rivolgono a intenditori, neofiti e professionisti, locali e turisti nazionali o internazionali, per far loro scoprire (o riscoprire) i grandi terroir che sono vanto della regione, un mosaico e una diversità unici al mondo, una varietà di terreni ed esposizioni che conferiscono ai vini alsaziani tutto il loro carattere rendendoli fini ed eleganti.

“ALSACE ROCKS! La Tournée des Terroirs”, grazie al suo approccio educativo ed esperienziale sul territorio, permette ai visitatori di comprendere meglio il legame tra la vite, l’uomo e il vino, il tutto in un’atmosfera rilassata.

L’Alsazia, destinazione gastronomica

L’Alsazia è la destinazione perfetta per i viaggiatori che amano il buon cibo e il buon vino, emblema della gastronomia francese riconosciuta a livello internazionale: dalle tavole stellate, ai piatti tipici regionali fino ai giovani chef di talento impegnati nell’eccellenza.

Ogni appuntamento di “ALSACE ROCKS! La Tournée des Terroirs”, all’insegna della sostenibilità ambientale, metterà in risalto la gastronomia della Regione grazie alla partecipazione di vari chef e ristoratori locali, dallo street food ai piatti più elaborati.

Ecco il calendario dei prossimi appuntamenti:

  • 30 aprile 2023: Wintzenheim e il suo Grand Cru Hengst onoreranno il Pinot-Noir, un nuovo vitigno riconosciuto nella denominazione Grand Cru dal 2022;
  • 07 maggio 2023: Dambach-la-Ville e il suo Grand Cru Frankstein offriranno un ricco programma intorno alla Chapelle St Sebastian;
  • 14 maggio 2023: il grazioso paesino di Nothalten accoglie in un ambiente idilliaco, sulle alture del Grand Cru Muenchberg e della località chiamata Zellberg;
  • 21 maggio 2023: Orschwihr e la cappella Bollenberg doneranno un ambiente bucolico e vista mozzafiato sui dintorni;
  • 28 maggio 2023: Sigolsheim e il suo Grand Cru Marckrain vantano uno dei panorami più incantevoli della Tournée des Terroirs;
  • 04 giugno 2023: Molsheim e il suo Grand Cru Bruderthal da cui, in lontananza, si vede persino la Cattedrale di Strasburgo;
  • 11 giugno 2023: Ribeauvillé, la capitale dei menetriers dell’Alsazia, con il Grand Cru Kirchberg de Ribeauvillé;
  • 18 giugno 2023: Wuenheim con il Grand Cru Ollwiller, a due passi dallo Château Ollwiller, la seconda tenuta vinicola più antica di Francia;
  • 25 giugno 2023: Kaysersberg, città imperiale fortificata con il castello, e il suo Grand Cru Schlossberg;
  • 02 luglio 2023: Bernardvillé sul sito di Schieferberg, vigneto collinare che mette in risalto i terreni scistosi della zona;
  • 09 luglio 2023: Thann con il Grand Cru Rangen, uno dei vigneti più ripidi dell’Alsazia e in uno dei rari terreni di origine vulcanica;
  • 16 luglio 2023: Orschwiller, la roccaforte dell’Haut-Koenigsbourg, con il Grand Cru Praelatenberg;
  • 23 luglio 2023: Ammerschwihr dà il benvenuto nel cuore del suo Grand Cru Kaefferkopf;
  • 30 luglio 2023: Bergbieten accoglie sul Grand Cru Altenberg de Bergbieten, con una splendida vista a 360 gradi sui vigneti circostanti.
Categorie
Europa Fiume Francia Idee di Viaggio litorali mare vacanza natura vacanze Viaggi viaggiare

Pornic, viaggio in Francia tra relax e natura

Da sempre rinomata per la sua eccezionale bellezza, Pornic vanta una reputazione consolidata come destinazione turistica. Gioiello della Costa di Giada, nella Loira Atlantica, questa popolare località balneare è nota per il suo pittoresco porto di pescatori, il castello medievale e le acque spazzate dal vento che brillano di turchese alla luce del sole. Qui troverete atmosfere medievali, avventure all’aperto e spiagge incantevoli. Il tutto a circa un’ora da Nantes.

Pornic, gioiello della Loira Atlantica

Pornic è quel tipo di luogo che vi fa prendere la macchina fotografica a ogni passo. Passeggiate lungo l’antico porto dei pescatori durante l’alta marea per godere di panorami memorabili, oppure al tramonto per incantarvi davanti al sole mentre scivola nell’acqua. Caffè e ristoranti costeggiano il molo e offrono splendide viste dalle loro terrazze.

Girando la cittadina a piedi ci si imbatte nei vicoli acciottolati e negli edifici medievali del centro storico, per poi incontrare le ville degli anni ’30 che punteggiano la costa. In estate, è possibile salire a bordo del Petit Train, il trenino turistico che consente di ammirare la cittadina da un punto di vista inedito.

Un tour a piedi del porto non è completo senza una visita al Castello di Pornic, arroccato su un promontorio roccioso sulla sponda nord. Costruito originariamente nel X secolo e appartenuto a Gilles de Rais (il famigerato Barbablù), il maniero è stato ampiamente ricostruito e rinnovato nel XIX secolo ed è oggi un monumento storico imperdibile, che affascina con il suo aspetto medievale. Seguite la passerella intorno al castello per ammirare una splendida veduta del porto, oppure addentratevi nei giardini per dare un’occhiata più da vicino alle torrette, alle torri e ai bastioni. La proprietà è privata ma aperta al pubblico, e le visite guidate possono essere prenotate presso l’Ufficio del Turismo o gli stessi proprietari.

Con il suo prestigioso passato e il suo patrimonio, Pornic sta vivendo un innegabile sviluppo, senza perdere di vista la sua ricchezza ambientale. Oramai, il turismo non è più meramente estivo. Con strutture aperte tutto l’anno, tra cui un centro di talassoterapia, un casinò, un campo da golf, complessi alberghieri e una gamma completa di servizi per i privati e le imprese locali, Pornic accoglie i visitatori in tutte le stagioni.

Le spiagge di Pornic e della Costa di Giada

Più di 10 km di costa e almeno una dozzina di spiagge di sabbia dorata fiancheggiano la città di Pornic, dalla selvaggia Plage de l’Etang, la sua sabbia color arancio e tante insenature mozzafiato, alla popolare Plage de la Source, dove un tempo si trovava l’ex Casinò di Gourmalon, e sulla quale oggi si affacciano tre ristoranti e il centro di talassoterapia.

Se desiderate esplorare anche i lidi nei dintorni, la Bandiera Blu (ottenuta secondo criteri internazionali) sventola su quasi tutti i litorali della Costa di Giada, un vero paradiso per gli amanti del mare e dei paesaggi mozzafiato. Potete ad esemoio praticare sport acquatici alla vasta spiaggia di Tharon, nel comune di Saint Michel-Chef-Chef, fare il bagno a La Plaine Sur Mer oppure optare per l’unico lago marino della Loira Atlantica, quello di Plan d’eau a La Bernerie-en-Retz.

Escursioni mozzafiato a piedi o in bicicletta

Pornic è anche un piccolo paradiso per gli amanti delle escursioni, con circa 45 chilometri di sentieri costieri, da esplorare sia a nord che a sud della cittadina francese. Potrete ammirare le tradizionali pêcheries in legno (capanne da pesca su palafitte), mentre seguite gli itinerari tortuosi fino ai belvedere sulla scogliera, poi raggiungere le insenature sabbiose per remare tra le onde.

Se preferite esplorare Pornic in bicicletta, sarete accontentati dalla famosa Vélodyssée, la ciclovia segnalata più lunga di Francia. Si estendende per oltre 1200 km tra Roscoff in Bretagna e Hendaye lungo la Costa Basca, costeggiando il litorale atlantico. Noleggiate una bicicletta ed esplorate i tratti panoramici da Pornic a Saint Brévin o Les Moutiers en Retz. Sarete conquistati da ogni scorcio.

Categorie
Europa Francia Idee di Viaggio luoghi misteriosi Viaggi

Fosse Dionne, il mistero del “pozzo senza fondo” in Francia

Ci sono luoghi al mondo che hanno assunto un’atmosfera quasi magica, circondati da un alone di mistero e da tantissime leggende (spesso inquietanti e drammatiche): uno di questi è Fosse Dionne, una sorgente sotterranea naturale che ha dato vita ad un vero e proprio “pozzo senza fondo”. In Francia è diventata un’attrazione molto popolare tra i turisti, cosa che ha senza dubbio giovato al piccolo villaggio presso cui si trova questa polla d’acqua. Ma le sue origini sono ancora avvolte nelle nebbie, aumentando così il suo fascino.

Fosse Dionne, il “pozzo senza fondo”

Siamo a Tonnerre, un piccolo borgo francese situato tra le campagne della Borgogna: qui i turisti possono ammirare Fosse Dionne, una sorgente carsica alimentata dalle acque piovane che scendono dalle colline circostanti, le quali si infiltrano tra gli strati calcarei dell’altopiano carsico su cui si trova il villaggio, per poi riemergere all’interno del pozzo. C’è inoltre almeno un fiume sotterraneo ad aggiungere la sua acqua alla sorgente risorgiva, sebbene su questo non si sia ancora fatta chiarezza. In effetti, le origini di Fosse Dionne sono tutt’oggi un mistero inesplorato.

Sappiamo che un tempo il pozzo veniva considerato sacro: il suo stesso nome è l’evoluzione di “Divona”, che significa divino. In epoca romana, la sorgente veniva utilizzata per rifornire d’acqua l’Oppidum di Tornodurum, e solo in seguito attorno ad essa si è sviluppato l’insediamento che sarebbe poi stato chiamato Tonnerre. Secondo alcune testimonianze, uno dei primi riferimenti a Fosse Dionne risale attorno al 600 d.C., quando San Jean de Rèome giunse in loco per ripulire quella che all’epoca era solamente una palude inutilizzabile, per rendere la sua acqua potabile.

Nei periodi successivi, il pozzo venne trasformato in un lavatoio: nel 1758, Louis d’Éon vi costruì attorno un lavabo circolare dal diametro di 14 metri, ma anche una galleria rivestita di piastrelle e sostenuta da piccole colonne scure, affinché le lavandaie fossero protette dalle intemperie durante il loro lavoro. Vennero poi aggiunti anche dei piccoli camini, per fornire la cenere necessaria alle lavandaie (ai tempi, così si faceva il bucato). Nel 1920, Fosse Dionne venne dichiarato monumento storico e ancora oggi attira tantissimi visitatori in Francia.

Le misteriose leggende di Fosse Dionne

Il mistero attorno alle origini di questa sorgente ha portato inevitabilmente alla nascita di numerose leggende. C’è chi, in passato, riteneva che fosse una sorta di passaggio verso un altro mondo, e si narra persino che San Jean de Rèome vi condusse una lotta epica contro il basilisco che ne abitava le profondità, riuscendo infine a sconfiggerlo e a bonificare il pozzo. Al di là della presenza di serpenti giganti che si nasconderebbero tra le sue acque, Fosse Dionne rimane comunque un’incognita. Nessuno sa quanto la sorgente sia profonda, né dove conduca realmente.

La fossa si apre in una camera sommersa, il cui ingresso è visibile dalla superficie. La grotta è stata esplorata in diverse occasioni, sebbene si tratti di un’impresa difficilissima: stretti passaggi e sifoni profondi, che richiedono abilità nelle immersioni e svariate soste di decompressione, hanno messo alla prova anche i più esperti. La prima spedizione di cui abbiamo testimonianza è stata effettuata nel 1955, e in seguito numerosi altri esploratori ci hanno riprovato, alcuni non facendo più ritorno. Dopo questi incidenti mortali, le immersioni sono state rigorosamente regolamentate.

L’ultimo ad aver tentato la missione è stato il sommozzatore francese Pierre-Éric Deseigne, che si è tuffato nelle acque di Fosse Dionne nel 2019: in quell’occasione è riuscito a raggiungere una profondità di quasi 80 metri, senza però avvistare alcuna traccia di un fondale. Nonostante abbia così superato il precedente record di immersione, detenuto dal collega Patrick Jolivet, non si è minimamente avvicinato a svelare il mistero di questo pozzo senza fondo.