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A Dublino, sui luoghi di Bono e degli U2

È l’irlandese per eccellenza. Lui, Paul David Hawson, in arte Bono, frontman degli U2. E chi meglio di lui può raccontare l’Irlanda e i luoghi che più vale la pena visitare? Ora che uscito il suo libro, “Surrender”, gli amanti dell’Irlanda e i fan della band hanno un motivo in più per programmare un viaggio a Dublino attraverso i luoghi di uno dei suoi cittadini più famosi di sempre.

Questa città ha sempre avuto un ruolo importante per la band, che le ha elargito numerosi tributi, tra cui l’album “Song of Innocence”. Lo stesso Bono, nel commentare l’uscita del libro, ha sottolineato l’importanza di luoghi e persone: “Quando ho iniziato a scrivere questo libro, speravo di definire in dettaglio ciò che in precedenza avevo solo abbozzato nelle canzoni. Le persone, i luoghi e le opportunità della mia vita. “Resa” è una parola carica di significato per uno come me: cresciuto con i pugni alzati (musicalmente parlando), nell’Irlanda degli Anni Settanta), non era un concetto naturale. È una parola che non sono riuscito a mettere a fuoco fino a quando non ho raccolto i miei pensieri per il libro e sono ancora alle prese con l’imperativo che più in assoluto richiede di essere umili. Nella band, nel mio matrimonio, nella mia fede, nella mia vita da attivista. “Surrender” è la storia della mancanza di progresso di un pellegrino… con una buona dose di divertimento lungo il percorso”.

Naturalmente, seguire le sue tracce e quelle degli U2 per scoprire la capitale irlandese può essere un approccio insolito, specie se porta a scoprire qualche piacevole sorpresa fuori dalle rotte più battute.

I luoghi di Bono a Dublino

La casa natale di Bono

Per iniziare il tour sui luoghi di Bono e degli U2, la via dell’infanzia del leader della band irlandese può essere un ottimo punto di partenza. Il quartiere è quello di Glasnevin, nella zona più a Nord della città, e la via è Cedarwood Road, a cui è stata dedicata anche una canzone nell’album “Song of Innocence”. Dopo aver fatto una passeggiata tra le case in cerca del civico 10 (oggi è una residenza privata), vale la pena raggiungere i National Botanic Gardens, con arboreto e serre d’epoca come la Great Palm House, costruita al 1883.

La scuola di Bono

Un altro luogo chiave per la formazione del cantante e del gruppo, non lontano dalla casa, naturalmente, è la scuola Mount Temple Comprehensive, nel quartiere Nord di Clontarf, dove un Larry Mullen quattordicenne affisse un annuncio per cercare musicisti e formare una band. La ricerca andò a buon fine e la prima jam session prese vita nella cucina del futuro batterista, al numero 60 di Rosemount Avenue. Già che ci siete, un altro indirizzo nel quartiere è il numero 15 di Marino Crescent, casa natale di un altro dublinese molto conosciuto: Bram Stoker, autore del celeberrimo “Dracula”, romanzo che nel 2022 ha festeggiato il 125° compleanno.

St. Stephen’s Green e dintorni

Dopo un’esplorazione della zona Nord di Dublino, con i luoghi dell’infanzia e adolescenza d Bono, il tour può proseguire verso il centro, dove si trovano il parco St. Stephen’s Green e South Anne’s. Qui, nel 1978, gli U2 si esibivano al McGonagle’s, al numero 22 di South Anne Street, un locale che fu un vero e proprio tempio della musica underground. Tappa obbligata in questa zona è anche Merrion Square Park dove si trova la statua di Oscar Wilde, sulla cui base Bono scrisse una citazione del celebre autore: “Ogni uomo mente, ma dategli una maschera e sarà sincero”.

Clarence Hotel, Project Arts Centre e Ha’Penny Bridge

Vale la pena proseguire a piedi verso la zona di Temple Bar per bere o mangiare, magari, qualcosa al Clarence Hotel, un boutique hotel in un edificio storico sulla riva del fiume Liffey e acquistato in passato da Bono e da The Edge. Deve la sua fama anche ai video live di “Beautiful Day” ed “Elevation”, girati sul tetto il 27 settembre del 2000.

Poco lontano, c’è il centro artistico multidisciplinare Project Arts Centre, che ospita arti visive, teatro, danza, musica e performance, dove nel 1978 Paul McGuinness andò a vedere una band chiamata U2, di cui divenne poi lo storico manager, fino al 2013. Per raggiungere da Temple Bar un altro piccolo luogo di culto, vale la pena attraversare il Liffey su uno dei suoi punti più famosi, nonché simboli della città, l’Ha’Penny Bridge, dove nei primi anni ’80 gli U2 posarono per le loro primissime e iconiche immagini.

L’Hard Rock Cafè e Bonavox

Prima dell’attraversamento, se si è in vena di memorabilia, non lontano dal ponte, si trova l’Hard Rock Cafè di Dublino, che raccoglie non pochi cimeli, come un’auto Trabant dell’epoca dello Zoo TV Tour degli U2, gli occhiali da sole indossati da Bono nel video di “Beautiful Day” e il testo scritto a mano della loro canzone “Please”. Altro indirizzo da mettere in agenda il Little Museum of Dublin che raccoglie una piccola, ma ben fornita, collezione di oggetti dedicata agli U2. Attraversato l’Ha’Penny Bridge, non molto lontano, al 9 di North Earl Street, si trova il negozio di audioprotesi Bonavox da cui il frontman degli U2 prese il nome. Prima di proseguire, vale la pena buttare l’occhio a The Spire, a pochi passi, in O’Connel Street, la gigantesca torre d’acciaio di 120 metri dedicata alla luce.

3Arena, Tom Clark Bridge e Windmill Lane Recording Studios

Un altro luogo storico per la band, che dà la possibilità di raggiungere la zona dei docks, è lo spazio per concerti 3Arena, ex Point Depot, dove gli U2 tennero una serie di leggendari concerti nel 1989. Situato sulla riva Nord del fiume, dallo stesso lato di Bonavox, può essere raggiunto a piedi seguendo la riva e ammirando da questa prospettiva il lungofiume Sud. Lo spazio sorge proprio in prossimità dell’ultimo ponte sul Liffey, che si apre sulla baia, il Tom Clark Bridge, ponte basculante che, con tutta la zona di Grand Canal, fu la location di “October”, secondo album in studio della band, per lo scatto della cover e i video, in particolare “Gloria”.

La zona del porto merita un’esplorazione, anche per la sua nuova vita e luoghi come, per esempio, il bellissimo EPIC Museum, un museo interattivo dedicato alla diaspora irlandese. E il punto di arrivo del tour dublinese dedicato agli U2, proprio in questa bellissima zona, non potrebbero che essere i celeberrimi Windmill Lane Recording Studios, dove la band registrò diversi album.

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Il caffè si beve a Dublino, nel primo bar firmato LEGO

Organizzare un viaggio a Dublino è sempre un’ottima idea. La capitale dell’Irlanda, situata sulla costa orientale del Paese, è una città che non smette mai di sorprendere. Non è un caso che, proprio qui, migliaia di turisti provenienti da ogni parte del mondo scelgono di organizzare viaggi e vacanze in ogni periodo dell’anno.

Lo fanno per raggiungere il castello cittadino, che conserva i resti di una storia che risale al XII secolo, ma anche per esplorare l’imponente e maestosa Cattedrale di San Patrizio. Lo fanno per passeggiare nel centro urbano, tra gli edifici storici e caratteristici, ma anche per raggiungere i parchi e per esplorare lo straordinario patrimonio naturalistico e paesaggistico che si snoda fuori ai dintorni di Dublino.

E come se tutto questo non fosse già abbastanza, per prendere un’aereo e raggiungere la capitale dell’Isola di Smeraldo, c’è un altro motivo per andare a Dublino adesso. Si tratta dell’apertura di un nuovo bar, non uno qualsiasi, ma la il primo Brick Café firmato LEGO.

Si beve caffè e si gioca con i mattoncini: succede a Dublino

Uomini e donne, adulti e bambini, nessuno resta immune dal fascino dei mattoncini più celebri del mondo, quelli firmati LEGO. Lo dimostra il fatto che qualsiasi attrazione a tema, si rivela sempre un successo.

E dopo il parco a tema LEGO in Italia, il Legoland Resort in Germania e il Brick Burger nelle Filippine, giusto per citarne alcuni, tocca alla città di Dublino che, proprio in questi giorni, ha inaugurato il primo LEGO Brick Café.

Ci troviamo nel cuore della capitale irlandese, e più precisamente nel quartiere Blackpitts, uno dei più cool di tutta la città. A circa un chilometro dal centro, in questa zona possiamo trovare l’Hen’s Teeth, un concept store che ospita un ristorante, un negozio, una caffetteria e anche una galleria. Ed è proprio al suo interno che è stato inaugurato il Brick Café firmato LEGO.

Si tratta di un progetto sperimentale dedicato esclusivamente agli adulti. Tutti qui sono invitati a entrare, a mettersi alla prova e a costruire, mattone dopo mattone, creazioni incredibili tra un caffè, una cioccolata calda o una birra.

LEGO Brick Cafe
LEGO Brick Cafe

LEGO Brick Café

È un progetto sperimentale, unico e sensazionale che sta entusiasmando tutti i fan del celebre mattoncino. Il LEGO Brick Café, infatti, è il primo del suo genere e ha una missione: quella di assistere e stimolare le persone nello sviluppo della creatività e nel gioco. Lo spazio creato all’interno dell’Hen’s Teeth di Dublino, infatti, è dedicato esclusivamente agli adulti.

Inaugurato in occasione del mese dedicato alla salute mentale, questo spazio è nato grazie alla collaborazione tra Lego Lead User Lab e l’agenzia creativa Boys+Girls. Come abbiamo anticipato, però, si tratta di un progetto sperimentale che permetterà a cittadini e viaggiatori, in visita a Dublino, di immergersi all’interno del fantastico mondo dei LEGO il 26 e il 27 ottobre.

All’interno del bar le persone possono scegliere tra un’ampia selezione di set e mattoncini LEGO, per giocare, sperimentare e creare case, castelli, città e qualsiasi altro progetto. Durante i due giorni saranno organizzati anche dei workshop sulle infinite possibilità creative che i mattoncini in questione offrono.

LEGO Brick Cafe

Fonte: IPA

LEGO Brick Cafe
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Le location spagnole di “House of the Dragon”

Se i Paesi nordici come Irlanda e Islanda erano stati i set prediletti dove ambientare “Il trono di spade”, per il prequel “House of the Dragon” si è puntato su luoghi soleggiati.

La Spagna è stato il Paese individuato dalla produzione dove girare la maggior parte delle scene. Cieli blu, giardini lussureggianti, villaggi mediterranei sono una costante nella serie che introduce le vicende dalla famiglia Targaryen che siede sul Trono di Spade.

I giardini di Lloret de Mar

La principessa Rhaenyra, figlia del re Viserys ed erede al trono, nel primo episodio, passeggia in uno splendido parco affacciato sul mare. Si tratta dei Giardini di Santa Clotilde che si trovano nella nota località di villeggiatura di Lloret de Mar, sulla Costa Brava, e di cui pochi conoscono l’esistenza. Eppure, furono realizzati nel 1927 da Raúl Roviralta, in collaborazione con Nicolás María Rubió i Tudurí, che seppe valorizzare la posizione privilegiata di questi terreni, sfruttando al meglio la forte pendenza della scogliera.

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Fonte: 123rf

I Giardini di Santa Clotilde a Lloret de Mar

Dalla spianata della casa parte una grande scalinata verde con sculture di sirene. Tutti i sentieri, i viali, le piazzole e le scale sono definiti da siepi tagliate che formano una splendida architettura verde.

Cáceres, nell’Estremadura

Già vista più volte in “Game of Thrones”, la località di Cáceres, nell’Estremadura, patrimonio mondiale dell’Unesco, è stata il set anche di “House of the Dragon”. La Plaza de Santa María e la Cuesta de Aldana sono facilmente riconoscibili nel primo episodio della serie. A ricordo di ciò, nella Plaza de San Jorge è stata eretta una grande statua dei draghi.

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Fonte: 123rf

Il centro di Cáceres, nell’Estremadura, in Spagna

Il castello di Granada

Non è facile da riconoscere, ma vi hanno girato alcune scene notturne con i draghi. Stiamo parlando del Castello di La Calahorra a Granada, risalente al XVI secolo e di proprietà privata.

Molto più frequente è, invece, la location dove è stata ambientata Roccia del Drago, il luogo di nascita di Casa Targaryen, Signori dei Draghi.

La penisola di Gaztelugatxe

Roccia del Drago si trova nei Paesi Baschi, in Spagna, ed è nella realtà la penisola di Gaztelugatxe, un piccolo lembo di terra collegato con la terraferma da un ponte di pietra nei pressi di Bermeo. Il nome è difficilissimo da pronunciare e deriva dal basco “gaztelu”, “castello”, e da “gaitz”,”terribile” ovvero “castello pericoloso”.

Anche nella realtà, sembra un luogo uscito direttamente da un romanzo d’avventura. Circondato dal Mar Cantabrico e dal monte Burgoa, si trova sulla costa di Biscaglia all’interno della Riserva della Biosfera di Urdaibai, lontano da qualunque centro urbano. la città più vicina è Bilbao, che dista circa 35 chilometri. Se vi capita di visitare la Capitale dei Paesi Baschi, una gita a Gaztelugatxe è d’obbligo.

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Fonte: 123rf

La vera isola di Roccia del Drago, nei Paesi Baschi, Spagna
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L’incredibile scoperta al largo del Mare d’Irlanda

Tutti conoscono il Titanic e la sua drammatica storia: il transatlantico, nel corso del suo primo viaggio verso l’America, colpì un iceberg e affondò nel giro di pochissime ore, inabissandosi nelle profondità oceaniche portando con sé circa 1.500 persone che non riuscirono a mettersi in salvo. Ma non molti sanno che la sua travagliata vicenda è strettamente legata a quella di un’altra nave, che un secolo fa scomparve nel nulla. Finalmente, il suo relitto è stato oggi trovato.

La nave che tentò di salvare il Titanic

Facciamo un tuffo indietro nel tempo, tornando al 15 aprile 1912: il Titanic, con il suo carico di umanità accomunata dal desiderio di vivere un’avventura meravigliosa dall’altra parte dell’oceano, sta navigando tranquillamente in quello che è il suo viaggio inaugurale, ignaro della sorte che lo attende. Poche ore prima della tragedia, l’equipaggio della SS Mesaba invia un messaggio al transatlantico, con l’obiettivo di avvisare del pericolo incombente. In quel tratto oceanico, vi sono iceberg giganti dai quali tenersi alla larga. Il messaggio, in effetti, raggiunge il Titanic, ma per qualche motivo non viene trasmesso al ponte. E il resto è storia, una storia terribile che ancora oggi ricordiamo con dolore.

Ma che ne è stato della Mesaba, la nave mercantile britannica che tentò di mettere in allarme il transatlantico, purtroppo senza riuscire ad impedirne il tragico destino? Varata a Belfast nel settembre 1897, iniziò ad operare l’anno successivo attraversando più e più volte l’oceano Atlantico. Nonostante alcuni incidenti di percorso, continuò i suoi viaggi sino a quando, nel settembre 1918 (ovvero 6 anni e mezzo dopo la tragedia del Titanic), venne silurata e affondata da un sottomarino tedesco al largo della contea di Wexford. Ben 20 membri dell’equipaggio persero la vita, mentre altri 78 riuscirono a salvarsi. Da quel momento, della nave non si ebbero più notizie.

Il ritrovamento della SS Mesaba nel Mare d’Irlanda

Gli esperti sapevano che la Mesaba era affondata al largo del Mare d’Irlanda, ma la posizione precisa del relitto non è mai stata scoperta. Fino a quando un team di ricercatori della Bournemouth University e della Bangor University non sono riusciti nell’impresa. Per individuare ciò che resta della nave mercantile, gli scienziati si sono affidati alla tecnologia: utilizzando il sonar multibeam, un ecoscandaglio multifascio di ultima generazione, è stato possibile mappare il fondale marino nei dintorni dell’area in cui si credeva che il Mesaba si fosse inabissato.

Prima di identificare la nave mercantile che stavano cercando, gli esperti hanno scandagliato le profondità del Mare d’Irlanda individuando ben 273 relitti, tutti situati in un’area di circa 20mila km quadrati. “Siamo riusciti a sviluppare un metodo relativamente economico. Prima dovevamo immergerci più volte per identificare un relitto: ora, invece, ci basta collegare le informazioni che riceviamo dal sonar con quelle storiche, senza dover interagire fisicamente con ogni nave affondata” – ha spiegato Innes McCartney, uno degli scienziati coinvolti nella scoperta.

In effetti, una delle principali difficoltà è che negli abissi marini è molto buio, quindi non è possibile vedere ciò che si ha davanti fin quando non ci si avvicina molto. Il sonar, in particolar modo quelli più all’avanguardia, permette di scandagliare i fondali individuando anche ciò che non si riesce a vedere ad occhio nudo. Ed è così che, finalmente, abbiamo aggiunto un nuovo tassello alla storia della SS Mesaba, che era rimasta dimenticata sott’acqua per oltre un secolo.

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Alla scoperta dell’Irlanda lungo la Wild Atlantic Way

Oggi vi porto con me in Irlanda, alla scoperta di un itinerario unico nel suo genere: la Wild Atlantic Way. Questo percorso lungo 2500 km è spesso paragonato alla Route 66, forse perché regala, a chi sceglie di percorrerla, la stessa sensazione di libertà e di avventura che caratterizza la mitica strada americana. Il nome stesso, Wild Atlantic Way, fa già capire cosa aspettarsi: chilometri e chilometri di strade costiere, affacciate sull’Oceano Atlantico, caratterizzate da selvagge scogliere a picco sul mare, distese di prati verdi che contraddistinguono la campagna irlandese e piccoli villaggi pittoreschi dove si parla ancora il gaelico. Un tuffo nell’Irlanda più rurale e autentica, dove godersi ogni singolo istante, sia di giorno, alla scoperta di panorami mozzafiato, sia di sera, sorseggiando un buon bicchiere di birra e ascoltando musica tradizionale in un pub.

Come organizzare un viaggio sulla Wild Atlantic Way:

La Wild Atlantic Way è di fatto una rete di strade che è sempre esistita, ma che il governo irlandese ha deciso di valorizzare attraverso una segnaletica ben chiara e un notevole investimento dal punto di vista turistico. La Wild Atlantic Way inizia da Malin Head, il punto più a nord della Repubblica di Irlanda, e scende lungo la selvaggia costa occidentale attraversando ben 9 contee e arrivando a Kinsale nella contea di Cork. Per percorrerla tutta è necessario avere a disposizione un’auto e almeno 15 giorni di tempo in base ai luoghi che decidete di visitare. In Irlanda ovviamente esiste un’estesa rete di mezzi pubblici, locali o a lunga percorrenza, ma avere un mezzo proprio vi garantisce maggiore flessibilità e la possibilità di prendere stradine secondarie e dedicare il tempo che volete a esplorare anche le zone meno battute. Per raggiungere la Wild Atlantic Way dall’Italia, potete volare su Dublino, con comodi ed economici voli diretti e low cost, e poi prendere un volo interno, operato da Aer Lingus, per l’aeroporto di Donegal. Qui saranno a disposizione numerose compagnie di noleggio, dove potete affittare un’auto per vivere questa fantastica avventura. Scegliete un’auto non troppo grande perché spesso le strade sono strette e tortuose e ricordatevi che in Irlanda si guida a destra, se non l’avete mai fatto i primi minuti può sembrare strano, ma vi abituerete davvero in pochissimo tempo. Alla fine del vostro viaggio, valutate di riconsegnare il mezzo all’aeroporto di Cork, oppure a quello di Dublino: potrebbe essere un’ottima occasione per visitare la vivace capitale irlandese.

Dormire e mangiare lungo la Wild Atlantic Way:

La Wild Atlantic Way è l’itinerario perfetto per chi ama programmare viaggi on the road. Se avete a disposizione solo pochi giorni, vi consiglio di scegliere accuratamente quali zone visitare, organizzando in anticipo le tappe, i chilometri da percorrere e i luoghi in cui soggiornare. Se invece avete a disposizione almeno 2 settimane, potete permettervi un po’ di improvvisazione e andare dove vi porta il cuore. Lungo la Wild Atlantic Way troverete diversi tipi di alloggio, bed & breakfast, agriturismi, hotel di lusso, campeggi, ostelli e anche castelli. L’itinerario è talmente lungo e offre paesaggi così variegati che avrete solo l’imbarazzo della scelta su dove fermarvi a dormire. La maggior parte delle strutture ricettive si trova sulle più famose piattaforme online per la prenotazione di alloggi. Se scegliete di viaggiare in alta stagione, il consiglio è di prenotare per tempo, per avere più scelta e tariffe migliori. Nella maggior parte degli hotel e dei bed & breakfast viene servita la colazione, la tradizionale Full Irish Breakfast, a base di uova e pancetta, salsiccia e fagioli, pomodori grigliati e pane tostato. Gli amanti della colazione dolce troveranno anche latte e cereali e pane tostato con marmellata, il tutto accompagnato da un lunghissimo caffè americano. Il pranzo è generalmente rapido e leggero: un sandwich o un’insalata si possono trovare facilmente nelle caffetterie. La cena è invece il momento giusto per provare la tradizionale cucina irlandese, a base di carne di manzo e agnello, patate, frutti di mare e pesce di acqua dolce. Imperdibile lo stufato di manzo cotto nella Guinness (la birra scura più famosa del mondo), il salmone (affumicato o grigliato), il tradizionale pesce fritto con le patatine oppure le ottime zuppe e vellutate. Dopo cena è d’obbligo fermarsi in un pub per sorseggiare una pinta di ottima birra irlandese: Guinness, Smithwick’s, Murphy’s sono solo le più famose, ma ne troverete moltissime altre, bionde, rosse o scure. Spesso nei pub vengono trasmette le partite di calcio o rugby e non sarà difficile trovare musica dal vivo.

Le tappe imperdibili della Wild Atlantic Way

Percorrere la Wild Atlantic Way per intero è un viaggio che richiede una gran voglia di macinare davvero tanti chilometri al giorno con la propria auto. L’itinerario comprende più di 150 punti di interesse, tra paesaggi naturali di straordinaria bellezza, siti di interesse storico e piccoli villaggi dove scoprire la cultura irlandese. Servirebbero mesi interi per esplorare ogni piccolo angolo nascosto! Eppure per me ci sono delle tappe imperdibili, da non lasciarsi sfuggire, che davvero valgono il viaggio lungo la Wild Atlantic Way. Ecco quelle nella mia top 5:

  • Il promontorio di Downpatrick: si trova nella contea di Mayo a pochi chilometri dal villaggio di Ballycastle ed è caratterizzato da una scogliera a picco sull’oceano, sferzata dal vento e dalle onde che su di essa si infrangono. È un luogo di straordinaria bellezza paesaggistica dove si respira un’atmosfera di sacralità. La leggenda narra che sullo sperone di roccia (chiamato Dun Briste), che oggi affiora isolato in mezzo al mare e che in passato era attaccato al promontorio, si sarebbe rifugiato un re pagano che non voleva convertirsi al Cristianesimo. Dopo inutili tentativi di evangelizzazione, San Patrizio avrebbe appoggiato il pastorale sulla terra e la roccia si sarebbe staccata, lasciando il re a morire da solo. Più avanti nei secoli Downpatrick è diventato anche un avamposto di osservazione durante la seconda guerra mondiale e ancora oggi è visibile la scritta, fatta con le pietre, che segnalava ai piloti il territorio irlandese.
  • Il fiordo di Killary Harbour: l’unico fiordo dell’Irlanda si trova al confine tra la contea di Mayo e la contea di Galway. Si tratta di un braccio di mare lungo ben 16 km che si insinua tra le verdeggianti colline. Qui vengono allevate cozze e vongole, che vengono vendute nei mercati della zona. Durante la stagione estiva è possibile prendere parte a un tour in barca lungo il fiordo per ammirare le numerose specie di animali e di uccelli che vivono in quest’area marina. I più fortunati potrebbero anche avvistare delfini e foche.

  • Le isole Aran: sono un gruppo di tre isolette che si trova al largo della baia di Galway. La più grande, Inishmore, è visitabile con un’escursione in giornata partendo dal porto di Rossaveal. La traversata dura circa un’ora e ci sono numerosi collegamenti nel corso della giornata. Su Inishmore si trovano i resti di un forte preistorico, il Dún Aengus, risalente all’Età del Bronzo. Il forte era dedicato alla divinità pagana Aengus e aveva una funzione religiosa e cerimoniale. Situato su una scogliera di calcare a picco sull’oceano, a un’altezza di più di 100 metri, è un luogo davvero suggestivo con un’impressionante vista che vi lascerà a bocca aperta.
  • Le scogliere di Moher: sono sicuramente le scogliere più famose d’Irlanda e si trovano nella contea di Clare. Sono lunghe ben 8 km e alte circa 200 metri e il loro nome significa “scogliere della rovina”. Considerate in passato uno dei luoghi più pericolosi al mondo, oggi si possono visitare in totale sicurezza partendo dal Centro Visitatori. Qui sono stati creati parapetti e protezioni che permettono di percorrere il sentiero in tutta tranquillità e di godersi il magnifico spettacolo di queste rocce altissime che si gettano a strapiombo nel mare, dove le pulcinelle di mare fanno il loro nido.
  • L’anello di Kerry: si tratta di un percorso circolare di 179 km che parte da Killarney e attraversa la penisola di Iveragh nella contea di Kerry. Questo itinerario riassume in sé tutti i tipici paesaggi irlandesi: verdi colline con le pecore al pascolo, colorati villaggi costieri e scogliere a strapiombo sul mare. A ogni curva si apre uno scorcio diverso e meraviglioso in cui ci si può fermare per scattare una foto. L’anello di Kerry attraversa anche il Parco Nazionale di Killarney, che in primavera si accende con i colori degli alberi in fiore. Questo è il luogo ideale per gli amanti delle vacanze in natura ed è facilmente esplorabile anche a piedi o in bicicletta.

Oltre a queste tappe imperdibili ci sono davvero tanti altri luoghi di interesse. Il viaggio si può quindi organizzare in base ai propri gusti e interessi e arricchirlo con esperienze e attività particolari. Sicuramente l’elemento paesaggistico è predominante lungo la Wild Atlantic Way, ma anche l’aspetto culturale può rivelare grandi sorprese. In Irlanda viene organizzato un festival per ogni cosa e non sarà difficile trovare celebrazioni ed eventi in grande stile: festival di musica celtica, festival delle ostriche, festival per trovare la propria anima gemella… Insomma, in Irlanda ogni occasione è buona per festeggiare!

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Perché è il momento migliore per andare in Irlanda

La compagnia di bandiera irlandese Aer Lingus ha lanciato una promozione per volare in Irlanda a prezzi bassissimi. La promozione è valida fino alla mezzanotte di lunedì 19 settembre per viaggiare in nell’Isola di Smeraldo a partire dal 1° ottobre e fino al 15 febbraio del 2023.

I prezzi dei biglietti aerei partono da 29,99 euro a tratta e ci sono voli dai principali aeroporti italiani, tra cui Milano Linate, Milano Malpensa, Venezia, Roma Fiumicino, Napoli, Verona e Pisa diretti a Dublino.

Un’occasione imperdibile per gli amanti dell’Irlanda e di tutto ciò che è irlandese – dalla birra ai paesaggi selvaggi, dalla musica alle feste tradizionali – per organizzare una vacanza, anche breve.

Cosa vedere a meno di un’ora da Dublino

Se Dublino la conoscete come le vostre tasche, è tempo di scoprirne i dintorni. A meno di un’ora dalla Capitale della Repubblica d’Irlanda, ci sono tantissime attrazioni che meritano di essere viste. Tra i luoghi che vi consigliamo vivamente c’è sicuramente la Contea di Meath, nell’Ireland Ancient East, una delle zone più storiche dell’Irlanda, ma spesso poco frequentata dai visitatori che preferiscono fermarsi in città o puntare dritti verso le più celebri mete turistiche.

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Fonte: @SiViaggia

Il sito di Brú na Bóinne nella Contea di Meath

Questa zona verdissima ci ha colpiti particolarmente: ruota intorno alla Boyne Valley, scavata dall’omonimo fiume, che ha fatto da sfondo a numerosi eventi che reso l’Irlanda l’isola che è oggi. Qui ci sono siti celtici, come Brú na Bóinne, che risale a 5000 anni prima di Cristo, con il tumulo di Knowth, che abbiamo visitato e che è il luogo dove è nato Halloween (per chi decide di festeggiare questa ricorrenza questo è il luogo migliore del mondo).

Ci sono maestosi castelli Normanni, come quello di Trim, dove è stata scritta la storia d’Irlanda e dove sono state girate alcune scene del film “Braveheart” con Mel Gibson nel 1995.


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Ci sono altri luoghi così famosi da essere apparsi anche alla Tv. Giusto per citarne uno, “Il trono di spade”, che è stato ambientato sul fiume Boyne, scelto come migliore location per rappresentare il “Mare Stretto”.

Ci sono poi antichi villaggi dalle case colorate con ricche tradizioni gastronomiche. Come Drogheda, una cittadina Normanna a una cinquantina di chilometri da Dublino dove molti “dubliner” si sono trasferiti a vivere negli ultimi anni.

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Fonte: 123rf

Trim Castle, il leggendario castello di “Braveheart”

Imperdibile Irlanda

Per chi ha più tempo per muoversi in Irlanda non c’è che l’imbarazzo della scelta. Oltre ai “classici”, come le Cliffs of Moher, il Ring of Kerry, il famoso ponte di corda Carrick-a-Rede o le Giant’s Causeway, ogni angolo dell’isola ha il suo bel perché. Vi suggeriamo un paio di luoghi insoliti da visitare, dove scoprire la vera Irlanda e respirare lo spirito Irish.

Il primo è il cuore verde d’Irlanda e si chiama Hidden Heartlands ed è perfetto per chi ama fare attività all’aria aperta. Questa regione poco conosciuta (“hidden”, nascosta) si trova nel cuore (“heart”) dell’isola ed è facilmente raggiungibile dalle principali città: Dublino dista solo un’ora e mezza e Galway un’ora esatta.

Fonte: iStock

Il verde delle Hidden Heartlands in Irlanda

È attraversata dal fiume Shannon, che a sua volta dà origine a canali, specchi d’acqua e “lough” (laghi), come Lough Allen, Lough Ree e Lough Derg. Lungo le vie d’acqua si possono fare piacevoli gite in barca e sport, dal nuoto alla canoa, dalla pesca al SUP. È facile anche noleggiare una barca senza patente e dormirci dentro, un ottimo modo per trascorrere una vacanza seguendo la Shannon Erne Waterway e toccando luoghi incantevoli come Killaloe, nella Contea di Tipperary.

Le tante vie ciclabili e i sentieri permettono di godersi il paesaggio ed esplorare i piccoli villaggi della zona, ma anche le sue bellissime dimore storiche e i castelli in modo slow.

La città più famosa di questa zona è Athlone, con il suo splendido castello del 1200. In questa cittadina si trova lo Sean’s Bar: aperto nel 900, è il più antico pub d’Irlanda.

L’altro luogo consigliato è il Nord della Contea di Mayo, una delle zone più autentiche e incontaminate del Paese. Pittoresche cittadine colorate affacciate sui fiumi o direttamente sull’oceano, siti archeologici di ere preistoriche e legati alla storia e alla cultura irlandese – incluso San Patrizio, patrono d’Irlanda – e paesaggi che regalano scorci meravigliosi della natura dell’Isola di smeraldo.

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Fonte: 123rf

Dún Briste a Downpatrick’s Head, nella Contea di Mayo

Il punto di partenza di questo tour è la cittadina di Ballina, famosa per la pesca al salmone e per queto sopranominata la “salmon capital of Ireland”. Tra le attrazioni principali di questa zona ci sono i Céide Fields, nei pressi del delizioso villaggio di pescatori di Ballycastle (un luogo poco turistico ma che merita assolutamente una visita). È considerato il sito neolitico più vasto d’Irlanda e si ritiene contenga il sistema di campi coltivati e muratura divisorie più antico tra quelli scoperti finora (circa 3500 a.C.).

Non lontano da Ballycastle e da Ballina, si trovano le scogliere di Downpatrick’s Head. Questa zona fa già parte della Wild Atlantic Way, la strada segnalata più lunga del mondo e la più panoramica d’Irlanda. Il suo Dún Briste, “forte rotto”, un faraglione singolo che spunta dalle acque impetuose creatosi dal crollo di una parte di scogliera durante una forte tempesta nel 1393, è diventato il simbolo di tutta la zona.

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Le iconiche location del film “Gli Spiriti dell’isola”, magia irlandese

L’Irlanda protagonista alla 79. Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica a Venezia con il film “Gli Spiriti dell’isola” (The Banshees of Inisherin), lungometraggio del regista, sceneggiatore e produttore Martin McDonough con Colin Farrell (cui è andata la Coppa Volpi maschile della Mostra di Venezia 2022), Brendan Gleeson, Kerry Condon e Barry Keoghan.

Un film profondamente irlandese, girato interamente sull’Isola di Smeraldo, in luoghi che sono davvero iconici di questa terra, simbolo della sua atmosfera e della sua inconfondibile bellezza, angoli remoti e selvaggi che faranno la felicità di chi la ama e desidera conoscerla meglio anche in vista di un viaggio.

A fare da sfondo alla vicenda ambientata all’epoca della guerra civile irlandese, l’enigmatica e tormentata fine dell’amicizia tra Colm (Brendan Gleeson) e Padraic (Colin Farrell), sono infatti le incantevoli Inishmore Island e Achill Island, la più grande isola dell’arcipelago delle Aran e la più estesa isola irlandese parte della contea di Mayo.

Di notevole importanza per la lingua e la cultura gaelica, entrambe spiccano al largo della costa ovest e si fanno ammirare per gli scorci spettacolari e la meraviglia del paesaggio.

Inishmore, la grande isola

Inishmore

Fonte: iStock

La strada di Dun Aengus a Inishmore

L’isola di Inis Mór (Inishmore) vanta un paesaggio unico ed è nota a livello internazionale per gli oltre 50 differenti monumenti di origine cristiana, precristiana e celtica ma le attrattive che offre non finiscono qui.

I visitatori possono scoprirla comodamente in bicicletta o sui tradizionali calessi guidati da pony e lasciarsi sorprendere dal suo paesaggio roccioso, estensione del vasto tavolato calcareo che forma il Burren, da cui le Aran si staccarono secoli fa.

Punto saliente di interesse di Inishmore è il Dún Aengus Fort, una tra le quattro fortezze risalenti al periodo che va dall’Età del Bronzo all’Età del Ferro: sorge sul bordo di una scogliera alta 100 metri e i muri semicircolari scendono a strapiombo sull’oceano.
Da qui, si gode di una magnifica vista sull’intera isola mentre l’unico suono è quello delle onde che si infrangono sulla roccia.

Da vedere anche il sito Na Seacht d’Teampaill (Le sette chiese) dove resistono due chiese, le rovine di alcune case monastiche e un piccolo cimitero con croci celtiche: la chiesa meglio conservata è quella di Saint Breacan al cui interno è ancora possibile ammirare la maestosa navata e un arco.

Inoltre, chi ama avventurarsi in luoghi meno conosciuti, può fare tappa al Warm Hole, una singolare vasca di forma rettangolare che è stata plasmata dall’azione del calcare: i bordi sono così perfetti che è difficile credere che non siano stati intagliati dall’uomo.

Achill Island, tra brughiera e mare

Achill Island

Fonte: iStock

Veduta di Achill Island

È una visione difficile da dimenticare quella offerta da Achill Island, plasmata da spiagge bianchissime, alte montagne e una costa che va dal verde all’azzurro.

Popolare meta estiva degli irlandesi per il suo mare e gli sport acquatici, tra erica, rododendri e la brughiera assomiglia a un sogno.

La spiaggia più famosa è Keel Beach, distesa di sabbia vegliata dal promontorio di Achill Head, meta ideale per le immersioni, il surf e il windsurf ma non da meno è Keem Bay (dove sono state girate alcune scene del film), raccolta spiaggia di candida sabbia lambita da acque turchesi e protetta dalle alte scogliere.

Degno di nota anche il castello di Carrickkildavnet, dimora di Grace O’Malley, leggendaria regina dei pirati vissuta nel XVI secolo.

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L’Irlanda fuori rotta per scoprire la sua vera natura

C’è una parte d’Irlanda ancora inesplorata. Una zona dove il turismo di massa non è ancora arrivato. Il luogo ideale dove scoprire la vera natura di questa meravigliosa isola verde e dei suoi abitanti, le cui tradizioni sono ancora ben radicate.

Ci troviamo nella parte Nord della Contea di Mayo, una delle zone più autentiche e incontaminate del Paese, ideale per chi, anche in Europa, cerca ancora l’avventura, una destinazione reale e genuina e che desidera sperimentare l’autentica accoglienza irlandese.

Cosa vedere a Nord della Contea di Mayo

Tante sono le attrattive del Nord di Mayo. Pittoresche cittadine colorate affacciate sui fiumi o direttamente sull’oceano, siti archeologici di ere preistoriche e legati alla storia e alla cultura irlandese – incluso San Patrizio, patrono d’Irlanda – e naturalmente paesaggi che regalano scorci meravigliosi della natura dell’Isola di smeraldo. Vi proponiamo un itinerario fuori dalle classiche rotte turistiche sui luoghi meno conosciuti d’Irlanda.

La cittadina di Ballina Town

Ballina Town è la cittadina principale della zona Nord di questa Contea irlandese. È famosa per la pesca al salmone ed è sopranominata la “salmon capital of Ireland” perché il fiume Moy che la attraversa è particolarmente pescoso. Ogni estate, il Salmon Festival attira migliaia di visitatori.

La cittadina è un buon punto di partenza per visitare la celebre Wild Atlantic Way, la strada segnalata più lunga del mondo e la più panoramica d’Irlanda. Ballina ha un aspetto tradizionale, colorato e autentico e offre dei caratteristici scorci sul fiume, tanti ristoranti, alloggi di tutti i tipi e vecchi pub accoglienti e animati.

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Ballina Town, la cittadina più importante a Nord della Contea di Mayo

La St Muredach’s Cathedral, costruita con la pietra grigia locale nel XVIII secolo, svetta fiera sul fiume e ha un bell’interno. Esiste anche una collezione privata creata da Jackie Clarke, un personaggio locale che ha accumulato più di 100mila articoli da collezione incluso il documento originale della dichiarazione d’indipendenza.

La Connacht Whiskey Distillery offre visite guidate e assaggi del whiskey locale, un’esperienza imperdibile quando si visita l’Irlanda. The Quays è il quartiere più pittoresco, dove il fiume sfocia direttamente nell’Oceano Atlantico.

Chi cerca un’esperienza autentica può soggiornare in alcune delle dimore storiche della zona, come Mount Falcon Estate, nella campagna irlandese lungo il fiume dove poter pescare, passeggiare in compagnia di un falco o, per chi ha bambini, prendere parte a una lezione di “gufologia”. Si può anche soggiornare in un vero e proprio castello. Il Belleek Castle è stato costruito nel 1800 in stile Neogotico e regala la sensazione di vivere in un castello medievale e di tornare indietro nel tempo. Anche senza dormire, è comunque consigliata una visita al castello che ospita la più bella collezione di armi e armature medievali d’Irlanda.


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Il sito archeologico di Céide Fields

Non è Irlanda se non c’è un sito archeologico. Tra le attrazioni principali della zona ci sono i Céide Fields, nei pressi del delizioso villaggio di pescatori di Ballycastle (un luogo poco turistico ma che merita assolutamente una visita). È considerato il sito neolitico più vasto d’Irlanda e si ritiene contenga il sistema di campi coltivati e muratura divisorie più antico tra quelli scoperti finora (circa 3500 a.C.).

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Fonte: 123rf

Il sito archeologico di Céide Fields nella Contea di Mayo in Irlanda

La scoperta dei Céide Fields avvenne intorno agli Anni ’30, quando un uomo del posto si accorse di alcune file di pietre che rimasero scoperte quando scavò con la pala della torba per combustione. In queste file si accorse di alcuni disegni che non potevano essere stati causati dalla natura. Da lì la grande rivelazione dell’antichissimo sito.

Si stima vi siano circa 100 chilometri di campi racchiusi nei muri di pietra ancora nascosti sotto la brughiera. Il sito è nella lista dei candidati Unesco per ottenere la qualifica di Patrimonio dell’Umanità.

Le scogliere di Downpatrick’s Head

E non è Irlanda se non ci sono delle scogliere che si gettano a picco nell’oceano. Nella zona Nord della Contea di Mayo, non lontano dal villaggio di Ballycastle e un po’ più su rispetto a Ballina, si trovano le scogliere di Downpatrick’s Head. Questa zona fa già parte della Wild Atlantic Way e conserva reperti archeologici di 6.000 anni fa, incluso un tronco di pino di 4.300 anni fa ospitati in un moderno museo, strade a picco sul mare e paesaggi da togliere il fiato.

Le scogliere sono già visibili quando si visita Céide Fields, dove una terrazza accessibile tramite una scalinata chiamata Cliffs Road regala un panorama mozzafiato.

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Fonte: 123rf

Le scogliere di Downpatrick’s Head in Irlanda

Downpatrick’s Head è raggiungibile a piedi percorrendo un sentiero e non esistono biglietti di ingresso. Qui il vento soffia molto forte, ma lo spettacolo sull’Atlantico è unico, specie quello su Dún Briste, che significa “forte rotto”, un faraglione singolo che spunta dalle acque impetuose, creatosi dal crollo di una parte di scogliera durante una forte tempesta nel 1393 e diventato il simbolo della zona.

Il nome “Downpatrick” deriva dall’epoca in cui San Patrizio fondò una chiesa proprio in questo luogo. In questa piccola penisola si possono ancora vedere i ruderi della chiesa, una croce di pietra e un pozzo sacro. Un tempo era una destinazione molto amata per i pellegrinaggi e tutt’oggi le folle vi si riuniscono l’ultima domenica di luglio, nota come “Garland Sunday”, per ascoltare la messa.

Una leggenda locale (una delle tante leggende irlandesi) narra che, quando un capo pagano rifiutò di convertirsi al Cristianesimo, San Patrizio colpì la terra con il suo pastorale facendo crollare parte del promontorio, con il capo sopra, nell’oceano ovvero lo scoglio Dún Briste.

Durante la Seconda guerra mondiale, Downpatrick’s Head divenne un avamposto di osservazione. Oggi si può ancora vedere l’edificio di pietra e il marcatore aereo, la scritta “ÉIRE 64” fatta di pietre, per segnalare ai piloti che stavano sorvolando l’Irlanda.

Foxford, il villaggio della lana

A pochi chilometri da Ballina c’è un altro delizioso villaggio affacciato sul fiume Moy che merita una tappa. Si tratta di Foxford, un paese di campagna anch’esso famoso per la pesca al salmone. Ma la sua particolarità è un antico lanificio tradizionale aperto anche ai turisti che si chiama Foxford Woolen Mills, citato persino da James Joyce nel suo “Ulisse”, di cui ricorre il centenario proprio quest’anno e in “Finnegans Wake”. Oltre al negozio – e all’outlet – dove poter fare acquisti c’è anche un delizioso caffè che serve prodotti locali.

Nei dintorni di Foxford si possono fare delle splendide passeggiate scenografiche. La cittadina, infatti, è circondata dalle due catene montuose, i monti Nephin e i monti Ox attraversati dalla Foxford Way, un sentiero turistico di circa 86 km che s’inoltra tra siti archeologici, brughiere e piccoli ruscelli.

Si possono anche scoprire alcuni laghi balneabili, com il Lough Conn e Cullin formatisi, secondo la mitologia celtica, dalla fuga di un cinghiale che perdeva acqua nella quale affogarono i cani che lo cacciavano.

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Fonte: 123rf

Il Lough Conn nella Contea di Mayo

Killala e la sua spiaggia

A Nord di Ballina c’è un altro villaggio molto pittoresco da visitare. Si tratta di Killala, un piccolo borgo di pescatori famoso per la Ross Beach, una bella spiaggia balneabile che ha ottenuto la Bandiera blu.

Per gli irlandesi però ha anche una grande importanza storica. Qui si è giocata una delle più importanti partite nella lotta all’indipendenza quando, nel 1798, il generale Humbert arrivò dalla Francia per unirsi alla popolazione e lottare contro la Corona britannica. Da vedere a Killala ci sono anche diversi edifici storici, come la torre circolare del XII secolo e la cattedrale seicentesca.

Nella vicina Baia di Killala, meta per appassionati di birdwatching, si possono avvistare anatre, cormorani e persino foche. Insomma, nel Nord della Contea di Mayo ce n’è per tutti i gusti.

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La passeggiata sospesa tra gli alberi nel cuore della foresta

C’è sempre un buon motivo per organizzare un viaggio in Irlanda, per stupirsi e incantarsi davanti alle bellezze di questo incredibile territorio. Del resto l’Isola di Smeraldo, così chiamata per il suo sconfinato paesaggio verde, sa regalare emozioni uniche e autentiche che stupiscono a ogni passo compiuto.

Molto più di un semplice scenario da fotografare, immergersi nel paesaggio irlandese è un vero e proprio viaggio sensoriale che fa sognare. I paesaggi urbani si alternano alle campagne sconfinate dalle quali dominano castelli e dimore mentre i paesaggi marini offrono viste mozzafiato sull’oceano.

E se tutto questo non dovesse bastare per andare o tornare dal Paese, allora, lasciatevi dire che c’è un altro motivo per il quale dovreste raggiungere l’isola verde adesso. Ed è una passeggiata sospesa tra gli alberi nel cuore della foresta di Avondale.

Una passeggiata sulla foresta

È un modo inedito, sorprendente e straordinario quello che ci permette di esplorare la foresta dall’alto verso il basso. Si sale tra le cime degli alberi e si cammina a ritmo lento con lo sguardo che si perde tra le fronde e tra i giochi di luci e di ombre creati dall’incontro del sole e degli arbusti. È questa l’emozione di passeggiare sopra gli alberi.

Per vivere quella l’esperienza, dobbiamo recarci nella foresta di Avondale, un parco ricco di fauna selvatica che comprende alberi esotici e un arboreto, e che si snoda per oltre 200 ettari di terreno sulla sponda occidentale del fiume Avonmore. Tutto intorno, invece, si estende la verdeggiante e sconfinata campagna di Wicklock.

È qui che possiamo cimentarci in un’avventura straordinaria e mozzafiato attraversando la foresta dall’alto grazie a una treetop experience in piena regola che ci permette di ammirare la natura incontrastata da un altro punto di vista.

Avondale Treetop Walk

Fonte: Courtesy Coillte

Avondale Treetop Walk

Beyond the Trees Avondale

L’attrazione Beyond the Trees Avondale, inaugurata nella foresta irlandese nella contea di Wicklow, ha tutte le carte in regola per rendere l’esperienza dell’esplorazione indimenticabile.

Si parte dal giardino recintato di Avondinaugurale e si percorre una passerella sospesa che rivela tutti i segreti della foresta. Da quest’altezza è possibile osservare le specie che abitano quest’area naturalistica come tassi, larici, abeti rossi e sequoie giganti.

La passeggiata che si snoda per oltre un chilometro, e svetta verso il cielo a un’altezza di 23 metri, offe diversi punti di osservazione lungo il tragitto dotati di cartelli informativi che illustrano gli esemplari di flora e di fauna che popolano la foresta è che è possibile incontrare.

La treetop termina al cospetto di un’imponente torre panoramica in legno immersa in un suggestivo boschetto di eucalipto. La struttura, che sembra sfiorare il cielo con i suoi 38 metri di altezza, permette una passeggiata verticale che si snoda su una passerella a spirale e che conduce su una terrazza scenica dove osservare il panorama più bello di sempre. Qui, infatti, è possibile abbracciare con lo sguardo tutta la foresta di Avondale, la valle e la campagna circostante e i monti Wicklow che si stagliano sullo sfondo.

E per chi ha voglia di vivere esperienze adrenaliniche, c’è uno scivolo a spirale all’interno della torre che consente di scendere rapidamente a terra.

Avondale Treetop Walk, tower

Fonte: Courtesy Coillte

Avondale Treetop Walk, torre panoramica

 

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Il Dublin Coastal Trail è la strada panoramica più bella d’Irlanda

Dublino è una città splendida, ricca di storia e di cultura: meta prediletta di tantissimi turisti, è nei suoi quartieri storici che solitamente questi si concentrano. Tra chiese antiche e piccoli pub dove assaporare le specialità locali, la capitale irlandese ha molte sorprese da regalare. Ma ora c’è una nuova esperienza emozionante per scoprire il lato nascosto di questa città: il Dublin Coastal Trail è un vero e proprio viaggio, un’avventura mozzafiato tra panorami incantevoli e monumenti storici.

Nasce il Dublin Coastal Trail

La città di Dublino è adagiata sulla sponda orientale del Paese, affacciato splendidamente sul Mare d’Irlanda, da cui gode di una vista incredibile. Ed è proprio seguendo il profilo della contea lambito dalle acque, in un lungo cammino di ben 64 km, che possiamo ammirare la vera identità di questo luogo magico e sorprendente. Il Dublin Coastal Trail nasce con l’intento di valorizzare le tante bellezze che si susseguono lungo la costa, in un itinerario che rappresenta esso stesso una tra le più suggestive attrazioni del Paese.

Il cammino offre panorami ricchi di fascino e magia, addentrandosi in piccoli quartieri periferici dove il tempo sembra essersi fermato e poi esplorando veri e propri angoli di natura ancora incontaminati. Il Dublin Coastal Trail può essere percorso a piedi o in bici, l’importante è assaporarne la sua essenza più autentica e fare il pieno di esperienze che rimarranno per sempre nella memoria. Ma quali sono le tappe più belle di questo itinerario, quelle assolutamente da non perdere? Andiamo a scoprirle insieme.

Dublin Coastal Trail, cosa vedere

Il Dublin Coastal Trail è una strada panoramica che percorre l’intera costa della contea di Dublino, affrontando paesaggi diversissimi tra loro – eppure ciascuno davvero splendido nella sua autenticità. Si parte da Skerries, piccolo porto commerciale dal florido passato, divenuto oggi una località balneare graziosissima. Il suo grande mulino a vento, immerso in una vasta distesa verde, sembra uscire da una cartolina. Mentre il mulino ad acqua, che ancora macina farina per preparare vere delizie da forno, è un’attrazione turistica molto apprezzata.

Per chi ama fare sport, questa è l’occasione giusta: dal kitesurf al kayak, qui si può vivere un’avventura incredibile. Ma è a Malahide, delizioso villaggio alle porte di Dublino, che si può ammirare una delle bellezze più suggestive della contea: il Castello di Malahide, che spicca per essere forse il più antico d’Irlanda, ma anche per i suoi fantasmi – si dice che qui ve ne siano ben cinque! Attorno al maniero, un gigantesco parco e dei giardini botanici che racchiudono un ampio patrimonio naturalistico.

Proseguendo verso sud, ci si imbatte nelle ammalianti scogliere di Howth: il sentiero, a picco sul mare, regala una vista unica al mondo. Con un po’ di fortuna, qui non è affatto raro imbattersi in bellissimi uccelli e in numerose specie marine – tra cui alcuni esemplari di foca. Dopo aver attraversato il porto di Dublino, la strada si spinge a meridione verso il quartiere di Sandymount. La sua spiaggia ventosa non è la sola meraviglia di questo luogo: merita assolutamente una visita il Poolbeg Lighthouse, che emerge dall’acqua e che si può raggiungere tramite un lungo cammino che si addentra nella baia di Dublino.