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Il paese degli spaventapasseri in Italia ha subito un altro incantesimo: si è tinto di viola

C’è uno spettacolo che ogni estate muove le masse, che spinge i viaggiatori a raggiungere un luogo specifico nel mondo, proprio lì dove l’oro viola fiorisce e prospera dando vita a uno spettacolo mozzafiato. Stiamo parlando dei campi di lavanda in Provenza, quelli sterminati o intimi, quelli ordinati e selvaggi, quelli che si sono trasformati in un appuntamento imperdibile a cui non mancare in questo periodo. Ma non sono gli unici, quelli d’oltralpe, perché anche l’Italia ha i suoi campi fioriti che meritano solo di essere scoperti.

Da nord a sud dello Stivale, infatti, sono tanti e diversi gli angoli di Provenza che si possono esplorare tra giugno e luglio. Tra i più famosi ci sono, senz’altro, quelli che puntellano la zona tra l’Alessandrino e il Monferrato, ma non sono gli unici come dimostra quel gigantesco campo in Veneto che è il labirinto di lavanda più grande d’Italia.

E poi c’è Vendersi, anche conosciuto come paese degli spaventapasseri, che proprio quest’anno è stato scelto da Madre Natura come palcoscenico del suo spettacolo più bello. È proprio qui, infatti, che tra curiosi abitanti inanimati che accolgono i viaggiatori da diversi anni si snodando campi profumati dalle mille sfumature di viola. Ecco come raggiungerli.

Vendersi, i campi di lavanda tingono il paese degli spaventapasseri

Nel cuore della Val Borbera, e immerso nella natura rigogliosa e selvaggia, esiste un paese popolato da strani e curiosi abitanti. Ed è bellissimo.

Si tratta di Vendersi, un piccolo villaggio italiano dove la magia prende forma ogni giorno grazie all’intuizione e all’estro creativo dell’essere umano. Un luogo segnalato tra gli itinerari esperienziali dedicati alla vallata piemontese, ma ancora fuori dai radar turistici, che vale davvero la pena di scoprire, proprio come un gioiello. Cos’ha di speciale è presto detto: è abitato da spaventapasseri che vivono tra le strade del villaggio e tra i suoi campi.

Alice Tosonotti

La lavanda in fiore in Val Borbera

Visitare questo piccolo paese è un’esperienza che consigliamo di fare a tutti in ogni periodo dell’anno. Tuttavia, se è il fascino delle fioriture estive che subite, vi suggeriamo di farlo adesso perché la fioritura della lavanda sta dando spettacolo.

In cima al paesino, infatti, è presente un suggestivo campo di lavanda, che per forme, colori e profumi ricorda proprio la Provenza. Il campo, di proprietà privata, può essere visitato ed esplorato, ma anche contemplato in silenzio grazie alla presenza di una sedia a dondolo, dello stesso colore della lavanda, che invita a fermarsi e ad ammirare il panorama che si snoda tutto intorno.

Il periodo migliore per visitarlo? Da fine giugno a metà luglio.

lavanda in piemonte, val borbera

Alice Tosonotti

A Vendersi e in Val Borbera la lavanda in fiore dà spettacolo tra i campi

Non solo Vendersi, itinerario della lavanda in Val Borbera

Vendersi è solo una delle suggestive tappe di un itinerario della lavanda più ampio che ci consente di riscoprire la Val Borbera in maniera inedita e sublime. A Viguzzolo, infatti, è possibile ammirare la lavanda in fiore che cresce tra i campi della tenuta di Giancarlo Nossa mentre a Tortona c’è l’omonima cantina che organizza degustazioni al tramonto con vista sull’oro viola.

Spostandoci a Cantalupo Ligure, ad appena dieci minuti in auto da vendersi, troviamo invece l’azienda agricola Saint Hubert, una pet friendly farm circondata da campi di erbe aromatiche e lavanda.

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Cosa vedere a Londra in 2 giorni: un viaggio tra icone, segreti e magia urbana

Visitare Londra in 2 giorni è una sfida davvero entusiasmante. La capitale britannica è una delle città più ricche di storia, cultura, modernità e cose da vedere. Con i suoi musei di fama internazionale, i monumenti iconici, i quartieri multiculturali e i suoi parchi, Londra è in grado di offrire al viaggiatore esperienze uniche anche in un tempo limitato.

Per chi sta organizzando un weekend nella capitale del Regno Unito e vuole sfruttare al massimo ogni ora a disposizione, questo itinerario dettagliato è perfetto: una selezione tra luoghi più famosi e tappe meno conosciute ma molto suggestive per vivere due giorni a Londra intensi e piacevoli, evitando perdite di tempo e spostamenti inutili. La sera poi Londra è sinonimo di pub. A Covent Garden, ad esempio, ce ne sono tantissimi – The Lamb and Flag, The Harp, The Porterhouse London solo per citarne alcuni – ma bisogna tenere a mente che chiudono presto.

Per un weekend di 2 giorni a Londra, si consigliano scarpe comode per macinare tanti chilometri, macchina fotografica o cellulare per immortalare luoghi iconici e tanta curiosità per conoscere una città dal fascino senza tempo. Per muoversii in modo efficiente tra le varie tappe, è consigliato utilizzare la Oyster Card – card ricaricabile a consumo da usare nei mezzi pubblici di Londra – o una carta contactless. La metropolitana di Londra è capillare ed efficiente e i famosi double decker bus offrono un modo pittoresco per spostarsi in città.

Londra è una città dalle mille sfaccettature, capace di sorprendere il viaggiatore ad ogni angolo. Anche con soli due giorni a disposizione, l’esperienza in città sarà indimenticabile. Che sia la prima volta o un ritorno, Londra regala sempre emozioni uniche, panorami spettacolari e un’atmosfera tutta da vivere. Ogni viaggio a Londra è solo un assaggio.

Giorno 1: il centro di Londra e i suoi simboli

Il primo giorno a Londra è perfetto per andare alla scoperta del cuore più riconoscibile e fotografato della città. Dalle tradizioni ai grattacieli della City, passando per mercati storici e viste panoramiche sul Tamigi: un itinerario classico ma sempre emozionante. Ogni tappa è raggiungibile a piedi o con brevi tratti in metro. Sarà una giornata intensa, fatta di scoperte continue e angoli da cartolina. Londra mostrerà il suo volto più elegante e solenne, tra storia, potere e viste imperdibili.

Tappa 1: Buckingham Palace e il cambio della guardia

Partecipare al cambio della guardia a Buckingham Palace

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Vista su Buckingham Palace a Londra

La prima giornata a Londra inizia con una passeggiata lungo The Mall per arrivare a Buckingham Palace, la residenza ufficiale della Regina (oggi utilizzata da Re Carlo III), capolavoro di architettura georgiana. Arrivando prima delle 11:00, si può assistere al famoso cambio della guardia, una cerimonia solenne e spettacolare che attira turisti da ogni parte del mondo.

Di fronte a Buckingham Palace si trova il St. James’s Park: uno dei parchi reali più belli, perfetto per una pausa rilassante e famoso per le fioriture. Lì vicino si trova anche Hyde Park, uno dei parchi più amati di Londra, separato dai Kensington Gardens – dove si trova il Kensigton Palace che ospita ancora gli appartamenti di alcuni  membri della famiglia reale – con il Serpentine Lake.

Tappa 2: Westminster Abbey, Big Ben e il Parlamento

A pochi minuti a piedi si trova l’Abbazia di Westminster, luogo di incoronazioni, matrimoni reali ma anche sito di sepoltura di personaggi illustri. Vale la pena visitarla anche solo dall’esterno, per ammirare la sua straordinaria architettura gotica. Il palazzo, sede del Parlamento di Londra, e l’abbazia di Westminster, con la Chiesa di Santa Margherita, sono Patrimoni dell’Umanità UNESCO dal 1987.

Londra in 2 giorni

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Cartolina di Londra: Westminster con Big Ben

Di fronte svetta il Big Ben, che insieme a Westminster rappresenta l’immagine più iconica della città. Qui è d’obbligo scattare una foto sul ponte di Westminster, da cui si gode una vista pazzesca sul Tamigi e sul London Eye.

Tappa 3: London Eye e la passeggiata lungo il Tamigi

Attraversando il ponte, si può fare un giro sul London Eye, la famosa ruota panoramica alta 135 metri, per ammirare Londra da un altro punto di vista. La visuale mozzafiato che regala il London Eye in giornate limpide, spazia fino a 40 km in ogni direzione. Durante l’alta stagione o nel weekend, è consigliato prenotare in anticipo i biglietti per il giro sulla ruota.

itinerario di 2 giorni a Londra per tutte le stagioni

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London Eye, simbolo famoso di Londra

Da lì si può poi passeggiare lungo il Southbank, una delle zone più vivaci della città, piena di street art – Leake Street Arches, luogo popolare per i murales – pub, librerie indipendenti e scorci pittoreschi.

Tappa 4: Borough Market, tra sapori e atmosfera autentica

Lungo la passeggiata che da Southbank va verso il Tower Bridge, il famoso ponte di Londra – altro luogo da ammirare insieme alla Tower of London dopo il passaggio al The Shard – si trova uno dei mercati gastronomici più amati dai londinesi: il Borough Market. Qui si possono gustare specialità da tutto il mondo, dai formaggi inglesi alle spezie orientali, passando per il miglior street food della città. Questo market è un connubio di colori, profumi e sensazioni dove si può pranzare approfittando dell’atmosfera vivace e autentica del luogo.

Tappa 5: The Shard e le luci della City

itinerario per un weekend a Londra

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Londra: The Shard e Tower Bridge al tramonto

Lì vicino da vedere nel pomeriggio c’è il The Shard, il grattacielo firmato Renzo Piano che domina lo skyline londinese. Si può salire sulla terrazza panoramica per un altro punto di vista straordinario e indimenticabile sulla città. Una passeggiata nella City, il distretto finanziario di Londra, è perfetta per ammirare il contrasto tra edifici moderni e stradine medievali.

Qui, per gli amanti della saga di Harry Potter, da non perdere il Leadenhall Market: un centro con negozi e ristoranti ma anche location del film “Harry Potter e la pietra filosofale“.

Giorno 2: musei, quartieri iconici e luoghi alternativi

Il secondo giorno a Londra è dedicato a esplorare alcune delle aree più caratteristiche e meno turistiche della città. Dai musei ai quartieri colorati: Londra si mostra in tutta la sua autenticità fatta di mercatini, angoli da fotografare e atmosfere locali.
Sarà una giornata all’insegna della scoperta e della creatività, dove Londra sorprende il viaggiatore grazie al suo spirito giovane e multiculturale. Tra arte, musica e piccoli dettagli nascosti, sembrerà come di entrare nel suo cuore più vero.

Tappa 1: British Museum, un tuffo nella storia dell’umanità

La seconda mattinata inizia con una visita al British Museum, uno dei più importanti musei al mondo. L’ingresso è gratuito e all’interno si trovano capolavori come la Stele di Rosetta, i marmi del Partenone e le mummie egizie. Anche con poco tempo a disposizione, si può comunque fare un bel giro concentrandosi sulle gallerie principali. Prenotando l’ingresso online si possono evitare le file del weekend.

Tappa 2: Camden Town, il quartiere alternativo di Londra

Dopo il museo, in metro si raggiunge Camden Town, una delle zone più eccentriche della città. Tra murales, negozi punk, mercati vintage e bancarelle di street food, qui sembra di essere catapultati in un altro mondo. Da non perdere il Camden Market – aperto tutti i giorni, nel weekend si anima ancora di più con artisti di strada e musicisti – dove acquistare souvenir sorprendenti e fare shopping sfrenato, per esempio da Cyberdog, e, se il tempo lo permette, fare anche una passeggiata lungo il Regent’s Canal per raggiungere Little Venice, un angolo romantico e poco frequentato dai turisti.

itinerario di 2 giorni con tappe uniche per visitare Londra

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Vista panoramica del Regent’s Canal con barche

Tappa 3: Notting Hill e il mercato di Portobello

Nel pomeriggio, bisogna assolutamente raggiungere – in metro – il celebre quartiere di Notting Hill, reso famoso dal film omonimo. Le case colorate – anche se una moda recente ha visto alcune facciate dipinte di nero come forma di protesta dei residenti contro il turismo eccessivo – le librerie indipendenti e il fascino bohemien lo rendono perfetto per una passeggiata rilassata.

visita Londra in 2 giorni: itinerario

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Portobello Road, Londra

Il Portobello Road Market è un’istituzione londinese ed è l’ideale per chi cerca oggetti vintage, vinili, libri rari o semplicemente vuole immergersi in un’atmosfera da film. Il sabato è il giorno più vivace dove tutte le bancarelle sono aperte. Durante la settimana c’è sicuramente meno folla ma alcuni banchi non aprono.

Tappa 4: tramonto allo Sky Garden o a Primrose Hill

Per chiudere in bellezza l’itinerario, ci sono due ottime opzioni per ammirare il tramonto entrambe molto amate dai londinesi e perfette per rilassarsi dopo due giorni intensi di esplorazione. Tutte e due raggiungibili comodamente con la metro.

Lo Sky Garden, un giardino panoramico gratuito al 35° piano del grattacielo “Walkie Talkie” nel cuore della City – prenotazione online necessaria. Se non si trova posto, si può comunque optare per una cena in uno dei ristoranti presenti all’interno dello Sky Garden. Se il tempo lo permette, vale sicuramente la pena uscire sulla terrazza esterna per avere una vista speciale su Londra al tramonto.

Il luogo migliore però per godere di questo momento della giornata a Londra è la Primrose Hill, una collinetta verde poco distante da Camden Town che offre una vista diretta sullo skyline, dal London Eye fino a Canary Wharf. Per un tramonto fai-da-te si può portare tutto l’occorrente per fare un picnic all’aperto mentre il cielo si tinge si rosa e arancione.

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Cosa vedere a Parma: un itinerario in 10 tappe per scoprire la città emiliana

Le città lungo la Via Emilia, nel mezzo della Pianura Padana, si assomigliano e distinguono, esattamente come fanno tante sorelle tra di loro. Parma è una città emiliana perfetta per essere visitata in un paio di giorni o in un week-end lungo. Camminando tra le sue vie e scoprendo le sue bellezze, ti renderai conto che, se Parma fosse una persona parte di una grande famiglia, sarebbe una delle sorelle più grandi, ma non la maggiore. Sicuramente sarebbe quella che ama distinguersi, pur non tradendo mai la sua radice. Cosa vedere a Parma e come conoscerla nel migliore dei modi?

Le 10 cose da vedere a Parma

Parma città elegante, accogliente, musicale e molto colorata: il suo centro storico è un luogo piacevole dove passeggiare, dove le cose fini e ricercate si siedono a fianco di quelle ruspanti e genuine, tipiche dell’Emilia. La città è un luogo perfetto per gli amanti dell’arte di ogni genere. Tra le cose da fare e da vedere a Parma, c’è un vero e proprio catalogo che sembra uscito dal perfetto manuale di Storia dell’Arte. Oltre a questo, c’è n’è davvero per tutti i gusti.

L’itinerario che segue è perfetto per occupare un weekend pieno in città. Ti resta qualche giorno in più? Esplora anche i dintorni di Parma.

Cosa vedere a Parma: Duomo e Battistero

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Duomo e Battistero di Parma

Duomo: capolavoro del Romanico

Se dovessimo eleggere due rappresentati di Parma nel mondo – fuori dall’ambito gastronomico – quelli sarebbero il Duomo e il Battistero. Sono gli elementi primari del cuore medievale di Parma e si trovano entrambi su Piazza Maggiore.

Il nome ufficiale di questa chiesa così importante è Cattedrale di Santa Maria Assunta ma per tutti è semplicemente il Duomo. Fin dal XI Secolo, periodo della sua costruzione, occupa il cuore di Parma ed è stato testimone di moltissimi avvenimenti cittadini.

L’esterno stupisce per il suo colore: il Duomo di Parma, infatti, è stato costruito in mattoni chiari, con alcuni inserti in marmo. A livello stilistico, questa chiesa rappresenta in pieno quello che viene chiamato Romanico-Lombardo, come altre chiese importanti dello stesso periodo sorte in Emilia-Romagna.

Uno degli elementi più importanti sono le decorazioni realizzate da Benedetto Antelami, scultore che si è formato alla bottega di Wiligelmo (colui che scolpì i bassorilievi del Duomo di Modena: una vera superstar del Medioevo) e che ha portato la scultura romanica verso l’epoca successiva. L’eleganza e l’espressività della sua Deposizione (chiamata anche Compianto sul Cristo morto) – interna al Duomo – hanno fatto, a loro volta, scuola e vengono ammirate da turisti che arrivano a Parma da ogni parte del mondo. All’interno del Duomo di Parma ci sono quadri e pale di valore immenso, come alcuni dipinti del Correggio eseguiti nel XVI Secolo.

Il Battistero: benvenuti nel Gotico

Il Battistero non è di certo secondo al duomo, in quanto a bellezza e, anche in questo caso, c’è lo zampino di Benedetto Antelami. Fu lui a progettarlo alla fine del XII Secolo. Come per molti battisteri medievali, venne scelta la forma ottagonale per richiamare “l’ottavo giorno”, quello successivo alla Resurrezione, detto anche giorno della Salvezza. Anche per il Battistero, i bassorilievi di Antelami rendono tutto più prezioso. L’edificio è interamente in marmo: un caso raro per una città della pianura padana, che solitamente utilizzava mattoni. Con questo edificio, a livello artistico, si abbandonava il Romanico e si entrava nel Gotico.

Per visitare Duomo e Battistero si paga un biglietto: esistono varie formule, a seconda di cosa si vuole vedere esattamente in questo complesso artistico. Un ingresso per un adulto costa 12€. È consigliabile fare i biglietti in anticipo, soprattutto se il tuo viaggio a Parma avviene durante la bella stagione.

Cosa vedere a Parma: la Chiesa di San Giovanni

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Chiesa di San Giovanni a Parma

La chiesa e il monastero di San Giovanni

Bastano proprio pochi passi per spostarsi dall’area del Duomo e del Battistero per trovare un’altra delle cose da vedere a Parma: la chiesa di San Giovanni e il relativo monastero. Si trovano esattamente alle spalle dell’abside del Duomo. Passeggiando per raggiungere quest’altra perla made in Parma, osserva l’edificio che troverai alla tua destra: è il seminario. Uno dei luoghi descritti da Stendhal ne La Certosa di Parma.

Il complesso di San Giovanni, attualmente, si mostra nella sua forma rinascimentale: sia la chiesa che il monastero sono stati distrutti da un terremoto avvenuto nel 1117. La chiesa venne ricostruita più volte, fino a ottenere l’aspetto che ha ora. Proprio come il Duomo, anche questa chiesa si è impreziosita da opere d’arte di un grande valore, alcune delle quali portano – nuovamente – la firma del Correggio.

Visitare il Monastero di San Giovanni è sicuramente qualcosa da fare: al suo interno troverai anche una farmacia storica o, meglio, l’Antica Spezieria di San Giovanni, una delle più suggestive d’Italia, con strumenti originali, scaffali in legno, vasi e decorazioni barocche. Il monastero vanta anche una biblioteca spettacolare.

La visita al Monastero e Chiesa di San Giovanni è gratuita e, solitamente, possibile tutti i giorni, fuori dai momenti in cui ci sono le celebrazioni.  La biblioteca è chiusa il giovedì.

Un museo per contenerli tutti: la Pilotta

Bastano sette minuti a piedi, circa, per passare dall’area del duomo a quella del Palazzo della Pilotta, costruzione molto importante per la storia di Parma e punto di riferimento per tutti gli amanti dell’arte. A Parma lo chiamano semplicemente “La Pilotta ma il suo nome ufficiale è Complesso Monumentale della Pilotta perché si tratta di un vero e proprio raccoglitore di luoghi di cultura.

Il Palazzo della Pilotta era la residenza della Famiglia Farnese a Parma. Dal XV Secolo fino al XVII, almeno, questa famiglia fece il bello e cattivo tempo in tutti regni della penisola italiana e fuori da essa. Basti pensare a Papa Alessandro Farnese, colui che scomunicò Enrico VIII. Il palazzo prende il nome dal gioco della pelota (simile alla pallacorda) praticato in molte corti, durante il Rinascimento. La sua costruzione fu voluta per dare alla città un secondo palazzo – oltre a quello Ducale già esistente -che rappresentasse, anche nell’aspetto il grande potere dei Farnese. Ospitava gli appartamenti ducali, una biblioteca, le scuderie, un teatro di corte e gli archivi. Venne utilizzato ampliamente fino al 1734, dopodiché i Farnese si trasferirono altrove.

Attualmente, il Palazzo della Pilotta, contiene tante delle cose da vedere a Parma:

  • Il Museo Archeologico, dove sono contenuti alcuni pezzi davvero pregievoli
  • La Galleria Nazionale: un vero e proprio gioiello di Parma, con opere di Parmigianino, Canova, Canaletto, Tiepolo.
  • La Biblioteca Palatina: un luogo perfetto per gli amanti dei libri antichi
  • Il Museo Bodoniano: luogo dedicato al tipografo Giambattista Bodoni e a tutto ciò a cui ha dato vita
Cosa vedere a Parma: il Palazzo della Pilotta

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L’esterno del Palazzo della Pilotta a Parma

Teatro Farnese: un gioiello dentro la Pilotta

Una menzione speciale va al Teatro Farnese: hai mai visto un teatro di corte? Questo ne è un perfetto esempio. Tra il Rinascimento e l’Illuminismo, tutte le grandi corti avevano teatri interni. Questo permetteva ai nobili di assistere a spettacoli, senza lasciare il comfort di palazzi e regge.

Il Teatro Farnese fu costruito nel 1618 per volere del duca Ranuccio I Farnese. È interamente realizzato in legno e stucco, con una struttura a ferro di cavallo ispirata ai teatri classici. Poteva ospitare oltre 3.000 spettatori e fu concepito per spettacoli sontuosi, inclusi spettacoli equestri. Utilizzato solo una volta nel 1628 per le nozze di Margherita de’ Medici, fu danneggiato dai bombardamenti del 1944 e poi fedelmente ricostruito.

Parco Ducale: una passeggiata tra storia e fiction

Una cosa da vedere a Parma, soprattutto se ami certi tipi di fiction televisive, è Parco Ducale. Il parco è attualmente un’area verde pubblica, all’interno della quale ci sono dei chioschi, delle panchine, delle fontanelle di acqua potabile e anche dei giochi per bimbi.

Gli abitanti di Parma utilizzano il parco per fare sport, per incontrarsi o per passare un po’ di tempo nel verde. All’interno del parco, non ti sarà difficile notare quello che, nel passato, era Palazzo Ducale. Quella fu “la prima casa” dei Duchi di Parma. E ora? Forse ti sarà capitato di vederlo in televisione perché è la sede ufficiale della Polizia Scientifica italiana, il corpo che, di norma, viene chiamato solo “i RIS di Parma”.

Santa Maria della Steccata

La Chiesa della Steccata – così viene chiamata in città – è un altro capolavoro di architettura religiosa da vedere a Parma ed è un altro luogo da aggiungere alla lista di quelli pieni di dipinti spettacolari che, con tutta probabilità, avrai visto su qualche libro.

La sua particolarità sta nella sua forma: si tratta di una pianta a croce greca, non troppo comune in città con chiese romaniche e gotiche. Santa Maria della Steccata è un simbolo del Rinascimento a Parma, momento storico in cui, anche artisticamente, l’uomo era il centro dell’universo. Per simboleggiare l’unione tra uomo e divino, molti architetti sceglievano la pianta a croce greca.

Anche questa chiesa è un luogo di culto attivo e può essere visitato gratuitamente, fuori dall’orario delle messe.

Il Teatro Regio: il tempio della lirica

C’è un altro elemento sacro da vedere a Parma, ma non si tratta di una chiesa e la sacralità è ben diversa. Stiamo parlando del Teatro Regio, uno dei templi dell’opera lirica italiana e uno dei più prestigiosi teatri storici d’Europa, noto in particolare per il suo legame inscindibile con Giuseppe Verdi.

Il teatro venne costruito su richiesta di Maria Luigia d’Asburgo, moglie di Napoleone, nel 1829, e venne inaugurato con un’opera di Bellini. Questo luogo ospita, ogni anno, uno degli eventi imperdibili di Parma: il Festival Verdi. Il grande compositore, infatti, nacque a Busseto, un piccolo paese della Bassa Parmense.

Parma è stata riconosciuta come Città Patrimonio UNESCO per la Gastronomia e la Musica, anche grazie alla presenza di questo teatro che si dice essere uno di quelli con il pubblico più esigente d’Europa. Il Teatro Regio non è sempre aperto per le visite turistiche ma vale la pena informarsi prima del viaggio, per aggiungerlo alla lista delle cose da vedere a Parma.

Cosa vedere a Parma: l'Oltretorrente

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Case colorate dell’Oltretorrente, Parma

L’Oltretorrente: Parma oltre il centro

Pochi viaggiatori escono dal centro di Parma perché è denso di bellezza, bontà e cose da vedere. Se il tempo del tuo viaggio te lo permette, oltrepassa il fiume e raggiungi il quartiere chiamato Oltretorrente. Lo si riconosce perché il nome del quartiere è scritto sul muro dell’argine del fiume.

L’Oltretorrente è un quartiere storico di Parma ed è, in realtà, uno dei luoghi più autentici e affascinanti della città, ricco di storia, tradizione e umanità. Un tempo zona popolare e operaia, l’Oltretorrente fu il cuore pulsante della Resistenza e ha mantenuto un carattere forte, indipendente e molto fiero. Le sue strade sono perfette da fotografare e ammirare: qui troverai case color ocra, i balconi fioriti (se la stagione è quella giusta) e botteghe che raccontano una Parma più genuina, lontana dalle vetrine del centro.

Il legame di Parma con la musica trova spazio anche nell’Oltretorrente, visto che era il quartiere il cui nacque Arturo Toscanini.

Questo è il quartiere perfetto anche per sederti a tavola e gustare i tortelli d’erbetta, la torta fritta o semplicemente un panino col Prosciutto di Parma DOP.

Parma e Stendhal: esiste davvero la Certosa di Parma?

La risposta è no. Non esiste quella Certosa raccontata da Stendhal nel suo romanzo del 1839 ma esistono i luoghi che lo hanno ispirato. Stendhal, nel suo testo, racconta bene Parma e tanti posti che trovano descrizione nelle sue parole sono esattamente come nel periodo che lo scrittore francese trascorse in Italia. Uno è il Seminario Vescovile, che abbiamo citato qualche paragrafo fa.

La Certosa di Stendhal è la fusione di due luoghi ancora presenti: uno appena fuori dalla tangenziale e l’altro più verso la campagna.

  • Certosa di San Giacomo: si trova a Parma, ma fuori dal centro.
    Ora è la Scuola della Polizia Penitenziaria e, come è facile intuire, non si visita.
  • Certosa di Paradigna: lungo la strada per Colorno.
    La troverai anche con il nome di Abbazia di Valserena. Ogni tanto, è aperta al pubblico.
Esiste davvero la Certosa di Parma?

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L’esterno della Certosa di Paradigna

Come raggiungere Parma

Situata lungo la Via Emilia, Parma era facile da raggiungere fin dall’antichità. Ora, se viaggi in treno, puoi arrivare in treno direttamente in città, scegliendo di viaggiare con treni intercity, regionali o interregionali.

Se viaggi con l’Alta Velocità, la stazione di riferimento è Reggio-Emilia AV-Mediopadana. Da lì, troverai degli autobus per Parma, i cui biglietti sono spesso venduti in combinazione con quello del treno.

Se, invece, arrivi a Parma in auto, il parcheggio più comodo per visitare il centro è “Parcheggio Toschi”, proprio dietro il Palazzo della Pilotta. Si tratta di un parcheggio multipiano, a pagamento.

In città, spostarsi a piedi è comodo e non richiede troppa fatica. La bicicletta, infine, è un mezzo molto usato da molti.