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Mamma, ho perso l’aereo, tutte le location del grande classico di Natale

Molti ricordano con affetto le avventure di Kevin McCallister, il protagonista di un film anni ’90 ancora ricercatissimo sulle piattaforme di streaming e con l’occasione del 35esimo anniversario nel 2025 vogliamo ripercorrere tutte le location di Mamma, ho perso l’aereo.

Ci sono tradizioni che accomunano un po’ tutte le famiglie e tra queste c’è quella di rivedere film natalizi che hanno fatto la storia. Un cult ormai entrato nel cuore di tutti? Mamma, ho perso l’aereo che è conosciuto anche con il nome originale Home Alone. Arrivato sui grandi schermi nel 1990, compie 35 anni: per l’occasione è stato rimasterizzato in 4K e per pochissimi giorni torna al cinema.

Dal 4 al 10 dicembre 2025, solo per una settimana, si potranno rivedere nelle grandi sale le avventure di Kevin sgranocchiando popcorn al caramello e altre leccornie.  Ma dove è stato girato Mamma, ho perso l’aereo? Quali sono le location del film? Vediamo insieme i luoghi reali dove Kevin McCallister ha scritto la storia del cinema di Natale.

La casa dei McCallister a Winnetka in Illinois

Indipendentemente dall’età tutti la riconoscerebbero al primo sguardo: la casa dei McCallister esiste davvero e si trova al 671 Lincoln Avenue a Winnetka, in Illinois.

Impossibile resistere al fascino dell’edificio di Chicago con la facciata di mattoni rossi, vialetto innevato e addobbi a tema. È proprio qui che il protagonista resta solo per Natale e trasforma l’abitazione in un campo di battaglia per difendersi da Harry e Marv, i ladri più famosi del cinema.

La dimora è una vera abitazione privata, tuttora esistente (e abitata), diventata meta di pellegrinaggi per i fan di tutto il mondo. Ma c’è un piccolo segreto: gli interni che vediamo nel film non sono stati girati lì.

Per muoversi più liberamente con la troupe e le attrezzature, gli scenografi ricostruirono la casa nella palestra di una scuola dismessa, la New Trier High School, trasformata per l’occasione in un perfetto set natalizio.

Winnetka e i dintorni di Chicago

Tra le location principali del film Mamma, ho perso l’aereo c’è Winnetka, una classica cittadina nei dintorni di Chicago che sembra interpretare l’immagine iconica del Natale americano con strade alberate e villette innevate. Tra i luoghi più riconoscibili c’è Hubbard Woods Park, il parco cittadino dove il piccolo eroe cerca di sfuggire alla paura e alle prime disavventure in solitudine.

La chiesa di Kevin

Uno dei momenti più toccanti del film è quando Kevin trova rifugio in chiesa, mentre il coro canta dolci melodie natalizie. L’esterno che vediamo è quello della Trinity United Methodist Church di Wilmette, un’altra cittadina nei dintorni di Chicago. Gli interni, invece, furono girati alla Grace Episcopal Church di Oak Park, più a ovest.

Scoprire le location di un film classico di Natale come questo è un’emozione e ci riporta tutti indietro nel tempo di 35 anni; per un anniversario speciale come questo un rewatch è d’obbligo e farlo al cinema è un’occasione da non perdere. Questi sono i luoghi del primo film, il seguito è invece stato girato a New York e ha ottenuto altrettanto successo.

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Dove è stato girato The Witcher 4: tutte le location della nuova stagione

Tratta dall’omonima saga letteraria di Andrzej Sapkowski, la serie fantasy action drama di Netflix The Witcher è creata da Lauren Schmidt Hissrich. La quarta stagione segna il ritorno dello show con Liam Hemsworth, che prende il posto di Henry Cavill nel ruolo di Geralt di Rivia, il quale intraprende un nuovo viaggio pieno di avventure e sfide. A causa degli eventi che hanno sconvolto il Continente nella stagione precedente, il protagonista si trova separato da Yennefer e Ciri.

Mentre i tre seguono percorsi diversi attraverso la terra dilaniata dalla guerra del Continente, ciascuno dovrà affrontare numerosi demoni lungo il proprio cammino. Nonostante la solitudine e i pericoli, Geralt, Yennefer e Ciri incontrano alleati inaspettati che aumentano le loro possibilità di sopravvivere al vero e proprio battesimo del fuoco.

Inoltre, i tre sperano di riunirsi grazie ai gruppi di emarginati e compagni incontrati durante i loro viaggi. Il mondo immaginario in cui si svolge la storia segue lo stile delle stagioni precedenti, con scenari pittoreschi e surreali, sottolineando l’elemento fantastico che caratterizza l’intera narrazione.

Dove è stata girata

Le riprese della quarta stagione di The Witcher si sono svolte tra Inghilterra e Galles, toccando diverse location tra Surrey, Devon, Gloucestershire e Gwynedd. Secondo le fonti, la produzione principale è partita nell’aprile 2024 e si è protratta per circa sei mesi, fino alla fine di ottobre dello stesso anno.

The Witcher 4 Netflix

Netflix

Una scena di The Witcher 4 su Netflix

Nel Devon in particolare, sono state utilizzate le aree circostanti Haytor Quarry e le Haytor Rocks, presenti in diverse scene della stagione. Un’altra location scelta dalla produzione è stata la foresta di Puzzlewood, una popolare attrazione turistica situata vicino a Coleford nel Gloucestershire, dove sono state girate numerose scene notturne particolarmente suggestive. La vecchia foresta è stata presente anche in Star Wars e Doctor Who ed è una delle ambientazioni all’aperto più famose sullo schermo.

Foresta di Puzzlewood

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L’atmosfera fiabesca della foresta di Puzzlewood

Surrey, Inghilterra

Gran parte delle riprese della quarta stagione di The Witcher si è svolta nella contea cerimoniale del Surrey (dove è stato girato anche The Sandman 2), situata nel sud-est dell’Inghilterra. Come già accaduto per le stagioni precedenti, la produzione ha nuovamente sfruttato le strutture dei Longcross Studios, in Chobham Lane, nella cittadina di Chertsey. Lo studio dispone di quattro teatri di posa principali di diverse dimensioni e di otto “meganova stages”, oltre a 120 uffici, laboratori, un ampio parcheggio, un backlot di 200 acri, magazzini per i costumi e tutte le infrastrutture necessarie per la realizzazione di grandi produzioni cinematografiche e televisive.

Tra i mesi di maggio e giugno, diversi membri del cast e della troupe sono stati avvistati mentre giravano scene importanti presso la Waverley Abbey, la prima abbazia cistercense costruita in Inghilterra, situata a pochi chilometri da Farnham. Alcune sequenze con i Rats sarebbero state invece girate a Hankley Common, una riserva naturale di 1.400 acri che si trova a Elstead.

Altri momenti cruciali della stagione sono stati filmati nel Muslim Burial Ground di Woking e nella suggestiva Crystal Grotto, lungo Portsmouth Road a Cobham. Infine, diverse riprese in esterni si sono svolte nei dintorni di Bourne Wood, vicino a Farnham, e nella riserva naturale di Thursley Common, nel distretto di Waverley.

Abbazia Waverly

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Le rovine dell’Abbazia di Waverley

Gwynedd, Galles

Nelle fasi finali della produzione, nel settembre 2024, Liam Hemsworth insieme al resto del cast e della troupe si è trasferito nella contea cerimoniale di Gwynedd. Il lago di origine glaciale Llyn Padarn è stato una delle location principali della stagione, poiché le scene della Battaglia del Ponte sono state girate sia sul lago sia nelle aree circostanti, inclusa la cittadina di Llanberis.

Per agevolare le riprese, la troupe ha realizzato un porto galleggiante temporaneo sul lato nord del lago, vicino a Craig yr Undeb (Union Rock), e una torre di castello finta. Alcune sequenze chiave sono state inoltre registrate al National Slate Museum, situato all’interno del Padarn Country Park a Llanberis, e al Castello di Dolbadarn, alla base del Llanberis Pass.

Inoltre, le sequenze che raffigurano il viaggio dell’Hansa attraverso terreni pericolosi sono state girate nello Snowdonia National Park, vale a dire nelle vicinanze di Llyn Gwynant, le cui scogliere rocciose e sentieri di montagna sono stati inclusi. L’estetica della serie è esaltata dalla bellezza naturale del paesaggio gallese, che ha dato vita alle scene di viaggio più cinematografiche.

Snowdonia National Park

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Snowdonia National Park
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Le location di Io sono Rosa Ricci, il film prequel di Mare Fuori

Il film Io sono Rosa Ricci, spin-off cinematografico dell’universo di Mare Fuori, porta lo spettatore in un viaggio visivo e simbolico tra Napoli e la Sicilia, trasformando i luoghi reali in scenari di emozione, pericolo e rinascita. Diretto con un linguaggio cinematografico che fonde azione e introspezione, il film racconta la trasformazione di Rosa, interpretata da Maria Esposito, da ragazza fragile a giovane donna, pronta a scegliere il proprio destino.

Con Io sono Rosa Ricci, i fan della serie napoletana ritrovano un personaggio amato, ma lo osservano da una prospettiva nuova, più intima e cinematografica. Le location reali di Napoli e della Sicilia diventano lo specchio di un viaggio interiore, che porta Rosa non solo a fuggire, ma a ritrovarsi.

Di cosa parla

Napoli, 2020. Rosa Ricci ha solo quindici anni, ma porta sulle spalle un nome che pesa come una condanna: è la figlia di uno dei boss più temuti della città. Vive protetta, quasi imprigionata, in una gabbia dorata costruita dal padre Don Salvatore e dal suo clan. La sua esistenza cambia drasticamente quando viene rapita da un potente narcotrafficante deciso a colpire proprio il boss attraverso la figlia.

Trasportata su un’isola remota e ostile, Rosa si ritrova sola, minacciata e costretta a confrontarsi con la paura e la propria fragilità. Ma in quella prigionia forzata trova anche la forza per crescere, scoprire se stessa e stringere un legame inatteso che la aiuterà a sopravvivere.

Mentre Don Salvatore scatena una guerra per riportarla a casa, Rosa sceglie di non restare in attesa: pianifica la sua fuga, decisa a riprendersi la libertà. Quando finalmente riesce a tornare a Napoli, non è più la ragazza ingenua di un tempo, ma è una giovane donna consapevole, pronta a scegliere il proprio destino, anche se questo vorrà dire affrontare il dolore e la vendetta.

Io sono Rosa Ricci

Ufficio stampa Festa del cinema di Roma

Una scena del film “Io sono Rosa Ricci”

Dove è stato girato

Le riprese di Io sono Rosa Ricci hanno avuto inizio a Napoli, città simbolo di contrasti e passioni. Qui vive Don Salvatore (Raiz), il padre della protagonista, che lotta per il riscatto della figlia rapita. Le scene ambientate tra i quartieri Vomero, Soccavo e Pianura restituiscono la parte più autentica e ruvida della città.

Le troupe hanno lavorato soprattutto lungo l’asse via Vicinale Cupa Cinthia, via Epomeo e via San Domenico, dove le notti di riprese hanno trasformato interi isolati in un set cinematografico. È proprio qui che prende forma la disperazione del padre e la tensione della caccia al tempo, in un’atmosfera sospesa tra noir e dramma urbano. Napoli diventa così il simbolo del mondo che Rosa ha lasciato, ma anche quello verso cui tende, mentre cerca di tornare a casa.

Dal caos metropolitano partenopeo, la storia si sposta in un luogo completamente diverso: l’isola dove Rosa è prigioniera. Un’isola immaginaria, sospesa tra il Mediterraneo e l’Atlantico, che nel film appare come un mondo a sé, arido, selvaggio e affascinante. Per dare vita a questo scenario, la produzione ha scelto la Sicilia occidentale, girando tra Custonaci, nella splendida Baia di Cornino, Levanzo e le isole Egadi.

Napoli

iStock

Un quartiere di Napoli

Qui il mare, le rocce e la luce del tramonto diventano parte integrante del racconto: il paesaggio non è solo sfondo, ma personaggio vivo, capace di riflettere l’animo della protagonista. L’isola del boss Agustín, interpretato da Jorge Perugorría, ha l’aura di un western contemporaneo: un luogo sospeso, dove lingue, culture e destini si scontrano. È in questo spazio a metà tra realtà e mito che Rosa affronta le sue paure, trovando la forza di ribellarsi al suo destino.

L’alternanza tra Napoli e la Sicilia riflette i due poli del film: da un lato la città come simbolo delle origini e delle radici familiari, dall’altro l’isola come spazio di prigionia e rinascita. Le location, insieme alla colonna sonora che mescola tradizione e modernità, raccontano visivamente il percorso di Rosa: dal buio della paura alla luce della libertà.

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Dove è stato girato Anna: i luoghi del film su Anna Magnani diretto da Monica Guerritore

Il film Anna, scritto, diretto e interpretato da Monica Guerritore, è il primo nella storia interamente dedicato alla figura di Anna Magnani, la più iconica attrice italiana a livello mondiale. Un’opera che mescola il racconto storico a una visione personale e intima, per restituire al pubblico non solo il mito della “Lupa”, ma anche la donna che c’era dietro.

Anna non è un semplice biopic. È una dichiarazione d’amore verso la figura di una donna complessa, appassionata, combattiva. Monica Guerritore rompe il mito per ricostruire la verità umana di Anna Magnani, con uno sguardo che non giudica, ma comprende. Oltre a raccontare un momento cruciale della vita dell’attrice – la notte dell’Oscar nel 1956 – il film si distingue anche per le location evocative, scelte con attenzione per ricostruire la realtà dell’epoca e i luoghi simbolo della vita e della carriera di Magnani.

Di cosa parla

È il 21 marzo 1956. Anna Magnani attende la cerimonia degli Academy Awards, dove sarà premiata come miglior attrice protagonista per La rosa tatuata. Ma non la troviamo tra le star di Hollywood: trascorre la notte tra le strade di Roma, tra piazze, vicoli e persone comuni, quella gente che l’ha sempre amata.

Accanto a lei c’è Carol Levi, giovane americana che diventerà la sua agente e confidente. È un momento di massimo splendore che si tramuta presto in declino. Il film segue quindi il percorso umano ed emotivo di Anna: liti con registi, delusioni, il rapporto con il figlio, il mondo del cinema, Cinecittà, e il pensiero fisso di Roberto Rossellini, l’uomo che continua a vivere nella sua mente e nel suo cuore. Un amore mai sopito, un’impronta che il tempo non può cancellare.

Anna film location Roma

Ufficio stampa Festa del Cinema di Roma

Una scena del film “Anna” a Piazza di Spagna

Dove è stato girato

Le riprese del film sono iniziate ufficialmente a Roma il 23 aprile 2025 e sono andate avanti per circa sei settimane. La Capitale è il luogo principale: città che fu teatro della vita e della carriera di Anna Magnani, e che oggi diventa set naturale della sua storia.

Nel centro storico di Roma sono state girate scene ambientate nei vicoli, nelle piazze e in quelle zone cittadine che richiamano l’atmosfera degli anni ’50: la città che circondava Magnani prima della fama, il suo incontro con la gente del popolo e l’attesa dell’Oscar.

Oltre Roma, è stata confermata la presenza del set anche a Tivoli, nella provincia romana. Per due giorni a giugno sono state realizzate scene nel centro storico di Tivoli (Piazza Colonna, via Mauro Macera, vicolo dei Marzi e strade limitrofe) grazie al patrocinio del Comune. La scelta di Tivoli contribuisce a ricreare ambientazioni urbane d’epoca, vicine a Roma ma con un’identità più raccolta e meno trasformata dal tempo.

Tivoli

iStock

Tivoli

Il film, inoltre, ha fatto tappa anche al prestigioso Teatro Unione di Viterbo, utilizzato per alcune riprese ambientate nel mondo del cinema e dello spettacolo. Il teatro ha fornito una cornice scenica importante, simbolo della dimensione pubblica e artistica di Magnani.

Una parte significativa delle riprese si è svolta anche a San Felice Circeo, sulla costa laziale. Questa location, immersa nella natura e nel silenzio, sembra fatta apposta per raccontare i momenti più privati e riflessivi della protagonista, lontano dai riflettori.

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Die, My Love: tutte le location del film con Jennifer Lawrence e Robert Pattinson

Con un cast d’eccezione che vede Jennifer Lawrence e Robert Pattinson nei ruoli principali, Die, My Love è il nuovo, attesissimo film firmato da Lynne Ramsay, presentato in anteprima al Festival di Cannes e in seguito alla Festa del Cinema di Roma 2025.

Ha attirato grande attenzione per la sua forza narrativa questo viaggio visivo ed emotivo nel cuore di una crisi esistenziale, raccontata con la sensibilità unica della regista e la potenza interpretativa di due tra gli attori più amati del panorama internazionale.

Di cosa parla

La storia ruota attorno a Grace, una giovane scrittrice di New York che si trasferisce con il compagno Jackson in una casa isolata, abbandonata da tempo, nel cuore dell’America rurale. Inizialmente, l’isolamento accende la passione e l’intimità tra i due. Ma tutto cambia quando Grace scopre di essere incinta.

La nascita del figlio rompe il fragile equilibrio della coppia: la donna scivola lentamente in una profonda depressione post-partum, mentre tra i due si apre una distanza emotiva sempre più difficile da colmare. Il film racconta il disfacimento dei ruoli familiari tradizionali, tra la mancanza di contatto fisico, l’alienazione domestica e il peso psicologico della maternità.

Die, My Love è un’opera intensa, che indaga la natura umana nei suoi lati più oscuri e vulnerabili, affrontando il tema della fragilità mentale e dell’isolamento emotivo con uno sguardo crudo e spietato.

Die my Love location

Ufficio stampa MUBI

Le location del film “Die My Love”

Dove è stato girato

Anche se la vicenda è ambientata negli Stati Uniti, la produzione ha scelto di girare Die, My Love in Canada, sfruttando la bellezza aspra e selvaggia dei paesaggi canadesi per dare corpo alla visione di Ramsay. Le riprese si sono svolte principalmente nei dintorni delle Montagne Rocciose Canadesi, dove fitte foreste e scenari incontaminati hanno offerto l’ambientazione perfetta per rappresentare l’isolamento fisico e psicologico della protagonista.

In particolare, molte scene sono state girate a Calgary, città cosmopolita della provincia di Alberta. Nota per il suo skyline moderno, i fiumi Bow ed Elbow, e la vicinanza ad alcuni dei parchi naturali più spettacolari del Paese, Calgary si è rivelata la cornice ideale per un film che fonde la bellezza naturale con l’angoscia interiore.

Sikome Lake

Situato nella zona sud-est di Calgary, all’interno del vasto Fish Creek Provincial Park, il Sikome Lake è un lago artificiale che da oltre 40 anni rappresenta una delle mete estive più amate dai residenti e dai visitatori della città. Inaugurato nel 1978, è diventato nel tempo un vero e proprio rifugio urbano, ideale per chi cerca una giornata di relax a contatto con la natura senza allontanarsi troppo dal centro.

Aperto nei mesi estivi, Sikome Lake offre numerose attività per tutta la famiglia. La sua ampia area balneabile, con spiagge di sabbia, è perfetta per nuotare o semplicemente prendere il sole. Nei dintorni non mancano aree giochi per bambini, campi da beach volley e chioschi con cibo e bevande, che rendono l’esperienza ancora più piacevole.

Ma non è solo il lago a rendere speciale questa zona: Fish Creek Provincial Park è uno dei più grandi parchi urbani del Canada, con oltre 100 km di sentieri ciclabili e pedonali che attraversano boschi, radure e corsi d’acqua, offrendo infinite possibilità per gli amanti dell’outdoor.

E per chi vuole esplorare altri polmoni verdi di Calgary, le alternative non mancano. Nose Hill Park, con i suoi panorami mozzafiato sulla città e sulle Montagne Rocciose, Edworthy Park, che si estende lungo il fiume Bow, e Bowness Park, celebre per la sua laguna e le attività acquatiche, sono solo alcune delle meraviglie naturali che rendono Calgary una città ideale per chi ama vivere all’aria aperta.

Montagne Rocciose Canada

123RF

Montagne Rocciose Canada

Galaxy Diner: un tuffo nell’America anni ’50

Durante le riprese del film Die, My Love, la troupe ha trovato un’accoglienza speciale al Galaxy Diner, storico locale nel centro di Calgary. Non solo il ristorante ha ospitato parte delle scene, ma ha anche permesso alcune modifiche agli interni per adattarli alle esigenze del set. Con la sua facciata rosso acceso e l’insegna in stile retrò, il Galaxy Diner emana un fascino vintage che cattura immediatamente l’attenzione.

All’interno, l’atmosfera è calda, vivace e autentica. Il locale, amatissimo dai residenti, offre un’esperienza che ricorda i classici diner americani degli anni ’40, con una cucina a vista e un servizio informale ma attento. A guidare il successo del Galaxy è Brad Myhre, il proprietario, che attribuisce la popolarità del ristorante alla scelta di ingredienti genuini: burro vero, sciroppo d’acero puro e porzioni abbondanti, che non deludono mai.

Uno dei dettagli più apprezzati? Il pane tostato e le patate hash brown a volontà, sempre serviti con il sorriso. Se siete a Calgary e cercate un posto semplice, accogliente e perfetto anche per le famiglie, il Galaxy Diner è una tappa obbligata: un angolo di nostalgia americana nel cuore del Canada, dove ogni piatto ha il sapore di casa.

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Dove è stato girato Arancia Meccanica: tutte le location del film cult di Stanley Kubrick

Quando uscì nel 1971, Arancia Meccanica (A Clockwork Orange), diretto da Stanley Kubrick, suscitò scalpore per la sua violenza disturbante, l’estetica ipnotica e la profonda riflessione sul libero arbitrio, il controllo sociale e la natura umana.

Tratto dal romanzo di Anthony Burgess, il film segue Alex DeLarge (Malcolm McDowell), giovane leader di una banda di teppisti, i famigerati drughi, in un’Inghilterra futuristica e degenerata, tra crimini ultraviolenti, esperimenti di rieducazione e ossessioni per Beethoven e il latte drogato.

Ma dove è stato girato questo capolavoro controverso? A dispetto della sua ambientazione generica nel “Nord dell’Inghilterra”, Arancia Meccanica fu girato quasi interamente a Londra e dintorni, scegliendo location reali e architetture moderniste per creare un paesaggio urbano spiazzante e senza tempo.

Dove è stato girato

Nonostante lo stile futuristico e i contenuti disturbanti, Arancia Meccanica fu girato quasi interamente in luoghi reali, scelti con cura da Kubrick. L’uso di architetture esistenti e scenari urbani alienanti contribuì a rendere il film ancora più inquietante e senza tempo.

Oggi, molte di queste location sono state demolite, riconvertite o inghiottite dalla modernità, ma per i cinefili restano mete di pellegrinaggio. Kubrick in un certo senso mostrò la distopia nascosta nella quotidianità del presente.

Arancia Meccanica film

Ansa Foto

Una scena di Arancia Meccanica

Thamesmead South, London: La casa di Alex

Il triste complesso residenziale dove vive Alex è il quartiere brutalista di Thamesmead South, a sud-est di Londra. Le scene esterne furono girate al Tavy Bridge Centre, oggi demolito. L’ambientazione, fatta di torri di cemento, passerelle sospese e silenzi disturbanti, è diventata emblematica del degrado urbano nel cinema distopico.

Brunel University, Uxbridge

Il Brunel University Campus appare più volte nel film: è l’ingresso del palazzo di Alex e soprattutto la sede dell’Istituto Ludovico, dove il protagonista viene sottoposto alla famigerata “cura” comportamentale. L’edificio più iconico è il Lecture Centre, enorme struttura in cemento che incarna perfettamente l’architettura spersonalizzante della narrazione.

Southmere Lake, Thamesmead

La famosa scena in cui Alex ribadisce il suo dominio buttando Dim nel lago fu girata sul Southmere Lake, un bacino artificiale circondato da alti palazzi. La riva di Binsey Walk è visibile chiaramente durante lo scontro tra i Drughi.

Wandsworth, Trinity Road

L’inquietante sottopasso dove i Drughi attaccano un senzatetto si trova sotto l’isola di traffico tra Trinity Road e Swandon Way, a Wandsworth. Ce ne sono quattro simili, ma quello utilizzato è il tunnel sud. Deserto e inquietante ancora oggi.

Canterbury House, Borehamwood

Gli interni del “Municipal Flat Block 18A, Linear North”, dove vive Alex con i genitori, furono girati all’ultimo piano di Canterbury House, a Borehamwood. Kubrick vi spese 5.000 sterline in scenografie e, in perfetto stile maniacale, fece traslocare i veri inquilini due volte per rigirare alcune scene.

The Chelsea Drugstore, King’s Road

Il modernissimo Chelsea Drugstore, ispirato ai locali parigini del Boulevard St Germain, era il luogo in cui Alex incontra le due ragazze con cui consuma un rapporto accelerato. Oggi è un McDonald’s, ma all’epoca era un simbolo della Londra anni ’60.

Edgrave road

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Edgrave road

Old Leather Bottle, Edgware

Il bizzarro pub dove Alex si ritrova con i suoi vecchi compagni ora poliziotti era il Old Leather Bottle a Edgware. È stato demolito nel 2002; al suo posto c’è ora un condominio.

Taggs Island, Hampton

Il teatro abbandonato dove avviene lo scontro tra bande era situato su Taggs Island, isola privata nel Tamigi vicino a Hampton. All’epoca in rovina, ospitava i resti del lussuoso hotel Karsino, costruito dall’impresario Fred Karno. La struttura fu demolita poco dopo le riprese.

Skybreak House, Radlett

La casa ultramoderna dove avviene la famigerata scena del “Singin’ in the Rain” si chiama Skybreak, residenza di design costruita da Norman Foster e Richard Rogers a Radlett, Hertfordshire. Gli interni furono girati qui, mentre l’esterno è una villa a Shipton under Wychwood, in Oxfordshire.

Shenley Lodge (oggi Manor Lodge School)

La residenza rurale della donna vittima dell’aggressione con la statua del fallo (Miss Weathers) è il Shenley Lodge, ora sede di una scuola privata a Shenley, nell’Hertfordshire.

Dashwood Mausoleum, West Wycombe Hill

L’allucinazione biblica di Alex, dove veste i panni di un centurione romano, fu girata nel Dashwood Mausoleum in cima alla West Wycombe Hill, accanto alla chiesa con la cupola dorata di St Lawrence. Questo luogo fu usato anche da Hammer Films come tempio satanico.

Dashwood Mausoleum, West Wycombe Hill

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Dashwood Mausoleum, West Wycombe Hill

Nettlefold Hall, West Norwood

La scena in cui il governo presenta i risultati della cura Ludovico fu girata alla Nettlefold Hall (oggi ex biblioteca e futura multisala), a West Norwood, sud di Londra in Inghilterra.

Albert Bridge, Chelsea Embankment

Il momento in cui Alex, ormai indifeso, viene riconosciuto e pestato da un gruppo di senzatetto si svolge sulla Chelsea Embankment, all’altezza di Oakley Street, sotto l’iconico Albert Bridge.

Peartree Wood, Bricket Wood

Il bosco dove Alex viene brutalmente picchiato dai suoi ex amici ora agenti si trova a Peartree Wood, alla fine di School Lane, vicino a Bricket Wood, nell’Hertfordshire.

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Scopri le location di Petra 3: Genova, Palermo e Roma come non le abbiamo mai viste

Non riesco a immaginare Petra senza Genova, non so come si evolverà la storia ma la serie è radicata lì. Petra è una donna romana che ormai vive in quella città, Genova è casa sua“, ha dichiarato Paola Cortellesi in conferenza stampa a Roma per presentare l’attesa nuova stagione della serie dall’8 ottobre su Sky e NOWTv.

Petra 3 racconta una donna in evoluzione che, attraverso i luoghi in cui si sviluppa la storia, esplora le sue ferite, i suoi legami e le sue scelte. Genova, Palermo e Roma sono come specchi in cui la protagonista si riflette e si mette in discussione. “Genova per noi fondamentale, è uno degli elementi di successo della serie perché è un personaggio vero e proprio. Noi ci siamo avvicinati a Genova per questo, non era mai stata raccontata prima di Petra“, ha aggiunto la regista Maria Sole Tognazzi.

Paola Cortellesi, nei panni dell’ispettrice più iconica del noir italiano torna con nuove storie e nuove indagini e le location scelte sono personaggi vivi e pulsanti che accompagnano Petra nel suo viaggio interiore e investigativo.

Di cosa parla Petra 3

Nella terza stagione di Petra scopriamo una protagonista diversa, impegnata a costruire una nuova vita accanto al compagno Marco e ai suoi tre figli. Nonostante i cambiamenti personali, Petra non abbandona la sua dedizione al ruolo di ispettore di polizia a Genova.

Dall’omicidio avvenuto in un convento, accompagnato dal misterioso furto di una reliquia, all’assassinio di un potente imprenditore sospettato di legami con la mafia, Petra e il fidato viceispettore Antonio Monte dovranno affrontare sfide che metteranno alla prova le loro capacità investigative e la loro determinazione. Tra trasferte, nuovi incontri e il ritorno di vecchie conoscenze, Petra si troverà a fare i conti con le sue scelte, interrogandosi sul senso della felicità e sul futuro che davvero desidera costruire.

Paola Cortellesi Petra 3

Ufficio stampa SKY

Paola Cortellesi in Petra 3

Dove è stata girata

Dalla Genova misteriosa e verticale alle piazze solari di Palermo, fino alla Roma complessa e stratificata, Petra 3 gioca con lo spazio per raccontare le trasformazioni della sua protagonista. Un racconto per immagini, dove ogni luogo rivela qualcosa di lei.

Genova: più che una città, un’anima

Le riprese sono iniziate il 13 maggio 2024 a Genova, con il supporto della Genova-Liguria Film Commission, e la città ligure si conferma una delle anime più profonde della serie. In Petra 3 Genova non è una semplice cornice: è un personaggio vero e proprio, con cui la protagonista ha un legame viscerale.

I vicoli dei carruggi, la funicolare Zecca-Righi, il porto e i salotti eleganti delle case borghesi tornano ad animare le scene, creando un gioco di contrasti tra luce e ombra, silenzio e rumore, che riflettono la tensione interna di Petra. Una Genova densa, enigmatica, a tratti ostile, ma profondamente rivelatrice.

Il primo episodio, tratto da Il silenzio dei chiostri di Alicia Giménez-Bartlett, si apre con un omicidio in un convento. Un luogo di clausura e silenzio, ambientato in un palazzo ottocentesco, dove il tempo sembra essersi fermato. Qui Petra affronta non solo un caso, ma anche un passaggio interiore: il senso di comunità, il peso della vocazione e la fragilità dei legami familiari emergono in modo inaspettato.

Petra esplora anche i famosi bassi di Via della Maddalena, dove la vita scorre in modo diverso e la protagonista si confronta con la realtà più cruda della sua città.

Genova porto

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Vista dall’alto del porto di Genova

Palermo: un nuovo orizzonte emotivo

Per il secondo episodio, Gli onori di casa, il set si sposta a Palermo, in una trasferta che si trasforma in un ritorno alle origini. Petra incontra Luigi, interpretato da Francesco Acquaroli, questore della città e figura centrale del suo passato. Un uomo che l’ha ispirata fin da bambina e che riporta a galla emozioni sopite.

Le riprese, durate una settimana, hanno interessato alcune tra le zone più suggestive della città: l’Arenella (dove si consuma un drammatico evento), piazza Bellini, la Cala e corso Vittorio Emanuele. Palermo entra nel racconto come un nuovo mare da esplorare, portando calore, colore e una carica emotiva che scuote Petra nel profondo.

“L’idea era creare un dialogo visivo tra Palermo e Genova — spiega la scenografa —. Due città diverse, ma unite dalla complessità, dalla storia, dal rapporto con il mare. Il mare diventa così un simbolo di connessione tra i personaggi e gli eventi”.

Palermo

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Palermo
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Néro the Assassin, le location dove è stata girata la serie Tv Netflix

Se siete appassionati di film e serie Tv probabilmente avrete già sentito parlare di Néro the Assassin, la nuova stella che fa parte del palinsesto autunnale di Netflix. Le puntate da vedere tutte d’un fiato sono ambientate nel sud della Francia nel 1504 e raccontano la storia di uno spietato assassino costretto a proteggere la figlia da forze oscure e nemici pericolosi. Azione, dramma e mistero sono però l’occasione per scoprire location spettacolari che spaziano da castelli a città, senza esclusione di panorami mozzafiato.

Vediamo insieme quali sono le location di Néro the Assassin e dov’è stata girata la serie Tv.

Occitania

La Francia del sud è la protagonista delle location di Néro the Assassin ed è soprattutto l’Occitania ad aver attirato l’attenzione del team che ha scelto il Fort de Bellegarde a Le Perthus e la maestosa Forteresse de Salses a Salses-le-Château per fare le riprese. Sembrano uscite da un romanzo d’avventura e si prestano alla perfezione per scene di battaglie e complotti.

Perpignano

La vicina città di Perpignano ha offerto un mix unico di storia e vitalità urbana. Con il suo centro storico dal fascino catalano e i colori caldi delle facciate, Perpignan è diventata uno dei set principali. Vedrete Néro che attraversa le vie acciottolate davanti al Palais des Rois de Majorque, una fortezza del XIII secolo che domina la città, oppure nei pressi del Castillet, l’antica porta cittadina trasformata in torre difensiva. E non sorprende: questa città, sospesa tra Francia e Catalogna, ha un’anima multiculturale perfetta per una storia di intrighi e conflitti.

Nizza

Dalla campagna all’eleganza della Costa Azzurra. Nizza ha fatto da cornice a diverse riprese durante l’estate 2024, offrendo una luce naturale incredibile e scorci da cartolina. Con la Promenade des Anglais, i palazzi Belle Époque e i vicoli colorati della Vieux Nice, la città ha regalato alla serie atmosfere sofisticate e paesaggi marittimi che contrastano con i toni più cupi delle scene d’azione.

Alcune sequenze mostrano il lato più raffinato della vita di corte e ambientazioni che ricordano antichi mercati portuali, aggiungendo varietà visiva alla narrazione.

Nizza tra le location di Néro the Assassin

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Dove è stato girato Néro the Assassin: anche Nizza protagonista della serie

Mentone

Se Nizza è elegante, Mentone è pura poesia. Questo gioiello della Costa Azzurra, noto come la “Perla di Francia”, ha conquistato la produzione con il suo fascino pittoresco e la posizione strategica al confine con l’Italia. Le sue case color pastello che si affacciano sul mare, la Basilica di Saint-Michel Archange e il porticciolo storico offrono scorci perfetti per le scene più intime e suggestive. Menton incarna alla perfezione l’atmosfera sospesa tra due mondi che caratterizza Néro the Assassin: un luogo in bilico tra bellezza e pericolo, tra luce e ombra.

Ventimiglia

Passando la frontiera, la troupe si è spostata a Ventimiglia, nella Liguria occidentale. Qui, il quartiere medievale di Ventimiglia Alta, con le sue stradine strette e gli archi in pietra, ha fatto da set per sequenze intense e misteriose. Riprese nei dintorni di Porta Nizza e delle terrazze panoramiche hanno aggiunto un tocco autentico e crudo alla serie, perfetto per rappresentare città di frontiera o nascondigli segreti.

Spagna: Barcellona e Valencia

Altra tappa? Barcellona. La città ha prestato il suo quartiere gotico con vicoli labirintici e architettura di Gaudì per alcune delle riprese da sogno che rendono riconoscibile la località spagnola. Valencia è l’ultima città che viene toccata dalle riprese della serie Tv ed è stata scelta per la sua struttura fortemente medievale e l’affaccio sulla costa.

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Scopri le incredibili location di Top Gun: i luoghi reali del cult con Tom Cruise

Sono passati quasi 40 anni dall’uscita nelle sale di Top Gun nel 1986, ma il film diretto da Tony Scott e interpretato da un giovanissimo Tom Cruise continua a far sognare milioni di spettatori. Merito della sua estetica iconica, delle scene d’azione adrenaliniche e, soprattutto, delle spettacolari location dove è stato girato.

Di cosa parla

Pete “Maverick“, giovane aviatore della Marina militare americana, e il suo amico Nick “Goose” si distinguono per il coraggio durante una missione di salvataggio. Grazie a questo, vengono ammessi alla prestigiosa scuola Top Gun, specializzata in combattimenti aerei, situata nella base di Miramar, California, sotto la guida del comandante Mike “Viper”.

L’addestramento è durissimo, ma Maverick, spinto dal desiderio di onorare la memoria del padre morto in Vietnam, procede con determinazione. Nonostante il suo carattere ribelle, che lo mette spesso in conflitto con i superiori, Maverick si innamora di Charlie, istruttrice e ufficiale della scuola. Tuttavia, un grave incidente durante le esercitazioni lo costringerà a confrontarsi con una crisi personale profonda.

Dove è stato girato

Visitare le location di Top Gun oggi è come entrare in un pezzo di storia del cinema anni ’80. Dalla base aerea di Miramar alla casa sulla spiaggia di Charlie, ogni luogo racconta l’epica di Maverick, il suo coraggio, le sue paure e il fascino di un’America che guarda al cielo.

Le suggestive riprese aeree realizzate vicino alla base militare di Fallon, in Nevada, occupano un ruolo chiave nel film, ma sono particolarmente complesse da realizzare a causa dell’elevata altitudine e dell’assenza di riferimenti visivi. Fortunatamente, molte altre scene sono state girate a terra, e diverse location sono facilmente riconoscibili. Tra queste, spiccano quelle nella splendida città di San Diego e, più in generale, nella luminosa California del Sud.

Tom Cruise in Top Gun

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Tom Cruise in Top Gun

Kansas City Barbeque: il bar di Goose e Maverick

Una delle scene più iconiche di Top Gun è stata girata all’interno di un piccolo locale barbecue nel centro di San Diego. È qui che Maverick e Goose si lanciano in una memorabile esibizione al piano, cantando “Great Balls of Fire”. Il pianoforte originale è ancora lì, circondato da fotografie e cimeli dedicati al film.

Nel 2008 un incendio ha causato oltre 400.000 dollari di danni alla struttura, compromettendo anche alcuni degli oggetti di scena. Ma il proprietario non si è lasciato scoraggiare: già il giorno successivo ha iniziato i lavori di ricostruzione, riuscendo a riaprire il ristorante dopo appena cinque mesi.

E no, non ha perso quel feeling leggendario: l’atmosfera è rimasta intatta, identica a come la ricordano i fan. Il locale è diventato una meta di pellegrinaggio per gli appassionati: all’interno si trovano memorabilia e foto originali del film.

Liberty Station

La città che più di tutte ha legato il suo nome a Top Gun è senza dubbio San Diego, in California. Alcune scene sono state girate nell’ex Naval Training Center, oggi trasformato in un complesso pubblico polifunzionale chiamato Liberty Station. Qui è possibile visitare i luoghi dove Maverick esce e sale sulla sua moto, poco prima che Charlie si metta in macchina per inseguirlo per le strade di San Diego.

Questa location si trova in 2820 Roosevelt Road, vicino al ristorante Solare. Sempre a Liberty Station si svolge anche la scena iniziale in cui Maverick segue Charlie in un bar con bagno annesso. Le principali scene d’addestramento del film sono state girate presso la Naval Air Station Miramar, una base militare attiva all’epoca delle riprese, oggi sede dei Marines. Anche se l’accesso è riservato, il fascino di Miramar resta immutato per i fan.

La casa di Viper (Faro di Point Loma)

Il modo migliore per ammirare la casa di Viper è dal punto panoramico del Cabrillo National Monument, situato sulla punta di Point Loma. Da lì si può osservare dall’alto il faro ancora in funzione, gestito dalla Guardia Costiera e non accessibile al pubblico.

Tuttavia, la vista dall’alto permette di vedere perfettamente l’intera struttura. Nel film, è proprio in questa location che Maverick fa visita a Viper, con scene girate sia all’interno che all’esterno della casa, facilmente riconoscibili dai fan.

La casa di Charlie a Oceanside

La casa di Charlie si trova nella comunità di Oceanside, nel nord della contea di San Diego. Per molti anni, dopo l’uscita del film, è stata una delle mete turistiche più amate della zona. Tuttavia, la proprietà su cui sorgeva la casa è ora in fase di ristrutturazione per diventare un resort, e la casa è stata temporaneamente spostata di qualche isolato.

Oggi è ancora visibile dietro una recinzione metallica, anche se è chiusa e in condizioni non ottimali. Originariamente, la casa di Charlie si trovava al 102 North Pacific Street, proprio vicino alla collina da cui Maverick parte in sella alla sua moto verso un tramonto sull’oceano, una scena iconica del film.

Oceanside

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Oceanside

West Laurel e Union Streets (Bankers Hill)

Dopo che Maverick esce furioso da un briefing e si allontana in moto, Charlie lo insegue con l’auto e i due si ritrovano proprio all’incrocio tra West Laurel e Union Streets, nel quartiere Bankers Hill, vicino all’aeroporto. Qui si può ammirare la ripida collina con l’aeroporto sottostante e la grande palma accanto al punto in cui Charlie frena bruscamente e ferma la sua auto. Questa location è diventata celebre per la sua vista spettacolare e per la scena intensa tra i due protagonisti.

Gli spogliatoi di Mission Beach

Le scene degli spogliatoi sono state girate presso la piscina Plunge di Mission Beach. La piscina originale è stata chiusa nel 2014 per un importante restauro da 11 milioni di dollari. I lavori sono terminati e la struttura è stata riaperta nell’estate del 2019. Anche se non è esattamente come nel film, ora è possibile visitare questo luogo iconico dove sono state girate quelle memorabili scene.

Mission Beach San Diego

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Mission Beach San Diego
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La ricetta della felicità, dove è stata girata la serie Tv con Cristiana Capotondi

Ambientata in una immaginaria Marina di Romagna, la nuova serie Tv “La ricetta della felicità”, regia di Giacomo Campiotti, vede protagonista Cristiana Capotondi nei panni di Marta, una donna milanese che vive un momento difficile della sua vita e trova rifugio in questa piccola località di villeggiatura tra mare, spiagge, borghi, balere e discoteche.

Nella serie, in onda su Rai 1 per quattro prime serate da giovedì 25 settembre 2025, vediamo un cast artistico composto da Lucia Mascino, Eugenio Franceschini, Flavio Parenti, Valeria Fabrizi, Andrea Roncato, Nicky Passerella, Emma Benini, Valentina Ruggeri e Omar Diagne.

I personaggi si muovono in questo borgo immaginario affacciato sul mare, ma ogni luogo corrisponde a scorci reali che appartengono a varie località della riviera romagnola. Curiosi di sapere quali sono?

La trama

La milanese Marta Rampini (Cristiana Capotondi) è sposata con Enrico (Flavio Parenti), broker finanziario di successo e compagno amorevole, e ha una giovane figlia, Greta (Nicky Passerella). Ma un giorno, improvvisamente, tutto crolla e Marta deve affrontare verità difficili trasformandole in risorse per ritrovare se stessa. Importante si rivelerà l’incontro con Susanna (Lucia Mascino), con la quale nascerà un rapporto di amicizia che cambierà le loro vite.

Nel momento più difficile della sua vita, la protagonista reagisce e decide di seguire il suo istinto recandosi con la figlia e la suocera Rosa (Valeria Fabrizi) a Marina di Romagna per indagare.

Qui si imbatte in una simpatica comunità di famigliari e amici che vivono in un luogo che viene definito “sgangherato”, chiamato “La Rotonda”, una “pensione/piadineria/stazione di servizio” situata appena fuori dal tipico caos turistico della riviera romagnola e gestita da Susanna con la sua famiglia allargata: suo fratello Giacomo (Eugenio Franceschini) e suo padre Giovà (Andrea Roncato).

"La ricetta della felicità" serie Tv, su Rai 1

Ufficio Stampa

Scena da “La ricetta della felicità”

Con l’aiuto di Giacomo (Eugenio Franceschini), affascinante carabiniere fresco di separazione, Marta affronterà le difficoltà e ritroverà la voglia di ridere, di coltivare amicizie e addirittura di amare.

La coproduzione Rai Fiction – Stand by me, con il contributo del Fondo per lo sviluppo degli investimenti nel cinema e nell’audiovisivo – direzione generale cinema e audiovisivo del Mic, ha avuto il sostegno della Regione Emilia-Romagna attraverso Emilia-Romagna Film Commission.

Eugenio Franceschini e Cristiana Capotondi

Ufficio Stampa

Eugenio Franceschini e Cristiana Capotondi

Dove è stata girata la serie Tv

“La ricetta della felicità” è ambientata nell’immaginaria Marina di Romagna: luogo di fantasia, ma che raccoglie gli elementi più rappresentativi della riviera romagnola. Le scene della nuova serie Tv sono state infatti girate tra Rimini, Riccione, Cervia, Cesenatico e Ravenna.

Rimini

Grande protagonista nella serie “La ricetta della felicità” è Rimini, che non è solo uno sfondo, ma un vero e proprio personaggio della narrazione. Viene infatti messo in risalto il suo patrimonio architettonico, paesaggistico e culturale.

Marta e gli altri protagonisti si muovono nel porto canale, tra i luoghi da sempre più cinematografici di Rimini. Un tempo tratto di foce del fiume Marecchia, deviato più a nord nel 1972, su questo canale si affaccia largo Boscovich, il piazzale sorvegliato dal bianco Faro settecentesco simbolo della Marineria, e su cui si innalza la grande ruota panoramica ben visibile anche dalla spiaggia.

Porto canale di Rimini

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Il porto canale di Rimini

Vediamo anche una meta prediletta dai riminesi per una passeggiata: la Palata. È il tratto finale del porto di Rimini, oggi pedonale, che collega piazzale Boscovich al molo con il nautofono, simbolo sonoro nelle giornate in cui è la nebbia a far da padrona.

Sulla punta del molo di Levante sorge anche la “Sposa del Marinaio“, opera dello scultore Umberto Corsucci, realizzata per ricordare le donne che sulle banchine del porto attendevano i loro uomini rientrare dal lavoro in mare, ma anche per rendere omaggio ai pescatori mai più tornati.

Riccione e Cervia

Anche le spiagge di Riccione fanno da sfondo alle vicende dei nostri protagonisti, mentre Cervia riporta anche ne “La ricetta della felicità” la sua anima più autentica, anche quando al calar del sole si trasforma,  tra le luci soffuse del lungomare, le discoteche storiche e i locali più cool della riviera. In particolare, a Milano Marittima i protagonisti si recano in una famosa discoteca.

Cesenatico

Anche Cesenatico ha contribuito con il suo fascino a ricostruire l’immaginaria Marina di Romagna. In particolare, le riprese sono avvenute nel porto-canale Leonardesco della cittadina, che costituisce il cuore pulsante. Lungo le sue banchine si trovano molti dei luoghi più caratteristici di Cesenatico, oltre al Museo della Marineria, che espone anche una sezione galleggiante di dieci barche tradizionali con le loro colorate e vibranti vele al terzo, usate per rievocazioni, regate e attività estive.

Cesenatico, location de "La ricetta della felicità"

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Cesenatico e le vele colorate delle barche esposte

Lido di Classe

Tornando in provincia di Ravenna, le riprese sono avvenute anche a Lido di Classe, località balneare che sorge tra la parte costiera della Pineta di Classe (a nord) e la foce del fiume Savio (a sud). Il suo nome è legato all’area omonima di Ravenna in cui anticamente sorgeva un importante porto romano.