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Nosy Iranja: in Madagascar, il paradiso delle tartarughe

Una distesa di sabbia bianca, acqua cristallina, azzurro e blu di cielo e mare che si mescolano. Questa è l’incantevole ricetta di Nosy Iranja, una delle isole più apprezzate di quelle che fanno parte dell’arcipelago di Nosy Be. Siamo in Madagascar, in un luogo dalla bellezza quasi ineguagliabile.

Nosy Iranja: conosciamola meglio

Due isole che si toccano e si abbracciano con la bassa marea, per poi tornare a salutarsi solo da lontano. Nosy Iranja Be (che significa Isola Iranja Grande), di circa 200 ettari e Nosy Iranja Kely (Isola Iranja piccola ) di soli 17, sono i due isolotti che compongono Nosy Iranja, separati tra loro da una lingua di sabbia bianchissima di 2 km che appare e scompare a seconda delle maree: l’acqua dell’Oceano Indiano infatti si alza o si abbassa di oltre 4 metri, unendo o sommergendo il collegamento tra le due isole. Un paesaggio da sogno, tra acque turchesi che risplendono al sole di mille sfumature, in quello che è a tutti gli effetti un vero e proprio paradiso. Sull’isola grande, Nosy Iranja Be, troverai l’unico villaggio di residenti, dove le persone si dedicano per lo più alla pesca e alla vendita di piccoli oggetti di artigianato ai visitatori. Sulla parte più alta di questa isola sorge un bel faro: è stato progettato da Gustave Eiffel, il celebre ingegnere francese a cui si deve l’omonima torre di Parigi, e risale al 1909, piena epoca coloniale.

Nosy Iranja faro

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Il faro disegnato dall’Ingegner Eiffel

La leggenda sull’origine Nosy Iranja

La magia di Nosy Iranja si fonda anche sulle leggende che l’accompagnano. La più suggestiva è quella che riguarda l’amore sfortunato tra due giovani innamorati. Per gelosia nei confronti della fanciulla, attraverso un sortilegio un anziano uomo trasformò i due amanti nelle due isole. Separati, anche se vicinissimi, non avrebbero mai potuto stare insieme. La leggenda narra che il dolore della giovane mosse a compassione il sole e la luna, che decisero di creare le maree affinchè i due sfortunati potessero almeno toccarsi. Così, quando l’Oceano Indiano si ritira, i due amanti possono tornare a tenersi per mano.

Dove si trova

Come detto, Nosy Iranja è una delle tante perle del Madagascar. Si trova a Nord Ovest e a circa 6 km dall’isola principale del Paese, a 47 km dal famoso arcipelago di Nosy Be e a 60km da Nosy Komba.

Nosy Iranja 2

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Il paesaggio indimenticabile di Nosy Iranja

Come arrivare

Date le sue piccole dimensioni, chiaramente Nosy Iranja è raggiungibile solo via mare, attraverso escursioni giornaliere o spostamenti che per lo più vengono effettuati da Nosy Be. In genere, i tour giornalieri partono di mattina presto, intorno alle 8, e si rientra alle 15:00. I prezzi variano a seconda dell’operatore scelto, della barca che si utilizza e dei servizi scelti, come ad esempio il pranzo sul posto, e oscillano tra i 60 e i 90€ a persona. Naturalmente, è anche possibile dormire sugli isolotti che compongono Nosy Aranja, ma bisogna prenotare con un certo anticipo data la limitata disponibilità di posti letto. Negli ultimi anni, Nosy Iranja Kely è stata privatizzata e oggi ospita un albergo di lusso. Sull’isola potrai usufruire del servizio di pensione completa e consumare pesce alla griglia appena pescato, spiedini di gamberi, riso al cocco e insalate di verdure locali, direttamente in spiaggia.

Quando andare a Nosy Iranja

Nosy Iranja vanta un clima tropicale, con temperature piuttosto calde in ogni mese dell’anno, difficilmente sotto i 25°C. La stagione delle piogge va da novembre ad aprile, con un caldo più pungente e un sensibile aumento dell’umidità. I mesi da maggio a ottobre invece sono più secchi e anche più freschi.

Cosa fare a Nosy Iranja

Nosy Iranja ti fa sognare di trascorrere intere giornate di ozio e dolce far nulla, crogiolandoti tra bagni infiniti e lunghe dormite al sole. Puoi fare tutto questo ma anche molto di più! Potrai cimentarti in alcune attività sportive come il windsurf, fare escursioni in piroga e naturalmente lunghe sessioni di snorkeling tra pesci esotici, mante e tartarughe marine. La presenza di questi animali è particolarmente favorita dalla grande biodiversità dell’area, e l’isola è la destinazione preferita da due specie di tartarughe, la tartaruga verde e la tartaruga embricata, che depositano le loro uova proprio a Nosy Iranja. L’isola è scarsamente popolata, con un’offerta turistica abbastanza ridotta, mentre abbonda la vegetazione, protezione naturale per trattenere la sabbia e tenere al sicuro le uova di tartaruga. Inoltre, l’assenza di luci artificiali evita i fastidi che tanti animali sono invece costretti a subire altrove, rendendo questa destinazione perfetta per la deposizione e la schiusa delle uova.

Nosy Iranja tartaruga

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Una tartaruga appena nata a Nosy Iranja

Le tartarughe di Nosy Iranja

Potrai distinguere facilmente le tartarughe verdi per le loro dimensioni (possono arrivare fino a 1,5 mt di lunghezza e pesare oltre 200 kg) e per il loro carapace verde e liscio. Vivono per lo più in lagune poco profonde, barriere coralline e in acque dove abbondano le alghe. La loro infatti, da adulti, è una dieta prevalentemente erbivora. Al contrario, le tartarughe embricate, molto più piccole delle verdi, sono carnivore. Mangiano spugne, anemoni, meduse e invertebrati marini, motivo per cui prediligono vivere sulle barriere coralline. Le tartarughe prediligono depositare le loro uova con l’alta marea e di notte, per via della minor attività sulle spiagge: le verdi preferiscono zone aperte e soleggiate durante il giorno, le embricate invece depositano le loro uova in aree più riservate.

Le uova vengono spinte in buche di circa 50 cm e ricoperte di sabbia per proteggerle da intemperie, predatori naturali e uomini. Ogni tartaruga deposita le proprie uova ogni 2-6 anni, più volte durante la stessa stagione e sempre sulla spiaggia in cui sono nate. Quelle verdi lo fanno tra giugno e ottobre, le embricate da ottobre a febbraio. Dopo aver deposto le loro uova, le femmine ruotano su loro stesse per nascondere ai predatori le tracce del loro passaggio, prima di tuffarsi nuovamente in mare. Ci vorranno circa due mesi dalla deposizione perchè le uova si schiudano e le piccole tartarughine possano raggiungere l’oceano a loro volta. Dovranno superare una serie di ostacoli, predatori in acqua e dal cielo, per poter crescere e sopravvivere.

Nosy Iranja tartaruga marina

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Nosy Iranja è il paradiso delle tartarughe marine

Se durante il tuo viaggio ti capitasse di osservare la schiusa delle uova, resta a distanza e goditi lo spettacolo della natura. Non utilizzare torce elettriche, luci o flash che potrebbero disorientare le neonate, e non interferire con loro, resta sempre dietro e non toccarle per alcuna ragione. Come per molte specie animali, anche la sopravvivenza delle tartarughe marine è a rischio a causa di diversi fattori, tutti di origine antropica: inquinamento e distruzione del loro habitat, pesca e bracconaggio. Il Madagascar ha avviato diversi sforzi di conservazione a protezione della specie attraverso programmi di monitoraggio delle spiagge di nidificazione e sensibilizzazione delle comunità locali, fondamentali per contribuire alla loro salvaguardia.

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Alla scoperta di Nosy Be: dove incontrare i colori e l’anima del Madagascar

Nosy Be è conosciuta come l’isola profumata, per via dell’intenso aroma di ylang-ylang, vaniglia e spezie che si può percepire fin dai primi minuti di un viaggio in questa parte di mondo situato al largo della costa nord-occidentale del Madagascar che, senza ombra di dubbio, può essere definito un paradiso tropicale. Questo piccolo gioiello dell’Oceano Indiano viene apprezzato non solo per i suoi profumi: i colori della natura e la cultura locale con cui entrare in contatto sono altri due elementi che giocano fortemente a favore di Nosy Be.

Mare e spiagge che fanno sognare

Volendo e potendo fare una classifica delle ragioni che portano molti viaggiatori a fermarsi a Nosy Be, durante il proprio viaggio in Madagascar, mare e spiagge incredibili sono al primo posto. In tutta probabilità, se hai visto sul web una foto del litorale malgascio, questa ritrarrà Nosy Be. Capaci di mettere assieme sabbia chiarissima, acque che hanno lo stesso colore di una gemma preziosa e baie tranquille, le spiagge di Nosy Be sono un perfetto punto di incontro tra quest’isola e chi decide di conoscerla.

Considerando le baie, le spiagge principali e le calette più piccole sparse sull’isola e nelle sue vicinanze, Nosy Be offre circa 20 spiagge principali e numerose altre meno conosciute. Esse sono di varia natura: da quelle pronte ad accogliere i turisti in modo comodo e attrezzato fino a quelle dove l’aggettivo “selvaggio” trova il suo significato più bello e pronto a farsi ricordare.

Andilana Beach è una delle spiagge più famose, ideale per chi cerca un ambiente tranquillo ma vicino ai principali resort di Nosy Be. Le acque che lambiscono questa spiaggia sono calme e tranquille: nuotare sarà bello e anche molto facile.

Ambatoloaka è un luogo che rappresenta l’immagine ideale tipica della spiaggia tropicale, quella in cui le palme si piegano leggermente verso il mare e dove i colori preponderanti sono il bianco della sabbia, il blu del mare e il verde proprio delle palme. Questa spiaggia è considerata anche il cuore turistico di Nosy Be e qui potrai trovare di tutto: dai bar per un aperitivo al tramonto fino ai ristoranti dove provare la migliore cucina del Madagascar. Lungo tutta Ambatoloaka troverai anche i chioschi delle società che offrono la possibilità di fare sport acquatici di ogni tipo: ti basterà semplicemente scegliere l’attività più adatta a te.

Chi, invece, cerca un luogo più appartato e solitario, può considerare di passare una giornata sulla spiaggia di Nosy Sakatia: questo luogo è spesso scelto come casa dalla tartarughe marine e non manca di essere un punto perfetto dove tuffarsi e fare snorkeling.

Le spiagge di Nosy Be

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La celebre Nosy Iranja

L’arcipelago di Nosy Be e le isole da esplorare

Nosy Be è circondata da una costellazione di isole minori, ognuna con il suo fascino unico. L’arcipelago è un vero e proprio scrigno dove la bellezza marina del Madagascar si conserva in un modo incredibile. Le spiagge dell’arcipelago non sono di certo da meno di quelle dell’isola principale e possono essere un’ottima scelta per una giornata diversa che possa far scoprire sia il mare che la tanta e variegata fauna tipica del Madagascar. Tra le più spettacolari ci sono:

  • Nosy Komba: l’isola dei lemuri. Qui puoi incontrare da vicino questi animali simbolo del Madagascar, il tutto in un contesto naturale decisamente unico
  • Nosy Tanikely: si tratta di un parco marino protetto, perfetto per chi ama immersioni e snorkeling, Qui si trova una barriera corallina ricca di vita.
  • Nosy Iranja: chiamata anche l’isola delle tartarughe, famosa per la striscia di sabbia bianca che collega le due isole durante la bassa marea. È un luogo magico e davvero molto gettonato per scattare foto incredibili.
Nosy Be: dove avvistare i lemuri

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I lemuri del Madagascar

La Natura selvaggia di Nosy Be

Chiunque faccia un viaggio in Madagascar ha in mente il fatto che quell’isola dell’Oceano Indiano sia un vera e propria cattedrale per molte specie di animali. Nosy Be, infatti, non è solo un luogo speciale dove andare al mare. Il suo entroterra è un’esplosione di biodiversità, di natura protetta e di luoghi unici al mondo.

Un buon esempio è la Riserva naturale di Lokobe: una foresta pluviale dove si possono avvistare lemuri, camaleonti e numerose specie di uccelli endemici. La cosa migliore per visitare questa parte dell’entroterra di Nosy Be è acquistare un’escursione guidata: sono in vendita in tutti i resort dell’isola. La guida è necessaria proprio per comprendere bene sia l’ambiente naturale che gli animali che lo abitano.

Nosy Be ha anche una sua montagna: si tratta del Monte Passot. Questa altura raggiunge i 329 metri sul livello del mare ed è il punto più alto di Nosy Be. La sua modesta altezza lo rende facilmente accessibile e regala la possibilità di godere di una vista spettacolare sull’isola e sulle lagune circostanti. Il Monte Passot è un posto perfetto per godere di uno dei migliori tramonti di Nosy Be.

Infine, Nosy Be vanta anche dei laghi vulcanici: circondati da una vegetazione a dir poco magnifica, le sponde di questi laghi costituiscono un luogo ideale per passeggiate e birdwatching.

Cultura e Tradizioni Locali a Nosy Be

Nosy Be, come tutto il Madagascar, è un crocevia culturale, dove convivono influenze africane, arabe ed europee. Il mercato di Hell-Ville, la capitale dell’isola, è luogo giusto dove lasciarsi inondare dall’intensità dei colori e dalla persistenza dei profumi tipici del luogo. Questo è il luogo perfetto per acquistare spezie, artigianato locale e tessuti tradizionali. Quando si visita un mercato come quello di Hell-Ville non si può rinunciare ad assaggiare piatti tipici del Madagascar come il romazava, uno stufato di carne e verdure, oppure il pesce fresco cucinato con latte di cocco.

Cosa fare a Nosy Be: andare al mercato

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Un mercato a Nosy Be

Quando Visitare Nosy Be

Di norma, le stagioni del Madagascar sono due: quella secca e quella caratterizzata da maggiori piogge. Il periodo migliore per visitare Nosy Be va da aprile a dicembre, durante la stagione secca. All’interno di questa finestra temporale, i mesi tra luglio e ottobre sono particolarmente indicati per chi è desideroso di avvistare ed entrare in contatto con la fauna marina. Questo è il momento ideale per chi, per esempio, vuole fare Whale Watching e ammirare le balene.

Come Arrivare

Nosy Be è servita dall’aeroporto di Fascene, con voli internazionali e collegamenti da Antananarivo, la capitale del Madagascar. Una volta sull’isola, puoi muoverti facilmente in tuk-tuk, taxi o noleggiando uno scooter.

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Come scoprire Île Sainte-Marie durante un viaggio in Madagascar

Paradiso tropicale, carico di fascino storico e naturale, Île Sainte-Marie in Madagascar o Nosy Boraha si trova appunto, lungo la Costa orientale del Madagascar. Conosciuta anche come ‘’l’isola dei pirati’’ è la destinazione perfetta se si è alla ricerca della giusta dose di avventura, relax e perché no, un tocco di mistero. Con le sue spiagge da sogno, le storie sui bucanieri e la biodiversità ne fanno un luogo che incanta e affascina. Se ti stai chiedendo cosa vedere a Île Sainte-Marie in Madagascar, continua la lettura per scoprire tutto!

Île Sainte-Marie e i pirati

Forse nn sai che l’isola del Madagascar Île Sainte-Marie deve il suo soprannome ‘’isola dei pirati’’ al suo passato turbolento; tra il XVII e il XVIII secolo l’isola era un rifugio per corsari e pirati provenienti da ogni angolo del mondo. La sua posizione strategica, lontana dalle rotte principali ma vicina ai ricchi mercantili la rese il luogo ideale per traffici illeciti e bottini delle scorribande dei tanti filibustieri. Non a caso ad Ambodifotatra esiste anche un cimitero dei pirati con le tombe di alcuni di questi leggendari avventurieri, testimonianza tangibile del suo passato, oggi questo cimitero è tra le attrazioni turistiche più cercate e apprezzate.

Ai giorni nostri il legame con i pirati è celebrato con attrazioni e fiere che ne richiamano l’epoca d’oro della pirateria, ma questo è un motivo in più per visitare l’isola e scoprire di più su questo capitolo della sua storia.

Attrazioni per tutta la famiglia: natura e relax

Île Sainte-Marie è sicuramente il luogo perfetto per una vacanza in famiglia. Le sue spiagge tranquille e poco affollate come ad esempio Ambatoloaka, sono ideali per giornate di relax in un contesto sicuro ma anche pittoresco. L’acqua cristallina e poco profonda permette ai bambini di giocare e nuotare in tranquillità, mentre gli adulti possono godersi il panorama mozzafiato.

Oppure la Riserva naturale integrale Betampona, se volete provare un’esperienza unica per rgandi e piccini. Con una guida locale esplorerete la flora e la fauna dell’isola e ammirerete lemuri, orchidee rare e coloratissimi uccelli tropicali. Passeggiando tra i suoi sentieri ombreggiati vi sembrerà di essere  in un piccolo paradiso terrestre.

 Le spiagge più belle di Île Sainte-Marie

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Le spiagge più belle di Île Sainte-Marie, in Madagascar

Avventure per i giovani: sport acquatici e notti vivaci

Per chi cerca adrenalina e divertimento, Île Sainte-Marie ha tanto da offrire. Gli sport acquatici sono un must: il kayak e le escursioni in canoa vi permetteranno di esplorare le lagune nascoste e le spettacolari mangrovie, con momenti di pura avventura.Non fatevi mancare una giornata dedicata alle immersioni subacquee, i fondali dell’isola sono ricchi di delicate barriere coralline, relitti sommersi e una vivace fauna marina, un’esperienza che resterà per sempre nei ricordi.

La sera, Île Sainte-Marie si anima con musica locale ed eventi sulla spiaggia. Le locande e i bar lungo la costa offrono quell’atmosfera rilassata e vivace perfetta per chi vuole godersi la notte sotto le stelle.

Monumenti storici: il cimitero dei pirati e il faro di Ambodifotatra

Tra le tante attrazioni affascinanti, torniamo a parlare del cimitero dei pirati, luogo da non perdere assolutamente. Situato su di una collina che domina le acque sottostanti, il sito racconta silenziosamente storie di coraggio ma anche di tradizione e mistero. Le tombe, decorate con simboli come teschi e ossa incrociate evocano un’epoca in cui l’isola era un crocevia di storie epiche.

Un’altra tappa affascinante evocativa e imperdibile, è il faro di Ambodifotatra, costruito nel XIX offre una vista spettacolare sull’Oceano e sulle isole vicine. Si tratta di un luogo perfetto per scattare fotografie e lasciarsi immergere dall’atmosfera e dalla tranquillità del paesaggio circostante.

Avvistare le megattere, l’esperienza indimenticabile

Da giugno a settembre, l’Île Sainte-Marie diventa uno dei luoghi migliori al mondo per avvistare le megattere. Questi splendidi giganti gentili, migrano nelle acque calde dell’isola per accoppiarsi e partorire, regalando spettacoli quasi commoventi. Con una guida esperta potrete osservare le balene mentre saltano e giocano e state certi che questo sarà un evento che lascerà grandi emozioni in ognuno. 

il modo di Île Sainte-Marie in Madagascar

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Uno scorcio del modo di Île Sainte-Marie

Île aux nattes, l’isola nell’isola

A pochi minuti in barca da Île Sainte-Marie, Île aux nattes è un gioiello da non perdere. Questo angolo di paradiso è perfetto se cercate pace e solitudine. Le spiagge incontaminate, le acque turchesi e la vegetazione lussureggiante creano un’atmosfera quasi surreale. Qui potrete trascorrerla giornata nuotando, passeggiando tra sentieri naturali o semplicemente rilassandovi all’ombra delle palme. Si tratta di un luogo ideale se volete staccare la spina dalla routine quotidiana, ma anche l’angolo idilliaco per una fuga romantica.

Escursioni in canoa e immersioni subacquee

Tra le chicche da non perdere in loco visitando Île Sainte-Marie c’è quella di fare un giro in canoa; dopotutto le acque calme e trasparenti si prestano, così come i canali di mangrovie che rendono l’habitat particolarmente adatto per osservare la fauna selvatica.

Se invece siete appassionati di immersioni subacquee, i fondali di Île Sainte-Marie saranno un vero paradiso per voi. Potrete nuotare tra pesci tropicali, coralli colorati e con un po’ di fortuna avvisterete anche tartarughe marine. In alcuni siti di immersione è possibile anche vedere relitti di navi, un’esperienza affascinante e anche carica di storia, non trovate?

Ambatoloaka, la spiaggia più bella di Île Sainte-Marie

Non esattamente così, ma in parte Ambatoloaka è considerata una tra le spiagge più belle di Île Sainte-Marie. Con la sabbia bianchissima e il mare cristallino, è uno dei luoghi più amati dai turisti che cercano relax e bellezza naturale. Qui potrete trascorrere ore di puro relax godendo della brezza marina e al tramonto, innamorarvi di questo spettacolo della natura da immortalare con foto splendide.

Perché scegliere l’Île Sainte-Marie per una vacanza?

Île Sainte-Marie non è soltanto una destinazione da sogno per le sue spiagge e il clima tropicale, ma anche un luogo carico di cultura e storia. Che siate appassionati di avventura e storia o semplicemente alla ricerca di relax, quest’isola ha tutto quello che cercate per una vacanza indimenticabile.

Sia che siate in coppia, in famiglia o con amici l’Île Sainte-Marie saprà conquistarvi con la sua atmosfera unica e le sue mille sfaccettature. La cucina locale, ricca di pesce fresco, frutti tropicali e piatti tradizionali delizia il palato. Non dimenticate di assaggiare anche il rum artigianale prodotto sull’isola, non ve ne pentirete.

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Viaggio in Madagascar: le migliori ricette da provare

Sei in procinto di partire per il Madagascar? Siamo certi che questa isola ti sorprenderà con tutto il suo fascino, la sua natura rigogliosa e il gusto dei suoi piatti tradizionali, frutto di un ricco mix di influenze diverse. La cucina malgascia infatti ha subito l’influenza delle popolazioni  provenienti da Arabia, Cina, Francia e India.  Preparati quindi a piatti piccanti con molto peperoncino, cipolla, aglio, zenzero, curry e pomodori. Per iniziare a parlare della gastronomia malgascia, partiamo dalla colazione. In questo Paese, la colazione tradizionale consiste in un piatto di riso con chorizo o uova fritte. Questo piatto è accompagnato da pane francese con burro e latte condensato. Di suciro, una colazione molto ricca, perfetta per esplorare questo Paese con un pieno di energia.

Scopri la cucina malgascia

Una delle prime tappe del tuo viaggio sarà probabilmente Antananarivo, o meglio Tana, come viene affettuosamente chiamata la capitale dell’isola. Qui, oltre a scoprire cosa visitare della città, comincerà la tua esperienza culinaria e il tuo avvicinamento alla cultura gastronomica malgascia. Per preparare i piatti tipici del Madagascar si utilizza principalmente una base di riso, servita con qualche tipo di accompagnamento, con opzioni vegetariane e di carne. In entrambi i casi, i piatti sono sempre conditi con una salsa che contiene zenzero, aglio, cipolla, pomodoro, sale, vaniglia e curry in polvere. Nelle zone più aride del sud del Madagascar, le famiglie che sopravvivono grazie alla pastorizia, di solito sostituiscono il riso con la yucca. Accompagnano questo piatto con una cagliata di latte di zebù fermentato.

mercato tropicale

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Uno dei coloratissimi mercati tropicali di Antananarivo

Naturalmente, in tutta l’isola è presente una vasta gamma di frutta tropicale, come il tamarindo, il mango, la guava, il cocco, l’ananas o l’avocado. La produzione locale comprende succhi di frutta, caffè, erbe e tè nero, che sono ampiamente consumati. Un’altra sezione da considerare è quella delle bevande alcoliche, di cui parleremo alla fine. Scopriamo quindi i piatti tipici da mangiare in Madagascar che dovrai assolutamente provare durante il tuo viaggio.

Lasopy

Questa zuppa di verdure viene generalmente servita come antipasto e fa parte dei piatti da mangiare in Madagascar. Il brodo di questa zuppa è quello che viene quasi sempre utilizzato per bollire il riso ricorrente che è alla base di quasi tutta la sua cucina.

Pesce in salsa di cocco

Se ti piace il pesce, una cosa da provare in Madagascar è il famoso piatto di pesce in salsa di cocco che viene servito nelle zone costiere. Il pesce, generalmente grigliato, viene servito accompagnato da verdure e pasta, con la tipica salsa piccante del Paese.

Akoho

Questo piatto tipico del Madagascar consiste in pollo e riso. Per prepararlo si utilizza la carne magra del pollo, che viene arrostita con diverse spezie, soprattutto peperoncino e cipolla. Viene servito su una foglia di lattuga accompagnata da riso bollito. È una ricetta semplice ma gustosa.

Romazava

Forse la star dei piatti tipici del Madagascar, o almeno la più conosciuta. Consiste in uno stufato di carne di zebù tagliata a cubetti, cucinata con pomodori, cipolla, zenzero e bredes, un tipo di crescione piccante. Lo stufato viene servito, ovviamente, con riso bianco.

Romazava

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Il Romazava, piatto tipico malgascio che ti stupirà

Salsa Hena Kisoa

Un altro degli stufati da mangiare in Madagascar, se ti piace la carne, è questo piatto tradizionale a base di maiale. Per prepararlo, si utilizza lo stesso metodo della Romazava, ma si usa la carne di maiale al posto di quella di zebù.

Masikita

Conosciuto anche come Mosakiky, questo piatto della gastronomia malgascia consiste in spiedini di carne di zebù, accompagnati da riso.  La carne viene cotta alla brace e si aggiungono le tradizionali salse piccanti per insaporirla.

Sesika

Chi ama la carne si divertirà a provare questo piatto, un tipo di sanguinaccio che viene servito con fagioli bianchi e riso bollito. È piuttosto sostanzioso, sia per il sapore che per il mix di ingredienti.

Ravitoto

Uno dei piatti tipici del Madagascar è il ravitoto, che consiste in un purè di foglie di manioca accompagnato da carne di maiale o di zebù.  Naturalmente viene servito con riso e una salsa piccante a base di zenzero e peperoncino.

Ravitoto

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Il ravitoto, uno dei più popolati piatti tipici del Madagascar

Anguilla con carne di maiale

L’anguilla fa parte della gastronomia malgascia, soprattutto in alcune zone specifiche. Per la preparazione di questo piatto si utilizza carne di maiale, che viene cucinata con pomodori, erba cipollina, cime di cavolo e peperoni.  Viene ovviamente servito con riso bollito.

Piatti vegetariani in Madagascar

In Madagascar non mancano le verdure che crescono rigogliose. Basta dare un’occhiata ai suoi mercati. Sebbene molte famiglie malgasce mangino quasi sempre cibo vegetariano a casa perché la carne è molto costosa e preziosa, a volte si sente parlare poco di cibo vegetariano nei ristoranti, perché si presume che quando si esce si voglia mangiare carne. Ma non disperare. Ci sono diversi piatti vegetariani standard che si trovano quasi sempre nel menu. Oltre ai contorni come ravitoto e laoka, i vegetariani in Madagascar dovrebbero tenere d’occhio o chiedere i seguenti piatti:

Lasary

I vegetariani che viaggiano in Madagascar devono memorizzare questo termine. Il termine malgascio lasary significa essenzialmente verdura. Nei menu o sulla tavola, indica per lo più verdure in salamoia o verdure miste saltate in padella servite con il riso. Il lasary Voatabia è una delle versioni più popolari di lasary che troverai in tavola, tipicamente servito come contorno. Si tratta essenzialmente di una versione malgascia della salsa di pomodoro, ma condita con prezzemolo tritato. Sempre gustosa e fresca.

Fagioli del Madagascar

Anche se non vengono chiamati “fagioli del Madagascar”, nel menu troverai spesso un piatto a base di fagioli (tipicamente fagioli bianchi misti o fagioli di Lima del Madagascar). I fagioli sono spesso serviti cotti a fuoco lento e saporiti. Anche se spesso li troverai dosati in abbondanza sul piatto, ti consigliamo di ordinarli come contorno o di abbinarli ad altre verdure.

Minsao (Misao)

Il Minsao, come suggerisce il nome, è una fusione cinese-malgascia presente nella maggior parte dei menu dei ristoranti. Il Minsao è un altro buon piatto per i vegetariani che viaggiano in Madagascar, poiché si tratta essenzialmente di spaghetti ramen saltati in padella con verdure. I mangiatori di carne possono scegliere di aggiungere manzo, maiale o pollo.

Antananarivo

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Tramonto su Antananarivo

L’importanza del riso nella cucina del Madagascar

La maggior parte dei malgasci mangia riso due volte al giorno, a volte anche tre. Carne, verdure, fagioli e altri alimenti si accompagnano al riso, l’elemento principale della cucina del Madagascar. Non c’è da sorprendersi se si attraversa il Paese, e in particolare gli altopiani terrazzati per la coltivazione del riso, le famose rice terrace. L’espressione “mangiare un pasto” nella lingua malgasciasi traduce letteralmente con “mangiare il riso”. Nella cucina tradizionale malgascia il riso costituisce il centro del piatto. La carne, le verdure cotte o marinate e gli altri contorni vengono serviti con e intorno ad esso.

rice terrace madagascar

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Gli altipiani terrazzati per la coltivazione del riso in Madagascar

Salse piccanti del Madagascar

I piatti malgasci sono raramente serviti caldi o piccanti. Questo potrebbe sorprendere un po’, vista la varietà di spezie e peperoncini presenti nei mercati. Allora dove va a finire tutto quel piccante? Finisce come contorno o condimento.

Sakay

Se ti piacciono le spezie, dovrai chiederlo esplicitamente per nome, o chiederlo più genericamente come salsa piccante. Ogni ristorante dovrebbe avere la sua versione casalinga di sakay, la salsa piccante a base di peperoncino, zenzero e aglio di colore arancione. Senza eccezioni, tutte le versioni di sakay sono davvero infuocate. Da usare davvero con molta parsimonia!

Achard

Nella tradizione di ciò che alcuni riconoscono come sottaceti indiani, l’achard è caratterizzato da mango verde o verdure marinate in una miscela di spezie. Si dice che sia arrivato grazie alle influenze dell’isola di Rèunion, territorio d’oltremare francese. Si trova spesso nelle zone nord-occidentali del Madagascar.

La cucina francese in Madagascar

Il Madagascar è un’ex colonia francese, dunque non deve sorprendere come anche la cucina sia rimasta influenzata da quella dei nostri cugini d’oltralpe. Questo impatto sulla tavola malgascia si manifesta non solo con l’apparizione di panetterie che sfornano baguette e dolci francesi in tutto il Paese, ma anche con il fatto che molti ristoranti, in tutti i settori, servono variazioni di classici francesi salati.

Zebù au Poivre Vert

Molti ristoranti offrono salse di ispirazione francese come il poivre vert (pepe verde) o la salsa alla senape per accompagnare il filetto di zebù, entrambe molto gustose. Non dovrebbe essere una sorpresa. Quando visiterai i mercati locali, troverai mucchi e mazzi di baccelli di pepe verde fresco.

Per finire, non possiamo non citare i dolci, che, oltre a comprendere frutta fresca tropicale (tamarindo, mango, ananas, limone, guava, avocado e cocco), includono anche tutti i tipi di pasticceria francese, oltre al cioccolato. Per accompagnare il cibo, le bevande nazionali malgasce che si possono provare sono il Toaka Gasy o la Betsabetsa, entrambe bevande alcoliche ottenute dalla fermentazione del riso o delle canne da zucchero. Esiste anche una grande produzione di rum locale e una radicata tradizione di bere vino di palma o Trembo. Ora che sai cosa mangiare e cosa bere in Madagascar, scopri come ottenere il visto turistico e parti alla scoperta di un Paese incantevole, assicurandoti di provare ogni sapore durante il tuo viaggio.

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Qual è il periodo migliore per visitare Antananarivo

Antananarivo, la vibrante Capitale del Madagascar è un luogo di contrasti, cultura e colori. Immersa nel cuore dell’isola tra colline e vallate, Tana come viene affettuosamente chiamata dai local, offre una combinazione unica di fascino antico misto a modernità. Che ci si senta attratti dai mercati vivaci dai palazzi storici  o dagli autoctoni calorosi, Antananarivo offre qualcosa di indimenticabile ad ogni viaggiatore. Prima di partire però, è fondamentale conoscere il clima, la temperatura e scegliere il momento giusto per visitare questa affascinante destinazione, scoprile insieme a noi.

Clima di Antananarivo, una capitale tropicale

Antananarivo gode di un clima tropicale di alta quota, grazie alla sua posizione a circa 1280 metri sul livello del mare; questo significa che nonostante la sua vicinanza all’Equatore, le temperature sono generalmente miti tutto l’anno. La città è caratterizzata da due stagioni principali: una stagione umida e calda, una stagione secca e fresca. La stagione umida va da novembre ad aprile, durante questi mesi il clima di Antananarivo è influenzato dai Monsoni. Le piogge sono abbondanti e spesso accompagnate da temporali. Le temperature medie oscillano tra i 18 e i 28 gradi, rendendo di fatto l’aria calda e umida. Nonostante a volte le piogge siano intense, la città è viva e dinamica con paesaggi rigogliosi e verdeggianti. La stagione secca va da maggio a ottobre, in questo periodo il clima è molto più secco e piacevole. Le temperature sono più fresche con medie che variano dai 10 ai 22 gradi. Questo è il periodo ideale per esplorare la città e i suoi dintorni, il cielo è spesso limpido e l’aria fresca, ideale per le passeggiate e le visite turistiche senza il fastidio delle piogge.

Quando andare: il periodo migliore per visitare Antananarivo

Quando visitare Antananarivo, dipende dalle preferenze personali, molti viaggiatori preferiscono raggiungere la città e i suoi dintorni durante i mesi da maggio ad ottobre; ovviamente questo è il periodo migliore in cui le condizioni climatiche sono più favorevoli per esplorare la capitale del Madagascar, con temperature miti e pochissime piogge. Il paesaggio, anche se meno verde rispetto alla stagione delle piogge è altrettanto affascinante. Non ci sono dubbi: il periodo migliore consigliato per la visita di Antananarivo è quello che copre i mesi da maggio ad ottobre, soprattutto se non ami la pioggia. Le temperature sono fresche e piacevoli, così da darti modo di passeggiare e fare escursioni senza affaticarti troppo. Se però non ti dispiacciono le piogge, allora anche il periodo che va da novembre ad aprile è ideale per scoprire Antananarivo, i paesaggi in questi mesi diventano estremamente rigogliosi e verdi e la città si riempie di vivacità, tieni conto però di qualche temporale di troppo e ad una elevata umidità.

Temperature medie di Antananarivo

Le temperature ad Antananarivo variano in base alla stagione, ma rimangono generalmente piacevoli durante tutto l’anno. Grazie alla sua altitudine Antananarivo non è mai eccessivamente calda, anche nei mesi più afosi. Tra novembre ed aprile le temperature oscillano tra i 18 e i 28 gradi, questi mesi sono caratterizzati dal clima caldo e umido con piogge frequenti tra gennaio e marzo. Tra maggio e ottobre, le temperature di Antananarivo si abbassano con le minime intorno ai 10 gradi e le massime che raramente superano i 22 gradi. Questo però è il periodo del clima fresco e secco, ideale per tutte le attività all’aperto.

 

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Cosa vedere ad Antanarivo: guida alla scoperta della capitale del Madagascar

Se ami viaggiare ti sarai informato sul Madagascar che è sicuramente una delle mete top del periodo; la tua vacanza qui non può che partire da Antananarivo, la sua capitale. Ma quali sono le migliori attrazioni, i monumenti, i musei e i luoghi cult che non dovresti perdere? Scopriamolo insieme in una guida completa su Tana, perché è proprio così che la città viene chiamata più frequentemente.

Il palazzo della regina

Dopo esserti procurato il visto per il Madagascar non ti resta che pianificare il tuo viaggio alla scoperta di Antananarivo. Tra i simboli che rappresentano la città c’è il palazzo della regina, conosciuto ai più con il nome di Rova di Antananarivo. In una posizione dominante sulla collina di Analamanga, il complesso elegante racconta il passato glorioso della città e in modo particolare il periodo in cui è stato la residenza ufficiale dei sovrani del Regno di Merina, una delle dinastie più influenti nella storia del Madagascar. La sua costruzione risale al XVII secolo e al suo interno comprende il palazzo reale, templi e tombe reali. Seppur un incendio nel 1995 ne abbia danneggiato e distrutto una parte, le opere di restauro sono iniziate ed è sicuramente un must. Il mio consiglio? Dal Rova potrai scattare foto suggestive grazie ad una vista mozzafiato su tutta la città. Prenota una visita guidata così potrai avere maggiori dettagli storici e approfondire leggende e tradizioni.

Il parco zoologico e botanico di Tsimbazaza

Vuoi visitare il Madagascar esplorando a fondo la biodiversità? Nel tuo itinerario non dovrà mancare una visita al parco zoologico e botanico di Tsimbazaza. Perfetto con i bambini, ma non solo, dà modo di vedere vicino diverse specie endemiche del territorio tra cui i lemuri, i camaleonti, le tartarughe di terra giganti e tanti uccelli esotici. Oltre alla fauna, il parco ospita anche un ricco giardino botanico con tantissime tipologie di piante endemiche del Madagascar, molte delle quali sono uniche al mondo. Non molti lo sanno ma al suo interno è anche custodito un piccolo museo etnografico che fornisce uno spaccato interessante sulla cultura e le tradizioni delle diverse etnie malgasce.

Analakely market

Se ami la cultura local e vuoi fare shopping o acquistare souvenir unici non perdere una visita all’Analakely market. Si tratta del mercato principale della città, dove potrai trovare di tutto, dai prodotti freschi locali, come frutta tropicale e spezie, fino a oggetti di artigianato, tessuti e souvenir. Oggi è considerato a tutti gli effetti una vetrina autentica della quotidianità e offre un’occasione unica per interagire con la popolazione locale, assaporare cibi tipici e acquistare oggetti tradizionali malgasci.

Il lago Anosy

Un’altra attrazione che non puoi assolutamente perderti è il lago Anosy; diversamente da quanto solitamente accade non dovrai allontanarti dalla città poiché si trova proprio in centro. Sì, perché si tratta di un lago artificiale, oggi circondato da alberi di jacaranda che in primavera si tingono di una splendida tonalità violacea, è un luogo di tranquillità in mezzo al caos cittadino. Al centro sorge un monumento dedicato ai soldati malgasci caduti durante la Prima Guerra Mondiale, e un ponte lo collega alla riva, rendendolo un punto panoramico ideale per una passeggiata rilassante. Ti consiglio di raggiungerlo al tramonto, perché la luce è incredibilmente suggestiva.

Lago Anosy a Antanarivo

Fonte: iStock

Lago Anosy nel cuore della capitale del Madagascar

Il palazzo di Ambohitsorohitra

Tra le tappe must in città c’è il palazzo di Ambohitsorohitra, la residenza ufficiale del Presidente del Madagascar. Lo riconoscerai: è un edificio in stile coloniale francese ed è circondato da giardini ben curati e rappresenta uno degli edifici più importanti dal punto di vista politico del paese. Ricorda che però non è aperto al pubblico, potrai solamente goderti la vista esterna.

La cattedrale di Andohalo

Un altro punto di interesse religioso e storico ad Antananarivo è la cattedrale di Andohalo, costruita dai missionari cattolici francesi nel XIX secolo; è un imponente edificio in pietra che rappresenta uno degli esempi più significativi dell’architettura coloniale religiosa della città. La cattedrale offre una splendida vista su Antananarivo e, se sei appassionato di storia o di architettura, vale la pena visitarla per ammirare i suoi interni decorati e conoscere meglio la storia del cristianesimo nell’isola.

Il palazzo di Andafiavaratra

Se sei un appassionato di storia dovrai assolutamente visitare il museo Andafiavaratra. Oggi sede museale, il palazzo coloniale è stato un tempo del primo ministro Rainilaiarivony. La collezione al suo interno ospita oggetti legati alla storia della monarchia del Madagascar, molti dei quali sono stati recuperati dal Rova dopo l’incendio del 1995. Tra le proposte in mostra ci sono gioielli, abiti reali, antichi manufatti e strumenti tradizionali.

La collina sacra di Ambohimanga

Se hai modo di spostarti poco fuori dal centro, ti suggerisco di raggiungere in circa 20 km la collina sacra di Ambohimanga. Si tratta di un sito patrimonio dell’UNESCO ed è anche uno dei luoghi più venerati e storicamente significativi del Madagascar; per secoli considerata il cuore spirituale e politico del Regno di Merina, ospita antiche tombe reali, mura di pietra e i resti di un antico villaggio reale. Circondata da una vegetazione rigogliosa, ha un significato storico importante che ancora oggi non viene trascurato dai locali.

Visitare la Collina Reale di Ambohimanga

Fonte: iStock

Perché vedere la Collina Reale di Ambohimanga in Madagascar

Il Lemur’s Park

Se non hai abbastanza tempo per esplorare le foreste del Madagascar ma desideri vedere i lemuri in un ambiente più naturale, una visita al Lemur’s Park è una valida alternativa. Si trova a soli 22 km dalla città e si tratta di una riserva in cui convivono nove diverse specie di lemuri in libertà, garantendo agli animali un ambiente sicuro e protetto. Il parco offre visite guidate che permettono di osservare i lemuri da vicino e conoscere meglio le specie endemiche dell’isola. Si tratta di una tappa must per le famiglie che viaggiano con bambini ma non solo.

Il museo dei pirati

Se si viaggia con bambini ma non solo, una delle tappe imperdibili è il museo dei pirati. Si trova non lontano dalla stazione e dà modo di scoprire quello che era un tempo un pericolo effettivo: quello dei pirati. Se per molte nazioni erano un nemico, bisogna sapere che proprio qui hanno avuto una base segreta e hanno custodito i propri tesori.

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Parco Nazionale di Andasibe-Mantadia, un gioiello primitivo da vedere

Tra le aree protette più belle al mondo, il Parco Nazionale di Andasibe-Mantadia si trova in Madagascar ed è un’area naturale protetta, non molto distante da Antananarivo. Conosciuto con il nome di riserva di Périnet, l’area ricopre più di 15.000 km di foresta pluviale, con una biodiversità ricchissima. Laghi, cascate, vegetazione lussureggiante e profumi che evocano tutta la magnificenza della natura: ti sveliamo cosa vedere (tra cui, se hai fortuna, le 11 specie di lemuri, diurne e notturne) e come prepararti al viaggio.

Parco Nazionale di Andasibe-Mantadia, cosa sapere

Puoi accedere al Parco Nazionale di Andasibe-Mantadia per tutto l’anno: è nella zona orientale del Madagascar (dove ti occorre un visto per entrare), e dalla Capitale, ovvero Antananarivo, ci vogliono circa 3 ore di auto per arrivare a destinazione. La superficie è di oltre 150 km², e la riserva naturale è famosissima in tutto il mondo perché qui sono presenti oltre cento specie di orchidee.

Ti trovi in una foresta primitiva unica: rispetta la zona, poiché sei in una riserva naturale. Formata dalle aree protette della Riserva Speciale d’Analamazoatra e il Parco Nazionale Mantadia, il clima è gentile e la temperatura si aggira intorno ai 20 gradi. Durante le escursioni, non dimenticare di portare con te un tipo di abbigliamento comodo, scarponi da trekking e giacca a vento, nel caso in cui piova (il che è abbastanza frequente). Il periodo migliore per visitare il Parco Nazionale di Andasibe-Mantadia va da aprile a ottobre, nella stagione secca, poiché c’è il rischio concreto di ciclone tra la fine di dicembre e la metà di aprile.

Cosa vedere al Parco Nazionale di Andasibe-Mantadia

I Parchi Nazionali del Madagascar richiedono una guida per entrare nel parco: una decisione saggia, dal momento in cui è importante mantenere la riserva protetta. Una scelta etica che costa poco e che ti assicura di conoscere anche parecchi segreti sulla zona. In ogni caso, il permesso si può richiedere in prossimità dell’ingresso: i sentieri si percorrono a piedi e sono tracciati per lunghezza e difficoltà. I percorsi di visita durano circa 2, 4 o 6 ore: è possibile anche richiedere un percorso notturno (verifica prima la disponibilità) e nei dintorni del parco non mancano alberghi in cui alloggiare. La flora del posto ti dà l’opportunità di ammirare ninfee, felci, bambù. E la fauna non è da meno: come anticipato, sono presenti tante specie di lemuri, tra cui quella più grande al mondo, ovvero l’Indri, e questo è valso il nome di Paradiso dei Lemuri.

Cosa puoi vedere qui? Oltre ai lemuri, anche i camaleonti e i rettili, tra cui il geco. La maggior parte delle escursioni permette di osservare da vicino gli Indri: la guida solitamente li “richiama” per dare la possibilità a ogni turista di vivere un momento unico a contatto con la natura. L’Aye Aye è invece attivissimo durante il giorno, e di solito puoi scorgerlo godersi il sole in cima agli alberi. Oltre a un centinaio di specie di uccelli, citiamo anche il Calumma Parsonii, il camaleonte più grande del Madagascar. Un vero e proprio gioiello naturalistico che, a parere nostro, dovresti visitare almeno una volta nella vita.

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Viaggio in Madagascar, le procedure per il visto

Stai pensando ad un viaggio in Madagascar? La meravigliosa isola dell’Oceano Indiano, al largo della costa sudorientale dell’Africa, è famosa per la sua incredbile ricchezza di biodiversità, i paesaggi mozzafiato, le spiagge incantate. Si tratta di una destinazione particolarmente apprezzata da chi ama immergersi nella natura più incontaminata e vivere una vera avventura.

Oganizzare un viaggio in Madagascar: come ottenere il visto

Per entrare in Madagascar, oltre ad un passaporto con validità residua di almeno 6 mesi al momento dell’arrivo nel Paese e una pagina libera per il timbro, è necessario il visto d’ingresso rilasciato per fini turistici. Lo si può richiedere on line attraverso il sito ufficiale ed è valido per un soggiorno inferiore ai 60 giorni, oppure lo potrai ottenere direttamente all’arrivo all’aeroporto internazionale della capitale Antananarivo, facendo richiesta alla polizia di frontiera o presso gli sportelli eVisa.

Fai attenzione, il sistema eVisa è valido solamente per il visto a fini turistici. Se dunque il motivo del tuo viaggio è di natura differente, dovrai recarti, prima del viaggio, al consolato del Madagascar in Italia, a Roma o a Milano, per inoltrare la tua richiesta. Per richiedere il visto online è necessario usare unicamente il sito ufficiale e i prezzi del visto eseguito online sono gli stessi che pagherai all’arrivo sull’isola.

Come richiedere il visto d’ingresso prima di partire

Segui questi passaggi per richiedere il visto d’ingresso in Madagascar attraverso la procedura on line, che potrai effettuare dai 6 mesi prima del tuo arrivo e comunque, non oltre i 7 giorni prima del viaggio. Crea un account sul sito e inserisci i tuoi dati personali, inserendo nome e cognome, indirizzo email personale e password. Procedi quindi con l’autenticazione con il tuo account; vedrai visualizzata una nuova finestra “Crea una nuova applicazione”: clicca su “domanda online” e compilo il modulo di richiesta. A questo punto, dovrai inserire le date di arrivo e ripartenza dal Madagascar e scaricare l’autorizzazione allo sbarco, che dovrai presentare agli sportelli eVisa una volta in aeroporto. Normalmente, l’autorizzazione viene rilasciata entro 72 ore dalla convalida della richiesta sul sito. Scaricala sul telefono per averla sempre a disposizione e poterla mostrare al tuo arrivo in Madagascar. I costi da sostenere per ottenere il visto di ingresso sono diversi e dipendono dalla durata del soggiorno: 10 euro per il disbrigo delle pratiche per una permanenza da 1 a 15 giorni; 35 euro per una permanenza da 16 a 30 giorni, 40 euro se il tuo soggiorno durerà dai 31 ai 60 giorni. Non è possibile pagare on line ma dovrai farlo direttamente in aeroporto, agli sportelli eVisa. Potrai pagare in euro, dollari o ariary, la moneta locale. Fai attenzione: prima di partire, controlla che il tuo passaporto abbia almeno una pagina completamente vuota nella sezione riservata ai visti d’ingresso, affinchè possa essere applicato quello del Madagascar, e non dimenticare che devi avere con te il biglietto aereo di ritorno.

Lemuri

Fonte: iStock

Simpatici Lemuri del Madagascar

Se i simpatici lemuri del Madagascar conquisteranno le tue simpatie e vorrai prolungare il tuo soggiorno oltre i 2 mesi per osservarli meglio nel loro habitat naturale e vivere altre incredibili esperienze, potrai richiedere l’estensione del visto turistico, per un massimo di 90 giorni, recandoti presso il Dipartimento di Polizia dell’Immigrazione. Non c’è solo la procedura on line per ottenere il permesso all’ingresso nel Paese. Potrai infatti richiedere il visto direttamente al tuo arrivo in aeroporto, sempre presso gli sportelli eVisa. Dovrai presentare il modulo compilato in ogni sua parte e firmato, fornire il tuo indirizzo durante il soggiorno, la tipologia di viaggio, l’elenco dei Paesi visitati in precedenza e avere con te due foto recenti in formato passaporto, naturalmente il documento con validità oltre i 6 mesi dal tuo ingresso e la prenotazione dei voli di andata e ritorno. Anche in questo caso, il visto va pagato al momento e potrai farlo in euro, dollari o in ariary.

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La collina reale Ambohimanga: cosa vedere vedere vicino ad Antananarivo

Hai programmato un viaggio ad Antananarivo e vorresti vedere di più? Nei dintorni di Antananarivo, la capitale del Madagascar, c’è una chicca imperdibile: la collina reale Ambohimanga. Il luogo che testualmente significa “collina blu” è un sito Patrimonio Mondiale dell’Umanità e rappresenta una testimonianza importanza di tre secoli di potere reale che hanno fortemente influenzato il luogo. Ma cosa vedere e come arrivarci? Ti sveliamo tutto ciò che c’è da sapere.

Cosa vedere sulla collina di Ambohimanga

In circa 15 km di auto o con un bus locale puoi raggiungerla: partendo dalla capitale del Madagascar, la collina di Ambohimanga è sicuramente l’opzione migliore tra le cose da vedere nei dintorni di Antananarivo. Appena arrivi ti accorgerai che la scena dominata da un paesaggio verde e lussureggiante che va a contrastare nettamente con l’insediamento di epoca reale.

Attraversando i sentieri lungo la collina avrai modo di scoprire da vicino i resti delle fortificazioni più antiche e quelli delle abitazioni reali. Una meraviglia da non perdere? Il Rova, cioè la residenza principale che testimonia attraverso le stanze reali quella che è stata la vita e la dominazione dell’epoca.

Il luogo è talmente iconico da essere considerato una delle 7 meraviglie del Madagascar e proprio come la collina sacra Vohitra Masina riesce a mantenere quello che è lo spirito e la saggezza del popolo.

Uno dei luoghi più suggestivi è il bagno sacro di Ambohimanga, un’ampia vasca scavata nella roccia che veniva utilizzata per i rituali di purificazione dei re. Da qui, la vista panoramica sulla valle sottostante è semplicemente mozzafiato. Inoltre, potrai visitare i numerosi siti sacri disseminati sulla collina, dove ancora oggi si tengono cerimonie tradizionali.

Perché Visitare Ambohimanga

Se stai visitando il Madagascar, non puoi perderti una delle meraviglie del Paese. Dopo aver visitato con attenzione la capitale, potrai spostarti nei dintorni di Antananarivo per raggiungere la collina di Ambohimanga: un tuffo nella storia del Madagascar e non solo, per apprendere in modo più profondo quelle che sono state le radici culturali. Centro spirituale e politico per secoli, ha un’importanza storica da non trascurare.

Tra le tante storie affascinanti legate a questo luogo, una delle più interessanti riguarda il re Andrianampoinimerina, che nel XVIII secolo fece di Ambohimanga il cuore del suo regno. Si dice che avesse un legame speciale con la collina e che qui trovasse ispirazione per le sue strategie di governo. Secondo gli antichi, il territorio era un luogo sacro e inviolabile e nonostante oggi le cose siano diverse, tutti continuano ad avere rispetto e venerazione per la località.

Interessante la creazione delle mura: le fortificazioni sono state realizzate grazie al supporto di tantissime persone che hanno applicato un moderno sistema di rulli e leve per trasportare le pietre enormi impiegate nell’impresa. Non perdere l’occasione di visitare la Collina Reale di Ambohimanga durante il tuo viaggio in Madagascar; il sito di pregio di regalerà una lezione di storia e cultura locale, travolgendoti con la bellezza e la forte spiritualità. Tra leggende, storia e curiosità avrai modo di fare una splendida gita in giornata partendo dalla capitale.