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Monte Athos, giardino sacro della Vergine ai confini del mondo moderno

Incastonato come un gioiello sulla più orientale delle tre propaggini della penisola Calcidica, il Monte Athos (o Agion Oros, il Monte Santo) si staglia maestoso sul Mar Egeo, superando i duemila metri d’altitudine. Ma non è soltanto la sua geografia a renderlo unico: infatti, è una vera e propria repubblica monastica, un’enclave spirituale e politica che sfugge alle logiche del mondo contemporaneo. Governata da un sistema teocratico millenario, l’area gode di un’autonomia speciale riconosciuta dalla Grecia e tutelata dal Patriarcato ecumenico di Costantinopoli, sebbene sia ufficialmente parte dell’Unione Europea.

In questo lembo di terra lontano dalla modernità, tutto segue un ordine arcaico, immutato dal tempo di Bisanzio. Il territorio è amministrato dalla Ierà Kinotis, la Comunità Sacra, un parlamento composto da venti rappresentanti dei rispettivi monasteri. Ogni cinque anni, la Kinotis elegge i quattro membri che formeranno la Sacra Epistasia, il governo monastico, guidato da un Proepistatis. A vigilare sul rispetto delle regole secolari ci sono i Serdaris, guardie laiche vincolate al celibato, gli unici non monaci che abitano stabilmente sull’Athos.

Il privilegio (limitato) di entrare nel “Giardino della Vergine”

Accedere al Monte Athos non è semplice. L’ingresso è rigidamente regolato e sottoposto a una speciale giurisdizione. Occorre munirsi del Diamonitirion, un permesso ufficiale rilasciato solo agli uomini, e in numero limitato: ogni giorno possono varcare il confine spirituale solo 110 visitatori, di cui appena 10 non appartenenti alla fede ortodossa. Il permesso, concesso in via esclusiva per motivi religiosi o di studio, garantisce una permanenza massima di quattro giorni.

A rendere ancor più evidente la sacralità del Monte Athos è il divieto assoluto d’ingresso per le donne, conosciuto come Avaton, introdotto nel VI secolo e mai abolito. Nessuna figura femminile può essere ammessa nel “monastero vivente”, nemmeno se appartenente a famiglie reali. La leggenda vuole che anche la Vergine Maria stessa abbia messo piede su queste terre per volontà divina, tanto da farle guadagnare il titolo di “Giardino della Vergine”. Una denominazione che, oggi come allora, ha valore non solo spirituale, ma anche giuridico: qui la presenza femminile è ritenuta una tentazione incompatibile con una vita consacrata esclusivamente a Dio.

Un mondo governato dal tempo liturgico e dal silenzio

Salire su una barca a Uranoùpoli, “la città del cielo”, è il primo passo per varcare la soglia di un mondo che segue un proprio ritmo e un proprio calendario. L’arrivo al piccolo porto di Dafni e poi alla capitale monastica Kayres segna il distacco definitivo dal tempo secolare. Sul Monte Athos non vige il calendario gregoriano, ma quello giuliano, con un ritardo di 13 giorni rispetto al nostro. Anche le giornate cominciano in modo differente: non allo scoccare della mezzanotte, ma al calare del sole. Qui tutto è regolato dalla liturgia, dai riti millenari, dalle preghiere sussurrate all’alba e dalle letture dei Santi che accompagnano i pasti frugali dei monaci, consumati in assoluto silenzio.

I ritmi della vita monastica sono scanditi da digiuni severi (oltre duecento giorni all’anno) e da preghiere che si protraggono per dodici ore al giorno. I monaci coltivano la terra, si dedicano alla produzione di vino e olio, alla cura degli orti, all’ospitalità e alla custodia di un patrimonio culturale incalcolabile. Non esiste caccia né balneazione: ogni gesto è votato alla sobrietà e alla contemplazione.

Monasteri, skiti e kelia: la geografia spirituale dell’Athos

Il monastero Osiou Gregoriou sul Monte Athos

Fonte: iStock

Il monastero Osiou Gregoriou

Sono ventuno i monasteri principali che punteggiano il territorio dell’Athos, edifici fortificati spesso arroccati sulle scogliere, ammantati da un’aura di solennità che sembra provenire da un altro secolo. Ogni monastero ha il proprio Igumeno, il superiore eletto a vita, che rappresenta la comunità nel governo collettivo dello Stato monastico.

Attorno ai monasteri si sviluppano gli skiti, piccoli insediamenti di monaci asceti che vivono in comunità meno strutturate, privi di mura e autonomie, e quindi tributari del monastero madre. Ancora più isolate sono le kelia, umili abitazioni dove due o tre monaci conducono una vita semi-eremitica, pur sempre sotto la giurisdizione di un monastero.

La prima e più importante di tali roccaforti spirituali è la Grande Lavra, fondata nel 963 da Sant’Atanasio l’Atonita. Da allora, il Monte Athos è diventato un faro per la spiritualità ortodossa, un rifugio in cui la fede si incarna nella vita quotidiana.

Una porta sull’arte e sulla storia bizantina

Se l’Athos è fulcro della fede ortodossa, è anche un tesoro inestimabile di arte e cultura bizantina. Le sue biblioteche custodiscono antichi manoscritti, testi rari, codici miniati. Le pareti delle chiese e dei monasteri sono coperte da affreschi vibranti di colore e di storia, opere realizzate da alcuni tra i più grandi maestri dell’iconografia bizantina. Le icone, spesso realizzate secondo tecniche tramandate da secoli, sono strumenti di contemplazione e ponti simbolici tra l’uomo e il divino.

In un tempo in cui il turismo invade il mondo, il Monte Athos si erge come ultimo baluardo dell’invisibile, del non misurabile. Non si visita per curiosità o leggerezza: è una destinazione dell’anima, un viaggio interiore che richiede rispetto, silenzio e una profonda consapevolezza.

Il confine sottile tra leggenda e realtà

Anche la mitologia greca ha lasciato una traccia nel nome dell’Athos. Si narra che il monte prenda il nome dal gigante omonimo che osò sfidare Poseidone, venendo infine sepolto sotto questa montagna dal dio del mare. Ma se il mito pagano richiama lotte titaniche, la leggenda cristiana che consacra l’Athos alla Vergine Maria racconta una spiritualità altrettanto potente: un approdo inatteso, una preghiera, una voce celeste. Da quel momento, nessuna donna avrebbe mai più potuto calpestare il suolo consacrato.

Le eccezioni tentate nella storia sono diventate aneddoti che rafforzano il mistero. Nel 1346 Jelena, moglie del re serbo, poté attraversare l’Athos ma solo senza mai toccare il terreno con i piedi, trasportata su una lettiga e con i passaggi coperti da tappeti. Nel 1929, la giornalista francese Maryse Choisy sostenne di essere riuscita a vivere per un mese tra i monaci, travestita da uomo: la sua testimonianza venne smentita con fermezza e sarcasmo, come un’invenzione del secolo moderno.

Visitare il Monte Athos: un’esperienza mistica per pochi

Chi ha il privilegio di entrare nel territorio sacro del Monte Athos, non trova alberghi, souvenir o ristoranti, ma viene accolto come pellegrino.

I monasteri offrono ospitalità gratuita e autentica: all’arrivo, un monaco porge caffè greco, dolcetti lukumies, rakı e acqua, secondo un rito antico che mescola sobrietà e calore. Il resto lo fanno il silenzio, l’assenza, la bellezza austera di un luogo in cui la modernità si ferma ai confini del sacro.

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Le mitiche isole del Dodecaneso in Grecia

L’arcipelago del Dodecaneso è un luogo affascinante situato nel Mar Egeo, un punto di incontro unico dove trovare esempi antichi di cultura, storia e bellezze naturali. Queste isole hanno una posizione strategica tra Grecia e Turchia e rappresentano un vero e proprio tesoro nascosto, destinazione adatta per i viaggiatori alla ricerca di avventure indimenticabili e panorami mozzafiato.

Storia e cultura del Dodecaneso

Dodecaneso significa letteralmente “dodici isole”, anche se in realtà è composto da più isole e numerosi isolotti. La storia di questo arcipelago è molto ricca e complessa, dalle influenze che derivano dall’antica Grecia e dall’Impero Romano, ma anche dai Cavalieri di San Giovanni e dall’Impero Ottomano, fino alla recente storia greca e italiana.

Queste fantastiche isole, abitate fin dal periodo antico, comprendono non solo le più famose Rodi e Kos, quest’ultima conosciuta anche per essere stata la patria di Ippocrate, ma anche altri bellissimi luoghi come Patmos e Karpathos. Le tracce di questi antichi splendori oggi sono ancora visibili sotto forma di rovine archeologiche, tra templi e antiche città.

Ecco quali sono le principali isole del Dodecaneso

Rodi, patrimonio dell’umanità

Rodi è l’isola più grande e popolosa dell’intero arcipelago del Dodecaneso. La città medievale di Rodi, inoltre, è stata dichiarata patrimonio dell’umanità dall’UNESCO e offre un affascinante mix di storia e cultura dell’antica Grecia e modernità. Da non perdere una visita al Palazzo del Gran Maestro, oltre che le mura medievali e la via dei Cavalieri. Inoltre, per chi è alla ricerca di una vacanza all’insegna del relax e del divertimento, soprattutto per rinfrescarsi e godere del fantastico mare greco, si consigliano le spiagge di Elli e Faliraki.

Qui il sole splende trecento giorni l’anno ed è la più turistica fra tutte quelle che compongono questo arcipelago. Sull’isola di Rodi, conosciuta anche come “isola delle Rose”, oltre a spiagge bellissime e cultura millenaria, è possibile trovare una ricca e intensa vita notturna.

L’isola di Kos

Kos è tra le isole più famose dell’intera Grecia, destinazione scelta da migliaia di turisti provenienti da tutto il mondo per un viaggio tra spiagge, villaggi e storia. Si trova di fronte a Bodrum, famosa località della riviera turca e distante circa 4 chilometri dalla costa.

Questa isola è famosa per l’ottimo clima che la caratterizza, ma anche per le testimonianze storiche e le bellezze naturali che si possono visitare come, ad esempio, l’Asklepeion dell’omonimo capoluogo dell’isola, uno dei santuari più frequentati dell’antichità.

La città di Kos offre anche una vivace vita notturna, oltre a numerosi ristoranti, bar e caffetterie da vivere sul lungo lungomare greco.

La montuosa isola di Kalymnos

L’isola di Kalymnos è famosa per la sua tradizione di pesca delle spugne, note anche come porifere, e per essere una meta ideale per gli appassionati di arrampicata. Kalymnos, infatti, è un’isola montuosa e brulla, con pareti rocciose e panorami mozzafiato, e rappresenta un vero e proprio piccolo paradiso per gli appassionati della disciplina.

Il capoluogo è una città moderna ed elegante con case colorate che fanno da cornice al porto, in contrasto con i caratteristici paesini sparsi tra le valli profumate di limoni e dove è possibile venire a contatto con la vera cultura popolare locale.

L’isola di Leros

Leros è un’isola tranquilla e pittoresca, con incantevoli villaggi, belle spiagge e una storia interessante. Durante la Seconda Guerra Mondiale, Leros fu una base navale italiana e tedesca, e ancora oggi si possono vedere i resti delle fortificazioni militari. La capitale, Platanos, con le sue case tradizionali e le strette vie, merita una visita.

L’isola di Symi

L’isola di Symi è conosciuta per le sue colorate case neoclassiche, che si affacciano sul porto di Gialos, ed è caratterizzata da una natura selvaggia. È un’isola prevalentemente rocciosa e alcune spiagge, spesso raggiungibili solamente in barca, sono a dir poco bellissime. Tra queste Agios Georgios, alta ben 300 metri, e Aghios Nikolaos, spiaggia di sabbia che si può facilmente raggiungere a piedi o attraverso il servizio di taxi boat. Quest’isola è la destinazione ideale per gli amanti della fotografia, alla caccia di foto e panorami perfetti.

Gli amanti della natura scelgono Karpathos

Karpathos è l’isola ideale per chi è alla ricerca di esperienza nella natura, ma stando comunque a stretto contatto con le tradizioni locali. Infatti, qui è possibile visitare gli storici villaggi di Olympos e Menetes, che conservano ancora antiche usanze del popolo locale, per un assaggio autentico della vita greca, fra le piccole vie che si snodano in mezzo alle case bianche e quadrate. Sono presenti anche spiagge molto belle, come Amoopi, Lefkos e Kira Panagia.

Nei pressi di quest’ultima spiaggia c’è una piccola campana presso una chiesa dal tetto rosso, che è possibile raggiungere lasciandosi alle spalle la spiaggia e le piccole casette, che secondo la leggenda, se suonata, riporterà i visitatori sull’isola ancora una volta nella vita.

Vista della baia di Scarpanto sull'isola di Karpathos in Grecia, con case tipiche sullo sfondo

Fonte: iStock

Baia di Scarpanto sull’isola di Karpathos

L’isola farfalla di Astypalea

Astypalea è una bellissima isola a forma di farfalla, con bellissime coste a strapiombo sul mare. Grazie alla sua forma questa piccola isola del Dodecaneso è unica nel suo genere, formata da due isole gemelle unite da un lembo di terra lungo appena 150 metri.

È un’isola montuosa con bellissime coste a strapiombo sul mare. L’omonimo capoluogo sembra un anfiteatro adagiato su un colle. Le piccole case bianche hanno porte e finestre colorate. Il paese è dominato un imponente castello veneziano: i veneziani la chiamavano Astropalia e a distanza di secoli sono ancora evidenti e vivi i segni del veneto passaggio tanto che non è raro incontrare persone, specie anziani, che volentieri parlano la nostra lingua.

Queste sono solo alcune delle isole del Dodecaneso, mete ideali per scoprire questo angolo di paradiso nel mar della Grecia. Si trovano qui anche Nisyros, famosa per il suo vulcano ancora attivo, ma anche Chalki, lontana dal turismo di massa. Destinazioni ideali per gli appassionati di storia, ma anche per gli amanti della natura, per chi è in cerca di relax e per chi vuole immergersi a pieno nella cultura locale, perfette per tutti.

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Quest’anno in Grecia puoi viaggiare su una compagnia di elicotteri

Le isole del Mar Egeo, autentiche perle della Grecia, sono senza dubbio una delle mete più affascinanti e desiderate per una vacanza davvero indimenticabile: il suggestivo arcipelago, composto da oltre 2.000 isole e isolotti, offre infatti una combinazione unica di bellezze naturali, ricchezza storica e culturale, nonché un’ospitalità calorosa che affonda le radici in millenni di tradizione.

Dalle acque cristalline che lambiscono spiagge di sabbia dorata, ai pittoreschi e candidi villaggi arroccati sulle colline, ogni isola vanta caratteristiche inconfondibili, dalle celebri Santorini e Mykonos, famose per la vita notturna e paesaggi mozzafiato, alle meno conosciute ma altrettanto favolose Folegandros e Naxos, così da soddisfare le più svariate esigenze.

Tuttavia, finora visitarle ha richiesto lunghi viaggi in traghetto, orari di volo scomodi, crociere o, per i più fortunati, lo yacht privato.

Ma tutto cambierà quest’estate, grazie all’arrivo di Hoper, la prima compagnia aerea di linea per elicotteri in Grecia: la compagnia, con sede ad Atene, propone posti individuali su voli di linea in elicottero verso undici gettonate destinazioni nell’Egeo, ovvero Atene, Antiparos, Folegandros, Ios, Kea, Mykonos, Patmos, Santorini, Sifnos, Spetses e Tinos.

Hoper sta per trasformare il turismo in Grecia

Fondata dagli imprenditori greci e appassionati di viaggi Demitris Memos, Costas Gerardos e George Papaioannidis, Hoper punta a trasformare il turismo greco rendendo accessibili al turista medio voli in elicottero convenienti, veloci, panoramici e sicuri verso le splendide isole greche.

I voli sono operativi tutto l’anno con una flotta di cinque elicotteri Robinson R44 e R66, ognuno con cabine di pilotaggio in vetro in modo che i viaggiatori possano ammirare il paesaggio lungo il tragitto.

Se avete vissuto un’estate in Grecia, sapete che la vera bellezza della vacanza sta nel viaggio non pianificato“, ha detto a Travel + Leisure Dimitris Kossyfas, direttore commerciale di Hoper. “Con Hoper, vi aiutiamo in modo rapido e senza intoppi“.

Un modo affidabile per sperimentare viaggi flessibili per le Isole Greche

Partire all’ultimo minuto, anche verso isole lontane, non sarà più un problema: i passeggeri hanno la possibilità di prenotare online fino a tre ore prima della partenza. I voli durano 45 minuti o meno, consentendo di risparmiare ore preziose ed evitando tutti quei problemi che possono insorgere con i trasporti “classici” come, ad esempio, mal di mare, emicranie o nausea.

E a differenza degli yatch, il viaggio da un’isola all’altra con Hoper non è riservato all’1% dei turisti: le tariffe di sola andata hanno prezzi ragionevoli da 160 a 350 euro.

Siamo qui per aiutarvi a vedere di più della Grecia in modo economicamente vantaggioso e a godere della libertà che l’estate greca offre a tutti”, ha sottolineato Kossyfas.

Con rotte e orari di partenza fissi, la compagnia aerea offre quindi un modo affidabile per sperimentare viaggi flessibili intorno alle isole greche: “un passo unico senza precedenti” per il turismo greco, secondo il Ministro del Turismo Olga Kefalogianni.

I voli partono dalla base di Hoper a Koropi (15 minuti in auto dall’aeroporto internazionale di Atene), così come da Mykonos e Santorini. La compagnia ha aggiornato tutti gli eliporti esistenti nelle destinazioni che serve attualmente e ha in programma di aggiungerne di nuove sulla terraferma entro la fine dell’anno. Inoltre, effettua voli charter su richiesta.

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Cosa vedere a Icaria, un tesoro nel Mar Egeo

Icaria, o Ikaria, è un’isola greca situata nel Mar Egeo. Si tratta di un vero e proprio gioiello nascosto della Grecia, perfetto per tutti coloro che sono alla ricerca di una destinazione autentica ed incontaminata. Conosciuta per il suo stile di vita rilassato e la longevità dei suoi abitanti, questo tesoro nel Mar Egeo offre una combinazione unica di bellezze naturali, storia e cultura. Ecco cosa vedere per organizzare una vacanza perfetta ad Icaria.

Le spiagge incantevoli dell’isola di Icaria

Una delle principali attrazioni di Icaria sono le sue spiagge mozzafiato che si affacciano sul Mar Egeo.

La spiaggia di Seychelles è tra le più famose, con le sue acque turchesi e la sabbia bianca che evocano immagini paradisiache. Si trova a circa 25 km dal capoluogo Agios Krikos e sebbene per raggiungerla è necessaria una breve camminata, lo spettacolo che offre ripaga di ogni sforzo. La spiaggia di Seychelles, infatti, è accessibile solo a piedi o in barca. È il luogo ideale per nuotare, fare snorkeling e rilassarsi sotto il sole. Il contrasto tra le rocce scoscese e il mare cristallino rende questa spiaggia un vero spettacolo della natura.

La spiaggia di Nas, situata nella parte nord dell’isola, è la spiaggia più famosa per osservare tramonti spettacolari e per le rovine dell’antico tempio di Artemide Tauropolos. Si tratta di una spiaggia sabbiosa, con una baia pittoresca e circondata da scogliere. La vicinanza del fiume Chalaris aggiunge un tocco unico a questo angolo di paradiso greco, grazie ad una piccola cascata che si tuffa direttamente in mare. È il luogo perfetto sull’isola di Icaria per chi ama combinare mare e storia.

Tramonto al mare dalla spiaggia di Nas

Fonte: iStock

Uno dei tramonti che si può ammirare dalla spiaggia di Nas, sull’isola di Icaria

Vicino al villaggio di Armenistis, la spiaggia di Livadi è una delle principali e più visitate di quest’isola greca. Con la sua sabbia dorata e le acque cristalline, è la spiaggia perfetta per le famiglie, con numerose strutture come bar sulla spiaggia, pub e lettini. Qui puoi goderti una giornata di totale relax e divertimento con sport acquatici, come il windsurf o il kayak.

Tra relax e storia: i villaggi di Icaria

L’isola di Icaria è famosa anche per i suoi antichi villaggi, dove il tempo sembra scorrere più lentamente. Raches, ad esempio, è un villaggio noto per il suo stile di vita rilassato, con negozi e ristoranti che aprono nel tardo pomeriggio e rimangono aperti fino a tarda notte, ma anche molti negozi d’artigianto. Qui è possibile passare serate piacevoli, gustando l’autentica cucina locale greca.

Un altro è il villaggio di Armenistis, situato sulla costa nord dell’isola. Da questo villaggio è possibile godere di viste spettacolari sul mare ed è possibile scegliere fra una vasta varietà di alloggi per le proprie vacanze, oltre che molti ristoranti e bar. È il punto di partenza ideale per esplorare le spiagge vicine. La sua atmosfera rilassata e l’ospitalità degli abitanti locali fanno sentire subito a casa i turisti.

Evdilos, invece, è il secondo porto principale di Icaria. Si tratta di un villaggio affascinante, caratterizzato da un mix di architettura tradizionale greca e moderna. Le sue strade, le case colorate e il porto sono il soggetto perfetto per tutti coloro che amano scattare foto.

Veduta di Evdilos, un villaggio sull'Isola di Icaria

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Veduta di uno dei villaggi tipici dell’Isola di Icaria, Evidilos, nel Mar Egeo

Natura ed avventura nel Mar Egeo

Per gli amanti della natura e delle escursioni, l’isola di Icaria rappresenta un vero e proprio paradiso. Il sentiero lungo il fiume Chalaris, ad esempio, offre un’esperienza di trekking indimenticabile per gli amanti delle escursioni. Questo percorso passa per gole spettacolari, boschi verdi, antichi mulini ad acqua e piccole cascate. È un’ottima occasione per immergersi a contatto con la natura incontaminata di Icaria e scoprire la sua fauna e flora. Il sentiero è ben segnalato e offre diverse aree di sosta dove è possibile fare picnic e godersi il paesaggio circostante.

Per chi desidera, invece, una sfida in più, l’escursione al Monte Atheras, la vetta più alta dell’isola, è in grado di regalare panorami mozzafiato sull’intera isola di Icaria e sul Mar Egeo. L’escursione alla cima è impegnativa ma allo stesso tempo gratificante, con sentieri che attraversano foreste di pini e macchia mediterranea. Dalla cima del monte, in una giornata limpida, è possibile addirittura vedere le isole vicine e, talvolta, persino la costa della Turchia. Questo trekking è perfetto per gli escursionisti esperti, amanti delle sfide.

Altra meraviglia presente su quest’isola sono le gole di Halari. Questo affascinante canyon offre un percorso di trekking che segue il corso del fiume e dove è possibile rinfrescarsi grazie alla presenza di numerose piscine naturali in cui fare il bagno. Il sentiero è circondato da una fitta vegetazione e offre scorci spettacolari della natura selvaggia dell’isola. È un’escursione adatta a tutti, grandi e bambini, e rappresenta un’ottima opportunità per rilassarsi durante la visita ad Icaria.

Isola di Icaria, fra storia e cultura

Questo tesero del Mar Egeo è la destinazione perfetta anche per tutti gli appassionati di storia e cultura greca ed il museo archeologico di Kampos è una tappa imperdibile. Questo museo ospita una collezione di reperti appartenenti a diverse epoche, dall’età del bronzo all’epoca bizantina. Tra i reperti più interessanti ci sono statue antiche, ceramiche e manufatti che raccontano la storia di Icaria lungo tutti questi secoli. La visita al museo consente di comprendere meglio il passato dell’isola e la sua evoluzione nel tempo.

Per conoscere, poi, sempre meglio la cultura greca e la storia di Icaria, è possibile visitare il museo del Folklore di Perdiki, un museo in grado di offrire ai propri visitatori uno sguardo approfondito sulla vita quotidiana e le tradizioni degli abitanti del posto. La collezione include utensili domestici, strumenti agricoli, abiti tradizionali e fotografie storiche. È una sorta di viaggio nel tempo, che mostra come la vita sull’isola sia cambiata nel corso dei secoli.

L’isola di Icaria è un vero e proprio tesoro del Mar Egeo, che sorprende e affascina con la sua combinazione di bellezze naturali, cultura ricca e ospitalità. La destinazione perfetta per gli amanti del mare e della natura, per gli appassionati di storia e cultura greca, ma anche di buon cibo. Decidere di visitare Icaria, insieme alle isole più selvagge della Grecia, consente di scoprire angoli di questo Paese autentici ed indimenticabili. La magia di questa isola lascerà ricordi indimenticabili e il desiderio di tornarci ancora.