Categorie
Arte e cultura Idee di Viaggio Pamplona tradizioni Viaggi Viaggi Avventura

Calle Estafeta: la strada più iconica di Pamplona

Ogni città ha la sua via di riferimento: New York ha la 5th Avenue, Berlino ha Unter den Linden e Madrid ha la Gran Via. Giusto per restare in Spagna, vale la pena di citare Calle Estafeta – chiamata da tutti semplicemente La Estafeta – la via principale di Pamplona, in Navarra. La città è conosciuta soprattutto per le tradizioni che, a luglio di ogni anno, vedono protagonisti Los Sanfermines. Già molto celebre ai tempi in cui Ernest Hemingway passava del tempo in questa parte di Spagna, vale la pena di raccontare la Estafeta e, soprattutto, di andare a conoscerla.

Perché si chiama Calle Estafeta?

Il nome di questa famosa via di Pamplona ci porta dritti a considerare la parola francese “estafette, usata in passato per indicare i corrieri a cavallo che trasportavano messaggi ufficiali. I postini dei secoli scorsi. Anticamente, infatti, questa via faceva parte del percorso postale che collegava Pamplona ad altre città, come cui Madrid e Bayonne, al di là dei Pirenei.

Perché Calle Estafeta di Pamplona si chiama così?

Fonte: iStock

Il segnavia di Calle Estafeta

Caratteristiche di Calle Estafeta: una strada come nessun’altra al mondo

Breve ma densa di significato: potremmo descrivere così Calle La Estafeta, una delle meraviglie di vedere durante un viaggio a Pamplona. Questa strada curvilinea è diventata un simbolo della città, grazie alla sua centralità durante il celebre Encierro, la corsa dei tori che anima Pamplona ogni estate. La Estafeta è molto più di un percorso da seguire per portare i tori verso l’arena: è un concentrato di storia, tradizione, vita quotidiana e cultura, sia basca che della Navarra, concentrate in poche centinaia di metri.

Lunga soli trecento metri e larga al massimo nove, questa strada inizia con una curva molto pronunciata, caratteristica che ha resto La Estefeta unica. Si tratta della Curva della Mercaderes, porzione di strada che si forma dove la Estafeta tocca Calle Santo Domingo. Questa parte di strada è famigerata perché risulta essere uno dei punti più difficili nonché pericolosi dell’Encierro.

Una volta fatta la curva, la Estafeta prosegue diritta fino a raggiungere una leggera pendenza che, di norma, si fa sentire molto sulle gambe di chi sta correndo per l’Encierro. Quando si passeggia, non si nota nemmeno. Proseguendo, la Estafeta si apre leggermente, curvando di nuovo ma in modo più dolce, e culmina con l’arrivo nell’arena dove vengono raccolti i tori.

Pamplona e l'Encierro

Fonte: iStock

Pamplona durante l’Encierro

I balconi lungo la Estafeta

Un elemento peculiare, molto bello da osservare ma anche molto “in vista” – è proprio il caso di dirlo – durante l’Encierro, è costituito dai balconi di Calle Estafeta. Si tratta dei balconi più ambiti di tutta Pamplona, nonché un esempio della bellissima architettura che potrai trovare nel centro città.

Se visiterai Pamplona in occasione della festa di San Fermin, sappi che l’unico modo per assistere a l’Encierro lungo la Estafeta è proprio affacciandosi a uno dei balconi che guardano questa strada. Alcuni di essi appartengono, ora, a degli appartamenti a uso turistico e si dice che la lista d’attesa per accedervi, e rendere uno di quegli appartamenti la propria casa di vacanza a Pamplona, sia di oltre due anni.

Se, invece, visiterai Pamplona in qualsiasi altro periodo dell’anno, ricordati di passeggiare lungo la Estafeta guardando spesso verso l’alto. Solo così potrai ammirare la bellezza senza tempo di quei balconi e dei palazzi che li custodiscono gelosamente.

Tapas e Pinxtos lungo Calle Estafeta

Fonte: iStock

Calle Estafeta è il posto giusto per tapas e pinxtos

Bontà lungo la Estafeta

Ovviamente, non ci sono solo l’Encierro e la bellezza architettonica ad attirare viaggiatori lungo questa via di Pamplona. Uno dei motivi principali per fare un giro da quelle parti durante il tuo viaggio in Spagna è, senza dubbio, l’enorme quantità di bontà che potrai assaggiare.

Lungo i suoi marciapiedi si susseguono tapas bar, ristoranti, botteghe artigiane e osterie per tutti i gusti e ogni livello di budget. Pamplana – è vero – si trova in Navarra ma è Basca, a livello di origine. Questo la mette al centro della scena gastronomica legata alle degustazioni di pinxtos di alta qualità. Quelli che potrai gustare qui sono tra i migliori della Navarra. Potrai accompagnarli con un buon vino rosso della Rioja o un calice di sidro locale.

Un luogo imperdibile, giusto per provare l’atmosfera e le bontà di Calle Estafeta, è il Bodegón Sarría, una vera e propria istituzione gastronomica amata sia dagli abitanti di Pamplona stessa che dai visitatori. Questo locale è conosciuto soprattutto per la leggendaria Zapatilla. Si tratta di qualcosa che è molto più di una tapa o di un pinxo.

La Zapatilla è un panino gigante farcito con abbondante Jamon iberico e formaggio fuso, croccante fuori e morbido dentro. La Zapatilla, nata quasi per caso come uno spuntino un po’ sostanzioso, è diventata nel tempo una vera icona di Pamplona e, soprattutto, un simbolo di Calle Estafeta, così tanto da essere considerata un’esperienza iconica per chi vuole assaporare la vera anima di Pamplona.

Al Bodegón Sarría si respira un’atmosfera molto genuina: niente fronzoli, solo buon cibo e ottimo vino. Questo luogo è, al pari di molti monumenti, un qualcosa da considerare per rendere unico il tuo viaggio a Pamplona.

L’elemento umano lungo Calle Estafeta

Una delle cose che più rendono unico un viaggio è il contatto con l’elemento umano proprio del luogo in cui ci troviamo. Pamplona è una città che ama farsi vivere all’esterno, non importa quali siano le condizioni climatiche di un viaggio da quelle parti.

Pamplona è uno di quei luoghi in cui troverai sempre gente in giro e Calle Estafeta è uno dei luoghi che, molto meglio di altri, sa fare da punto di riferimento, in primis, per gli abitanti della città stessa.

Passeggiando lungo la Estafeta si percepisce un’aria autentica, un misto tra la calma del quartiere storico e l’energia giovane e vibrante di una città universitaria. Qui troverai graffiti e street art pronti a mescolarsi alle insegne tradizionali – tutte riportanti il tradizionale font della lingua basca -e a vetrine pronte a mostrare tutte le caratteristiche di una città come Pamplona.

Passeggiando lungo questa iconica via, ritroverai l’atmosfera resa celebre grazie agli scritti di Ernest Hemingway, che immortalò Pamplona e i suoi festeggiamenti nel romanzo The Sun Also Rises (tradotto in italiano con il titolo di Fiesta – Il sole sorgerà ancora). Il Bar Iruña, frequentato dallo stesso Hemingway, si trova a pochi passi da Calle Estafeta, in Plaza del Castillo, e conserva ancora il fascino dell’epoca in cui lo scrittore sedeva lì a bere un vermut osservando la città. Lo scrittore americano traeva molta ispirazione dalle sue passeggiate tra Calle Estafeta e Plaza del Castillo. Sarà così anche per te?

Categorie
Arte e cultura Idee di Viaggio Pamplona Viaggi Viaggi Relax

Plaza del Castillo a Pamplona: molto più che il centro della città

Molto più di una semplice piazza, per quanto semplice possa essere in una città poliedrica come Pamplona. Plaza del Castillo è luogo di incontro, è un posto che racconta storia ed è anche un punto importante delle celebrazioni per San Firmino, momento in cui la città si riempie di gente vestita di bianco, con i fazzoletti al collo. Molto amata da Ernest Hemingway, che era solito frequentare più di un posto su di essa affacciato, Plaza del Castillo è oggi uno di quei luoghi che non possono di certo mancare nella lista dei “to do” di ogni viaggiatore che vuole conoscere Pamplona a fondo.

La storia di Plaza del Castillo di Pamplona

Come ben ricorda il suo nome, Plaza del Castillo si chiama così perché, un tempo, lì si trovava la fortezza che difendeva Pamplona. Già nel tardo Medioevo, però, figura sulle mappe della città già come piazza, sintomo che il centro del potere politico e militare si era spostato da un’altra parte.

Quello fu il periodo in cui Plaza del Castillo divenne il luogo di giochi e tornei di ogni genere: divenne, infatti, il terreno ludico della città. Subì, nei secoli, molte trasformazioni e iniziò ad assumere la forma che vediamo ora all’inizio del 1700, arricchendosi di palazzi e monumenti. A inizio del XX Secolo vennero effettuati gli ultimi lavori di riqualificazione davvero impattanti e la piazza assunse l’immagine che possiamo ammirare anche ora. La Fontana dell’abbondanza, che ora è protagonista della piazza, venne aggiunta nel 1910.

Ernest Hemingway e Plaza del Castillo

È quasi automatico parlare di Pamplona e pensare a Ernest Hemingway, al suo periodo di vita in città e a un suo romanzo che vale la pena di portare con te nello zaino per quando andrai in giro a scoprire le bellezze di Pamplona. Di tratta di “Fiesta!”, romanzo del 1926 che racconta molto della Pamplona del tempo.

Hemingway era solito frequentare Plaza del Castillo per via di due locali storici che vi si affacciano ancora oggi: si tratta del Café Iruña e del Bar Txoko, luoghi perfetti ancora oggi per tapas e aperitivi.

Cosa vedere a Plaza del Castillo a Pamplona

Fonte: iStock

Il Café Iruña a Pamplona

Il punto di incontro di tutta Pamplona

Se ti trovassi a Pamplona e dovessi dare appuntamento a qualcuno, il luogo ideale sarebbe proprio Plaza del Castillo. Impossibile non trovarla e, soprattutto, impossibile non trovare qualcosa da fare in questa parte di città.

Uno dei simboli della piazza è il patio che non mancherai di riconoscere al primo sguardo: si tratta di un elemento architettonico molto caro e sempre presente in tutte le città spagnole con tanta storia da raccontare. Benché quello di Plaza del Castillo sia moderno, l’origine di questa struttura risale al XVI Secolo.

Oltre ai luoghi amati da Hemingway, qui avrai l’imbarazzo della scelta per quanto riguarda caffè e ristoranti dove gustare le specialità della Navarra o dove, in tutta tranquilliità, bere un caffè. Nei periodi festivi, la piazza si trasforma spesso in un palcoscenico per eventi culturali.

In un luogo così, infine, non mancano mai mercatini legati al mondo dell’artigianato, dove comprare souvernir che sappiano farsi voler bene al primo sguardo. Così come tutta questa piazza, così accogliente e piena di fascino e pronta a diventare uno dei ricordi più belli del tuo viaggio in Spagna.

Categorie
Arte e cultura castelli Idee di Viaggio Pamplona Viaggi

Visitare la Ciudadela de Pamplona, la fortezza costruita da re Filippo II

La Spagna è molto più di una visita toccata e fuga a Barcellona e Madrid. La nazione ha tanto da offrire in località come Pamplona che propongono monumenti storici e culturali di rilievo. Un esempio? La Ciudadela de Pamplona: si tratta della fortezza della città ed è conosciuta per essere un capolavoro di ingegneria militare rinascimentale. Non si tratta semplicemente di una struttura dal passato difensivo, oggi è stato riconvertito per essere uno spazio culturale e ricreativo.

Se hai in programma una visita a Pamplona metti in calendario qualche ora da trascorrere alla Ciudadela de Pamplona esplorando i bastioni, i camminamenti, i giardini e tutto ciò che c’è da scoprire qui.

La storia della Ciudadela de Pamplona

La fortezza è stata costruita a Pamplona nel 1571 per volere del re Filippo II. La famiglia reale voleva rafforzare i confini settentrionali minacciati dalla presenza della Francia. La posizione è infatti strategica: si trova lungo la frontiera ed è stata costruita con il supporto di Giacomo Palearo conosciuto come El Fratìn, architetto italiano che ha applicato i canoni architettonici rinascimentali utilizzati nel settore militare del Belpaese. La struttura vanta una pianta pentagonale con cinque bastioni per offrire una difesa più efficace contro le artiglierie nemiche.

Con il passare del tempo però il mondo militare ha lasciato spazio ad una struttura culturale passando da edificio di difesa dopo l’invasione napoleonica ad una proposta dal valore architettonico a partire dal XX secolo. Oggi è stato avviato un importante processo di recupero e riconversione per poterla trasformare in un polmone verde in città, oltre ad ospitare eventi culturali di rilievo.

Visitare la Ciudadela de Pamplona

Fonte: iStock

Ciudadela de Pamplona, è tra i monumenti da non perdere in città

Visitare la Ciudadela de Pamplona

La Ciudadela rappresenta uno dei migliori esempi di architettura militare a bastioni ancora esistenti in Europa; ogni suo angolo racconta una storia fatta di ingegno, tecnica e attenzione ai dettagli. I bastioni, dotati di gallerie sotterranee e passaggi nascosti, permettevano una difesa articolata e sorprendentemente moderna per l’epoca. Le mura, ancora perfettamente conservate, mostrano tracce dei vari stili e delle modifiche apportate nei secoli successivi, offrendo al visitatore un viaggio visivo attraverso l’evoluzione della tecnica militare.

Oggi il passato bellico è stato lasciato alle spalle. Ecco perché i numerosi turisti ogni anno hanno l’opportunità di passeggiare all’interno mixando la scoperta della struttura e delle mura con un angolo di relax nel verde. In estate il calendario eventi della cittadina si anima: il fossato diventa teatro di rappresentazioni teatrali e concerti mentre gli spazi aperti e i giardini danno la marcia in più offrendo un angolo di ombra e relax.

Dove si trova e come raggiungerla

La Ciudadela de Pamplona si trova nel centro storico di Pamplona e per questo è davvero facile raggiungerla sia a piedi sia con bus e mezzi pubblici. La tappa, imperdibile, mostra la conservazione della costruzione militare del XVI secolo.

Info utili

Una buona notizia per i viaggiatori che programmano una vacanza in Spagna? L’ingresso alla Ciudadela di Pamplona è gratuito. La struttura, aperta tutto l’anno, ha orari che variano a seconda della stagione e consultabili sul sito del turismo locale. Il monumento si raggiunge facilmente, sia a piedi sia con i mezzi pubblici e come consiglio in più è preferibile visitare il portale dedicato con un calendario completo degli eventi organizzati. L’ufficio del turismo offre, periodicamente, visite guidate gratuite per scoprire più curiosità e dettagli sul monumento e il suo passato.

Categorie
Idee di Viaggio itinerari culturali Pamplona Viaggi

Un viaggio a Pamplona, tra il ricordo di Hemingway e bellezza avvolgente

Pamplona, città principale e capoluogo della regione spagnola della Navarra, è una città di cui si sente spesso parlare, soprattutto per via di un evento molto impattante che ricorre a metà di luglio di ogni anno. Pamplona non è solo questo: è una città dalla storia affascinante, dove si parla sia basco che spagnolo e dalla quale, un bel po’ di tempo fa, uno scrittore immenso si è lasciato ispirare per un romanzo che non si dimentica facilmente. Cosa vedere e cosa fare a Pamplona per restarne, ugualmente, ammaliati? Ecco qualche suggerimento.

Come arrivare a Pamplona dall’Italia

Attualmente, non ci sono voli diretti tra l’Italia e Pamplona, benché questa città della Spagna abbia il suo aeroporto. Non è difficile, però, raggiungere Pamplona: sarà sufficiente volare in Spagna e poi prendere il treno. I luoghi migliori, soprattutto per la facilità dei collegamenti ferroviari, sono Bilbao, Saragozza e Barcellona, entrambe servite da voli low-cost dall’Italia. Dagli aeroporti delle città citate è possibile anche noleggiare un’auto e proseguire via strada.

Chi ama viaggiare in auto, ha due opzioni diverse per arrivare a Pamplona con un proprio mezzo: la prima è quella di arrivare a Barcellona in traghetto. Ci sono navi che partono (solitamente da Savona) più volte alla settimana e che approdano, in circa 12 ore, a Barcellona. Da lì, si prosegue alla volta di Pamplona.

La seconda opzione è un vero e proprio on the road attraverso il sud della Francia, per poi entrare in Spagna valicando i Pirenei. Lo stesso itinerario – ma su percorsi decisamente diversi – è quello seguito da chi arriva a Pamplona a piedi: la città spagnola, infatti, è una tappa fondamentale del Cammino di Santiago: il Camino Frances prevede proprio il passaggio da Pamplona.

Benché Pamplona sia una città – nella sua area urbana – molto grande, l’area del centro storico e i monumenti principali sono tutti a portata di passeggiata. Una volta giunto qui, non avrai bisogno di un mezzo per spostarti. Troverai anche molti bus e taxi, sempre utili quando si è stanchi o si vogliono accorciare i tempi di spostamento.

A Pamplona, sulle tracce di Hemingwat

Fonte: iStock

Il Café Iruña a Pamplona

La Pamplona che ha stregato Hemingway

Il nome di Ernest Hemingway sarà per sempre legato a Pamplona, grazie al romanzo Fiesta (The Sun will rise again, in inglese). Si tratta del primo libro pubblicato da Hemingway nel 1926 e racconta, le vicende di tre amici americani che si recano a Pamplona per la festa de Los Sanfermines.

Hemingway amava molto Pamplona e lo sa bene un luogo che va assolutamente visto – e provato – in città: si tratta del Café Iruña, aperto nel 1888. Questa caffetteria storica è bella da vedere e sedersi ai suoi tavoli rappresenta un’esperienza tutta da vivere e gustare. Il nome Café Iruña fa riferimento all’appellativo basco di Pamplona. Questo locale è stato il primo, in città, ad avere l’energia elettrica.

Il Café Iruña si trova sulla Plaza del Castillo, altro luogo storico di Pamplona legato alla presenza di Hemingway in città, nonché un vero e proprio punto di riferimento per iniziare la visita del centro storico.

La Ciutadela: baluardo difensivo di Pamplona

Attualmente vissuto come un grande parco pubblico, la Ciutadela di Pamplona vede la propria costruzione nel XVI Secolo. In quel periodo, grazie anche alle grandi ricchezze approdate nelle casse dei Re Spagnoli dal Sud America, la Spagna iniziò a fortificare maggiormente le città. Il tutto, ovviamente, per difesa e paura di essere riconquistata nuovamente da popolazioni esterne.

La Ciutadela nasce, quindi, come luogo di difesa militare ed è rimasta a lungo legata alla presenza dell’esercito in città. Attualmente, come dicevamo, è un parco ed è molto piacevole passeggiare al suo interno.

Cosa vedere a Pamplona: le mura

Fonte: iStock

Parte delle mura di Pamplona e la Ciutadela

Le mura di Pamplona: 5 chilometri di monumento nazionale

Le mura di Pamplona sono coetanee della Ciutadela, anche se la città era già fortificata nei Secoli antecedenti il XVI. Attualmente, “La Murallas” di Pamplona sono parte della lista dei monumenti nazionali di Spagna e hanno aiutato a conservare la bellezza storica di Pamplona.

Uno dei punti migliori per iniziare a passeggiare lungo le mura di Pamplona è il Fortin de San Bartolomé, dove si trova anche un centro visite con tutte le informazioni necessarie per conoscere tanta della storia della città.

Pamplona e l'Encierro

Fonte: iStock

Pamplona durante l’Encierro

Pamplona e l’Encierro

Volente o nolente, la città di Pamplona è legata a un evento capace di paralizzare il centro storico e riempirlo di gente per quasi una settimana. Si tratta de Los Sanfermines, i partecipanti alla Festa di San Fermin, patrono della città. Un qualcosa che tutto il mondo conosce, anche senza mai averlo visto.

Il giorno in cui si celebra il santo è il 6 luglio e, ogni anno, per circa una settimana avviene un rituale tradizionale chiamato Encierro. Di cosa si tratta? I Sanfermines, vestiti di bianco con al collo un fazzoletto rosso, devono condurre i tori verso un dato punto del centro, in cui potranno essere raccolti in un recinto. Questo avviene correndo attraverso alcune vie del centro storico, come la Calle de la Estafeta.

Il tutto termina nella l’arena di Pamplona – ovvero la Plaza de Toros – che è una delle più grandi di Spagna, con una capacità di quasi 20.000 spettatori. Questo luogo è, ovviamente, visitabile nei periodi al di fuori di quello della festa di San Fermin. All’interno, infatti, si trova il Museo Taurino che racconta la storia della tauromachia a Pamplona e l’evoluzione di tutto il movimento de Los Sanfermines.

L’altro lato di Calle de la Estafeta: la gastronomia

La Navarra è una regione spagnola dalla gastronomia sopraffina e capace di conquistare. Qui vengono prodotti alcuni tra i più rinomati vini della Spagna, grazie alla varietà di terreni e al clima ideale. Ma non solo. Grandi vini richiedono abbinamenti adeguati e la città non scherza proprio.

Calle de la Estafeta è, in tempi normali, il tempio della gastronomia di Pamplona. Lungo questa via si trova di tutto: dagli storici negozio di alimentari a piccoli bar senza nome che, però, sono capaci di farsi ricordare. Questo è il luogo giusto per gustare i pintxos, jamón ibérico, il queso Roncal e le gildas, ovvero spiedini di olive, acciughe e peperoncini.

Molti locali offrono il tradizionale chistorra, un insaccato tipico della Navarra, spesso servito alla griglia. Tra i piatti caldi troverai le carrilleras al vino tinto: si tratta di guance di maiale brasate nel vino rosso. Trovandosi nel nord della Spagna, Pamplona non può esimersi di mostrare nei suoi menù il cordero al chilindrón, agnello cotto con peperoni e pomodoro.

Un’altra cosa imperdibile tra bar e ristoranti di Pamplona sono i pimientos del piquillo rellenos, peperoni ripieni di baccalà o carne. Se ami il pesce di fiume, non andare via senza aver provato la trucha a la navarra, trota farcita con prosciutto iberico e fritta.

Cosa mangiare a Pamplona: i pintxos

Fonte: iStock

I pintxos da assaggiare a Pamplona

Il Museo de Navarra: la casa dell’arte a Pamplona

Certi musei sono speciali per il loro contenuto e molti lo sono anche per il contenitore. Il Museo de Navarra fa parte, decisamente, di quest’ultimo gruppo. Situato in un antico ospedale del XVI Secolo, custodisce una ricca collezione d’arte che attraversa secoli di storia, dalla preistoria all’arte più vicina ai nostri giorni.

Visitare questo museo è aperto tutti i giorni, tranne il lunedì. La domenica e festivi è visitabile solo al mattino. Il biglietto costa 2€ e sono disponibili anche delle visite guidate che aiutano molto a scoprire, dal punto di vista culturale, quanto Pamplona abbia da offriere.

Al suo interno si trova davvero moltissimo: tra i capolavori più ammirati spicca il Ritratto del marchese di San Adrián di Francisco Goya. Le sale di questo luogo artistico offrono spesso anche mostre temporanee di alto valore.

La Cattedrale di Santa Maria del Real: la tappa verso Santiago

La Cattedrale di Santa Maria del Real, nel centro di Pamplona, è un luogo molto forte, sia per caratteristiche architettonico-artistiche che per la forte carica devozionale. Si tratta di una chiesa costruita in stile gotico spagnolo, voluta da Alfonso I di Aragona nel XII Secolo. È stata successivamente ampliata e completata, fino ad assumere l’aspetto attuale nel XIV Secolo.

Questa chiesa è il punto di riferimento dei pellegrini che giungono a Pamplona percorrendo il Cammino di Santiago. Ti capiterà, infatti, di vedere spesso in giro per la città – soprattutto con la bella stagione – delle persone con una conchiglia di capasanta legata allo zaino.

Pamplona rappresenta davvero una tappa importante del Cammino di Santiago perché è la prima città dopo i Pirenei. Valicare quelle montagne – benché tappa inziale di un percorso lungo quasi 800 chilometri – è considerato un grande scoglio.

La cattedrale è visitabile fuori dagli orari delle funzioni religiose e ti consigliamo di salire sul campanile, per ammirare un panorama incredibile su Pamplona e tutta la pozione di Navarra circostante. L’ingresso alla cattedrale costa 5€ e il biglietto permette anche la visita al museo collegato alla chiesa: si tratta di un luogo speciale per fare un viaggio nel passato più lontano di Pamplona.

Al suo interno si trovano opere d’arte ma anche reperti archeologici di molte epoche diverse. Pamplona ha un passato fortemente legato alle colonie romane nella penisola iberica: qui si trovano esposti i reperti provenienti dagli scavi cittadini.

Pamplona: Parque de la Taconera

Fonte: iStock

Il Puente de la Taconera

Tra spazi verdi e animali liberi: Los Jardines de la Taconera

ll Parque de la Taconera – chiamato anche Jardines de la Taconeraè lo spazio verde più antico di Pamplona, una vera e propria oasi nata a ridosso delle mura cittadine. Si distingue da molti altri parchi, anche in altre città spagnole importanti, per il tipico stile francese utilizzato per la progettazione e per le decorazioni. Qui potrai trovare ristoro e relax dopo tanto vagare per le vie di Pamplona.

Questo luogo è molto amato anche per la presenza dei molti animali liberi. Ci sono, infatti, cervi, pavoni, anatre e cigni che vivono in semi-libertà nei fossati delle antiche mura. Sono decisamente abituati alle persone e, in loco, è presente l’apposito personale che si prende cura di loro e che si assicura che nessuno disturbi quelle splendide creature o rechi loro danno,

Questo parco non è solo flora e fauna: è anche un perfetto raccoglitore di elementi architettonici che si fanno notare, come il Monumento a Julián Gayarre, un celebre tenore della Navarra. Un luogo particolarmente apprezzato (e fotografato) è Puente de la Taconera, un ponte in pietra che attraversa il fossato, elemento decisamente romantico. Non ti sarà difficile notarlo durante la tua passeggiata.

Se il tuo viaggio a Pamplona si svolge con la bella stagione, sappi che troverai molti eventi culturali pronti a impreziosire i tuoi giorni in Navarra. Un’esperienza da non perdere è sedersi a un tavolo del Café Taberna Vienés, un locale storico con tanto di vista sui giardini.

La Cámara de Comptos: uno degli edifici più antichi di Pamplona

La Cámara de Comptos di Pamplona è l’istituzione più antica della Spagna dedicata al controllo finanziario. Le sue origini ci portano alla fine del Medioevo. Situata in un edificio medievale nel centro storico, fu inizialmente la sede della tesoreria del Regno di Navarra.

L’edificio, in stile gotico, si distingue per la sua facciata in pietra, archi a sesto acuto e finestre ogivali, tipiche dell’architettura del XIV secolo. Al suo interno conserva archivi storici di grande valore, tra cui documenti originali sulla gestione economica della Navarra nel Medioevo.

Oggi, oltre alla sua funzione istituzionale ancora in corso, è un sito di interesse culturale aperto alle visite: si può entrare gratuitamente e tutti gli orari sono indicati nel sito ufficiale. Sono disponibili anche visite guidate.

Cosa vedere nel centro di Pamplona

Fonte: iStock

Uno scorcio del centro di Pamplona

Pamplona contemporanea: Museo dell’Università di Navarra

Esistono solo edifici con almeno 5 secoli di storia a Pamplona? La storia è di casa in quella città del nord della Spagna ma c’è anche tanto spazio per la contemporaneità. Se ti interessano artisti come Picasso e Kandinsky, per esempio, il luogo da visitare è il Museo dell’Università della Navarra.

Si tratta di un edificio inaugurato nel 2015, progettato dall’architetto Rafael Moneo. L’architettura minimalista e linee nette e pulite la fanno da padrona e si integrano alla perfezione col paesaggio circostante, grazie alle ampie vetrate e alla facciata in mattoni rossi.

Al suo interno si trova la collezione di arte contemporanea più importante di Pamplona. La sezione dedicata alla fotografia è particolarmente degna di nota. Fatta eccezione per alcune mostre temporanee, quando presenti, l’ingresso a questo museo di Pamplona è gratuito.