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Parigi: Il teatro de “Il Fantasma dell’Opera” è stato trasformato in un alloggio

Le esperienze di viaggio, ormai lo sappiamo, passano anche per gli alloggi. Case, baite, hotel a tema e stanze d’albergo non sono più dei semplici luoghi destinati al ristoro e al riposo, ma sono diventati elementi caratterizzanti di avventure straordinarie, inedite e originali, da vivere e da condividere.

I viaggiatori sanno bene che l’unica vera difficoltà sta nello scegliere il posto giusto tra le tante proposte che, giorno dopo giorno, si arricchiscono in maniera sempre più incredibile. Ma se è un’esperienza esclusiva e unica che volete vivere la prossima estate, allora sappiate che abbiamo l’alloggio giusto per voi. E vi anticipiamo che per viverlo dovrete raggiungere la città più romantica d’Europa e del mondo intero.

Stiamo parlando di Parigi, di una città meravigliosa che ogni giorno attira migliaia di turisti desiderosi di scoprire tutta la bellezza che appartiene alla capitale della Francia. Proprio qui, nel mese di luglio, i viaggiatori potranno vivere l’avventura più incredibile della loro vita: dormire sul palcoscenico del teatro che ha ispirato “Il fantasma dell’Opera” e trascorrere così una notte indimenticabile.

Parigi: il Palais Garnier diventa un alloggio

Ci sono alcune esperienze che sono destinate a diventare indelebili e quella che si può vivere a Parigi, la prossima estate, fa parte di queste. Nel mese di luglio, infatti, alcuni fortunati viaggiatori potranno trascorrere una notte all’interno del teatro che ha ispirato uno dei romanzi più celebri del mondo intero: “Il fantasma dell’Opera”.

Pubblicato per la prima volta nel 1909, e ispirato a fatti storici realmente accaduti all’Opera di Parigi, il romanzo ha avuto numerose trasposizioni teatrali, musicali e cinematografiche, trasformandosi in un vero e proprio fenomeno culturale. E proprio per celebrarlo, e per valorizzare l’heritage della città, che Airbnb ha scelto di dare l’opportunità ad alcuni fortunati viaggiatori di trascorrere una notte nello straordinario luogo dove tutto ebbe inizio: l’Opéra Garnier di Parigi, situata nel IX arrondissement.

Per l’occasione il Palco d’Onore dell’edificio è stato trasformato in un alloggio per due persone. Pronti a vivere l’esperienza più esclusiva e incredibile di una vita intera?

Opéra Garnier, Parigi

Fonte: Thibaut Chapotot/Ufficio Stampa

Opéra Garnier, Parigi

Trascorrere una notte sul palco del teatro de Il Fantasma dell’Opera

Molto più di un alloggio dove trascorrere una notte diversa dalle altre, quella proposta da Airbnb è una vera e propria esperienza esclusiva destinata a sorprendere e incantare i viaggiatori di tutto il mondo. Come anticipato, infatti, il Palco d’Onore è stato trasformato in una stanza di lusso all’interno della quale si potrà trascorrere una notte incredibile. Oltre a dormire all’interno del Palais Garnier, gli ospiti avranno accesso ai sotterranei dell’iconico edificio, proprio lì dove secondo i racconti dimora il celebre Fantasma.

Proprio per celebrare la storia che ha ispirato il romanzo, e per promuovere il valore del Palais Garnier in qualità di patrimonio culturale e storico della città, Airbnb ha pensato di mettere appunto questa esperienza che renderà unica l’estate dei viaggiatori.

Il soggiorno di una notte avrà luogo il 16 luglio del 2023 al costo di 37 euro. Gli ospiti potranno dormire nella camera di lusso allestita sul Palco d’Onore del teatro, partecipare a un tour delle aree segrete dell’Opéra Garnier, primo teatro della capitale nonché sede del Balletto dell’Opéra di Parigi, e prendere parte a una lezione privata di balletto proprio con uno dei ballerini dell’Opéra.

Le richieste di prenotazione per questo soggiorno saranno aperte mercoledì 1 marzo 2023 alle ore 18:00 (CET) sul sito Airbnb. Per prenotare è necessario essere maggiorenne e avere un profilo attivo e verificato sulla piattaforma.

L'Opéra Garnier si trasforma in un alloggio

Fonte: Thibaut Chapotot/Ufficio Stampa

L’Opéra Garnier si trasforma in un alloggio
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Il Castello di Rambouillet, una perla reale immersa nel verde

A solo un’ora da Parigi, in Francia, è possibile immergersi nel verde di una delle foreste più belle dell’intero Paese, la Foresta di Rambouillet, anche chiamata di Yveline, che culmina, come nelle favole più belle, con la splendida e romantica veduta di un maniero. Si tratta del Castello di Rambouillet, una perla a soli 60 chilometri dalla capitale.

Un‘antica tenuta reale che, nel corso degli anni, ha ospitato personalità storiche del calibro di Luigi XVI e la sua sposa Maria Antonietta. Un luogo carico di fascino, elegante e suggestivo e che attualmente è sede di rappresentanza del Presidente della Repubblica Francese. Un castello che sa conquistare a prima vista, grazie alla bellezza della sua struttura costruita intorno al 1300 e alla ricchezza dei suoi ambienti interni, dove si possono scoprire oggetti e un mobilio di un’epoca di lustro ormai passata ma che ancora vive tra le mura del Castello di Rambouillet.

Il castello

Dalla Sala del Consiglio alla maestosa scalinata realizzata in stile rinascimentale, fino al boudoir di Maria Antonietta, in un tour nella storia che, in poco meno di due ore, vi regalerà emozioni uniche e tutta la bellezza di un luogo che, attraverso i secoli, non ha perso nulla del suo fascino originario. Ma non solo. Perché il Castello di Rambouillet nasconde delle chicche davvero eccezionali e che meritano di essere scoperte e vissute a pieno.

Passeggiando nel verde del parco che circonda la tenuta, infatti, ci si può piacevolmente imbattere nella Capanna della Principessa di Lamballe. Si tratta di una piccola e caratteristica abitazione, realizzata con un tetto di paglia in stile rurale ma che, una volta entrati, si manifesta in tutta la sua straordinaria bellezza grazie alle sue pareti piene di conchiglie, pilastri in stile dorico, una preziosa cupola in madreperla e le stanze che, in epoca passata, venivano utilizzate dalle dame come toilette.

Altra tappa molto amata quando si visita il castello è quella nell’area che Luigi XVI di Borbone fece costruire in onore di Maria Antonietta, la latteria. Si tratta di una struttura dalle sembianze di un tempio neoclassico in cui primeggia la statua di una mucca durante l’allattamento del suo piccolo e in cui poter osservare gli antichi strumenti di porcellana che venivano usati per servire il latte. Tutto questo avverrà in un tour che vi saprà conquistare e che vi regalerà la possibilità di fare un tuffo nel passato.

La foresta di Rambouillet

Infine, altro passaggio che vale la pena compiere visitando l’affascinante Castello di Rambouillet, riguarda la foresta che lo circonda. Un luogo che attira milioni di visitatori ogni anno poiché si tratta di una delle riserve naturali più belle della Francia, e non solo.

Qui, tra la vegetazione che si mostra nelle sue infinite sfumature di colore e la fauna che la abita, scoiattoli, volpi, donnole, ghiri, faine, conigli, ricci, lepri, ecc., potrete godere di piacevolissimi momenti di relax, passeggiando nel verde e ammirando l’infinita bellezza della natura.

Il tutto immergendovi in un’atmosfera carica di fascino e di suggestione, in un’area della Francia custode di tesori e di meraviglie che sarà impossibile dimenticare.

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Come trascorrere le vacanze di Natale perfette a Parigi

Trascorrere il periodo più magico dell’anno nella città più magica del mondo. “Parigi è sempre una buona idea”, diceva Audrey Hepburn in “Sabrina”. E nel periodo natalizio lo è ancora di più. Dalla fine di novembre e fino ai primi giorni dell’anno nuovo, la Ville Lumière brilla come non mai, con le iconiche strade, monumenti e grandi magazzini inondati di luci e agghindati a festa, offrendo ai visitatori così tante occasioni di divertimento da perderci la testa, e ancora di più il cuore.

Dalle passeggiate sotto le luminarie più spettacolari alle crociere romantiche sulla Senna, ecco alcune delle cose da fare assolutamente per vivere le vacanze di Natale perfette a Parigi.

Passeggiare tra le spettacolari luminarie degli Champs-Élysées

La prima cosa che vi lascerà a bocca aperta è lo spettacolo scintillante – chiamato La Flamboyance – che rende ancora più magici, se possibile, gli Champs-Élysées, la strada per eccellenza della capitale francese. Due chilometri di luminarie, dall’Arco di Trionfo fino alla ruota panoramica di Place de la Concorde, creano un percorso fiabesco incorniciato da oltre 400 platani addobbati, giochi di luce e animazioni. Dopo il rosso fiammeggiante che ha decorato gli alberi nel 2021, quest’anno saranno le lucine dorate le protagonista di questo spettacolo impareggiabile, previsto dal 20 novembre al 2 gennaio 2023.

Girare per i Mercatini di Natale

Inutile sottolineare che una tappa ai Mercatini di Natale di Parigi (Marchés de Noël, o Villages de Noël, per quelli più vasti), è d’obbligo. Iniziano a spuntare in tutta la città a fine novembre e si protraggono fino all’anno nuovo, con chalet in legno e stand dedicati alla gastronomia tradizionale francese e mitteleuropea, ai prodotti artigianali, alle specialità e alle decorazioni natalizie.

Per un’esperienza più caratteristica e pittoresca, recatevi ai Mercatini di Notre Dame o dall’altra parte del fiume, all’Hôtel de Ville, dove vi aspettano un’infinità di sapins de Noël (alberi di Natale), venditori di cioccolata calda, uno spettacolo di luci serali e frotte di bambini che corrono verso la giostra. Da non perdere anche La Magie de Noël al Jardin des Tuileries, e La Défense, il mercato più vasto di tutta Parigi nel bel mezzo del Parvis de La Défense a Ovest della città, circondato da luminosi grattacieli, facilmente raggiungibile con la metro.

Ascoltare un concerto di musica classica in una chiesa parigina

Chiese e cattedrali di Parigi meritano una visita già solo per la loro magnifica architettura. Se non bastasse, oltre alle funzioni religiose, alcune delle più belle della città organizzano tanti concerti di musica classica con artisti di fama mondiale. Non perdetevi gli eventi natalizia in uno dei monumenti più suggestivi della città, quel capolavoro gotico che è Sainte-Chapelle, situata sull’Île de la Cité, una delle due isole della capitale francese. Potrete ammirate le sue vetrate mozzafiato mentre vi godrete una superba performance musicale.

Fonte: iStock – Ph: bpperry

La suggestiva Sainte-Chapelle

Fare una crociera natalizia sulla Senna

Anche se Parigi è una città che si lascia ammirare meglio a piedi, è un piacere vederla da un nuovo punto di vista, e non c’è modo migliore di una crociera sulla Senna. I tour si svolgono durante tutto l’anno, ma nel periodo natalizio si possono trovare tante proposte speciali, che includono cena di cinque portate, flûte di champagne e molto altro ancora alla vigilia e il giorno di Natale. Assicuratevi, però, di prenotare al più presto, per non rischiare il tutto esaurito.

Crociera Senna

Fonte: iStock

Una romantica crociera sulla Senna

Pattinare sul ghiaccio tra monumenti iconici

Pattinare sul ghiaccio è sempre un’esperienza emozionante, e a Parigi può esserlo ancora di più. La città francese offre tantissime piste, ma ce ne sono alcune davvero imperdibili, come quella allestita al Jardin des Tuileries, all’interno del Mercatino di Natale, perfetta per una pausa tra un bicchiere di vin brulé fumante e leccornie varie, o quella di 1365 mq davanti all’Hôtel de Ville. Se cercate una pista di pattinaggio panoramica, allora il posto giusto sono le Galeries Lafayette, nel IX arrondissement, dove si può pattinare proprio sul tetto dello splendido edificio liberty.

Fonte: iStock – Ph: VvoeVale

L’enorme pista di pattinaggio davanti all’Hôtel de Ville
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Arriva l’aereo supersonico: 2 ore tra New York e Parigi

Si è ricominciato di nuovo a parlare di aerei in grado di superare il muro del suono. L’industria dell’aeronautica, dopo l’esperimento del Concorde, sembrerebbe volere tornare a investire sui velivoli supersonici, e con un progetto ben più estremo.

Drako: in sole 2 ore tra New York e Parigi

Se gli aerei dalla velocità impressionante pensati fino a questo momento, come Overture della Boom Technology, sono in grado di volare a Mach 1,7 e dunque al di sotto del fatidico Mach 2 raggiunto dal Concorde, un gruppo di tecnici ha messo a punto qualcosa di ben più rapido: un velivolo ipersonico, da Mach 3 e oltre, capace di andare da Parigi a New York in poco meno di due ore e da Londra a Singapore in due o poco più.

Il nome del progetto è Drako ed è stato pensato proprio per le linee dirette, quelle che di norma oggi sono coperte dai Boeing 777 e 787, dagli A330 e dai nuovissimi Airbus 350. Tuttavia, il potenziale del velivolo è decisamente superiore e non saranno di certo da meno le dimensioni.

Come funzionerà Drako

Per arrivare a certi livelli di velocità, Drako potrebbe sfruttare una coppia di motori TBCC, Turbine-Based Combined Cycles, la cui filosofia di base è impiegare il motore più efficiente rispetto alla velocità di quel momento. Ciò vuol dire che in condizioni di basse velocità può essere sufficiente un tipico motore turbofan, per poi passare al ramjet sull’oceano con lo scopo di superare la barriera del suono e andare oltre; e il turbofan viene spento fino a quando non sarà di nuovo necessario.

A impressionare ancora di più è che Drako, secondo l’idea di questi tecnici, potrà raggiungere Mach 3 a 95 mila piedi, e che probabilmente sarà in grado di spingersi a Mach 6 dove possibile.

Quali sono alcuni dei problemi di realizzazione

Ben più delicata la questione dell’autonomia che richiederà almeno una qualche forma di idrocarburi o ecocarburanti, ed è piuttosto improbabile che entro il 2050 avremo un sostituto in questo senso. Inoltre, prima di vedere la vera e propria realizzazione di un progetto come questo c’è da prendere in considerazione la legislazione sull’alta velocità, in particolare nei confronti dei boom sonici.

In molti Paesi del mondo, infatti, gli aerei non sono autorizzati a proiettare un boom sonico, ossia un rumore simile a un tuono che avvertiamo quando un aereo vola più rapidamente della velocità del suono, rendendo perciò impossibile la realizzazione di un’idea di tale portata.

Questo aereo, inoltre, richiederà una tecnologia e dei materiali completamente nuovi per sopravvivere alle alte velocità senza rompersi ed essere abbastanza economico da permettere alle compagnie aeree di utilizzarlo. Un altro problema riguarderà il raffreddamento: la “pelle” dell’aereo (probabilmente in titanio) si surriscalda fino a oltre 6000°C durante il volo a causa dell’attrito dell’aria.

Un progetto, quindi, che ci catapulta direttamente nel futuro, anche se è bene capire se chi ha pensato a tutto questo sia andato troppo oltre o meno.

Quando sarà teoricamente pronto

Come si può visionare dal video di presentazione di questa ambiziosa idea, sulla coda del vilivo sono presenti i colori di Air France, ovvero la medesima compagnia che ebbe il Concorde tra le sue fila. L’anno di un eventuale lancio previsto sarebbe il 2049.

Tuttavia, questa rimane un’idea in fase embrionale e un qualcosa che è veramente molto complicato realizzare.

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Bellissima e opulenta: la biblioteca-museo nel cuore di Parigi

Paradisi dei bibliofili, luoghi affascinanti seducenti e straordinari, strutture silenziose e suggestive tutte da scoprire. Stiamo parlando delle biblioteche del mondo, patrimoni dell’arte, della cultura e della storia dell’umanità intera.

Luoghi dove è possibile perdersi e immergersi tra milioni di libri, lì dove è conservata ed esposta la cultura del mondo intero. Posti che, con il tempo, si sono trasformati in vere e proprie attrazioni turistiche, sia per gli amanti dei libri, sia per tutte quelle persone che desiderano toccare con mano qualcosa che ci appartiene, e che è stata preservata nei secoli.

Londra, Stoccarda, Varsavia e Dublino, in queste città sono conservate alcune delle biblioteche più belle del mondo che, per architettura, storia e libri, non hanno eguali. Ma ce n’è una, tra queste, che è un autentico gioiello. Una biblioteca che per oltre dieci anni ha subito importanti lavori di restauri e che ora è tornata a splendere più di prima. Stiamo parlando della Richelieu, la biblioteca nel cuore di Parigi che è un omaggio alla storia e alla cultura francese.

Bentornati a Parigi

Un viaggio a Parigi è sempre un’ottima idea, soprattutto quando questo ci permette di perderci e immergerci nelle meraviglie artistiche, culturali e storiche di una città straordinaria. Soprattutto quando quella stessa città ospita una delle più belle biblioteche al mondo.

È stata riaperta nel settembre del 2022 suscitando incanto e meraviglia nello sguardo dei migliaia di visitatori giunti fin qui per ammirare, di nuovo, i suoi interni. Quella di Parigi non è solo una biblioteca, ma è anche un museo, un vero e proprio monumento nazionale che racconta e racchiude la storia della città e del Paese intero.

Dopo un progetto di rinnovamento, curato dall’Atelier Bruno Gaudin e durato 12 anni, il sito Richelieu della Biblioteca Nazionale di Francia ha riaperto, diventando in poco tempo, di nuovo, una delle mete predilette dei cittadini e dei viaggiatori provenienti da ogni parte del mondo.

Libri, storia e cultura, ma anche un museo straordinario che ha l’obiettivo di raccontare l’umanità intera attraverso collezioni che narrano la Francia, dall’antichità fino ai giorni nostri, e tutte le relazioni del Paese con il resto del mondo.

Dentro la biblioteca più bella d’Europa

Nel cuore del II arrondissement di Parigi si trova un antico palazzo costruito nel XVII secolo e appartenuto al cardinale Mazzarino che, nel 1721, trasferì qui la biblioteca reale. Oggi, quel luogo, è diventato la sede storica della Biblioteca Nazionale di Francia, la più importante del Paese nonché una delle più belle e straordinarie d’Europa e di tutto il mondo.

Il sito Richelieu è un vero e proprio omaggio alla cultura. La biblioteca reale, infatti, ospita collezioni prestigiose sapientemente conservate all’interno di un’architettura sontuosa ben visibile nelle meravigliose Salle Labrouste e Salle Ovale. Ma non è tutto perché all’interno di questo luogo della memoria non ci sono solo libri.

La riapertura del sito Richelieu ha messo in mostra l’animo eclettico e multiculturale di questo luogo straordinario. Alla biblioteca più importante del Paese, infatti, si affianca oggi il Museo della BnF che ospita alcune delle più importanti collezioni del mondo, che comprende manoscritti, stampe, costumi e codici miniati. C’è anche uno spazio per le mostre temporanee e un giardino pubblico accessibile da rue Vivienne.

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Le Marais, la magia dello shopping a Parigi

Nulla è più magico di perdersi e immergersi tra le strade e le viuzze delle città che visitiamo quando ci mettiamo in viaggio, quando partiamo alla scoperta delle meraviglie che appartengono al mondo che abitiamo. Perché è lì, tra le botteghe storiche e i locali trendy, che possiamo assaporare l’anima più autentica dei luoghi che visitiamo.

E se è a questa magia che non possiamo rinunciare, soprattutto quando subiamo il fascino dello shopping in viaggio, non possiamo che recarci lì, nella meravigliosa, incantata e suggestiva Ville Lumière.

Perché Parigi si sa, non è solo una delle città più importanti e affascinanti d’Europa, ma è anche il centro mondiale dell’arte, della moda, della cultura e della gastronomia. La capitale della Francia, inoltre, ospita numerose zone dedicate allo shopping, ma nessuna è così suggestiva come il quartiere di Marais. Fate i bagagli, si parte!

Bentornati a Parigi

C’è sempre un buon motivo per volare a Parigi, per esplorare la città più romantica d’Europa e perdersi e immergersi tra i suoi quartieri. La Ville Lumière, lo sappiamo, non ha bisogno di presentazioni perché da secoli incanta e attira viaggiatori provenienti da ogni parte del mondo. Lo fa con i monumenti iconici come la Torre Eiffel, la maestosa cattedrale di Notre Dame, i grandi musei, i viali artistici e bohemienne e i negozi di alta moda che si snodano la Rue du Faubourg Saint-Honoré.

Insomma, Parigi è una città che mette d’accordo tutti, anche e soprattutto chi proprio non riesce a rinunciare allo shopping durante il viaggio. Le vie dedicate agli acquisti sono tantissime, ma c’è un posto che, più di tutti, merita una visita, ed è il quartiere di Marais.

Place des vosges

Fonte: 123rf

Place des vosges, Le Marais

Arte, architettura, shopping e storia: benvenuti nel quartiere di Marais

Ci troviamo nel raffinato e pittoresco quartiere di Marais, all’interno del IV arrondissement. È questo il luogo migliore da raggiungere per chi vuole fare acquisti folli circondato dalla grande bellezza che appartiene alla città.

Una bellezza diversa e inedita da quella che spesso associamo alla capitale francese. Qui non sono sole le botteghe e i negozi bohemienne a incantare, ma anche quell’architettura ottocentesca che è rimasta intatta nei secoli e che vive e sopravvive in tutti gli edifici storici che si affacciano sulle strade. Attraversando questo quartiere, infatti, si ha come la sensazione di fare un viaggio nel tempo che catapulta direttamente nella Parigi del passato che, nonostante gli interventi più moderni, è rimasta intatta.

Tra i luoghi iconici da visitare c’è la splendida Place des Vosges, la più antica piazza di Parigi dove trascorrere lunghe pause tra la natura verdeggiante. C’è il Musée Victor Hugo, che sorge proprio nel luogo in cui è vissuto lo scrittore, e poi ancora , c’è il celebre museo Centre Pompidou che si trasforma nel confine ideale tra il quartiere di Marais e quello di Les Halles.

Tutto intorno, invece, si snodano tantissime boutique alla moda, gallerie d’arte, botteghe e negozi d’antiquariato all’interno dei quali perdersi e immergersi per sessioni di shopping incredibili. Nella zona che ospitava il quartiere ebraico si possono trovare botteghe, negozi alimentari e ristoranti kosher. Non mancano bar trendy e pasticcerie per deliziare il palato con le prelibatezze locali.

Imperdibile è poi la lunghissima Rue des Francs-Bourgeois, una via dinamica e in continuo fermento dove ogni giorno cittadini e viaggiatori si recano per fare acquisti di ogni genere, dall’abbigliamento, al design, passando per l’oggettistica e la gioielleria.

Le Marais

Fonte: 123rf/packshot

Le MaraisBenve
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L’edificio più instagrammato di Parigi non è reale

C’è sempre un buon motivo per organizzare un viaggio a Parigi. Che sia per scoprire tutte le novità che ci sono in città, per nostalgia delle meraviglie della capitale francese o per una fuga romantica, quello che è certo è che la bellezza della Ville Lumière è destinata a incantare e stupire ogni volta, come se fosse la prima.

Dall’elegante e maestosa dama di ferro che domina la città e la rappresenta, alla suggestiva Rive Gauche, passando per i musei che custodiscono l’arte e la cultura del Paese e del mondo interno.

Tappa imprescindibile dei viaggi a Parigi è Montmartre, il quartiere dei pittori e degli artisti. Quello che custodisce il più antico cabaret della città, la meravigliosa Basilica del Sacro Cuore e i numerosi ristoranti in cui è possibile deliziarsi con le prelibatezze della gastronomia locale. È sempre qui che, durante una passeggiata, è possibile scorgere un edificio bizzarro e particolare che sembra affondare dietro a un prato verde. Si tratta della casa storta di Parigi, che poi storta non è.

Bentornati a Montmartre

Montmartre, dicevamo, è il quartiere iconico di Parigi che merita sempre una visita. Non una soltanto, intendiamoci. Per scoprire l’anima della città, nascosta tra le strade e le vie del XVIII arrondissement, infatti, è necessario indagare ed esplorare ogni angolo di questo luogo meraviglioso.

Situato sulla collina nella zona nord di Parigi, rappresentando il suo punto più alto, questo quartiere ha un fascino indescrivibile che seduce e conquista oggi, esattamente come ieri.

Una passeggiata qui sembra quasi trasportarci nel sogno della Belle Époque che rivive in qualche modo anche in quegli artisti di strada che popolano il quartiere. È sempre qui che troviamo alcuni dei simboli dell’intera città, come la Basilica del Sacro Cuore, il Moulin de la Galette e l’iconico Moulin Rouge. Ma anche il cimitero omonimo che ospita, tra le tante tombe, anche quelle di Stendhal, di Dalida e di Degas, per citarne alcune.

A Montmartre è presente anche il Café des 2 Moulins, il celebre locale che ha fatto da scenografia a uno dei film più amati di sempre: Il favoloso mondo di Amélie. È qui che si ferma a prendere un caffè chi viene in viaggio, sognando di essere proprio come la protagonista della pellicola.

C’è un altro luogo, però, che attira l’attenzione e la curiosità dei viaggiatori ispirati dalle numerose fotografie della città. Si tratta di una casa storta e in pendenza situata a pochi passi dalla Basilica del Sacro Cuore e diventata con gli anni la protagonista assoluta degli scatti parigini condivisi su Instagram. Ma non lasciatevi ingannare dalle apparenze perché nel quartiere degli artisti nulla è come sembra, neanche questa casa.

La casa storta di Parigi

Appare così, in tutta la sua prorompente particolarità questa casa storta che cadere da un momento all’altro. In realtà, quel momento non arriverà mai perché quella residenza altro non è che un normale palazzo parigino come tanti gli altri.

La pendenza è data dal particolare effetto ottico creato dalle persone attraverso la fotocamera dello smartphone o della macchina fotografica.

L’edificio, infatti, fa capolino proprio da un prato che è in pendenza. Inclinando di poco la fotocamera, la collina sembra completamente orizzontale, mentre l’edifico che appare dietro sembra sia per precipitare.

La casa storta di Montmartre è diventata col tempo uno dei luoghi più instagrammabili di Parigi, anche se in realtà come abbiamo visto si tratta solo di un’illusione. Se però volete creare delle foto di viaggio che stupiscano chi vi segue, allora vi basterà salire le scale che conducono alla Basilica del Sacro Cuore.

È proprio quando si attraversa l’ultima rampa che, sulla destra, un prato in pendenza rivela l’edificio. Prendete il vostro smartphone e scattate la fotografia migliore.

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Pranzo con vista più romantica del mondo: succede a Parigi

Non c’è una sola cosa, esperienza o attività che si svolga a Parigi che non faccia rima con la parola romantica. Del resto stiamo parlando della città più affascinante, seducente e suggestiva del mondo intero.

Di quel luogo capace di trasformare anche una semplice passeggiata nel centro cittadino in un’esperienza di viaggio incredibile, da vivere e condividere.

Visite ai musei iconici, sfavillanti spettacoli al Moulin Rouge, passeggiate suggestive sulla Rive Gauche. E poi, ancora, la dama di ferro e i quartieri bohème: queste sono solo alcune delle avventure che si possono vivere durante un viaggio nella Ville Lumière. Ma non sono le uniche perché la città è capace di trasforme ogni cosa in una magia che lascia senza fiato, come un pranzo consumato nella Tour Eiffel.

Mangiare a Parigi nella Tour Eiffel

Bistrot e brasserie, ristoranti di lusso, cafè e tavole calde si snodano tra le strade, le vie e i quartieri di Parigi, una città che non solo incanta la vista ma è capace di inebriare e soddisfare ogni senso, dalla vista al gusto.

Ed è proprio sul gusto che oggi vogliamo concentrarci perché del resto il vizio della gola è l’unico peccato che possiamo e dobbiamo concederci soprattutto quando siamo in viaggio.

A Parigi c’è l’imbarazzo della scelta. Ci sono i locali turistici, quelli che ogni giorno ospitano migliaia di visitatori provenienti da ogni parte del mondo, che offrono proposte internazionali e poi ci sono i ristoranti tipici e caratteristici tutti da scoprire per lasciarsi deliziare con proposte locali e uniche.

Insomma, mangiare a Parigi non vuol dire solo soddisfare il bisogno di nutrirsi, ma anche e soprattutto vivere un’esperienze sensoriale. E se sono il gusto e la vista che volete inebriare, allora non vi resta che prenotare un posto per un pranzo o una cena all’interno della Tour Eiffel.

I ristoranti della Tour Eiffel

Parigi, si sa, fa di tutto per catturare l’attenzione dei viaggiatori, per farli innamorare. E a guardare tutte le emozioni e le sensazioni che proviamo durante una vacanza in città non possiamo che confermare che ci riesce benissimo.

L’esperienza di viaggio qui, come dicevamo, passa anche per il gusto, accompagnato da una vista sublime: quella dei tetti della capitale di Francia.

All’interno della Tour Eiffel, infatti, esistono ben due ristoranti con vista dove poter consumare un pranzo o una cena e sono rispettivamente il Madame Brasserie e Le Jules Verne. Un’esperienza, quella che si vive in questi ristoranti, da fare almeno una volta nella vita.

Madame Brasserie

Il Madame Brasserie è una novità per tutti i veterani della Ville Lumière, tanto nel nome, meno di fatto. Si tratta infatti dell’ex 58 Tour Eiffel, il ristorante capitanato dallo chef stellato Therry Marx che, anche in questa nuova veste, resta il punto di riferimento. Dopo oltre due anni di chiusura, il locale ha riaperto i battenti nell’estate del 2022 con un nuovo naming e un menu eccezionale che propone le migliori specialità francesi.

Il locale si trova al primo piano della Tour Eiffel. Non ci sono altezze mozzafiato ma la vista è garantita e la sensazione è proprio quella di mangiare tra i tetti di Parigi.

Le Jules Verne

Sopra al Madame Brasserie troviamo Le Jules Verne e la cucina sublime dello chef Frédéric Anton. Il locale, posizionato al secondo piano della Dama di ferro, offre una vista straordinaria a 125 metri d’altezza: Parigi è ai vostri piedi.

Cosa ordinare? Anche in questo caso non mancano le specialità della cucina francese accompagnate da qualche inedita sperimentazione. Ricordatevi però di prenotare il pranzo o la cena con molto anticipo per assicurarvi un tavolo vicino alle finestre. La vista della città, da qui, è spettacolare.

Le Jules Verne

Le Jules Verne

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Questi sono gli errori più comuni che i viaggiatori fanno quando visitano Parigi

Un viaggio a Parigi è sempre un’ottima idea in ogni momento dell’anno. Durante ogni stagione, infatti, ogni angolo della Ville Lumière sa regalare emozioni uniche e inedite: dalla neve che abbraccia i tetti, gli edifici e la Dama di ferro alla fioritura primaverile che si trasforma in una cornice suggestiva e magica di quella che è la città più romantica del mondo.

E se è vero che un viaggio da solo non può bastare per scoprire l’anima più autentica della capitale francese, è vero anche ci sono degli errori che troppo spesso commettiamo quando esploriamo la città, gli stessi che non ci permettono di goderci a pieno le meraviglie di questo luogo incantato.

A condividere gli errori più comuni fatti dai vacanzieri è stato l’Huffington Post raccogliendo tutta una serie di commenti espressi da parte dei cittadini. Tra buone maniere dimenticate, passi falsi e scelte sbagliate, abbiamo selezionato gli sbagli che anche noi abbiamo commesso almeno una volta durante un viaggio a Parigi. Curiosi di sapere quali sono?

Cercare di fare troppo e in fretta

Uno dei più grandi errori commessi dai vacanzieri a Parigi è la voglia, e l’illusione, di voler vedere tutto in pochi giorni. Se è vero che ci sono luoghi che meritano assolutamente una visita, è vero anche che facendo lo slalom tra le attrazioni principali si rischia di perdere la bellezza e il fascino della capitale di Francia che si nasconde anche, e soprattutto, nelle passeggiate lente, nelle chiacchiere nei bar e nell’osservazione di tutto ciò che ci circonda.

Ed è proprio la cattiva abitudine di voler fare troppo che spinge i viaggiatori a commettere un altro errore, quello di fare le cose velocemente. Dall’imprescindibile visita al Louvre al pranzo in un ristorante caratteristico. Prendetevi il vostro tempo e cercate di assaporare, con tutti i sensi, ciò che la città ha da offrire.

Dimenticarsi delle buone maniere

Più che di errori, in questo caso, si tratta di dimenticanze che possono infastidire gli abitanti di Parigi. Se vogliamo evitare di vedere facce contrariate e sbuffanti, ricordiamoci sempre di salutare. Il bonjour, in questo caso, è d’obbligo quando si entra in un negozio, in un ristorante o quando si intrattiene una conversazione. Una regola universale, quella del saluto, che non possiamo dimenticare quando siamo in vacanza.

E dovremmo anche ricordarci che, in quanto ospiti, dobbiamo in qualche modo adattarci al modo di vivere degli abitanti della città. Quindi evitiamo di parlare a voce troppo alta, sia quando siamo in strada che in un luogo pubblico, prendiamo spunto dai parigini e manteniamo un tono di voce più basso del solito.

Altri consigli per una vacanza indimenticabile

Un’altra manciata di consigli condivisi ci permetteranno di vivere un’esperienza davvero unica a Parigi. Il primo, forse anche scontato, è quello di evitare di prenotare hotel e ristoranti situati proprio sotto la Tour Eiffel. Anche se la scelta può apparire piuttosto allettante, ricordiamoci che questa è una zona molto turistica, non ideale né per le nostre tasche, né per soddisfare la voglia di conoscere l’anima della città.

Meglio allontanarci un po’ e preferire i quartieri più caratteristici e meno centrali. Non dimenticate, inoltre, che l’iconica torre parigina è così alta che potrete vederla anche da molto lontano.

Non dimenticate, infine, di perdervi tra le strade di Parigi, anche se queste sono lontane dal centro. Individuate i mercatini settimanali, i negozi di artigianato e le boulangerie e le patisserie nascoste tra le stradine della città. È qui che si nasconde l’anima più vera della capitale di Francia.

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Città delle luci: luoghi che risplendono anche di notte

Luci bellissime, che di notte splendono più che mai: tutte le città ne hanno in gran quantità, ma alcune diventano un vero spettacolo nel momento stesso in cui il sole scende sotto la linea dell’orizzonte. E sono proprio queste le destinazioni più suggestive di un viaggio alla scoperta dell’incanto della luce.

Da Parigi a New York, maestosa bellezza notturna

La città delle luci per eccellenza non può che essere la splendida Parigi, chiamata Ville Lumière: un nome romantico che ci ispira suggestioni d’amore, ma che ha invece a che fare con qualcosa di molto più prosaico (e non di certo meno importante). Se da un lato richiama infatti il ruolo fondamentale che la città ebbe in quel periodo storico conosciuto come Illuminismo, dall’altro ci ricorda che Parigi è stata una tra le prime metropoli al mondo a portare la luce nelle strade.

L’illuminazione stradale a gas trovò qui grande risonanza, approdando anche nei vicoli più stretti e meno frequentati, grazie all’opera del luogotenente Gabriel Nicolas de la Reynie risalente al XVII secolo. Certo, ciò non toglie una visione più romantica di Parigi come città delle luci: di notte, i suoi splendidi edifici si vestono a festa. Dalla Torre Eiffel agli Champs-Elysées, dalle sue bellissime passeggiate lungo la Senna ai vicoletti di Saint Germain, la luce è la grande protagonista di emozioni indescrivibili.

Parigi

Parigi

Per trovare un luogo che altrettanto ci ispiri magia dobbiamo volare oltreoceano e scoprire il fascino notturno di New York. La bellezza della Grande Mela non si spegne al tramonto, ma anzi diventa ancora più suggestiva. Il chiaro di luna che si riflette tra i rami di Central Park si mescola con le sfavillanti illuminazioni di una città che, di notte, diventa elegante e sofisticata. Per poter ammirare questo spettacolo, non c’è niente di meglio che concedersi un aperitivo in un lussuoso rooftop bar: dall’alto, l’incanto è davvero unico.

Le insegne luminose tracciano un lungo percorso tra le vie principali della città, e in lontananza lo skyline è magico. Manhattan e il Ponte di Brooklyn sono senza dubbio tra i panorami più affascinanti di cui si possa godere. E la Statua della Libertà, sotto la candida luce lunare, assume sembianze incredibili: un tassello di storia che, di notte, sembra ancora più bello.

New York

New York

Da Las Vegas a Singapore, la vita notturna

Ancora negli Stati Uniti, c’è un’altra metropoli che merita l’appellativo di città della luce. Stiamo parlando, ovviamente, di Las Vegas: patria di casinò e insegne luminose da capogiro, di notte si trasforma completamente rivelando il suo lato più peccaminoso. Hotel sfarzosi e sale da gioco accendono le loro luminarie più brillanti, quasi fossero in competizione gli uni con le altre. Secondo uno studio, sono necessari circa 15mila km di neon per illuminare tutta la città: non è forse un caso che dallo spazio sia ben visibile, unica al mondo nel suo brillare nel bel mezzo del deserto.

Las Vegas

Las Vegas

Ed eccoci infine a Singapore, città scintillante di giorno e ancor più vivace di notte. Al calar del sole, l’imperdibile spettacolo dei Gardens by the Bay è qualcosa di meraviglioso. L’enorme parco nel cuore della metropoli è famoso soprattutto per i suoi superalberi, gigantesche strutture a forma di pianta (alcune alte fino a 50 metri) che ospitano centinaia di specie vegetali. La sera, subito dopo il tramonto, è qui che accade la magia: migliaia di luci colorate si accendono, in un gioco affascinante sulle note di bellissime musiche che creano uno show incredibile.

Singapore

Gardens by the Bay