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Promozione Ryanair: voli a prezzi vantaggiosi per partire subito

C’è chi non ha approfittato dei ponti di primavera o delle ultime festività per viaggiare. Ma nessun problema: questa potrebbe essere l’occasione giusta per rimediare. Ryanair ha lanciato una nuova offerta lampo da non lasciarsi sfuggire.

Solo per 48 ore, la compagnia aerea propone voli a partire da 19,99 €, con la possibilità di viaggiare dal 12 maggio al 30 giugno 2025.

Ma attenzione: l’offerta è valida solo fino al 14 maggio 2025 e fino a esaurimento posti.

Un’occasione perfetta per prenotare una fuga last minute o iniziare a programmare la prossima avventura con un occhio al risparmio.

Volo da Torino a Corfù: scoprire il fascino greco con l’offerta Ryanair

Grazie all’offerta lampo Ryanair, si può volare da Torino a Corfù a partire da 19,99 € concedendosi un assaggio d’estate tra maggio e giugno.

Corfù, una delle isole più verdi e affascinanti della Grecia, è la meta ideale per chi cerca un mix di relax, natura e cultura. In questo periodo l’isola è ancora lontana dal caos dell’alta stagione, con temperature piacevoli e spiagge poco affollate.

Tra le cose da non perdere c’è una passeggiata nella Città Vecchia di Corfù, patrimonio UNESCO, con le sue stradine pittoresche, fortezze veneziane e caffè sul mare.
Per gli amanti del mare, le spiagge di Paleokastritsa e Glyfada offrono acque cristalline perfette per nuotare e fare snorkeling.
E per un panorama mozzafiato, una visita al Monastero di Vlacherna e al belvedere di Kanoni è d’obbligo.

Un weekend o una vacanza più lunga a Corfù con questa offerta diventa un’occasione davvero imperdibile.

Volo da Bari a Budapest: un city break culturale ed economico

Partendo da Bari con Ryanair, Budapest è a portata di volo con tariffe da 19,99 €, solo fino al 14 maggio.

Maggio e giugno sono mesi perfetti per visitare la capitale ungherese: il clima è mite, i parchi fioriti e le strade animate da eventi e mercatini. È il momento ideale per un city break low cost, all’insegna di storia, relax e ottimo cibo.

Budapest regala esperienze uniche: dal maestoso Parlamento sul Danubio al romantico Bastione dei Pescatori, passando per le eleganti terme storiche come le Széchenyi.
I più curiosi possono esplorare il quartiere ebraico, pieno di street art e locali alternativi, o rilassarsi con una crociera serale sul Danubio per ammirare la città illuminata.

vola a budapest con ryanair

Fonte: iStock

Budapest, parlamento ungherese al tramonto

Grazie all’offerta flash Ryanair, questa è l’occasione perfetta per scoprire una delle capitali europee più affascinanti a un prezzo davvero vantaggioso.

Volo da Milano Bergamo ad Alicante: sole, mare e cultura a prezzi mini

Con la promo flash Ryanair, si può volare da Milano Bergamo ad Alicante a partire da 19,99 €, prenotando entro il 14 maggio per viaggi tra maggio e giugno.

È il periodo perfetto per visitare questa splendida città della Costa Blanca, che unisce il fascino mediterraneo a un ritmo di vita rilassato e autentico. Il clima in questi mesi è ideale: tanto sole, temperature piacevoli e spiagge già vivibili ma senza il sovraffollamento estivo.

Alicante è una meta versatile, perfetta sia per una fuga al mare che per un weekend culturale. Da non perdere una visita al Castello di Santa Bárbara, che domina la città dall’alto e offre una vista spettacolare sulla costa.

vola a alicante da bergamo con ryanair

Fonte: iStock

Castello di Santa Barbara con vista aerea panoramica di Alicante

Il lungomare Explanada de España, con le sue palme e mosaici colorati, è perfetto per una passeggiata al tramonto.
Per chi ama il mare, le spiagge di San Juan e Postiguet sono ideali per prendere il sole o fare un tuffo.
E per gli amanti della gastronomia, da segnalare sicuramente la cucina locale a base di pesce fresco e paella.

Con questa offerta Ryanair, partire per la Spagna non è mai stato così semplice e conveniente.

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Romagna: tre cascate scenografiche sull’Appennino per i picnic di primavera

C’è chi pensa che la Romagna sia solo riviera, sabbia, mare, trascurando tutto quello che può regalare nel suo sottovalutato entroterra, tra le sue colline e le sue montagne.

Un territorio rurale fatto di boschi e picchi, pascoli e piccoli borghi con ancor più piccole frazioni, tanti torrenti e fiumi che scorrono uno parallelo all’altro, dando origine a una serie di valli incontaminate e autentiche. Una porzione d’Italia che merita di essere esplorata nel corso della bella stagione, perché è punteggiata di piccoli tesori naturali nascosti.

Con l’inoltrarsi della primavera, infatti, torna anche il desiderio di scoperta. Per gli amanti dell’acqua dolce i tempi non sono ancora maturi per un tuffo rinfrescante o qualche bracciata energizzante, ma si possono tornare ad esplorare itinerari acquatici come quelli collegati ad alcune splendide cascate che caratterizzano il territorio montano della Romagna.

La Cascata di Civorio a Spinello

Cascata di Civorio, Romagna

Fonte: iStock

La Cascata di Civorio

La valle del torrente Borello, principale affluente del fiume Savio che scorre a Cesena, è un’area appenninica non particolarmente aspra, ma remota e non particolarmente antropizzata. Un regno di grandi prati e pascoli, boschi e colline.

Uno dei centri abitati più rilevanti di questa valle della Romagna è Spinello, una frazione del comune di Santa Sofia che conta appena 200 residenti. A una decina di chilometri si trova Civorio, frazione del comune di Civitella di Romagna ancora più scarna: una chiesetta, un ristorante, un campo da calcetto e qualche casa sparsa sull’incrocio di una strada provinciale.

Nascosta fra queste due amene località si trova la cosiddetta Cascata di Civorio, che invece è un vero e proprio tesoro di vitalità. La si raggiunge parcheggiando a bordo strada all’ultima curva della Strada provinciale 95 prima di arrivare a Civorio, provenendo da Spinello. Qui un pannello informativo segnala l’inizio del breve sentiero che porta alla cascata, che scende costeggiando un campo coltivato, oltrepassa alcune abitazioni e infine svolta a sinistra, ancora più in discesa, inoltrandosi nella vegetazione sul fianco di un edificio in rovina.

Con una camminata di circa quindici minuti in discesa si raggiunge un’ampia radura ai piedi della maestosa cascata. L’ampio pianoro alberato ai margini del torrente è ben tenuto, con tanto spazio nel verde dove poter trascorrere la propria giornata e imbandire un picnic con i fiocchi nelle belle giornate di primavera e d’estate.

Cascata di Civorio

Fonte: Lorenzo Calamai

La Cascata di Civorio è un luogo di grande pace, circondata da una radura alberata

L’arrivo al cospetto della cascata è reso ancora più spettacolare dal fatto che, nonostante se ne oda il rombo, la vista è parzialmente ostruita dagli alberi: quando poi si arriva a vedere tutto il salto, alto una quindicina di metri, è un momento di grande effetto.

La cascata crea un’ampia polla ai propri piedi, oltre la quale il torrente torna ad essere un piccolo corso d’acqua che scorre placido verso valle. Malgrado non sia un luogo particolarmente remoto, si distinguono solo i rumori della natura circostante, regalando momenti di grande relax. In estate il laghetto che si forma ai piedi della cascata viene utilizzato per un tuffo rinfrescante nelle giornate più calde.

La Cascata dell’Alferello ad Alfero

Cascata dell'Alferello, Romagna

Fonte: Lorenzo Calamai

Le dimensioni della persona in cima alla cascata aiutano a capire la magnificenza del salto

Dalle pendici del Monte Fumaiolo, nell’Appennino cesenate, laddove si trova la sorgente del Tevere, sgorga anche un piccolo torrentello: l’Alferello.

Un corso d’acqua dalla vita breve, che in pochi chilometri si esaurisce tuffandosi nel fiume Para, che peraltro regala splendide avventure risalendone il corso dove possibile. Per coloro che amano l’acqua dolce, ma percorsi meno avventurosi la cascata che l’Alferello genera nei pressi del paese di Alfero è uno spettacolo naturale garantito e accessibile a tutti.

La particolarità del torrente, infatti, è che al contrario di molti suoi simili incontra un terreno geologicamente diverso, fatto di roccia estremamente resistente all’erosione, che lo porta a formare piscine naturali e cascatelle. Ad Alfero, nel suo tratto finale, si supera, generando uno spettacolare salto di oltre 30 metri con un ampio fronte.

Cascata dell'Alferello

Fonte: Lorenzo Calamai

È praticamente impossibile non trovare la Cascata dell’Alferello

La Cascata dell’Alferello costituisce un’attrazione piuttosto conosciuta in Romagna e pertanto è ben segnalata dalle indicazioni stradali che dal paese di Alfero conducono a un ampio parcheggio. Da qui si imbocca il comodo sentiero in leggera discesa, riparato fra le fronde del bosco, seguendo se necessario le tracce bianche e rosse dei segnavia CAI.

In circa quindici minuti di discesa si raggiunge la maestosa cascata, che si può esplorare sia da sopra, dove si può accedere anche a un’ampia zona attrezzata con tavolini per il picnic, che arrivando ai suoi piedi con un ultimo tratto di sentiero più ripido. Dalla base della cascata, inoltre, ci si può avventurare un po’ più a valle, dove il torrente ha scavato ampie piscine naturali che diventano balneabili nella stagione più calda.

La Cascata dell’Acquacheta a San Benedetto in Alpe

Cascata Acquacheta

Fonte: Lorenzo Calamai

La Cascata dell’Acquacheta in estate

Più vicino al confine dell’Emilia Romagna con la Toscana, nel Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi, uno splendido luogo per godersi un picnic di primavera è la Cascata dell’Acquacheta a San Benedetto in Alpe.

Si tratta di un salto generato dall’omonimo torrente dalle caratteristiche estremamente scenografiche: l’acqua cade per circa 70 metri tra pareti rocciose inclinate, in un contesto montano e boscoso.

Raggiungere la cascata è meno semplice che nei due casi precedenti: qui si deve affrontare una vera e propria escursione in montagna, lunga circa quattro chilometri. Si tratta di un percorso ben mantenuto, agevole e alla portata di tutti, ma al quale dedicare buona parte della giornata.

Per chi tiene di più a una giornata rilassante, il torrente Acquacheta offre comunque uno spazio perfetto: a pochi minuti dal centro di San Benedetto in Alpe un’ampia ansa del corso d’acqua è corredata da un’area attrezzata con tavoli da picnic perfetta per le famiglie con bambini piccoli.

Lungo il sentiero che porta alla cascata, inoltre, si trovano due piccoli bivacchi con vicini altri tavoloni in legno, perfetti per una sosta o per un picnic all’ombra, accompagnati dal cullante sciabordio delle acque su una piccola curva del torrente.

I più audaci invece possono proseguire fino ad arrivare allo splendido punto panoramico che permette di ammirare tutto lo scenografico splendore della grande cascata, che fu peraltro cantata anche da Dante nella Divina Commedia. Una volta giunti al belvedere, il sentiero prosegue per qualche altro centinaio di metri fino ad arrivare ad un ampio spiazzo con un’altra cascata, la Cascata del Levane, affluente dell’Acquacheta. Attorno tantissimo spazio per godersi la giornata immersi nella natura, prima di rimettere lo zaino in spalla e tornare al punto di partenza.

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Udine: un viaggio tra eleganza friulana, arte nascosta e sapori autentici

Udine è una città che non ama mettersi in mostra, ma che conquista con la sua grazia discreta, i dettagli raffinati e un’anima che sa di storia, cultura e convivialità. Capoluogo del Friuli, la città di Udine è una destinazione perfetta per chi cerca un weekend rilassato, tra piazze scenografiche, musei sorprendenti e una cucina che scalda il cuore.

Qui, in primavera ci si può godere un aperitivo con Spritz (a prezzi ancora genuini!) nel cuore del centro storico e magari partecipare a uno dei festival di cinema più importanti d’Europa, il Far East Film Festival, evento dedicato alla Settima Arte Made in Oriente. Insomma, per quanto “tacita”, Udine ha molte carte da svelare a chi vorrà visitarla.

Alla scoperta del centro storico

Il cuore della città

Il nostro itinerario inizia da Piazza della Libertà, considerata una delle più belle piazze veneziane del Friuli. Qui si affacciano la Loggia del Lionello, elegante edificio gotico in marmo rosa e bianco e la Torre dell’Orologio, che – affiancata dai due Mori e dal Leone di San Marco – ricorda quella di Piazza San Marco a Venezia, memoria di un passato in cui Udine fu parte della Serenissima.

Accanto, la Loggia di San Giovanni e il Tempietto di San Giovanni, completano questo angolo di città che sembra uscito da un dipinto rinascimentale, con l’Arco Bollani disegnato niente poco di meno che dal Palladio. Ma oltre alla sua bellezza scenografica, Piazza Libertà è anche un luogo vissuto: qui gli udinesi passeggiano, si danno appuntamento, partecipano agli eventi cittadini. Il consiglio è di fermarsi sotto i portici e osservare la vita che scorre, magari con un buon caffè in mano.

Piazza San Giacomo: l’anima autentica di Udine

Se Piazza Libertà è la vetrina elegante, Piazza San Giacomo (nota anche come Piazza Matteotti) è l’anima autentica e popolare della città. Qui il tempo sembra scorrere più lentamente, tra i tavolini all’aperto, le voci delle persone, i palazzi affrescati e la chiesa di San Giacomo, che dà il nome alla piazza.

Al centro troneggia la fontana di Giovanni da Udine, allievo del grande Raffaello. Tutt’intorno, caffè storici, negozi di artigianato e un’atmosfera vivace e accogliente che la rende perfetta per una pausa. In estate, qui si tengono concerti e proiezioni all’aperto; d’inverno, il mercatino di Natale la trasforma in uno scenario incantato. È il luogo ideale per vivere Udine come un udinese: sedersi, osservare, ascoltare.

Piazza San Giacomo, Udine

Fonte: iStock

Vista su Piazza San Giacomo a Udine

Da qui, una breve salita conduce al Castello di Udine, situato su un colle artificiale che domina la città. Al suo interno si trovano i Civici Musei, che ospitano collezioni di arte antica, moderna e contemporanea, oltre a una vista panoramica mozzafiato sui tetti rossi della città e sulle montagne circostanti.

Il Castello di Udine: un balcone sulle Alpi e la storia

Secondo una leggenda, il colle su cui si erge il Castello di Udine fu creato da Attila in persona, che ordinò ai suoi soldati di accumulare terra per poter assistere alla distruzione di Aquileia. Realtà o mito, oggi il colle regala una vista magnifica su Udine, sulle colline friulane e sull’orizzonte in lontananza.

Come già accennato, il castello ospita i Musei Civici, che meritano una visita: al loro interno si trovano la Galleria d’Arte Antica, il Museo Archeologico, una collezione di stampe e disegni, e le sale del Parlamento della Patria del Friuli, una delle prime istituzioni rappresentative dell’Europa medievale. Anche solo passeggiare nel parco del colle, tra alberi secolari e panchine panoramiche, vale la salita.

Il Duomo e il Museo del Duomo

A pochi passi dal centro, il Duomo di Udine, dedicato a Santa Maria Annunziata, sorprende per la sua facciata sobria e la ricchezza degli interni. È uno scrigno barocco che custodisce opere d’arte di grande pregio, tra cui affreschi di Tiepolo, sculture gotiche e l’imponente altare ligneo di Giovanni Martini.

Da non perdere accanto al Duomo, proprio nell’area della sagrestia, il Museo del Duomo: piccolo ma curatissimo, conserva arredi sacri, codici miniati, dipinti e reliquiari che raccontano la lunga storia religiosa e artistica della città. È uno dei musei meno conosciuti ma più sorprendenti di Udine, perfetto per chi ama l’arte e la bellezza nascosta.

Nei dintorni, le vie storiche come Via Manin e Via Vittorio Veneto offrono scorci suggestivi e botteghe artigiane dove il tempo sembra essersi fermato.

La Galleria d’Arte Moderna e la Casa Cavazzini

Gli amanti dell’arte contemporanea non possono perdersi, invece, Casa Cavazzini, sede della Galleria d’Arte Moderna di Udine. Ospitata in un palazzo storico ristrutturato con grande cura, la galleria espone opere di artisti del Novecento italiano ed europeo, da De Chirico a Sironi, da Morandi a Chagall.

Un’intera sezione è dedicata a Dino Basaldella e alla famiglia Basaldella, tra i nomi più importanti dell’arte friulana del ‘900. Interessante anche l’allestimento, che alterna sale moderne a spazi dove sono visibili affreschi quattrocenteschi perfettamente restaurati.

Cosa fare a Udine

A Udine le cose da fare sembrano non essere molte, ma ci sono, per tutti i gusti e le passioni.

Portici, Udine

Fonte: iStock

Gli eleganti portici del centro storico di Udine

Musei e cultura

Udine vanta una ricca offerta museale. Oltre ai Civici Musei nel castello, meritano una visita:

  • Casa Cavazzini, museo di arte moderna e contemporanea, ospitato in un palazzo ristrutturato con interventi dell’architetto Gae Aulenti.
  • Museo Diocesano e Gallerie del Tiepolo, situato nel Palazzo Arcivescovile, che conserva affreschi del celebre pittore veneziano Giambattista Tiepolo.
  • Museo Etnografico del Friuli, che racconta la vita e le tradizioni del popolo friulano attraverso oggetti, fotografie e ricostruzioni ambientali.

Eventi e festival

Udine è una città viva, che ospita numerosi eventi culturali durante l’anno. Tra i più importanti:

  • Vicino/Lontano, festival di incontri, dibattiti e spettacoli che si tiene a maggio.
  • Far East Film Festival: festival dedicato al cinema asiatico che si tiene annualmente tra aprile e maggio.
  • Friuli DOC, manifestazione enogastronomica che anima il centro storico a settembre, con stand di prodotti tipici, degustazioni e musica dal vivo.
  • Mittelyoung, rassegna teatrale dedicata ai giovani artisti dell’Europa centrale, che si svolge in primavera.

Vita notturna e locali

La sera, Udine cambia ritmo: il centro storico si illumina, i vicoli si animano e l’atmosfera si fa ancora più accogliente. La città non è caotica, ma sa offrire serate piacevoli all’insegna della convivialità, del buon bere e della cultura. Ecco le zone da vivere quando cala il sole:

  • Borgo Mercatovecchio: il cuore elegante della movida udinese, con i suoi portici storici, le vetrine accese e le piazzette piene di tavolini all’aperto. È perfetto per una passeggiata serale, un aperitivo o una cena all’aperto nei mesi più caldi.
  • Piazza San Giacomo e dintorni: qui si respira un’atmosfera rilassata e autentica, molto amata dagli udinesi. I palazzi illuminati creano un gioco di luci suggestivo, e spesso si trovano eventi o musica dal vivo. Un’area perfetta per chi cerca un ambiente vivace ma informale.
  • Zona del Castello: più tranquilla e scenografica, ideale per una passeggiata romantica dopo cena, soprattutto al tramonto. I bastioni e il panorama rendono l’ambiente suggestivo, con un fascino quasi cinematografico.
  • Via Paolo Sarpi e Borgo Stazione: una zona in trasformazione, frequentata da giovani, studenti e creativi. È il volto multiculturale e contemporaneo della città, dove si mescolano influenze diverse e nuovi linguaggi urbani.
  • Il Giardino Ricasoli e viale XX Settembre: aree verdi molto amate per rilassarsi nelle sere d’estate. Spesso ospitano eventi culturali, concerti, proiezioni o mercatini.

I dintorni, una gita fuori porta nel friulano

Udine è il punto di partenza ideale per esplorare il Friuli Venezia Giulia. Ecco alcune mete imperdibili:

  • Cividale del Friuli, antica città longobarda patrimonio Unesco, con il suo suggestivo Ponte del Diavolo e il Tempietto Longobardo.
  • San Daniele del Friuli, famosa per il prosciutto crudo e la Biblioteca Guarneriana, una delle più antiche d’Italia.
  • Palmanova, città-fortezza a forma di stella, esempio unico di architettura militare rinascimentale.
  • Venzone, borgo medievale ricostruito dopo il terremoto del 1976, noto per le sue mummie conservate nel Duomo.
  • Grado e Lignano Sabbiadoro, località balneari sul Mar Adriatico, ideali per una giornata di relax al mare.
Ponte del Diavolo, Cividale del Friuli

Fonte: iStock

Il Ponte del Diavolo di Cividale del Friuli attraversa il fiume Natisone

I sapori di Udine

La cucina friulana è ricca e sostanziosa, perfetta per i palati più esigenti (e farà innamorare anche coloro che non amano la polenta… Non l’avete mai assaggiata a Udine con funghi porcini e burro fuso di montagna!). Tra i piatti tipici da provare c’è il frico, un tortino dorato a base di formaggio Montasio e patate, croccante fuori e morbido all’interno, simbolo indiscusso della tradizione contadina.

Da non perdere nemmeno gli cjarsons, ravioli dal ripieno sorprendente a base di erbe aromatiche, uvetta e spezie, conditi con abbondante burro fuso e una spolverata di ricotta affumicata: un piatto che racconta la storia delle valli carniche.

Il muset e brovada è invece un connubio rustico e saporito, che unisce il cotechino friulano alle rape fermentate in vinaccia, un contorno antico e tipico del periodo invernale. Per chiudere in dolcezza, la gubana è un vero capolavoro: una spirale lievitata farcita con frutta secca, pinoli, spezie e un tocco di grappa.

Il tutto si accompagna meravigliosamente con i vini friulani, tra cui spiccano il bianco aromatico Friulano, il corposo Refosco dal peduncolo rosso e il pregiato Picolit, perfetto per i dessert.

Info pratiche

Come arrivare e muoversi

Udine è facilmente raggiungibile in treno, con collegamenti diretti da Venezia, Trieste e Milano. L’aeroporto più vicino è quello di Trieste-Ronchi dei Legionari, a circa 40 km.

In città, invece, ci si muove agevolmente a piedi o in bicicletta ma sono disponibili anche autobus urbani e taxi.

Quando visitare Udine

Udine è piacevole in ogni stagione, ma la primavera e l’autunno offrono temperature miti e colori suggestivi. In estate, le serate si animano con eventi all’aperto, mentre l’inverno regala un’atmosfera intima e raccolta, ideale per gustare i piatti tipici in una delle tante osterie.

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Weekend di maggio: sono i giardini più belli di Lisbona e questo mese potete visitarli gratis

C’è profumo di primavera nell’aria e le temperature si alzano ogni giorno di più anche nella penisola italiana, ma a Lisbona – in Portogallo – c’è anche qualcosa in più: un intero mese in cui i giardini più belli della città spalancano le porte, gratuitamente, al pubblico.

Si chiama Jardins Abertos ed è molto più di un semplice festival del verde: questa iniziativa è un invito a scoprire angoli nascosti, spazi verdi normalmente chiusi e autentici scrigni botanici nel cuore urbano della capitale portoghese.

Dal titolo poetico “Na esperança do que há de vir”, ovvero “Nella speranza di ciò che verrà”, l’edizione di maggio 2025 si snoda in quattro weekend – 3-4, 10-11, 17-18 e 24-25 maggio con un programma ricco di aperture straordinarie, attività culturali e momenti di pura meraviglia vegetale. La notizia più bella? Tutti gli ingressi sono gratuiti, ma solo durante i giorni del festival.

Jardins Abertos è un itinerario botanico tra i segreti di Lisbona

Il primo weekend di apertura, quello del 3-4 maggio, segna l’inizio di questa immersione nella Lisbona più verde con alcune chicche imperdibili. Si parte dall’Estufa Fria, la spettacolare serra tropicale incastonata nel Parque Eduardo VII: un vero paradiso di palme, felci e cascate che sembra uscito da un film d’avventura. E, per l’occasione, non servirà alcun biglietto d’ingresso.

Sempre nel primo weekend si apre il Jardim da Procuradoria Geral, elegante e rigoroso come solo un giardino istituzionale sa essere, ma solitamente off-limits per il pubblico. Tra le aperture più curiose, c’è anche l’Atelier do Grilo, dove la creatività incontra il verde in un mix che profuma d’arte e sperimentazione.

Ma Jardins Abertos è anche scoperta di micro-spazi e giardini meno noti, come il Jardim do Dragão (solo il 3 maggio), un piccolo gioiello urbano dal nome leggendario, o il Jardim do Bombarda (solo il 4 maggio), immerso nella vibrante zona del Bairro Alto, tra street art e locali alternativi.

Verde, cultura e poesia nei parchi di Lisbona

Tra le location che aprono per un solo giorno, vale la pena segnarsi anche il Jardim do Museu de Lisboa, disponibile sempre nel primo weekend, e il suggestivo Palácio Fronteira, una delle dimore storiche più belle della città, visitabile solo il 3 maggio: qui, le maioliche azzurre e il giardino all’italiana fanno da cornice a un vero viaggio nel tempo.

E per chi ama l’anima più “selvaggia” della capitale, Jardins Abertos riserva anche il Parque Florestal de Monsanto, il polmone verde di Lisbona. Solitamente frequentato da runner e appassionati di trekking, il parco aprirà eccezionalmente alcune delle sue aree più nascoste solo il 3 maggio.

Il festival continua nei fine settimana successivi con nuove aperture, workshop, passeggiate guidate e talk sul futuro sostenibile delle città. Jardins Abertos, infatti, non è solo un invito al relax, ma anche un momento di riflessione collettiva sul verde urbano e sull’importanza di riconnettersi con la natura.

In una Lisbona sempre più attenta all’ambiente, questo evento è la scusa perfetta per vedere la città sotto una nuova luce: se state programmando un viaggio nella soleggiata città del egnate in agenda le date, scarpe comode ai piedi e macchina fotografica a portata di mano: i giardini più belli di Lisbona vi aspettano, a porte aperte.

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I più bei festival dei fiori di primavera in Italia

Con l’arrivo della primavera, l’Italia si trasforma in un vero e proprio giardino a cielo aperto, dove borghi, città d’arte e paesaggi naturali si colorano grazie a spettacolari festival floreali. Questi eventi celebrano la bellezza della natura che rinasce, ma anche la cultura, la tradizione e la creatività delle comunità locali.
Ogni festival rappresenta un’occasione unica per vivere la primavera in modo suggestivo e autentico.

I festival dei fiori attirano ogni anno migliaia di visitatori, italiani e stranieri, desiderosi di immergersi nei profumi e nei colori di composizioni floreali mozzafiato. Molti di questi eventi si svolgono in luoghi dal fascino storico, offrendo così l’opportunità di unire la scoperta delle bellezze naturali a quella del patrimonio artistico e architettonico italiano.

Inoltre, sono spesso accompagnati da iniziative enogastronomiche, spettacoli, mostre d’arte e attività per famiglie, rendendoli perfetti anche per una gita fuori porta o un weekend primaverile.
In questo articolo ti porteremo alla scoperta dei sei più bei festival dei fiori di primavera in Italia.

Expoflora – Fossano (CN)

Nel cuore del Cuneese, nella suggestiva Città dei Principi d’Acaja, sabato 10 e domenica 11 maggio si tiene Expoflora, uno degli appuntamenti floreali più attesi del Piemonte. L’evento trasforma Fossano in una vera oasi di colori e profumi: il parco cittadino, via Roma e viale Alpi diventano un grande giardino a cielo aperto con esposizioni di arte floreale, stand di vivaisti, floricoltori e produttori locali.

Accanto alla mostra mercato, trovano spazio anche l’artigianato, l’arredamento da esterni, le tecnologie agricole e le eccellenze enogastronomiche del territorio, con degustazioni, showcooking e laboratori per bambini.

Ma Expoflora è anche un’occasione perfetta per scoprire il fascino storico di Fossano, con il suo castello medievale, i portici barocchi di via Roma e i percorsi naturalistici lungo il fiume Stura.

Grazie alla sua atmosfera unica, Expoflora è molto più di una semplice fiera: è un’immersione nella bellezza della primavera piemontese.

Pienza e i fiori – Pienza (SI)

Nel cuore della Val d’Orcia, patrimonio UNESCO, la splendida città rinascimentale di Pienza ospita ogni anno Pienza e i fiori, una raffinata mostra-mercato floreale che trasforma la centrale Piazza Pio II in un elegante giardino all’italiana.

evento dedicato ai fiori a pienza

Fonte: Ufficio Stampa

Pienza e i fiori, evento toscano per la primavera

La manifestazione giunta alla 38ª edizione, inaugurerà sabato 3 maggio. Sarà un autentico tributo alla bellezza botanica, con oltre 2.000 piante  – tra cui petunie dai vivaci colori e profumato rosmarino – disposte con precisione geometrica a formare decorazioni ispirate all’arte sacra e al paesaggio toscano.

L’evento non è solo un piacere per gli occhi: offre un ricco calendario di appuntamenti culturali, musicali e letterari, oltre a visite guidate, esposizioni d’arte e incontri con autori.

Nei weekend si tiene anche una fiera promozionale che anima le vie del centro con stand di vivaisti, artigiani e produttori locali. Pienza e i fiori è quindi molto più di un evento floreale: è un’esperienza immersiva tra cultura, natura e architettura, in una delle cornici più suggestive della Toscana.

Orticola e FuoriOrticola – Milano

Orticola 2025 torna a Milano dall’8 all’11 maggio nei Giardini Pubblici Indro Montanelli, un appuntamento imperdibile per tutti gli amanti del verde, del giardino e della natura, all’insegna del tema “Bio, bio, bio: in giardino c’è vita!”, che sottolinea la vitalità e la biodiversità come valori fondanti del nostro rapporto con l’ambiente.

Ma Orticola non è solo una mostra-mercato: è anche cultura diffusa, scoperta e meraviglia, grazie a FuoriOrticola, il circuito che coinvolge la città e i suoi dintorni in un vivace intreccio tra arte, natura, design e bellezza.
Dal 29 aprile al 18 maggio, musei, gallerie, negozi, hotel, orti condivisi e ville storiche partecipano con eventi, visite guidate, aperture straordinarie, allestimenti floreali e mostre ispirate al tema dell’edizione.
I floral designer, veri protagonisti della scena urbana, interpretano opere d’arte delle collezioni museali in vetrine sorprendenti, regalando alla città un percorso fiorito da esplorare.

FuoriOrticola 2025 cresce ancora, coinvolgendo 36 musei, 45 negozi, 26 floral designer e nuove prestigiose collaborazioni: dalle Gallerie d’Italia alla Pinacoteca Ambrosiana, dal Museo del Novecento all’Orto Botanico di Brera, fino alle ville del Lago di Como e alle Isole Borromee sul Lago Maggiore.

Un programma ricchissimo, che rende Milano protagonista di un viaggio tra natura e cultura e che celebra il verde come forma d’arte, occasione di riflessione ecologica e bellezza condivisa. Orticola, dentro e fuori i giardini, è sempre di più un’esperienza da vivere con tutti i sensi.

Euroflora 2025 – Genova

Dal 24 aprile al 4 maggio 2025, Euroflora torna a Genova con un’edizione che si presenta come un vero e proprio laboratorio a cielo aperto per le nuove generazioni.

Più di una semplice esposizione floreale, Euroflora è un viaggio immersivo nel verde, dove bambini e ragazzi diventano protagonisti attivi di percorsi educativi, laboratori sensoriali, giochi interattivi e attività artistiche legate alla natura e alla sostenibilità.

festival di primavera in italia

Fonte: Ufficio Stampa

Euroflora a Genova

Tra i padiglioni affacciati sul mare, i giovani visitatori potranno scoprire i segreti dei vivai forestali con i Carabinieri della Biodiversità, toccare con mano il mondo segreto dei funghi, osservare da vicino l’ape italiana, partecipare a giochi sul clima, esplorare erbe officinali o cimentarsi in creazioni artistiche con petali e colori. Un’occasione straordinaria per risvegliare la consapevolezza ambientale fin da piccoli, in un contesto dove bellezza e impegno si fondono in un’esperienza educativa unica.

Euroflora diventa così un luogo dove coltivare il futuro, unendo gioco e conoscenza per ispirare una nuova generazione di custodi della Terra.

Peonies & street food festival 2025 – Terno d’Isola (BG)

Dopo il successo della stagione dei tulipani, Tulipania riapre i battenti con un’esperienza nuova e multisensoriale: il Peonies & Street Food Festival.

A partire dal 21 aprile 2025, ogni weekend (venerdì, sabato e domenica) sarà un’immersione tra profumi e sapori, dove il pubblico potrà raccogliere magnifiche peonie direttamente dal campo o scegliere tra quelle in vaso, pronte da trapiantare.

Tra un fiore e l’altro, l’atmosfera si accende grazie a una selezione dei migliori food truck con proposte culinarie per ogni gusto: dai burger gourmet agli arrosticini, dai burritos ai dolci artigianali, senza dimenticare il gelato e le colazioni fiorite del breakfast truck.

Per un momento di relax, imperdibile il picnic tra i fiori, da prenotare online e personalizzabile in base alle esigenze alimentari. L’esperienza si completa con cocktail floreali, scatti fotografici tra le fioriture, il Bulbo Market e il Tunnel delle Aromatiche.

Un evento da vivere, assaporare e ricordare nel cuore della primavera.

Floravilla 2025 – Castel San Giovanni (PC)

Il 3 e 4 maggio 2025 torna Floravilla, la mostra mercato che ogni primavera trasforma Castel San Giovanni in un’esplosione di colori, profumi e bellezza.

Quest’anno, la manifestazione cambia casa e si sposta nella splendida Villa Caramello, capolavoro barocco del XVIII secolo immerso nella natura, dove oltre 50 espositori florovivaisti da tutta Italia daranno vita a un imperdibile viaggio tra fiori e piante da giardino.

Ma Floravilla è molto più di un evento green: laboratori, workshop e incontri con esperti renderanno l’esperienza ancora più ricca e coinvolgente.

In parallelo, produttori e artigiani della Val Tidone offriranno una vetrina del territorio tra eccellenze enogastronomiche e creazioni uniche. Per chi ama l’arte e la storia, saranno disponibili visite guidate alla dimora storica a cura dell’associazione Archistorica.

Un’occasione speciale per vivere due giornate all’insegna della natura, della cultura e delle tradizioni locali, in una cornice da favola.

San Pellegrino in Fiore – Viterbo

Dal 1 al 4 maggio 2025, il centro storico di Viterbo si accende di colori e profumi con la nuova edizione di San Pellegrino in Fiore. Si tratta di una delle manifestazioni floreali più scenografiche del panorama italiano.

Per quattro giorni, vie, piazze, cortili e profferli del centro storico medievale si trasformano in un suggestivo percorso tra installazioni artistiche e allestimenti botanici che celebrano la primavera in tutta la sua bellezza.

L’edizione 2025 porta la firma creativa dell’architetto Lorenzo Porciani, autore di un progetto selezionato tramite concorso pubblico, che reinterpreta il patrimonio storico della città attraverso il linguaggio dei fiori.

Oltre agli allestimenti floreali, il programma prevede una ricca offerta di eventi culturali, laboratori, esposizioni artigianali e spettacoli diffusi, pensati per coinvolgere adulti e bambini in un’atmosfera di festa e condivisione.

San Pellegrino in Fiore non è solo un omaggio alla natura, ma anche un’occasione per riscoprire l’anima medievale di Viterbo, tra architetture antiche e tradizioni locali, grazie alla sinergia tra Comune e istituzioni del territorio che hanno reso possibile questa manifestazione tanto amata.

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Biciclettate, cacce al tesoro, laboratori e musei: cosa fare con i bambini a maggio

Con la primavera ormai nel pieno, maggio è il momento ideale per trascorrere più tempo all’aperto e scoprire nuove attività da fare insieme ai bambini. Laboratori, spettacoli, visite guidate e biciclettate all’aria aperta: il calendario di eventi per bambine, bambini e famiglie si fa ricco di proposte. Ecco i nostri consigli.

9 maggio – Giornata d’azione Streets for Kids in tutta Italia

Anche in Italia, il 9 maggio si celebra la Giornata d’azione Streets for Kids, un’iniziativa europea che coinvolge attivisti, scuole e famiglie per chiedere strade più sicure e vivibili per bambine e bambini. L’obiettivo è rendere reali e quotidiane strade scolastiche libere dal traffico, dove si possa andare a scuola a piedi, in bici o con il monopattino in tranquillità e massima sicurezza. La giornata fa parte di una mobilitazione più ampia, comunitaria e partecipata, dal 5 al 23 maggio, con eventi in numerose città italiane. Sul sito della campagna è possibile consultare la mappa aggiornata per scoprire le iniziative più vicine.

maggio bambini

Fonte: Streets for Kids

Giornata d’azione Streets for Kids

10 e 11 maggio – Bimbimbici

Ancora mobilità lenta: Bimbimbici è la manifestazione nazionale promossa da FIAB per incentivare la mobilità attiva e l’uso della bicicletta tra giovani e giovanissimi. Si svolge sabato 10 e domenica 11 maggio 2025 in numerose piazze italiane con pedalate in sicurezza lungo le vie cittadine, rivolte soprattutto a bambine, bambini e ragazzi, ma aperte a tutta la cittadinanza. L’evento è anche una festa per chi ama la bicicletta, la natura e desidera vivere in armonia con l’ambiente, ribadendo la necessità di spazi urbani più sicuri e sostenibili, con piste ciclabili e zone verdi. In preparazione alla due giorni, da lunedì 5 maggio si rilancia l’iniziativa Tutti i giorni a scuola a piedi oppure in bici, promuovendo pedibus e bicibus quotidiani come gesto concreto per chiedere città a misura di persona e aria più pulita. Tutti gli eventi sono consultabili sul calendario ufficiale di FIAB.

15- 19 maggio – Salone del Libro di Torino 2025

Dal 15 al 19 maggio 2025 il Lingotto Fiere ospita la 37° edizione del Salone Internazionale del Libro di Torino, con un ricco programma dedicato anche alle nuove generazioni. Oltre all’ampia presenza di case editrici specializzate in editoria per l’infanzia e l’adolescenza, l’evento propone anche laboratori, incontri e attività per bambine, bambini e teenagers. Bookstock è lo spazio centrale riservato ai più giovani, con attività che uniscono la passione per i libri e per gli altri linguaggi artistici come fumetto, cinema, arte, digitale. Alla fascia 0-6 anni sono dedicati laboratori come Nascere con i libri e Crescere con i libri; mentre per i 6-11 anni sono allestiti spazi dedicati a illustrazione, scrittura, scienza e lettura. Circa 300 invece gli appuntamenti coinvolgono studenti e studentesse, con incontri con scrittori e pensatori. Per i più piccoli sono in programma letture con autori e illustratori come Gek Tessaro, Arianna Papini, Irene Penazzi, Elisa Mazzoli e altri.

10 e 11 maggio – Il segreto di Sirius al Castello di Padernello

Nel weekend del 10 e 11 maggio, il Castello di Padernello, maniero quattrocentesco immerso nella Bassa Bresciana, apre le sue porte al mondo di Harry Potter con “Il segreto di Sirius”, un evento ideato dall’Associazione Ludiluna che unisce gioco di ruolo dal vivo ed escape room. I partecipanti, accolti da attori in costume, vengono suddivisi nelle Case di Hogwarts dal Cappello Parlante e coinvolti in una missione magica ispirata alla saga: salvare un potente oggetto nascosto da Sirius Black prima della sua prigionia ad Azkaban. Il percorso si snoda tra enigmi e prove da superare in squadra, in un’esperienza immersiva di 90 minuti tra le stanze del castello. Le sessioni pomeridiane di sabato (ore 15 e 17:30) e domenica (ore 10:30, 14:30 e 17) sono pensate per bambine, bambini e famiglie, mentre quelle serali (sabato alle 20:30 e 22:30, domenica alle 19:30) si rivolgono a un pubblico adulto. La prenotazione è obbligatoria, scrivendo a info@ludiluna.it o chiamando il 366 3430683.

maggio bambini

Fonte: Associazione Ludiluna

Il segreto di Sirius, un evento ideato dall’Associazione Ludiluna

3 e 4 maggio – Venezia Comics

Dal 3 al 4 maggio 2025, Venezia Comics torna a Mestre, presso lo storico Forte Marghera, con una nuova edizione del festival che celebra il mondo del fumetto e della cultura pop. Realizzato dall’associazione culturale VeneziaComix, che dal 2006 si impegna nella promozione e tutela della cultura del fumetto e della narrazione per immagini, l’evento rappresenta un punto di riferimento per gli appassionati di graphic novel, manga, comics e cultura nerd. Oltre alle esposizioni e agli stand di fumettisti, editori e artisti, il festival vanta un ricco programma di attività, tra cui incontri con autori, workshop e spettacoli.

venezia comics

Fonte: Venezia Comics

Venezia Comics

17 maggio – Notte Europea dei Musei alla Sapienza

Torna sabato 17 maggio l’appuntamento con la Notte Europea dei Musei e, con essa, anche l’ottava edizione del Maggio Museale del Polo Museale Sapienza. A partire dalle ore 15, i musei dell’università accolgono famiglie, bambine, bambini e visitatori di tutte le età con laboratori ludico-didattici, visite guidate e attività pensate per avvicinare il pubblico al patrimonio culturale in modo creativo e accessibile. Dalle 20 si entra nel vivo della Notte dei Musei, con il concerto della Salt Street Band sulla terrazza del Rettorato e un ricco programma di mostre, eventi, visite tematiche e iniziative fino a mezzanotte. L’ingresso è gratuito e la disposizione ravvicinata dei musei consente di esplorare in poco tempo diverse collezioni.

attività bambini Musei alla Sapienza

Fonte: Musei alla Sapienza

Musei alla Sapienza

17 e 18 maggio – Buongiorno Ceramica! 

Un intero fine settimana dedicato all’arte della ceramica, tra tradizione e sperimentazione. Sabato 17 e domenica 18 maggio 2025 torna Buongiorno Ceramica!, la festa diffusa che coinvolge 58 comuni italiani, da nord a sud, in un viaggio affascinante tra botteghe, musei, atelier e laboratori aperti al pubblico. Giunta all’undicesima edizione e promossa dall’Associazione Italiana Città della Ceramica, la manifestazione propone oltre 500 appuntamenti in due giorni, con laboratori per bambine, bambini e adulti, visite guidate, dimostrazioni dal vivo, mostre e performance che attraversano linguaggi diversi, dalla musica al teatro, fino alla letteratura e al cinema passando ovviamente per l’artigianato.

16-18 maggio – Il Festival delle Meraviglie al Parco BAM Circus a Milano

Dal 16 al 18 maggio si tiene presso il giardino botanico di BAM – Biblioteca degli Alberi Milano la quarta edizione di BAM Circus – il Festival delle Meraviglie al Parco, tre giorni di Festival di teatro di strada e arti circensi contemporanee in stretta connessione con la natura. Un grande evento che si sviluppa attorno al concetto di meraviglia e ai modi per accoglierla in città e dentro di noi. Questa edizione 2025 affronta i temi della fragilità umana e della vulnerabilità. Tra gli eventi in programma: performance, acrobazie che sfidano la gravità, spettacoli itineranti, giochi e laboratori per tutta la famiglia.

Caccia al tesoro al Castello Sforzesco

Una terribile sciagura si è abbattuta sul Castello Sforzesco: qualcuno è riuscito a superare le alte mura e a rubare il ricco tesoro del Duca. Per ritrovarlo, dame, cavalieri, bambine, bambini e adulti sono chiamati a partecipare a una grande caccia al tesoro tra le mura esterne del Castello. Tra indovinelli, prove di abilità e giochi di squadra, la visita guidata si trasforma in un’avventura coinvolgente che unisce racconto storico e attività ludica. Un’occasione divertente e originale per scoprire uno dei luoghi simbolo di Milano insieme a tutta la famiglia. L’attività, pensata per bambine e bambini dai 6 ai 10 anni, ha una durata di 90 minuti e si svolge domenica 4, 11 e 18 maggio alle ore 10:30. Il biglietto non include l’ingresso ai musei del Castello.

attività bambini maggio

Fonte: Ad Artem

Caccia al tesoro al Castello Sforzesco

10 e 11 maggio – Kid Pass Days

L’undicesima edizione dei Kid Pass Days si svolge sabato 10 e domenica 11 maggio 2025 con oltre 150 eventi in simultanea in 120 musei e sedi culturali da nord a sud. L’obiettivo? Scoprire il patrimonio storico, artistico, scientifico e culturale d’Italia grazie ad attività pensate per bambine e bambini da 0 a 12 anni. La maratona coinvolge città come Milano, Roma, Torino, Venezia, Napoli, Bologna e Firenze, animate da laboratori, letture animate, spettacoli e visite guidate organizzate in collaborazione con musei, biblioteche, librerie, teatri e associazioni. Tra le novità di quest’anno, l’anteprima di domenica 4 maggio alla Casa di The Human Safety Net a Venezia propone una giornata di laboratori e letture, con la partecipazione di ospiti speciali come Laura Carusino di Rai Yoyo. Gli eventi si tengono sia in presenza sia online e si sviluppano lungo tre filoni tematici: A tutta scienza, Piccoli artisti e I love history, con l’intento di rendere la cultura sempre più a misura di bambina e bambino.

Le Archeoavventure a Bologna

Le Archeoavventure sono attività organizzate dal team ArcheoRoad in collaborazione con Bologna Bimbi, e si svolgono tra Bologna e provincia, in luoghi ricchi di fascino, come musei, parchi e siti archeologici: eventi a misura di bambine, bambini e famiglie, per scoprire la storia attraverso il gioco, l’avventura e l’esperienza diretta. Sabato 10 maggio alle ore  11 (durata 2 ore) l’Archeo Gita Alla scoperta degli Etruschi camminando per la città è una passeggiata guidata alla scoperta delle tracce etrusche di Bologna pensata per bambini in età scolare accompagnati. Stesso giorno e stessa ora per la Caccia al tesoro Archeo Avventura nella storia di Bologna, un’avventura con bussola, mappa e indizi per scoprire la Bologna etrusca e medievale, tra Piazza San Domenico, Palazzo Re Enzo e via San Nicolò (durata un’ora e mezza). Domenica 11 maggio dalle 11 alle 13 l’Archeo Gita Miti e leggende nel mondo antico è un percorso alla scoperta delle divinità e dei simboli dell’antichità attraverso monumenti e giochi; sabato 24 maggio alle 15.30 (un’ora e mezza) appuntamento con la Caccia al tesoro Animali fantastici e dove trovarli, una passeggiata tra le vie del centro alla scoperta di creature mitologiche scolpite o raffigurate nei monumenti, in un percorso tra Piazza Maggiore, via Ugo Bassi e Piazza Cavour.

A Napoli il parco di gonfiabili più grande d’Europa

Fino all’11 maggio 2025, in via Nuova Agnano a Napoli, sarà possibile vivere l’esperienza di SuperJUMP, il parco di gonfiabili più grande d’Europa. Un’area al coperto e riscaldata di oltre 2000 metri quadrati, interamente dedicata al gioco e al movimento, pensata per bambine, bambini e famiglie. L’ingresso è riservato a bambini tra i 3 e i 12 anni, con sessioni di circa 90 minuti. I più piccoli possono muoversi in autonomia oppure in compagnia, tra strutture gonfiabili giganti progettate per offrire un’attività motoria sicura e coinvolgente. I bambini sotto i 3 anni entrano gratuitamente, mentre gli adulti pagano solo se accompagnano i figli all’interno dei giochi. L’apertura è prevista il lunedì, giovedì e venerdì dalle 15 alle 19.30; sabato, domenica e festivi dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 20. I prezzi variano tra i 12 e i 15 euro, con sconti nei giorni feriali. I biglietti sono acquistabili al botteghino, sulla pagina Divertimento in Città o tramite il circuito Primafilaticket.

Fiabe di Primavera 2025 all’Orto Botanico di Napoli

Torna anche nel 2025, per la sua 29ª edizione, la rassegna Fiabe di Primavera nel verde dell’Orto Botanico di Napoli. Fino al 31 maggio, ogni fine settimana, bambini e adulti possono partecipare a rappresentazioni teatrali itineranti pensate per tutte le età. Gli spettacoli durano circa un’ora e mezza e sono ambientati tra alberi, sentieri e scorci naturali. Nel mese di maggio sono in scena due produzioni firmate da Giovanna Facciolo. Dal 3 al 31 maggio, Le Favole della Saggezza sono ispirate ai racconti di Fedro, Esopo e La Fontaine; dal 7 al 31 maggio, va in scena Artù e Merlino, spettacolo ispirato alle leggende del Ciclo Bretone e pensato per bambine e bambini dai 5 anni. Ogni replica è riservata a un massimo di 80 bambini. La prenotazione è consigliata.

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Voli per la primavera 2026: easyJet lancia 5 milioni di posti da e per l’Italia

easyJet ha annunciato oggi la disponibilità dei voli per la primavera 2026. L’offerta prevede oltre 45 milioni di posti per più di 250.000 voli in tutto il mondo tra il 23 marzo e il 14 giugno 2026. Tra questi, oltre 5 milioni di posti saranno disponibili per viaggiare da e per l’Italia, con oltre 28.000 voli pronti a portare i viaggiatori verso tantissime destinazioni affascinanti. Con prezzi competitivi, questa è un’occasione imperdibile per pianificare la prossima avventura.

Destinazioni imperdibili per la primavera 2026

Tra le destinazioni imperdibili per la primavera 2026 ci sono:

  • Marocco per un’esperienza esotica tra tradizione e cultura. Una delle destinazioni più affascinanti per la primavera 2026 è il Marocco, e, in particolare, la vivace città di Marrakesh. Con il suo clima mite e piacevole, la primavera è perfetta per esplorare i suoi affollati souk, scoprire i palazzi storici e immergersi nell’atmosfera esotica dei riad. Il mix di tradizioni, colori e profumi rende Marrakesh una meta che affascina e offre esperienze autentiche;
  • Egitto dove sole, mare e tranquillità la rendono un’altra meta ideale per la primavera. Le città di Sharm el-Sheikh e Marsa Alam sono perfette per chi vuole approfittare delle temperature già calde, ma non afose. Qui, oltre a rilassarsi su spiagge dorate, è possibile anche esplorare i fondali corallini facendo immersioni e godere di un mare cristallino in totale tranquillità;
  • Islanda, la patria di un mondo incantato e di paesaggi selvaggi. Per chi cerca un’esperienza fuori dal comune, volando su Keflavik, rappresenta una scelta affascinante. Con paesaggi mozzafiato fatti di vulcani, cascate e geyser, l’Islanda in primavera è magica grazie alle maggiori ore di luce. La stagione tra marzo e aprile è anche ideale per assistere agli ultimi spettacoli dell’aurora boreale.

Le destinazioni europee per una primavera all’insegna del relax e della cultura

Per chi cerca un viaggio all’insegna di relax e cultura le mete perfette sono:

  • Spagna con Ibiza e Malaga. La Spagna si conferma una delle destinazioni preferite per la primavera. Ibiza e Malaga offrono esperienze diverse, ma altrettanto affascinanti. La prima, con la sua atmosfera vivace, è perfetta per chi vuole godere delle spiagge e dei tramonti, mentre Malaga regala la bellezza dell’Andalusia, con i suoi musei, i quartieri storici e la sua cucina mediterranea irresistibile.
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L’arena di Plaza De Toros De Ronda a Malaga.
  • Bruxelles tra arte, cultura e gastronomia. Se si è alla ricerca di un city break in una capitale europea, Bruxelles è una meta perfetta in primavera. Con i suoi musei prestigiosi, i parchi in fiore e i mercatini vivaci, la capitale belga è l’ideale per vivere l’autenticità culturale, mentre i suoi piatti tipici, come cioccolato e waffle, sono una tentazione per tutti i golosi.
  • Atene tra storia e modernità. Atene, una delle città più storiche d’Europa, è la meta perfetta per gli amanti dell’archeologia. Con il clima primaverile che rende piacevoli le giornate, i turisti possono visitare i siti storici come l’Acropoli, esplorare i quartieri più autentici e vivere un’atmosfera che unisce passato e presente in modo unico.
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Il Partenone e l’Acropoli di Atene.

Un viaggio ancora più affascinante: Tbilisi, la capitale della Georgia

Infine, per chi cerca una destinazione meno battuta ma altrettanto affascinante, Tbilisi, capitale della Georgia, è un’ottima scelta. Situata nel cuore del Caucaso, Tbilisi è una mix unico di culture europee e asiatiche. I suoi vicoli pittoreschi, le architetture storiche e la cucina sanno conquistare il cuore dei viaggiatori. Il calore della sua gente e la bellezza dei suoi paesaggi rendono ogni visita indimenticabile.

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I voli per la primavera 2026 si possono già prenotare sul sito ufficiale di easyJet e tramite App. Grazie a una vasta gamma di destinazioni e ai prezzi competitivi, questo è il momento giusto per pianificare il viaggio per il prossimo anno.

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Simpson, il deserto dalle dune rosse che affascina con il suo mistero

A prima vista potrebbe sembrare un luogo ostile, un territorio inospitale plasmato da silenzi assoluti e distese infinite. Ma il Simpson Desert sa sorprendere chi osa avventurarsi tra le sue dune rosseggianti e regalare scorci inattesi di vita, colore e bellezza. È uno di quei posti che potrebbero benissimo appartenere a un altro mondo, dove la sabbia brucia sotto il sole cocente ma si lascia attraversare da fiotti di vita che sbocciano non appena piove.

In primavera, la superficie arida del deserto si trasforma in un caleidoscopio naturale grazie alla fioritura dei fiori selvatici. Spuntano come per incanto e tingono le dune di colori inaspettati. A fare da contraltare alla fioritura spettacolare, si innalzano abeti rarissimi e, tra la sabbia rossa, si muove una fauna endemica che ha imparato a sopravvivere in condizioni estreme, adattandosi con grazia a un ambiente apparentemente inospitale.

Il cuore remoto dell’Australia

Il Simpson Desert occupa un’enorme porzione del territorio australiano centrale e abbraccia tre stati: si estende a sud-est del Northern Territory, per poi sconfinare nel South Australia e nel Queensland. Le sue dune, che si perdono all’orizzonte come onde pietrificate, si muovono a ritmi impercettibili ma costanti, e creano un paesaggio ipnotico, dove il tempo sembra sospeso.

Da Alice Springs, l’avamposto urbano più vicino, si possono raggiungere alcune località del deserto anche in giornata, purché si disponga di un mezzo fuoristrada adatto a percorsi impegnativi. In alternativa, ci si può affidare ai tour organizzati, che guidano i viaggiatori al cospetto delle meraviglie più remote del Simpson, accompagnandoli in un’avventura che profuma di sabbia, vento e leggenda.

Tra le meraviglie più suggestive, la Rainbow Valley è una visione che lascia senza fiato: uno sperone di arenaria che all’alba e al tramonto si accende di sfumature spettacolari, come se il sole stesso volesse dipingere la roccia con pennellate di luce. Pochi chilometri più in là, Chambers Pillar si erge solitario nel mezzo del nulla, straordinaria colonna di arenaria alta cinquanta metri e levigata dal vento e dagli elementi in 350 milioni di anni.

Altrettanto affascinante è l’Ewaninga Rock Carvings Conservation Reserve dove si possono ammirare antiche incisioni rupestri realizzate dal popolo aborigeno Arrernte. Non sono semplici decorazioni su pietra: ogni simbolo incide una storia, un significato, una tradizione ancora viva, che continua a parlare con le forme scolpite nella roccia.

L’adrenalina di guidare fra le dune

Il Simpson non è solo contemplazione, è anche avventura. Le sue piste fuoristrada sono considerate tra le migliori di tutta l’Australia per chi ama mettere alla prova la propria abilità di guida. Il Binns Track, ad esempio, corre parallelo alla Stuart Highway e attraversa territori selvaggi dal South Australia fino al Northern Territory, per poi spingersi verso il Western Australia.

L’Old Andado Track, invece, costeggia il confine occidentale del deserto fino a Finke: occorre preparazione, esperienza, rispetto per l’ambiente e per i suoi pericoli. Ma la ricompensa è grande: sentirsi soli in un oceano di sabbia, guidati solo dal rumore del vento.

L’arte aborigena, viva nel cuore del deserto

Il Simpson Desert è anche terra di cultura e spiritualità. Chi desidera avvicinarsi alla realtà degli aborigeni può visitare alcuni centri artistici gestiti dalle comunità locali. A sud-est di Alice Springs, il centro di Santa Theresa è celebre per le opere dai colori intensi, in cui la tradizione prende forma in quadri vibranti, ispirati alla terra e alle storie ancestrali.

A Titjikala, invece, vive una vivace comunità di oltre trenta artisti: pittura, scultura e incisioni raccontano la visione del mondo degli abitanti del deserto, mescolando simbolismo e vita quotidiana. L’accesso a tali comunità richiede un tour guidato o specifici permessi, ma l’esperienza è preziosa e autentica: entrare in contatto con chi abita da secoli il territorio permette di vedere il Simpson con occhi nuovi.

Un ecosistema sorprendente tra sabbia e saline

Il Simpson non è un deserto “morto”. Al contrario, ospita una biodiversità sorprendente. I suoi paesaggi cambiano sempre, alternando dune a vasti salini, tratti sabbiosi a conche che si colmano d’acqua dopo le piogge.

Tra i suoi abitanti spiccano rettili come il drago barbuto centrale e la lucertola a gonnellina, mammiferi notturni come il dunnart a coda grassa e predatori come i dingo, oltre ai cammelli e alle volpi selvatiche che hanno trovato qui un habitat favorevole. E poi ci sono gli uccelli: quasi duecento specie che si radunano nei laghi effimeri e nei tratti umidi.

Tra parchi nazionali e viaggi leggendari

Fiori tra le dune del Deserto Simpson

Fonte: iStock

Tutto il fascino del deserto fiorito

Il deserto del Simpson si estende su oltre 170.000 chilometri quadrati, guadagnandosi così il titolo di quarto deserto più grande dell’Australia e di più vasto sistema di dune di sabbia al mondo. Una vastità difficile da immaginare, che diventa un vero e proprio banco di prova per chi sogna di attraversarlo.

Per farlo in sicurezza, servono mezzi adatti: fuoristrada attrezzati con bandiere fluorescenti, radio CB sintonizzate sul Canale 10, telefoni satellitari, radio ad alta frequenza e tutto il necessario per affrontare eventuali emergenze. Non è un viaggio da prendere alla leggera, ma un’impresa da pianificare con cura.

L’accesso è regolato attraverso un Desert Parks Pass, un permesso annuale che consente l’ingresso e il campeggio nei parchi nazionali della zona. Oltre al pass, vengono fornite mappe dettagliate, manuali di sicurezza e informazioni pratiche.

Va ricordato che i parchi sono generalmente chiusi nei mesi più caldi, dal 1° dicembre al 15 marzo, quando le temperature possono superare i 50 °C. Il periodo migliore per visitare il deserto va da maggio a ottobre, quando il clima è più mite e la natura regala il meglio di sé.

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Pasqua nel mondo: 5 tradizioni insolite e sorprendenti che (forse) non conoscevi

Pasqua è ormai alle porte: una delle feste più sentite e celebrate del calendario cristiano, capace di unire spiritualità, tradizione e, perché no, anche un pizzico di magia primaverile. La Pasqua si festeggia in ogni angolo del pianeta, dalla Francia all’Australia, passando per le Filippine e la Finlandia, ciascuno con i propri riti, simboli e curiosità.

Alla base della Pasqua cristiana c’è la celebrazione della resurrezione di Cristo, un inno alla vita che rinasce. Ma a questa ricorrenza religiosa, volendo guardare oltre, si intrecciano anche non poche usanze popolari, miti antichi e simboli condivisi. L’uovo, per esempio, è il re incontrastato della Pasqua: rappresenta la vita che si schiude, la rinascita e, non a caso, si lega perfettamente anche all’arrivo della primavera.

Pronti a scoprire come si festeggia la Pasqua nel mondo? Vi portiamo in viaggio tra 5 tradizioni davvero fuori dal comune. Alcune vi faranno sorridere, altre vi lasceranno a bocca aperta.

Australia: il coniglietto? No grazie, qui c’è il Bilby!

In Australia, il simpatico coniglietto pasquale che tanto piace ai nostri bambini sembra non avere molta fortuna. Al suo posto troviamo il Bilby, un piccolo marsupiale dalle orecchie lunghe, simbolo di una campagna di sensibilizzazione ambientale.

Il coniglio, infatti, è considerato una specie invasiva che ha causato non pochi problemi all’ecosistema locale – e per questo è stato praticamente bandito dai simboli associati alla festività di primavera. Così, i dolci di Pasqua sono stati “riformulati”: via libera a cioccolatini a forma di bilby, il cui acquisto contribuisce a finanziare progetti per proteggere questa specie in via d’estinzione. Risultato? Una Pasqua dolce e sostenibile!

Francia: a Haux si cucina un’omelette gigante 

Dimenticate la colazione classica, soprattutto quella dolce: a Haux, nel sud della Francia, il lunedì di Pasqua è sinonimo di una gigantesca omelette comunitaria. Insomma, niente grigliate.

Si parla di oltre 4.500 uova rotte e mescolate in una padella mastodontica, per servire il pranzo a più di mille persone. Ogni famiglia contribuisce portando le proprie uova e la festa si consuma nella piazza principale del paese, tra forchettate, risate e… bis garantito.

Ungheria: Pasqua a secchiate (d’acqua)

In Ungheria, la Pasqua porta con sé una tradizione piuttosto bagnata. Le donne, vestite con abiti tradizionali, vengono simbolicamente “innaffiate” con acqua dagli uomini il giorno di Pasqua.

Anticamente questo gesto era legato a riti di purificazione e fertilità. Oggi, tra secchiate e spruzzi più o meno improvvisi, è diventato un gioco divertente e folkloristico, soprattutto nei piccoli centri. Certo, meglio portarsi un cambio d’abiti.

Finlandia: ecco le streghe di Pasqua

In Finlandia (e in parte della Svezia), la Pasqua si tinge di atmosfere… da Halloween. I bambini si travestono da streghette, con scope e foulard colorati, e vanno di casa in casa a chiedere dolcetti in cambio di benedizioni e auguri.

Questa usanza nasce da un’antica credenza pagana secondo cui, durante la Settimana Santa, le streghe volassero all’isola di Blåkulla per incontrarsi col diavolo. Per scacciarle, si accendevano grandi falò, ancora oggi parte delle celebrazioni.

Papua Nuova Guinea: alberi di Pasqua e sigarette

Anche qui, dimenticate le uova di cioccolato: nelle zone rurali della Papua Nuova Guinea, gli alberi di Pasqua vengono decorati con sigarette e tabacco.

All’esterno delle chiese, ma anche nelle case, si appendono questi “doni” che vengono poi distribuiti tra i fedeli alla fine delle celebrazioni pasquali. Un’usanza lontanissima dalle nostre, ma profondamente radicata nella cultura locale, dove il tabacco ha un forte valore simbolico e sociale.

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Maggio in Italia, destinazioni da sogno per una fuga primaverile imperdibile

Giosuè Carducci, poeta, scrittore e critico letterario italiano, nella sua Maggiolata scrisse: “O maggio, che all’aria odorosa, nel cielo apri l’arcobaleno, e di fiori il prato rosa t’impreziosisce il cammino”, e di certo noi di SiViaggia non possiamo fare altro che essere d’accordo con lui, perché questo è un periodo davvero speciale per stare all’aria aperta.

Il quinto mese dell’anno, infatti, è forse il migliore per viaggiare o per fare delle gite fuori porta per osservare i fiori che sbocciano come piccoli miracoli, le città storiche con i loro abiti migliori e le spiagge paradisiache che sono praticamente deserte. Il nostro Paese, per fortuna, offre tutto questo e molto più, ma scegliere la propria destinazione non è sempre facile. Per questo motivo, abbiamo pensato noi a selezionare per voi i luoghi migliori d’Italia dove andare a maggio.

Val di Funes (e le Dolomiti in primavera)

Le gite fuori porta servono anche per fuggire dal caos e dallo stress che caratterizza le città. Partendo da questo presupposto, uno dei luoghi top del Belpaese in cui rifugiarsi è la Val di Funes, in Trentino-Alto Adige. Ci troviamo quindi nel cuore delle Dolomiti e in una zona che durante il mese di maggio si trasforma in un quadro naturale vivente, grazie al cielo azzurro e ai prati verdi punteggiati di fiori selvatici.

Parliamo quindi di un paesaggio bellissimo e privo delle folle estive, in cui si snodano numerosi sentieri che conducono verso piccoli borghi caratterizzati da una tranquillità quasi surreale. Da non perdere per esempio è la Chiesa di Santa Maddalena, un piccolo edificio bianco che emerge dalla terra e circondato dall’emozionante panorama delle Dolomiti. La Val di Funes, tra le altre cose, è anche uno dei posti migliori per ammirare il raro fenomeno dell‘Enrosadira, che colora i profili di queste montagne di mille sfumature di rosa.

Val d’Orcia, tra paesaggi Unesco

Poetica durante tutto l’anno, ma dalla bellezza struggente a maggio, è la Val d’Orcia, nella Toscana meridionale. Patrimonio dell’Umanità Unesco, è famosa in tutto il mondo per le sue dolci colline, i cipressi secolari e i vigneti che si estendono a perdita d’occhio, e che durante il quinto mese dell’anno sono al massimo del loro splendore: la natura è rigogliosa, le temperature sono miti e l’atmosfera è tranquilla, lontana dalla frenesia dell’estate.

Tra le tappe da fare segnaliamo:

  • Montalcino: un must per gli amanti del vino (e non solo);
  • Pienza: città ideale del Rinascimento e piccolo gioiello di architettura;
  • Bagno Vignoni: borgo perfetto per una passeggiata rilassante e dove poter fare anche un’esperienza termale.
Val d'Orcia, primavera

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Un meraviglioso angolo della Val d’Orcia in primavera

Pantelleria, a caccia d’estate

Maggio può rivelarsi un mese interessante persino per tentare di andare al mare, e una meta italiana ottimale per questo scopo è l’Isola di Pantelleria. Definita la “Perla Nera del Mediterraneo”, è un angolo remoto e selvaggio della Sicilia, che a differenza di altre località della regione conserva un’anima autentica e incontaminata: ci sono paesaggi vulcanici, terme naturali, muretti a secco, vigneti eroici e calette nascoste.

Le temperature sono già piacevoli e il paesaggio è emozionante per via della macchia mediterranea in fiore, i campi di capperi, vigneti verdissimi, e un profumo inebriante di erbe selvatiche e mare. Qui, oltre a rilassarsi sulle spiagge quasi deserte, si può fare trekking su un antico cratere spento, il Monte Gibele, oppure scoprire Lo Specchio di Venere, un lago termale con fanghi naturali ricchi di minerali e acque calde in cui immergersi.

Val di Mello, La Yosemite d’Italia

La Val di Mello, in Lombardia, permette di rimanere in Italia ma sentirsi negli Stati Uniti. Se vi state chiedendo come sia possibile, la risposta è molto semplice: a causa delle sue incredibili caratteristiche naturalistiche e morfologiche, è simile a una famosissima (e amatissima) zona della California, tanto che il suo soprannome è Yosemite italiano. A maggio, questo angolo incantevole a non troppa distanza da Milano, si risveglia dopo l’inverno, offrendo prati color smeraldo, fiori di campo che sbocciano ovunque, e il torrente Mello che brilla d’acqua cristallina.

Tantissimi sono i trekking disponibili, come le occasioni per potersi dedicare ad attività più avventurose tra cui, ad esempio, l’arrampicata. Qualunque sia il vostro desiderio, vi ritroverete in un’oasi perfetta per staccare la spina, dove camminare nella natura incontaminata, respirare aria pura e riscoprire il piacere delle cose semplici.

Giardino di Ninfa, fioritura monumentale

Una gita fuori porta da fare assolutamente a maggio in Italia è quella verso il Giardino di Ninfa, nel comune di Cisterna di Latina, tra Roma e Latina. Ci vuole poco più di un’ora per arrivarci dalla Capitale, e non appena vi si approda si avverte la sensazione di essere al cospetto di un parco antico e monumentale, in cui esplodono colori e profumi di rose rampicanti, glicini, iris, peonie, papaveri e rododendri.

Molto probabilmente vi sembrerà di stare in un posto fuori dal mondo perché il giardino è stato creato tra le rovine di Ninfa, un’antica cittadina distrutta nel XIV secolo. Da queste parti torri, chiese, mulini, ponti e strade in pietra convivono con la vegetazione, ma anche con fiumi e sorgenti che scorrono tra i vialetti formando laghetti cristallini, ruscelli e specchi d’acqua che riflettono le piante e le rovine. Tra i punti migliori in cui scattare una foto-ricordo ci sono il Ponte Romano coperto di glicine, i resti della Chiesa di Santa Maria Maggiore e il Lago delle Ninfee con ninfee rosa e bianche in fiore.

Craco, la bellezza della decadenza

Infine, una delle località migliori in cui andare a maggio in Italia è il borgo di Craco, in provincia di Matera, che è una delle città fantasma più scenografiche del nostro Paese. A colpire è sicuramente il paesaggio in cui è immerso, ma anche la sua bellezza spettrale. Del resto, in passato era un paesino di origine medievale vivo e abitato, che venne poi abbandonato negli anni ’60 a causa di frane e smottamenti.

Da allora è rimasto cristallizzato nel tempo, e il suo fascino decadente è stato spesso il soggetto di diversi set cinematografici. Vi basti pensare che qui hanno girato film del calibro de La passione di Cristo di Mel Gibson. È bene sapere, tuttavia, che occorre organizzarsi poiché si può visitare esclusivamente con guida autorizzata. Il motivo? Il borgo è meraviglioso ma diroccato, quindi è fondamentale scoprirlo in completa sicurezza.