Categorie
Location di film e serie TV Luoghi da film Viaggi

Dove è stato girato La Fabbrica di Cioccolato: tutte le location del film di Tim Burton

Il film La Fabbrica di Cioccolato del 2005, diretto da Tim Burton e basato sul romanzo di Roald Dahl, ha conquistato il pubblico di tutto il mondo grazie al suo stile visivo inconfondibile e alla sua atmosfera fiabesca. Il film racconta la storia di Charlie Bucket, un bambino gentile e generoso che vive con la sua famiglia in difficoltà economiche. La sua vita cambia quando trova uno dei rarissimi biglietti d’oro che gli permettono di visitare la straordinaria fabbrica di cioccolato dell’eccentrico Willy Wonka.

All’interno della fabbrica si apre un mondo incantato, un vero e proprio regno di dolci meraviglie e invenzioni sorprendenti, abitato dai minuscoli e instancabili Umpa Lumpa. Charlie, insieme ad altri quattro bambini vincitori, intraprende un viaggio straordinario guidato dallo stesso Wonka. Accanto alla trama principale, il film sviluppa anche un toccante racconto parallelo sul passato di Willy Wonka: la sua difficile infanzia, il rapporto complicato con il padre e la capacità di Charlie di aiutarlo a ritrovare un senso di famiglia e di affetto.

Ma ti sei mai chiesto dove è stato girato La Fabbrica di Cioccolato? Le location del film spaziano tra studi cinematografici e luoghi reali che hanno contribuito a dare vita all’universo magico di Willy Wonka.

Dove è stato girato

Gran parte delle riprese del film è stata girata nel Regno Unito, precisamente ai Pinewood Studios, uno dei più famosi studi cinematografici al mondo. Situati a Iver Heath, nei pressi di Londra, i Pinewood Studios sono noti per aver ospitato produzioni iconiche come James Bond e Star Wars. Per La Fabbrica di Cioccolato Tim Burton scelse di costruire set reali anziché affidarsi esclusivamente alla computer grafica. Questa scelta artistica permise di ricreare ambienti spettacolari e surreali, come il fiume di cioccolato e i giardini di zucchero, conferendo al film un fascino visivo autentico e tangibile.

Oltre agli studi di Pinewood, il regista ha scelto altre location britanniche per alcune scene esterne. Tra queste spiccano Hatfield House, High Wycombe e St Albans, cittadina dove compaiono luoghi riconoscibili come il celebre pub Ye Olde Fighting Cocks — considerato uno dei più antichi d’Inghilterra — e il pittoresco Verulamium Park, perfetto per le inquadrature che evocano il mondo reale di Charlie Bucket e la sua famiglia.

fabbrica cioccolato Willy Wonka

ANSA

La fabbrica cioccolato di Willy Wonka

Hatfield House

Hatfield House è in questo film la casa di Veruca Salt. Una delle più magnifiche e storiche dimore dell’Inghilterra, situata nell’Hertfordshire, a circa 30 chilometri da Londra, è un’elegante residenza giacobiana del XVII secolo, costruita nel 1611 per Robert Cecil, primo conte di Salisbury. La tenuta conta ben 223 stanze, arredate con mobili pregiati, dipinti e arazzi d’epoca, ed è circondata da un vasto parco — il Great Park — che regala un’atmosfera regale e senza tempo.

Oltre a essere stata la residenza d’infanzia della regina Elisabetta I, oggi ospita eventi, mostre, concerti e riprese cinematografiche. Negli anni è apparsa in numerosi film, tra cui La Favorita, Paddington 2, Sherlock Holmes, The Crown e Bridgerton.

Verulanium Park

Questo luogo è stato utilizzato come una delle location esterne per rappresentare la città dove vive Charlie Bucket con la famiglia. Sorge sul terreno dell’antica città romana di Verulamium, una delle più importanti colonie dell’Impero Romano in Britannia. I resti archeologici, ancora visibili oggi, includono parti delle mura cittadine, mosaici e un anfiteatro risalente al II secolo d.C.

All’interno del parco si trova anche il Verulamium Museum, che espone reperti romani scoperti nella zona e racconta la storia di St Albans e della sua eredità classica. Accanto al museo, il grande lago artificiale è una delle attrazioni più amate del parco, ideale per passeggiate, picnic o semplicemente per godersi la vista dei cigni e delle oche che lo popolano.

Verulanium Park

iStock

Verulanium Park

Oltre il Regno Unito

Oltre al Regno Unito, la produzione ha coinvolto anche altre nazioni, tra cui Germania, Stati Uniti, Canada e Yemen, conferendo al film una dimensione internazionale e visivamente ricca.

Gengenbach: la pittoresca cittadina tedesca

Gengenbach, una splendida località della Germania sud-occidentale, situata nel distretto di Ortenau, nella regione del Baden-Württemberg è sfondo della scena che introduce il primo vincitore del biglietto d’oro, Augustus Gloop. Con poco più di 11.000 abitanti, Gengenbach è considerata una delle cittadine più affascinanti della Foresta Nera, grazie alle sue caratteristiche case a graticcio del XVIII secolo, alle stradine acciottolate e alla sua atmosfera fiabesca che sembra uscita direttamente da un racconto di Roald Dahl.

Il centro storico ospita edifici di grande interesse come il Municipio di Gengenbach, famoso per la sua facciata che durante il periodo natalizio si trasforma in un gigantesco calendario dell’Avvento, e la Stadtkirche Sankt Marien, una chiesa barocca che domina la piazza principale. La città sorge nella valle inferiore del fiume Kinzig, ai piedi della Foresta Nera, e rappresenta una tappa imperdibile per chi ama l’architettura tradizionale e i paesaggi naturali della Germania.

Sana’a nello Yemen

Tra le sequenze più curiose e suggestive di La Fabbrica di Cioccolato c’è quella ambientata in un mercato nordafricano, girata per rappresentare Marrakesh. Sebbene la scena rappresenti un mercato di Marrakesh, in realtà è stata girata a Sana’a, nello Yemen, presso la celebre Bab al-Yaman. Si tratta di una delle più importanti testimonianze storiche della capitale yemenita: un’imponente porta monumentale che segna l’ingresso alla città vecchia.

Bab al-Yaman è l’unica rimasta delle sette porte originarie che in passato consentivano l’accesso alla città fortificata di Sana’a. Oggi è considerata il simbolo del patrimonio architettonico yemenita e un punto di riferimento per i visitatori. Attorno alla porta si estende un vivace souk tradizionale, dove si vendono tessuti, spezie e artigianato locale, in un’atmosfera che rievoca i mercati di un tempo.

Yemen

iStock

Yemen
Categorie
itinerari culturali Location di film e serie TV Luoghi da film Viaggi Viaggi On the Road

Il Maestro, tutte le location del film con Pierfrancesco Favino tra Lazio e Marche

Il Maestro, il nuovo film con Pierfrancesco Favino, è stato presentato in anteprima alla Mostra del cinema di Venezia 2025 e dal 13 novembre 2025 è al cinema. Diretto da Andrea Di Stefano, che ha confessato una natura autobiografica dell’avventura on the road che esplora il mondo del tennis dal punto di vista umano e personale, non racconta solo la storia di Felice e del suo allenatore Raul Gatti.

Trasporta lo spettatore in un viaggio attraverso alcuni degli scenari più suggestivi del Centro Italia. Le location, scelte con cura, diventano parte integrante della narrazione, riflettendo le emozioni e la crescita dei protagonisti.

Di cosa parla

È estate, fine anni Ottanta. Felice ha tredici anni e un destino già scritto sulle spalle: anni di allenamenti serrati e aspettative paterne lo hanno preparato a sfidare i migliori nei tornei nazionali di tennis. Per affinarne il talento, il padre lo affida a Raul Gatti, un uomo che si definisce ex campione e che vanta, con un po’ di presunzione, un ottavo di finale al Foro Italico.

Quello che inizia come un allenamento rigoroso si trasforma presto in un viaggio lungo la costa italiana, fatto di partite intense, piccoli inganni e incontri strani e indimenticabili. In questa avventura, Felice impara a conoscere il gusto della libertà, mentre Raul, tra una battuta e l’altra, intravede la possibilità di riscattarsi e ricominciare. Tra il ragazzo e il suo mentore nasce un legame raro e sorprendente, così fragile e prezioso come certe estati che, una volta passate, non tornano più.

Il Maestro film 2025

Ufficio stampa

Pierfrancesco Favino e Valentina Bellè ne Il Maestro

Dove è stato girato

La pellicola prende avvio a Roma, città simbolo di formazione e regole, da cui i due protagonisti iniziano il loro percorso. Da qui parte un viaggio on the road che li conduce lungo la costa del Lazio e delle Marche, trasformando il paesaggio in un vero e proprio protagonista del racconto.

Tra le prime tappe, troviamo Formia e Gaeta, dove il mare e i colori della costa laziale fanno da cornice alle prime sfide e ai momenti di confronto tra Felice e Raul. Il tennis, inizialmente elemento di tensione tra i due, si trasforma progressivamente in metafora della vita e strumento di complicità, mentre i luoghi attraversati diventano specchio dei loro stati d’animo.

Il viaggio prosegue nelle Marche, con scenari che incantano per la loro bellezza naturale. San Benedetto del Tronto e Grottammare offrono spiagge e lungomare che evocano spensieratezza e libertà, mentre Ancona e Portonovo, nella celebre Riviera del Conero, regalano scorci suggestivi che sottolineano il percorso di crescita interiore dei protagonisti. Qui, tra panorami mozzafiato e piccoli borghi costieri, il film trova la sua dimensione più poetica e contemplativa.

San Benedetto del Tronto

iStock

San Benedetto del Tronto

In ogni location, il paesaggio non è mai semplice sfondo: diventa parte della storia stessa, accompagnando Felice e Raul nell’evoluzione del loro rapporto. Ogni città, ogni spiaggia e ogni campo da tennis contribuisce a raccontare un’estate che cambia per sempre i due personaggi, in cui il tennis diventa ponte tra passato e futuro, tra disciplina e libertà.

Da Roma alla Riviera del Conero, Il Maestro invita gli spettatori a un viaggio tra luoghi reali e metafore profonde, in cui i paesaggi italiani diventano teatro dei sentimenti, delle sfide e delle scoperte di sé.

Categorie
Luoghi da film Viaggi

I luoghi di Mrs Playmen, la serie Netflix con Carolina Crescentini nell’Italia degli Anni ’70

Dal 12 novembre è disponibile su Netflix Mrs Playmen, la nuova serie in 7 episodi prodotta da Aurora TV e ispirata alla storia di Adelina Tattilo, l’editrice della celebre rivista erotica italiana che ha rivoluzionato la società negli Anni ’70. La serie, diretta da Riccardo Donna e scritta da Mario Ruggeri insieme a Eleonora Cimpanelli, Chiara Laudani, Sergio Leszczynski e Alessandro Sermoneta, vede nel cast Carolina Crescentini, Filippo Nigro, Giuseppe Maggio, Francesca Colucci, Domenico Diele, Francesco Colella, Lidia Vitale e Giampiero Judica.

Di cosa parla

Mrs Playmen racconta la vita di Adelina Tattilo, una donna pionieristica in un’epoca in cui le donne erano spesso relegate al ruolo di madri e casalinghe. Cattolica devota ma anticonformista, Adelina sfidò il conservatorismo della Roma degli Anni ’70, combattendo per il divorzio, il diritto all’aborto e l’emancipazione femminile. Dopo essere stata lasciata sola dal marito, Saro Balsamo, affronta i creditori e reinventa Playmen, trasformandola in una rivista sofisticata e all’avanguardia.

Circondata da un team di intellettuali, creativi e fotografi, Adelina abbatté tabù, provoca l’establishment e dà vita a una vera e propria rivoluzione culturale numero dopo numero. Con la sua storia, Mrs Playmen non è solo una serie su una rivista: è il racconto di come una donna coraggiosa riuscì a riscrivere le regole della società italiana.

Mrs Playmen Roma

Netflix

Mrs Playmen Roma

Dove è stata girata

Siamo a Roma, negli Anni ’70. Non si sa con precisione in che anno, ma non importa. Ciò che conta è cogliere lo spirito di quel tempo, muovendosi in una Roma al massimo della sua forma. Quella luce, quei colori, quella musica. E poi le donne e gli uomini che hanno vissuto e plasmato quegli anni incredibili“, ha detto il regista Riccardo Donna.

Le riprese si sono svolte tra gennaio e maggio 2024, per un totale di 20 settimane e con una troupe composta da oltre 80 professionisti. La produzione ha ricreato l’Italia degli Anni ’60 e ’70, mescolando riprese in esterni con scene girate in studi cinematografici. Roma, invece, è stata scelta non solo per le riprese negli studi, ma anche per diverse scene chiave ambientate nella città in cui si svolse la vera storia di Playmen.

Roma

iStock

Vista su Roma

Un dettaglio curioso riguarda alcune scene girate a bordo di un autobus storico romano, definito “l’unico autobus storico romano ancora esistente e indispensabile per una nuova realizzazione”. L’autista ha raccontato che avere a bordo Carolina Crescentini è stato “un grande onore”, mentre la produzione Netflix ha sfruttato il bus per ricreare gli spostamenti della Roma degli Anni ’70.

Poi, a parte luoghi iconici come il Colosseo, San Pietro e alcune vie famose del centro storico, sono riconoscibili nei vari episodi  i locali del Jackie O’ e del Piper.

Ma, oltre alla capitale, alcune location sono state selezionate a Torino e in Costa Azzurra. Come ha sottolineato Donna, la serie passa “dallo charme della Costa Azzurra alla miseria del Mandrione, dall’eleganza alla moda dell’attico di Adelina ai nightclub equivoci” riempiendo le inquadrature di luoghi suggestivi e di carattere che partecipano alla narrazione. “Con un trucco cinematografico, abbiamo collocato la grande redazione della rivista più audace dell’epoca, affacciata direttamente sul Cupolone, simbolo per eccellenza della cristianità e della tradizione. Una sfida visiva, ma anche ideologica“, ha aggiunto, suggerendo che le location sono in parte ricreate grazie ai moderni strumenti al servizio del cinema.

Tra le location utilizzate figurano infatti Torino e gli stabilimenti Cinecittà e Cinecittà World vicino a Roma. Torino, con la sua lunga tradizione cinematografica e il mix di architettura ottocentesca e novecentesca, ha fornito scenografie perfette per ricreare gli interni e le facciate storiche dell’epoca.

Categorie
Città d'Arte itinerari culturali Luoghi da film Viaggi

Il Commissario Ricciardi 3, tutte le location della fiction Rai con Lino Guanciale

Napoli, dicembre 1933. Il commissario Luigi Alfredo Ricciardi torna a indagare guidato dal suo infallibile intuito e dal dono che lo distingue da tutti gli altri: la capacità di vedere i fantasmi delle vittime di morte violenta e di ascoltarne l’ultimo pensiero. Su Rai 1 torna il personaggio più amato nato dalla penna di Maurizio de Giovanni, con la terza stagione della serie tv Il Commissario Ricciardi, in onda in quattro prime serate a partire da lunedì 10 novembre.

Il primo episodio della terza stagione, “Per mano mia”, è tratto dal romanzo di Maurizio de Giovanni “Per mano mia. Il Natale del commissario Ricciardi”; il secondo episodio “I vivi e i morti” è tratto da “I vivi e i morti. Un’indagine del commissario Ricciardi”; il terzo, “Il purgatorio dell’angelo” è preso dall’omonimo libro di De Giovanni; la quarta e ultima puntata, “Il pianto dell’alba”, infine, è la trasposizione televisiva di “Il pianto dell’alba. Ultima ombra per il commissario Ricciardi”.

Questa nuova stagione racconta un momento cruciale nella vita di Ricciardi: nonostante il peso del suo “fatto” continui a tormentarlo, nella sua esistenza sembra filtrare finalmente un raggio di luce. Dopo un lungo e silenzioso corteggiamento con la sua vicina Enrica Colombo, il commissario trova il coraggio di presentarsi al padre della donna e di ufficializzare il loro legame.

Cosa succede nella terza stagione

I due iniziano così a frequentarsi, anche se devono affrontare le opposizioni della madre di Enrica. Resta però un segreto inconfessabile: la donna che Ricciardi ama ignora del tutto il suo terribile dono, e il commissario continua a portarne il peso in solitudine. Nel frattempo, il brigadiere Maione è nuovamente travolto dal dolore per la perdita del figlio Luca, un fantasma del passato che non smette di perseguitarlo.

Il dottor Modo, invece, si trova ad aiutare il figlio di Lina, la prostituta amata e tragicamente uccisa dai ragazzi di strada con cui il giovane stesso aveva avuto a che fare. Sul fronte sentimentale, Livia ha intrecciato una relazione con il maggiore Manfred, l’ex corteggiatore di Enrica. Un legame nato dal sacrificio. Continua anche l’intenso rapporto di amicizia tra Ricciardi e la contessa Bianca Palmieri di Roccaspina, che si ritrova nuovamente coinvolta nelle indagini del commissario.

La loro vicinanza costringerà la contessa a una decisione difficile, capace di compromettere per sempre la sua reputazione. Tra i vari casi affrontati in questa stagione, Ricciardi dovrà confrontarsi con un assassino seriale, in un’epoca in cui il concetto stesso di “serial killer” era ancora sconosciuto alla criminologia.

Commissario Ricciardi 3

Ufficio stampa RAI

Una scena de Il Commissario Ricciardi 3

Dove è stata girata

Vediamo la Napoli povera, la stessa delle altre due stagioni, che è stata ricostruita dagli scenografi a Taranto vecchia. Poi c’è la Napoli ricca, ricostruita in città e a Roma. Di Napoli sono stati utilizzati luoghi iconici dell’epoca fascista, come il Palazzo delle Poste o la Casa del Mutilato“, racconta il regista a proposito delle location, rivelando, tra i luoghi più suggestivi in cui ha girato, il Museo Filangieri di Napoli.

L’atmosfera autentica dei vicoli del centro storico di Napoli, che restituisce la vera vita popolare, è stata in parte ricreata nelle stradine e piazze di Taranto vecchia, seguendo la stessa scelta adottata nelle stagioni precedenti. Le riprese nel capoluogo ionico si sono svolte dal 16 marzo al 19 aprile 2024, per un totale di cinque settimane. Successivamente, cast e troupe si sono trasferiti a Roma, dove le riprese sono proseguite fino alla fine di maggio.

Taranto

iStock

Taranto vecchia

Nella Napoli degli anni Trenta, sotto il regime fascista, Ricciardi ricopre il ruolo di commissario alla Regia Questura di Napoli. Nella fiction il suo ingresso avviene attraverso il Palazzo della Prefettura, uno degli edifici più scenografici di Piazza del Plebiscito, dominata a est dal Palazzo Reale e a ovest dalla facciata neoclassica con colonnato della Basilica di San Francesco di Paola. Gli interni della Questura sono stati ricreati nel cortile del Museo di Capodimonte.

Il Palazzo della Prefettura si affaccia anche su Piazza Trieste e Trento, dove al pian terreno si trova il celebre Caffè Gambrinus, storico locale in stile liberty. È proprio qui che Maurizio De Giovanni ha immaginato Ricciardi, trasformandolo nel protagonista dei suoi romanzi. Il commissario trascorre spesso il suo tempo al Gambrinus, incontrando l’amico dottor Bruno Modo e Livia Lucani.

Di fronte si erge il prestigioso Teatro di San Carlo, teatro del delitto di un famoso tenore nella serie. Sulla piazza si affaccia anche la seicentesca Chiesa di San Ferdinando, nota come Chiesa degli Artisti, dove Ricciardi ha colloqui con don Pierino Fava, prete appassionato di opera. Poco distante si distingue anche il Teatro Sannazaro, situato in via Chiaia.

Napoli e Taranto: ricostruire gli anni Trenta

Alcune ambientazioni, come i camerini e la sartoria del San Carlo o la via Toledo d’epoca con i negozi dei Colombo, sono state ricostruite nell’ex area NATO di Bagnoli. I vicoli a gradoni del centro storico, apparentemente napoletani, sono in realtà le postierle di Taranto, che collegano la parte alta e bassa della città. Qui sono state girate scene di interni ed esterni, tra cui via Duomo e via Nuova.

A Portici, la Reggia è stata trasformata in un ospedale, mentre l’ex Collegio Landriani ha ospitato altre riprese.

Numerosi palazzi napoletani hanno fatto da scenario: la Pensione Belvedere che è in realtà Villa Volpicelli, edificio seicentesco a Posillipo; Villa Pignatelli; Palazzo Mondo a Capodrise (CE), che nella finzione è la residenza dei duchi Musso di Camparino; la Chiesa di Santa Maria Donnaregina Nuova.

Categorie
Location di film e serie TV Luoghi da film Natale Viaggi

Mamma, ho perso l’aereo, tutte le location del grande classico di Natale

Molti ricordano con affetto le avventure di Kevin McCallister, il protagonista di un film anni ’90 ancora ricercatissimo sulle piattaforme di streaming e con l’occasione del 35esimo anniversario nel 2025 vogliamo ripercorrere tutte le location di Mamma, ho perso l’aereo.

Ci sono tradizioni che accomunano un po’ tutte le famiglie e tra queste c’è quella di rivedere film natalizi che hanno fatto la storia. Un cult ormai entrato nel cuore di tutti? Mamma, ho perso l’aereo che è conosciuto anche con il nome originale Home Alone. Arrivato sui grandi schermi nel 1990, compie 35 anni: per l’occasione è stato rimasterizzato in 4K e per pochissimi giorni torna al cinema.

Dal 4 al 10 dicembre 2025, solo per una settimana, si potranno rivedere nelle grandi sale le avventure di Kevin sgranocchiando popcorn al caramello e altre leccornie.  Ma dove è stato girato Mamma, ho perso l’aereo? Quali sono le location del film? Vediamo insieme i luoghi reali dove Kevin McCallister ha scritto la storia del cinema di Natale.

La casa dei McCallister a Winnetka in Illinois

Indipendentemente dall’età tutti la riconoscerebbero al primo sguardo: la casa dei McCallister esiste davvero e si trova al 671 Lincoln Avenue a Winnetka, in Illinois.

Impossibile resistere al fascino dell’edificio di Chicago con la facciata di mattoni rossi, vialetto innevato e addobbi a tema. È proprio qui che il protagonista resta solo per Natale e trasforma l’abitazione in un campo di battaglia per difendersi da Harry e Marv, i ladri più famosi del cinema.

La dimora è una vera abitazione privata, tuttora esistente (e abitata), diventata meta di pellegrinaggi per i fan di tutto il mondo. Ma c’è un piccolo segreto: gli interni che vediamo nel film non sono stati girati lì.

Per muoversi più liberamente con la troupe e le attrezzature, gli scenografi ricostruirono la casa nella palestra di una scuola dismessa, la New Trier High School, trasformata per l’occasione in un perfetto set natalizio.

Winnetka e i dintorni di Chicago

Tra le location principali del film Mamma, ho perso l’aereo c’è Winnetka, una classica cittadina nei dintorni di Chicago che sembra interpretare l’immagine iconica del Natale americano con strade alberate e villette innevate. Tra i luoghi più riconoscibili c’è Hubbard Woods Park, il parco cittadino dove il piccolo eroe cerca di sfuggire alla paura e alle prime disavventure in solitudine.

La chiesa di Kevin

Uno dei momenti più toccanti del film è quando Kevin trova rifugio in chiesa, mentre il coro canta dolci melodie natalizie. L’esterno che vediamo è quello della Trinity United Methodist Church di Wilmette, un’altra cittadina nei dintorni di Chicago. Gli interni, invece, furono girati alla Grace Episcopal Church di Oak Park, più a ovest.

Scoprire le location di un film classico di Natale come questo è un’emozione e ci riporta tutti indietro nel tempo di 35 anni; per un anniversario speciale come questo un rewatch è d’obbligo e farlo al cinema è un’occasione da non perdere. Questi sono i luoghi del primo film, il seguito è invece stato girato a New York e ha ottenuto altrettanto successo.

Categorie
America Centrale Asia Cuba Europa Luoghi da film luoghi misteriosi Repubblica Ceca Slovacchia Thailandia vacanze avventura Viaggi

I luoghi reali di Fantaghirò, dove è stata girata la fiaba cult degli Anni ’90

Negli Anni ’90 Fantaghirò ha conquistato intere generazioni con le avventure di una principessa coraggiosa, tra magie, nemici terrificanti e storie d’amore impossibili. La miniserie italiana, ispirata alla fiaba popolare toscana “Fanta-Ghirò, persona bella”, ha saputo creare un mondo fantastico unico grazie non solo alla sceneggiatura e ai personaggi, ma anche alle location mozzafiato in cui è stata girata.

Dalla Repubblica Ceca alla Slovacchia, passando per Cuba e Thailandia, ogni set ha contribuito a costruire l’atmosfera fiabesca che ha reso celebre la saga.

Di cosa parla Fantaghirò

La serie prende spunto dalla fiaba tradizionale toscana, in cui una giovane principessa dimostra coraggio e intelligenza affrontando prove impossibili e conquistando l’amore di un re nemico, portando pace tra due regni. Nella trasposizione di Lamberto Bava del 1991, Fantaghirò diventa una guerriera moderna: indipendente, audace e capace di innamorarsi di Romualdo a prescindere dal suo genere.

I film raccontano le sue battaglie contro forze oscure, streghe malvagie e creature fantastiche, in un mondo che mescola magia, romanticismo e avventura.

Fantaghirò Remo girone

ANSA

Alessandra Martinez e Remo Girone in Fantaghirò

Dove è stato girato

Sebbene gran parte delle riprese siano avvenute all’estero, la produzione, i costumi e la scenografia sono interamente italiane. Grazie alla combinazione di set naturali, castelli fiabeschi e scenografie esotiche, Fantaghirò è riuscita a creare un mondo suggestivo e senza tempo, capace di affascinare ancora oggi chi l’ha amata negli Anni ’90.

Thailandia

Per Fantaghirò 4, alcune scene sono state girate in Thailandia. In particolare nell’antica città museo di Samut Prakan (Mueang Boran), a circa 30km a sud-est di Bangkok. I templi e le architetture orientali hanno contribuito a ricreare il regno di Re Tohor, dove Fantaghirò si reca per fermare il male. Le atmosfere esotiche dei paesaggi tropicali e delle costruzioni storiche hanno fornito uno sfondo perfetto per un racconto fantasy dai toni avventurosi e misteriosi, dando agli spettatori la sensazione di entrare in un mondo lontano e incantato.

Templi dell'antica città di Samut Prakan in Thailandia

iStock

Templi dell’antica città di Samut Prakan

Cuba

Il quinto film della saga, Fantaghirò 5, ha avuto come set principale Cuba, scelto per la sua bellezza naturale e i suoi paesaggi tropicali, ma anche per motivi economici. A raccontarlo fu il regista Lamberto Bava: «Abbiamo scelto Cuba per contenere i costi e dare alla serie un’ambientazione completamente diversa. Qui c’è una scuola di cinema straordinaria, con tecnici preparati e manodopera qualificata. Certo, la burocrazia rallenta un po’ tutto, ma a Cuba non si compra nulla solo con il denaro».

Qui approda il galeone volante del cattivissimo Senzanome e della sua ciurma di arcimboldi vegetali. Tra spiagge, grotte e il Parco forestale metropolitano de L’Avana, sono state girate le scene più spettacolari, incluso il galeone dell’orco mangiabambini. In questo capitolo, Fantaghirò incontra le Memosughe, creature che succhiano i suoi sentimenti, e deve ricostruire la propria vita in un mondo parallelo, lontano dall’amore per Romualdo e dalla sua famiglia.

Parco Avana

iStock

Parco metropolitano dell’Avana a Cuba

Nelle foreste dell’Avana, dove un tempo fu girato il primo Tarzan con Johnny Weissmuller, è stato costruito il galeone pirata in scala reale, mentre gli studi televisivi della Riv, ricavati negli ex locali della Fox, sono stati trasformati in un mondo di magie, streghe e fumi colorati grazie agli effetti speciali di Sergio Stivaletti.

I castelli della Repubblica Ceca

Nonostante le ambientazioni esotiche, i castelli dell’Est Europa restano il cuore della saga. Il castello di Bouzov, in Repubblica Ceca, è stato scelto come dimora di Fantaghirò. La sua architettura gotico-rinascimentale ha regalato alle scene un’atmosfera fiabesca, impreziosita dal celebre pozzo in cui la principessa viene isolata dalle sorelle.

Il castello di Pernstejn ha invece rappresentato la residenza di Romualdo, con torri slanciate e boschi incantati che hanno fatto da sfondo ai momenti romantici della serie. In Slovacchia, il castello di Bojnice ha ospitato le scene del palazzo della Strega Nera, con le sue torri, le mura ricoperte di edera e i giardini incantati. I fiumi, i laghi e le foreste circostanti hanno completato il quadro, rendendo ogni avventura visivamente memorabile.

Castello di Pernstejn

iStock

Castello di Pernstejn
Categorie
Borghi isole Luoghi da film vacanze avventura Viaggi Viaggi Avventura

The Lost City: le location mozzafiato dell’avventura con Sandra Bullock e Channing Tatum

Ambientato su un’isola pittoresca e senza nome, The Lost City (2022) cattura lo spettatore con paesaggi mozzafiato e scenografie curate nei minimi dettagli, che fanno da sfondo all’avventura rocambolesca di una celebre scrittrice di romanzi rosa e del suo affascinante “cover man”, interpretati da Sandra Bullock e Channing Tatum.

La storia segue il rapimento della protagonista da parte di un eccentrico miliardario e il suo viaggio alla scoperta dei misteri di un’antica città descritta nei suoi libri, mentre il suo compagno cerca coraggiosamente di salvarla. Il film diretto da Aaron e Adam Nee attraversa ambienti diversi, dalle foreste lussureggianti alle suggestive grotte subacquee, offrendo un mix perfetto di azione, humor e scenari naturali da sogno.

Dove è stato girato

Le riprese si sono svolte principalmente sull’incantevole isola della Repubblica Dominicana, meta cinematografica di molti film famosi come Pirati dei Caraibi: La maledizione della prima luna, Fast & Furious 7 e il più recente Shotgun Wedding.

Portillo

La regione di Portillo è famosa per le sue spiagge soleggiate e la splendida costa. Tuttavia, ciò che ha catturato l’attenzione del team di produzione è stata la giungla ricca di una vegetazione lussureggiante. Gran parte delle scene ambientate nella foresta sono state girate proprio qui, tra cui la fuga di Loretta (Sandra Bullock) e Alan (Channing Tatum) dal sito archeologico in cui sono tenuti prigionieri, e la memorabile scena dell’attacco in motocicletta.

Il sito archeologico è stato realizzato in una piantagione di cocco chiamata West Grove, nella stessa area. L’area dello scavo è stata trasformata in modo scenografico, con tende e tavoli da lavoro a sottolineare il poco interesse di Abigail Fairfax (Daniel Radcliffe) per l’archeologia e la sua ossessione per l’apparenza di grandezza.

Secondo quanto riportato da Conde Nast Traveler, Radcliffe ha spiegato sul set: «Ogni volta che entri in scenografie come questa e vedi la quantità di lavoro che è stata impiegata, rimani stupito. E questo aiuta il pubblico a capire chi è Fairfax. Non è davvero interessato all’archeologia; per lui conta solo lo sfarzo e l’apparenza».

Altos de Chavón

La vivace cittadina in cui vediamo per la prima volta Loretta e Alan ballare insieme, consolidando la nascente storia d’amore che si sviluppa poi nel corso del film, è stata girata ad Altos de Chavón. Il borgo è stato costruito negli Anni ’70 per richiamare i villaggi mediterranei del XVI secolo, con vicoli acciottolati e persiane in legno. Grazie al suo stile pittoresco e idilliaco, la cittadina ha offerto lo sfondo perfetto per il momento romantico della coppia.

Altos de Chavón è anche una popolare attrazione turistica, famosa per il suo anfiteatro romano da 5.000 posti situato vicino al fiume Chavón, che ha ospitato in passato concerti di artisti del calibro di Frank Sinatra. La cittadina si trova inoltre nelle vicinanze del tranquillo resort Casa de Campo, noto per le sue lussuose ville e la raffinata atmosfera.

Altos de Chavon

iStock

Altos de Chavon

Salto de Sacoa

Senza dubbio le scintillanti cascate catturerebbero immediatamente l’attenzione di chiunque, e il luogo è facilmente accessibile al pubblico per una visita. Situata nel Parco Nazionale Los Haitises, la cascata Salto de Sacoa è stata la splendida location scelta dal team di produzione per le scene dell’ingresso alla tomba di Kalaman. Mentre Loretta e Alan esplorano la zona alla ricerca dell’entrata nascosta, la vegetazione lussureggiante e l’acqua cristallina si mostrano da ogni angolo, creando uno sfondo mozzafiato e dinamico che contrasta con l’oscurità della grotta in cui stanno per entrare.

Il getto d’acqua si riversa in uno stagno racchiuso tra valli e vegetazione selvaggia, regalando uno scenario talmente suggestivo da sembrare una cartolina. Il parco si trova nelle vicinanze della capitale, Santo Domingo, e vanta vaste mangrovie e piante subtropicali, elementi che ne fanno una vera e propria gemma naturalistica della Repubblica Domenicana.

Iguabonita Cave

Quando Loretta e Alan si avventurano verso la tomba di Taha e Kalaman cercano di fuggire attraverso una rete di caverne e grotte sottomarine. In realtà sono state utilizzate tre location differenti, sapientemente unite per ricreare il complesso e inquietante sistema mostrato sullo schermo.

Tra queste c’è la grotta sotterranea di Iguabonita, situata all’interno dello Scape Park (a Punta Cana), un noto parco avventura all’aperto molto frequentato sia dai turisti che dai locali. I suoi stretti passaggi e i tortuosi corridoi oscuri mettono a dura prova anche i viaggiatori più coraggiosi, mentre le ampie e maestose cavità aperte lasciano letteralmente senza fiato. Questo suggestivo scenario sotterraneo ha contribuito a creare l’atmosfera di cupezza e malinconia che circonda le tombe di Taha e Kalaman, i cui resti simboleggiano tragicamente  l’amore perduto e la dolorosa perdita di Taha.

Pinewood Studios

Un’altra location fondamentale per le scene delle caverne sono stati i Pinewood Studios a Juan Dolio. Lo studio è famoso per il suo imponente serbatoio d’acqua, utilizzato per girare le sequenze subacquee in cui Loretta e Alan nuotano disperatamente verso la barca durante la loro fuga finale.

Con una vista a perdita d’occhio sul Mar dei Caraibi, il serbatoio è stato lo sfondo di molti film recenti dalle acque profondamente blu, come il thriller psicologico Old di M. Night Shyamalan e l’horror di sopravvivenza 47 Metri di Johannes Roberts. Nonostante The Lost City sia stato girato principalmente in esterni, la produzione ha sfruttato anche i modernissimi set interni offerti da Pinewood Studios.

Samaná, Las Terrenas

The Lost City si conclude con l’immagine fiabesca di Alan che galoppa lungo la spiaggia sul suo cavallo bianco, indossando una camicia bianca con volant e con i capelli biondi che svolazzano al vento. Questa scena è resa ancora più suggestiva dal paesaggio tranquillo, dalle sabbie bianche e dalle acque turchesi della spiaggia di Samaná a Las Terrenas. Si tratta di una delle spiagge lungo la costa nord dell’isola rimaste pressoché incontaminate dall’industria turistica, regalando così una vista spettacolare e autentica.

Spiaggia di Samaná

iStock

Spiaggia paradisiaca di Samaná, a Las Terrenas

Samaná ha rappresentato anche la terza location per le sequenze sotterranee delle caverne nel film, in particolare quelle lungo la parte nord-orientale delle spiagge. Le grotte subacquee si sono rivelate il set perfetto per girare le scene in cui Loretta e Alan attraversano l’acqua avvicinandosi alla tomba di Kalaman. All’interno delle caverne sono visibili diverse pitture murali e incisioni realizzate dal popolo nativo dei Taíno, spesso raffiguranti squali, divinità e balene.

Queste grotte hanno già avuto fama come sfondo iconico per film amatissimi dal pubblico, come Jurassic Park. Secondo quanto riportato dalla stampa locale, la troupe cinematografica ha soggiornato proprio a Samaná durante le riprese, immergendosi completamente nella bellezza naturale della zona.

Categorie
Città d'Arte itinerari culturali Luoghi da film Viaggi

Le location di Hype, la serie Tv Rai che racconta sogni e ambizioni di una periferia italiana

Nel cuore più autentico e meno turistico di Milano è stata ambientata la nuova serie Tv Hype, che racconta sogni, ambizioni e contraddizioni di un gruppo di ragazzi di periferia. Un racconto urbano dove la musica rap diventa linguaggio di libertà e riscatto, e dove la città, con i suoi bar di quartiere, le architetture industriali e i contrasti tra cemento e orizzonti aperti, si trasforma in un vero e proprio personaggio.

Disponibile su RaiPlay dal 31 ottobre 2025, la nuova serie Tv in 8 episodi è diretta da Fabio Mollo e Domenico Croce e coprodotta da Rai Fiction e Fidelio con il contributo del MiC e con il sostegno della Regione Lombardia PR FESR 21-27. Con la partecipazione straordinaria di Ernia, attore e voce narrante, e le musiche originali de I 2Rari, Hype è una finestra sulla Milano meno patinata, ma più viva che mai.

La trama

Hype segue la storia di Anna (Martina Sini), Luca (Lorenzo Aloi) e Marco (Gabriele Careddu), tre amici inseparabili cresciuti tra il QT8 e Bonola, legati dalla passione per la musica rap e dal sogno di sfondare nel mondo discografico. Il loro talento non passa inosservato: la Parsifal, una rinomata etichetta musicale, decide di scommettere su di loro offrendo una possibilità unica.

Ma la scalata al successo si rivela tutt’altro che semplice. Nel quartiere, la mala locale percepisce l’ascesa dei tre ragazzi come una minaccia e comincia a ostacolarli con ricatti e intimidazioni. Tra amicizia, coraggio e tradimenti, Anna, Luca e Marco dovranno capire fin dove sono disposti a spingersi pur di realizzare il loro sogno.

Lorenzo Aloi e Luigi Bruno in Hype

Ufficio Stampa Ernia

Lorenzo Aloi e Luigi Bruno in Hype

Con la partecipazione speciale di Ernia e i brani originali firmati da i 2Rari (“QT Gang”, “Orecchini” e “Buco Nero”, prodotti da Murray e Nicolò Ferrari), Hype racconta la lotta di una generazione che cerca la propria voce in una città che non smette mai di cambiare.

“Tutta la retorica dell’inseguire i sogni a ogni costo è da film Disney. Bisogna farlo per il piacere di farlo: a volte, è proprio l’inseguimento la vera realizzazione”, ha dichiarato Ernia.

I protagonisti della serie Tv sono Martina Sini, Gabriele Careddu, Lorenzo Aloi, Luka Zunic, Alessandro Tedeschi, Alice Torriani, Dalila de Marco, Luigi Bruno.

Dove è stata girata

A svelarsi tra le inquadrature in cui si muovono i protagonisti di Hype è una Milano più silenziosa, intima, fuori dal clamore e dal lusso, più autentica.

In Hype, tutto accade nel quartiere ideale della Milano modernista del dopoguerra: il QT8, un luogo dove le ambizioni e i sogni dei giovani si scontrano con la dura realtà della strada. Si tratta del Quartiere Triennale Ottava ideato da Piero Bottoni tra gli Anni Trenta e Quaranta.

Sorge alle pendici di Monte Stella ed è nato con l’obiettivo di dar vita a un modello in scala reale delle diverse possibilità offerte dalla moderna urbanistica, ispirata all’opera di Le Corbusier e al concetto di città-giardino.

Oltre all’uso di nuove tecniche costruttive, modelli abitativi e arredi moderni, a rendere storicamente importante questo quartiere sperimentale di Milano era la nuova concezione dello spazio urbano, con percorsi composti da strade a percorrenza automobilistica veloce e media per collegare i luoghi del quartiere e una maglia di sentieri e percorsi pedonali che permettono di raggiungere i servizi locali, come il centro civico, il mercato coperto, le scuole, le piazze e gli uffici pubblici.

A spiccare, poi è il verde: elemento fondamentale dello spazio urbano, con orti e giardini condominiali, viali alberati, parchi con giochi e il Monte Stella (realizzato artificialmente), con i suoi ampi spazi verdi per passeggiate e jogging, dal quale si apre una vista panoramica su Milano.

La serie Tv Hype, mostra la bellezza orizzontale del capoluogo lombardo, lontana dai lustri dei grattacieli più moderni che delineano uno skyline in continuo mutamento, e ricca di geometrie moderniste del dopoguerra in cui le esistenze dei protagonisti si incontrano e scontrano. Un patrimonio urbano che diventa un organismo autonomo e vivo, che entra nella vita dei ragazzi e ne influenza le azioni.

Il QT8 di della Milano alternativa si trova a nord-ovest del centro storico, nel Municipio 8, e comprende una parte dell’ippodromo di San Siro, sulle cui mura si susseguono opere d’arte murali, la Chiesa di Santa Maria Nascente con architettura modernista firmata da Vico Magistretti e Mario Tedeschi, l’Allianz Cloud e il centro commerciale Bonola, risalente al 1988 e il primo di Milano e cuore pulsante del quartiere.

Categorie
Location di film e serie TV Luoghi da film Viaggi

Dove è stato girato The Witcher 4: tutte le location della nuova stagione

Tratta dall’omonima saga letteraria di Andrzej Sapkowski, la serie fantasy action drama di Netflix The Witcher è creata da Lauren Schmidt Hissrich. La quarta stagione segna il ritorno dello show con Liam Hemsworth, che prende il posto di Henry Cavill nel ruolo di Geralt di Rivia, il quale intraprende un nuovo viaggio pieno di avventure e sfide. A causa degli eventi che hanno sconvolto il Continente nella stagione precedente, il protagonista si trova separato da Yennefer e Ciri.

Mentre i tre seguono percorsi diversi attraverso la terra dilaniata dalla guerra del Continente, ciascuno dovrà affrontare numerosi demoni lungo il proprio cammino. Nonostante la solitudine e i pericoli, Geralt, Yennefer e Ciri incontrano alleati inaspettati che aumentano le loro possibilità di sopravvivere al vero e proprio battesimo del fuoco.

Inoltre, i tre sperano di riunirsi grazie ai gruppi di emarginati e compagni incontrati durante i loro viaggi. Il mondo immaginario in cui si svolge la storia segue lo stile delle stagioni precedenti, con scenari pittoreschi e surreali, sottolineando l’elemento fantastico che caratterizza l’intera narrazione.

Dove è stata girata

Le riprese della quarta stagione di The Witcher si sono svolte tra Inghilterra e Galles, toccando diverse location tra Surrey, Devon, Gloucestershire e Gwynedd. Secondo le fonti, la produzione principale è partita nell’aprile 2024 e si è protratta per circa sei mesi, fino alla fine di ottobre dello stesso anno.

The Witcher 4 Netflix

Netflix

Una scena di The Witcher 4 su Netflix

Nel Devon in particolare, sono state utilizzate le aree circostanti Haytor Quarry e le Haytor Rocks, presenti in diverse scene della stagione. Un’altra location scelta dalla produzione è stata la foresta di Puzzlewood, una popolare attrazione turistica situata vicino a Coleford nel Gloucestershire, dove sono state girate numerose scene notturne particolarmente suggestive. La vecchia foresta è stata presente anche in Star Wars e Doctor Who ed è una delle ambientazioni all’aperto più famose sullo schermo.

Foresta di Puzzlewood

iStock

L’atmosfera fiabesca della foresta di Puzzlewood

Surrey, Inghilterra

Gran parte delle riprese della quarta stagione di The Witcher si è svolta nella contea cerimoniale del Surrey (dove è stato girato anche The Sandman 2), situata nel sud-est dell’Inghilterra. Come già accaduto per le stagioni precedenti, la produzione ha nuovamente sfruttato le strutture dei Longcross Studios, in Chobham Lane, nella cittadina di Chertsey. Lo studio dispone di quattro teatri di posa principali di diverse dimensioni e di otto “meganova stages”, oltre a 120 uffici, laboratori, un ampio parcheggio, un backlot di 200 acri, magazzini per i costumi e tutte le infrastrutture necessarie per la realizzazione di grandi produzioni cinematografiche e televisive.

Tra i mesi di maggio e giugno, diversi membri del cast e della troupe sono stati avvistati mentre giravano scene importanti presso la Waverley Abbey, la prima abbazia cistercense costruita in Inghilterra, situata a pochi chilometri da Farnham. Alcune sequenze con i Rats sarebbero state invece girate a Hankley Common, una riserva naturale di 1.400 acri che si trova a Elstead.

Altri momenti cruciali della stagione sono stati filmati nel Muslim Burial Ground di Woking e nella suggestiva Crystal Grotto, lungo Portsmouth Road a Cobham. Infine, diverse riprese in esterni si sono svolte nei dintorni di Bourne Wood, vicino a Farnham, e nella riserva naturale di Thursley Common, nel distretto di Waverley.

Abbazia Waverly

iStock

Le rovine dell’Abbazia di Waverley

Gwynedd, Galles

Nelle fasi finali della produzione, nel settembre 2024, Liam Hemsworth insieme al resto del cast e della troupe si è trasferito nella contea cerimoniale di Gwynedd. Il lago di origine glaciale Llyn Padarn è stato una delle location principali della stagione, poiché le scene della Battaglia del Ponte sono state girate sia sul lago sia nelle aree circostanti, inclusa la cittadina di Llanberis.

Per agevolare le riprese, la troupe ha realizzato un porto galleggiante temporaneo sul lato nord del lago, vicino a Craig yr Undeb (Union Rock), e una torre di castello finta. Alcune sequenze chiave sono state inoltre registrate al National Slate Museum, situato all’interno del Padarn Country Park a Llanberis, e al Castello di Dolbadarn, alla base del Llanberis Pass.

Inoltre, le sequenze che raffigurano il viaggio dell’Hansa attraverso terreni pericolosi sono state girate nello Snowdonia National Park, vale a dire nelle vicinanze di Llyn Gwynant, le cui scogliere rocciose e sentieri di montagna sono stati inclusi. L’estetica della serie è esaltata dalla bellezza naturale del paesaggio gallese, che ha dato vita alle scene di viaggio più cinematografiche.

Snowdonia National Park

iStock

Snowdonia National Park
Categorie
Luoghi da film luoghi misteriosi Viaggi

Le location di IT: Welcome to Derry, dove le paure di intere generazioni prendono vita

È il capolavoro assoluto di Stephen King, uno di quei classici che terrorizza da generazioni. Nel libro, uno degli aspetti più interessanti è che nessuno arriva mai a conoscere la verità definitiva su IT…ed è proprio qui che entra in gioco la nuova serie prequel diretta da Andy Muschietti, già regista dei due adattamenti cinematografici It e It: Capitolo due, rispettivamente del 2017 e del 2019.

IT: Welcome to Derry, in onda a partire dal 27 ottobre 2025 in esclusiva su Sky e in streaming su Now, andrà a scavare nel passato del mostro Pennywise svolgendosi molti anni prima rispetto agli eventi raccontati nei recenti film. Lo scopriremo presto, ma la nuova serie si propone come uno degli show più spaventosi mai approdati sul piccolo schermo.

Dov’è stata girata? Queste le location che hanno trasformato l’immaginaria Derry in uno dei luoghi più terrificanti del mondo.

Port Hope

Anche nella serie torna una delle location che abbiamo già visto per i due film precedenti: Port Hope, in Canada. Per i fan, è conosciuta come “la Derry del mondo reale”, la cittadina immaginaria del Maine dove si nasconde il terrificante clown rapitore di bambini, Pennywise. La serie IT: Welcome to Derry mette in primo piano il centro storico di Port Hope e le sue affascinanti strade suburbane. La storica Queen Street, con i suoi edifici d’epoca, fornisce il palcoscenico perfetto per le scene ambientate nel cuore di Derry. Inoltre, il Memorial Park, con il suo famoso monumento ai caduti, è stato utilizzato per diverse riprese significative, contribuendo a ricreare l’atmosfera inquietante e autentica della città immaginaria.

Greater Toronto Area, Ontario

Una parte significativa di IT: Welcome to Derry è stata girata nella Greater Toronto Area (GTA), che comprende la città di Toronto e i comuni circostanti. Questa area metropolitana è nota per ospitare numerosi studi cinematografici di primo piano, tra cui Sullivan Studios, Pinewood Toronto Studios, Revival Film Studios e Moonlight Film Studio. Il team di produzione ha sfruttato le strutture di uno di questi studi per realizzare diverse scene, sia all’interno che all’aperto, approfittando delle moderne attrezzature e dei set già pronti per conferire maggiore qualità e realismo alle riprese.

Delta Secondary School, Hamilton

Situata appena a ovest della Greater Toronto Area, anche Hamilton ha ospitato parte delle riprese. Per le scene ambientate nella scuola superiore di Derry, il team di produzione ha preso possesso del campus della Delta Secondary School, situata al 1284 Main Street East. Fondata nel 1925 e chiusa definitivamente nel 2019, la scuola ha offerto un’ambientazione perfetta per ricreare la Derry High School. Non solo gli esterni, ma anche gli interni delle aule e altri spazi del campus sono stati utilizzati, permettendo di rappresentare la scuola in modo realistico e dettagliato. La combinazione di architettura storica e spazi interni autentici ha contribuito a dare un forte senso di luogo alle scene scolastiche della serie.