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L’Abruzzo è la Regione più apprezzata dagli stranieri

Emozione e grande soddisfazione per l’Abruzzo che ha ottenuto il premio di “Destinazione più apprezzata dagli stranieri”, diventando protagonista al TTG Travel Experience di Rimini, giunto alla 61esima edizione. La Regione italiana ha raccolto molti consensi e applausi in occasione di questa manifestazione di riferimento per il settore del turismo, per le proposte vivaci e le iniziative portate avanti durante l’anno. Data Appeal, l’azienda incaricata di Enit per raccogliere dati e tendenze di mercato per il settore dei viaggi, riconosce ogni anno il premio Italia Destinazione Digitale alle regioni e luoghi che registrano una performance molto buona online.

Quest’anno l’Abruzzo ha fatto la sua bella figura, come un territorio che rappresenta una meta scelta non solo dai visitatori italiani, ma anche dai turisti stranieri che ne apprezzano il valore. “Questo riconoscimento conferma che il lavoro che stiamo portando avanti sul fronte della promozione digitale del brand Abruzzo nella sua completezza sta dando i suoi risultati“, ha dichiarato Daniele D’Amario, sottosegretario regionale con delega al turismo.

Abruzzo meta preferita dagli stranieri

L’Abruzzo si trova tra l’Adriatico e gli Appennini, confina a nord con le Marche, a ovest con il Lazio, a est con il mare Adriatico e a sud con il Molise. Custodisce un patrimonio culturale, artistico e naturale invidiabile. Il territorio costituito da riserve, parchi nazionali e paesini medievali e rinascimentali di indubbio fascino è apprezzato da chi ama la storia, le escursioni e il buon cibo. L’Aquila è il capoluogo, ma Pescara, Chieti, Vasto, Teramo, Sulmona sono alcuni dei centri da visitare assolutamente.

Abruzzo TTG

Fonte: Ufficio stampa

L’Abruzzo premiato

Tra gli sforzi regionali in ambito di promozione turistica figura anche la partecipazione a “Viaggio Italiano”, un’iniziativa di valorizzazione delle peculiarità dei territori italiani promossa dal ministero del Turismo e la Conferenza delle Regioni dove l’Abruzzo ha lasciato il segno come capofila del progetto con il compito di promuovere su scala nazionale il tema “Natura e Parchi”. Un progetto che è quasi giunto al termine, e i cui risultati sono stati appunto presentati nell’Ambito del TTG in un evento dedicato.

Per una Regione che vanta un patrimonio territoriale con tre parchi nazionali, un parco regionale e quarantaquattro aree protette, gran parte delle quali riserve naturali, raccontare quanto sia solido e profondo il legame che in Italia unisce il turismo sostenibile ai Parchi e alla natura è stato come un invito a nozze – ha detto D’Amario, aggiungendo che -. L’esperienza fatta all’interno del progetto Viaggio Italiano da una parte ci ha proiettati su una dimensione nazionale, ribadendo la centralità dell’Abruzzo all’interno delle politiche di promozione turistica del Paese, dall’altra ci ha permesso di dare corpo ad un nostro vecchio pallino: avviare una promozione ad hoc tesa a destagionalizzare i flussi turistici”.

I progetti futuri

Nell’ambito del progetto ministeriale tra i traguardi raggiunti, illustrati proprio in occasione del TTG, spiccano la raccolta e l’organizzazione di contenuti su aree protette, parchi, montagne e comprensori sciistici, in collaborazione con Legambiente, Club Alpino Italiano, Federturismo e Federfuni. Un’azione di ricerca e catalogazione che ha consentito di realizzare una mappatura completa dei punti di interesse, sentieri, rifugi e servizi per il turismo outdoor.

La Regione Abruzzo ha avviato una fase di promozione e diffusione, coordinando la realizzazione di 84 brochure informative, suddivise per tematiche e territori, e la produzione dedicata di scatti d’autore e amatoriali per tutte le Regioni italiane, attraverso l’ingaggio di fotografi professionisti e l’organizzazione di un contest aperto anche a non professionisti – con un concorso ancora attivo con scadenza il 25 ottobre 2024 e premi da 1.500 euro.

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Il restauro del Ninfeo, capolavoro rinascimentale a Villa Giulia

Il Ninfeo, capolavoro rinascimentale di Bartolomeo Ammannati custodito da tempo nella bellissima cornice di Villa Giulia a Roma, avrà una nuova vita. Sphere Italia e il Museo Nazionale Etrusco hanno annunciato, infatti, il restauro dell’opera in nome della conservazione e valorizzazione del patrimonio culturale italiano. La Direzione generale Musei vuole mantenere una manutenzione programmata dei beni culturali del nostro Paese come investimento per il futuro e questo restauro per i prossimi quattro anni è un passo in questa direzione.

“Grazie a un virtuoso esempio di collaborazione pubblico-privato e al mecenatismo favorito dall’Art bonus, Villa Giulia amplia la sua offerta al pubblico e realizza uno degli obiettivi del nostro Ministero, e in particolare della Direzione generale Musei, quello della manutenzione programmata del nostro patrimonio” ha dichiarato  Massimo Osanna, Direttore generale Musei. E ha aggiunto: “Un intervento che speriamo contribuisca a favorire altri casi di collaborazione, nella consapevolezza che il patrimonio culturale è un bene comune, da conservare e valorizzare a vantaggio dell’intera comunità”.

Chi vuole potrà visitare il Ninfeo dopo quasi dieci anni in cui non era possibile scendere lungo le rampe di accesso e passeggiare vicino alle fontane monumentali della costruzione. Anche i disabili potranno raggiungere il magico luogo grazie a un impianto servoscala ad hoc e ammirare da vicino le sculture e tutti i preziosi dettagli dell’opera rinascimentale. L’importanza di non trascurare i tanti beni culturali e artistici del nostro paese dovrebbe essere sempre al primo posto quando si pensa a stanziare fondi pubblici. Gli agenti climatici e l’usura del tempo minacciano nel corso degli anni opere prestigiose e fondamentali per la memoria, pertanto restauri e manutenzione sono due parole che hanno un peso definitivo.

Cariatidi Ninfeo Villa Giulia

Fonte: Ufficio stampa

Le cariatidi del Ninfeo di Villa Giulia

Il Ninfeo di Villa Giulia: un’opera da preservare

Il Ninfeo originariamente era un luogo sacro alle ninfe per la civiltà romana e quella greca, ma poi divenne un luogo di relax dove trascorrere alcuni momenti leggeri tra giochi d’acqua e natura. La fontana progettata da Ammannati che sognava un teatro di acqua su tre livelli, ornato di stucchi e tante statue, è il cuore dei suggestivi e raffinati giardini di Villa Giulia, a Roma. Le otto cariatidi erette a emiciclo che sorreggono la balconata in marmo travertino e il mosaico per Tritone rendono preziosa e unica questa opera oggetto di un restauro conservativo finanziato attraverso l’Art Bonus di Sphere Italia.

Un lavoro accurato e professionale riporterà il Ninfeo all’antico splendore per poi poter essere ancora più ammirato dai visitatori italiani e internazionali. Non solo, perchè sarebbe possibile anche riattivare le fontane con le statue dell’Arno e del Tevere al secondo livello, come ha dichiarato Luana Toniolo, Direttrice del Museo nazionale Etrusco di Villa Giulia. “Il progetto parte dallo studio delle tubature antiche e del rapporto con l’acquedotto dell’Acqua Vergine e permetterà di ristabilire il flusso d’acqua che arricchirà il Ninfeo di preziosi giochi d’acqua. Il contributo fondamentale per la manutenzione programmata ci permetterà inoltre di prenderci cura del fragile equilibrio conservativo del Ninfeo, sospeso tra acqua e terra.” ha precisato.

Il Ninfeo si presenta affiancato da due grandi nicchie simmetriche con due fontane che rappresentano i fiumi Tevere e Arno. Il primo ha una lupa e il secondo un leone. Queste statue rispettano la tradizione, adagiate su un fianco e poste all’interno di nicchie decorate a stucco con alcuni elementi vegetali. Un ventaglio di marmi policromi caratterizza questa opera, passando dai toni del giallo antico al verde e pavonazzetto, venati di bianco per uno stile raffinato molto apprezzato nel ‘500. Due vasche di marmo accoglievano un tempo l’acqua dalle anfore su cui poggiano queste figure, e oggi grazie a questo restauro si vuole ripristinare l’impianto idrico.

Progetto Ninfeo Villa Giulia

Fonte: Ufficio stampa

Progetto del Ninfeo di Villa Giulia

Il patrimonio di Villa Giulia

Costruita da papa Giulio III a cui deve il nome, tra il 1550 e il 1555 in una zona di Roma nota come la “Vigna Vecchia”, Villa Giulia è una costruzione rinascimentale che funzionava come residenza estiva e si trova lungo l’attuale viale delle Belle Arti. Vari artisti hanno preso parte ai lavori: Taddeo Zuccari, Pietro Venale, Prospero Fontana si occuparono della parte pittorica, mentre Giorgio Vasari, Bartolomeo Ammannati e Jacopo Barozzi da Vignola pensarono all’impianto architettonico. Il tutto con la supervisione di Michelangelo, come confermano fonti ufficiali.

Dopo la morte di papa Giulio III, il nuovo papa Paolo IV Carafa confiscò tutte le proprietà del predecessore e la villa fu divisa e una parte dei giardini andò alla Camera Apostolica. L’uso della costruzione principale invece fu riservata ai Borromeo, nipoti del papa Pio IV Medici di Marignano. Rimase proprietà della Curia romana per diverso tempo per poi passare allo Stato italiano nel 1870 con la presa di Roma. Così divenne la sede del Museo nazionale etrusco fino a oggi, un museo statale dedicato alla civiltà etrusca famoso in tutto il mondo.

Come in gran parte delle ville rinascimentali della capitale, anche a Villa Giulia l’acqua era protagonista e fu costruita una derivazione sotterranea dell’Acquedotto Vergine, lo stesso della Fontana di Trevi. Nel 1769 la costruzione fu restaurata da papa Clemente XIV e fu messa a servizio dell’esercito, mentre nel 1870 diventò proprietà del Regno d’Italia, avviandosi verso il destino museale. Il restauro del Ninfeo permetterà di stupire nuovamente i visitatori con uno spettacolo di acqua sorgiva e le meraviglie di marmo bianco che appartengono alla storia antica di Roma con i suoi segreti, gloria e dolore.

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Anche sciare costerà caro, tutti gli aumenti previsti per la stagione

La stagione sciistica 2024-2025 è ormai alle porte, con l’apertura prevista per il weekend del 26-27 ottobre. Tuttavia, gli appassionati di sci dovranno fare i conti non solo con la neve fresca, ma anche con un generale aumento dei prezzi.

Skipass, lezioni private e vari servizi offerti nelle stazioni sciistiche saranno infatti protagonisti di un significativo rincaro. Cosa occorre sapere.

Rincari per il Dolomiti Superski

Iniziamo la panoramica dei rincari dando uno sguardo a quella che sarà la situazione del Dolomiti Superski, il maggior comprensorio sciistico italiano, dove la stagione avrà inizio sabato 30 novembre e si concluderà domenica 6 aprile 2025. In particolare, il 30 novembre apriranno gli impianti di risalita dell’area di Cortina d’Ampezzo (con chiusura il 1 maggio 2025), Civetta, Val di Fiemme-Obereggen, Plan de Corones, Alpe Lusia-San Pellegrino e 3 Cime Dolomites mentre le valli centrali il 5 dicembre. In ogni caso, l’intero comprensorio sarà attivo dal 7 dicembre.

Sciare da queste parti nel magico e gettonato periodo delle festività natalizie e di fine anno significherà, tuttavia, dover spendere fino a 83 euro al giorno (negli altri periodi, invece, lo skipass giornaliero verrà a costare 75 euro): si tratta di un aumento pari al 5,2% rispetto alla precedente stagione.

A loro volta, saranno interessati anche gli abbonamenti plurigiornalieri, con rincari che sfiorano il 4%: 3 giorni in alta stagione (22 dicembre-6 gennaio 2025 e 2 febbraio-22 marzo) costerà infatti 241 euro (216 negli altri periodi) mentre 6 giorni 423 euro (381 negli altri periodi).

Infine, per quanto riguarda l’abbonamento stagionale, si parla di un aumento del 2,6%: un adulto pagherà 945 euro (per acquisti entro il 24 dicembre o per i nati prima del 1959), da Natale in poi 1015 euro.

Cara Valle d’Aosta

Gli aumenti per la stagione invernale 2025/2026 non risparmiano la Valle d’Aosta, con le nuove tariffe per lo skipass stagionale (valido dal 26 ottobre 2024 al 4 maggio 2025) definite dall’Associazione valdostana impianti a fune (Avif).

Si tratta di rialzi che vanno ad aggiungersi a quelli già messi in atto nelle passate stagioni ovvero il 6,5% dello scorso anno e l’8,9% dell’inverno 2022/2023.

La spesa da sostenere per l’abbonamento agli impianti di risalita regionali è quest’anno salita a 1460 euro (vale a dire 90 euro in più) mentre quello che include anche il comprensorio di Zermatt in Svizzera a 1723 euro (106 euro in più).

In tutto questo, sono previste tariffe ridotte per gli under 8 (gratis se con abbonamento contestuale a quello di un adulto altrimenti 365 euro), gli under 16 (1022 euro), gli under 24 e gli over 65 (1168 euro abbonamento stagionale per gli impianti valdostani).

La Valsesia non prevede aumenti

Nota “fuori dal coro” la Valsesia che non ha previsto rincari per l’imminente stagione sciistica.

Uno dei principali abbonamenti stagionali, il “Monterosa Freeride Paradise” (che consente di scoprire tutte le discese del comprensorio Monterosa Ski ovvero Alagna, Gressoney La Trinité e Champoluc, inclusa la stazione di Mera in Valsesia) per gli adulti costerà 1.030 euro, mentre per il “Monterosa Ski“, che esclude l’accesso al ghiacciaio di Indren, 990 euro. Coloro che desiderano sciare esclusivamente a Mera possono optare per un abbonamento più economico a 650 euro.

I prezzi degli abbonamenti sono variabili, con riduzioni in base all’età degli sciatori. Inoltre, i residenti nei comuni dell’Unione Montana Valsesia beneficiano di tariffe vantaggiose: lo stagionale adulto “Monterosa Freeride Paradise” scende a 565 euro, mentre quello che esclude Indren costa 525 euro.

Per quanto riguarda gli skipass giornalieri, la maggior parte delle tariffe rimane invariata, a eccezione di quella massima per Monterosa Ski, che potrà arrivare a 67 euro.

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L’Islanda si fa sempre più green e lancia The Volcanic Way

L’Islanda si conferma come una delle mete più affascinanti e innovative del panorama turistico internazionale e attrae ogni anno un numero crescente di visitatori. Tra agosto 2023 e luglio 2024, sono arrivati quasi 90.000 turisti italiani (con un aumento del 19,7% rispetto all’anno precedente) che hanno scelto di vivere il Paese in maniera più profonda, con una permanenza media di 7,9 notti, segnando un incremento dell’1,3%. Un dato che testimonia il costante interesse verso una modalità di viaggio più lenta e consapevole, perfettamente in linea con la filosofia green che l’Islanda sta portando avanti.

Un impegno concreto verso l’ambiente

Da tempo, infatti, la favolosa terra del ghiaccio e del fuoco ha posto la sostenibilità al centro delle proprie politiche legate al turismo.

Gli obiettivi sono ambiziosi: ridurre le emissioni di carbonio del 55% entro il 2030 e raggiungere la neutralità carbonica entro il 2040. Tale impegno si riflette altresì nelle esperienze proposte ai turisti. Viaggiare in Islanda in modo sostenibile significa immergersi nelle sue regioni più autentiche, restare più a lungo e muoversi con lentezza, esplorando gli angoli meno battuti soprattutto fuori stagione.

Scoprire il cibo locale, partecipare a eventi culturali, interagire con le comunità: sono tutti modi per entrare in contatto con l’essenza islandese, nel pieno rispetto dell’ambiente e dando una mano allo sviluppo del turismo responsabile. Un approccio che non è solo una tendenza, ma una necessità per preservare un ecosistema unico e straordinario, e l’Islanda lo sta dimostrando con azioni concrete.

Sviluppo turistico all’insegna della crescita sostenibile

Il 2024 sta segnando un importante capitolo per il Nord dell’Islanda, con l’inizio della costruzione di nuovi hotel nella regione di Akureyri. L’aumento dei voli diretti verso l’aeroporto locale ha generato una maggiore domanda di camere, spingendo gli operatori a investire in strutture che rispondano a tale esigenza: è un chiaro segnale della crescita del turismo nella zona, ma sempre con un occhio attento alla sostenibilità, caratteristica che, come abbiamo visto, contraddistingue l’approccio islandese al turismo.

La regione settentrionale, con i paesaggi incredibili e le peculiarità naturalistiche, si rivela così una meta sempre più ambita per chi cerca un’esperienza lontana dalle rotte turistiche più affollate.

The Volcanic Way: una nuova rotta per un turismo green

Hengill, Islanda

Fonte: iStock

Paesaggio vulcanico di Hengill, Islanda

Nel Sud dell’Islanda e nella Penisola di Reykjanes, invece, sta per nascere un’attrazione che riflette a sua volta l’impegno del Paese: The Volcanic Way. Si tratta di una nuova rotta turistica ideata per promuovere soggiorni più lunghi e incoraggiare i visitatori a scoprire la storia, la natura e la cultura dell’isola, con un focus particolare sull’attività vulcanica che ha plasmato questo territorio che non ha eguali e che è tuttora in divenire.

È praticamente impossibile, infatti, pensare all’Islanda senza che vengano in mente vulcani e attività geotermica. I paesaggi sono dominati da caratteristiche vulcaniche: campi di lava, colonne di basalto, sorgenti termali, spiagge di sabbia nera, caldere, montagne vulcaniche e vulcani subglaciali.

Lungo il tour guidato di una settimana (700 chilometri solo andata oppure 1200 chilometri andata e ritorno), i viaggiatori potranno esplorare così diciassette villaggi e i paesaggi segnati dall’energia della terra, dalle imponenti colate laviche ai crateri dormienti, fino alle sorgenti termali. Non si tratta solo di ammirare la natura incontaminata, ma di comprenderne la storia e il legame profondo con la vita degli islandesi.

La Volcanic Way collega otto vulcani (Fagradalsfjall, Hengill, Hekla, Eyjafjalljokull, Eldfell, Katla, Lakagigar e Oraefajokull) suddividendoli ciascuno in una tappa giornaliera: oltre a rimanere estasiati dinanzi agli straordinari paesaggi, si può cogliere l’occasione per fare il bagno in piscine geotermiche, avventurarsi sui ghiacciai in motoslitta o Superjeep, esplorare grotte di ghiaccio, passeggiare su una spiaggia di sabbia nera o cavalcare un cavallo islandese al cospetto di una campagna davvero fantastica.

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Bormes-les-Mimosas è stato premiato come uno dei più bei villaggi di Francia

Bormes-les-Mimosas, piccolo gioiello incastonato sulla costa francese, ha recentemente conquistato il prestigioso riconoscimento come uno dei “Plus Beaux Villages de France” (Più Bei Villaggi di Francia). Incantevole località della Provenza, nota per la profumata fioritura di mimose, i panorami eccezionali e il fascino medievale, si conferma così una delle mete più apprezzate del Paese. Ma cosa rende questo villaggio così speciale? Scopriamolo insieme.

Un riconoscimento che premia la bellezza autentica

Senza dubbio, l’annuncio di Bormes-les-Mimosas come uno dei villaggi più belli di Francia non è una sorpresa per chi ha avuto la fortuna di visitarlo.

Infatti, l’ambito titolo viene assegnato a quei luoghi che incarnano l’essenza del territorio francese e che hanno saputo preservare il loro patrimonio storico per offrire ai visitatori un’esperienza autentica e senza pari.

Incastonato tra il Mediterraneo, la Foresta del Dom e il Massiccio dei Maures, il pittoresco borgo medievale dona una varietà di paesaggi che meritano davvero di essere ammirati con i propri occhi: dalle spiagge sabbiose alle passeggiate nei boschi, il tutto a pochi minuti di distanza. A loro volta, le casette color ocra dalle persiane colorate, tipiche della Provenza, aggiungono un tocco fiabesco che non fa che accrescere il fascino magnetico di Bormes-les-Mimosas.

La fioritura delle mimose: uno spettacolo imperdibile

Ma come mai Bormes-les-Mimosas si chiama proprio così? Semplice: il nome deriva dagli alberi di mimosa, i cui fiori gialli, che fioriscono da gennaio a marzo, colorano le strade del villaggio e lo inebriano con profumi intensi.

Per saperne di più sulle iconiche piante, non può mancare una visita al Vivaio del Cavatore: delizioso giardino botanico che ospita quasi 250 specie di mimose, è anche l’inizio della famosa Strada della Mimosa, un percorso escursionistico che collega Bormes a Grasse esplorando alcuni dei luoghi più straordinari della Provenza.

La fioritura delle mimose attrae ogni anno migliaia di visitatori, che trovano in tale spettacolo naturale un motivo più che valido per immergersi nella magia del borgo.

Storia e tradizioni di un borgo medievale

villaggio Bormes les Mimosas, Provenza

Fonte: iStock

Splendida veduta del villaggio di Bormes les Mimosas

Oltre alla bellezza naturale, Bormes-les-Mimosas vanta un ricco patrimonio storico. Fondato in epoca medievale, è noto per gli edifici millenari e per l’architettura tipicamente provenzale.

Il Castello dei Signori di Fos, uno dei monumenti più importanti, ammalia con una vista panoramica che abbraccia l’intero villaggio e la costa tutt’intorno. Passeggiando tra le stradine, si possono poi scoprire alcune piazze emblematiche come Place Saint-François, Place Gambetta e Place Lou Poulid Cantoun, ognuna con le proprie caratteristiche uniche.

Tra le tappe imperdibili vi è anche la Chapelle Notre-Dame de Constance, a 324 metri di altezza, raggiungibile percorrendo un’antica Via Crucis costellata di oratori: la fatica verrà ripagata da un panorama a dir poco meraviglioso.

Un paradiso per gli amanti della natura e del mare

A pochi chilometri dalle splendide spiagge della Costa Azzurra, Bormes-les-Mimosas è altresì il punto di partenza ideale per chi desidera fare il pieno di relax tra la natura incontaminata e il mare. Da qui, è facile organizzare escursioni verso le isole di Porquerolles e Port-Cros, riserve naturali famose per i paesaggi selvaggi e le acque cristalline.

La felice unione di colline, boschi e costa rende il nuovo “borgo più bello di Francia” un vero paradiso per gli appassionati di trekking e per coloro che cercano un rifugio tranquillo lontano dal turismo di massa.

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L’Italia è leader del turismo enogastronomico ed esperienziale

Ormai, il turismo italiano ha subito una trasformazione significativa. Non si tratta più solo di ammirare monumenti storici o paesaggi di rara bellezza: i viaggiatori, oggi, desiderano vivere esperienze autentiche, immergendosi nelle tradizioni locali e nei sapori del territorio con un occhio di riguardo per l’ambiente.

Secondo i dati di Coldiretti, il numero degli eco-turisti è in continua crescita e l’Italia, con il suo patrimonio enogastronomico unico, sta diventando un punto di riferimento per chi cerca un’esperienza a 360 gradi tra natura, cibo e cultura. Il vino e l’olio d’oliva, in particolare, sono le nuove stelle di questa rinascita turistica e aprono la strada a vacanze che valorizzano il meglio del territorio.

Il boom dell’eco-turismo: un nuovo modo di viaggiare

Basti pensare che, negli ultimi dieci anni, il numero di eco-turisti in Italia è raddoppiato, con una crescente attenzione alla sostenibilità durante la pianificazione delle ferie: il 25% dei vacanzieri si orienta ormai verso scelte più green, preferendo strutture che garantiscono cibo a chilometro zero e riducono i consumi energetici.

Questa tendenza è emersa chiaramente dall’analisi di Coldiretti, presentata durante l’inaugurazione del TTG Travel Experience di Rimini, la principale fiera del settore. Protagonisti dell’evento sono stati anche gli agriturismi di Terranostra Campagna Amica, con la presenza della presidente nazionale Dominga Cotarella.

Vino e olio: le nuove frontiere del turismo esperienziale

Il cibo ha assunto un ruolo centrale nelle scelte vacanziere, tanto che la buona tavola è diventata la prima motivazione per visitare l’Italia, superando cultura e divertimento, come indicato dai dati Noto Sondaggi.

Ma la nuova frontiera dei viaggi è rappresentata soprattutto dal turismo esperienziale legato ai singoli settori, dall’oleoturismo, all’enoturismo, dal turismo della birra a quello dei formaggi. Solo per l’enoturismo, l’estate 2024 ha superato il record delle sei milioni di notti trascorse tra le vigne registrate lo scorso anno, secondo Coldiretti.

Non a caso siamo il Paese leader per numero di posti letto nelle aree rurali grazie al contributo della multifunzionalità e dell’agriturismo, altro comparto su cui siamo leader mondiali. Un primato fondato su un’offerta turistica altamente diversificata e differenziata, dove l’agricoltura – il settore primario – gioca un ruolo fondamentale, per la cucina, per i paesaggi per le proposte esperienziali” ha sottolineato la presidente nazionale di Terranostra Campagna Amica, Dominga Cotarella.

Gli agriturismi: baluardi del turismo enogastronomico

L’Italia si conferma leader nel settore grazie alla multifunzionalità delle aziende agricole, un primato che la rende il Paese con il maggior numero di posti letto nelle aree rurali. Gli agriturismi sono il cuore pulsante di questa offerta diversificata e sanno unire ospitalità ed esperienze legate alla terra.

Attualmente, sono quasi 26.000 le aziende agrituristiche attive in Italia, un numero che è quasi raddoppiato rispetto al 2014 (+84%), e il loro valore economico ha raggiunto 1,5 miliardi di euro, con 15,5 milioni di presenze nel 2023. Di queste, ben il 58% proviene da turisti stranieri, con una permanenza media di 4,6 giorni, a fronte dei 3,1 giorni per gli italiani.

Un futuro sempre più green

Il futuro del turismo in Italia sembra sempre più orientato verso una visione sostenibile ed esperienziale. L’aumento degli eco-turisti conferma che la richiesta di vacanze autentiche, incentrate sulla natura e sui prodotti locali, è in forte crescita. Coldiretti prevede che il trend continuerà a crescere, rafforzando il ruolo del Belpaese come destinazione privilegiata per chi cerca un’esperienza di viaggio che sia non solo piacevole, ma anche rispettosa dell’ambiente.

Il vino e l’olio, colonne portanti della tradizione, si pongono come i protagonisti di questa nuova frontiera del turismo. Un viaggio tra vigneti e oliveti diventa così un bagaglio indimenticabile, capace di lasciare un segno profondo nel cuore dei viaggiatori e di promuovere uno sviluppo turistico consapevole.

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Scoperto un triclinio acquatico nella Villa Adriana a Tivoli

La Villa Adriana di Tivoli, a 28 chilometri da Roma, rappresenta uno dei complessi archeologici più vasti e imponenti dell’antichità romana. Costruita tra il 118 e il 138 d.C. per volontà dell’imperatore Adriano, si estende su circa 120 ettari e cattura lo sguardo grazie alla felice unione di architettura romana ed elementi ellenistici. Considerata un rifugio personale e una dimora imperiale lontana dal caos di Roma, racchiudeva numerosi edifici, terme, teatri, biblioteche e giardini, con influenze artistiche e culturali provenienti da tutto il mondo antico.

E, come se non bastasse, il magnifico sito ha da poco rivelato un nuovo tesoro. Un gruppo di archeologi dell’Università Pablo de Olavide (UPO) di Siviglia, nel corso di una campagna di scavo durata dall’8 al 29 settembre 2024, ha portato alla luce un triclinio acquatico, una sala da pranzo circondata da giochi d’acqua, che aggiunge un ulteriore capitolo al prestigio di Villa Adriana: infatti, la scoperta non solo arricchisce la comprensione della vita di corte dell’imperatore, ma conferma l’eccezionale maestria architettonica e l’amore per il lusso che ne caratterizzava l’epoca.

I dettagli della scoperta

Il triclinio acquatico è stato ritrovato durante scavi condotti sul portico centrale della villa, ritenuto dagli studiosi il primo spazio residenziale abitato dall’imperatore: l’eccezionale scoperta mostra una sala da pranzo che un tempo fungeva da spazio di convivialità per l’élite romana, dove i commensali potevano gustare i loro pasti circondati dalla bellezza e dal suono rilassante dell’acqua.

Si sviluppa attorno a una piattaforma centrale, circondata su tre lati da un laghetto, ed è contraddistinto da pareti rivestite in marmo bianco di Carrara e di altre regioni dell’Impero Romano, sia all’interno che nel plinto, per un’atmosfera di grande eleganza e raffinatezza.

Un design unico nel suo genere

Sebbene questo tipo di sala fosse comune nell’architettura romana, il design recentemente scoperto presenta caratteristiche singolari e inusuali per l’epoca.

L’innovativa concezione architettonica ha influenzato la realizzazione di simili ambienti in altre località dell’Impero: esempi simili di sale da pranzo immerse nell’acqua non mancano nella penisola iberica, come nella Villa romana di Salar, a Granada, e nella Casa dos Repuxos a Conimbriga, in Portogallo, a dimostrazione dell’impatto duraturo di tale straordinaria invenzione.

Triclinio acquatico a Villa Adriana: c’è un precedente

Non è la prima volta che Villa Adriana restituisce un triclinio acquatico: durante le scorse campagne archeologiche, gli esperti spagnoli avevano già rinvenuto un altro triclinio acquatico nella stessa area del palazzo, sebbene con un design differente. Secondo i ricercatori, questo secondo ritrovamento trasforma il sito in un autentico laboratorio architettonico, dove venivano sperimentate innovative modalità di utilizzo dell’acqua negli spazi destinati ai banchetti.

Le piccole dimensioni delle piattaforme ritrovate, destinate agli agapi, suggeriscono che gli ambienti fossero concepiti per incontri intimi, riservati all’imperatore e a due ospiti selezionati. Rafael Hidalgo, professore dell’Università Pablo de Olavide e direttore del progetto (il primo programma di scavo spagnolo presso Villa Adriana), ha sottolineato l’importanza di questa scoperta. “La presenza di due triclini acquatici ci offre una visione più profonda delle innovazioni architettoniche apportate a Villa Adriana e del significato simbolico che l’acqua assumeva negli ambienti dedicati ai banchetti”, ha dichiarato.

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Le mete più economiche del 2025 verso cui volare

Anno dopo anno viaggiare diventa sempre più costoso…tranne se volate verso queste destinazioni! Per fortuna, nel mondo, esistono ancora tante mete bellissime che possono essere raggiunte con voli economici dove trascorrere una vacanza senza il pensiero dei soldi che sfuggono dal portafoglio. A dimostrarlo è Skyscanner, uno dei principali motori di ricerca internazionali di voli, noleggi auto e hotel.

La loro ricerca si è basata soprattutto sulle mete che hanno registrato il maggiore calo dei prezzi delle tariffe aeree partendo dall’Italia. Questo in base alla diminuzione percentuale del prezzo per un volo A/R in classe economica prenotato tra il 1° gennaio e il 30 giugno 2024 per viaggiare durante lo stesso anno, rispetto allo stesso periodo del 2023.

Da cosa dipende questa flessione? Secondo l’analisi svolta, è probabile che le tariffe più economiche per queste destinazioni siano dovute a una combinazione di un paio di fattori: il lancio di nuove rotte che aprono queste mete per la prima volta e/o una maggiore frequenza di voli low-cost.

Gli italiani non rinunciano ai viaggi

L’attuale contesto economico non è semplicissimo, soprattutto per le famiglie che desiderano viaggiare. Dati alla mano, andare in vacanza è diventata una delle cose più costose, soprattutto nei periodi di alta stagione. Eppure, la maggior parte degli italiani non rinuncia ai viaggi e, secondo la ricerca svolta da Skyscanner, nel 2025 stanno pianificando di spendere ancora di più per le loro vacanze. Nel dettaglio, il 34% ha preventivato di spendere di più per i voli, il 25% per l’alloggio e l’11% per il noleggio auto.

Sempre dalla ricerca è emerso che, quando si sceglie dove andare, il costo del viaggio è ancora considerato l’aspetto più importante. Tra i principali fattori che determinano una destinazione di vacanza, al 62% c’è il costo del volo. Ecco perché sapere quali saranno le mete più economiche dove volare può aiutarci a pianificare con intelligenza il nostro prossimo viaggio.

Quali sono le mete economiche dove volare

Arriviamo all’aspetto più importante: quali sono queste mete? Al primo posto troviamo Nagoya, in Giappone. Viaggiare nella quarta città più grande del Paese, secondo le statistiche, non costerà tantissimo e vi permetterà di raggiungere una destinazione interessante per la sua importanza storica e industriale. La città, infatti, offre la miscela perfetta tra cultura tradizionale e modernità. L’abbassamento dei prezzi dipende probabilmente dalle nuove rotte di viaggio che hanno collegato direttamente l’Italia con Tokyo, rendendo il Paese una destinazione più conveniente per i viaggiatori italiani.

Al secondo posto c’è Budapest, facilmente raggiungibile da molti aeroporti italiani con tantissimi voli low-cost. Si tratta di una delle capitali europee più belle per il suo fascino storico, per le terme e per i costi contenuti.

Se non ci avete mai pensato, il 2025 è l’anno giusto per visitare Auckland, in Nuova Zelanda, famosa per i suoi porti e per la vivace atmosfera culturale. Al quarto posto, invece, c’è la Svezia con Göteborg, da visitare sfruttando l’abbassamento dei prezzi dei voli per immergervi nelle sue bellezze naturali e tra le proposte urbane della città, tra ristoranti e bar.

Questa la lista completa delle mete che hanno registrato un calo di prezzi dei voli più consistente:

  • Nagoya, Giappone: -31%
  • Budapest, Ungheria: -28%
  • Auckland, Nuova Zelanda: -24%
  • Göteborg, Svezia: -23%
  • Pechino, Cina: -21%
  • Brisbane, Australia: -19%
  • Biarritz, Francia: -19%
  • Marrakesh, Marocco: -18%
  • Vancouver, Canada: -17%
  • Berlino, Germania: -16%
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Territori ed eventi che promuovono un turismo enogastronomico di qualità: i premi

Il TTG di Rimini è stato il palco sul quale sono successe molte cose, compresa la premiazione dedicata ai territori e agli eventi che si impegnano per promuovere un turismo enogastronomico di qualità. Il Travel Food Award del GIST, Gruppo Italiano Stampa Turistica, ha assegnato i riconoscimenti ai vincitori di cinque diverse categorie (Italia e Mondo) votate da un panel di 11 giurati.

I criteri di riferimento per la scelta dei vincitori prendono in considerazione soprattutto l’attenzione che i concorrenti ripongono in temi quali sostenibilità ed etica, ma non solo. Un fattore importante è il modo con cui interagiscono con il cibo in tutte le sue fasi, dalla produzione alla trasformazione, pensando anche al benessere del Pianeta. In sostanza, il Travel Food Award premia soprattutto chi, nel mondo enogastronomico, non tralascia la cura dell’ambiente ed evita qualsiasi forma di spreco, nel rispetto di tutte quelle popolazioni che non hanno accesso semplice e diretto a una buona alimentazione.

Qui vi raccontiamo tutte le destinazioni premiate, ispirandovi a conoscere nuove realtà che, attraverso il cibo e la cultura gastronomica del proprio territorio, contribuiscono a diminuire il proprio impatto ambientale e a far conoscere le loro tradizioni con sostenibilità.

Miglior Destinazione Enogastronomica-Estero

A vincere il premio come Miglior Destinazione Enogastronomica sezione Estero è una gemma nascosta dell’Armenia. Stiamo parlando della regione di Vayots Dzor, considerata un vero e proprio paradiso per chi ama il buon cibo di qualità e il vino. Questa zona, infatti, vanta una tradizione vinicola antica tanto che, dentro una caverna, sono stati trovati i resti di un sistema di vinificazione di 6100 anni fa, il più antico del mondo. La tradizione gastronomica armena vanta anche piatti tipici come i khorovats, spiedini di carne alla griglia, e il lavash, pane non lievitato Patrimonio Immateriale UNESCO, cotto sulle pareti roventi del tonir, il tipico forno interrato.

Piatto tipico armeno

Fonte: iStock

Piatto tipico armeno composto dai khorovats e dal pane lavash

Miglior Evento Enogastronomico-Estero

Sempre all’estero, il premio per il miglior evento è stato assegnato al Festival dello Strudel di Seefeld, una regione del Tirolo austriaco. Questo festival, da ben 17 anni, conquista tantissimi visitatori perché propone diverse varianti di strudel, molte delle quali non vi aspettereste mai. Se capitate qui durante il weekend dal 5 al 6 luglio, andate oltre il classico strudel di mele e ricotta. Gli chef locali vi aspettano per ampliare i vostri orizzonti gastronomici preparando per voi raffinate varianti di pesce o di carne di maiale, oltre a un’ampia varietà di prelibatezze vegetariane dolci e salate. Il tutto viene arricchito da gruppi musicali locali che, suonando le musiche tradizionali, contribuiscono a creare l’atmosfera perfetta.

Strudel austriaco

Fonte: iStock

Strudel tipico austriaco

Miglior Destinazione Enogastronomica-Italia

Nella sezione italiana si distingue la Sicilia dei Borghi Sicani con il progetto Sicani Villages. Il Travel Food Award ha apprezzato l’impegno del progetto nel promuovere un turismo sostenibile attraverso la valorizzazione del patrimonio artistico e culturale, dell’artigianato e, ovviamente, del settore agroalimentare delle Terre Sicane. Questo territorio, che tutela la biodiversità e la cultura del saper fare, prende il nome da un antico popolo che abitava una vasta area posta tra le attuali provincie di Agrigento e Palermo. Abbraccia 29 comuni e vanta diverse eccellenze culinarie come la “cipolla busacchinara”, la ciliegia cappuccia, l’arancia di Ribera, la pesca di Bivone e il pistacchio di Raffadali.

Miglior Evento Enogastronomico-Italia

Restiamo in Italia per scoprire chi ha vinto il premio per il Miglior Evento Enogastronomico. Siamo in Piemonte, all’evento Bolle di Malto, organizzato ogni anno nella città di Biella. Si tratta di una rassegna dedicata ai microbirrifici italiani e piemontesi che, dal 2015 (anno in cui è nata), è cresciuta talmente tanto da diventare il più grande evento brassicolo italiano. Durante queste giornate, i turisti che amano le esperienze autentiche e slow potranno partecipare a incontri, collaborazioni, concerti di musica live e laboratori del gusto per scoprire anche la gastronomia locale e raffinate degustazioni. Secondo il Travel Food Award, Bolle di Malto rappresenta un ottimo palcoscenico per valorizzare la birra artigianale come eccellenza del Made in Italy e per promuovere consumi e produzioni responsabili.

Premio speciale della giuria

Infine, il Travel Food Award ha assegnato il premio speciale della giuria al cuoco Chris Oberhammer del Ristorante Tilia Dobbiaco. Il gruppo ha riconosciuto il ruolo svolto da questo professionista sia nel campo della ristorazione nella Val Pusteria che nella promozione del territorio attraverso un protagonista d’eccezione: il cibo. Chris Oberhammer, infatti, crea piatti legati ai prodotti della sua terra adeguandosi a quello che la natura gli offre ogni giorno, senza sprechi. Inoltre, con il suo progetto Mons natural food, s’impegna a valorizzare il lavoro dei contadini di montagna, coinvolgendo produttori e ospiti della Val Pusteria durante alcuni eventi pensati per promuovere le eccellenze locali e i luoghi più incontaminati delle Dolomiti. Fra questi eventi citiamo il Dolomiti Gourmet Festival, all’undicesima edizione, che riscuote grande partecipazione per l’altissimo livello enogastronomico espresso.

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Vacanza a rate, le nuove tendenze di viaggio e la soluzione HeyLight

Gli italiani sono sempre più interessati al pagamento dilazionato o a rate per i propri viaggi in Italia e in giro per il mondo, sia per alleggerire il carico delle vacanze sul budget familiare, sia per togliersi qualche sfizio in più. É quanto emerge dal nuovo Osservatorio Compass incentrato sulle tendenze di viaggio nell’estate 2024 tra le varie generazioni di italiani, presentato al TTG Rimini.

In un contesto in cui Gen Z e Millennial dettano le nuove esigenze nel mondo travel, anche le modalità di pagamento cambiano, orientandosi verso i pagamenti digitali e la rateazione di vacanze e viaggi nel Bel Paese o all’estero. É proprio qui che si inserisce HeyLight, l’insieme di soluzioni multicanale di pagamento rateale e di credito offerta da Compass Banca S.p.A.. Un aiuto per pagare poco per volta il prossimo viaggio, vivendo esperienze memorabili senza preoccupazioni e con un sorriso in più.

Il viaggio ideale degli italiani: le tendenze

I dati che emergono dall’osservatorio Compass sulle vacanze 2024 delineano le nuove tendenze di viaggio e di pagamento degli italiani per quanto riguarda il mondo dei viaggi. Tra giugno e agosto coloro che si sono concessi una vacanza sono il 78% degli intervistati, in crescita del 12% rispetto al 2023.

In particolare, sono i giovani della Gen Z e i Millennials (l’87% in entrambi i casi) ad aver viaggiato più di altre generazioni, anche se sono state vacanze più brevi. Questo si spiega con una minor disponibilità economica dei più giovani rispetto a coloro che hanno più di 42 anni.

Quali sono state le mete preferite? In prima posizione si trova l’Italia, scelta dal 77% dei vacanzieri, in particolare i cittadini più maturi e appartenenti ai ceti medi, mentre gli altri Paesi europei hanno attirato 2 intervistati su 10, soprattutto tra i giovani della Gen Z.

Quanto costano e come paghiamo le vacanze? Le novità

Nuove tendenze di viaggio e nuove esigenze di pagamento: sono due mondi che si incontrano dando vita a quelle che sono le emergenti priorità di spesa degli italiani nei prossimi anni. Un numero sempre maggiore di persone viaggia più volte all’anno: secondo i dati del report “Holiday Barometer 2024”, condotto da Ipsos ed Europ Assistance, il 39% degli italiani ha viaggiato almeno due volte dall’inizio del 2024, mentre il budget, seppur chiaramente limitato, è aumentato del 15% rispetto al 2023, arrivando a una media di 2.041 euro a persona.

Tornando all’osservatorio Compass, si è notato come con il crescere della spesa per viaggi e vacanze, aumenta la quota di coloro che hanno già optato per suddividere in due o più momenti il pagamento (in particolare tra Gen Z e Millennials): su importi medi di 340 € pro capite abbiamo un 26% di vacanzieri che scelgono di diluire la spesa, quota che sale 59% per importi medi di 1.210 euro per vacanze all inclusive. Sebbene la soluzione attualmente più diffusa nel mondo dei viaggi sia quella del pagamento totale dell’importo, stanno aumentando le persone che rateizzano tale spesa o che sono interessate a farlo. Spesso le strutture ricettive o le compagnie di trasporto non permettono di optare per questa soluzione di pagamento. Emerge infatti che, tra coloro che non hanno suddiviso in rate il pagamento delle vacanze, il 33% avrebbe rateizzato importi tra i 340 e i 676 euro se avesse avuto la possibilità di sceglierlo. Un dato che raggiunge il 50% dei rispondenti se si parla di cifre che vanno dai 676 ai 1.210 euro.

I pagamenti digitali e la rivoluzione del Buy Now Pay Later

L’amore per i viaggi si unisce alle modalità di pagamento orientate verso il digitale, che oggi sono in continua ascesa nei Paesi occidentali, ma anche in Italia. Nel Bel Paese, i pagamenti digitali hanno raggiunto cifre record negli ultimi anni, indice di un crescente interesse nei nuovi metodi di pagamento, che risultano sicuri e comodi. Nel 2023 hanno riguardato il 35% delle transazioni sugli e-commerce e il 15% nei negozi fisici, ma si stima che quest’ultimo dato raddoppierà entro il 2027, raggiungendo il 30% delle transazioni con pagamenti digitali nei punti di vendita fisici. Sono i dati che emergono dallo studio “The Global Payments Report 2024” di Worldpay.

Il fenomeno del Buy Now Pay Later (BNPL), che significa “compra ora e paga dopo”, si inserisce in questo contesto come una rivoluzione che continua a suscitare sempre più interesse nei consumatori. Sembra destinato a crescere in tutto il mondo e, secondo lo studio di Worldpay, questa modalità di acquisto, che prevede il pagamento rateale di moltissimi prodotti e servizi, dovrebbe registrare un aumento del 5% già nel 2025, diventando uno strumento sempre più popolare tra i consumatori, soprattutto tra le generazioni più giovani. Si stima, inoltre, un tasso di crescita medio composto del BNPL del 9% entro il 2027.

Per rispondere alle nuove esigenze di pagamento legate anche alle tendenze di viaggio emergenti, che richiedono sempre più spesso il pagamento a rate, il mondo travel si sta adeguando con nuovi metodi di pagamento digitale che sempre più interessano i viaggiatori, soprattutto quelli appartenenti alla Gen Z e ai Millennial, per i quali viaggiare, nella vita, è una priorità.

HeyLight, la soluzione che risponde alle tendenze: paga dopo, sorridi ora

Da oggi, fare una vacanza a rate non è mai stato così semplice. In un panorama internazionale in cui siamo abituati a pagare moltissimi prodotti e servizi digitalmente e sempre più spesso ratealmente, si inserisce la nuova soluzione HeyLight, che promette di rendere più accessibile un viaggio, una vacanza o qualsiasi altro tipo di servizio turistico. Una rivoluzione nel mondo del turismo che rende la vita dei viaggiatori decisamente più semplice.

Offerta da Compass Banca S.p.A., banca specializzata nel settore del credito al consumo facente parte del Gruppo Mediobanca, HeyLight è la compagna ideale per ogni tipo di esigenza, poiché risponde alle emergenti tendenze di viaggio e di pagamento all’interno del mondo travel di oggi e del futuro.

Strumento multi-canale disponibile in oltre 26.000 negozi e più di 1.000 e-commerce, HeyLight permette di acquistare viaggi e servizi con dilazione di pagamento oppure con finanziamento digitale per importi fino a 3.000 euro e fino a un massimo di 12 rate.

Si può usufruire della dilazione di pagamento e della rateazione in numerosi hotel, case vacanze, B&B, campeggi, compagnie aeree e di trasporto o agenzie di viaggi, ma anche in molte altre realtà che offrono servizi ed esperienze nel mondo dei viaggi e del turismo, che siano e-commerce o negozi fisici. Per scoprire quali sono le realtà online e offline che aderiscono alla piattaforma, consigliamo di consultare il sito ufficiale Heylight.com.

Possiamo così scegliere di pagare poco per volta l’immancabile settimana di vacanza estiva al mare, oppure i voli o il treno per il prossimo viaggio itinerante o, ancora, l’hotel o l’appartamento prenotato per un weekend in famiglia tra le montagne, senza preoccuparsi di saldare tutto in anticipo, ma pagando poco per volta. Una soluzione per partire in tutta serenità, come vuole la filosofia di HeyLight: “Paga dopo. Sorridi ora”.

Come accedere ai servizi HeyLight? É molto semplice e comodo: una volta che ci rechiamo in agenzia, o concordiamo telefonicamente con la struttura il prezzo della nostra vacanza, oppure stiamo per effettuare il pagamento in un e-commerce aderente basta selezionare la modalità di pagamento con HeyLight (su POS, tramite PayByLink o selezionando l’icona heylight al checkout) e seguire tutta la procedura completamente digitale, che si conclude in pochi minuti. Lo strumento offerto da Compass è molto flessibile: si può scegliere tra l’addebito su carta di credito o di debito, o su conto corrente, e la prima rata si paga dopo 30 giorni.

 

Messaggio pubblicitario. Il marchio HeyLight di Compass Banca S.p.A. identifica diverse soluzioni di pagamento rateale offerte dal venditore ai consumatori: A) La dilazione di pagamento gratuita del prezzo dell’acquisto concessa da venditori con cui Compass abbia stipulato, salvo valutazione, un accordo per la cessione dei crediti pro-soluto. La concessione della dilazione è condizionata all’esito delle verifiche di Compass. Condizioni complete disponibili presso il venditore. Condizioni del contratto di factoring disponibili sul sito compass.it, heylight.com, presso le Filiali Compass o presso gli agenti in attività finanziaria che operano in qualità di intermediari del credito B) Il finanziamento concesso ai consumatori, salvo approvazione, direttamente da Compass. Condizioni del finanziamento disponibili sul sito compass.it , heylight.com e presso i venditori, convenzionati senza o in esclusiva con Compass. In funzione delle soluzioni rateali disponibili presso i venditori, potrebbe essere prevista documentazione aggiuntiva.

 

Fonti bibliografiche:

  • Osservatorio Compass “Speciale Vacanze”, condotto da SWG per Compass
  • Report “Holiday Barometer 2024”, Ipsos ed Europ Assistance
  •  “The Global Payments Report 2024”, Worldpay