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Castello di Limatola, il meraviglioso maniero che a Natale si trasforma in una fiaba

Nel cuore della Campania, tra le verdeggianti colline del Sannio solcate dal fiume Volturno, sorge un castello da fiaba che in un’occasione speciale dell’anno apre le porte trasformandosi in un villaggio di Natale dei sogni: è il Castello di Limatola, in provincia di Benevento, un’antica e affascinante fortezza normanna che sembra sospesa nel tempo.

Le pietre che compongono le sue imponenti mura sembrano ancora sussurrare le storie di dame e cavalieri, di battaglie e amori segreti. Finemente restaurato dopo anni di degrado, oggi ospita un hotel ed eventi privati, ma conserva intatto il fascino storico delle testimonianze di un passato remoto.

Il castello normanno rinato dopo l’abbandono

Costruito nel XII secolo dai Normanni, sui resti di un’antica torre longobarda, il maniero fu per secoli dimora di sovrani e famiglie potenti: tra le sue mura hanno vissuto dinastie come gli Aragonesi, i Sanseverino, fino ai Conti Della Ratta, che nel Quattrocento lo trasformarono in una raffinata residenza rinascimentale, e vi hanno soggiornato personaggi illustri come Carlo I d’Angiò e Garibaldi.

Le sue torri di pietra, le corti maestose e le sale affrescate raccontano ancora oggi storie millenarie di banchetti sontuosi, intrighi di corte e segreti celati nei secoli, rendendo questo castello una delle più suggestive testimonianze medievali del Mezzogiorno.

Il meraviglioso Castello di Limatola

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Le mura imponenti del Castello di Limatola

Nel Rinascimento, il castello visse una nuova stagione di splendore con interni arricchiti con affreschi ispirati alla Gerusalemme Liberata e alle grandi leggende cavalleresche. La chiesa palatina di San Nicola, al suo interno, conserva ancora il portale romanico e preziose opere del pittore Francesco da Tolentino, tra cui il polittico del 1527 con la Madonna col Bambino. La fortezza ospita anche un museo con testimonianze degli eventi storici del territorio, tra cui dipinti del 1861 che raffigurano la battaglia del Volturno.

Dopo un lungo periodo di abbandono, il maniero è rinato nel 2010 grazie alla famiglia Sgueglia, che ne ha curato un restauro minuzioso, riportandolo al suo antico splendore. Oggi, il Castello di Limatola è un luogo magico dove il tempo sembra sospeso: sede di eventi, mostre e celebrazioni, ma anche rifugio di pace e bellezza, dove il passato e il presente si intrecciano in un abbraccio di pura meraviglia.

Il Natale al Castello di Limatola

Durante il periodo natalizio, ogni anno, il Castello di Limatola si trasforma in un paesaggio da fiaba con il suo mercatino di NataleCadeaux al Castello“, uno dei più amati d’Italia.

Luci, profumi, artigianato di qualità, gastronomia e spettacoli si uniscono per dare vita a un evento coinvolgente che richiama centinaia di migliaia di visitatori da tutt’Italia.

Nel 2025, la XVI edizione dei mercatini di Natale al Castello di Limatola si tiene nei weekend di novembre (dal 7 al 9, dal 14 al 16, dal 21 al 23) e ininterrottamente dal 28 Novembre al 14 dicembre. Il tema? “Cirque de Noël”, un omaggio al mondo del circo e alla sua meraviglia senza tempo.

L’ingresso al mercatino di Natale è a pagamento, con biglietti acquistabili anche online attraverso il sito ufficiale Castellodilimatola.it. Per gli adulti ha un costo di 10 euro, per bambini dai 3 ai 10 anni di 5 euro, mentre è gratuito per bimbi sotto i 3 anni e persone con disabilità. Vengono offerti anche pacchetti famiglia consultabili sul sito web del castello.

Mercatino di Natale al Castello di Limatola

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Il suggestivo mercatino di Natale al Castello di Limatola

Dove si trova

Il Castello di Limatola domina dall’alto la valle solcata dal fiume Volturno e lo splendido borgo medievale di Limatola, in provincia di Benevento (Campania), regalando una vista spettacolare sul paesaggio circostante. In particolare, sorge tra il massiccio del Taburno, il monte Maggiore e i monti Tifatini, a pochi chilometri dal confine con la provincia di Caserta.

È facilmente raggiungibile in auto percorrendo l’autostrada A1 Napoli–Roma, con uscita a Caserta Sud, per poi proseguire lungo la SS7 Appia fino a Limatola (circa 20 km).

Chi viaggia in treno può scendere alla stazione di Caserta o Dugenta-Frasso Telesino, entrambe a circa 15-20 minuti di distanza, e proseguire con autobus o taxi locali. Diversi collegamenti bus regionali partono ogni giorno da Benevento e Caserta in direzione del borgo, rendendo il Castello di Limatola una meta comoda da raggiungere anche senza automobile.

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Villa Erba a Cernobbio: fascino senza tempo sul Lago di Como

A pochi passi da Como, affacciata sullo specchio d’acqua più elegante d’Italia, sorge Villa Erba, una delle dimore storiche più affascinanti del lago, dove l’architettura neoclassica incontra giardini secolari, scorci da sogno, atmosfere da set cinematografico: non a caso è stata scelta come location per il film Il Cimitero di Praga, che ne valorizza la presenza scenica e l’aura misteriosa.

La villa e il suo vasto parco raccontano una storia che affonda le radici nella bellezza e nella cultura, con un tocco di mondanità che non guasta mai. Tra le sue mura si respira ancora l’eleganza di un tempo, mentre tutto intorno la natura fa il resto, con una scenografia che cambia colore a ogni stagione.

Cosa vedere a Villa Erba

L’architettura della villa lascia senza parole. Lo stile è neoclassico, sì, ma con una ricchezza di dettagli che lo rende oltremodo scenografico. Colonne maestose, simmetrie perfette e cura dei dettagli danno la sensazione di trovarsi in una dimora da romanzo ottocentesco.

Villa Antica

Il cuore nobile di Villa Erba è la Villa Antica, uno spazio che conserva intatta l’anima storica pur adattandosi con disinvoltura agli eventi più moderni.

L’atrio centrale è ampio, luminoso, perfetto per accogliere gli ospiti con un impatto scenico. Le grandi sale del piano terra si aprono sul giardino e sulle terrazze affacciate sul lago, in un dialogo continuo tra interno ed esterno, tra architettura e paesaggio. È lo spazio ideale per mostre, ricevimenti, concerti e cerimonie: fino a 450 persone possono essere ospitate comodamente sedute nelle cinque sale principali, mentre la sala da ballo può trasformarsi in una pista per 500 ospiti. Esiste anche una saletta più raccolta, intima, pensata per cene esclusive o incontri riservati.

Salendo al piano superiore, un tempo riservato alla zona notte, si trovano oggi sale riunioni e uffici. Ogni ambiente è stato restaurato con attenzione, mantenendo intatto il fascino storico ma dotandolo di tutte le funzionalità moderne. Non mancano guardaroba e cucine professionali: la villa è attrezzata per accogliere eventi di ogni tipo, senza sacrificare l’eleganza.

All’esterno, il parco storico si estende fino al lago. Sentieri curati serpeggiano tra prati, siepi scolpite e aiuole fiorite, e regalano scorci panoramici da togliere il fiato.

L’ex Galoppatoio e il Centro Congressi

Un tempo riservata alle corse dei cavalli, l’area dell’ex Galoppatoio è oggi uno spazio polifunzionale pensato per eventi e manifestazioni su larga scala.

Il fiore all’occhiello è il Centro Congressi firmato dall’architetto Mario Bellini. Il suo progetto prende ispirazione dalle antiche serre in vetro e acciaio del Lago di Como, reinterpretandole in chiave contemporanea con linee pulite e materiali trasparenti. Il risultato è una struttura leggera, ariosa, integrata nel contesto naturale.

Si tratta di un complesso imponente: oltre 10.000 metri quadrati suddivisi in un padiglione centrale circolare e tre ali denominate Lario, Cernobbio e Regina. Qui si svolgono conferenze internazionali, convegni, esposizioni, mostre, cerimonie e persino dj set notturni. Il padiglione centrale può accogliere fino a 1.500 persone e si distingue per l’ottima acustica, la versatilità degli spazi e l’eleganza architettonica.

Villa Erba affacciata sul Lago di Como

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La scenografica Villa Erba affacciata sul Lago di Como

Come arrivare

Villa Erba si trova a Cernobbio, sulla sponda occidentale del Lago di Como, in una posizione comoda da raggiungere con diversi mezzi.

Chi viaggia in auto può percorrere la SS340 (nota anche come Via Regina), con la possibilità di parcheggiare all’autosilo di Villa Erba o nei dintorni.

Per chi preferisce i mezzi pubblici, numerose linee di autobus fermano a breve distanza dalla villa: le linee 11, 6, C10, C20, C25, C28, C29 e 2 collegano Como con Cernobbio in pochi minuti.

Anche il treno rappresenta un’ottima opzione: dalla stazione di Como San Giovanni si può proseguire in autobus o con una passeggiata panoramica fino a Cernobbio.

Infine, per chi arriva dal lago, Villa Erba è dotata di un pontile privato che permette l’attracco diretto di motoscafi e battelli fino a 600 persone.

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Il Castello di Ravadinovo “innamorato del vento”, che cambia colore durante il giorno

I sogni d’infanzia possono diventare realtà anche se puntano alle favole: proprio come è successo all’architetto Georgi Kostadinov Tumpalov, che ha costruito pietra su pietra un magnifico maniero “innamorato del vento”, che cambia colore nell’arco della giornata: il Castello di Ravadinovo.

Non è una di quelle fortezze medievali arroccate su montagne e speroni di roccia, guardiane delle valli e dei mari che un tempo potevano portare attacchi nemici. È un castello fiabesco più moderno e unico nel suo genere, con la sua architettura stravagante e insolita, proprio come lo è la sua posizione: al centro di una verdeggiante pianura coltivata della Bulgaria, a due passi dalla costa meridionale del Mar Nero.

Il meraviglioso castello che cambia colore

Il castello di Ravadinovo è uno spettacolo per gli occhi: alte torri, campanili e recinzioni, ma anche una cappella, la cantina e un lago artificiale, sono stati tutti costruiti a partire dal 1996 con 20.000 tonnellate di pietra estratta dalle viscere dei Monti Strandzha, nella parte orientale della Bulgaria che si affaccia al Mar Nero.

Un sogno che si è avverato per l’architetto, progettista e sviluppatore Georgi Kostadinov Tumpalov, che ha creato una meraviglia fiabesca con un design fuori dai classici schemi e che ha voluto chiamare castello “innamorato del vento”.

La sua vera chicca? La pietra utilizzata per la sua realizzazione contiene tracce di micro-diamanti, che a contatto con la luce creano uno spettacolo di colori cangianti nell’arco della giornata: al mattino e durante il tramonto il castello ha sfumature rosa, durante il giorno diventa bianco e con la Luna piena brilla come una stella. Ma le sue particolarità non finiscono qui: a renderlo unico è anche la sua forma che ricorda uno stemma, simbolo di fiducia, amore e impegno per la sua costruzione e sviluppo.

Il fascino del castello si respira anche negli interni, dove si trova una galleria d’arte che ospita il Museo delle Porcellane e il Museo delle Mappe Antiche, sale sontuose e le “Stanze del Costruttore”.

Particolare delle torri all'entrata del Castello di Ravadinovo

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Particolare delle torri all’entrata del Castello di Ravadinovo

La fiaba continua anche nei giardini che abbracciano la fortezza, ricchi di alberi, piante e fiori esotici, laghetti, statue e addirittura il “Pozzo dei desideri“, oltre a tanta fauna: dai pesci ai cigni bianchi e neri, fino ai pellicani.

Un luogo mistico e romantico che ricorda le atmosfere di Disneyland e meta imperdibile durante un viaggio in quest’area dei Balcani, soprattutto per una giornata speciale in famiglia. Qui tutto sembra sospeso tra sogno e realtà, un luogo dove anche gli adulti tornano bambini e ogni pietra racconta la passione di chi ha voluto dare forma a un’idea che sembrava impossibile.

Dove si trova

Il Castello di Ravadinovo sorge a circa 2 km dalla città di Sozopol, affacciata al Mar Nero. Viaggiando in auto da Burgas verso sud, lungo questo tratto di costa della Bulgaria, si può raggiungere facilmente questa attrazione che regala momenti e scatti memorabili tra le sue architetture pittoresche. In loco si trova anche un comodo parcheggio gratuito.

Il castello "innamorato del vento" che cambia colore

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Il castello “innamorato del vento” di Ravadinovo
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Giubileo 2025, gli eventi ufficiali del mese di novembre

Novembre a Roma ha quel fascino malinconico che sa di foglie umide e luci calde nelle chiese, un mese in cui la città sembra sussurrare segreti antichi mentre il Tevere scorre placido sotto ponti illuminati. Nel 2025, l’Anno Santo del Giubileo si tinge di questa dolce nostalgia, entrando nel suo trimestre finale con un calendario che pulsa di eventi ufficiali, come un cuore che batte verso la chiusura di dicembre. Dopo l’estate vibrante del Giubileo dei Giovani a Tor Vergata e un settembre che ha riacceso le piazze con incontri papali, novembre si annuncia come un ponte tra riflessione e celebrazione, un invito a fermarsi e contemplare il senso profondo di Spes non confundit, la speranza che non delude.

Visitare Roma, in autunno, è del resto un momento speciale con il vento fresco che accarezza Piazza San Pietro, il profumo di castagne arrosto che si mescola all’incenso delle basiliche, e la folla di pellegrini che, con la Carta del Pellegrino in tasca, attraversa le Porte Sante come un rito quotidiano.

Il calendario ufficiale, curato dal Dicastero per l’Evangelizzazione e consultabile su iubilaeum2025.va, propone un mosaico di appuntamenti che riflettono l’universalità della Chiesa. In programma, ci sono momenti di dialogo, come gli incontri con papa Leone XIV in Aula Paolo VI, e celebrazioni solenni e ogni evento è un filo che tesse la trama del Giubileo 2025, tra pellegrinaggi e mostre che portano voci dal mondo, come la Promessa pellegrina alla Gregoriana (visitabile fino al 12 novembre).

Per visitatori e fedeli è, dunque, l’occasione per camminare tra vicoli che profumano di storia e vivere lo spirito di conciliazione dell’Anno Santo. Ma meglio partire preparati con impermeabile e mappa giubilare: questi giorni non sono solo eventi, ma un cammino personale verso la luce di dicembre. Scopriamo insieme, a questo punto, cosa riserva il mese di novembre tra eventi ufficiali e appuntamenti patrocinati.

I Grandi Eventi giubilari di novembre 2025

Il nuovo mese si apre sulla scia di ottobre e del Giubileo del Mondo Educativo che, iniziato il 27 ottobre si è chiuso il 1° novembre con la celebrazione presieduta dal Santo Padre nella Basilica di San Pietro. Nelle settimane a seguire, sono tre i Grandi Eventi che Roma offre per questo mese, a partire dal Giubileo del mondo del Lavoro (8 novembre). Nell’ordine, si celebrano quindi il Giubileo dei Poveri (16 novembre) e il Giubileo dei Cori e delle Corali (22 e 23 novembre).

Vista di Roma e del Vaticano

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La Basilica San Pietro e il fiume Tevere con Ponte Sant’Angelo a Roma

Il Giubileo del mondo del Lavoro

Slittato dallo scorso inizio  maggio per la scomparsa di papa Francesco, il Giubileo del mondo del Lavoro è stato riprogrammato per l’8 novembre, come annunciato dal Dicastero per il Servizio dello Sviluppo Umano Integrale. In un Anno Santo che celebra la speranza, questo evento è un abbraccio ai lavoratori di ogni settore, un momento per riflettere sul lavoro come dignità e missione. E Roma – con le sue piazze che sussurrano storie di artigiani e mercati antichi – si presta perfettamente a un cammino che unisce fatica e fede.

Nel secondo sabato del mese, il programma si apre alle 9:30 in Piazza San Pietro con l’udienza giubilare di papa Leone XIV, un dialogo che tocca i corpi intermedi della società, grazie alla partnership con il CNEL. Segue il passaggio alla Porta Santa della basilica, simbolo di riconciliazione e rinnovamento, con confessori disponibili nelle chiese vicine.

Alle attività sono particolarmente invitata a partecipare i sindacalisti, gli imprenditori, i precari e i pensionati non solo per pregare insieme ma anche per condividere storie di fatica e sogni. E rinnovare il patto sociale che rende il lavoro ponte verso la giustizia.

Il Giubileo dei Poveri

Il secondo Grande Evento del mese è con il Giubileo dei Poveri, dal 14 al 16 novembre, appuntamento particolarmente toccante nel calendario giubilare.  L’evento celebra chi vive ai margini, ricordando che la misericordia è il cuore del Vangelo. Organizzato dal Dicastero per il Servizio della Carità, invita famiglie, persone sole e chiunque senta l’eco del “fratello” nei bisognosi, a un cammino di condivisione.

La tre giorni comincia venerdì 14 con la Veglia della Misericordia alle 17:30 nella Basilica di San Paolo fuori le Mura, animata dal gruppo “Fratello” con preghiere e testimonianze . Sabato 15, poi, il pellegrinaggio alla Porta Santa di San Pietro (dalle ore 9:00 alle ore 15:00) offre il Sacramento della Riconciliazione nelle chiese giubilari, per un momento di grazia intima. Alle 16:00, in Piazza San Pietro, è poi previsto un momento di preghiera mariana, sempre con “Fratello”.

Infine, domenica 16, alle 10:00, papa Leone XIV presiede la Messa nella basilica per la IX Giornata Mondiale dei Poveri a cui segue il pranzo insieme al Pontefice alle 12:30 in Aula Paolo VI.

Il Giubileo dei Cori e delle Corali

Se cantare è pregare due volte, nel corso dell’Anno Santo non poteva mancare un appuntamento dedicato alla musica sacra. Il 22 e 23 novembre si celebra il Giubileo dei Cori e delle Corali, con voci da tutto il mondo si uniscono per celebrare la melodia come preghiera, unendo fedeli nelle basiliche cittadine. Il primo giorno, sabato 22, il pellegrinaggio alla Porta Santa di San Pietro (14:00-17:00) apre a un momento di preghiera con il Sacramento della Riconciliazione nelle chiese giubilari.

Il baldacchino di San Pietro

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Dettagli architettonici della Cupola e del Baldacchino di Bernini nella Basilica di San Pietro

Quindi, alle 17:00, le Messe vespertine si animano in diverse parrocchie romane grazie al contributo dei cori le cui voci echeggiano tra le navate. Domenica 23, alle 10:30, papa Leone XIV presiede la Messa in Piazza San Pietro (ingresso gratuito).

Gli altri appuntamenti ufficiali del mese

Nel corso delle prossime settimane, il Giubileo patrocina anche altri appuntamenti nell’ambito della programmazione ufficiale. E ce n’è per tutti i gusti, dal Concerto del coro Femminile di Gori (Georgia) – previsto al Pantheon alle17:30 del 21 novembre – a quello del coro Patriarcale della Cathedrale di Santa Trinità di Georgia / Coro Camerale di Stato che avrà luogo presso la Basilica di Santa Maria Maggiore il prossimo 23 novembre alle 20:00.

Inoltre, il 7 novembre si apre il Congresso Mondiale di Metafisica, forum interdisciplinare dedicato alla Scienza ed Esperienza aperte all’Assoluto. Studiosi e ricercatori si riuniscono a Roma per dialogare insieme in materia di esistenza e realtà, unendo scienza sperimentale e fede. È un invito a pensare profondamente, senza perdere alcuna dimensione della vita, perfetto per chi cerca risposte oltre il visibile nel Giubileo della speranza.

Sempre dal 7 novembre, poi, il Museo di San Salvatore in Lauro ospita Bethlehem Reborn: Le meraviglie della Natività, esposizione organizzata dall’Ambasciata di Palestina presso la Santa Sede e la Custodia di Terra Santa visitabile fino al 10 gennaio 2026. La mostra celebra il restauro della Basilica della Natività, portando mosaici, colonne e opere lignee di Betlemme a Roma. Tesori dalla Custodia includono reliquie dei pellegrinaggi di Paolo VI, Giovanni Paolo II, Benedetto XVI e Francesco, più abiti cerimoniali ricamati dalle donne palestinesi del XIX e XX secolo.

Spostandoci, quindi, alla fine del mese, il 30 novembre la Basilica di Santa Maria sopra Minerva accoglie il Pellegrinaggio degli Stati Generali delle Donne, vera e propria celebrazione della maternità divina. Alle 15:00, sono previste le riflessioni di Isa Maggi e Stefano Motta sul Giubileo femminile. Mentre, alle 16:00, avrà inizio un concerto in cui saranno suonati l’Ave Maria di Caccini, l’Ave Verum Corpus di Mozart, il Panis Angelicus di Franck, O, Divine Redeemer di Gounod, la Lacrimosa dal Requiem di Mozart e il Nessun Dorma di Puccini. Alle 18:00, sarà una Messa a chiudere il cammino, in un abbraccio di voci e preghiere.

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Lo chalet di montagna più romantico che fa impazzire gli influencer

Tra le vette innevate del Trentino si nasconde Chalet al Foss, il romantico rifugio di montagna diventato così apprezzato per le esperienze promosse sui social dagli influencer. In pochi anni, questo rifugio adults only di Vermiglio, nella Val di Sole, è diventato una leggenda dei social conquistando oltre 1,2 milioni di follower.

Lo chalet che ha conquistato i social

Siamo a Vermiglio, nel cuore selvaggio della Val di Sole, a due passi dal Passo del Tonale. È qui, a 1.450 metri d’altitudine e con vista diretta sul ghiacciaio della Presanella, che Alberto Pangrazzi e Carlotta Menon hanno trasformato l’albergo di famiglia in un resort di lusso per coppie capace di riscrivere le regole dell’hôtellerie di montagna.

La loro visione? Semplice ma geniale: creare il primo format alpino pensato per il divertimento a due. Le classiche fughe romantiche vengono riscritte ispirandosi al turismo esperienziale e alle nuove tendenze viaggio che cercano l’effetto wow: dalla colazione con gli alpaca al letto riscaldato immerso nella neve, fino alla Treehouse, la casa sull’albero dove la cena vi arriva attraverso una mini-cabinovia, tutto è progettato per diventare un ricordo e, ovviamente, uno scatto perfetto per il vostro feed.

Chalet al Foss in Trentino è un luogo che sa di autenticità, di legno vivo, di montagna vera, ma con un twist contemporaneo e glamour. Il risultato è un resort che fonde ospitalità di alto livello e creatività esperienziale, dove l’amore non è solo un tema, ma una filosofia di vita.

Non a caso, è il set preferito per i “marry me moments”: proposte di matrimonio spettacolari tra la neve e il cielo, con scenografie che sembrano uscite da un film romantico. C’è chi sceglie la piscina infinita ricoperta di petali di rosa (sì, quella da 8mila euro per l’uso esclusivo), e chi preferisce la Cena nel Bosco, l’ultimissima novità che porta l’alta cucina nel cuore del silenzio alpino. La vera rivoluzione firmata Chalet al Foss è nel modo in cui ha conquistato il mondo attraverso i social. Tutto è iniziato quando Carlotta, mente creativa e anima digital del progetto, ha deciso di raccontare l’hotel su Instagram. Nessuna pubblicità, nessuna sponsorizzazione: solo contenuti autentici e storytelling emozionale.

Il posto da sogno per un weekend romantico in Trentino: Chalet al Foss

Ufficio Stampa

Chalet al Foss, la location romantica e instagrammabile

Il risultato? Un’esplosione virale. Oggi il profilo dello chalet supera 1,2 milioni di follower, più del Burj Al Arab di Dubai, e si piazza tra gli hotel più seguiti d’Europa, subito dopo il mitico Cavo Tagoo di Mykonos. Influencer da ogni continente fanno la fila per viverlo, ma ciò che rende questo fenomeno unico è che nulla è costruito: gli ospiti vengono accolti con un’esperienza reale, intensa e curata, e i loro contenuti diventano la miglior forma di pubblicità possibile.

Motivo in più che fa battere il cuore? La presenza della prima Music Spa delle Alpi dove il benessere si mescola con dj set quotidiani. Le vasche in legno fumano sotto il cielo gelido, la sauna panoramica regala viste che tolgono il fiato, e tutto profuma di libertà.

Insomma, qui non si viene solo per sciare, ma per vivere la montagna come un’esperienza multisensoriale, tra fuoco, neve, musica e… tanto amore.

Weekend romantico allo Chalet al Foss in Trentino

Ufficio Stampa

Chalet al Foss, il romantico chalet in Trentino che conquista i social

Dove si trova e come arrivare

Chalet al Foss, l’hotel più romantico e instagrammabile del Trentino, si trova a Vermiglio. Siamo nel vero cuore della Val Di Sole a non più di 10 minuti dal passo del Tonale e si raggiunge in auto comodamente da città come Milano o Venezia.

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Castel Savoia: il castello che sembra uscito dalla fiaba di Cenerentola

Nel cuore della Valle d’Aosta, nella Valle di Gressoney-Saint-Jean, immerso in uno scenario che sembra uscito da una cartolina alpina, sorge Castel Savoia, una delle residenze più affascinanti della famiglia reale italiana. Questo castello, elegante e fiabesco, con le sue torri che svettano verso il cielo e il suo panorama mozzafiato sul Monte Rosa, fu costruito tra il 1899 e il 1904 per volere della regina Margherita di Savoia, consorte di Re Umberto I.

Nobili, illustri artisti e membri della letteratura, tra cui il poeta Carducci, furono qui ospiti. Un passato suggestivo quello di Castel Savoia che viene percepito da chiunque lo visiti: entrando si ha la sensazione di varcare la soglia di un mondo sospeso nel tempo, dove il fascino della monarchia si intreccia con il silenzio e la maestosità delle montagne.

La storia di Castel Savoia

Castel Savoia fu costruito alla fine del XIX secolo per volontà della regina Margherita di Savoia, vedova di re Umberto I e grande appassionata della montagna. La regina, che trascorreva spesso le estati a Gressoney-Saint-Jean, desiderava una residenza in cui poter godere della tranquillità delle Alpi e della vista spettacolare sul massiccio del Monte Rosa.

Il progetto fu affidato all’architetto Emilio Stramucci, che scelse un elegante stile medievale rivisitato in chiave romantica. Castel Savoia è composto da un corpo centrale e da cinque torri slanciate, ognuna diversa dall’altra, che regalano alla costruzione un aspetto scenografico e armonioso. Gli interni riflettono la raffinatezza del gusto reale, con saloni ornati di legni pregiati, camini monumentali e dettagli decorativi ispirati alle dimore nobiliari d’Europa.

Dopo la morte della regina, il castello passò allo Stato e, nel corso degli anni, venne utilizzato in vari modi, fino a diventare un bene culturale aperto al pubblico. Oggi è una delle attrazioni più amate della Valle d’Aosta, non solo per la sua architettura, ma anche per il valore storico e simbolico che rappresenta.

Perché Castel Savoia è un posto incredibile

Visitare Castel Savoia significa immergersi in un’atmosfera da fiaba. La prima cosa che colpisce è la posizione, perché il castello domina dall’alto il borgo di Gressoney-Saint-Jean, offrendo una vista spettacolare sulle vette innevate e sulle vallate verdi. Ogni stagione regala scenari diversi: in estate i giardini fioriti e il cielo terso amplificano la bellezza del luogo, mentre in inverno il paesaggio innevato trasforma la residenza in un castello incantato.

Gli interni sono altrettanto suggestivi. Passeggiando tra le sale si percepisce l’eleganza discreta della regina Margherita, dal salone da pranzo alla sala dei fiori, fino alle camere da letto, tutte stanze che raccontano ancora oggi il gusto raffinato e l’amore per il dettaglio che caratterizzava la sovrana. Dal castello, inoltre, partono diversi sentieri panoramici che permettono di esplorare i boschi circostanti e di raggiungere punti di osservazione privilegiati sul Monte Rosa.

Dove si trova e come raggiungerlo

Castel Savoia si trova a Gressoney-Saint-Jean, pittoresco borgo alpino della Valle d’Aosta situato a circa 1.400 metri di altitudine. Il castello è posizionato poco fuori dal centro abitato, su un’altura che domina la vallata e regala una vista privilegiata sulle montagne circostanti.

Raggiungerlo è semplice: in auto, si percorre l’autostrada A5 Torino-Aosta, si esce a Pont-Saint-Martin e si prosegue per circa 37 chilometri lungo la Strada Regionale 44 fino a Gressoney. Chi preferisce i mezzi pubblici può affidarsi agli autobus di linea che collegano Pont-Saint-Martin con la valle del Lys. Una volta arrivati in paese, una breve passeggiata immersa nel verde conduce all’ingresso del castello.

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Con le offerte Vueling si vola verso le città europee più belle in autunno

L’autunno è il momento perfetto per concedersi una fuga: l’aria è frizzante, le città si svuotano, i prezzi scendono e i tramonti diventano magia pura. E quest’anno, con Vueling, avete un’occasione da non lasciarvi scappare: prenotando entro il 3 ottobre si accede a tantissime promozioni e prezzi competitivi che includono weekend e festivi. In più sono disponibili 200.000 posti scontatissimi con prezzi a 21 euro o meno. È sicuramente il momento di organizzare quella vacanza che sognavate da mesi, il weekend romantico o il city break tra amici.

Barcellona

C’è chi punta alla Spagna solo in primavera ed estate ma in realtà in autunno ha molto da regalarci. Con un po’ di fortuna anche a novembre si trovano voli in giornate di sole da Milano verso Barcellona con soli 15 euro. Arte, cultura e mare fanno da leit motiv alla fuga nel Mediterraneo.

La città non smette mai di sorprendere con la sua anima vivace, creativa e piena di energia. Potrete perdervi tra i colori del Parc Güell, salire sulla spettacolare Sagrada Família, passeggiare tra i vicoli del quartiere gotico o godervi un pranzo di tapas al mercato della Boqueria.

L’autunno è la stagione perfetta per scoprire la vera anima catalana: le temperature miti invitano a esplorare ogni angolo della città, magari sorseggiando una sangria in una terrazza vista mare. E la sera? Concerti, locali underground e un’atmosfera rilassata che vi farà innamorare.

Parigi

Parigi è sempre una buona idea e in autunno acquisce fascino. Che ne dite di una fuga romantica nella città dell’amore? La tratta disponibile a 27 euro a novembre collega Roma Fiumicino alla capitale francese per organizzare un weekend all’insegna dell’arte e alla scoperta dei quartieri più amati.

Dalla passeggiata lungo la Senna con i colori della stagione alle librerie del quartiere latino fino all’opportunità di godersi un pranzo in uno dei bistrot più suggestivi. Da non perdere Montmartre e il Marais, oltre al classico giro attorno alla tour Eiffel. E poi questo è il mese perfetto per assaporare la vita parigina come veri local: colazioni lente, shopping nei piccoli atelier, serate tra musica jazz e vino rosso.

Offerte di Parigi per l'autunno

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Visitare Parigi in autunno, la città è pura magia

Bruxelles

Da Firenze a Bruxelles in un battito d’ali, tra piazze eleganti, profumo di waffle e architetture da cartolina. Con voli a partire da 39 euro a novembre, è l’occasione perfetta per scoprire una capitale che in autunno diventa pura magia. Le foglie dorate che cadono tra le vie di Sablon, le luci che si riflettono sulla Grand Place, le vetrine piene di cioccolatini artigianali: Bruxelles a novembre è un sogno ad occhi aperti. Potrete dedicarvi a giornate di arte e cultura, visitando i musei del Mont des Arts, o concedervi un pomeriggio di relax nei tipici caffè belgi, sorseggiando una birra locale mentre fuori piove leggermente.

E per gli amanti dei sapori autentici, c’è un mondo da gustare: frites croccanti, moules marinières, e ovviamente cioccolato in ogni forma. Bruxelles in autunno è romantica, elegante e sorprendente, perfetta per un weekend che vi farà staccare davvero la spina.

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Il Castello di Gripsholm incanta con le atmosfere da fiaba e il suo enigmatico leone

C’è un posto in Svezia che sembra uscito da una fiaba nordica, con torri tondeggianti che si specchiano sull’acqua e corridoi in cui echeggiano le risate e i drammi di secoli passati. È il Castello di Gripsholm, un gioiello che mescola il fascino del Rinascimento con atmosfere da saga vichinga.

Il palazzo in una giornata di sole riflette le mura rosse sul lago Mälaren ed è un vero incanto…ma la curiosità principale? Il suo legame con un misterioso “leone” che ogni anno attira migliaia di visitatori.

Il castello di Gripsholm e il celebre leone

Il castello di Gripsholm è un edificio storico che ha diverse curiosità da raccontare: da Erik XIV che imprigionò il fratello Johan e la moglie Caterina Jagellona, a Gustavo III che organizzava sontuose feste natalizie, trasferendo da Stoccolma intere corti con decine di carri carichi di abiti, stoviglie e persino maccheroni con parmigiano.

Entrare a Gripsholm significa compiere un viaggio di quasi cinque secoli di storia svedese. Costruito nel 1537 da Gustavo I Vasa, padre della Svezia moderna, il castello conserva ancora gli interni del Rinascimento meglio preservati del Paese, ma la cosa più importante di tutte è il leone impagliato.

Proprio lui è l’attrazione più fotografata del luogo ed è il leggendario leone di Gripsholm regalato al re Federico I nel 1731. L’animale, imbalsamato dopo la morte, è passato tra le mani di un tassidermista che ne impagliò uno per la prima volta nella sua carriera. Il risultato fu un animale con occhi spalancati, denti sproporzionati e un muso che sembra quasi sorridere. Oggi è diventato una star del web e un simbolo affettuosamente “fallimentare” di un’epoca in cui l’esotico era ancora mistero e fantasia.

Tra le cose da vedere e non perdere c’è sicuramente la camera del duca Carlo, figlio di Gustavo I. l’ambiente, con arredi originali, racconta la vita quotidiana della corte svedese durante il XVI secolo.

Suggeriamo poi di visitare la sala di Stato che spicca per le decorazioni di affreschi e ritratti a figura intera; proprio passeggiandoci si ammira il racconto della monarchia svedese che amava presentarsi in continuità con i grandi regnanti d’Europa.

Altra chicca? Il teatro di Gustavo III, un capolavoro neoclassico incastonato in una torre del castello. Costruito nel 1781 dall’architetto Erik Palmstedt, è uno dei teatri settecenteschi meglio conservati d’Europa. Con le sue scenografie originali e i macchinari ancora funzionanti, trasporta i visitatori direttamente nel cuore della vita culturale del Settecento.

Come visitare il Castello di Gripsholm

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Visitare il Castello di Gripsholm durante l’estate godendosi l’arrivo in battello dal lago

Dove si trova il castello di Gripsholm e come raggiungerlo

Il castello di Gripsholm si trova in Svezia lungo le rive del lago Mälaren, a circa 70 km da Stoccolma. Con la silhouette riconoscibile domina la cittadina di Mariefred. Si raggiunge in auto comodamente dalla città, oppure con un treno fino alla località per poi proseguire con un bus.

Durante i mesi estivi viene attivato persino un battello che con una navigazione di un paio d’ore permette di raggiungere il monumento attraverso un percorso suggestivo e con una vista di tutto rispetto.

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Claudia Cardinale e i luoghi della sua vita: un viaggio tra il Mediterraneo e Hollywood

Salutiamo Claudia Cardinale, morta il 23 settembre 2025 a Nemours, in Francia, all’età di 87 anni. Non una semplice attrice, ma un simbolo del cinema nazionale e internazionale, una donna cosmopolita che ha saputo intrecciare la sua vita con le città e i Paesi che hanno segnato la sua carriera e identità. Dalla Tunisia alla Francia, passando per Roma e Hollywood, il suo percorso artistico e personale è un viaggio attraverso culture, lingue e atmosfere diverse che l’hanno portata a recitare in oltre 150 film.

In pochi anni, con i suoi tratti mediterranei e una personalità fiera, divenne la musa di alcuni tra i più grandi registi della storia, da Luchino Visconti a Federico Fellini, fino a Sergio Leone e Mario Monicelli. Qui ripercorriamo insieme i luoghi che hanno fatto da scenario alla vita straordinaria di una delle ultime grandi dive del cinema.

La Goulette, Tunisi: il suo luogo di nascita

Claudia Josephine Rose Cardinale nasce a Tunisi nel 1938 da genitori siciliani, nel quartiere marinaro de La Goulette, crocevia cosmopolita dove convivevano italiani, francesi, maltesi, arabi ed ebrei. Cresciuta in questo contesto ricco di lingue, tradizioni e religioni diverse, assorbe sin da bambina le influenze del Mediterraneo, parlando inizialmente il francese e l’arabo prima di avvicinarsi all’italiano.

La sua infanzia, libera e solare, resta indissolubilmente legata a quelle strade brulicanti di vita, ai profumi di spezie e alla luce accecante del mare. Anche dopo aver lasciato la Tunisia per l’Italia, dove la sua carriera di attrice si è rapidamente affermata, Cardinale non ha mai rinnegato quel legame originario: nelle sue parole, questo Paese rimane la cornice più autentica dei suoi ricordi, la matrice affettiva che ha plasmato la sua identità aperta, libera e plurale. Ed è qui, nel quartiere dov’è nata, che è stata omaggiata nel 2022 con l’intitolazione di una strada.

La Goulette

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Il quartiere tunisino de La Goulette

Roma, dove inizia la carriera di attrice

Arriva a Roma alla fine degli anni ’50, cuore pulsante del cinema europeo. Ben presto, la sua bellezza naturale conquistò Cinecittà, al tempo considerata il centro della “Hollywood sul Tevere”, e registi quali Visconti e Fellini. È proprio nella Capitale che avviene il cambiamento: da ragazza timida diventa una diva internazionale, recitando in pellicole divenute ormai indimenticabili come Il Gattopardo e .

Tuttavia, come avviene spesso, la fama porta con sé anche i lati negativi. Su Claudia Cardinale cominciò a incombere il peso soffocante della celebrità, con i paparazzi che la seguivano ovunque, rendendole difficile compiere anche i gesti quotidiani più semplici. Fu così che decise di trasferirsi a Parigi.

Hollywood e gli Stati Uniti: il mito internazionale

Negli anni ’60, Claudia Cardinale vola oltre oceano e approda a Hollywood, dove prende parte a grandi produzioni americane. La sua bellezza magnetica e la sua presenza scenica la rendono una delle interpreti europee più richieste dagli studios. Film come C’era una volta il West di Sergio Leone consolidano la sua immagine di diva senza tempo, capace di incarnare personaggi complessi e affascinanti. Gli Stati Uniti rappresentano, così, l’apice della sua carriera internazionale.

La Francia: Parigi e Nemours, una nuova casa

Dagli anni ’80, Claudia Cardinale sceglie la Francia come residenza, stabilendosi prima a Parigi, città che la accoglie come una vera star del cinema d’autore e delle coproduzioni europee. Successivamente si trasferisce a Nemours, dove ha vissuto lontana dai riflettori, mantenendo però un legame indissolubile con l’arte e il cinema.

È qui che ha creato la Fondazione Claudia Cardinale, che ha come obiettivo quello di sostenere artisti emergenti e non attraverso mostre e residenze, con un’attenzione particolare all’ecologia e alle artiste donne.

Nemours

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Le case caratteristiche di Nemours
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Arriva la prima nave da crociera per viaggiatori solitari, per una vacanza da favola

La crociera è quasi sempre un viaggio di coppia o in famiglia, ma una novità sta riscrivendo le regole del gioco. Riviera Travel lancia un progetto che sarà attivo dal 2027: si tratta della MS George Eliot, la prima nave da crociera fluviale pensata esclusivamente per viaggiatori solitari. Il progetto innovativo risponde alla tendenza in crescita nel turismo e promette di trasformare la vacanza in solitaria rendendola ancora più accessibile e ricca di esperienze.

La nave da crociera per turisti solitari

Il boom dei viaggiatori in solitaria è un trend in crescita nel mondo travel e per questo le strutture ricettive si stanno muovendo in questa direzione: accogliere al meglio questa tipologia di turisti.

Negli ultimi anni è cresciuto il numero di persone che scelgono la vacanza in solitaria: c’è chi lo fa per riscoprirsi, chi ha bisogno di indipendenza e chi non vuole rinunciare a un viaggio, anche se non ha l’accompagnatore giusto. Riviera Travel ha colto questo bisogno, alzando l’asticella delle offerte per i single traveler.

Fino a oggi, l’azienda aveva riservato alcune partenze speciali per chi viaggia senza compagnia, eliminando il fastidioso supplemento singola che spesso frena molti aspiranti viaggiatori. Ma con la MS George Eliot si passa al livello successivo: un’intera nave per i solitari, con una capacità di circa 68 ospiti, tutti pronti a condividere l’esperienza a modo loro.

L’azienda crede molto nel progetto e, oltre al restyling delle navi per muoversi in questa direzione, compie una scelta chiara: rimuove il supplemento singola, che solitamente viene imposto penalizzando questi viaggiatori.

Gli itinerari per viaggiatori solitari della MS George Eliot

Le crociere fluviali si prestano perfettamente a questo tipo di viaggio: ritmo rilassato, paesaggi che scorrono lenti fuori dal finestrino, itinerari culturali e la possibilità di socializzare in un contesto intimo ma non invadente. In altre parole, il perfetto equilibrio tra spazio personale e opportunità di connessione.

Gli itinerari della MS George Eliot saranno concentrati sui fiumi più amati d’Europa – Danubio, Reno e Mosella – con crociere di sette notti tra città storiche, villaggi pittoreschi e scenari naturali che sembrano cartoline. Ogni ospite potrà scegliere la stagione preferita per salpare: dalla primavera in fiore ai colori caldi dell’autunno, passando per le giornate estive ricche di energia.

Un altro punto di forza? La totale trasparenza dei prezzi. Un pacchetto-tipo includerà non solo la cabina e i pasti, ma anche bevande, escursioni a terra e attività di bordo. Un modo per garantire serenità ed evitare brutte sorprese.

La nave da crociera MS George Eliot era originariamente progettata per ospitare oltre 140 persone, ma è stata ridisegnata per garantire più comfort, privacy e vivibilità a un numero molto più ridotto di ospiti. Ogni cabina è un piccolo rifugio personale, molte con balconcini alla francese che si affacciano sul fiume, così da regalare viste spettacolari in ogni momento della navigazione.

Ma la vera magia è nell’esperienza a bordo. Riviera Travel sa che chi viaggia da solo cerca due cose spesso contrapposte, indipendenza e connessione, e proprio per questo è pronta a lanciare un progetto unico nel suo genere.