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L’ultimo grande spettacolo d’autunno nei Giardini di Sissi

C’è sempre un buon motivo per organizzare un viaggio durante la stagione autunnale, anzi, ce ne sono tantissimi. Perché è questo il momento dell’anno in cui Madre Natura ci regala i suoi spettacoli più belli

Ci sono luoghi che, più degli altri, si trasformano nel palcoscenico ideale di uno show naturale e straordinario, quello che incanta gli occhi e riscalda il cuore, lo stesso che ci ricorda quanto è bello il mondo che abitiamo.

E non dobbiamo per forza volare dall’altra parte del globo per assistere a questi spettacoli, perché anche il BelPaese ospita paesaggi di infinita bellezza che aspettano solo di essere scoperti. Come quello che si palesa davanti agli occhi di cittadini e viaggiatori che raggiungono i Giardini di Castel Trauttmansdorff che, con l’ultimo grande spettacolo del foliage, si trasformano in una fiaba tutta da vivere.

Bentornati dei giardini delle meraviglie

Non hanno bisogno di presentazioni i Giardini di Castel Trauttmansdorff, quelli che ospitano uno scenario da fiaba che da sempre incanta avventurieri provenienti da ogni parte del mondo. Situati a Merano, e suddivisi in quattro aree tematiche, questi giardini che si snodano per oltre 12 ettari, ospitano uno dei paesaggi botanici più variegati e affascinanti del nostro pianeta.

Gli esemplari floristici che qui risiedono, e che provengono da ogni parte del mondo, consentono di fare un viaggio nel viaggio in una cornice straordinaria: un anfiteatro naturale che si estende su un dislivello di 100 metri e che offre visioni panoramiche e incantate sulle montagne circostanti e sulla città di Merano.

L’area che circonda il Castel Trauttmansdorff, proprio lì dove un tempo l’Imperatrice Sissi trascorreva le stagioni invernali, non è solo un orto botanico, ma una vera e propria esperienza sensoriale che permette di perdersi e immergersi in un piccolo eden terrestre dove la natura è assoluta protagonista.

I Giardini di Castel Trauttmansdorff sono straordinari, in ogni stagione dell’anno, perché in base a questa si plasmano, si trasformano e cambiano volto. Ed è proprio nel bel mezzo dell’autunno che, mettendo in scena l’ultimo grande spettacolo del foliage, si trasformano in un giardino delle meraviglie, lì dove nasce la magia.

Lo spettacolo del foliage nei Giardini di Castel Trauttmansdorf

Prima della chiusura della stagione 2022, i Giardini di Castel Trauttmansdorf si preparano ad allietare i sensi e a incantare lo sguardo di cittadini e viaggiatori con l’ultimo grande spettacolo dell’anno: quello del foliage.

L’orto botanico meranese cambia colore. Le foglie si tingono di rosso, di giallo e di marrone prima di staccarsi dagli arbusti per poi lasciarsi andare a una danza soave, accompagnata dal vento. A fare da contrasto a questa palette cromatica c’è il verde, che resta sempre presente in alcuni esemplari. Nel resto del giardino, invece, fanno capolino i frutti che maturano sotto il sole tiepido d’autunno, come le mele e le pere locali.

Non mancano neanche i frutti mediterranei come melograni, fichi e uva che, all’interno dei Giardini del Sole, ricreano un’atmosfera magica e suggestiva che rimanda ai paesaggi del Sud. Ma sono tanti, anzi tantissimi, gli esemplari da scoprire e i paesaggi da ammirare che cambiano passo dopo passo e che sono incorniciati dai caldi e dorati colori della stagione.

Chi vuole toccare con mano la grande bellezza dei Giardini di Castel Trauttmansdorf in pieno foliage, e ammirare l’ultimo grande spettacolo dell’autunno, potrà farlo fino al 15 novembre, ultimo giorno di apertura dei giardini.

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Giornate FAI d’autunno: i luoghi da visitare in Italia

Sabato 15 e domenica 16 ottobre tornano, per l’undicesima edizione, le Giornate FAI d’autunno, il grande evento di piazza che il Fondo per l’Ambiente Italiano ETS dedica ogni anno al patrimonio culturale e paesaggistico del nostro Paese. Un’occasione incredibile per scoprire la ricchezza e la varietà del patrimonio di storia, arte e natura che è in ogni angolo del nostro Paese, sorprendente e inaspettato, e che non consiste solo nei grandi monumenti o nei musei, ma anche in edifici e paesaggi inediti e sconosciuti, luoghi speciali che custodiscono tesori d’inestimabile valore.

Un weekend tra i Beni del FAI

Sono oltre 700 le proposte in 350 città d’Italia, in tutte le regioni. Dai palazzi delle istituzioni alle architetture civili – ospedali, carceri, scuole e università, e perfino porti – da chiese e conventi a dimore private, ville e castelli. E ancora, siti archeologici e moderni centri di ricerca, borghi immersi nella natura, parchi, giardini e orti in città, villaggi operai, laboratori artigianali e industrie del made in Italy.

Un impegno quotidiano (lo scorso settembre c’è stata la Giornata del Panorama dei Beni del FAI) volto a recuperare, proteggere e valorizzare monumenti e luoghi unici del nostro Paese, e ad educare e sensibilizzare la collettività, in particolare i più giovani, alla conoscenza, all’amore e al godimento per l’ambiente, il paesaggio e il patrimonio storico e artistico che tutto il mondo ci invidia. Beni che i delegati e volontari della Fondazione sono pronti a svelare al pubblico in due giorni di festa, di divertimento, ma anche di apprendimento e sensibilizzazione.

Palazzo Diotti

Fonte: Ufficio Stampa

Palazzo Diotti a Milano

Le aperture da non perdere questo autunno

A Roma apriranno in esclusiva le Corsie Sistine, ambiente di cura lungo 120 metri, realizzato a fine Quattrocento per il Complesso di Santo Spirito in Sassia e decorato da un ciclo di affreschi in cui furono attive le stesse botteghe di artisti della Cappella Sistina. Parte dello stesso complesso, con apertura riservata agli iscritti FAI, il Palazzo del Commendatore e la Biblioteca Lancisiana, edificati a metà Cinquecento, dai sontuosi ambienti affrescati e con una collezione di testi rari dal XVI secolo in poi.

Chi è a Milano il 15 e 16 ottobre potrà visitare Palazzo Diotti, sede della Prefettura, che ospita i capi di stato in visita nella città. Dimora nobiliare di fine Settecento, è caratterizzata da scaloni neoclassici, raffinati arredi, una sala affrescata dal giovane Andrea Appiani e numerosi ambienti monumentali. A Venezia, nel sestiere di Castello, si potrà ammirare il Complesso di San Francesco della Vigna, con la facciata della chiesa, ricca di capolavori, realizzata da Andrea Palladio e – nelle visite di domenica – i chiostri e la straordinaria vigna, che da 600 anni si affaccia sulla Laguna nord.

Tra le aperture di maggior rilievo a Torino c’è il Campus Einaudi, progettato dall’archistar inglese Norman Foster e incluso dalla CNN fra i 10 edifici universitari più spettacolari del mondo, anche per l’inserimento nel paesaggio. A La Spezia, le Giornate FAI saranno dedicate anche al porto, mai aperto al pubblico perché sempre operativo, in un suggestivo percorso che coniugherà passato, presente e futuro, a partire dalla fine della Seconda Guerra Mondiale, quando divenne base di partenza degli scampati ai lager nazisti alla volta della Terrasanta.

Se siete in visita a Bologna, invece, non perdetevi Palazzo Vassé, con affreschi di fine Cinquecento e la “Galleria della Meridiana”, una lunga sala con un calendario solare seicentesco rappresentato sul pavimento e due fori sul soffitto che permettevano di seguire il movimento notturno degli astri. A Coriano, nell’entroterra riminese, aprirà le porte San Patrignano, la comunità di recupero fondata nel 1978, dove le visite si concentreranno sui laboratori di alto artigianato, dalla tessitura alla pelletteria al ferro battuto, le cui attività saranno raccontate degli stessi ragazzi che vi operano.

Tra le attrazioni imperdibili a Firenze, un itinerario ottocentesco legato alla baronessa Favard, con due aperture di eccezione: il Palazzo di città, sul Lungarno Vespucci e la villa di campagna, a Rovezzano, entrambi ricchi di ambienti decorati e sede di prestigiose scuole. A Napoli si apriranno le porte del Suor Orsola Benincasa, cittadella circondata da mura di tufo sorta tra XVI e XVII secolo sul colle Sant’Elmo per volontà della religiosa, figura carismatica dell’epoca, da inizio Novecento istituzione universitaria.

Tra i luoghi proposti a Palermo, il complesso monumentale del Carmine, edificato a partire dal XIV secolo, dove sarà eccezionalmente possibile salire sul campanile, da cui la vista spazia sulla cupola in maiolica policroma della chiesa, realizzata nel Seicento e su tutto il centro della città. A Cagliari, meta autunnale imperdibile, infine, le Giornate FAI porteranno alla scoperta di Palazzo Bacaredda, edificio eclettico che rievoca il gotico aragonese, realizzato nel 1907 come sede del Municipio, funzione che riveste tuttora. Si entrerà tra l’altro nell’ufficio del sindaco, che conserva un grande arazzo fiammingo, capolavoro di fine Cinquecento, e nella Sala dei Matrimoni, ornata da un ciclo pittorico dedicato all’amore in Sardegna.

Suor Orsola Benincasa

Fonte: Ufficio Stampa

Il complesso monastico di Suor Orsola Benincasa a Napoli

Villa dei Vescovi, tra visite guidate e trekking speciali

Un’altra chicca imperdibile durante le Giornate FAI di autunno 2022 sono le visite guidate che portano i visitatori a scoprire la storia di Villa dei Vescovi, uno dei Beni in cui si può anche soggiornare. Uno splendido edificio di inizio Cinquecento situato in località Luvigliano, frazione di Torreglia (in provincia di Padova), da scoprire eccezionalmente attraverso un percorso che parte dal suo legame con il paesaggio naturale circostante per arrivare a scoprire le particolarità architettoniche e pittoriche e i vari cicli ad affresco. Ci sarà, inoltre, la possibilità di partecipare a speciali trekking lungo i sentieri escursionistici attorno alla Villa, immersi nel Parco dei Colli Euganei. Percorsi di facile e media intensità, della durata massima di 1 ora e mezza

Giornate FAI d’autunno, le novità di quest’anno

Con le Giornate FAI d’autunno 2022 si avvia la collaborazione tra FAI e ANCI – Associazione Nazionale Comuni Italiani nell’ambito di un accordo recentemente firmato, volto a sviluppare e diffondere buone pratiche e a sensibilizzare le amministrazioni sulla salvaguardia e valorizzazione del patrimonio culturale e paesaggistico dello Stivale.

In nome della tutela dell’ambiente, il FAI lancia a ottobre la campagna di raccolta fondi “Ricordiamoci di salvare l’Italia”, per invitare i cittadini a partecipare a questa missione con l’iscrizione annuale al Fondo per l’Ambiente Italiano ETS, con la speciale quota di 29 euro anziché 39 dedicata ai nuovi iscritti fino al 16 ottobre. Il ricavato della raccolta fondi di quest’anno, inoltre, sosterrà il progetto di transizione ecologica del FAI, volto a rendere i suoi Beni sempre più resistenti agli effetti del cambiamento climatico ed ecologicamente sostenibili, attraverso progetti per il risparmio energetico, la riduzione di consumi, risorse ed emissioni, la tutela e il recupero di paesaggi e biodiversità, e per l’educazione diffusa a una cultura dell’ambiente, della natura e della sostenibilità.

Durante il weekend del 15 e 16 ottobre, all’accesso di ogni luogo verrà suggerito un contributo non obbligatorio a partire da 3 euro, a sostegno dell’attività della Fondazione. Gli iscritti al FAI e chi si iscriverà per la prima volta in occasione dell’evento potranno beneficiare degli accessi prioritari in tutti i luoghi aperti, nonché di aperture e visite straordinarie in molte città, e altre agevolazioni e iniziative speciali.

Venezia San Francesco

Fonte: Ufficio Stampa

Il Complesso di San Francesco della Vigna, a Venezia
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Il più bel viaggio da regalare ai bambini quest’autunno

Qualunque bambino sarebbe il più felice del mondo se lo portassero un giorno a Disneyland. Il parco a tema più grande d’Europa è quello che si trova alle porte di Parigi e che ha già reso felici intere generazioni di bimbi e di ragazzi.

Quest’autunno più che mai un viaggio a Disneyland Paris è il più bel regalo che si possa fare. Vi spieghiamo il perché.

Proprio quest’anno Disneyland Paris festeggia il suo 30° anniversario, con eventi inediti.

Halloween a Disneyland Paris

Inoltre, è il momento del Festival di Halloween Disney, finalmente, senza restrizioni Covid. Non solo faccine sorridenti come quelle di Minnie e Topolino, delle principesse e di tutti i personaggi dei cartoon e dei film d’animazione, nel parco, in questo periodo escono allo scoperto anche i Cattivi Disney: Maleficent, Capitan Uncino, la Regina di Cuori, Crudelia De Mon e i più spaventosi del gruppo.

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Fonte: @Disneyland Paris

Topolino sul carro durante la parata di Halloween

Il 29 e il 31 ottobre sono previsti due party serali esclusivi che durano fino alle due di notte, ma fino al 6 novembre è previsto un calendario fitto di spettacoli, attrazioni adrenaliniche, incontri, avvolti in un’atmosfera spettrale.

Sì, perché in occasione di Halloween il parco è stato decorato a tema. Una volta entrati, si possono ammirare gli addobbi tipici di questa festa, dalle zucche sorridenti alle ghirlande di luci, lanterne, spettri e scheletri alti fino a 3 metri. E quest’anno, per la prima volta, le decorazioni abbelliscono anche gli hotel del parco.

Durante il giorno sono previsti diversi appuntamenti a tema Halloween: sul Royal Castle Stage due volte al giorno ci sarà uno spettacolo con luci ed effetti speciali; sulla Main Street U.S.A. più volte al giorno sfilerà la parata Mickey’s Halloween capitanata da Topolino a bordo del carro “Mickey’s Illusion Manor” decorato da alcuni spaventosi fantasmi; davanti al Castello della Bella Addormentata al calar della sera i Cattivi Disney cercheranno di spaventare gi ospiti del parco durante lo show Nightfall with Disney Villains.

Il 30° anniversario di Disneyland Paris

Tutto ciò prima del grande appuntamento quotidiano ideato per festeggiare i trent’anni di Disneyland Paris, lo spettacolo Disney D-Light, e di Disney Illuminations. Sempre considerando il fatto che di appuntamenti qui ce ne sono tanti al di là dell’anniversario e di Halloween.

Quindi, gli ospiti potranno assistere ad altre parate tra un’attrazione e l’altra come la “Disney Stars on Parade” o visitare i “Giardini delle Meraviglie”, un’esposizione di 30 opere d’arte raffiguranti i personaggi come Maleficent, Ursula e Jafar o incontrare i personaggi Disney in giro per il parco.

Tantissime sono le attrazioni all’intero dei due parchi Disneyland (l’altro è Walt Disney Studios, dedicato ai più grandi), ma per restare in tema di Halloween ce ne sono due assolutamente consigliate a chi ama il brivido: una è Phantom Manor, una dimora abbandonata dove gli spiriti luminescenti sono impegnati a godersi il loro banchetto e a ballare il valzer nella grande sala da pranzo; l’altra è la Tower of Terror, un ascensore che precipita dal 13° piano di un grattacielo in fiamme tra ambienti bui e fantasmi.

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Fonte: @Disneyland Paris

La terribile Phantom Manor dentro Disneyland Paris

Il viaggio nel viaggio

Non solo divertimenti una volta arrivati nel parco. Il viaggio a tema inizia appena fuori casa. E questo i bambini lo adoreranno. Infatti, a Parigi si può arrivare benissimo in treno, specie se a bordo di uno speciale dedicato ai personaggi Marvel.

Il treno francese ad alta velocità TGV INOUI, in occasione della recente apertura dell’Avengers Campus, l’area tematica dedicata ai Supereroi Marvel, all’interno di Disneyland Paris, ha tematizzato uno dei tre treni giornalieri che, a partire dal 13 ottobre, tutti i giorni viaggiano da Milano (Stazione Garibaldi) alla Capitale francese con una fermata a Torino Porta Susa. Il treno degli Avengers è quello che parte da Milano alle 14.10 e che arriva a Parigi alle 21.19.

I bambini tra i 4 e gli 11 anni compiuti hanno uno sconto del 50% sul biglietto ferroviario, mentre sotto i 4 anni è previsto un biglietto da 9 euro, ma può essere gratuito senza posto assegnato.

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Fonte: @TGV INOUI

Il treno ad alta velocità a tema Avengers
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Uno dei foliage più belli d’Italia lo puoi vedere nel Veneto

Quando le giornate si accorciano e le temperature scendono inesorabilmente, l’autunno offre il meglio di sé: è nella natura, nei suoi profumi inebrianti e soprattutto nei suoi colori incredibili che si può vivere una vera e propria magia. Stiamo parlando, ovviamente, dello spettacolo del foliage. E uno dei luoghi migliori dove ammirarlo è il Veneto, grazie ad una serie di appuntamenti assolutamente imperdibili.

Veneto, la magia del foliage

L’autunno è arrivato, e ha portato con sé non soltanto un po’ di malinconia per la fine delle giornate trascorse al mare, ma anche uno spettacolo in grado di conquistare i nostri cuori: il foliage. Cosa c’è di meglio che godersi un fine settimana nella natura, alla scoperta dei colori meravigliosi che gli alberi indossano per celebrare questo momento dell’anno? Le opportunità sono infinite, da nord a sud, ma c’è un luogo che sembra incarnare davvero la magia di questo momento. Nel Veneto ha infatti inizio “Il mese del foliage, magiche atmosfere d’autunno”, un appuntamento ricco di sorprese.

L’iniziativa, varata dal gruppo Dimore Amiche del Veneto (che raccoglie alcune delle residenze storiche più belle della regione), si tinge di giallo, arancione e rosso per mostrare a tutti la bellezza incredibile del foliage, in una cornice d’eccezione. Dal 9 ottobre al 6 novembre 2022, sono ben sei le dimore storiche pronte ad aprire i battenti per accogliere i visitatori e vivere con loro l’emozionante cambiamento che la natura si sta prodigando a regalarci, giorno dopo giorno. Scopriamo quali sono gli eventi da segnare in calendario.

Gli eventi più belli per vivere il foliage

Si parte dal Villa Sagramoso Sacchetti, splendida dimora veronese che domenica 9 ottobre propone una passeggiata didattica tra i suoi meravigliosi giardini. Questa è l’occasione giusta per ammirare non solo il paesaggio incantevole che circonda la villa, ma anche le sue lussuose sale interne, che eccezionalmente aprono al pubblico. Venerdì 14 ottobre l’appuntamento è a Borgo Feriani, villa seicentesca che ospita un famoso agriturismo: qui si può partecipare ad un evento culinario dedicato ai colori e ai sapori dell’autunno, per degustare un menù d’eccellenza.

Il Castello di Thiene, una delle più belle ville venete della regione, mette a disposizione il suo splendido parco per una passeggiata botanica con guida esperta paesaggista, domenica 16 ottobre. Chi vuole, può anche approfittare dell’occasione per visitare le scuderie e gli affascinanti saloni della dimora. Domenica 23 ottobre è il turno di Villa Angarano, a Bassano del Grappa, dove arte e natura si fondono per un’esperienza unica. Si può passeggiare nel parco della villa, ma anche andare alla scoperta delle magnifiche opere custodite nella Cappella di Santa Maria Maddalena.

Domenica 30 ottobre, Villa Valmarana ai Nani apre le porte delle sue incantevoli sale, preziosamente affrescate dal pittore Giambattista Tiepolo e dai suoi figli, per poi offrire una passeggiata nel bosco storico, al termine del quale si può godere di un calice di prosecco ammirando una splendida Pagoda ottocentesca. L’ultimo appuntamento, a concludere un mese di meraviglie e foliage, è per domenica 6 novembre: per l’occasione, si può visitare il giardino seicentesco di Villa da Schio, tra colori mozzafiato e deliziose statue.

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Il giardino di zucche più grande d’Europa

Siamo nel pieno dell’autunno e della stagione delle zucche, quella che va da settembre a novembre e che vede spuntare nei campi quelle grosse palle arancioni che fanno tanta allegria.

Ed è in un luogo inaspettato che si staglia davanti agli occhi del visitatore il campo di zucche più grande d’Europa e che si trova proprio in Italia.

Il Giardino delle zucche

Alle porte di Caserta, a Pignataro Maggiore, c’è il Pumpkin Patch, il giardino delle zucche. Chiunque può andarci, scegliere la zucca preferita, raccoglierla e portarsela a casa. Sul modello dei campi di tulipani “you pick” che a primavera spopolano ormai anche in Italia, il campo di zucche è la versione autunnale, un po’ più impegnativa perché la zucca, a differenza del tulipano, ha un certo ‘peso’, ma che dà esattamente la stessa sensazione.

Il Pumpkin Patch non consente solamente di raccogliere le zucche, ma è un vero e proprio parco a tema per tutta la famiglia. Si organizzano lezioni per imparare a intagliare la zucca – che, in vista di Halloween, è un’attività molto utile -, o a dipingerla.

Non solo zucche

All’interno del giardino non ci sono solo zucche. C’è anche un fantastico labirinto di mais di 7.000 metri quadrati nel quale perdersi. C’è anche la Family ’s farm, una fattoria didattica dove far conoscere ai bimbi gli animali.

Non mancano un Pumpkin Cafè, dove provare piatti e dolci a base di zucca, dal pumpkin bread ai pumpkin donuts, e le bibite americane come il Pumpkin Spice Latte, e poi c’è il Pumpkin Shop, dove acquistare gli ingredienti per cucinare queste specialità anche a casa propria e gadget vari a tema zucca.

Dagli USA all’Italia

L’idea di aprire il grande campo di zucche è venuta cinque anni fa a un’italoamericana, Emily, che, visto il crescente successo della festa di Halloween anche nel nostro Paese e l’altrettanta passione per le zucche intagliate, ha deciso di importare la tradizione statunitense anche da noi. Il successo è stato immediato.

Innanzitutto, il Pumpkin Patch, vicino ma non troppo alla città, è uno spazio dove stare a contatto con la natura e dove rilassarsi. Inoltre, offre un’occasione di svago per tutta la famiglia e terrà impegnati i bambini per diverse ore.

Ma è un luogo perfetto anche per gruppi di amici e le coppie. Alcuni scorci, curatissimi e molto fotogenici, come i gazebi pieni di zucche o la piramide di zucche o la vera stalla degli animali di legno rosso in stile country, sono perfetti per gli influencer, sempre alla ricerca dello scatto più suggestivo da postare.

Info utili

Il Giardino delle zucche è aperto dal 24 settembre all’1 novembre. Il costo della zucca è di 18,99 euro e comprende l’accesso al giardino, alla Family’s farm, al labirinto di mais, a un laboratorio creativo con tanto di kit (da prenotare al momento dell’acquisto) e al parcheggio. I bambini al di sotto di un metro di altezza non pagano.

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In Germania è stata inaugurata una giungla. Ma è fatta di zucche

L’autunno è, con tutta probabilità, la stagione più affascinante dell’anno perché tantissime sono le sorprese che ci riserva. Le più belle sono quelle firmate da Madre Natura, proprio lei che come un’abile artista plasma il paesaggio, lo modifica e lo travolge di incantevoli sfumature di rosso, giallo e arancione. Sempre lei che ci regala i frutti genuini della sua terra che abbondano sulle nostre tavole in questo periodo.

E se parliamo di autunno, e di prodotti della terra, non possiamo non parlare di lei, della zucca che è la protagonista indiscussa della stagione autunnale.

Dimenticate, però, tutto ciò che conoscete di questo prodotto, perché l’uso che ne fanno in questa cittadina tedesca è completamente diverso da ciò che possiamo immaginare. Qui, infatti, le zucche vengono raccolte, riordinate e assemblate, fino a trasformarsi in sculture incredibili che popolano quel giardino dove si tiene il festival più straordinario di sempre.

Il Festival delle zucche più bello d’Europa

Per scoprire quello che è uno dei festival più affascinanti d’Europa, dove le zucche prendono vita trasformando tutto in favole moderne, dobbiamo recarci a Ludwigsburg, nel Land del Baden-Württemberg. La città tedesca, che dista circa 20 chilometri da Stoccarda, è particolarmente celebre per i suoi castelli e per i giardini barocchi, ed è proprio in uno di questi che oggi vogliamo portarvi.

Non giardini qualsiasi, intendiamoci, ma i più celebri e amati in città, quelli che si snodano interno al Castello di Ludwigsburg.

Un tempo residenza dei duchi, poi divenuti re del Württemberg, questo castello è una vera e propria celebrità in città che attira ogni anno migliaia di visitatori in tutto il mondo. Ad affascinare sono anche e soprattutto gli eleganti e lussureggianti giardini che si snodano tutto intorno.

Ed è proprio qui che, ogni anno, torna l’attesissimo Festival della Zucca, un appuntamento tradizionale e imperdibile per i cittadini e i viaggiatori che amano i colori autunnali. Da settembre a dicembre, all’interno del grande parco, è possibile ammirare stravaganti e inedite sculture create tantissime varietà di zucche provenienti da ogni parte del mondo.

Festival delle zucche, Ludwigsburg

Fonte: Getty Images

Festival delle zucche, Ludwigsburg

La giungla fatta di…zucche

Il Festival della Zucca di Ludwigsburg è considerato uno dei più importanti e grandiosi eventi d’autunno in tutta Europa. Il motivo è dato proprio dagli oltre 800 esemplari di zucca che prendono vita in questi giardini nei modi più disparati.

Per l’occasione, diversi artisti provenienti da ogni parte del mondo, plasmano con abilità questi prodotti della terra fino a creare sculture incredibili che incantano e lasciano senza fiato.

L’area attorno al castello di Ludwigsburg si trasforma così in un giardino delle meraviglie dove ogni anno, in base al tema proposto, lo scenario diventa magico, proprio come quello delle favole. Nelle edizioni precedenti i visitatori hanno potuto ammirare un inedito mondo del Far West, ma anche la rielaborazione dell’Antica Roma. Non è mancato neanche un viaggio nello spazio con tanto di alienti.

Il tema di quest’anno, invece, riguarda la giungla e gli artisti coinvolti hanno messo in scena tutta una serie di sculture che riguardano ricreano in maniera inedita questo ambiente naturale. Coccodrilli, pappagalli e altri animali hanno preso vita grazie alle sculture fatte du zucche di diverse specie, colori e dimensioni. Non mancano, ovviamente, anche Baloo e Mowgli.

Tantissimi gli eventi che si svolgono intorno all’esposizione delle meraviglie, che sarà visitabile fino al 4 dicembre 2022, come la regata delle barche di zucca, dove a gareggiare ci sono esemplari giganteschi che sfiorano i 100 chili.

Belle da guardare e buone da mangiare. Parallelamente all’esibizione delle sculture, infatti, i visitatori potranno allietare il palato con tantissime proposte culinarie. L’ingrediente principale? La zucca naturalmente.

Festival delle zucche, Ludwigsburg

Fonte: Getty Images

Festival delle zucche, Ludwigsburg
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City break d’autunno: le minicrociere per godersi il Mediterraneo

Con la fine delle vacanze estive non si placa il desiderio di prendersi una pausa, anche se più breve. Ad esempio, una toccata e fuga verso splendide città d’arte, magari più di una nello spazio di un weekend. Un trend in forte crescita è quello delle minicrociere, soluzione ideale per staccare la spina e fare il pieno di emozioni nei mesi di ottobre e novembre. Viaggi da 2 a 5 giorni che uniscono la magia del mare, della navigazione e dell’arrivo in porto a destinazioni da sogno e a una miriade di possibilità di svago pensate su misura per tutte le fasce di età. Ecco le tappe più imperdibili.

Minicrociere d’autunno, verso le perle del Mediterraneo occidentale

MSC Crociere offre l’opportunità di prolungare l’estate e partire nei mesi di ottobre e novembre per godersi il Mediterraneo in autunno, con le minicrociere da 2, 3, 4 o 5 notti, che già vanno verso il tutto esaurito. Chi parte da Genova o da Civitavecchia, ad esempio, può approfittarne per visitare Marsiglia, Barcellona e Palma di Maiorca.

Capitale della Provenza, Marsiglia vanta una posizione privilegiata sul Mediterraneo che l’ha resa un interessante e strategico punto di incontro di culture diverse. Un vero e proprio crocevia di popoli che hanno portato qui le proprie usanze e tradizioni, regalando alla più antica (e meno francese) città della Francia un inestimabile patrimonio culturale. Visitandola e perdendosi tra le sue splendide attrazioni, si viene subito conquistati dai suoi 26 secoli di storia, dalla cordialità degli abitanti, dal porto e dalle corniches (strade costiere) che si snodano tra insenature di roccia e spiagge inondate di luce.

Altra incantevole tappa delle minicrociere nel Mediterraeo occidentale, Barcellona è una delle capitali europee più trendy, ricca di offerte culturali e possibilità di svago e divertimento, ed è perfetta per una fuga lunga anche solo un weekend. Qui convivono l’incanto e la tranquillità del centro storico, l’avanguardia dei quartieri più moderni e il ritmo urbano di una delle città più visitate del mondo. Una meta gettonatissima dai turisti italiani e internazionali grazie ai suoi monumenti imperdibili, quali la Sagrada Família, il Park Güell, la Casa Batlló e la Pedrera. Chi la visita, scopre che ha sempre in serbo qualche piacevole sorpresa a ogni viaggio.

Le proposte per una minicrociera da Genova della durata di 3, 4 o 5 notti includono anche una visita a Palma di Maiorca, gioiello delle Isole Baleari. Un turbinio di strade strette, palazzi signorili, affascinati cortili interni, splendide piazze, su tutte Plaza de España e Plaza Mayor, caffè e ristoranti alla moda e vivaci mercati al coperto. Una piacevole sorpresa anche nella stagione autunnale.

Nel Mediterraneo orientale, alla scoperta della Dalmazia

Se, invece, partite da Venezia potete cogliere al volo l’opportunità di una minicrociera di 4 notti nel Mediterraneo orientale, alla volta della Dalmazia, una regione dai numerosi parchi naturali e dai paesaggi meravigliosi. Si fa tappa nella splendida città di Zara, perla della Croazia, con numerosi musei e gallerie d’arte, graziose piazze e due moderne installazioni che coniugano ingegno umano e natura: l’Organo Marino e il Saluto del Sole, entrambe opere dell’apprezzatissimo architetto croato Nikola Bašić.

Si prosegue quindi il viaggio alla volta di Spalato, ricca di monumenti da visitare, a partire dal Palazzo di Diocleziano, che con le sue mura coincide con il nucleo originario del centro storico, costruito in pregiata pietra bianca in un suggestivo contrasto con il blu del mare. Ultima tappa della minicrociera autunnale a bordo delle navi MSC è Capodistria, pittoresca città storica della Slovenia con un incantevole centro storico rinascimentale e la forte eredità veneziana sconosciuta ai più, tutta da esplorare.

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Ottobre a testa in su per ammirare la prima Luna piena d’autunno (e non solo)

L’autunno, si sa, mantiene sempre quella tacita promessa di regalarci gli spettacoli più belli di sempre. I paesaggi che ci circondano, infatti, diventano il palcoscenico ideale sul quale Madre Natura può esibirsi. Tutto intorno a noi cambia colore, mentre il vento accompagna la danza delle foglie e diffonde nell’aria i dolci profumi della stagione.

Le foreste, i boschi, i viali alberati e i parchi urbani, però, non sono gli unici luoghi a permetterci di contemplare visioni di incredibile bellezza. Perché anche i protagonisti del cielo hanno deciso di fare le cose in grande per illuminare le fredde notti d’autunno.

Dalla Luna piena, la prima di questa stagione, ai due sciami meteorici che ci regaleranno la vista delle stelle cadenti, passando per l’eclissi solare parziale. Ecco tutti gli appuntamenti del cielo di ottobre da non perdere.

Luna del cacciatore: il saluto della prima Luna piena d’autunno

Ottobre è il mese durante il quale vanno in scena gli spettacoli più belli firmati da Madre Natura, quelli caratterizzati dagli straordinari colori dell’autunno. Come abbiamo anticipato, però, questo tripudio di meraviglie si replicherà in maniera inedita anche sulle nostre teste. È questo il momento migliore per organizzare viaggi e raggiungere tutti quei luoghi privi di inquinamento luminoso.

Protagonista assoluto dello show notturno è ancora il nostro satellite naturale. Il 9 ottobre, infatti, la prima Luna piena d’autunno inonderà di luce le nostre serate.

Ribattezzata dai nativi americani come Luna piena del cacciatore, per secoli la sua presenza è stata temuta, proprio perché il suo arrivo stava a significare l’ultima battuta di caccia prima dell’arrivo del freddo e del rigoroso inverno. Oggi la sua presenza ci spaventa di meno e, anzi, ci regala uno spettacolo davvero grandioso. La Luna piena d’autunno, infatti, è caratterizzata da una luce intensa e da sfumature di color arancio che incantano.

Tutti gli eventi del cielo di ottobre

La stagione degli spettacoli nel cielo viene così inaugurata dalla presenza della Luna piena del cacciatore che però non sarà la sola a incantare. Nel mese di ottobre, infatti, inaspettatamente torneranno anche le stelle cadenti.

Sono due gli sciami meteorici previsti nelle prossime settimane. Il primo è quello delle Draconidi, le stelle cadenti che illumineranno il cielo, nell’emisfero settentrionale, dal 6 al 10 ottobre. La presenza della Luna piena, però, potrebbe rendere più difficile l’osservazione.

Ma c’è un’altra notte dei desideri da segnare in agenda questo mese, ed è quella che cade tra il 21 e il 22 ottobre. Lo spettacolo si replica grazie all’arrivo delle Orionidi, frammenti della cometa Halley, che arriveranno nel nostro cielo nella seconda decade di ottobre.

Agli spettacoli messi in scena dalla Luna e dalle stelle se ne aggiunge anche un altro, questa volta il protagonista è il Sole. Il 25 ottobre, infatti, è prevista un’attesissima eclissi solare parziale. Sono molte le città del mondo che avranno accesso privilegiato a questo spettacolo, mentre in Italia la visibilità sarà bassa, ma non impossibile.

Nel nostro Paese sarà possibile vedere parzialmente il fenomeno, con il disco solare che si ridurrà di appena il 20%. Lo spettacolo, comunque, si prospetta unico e grandioso. Il sole, infatti, sarà oscurato solo per un pezzettino, e darà come l’impressione di essere stato “morso” in una sua piccolissima parte.

Anche se la visione dell’eclissi sarà parziale, il consiglio è quello di utilizzare i dispositivi di protezione visiva per ammirare lo show.

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Il serpente piumato che appare sulla piramide Maya il giorno dell’equinozio

C’è qualcosa di incredibilmente magico che succede intorno a noi quando arriva l’autunno. C’è la natura che lentamente si addormenta, sprofondando in un lungo letargo, non prima di averci regalato la visione dello spettacolo più bello dell’anno.

E mentre ci prepariamo alla caccia alle foglie, organizzando un viaggio nei luoghi più straordinari dove va in scena il foliage, tutto il mondo celebra l’inizio della stagione con riti, tradizioni e feste pagane, spirituali e mistiche.

Ma c’è un luogo che, più di altri, durante l’equinozio d’autunno regala uno spettacolo senza eguali. Uno show misterioso e apparentemente inspiegabile che attira migliaia di visitatori e che lascia senza fiato. Sì perché qui, al cospetto della maestosa piramide Chichén Itzá, ogni anno appare l‘ombra del serpente piumato e la sua visione incanta.

Chichén Itzá e la grande piramide Maya

Organizzare un viaggio in Messico è sempre un’ottima idea, soprattutto quando l’itinerario ci conduce nello Yucatán, lì dove esiste quella che è probabilmente la più grandiosa testimonianza della civiltà Maya. È qui, infatti, che possiamo raggiungere Chichén Itzá, un complesso di fama mondiale considerato Patrimonio Mondiale dell’Umanità e annoverato tra le nuove sette meraviglie del mondo.

La grande piramide a gradoni di El Castillo occupa una superficie di oltre sei chilometri quadrati campeggiando al centro della scena. Incanta per la sua imponenza, per quelle incisioni grafiche rupestri, e per quello spettacolo di luci e suoni che si ripete ogni sera al calar del sole e che evidenzia i lineamenti e le geometrie di una struttura eccezionale.

Ma Chichén Itzá si configura come un vero e proprio complesso delle meraviglie all’interno del quale è possibile immergersi in un passato grandioso e mai dimenticato. Qui, infatti, è possibile contemplare l’osservatorio astronomico, el Caracol, e tantissimi templi tra cui quello dei guerrieri. E poi c’è lei, la piramide di Kukulkan, conosciuta anche con il nome El Castillo.

Ed è proprio al cospetto di questa che migliaia di cittadini e viaggiatori provenienti da ogni parte del mondo si riuniscono durante gli equinozi, sia in primavera che in autunno, per ammirare uno spettacolo seducente e misterioso che affonda le sue origini nelle antiche tradizioni Maya.

Durante la giornata, infatti, sulla questa piramide compare un’ombra a forma di serpente: è la discesa in terra del dio Kukulkàn, identificato nel serpente piumato.

La discesa del dio Kukulkàn

Accade che, durante le giornate degli equinozi, sul lato della scalinata della piramide di Kukulcàn appare un’ombra, che dall’alto scende verso il basso percorrendo tutti i 91 gradini, fino a terminare su quella scultura di serpente che si trova alla base della struttura.

In realtà il fenomeno visivo non è altro che un gioco di luci e ombre, creato dal sole, che dà vita a quella suggestiva sagoma a forma di serpente, ma per le leggende locali non ci sono dubbi. Si tratta della discesa del dio Kukulkàn che, proprio in occasione dell’autunno e della primavera, arriva sulla terra per incontrare i suoi seguaci, per portare loro benedizioni e buon auspicio per le stagioni che verranno. Il suo arrivo coincide con le prime luci dell’alba, salvo poi sparire al tramonto per altri sei mesi.

La discesa del Kukulkàn, in occasione degli equinozi, è un evento importantissimo per la tradizione locale e per la cultura Maya, nonché uno spettacolo che incanta e che suggestiona. Proprio per celebrare questo momento, al calar del sole, viene ricreato uno spettacolo di luci e suoni che omaggia la discesa del serpente piumato.

Chichén Itzá, equinozio

Fonte: iStock

Chichén Itzá, equinozio
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Feste, riti e tradizioni dal mondo per celebrare l’equinozio d’autunno

È un momento magico e sempre affascinante quello che segna, in maniera definitiva, la fine di una stagione e l’inizio di un’altra. Perché la natura che ci circonda cambia e si trasforma, mettendo in scena i suoi spettacoli più belli, e con lei cambiano anche le nostre abitudini e la quotidianità. Cambiamo anche noi.

E ora che il calendario si avvicina alla fine di settembre è tempo di salutare l’estate e dare il benvenuto all’autunno. Quest’anno, l’appuntamento è previsto venerdì 23 settembre nell’emisfero boreale, dove si attende e si celebra l’equinozio d’autunno.

Gli amanti di questa stagione, che si prepara come ogni anno a regalarci paesaggi e atmosfere magiche e suggestive, potranno festeggiare il suo arrivo con feste, riti e tradizioni dal mondo. Scopriamo le più affascinanti.

Benvenuto autunno

Le foglie che cambiano colore, e che infiammano il paesaggio con tinte che vanno dal rosso all’arancione, passando per il giallo e il marrone, la natura che silenziosamente ci saluta per lasciarsi andare a un meritato letargo e poi, ancora, i frutti autunnali che popolano i boschi e che arrivano sulle nostre tavole: tutto questo è l’autunno.

Quest’anno, la stagione più magica di sempre, è attesa venerdì 23 settembre. Più che un giorno, quello dell’equinozio, è un’istante che in Italia si verificherà alle 3.03 di notte.

Sono tantissime le usanze del mondo che celebrano questo momento. Alcune affondano le loro radici in riti pagani e antichissimi, altre in tradizioni secolari e in feste che si protraggono anche per il mese di ottobre.

Abbiamo selezionato, per voi, le più affascinanti e suggestive da scoprire, magari proprio con un viaggio che celebra l’inizio dell’autunno.

Mabon, la festa pagana della Wicca

Con il termine Mabon ci si riferisce all’equinozio d’autunno, uno degli otto Sabbat della Wicca. Conosciuto anche come Festa del Secondo Raccolto, questo giorno che si trova a metà tra i due solstizi, e che è caratterizzato dalle stesse ore di luce e bui, rappresenta l’equilibrio di tutte le cose.

È celebrato con l’introspezione. L’invito di questa festa è quello di riflettere sul passato e sul presente, di prendersi del tempo per sé per trovare armonia ed equilibrio e per celebrare i frutti raccolti dopo una lunga semina.

Giappone: Shūbun No Hi

La Shūbun No Hi è una delle feste più sentite di tutto il Giappone e fa parte dei 24 Setsubun, i giorni di transizione considerati i più importanti dell’anno. Le celebrazioni, che cadono di 23 settembre, sono dedicate alla nuova stagione, ai raccolti e ai buon auspici, ma anche a tutte le persone che non ci sono più.

In tutto il Paese, infatti, le persone fanno visita ai propri defunti portando loro in dono cibo e fiori. Poi la tradizione si conclude con lunghe passeggiate tra le foglie d’acero che si preparano a cambiare colore e che anticipano la meravigliosa tradizione della caccia ai colori autunnali.

In questo stesso periodo, in Giappone, si celebra anche lo Tsukimi, la festa dedicata all’osservazione della Luna. Una tradizione antichissima, questa, che secondo gli esperti affonda le sue origini nel festival autunnale che si tiene in Cina ogni anno, e che da questo è stato ispirato e influenzato.

Durante lo Tsukimi i cittadini si riuniscono per celebrare la Luna con cibo tradizionale e passeggiate al chiaro della Luna, visita ai santuari e osservazione delle bellezze naturali.

L’Equinozio in Lituania

Organizzare un viaggio in Lituania, in questo periodo, ci consente di prendere parte a una tradizione davvero straordinaria che si celebra ogni anno a Vilnius. Nella capitale, infatti, centinaia di candele illuminano il fiume Neris per dare il benvenuto all’autunno. Nel resto della città, invece, si snodano diversi mercatini locali che espongono sui banchi gli ultimi frutti del raccolto.

Machu Picchu: il luogo dove il sole è legato

Esiste un luogo nelle Ande peruviane che da sempre attira viaggiatori da tutto il mondo per il suo fascino e il suo mistero. Stiamo parlando di Machu Picchu, l’incredibile fortezza del Perù. È qui che esiste la pietra intihuatana che nella lingua quechua vuol dire luogo dove il sole è legato. Gli esperti ritengono che questa pietra abbia funzionato da osservatorio dell’anno solare che poteva definire l’arrivo dei solstizi e degli equinozi.

E in effetti è proprio qui che si recano miglia di persone durante l’equinozio d’autunno, per ammirare la proiezione dei raggi del sole sulla pietra che, proprio in questa occasione, annulla ogni ombra.