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Autunno in viaggio: l’offerta Ryanair per una vacanza da sogno in Europa e non solo

Le feste potrebbero non essere proprio dietro l’angolo, ma anche l’autunno è il periodo ideale per raggiungere alcune delle città più belle d’Europa e luoghi al caldo non troppo lontani.

Se siete d’accordo con noi, sarete felici di sapere che Ryanair ha appena lanciato un’offerta flash davvero imperdibile. Prenotando entro il 22 ottobre 2025, potrete volare tra il 23 ottobre e il 18 dicembre 2025 con tariffe a partire da 14,99 e 16,99 euro, perfette per un weekend.

Dando un’occhiata all’offerta, noi di SiViaggia abbiamo selezionato alcune destinazioni irresistibili!

Da Trieste a Berlino

Trentasei anni dopo la caduta del Muro di Berlino, l’inebriante mix di grinta, cultura ed espressione artistica della capitale tedesca, una reazione alla repressione storica subita, l’ha resa una delle città più dinamiche del mondo. Trascorrere un weekend a Berlino significa vivere un mix di esperienze diverse che, proprio nelle loro differenze, raccontano l’identità più entusiasmante della città.

Fate una passeggiata tranquilla per ammirare i palazzi prussiani, avventuratevi nei bunker dell’era nazista, visitate la East Side Gallery, la galleria a cielo aperto più lunga del mondo, e lasciatevi travolgere dalla musica techno nei locali notturni più famosi. Se volate a Berlino nel weekend, la domenica non dimenticate di fare un salto al Mauerpark Flea Market, dove tra stand dell’usato e café, viene organizzata anche un’incredibile sessione di karaoke!

Da Bologna a Bucarest

Se volete immergervi nelle atmosfere ‘spettrali’ di Halloween, atterrate a Bucarest, noleggiate un’auto e trascorrete il vostro viaggio alla scoperta della Transilvania, dei siti storici e dell’affascinante cultura e mitologia del Paese. Fate tappa a Brasov, incastonata ai margini dei Carpazi Meridionali, la sesta città più grande della Romania è ricca di storia che risale al XIII secolo ed è facilmente visitabile a piedi.

Ovviamente, nel vostro itinerario non può mancare uno dei luoghi d’interesse più rinomati del Paese, il Castello di Bran, ampiamente conosciuto come il Castello di Dracula. La storia del castello risale al 1226 e nel corso dei secoli è stato la dimora di numerosi personaggi significativi, inclusi i membri della famiglia allargata di Re Carlo III e la Regina Maria di Romania (moglie di Re Ferdinando I), cugina del suo bisnonno, Re Giorgio V.

Il castello è notoriamente legato al classico sui vampiri di Bram Stoker, Dracula, ispirato a Vlad l’Impalatore, che detenne il potere dal 1431 al 1476, sebbene non ci siano prove che suggeriscano che abbia mai risieduto nel castello.

Da Milano Malpensa a Marrakesh

Infine, se cercate atmosfere più calde, vi consigliamo di sfruttare l’offerta Ryanair e di raggiungere Marrakesh. Perdetevi nella sua labirintica Medina medievale e avventuratevi nelle zone più moderne, rinfrescatevi nei suoi giardini botanici o con una fuga nel deserto: le cose da fare, qui, sono davvero tantissime. Tra le esperienze da provare vi consigliamo anche l’hammam, un rito che dura da migliaia di anni, i workshop dedicati alla ceramica e una visita a Le MAP Marrakech.

Quest’ultimo viene lasciato solitamente fuori dai classici itinerari turistici: situato nel quartiere della Kasbah, questo gioiello architettonico ospita più di 3000 pezzi tra gioielli, ornamenti, abiti e tessuti, raccolti dai suoi fondatori.

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Weekend d’autunno nella regione di Friburgo, la Svizzera che (non) ti aspetti

Da sempre, la regione di Friburgo, nel cuore della Svizzera francese, è nota soprattutto per il cioccolato, il formaggio Gruyère e le sue tradizioni di montagna. Chi organizza un weekend d’autunno in questa zona non può esimersi dall’inserire questi tre ingredienti nel proprio itinerario.

Eppure, a uno sguardo più attento, emerge un gioco di contrasti sorprendente: al di là dei cliché familiari sulla Svizzera, chi visita oggi questo cantone scoprirà un delizioso intreccio di tutti e tre gli elementi, e qualcosa di più.

Immaginate cosa accadrebbe se Mary Shelley (o, perché no, Shirley Jackson) incontrasse Willy Wonka e un pittore di scene Poya in una stanza. Da quell’alchimia improbabile, fidatevi, nascerebbe il Canton Friburgo: un luogo dove il gotico incontra il cioccolato, dove le strade profumano di fonduta e mistero e ogni villaggio custodisce un segreto che solo i viaggiatori più curiosi sapranno scoprire.

Gruyères: anima medievale, spirito alieno

Se vi state chiedendo cosa vedere a Friburgo in Svizzera, iniziate da Gruyères, una cittadina piccola e pittoresca la cui origine, come spesso accade nei luoghi più antichi, si intreccia a una leggenda.

Secondo il racconto, la città fu fondata nel 400 a.C. dal re vandalo Gruerius, che un giorno vide una gru (grue in francese) attraversare il cielo tinto di cremisi e decise di costruire la sua città proprio in quel punto. Da allora, la gru campeggia sullo stemma di Gruyères, elegante e fiera, su sfondo rosso.

Appena si arriva, l’aria è densa di profumi: formaggio fuso, erbe alpine, rosmarino. Ma con grande sorpresa e piacere ho scoperto che le attrattive di Gruyères non si limitano alla sua immagine da cartolina. In mezzo a questo scenario fiabesco si cela un museo che sembra provenire da un’altra galassia: il Museo di H.R. Giger.

Il borgo svizzero di Gruyères

@SiViaggia-Elena Usai

Gruyères ha ricevuto il premio ‘Migliori villaggi turistici’ della Svizzera da UN Tourism

Vincitore di un Oscar per aver ideato gli xenomorfi della saga Alien, Giger acquistò nel 1997 il castello di Saint-Germain per trasformarlo nel suo universo personale. All’interno, le sale gotiche ospitano le sue opere biomeccaniche, inquietanti e affascinanti, in un contrasto quasi surreale con il borgo medievale che si intravede dalle finestre.

Il bar adiacente, con le sue arcate scheletriche e l’atmosfera futuristica, completa l’esperienza: seduti davanti a un caffè, si ha l’impressione di essere sospesi tra due mondi, quello antico delle leggende e quello oscuro della fantascienza.

Il museo H.R. Giger a Gruyères

@SiViaggia-Elena Usai

Una delle sale del museo H.R. Giger

La Désalpe, l’evento più atteso dell’autunno

Chiunque organizzi un weekend d’autunno in questa zona della Svizzera, avrà la fortuna di vivere in prima persona le tradizioni alpine della regione Friburgo che mostrano i segni di una radiosa vitalità. 

La si percepisce durante la désalpe ad Albeuve. In attesa della discesa delle mucche dall’alpeggio, ci ritroviamo tutti sulla via principale di questo paesino di 570 abitanti: anche per dei visitatori di passaggio come noi, è praticamente impossibile non notare la passione e l’entusiasmo che la comunità prova nei confronti di questo evento. E, soprattutto, la si avverte nell’identità friborghese che pervade le persone che incontriamo, fieri abitanti di questa regione rurale che ha radici ben ancorate alla tradizione, ma con lo sguardo ben rivolto al futuro. 

Arriviamo qui dopo aver impostato la sveglia alle 6 del mattino ed essere andati ad assistere alla vestizione delle mucche da parte di una famiglia locale. Tutti i membri famigliari sono coinvolti, anche i più piccoli. Lavano con cura gli animali e le decorano con apposite corone floreali, in un tripudio di fiori coloratissimi. 

Désalpe a Friburgo

© UFT/FTV

La preparazione delle mucche per la Désalpe

Lo spirito alpino svizzero, racchiuso nella tradizione della Désalpe e trasmesso attraverso un patrimonio culturale ancora vivo, continua a essere una fonte di ispirazione e una forza vitale in molti ambiti, anche in quello sportivo. A dimostrarlo è Mathilde Gremaud, atleta olimpica di sci freestyle, “Fille d’Alpage” e Ambasciatrice della Désalpe di Albeuve.

“Pur non provenendo da una famiglia agricola, il mondo dell’alpeggio mi ha sempre affascinata. Appena ne ho avuto l’occasione, ho iniziato a trascorrere le estati in montagna“, racconta Mathilde, indossando il dzaquillons, il tradizionale abito bianco e viola ornato da una stella alpina in legno. “Ci sono voluti diversi anni prima che la famiglia che mi ospitava mi chiedesse di scendere con loro durante la Désalpe. Ora, nonostante gli impegni sportivi, cerco di non dimenticare le mie origini, che continuano a ispirarmi e a trasmettermi i valori alla base della mia disciplina.”

Mathilde Gremaud incarna così una doppia identità: atleta di punta e custode di un’eredità culturale, un esempio concreto dello spirito alpino.

Friburgo, tra architetture gotiche e sostenibilità

Impossibile fare un viaggio nella regione Friburgo e non visitare il suo capoluogo omonimo. 

Il cuore antico di Friburgo sembra nascere dall’acqua: la città si adagia tra i meandri del fiume Sarine, abbracciata dai suoi ponti come da un intreccio di fili sospesi tra epoche diverse. I tetti gotici e le torri medievali emergono come punte di un sogno architettonico e, camminando lungo le sue vie in salita, si ha l’impressione di attraversare il tempo.

Non è un caso che George Sand, viaggiando qui nell’Ottocento, descrisse Friburgo come “una città che sembra sospesa tra cielo e abisso”. Il suo sguardo si posò in particolare sul Ponte di Berna, da cui contemplò il fiume che serpeggia tra le gole e le case di pietra, un paesaggio che le appariva “così strano da sembrare immaginato da un poeta o da un architetto sognatore”.

Oggi, tra i quattordici ponti che collegano le due anime linguistiche e culturali della città, quella francese e quella tedesca, continua a scorrere lo stesso spirito romantico e alpino: un equilibrio fragile e bellissimo tra il peso della storia e l’importanza dell’innovazione. Nota curiosa: a Friburgo esiste una funicolare del 1899 famosa per essere la prima al mondo a essere alimentata con le acque reflue. 

Friburgo in autunno

@SiViaggia-Elena Usai

Uno degli scorci più belli di Friburgo

La fabbrica di cioccolato più antica della Svizzera

Appena arrivati a Friburgo ci è stato detto chiaramente che l’anima universale della regione si suddivide in due ingredienti principali: formaggio e cioccolato. È dovere di tutti i viaggiatori, quindi, fare una tappa a Maison Cailler, la più antica fabbrica di cioccolato della Svizzera. 

Da oltre 150 anni unisce artigianalità, innovazione e spirito alpino. Qui, tra le montagne di Gruyères e l’odore di latte fresco, si scopre come l’ingegno svizzero abbia trasformato un prodotto venuto da lontano in un simbolo nazionale. Oggi, Cailler continua a raccontare questa storia con la stessa passione di un tempo: i visitatori possono percorrere un itinerario interattivo che intreccia storia, paesaggio e creatività, e cimentarsi nei laboratori dove il cioccolato prende forma sotto la guida di esperti maestri cioccolatieri.

Così, tra una fonduta condivisa e uno sguardo al mondo fantascientifico di Giger, si scopre che la Svizzera, e Friburgo in particolare, non è solo un luogo da visitare, ma un sentimento da assaporare in tutti i suoi contrasti.

Maison Cailler a Friburgo

© UFT/FTV

La fabbrica di cioccolato Maison Cailler
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Halloween, tradizioni e celebrazioni dal mondo: le più curiose e affascinanti

Per molti è sinonimo di “dolcetto o scherzetto”, di zucche intagliate e di personaggi paurosi, ma Halloween è molto più di questo. È una delle festività più antiche del mondo, amata da adulti e bambini ed entrata di diritto tra le tradizioni imprescindibili dell’anno. Quando l’autunno trasforma i paesaggi con i suggestivi colori del foliage e il mese di ottobre volge al termine, il mondo intero si prepara a celebrare la vita e la morte con un insieme di riti pagani e religiosi, in cui cultura e tradizione differenziano Halloween tra i vari Paesi.

Dall’Irlanda, luogo in cui è nata questa festività, all’America, che ne è diventata la massima esponente, toccando Messico, Cina e Giappone, partiamo per un viaggio alla scoperta delle più significative tradizioni legate ad Halloween in giro per il mondo.

Irlanda e Regno Unito, dove è nato Halloween

Sebbene i cittadini americani prendano molto sul serio questa festività, al punto tale da essersi immedesimati a pieno in tale tradizione, le origini di Halloween sono da ricercare in Irlanda e più precisamente nel Samhain, il capodanno celtico (chiamato anche “All Hallowtide“) festeggiato il primo giorno di novembre come termine del periodo del raccolto e l’inizio dell’inverno.

Con i secoli, all’antica festa celtico-pagana si sono aggiunte leggende e altre storie che hanno trasformato Halloween nella versione più moderna che conosciamo. Tra tutte c’è quella di “Jack o’ lantern“, il fabbro irlandese simbolo delle anime dannate che rivive in quelle zucche lavorate a mano che popolano le strade e i quartieri durante il mese di ottobre.

In Irlanda, e in generale anche nel Regno Unito, oggi per commemorare il culto celtico si accendono dei grandi falò, soprattutto nelle aree rurali, proprio per continuare in qualche modo la tradizione dei rituali pagani. Ma si tratta pur sempre di una festa, quindi ecco che fantasmi, streghe e altre creature del mondo si riuniscono per le strade e per i quartieri per l’ormai celebre “trick or treat”.

Immancabile, sulle tavole irlandesi, è il barmbrack, un dolce tipico di questo giorno al quale sono collegate altre leggende e superstizioni. Infatti, i fornai inseriscono nell’impasto di questa torta tre elementi: un anello, un piccolo straccio e una moneta. Ad ogni fetta di barmbrack contenente uno di questi tre oggetti corrisponde una fortuna (o sfortuna): chi trova l’anello si sposerà o troverà la felicità, chi avrà lo straccio andrà incontro a un futuro finanziario incerto, mentre chi riceverà la moneta vivrà invece un anno prospero.

Decorazioni tipiche di Halloween in Irlanda

iStock

Decorazioni tipiche di Halloween in Irlanda

America, dove la tradizione di Halloween si è radicata

A celebrare Halloween in grande stile ci pensano gli americani, al punto tale che spesso, erroneamente, si attribuiscono le origini di questa festività proprio all’America. Oltre all’iconico “trick or treat“, i quartieri e le strade delle città si abbigliano a festa: ci sono zucche intagliate, addobbi spaventosi, fantasmi e altri mostri che decorano finestre, ingressi e viali. Questa atmosfera un po’ spettrale è estremamente affascinante.

La tradizione delle zucche intagliate deriva proprio dall’usanza celtica degli irlandesi di ricreare volti spaventosi nelle rape, inserendovi delle candele, con l’intento di spaventare gli spiriti maligni durante la festa di Samhain. Si racconta che una volta emigrati in America, gli irlandesi non trovarono rape adatte per portare avanti questa tradizione, così iniziarono a utilizzare le zucche, molto più abbondanti, per creare le grottesche lanterne oggi divenute il simbolo di Halloween.

Zucche intagliate di Halloween in America

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Zucche di Halloween

Austria e Germania: Halloween tra simboli e tradizioni

Anche in Europa esistono alcune tradizioni davvero significative. In Austria, per esempio, durante la notte di Halloween le persone lasciano pane, frutta e acqua sul tavolo per i loro cari defunti con la credenza che questi gli facciano visita. In Germania, invece, la più antica tradizione vuole che si nascondano i coltelli presenti in casa per evitare che i defunti si feriscano. Ma non è tutto, perché sulle porte delle case vengono disegnati con il gesso dei simboli per proteggere le abitazioni dagli spiriti maligni.

Italia e Francia, la Festa di Ognissanti

Nel Belpaese, negli ultimi decenni, Halloween è diventato un appuntamento fisso per il divertimento di bambini e adulti. La festività più commerciale e considerata “importata” dall’America, però, si differenzia da quella che ha tradizioni radicate nella religione cattolica e con origini ben lontane: la Festa di Ognissanti. Si celebra il 1° novembre per commemorare tutti i santi cattolici, mentre il 2 novembre si celebrano i morti. Tradizionalmente si lasciano crisantemi sulle tombe dei cari defunti e si partecipa a una messa in loro ricordo.

Anche la Francia ha tradizioni simili a quelle italiane, riservando uno spazio maggiore alla Toussaint, la festa di Ognissanti del 1° novembre. Anche qui si partecipa a funzioni religiose e si visitano i defunti nei cimiteri per deporre fiori sulle loro tombe.

Portogallo con il Día das Bruxas

Restando in Europa, anche il Portogallo ha un proprio modo di celebrare Halloween: è il Dia das Bruxas, o Giorno delle Streghe, che ha molti aspetti tradizionali collegati alle origini della festività. Anche qui c’è l’usanza del “trick or treat” dei bambini tra le vie delle città e dei paesi, ma in cambio non ricevono caramelle, bensì pane, frutta o noci. Inoltre, i familiari dei cari defunti si recano nei cimiteri per adornare le tombe con fiori e candele.

Cina e Giappone, dalle antiche tradizioni alla modernità

Anche la Cina ha il suo Halloween, che prende il nome di Teng Chieh o Hungry Ghost Festival. Durante la notte del 31 ottobre, migliaia di lanterne illuminano il Paese intero: servono ad aiutare le anime dei morti a ritrovare la loro casa. Le origini della festività risalgono alla tradizione taoista che vuole guidare gli spiriti che camminano sulla terra.

Nel calendario cinese, il Teng Chieh si celebra nel 15° giorno del 7° mese lunare (chiamato “mese fantasma”). Durante il tramonto le persone distribuiscono incenso, acqua e cibo davanti alle immagini dei familiari defunti. Nella tradizione, questa usanza servirebbe a calmare i fantasmi che non hanno ancora ritrovato la via di casa dall’inizio del mese fantasma. Sarebbero proprio loro a infliggere punizioni o a elargire benedizioni ai loro parenti ancora in vita.

Durante la stessa notte, si tiene anche una festa in cui le famiglie preparano un posto in più a tavola riservato a un caro defunto.

Hungry Ghost Festival: la festa di Halloween in Cina

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Teng Chieh o Hungry Ghost Festival, in Cina

In Giappone, invece, Halloween ha raggiunto popolarità solo negli ultimi decenni. Infatti, la prima volta che i giapponesi hanno conosciuto questa festa anglosassone è stata nel 2000, quando il parco divertimenti Disneyland di Tokyo ha organizzato un evento a tema. Con il passare dei decenni Halloween è divenuto sempre più popolare, soprattutto tra i più giovani, anche se con qualche differenza rispetto a come viene festeggiato nei Paesi occidentali.

Oltre al fatto che in Giappone non ci si cimenta nel “trick or treat”, anche i costumi sono diversi. Se tradizionalmente ci si abbiglia con vestiti spaventosi, qui l’attenzione è orientata verso i travestimenti cosplay. A fine ottobre sono numerose le sfilate nelle città giapponesi che riuniscono migliaia di persone che indossano qualsiasi tipo di costume, compresi quelli di personaggi di anime, manga e videogiochi, che non seguono il tema “horror” originario.

Messico, con il suo Día de Los Muertos

È una delle tradizioni più famose del mondo, il Día de Los Muertos del Messico. Una celebrazione messicana di origine precolombiana che festeggia la vita, la gioia e il colore, sebbene il suo nome tradotto sia “giorno dei morti”. Oggi come nel passato, questa festa affascina l’intera umanità: dal 31 ottobre al 2 novembre tutti i cittadini celebrano gli spiriti dei cari defunti con cortei, canti, balli e musiche tradizionali.

Dichiarato nel 2008 Patrimonio culturale immateriale UNESCO, il Día de Los Muertos è un tripudio di colori e usanze particolari. In questa occasione si ricordano gli aneddoti più divertenti dei defunti e si preparano decorazioni dalle ricche tonalità: fiori di calendula, altari con foto, oggetti e cibi preferiti da coloro che sono morti.

Si preparano tradizionalmente il pan de muerto e i teschi di zucchero dai colori accesi. È proprio da questi che deriva il trucco tipico di questa festività, con decorazioni sul viso che ricordano, appunto, dei teschi e ricche corone di fiori colorati ad adornare il capo. Anche qui i bambini bussano ai vicini chiedendo un calaverita, un piccolo dono (caramelle, dolci o soldi), ma senza il famoso scherzetto nel caso in cui non ricevano nulla.

Halloween in messico: i teschi di zucchero tipici

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Teschi di zucchero tipici del Dia de los muertos, in Messico

Haiti e la tradizione della Fet Gede

Ci spostiamo nelle esotiche atmosfere di Haiti, dove l’1 e il 2 novembre si celebra la Fet Gede (Festa dei Morti), che ricorda il classico Halloween, ma arricchito da tradizioni culturali completamente diverse. In queste giornate, i praticanti haitiani di Voodoo rendono omaggio al padre degli spiriti defunti, ovvero al barone Samedi. Inoltre, ballano per le strade per comunicare con i defunti e si recano nei cimiteri dove offrono agli antenati del cibo proveniente dalla loro tavola.

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Oh Che Bel Castello! Magie e misteri nei castelli dell’Emilia-Romagna

Con l’arrivo dell’autunno, l’Emilia-Romagna si trasforma in un palcoscenico di storia, arte e gusto grazie a “Oh Che Bel Castello!”, la kermesse giunta alla sua settima edizione che apre straordinariamente le porte di castelli, rocche e ville storiche.

Tra le mura secolari dei manieri, i visitatori possono vivere esperienze uniche, tra atmosfere misteriose, laboratori gastronomici, visite guidate e intrighi medievali.

I weekend del 18-19 e del 25-26 ottobre  – si andrà avanti poi fino a dicembre – offrono un ricco calendario di iniziative (alcune gratuiti, altre a pagamento o ad offerta libera – per la prenotazione e maggiori informazioni consultare il sito ufficiale “Castelli Emilia-Romagna“) pensate per tutta la famiglia, tra paesaggi autunnali, leggende locali e prelibatezze enogastronomiche.

Ecco gli eventi più suggestivi di “Oh Che Bel Castello!” per i due weekend di Ottobre.

Eventi nel weekend 18-19 ottobre

Il primo fine settimana di “Oh Che Bel Castello!” si apre con un dialogo culturale alla Foresteria del Castello di Rivalta (PC), sabato 18 ottobre alle 17:00. La scrittrice e giornalista Francesca Tumiati presenta il suo romanzo-memoir “Un’Allegria di Troppo2”, esplorando emozioni e ricordi in un’atmosfera raffinata.

Torna la kermesse "Oh Che Bel Castello!" in Emilia-Romagna

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Castello di Rivalta, Rivalta Trebbia (PC)

Domenica 19, i più giovani possono cimentarsi con la cucina tradizionale piacentina alla Rocca Viscontea di Castell’Arquato (PC) con il laboratorio “Mani in Pasta”, preparazione dei celebri tortelli piacentini – con la coda – insieme a Susanna di Batàlabar. Alle 17:00 seguirà una visita guidata del castello, unendo gusto e cultura in un’esperienza completa.

Sempre al Castello e Borgo di Rivalta, il breakfast nobiliareColazione al Bistrot nel Borgo & Tour del Castello” offre la possibilità di iniziare la giornata tra storia e sapori locali, mentre il Castello di Contignaco (PR) propone una Caccia al Tesoro dantesca: un percorso tra favole antiche e elementi ispirati alla Divina Commedia, con due turni giornalieri per adulti e bambini.

Al Castello di Roccabianca (PR), tra visite guidate e dimostrazioni della Distilleria Faled, sarà possibile scoprire segreti della produzione di grappe e liquori. Per chi cerca atmosfere notturne, il Castello di Torrechiara (PR) offre “Aperitivi Stellati”, un’apericena con osservazione astronomica sotto Saturno e la Luna.

Non mancano proposte per gli appassionati di mistero: la Rocca di Riolo (RA) propone “Occhio al Fantasma”, una visita al buio con caccia al tesoro, mentre alla Rocca Malatestiana di Verucchio (Rn) si terrà una visita tematica sulle vite di Sigismondo Pandolfo Malatesta e Federico da Montefeltro tra intrighi e leggende.

Il Mercatino dell’Antiquariato attorno alla Rocca Sanvitale di Fontanellato (PR) e la mostra “Pitture Sospese” alla Delizia Estense del Verginese (FE) completano l’offerta artistica del weekend.

Eventi nel weekend 25-26 ottobre

Il secondo weekend si conferma un’occasione imperdibile per vivere esperienze tra arte, cucina e mistero. Sabato 25, la Rocca dei Rossi di San Secondo (PR) ospita “Arte e Suggestioni in Rocca”, una visita spettacolo notturna con personaggi in costumi rinascimentali della Corte dei Rossi.

Domenica 26, al Castello di Rivalta (PC) si terrà una Cooking Class dedicata alle tagliatelle fatte in casa con la cuoca Ornella Malvicini, mentre l’Antica Corte Pallavicina (PR) celebra la tradizione norcina italiana con degustazioni, show cooking e incontri nell’ambito di “Salumi da Re – Raduno Nazionale dei Norcini”.

Per gli amanti del mistero, la Rocca Malatestiana di Verucchio (RN) propone “Rocca Noir – Visita a lume di candela”, un percorso tra passaggi segreti, leggende della famiglia Malatesta e storie del borgo.

"Oh Che Bel Castello!": l'iniziativa di Ottobre in Emilia-Romagna

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Rocca Malatestiana, Verucchio (RN)

Infine, Villa Mensa di Copparo (FE) apre le porte per visite guidate all’imbrunire, dove luce e ombra si intrecciano tra racconti storici e leggende a lume di candela.

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5 destinazioni fuori Europa per un autunno al sole sotto i 400 euro

L’autunno non è fatto solo di foglie dorate e cioccolate calde: è anche il momento perfetto per scappare dal grigiore e cercare il sole altrove. Se sognate di allungare un po’ l’estate, oggi vi portiamo alla scoperta di 5 destinazioni fuori Europa dove volare con meno di 400 euro, per una vacanza rigenerante tra spiagge, mercati colorati e tramonti tropicali.

Abbiamo scelto per voi delle mete perfette per un soggiorno di qualche notte fuori Europa preferendo voli low cost e tenendo a mente che si può risparmiare sugli hotel con un po’ di elasticità. I voli mostrati non hanno una tariffa fissa, possono cambiare nel tempo e i posti sono limitati.

Da Napoli a Marrakech

Con voli easyJet tra i 100 e i 120 euro andata e ritorno, da Napoli a Marrakech potrete fuggire dal freddo e godervi qualche giorno di clima mite nei mesi di ottobre, novembre e dicembre. Le temperature arrivano anche a 28 gradi ed è uno dei periodi migliori per passeggiare tra i vicoli della Medina, i souk che profumano di spezie e soggiornare nei Riad dove sorseggiare un tè alla menta. Le serate sono miti, perfette per cenare nella piazza Jemaa el-Fna tra musiche e bancarelle. Per chi ha qualche giorno in più, vale la pena un’escursione nel deserto di Agafay o una gita sulle montagne dell’Atlante, che in autunno offrono panorami mozzafiato.

Da Roma Ciampino a Fez

Ryanair propone voli di circa 180 euro andata e ritorno nel mese di ottobre per questa meta. Fez è meno turistica di Marrakech, ma altrettanto affascinante. In autunno, con temperature intorno ai 25 gradi, la medina è un labirinto piacevole da esplorare: botteghe di artigiani, cortili segreti e la celebre conceria Chouara con le vasche colorate. È una destinazione ideale per chi ama l’autenticità e vuole scoprire il Marocco più tradizionale. Ottobre è anche il mese perfetto per un hammam rigenerante (seguendo il trend di viaggio legato alla bellezza che spopolerà nel 2026) o per gustare un couscous in terrazza al tramonto.

Da Milano Malpensa a Il Cairo

Offerte a circa 230 euro andata e ritorno da Milano Malpensa verso Il Cairo sono da prendere al volo: easyJet propone la tratta con queste tariffe a fine ottobre e novembre. L’autunno è uno dei periodi migliori per visitare Il Cairo: il caldo estivo lascia spazio a giornate piacevoli, intorno ai 26–28 gradi, ideali per esplorare la città senza afa. Dalla maestosa Piana di Giza con le sue piramidi e la sfinge, fino al Museo Egizio e al vivace Khan el-Khalili, ogni angolo racconta secoli di storia e mistero. In serata, una crociera sul Nilo o una cena panoramica in un rooftop vista città rendono il viaggio indimenticabile.

Cosa vedere a Il Cairo in autunno

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Il Cairo, una splendida meta per l’autunno

Da Bergamo a Sharjah

Con 300 euro di volo circa si raggiunge Sharjah  da Bergamo con il vettore Air Arabia. Il budget non verrà superato se si tiene in considerazione il costo della vita molto basso e si mostra flessibilità sugli alloggi. A due passi da Dubai, ma con un’anima autentica, Sharjah è la gemma culturale degli Emirati Arabi Uniti. In autunno il clima è ideale, intorno ai 30 gradi, caldo ma gradevole, per scoprire la città senza la calura estiva. Passeggiate lungo la Corniche, i musei d’arte e il vivace Souq Al Arsah raccontano la storia e le tradizioni emiratine. E per chi desidera un po’ di mare, le spiagge sul Golfo Persico offrono acque limpide e relax assoluto.

Da Bari a Istanbul

Con ITA Airways si vola invece da Bari a Istanbul con un costo di circa 265 euro per andata e ritorno con voli diretti. La tratta ha un costo ancora inferiore per chi parte ad Milano, con costi attorno ai 185 euro. Si può iniziare dal Gran Bazaar e dalla Moschea Blu, per poi attraversare il Bosforo e godersi il tramonto da Üsküdar. Le serate autunnali sono l’ideale per una cena sul tetto di un ristorante vista moschee, con il profumo di spezie nell’aria.

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Viaggi d’autunno scontatissimi: la promo sui voli Ryanair per raggiungere splendide città soleggiate

Una nuova offerta flash è disponibile sul portale Ryanair. Chi vuole viaggiare risparmiando può iniziare a pianificare un viaggetto, weekend e ponti inclusi.

Dal 15 al 16 ottobre è possibile usufruire di un 15% di sconto utilizzando il codice FSALE15P che dà modo di risparmiare su voli in partenza dal 17 ottobre al 18 dicembre. Un’ottima occasione per una fuga d’autunno in città europee assolutamente da non perdere, ecco qualche esempio.

Da Milano Malpensa a Malaga

Con voli da Milano Malpensa a Malaga a poco più di 22 euro è impossibile resistere. La splendida città della Costa del Sol è una meta top per chi vuole fuggire dal freddo italiano. Le giornate sono ancora lunghe e luminose, le temperature si aggirano sui 22–25 gradi, ideali per scoprire la città senza la calura estiva.

Chi ama l’arte sceglie di raggiungere Malaga soprattutto per poter ripercorrere la storia di Picasso visitando la casa natale e il museo a lui dedicato. Monumenti di pregio sono poi l’Alcazaba, la fortezza araba che domina la città, e il teatro romano.

L’autunno è il periodo perfetto per passeggiare sul lungomare di La Malagueta, godersi tapas all’aperto e ammirare i tramonti sul mare. Un’altra idea è noleggiare un’auto per una gita lungo la costa: Marbella, Nerja e Frigiliana sono a meno di un’ora e offrono panorami mozzafiato e ristorantini tipici.

Da Catania a Siviglia

Altra città spagnola in promo: Siviglia si raggiunge da Catania con voli da 26 euro circa. La Sicilia in autunno è ancora soleggiata ma la città andalusa la batte sfiorando i 23-26 gradi per molte ore della giornata.

Motivo in più per sceglierla? Offre un patrimonio culturale straordinario perfetto da scoprire in 3 giorni. Dal Real Alcázar che conquista con giardini moreschi e mosaici azulejos alla cattedrale di santa Maria della Sede (la gotica più grande al mondo) fino alla tomba di Cristoforo Colombo: sono tante le attività da programmare. Assolutamente top anche la vista dall’alto regalata dalla Giralda e il quartiere Santa Cruz che lascia a bocca aperta per vicoli fioriti, tapas, botteghe e bar.

Le offerte flash Ryanair con voli scontati del 15% danno modo di risparmiare incredibilmente sulle partenze godendosi viaggi dal 17 ottobre al 18 dicembre verso mete calde e soleggiate.

Visitare Siviglia in autunno: il centro storico e la Giralda

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Siviglia, una delle città da visitare in autunno approfittando dell’offerta flash Ryanair

Da Roma Fiumicino a Gran Canaria

Si vola con circa 37 euro da Roma Fiumicino a Gran Canaria e ci si gode il mare e il tempo all’aperto allontanandosi dal freddo della capitale. La Città Eterna ha sempre il suo fascino ma è inevitabile voler staccare la spina e soprattutto godersi un po’ di sole.

Visitare Las Palmas e soffermarsi qualche giorno è il modo perfetto per vivere l’anima di Gran Canaria; da non perdere la spiaggia di Las Canteras (tra le più belle d’Europa) e il lungomare pieno di locali. Suggestivo il quartiere storico di Vegueta conosciuto come patrimonio UNESCO; da qui ci si spinge fino alla cattedrale di Santa Ana e la casa di Colombo, con all’interno il museo dedicato ai viaggi del navigatore.

E fuori città? L’isola sorprende con paesaggi che lasciano a bocca aperta: al sud trovate le dune di Maspalomas, Puerto de Mogán, con l’architettura bianchissima, e i panorami montuosi del Roque Nublo.

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Vacanze d’autunno, la promo flash di WizzAir per volare verso mete calde

L’autunno è ufficialmente arrivato e le temperature sono crollate in tutta la Penisola. Se c’è chi è ben contento di visitare luoghi dipinti dai colori del foliage, c’è anche chi sogna di potersi rilassare in spiaggia o godersi giornate soleggiate.

In nostro aiuto arriva la promo flash di WizzAir chiamata “vacanze d’autunno”: solo il 14 e il 15 ottobre si possono prenotare tantissimi voli scontati fino al 20% validi su voli dal 21 ottobre 2025 al 26 marzo 2026.

Da Milano Malpensa a Valencia con meno di 20 euro

Per chi parte da Milano Malpensa, Valencia è una delle occasioni più irresistibili di questa promo WizzAir: in alcune date di novembre, i voli costano meno di 20 euro. In autunno è splendida: le temperature si aggirano oltre i 22 gradi, ideali per godersi una passeggiata tra le vie del centro storico, un pomeriggio al parco del Turia o un pranzo all’aperto nel quartiere Ruzafa, cuore creativo e coloratissimo della città. Tra le cose da vedere a Valencia non possiamo perdere la Città delle Arti e delle Scienze, simbolo di modernità firmato da Santiago Calatrava: tra il museo interattivo, l’Oceanografic e l’Hemisfèric, il tempo volerà. Se il mare chiama, basta una mezz’ora per raggiungere la spiaggia della Malvarrosa, ancora vivace e perfetta per un pranzo a base di paella valenciana originale.

Da Roma a Marrakech a poco più di 21 euro

Chi parte da Roma può volare verso Marrakech con poco più di 21 euro, nelle date di ottobre, novembre e in alcune giornate di dicembre. Una destinazione che in autunno dà il meglio di sé: le temperature scendono sotto i 30 gradi, rendendo perfetto esplorare la città senza l’afa dei mesi estivi.

La città è un’esplosione di colori e profumi. La Medina incanta, con il suo labirinto di vicoli, bazar e botteghe artigiane. Da non perdere la piazza Jemaa el-Fna, teatro a cielo aperto che cambia volto dal giorno alla notte: di giorno tra bancarelle e incantatori di serpenti, di sera si trasforma in un ristorante open air, con decine di chioschi che servono tajine, cous cous e street food marocchino. Se vuoi rallentare il ritmo, rifugiati nei giardini Majorelle, un’oasi blu cobalto che ha ispirato Yves Saint Laurent. E per un tocco d’avventura, organizza una gita di un giorno nel deserto di Agafay: dune, silenzio e tramonti che sembrano dipinti.

Marrakech tra le mete low cost per l'autunno

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Marrakech è tra le mete low cost in promozione con WizzAir

Da Napoli a Sharm El Sheikh voli da meno di 50 euro

Da Napoli, invece, si trovano voli per Sharm El Sheikh a meno di 50 euro, sia in alcune date di novembre che di dicembre. Mentre in Italia saremo già con il cappotto qui si potrà nuotare e abbronzarsi al sole. Meta iconica per il periodo autunnale e invernale, incanta con la barriera corallina, l’opportunità di fare snorkeling all’isola di Tiran e tuffi lungo la baia Naama. Da non perdere poi la visita al monastero di Santa Caterina e l’esplorazione dei dintorni. Gli amanti del relax troveranno resort con spa e piscine panoramiche a prezzi molto più bassi rispetto all’alta stagione, mentre chi ama la vita notturna potrà godersi cocktail e musica nei locali del lungomare.

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Friuli autentico: seguire il corso del fiume Torre tra cascate nascoste e boschi autunnali

Il Friuli è una terra di confine che custodisce un cuore selvaggio e autentico nelle sue aree montane, laddove decine di corsi d’acqua hanno plasmato ciascuno la sua valle.

Uno di questi è il Torre, principale affluente di destra del fiume Isonzo. Nasce a un’altitudine di 529 metri sul livello del mare, nella catena prealpina dei Monti Musi. Le sue fredde acque hanno scavato e modellato, nel corso dei millenni, le aspre pareti rocciose delle Prealpi Giulie, creando forre profonde e paesaggi spettacolari nella parte nordorientale della regione friulana.

Attorno al corso del fiume si aprono diverse valli, ciascuna segnata da una grande abbondanza di acqua: affluenti, cascate e torrenti scorrono tra boschi maestosi e pieni di silenzi, dove il fluire dell’acqua ha lo stesso ritmo del passaggio delle stagioni.

Esplorare in autunno le Valli del Torre, in Friuli, significa intraprendere un viaggio a ritroso nel tempo, dove la natura e le tradizioni hanno un ruolo di primo piano nella quotidianità.

Tarcento, che il torrente attraversa, è la cittadina di riferimento delle Valli. Soprannominata la Perla del Friuli per la sua posizione scenografica, si è guadagnata l’appellativo di Città dell’acqua e del fuoco: un titolo che simboleggia da una parte l’anima naturale della città, legata al fiume Torre, dall’altra quella tradizionale, legata ai fuochi epifanici dei pignarȗl, molto sentiti e partecipati, attirando persone da tutta la regione.

fiume torre friuli autunno

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Celebrazioni dell’Epifania a Tarcento

Escursioni nelle Valli del Torre: castagne e foliage

I boschi che circondano il corso del Torre sono scenari naturali ideali per escursioni brevi e lunghe durante il periodo autunnale.

Da un lato sono una destinazione ideale coloro che amano il contatto con la natura, ammirare la trasformazione degli alberi e della vegetazione tutta con il passare della stagione e riempirsi le orecchie dei soli suoni dei propri passi nel sottobosco. Dall’altro sono comunque custodi di storia, leggende e antiche fatiche umane, nascondendo le tracce del passaggio dell’uomo.

In autunno le escursioni nei boschi delle Valli del Torre portano a scoprire la bellezza quasi monumentale dei castagneti nel momento dell’anno in cui i loro frutti sono protagonisti delle tavole friulane, e al contempo si ammira la tavolozza di colori che la natura dipinge sulle chiome dei faggi, delle querce, dei larici e degli abeti, mentre un sussurro di vento fa turbinare nell’aria le foglie che cadono.

Tra i boschi del Monte Faeit

Nelle vicinanze di Artegna, i boschi del Monte Faeit offrono un’escursione ad anello piuttosto impegnativa, che è però particolarmente raccomandata in autunno. Il Faeit, infatti, è considerato un vero e proprio paradiso delle castagne. Le frondose e larghe chiome di questi alberi coprono il cielo, mentre in alcuni tratti i ricci rivestono interamente il sentiero.

Il sentiero ad anello parte da Lavio di Mont, il vecchio lavatoio di Artegna, una struttura recentemente ristrutturata che funge da luogo di ritrovo e memoria della vita che un tempo si svolgeva su quelle pendici. Lungo la salita si incontrano tracce di vecchie strade lastricate, che testimoniano ancora una volta le tracce del passaggio umano da luoghi che adesso sono stati inghiottiti dal bosco.

Si arriva fino alla vetta del Monte Faeit, apprezzandone gli scorci panoramici, prima di tornare al punto di partenza concludendo l’anello. Si tratta di un percorso di circa due ore e mezzo di cammino, con un fondo a tratti piuttosto accidentato e in moderata salita, ma con uno splendido contesto naturale e un bosco con diverse varietà di flora che in autunno consentono di ammirare tutto il potere del foliage.

Le colline di Tarcento

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Le Prealpi Giulie nella zona di Tarcento

A proposito di castagne, il territorio di Tarcento offre un bel percorso autunnale lungo il percorso Tai Roncs dal Soreli, che si snoda dal centro cittadino al bosco di Coia, popolato da antichissimi castagneti.

Coia è la collina che sovrasta Tarcento, ma anche una frazione dalle radici antiche, divisa in varie piccole borgate montane e dove svettano i ruderi della torre di un castello in rovina. Da qui si gode di una vista ampissima sulla città sottostante e, verso ovest, sulla valle del fiume Tagliamento.

Il sentiero riscende attraversando un meraviglioso bosco di faggi che proprio durante ottobre e novembre dà il meglio di sé. L’itinerario è lungo circa cinque chilometri e si percorre in un paio d’ore, andando ad esplorare tutta l’area collinare intorno alla cittadina, tra zone coltivate, boschi e vedute panoramiche sulle Valli del Torre.

Anello Alta Val Torre

L’Alta Val Torre, ovvero la zona più vicina alla sorgente del fiume, che qui muove i primi passi, offre un ambiente incontaminato, lento e semplice, in grado di iniettare benessere e serenità in chi la visita, magari al ritmo dei propri passi.

A proposito del legame tra tradizioni e natura, ad esempio, l’autunno è la stagione ideale per affrontare una escursione come l’Anello dell’Alta Val Torre, un breve itinerario di poco più di quattro chilometri quasi totalmente pianeggiante.

Il percorso inizia e finisce a Lusevera, piccola località vicina alle sorgenti del Torre, per poi snodarsi su antichi sentieri di collegamento tra le frazioni della vallata. Lungo questo tragitto si incontrano le tracce della tradizione contadina nelle antiche casere, ormai inghiottite dai boschi, e nei sentieri lastricati in pietra. Una breve deviazione, particolarmente meritevole, consente di visitare Micottis, dove è possibile ammirare gli antichi lavatoi, peraltro ben segnalati lungo il percorso.

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Le Valli del Torre con le tinte dell’autunno

Le cascate nascoste delle Valli del Torre

Inevitabilmente, lungo le Valli del Torre il tema centrale è l’acqua, che si manifesta in maniera spettacolare nei suoi tanti salti, spesso e volentieri celati da boschi maestosi, che nella stagione autunnale diventano ancora più spettacolari per chi li attraversa.

Le cascate nascoste delle Valli del Torre sono tra le gemme più preziose che raccontano il Friuli più autentico, strettamente legato all’elemento naturale. Si esplorano attraverso escursioni generalmente brevi, che ben si accompagnano alle giornate più fredde e più corte della stagione che volge verso l’inverno.

Cascata Cukula

Tra Platischis e Prossenicco, due frazioni molto piccole del vasto comune di Taipana, si trova un itinerario di grande bellezza che porta a una delle cascate più maestose del Friuli: è la Cascata Cukula, un luogo davvero fatato, con un salto d’acqua vertiginoso.

Il percorso è semplice e breve, e permette a chi lo intraprende di ammirare anche altre due belle cascate nascoste tra i boschi. Lungo appena tre chilometri e mezzo e con un dislivello in salita limitato, il sentiero offre una profonda sensazione di comunione con la natura, accompagnata dall’incessante suono dell’acqua, compagno di ogni passo. L’unica difficoltà da affrontare, in particolare in autunno, è il terreno reso scivoloso dalla grande umidità: anche nei periodi dell’anno più caldi il bosco imprigiona l’atmosfera, effetto esaltato nella stagione autunnale.

La prima cascata che si incontra è quella cosiddetta del vecchio mulino, dove i resti dell’edificio storico fiancheggiano un’ampia pozza blu. Qui, le acque del torrente si tuffano nel vuoto per circa dieci metri. Proseguendo, si incontra poco oltre una cascatella più piccola, per poi arrivare infine alla maestosa Cukula, nascosta nel folto del bosco. La Cascata Cukula compie un salto impressionante di ben 70 metri: è un luogo di mistico splendore che sembra sospeso nel tempo, come uscito da una storia fantasy.

Cascate Gemelle di Faedis

Brevissima è la passeggiata che consente di visitare le Cascate Gemelle, nei pressi di Faedis.

Il percorso all’interno del bosco per raggiungerle è suggestivo e facile, richiede poco più di dieci minuti di camminata dal parcheggio. Nonostante la vicinanza alla strada percorsa dalle auto, la radura dove si trovano le Cascate Gemelle appare incontaminata, con ogni traccia artificiale che rimane remota.

Il paesaggio è dominato dal verde, dato che le rocce tutto attorno ai due salti sono ricoperte da un fitto tappeto muschioso. Quando le piogge sono abbondanti, e dunque la portata del torrente più importante, il getto d’acqua si divide chiaramente in due zampilli gemelli, da cui il nome del luogo.

Data la semplicità del percorso, le Cascate Gemelle di Faedis sono visitabili tutto l’anno, ma il loro effetto scenografico è al suo massimo durante la stagione autunnale, quando i colori del contesto naturale tutt’attorno la rendono davvero una splendida sorpresa.

Cascate di Crosis

Cascate di Crosis Friuli

Lorenzo Calamai

L’immensa cascata principale delle Cascate di Crosis

Il salto forse più noto del fiume Torre è quello delle Cascate di Crosis, non lontano da Tarcento. Si tratta di imponenti salti d’acqua generati dalla costruzione di uno dei primi impianti idroelettrici del Novecento, che ha per l’appunto nella diga di Crosis, che imbriglia le acque del Torre, la sua opera principale.

Lo sbarramento genera una maestosa e spettacolare cascata dalle proporzioni mastodontiche. Per visitarla basta seguire il breve sentiero che scende al salto dalla località Ciseriis, ma attorno si trova anche un bel sentiero di grande valore paesaggistico, dalla durata di circa 45 minuti, che si sviluppa lungo le pendici meridionali del vicino Monte Stella, offrendo una veduta sui colli di Tarcento e sulle Valli del Torre. Scende infine sul letto del Torre per ammirare le Cascate di Crosis.

Qui le rive del fiume si affollano durante l’estate di bagnanti che cercano relax e refrigerio nelle gelide e cristalline acque, ma anche in autunno non sono pochi quelli che vi giungono percorrendo il breve anello, ammirando prima il bosco autunnale con i suoi scorci panoramici e poi il fragoroso salto d’acqua.

Il Sentiero delle Cascate dell’Orvenco

Fuori dal letto principale del Torre, poco a nord di Tarcento, si trova una ulteriore meraviglia acquatica lungo il percorso noto come Troi des Cascades, il sentiero delle cascate del torrente Orvenco che parte da Salt di Artegna.

Itinerario ideale da affrontare in ottobre e in novembre, è un anello lungo circa nove chilometri e affronta qualche salita non dura, ma certo impegnativa sulle pendici del Monte Faeit. Il percorso raggiunge una serie di cascate, alcune naturali altre artificiali, che sono una più affascinante dell’altra. Per farlo, però, passa anche attraverso boschi e radure che in autunno si tingono dei classici colori bruni tipici della stagione.

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Le Terme di Caracalla si illuminano di magia: aperture straordinarie serali tra storia e mistero

Un’esperienza unica tra storia, luci e atmosfere notturne può essere vissuta nelle Terme di Caracalla di Roma, che eccezionalmente cambiano volto e mostrano i loro tesori da una prospettiva diversa grazie a Notturno Imperiale, che illumina suggestivamente il complesso durante le notti autunnali.

Tra il 12 ottobre e il 2 novembre 2025, per 9 appuntamenti, il celebre sito monumentale di Roma apre straordinariamente le sue porte in orario serale, svelando luoghi segreti e antiche testimonianze di un passato glorioso in un viaggio evocativo tra storia e contemporaneità.

Aperture straordinarie serali

“Le aperture serali alle Terme di Caracalla rappresentano un’occasione unica per vivere uno dei luoghi simbolo dell’antica Roma in una dimensione nuova e immersiva”, ha dichiarato Daniela Porro, Soprintendente Speciale di Roma.

Le visite serali in programma permettono di accedere ai luoghi segreti delle Terme di Caracalla, ovvero gli ambienti sotterranei che normalmente non sono aperti al pubblico e che accolgono l’antiquarium del complesso. Qui si svelano reperti di eccezionale importanza, come due raffinatissimi capitelli in stile misto di età severiana.

Notturno Imperiale alle Terme di Caracalla

Ufficio Stampa

Notturno Imperiale alle Terme di Caracalla

È un viaggio speciale e raro negli spazi ipogei che si estendono al di sotto dell’intera superficie delle terme, e anche oltre, che permette di riscoprire un’altra dimensione della vita quotidiana del complesso: si scoprono così gli ambienti di servizio, le caldaie, i magazzini e le gallerie, oltre alla vera sala macchine che faceva funzionare l’impianto termale e dove un tempo lavoravano centinaia di persone. Avvolte nel silenzio e nell’ombra, queste strutture sotterranee raccontano l’ingegnoso sistema idraulico e termico dell’epoca, che è ancora in parte visibile.

Meravigliosi sotterranei alle Terme di Caracalla

Ufficio Stampa

Sotterranei delle Terme di Caracalla

Tra le chicche più suggestive del percorso c’è la discesa al più grande mitreo ritrovato a Roma, un unicum all’interno di un impianto termale imperiale. Le decorazioni e l’altare conservati nel tempio creano un’atmosfera misteriosa e affascinante, ricca di simbolismi antichi che raccontano le cerimonie dedicate al culto del dio Mitra.

Il percorso si conclude con lo Specchio d’Acqua, arricchito da installazioni scenografiche di luci, giochi di vapore e getti d’acqua, che restituiscono un assaggio di come doveva apparire l’impianto termale durante l’epoca imperiale, trasformando le rovine in un’esperienza immersiva tra storia e contemporaneità.

Le Terme di Caracalla illuminate a Roma

Ufficio Stampa

Le Terme di Caracalla illuminate

Quando e come partecipare alle visite serali

Le aperture straordinarie serali alle Terme di Caracalla si svolgeranno il 12, 16, 17, 18, 24, 25 e 30 ottobre, oltre all’1 e 2 novembre, con sei visite guidate ogni sera: quattro in italiano (19:15, 19:55, 21:15, 21:55) e due in inglese, con altre lingue disponibili su richiesta. Il biglietto intero costa 20 euro, ridotto 12.

I posti sono limitati e la prenotazione è obbligatoria attraverso il sito ufficiale della Soprintendenza speciale di Roma. È un’occasione unica per vivere le Terme di Caracalla come mai prima d’ora: tra luci soffuse, misteri antichi e l’imponenza della storia romana, dove ogni passo è un tuffo nel passato.

Terme di Caracalla a Roma

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Reperti delle Terme di Caracalla a Roma
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Foliage in Trentino: 10 luoghi dove la natura si trasforma in un quadro vivente

Con la fine dell’estate e l’arrivo dei primi venti freschi, il Trentino si trasforma in un mosaico di colori e profumi. I prati verdi e i pascoli d’alta quota lasciano spazio a boschi infuocati, dove il rosso dei larici e l’oro dei faggi avvolgono vallate e sentieri. È il tempo in cui le montagne si accendono al tramonto, le mele maturano nei frutteti e i borghi si riempiono del profumo di castagne arrostite e vino novello.

Gli escursionisti percorrono la Val di Cembra e la Val di Fumo tra tappeti di foglie scricchiolanti, mentre chi cerca quiete raggiunge i rifugi o le terme, davanti a un camino acceso. Dalle vette delle Dolomiti alle cascate, l’autunno regala uno spettacolo che è un invito a rallentare e lasciarsi sorprendere, passo dopo passo, da una natura in metamorfosi.

Pronti a vivere queste atmosfere? Qui vi consigliamo i luoghi più belli da raggiungere per ammirare il foliage in Trentino!

Val di Cembra

Cominciamo il nostro viaggio alla scoperta dei luoghi più belli dove vedere il foliage in Trentino con la Val di Cembra che, in autunno, si accende di una bellezza indescrivibile. Davanti a voi avrete un paesaggio composto da vigneti terrazzati che in questo periodo si tingono di rosso e oro, disegnando onde di colore sulle colline di porfido.

Tutt’intorno, i boschi che abbracciano i laghi alpini riflettono mille sfumature d’ambra e bronzo. Tra i luoghi da raggiungere consigliamo il lago di Santa Colomba, poco sopra Civezzano, ideale per passeggiate silenziose tra pini e faggi, e il Lago Santo, a 1.200 metri, che regala una sinfonia di colori che si specchiano tra le rocce e le foreste. Non andate via senza aver provato i vini locali, come il Müller Thurgau e il Nosiola, protagonisti assoluti delle feste d’autunno!

Val di Fumo

Andiamo ora nell’estremità occidentale del Trentino, dove ad accogliervi troverete la Val di Fumo, un paesaggio unico dove l’acqua, la roccia e la foresta si fondono in un equilibrio perfetto. Conosciuta come il “piccolo Canada del Trentino” e prosecuzione della Valle di Daone, questa valle glaciale incanta per i suoi torrenti cristallini, i boschi di larici e abeti rossi e le montagne, che si specchiano nel cielo terso d’autunno.

Il sentiero che la attraversa è quasi pianeggiante e adatto anche alle famiglie, è lungo 12 chilometri e richiede all’incirca 3 ore e 45 minuti di camminata. Consigliamo di raggiungere il Rifugio Val di Fumo, affacciato su un panorama senza tempo, dove potrete ammirare il foliage al suo apice, soprattutto la mattina.

Forra del Lupo

In autunno, quando i boschi di faggio e larice si accendono di rosso e oro, la camminata a Forra del Lupo diventa un’esperienza ancora più intensa. Tre ore di trekking tra natura e storia, dove ogni curva del sentiero racconta il coraggio, la fatica e la meraviglia di queste montagne trentine. Tracciato durante la Grande Guerra, questo itinerario vi condurrà dentro una gola spettacolare, tra pareti di roccia che custodiscono le antiche trincee e i ricoveri scavati dagli austro-ungarici più di un secolo fa.

Dal passo di Serrada (località Cogola), il sentiero SAT 137 sale dolcemente lungo il versante destro della valle di Terragnolo fino a raggiungere il Forte Dosso delle Somme, offrendo panorami che spaziano sul Pasubio, sul passo della Borcola e sull’intera alta valle.

Cascate di Saent

Siete amanti delle cascate in autunno? D’altronde siamo in Trentino, dove trovarle non è così difficile! In particolare, vi suggeriamo di raggiungere le Cascate di Saent, nel cuore del Parco Nazionale dello Stelvio. Qui, nella splendida Val di Rabbi, l’acqua del torrente si tuffa fragorosa tra rocce e abeti secolari, mentre il bosco intorno si accende di giallo e arancio, mescolandosi al verde intenso dei sempreverdi.

Il percorso per raggiungerle, di circa tre ore complessive e 400 metri di dislivello, regala panorami in continuo mutamento e il piacere autentico di camminare in montagna. Si parte poco fuori dal borgo di Piazzola, si sale verso la malga Stablasolo e, dopo aver attraversato un ponte di legno sul torrente, si raggiunge la prima cascata, elegante e impetuosa al tempo stesso. Ma il momento più magico arriva poco più su, davanti al secondo salto d’acqua: un vortice spumeggiante che sprigiona energia pura, un inno alla forza e alla meraviglia della natura trentina.

Lago di Toblino

Non serve essere escursionisti esperti per godere della magia dell’autunno in Trentino: anche una semplice passeggiata intorno ai suoi laghi più incantevoli può trasformarsi in un’esperienza di foliage indimenticabile. Tra i più affascinanti spicca il Lago di Toblino, un piccolo gioiello naturale incastonato tra le montagne della Valle dei Laghi.

Il lago è celebre non solo per la sua bellezza, ma anche per il romantico Castello di Toblino, che si specchia maestoso sulla riva. Circondato da ulivi e vigneti, questo maniero è avvolto da un alone di leggenda: si narra che un tempo fosse dimora di fate benevole che proteggevano il luogo!

Il percorso è facile e adatto a tutti, ideale anche per famiglie o per chi desidera godersi la natura senza fretta. Durante l’autunno, il contrasto tra l’azzurro dell’acqua e il rosso acceso della vegetazione regala scorci spettacolari, perfetti per chi ama fotografare o semplicemente per chi vuole lasciarsi incantare dalla quiete del luogo.

I castagneti di Brentonico

Se volete immergervi tra i colori dell’autunno in Trentino, un altro luogo da raggiungere è Castione di Brentonico, nel cuore del Parco Naturale del Monte Baldo. Conosciuto dai botanici europei come il “Giardino d’Italia” per la straordinaria varietà di piante e fiori rari, vanta boschi che, in questa stagione, si accendono di una particolare luce dorata.

In particolare, attorno al pittoresco borgo di Castione, i castagni secolari vestono le loro chiome d’oro e di rame, mentre il profumo dei marroni del Baldo, dolci e profumati, si diffonde nell’aria. È la stagione perfetta per camminare tra i sentieri punteggiati di foglie, raccogliere castagne e lasciarsi avvolgere dai colori del bosco: si tratta di sentieri semplici, adatti anche alle famiglie. Ogni anno, inoltre, solitamente verso la fine di ottobre, viene organizzata anche la Festa del Marrone che celebra questi frutti simbolo con tanti piatti tipici.

Sentiero Anello Poit

Sopra il borgo di Mezzano, tra i più belli d’Italia, si snoda l’Anello Poit, un sentiero tematico di mezza quota che in autunno si trasforma in un vero spettacolo naturale. Lungo i suoi cinque chilometri, tra boschi e prati, il paesaggio esplode in un caleidoscopio di colori: i faggi infiammano il panorama con sfumature che vanno dal giallo miele al rosso acceso, mentre l’aria si riempie del profumo umido della terra e delle foglie.

In circa due ore e mezza di cammino, senza grandi dislivelli, si attraversano radure luminose e punti panoramici che si aprono come finestre su scenari sorprendenti: le Pale di San Martino, il Monte Pavione, i prati verdi di San Giovanni e le acque turchesi del Lago della Val Noana.

Lago di San Pellegrino

Tra le gite tranquille da fare in autunno in Trentino c’è anche quella al Lago di San Pellegrino, situato tra le montagne al confine orientale della regione. Qui, potrete trascorrere qualche ora percorrendo il comodo anello escursionistico che ne segue il perimetro, arricchito da sculture in legno, piccoli ponti e passerelle che accompagnano la passeggiata.

In autunno, quando i larici si tingono d’oro e la luce si fa più morbida, il lago regala riflessi cangianti: sulle sue acque compaiono le Cime di Costabella, del Col Margherita, di Juribrutto e persino Cima d’Uomo, componendo un quadro splendido che cambia con il sole e le ombre del giorno. Il nome deriva dalle vicende storiche che hanno caratterizzato il territorio, luogo di passaggio fin dai tempi dei frati di San Pellegrino e teatro di antiche battaglie.

Terrazza Belvedere

Se cercate un modo ancora più semplice di ammirare il foliage in Trentino, vi consigliamo di percorrere il sentiero panoramico che, in poco più di venti minuti, conduce alla suggestiva Terrazza Belvedere. Il percorso si snoda tra dolci salite e tratti ombreggiati e, una volta arrivati, davanti a voi si aprirà una vista mozzafiato sulla Valle dell’Adige.

È il luogo perfetto per una sosta contemplativa, magari con un plaid e un thermos di tè caldo, o come punto di partenza per esplorare altri sentieri immersi nel foliage.

Cascate di Vallesinella

Infine, concludiamo i nostri consigli con le bellissime Cascate di Vallesinella. Il percorso per raggiungerle è abbastanza semplice e si snoda in un ambiente naturale di grande bellezza, incorniciato dalle celebri vette del Gruppo di Brenta: il Crozzon di Brenta, la Cima Tosa, la Cima Margherita, le Punte di Campiglio e il maestoso Crozzon di Val d’Agola.

La valle rappresenta non solo una delle principali porte d’ingresso al Gruppo di Brenta dalla Val Rendena, ma anche un luogo ideale per chi desidera trascorrere una giornata immerso nella natura, tra prati verdi e scorci panoramici. È perfetta per una gita rilassante, un picnic in famiglia o semplicemente per rigenerarsi respirando la fresca aria di montagna in autunno.