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La spiaggia di vetro di Mendocino in California

La California è uno degli stati federali più conosciuti e spettacolari degli interi Stati Uniti. Uno di quei luoghi che può vantare una bellezza naturale unica e che offre paesaggi spettacolari agli occhi dei suoi visitatori. Uno di questi luoghi è sicuramente la famosa spiaggia di vetro di Mendocino, una città molto meno conosciuta rispetto alle più famose San Francisco, San Diego o San Francisco. Mendocino è divenuta famosa per essere la Cabot Cove de La signora in giallo, nonostante nel telefilm la città fosse situata nello stato del Maine.

Questa spiaggia si trova nella zona settentrionale dello stato della California ed è caratterizzata da una serie di cristalli letteralmente levigati dall’acqua marina negli anni e che hanno fatto diventare questa spiaggia un luogo unico nel mondo. Come è stato possibile questo?

La storia della spiaggia di vetro di Mendocino

La spiaggia di vetro di Mendocino ha una storia unica, proprio come il paesaggio che crea agli occhi dei suoi visitatori. Negli anni Cinquanta e Sessanta, per gli abitanti della California questa spiaggia era considerata una vera e propria discarica. Qui, infatti, venivano scaricati rifiuti di ogni genera, dal vetro agli elettrodomestici, fino ai veicoli, tutto materiale che finiva direttamente in mare.

Per arrivare a questo risultato, c’è voluto molto lavoro anche da parte dell’uomo. Infatti, negli anni Sessanta la discarica venne ripulita e tutti i rifiuti più ingombranti e pericolosi vennero rimossi. Tuttavia, il vetro era ormai diventato parte del paesaggio e anziché essere considerato fonte di inquinamento, venne visto più come un’attrazione.

Infatti, il mare ha eroso i cristalli presenti sulla spiaggia, facendoli diventare milioni di piccoli pezzi di vetro arrotondati, colorati e lucenti, innocui per i bagnanti, e che al sole illuminano l’intera aerea come fossero piccole gemme colorate. Oggi questa spiaggia è la testimonianza della capacità della natura di trasformare il rifiuto umano in qualcosa di straordinariamente bello.

Nel 2003 lo stato della California ha deciso di comprare la spiaggia, soprattutto per scopri turistici. Oggi, infatti, migliaia di turisti, ogni anno, visitano questa spiaggia, estasiati da come uomo e natura abbiano trasformato questo pezzo di terra, pieno di scarti e rifiuti, in un piccolo angolo di paradiso. La spiaggia di vetro di Mendocino rientra sicuramente a far parte di una delle esperienze imperdibili da fare in California.

Cosa aspettarsi dalla visita alla spiaggia di vetro?

La prima cosa che si nota arrivando alla spiaggia di Mendocino oltre ai colori sgargianti dei frammenti di vetro al sole, è l’Oceano Pacifico settentrionale, che bagna questo lembo di terra e crea un contrasto unico ed indimenticabile.

Nelle vicinanze della spiaggia di vetro è possibile anche ammirare la ricca vegetazione della California che cresce sulle scogliere circostanti e che aggiungono un tocco di colore ulteriore al paesaggio. Sono anche visibili numerose stelle marine e anemoni di mare come le anemone, che caratterizzano questa parte della costa.

Vista della città di Mendocino, in California, in inverno

Fonte: iStock

Vista della città di Mendocino, California

Attività all’aperto ed escursioni

Sebbene questa spiaggia sia una grande attrazione turistica per i vetri che la colorano, è il luogo ideale anche per coloro che vogliono godersi la zona circostante e vogliono svolgere attività all’aperto. Sono presenti anche numerosi tavoli e zone da pic nic ombreggiate, frequentati non solo dai turisti, ma anche dagli abitanti locali, e dove è possibile passare momenti lontano dal caos quotidiana e cittadino.

Oltre a queste zone di relax e divertimento, sono presenti numerosi sentieri che circondano la spiaggia di vetro di Mendocino, che offrono delle vedute spettacolari sull’Oceano Pacifico, che è possibile percorrere sia a piedi, che in bicicletta, e godere del paesaggio.

La spiaggia di vetro è un anche un vero e proprio paradiso per i fotografi, grazie ai colori ed i riflessi del sole sui frammenti di vetro, in grado di creare giochi di colore unici, soprattutto al tramonto.

Data la sua particolarità, la spiaggia di vetro di Mendocino è un luogo unico, che deve essere preservato. Proprio per questo è importante non raccogliere frammenti di vetro come souvenir. In questo modo si aiuta a mantenere intatto questo luogo unico e dalla storia così particolare. La spiaggia di vetro saprà sicuramente regalare ricordi unici ed indimenticabili ai visitatori dei posti più incredibili della California.

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Coachella Festival: tutto quello che c’è da sapere

Un tripudio di colori, stili eccentrici e musiche da tutto il mondo si uniscono in una party esclusivo che non smette di fare tendenza. È il Coachella Festival, l’evento annuale che ospita gli artisti più in voga del panorama musicale mondiale.

Se state progettando un viaggio negli Stati Uniti ad aprile, allora potreste pensare di raggiungere la California del sud: qui, all’Empire Polo Fields di Indio, prende vita una delle rassegne musicali più celebri al mondo, non a caso soprannominata “la Woodstock degli anni 2000″. Un evento imperdibile, che ogni anno attira migliaia di persone provenienti da tutto il globo.

Il Coachella Valley Music and Arts Festival si tiene ogni anno a Indio, all’interno della Coachella Valley. Ecco alcune dritte per godervi al meglio questo appuntamento, diventato un cult per gli amanti della musica e non solo.

Coachella Festival: il successo dalle origini

Con un nome che deriva dal simbolo di Città del Messico, ovvero il serpente, il Coachella Festival prende vita ogni anno negli ultimi week end di aprile, sulla spianata desertica dell’Empire Polo Club di Indio, in California. Proprio l’ampiezza di questa location ha permesso l’organizzazione e lo sviluppo di grandi eventi musicali che si rivelano ogni anno un grande successo: basti pensare che nella prima edizione, nell’ottobre del 1999, sono stati venduti circa 40 mila biglietti, mentre nell’aprile del 2017 si è passati a ben 250 mila ingressi.

La quantità di artisti che si sono esibiti sui palchi del Coachella Valley Music and Arts Festival è enorme e i generi spaziano dal pop all’alternative rock, fino alla musica elettronica. Ma non parliamo soltanto di un festival musicale: il Coachella è divenuto nel tempo un vero e proprio evento culturale e artistico, che detta nuovi stili e tendenze nel campo della moda e del lifestyle, tanto che è nato lo “stile Coachella”, cavalcato da numerosi vip e influencer che vi si recano per promuovere outflit, accessori e acconciature: look eccentrici con colori accentuati, abiti lunghi e svolazzanti, stili hippie con stampe etniche e fiori, stivaletti da cowboy e sandali, gioielli appariscenti e capelli con treccine, onde, brillantini e molto altro.

Come arrivare al Coachella Festival

Per raggiungere la Coachella Valley californiana, che ospita il Festival, partendo dall’Italia è necessario prendere un areo diretto a Los Angeles (LAX), San Diego (SAN) oppure Palm Springs (PSP), con United Airlines, Air Canada, Alaska Airlines o American Airlines. Da questi aeroporti si hanno tre opzioni per raggiungere Indio: tramite un volo interno, con bus navetta o con un’auto. 

Da Los Angeles (2 ore di distanza), San Diego (2,5 ore) e Palm Springs (la più vicina al festival, a 30 minuti) sono disponibili i Valley Shuttle Service, per arrivare via terra. Spesso questo servizio è scelto da coloro che acquistano un pacchetto per l’evento comprensivo di volo e hotel.

Un’alternativa comoda è il noleggio di un’auto oppure la condivisione di un passaggio tramite le note app di carpooling. Una scelta, questa, che potrebbe farvi risparmiare anche parecchi soldi sul trasporto dandovi allo stesso tempo l’opportunità di socializzare con persone del posto.

Nei week end in cui si svolge il festival in genere le strade sono molto trafficate. Per questo si consiglia di anticipare il viaggio a Indio o a Palm Springs (le cittadine più vicine) a inizio settimana, in modo da non rimanere imbottigliati nelle strade affollate. In questo modo riuscirete anche a combattere il jet lag adeguandovi al nuovo fuso orario e potrete caricarvi per il grande evento musicale e artistico. Per raggiungere la location del Coachella da Indio, poi, si dovrà prendere una navetta per un breve tragitto.

Dove dormire per assistere al Coachella

Dal 2003 il Coachella Festival mette a disposizione anche un campeggio per coloro che vogliono vivere l’avventura fino in fondo: vengono infatti installate strutture per camping con tende e stazioni per camper e caravan.

In alternativa, potrete recarvi a Palm Springs (anche se è più cara), ad Indio oppure nella vicina Lake Colorado. Qui si può dormire in un camping con tende ispirate a quelle indiane, oppure nelle Safari Tents. Nei dintorni non mancano poi gli hotel e i resort. Qui troverete una vasta scelta, ma alcuni sono davvero particolari, come The Chateau at Lake ed Embassy Suites a La Quinta.

Se noleggiate un’auto, potete pensare di cercare un hotel più economico in cittadine poco più lontane come Agua Caliente, Beaumont o Cabazon, per poi recarvi al festival con il mezzo affittato.

Dove mangiare

Se il Coachella è un festival dove le tendenze musicali, artistiche e stilistiche danno il meglio di sé, non sono di meno anche le tendenze culinarie. Sono centinaia i food truck disseminati nel parco, sicuramente una caratteristica del festival, mentre gli amanti del gourmet possono mangiare in uno dei pop-up restaurant presenti, ossia veri e propri ristoranti stellati che propongono piatti ricercati e alternativi.

Non mancano i cocktail speciali e la vasta selezione di birre artigianali, oltre ai dissetanti bicchieri di fresh lemonade. Un’offerta gastronomica diversificata e che accontenta tutte le tendenze del mondo food: dai patti healthy, alle poke bowl, fino alle scelte senza glutine e vegane. Un’esplosione di sapori e colori in uno degli eventi musicali più trendy del mondo.

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In Europa esiste un’altra California: è spettacolare

Uno spettacolo fulgido e dorato. Il poeta americano Walt Whitman descriveva con queste parole ricercate la California, una delle mete più ambite quando si viaggia verso gli Stati Uniti. Spesso però ci si fa scoraggiare dal raggiungere questi luoghi per la distanza enorme che li separa dall’Europa, ben 10mila chilometri. In realtà la California è molto più vicina di quello che si possa credere o per lo meno quella che viene considerata “l’altra California”. 300 giorni su 365 di sole e una serie sconfinata di bellezze naturali: è questa la definizione che calza più a pennello per l’Algarve, la regione più a Sud in assoluto di tutto il Portogallo. È un posto unico al mondo per tantissimi motivi.

Le coste incredibili della “California d’Europa”

I 150 chilometri di coste sono il tratto distintivo di quella che è nota anche come “California d’Europa”. L’Oceano Atlantico incornicia il tutto, senza dimenticare che l’Algarve è il mix perfetto tra spettacoli naturali e patrimonio culturale. Visitare questa regione significa soprattutto essere letteralmente baciati dal sole. Il clima è sempre splendido e ammirare questi paesaggi con una luce tanto intensa e calda rende l’esperienza speciale. Ogni zona dell’Algarve ha un dettaglio che la rende spettacolare. Nell’entroterra, ad esempio, è come se il tempo si fosse fermato, specialmente nei pressi delle colline di Monchique.

Il villaggio di Ferragudo

Fonte: iStock

Il pittoresco villaggio di Ferragudo nella regione dell’Algarve

In poche parole è come fare un tuffo nel passato e apprezzare quello che un tempo era l’antico Portogallo. Qui i villaggi sono pittoreschi e le giornate vengono scandite lentamente dalle piccole e sane abitudini degli abitanti, come la piacevole pausa caffè oppure la grigliata delle sardine. La zona costiera è invece più turistica e caratterizzata dalla movida. Piccoli centri di pescatori e villaggi turistici si alternano senza soluzione di continuità. In alcuni tratti, inoltre, le scogliere sono davvero mozzafiato e rappresentano il paesaggio giusto per chi vuole fare una vacanza a stretto contatto con la natura.

Le spiagge da non farsi sfuggire

Il surf la fa da padrone, a conferma del nomignolo che accosta questa regione portoghese alla California. Non c’è che l’imbarazzo della scelta in quanto a spiagge, sono ben 150 tra baie, calette, insenature e altri luoghi incantevoli in cui rilassarsi. Una delle più gettonate è senza dubbio la Praia de Albandeira, uno scorcio paradisiaco con le rocce che offrono riparo dal vento e dal sole troppo cocente: le acque cristalline sono una tentazione irresistibile per chiunque ami questi scenari. Non è da meno la Praia do Barril: è una spiaggia che fa parte del Parco Naturale di Ria Formosa, la tappa immancabile per chi vuole praticare la vela o il windsurf.

L'arco naturale di Albandeira nella regione di Algarve

Fonte: iStock

Il bellissimo arco naturale sulla spiaggia di Albandeira nella regione di Algarve

Oltre al sole e al mare, poi, qui è possibile gustare i migliori piatti locali, con pietanze a base del pesce appena pescato. E che dire della Praia Dona Ana? Sabbia dorata, acque incontaminate, scogliere di granito: non manca proprio nulla per una tappa all’insegna del relax assoluto! L’Algarve non è una semplice “versione europea” della California, ma una regione da non farsi sfuggire per godersi una meritata vacanza in cui il cielo, come cantava Rino Gaetano, sembra essere sempre più blu.

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In California esiste un angolo di paradiso ispirato al Giappone

Ogni viaggio, si sa, è destinato a regalare emozioni autentiche, uniche e straordinarie che passano per i luoghi che visitiamo e per le esperienze che viviamo, quelle che incantano la vista, riscaldano il cuore e inebriano i sensi. E anche quando crediamo di aver visto tutto di una determinata destinazione, questa torna a sorprenderci con nuove e inedite meraviglie.

Ed è quello che succede ai viaggiatori che giungono a San Francisco, nella città collinare situata a nord della California che affaccia sull’Oceano Pacifico. Proprio qui, tra il suggestivo Golden Gate Bridge, le colorate case vittoriane e i magnifici grattacieli, si trova un luogo incantato. Un’oasi naturalistica e inaspettata che evoca posti lontani.

Si tratta del Japanese Tea Garden, che non è solo il più antico giardino giapponese di tutti gli States, ma è anche un piccolo paradiso terrestre fatto di natura e bellezza che invita cittadini e viaggiatori a staccare da tutto e a scoprire le meraviglie che si ispirano al Giappone. Preparate le valigie, si parte!

Il giardino segreto nel cuore di San Francisco

San Francisco, dicevamo, è una di quelle destinazioni da visitare almeno una volta nella vita. Le cose da fare e da vedere qui sono tante, ma se è un’esperienza unica che volete vivere in città, per staccare da tutto e da tutti e per vivere momenti di autentica bellezza, allora il consiglio è quello di raggiungere il Japanese Tea Garden.

Come il nome stesso suggerisce, il Japanese Tea Garden è un giardino da tè giapponese che proprio alla cultura del Paese del Sol levante si ispira. Situato all’interno del Golden Gate Park, il più grande parco della città, questo luogo permette di fare un viaggio nel viaggio che invita a immergersi tra le bellezze del Giappone pur trovandosi dall’altra parte del mondo.

Le origini del Japanese Tea Garden risalgono al 1894 quando, in occasione della California Midwinter International Exposition, fu creato questo piccolo angolo naturalistico di circa un acro. Al termine della mostra, però, l’architetto paesaggista Makoto Hagiwara fu incaricato di creare un giardino nipponico permanente. Così è nato il Japanese Tea Garden che oggi si snoda su una superficie di oltre due ettari e che è il più antico giardino giapponese degli Stati Uniti d’America.

Japanese Tea Garden, un angolo di Giappone a San Francisco

Fonte: 123rf

Japanese Tea Garden, un angolo di Giappone a San Francisco

Il giardino giapponese in California

Visitare un giardino del tè giapponese è un’esperienza che tutti dovremmo fare almeno una volta nella vita. All’interno di questi luoghi, dove si respira bellezza, pace e silenzio, si ha come la sensazione di perdersi e immergersi all’interno di un dipinto fatto di colori meravigliosi e profumi inebrianti. Una sensazione che si può vivere anche durante un viaggio a San Francisco visitando gli interni del Golden Gate Park.

Una volta arrivati nel giardino nipponico, il paesaggio intorno si trasforma. Appaiono così laghetti, ponti, un tempio buddista e una sala da te, incorniciati da una natura lussureggiante caratterizzata da specie endemiche ordinate sistematicamente.

Passeggiare tra le stradine verdeggianti del giardino, e perdersi in queste, permette ai viaggiatori di lasciarsi alle spalle il caos della città e di godersi un’esperienza autentica all’insegna della bellezza e della natura. Ma non è tutto perché all’interno del Japanese Tea Garden è possibile anche partecipare alla caratteristica cerimonia del tè giapponese all’interno della Tea House.

Japanese Tea Garden, un angolo di Giappone a San Francisco

Fonte: 123rf

Japanese Tea Garden, un angolo di Giappone a San Francisco
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I papaveri fioriscono: la California si tinge di oro

Le persone che hanno fatto del viaggio una vera e propria missione di vita, sanno bene che ogni occasione è quella giusta per organizzare una partenza e per andare alla scoperta delle meraviglie che appartengono al mondo che abitiamo.

L’alternarsi delle stagioni, per esempio, è un vero e proprio invito all’esplorazione del globo che cambia e si trasforma, mese dopo mese. Tutto merito di Madre Natura che, come un sapiente artigiano, plasma i paesaggi che conosciamo già, regalandoci ogni volta visioni inedite e straordinarie che lasciano senza fiato.

E quale occasione migliore, se non l’arrivo della primavera, per organizzare un altro viaggio? La destinazione di oggi ci conduce al cospetto di un territorio sterminato e bellissimo, quello della California che, grazie alla fioritura dei papaveri, si è colorato di oro.

Primavera in California: la magia delle fioriture

C’è qualcosa di magico che accade in primavera quando la natura lentamente programma il suo risveglio trasformando il mondo nel palcoscenico del suo spettacolo più bello. Le prime fioriture, in netto anticipo sul calendario, stanno già esplodendo, colorando i paesaggi di immensa meraviglia.

Lo abbiamo visto con i crochi che, inaspettatamente hanno tinto di viola la scena urbana di Dresda anticipando l’arrivo della stagione. E poi con i ciliegi che, con i loro fiori, hanno trasformato la città di Longyan, in Cina, in un dipinto dalle mille sfumature di rosa.

Adesso, invece, è il turno della California che ha visto negli scorsi giorni il fiorire di centinaia di papaveri autoctoni che hanno tinto di oro gli sterminati territori che si snodano intorno alla montagna di Steele Peak.

Protagonisti assoluti di questa visione mozzafiato sono i papaveri della California, fiore ufficiale del Paese dal 1903, anche conosciuti come “Luce solare” o “Coppa d’oro”. Il motivo è facilmente intuibile: le loro tonalità brillanti e la loro forma vistosa trasformano la terra dalla quale fioriscono in una distesa dorata d’immensa bellezza.

Il fiore ufficiale della California fiorisce nei pressi della città di Perris

Fonte: Getty Images

Il fiore ufficiale della California fiorisce nei pressi della città di Perris

La fioritura dei papaveri ha dipinto d’oro Steele Peak

Organizzare un viaggio in California è sempre un’ottima idea. Le cose da fare e da vedere nel Paese che si estende lungo la costa del Pacifico sono tantissime, e tutte sono destinate a incantare. Del resto stiamo parlando di un territorio incredibile e variegato, fatto di spiagge e scogliere mozzafiato, di foreste di sequoie, di montante e deserti, ma anche di città strepitose che sono diventate simbolo e icone del Paese intero. Ed è proprio partendo da una di queste che possiamo raggiungere la prima “superfioritura” dell’anno.

A circa un’ora di auto da Los Angeles, e a soli 20 minuti da Riverside, troviamo la città di Perris, proprio quella che ci conduce al cospetto della montagna di Steele Peak. È qui che in questi giorni un miracolo di primavera ha incantato i cittadini e i viaggiatori, portando in scena la prima fioritura della stagione.

A seguito di abbondanti piogge che si sono susseguite nel mese di gennaio, negli scorsi giorni è esploso quello che sembra in tutto e per tutto un “superbloom”, un termine che indica la fioritura massiccia di fiori selvatici in territori desertici o semidesertici della California. La visione del territorio, ricoperto totalmente dall’oro dei tulipani gialli, lascia senza fiato. E a guardare le foto non possiamo che confermare che lo Stato del Sole è oggi più luminoso che mai.

La prima fioritura primaverile è una distesa di papaveri dorati in California

Fonte: Getty Images

La prima fioritura primaverile è una distesa di papaveri dorati in California
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Montecito, il piccolo angolo d’Italia in California amato dalle celeb

Tra gli ultimi ad avere scelto questa bellissima zona della California del Sud ci sono Harry e Meghan. Chi ha seguito la docu serie di Netflix intitolata proprio “Harry & Meghan” sa di cosa stiamo parlando.

Ma Montecito, nei pressi della cittadina di Santa Barbara, è da sempre una delle location preferite dalle celebrity.

Qui hanno casa – se così possiamo definire le mansion da milioni di dollari – Oprah Winfrey, Ariana Grande, l’attore Rob Lowe e molti altri. I duchi di Sussex in verità ne hanno già cambiate due e, non contenti, sono ancora in fase di trasloco.

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Fonte: IPA

La mega villa di Harry e Meghan a Mntecito, in California

Un angolo d’Italia in California

Dicono che Montecito ricordi molto un angolo d’Italia. Furono proprio alcuni coloni italiani a fondarla alla fine del 1800 perché la costa e il paseggio ricordavano loro il nostro Paese. Qui, tra boschi e canyon, famosi soprattutto per essere il rifugio prediletto di banditi e delinquenti, gli italiani iniziarono a costruire fattorie e giardini simili a quelli che avevano lasciato in patria, con piante di ulivi, roseti e frutteti che ancora oggi caratterizzano il luogo.

Fu solo un secolo dopo che alcuni ricchi turisti provenienti dalla East Coast degli Stati Uniti scoprirono la zona, si innamorarono del paesaggio, del clima mite che c’è da queste parti, del semi isolamento di questa parte di California, non troppo lontana dalle città ma in una posizione appartata, e delle fonti ternali che si trovano da queste parti, e decisero di stabilirsi costruendovi case da sogno.

Perché visitare Montecito

Se avete in programma un viaggio in California, a Sud di Los Angeles, non perdetevi una tappa a Montecito. Potrete lustrarvi gli occhi facendo il tour delle più belle proprietà dello Stato e tra le più lussuose del mondo. Solo quella di Oprah, forse la più costosa di tutte, vale cento milioni di dollari, e ha un gigantesco parco terrazzato con fontane e giochi d’acqua.

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Fonte: 123rf

Le alture di Montecito, California

Eppure, qui le celeb non ostentano il loro denaro, ma si sono adeguate allo stile di vita dei local. Frequentano i bar e i ristoranti con terrazza di Montecito, i supermercati e i piccoli negozi dove i prezzi sono quelli di qualunque altra località turistica americana.

L’attività più popolare da queste parti è il trekking. Sui sentieri che salgono sulle colline – il più famoso è il Fearing Trail che attraversa luoghi selvaggi – che circondano Montecito si incontrano vip e appassionati delle camminate all’aria aperta e vale assolutamente la pena salire in cima a una delle alture per ammirare la splendida vista sull’oceano e sulla vicina città di Santa Barbara.

A Montecito si trova una delle coste più belle della California, che parte da Fernald’s Point, passando per la spiaggia di Miramar e per il famoso spot del surf di Hammonds Point fino alla splendente Butterfly Beach, frequentatissima all’ora del tramonto per uno degli spettacoli naturali più incredibili che si possano ammirare.

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Fonte: 123rf

La splendida Butterfly Beach a Montecito
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La vera storia della misteriosa casa di Winchester, in California

Per chi ama i misteri e la stravaganza potrebbe essere uno di quei viaggi da organizzare subito e un luogo in cui recarsi almeno una volta nella vita, assaporandone ogni minima sfaccettatura e lasciandosi conquistare dalla sua storia a dir poco suggestiva. Dopo tutto la Winchester Mystery House racchiude in sé tutte queste caratteristiche e le esprime al loro massimo in ogni singola parte e dettagli, in un mix di elementi di sicuro effetto.

Un’attrazione eccezionale, unica nel suo genere e una delle costruzioni più bizzarre e allo stesso tempo longeve della Silicon Valley, la parte meridionale della San Francisco Bay Area, in California. Ma di cosa si tratta esattamente? Non di una semplice casa ovviamente, ma di una villa vittoriana costruita tra il 1884 e il 1922, commissionata e ideata da Sarah Winchester, ricca ereditiera dell’omonima famiglia americana. Un edificio che, complessivamente, costò circa 5,5 milioni di dollari. Una spesa enorme, esagerata, sia in termini economici che di energie, ma voluta fortemente e a ogni costo da Sarah, poiché legata a una maledizione.

La storia della villa

Si racconta, infatti, che la giovane ereditiera si fosse fatta convincere da un medium che gli spiriti uccisi dalle armi prodotte dalla famiglia Winchester avessero maledetto la famiglia e tutti i suoi membri e che solo la costruzione di una dimora fedele alle loro indicazioni date durante le sedute spiritiche li avrebbe salvati dall’essere perseguitati per tutta la vita, di generazione in generazione.

Una funesta prospettiva che portò Sarah Winchester a prendere alla lettera le parole riferitele dal medium, progettando una casa a dir poco originale, bizzarra, carica di elementi stravaganti e fedele alla volontà degli spiriti.

Oltre a essere una villa avvolta nel mistero e carica di fascino proprio per la dinamica che portò alla sua realizzazione, la Winchester Mystery House è anche un concentrato di creatività. Un mix di elementi che, spesso, possono sembrare senza senso ma che, nel loro complesso, vanno a formare un’abitazione assolutamente unica, dal carattere eccezionale e ricca di bellezze da scoprire.

I dettagli del mistero

Come per esempio la presenza di porte che si aprono contro pareti chiuse, o la scala che finisce direttamente sul soffitto, senza portare da nessuna parte. Ma anche la presenza di ben 52 lucernari, 40 camere da letto e 47 camini, ben sei cucine, tre ascensori e due piani seminterrati. Oltre all’enorme quantità di bagni, se ne contano 13, ma con una sola doccia per l’intera e maestosa abitazione.

Un insieme unico e un’architettura assolutamente da non perdere e che è possibile visitare grazie a dei tour guidati, per comprendere meglio la villa anche grazie alla possibilità di visionare i progetti redatti dell’ereditiera, in tutto il loro fascino e infinite contraddizioni. Insomma, la Winchester Mystery House è davvero la meta perfetta per unire la voglia di mistero e di stravaganza alla possibilità di viaggiare verso uno dei luoghi più caratteristici d’America. Un’occasione per scoprirne le infinte bellezze e anche i lati meno conosciuti di questo luogo famoso nel mondo, ma che vi sapranno conquistare in ogni loro singolo dettaglio, visibile e non.

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California: la spiaggia di vetro dai mille riflessi

La sete di esplorazione che ci appartiene per natura è soddisfatta dai continui viaggi che organizziamo per scoprire il mondo e tutte le sue meraviglie. E se è vero che nella scelta delle destinazioni ci lasciamo ispirare dalle nostre personali preferenze ed esigenze, è anche vero che ci sono alcuni luoghi che mettono d’accordo tutti.

Si tratta dei posti dove è la natura a plasmare il paesaggio, lo stesso che diventa il palcoscenico dei suoi spettacoli più belli. I boschi lussureggianti, le montagne dai mille colori, i prati fioriti che si perdono all’orizzonte e le spiagge bianche e dorate bagnate da acque turchesi e cristalline, queste sono solo alcune delle destinazioni che ci invitano a viaggiare intorno al mondo, che ci incantano e ci stupiscono alla sola vista.

Ma c’è un luogo, tra questi, che ha una storia molto particolare e affascinante. Si tratta di una spiaggia, che sembra magica, è che è nata a seguito dell’errore dell’uomo, ma che è rinata proprio grazie all’azione di Madre Natura. Benvenuti in California, benvenuti a Glass Beach, la spiaggia di vetro dai mille riflessi.

Sulle coste della California

È un itinerario fatto di paesaggi incredibili e straordinari, quello che ci conduce Fort Bragg, la città degli Stati Uniti d’America situata sulla costa di Mendocino, in California. Una destinazione, questa, esclusa dai sentieri più battuti dal turismo di massa, ma non per questo destinata a non sorprendere.

Fondata come avamposto militare, prima della guerra di secessione americana, Fort Bragg è stata rivalutata solo di recente per i suoi incredibili paesaggi pittoreschi che affacciano sull’oceano Pacifico e che caratterizzano la costa della California settentrionale.

Le attrazioni principali di questa città, nominata California Historical Landmark, sono quasi tutte firmate da Madre Natura, come quelle fitte foreste di sequoie che è possibile attraversare a bordo dello storico Skunk Train o il fiume Noyo, da navigare in kayak per osservare da vicino la la fauna e la flora locale.

Anche la costa, ovviamente, è imperdibile. Non solo per quegli scenari suggestivi e selvaggi che affacciano sul mare, ma anche perché è proprio qui che si trova una delle spiagge più stravaganti del mondo intero. Stiamo parlando di Glass Beach, un arcobaleno di piccoli frammenti di vetro, levigati e lucidati dall’oceano e dal vento, che brillano al sole e creano un paesaggio davvero magico.

Glass Beach: la spiaggia di vetro

Situata all’interno del MacKerricher State Park, un parco statale della California che si snoda per 9 miglia e che ospita diversi habitat costieri, Glass Beach rientra nella lista delle spiagge più particolari del mondo da vedere almeno una volta nella vita.

Una spiaggia di vetro di nome e di fatto, formata da piccoli pezzi di vetro levigato che brillano al sole e che creano uno scenario favolistico. La spiaggia, che si snoda lungo il parco statale, un tempo veniva usata dagli abitanti della zona come discarica, come dimostra il suo nome originario, The Dumps, che vuol dire appunto discarica. Dall’alto della scogliera, infatti, venivano gettati diversi rifiuti che con il tempo hanno completamente invaso e ricoperto la spiaggia.

Tutto è cambiato nel 1967 quando, con l’obiettivo di ripristinare l’area, la zona venne completamente chiusa al pubblico. Venne operata una lunga azione di pulizia, grazie alla quale i grandi rifiuti furono portati via. Impossibile, invece, ripulire la zona dalla grande quantità di vetro che si era depositata lì con gli anni.

Fu deciso di chiudere la spiaggia per decenni, affinché Madre Natura potesse riappropriarsi di quello spazio. E in effetti fu così. Le acque dell’oceano e il vento hanno levigato e lucidato i frammenti di vetro fino a trasformarli in un tappeto di colori che ha visto la nascita di quella che oggi è conosciuta come spiaggia di vetro.

Oggi Glass Beach è una meta popolare tra i viaggiatori che giungono fin qui per passeggiare sull’arenile, ma è anche una spiaggia protetta e salvaguardata. Portare via pezzi di vetro come ricordo di viaggio, infatti, è proibito proprio per preservare l’unicità di questo luogo.