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Il Cammino di San Francesco: un viaggio tra fede, paesaggi e memorie

Il Cammino di San Francesco, o Via di Francesco, è un pellegrinaggio spirituale e naturalistico che collega i luoghi chiave della vita di San Francesco d’Assisi, attraversando territori di straordinaria bellezza e significato.

Questo cammino non è un unico tracciato, ma un insieme di percorsi convergenti su Assisi, cuore del francescanesimo, con estensioni che proseguono fino a Roma o che partono dalle montagne della Romagna e della Toscana. Lungo il tragitto si incontrano eremi, monasteri, santuari, borghi medievali e paesaggi incontaminati, che rendono il viaggio un’esperienza intensa e trasformativa, anche per chi lo affronta in chiave laica.

Si tratta di un cammino ben segnato, in buona parte su sentieri CAI o percorsi escursionistici consolidati, con tappe di varia lunghezza e dislivello. È percorribile da marzo a novembre, ed è adatto a chi ha un minimo di allenamento.

Origine e significato della Via di Francesco

Il Cammino ripercorre idealmente le orme di San Francesco d’Assisi, vissuto tra il XII e il XIII secolo, visitando i luoghi in cui ha predicato, pregato e compiuto opere significative. Lungo questo itinerario si incontrano siti storici come il Santuario della Verna, dove ricevette le stimmate, il Sacro Speco di Greccio, dove inventò il primo presepe, e ovviamente Assisi, dove nacque, visse e morì.

Questo non è solo un cammino devozionale, ma anche un’opportunità per riscoprire una parte d’Italia fatta di natura, spiritualità e silenzio, con un ritmo lento, sulle tracce di uno dei santi più amati al mondo.

Itinerari principali del Cammino  di San Francesco

Il Cammino di San Francesco non è un unico sentiero, ma un insieme di quattro itinerari principali, tutti legati ai luoghi significativi della vita del Santo. Ogni percorso ha una sua logica geografica, spirituale e paesaggistica, e può essere affrontato in modo autonomo o come parte di un cammino più lungo. Tutti convergono su Assisi:

  • La Via del Nord, da La Verna ad Assisi, è l’itinerario più spirituale e montano.
  • La Via del Sud, da Roma ad Assisi, ripercorre le tappe del ritorno simbolico del pellegrino verso le radici francescane. È un itinerario più collinare e agricolo, ricco di storia e spiritualità, e con molte opportunità di sosta e riflessione.
  • La Via di Roma, che collega La Verna, Assisi e Roma, è il tracciato completo per chi desidera un’esperienza lunga, profonda e continuativa. Unisce la Via del Nord e la Via del Sud in un unico percorso di oltre 500 km. È ideale per chi ha tempo e desidera vivere l’intero arco della vita di Francesco, dalle montagne dell’isolamento alla città simbolo della cristianità.
  • Il Cammino di Assisi, da Dovadola ad Assisi, è un percorso alternativo che parte dalla Romagna e attraversa la dorsale appenninica passando per luoghi mistici come Camaldoli, La Verna e Gubbio. È un itinerario più selvaggio e silenzioso, molto immerso nella natura, adatto a chi cerca isolamento, boschi e la dimensione più contemplativa del cammino.

La Via del Nord (La Verna – Assisi)

La Via del Nord è l’itinerario più spirituale e silenzioso, immerso nella natura appenninica tra Toscana e Umbria. Si parte dal Santuario de La Verna, luogo chiave della vita di San Francesco, dove ricevette le stimmate nel 1224, e si prosegue per circa 190 km in direzione di Assisi.

Le tappe attraversano luoghi ricchi di significato francescano come Sansepolcro, Città di Castello, Pietralunga e Gubbio, dove si svolse il celebre episodio del lupo. Il percorso è mediamente impegnativo: si sviluppa su sentieri montani e collinari, con dislivelli frequenti ma gestibili, alternando tratti boscosi a zone coltivate e borghi storici.

I luoghi da vedere sono molti: il centro rinascimentale di Sansepolcro, le mura di Citerna, la spiritualità di Gubbio, le pievi umbre immerse nei boschi, e naturalmente la Basilica di San Francesco ad Assisi, punto d’arrivo e simbolo del cammino.

La Via del Sud (Roma – Assisi)

La Via del Sud parte da Roma, precisamente dalla Basilica di San Pietro, e risale verso Assisi attraversando circa 250 km di paesaggi vari e carichi di spiritualità. È il percorso che ripercorre il cammino “a ritroso” del pellegrino moderno verso le origini della fede francescana.

Dopo l’uscita da Roma, si cammina tra campagne e colline fino a raggiungere la Valle Santa di Rieti, luogo fondamentale per San Francesco, dove si trovano i quattro santuari francescani: Greccio (dove inventò il presepe), Fontecolombo, La Foresta e Poggio Bustone. Si prosegue poi attraverso borghi medievali come Spoleto, Trevi, Foligno e Spello, tra uliveti, colline umbre e sentieri poco frequentati.

La difficoltà è media: le tappe sono più lunghe ma con dislivelli più contenuti rispetto alla Via del Nord. I paesaggi sono più aperti e collinari, e l’esperienza è arricchita da numerose chiese, abbazie e testimonianze storiche legate alla vita del Santo.

La Via di Roma (La Verna – Assisi – Roma)

La Via di Roma è il cammino più lungo e completo, unendo in un unico itinerario le due vie principali: si parte dal Santuario de La Verna, si attraversa Assisi e si prosegue fino a Roma, per un totale di circa 500 km suddivisibili in 24 tappe.

È un cammino adatto a chi ha tempo a disposizione e desidera un’esperienza profonda, che racchiuda tutti i luoghi più significativi della vita di San Francesco: dalla montagna della contemplazione (La Verna), passando per i luoghi della predicazione (Gubbio, Città di Castello, Foligno), fino alla meta universale della cristianità. Le tappe sono mediamente impegnative, con una varietà di terreni che alternano tratti montani, sentieri collinari, strade sterrate e vie urbane.

I luoghi di interesse sono tantissimi: l’eremo di Montecasale, il centro storico di Spoleto, la Valle Santa, la Basilica di San Francesco ad Assisi e quella di San Pietro a Roma. È un itinerario completo e profondo, perfetto per un viaggio trasformativo.

Il Cammino di Assisi (Dovadola – Assisi)

Meno conosciuto ma estremamente affascinante, il Cammino di Assisi parte dall’eremo di Montepaolo vicino a Dovadola, in provincia di Forlì, e raggiunge Assisi in circa 13 tappe e 300 km.

È un itinerario molto immerso nella natura, che attraversa le Foreste Casentinesi, l’eremo di Camaldoli, il Santuario della Verna e poi si innesta nella Via del Nord. È un percorso ideale per chi cerca solitudine, boschi e contemplazione, con dislivelli importanti soprattutto nella prima metà.

La difficoltà complessiva è medio-alta, ma è ripagata da paesaggi straordinari: faggete, ruscelli, crinali panoramici e borghi nascosti. I luoghi da visitare sono meno turistici ma densi di significato: l’eremo di Camaldoli, il monastero di Corniolo, il santuario della Verna e, più avanti, Gubbio e Assisi. È il cammino ideale per chi desidera un’esperienza profonda, meno battuta, all’insegna della connessione con la natura e la spiritualità francescana.

Credenziale e Testimonium: i segni concreti del pellegrinaggio francescano

Nel Cammino di San Francesco, la Credenziale non è solo un documento funzionale: è un segno tangibile dell’ingresso nel pellegrinaggio. Viene rilasciata in numerosi punti del percorso – tra cui La Verna, Gubbio, Rieti, Greccio, Spoleto, Roma e Assisi – e permette di raccogliere i timbri delle tappe, custodendo simbolicamente le orme del proprio cammino verso la città del Santo. Ogni timbro rappresenta un passaggio fisico ma anche spirituale, che diventa parte di un racconto personale fatto di strade, incontri, silenzi.

Al termine del cammino, giungendo ad Assisi, il pellegrino che ha percorso almeno gli ultimi 100 km a piedi (o 200 km in bicicletta) può presentare la credenziale presso l’Ufficio del Pellegrino del Sacro Convento di San Francesco (Porta San Francesco, ingresso basilica inferiore) per ricevere il Testimonium Viae Francisci, l’attestato ufficiale del pellegrinaggio francescano. È una pergamena rilasciata gratuitamente come segno di compimento del percorso, legata alla spiritualità dell’accoglienza francescana. Il cammino stesso, timbro dopo timbro, diventa un pellegrinaggio vissuto anche nei gesti.

Quando partire per la Via di Francesco

Il Cammino di San Francesco si snoda tra zone montane, collinari e appenniniche, e attraversa territori come il Casentino, l’Appennino umbro, la Valle Santa reatina e l’Umbria centrale. Le stagioni più adatte per percorrerlo sono la primavera (aprile–giugno) e l’inizio autunno (settembre–ottobre), quando i sentieri sono percorribili e la luce valorizza i paesaggi francescani: i boschi della Verna, i campi tra Spello e Assisi, le querce di Greccio, i colli di Spoleto.

In estate, l’esposizione di molti tratti collinari (come nella zona tra Foligno, Trevi e Spello) rende il cammino più faticoso per via del caldo. In inverno, invece, la neve può rendere inaccessibili tappe alte come La Verna – Pieve Santo Stefano o Citerna – Gubbio. Ogni stagione, però, ha una valenza simbolica: la fioritura primaverile ricorda la gioia di Francesco, mentre l’autunno evoca il tempo del ritorno e della contemplazione. Prima di partire, è bene informarsi sulle condizioni meteorologiche e sulla disponibilità delle strutture religiose, alcune delle quali chiudono nei mesi più freddi.

Dove dormire: ospitalità francescana e accoglienza autentica

Lungo il Cammino di San Francesco si trova una rete di ospitalità spirituale e rurale che riflette la filosofia del Santo: semplicità, condivisione, essenzialità. I pellegrini possono alloggiare in conventi francescani, parrocchie, monasteri, ostelli e case di accoglienza che spesso offrono donativo o contributi simbolici. Tra i più significativi vi sono la foresteria della Verna, le accoglienze parrocchiali a Pietralunga, i conventi di Fontecolombo e Poggio Bustone nella Valle Santa.

Accanto a queste, esistono numerose strutture laiche (B&B, agriturismi, locande) che hanno aderito al progetto Via di Francesco, offrendo accoglienza con spirito collaborativo e attento al pellegrino. Il consiglio è di prenotare sempre con qualche giorno di anticipo, soprattutto nei mesi centrali o nei tratti meno battuti come la Via del Sud tra Poggio San Lorenzo e Narni.

Cosa portare nello zaino per un cammino francescano

Il Cammino di San Francesco richiede uno zaino leggero ma ben pensato, adatto a terreni variabili tra boschi, colline e centri abitati, spesso alternando strade bianche, sentieri CAI e tratti asfaltati secondari. Uno zaino da 35-40 litri è sufficiente per chi viaggia in autonomia con soste in strutture. L’essenziale include scarponcini da trekking impermeabili, bastoncini, cappello, giacca antivento e antipioggia, oltre a uno o due cambi tecnici a strati.

Chi percorre la Via del Nord attraversa ambienti montani: La Verna, Montecasale, i crinali tra Umbria e Toscana, dove il clima può cambiare rapidamente. Serve quindi una giacca calda, una coperta termica, e in primavera/inverno anche guanti e berretto. Sulla Via del Sud, invece, prevalgono tratti agricoli e collinari, dove sono utili protezioni solari, boraccia da almeno 1,5 L e un coprizaino impermeabile. Non deve mancare una credenziale plastificata, una torcia frontale, una carta dei sentieri o app GPS (con le tracce della Via scaricate da siti ufficiali), oltre a uno spazio per il diario di viaggio.

Camminare lungo le vie di Francesco non è un’impresa tecnica, ma serve cura: non tanto per superare ostacoli, quanto per rimanere fedeli a una scelta di sobrietà, ascolto e rispetto dei luoghi. Ogni oggetto portato dovrebbe rispondere al principio: “mi serve davvero?” — come avrebbe chiesto il Poverello d’Assisi.

Perché scegliere il Cammino di San Francesco

Il Cammino di San Francesco non è solo un percorso fisico: è un viaggio interiore, un invito a rallentare, osservare, ascoltare. È un cammino che unisce natura, silenzio e spiritualità, adatto a chi vuole vivere giorni di semplicità e autenticità. Lungo la strada, ogni bosco diventa un luogo di riflessione, ogni borgo un’opportunità di incontro. Sia che tu parta da La Verna, da Roma, da Dovadola o da Assisi, troverai un cammino che ti cambia.

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Presepe di Assisi, date e info per immergersi nell’atmosfera magica della Città dei Presepi

Ci sono territori profondamente legati alle proprie tradizioni e alla spiritualità. Di certo, Assisi, che si trova in Umbria, è tra questi: a Natale, questo luogo si immerge in un’atmosfera che definire magica è riduttivo. Va tutto al di là delle luci e degli addobbi: qui si parla la lingua della spiritualità, dei buoni sentimenti e della natività. Il presepe di Assisi è uno degli appuntamenti annuali imperdibili per chi percepisce il valore del Natale: è una rappresentazione artistica di enorme bellezza e amore.

Storia del presepe di Assisi

Non è facile descrivere lo splendore dell’Umbria a Natale: ogni anno, i borghi e le città si animano con eventi e appuntamenti, musiche natalizie per le strade, luci scintillanti, mercatini natalizi e – naturalmente – i tradizionali presepi. In particolare ad Assisi, la città di San Francesco, dove si trovano alcuni dei presepi più belli d’Italia. Ed è al Santo della città, in effetti, a cui tradizionalmente si riconosce il merito di avere inventato il presepe, esattamente a Greccio, che si trova in provincia di Rieti nell’appennino laziale.

La storia del presepe di Assisi, dunque, affonda le sue radici nei secoli: a raccontare l’aneddoto è stato Tommaso da Celano, frate francescano. Il primo presepe della storia sarebbe stato proprio allestito da San Francesco a Greccio, e ad Assisi si rivive ogni anno quella magia in un’esperienza immersiva di profondo valore, una sorta di villaggio delle favole che ci permette di entrare in connessione con la spiritualità.

Date e orari del presepe di Assisi

Presepe di Assisi, come arrivare

Fonte: iStock

I dettagli del Presepe di Assisi

Il Natale ad Assisi è speciale sotto molti punti di vista, anche perché il programma è ricco di eventi e di cose da fare. Non solo presepi tradizionali, ma anche presepi viventi: per chi non ne ha mai visto uno in vita sua, è l’occasione giusta per farlo. Tutto viene avvolto da un’atmosfera scintillante, a partire dalle luci natalizie di Assisi, che in questo caso diventano un “racconto luminoso”, perché si ispirano al Cantico delle Creature di San Francesco.

Ma, al di là delle luci, è impossibile non soffermarsi proprio sui presepi. Prima di tutto, Assisi stessa è conosciuta come la Città dei Presepi, proprio perché ne vengono allestiti diversi. Il Presepe che si trova sul prato di San Francesco è ideato e progettato da Carlo Angeletti. Sin dal 1995 accompagna le festività. Segniamoci le date e gli orari delle inaugurazioni di alcuni dei presepi più belli da vedere ad Assisi.

  • Presepe del Colle del Paradiso: dal 7 dicembre 2024 al 6 gennaio 2025;
  • Presepe Artistico in Stile Napoletano del ‘700: dalle 10:00 del 7 dicembre 2024 alle 21:00 del 6 gennaio 2025;
  • Mostra dei Presepi artistici locali e di Greccio: dal 16 dicembre 2024 al 6 gennaio 2025;
  • Mostra d’Arte Presepiale: dal 21 dicembre 2024 al 6 gennaio 2025;
  • Presepe dei Viventi alla Cittadella di Assisi: inaugurazione il 21 dicembre alle ore 18;
  • Mostra dei Presepi alla Basilica di Santa Maria degli Angeli: inaugurazione 7 dicembre alle ore 16.30. La mostra sarà visibile fino al 12 gennaio 2025.

Dove si trova e come raggiungere il presepe di Assisi

Nel Chiostro monumentale della Basilica di Santa Maria degli Angeli di Assisi viene organizzata ogni anno una mostra di presepi: possiamo osservare presepi da tutto il mondo, con particolare focus su quelli italiani. La mostra si trova in Piazza Porziuncola, 1, ed è facilmente raggiungibile: ci sono dei parcheggi nei pressi della Basilica, anche ben segnalati, come il Parcheggio Giovanni Paolo II. In treno, invece la stazione ferroviaria si trova a circa 10-15 minuti a piedi da Piazza Porziuncola.

Passiamo al Presepe del Colle del Paradiso, che è ideato da Carlo Angeletti: tradizionale e unico, si trova proprio sul prato della Chiesa Superiore della Basilica di San Francesco. Anche in questo caso possiamo raggiungerlo facilmente dalla stazione ferroviaria o in auto parcheggiando vicino, quindi a pochi passi a piedi. Ovviamente, il periodo è comunque molto affollato: suggeriamo di vederlo negli orari meno di punta.

Passiamo a un vero e proprio spettacolo, il Presepe Artistico in Stile Napoletano del ‘700: ci troviamo in Piazza del Comune, 25, precisamente nella Sala del Palazzo Capitano del Popolo, ed è un evento imperdibile, perché il presepe rispecchia lo stile e la tradizione napoletana. Una natività, dunque, che si concentra anche su uno spaccato profondamente sentito della vita popolare. La piazza è nel centro storico di Assisi, quindi consigliamo di parcheggiare a Mojano (10 minuti a piedi) o zona Parcheggio Matteotti, sempre a pochi minuti di cammino.

Dall’8 dicembre 2024 all’8 gennaio 2025 si tiene l’esposizione Presepe Monumentale Agrestini in tre location: oltre Assisi, anche Venezia e Loreto. Ad Assisi, precisamente dall’11 dicembre nella Chiesa di Santa Maria Maggiore, Santuario della Spogliazione in piazza del Vescovado, 2A. Imperdibile anche l’evento dei Presepi Artistici locali e di Greccio, che è organizzato all’ex Pinacoteca, dal 16 dicembre 2024 al 6 gennaio 2025. La XVIII Mostra d’Arte Presepiale è visitabile alla Galleria Le Logge in Piazza del Comune 1, quindi sempre nel centro storico.

Il programma del presepe di Assisi: eventi e visite guidate

Assisi a Natale

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Assisi a Natale, la magia delle feste

Il programma del presepe di Assisi è ricco di eventi e di appuntamenti imperdibili. Abbiamo visto quelli tradizionali, ma non dimentichiamo di segnare in agenda l’inaugurazione del Presepe dei Viventi, che è visitabile per tutto il periodo natalizio: l’inaugurazione è prevista per sabato 21 dicembre alle ore 18:00 a Casa Franchi, in Via Arnaldo Fortini.

La “Visita ai Presepi, fra tradizione e cultura” è una delle visite guidate ai presepi di Assisi: parte domenica 22 dicembre alle ore 15:30, esattamente dalla Casetta di Babbo Natale in Piazza del Comune, nel centro storico.

Tra le iniziative, segnaliamo anche la “Visita Guidata ai Presepi della Cittadella Laudato sì“, che invece è organizzata per martedì 24 dicembre alle ore 15 nella Pro Civitate Christiana in Via Ancajani, 3. Imperdibili i presepi nei dintorni, come la rappresentazione del Presepe Vivente di Petrignano, che ogni anno chiama a sé centinaia di turisti: la data da segnare in questo caso è mercoledì 25 dicembre alle ore 17:15 in Via del Castello a Petrignano, in provincia di Perugia, a 16 minuti circa in auto da Assisi. Da Piazza Unità d’Italia ad Assisi, invece, nel giorno di Santo Stefano, alle 16:00, è prevista una navetta da Assisi sempre per il Presepe Vivente di Petrignano.

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Parte l’Espresso Assisi, le informazioni sul treno turistico

L’autunno di quest’anno si preannuncia ricchissimo di meravigliosi viaggi da fare in treno per ammirare le meraviglie italiane che, durante la stagione, sono impreziosite dalle calde tonalità del foliage. Proprio in vista di questo affascinante fenomeno naturale, FS Treni Turistici Italiani, società del Gruppo FS Italiane, ha annunciato la partenza di un perdibile collegamento: il Roma–Assisi, con il treno diurno Espresso Assisi.

Espresso Assisi: costi e orari

Espresso Assisi, insieme all’Espresso Langhe-Monferrato, nasce con l’obiettivo di offrire un nuovo modo di viaggiare che coniuga il turismo lento, sostenibile, di qualità alla bellezza del viaggio in treno, a bordo di carrozze completamente ristilizzate per garantire il massimo comfort verso destinazioni dall’alto valore storico, paesaggistico ed enogastronomico.

Sarà possibile salire a bordo dell’Espresso Assisi tutti i sabati e le domeniche dal 5 ottobre al 1° dicembre, con partenza di Roma Termini e fermate intermedie a Terni, Spoleto, Foligno e Spello fino ad arrivare ad Assisi. Il sabato la partenza è prevista alle 10.05 e il ritorno alle 18.00, mentre la domenica si parte alle 8.30 e si rientra alle 16.58. Le località potranno essere raggiunte viaggiando sulle poltrone dei salottini, ideati per garantire privacy e comfort, o usufruendo del vagone bar/ristorante per uno spuntino da consumare nell’elegante salone.

Ma non è tutto, perché durante il mese di ottobre sarà possibile beneficiare, grazie alla tariffa “TTI Special”, di uno sconto del 50% su tutti i biglietti acquistati entro 48 ore dalla partenza: basta andare sul sito fstrenituristici.it o usufruire di tutti  canali di vendita di Trenitalia, App, biglietterie di stazione e self-service.

Le fermare dell’Espresso Assisi

La prima fermata dell’Espresso Assisi è Terni, città che si distingue per essere ricca di bellezze artistiche e paesaggistiche. Imperdibile, per esempio, sono l’Anfiteatro romano, in parte ancora conservato,  la Cattedrale di Santa Maria Assunta, la torre romanica dei Barbarasa e la Basilica di San Valentino (con le spoglie del santo protettore degli innamorati).

La seconda tappa è invece Spoleto, in provincia di Perugia, che è una delle più affascinanti città d’arte dell’Umbria. Vi basti pensare che vanta più di 2000 anni di arte e cultura ed eventi internazionali.

Voliamo ora a Foligno, sempre in provincia di Perugia, che sorge lungo le rive del fiume Topino e che offre un prezioso centro storico, da visitare interamente a piedi in una giornata, pregno di vicoli che regalano scorsi assolutamente particolari e piazze impreziosite da importante e affascinanti monumenti.

C’è poi Spello, suggestivo borgo umbro pieno di case colorate di rosa. Ma non è di certo tutto, perché il centro si presenta pieno di vicoli acciottolati, chiese affrescate e monumenti che ancora oggi raccontano la sua lunga storia: romana, longobarda, di papi e signori.

Infine Assisi, la “patria” di San Francesco e Santa Chiara, che oggi è una sorta di vero e proprio simbolo di messaggio di pace che si può avvertire ovunque passeggiando lentamente tra le sue belle vie. Un reale e spirituale gioiello che, durante questo autunno, sarà possibile raggiungere a bordo di un comodo treno.

Non resta che riservare il proprio interessante viaggio a bordo dell’Espresso Assisi.

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I migliori festival musicali dell’estate 2024 in Umbria

L’iconico Umbria Jazz e il frizzante Riverock Festival accendono l’estate 2024 nel cuore verde d’Italia, che si prepara a una stagione ricca di musica dal vivo. Tra i numerosi festival che animeranno la regione, questi due appuntamenti imperdibili si distinguono per la loro tradizione e la qualità del programma. Umbria Jazz, dal 12 al 21 luglio a Perugia, non ha certo bisogno di presentazioni e rappresenta un’occasione unica per immergersi nelle magiche atmosfere jazz che da sempre caratterizzano questo festival, con concerti di grandi nomi internazionali e giovani promesse del panorama jazzistico.

Riverock Festival, invece, celebra la sua tredicesima edizione dal 25 al 28 luglio ad Assisi. Ai piedi della suggestiva Rocca Maggiore, il festival propone un mix esplosivo di rock, indie, pop ed elettronica, con la partecipazione di artisti affermati e talenti emergenti. Un’esperienza imperdibile per gli amanti della musica a 360 gradi, che potranno godersi concerti di alto livello in una cornice paesaggistica altamente suggestiva.

​Umbria Jazz a Perugia

Quest’anno sui 12 palchi del festival perugino sono attese ben 87 band, per un totale di 580 artisti, 238 eventi, circa 330 ore di musica. Si inizia a mezzogiorno con la sfilata della marching band e si conclude a notte fonda nell’intima atmosfera del jazz club. Ogni location del Festival è caratterizzata da una precisa identità musicale. L’Arena Santa Giuliana, lo spazio più capiente, ospita i grandi eventi, sia di musica pop/rock che jazz. Tra gli headliner spiccano il grande Lenny Kravitz, la leggendaria band Toto e il genio della black music Nile Rodgers con i suoi Chic. Attesissimo anche il concerto  di Vinicio Capossela, dedicato al grande amico e promoter perugino Sergio Piazzoli nel decimo anniversario della sua scomparsa.

Per gli amanti della musica pop, l’Arena ospita Raye, cantautrice inglese vincitrice di ben sei BRIT Awards, l’islandese Laufey, fresca vincitrice di un Grammy, la talentuosa Fatoumata Diawara, la star americana del jazz Veronica Swift, la voce calda e soul di Lizz Wright, spesso paragonata a “un bourbon invecchiato in botti di legno”.

Il Teatro Morlacchi, fulcro della vita culturale cittadina, accoglie concerti di jazz più tradizionale. Gli amanti del jazz “puro” avranno l’occasione di assistere alle performance di grandi maestri del genere, a partire da Charles Lloyd, il grande guru del jazz contemporaneo, che si esibirà con il suo quartetto, e la star del pianoforte Jason Moran. Da non perdere anche i concerti dei tre più grandi trombettisti italiani: Enrico Rava con i The Fearless Five, Paolo Fresu con il Devil Quartet e Fabrizio Bosso con il progetto “About Ten”, con Paolo Silvestri. Completano il cartellone i pianisti Alessandro Lanzoni con special guest Francesco Cafiso, Dado Moroni in trio con Eddie Gomez e Joe La Barbera per un omaggio a Bill Evans, e Danilo Rea in piano solo.

La Galleria Nazionale dell’Umbria è la preziosa cornice per un jazz sofisticato e quasi “da camera”, votato alla ricerca. I palchi all’aperto in Piazza IV Novembre, Giardini Carducci e Terrazza del Mercato Coperto offrono generi più popolari, rivolti a un pubblico che apprezza la buona musica soul, blues e swing. Mentre il Secret Bistrot propone jazz per gli amanti delle jam session, un rito distintivo di questo genere in ogni epoca.

Per le migliaia di turisti che giungono a Perugia per Umbria Jazz, il festival rappresenta anche l’occasione per scoprire uno dei centri storici più suggestivi d’Italia. Tra un concerto e l’altro, è possibile immergersi nelle Vie Regali, nei vicoli, nelle piazze, nelle chiese, nei musei e nei monumenti che raccontano la storia del capoluogo umbro, dall’epoca etrusca al Rinascimento e oltre. È proprio questo incontro tra la musica contemporanea e i luoghi storici che rende Umbria Jazz un’esperienza davvero unica.

Info utili

Come arrivare a Perugia

In auto:

Autostrada A 1 del Sole

Da Nord, uscita Valdichiana

Da Sud Uscita di Orte si prosegue sulla E 45 in direzione Perugia

In treno:

Treno per Perugia dalla stazione di Terontola (linea Firenze-Roma) o dalla stazione di Foligno (linea Roma-Ancona)

Biglietti Umbria Jazz:

Sul sito di Umbria Jazz e su Ticketone

Riverock Festival

Un fitto programma attende alla Rocca Maggiore di Assisi il pubblico del Riverock Festival, con concerti di grandi artisti italiani e internazionali, ma anche incontri, laboratori e attività dedicate al benessere e alla crescita personale.

Si comincia giovedì 25 luglio con un trittico di grandi band italiane: i Marlene Kuntz, con il loro tour “Estate Catartica 2024”, I Hate My Village e A Toys Orchestra, che presentano il loro nuovo album “Midnight Again”.

Venerdì 26 luglio, invece, è la volta di Margherita Vicario, reduce dal successo del suo ultimo album “Gloria!”, e dei Selton, per una serata all’insegna del pop italiano di qualità. Un ingresso libero su prenotazione permetterà di godersi la musica dal vivo in un’atmosfera unica.

Sabato 27 luglio il palco del Riverock ospita Cosmo e Crookers, mentre domenica 28 luglio è la volta di Gio Evan, con il suo “Evanland, il III° Festival Internazionale del mondo interiore. Una giornata interamente dedicata al benessere e alla crescita personale, con un intenso programma di workshop, incontri, laboratori, spettacoli, letture, pratiche, giochi e approfondimenti culturali. Senza dimenticare un’ampia area ludica dedicata ai bambini e ai ragazzi, con giochi inclusivi e privi di qualsiasi forma elettronica.

Il Riverock Festival è un evento da non perdere per tutti coloro che amano immergersi in un’atmosfera magica e suggestiva, circondati dalla bellezza della natura e dalla forza della musica.

Info utili

Come arrivare ad Assisi

In treno:

Linea Firenze-Terontola-Perugia-Foligno – Stazione di Assisi/S. Maria degli Angeli, collegata con servizio di Bus

Servizio navetta gratuito in collaborazione con il Comune di Assisi e Busitalia per la Rocca

In auto:

Autostrada A 1 del Sole

– Uscita Valdichiana fino a Perugia, proseguimento per Cesena (E45) fino all’uscita per Assisi.

Autostrada A 14 Adriatica

– Uscita Civitanova Marche proseguimento per Foligno – Perugia fino all’uscita per Assisi.

Autostrada A 1 del Sole

– Uscita di Orte si prosegue sulla E 45 in direzione Perugia – Cesena fino all’uscita per Assisi.

Biglietti Riverock Festival:

Su TicketItalia e TicketOne

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Via dell’Acqua, la pista ciclabile che collega Roma e Assisi

È un percorso meraviglioso, ricco di storia e bellezza, che si inerpica tra la natura e regala una visione diversa di ciò che ci circonda. È la Via dell’Acqua, che collega Assisi a Roma e che si può percorrere in bicicletta, ma anche a piedi e – perché no – a cavallo.

Si snoda per 250 chilometri e porta ad attraversare questo tratto di Italia centrale, potendone apprezzare la natura, la campagna che si ha intorno a sé e i corsi d’acqua. Un percorso fatto di bellezza, che fa da filo rosso tra Umbria e Lazio, tra Valle Spoletana, Valnerina e la Valle del Tevere. Ma anche spirituale, infatti collega due centri della Cristianità: Assisi e Roma.

Tutto quello che c’è da sapere sulla Via dell’Acqua, per provare una vacanza diversa, più lenta che ci permette di apprezzare il territorio e di vivere in prima persona il turismo sostenibile.

La Via dell’Acqua, cosa c’è da sapere

Si estende per 250 chilometri la Via dell’Acqua, di questi 200 si snodano lungo percorsi ciclabili già esistenti e lungo strade di campagna, gli altri 50 – invece – su asfalto. Non importa quanto tempo si impiega a percorrerla, perché l’obiettivo è un altro. Tra le cose più belle, infatti, di un viaggio così ci sono la possibilità di lasciarsi incantare dal paesaggio circostante e quella di conoscere luoghi nuovi lungo il percorso.

Inoltre, lungo la Via dell’Acqua si incontrano anche diverse attività per mangiare e dormire, ma anche servizi, che offrono una scontistica grazie alla convenzione attiva per coloro che viaggiano in bici, a cavallo o a piedi e sono in possesso della credenziale che si può richiedere sul sito ufficiale. Il dislivello complessivo è di 2100 metri ed è una vera e propria immersione nella natura alla scoperta di luoghi suggestivi e del fascino di un tratto di Italia a cavallo tra due regioni: l’Umbria e il Lazio.

Perché si chiama così e la storia della sua nascita

Sul sito ufficiale di questo percorso si racconta che la genesi di tutto è stata l’acqua, che è stata ciò che ha ispirato ma che è anche l’elemento che lo caratterizza. Infatti si snoda proprio nei pressi di alcuni argini.

Il percorso è facile, fattibile per tutti.  Come viene spiegato – sempre sul sito ufficiale – la realizzazione della Via dell’Acqua è stata possibile anche grazie al fatto che in Umbria c’era già una fitta rete di percorsi ciclabili. Numeri alla mano, infatti, dei 160 chilometri di tratta che scorrono in questa regione, ben 120 erano su ciclabili già esistenti.

Il risultato sono seniteri, strade e ciclabili che uniscono due regioni e due città: un modo per conoscere il territorio da un altro punto di vista, una maniera per godere della bellezza intorno a sé senza alcuna fretta, ma lasciando che lo sguardo si meravigli a ogni scorcio.

Come si deve percorrere e le info utili

Come percorrerla? La si può fare da Assisi verso Roma e viceversa. Sul profilo Facebook ufficiale dedicato alla Via dell’Acqua vengono pubblicati e condivisi aggiornamenti utili da conoscere prima di partire. Sempre tramite Facebook si arriva ad altre informazioni che contengono le indicazioni e i suggerimenti sulle soste da fare lungo il tragitto, come quella al sito archeologico Lucus Feroniae, che si sviluppa in un’area archeologica e in un museo a ingresso gratuito, oppure la sosta a Terni per visitare la Basilica di San Valentino.