Categorie
eventi itinerari culturali mostre Notizie Viaggi

Le mostre di novembre 2025 da vedere in Italia

La fotografia è arte in quanto, come la pittura e la scultura, è capace di comunicare emozioni, storie e concetti, senza bisogno di parole. E alla fotografia sono dedicate tantissime mostre nel mese di novembre in Italia. Dal grande Ferdinando Scianna al genio di Helmut Newton fino allo sguardo femminile attraverso il personalissimo obiettivo di Vivian Maier e Margaret Bourke-White, gli appuntamenti non mancano.

Ma prendono il via anche importanti appuntamenti, in previsione del Natale 2025 e delle Olimpiadi Invernali Milano-Cortina 2026 con mostre imperdibili. Non mancano i grandi Maestri e le importanti opere esposte nei musei più importanti d’Italia. Ecco la nostra selezione.

Da Picasso a Van Gogh a Treviso

Dal 15 novembre 2025 al 10 maggio 2026, il Museo Santa Caterina di Treviso ospita la grande mostra di autentici capolavori: 60 quadri dal prestigio altissimo che propone i capolavori del XIX e XX secolo provenienti dal Toledo Museum of Art, in Ohio. Saranno esposte opere di Matisse, Bonnard, De Chirico, Modigliani, Berthe Morisot, Van Gogh, Camille Pissarro, Gauguin, Cézanne, Caillebotte, Renoir, Sisley, Pierre-Auguste Renoir, Edouard Manet, Edgar Degas e uno splendido Picasso.

ninfee-MONET_1804

@Toledo Museum of Art

Claude Monet, Ninfee, 1914-1917

Lorenzo Lotto a Milano

Il Museo Diocesano Carlo Maria Martini di Milano ospita, dal 28 ottobre 2025 al 1° febbraio 2026, la Natività di Lorenzo Lotto, in arrivo dalla Pinacoteca Nazionale di Siena. L’opera, realizzata dall’artista definito “il genio inquieto” del Rinascimento per la sua straordinaria originalità, è al centro dell’esposizione giunta alla 17^ edizione dell’iniziativa. Ai ipotizza che la tavola sia appartenuta in origine alla collezione Gonzaga di Mantova saccheggiata nel 1630 durante la guerra dei Trent’Anni. In quella occasione, alcune opere, sottratte dal capitano Piccolomini sarebbero giunte a Siena.

Lorenzo-Lotto-Milano

@Siena, Pinacoteca Nazionale

Lorenzo Lotto (Venezia, 1480 circa – Loreto, Ancona, 1557 circa)

Vivian Maier a Roma

Inaugura il nuovo Museo del Genio di Roma la mostra “Vivian Maier. The Exhibition”, dedicata alla più amata fotografa americana, scoperta solo dopo la sua morte e oggi celebrata nei più importanti musei del mondo, di cui si festeggia il centenario della nascita. Oltre 200 opere dei suoi scatti più celebri e intensi in mostra. Per la prima volta dalla sua costruzione negli Anni ’30, l’Istituto Storico e di Cultura dell’Arma del Genio, un edificio di oltre 4.000 metri quadrati, riapre al pubblico nella nuova veste di grande centro culturale, che ospiterà importanti esposizioni. In contemporanea, infatti, a partire dal 31 ottobre 2025 e fino al 15 febbraio 2026, ospiterà anche la mostra “Pop Air”, una selezione iconica e site specific delle opere di uno degli artisti più versatili e brillanti del panorama italiano, Ugo Nespolo.

mostra-_Vivian-Maier-Self-Portrait

©Estate of Vivian Maier, Courtesy of Maloof Collection and Howard Greenberg Gallery, NY

Vivian Maier, Self-Portrait, New York, NY, 1953

Atleti olimpici a Chiavenna (SO)

Tra le prime manifestazioni che accompagnano l’attesa dei Giochi Olimpici di Milano-Cortina 2026, a Chiavenna, in Valtellina, è stata inaugurata la mostra “Atleti valtellinesi e atleti azzurri ai Giochi Olimpici – La magia di un’emozione, la sfida di un sogno”, allestita nell’ex Convento dei Cappuccini. Promossa dalla Provincia di Sondrio con APF Valtellina e Camera di Commercio, l’esposizione celebra la storia sportiva locale e nazionale, rendendo omaggio agli atleti valtellinesi che, negli ultimi cento anni, hanno portato i colori italiani sul palcoscenico olimpico. La mostra resterà aperta fino al 26 novembre, con ingresso libero. La mostra proseguirà a Madesimo a partire dal 29 novembre, presso la presso la Sala Carducci della Palazzina Servizi, dove resterà per un paio di mesi.

Scianna a Castiglia di Saluzzo (CN)

Dal 24 ottobre 2025 al 1° marzo 2026, l’antica fortezza e residenza marchionale, oggi spazio museale e luogo del contemporaneo, ospita la personale di Ferdinando Scianna, primo fotografo italiano a essere annoverato tra i membri della prestigiosa agenzia internazionale Magnum Photos e uno dei protagonisti assoluti della fotografia del Novecento. La mostra, dal titolo “Ferdinando Scianna. La moda, la vita”, curata da Denis Curti, esplora, per la prima volta, uno dei capitoli meno noti della carriera di Scianna: la moda. Un ambito che l’autore affronta con il suo linguaggio da fotogiornalista, scardinando ogni estetica patinata a favore di una narrazione più umana. Scianna porta la moda fuori dalle passerelle e dentro la vita, restituendo immagini che sono insieme documento e poesia, verità e immaginario. Il percorso espositivo presenta oltre 90 fotografie.

Ferdinando-Scianna-Monica-Bellucci-Palermo-1991

©Ferdinando Scianna

Ferdinando Scianna: Monica Bellucci, Palermo 1991

Margaret Bourke-White a Reggio Emilia

La Fondazione Palazzo Magnani di Reggio Emilia presenta la mostra “Margaret Bourke-White. L’opera 1930-1960”, in programma dal 25 ottobre 2025 all’8 febbraio 2026 nelle sale affrescate dei Chiostri di San Pietro. Un percorso affascinante che, attraverso oltre 120 fotografie, ripercorre il lavoro, la vita e l’esperienza umana di una testimone instancabile del suo tempo e pioniera capace di superare barriere e confini di genere. Dalla copertina del primo numero della leggendaria rivista Life (1936) agli iconici ritratti a Stalin e a Gandhi fino ai servizi realizzati durante la Seconda guerra mondiale in Unione Sovietica, Nord Africa, Italia e Germania, dove documenta l’entrata delle truppe statunitensi a Berlino e gli orrori dei campi di concentramento. Suddivisa in sei sezioni tematiche, l’esposizione ripercorre, oltre alle tappe salienti della carriera di Margaret Bourke-White, anche la profonda umanità e l’incredibile forza del suo carattere.

mostra-Margaret-Bourke-White-reggio-emilia

@Margaret Bourke-White/The LIFE Picture Collection/Shutterstock

Margaret Bourke-White, Soldato americano chiacchiera con una ragazza tedesca che prende il sole nella Berlino del dopoguerra. Germania, 1945

Mina e la Moda a Parma

A sessanta anni dal primo Carosello Barilla con Mina che fece da testimonial, la Fondazione Magnani-Rocca dedica a questo straordinario sodalizio una nuova, speciale sezione della mostra ‘Moda e pubblicità in Italia 1950-2000’, allestita fino al 14 dicembre nella Villa dei Capolavori di Mamiano di Traversetolo a Parma, esponendo una selezione di abiti e filmati provenienti dall’Archivio Storico Barilla, in omaggio al ruolo d’eccezione che la cantante ebbe nel campo della moda e della sua promozione. Raffinatissima quanto popolare trasformista, ogni volta si presentava al pubblico con abiti, acconciature e maquillage sorprendenti, spesso anticipando o dettando le tendenze. La sezione dedicata a Mina si aggiunge alla mostra dedicata all’evoluzione della promozione pubblicitaria in Italia nel settore della moda nel corso della seconda metà del Novecento, allestita alla Fondazione Magnani-Rocca nei saloni contigui a quelli che ospitano permanentemente opere capitali di Tiziano, Dürer, Van Dyck, Goya, Canova, Renoir, Monet, Cézanne, Morandi e molti altri.

Wildlife Photographer of The Year a Milano

Dal 15 novembre 2025 al 25 gennaio 2026 il Museo della Permanente ospita i cento scatti premiati alla 61ª edizione del Wildlife Photographer of the Year, il concorso indetto dal Natural History Museum di Londra che è un omaggio allo spettacolo della natura. La mostra di fotografie naturalistiche più prestigiosa al mondo, in contemporanea al Natural History Museum di Londra, comprende immagini presentate su grandi light panel che le rendono ‘vive’, offrirà al pubblico un viaggio mozzafiato, a partire dallo scatto di Wim van den Hee, vincitore del premio WPY 2025: una iena spettrale in una città mineraria abbandonata.

Wildlife Photographer of the Year 2025

©Wim van den Heever – Courtesy Wildlife Photographer of the Year

“Ghost Town Visitor”, lo scatto vincitore del premio Wildlife Photographer of the Year 2025

Giovanni Segantini a Bassano del Grappa (VI)

Dal 25 ottobre 2025 al 22 febbraio 2026, i Musei Civici di Bassano del Grappa presentano la grande mostra che, a oltre dieci anni dall’ultima esposizione italiana dedicata a Segantini, celebra l’opera di uno dei massimi esponenti del Divisionismo, tra i più sensibili osservatori del mondo naturale e impareggiabile cantore della montagna quale luogo fisico e simbolico. Un centinaio di opere provenienti dalle principali collezioni pubbliche e private italiane ed europee – dal Musée d’Orsay al Rijksmuseum di Amsterdam –, alcune delle quali rintracciate a distanza di oltre un secolo dalla loro realizzazione, definiscono un percorso espositivo diviso in quattro sezioni e in tre focus tematici che, a partire dall’esordio a Brera, inquadreranno gli snodi più importanti della vicenda biografica di Segantini, mettendo allo stesso tempo in luce la straordinaria evoluzione della sua pittura.

Segantini_Ritorno-dal-bosco

©Segantini Museum St. Moritz – Deposito della Fondazione Otto Fischbacher Giovanni Segantini

Giovanni Segantini, Ritorno dal bosco,1890

Helmut Newton a Caraglio (CN)

La mostra “Helmut Newton. Intrecci”, allestita nel Filatoio di Caraglio, antico setificio seicentesco tra i più importanti d’Europa, riunisce oltre cento fotografie realizzate dall’artista nel corso della sua carriera, incluse immagini inedite frutto della collaborazione di Newton con brand di fama internazionale. La complicità con modelle come Monica Bellucci, Kate Moss, Carla Bruni ed Eva Herzigová, unita alla fiducia conquistata da parte di stilisti, riviste e brand internazionali, gli ha permesso di ridefinire i canoni della fotografia patinata, modificandola in un linguaggio teatrale ed evocativo. Newton era infatti noto per trasformare camere d’albergo, teatri, musei e altri spazi urbani di città come Venezia, Monaco, Parigi, in ambienti essenziali per immagini accuratamente inscenate. La mostra dura fino al 1° marzo 2026.

Helmut-Newton-Lavazza-Calendar-1994-Monaco-1993

©Helmut Newton Foundation

Uno scatto di Helmut Newton per il Calendario Lavazza del 1994, Monaco 1993
Categorie
Città d'Arte eventi itinerari culturali mostre Notizie Roma Viaggi

Festa del Cinema 2025 a Roma: la Capitale si anima con eventi e mostre speciali

Ormai da vent’anni, la magia del cinema investe la Capitale con la Festa del Cinema 2025, l’evento che celebra i film italiani e internazionali coinvolgendo professionisti del settore, appassionati e semplici curiosi. La Festa del Cinema trasformerà l’Auditorium Parco della Musica Ennio Morricone, la Casa del Cinema e tanti altri luoghi simbolo in un palcoscenico diffuso di emozioni e visioni dal mondo grazie ai tanti eventi organizzati tra anteprime, incontri, proiezioni speciali e mostre.

Quest’anno, l’evento celebra il potere delle immagini e della memoria con un omaggio a Franco Pinna, maestro della fotografia e compagno d’avventura di Federico Fellini: l’immagine ufficiale del festival, tratta dal set di Giulietta degli spiriti, segna l’incontro fra arte e storia nel segno del suo centenario.

Tra i protagonisti di questa edizione spiccano anche i Premi alla Carriera a Jafar Panahi, Richard Linklater, Lord David Puttnam, Edgar Reitz e Nia DaCosta, omaggiati da maestri del calibro di Giuseppe Tornatore, Marco Bellocchio e Nanni Moretti.

Questi gli eventi e le mostre da non perdere durante la Festa del Cinema 2025 a Roma!

Le mostre da non perdere alla Festa del Cinema 2025

Dal 10 ottobre, Roma si trasforma in un grande set espositivo diffuso: le mostre della Festa del Cinema 2025 animeranno l’Auditorium Parco della Musica Ennio Morricone, la Casa del Cinema, Via Veneto e Castel Sant’Angelo, intrecciando memoria, innovazione e meraviglia visiva. Cuore pulsante delle celebrazioni è il centenario di Franco Pinna, protagonista di un trittico di mostre intitolato Franco Pinna fotografo. Omaggio per un centenario, che raccontano la sua arte e i legami con maestri come Federico Fellini e Pier Paolo Pasolini, attraverso ritratti, reportage e immagini che hanno segnato la storia del cinema.

Tra le esposizioni più attese spicca Non essere cattivo: dieci anni dopo, un intenso omaggio a Claudio Caligari, mentre Roma e l’invenzione del cinema-dalle origini al cinema d’autore (1905–1960) a Castel Sant’Angelo accompagna i visitatori in un viaggio nella capitale del grande schermo.

L’immaginazione prende forma con Alien Perspective, installazione immersiva dedicata al genio di Carlo Rambaldi, e con la videoinstallazione Tutte le stelle portano a Roma, firmata da Luigi de Pompeis, che celebra il glamour dei red carpet internazionali.

Gli eventi più belli alla Festa del Cinema di Roma

La Festa del Cinema di Roma 2025 accende la Capitale con un calendario di eventi che promette di emozionare, ispirare e far riflettere. Tra i momenti più attesi ci sono le Masterclass, incontri che aprono al pubblico le porte del grande schermo, permettendo di dialogare con maestri del cinema mondiale. Tre appuntamenti imperdibili porteranno sul palco dell’Auditorium Parco della Musica tre protagonisti assoluti della settima arte: Richard Linklater, Jafar Panahi e Julien Temple.

Il 20 ottobre, Linklater guiderà il pubblico in un viaggio tra le tappe della sua carriera, da Before Sunrise a Boyhood, fino al nuovo Nouvelle Vague. Il 23 ottobre sarà la volta di Jafar Panahi, simbolo di libertà creativa e impegno civile, che presenterà Un simple accident, Palma d’Oro a Cannes. Il 17 ottobre, invece, Julien Temple intreccerà musica e immagini nella masterclass Let It Rock & Roll, accompagnata dalla prima mondiale del suo documentario I Am Curious Johnny.

Ma la magia non si ferma qui! La festa si espande in tutta Roma, comprendendo anche diverse proiezioni speciali al MAXXI, al Teatro Olimpico, alla Casa del Cinema e al Nuovo Cinema Aquila. E ogni sera, sul viale dell’Auditorium, brillerà in modo particolare: il viale che conduce alla Cavea, infatti, si trasformerà in uno dei più grandi red carpet al mondo (1300 mq), che accompagnerà ospiti e pubblico con le migliori colonne sonore dei film di ieri e di oggi.

Categorie
autunno eventi itinerari culturali mostre Notizie Scoperte archeologiche Viaggi

Domenica al museo: i luoghi da visitare in Italia il 5 ottobre 2025

Domenica 5 ottobre 2025 torna l’appuntamento con la “Domenica al museo”, l’iniziativa del Ministero della Cultura che permette a cittadini e turisti di accedere gratuitamente a musei, siti archeologici e luoghi della cultura statali in tutta Italia.

Un’occasione unica per riscoprire il patrimonio artistico e culturale del nostro Paese, tra mostre temporanee e collezioni permanenti, approfittando del clima autunnale per una passeggiata tra storia e arte.

Domenica al museo, da Nord a Sud

Al Nord, Torino offre ingressi gratuiti in tanti luoghi della cultura come Palazzo Carignano, Villa della Regina, Gallerie d’Italia, Palazzo Reale, Galleria Sabauda, Castello Racconigi.

Anche in Liguria per la “Domenica al museo” di ottobre saranno aperti tanti luoghi e musei come: il Museo di Palazzo Reale di Genova, le Gallerie Nazionali di Palazzo Spinola sempre a Genova, il Castello di San Terenzo a Lerici, la Villa romana del Varignano e il Forte di Santa Tecla.

La città di Milano propone aperture straordinarie come ai Musei del Castello Sforzesco e alla Pinacoteca di Brera, garantendo un ricco panorama culturale per grandi e piccoli.

A Roma, l’appuntamento è con i musei civici e alcune aree archeologiche della città, tutte ad ingresso gratuito. Tra le principali attrazioni da non perdere Palazzo Senatorio sul Campidoglio, con visite guidate partendo dall’ingresso di Sisto IV e percorrendo le maestose sale e i resti archeologici del Tempio di Veiove. Aperti straordinariamente anche il Museo della Forma Urbis, l’Area Sacra di Largo Argentina, l’area archeologica del Circo Massimo, Villa di Massenzio e i Fori Imperiali.

Luoghi visitabili a Roma per la Domenica al museo del 5 ottobre

Ufficio Stampa

Area archeologica Circo Massimo

Al Centro, troviamo Ancona che accoglie i visitatori con musei e parchi archeologici statali; L’Aquila che offre l’ingresso gratuito al Munda (Museo Nazionale d’Abruzzo); e il Molise dove sarà possibile scoprire i 12 luoghi della cultura statali, tra cui il Museo nazionale del Paleolitico e il Parco archeologico di Sepino.

Da non dimenticare Firenze, patria del Rinascimento, dove si potranno visitare gratuitamente luoghi iconici come le Gallerie degli Uffizi e la Galleria dell’Accademia.

Musei e luoghi ad accesso gratuito in Italia il 5 ottobre

iStock

Galleria degli Uffizi a Firenze

Al Sud c’è la Sicilia, dove l’iniziativa coinvolge città come Palermo, Agrigento e Siracusa, con musei e gallerie d’arte pronti ad accogliere il pubblico senza biglietto, offrendo un’ampia gamma di mostre temporanee, musei e percorsi tematici.

Da non perdere poi il Museo Archeologico Nazionale a Napoli e il Castello Svevo a Bari.

Informazioni pratiche per la visita

L’ingresso gratuito è valido in tutti i musei aderenti, compatibilmente con la capienza dei siti. Per alcuni musei e visite guidate, soprattutto quelli a maggiore affluenza, è richiesta la prenotazione, che può essere effettuata attraverso i siti ufficiali. Gli orari di apertura variano a seconda della struttura.

Si consiglia di arrivare con anticipo, indossare abbigliamento comodo e verificare eventuali disposizioni speciali per mostre temporanee o eventi collaterali.

Per chi si muove in auto, alcune città prevedono convenzioni con parcheggi o la possibilità di utilizzare servizi di mobilità condivisa per semplificare l’accesso ai siti e ridurre lo stress del traffico urbano.

Infine, molti musei offrono servizi aggiuntivi come audioguide, percorsi didattici e attività per bambini, rendendo la visita un’esperienza completa per tutta la famiglia.

Categorie
Città d'Arte Cremona Cuneo eventi itinerari culturali mostre Notizie Parma Ravenna Viaggi

Le mostre imperdibili da vedere a ottobre 2025 in Italia

Fumetti, fotografie, opere d’arte e design, ma anche i Maestri classici e gli Impressionisti: l’ottobre italiano, quest’anno, riserva tanti bellissimi appuntamenti. Un calendario ricco di mostre ed esposizioni, in occasione di anniversari ed eventi commemorativi, ma non solo.

E non sono soltanto le grandi città a accogliere alcune delle mostre più interessanti da vedere. Le cittadine di provincia come Cuneo, Ravenna, Codroipo, Parma, Rovigo o Cremona sono le sedi di alcuni dei meravigliosi palazzi che accolgono opere eccezionali provenienti dalle gallerie di tutto il mondo e da collezioni private che poco – se non addirittura mai – sono state esposte in Italia.

Abbiamo selezionato le mostre più interessanti da visitare a ottobre 2025 in Italia.

Guido Crepax a Brescia

Al via dal 30 settembre 2025 al Museo di Santa Giulia di Brescia la più grande mostra antologica su Guido Crepax, ideatore della mitica Valentina, “Guido Crepax. Sogni, Giochi, Valentina. 1953-2003”. Un’occasione unica per conoscere l’opera e la carriera dell’artista milanese, attraverso un percorso filologico che si sviluppa lungo un arco temporale di cinquant’anni e 150 opere, alcune delle quali mai esposte, tra tavole originali, bozzetti, disegni, progetti pubblicitari, storyboard di film, copertine di dischi e giochi da tavolo. Crepax, infatti, non è stato soltanto uno dei più indimenticabili autori italiani, ma un artista a tutto tondo, che ha operato in diversi ambiti della cultura, dalla pubblicità al cinema, dal teatro alla televisione. Fino al 15 febbraio 2026.

mostra-CREPAX-Brescia

Ufficio stampa

La mostra su Guido Crepax a Brescia

Jeff Koons a Fiorenzuola (PC)

L’arte pop incontra la tradizione nella mostra dedicata a Jeff Koons, maestro indiscusso dell’arte contemporanea, che arriva a Fiorenzuola d’Arda con “Balloons and Wonders“. Dal 4 ottobre 2025 al 6 aprile 2026, Palazzo Bertamini Lucca ospita le iconiche sculture Balloon, compreso il celebre “cane palloncino” blu in porcellana, simbolo di un’estetica che ha rivoluzionato il rapporto tra arte colta e cultura popolare. La mostra immersiva promette di coniugare meraviglia estetica, riflessione critica e partecipazione collettiva, elementi che caratterizzano la poetica koonsiana.

Pippi Calzelunghe a Cuneo

Dal 3 ottobre 2025 presso lo Spazio Innov@zione di Cuneo si può visitare l’esposizione “Astrid Lindgren e la forza dei bambini: 80 anni di Pippi Calzelunghe”, che celebra l’iconico personaggio creato da Astrid Lindgren in occasione del suo 80° anniversario. La mostra, a ingresso gratuito, sarà visitabile fino al 26 aprile 2026, dal martedì alla domenica. Il progetto nasce da una stretta collaborazione con The Astrid Lindgren Company di Stoccolma, che ha concesso la licenza ufficiale e ha supportato la realizzazione della mostra. Oltre alla sua prolifica produzione letteraria, Lindgren è stata una convinta attivista per i diritti dei bambini e degli animali, difendendo principi di giustizia sociale. I valori che l’autrice considerava essenziali per lo sviluppo dei bambini – l’amore e la lettura – sono al centro della mostra. Attraverso un percorso espositivo che guarda all’esperienza dei più piccoli, l’iniziativa si propone come un invito a riscoprire la bellezza dell’infanzia e il potere dell’immaginazione.

Pippi-Tommy-e-Annika_serie-TV_Pär-Sundberg_Inger-Nilsson_Maria-Persson

©Alamy

Pippi, Tommy e Annika nella celebre serie Tv “Pippi Calzelunghe”

Chagall a Ravenna

Dal 18 ottobre 2025 al 18 gennaio 2026, il MAR – Museo d’Arte della città di Ravenna presenta “Chagall in mosaico. Dal progetto all’opera”, la prima mostra interamente dedicata al legame tra il grande artista e la tecnica musiva, un capitolo sorprendente e ancora poco noto del suo percorso creativo. L’esposizione è l’evento con cui si inaugura la IX Biennale di Mosaico Contemporaneo di Ravenna, che da ottobre torna a Ravenna con tre mesi di eventi, mostre e installazioni diffusi in tutta la città. Bozzetti, gouaches, disegni e mosaici testimoniano il processo creativo che ha accompagnato la realizzazione di ciascun progetto di Chagall. Il percorso include anche dipinti, incisioni e litografie che completano il quadro della ricerca e dell’evoluzione dell’artista originario della Bielorussia (il suo vero nome era Moishe Segal), ma francese di adozione.

chagall-ravenna

©Chagall – SIAE 2025

Marc Chagall, Le coq bleu, 1955-59, mosaico realizzato da Antonio Rocchi, Ravenna, MAR Museo d’Arte della città

Rodney Smith a Rovigo

Per la prima volta in Italia, Palazzo Roverella a Rovigo ospita, dal 4 ottobre 2025 al 1° febbraio 2026, la grande mostra “Fotografia tra reale e surreale” dedicata a Rodney Smith, fotografo newyorkese tra i più iconici del XX secolo. Con oltre cento immagini, l’esposizione ripercorre l’intera carriera dell’autore, celebrando la sua raffinata combinazione di eleganza, rigore compositivo e humour surreale. Le sue fotografie evocano mondi sospesi tra realtà e sogno, in cui i riferimenti alla pittura di Magritte e al cinema di Hitchcock e Wes Anderson arricchiscono una poetica visiva unica, fatta di armonia formale e narrazione simbolica. Il percorso espositivo, suddiviso in sei sezioni conduce il visitatore lungo scenari sospesi, ricchi di grazia e mistero, accompagnandolo, attraverso un dialogo costruito su emozione e stupore, alla scoperta di un autore che ha saputo trasformare l’ordinario in straordinario.

mostra-Rodney-Smith-Rovigo

Ufficio stampa

La fotografia di Smith “James in Inner Tube with Duck, Lake Placid”, New York 2006

Giacomo Balla a Parma

Dal 10 ottobre 2025 al 1° febbraio 2026, Palazzo del Governatore a Parma ospita “Giacomo Balla, un universo di luce”, una retrospettiva senza precedenti dedicata al maestro del Futurismo. La mostra presenta oltre 60 opere della collezione della Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea di Roma, mai esposte prima nella loro interezza. L’esposizione su Balla rappresenta un viaggio attraverso l’evoluzione artistica del “Leonardo da Vinci del XX secolo”, come amava definirsi l’artista torinese. Dalle prime opere del realismo sociale e divisionista, passando per la rivoluzionaria stagione futurista con le celebri “Compenetrazioni iridescenti” e le ricerche sul dinamismo, fino alla produzione figurativa degli anni Quaranta. Il percorso in 13 sale include capolavori come “Nello specchio” (1901-1902), che fece esclamare a Giacomo Puccini “Questa è la mia ‘Bohème’!”, e il potente ciclo “Dei viventi”, con opere drammatiche come “La pazza” e “I malati”.

giacomo-balla-parma

©Giacomo Balla, by SIAE 2025 – GNAMC/foto di Alessandro Vasari

Giacomo Balla “Pessimismo e ottimismo”, 1923. Roma, Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea

ISO600 a Bologna

La Fotogalleria Paoletti di Bologna ospita, dal 3 al 5 ottobre, ISO600, il Festival internazionale che celebra l’arte della fotografia istantanea. L’edizione 2025 comprende una selezione di lavori originali di 46 artisti internazionali, insieme alla personale di Manuela Proietti, insignita del Paoletti Talent Prize 2024. Il programma del Festival prevede workshop, presentazioni, contest e una vintage Polawalk, un evento speciale che vedrà un tutor accompagnare i polaroider in una passeggiata fotografica nel cuore
di Bologna, in compagnia di una modella.

Da Gauguin a Hopper a Codroipo (UD)

Ben 130 capolavori di una cinquantina di grandi artisti dell’Ottocento e del Novecento provenienti da 42 musei europei e americani. Una mostra unica, di respiro internazionale e allestita negli spazi restaurati dell’Esedra di levante del magnifico complesso dogale di Villa Manin a Passariano di Codroipo, in provincia di Udine. È “Confini da Gauguin a Hopper. Canto con variazioni”, l’attesissima esposizione che apre al pubblico il 11 ottobre, uno degli eventi di punta di GO! 2025&Friends, il cartellone di appuntamenti che affianca il programma ufficiale di GO! 2025 Nova Gorica – Gorizia Capitale europea della Cultura. In quello che potrebbe essere definito a pieno titolo il “museo ideale” dell’arte internazionale degli ultimi due secoli, i visitatori vengono accompagnati in un emozionante percorso delle meraviglie. Opere di Anselm Kiefer, Gustave Courbet, Claude Monet, Edvard Munch, Paul Gauguin, Vincent Van Gogh, e poi Manet, Degas, Renoir, Modigliani, Bacon, Hopper, Giacometti, Segantini e Matisse. E ancora, Turner, Constable, Boudin, Sisley, Pissarro, Mondrian. C’è tempo fino al 12 aprile 2026.

mostra-GAUGUIN-Codroipo

©Albertinum | GNM, Staatliche Kunstsammlungen Dresden – Foto: Elke Estel/Hans-Peter Klut

Paul Gauguin, Parau Api (Ci sono novità?), 1892, Dresda, Albertinum, Staatliche Kunstsammlungen

Boccaccio Boccaccino a Cremona

Il Museo Diocesano di Cremona ospita, dal 10 ottobre 2025 all’11 gennaio 2026, la mostra intitolata “Il Rinascimento di Boccaccio Boccaccino” in occasione dei 500 anni dalla morte dell’artista ferrarese. La mostra si pone come occasione irripetibile di studio e di ricerca e, al tempo stesso, un momento di valorizzazione di un maestro poco noto al grande pubblico, ma di indubbia importanza nell’ambito della cultura figurativa del Rinascimento nell’Italia settentrionale, tanto da essere definito da Giorgio Vasari “raro” ed “eccellente pittore”. Grazie alla sua attività, attestata nei più importanti centri del Nord Italia, Boccaccino si propose sulla scena come un intelligente interprete della lezione impartita da Leonardo da Vinci a Milano e da Giorgione a Venezia. Attraverso prestiti di grande rilevanza, concessi da importanti istituzioni museali e in via eccezionale da prestatori privati la mostra ripercorre la vicenda artistica di Boccaccino.

mostra-boccaccio-boccaccino-Modena-Galleria-Estense

@Modena, Galleria Estense

Boccaccio Boccaccino, “Sacra Famiglia con un pastore”, 1500-1501 circa
Categorie
Città d'Arte eventi itinerari culturali mostre Notizie Roma Viaggi

Il quartiere esoterico di Coppedè a Roma compie 100 anni e festeggia con mostre ed eventi

Roma non smette mai di sorprendere, un vero museo a cielo aperto dove ogni angolo custodisce capolavori architettonici e vere opere d’arte. C’è un quartiere, tra tutti, che merita di essere scoperto ed è quello di Coppedè che compie 100 anni. Tra torri medievali, archi, decorazioni liberty e suggestioni gotiche, dal 26 al 28 settembre si anima con un calendario di eventi da non perdere.

Il quartiere romano Coppedè compie 100 anni

Tra i quartieri di Roma da scoprire Coppedè è un vero gioiello. Si accede attraversando l’arco monumentale di via Tagliamento, con una serie di vie tutte da scoprire, tanto da aver incantato anche grandi nomi del cinema come Dario Argento e Richard Donner.

La sua costruzione è partita nei primi anni del Novecento grazie alla fantasia visionaria dell’architetto Gino Coppedè, un artista che non temeva di mescolare stili e suggestioni. Liberty, barocco, gotico, Art Déco, simboli esoterici e richiami medievali: tutto convive in perfetta (e bizzarra) armonia. Alla morte di Coppedè, fu l’architetto Paolo Emilio Andrè a portare a termine il progetto nel 1927.

Inizialmente era sede residenziale per l’alta borghesia romana, ma la costruzione di palazzi ha dato vita a un’opera d’arte urbana. Basta alzare lo sguardo per perdersi tra mascheroni enigmatici, creature mitologiche scolpite nelle facciate, mosaici colorati e balconate teatrali. Non sorprende che venga definito “il quartiere esoterico di Roma”. Dalla fontana delle rane a piazza Mincio si snoda un dedalo di vie che lasciano senza fiato per gli splendidi edifici.

Il quartiere liberti di Coppedè compie 100 anni

iStock

Il ricco programma per festeggiare i 100 anni di Coppedè a Roma

Il programma per i 100 anni di Coppedè

E allora, come festeggiare un compleanno tanto speciale? Con un programma degno della sua storia, ovviamente. Dal 26 al 28 settembre il II Municipio ha messo in campo una serie di eventi gratuiti che uniscono cultura e spettacolo per celebrare questo gioiello romano.

Si parte il 26 settembre, giornata inaugurale per Roma, con l’apertura delle mostre dedicate al quartiere e ai materiali storici raccolti in un secolo di vita. Non mancano i convegni tematici, come quello su “Architettura e storiografia del Quartiere Coppedè” e quello su “Costume e società”, per capire quanto l’impatto di questo luogo abbia segnato la città e la sua identità. Nel frattempo, appassionati di motori e vintage potranno ammirare le auto d’epoca in esposizione: un salto indietro nel tempo, dal fascino rétro irresistibile.

Il 27 settembre sarà invece dedicato soprattutto alle visite guidate: un’occasione imperdibile per scoprire i segreti nascosti tra le facciate e gli androni dei palazzi, accompagnati da guide autorizzate che sveleranno dettagli e curiosità spesso invisibili a un occhio non allenato. E sì, torneranno anche le auto storiche a colorare le vie del quartiere.

Gran finale il 28 settembre, con un mix di cultura e spettacolo: mostre, proiezioni di filmati storici, nuove visite guidate e, soprattutto, la presenza delle auto d’epoca in piazza Mincio e in piazza Garibaldi. A chiudere le celebrazioni è il concerto della Fanfara della Polizia di Stato, un omaggio musicale che unisce residenti, visitatori e istituzioni in un’unica, grande festa collettiva.

Categorie
autunno Città d'Arte Cosa fare nel weekend eventi itinerari culturali mostre Notizie Viaggi

Le più belle mostre di settembre 2025 da vedere in Italia

Arte, fotografia, architettura e design: settembre 2025 inizia alla grande con alcune delle più belle mostre che potremo vedere in autunno in Italia. Un’occasione per organizzare un weekend in una città d’arte visitando i luoghi, ma anche facendo tappa in musei, anche open air, per alcuni eventi unici.

Abbiamo fatto una selezione delle mostre più interessanti che iniziano questo mese – o che stanno per concludersi – e che danno il via a una stagione culturale che vedrà un calendario ricco di appuntamenti imperdibili.

Man Ray a Milano

Da 24 settembre 2025 all’11 gennaio 2026, Palazzo Reale di Milano ospita una grande retrospettiva dal titolo “Man Ray. Forms of Light”, dedicata a uno dei più grandi fotografi della storia. La mostra si snoda tra oltre 300 opere originali: stampe d’epoca, negativi, collage, documenti e materiali rari. Un percorso tematico che attraversa la vita del Maestro della fotografia newyorchese, intrecciando autoritratti, muse, nudi, moda, tecniche sperimentali, cinema.

Leonora Carrington a Milano

Le sale del Palazzo Reale di Milano ospitano anche la prima mostra italiana dedicata all’artista britannica Leonora Carrington. Dal 20 settembre all’11 gennaio 2026, ben 60 opere tra dipinti, disegni, fotografie e documenti raccontano la sua vita popolata da animali fantastici, riti alchemici e figure ibride che parlano di libertà e trasformazione. È un viaggio nell’inconscio e nel mito, dove sogno e ribellione si intrecciano in immagini che ancora oggi scuotono e seducono.

Leonora-Carrington-mostra-milano

©Estate of Leonora Carrington, by SIAE 2025

Leonora Carrington, La joie de patinage, 1941. Madrid, Collection Peréz Simón

Appiani a Milano

Ancora a Palazzo Reale dal 23 settembre arriva la mostra “Appiani. Il Neoclassicismo a Milano”, un’importante esposizione dedicata alla figura chiave del Neoclassicismo italiano, interprete eminente della pittura tra l’Illuminismo e l’età napoleonica. Attraverso un’accurata selezione di oltre cento opere, provenienti da collezioni pubbliche e private italiane e straniere, la mostra ricostruisce il percorso artistico di Andrea Appiani, restituendo al pubblico la ricchezza e il dinamismo della Milano neoclassica, di cui fu pittore simbolo e ‘primo pittore’ del Regno d’Italia. Fino all’11 gennaio 2026.

Henri de Toulouse-Lautrec a Firenze

Dal 27 settembre, prende il via al Museo degli Innocenti di Firenze la mostra dedicata all’atmosfera della Parigi della Belle Époque con le opere di Toulouse-Lautrec, l’artista che ha dipinto le ballerine del Moulin Rouge. La mostra unisce i suoi famosi manifesti a un’esperienza multimediale. La mostra “Toulouse-Lautrec. Un viaggio nella Parigi della Belle Époque” offre un percorso tematico che esplora i soggetti preferiti dall’artista: le notti parigine, il mondo del circo, i teatri e i caffè-concerto. Un viaggio affascinante per scoprire un genio che ha rivoluzionato il mondo della pubblicità. C’è tempo fino al 22 febbraio 2026.

Beato Angelico a Firenze

E Firenze è anche protagonista di un’altra mostra molto importante. Dal 26 settembre 2025 al 25 gennaio 2026, Palazzo Strozzi e il Museo San Marco ospitano una grande mostra dedicata a “Beato Angelico”, simbolo del Rinascimento. L’esposizione offre un’immersione completa nell’universo spirituale e artistico del frate-pittore che ha saputo unire la tradizione tardogotica con le più innovative scoperte rinascimentali. Il percorso espositivo analizza lo sviluppo del suo linguaggio unico, caratterizzato dal magistrale uso della luce, della prospettiva e del colore, sempre al servizio di una profonda fede religiosa.

beato-angelico-Annunciazione

Su concessione del Ministero della Cultura – Direzione regionale Musei nazionali Toscana – Museo di San Marco

Beato Angelico, “Annunciazione”

Paul Gauguin a Roma

Dal 6 settembre, a Roma sono esposte oltre cento opere, tra disegni e pagine di diario, di Paul Gauguin che svelano il lato più intimo del maestro del post-impressionismo. La mostra “Gauguin. Il diario di Noa Noa e altre avventure” al Museo Storico della Fanteria racconta i suoi viaggi nelle isole polinesiane, tra xilografie, litografie e pagine di diario che illustrano il suo universo simbolico e spirituale. Si potrà visitare fino al 26 gennaio 2026.

L’Espressionismo Italiano a Vercelli

Già in corso a Vercelli presso l’Arca la mostra intitolata “Guttuso, De Pisis, Fontana… L’Espressionismo Italiano”. La mostra riunisce 34 opere per raccontare come, tra il 1910 e il 1945, gli artisti italiani abbiano interpretato l’Espressionismo in modo originale e autonomo. Il percorso espositivo si snoda attraverso i capolavori di Renato Guttuso, Lucio Fontana, Fausto Pirandello, Aligi Sassu e molti altri che hanno raccontato le inquietudini e le tensioni di un’epoca. Fino all’11 gennaio 2026.

SMACH in Val Badia

Fino al 14 settembre 2025 si può visitare la Biennale di Arte Pubblica delle Dolomiti, giunta alla VII edizione, nell’incontaminato paesaggio della Val Badia dove spicca la nuova opera “Terzo Paradiso” di Michelangelo Pistoletto che è stata inaugurata proprio quest’estate a Colfosco (BZ). Le installazioni di SMACH compongono un percorso ad anello con un originale allestimento di opere site specific all’aria aperta in un contesto alpino di alta quota, percorribile in brevi trekking giornalieri o in escursioni di più giorni.

Michelangelo Pistoletto, Terzo Paradiso - SMACH Cultural Hub, località Plans (Colfosco)

@Gustav Willeit

Michelangelo Pistoletto, “Terzo Paradiso”
Categorie
castelli Città d'Arte eventi itinerari culturali Itinerari di 1 giorno Langhe Monferrato mostre Notizie Viaggi

Castelli Aperti in Piemonte: gli appuntamenti di domenica 27 luglio 2025

Domenica 27 luglio 2025 il Piemonte apre le sue porte più antiche, quelle dei castelli e delle dimore storiche, con Castelli Aperti: una giornata unica per fare un tuffo nella storia, nella cultura e nei sapori locali. Tra le colline del Monferrato, le antiche residenze reali e le torri panoramiche delle Langhe, si vedono all’opera l’arte, la natura e l’ospitalità più autentica. Visite guidate, degustazioni, mostre e giardini segreti trasformano un giorno in un itinerario di meraviglie.

Di seguito, la selezione dei manieri più suggestivi aperti in questa occasione speciale: orari, costi e attività consigliate. Per visionare l’intero programma, è opportuno visitare il sito web ufficiale dell’evento.

Castello dei Paleologi, Acqui Terme (AL)

Nel cuore termale di Acqui Terme, il Castello dei Paleologi invita a scoprire il Museo Archeologico Civico, dalle 10:00 alle 19:00. Il biglietto d’ingresso (4 €, 2 € ridotto) include anche la visita guidata alle oltre mille testimonianze che raccontano millenni di storia locale. Una vista panoramica sulla città e sulle colline circostanti fa da cornice ideale a un’esperienza culturale completa.

Castello di Rocca Grimalda, Rocca Grimalda (AL)

Sul crinale delle colline monferrine in Piemonte, il Castello di Rocca Grimalda offre visite guidate alle 15:30 e 17:00. Il biglietto da 15 € comprende un calice di vino biologico prodotto dall’azienda Rocca Rondinaria, accompagnato dall’esperienza dei giovani vignaioli Giovanna e Lucesio. Tra mura antiche, arredi storici e vista mozzafiato, la storia si mescola al gusto e al territorio.

Castello di Serralunga d’Alba, Serralunga d’Alba (CN)

Tra i manieri medievali meglio conservati del Piemonte, il Castello di Serralunga d’Alba è aperto per visite guidate ogni ora dalle 10:30 alle 17:30. L’ingresso costa 6 € (ridotto 3 €) e include scale, torri e passaggi segreti che raccontano la vita di corte e la strategia difensiva del XV secolo. Dal mastio si domina un panorama spettacolare sulle colline delle Langhe, punteggiate da vigneti e borghi.

Castello Reale di Govone, Govone (CN)

Eleganza patrizia e architettura barocca contraddistinguono il Castello Reale di Govone, che apre dalle 10:00 alle 12:30 e dalle 15:00 alle 18:00 (ultimo ingresso alle 17:30). Biglietto intero 7 €, ridotto 5 €. I saloni affrescati, le sale da ricevimenti e i giardini rendono la visita una passeggiata tra arte e fasto reale. Un’occasione perfetta per scoprire uno degli angoli più raffinati del Piemonte.

Castello della Manta, Manta (CN)

Celebre per gli affreschi straordinari nella “Sala Baronale”, il Castello della Manta è aperto dalle 11:00 alle 19:00. L’ingresso base è 11 €, ma la visita guidata completa (al costo di 15 €) è consigliata per apprezzare in pieno la profondità artistica del sito. Ogni affresco e ogni stanza rivela la ricchezza del patrimonio visivo medievale del Piemonte.

Castello Falletti di Barolo & WIMU Wine Museum, Barolo (CN)

Un connubio perfetto tra storia e vino: il Castello Falletti di Barolo, sede del WIMU Wine Museum, apre dalle 10:30 alle 19:00. Ticket 9 € (7 € ridotto). Una tappa imperdibile per appassionati di cultura enogastronomica, con esposizioni interattive, contenuti sul vino e panorami da cartolina dominati dai vigneti circostanti.

Castello e Parco di Masino, Caravino (TO)

Nel Torinese, il sontuoso Castello e Parco di Masino apre dalle 10:00 alle 18:00 (ultimo ingresso alle 17:30). Ingresso 15 € (8 € ridotto; gratuito per soci FAI). Tra giardini romantici, terrazze panoramiche affacciate sulle vallate e ambienti nobiliari restaurati con eleganza, la visita è un mix perfetto di relax e bellezza storica.

Castello di Castelguelfo, Chieri (fraz. Pessione, TO)

Il suggestivo Castello di Castelguelfo offre visite guidate alle 11:00 e 15:00. Biglietto a 10 € (6 € ridotto). Saloni affrescati, parco tranquillo e un’atmosfera autentica: ideale per chi cerca un’esperienza intima tra arte e natura.

Torre del Conte Ballada, Castagnole delle Lanze (AT)

Immersa nel cuore del Monferrato, la Torre del Conte Ballada di Saint Robert offre due esperienze: solo risalita (3 €) oppure risalita e calice di vino locale (8 €). Apertura nelle fasce orarie 10:00-12:00 e 15:00-17:00. Dal culmine della torre, si domina il paesaggio vitato del Monferrato, mentre si sorseggia un vino biologico e si assapora la storia del territorio.

Categorie
Arte e cultura Borghi Concerti e festival Consigli eventi mostre spiagge Viaggi

Civitanova Marche: quelle rassegne che nutrono l’anima e il territorio

Diciamolo pure: Civitanova Marche è una piccola perla divisa in due metà che si integrano in modo così perfetto da lasciare senza fiato. La vivace zona costiera, con le sue spiagge premiate con la Bandiera Blu, e il suo splendido borgo medievale che conserva il fascino di un tempo, con le sue stradine acciottolate, le antiche chiese e le mura storiche, raccontano alla perfezione tutto il suo potenziale. Ma c’è qualcos’altro per cui brilla, accendendo il cielo sopra di lei: le rassegne culturali.

Qui le rassegne sono molto più di semplici eventi: sono viaggi nell’anima di un territorio. Partecipare a una mostra all’aperto, assistere a un concerto in una piazza storica o prendere parte a una lettura sotto le stelle significa scoprire un luogo attraverso le sue voci, i suoi sapori, le sue storie. Sono esperienze che trasformano la visita in qualcosa di vivo, autentico, memorabile.

Per chi ama viaggiare con occhi curiosi e cuore aperto, sono l’occasione perfetta per entrare in sintonia con lo spirito di una comunità, cogliendone l’unicità in modo diretto e coinvolgente. E, tra tutte, brilla in particolare Filosofarte, diffusasi anche a livello nazionale, che ha un desiderio pulsante e luminoso nel cuore: creare uno spazio di dialogo e riflessione critica su temi attuali, coinvolgendo voci diverse e pubblico eterogeneo.

Civitanova Marche, un vero hub attrattivo

Occorre dire che la mente dietro Filosofarte (e, in verità, anche dietro ad altre rassegne del territorio) è quella di Gianluca Crocetti, amante e forte sostenitore del panorama turistico e culturale marchigiano, noto per il suo impegno come imprenditore locale, consigliere comunale e promotore di iniziative culturali. Crocetti, che nel Comune di Civitanova Marche ricopre il ruolo di presidente della Commissione Cultura e Turismo e che ha dalla sua parte il lancio di diverse imprese che spaziano dalla ristorazione alle startup tecnologiche, aveva in mente un preciso disegno per la sua piccola città.

Gianluca Crocetti a Civitanova Marche

Quale? Far capire a tutti che Civitanova Marche, luogo dove mare e collina si incontrano in un abbraccio armonioso creando un paesaggio che incanta e invita alla scoperta, poteva trasformarsi in un hub attrattivo per nuovi investimenti e idee. Che poteva crescere e brillare come mai fatto prima d’ora. La stessa amministrazione, quando Filosofarte ha mosso i primi passi, ha voluto sottolineare come la città sia “da sempre aperta alle novità” e abbia un enorme potenziale grazie alla posizione strategica e al suo crescente fascino.

Il boost di Filosofarte al territorio

Ma non solo. L’idea di Crocetti era anche far sì che l’intero territorio beneficiasse della presenza della rassegna, cosa che è in effetti accaduta. Filosofarte si è subito distinta per il supporto alle iniziative imprenditoriali locali: sono nate molte, moltissime collaborazioni con enti e comunità. Gli eventi culturali, non di rado, si tengono all’interno di ristoranti, caffè e stabilimenti balneari, che per l’occasione si trasformano in teatri di cultura.

Gianluca Crocetti

Non a caso, Filosofarte è fatta di luci soffuse, di pagine sfogliate sotto le stelle, di dialoghi che cominciano sui palchi ma si compiono nelle chiacchiere a fine serata. È fatta di parole e riflessioni che si rispecchiano nei luoghi, nelle sue storie, nelle sue diversità. La rassegna vuole dare spazio alle tappe in cui si svolge sottolineando che la filosofia non è solo studio, ma una pratica viva che trae linfa dai panorami mozzafiato o dagli spaccati accoglienti di locali e dimore.

Ogni evento vuol far fiorire domande, stupore, scoperte. Per questo chi cerca un’esperienza che unisce natura, cultura e gastronomia, sa di potersi recare a Civitanova Marche per farsi sorprendere e affascinare, spaziando tra presentazioni di libri, dibattiti con personalità del mondo politico e culturale, performance artistiche e degustazioni enogastronomiche.  Questa rassegna non si accontenta di essere evento, ma riesce a diventare viaggio, incontro, scintilla: un vero e proprio abbraccio tra arte e pensiero, tra bellezza e parola. È una piccola rivoluzione gentile, che sceglie di portare la cultura fuori dai suoi luoghi consueti, per farla respirare tra le vigne e nei borghi.

Da Filosofarte ad Alba Musicale

Avevamo parlato di altre rassegne degne di nota che promuovono il territorio marchigiano e in effetti, ce n’è almeno un’altra che bisogna citare: Alba Musicale, anch’essa ideata da Gianluca Crocetti. Nata nel 2023, Alba Musicale è un format suggestivo pensato per arricchire l’offerta turistica estiva di Civitanova Marche. Si tratta di concerti all’alba sulle spiagge cittadine, uno spettacolo che unisce musica e danza nello scenario naturale del lungomare all’aurora.

Negli scorsi anni l’evento clou, intitolato “Viva la Vida”, si è tenuto alle 5 del mattino del 14 agosto in concomitanza con la settimana di Ferragosto, la più affollata dell’estate. Sul “palco” naturale della spiaggia si sono esibiti artisti di vario genere: il violinista Valentino Alessandrini ha incantato il pubblico suonando “Nessun dorma” di Puccini al sorgere del sole, accompagnato dalle danze della ballerina Giulia Alvear e dalla voce del tenore Augusto Celsi.

All’evento hanno partecipato anche testimonial e ospiti speciali come Alessandro Gattafoni – atleta e volto della Lega Italiana Fibrosi Cistica – giunto simbolicamente in canoa per unirsi al pubblico prima del concerto. L’alba culturale si è completata con una mostra temporanea dell’artista Daria Castelli e una raccolta fotografica di Paolo D’Angelo dedicata ai colori delle albe, oltre a una festa finale animata da giovani ballerini locali e Dj.

Questa iniziativa, definita “poetica e originale”, ha subito superato i confini cittadini: “In tanti mi chiamano da tutta Italia, dicendomi che non vogliono perdersi questo spettacolo”, ha raccontato Crocetti, sottolineando come Civitanova stia lanciando mode culturali imitate altrove. Il format di Alba Musicale con il patrocinio del Comune e della Regione Marche e la collaborazione di associazioni locali e sponsor privati, ha infatti suscitato l’interesse di altre località balneari che vorrebbero replicarlo.

Ciò indica non solo il successo di pubblico dell’evento, ma anche la sua ricaduta in termini di visibilità turistica: Civitanova, grazie a Filosofarte e al suo ideatore Gianluca Crocetti, viene riconosciuta come laboratorio di iniziative innovative che arricchiscono l’esperienza dei visitatori, creando nuovi motivi di attrazione oltre al tradizionale richiamo balneare.

Categorie
Arte e cultura Città d'Arte eventi Firenze mostre Notizie Viaggi

Riapre il Forte Belvedere, dove il panorama su Firenze è mozzafiato

È uno dei punti panoramici più belli di Firenze quello offerto dal Forte San Giorgio, meglio conosciuto come Forte Belvedere. Costruito a partire dal 1590 su progetto di Bernardo Buontalenti per volere di Ferdinando I de’ Medici, ha ospitato per anni diverse mostre contribuendo a sancire la città come piattaforma importante nel panorama artistico internazionale. Qui, infatti, sono state allestite anche le mostre con le sculture di Henry Moore, che nel 1972 fece registrare 350mila presenze, e quella dedicata ad Arnaldo Pomodoro del 1984.

Dal 24 giugno 2025, invece, il suo destino cambia: non più solo sede di mostre temporanee, ma centro culturale con una proposta multidisciplinare capace di coniugare storia, paesaggio, arte contemporanea e musica.

La storia del Forte Belvedere a Firenze

Il Forte Belvedere è un esempio di architettura militare risalente al tardo Cinquecento, caratterizzato dall’assenza di torri e da una pianta poligonale con angoli sporgenti per il posizionamento delle artiglierie. In origine, il forte fu realizzato al limitare del Giardino di Boboli per proteggere la residenza medicea di Palazzo Pitti.

Il belvedere del forte, che non subì mai un assedio, già alla fine del Settecento fu accessibile ai fiorentini che, oggi, lo considerano uno dei luoghi più belli dove godere di una vista mozzafiato su Firenze. Data la sua importanza storica, nel 1901 il Forte Belvedere fu incluso nell’elenco redatto dalla Direzione Generale delle Antichità e Belle Arti quale edificio monumentale da considerare patrimonio artistico nazionale.

Sotto la gestione di Fondazione Mus.E, ossia il circuito che amministra per il comune i musei civici, l’edificio ospiterà eventi durante tutta l’estate quali musica dal vivo, presentazioni di libri, conferenze e iniziative artistiche.

Gli eventi in programma al Forte Belvedere

Dal 24 giugno, in occasione della festa di San Giovanni, patrono della città, fino al 15 ottobre, il Forte Belvedere ospiterà tantissimi eventi promossi dalla Fondazione Mus.e. Come ha dichiarato l’assessore alla Cultura di Firenze, Giovanni Bettarini: “Nessuna mostra è in programma, perché l’idea è quella di presentare al pubblico un calendario dinamico di appuntamenti giornalieri, anziché puntare su un solo, grande evento di richiamo, per sperimentare nuove forme di fruizione e coinvolgimento del pubblico per il quale il Forte Belvedere deve tornare a essere un luogo familiare, con il quale avere consuetudine”.

Tra le iniziative più attese c’è sicuramente la riattivazione della caffetteria panoramica, ribattezzata Belvedere Firenze, con nuovi spazi dedicati agli eventi culturali tra cui concerti e talk, oltre al potenziamento del bookshop. La caffetteria, che riaprirà nei locali delle terrazze il 30 giugno, sarà accessibile tutti i giorni anche oltre l’orario del museo.

Tra le principali novità dell’estate 2025, evidenziamo la rassegna “Forte in Musica”, con un ricco calendario di concerti che cominceranno a partire dal 2 luglio.

Il Forte Belvedere sarà aperto dal martedì alla domenica, dalle 10:00 alle 20:00, con possibilità di chiusure posticipate in caso di eventi. L’accesso sarà gratuito per i residenti di Firenze, mentre tutti gli altri visitatori potranno accedere alle attività culturali e alla struttura pagando un biglietto intero al costo di 5 euro, mentre il ridotto 3 euro.

Categorie
Arte e cultura Città d'Arte eventi Firenze mare Milano mostre Notizie Roma Sardegna Viaggi

Le grandi mostre di giugno in Italia: fotografia, scultura e memoria

Con l’arrivo dell’estate, il panorama culturale italiano si anima di iniziative espositive di altissimo livello. Giugno 2025 si preannuncia come un mese ricco di eventi imperdibili per gli appassionati d’arte e fotografia.

Da Milano a Roma, da Firenze alla Sardegna, passando per l’incantevole Montepulciano, musei e istituzioni culturali accolgono mostre che spaziano dalla fotografia d’autore alla scultura neoclassica, dall’arte contemporanea alla grande pittura del Settecento europeo.

Ecco, allora, una selezione di SiViaggia sulle mostre da segnare in agenda.

Mario Giacomelli. Il fotografo e il poeta

Mario Giacomelli, Caroline Branson da Spoon River, 1958

Fonte: © Archivio Mario Giacomelli

Mario Giacomelli, Caroline Branson da Spoon River

Palazzo Reale di Milano accoglie una delle mostre più significative della stagione: Mario Giacomelli. Il fotografo e il poeta. L’esposizione è parte di un vasto progetto celebrativo che ricorda i cento anni dalla nascita di uno dei più grandi interpreti della fotografia italiana del Novecento. Promossa dal Comune di Milano – Cultura e prodotta in collaborazione con l’Archivio Mario Giacomelli, Rjma Progetti Culturali e Silvana Editoriale, la mostra si pone come uno dei due nuclei fondamentali di un itinerario espositivo più ampio. In parallelo, infatti, a Roma si svolge Mario Giacomelli. Il fotografo e l’artista, allestita al Palazzo delle Esposizioni.

L’allestimento milanese, curato da Bartolomeo Pietromarchi e Katiuscia Biondi Giacomelli, scava nella dimensione lirica dell’opera di Giacomelli ed esplora il suo sguardo poetico e visionario. In questo contesto, la fotografia si fa veicolo di introspezione e contemplazione, strumento con cui l’autore costruisce un linguaggio artistico complesso, in costante dialogo con la pittura, la scultura e la parola scritta.

L’intento della mostra è proprio quello di restituire al pubblico la ricchezza multidimensionale dell’universo giacomelliano, evidenziandone la capacità di superare i confini disciplinari e temporali. Non a caso, entrambe le esposizioni sono state insignite della Medaglia del Presidente della Repubblica, a suggellare la rilevanza culturale dell’iniziativa.

Roma Codex: Albert Watson racconta la Città Eterna

Nella Capitale, un altro gigante della fotografia internazionale è protagonista di un evento di rilievo. Roma Codex è il titolo del progetto espositivo dedicato ad Albert Watson, fotografo scozzese di fama mondiale che, per oltre due anni, ha esplorato la città senza seguire rotte prestabilite, affidandosi al caso e alla forza magnetica della bellezza urbana.

La mostra, ospitata nelle sale del Palazzo delle Esposizioni, propone un corpus di 200 fotografie che restituiscono un ritratto profondo e viscerale di Roma. Le immagini, in bianco e nero e a colori, molte delle quali di grande formato, non seguono un filo tematico convenzionale: sono disposte secondo una logica istintiva, quasi a evocare la libera fruizione con cui l’artista ha attraversato la città.

Volti e architetture, dettagli e panorami si susseguono in un racconto visivo che abbatte le barriere tra intimità e monumentalità, tra quotidiano e solenne. È un gioco di contrappunti e rimandi che mette in scena non soltanto la Roma eterna delle cartoline, ma anche quella viva e palpitante che si nasconde negli angoli meno noti, nei gesti dei suoi abitanti, nelle pieghe del tempo che la attraversa.

Watson, con il suo sguardo inconfondibile, riesce a cogliere l’essenza di un luogo antico e moderno allo stesso tempo, trasformando ogni scatto in una dichiarazione d’amore verso una città che continua a raccontarsi attraverso chi la osserva.

Isole e Idoli

Nel cuore della Sardegna, il Museo MAN di Nuoro inaugura la stagione estiva con una mostra dal forte impatto simbolico e concettuale. ISOLE E IDOLI è un viaggio che parte dalla notte dei tempi per arrivare alle soglie della modernità, mettendo in relazione reperti archeologici e opere d’arte contemporanea, sculture primitive e intuizioni d’avanguardia.

L’allestimento, denso di suggestioni visive e teoriche, accoglie oltre settanta opere che dialogano attraverso i secoli. Dai menhir sardi e le statuette cicladiche alle sculture lignee di Gauguin, fino alle creazioni di artisti moderni e contemporanei provenienti da collezioni europee di primo piano, ogni elemento concorre a costruire un racconto che supera le barriere geografiche e temporali.

Non si tratta di una semplice giustapposizione di stili o epoche. Al contrario, l’obiettivo della mostra è quello di esplorare le radici comuni dell’impulso creativo umano, rivelando come la necessità di rappresentare l’invisibile attraverso forme materiali sia un tratto condiviso da civiltà lontane e da sensibilità contemporanee. Un progetto espositivo che unisce il rigore della ricerca archeologica alla libertà espressiva dell’arte e invita il visitatore a riflettere sul significato profondo delle immagini e dei simboli che ci accompagnano da sempre.

La bellezza e l’ideale

La bellezza e l’ideale, Canova a Brera

Fonte: Ufficio Stampa

La bellezza e l’ideale, Antonio Canova

A Milano, le sale della Pinacoteca di Brera si aprono a una nuova e affascinante narrazione sull’opera di Antonio Canova, protagonista assoluto della scultura neoclassica europea. La mostra La bellezza e l’ideale, inaugurata il 16 maggio 2025, è il risultato della collaborazione tra la storica istituzione milanese e Banca Ifis, che ha reso possibile il recupero e il restauro di dodici busti realizzati dallo scultore veneto, ora finalmente riuniti ed esposti per la prima volta al pubblico milanese.

La rassegna assume un valore duplice: da un lato, celebra la purezza formale e l’armonia delle figure canoviane, dall’altro si inserisce in un progetto di valorizzazione e riallestimento della “grande Brera”, restituendo dignità e nuova vita a una delle sale più importanti del museo, la Sala 1, che non veniva rinnovata dal 2018. Il percorso espositivo offre un viaggio tra arte e mecenatismo, e ricorda il contributo fondamentale di Canova alla didattica dell’Accademia di Belle Arti e al collezionismo pubblico.

A impreziosire ulteriormente l’allestimento è il ritorno della Vestale, capolavoro scolpito da Canova tra il 1818 e il 1819, assente dalla collezione da oltre un secolo.

La mostra include anche preziose miniature in smalto ispirate ai dipinti della raccolta di Giovanni Battista Sommariva, uno dei più fervidi collezionisti dell’artista e figura chiave nella diffusione dell’ideale neoclassico.

Firenze e l’Europa: il Settecento risplende agli Uffizi

A Firenze, le sale del piano terreno degli Uffizi si trasformano in un palcoscenico sontuoso per una delle epoche più affascinanti della storia dell’arte europea. Firenze e l’Europa. Arti del Settecento agli Uffizi è il titolo della mostra curata da Simone Verde e Alessandra Griffo, che riunisce circa 150 opere tra pittura, scultura, arti decorative e grafica, e propone una panoramica ampia e articolata dell’arte del XVIII secolo.

La mostra intende rileggere il ruolo di Firenze all’interno del panorama culturale europeo dell’epoca, inserendo le sue produzioni artistiche in un contesto più vasto e internazionale. Accanto ai capolavori di artisti italiani come Tiepolo, Canaletto e Mengs, troviamo opere di protagonisti della scena francese e spagnola, da Goya a Le Brun, fino alle raffinate miniature di Liotard.

L’esposizione non si limita alla celebrazione formale, ma si arricchisce di episodi curiosi e spettacolari, come il restauro in diretta dello Sposalizio Mistico di Santa Caterina di Pierre Subleyras, visibile al pubblico direttamente in mostra.

Una sezione è dedicata alle “Antichità Erotiche”, un gabinetto ricostruito secondo il gusto illuminista, che getta nuova luce sulle tematiche della sensualità e della rappresentazione del corpo nella cultura settecentesca.

Wangechi Mutu: Poemi della terra nera

Wangechi Mutu: Poemi della terra nera

Fonte: Ufficio Stampa

Wangechi Mutu: Poemi della terra nera

Alla Galleria Borghese di Roma, l’estate si apre con un dialogo audace e suggestivo tra l’arte contemporanea e la classicità. Dal 10 giugno al 14 settembre 2025, la storica residenza cardinalizia ospita la mostra Poemi della terra nera, personale dell’artista keniota-americana Wangechi Mutu, a cura di Cloé Perrone.

L’intervento, concepito appositamente per gli spazi del museo, si sviluppa tra le sale interne, la facciata esterna e i Giardini Segreti, in un percorso che unisce scultura, installazione e poesia visiva. Le opere di Mutu, note per la loro carica simbolica e per l’uso di materiali organici e suggestivi, si inseriscono nel contesto della Galleria con spirito critico e rigenerante, e sfidano l’estetica classica con visioni dirompenti e nuove mitologie.

Il titolo stesso della mostra evoca il legame profondo tra terra e narrazione, tra materia e parola. La “terra nera” diventa metafora di fertilità, di origine e di trasformazione, e si manifesta nelle opere come elemento generativo di forme, storie e ricordi. Il risultato è un’esperienza immersiva, in cui l’antico e il contemporaneo si incontrano su un piano di parità e generano una riflessione aperta sulle possibilità dell’arte di costruire nuovi linguaggi e nuove verità.

Salvador Dalí: Eat Me!

Ecco poi la mostra Salvador Dalí: Eat Me!, allestita a Palazzo Bracci a Montepulciano, che torna accessibile al pubblico dopo un lungo restauro. Un evento che unisce il genio visionario di Dalí con uno dei temi a lui più cari: il cibo come simbolo, ossessione e linguaggio artistico.

La mostra presenta oltre cento opere originali provenienti dalla collezione privata di Beniamino Levi, collezionista e amico personale dell’artista catalano. Sculture, grafiche, oggetti di design e pezzi unici accompagnano il visitatore in un viaggio tra l’inconscio e la materia, tra le pulsioni dell’infanzia e le provocazioni dell’età adulta. Le sale affrescate di Palazzo Bracci diventano così il teatro di un’esplorazione tra eros, nutrimento e desiderio, dove elementi come uova, aragoste, formaggi e fagioli assumono valenze psicoanalitiche, estetiche e persino spirituali.

Attraverso quarant’anni di produzione, dagli anni Trenta agli anni Settanta, Eat Me! racconta un Dalí inedito e profondo, che riflette sul corpo e sui suoi bisogni, sulle trasformazioni della materia e sulla potenza immaginifica dell’arte.

Life in Transit

Life in Transit

Fonte: Ufficio Stampa

Life in Transit, James Hawke

A Genova, tra le architetture rinascimentali e le vedute sul mare che raccontano secoli di storia marittima, prende vita un progetto artistico capace di unire passato e presente, memoria e visione. Si tratta di Life in Transit, la prima mostra personale in Italia di James Hawke, pittore britannico ormai stabilmente inserito nel circuito europeo dell’arte contemporanea, ospitata negli spazi prestigiosi di Villa delle Peschiere.

L’elegante dimora del Cinquecento, uno dei gioielli architettonici più suggestivi della città ligure, diventa il contenitore ideale per accogliere le diciotto opere in mostra, tutte realizzate proprio per questa occasione. La serie di dipinti nasce dal dialogo intimo e poetico che l’artista ha intrattenuto con il paesaggio urbano e naturale di Genova, ma anche con gli interni affrescati e le atmosfere sospese della villa, elementi che hanno influenzato la sua ricerca visiva.

Hawke, noto per il suo stile distintivo che fonde figurazione narrativa e sensibilità cromatica, ha costruito in Life in Transit un omaggio pittorico al Mediterraneo non convenzionale. Le sue figure, spesso colte in momenti di sospensione (tra l’arrivo e la partenza, tra il sogno e il reale) raccontano una condizione di transitorietà che si riflette tanto nel soggetto quanto nella struttura compositiva. I colori vividi, quasi materici, evocano la luce marina, il calore delle spiagge urbane, le geometrie degli scorci liguri e il ritmo delle villeggiature che da sempre popolano l’immaginario mediterraneo.

In queste opere, la “vita in transito” non è solo un tema, ma diventa uno stato d’animo, una condizione esistenziale che si manifesta nei volti assorti, nei gesti appena accennati, nelle posture leggere dei personaggi che abitano le tele. Non vi è alcuna nostalgia, piuttosto una riflessione sul movimento, sulla trasformazione continua del paesaggio umano e architettonico, sullo scorrere del tempo come esperienza visiva.

La scelta di Villa delle Peschiere non è casuale: le stanze, ricche di affreschi e stucchi, stabiliscono un confronto silenzioso e fertile con l’arte di Hawke e creano un ponte temporale tra l’estetica rinascimentale e la sensibilità contemporanea.