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Le più belle mostre da vedere a ottobre in Italia

Per gli appassionati di arte e storia sono tanti gli appuntamenti previsti in Italia a ottobre. Dal Nord al Sud il calendario è fitto di mostre che mirano a celebrare artisti di un lontano passato e talenti più contemporanei, dando la possibilità al pubblico di ammirare la loro opera. Personalità creative diverse che hanno lasciato il segno con il loro stile unico, attraverso varie forme d’arte, dal disegno alla scultura, dalla pittura alla fotografia. Di seguito vi segnaliamo alcune delle mostre in programma che vale la pena visitare da ottobre in poi.

Il Rinascimento a Brescia – Brescia

Dal 18 ottobre 2024 al 16 febbraio 2025 a Brescia si può visitare la mostra su alcuni artisti del Rinascimento al Museo di Santa Giulia. Nello specifico nelle varie sale saranno esposti dipinti di maestri della pittura bresciana che dialogano con oggetti preziosi come armature, strumenti musicali, arazzi. Alessandro Bonvicino, il Moretto, Girolamo Romanino e Giovanni Gerolamo Savoldo sono personalità fondamentali del 500 artistico bresciano e al centro di questa mostra spiccano la poesia, la natura, la musica e sentimenti come l’amore, il desiderio e la fede attraverso le loro opere.

Antonio Ligabue: I misteri di una mente – Roma

Dal 28 settembre 2024 al 12 gennaio 2025 è possibile visitare la mostra Antonio Ligabue – I Misteri di una mente al Museo Storico della Fanteria di Roma. L’esposizione dà uno sguardo sull’artista e la sua opera liberandolo dalle etichette e offrendo ai visitatori una nuova lettura di una mente irrequieta e instabile che ci ha regalato dei veri e propri capolavori. Oltre 30 sculture in bronzo si alternano a 18 dipinti a olio dallo stile incredibile di Ligabue con particolare attenzione al mondo animale che lo ha sempre affascinato.

Il Giro del Mondo in 80 Aquiloni – Cervia

Dall’11 al 22 ottobre ARTEVENTO propone un omaggio al Giappone a Cervia con una grande esposizione denominata Il Giro del Mondo in 80 Aquiloni che rappresenta il gemellaggio tra il Museo dell’Aquilone e il Museo Tako no Hakubutsukan di Tokyo. La mostra avrà luogo al Magazzino del Sale Torre di Cervia dove sarà possibile ammirare aquiloni antichi e contemporanei giapponesi come patrimonio culturale immateriale dell’umanità e simbolo della pace e della sostenibilità ambientale.

Juan Gris

Fonte: Ufficio stampa

Natura Morta di Juan Gris

Henri Cartier-Bresson e l’Italia – Rovigo

Dal 28 settembre 2024 al 26 gennaio 2025 è aperta al pubblico la mostra monografica Henri Cartier-Bresson e l’Italia al Palazzo Roverella di Rovigo. In esposizione 200 fotografie, documenti e numerose opere vintage che raccontano il rapporto del maestro della fotografia francese con il nostro paese, iniziato negli anni Trenta fino agli anni Settanta. Alcune delle foto più memorabili di Cartier-Besson infatti risalgono al suo primo viaggio in Italia con l’amico André Pieyre de Mandiargues e Leonor Fini sulle tracce di Carlo Levi tra l’Abruzzo e la Lucania. In mostra anche servizi per alcune riviste dell’epoca dedicati a Roma, Napoli e Venezia, finendo nella suggestiva Matera.

L’età dell’Oro – Perugia

La Galleria Nazionale di Perugia ospita dal 26 ottobre 2024 al 19 gennaio 2025 la mostra L’Età dell’Oro che espone alcune delle opere di maestri come Duccio di Boninsegna, Gentile da Fabriano, Alberto Burri, Michelangelo Pistoletto, Carla Accardi, Jannis Kounellis, Yves Klein, Andy Warhol, Jean du Vivier e Niccolò di Liberatore. L’oro è considerato il re dei metalli e nell’arte può trasformare un’opera in qualcosa di spirituale e unico. Curata da Alessandra Mammì, questa esposizione comprende cinquanta lavori tra passato e contemporaneo, creazioni che fanno parlare le forme, i simboli, in nome dell’oro.

Capitale del Disegno – Pesaro

Il 22 settembre 2024 è iniziata all’interno del Palazzo Mosca ai Musei Civici di Pesaro la mostra Capitale del Disegno a cura di Anna Cerboni Baiardi. Fino al 17 Novembre 2024 si possono ammirare circa 40 opere grafiche conservate nella Biblioteca Oliveriana, realizzate da artisti come Raffaello, Simone Cantarini, Giovanni Andrea Lazzarini e Federico Barocci. I sistemi multimediali messi al servizio dei visitatori permettono di vivere un’esperienza preziosa e sensoriale attraverso il disegno inteso come potente segno di comunicazione e trasmissione del sapere e delle idee. “I disegni permettono al visitatore di entrare nella dimensione più creativa dell’elaborazione artistica, di ammirare il valore sintetico di una linea o la morbidezza di un segno sfumato, di godere di un’immagine funzionale a un progetto o semplicemente di un esercizio di stile fine a se stesso” ha sottolineato la curatrice.

Helen Frankenthaler

Fonte: Ufficio stampa

Mostra Helen Frankenthaler

Helen Frankenthaler. Dipingere senza regole – Firenze

Palazzo Strozzi a Firenze ospita la mostra dedicata all’artista Helen Frankenthaler dal 27 settembre 2024 al 26 gennaio 2025. In esposizione sono alcune opere realizzate tra il 1953 e il 2002 da questa artista tra le più importanti del XX secolo. La mostra vuole celebrare la pratica innovativa di Helen Frankenthaler attraverso sculture e grandi tele provenienti da collezioni e celebri musei da tutto il mondo. “Con la sua ricerca innovativa, Frankenthaler si è distinta come figura pionieristica nel campo della pittura astratta, ampliandone le potenzialità in un modo che continua a ispirare ancora oggi nuove generazioni di artisti” ha dichiarato Arturo Galansino, Direttore Generale della Fondazione Palazzo Strozzi.

Da Renoir a Picasso, da Mirò a Fontana – Monza

Dal 28 settembre 2024 al 23 febbraio 2025 l’Orangerie della Reggia di Monza si anima di una mostra con ben 12o capolavori del ‘900. La scena artistica europea tra fine ‘800 e il secondo dopoguerra è protagonista attraverso le opere di artisti come Picasso, Cézanne, Chagall, Joan Miró, Alberto Giacometti, Alberto Burri, Lucio Fontana, Henri Toulouse-Lautrec e altri. 120 fogli originali di cui alcuni molto rari, animano un evento espositivo ricco di autori per osservare la storia dell’arte dal punto di vista della stampa d’arte. “Le tecniche di stampa hanno rappresentato un territorio di sperimentazione e sincera espressione del proprio sentire per molti artisti dell’Otto e Novecento. La rarità e bellezza dei lavori esposti ci raccontano come ciascun maestro abbia interpretato le tecniche di stampa piegandole alle proprie esigenze, con risultati sorprendenti” ha spiegato la curatrice Simona Bartolena.

Matisse e la luce del Mediterraneo – Mestre

Presso il Centro Culturale Candiani di Mestre dal 28 settembre 2024 al 4 marzo 2025 è aperta al pubblico la mostra su Matisse, un viaggio tra i capolavori dell’artista francese con particolare attenzione ai luoghi del Mediterraneo che lo hanno ispirato. Pittore della gioia di vivere, delle emozioni e interprete della luce, Henri Matisse ha catturato la bellezza del Mediterraneo in alcune opere  in cui regnano la luce e il colore. La mostra comprende oltre 50 opere organizzate in sette sezioni.

Unseen. Le foto mai viste di Vivian Maier – Monza

Dal 17 ottobre 2024 al 26 gennaio 2025 si può visitare la mostra sulle celebri fotografie di Vivian Maier al Belvedere della Villa Reale di Monza. La famosa artista dell’immagine, pioniera della street photography, è protagonista di una ricca esposizione realizzata da Vertigo Syndrome in collaborazione con diChroma Photography di 22o fotografie in bianco e nero e a colori, divise in nove sezioni. Queste esplorano i temi e i soggetti caratteristici dello stile di Maier, dai ritratti alle scene di strada e personaggi ai margini della società catturati dal suo obiettivo.

Un capolavoro per Milano 2024: Sandro Botticelli – Milano

Dal 29 Ottobre 2024 al 2 Febbraio 2025 al Museo Diocesano Carlo Maria Martini di Milano si potrà ammirare l’Adorazione dei Magi, una delle opere più belle di Sandro Botticelli, pittore del Rinascimento italiano. Dalle Gallerie degli Uffizi di Firenze arriva in Lombardia l’opera realizzata intorno al 1475 per la cappella dedicata ai Magi della chiesa di Santa Maria Novella. La Madonna con il Bambino si trova su un basamento sotto i raggi della luce divina, mentre Giuseppe è assorto alle sue spalle e ai lati ci sono vari personaggi che seguono i Magi.

Miracoli a Milano. Carlo Orsi fotografo – Milano

Palazzo Morando a Milano ospita dal 31 ottobre 2024 al 2 febbraio 2025 la mostra Miracoli a Milano dedicata al fotografo Carlo Orsi con foto che risalgono agli anni Sessanta. Milano è l’oggetto e la musa di immagini tra luci e ombre di un reportage realizzato con strumenti Leica nell’Italia del dopoguerra. 140 opere in bianco e nero dall’archivio personale dell’autore, stampate sotto la sua supervisione, si potranno ammirare con un allestimento attento e suggestivo.

Il Cinquecento a Ferrara – Ferrara

Gli artisti Mazzolino, Ortolano, Garofalo e Dosso sono in mostra al Palazzo dei Diamanti di Ferrara dal 12 ottobre 2024 al 16 febbraio 2025. La mostra porta i visitatori a esplorare il primo Cinquecento a Ferrara, dagli anni del passaggio di consegne dal duca Ercole I d’Este al figlio Alfonso I, fino alla scomparsa di quest’ultimo nel 1534. Le opere esposte alternano sacro e profano, antico e moderno, storia e favola in un mondo figurativo ferrarese da ammirare e vivere.

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Le più belle mostre da vedere a settembre in Italia

Che voi siate appena tornati dalle vacanze o che siate, al contrario, in procinto di concedervi un weekend settembrino di relax in giro per l’Italia, sappiate che dal Nord al Sud non mancano le proposte per chi questo mese è a caccia di mostre, di tutti i tipi.

A settembre, infatti, l’Italia sarà piena di eventi e mostre, sia artistiche che non: ecco le più belle e quelle che la nostra redazione vi consiglia di non perdervi a settembre 2024.

Mark Di Suvero a Todi

In provincia di Perugia, dal  24 agosto al 6 ottobre è visitabile la mostra SPACETIME, dedicata a uno dei massimi scultori attualmente in vita, Mark Di Suvero. La mostra è stata possibile grazie alla collaborazione delle amministrazioni locali con la Fondazione Progetti Beverly Pepper e ha come focus il legame dell’artista Mark Di Suvero con la scultrice Beverly Pepper, con la quale collaborò negli Stati Uniti.

La mostra dedicata al celebre scultore legato all’espressionismo astratto e all’arte ambientale si inserisce all’interno del Festival delle Arti ed è curata da Marco Tonelli. Il percorso ha inizio con l’opera Neruda’s Gate in Piazza del Popolo e prosegue con l’esposizione di diversi dipinti e sculture nella Sala delle Pietre di Palazzo del Popolo.

Todi, con questa iniziativa, conferma il proprio impegno nell’esplorare linguaggi artistici innovativi. L’opera principale esposta sulla piazza è un grande portale rosso alto 8 metri dedicato al poeta cileno Neruda. Dopo la mostra, verrà installato a Todi, nel Parco del Ponte Bailey. Di Suvero, noto per omaggiare varie figure storiche, ha legato la sua arte a un forte impegno politico, esprimendo coinvolgimento emotivo ed esistenziale verso la realtà storica.

La mostra è aperta al pubblico, gratuitamente, nei seguenti orari: dal 24 agosto al 1° settembre, tutti i giorni, 10.30 – 12.30; 16.00 – 19.30; dal 2 settembre, solo venerdì sabato e domenica, 10.30 – 12.30; 16.00 – 19.30.

La fotografia di Salgado a Trieste

A Trieste, il 31 agosto e il 1 settembre 2024, l’Accademia di Fumetto insieme al Comune di Trieste, Civita Mostre e Musei e Contrasto, offriranno ai visitatori della mostra “Sebastião Salgado. Amazônia” un’esperienza artistica unica. Ventiquattro disegnatori creeranno una storia illustrata ispirata all’arte fotografica di Salgado, componendo un’unica illustrazione attraverso la tecnica del piano sequenza. Questo progetto, chiamato Le Terre dell’Arte, mira a unire i continenti dell’arte attraverso linguaggi comuni, con forti impatti emotivi.

La mostra invece, curata da Lélia Wanick Salgado, sarà esposta al Salone degli Incanti di Trieste fino al 13 ottobre 2024, promossa dal Comune di Trieste e organizzata da Civita Mostre e Musei e Contrasto. La mostra è aperta al pubblico dal lunedì alla domenica dalle ore 11.00 alle 20.00, con chiusura settimanale nella giornata di martedì.

Stato di Acre, Amazzonia

Fonte: Sebastião Salgado/Contrasto

Una fotografia sulle tribù amazzoniche di Sebastião Salgado

L’arte della ceramica a Vicenza

Dal 5 settembre all’8 dicembre 2024, il Museo del Gioiello di Vicenza ospiterà una mostra temporanea intitolata “1949-1975: Ceramica tra design e sperimentazione artistica. Una storia parallela alla Fiera dell’Oro”, curata dal Museo Civico della Ceramica “Giuseppe De Fabris” di Nove (VI).

La mostra esplorerà l’evoluzione di una manifattura affascinante ben radicata nel territorio vicentino. Saranno esposte 27 creazioni uniche provenienti dalla collezione della Fiera di Vicenza, premiate durante i concorsi della fiera campionaria tra il 1949 e il 1975.

La Fiera di Vicenza ha svolto un ruolo cruciale nella promozione della ceramica vicentina a livello nazionale e internazionale, attrattiva anche per artisti di fama mondiale. La mostra intende celebrare l’importanza di Vicenza come centro espositivo in occasione del 70º anniversario delle fiere orafe gestite da IEG. L’arte ceramica rappresenta un orgoglio per il territorio e offre al pubblico la possibilità di scoprire questa tradizione artistica.

La mostra sarà inclusa nel biglietto d’ingresso al Museo del Gioiello di Vicenza, che è il primo museo in Italia dedicato esclusivamente all’arte orafa e gioielliera. Il museo offre un percorso suggestivo nella storia della gioielleria italiana attraverso oltre 250 creazioni orafe di varie epoche, insieme a un programma di attività che include itinerari guidati, percorsi didattici, laboratori per bambini e famiglie e workshop creativi per adulti.

La mostra è visitabile nei seguenti orari: dal martedì al venerdì 10:00 – 13:00 e 15:00 – 18:00, sabato e domenica 10:00 – 18:00. 

Le emozioni intense del Titanic a Milano

Dallo scorso 7 agosto a Milano è visitabile la mostra “Titanic: An Immersive Voyage”, dedicata al tragico evento storico del 14 aprile 1912 che ha ispirato il film vincitore di 11 Premi Oscar, Titanic, diretto dal regista James Cameron.

La mostra è ospitata presso l’Exhibition Hub Art Center a Scalo Farini, in via Valtellina 5, a Milano, e sarà aperta al pubblico fino al prossimo 27 ottobre 2024. Distribuita in 13 sale, l’esposizione ha una struttura che esplora le varie sfaccettature del Titanic, considerato un miracolo di meccanica, lusso e tecnologia all’inizio del Novecento. La durata della visita varia tra i 60 e i 90 minuti.

La mostra è adatta a tutte le età, ma l’esperienza VR non è consigliata per bambini sotto i 6 anni e per persone affette da epilessia a causa delle luci stroboscopiche. Il luogo è accessibile ai disabili. La mostra è aperta al pubblico nei seguenti giorni e orari: lunedì, mercoledì, giovedì e venerdì dalle ore 10.00 – 20.00.

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Titanic: An Immersive Voyage, a Milano apre la grande mostra

Dal 7 agosto, apre a Milano una delle mostre più attese dell’anno: “Titanic: An Immersive Voyage”. Un’esperienza multimediale immersiva in cui rivivere quel terribile momento che a distanza di oltre cent’anni ancora ricordiamo come uno dei più gravi naufragi della storia. La mostra racconta di quel fatidico 15 aprile del 1912 quando il Titanic affondò tra le gelide acque dell’Oceano Atlantico settentrionale. Ripercorre vicende, personaggi, aneddoti e segreti di un momento raccontato più volte anche al cinema e alla Tv e che ancora incuriosisce.

Un vero e proprio viaggio nel tempo, fra impattanti riproduzioni sceniche, oggetti autentici, memorabilia e visioni tridimensionali a bordo di quella che fu definita la nave più grande del mondo, soprannominata “l’inaffondabile”. Ancora oggi, ogni moderna nave varata viene paragonata al mitico Titanic. Perché la sua storia non ha mai smesso di affascinare le persone, alcune delle quali hanno addirittura provato a raggiungere il relitto senza successo.

Cosa si vede nella mostra sul Titanic

Sono oltre 300 gli oggetti d’uso comune provenienti da alcune fra le più note collezioni del mondo, recuperati dal Titanic e dalle sue due navi gemelle, l’Olympic e il Britannic. Tra gli stupefacenti reperti in mostra ci sono i documenti della costruzione del Titanic, ma anche i biglietti d’imbarco della compagnia di navigazione White Star Line (oggi, per un posto in prima classe, si sarebbe speso il corrispondente di circa 60mila euro).

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Fonte: Ufficio stampa

La ricostruzione degli ambienti del Titanic nella mostra “Titanic An Immersive Voyage”

E poi, oggettistica appartenente all’equipaggio (dal cappello del capitano alle divise e gli e accessori dei marinai) fino a splendidi elementi del celebre scalone centrale, come uno degli angeli decorativi ispirati alla reggia di Versailles. Ci sono anche delle preziose suppellettili ubicate nelle sale da pranzo e parti del relitto individuate dalla Nave Minia che, incaricata di trovare i dispersi, recuperò molte parti di legno degli arredi, compresi gli scalini dello scalone. E anche tanti reperti che illustrano storie intime e personali di chi da quel viaggio non è più tornato. Fra le lettere recuperate, quella di Thomas Andrews, capo progettista anche lui a bordo nel viaggio inaugurale, scritta alla moglie e alla sua bambina.

La mostra multimediale

Per rendere il viaggio alla scoperta del Titanic davvero indimenticabile, un percorso multimediale permette di calarsi letteralmente nelle profondità dell’oceano e di ripercorrerne la vicenda. Dalla formazione dell’iceberg (iniziata circa 100.000 anni fa) alla fatale collisione, riproducendo i concitati attimi del disastroso incidente attraverso i drammatici messaggi che furono scambiati: racconti e dialoghi di quello che, invece di un film, fu una tragica realtà.

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Fonte: Ufficio stampa

Il modellino del Titanic alla mostra

Proiezioni e riproduzioni in 3D conducono il visitatore a vivere le atmosfere di ogni momento, assistendo agli ultimi attimi di vita del Titanic da una scialuppa di salvataggio, per poi immergersi a bordo di un sommergibile virtuale e scoprire il relitto dell’RMS Titanic così come si mostra oggi sul fondo dell’oceano. Con
Titanic: An Immersive Voyage è possibile scoprire anche gli avvertimenti ignorati, le bizzarre casualità e le decisioni improvvisate che portarono a una fra le più sconvolgenti tragedie di tutti i tempi. Questa volta non al cinema o sul divano di casa, ma da
veri e propri protagonisti.

Dalla realtà alla fiction

In mostra ci sono anche accessori e oggetti di scena provenienti dal set del film “Titanic” di James Cameron che ha visto protagonisti Kate Winslet e Leonardo DiCaprio. C’è anche una delle copie del “Cuore dell’oceano” usate nel film, il magnifico gioiello appartenuto alla protagonista Rose e gettato poi nelle acque. Presenti anche una selezione di scarpe e accessori indossati dalla protagonista nel film del 1997 e la T-shirt bianca indossata da Jack/DiCaprio e dell’altro merchandising.

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Fonte: Ufficio stampa

La copia del gioiello Cuore dell’oceano del film “Titanic”

Info utili per visitare la mostra sul Titanic

La mostra Titanic: An Immersive Voyage è visitabile dal 7 agosto al 27 ottobre 2024 all’Exhibition Hub Art Center di Scalo Farini di via Valtellina, 5, Milano. Nelle 13 sale vengono sviluppate le tante sfumature di quello che, a inizio Novecento, fu concepito come un miracolo di meccanica, lusso e tecnologia. La visita dura tra i 60 e i 90 minuti
La mostra è adatta a tutte le età. L’esperienza VR non è adatta ai bambini sotto i 6 anni e alle persone affette da epilessia a causa delle luci stroboscopiche. Il luogo dispone di un accesso disabili.

Quanto costa Titanic: An Immersive Voyage

Il biglietto intero costa 22,90 euro. Bambini 4-12 anni costa 16,90 euro. Ridotto senior (65+), studenti (13-26) o disabili costa 19,90 euro. È consigliata la prenotazione online. È disponibile un’audioguida.

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Fonte: Ufficio stampa

La mostra multimediale dedicata al Titanic

Come arrivare allo Scalo Farini

Lo Scalo Farini è raggiungibile con la metropolitana M3 Linea gialla scendendo alla fermata Maciachini e poi camminando per circa 850 metri. In alternativa, prendendo il tram numero 4 scendendo alla fermata di via Farini – via Valtellina e camminando per circa 300 metri.

Da 112 anni, questo universo giace a quasi 4.000 metri di profondità, ma anche nell’immaginario collettivo d’intere generazioni. La mostra è un modo per togliersi molti dubbi e scoprire un po’ di più su questa mitica nave, simbolo di un’epoca. Muniti dello stesso biglietto di allora, si parte verso un viaggio fatto di emozioni, per conoscere una storia che rappresentò un’epoca caratterizzata da grandi promesse ed entusiasmo verso il futuro.

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Fonte: Ufficio stampa

La ricostruzione di una cabina del Titanic
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Roma come non l’avete mai vista, l’evento imperdibile

Per una settimana, dall’1 all’8 agosto, alcune delle più belle terrazze romane, con le loro viste panoramiche e le atmosfere suggestive, si trasformano in spazi di incontro e creatività, dove l’arte e la cultura dialogano con la storia. A Roma torna il Festival Altre Piazze, durante il quale dieci location disseminate dal centro alla periferia accoglieranno i visitatori con installazioni, workshop, videoart, mostre, visite multimediali e racconti sonori.

Scoprire Roma da una prospettiva unica

Un modo insolito e originale di scoprire luoghi inediti di Roma altrimenti non accessibili e nello stesso tempo un’occasione imperdibile per ammirare la capitale da una prospettiva diversa e di vivere esperienze uniche. “Le terrazze romane – spiega la direttrice della manifestazione Laura Calderoni – non sono solo spazi in quota, ma veri e propri affacci sulla storia, luoghi da cui è possibile scoprire la stratigrafia di Roma tra passato e presente in una cornice architettonica unica”.

In particolare, tre delle terrazze più suggestive della città si trasformeranno in vere e proprie gallerie a cielo aperto, grazie a un progetto che unisce arte, architettura e installazioni site-specific create da artisti e architetti di fama.

Terrazza dei Laboratori del Teatro dell’Opera al Circo Massimo: un’immersione nel “Selvatico”

La maestosa Terrazza dei Laboratori del Teatro dell’Opera al Circo Massimo si anima con “A radical bend”, un’installazione che invita il pubblico a un’immersione nella natura selvaggia. Realizzata da un team di artisti e artigiani, tra cui Luigi Castelli Gattinara e Davide Paterna, l’opera dialoga con l’architettura industriale della terrazza, creando un contrasto affascinante tra passato e presente. All’interno della grande capriata in cemento armato, scene ispirate al tema del “Selvatico” prenderanno vita grazie alle maestranze dei laboratori del Teatro dell’Opera di Roma.

Terrazza della Scuola Trento e Trieste: un viaggio nel cosmo

Sulla Terrazza della Scuola Trento e Trieste, circondata da splendide cupole romane, l’artista Stanislao Cantono di Ceva e lo studio Piano B Architetti Associati ci invitano a un viaggio nel cosmo. Un’installazione audiovisuale coinvolgente, caratterizzata da sfere fluttuanti e interattive, ci proietta in un paesaggio sonoro suggestivo. Il sound design, curato da Stanislao Cantono di Ceva e Giorgia Dal Bianco, completa l’esperienza immersiva.

Terrazza della Fondazione Scelsi: un’esperienza multisensoriale

La Terrazza della Fondazione Scelsi, con la sua vista mozzafiato sui Fori Imperiali e la Domus di Tiberio, diventa lo scenario di un’esperienza multisensoriale unica. Grazie alla collaborazione tra Laura Calderoni, Leonardo Zaccone e Andrea Graziani, il pubblico sarà coinvolto in un percorso che stimola la vista, l’udito e l’olfatto. Un’occasione per riscoprire la bellezza della città attraverso i sensi.

Nel corso della settimana sarà possibile visitare anche altre location, tra cui le terrazze del Palazzo Fao, del Mausoleo di Romolo al Casale Torlonia, del Palazzo Rhinoceros progettato da Jean Nouvel per Alda Fendi, di Palazzo Mazzoni che offrirà una vista sulla parte orientale della Garbatella, del Liceo Avogadro con una visita astronomica serale con telescopi, del Palazzo Inail affacciata su piazza Venezia, di Palazzo Wedekind.

Il Festival Altre Piazze, completamente gratuito, è un progetto curato e organizzato dall’Associazione Open City Roma / Open House Roma da un’idea di Luigi Castelli Gattinara, promosso da Roma Capitale – Assessorato alla Cultura.

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Le statue di Botero invadono Roma, la mostra diffusa da non perdere

Sono inconfondibili, con le loro braccia tornite, i volti rubicondi e il ventre strabordante, le figure nate dalla maestria dell’artista colombiano Fernando Botero, uno dei più celebri del Dopoguerra: con forme extra-large e corpi rotondi, rappresentano un inno alla vita gioiosa e in armonia, nonché l’espandersi a 360 gradi dell’oggetto nello spazio e l’idea del volume.

Una cifra stilistica inconfondibile che, oggi, torna a essere assoluta protagonista grazie alla mostra diffusa “Botero a Roma” che, fino al primo ottobre 2024, animerà le piazze principali della Città Eterna con otto imponenti sculture in bronzo realizzate nel periodo che va dagli Anni Novanta ai primi Anni Duemila. Curato dalla figlia Lina Botero, il suggestivo percorso espositivo a cielo aperto, si pone anche come un “assaggio” della ricca mostra dedicata all’artista presso le sale di Palazzo Bonaparte a settembre 2024.

“Botero a Roma”: la mostra diffusa che impreziosisce la Capitale

Sono otto le monumentali sculture che vanno a impreziosire alcune tra le più importanti piazze di Roma, vale a dire la Terrazza del Pincio, Largo dei Lombardi, Piazza San Silvestro, Piazza del Popolo, Piazza Mignanelli e Piazza San Lorenzo in Lucina: si tratta di Seated Women, Gatto, Reclining Woman, Seated Woman, Venus Dormida, Horse (with bridles), Standing Man (“Adamo”), Standing Woman (“Eva”).

Un ambizioso progetto out door che mira a restituire al pubblico le inconfondibili opere voluminose di Botero e le evoluzioni per quanto concerne i soggetti e le tecniche.

Le parole della figlia, curatrice della mostra en plein air

La figlia di Botero, curatrice della mostra en plei air lungo le piazze di Roma, ha spiegato: “Botero a Roma rappresenta il primo grande evento che si tiene attorno all’opera di Fernando Botero dopo la sua scomparsa il 15 settembre scorso. Le sculture in bronzo che oggi sono esposte nel centro storico della città, sono state esposte nel tempo in 25 mostre che si sono tenute a Parigi, New York, Hong Kong, Singapore, Berlino, Gerusalemme, Madrid e Buenos Aires. C’è da dire che il legame che unisce l’artista all’Italia trae origine dalla sua passione per la pittura del Quattrocento italiano che ha segnato la sua ricerca, oltre all’aver lavorato per oltre quarant’anni alla scultura in bronzo e marmo a Pietrasanta in Toscana”.

A settembre, la mostra a Palazzo Bonaparte

E mentre le sculture si fanno ammirare nella cornice delle piazze romane, cresce l’attesa per la grande mostra che aprirà il 17 settembre 2024 negli spazi di Palazzo Bonaparte e che sarà visitabile fino al 19 gennaio 2025.

A cura di Arthemisia, raccoglierà sculture, dipinti, acquarelli e disegni realizzati da Botero durante la sua lunghissima carriera: in più, saranno presenti le sue versioni di capolavori della storia dell’arte quali il dittico di Montefeltro di Piero della Francesca, la Fornarina di Raffaello, i ritratti borghesi di van Eyck e di Rubens, e Las Meninas di Velàzquez.

Ma non soltanto: una sala sarà altresì dedicata alla sperimentazione più recente dell’artista colombiano che, a partire dal 2019, dipinse con gli acquarelli su tela, dando vita a opere quasi diafane, derivate da un approccio delicato e dai tratti morbidi.

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Venezia, cosa fare durante la 80^ Mostra internazionale del cinema

Il bello di essere a Venezia durante la Mostra internazionale d’arte cinematografica è saltare da un posto all’altro a caccia di vip. Pochi sono i fortunati invitati alle feste più glam che si svolgono in Laguna durante i giorni del festival (quest’anno inizia il 30 agosto per concludersi il 9 settembre).

Detto, quindi, che i palazzi veneziani più belli, gli hotel cinque stelle, i temporary lounge sponsorizzati da brand del lusso, dagli Champagne alle auto alle riviste di moda e costume, sono off limits per chi non è stato in un’ambitissima lista, non perdetevi d’animo, perché ci sono comunque tantissime cose da fare, scorci della Serenissima da scoprire, che durante questo evento è più bella che mai, e luoghi aperti al pubblico.

Cosa fare a Venezia durante la Mostra del cinema

In occasione dell’80^ Mostra internazionale d’arte cinematografica c’è un ricchissimo calendario di appuntamenti che tengono occupati gli ospiti dopo le proiezioni.

Uno degli eventi più incredibili, legato al nuovo film che vede protagonista l’attore Francesco Favino, “Il comandante”, che ripercorre le gesta del comandante del sommergibile Cappellini della Regia Marina Salvatore Todaro, è l’arrivo di un vero e proprio sottomarino tra le acque della Laguna veneziana. Si tratta del sottomarino Romeo Romei, tuttora impiegato per operazioni militari, e ormeggiato in Riva dei Sette Martiri per tutta la durata della Mostra. Tutti lo possono visitare gratuitamente i giorni 30 e 31 agosto.

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Fonte: ANSA

Il sottomarino Romeo Romei alla Mostra de cinema di Venezia

Vip watching a Venezia

Gli hotel

Riapre in occasione della Mostra del cinema di Venezia l’Hotel des Bains, sul Lungomare Guglielmo Marconi, che ospita due party Campari l’1 e 2 settembre dove sono attesi i cast di “Il comandante” e del film “Adagio”. In entrambi recita Favino, ma sono attesi anche Toni Servillo, Valerio Mastrandrea, Adriano Giannini e Silvia D’Amico.

La spiaggia del des Bains, il Reef Beach Bar, è però il vero cuore della mondanità veneziana, con eventi, party, after party e premiazioni. Come il Next Generation Awards del 5 settembre, che premierà i giovani attori, tra cui forse anche qualcuno del cast di “Mare fuori“, la fiction Tv più seguita degli ultimi anni ambientata nel carcere di Napoli. O il mega evento super glam del 6 che vedrà la presenza della madrina di Venezia 80, Caterina Murino, ex Bond girl in “Casino Royale“.

Riapre anche il lussuosissimo Hotel Excelsior, a qualche decina di metri dall’Hotel des Bains, che ha appena subìto una grossa ristrutturazione, tanto che alcune delle nuove suite vengono inaugurate proprio in occasione del festival. Nella Sala degli Stucchi si terrà la cena finale del 9 settembre, con i vincitori di Venezia 80, ma sarà proiettato anche il nuovo short-film di Marche Film Commission, si terrà anche la premiazione del Filming Italy Best Movie Awards con madrina Laura Chiatti il 3 settembre e sarà consegnato il Green Drop Award, il premio che l’organizzazione Green Cross fondata oltre trent’anni fa dal premio Nobel Mikhail Gorbaciov e introdotta in Italia da Rita Levi Montalcini assegna al film, tra quelli in gara nella selezione ufficiale del Festival, che interpreta meglio i valori della sostenibilità il 6. Feste tutte le altre sere.

Il Sina Centurion Palace a Dorsoduro è una delle altre location dove fare vip watching perché ospita serate private, tra cui il galà del Premio Fondazione Mimmo Rotella l’8 settembre che viene assegnato a un personaggio che, nel corso della sua carriera, si è distinto come grande protagonista del mondo del cinema, lasciando un segno indelebile.

I palazzi veneziani

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Fonte: Ufficio stampa

Il Fondaco dei Tedeschi a Venezia

Sembrano di pizzo i palazzi che s’affacciano sui canali di Venezia. Alcuni dei più belli ospitano eventi con tantissime celebrity. Al Fondaco dei Tedeschi, iconico e storico luxury mall, meta culturale imperdibile di Venezia affacciato sul Canal Grande, gli esperti di make-up danno consulenza personalizzata per l’outfit giusto da indossare sul red carpet per perfezionare rapidamente il proprio look e ottenere l’aspetto migliore, a prova di flash. Mini trattamenti viso, mani, sedute di armocromia e consulenza d’immagine, dopodiché i personal shopper offrono consulenza per completare il proprio look con gli accessori giusti.

La splendida Palazzina Grassi, un lussuosissimo hotel cinque stelle sempre su Canal Grande, i cui interi sono stati disegnati nientemeno che da Philippe Starck, ospita eventi tutti i giorni e feste ogni sera nel Palazzina The Club.

Non lontano, Ca’ Sagredo, a Campo Santa Sofia, una favolosa dimora patrizia appartenuta alla nobile Famiglia Sagredo nonché museo, visto che ospita opere dei Maestri dell’arte del calibro di Giambattista Tiepolo, è la sede di numerosi eventi, primo fra tutti il premio Kineo.

Il Lido di Venezia

Non mancano le location glam anche a Lido, tra terrazze sul mare dove ammirare il panorama e farsi guardare. Tra gli indirizzi imperdibili c’è la M22 Terrazza, sul Lungomare Marconi, con ristorante e lounge bar.

Location super esclusiva, aperta solo ad attori, registi e addetti ai lavori, a pochi passi dal red carpet e dall’ingresso della Biennale, è l’Hollywood Celebrities Lounge del Lido. È qui che da anni si tengono le conferenze stampa ufficiali dei film in concorso e le interviste che spesso vediamo in Tv.

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È l’anno di Perugia, e vi sveliamo il perché

Perugia, città Best in Travel 2023 di Lonely Planet, gioiello architettonico dove si respira arte e storia a ogni passo nonché vivace polo culturale, è una delle mete da inserire nella lista delle vacanze in ogni momento.

Ma, per il 2023, c’è una ragione in più: dal 4 marzo all’11 giugno, in occasione del V centenario della sua morte, la Galleria Nazionale dell’Umbria celebra con una grande mostra Pietro Vannucci (1450 ca.-1523), detto Perugino, il più importante pittore attivo negli ultimi due decenni del Quattrocento.

“Il meglio maestro d’Italia”. Perugino nel suo tempo

La mostra Il meglio maestro d’Italia”. Perugino nel suo tempo, curata da Marco Pierini, direttore della Galleria Nazionale dell’Umbria, e Veruska Picchiarelli, conservatrice del museo, è l’evento di punta delle celebrazioni del centenario del Maestro, assoluto protagonista del Rinascimento.

Il progetto espositivo, che consta di una settantina di opere, propone dipinti del Perugino antecedenti al 1504, l’anno in cui lavorava a due commissioni che segnano il punto più alto della sua straordinaria carriera: la “Lotta fra Amore e Castità“, ora al Louvre di Parigi, e soprattutto lo “Sposalizio della Vergine per la cappella del Santo Anello del Duomo di Perugia, oggi al Musée des Beaux-Arts di Caen (Francia).

La mostra riflette, nella maniera più completa possibile, i passaggi fondamentali del suo percorso artistico: dalle prime collaborazioni nella bottega di Andrea del Verrocchio alle imprese fiorentine che fecero la sua fortuna (come ad esempio le tre tavole già in San Giusto alle Mura, oggi nelle Gallerie degli Uffizi, o la Pala di San Domenico a Fiesole); dagli straordinari ritratti alle monumentali pale d’altare, quali il Trittico Galitzin, ora alla National Gallery di Washington, e il Polittico della Certosa di Pavia, in gran parte alla National Gallery di Londra e ricomposto per l’occasione in via del tutto eccezionale.

I luoghi di Pietro Vannucci a Perugia

Pietro Vannucci detto Perugino, di fama internazionale già a i suoi tempi, è senza dubbio il rappresentante più illustre della pittura umbra.

Nato a Città della Pieve, visse a lungo a Perugia dove ebbe bottega e realizzò alcune delle opere più grandiose: visitare la città nel 2023, oltre alla Mostra a lui dedicata, può essere l’occasione per andare alla scoperta dei luoghi che ne portano tuttora la fulgida impronta.

Su Corso Vannucci, a lui intitolato, il Nobile Collegio del Cambio (antica sede dei cambiavalute) ospita, presso la Sala delle Udienze, i pregevoli affreschi del Maestro che ricevette l’incarico ufficiale di dipingere la Sala nel 1499: partendo dalla volta, eseguì “Allegoria della Fortuna” con il “Trionfo di Apollo” e i pianeti accompagnati dai segni dello Zodiaco.
Lungo le pareti, dipinse il “Trionfo delle Virtù” con la rappresentazione delle quattro Virtù Cardinali e le Tre Teologali, queste ultime accompagnate dalla “Natività” e “Trasfigurazione” di Gesù e da “L’Eterno con Profeti e Sibille”.

A destra dell’ingresso, “Catone Uticense” introduce il ciclo di affreschi e vi è anche un quadretto en trompe-l’œil con l’autoritratto del Perugino.

Ancora in Corso Vannucci, la Galleria Nazionale dell’Umbria custodisce la più vasta collezione al mondo delle opere dipinte dall’artista rinascimentale e dai suoi seguaci mentre Palazzo Baldeschi al Corso conserva l’olio su tela “San Girolamo penitente” e l’olio su tavola “Madonna con Bambino e due cherubini”.

In Piazza Raffaello, la Cappella di San Severo si fregia dell’affresco “Trinità e santi” commissionato in origine a Raffaello nel 1505 dai monaci camaldolesi; egli, dopo aver realizzato una Trinità, dal 1508 è impegnato a Roma e non porta a termine l’opera.
Dopo la sua morte nel 1520, viene chiamato il Perugino a completare l’affresco e lo fa dipingendo sei santi legati all’ordine benedettino: San Girolamo, San Giovanni Evangelista, Santa Marta, San Gregorio Magno, San Bonifacio e Santa Scolastica.

Presso il Monastero di Sant’Agnese, in Via Sant’Agnese, spicca l’opera “Madonna delle Grazie tra due committenti” eseguita per il monastero delle clarisse di Sant’Agnese, comunità di clausura tuttora attiva, mentre la Chiesa di Sant’Agostino, in Piazza Domenico Lupatelli, preserva le copie dello smembrato “Polittico di Sant’Agostino”, le cui tavole originali vennero disperse durante le spoliazioni napoleoniche e oggi si trovano in vari musei del mondo.

Infine, uno sguardo all’Abbazia di San Pietro in Borgo XX Giugno: qui, il museo del monastero ospita “San Mauro, Santa Scolastica, San Pietro Vincioli, Sant’Ercolano e San Costanzo, tavolette appartenenti alla predella che era parte della grande macchina d’altare della chiesa di San Pietro.

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Molto più di una mostra: Londra apre le porte del paradiso

Organizzare un viaggio a Londra, in ogni periodo dell’anno e in tutte le stagioni, è sempre un’ottima idea. La capitale dell’Inghilterra e del Regno Unito, infatti, è una città fervente e dinamica che non smette mai di incantare con quel ricchissimo patrimonio artistico, storico e culturale che gli appartiene.

Le cose da fare e da vedere qui sono tantissime, a partire dal Big Ben, l’iconica torre dell’orologio, passando per l’abbazia di Westminster e l’imponente Palazzo del Parlamento, e proseguendo per il Tamigi e la ruota panoramica London Eye.

Tuttavia, adesso, c’è un motivo in più per raggiungere la cosmopolita città inglese, ed è dato dall’inaugurazione di un’esposizione davvero sorprendente. Molto più di una mostra, Heaven’s Gate è una vera e propria esperienza immersiva che apre le porte del paradiso.

Londra apre le porte al paradiso

Se avete in mente di organizzare un viaggio a Londra questo inverno, allora non potete non inserire nel vostro itinerario anche una visita all’Outernet. Situato nel West End di Londra, questo quartiere interattivo è diventato un vero e proprio punto di riferimento per tutti gli appassionati di tecnologia. Non è solo un’area adibita al divertimento e all’intrattenimento, ma si tratta del più grande spazio espositivo digitale in Europa che ospita i più grandi schermi a LED del mondo.

Schermi di altezze maestose e tunnel esclusivamente di luci a LED diventano così gli strumenti per raccontare, comunicare e condividere l’arte attraverso l’utilizzo della tecnologia. Ed è quello che sta succedendo anche adesso, in occasione dell’inaugurazione dell’opera d’arte immersiva e tridimensionale creata proprio da un artista italiano.

Il suo nome è Heaven’s Gate, ed è l’esibizione che porta la firma di Marco Brambilla. Un capolavoro visivo, immersivo e tridimensionale che viene proiettato, per la prima volta in Europa, proprio negli spazi dell’Outernet di Londra. Molto più di un’esposizione digitale, ma una vera e propria esperienza sensoriale e totale che consente agli ospiti di entrare, idealmente, in un paradiso.

Heaven's Gate

Fonte: Getty Images

Heaven’s Gate, l’arte visiva, immersiva e tridimensionale di Marco Brambilla

Heaven’s Gate, la mostra immersiva di Marco Brambilla

È un capolavoro monumentale, digitale e sensoriale, quello che sta illuminando l’inverno della capitale del Regno Unito e gli spazi dell’Outernet di Londra. Dal 22 gennaio, e fino al 26 febbraio, l’opera dell’artista Marco Brambilla spalancherà le porte del cielo per garantire un accesso a cittadini e viaggiatori che giungeranno nel West End.

Creata come un’esperienza di virtual reality, l’opera si snoda verso l’alto grazie alla presenza di schermi da 16 k che occupano quattro piani dell’edificio. Le proiezioni sono intense, nitide ed emozionali, e rappresentano le ambientazioni tipiche della fabbrica dei sogni di Hollywood. Le immagini sono sontuose e opulenti, ma si tratta di una versione satirica di quelle stesse ambientazioni, che sono così belle, cariche e sature che diventano impossibili da sostenere.

L’opera prende vita all’interno degli spazi attraverso un video collage che presenta psichedeliche e iper saturate che raccontano i momenti iconici della storia del cinema, che salgono verso l’alto e in più livelli, restituendo una sensazione di vertigine e smarrimento e che offre, al contempo, una visione suggestiva e seducente.

Heaven’s Gate, come abbiamo anticipato, è stata inaugurata negli spazi dell’Outernet di Londra e sarà visitabile fine al 26 febbraio.

Heaven's Gate

Fonte: Getty Images

Heaven’s Gate, l’esperienza immersiva all’Outernet di Londra
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Centinaia di palloncini stanno per invadere questa città italiana

Succede che, all’improvviso, varcando la soglia di un edificio ci si ritrova catapultati in un universo onirico, suggestivo e surreale popolato da centinaia di palloncini e sculture gonfiabili che assumono forme e lineamenti inediti e sorprendenti.

È questa l’esperienza che hanno vissuto tutte le persone che, negli scorsi mesi, hanno scelto di entrare in quel mondo, partecipando alla mostra Pop Air di Ballon Museum che ha invaso, con i suoi capolavori suggestivi, le città di Roma e di Parigi.

Ora è il turno della capitale mondiale della moda e del design che, a ridosso delle festività natalizie, vedrà spalancare le sue porte a un’esposizione incredibile, immersiva e interattiva, destinata a incantare. Pronti a partire?

Una mostra imperdibile a Milano

Organizzare un viaggio a Milano è sempre un’ottima idea, perché le cose da fare e da vedere nella metropoli lombarda sono tantissime. Dalla visita del Duomo, simbolo della città e capolavoro di architettura gotica, passando per il convento di Santa Maria delle Grazie, lì dove è conservata L’Ultima Cena di Leonardo da Vinci. E poi ancora i ristoranti stellati, i negozi esclusivi e le gallerie d’arte: Milano non smette mai di stupire.

E questo è vero ancora di più nel periodo di Natale, quando le strade e gli edifici sapientemente addobbati vengono illuminati dalle calde e scintillanti luci delle feste.

Ma c’è un altro motivo per raggiungere Milano a dicembre, quest’anno, ed è l’inaugurazione di una mostra straordinaria che vi permetterà di vivere un’esperienza fantastica, destinata a incantare persone di ogni età. Il capoluogo lombardo, infatti, si prepara a ospitare Pop Air, la mostra itinerante dedicata alla balloon e inflatable art.

Cosa aspettarsi? Un viaggio straordinario all’insegna della creatività e della fantasia che conduce i visitatori all’interno di forme inaspettate e colorate, piccole, grandi e gigantesche, da esplorare, indagare e con le quali interagire.

Balloon Museum - AIRSHIP ORCHESTRA

Fonte: ENESS

Balloon Museum – AIRSHIP ORCHESTRA

Pop Air di Balloon Museum arriva a Milano

L’appuntamento è previsto il 23 dicembre a Milano, giorno dell’inaugurazione, ma la mostra dedicata alla balloon e inflatable art durerà fino al 12 febbraio 2023. Gli spazi sono quelli di Superstudio in via Tortona 27, è qui che saranno ospitate le istallazioni fuori scala di diciotto artisti e collettivi d’arte internazionali.

Le atmosfere ricordano quelle che abbiamo visto a Roma e a Parigi, ma l’allestimento sarà ancora più coinvolgente e sicuramente inedito. In un ambiente di oltre 6000 metri quadrati, numerose opere d’arte apriranno un nuovo e straordinario dialogo emotivo con il pubblico attraverso espressioni artistiche legate al mondo delle mostre interattive. Ci saranno sculture, opere inedite e site specific, tutte installazione inflatable con le quali gli ospiti potranno interagire grazie a un’esperienza immersiva.

Le persone, infatti, sono chiamate a intraprendere un viaggio sensoriale che attraversa le opere, che genera curiosità ma anche riflessioni su temi legati alla contemporaneità.

Sarà possibile passeggiare tra soggetti dalle sembianze antropomorfe e zoomorfe, caratterizzati da dimensioni fuori scala e tinte accese e cangianti, ma ci potrà anche immergere in spazi espositivi dove l’uso dei sensi sarà l’unico modo per orientarsi.

Mare, cielo e pioggia faranno parte di questo viaggio sensazionale, ma assumeranno una veste inedita capace di creare un universo moltiplicato e psicheledico che stimolerà la fantasia di grandi e bambini. Non mancheranno neanche momenti di ironia e leggerezza: lungo la Balloon Strett, infatti, i visitatori potranno scattare selfie memorabili tra opere pop e coloratissime.

Balloon Museum - Silenus

Fonte: Falko Behr

Balloon Museum – Silenus
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Arte sott’acqua: la mostra in fondo al mare è spettacolare

È un vero e proprio mondo da scoprire, quello sommerso, che incanta e stupisce, che si svela un po’ alla volta e che ci lascia senza fiato. Sì perché è proprio lì, in fondo al mare, che esistono luoghi ancora inesplorati che conservano un patrimonio di inestimabile valore che viene nascosto e protetto dall’acqua come fosse un tesoro prezioso.

E in effetti, quei fondali marini, preziosi lo sono per davvero. E non solo perché sono abitati da infinite e variegate specie di flora e fauna marina, ma anche perché tutto intorno si snodano meraviglie inedite e inaspettate che portano la firma di Madre Natura e anche quella dell’uomo. Hotel, ristoranti e acquari, e poi ancora relitti e foreste antichissime, organismi, rocce e sculture.

E poi ci sono le mostre, quelle che svelano un nuovo modo di vivere l’arte. Esposizioni che si trasformano in esperienze immersive, nel senso stretto del termine, e che permettono di vivere in maniera inedita luoghi silenziosi, straordinari e spettacolari. Lì dove la natura incontra l’arte e si trasforma nello scenario magico e suggestivo di un nuovo percorso sensoriale destinato a lasciare senza fiato.

Underwater, la mostra subacquea

Se l’idea di accedere a una mostra in fondo al mare vi entusiasma, allora, non vi resta che segnare in agenda uno degli appuntamenti artistici più incredibili dell’estate. Fino al 23 settembre 2022, infatti, la mostra personale di Mariella Gentile Underwater vi condurrà all’interno del magico scenario dell’Area naturale marina protetta Isole di Ventotene e Santo Stefano.

In questa straordinaria cornice in provincia di Latina, già celebre per l’immenso patrimonio culturale storico e naturalistico che l’ha resa Riserva Naturale Statale e Area Marina Protetta, si snoda un percorso artistico, straordinario ed emozionale che non è paragonabile a nessun’altra esperienza.

Una mostra, accessibile esclusivamente via mare, che porterà i visitatori alla scoperta dei quadri dipinti da Mariella Gentile realizzati con tecniche pittoriche impermeabili e compatibili con l’ambiente marino. Il percorso prende vita sotto l’acqua e può essere effettuato in modalità snorkeling, deep snorkeling oppure attraverso un’immersione con le bombole. A supportare gli ospiti della mostra, nell’accesso alla stessa, c’è il DivingWorld di Ventotene di Valentina Lombardi.

Mostra Underwater di Mariella Gentile

Fonte: ANSA

Mostra Underwater di Mariella Gentile

L’esperienza in fondo al mare

La mostra Underwater di Mariella Gentile, che viene sposa il progetto di rivalutazione del carcere di Santo Stefano, è un’esperienza unica e inedita che vuole essere anche un invito personale a ritrovare se stessi attraverso un contatto ravvicinato e autentico con la natura.

All’interno del parco marino, in un anfiteatro sommerso, sarà possibile toccare con mano le 7 opere della pittrice che sono state collocate sulle pareti rocciose che, in questo caso, assolvono la funzione delle pareti in un museo. Ma non ci sono spazi chiusi o delimitati perché tutto intorno c’è il mare che si perde all’infinito.

Lungo il percorso, poi, i visitatori saranno invitati a scoprire le 32 mele sparse sul fondale dall’artista che completano la mostra.

L’accesso, come anticipato, è esclusivamente via mare. Dopo aver raggiunto il punto esatto della mostra in barca, con partenza dal porto romano di Ventotene, gli istruttori diving conducono i visitatori all’interno del percorso espositivo. Ed è allora che l’esperienza magica in fondo al mare ha inizio.

Mostra Underwater di Mariella Gentile

Fonte: ANSA

Mostra Underwater di Mariella Gentile