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Un viaggio tra sapori e tradizioni: gli eventi imperdibili del 25 aprile

Il weekend del 25 aprile 2025 si preannuncia ricco di eventi e sagre in tutta Italia. Un’ampia varietà di esperienze culturali, enogastronomiche e artistiche sono in programma da nord a sud. Dalle fiere dell’artigianato alle degustazioni di vini, dai mercatini vintage ai festival internazionali: ecco una selezione di 10 imperdibili appuntamenti per celebrare al meglio la Festa della Liberazione.

Mostra Internazionale dell’Artigianato a Firenze

Dal 25 aprile al 1 maggio 2025, la splendida cornice della Fortezza da Basso di Firenze accoglie l’89ª edizione della Mostra Internazionale dell’Artigianato – MIDA. Si tratta di un appuntamento ormai storico che valorizza la sapienza manuale e creativa degli artigiani. L’evento ospita centinaia di espositori provenienti da ogni parte del mondo: maestri vetrai, ceramisti, tessitori, ebanisti, stilisti, incisori, orafi, pellettieri e tanti altri. Oltre alla possibilità di acquistare pezzi unici e autentici, i visitatori potranno assistere a dimostrazioni dal vivo e partecipare a laboratori interattivi pensati anche per i bambini. Un’occasione straordinaria per entrare a contatto con le tradizioni e le innovazioni del “fatto a mano”.

Vinicoli 2025 tra i caruggi di Genova

Il 27 aprile 2025, il cuore pulsante del centro storico di Genova si anima con la nuova edizione di Vinicoli. Questo evento unisce vino, cultura e territorio in un percorso sensoriale davvero suggestivo fatto di 7 tappe e 7 locali. Le antiche viuzze dei “caruggi”, ricche di fascino e storia, diventano così il palcoscenico di un itinerario enogastronomico. Ogni tappa è caratterizzata da vini naturali selezionati provenienti da cantine liguri e nazionali – presente anche una cantina austriaca. Lungo il percorso, ci sarà anche la possibilità di assaggiare lo street food pensato apposta per l’occasione. L’iniziativa non è solo un’opportunità per degustare eccellenze locali, ma anche per vivere la città da un punto di vista intimo e autentico, riscoprendo scorci nascosti, piccole piazze e atmosfere cariche di tradizione.
Il costo della card è di 28 euro e questa da diritto ad accedere al percorso degustazione completo.

Siamo Fritti! evento a Bologna

Dal 24 al 27 aprile 2025, Bologna accende i riflettori su una delle tecniche culinarie più amate d’Italia: il fritto. Con l’evento Siamo Fritti, un viaggio fra i sapori d’Italia, il Grand Tour Italia celebra il cibo di strada in tutte le sue forme più croccanti, saporite e invitanti. Dai cuoppi napoletani alle olive all’ascolana, dalle panelle siciliane al gnocco fritto emiliano e così via con tante altre specialità rigorosamente fritte.

eventi culinari 25 aprile in italia

Fonte: iStock

Panino con panelle

L’evento si svolge all’interno del Grand Tour Italia – un parco esperienziale di 50.000 mq – attrezzato con stand gastronomici regionali. I visitatori potranno comporre il proprio percorso di degustazione grazie ai Passi, i token ufficiali del parco, il tutto in un’atmosfera conviviale, con tanto di musica, intrattenimento e workshop per scoprire i segreti della frittura perfetta. Un appuntamento imperdibile per i food lover e per tutta la famiglia.

Hippie Market ai Castelli Romani

Dal 25 al 27 aprile 2025, l’Hippie Market trasporta il pubblico nell’atmosfera magica e gitana degli anni ’70, nella splendida cornice dei Castelli Romani, e più precisamente presso un nuovo incantevole spazio di 4.000 mq sito in via dei Laghi km 4.0 a Marino in stile deserto messicano. Questo evento colorato e coinvolgente è molto più di un semplice mercatino. Si tratta di un vero e proprio viaggio nel tempo tra bancarelle di abbigliamento vintage, gioielli artigianali, accessori handmade, piante rare, vinili, incensi, lampade, candele, occhiali vintage, poster, illustrazioni, home decor. L’evento vedrà la partecipazione di giovani designers, artigiani, stilisti, illustratori ed artisti, accuratamente selezionati in tutta Italia. Oltre allo shopping, i visitatori potranno assistere a performance artistiche, concerti dal vivo, jam session e attività pensate per i bambini, come il trucca bimbi e laboratori che uniscono i valori del riciclo e la motricità fine, in uno spirito di condivisione, libertà e creatività che richiama il movimento flower power. L’evento si svolgerà dalle 11.30 alle 21.000 e avrà anche spazi dove mangiare come l’autentica “Finca Ibizenca”, creata “para compartir”, con cucina spagnola. Presente anche un’area pic-nic.

Artevento, festival internazionale dell’aquilone, a Cervia

Dal 24 aprile al 4 maggio 2025, la spiaggia di Pinarella di Cervia si trasforma in un teatro a cielo aperto grazie alla 45ª edizione di Artevento, il festival internazionale dell’aquilone – con l’Indonesia come ospite d’onore di quest’anno. Oltre 200 aquilonisti e artisti del vento provenienti da 50 nazioni daranno vita a spettacolari coreografie aeree, tra voli acrobatici sincronizzati, aquiloni giganti, danze nel vento e creazioni artistiche che lasceranno a bocca aperta adulti e bambini. Accanto alle esibizioni si svolgeranno anche laboratori creativi, mostre tematiche e attività ludiche per tutte le età.

evento a cervia per il 25 aprile

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Tanti aquiloni colorati sulla spiaggia al Cervia international kite festival “Artevento”

Nella giornata del 25 aprile sono in programma i seguenti appuntamenti:

  • l’annullo postale dedicato agli 80 anni dalla liberazione,
  • la cerimonia delle bandiere,
  • alle ore 14.00 si terrà il volo collettivo Nickelangelo’s party, in memoria del grande artista e maestro del volo inglese Nick James,
  • i maori dalle ore 15.00 porteranno a Cervia la forza dirompente dell’haka e i loro significativi canti waiata,
  • dalle 16.30 verrà allestita e presentata l’assoluta new entry di questa edizione: Trigon, l’installazione eolica,
  • la giornata del 25 aprile si concluderà poi con lo spettacolo “L’Uomo Calamita” di Circo El Grito.

Sagra della Ricotta a Vizzini

Il 25 aprile 2025, tra i suggestivi paesaggi collinari della provincia di Catania, Vizzini si veste a festa per accogliere una delle manifestazioni gastronomiche più attese della primavera siciliana: la sagra della ricotta. Questa sagra è un vero tributo alla ricotta fresca, autentico emblema della cultura casearia dell’isola. Durante l’evento, i visitatori potranno assaporare la ricotta in tutti i modi: calda appena colata nei tradizionali canestri, accompagnata da pane di grano duro, in ricette dolci e salate come cannoli, cassate, focacce rustiche e ravioli.
Una sagra culinaria ma anche didattica e culturale. I maestri casari locali infatti daranno dimostrazione della lavorazione tradizionale della ricotta, spiegando i segreti di una tecnica che si tramanda da generazioni. Lungo le vie del centro ci saranno mercatini artigianali, spettacoli folkloristici, cortei storici, musica dal vivo e laboratori aperti al pubblico.

Distinti Salumi a Cagli

Nel cuore delle Marche, Cagli, in provincia di Pesaro-Urbino, ospita Distinti Salumi, una manifestazione che celebra la norcineria artigianale italiana. Organizzata in collaborazione con Slow Food Italia e Slow Food Marche, l’evento trasformerà il centro storico di questo paesino marchigiano in un palcoscenico dedicato all’eccellenza gastronomica. Dal 25 al 27 aprile 2025, i visitatori potranno partecipare a degustazioni guidate, laboratori del gusto e incontri con produttori, esplorando così le tradizioni e le innovazioni della produzione di salumi di qualità.
L’inaugurazione è prevista per venerdì 25 aprile alle ore 17 presso il Teatro di Cagli in Piazza Papa Niccolò IV.

Festa dei Pesci Marinati a Comacchio

A Comacchio, la Festa dei Pesci Marinati celebra l’antica tradizione della marinatura del pesce, tipica delle Valli di Comacchio. Dal 25 al 27 aprile 2025, la manifattura dei marinati apre le sue porte per offrire un’esperienza immersiva tra degustazioni, mercatini, visite guidate, musica e laboratori per bambini.
L’evento in provincia di Ferrara valorizza i prodotti ittici locali, come l’anguilla e il cefalo, preparati secondo ricette tradizionali, e regala ai visitatori un viaggio nei sapori autentici del Delta del Po.

Vinum Alba 2025: la più grande enoteca a cielo aperto d’Italia

Dal 25 al 27 aprile e poi dal 1 al 4 maggio 2025, Alba ospita la 47ª edizione di Vinum, la fiera internazionale dei vini del Piemonte. ​
Durante la manifestazione, le piazze e le vie del centro storico si trasformeranno in un’enoteca a cielo aperto, con oltre 700 etichette in degustazione e circa 400 produttori presenti.

degustazioni di vino in italia il 25 aprile 2025

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Degustazione di vini con sommelier in una tradizionale fiera pubblica enogastronomica ad Alba

I visitatori potranno partecipare a degustazioni guidate, masterclass, corsi di cucina e laboratori sensoriali, esplorando le eccellenze vinicole delle Langhe, del Roero e del Monferrato.
Tra le novità del 2025, l’introduzione di un etilometro monouso personalizzato Vinum, incluso nel carnet di degustazione, per promuovere un consumo responsabile. Inoltre l’evento prevede: concerti, visite alla città sotterranea di Alba e passeggiate gourmet tra le colline patrimonio UNESCO.

Fiera di San Marco a Montecchio Emilia

Il 25 aprile 2025, Montecchio Emilia si anima con la tradizionale Fiera di San Marco, uno degli appuntamenti più amati della primavera reggiana. Questa storica fiera, che affonda le sue radici nella cultura contadina e nelle usanze locali, rappresenta oggi un perfetto mix tra tradizione e attualità. Le strade del centro si animeranno con bancarelle di prodotti tipici, degustazioni gastronomiche e stand dedicati all’artigianato locale.
Uno dei fulcri dell’evento è l’esposizione florovivaistica, con una vasta selezione di piante ornamentali, aromatiche e da frutto, ideale per gli appassionati di giardinaggio e per chi vuole dare un tocco di primavera alla propria casa. Non mancheranno attività pensate per i bambini  –  giochi, spettacoli itineranti e attività didattiche. Tra folklore, sapori genuini e convivialità, la Fiera di San Marco è un’occasione speciale per vivere like a local Montecchio Emilia.

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Curiosità eventi pasqua Viaggi

La cometa di Pasqua illumina il cielo: ecco quando vederla e da dove

Siamo abituati ad associare l’immagine della cometa al Natale, ma questa volta la natura vuole stupirci con un evento astronomico di tutto rispetto. Il nome associato alla cometa è C/2025 F2, ma è stata ribattezzata Cometa di Pasqua e sarà visibile anche dall’Italia, spesso ad occhio nudo. Scopriamo insieme quando avviene il fenomeno, le date migliori per osservarla e come non perdere lo spettacolo.

Com’è fatta la cometa di Pasqua

Il 29 marzo 2025 l’astrofisico australiano Michael Mattiazzo, ha scoperto la cometa e l’ha rivelato al mondo con una conferma dell’8 aprile da parte del Minor Planet Center dell’Unione Astronomica Internazionale.

Perché è stata ribattezzata cometa di Pasqua? Nonostante non sia visibile solo in quel giorno preciso, ma per un periodo, la concomitanza con la festività le ha fruttato il simpatico soprannome. La cometa viene riconosciuta come una sfera verde brillante, colore probabilmente provocato dalla presenza del carbonio biatomico nella sua chioma e poi dall’illuminazione del sole.

Per vederla basta un binocolo, ma in condizioni favorevoli ci si riesce persino ad occhio nudo. Nonostante l’allarme dell’astrofisico Gianluca Masi, responsabile scientifico di Virtual Telescope Project, che ha parlato di un’ipotetica disintegrazione che avrebbe messo a repentaglio l’opportunità di vederla, la natura ci fa un regalo enorme ed è invece possibile osservarla godendosi un momento speciale e davvero unico.

Quando e dove vedere la cometa di Pasqua in Italia

Dal 24 al 25 aprile la cometa passerà nel cielo serale e sarà quindi visibile subito dopo il tramonto volgendo lo sguardo a Nord Ovest.

Fino all’inizio di maggio è un ottimo momento per l’osservazione: in questo periodo raggiungerà il perielio, ovvero il punto più vicino al sole e avrà quindi un picco di luminosità. C’è chi ha già avuto la fortuna di vederla: all’alba nel periodo di Pasqua, attorno alle 4 e alle 4:55 era visibile tra le stelle della costellazione di Pegaso. Lo spettacolo proseguirà il primo maggio e nei giorni del 2 e 3 maggio, in cui transiterà tra le stelle delle Pleiadi per poi allontanarsi gradualmente.

Come vedere al meglio la cometa di Pasqua

Se si desidera osservare la cometa di Pasqua 2025 al meglio, la cosa ideale da fare è consultare le mappe stellari e gli aggiornamenti tramite App così da avere certezza di orari e posizioni, poi è fondamentale allontanarsi dalle luci della città come si fa per osservare le stelle e quando il cielo è buio e l’orizzonte è libero, nella zona nord-ovest la sera o nord-est la mattina, è possibile godersi lo spettacolo.

Si riesce spesso ad occhio nudo, ma con un binocolo si colgono in modo più dettagliato chioma e coda regalando un effetto wow che lascia tutti a bocca aperta. Si tratta di un fenomeno davvero raro da non perdere.

Insomma, non ci resta che trovare un luogo buio e lontano dall’inquinamento luminoso della città e procurarci un bel binocolo per poter osservare da vicino uno degli spettacoli naturali più belli che il 2025 vuole regalarci. Non c’è che dire, tra eclissi di luna, eclissi solari e comete l’anno ci sta regalando delle chicche uniche da non perdere.

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Arte e cultura Canada Consigli eventi Nord America Toronto Viaggi

Questo è il momento migliore per visitare Toronto e la temperatura è unica

C’è una città in Nord America che riesce a sorprendere chiunque la visiti, una metropoli capace di mescolare l’eleganza europea con l’energia americana, incastonata tra il lago Ontario e un cielo di vetro e acciaio. Siamo a Toronto, la capitale culturale del Canada, dove ogni stagione racconta una storia diversa e ogni viaggio cambia volto a seconda del periodo in cui si parte; continua la lettura e scopri con noi il clima di Toronto per non farti sorprendere dalle temperature e quando partire per vivere al meglio la città canadese tra eventi, panorami e stagioni indimenticabili.

Clima a Toronto: il fascino delle quattro stagioni canadesi

Toronto non è una città qualunque quando si parla di clima, infatti segue la tipica danza delle quattro stagioni canadesi, ma con una personalità tutta sua grazie alla vicinanza con il lago Ontario che influenza temperature e umidità. Il suo carattere meteo è definito da contrasti netti, tipici delle città nordamericane affacciate sui grandi laghi.

 Qui l’inverno è un affare serio: freddo pungente, giornate limpide e cieli che si colorano di blu cristallino, con temperature che possono scendere ben al di sotto dello zero, toccando facilmente i -10°C o anche di più. Eppure, è proprio sotto la neve che Toronto mostra uno dei suoi volti più affascinanti, tra mercatini natalizi, pattinaggio all’aperto e vetrine scintillanti lungo Yonge Street e Queen Street West.

Poi arriva la primavera, tanto breve quanto intensa è quella stagione di transizione che sa essere tanto capricciosa quanto incantevole. Tra marzo e maggio la città si scrolla di dosso la neve, i parchi si colorano di fiori e la temperatura torna a salire, oscillando tra i 5°C e i 20°C. L’aria profuma di rinascita, le terrazze iniziano a riempirsi e Toronto ritrova la sua vivacità a passo lento.

Il clima nella bellissima città di Toronto

Fonte: iStock

Com’è il clima a Toronto: il periodo migliore per visitarla

L’estate, qui, sa essere sorprendentemente calda: tra giugno e settembre le giornate si allungano, il sole scalda con decisione e le temperature oscillano tra i 20°C e i 30°C, regalando weekend perfetti per scoprire le Toronto Islands o passeggiare lungo la Waterfront promenade, con la skyline della città che al tramonto sembra un quadro impressionista.

Infine, l’autunno, che a Toronto ha il sapore della poesia: il foliage tinge di rosso e oro le chiome degli alberi, l’aria si fa frizzante e le temperature scendono dolcemente da 15°C fino ai primi freddi di novembre, senza mai essere troppo rigide, almeno fino a metà stagione.

Quando andare a Toronto: il periodo perfetto per ogni tipo di viaggiatore

Scegliere quando partire per Toronto dipende tutto da che tipo di viaggio hai in mente. Se cerchi paesaggi da cartolina e un’atmosfera da fiaba, l’inverno ti regalerà emozioni uniche, soprattutto tra dicembre e febbraio, quando la città si veste di luci e neve e i festival invernali riscaldano le strade, nonostante le temperature glaciali.

Se invece preferisci vivere Toronto all’aperto, tra street food, concerti e parchi rigogliosi, allora l’estate è la stagione ideale; da giugno ad agosto la città esplode di vita, i festival si susseguono senza sosta e il clima, caldo ma mai eccessivo, trasforma ogni angolo in una perfetta cartolina urbana.

Per chi ama il compromesso tra bel tempo e tranquillità, la primavera e l’autunno sono le scelte più intelligenti. Aprile e maggio offrono giornate fresche ma piacevoli, perfette per visitare musei e quartieri senza la folla estiva, mentre settembre e ottobre conquistano con la magia del foliage e con eventi come il Toronto International Film Festival, una delle rassegne cinematografiche più importanti al mondo.

Toronto non è mai uguale a se stessa, e proprio per questo non esiste una stagione sbagliata per visitarla. ogni mese offre il suo fascino, ogni quartiere cambia volto con il passare delle stagioni. Il vero segreto? Lasciarsi guidare non solo dal meteo, ma anche dalla voglia di scoprire una metropoli che, stagione dopo stagione, ti farà sentire a casa e in viaggio allo stesso tempo.

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Cosa vedere a Fontanellato, gioiello del Parmense

Ogni borgo ha la sua storia da raccontare e tesori racchiusi tra mura, piazze e vicoli che ci fanno quasi dimenticare in che anno siamo. Un esempio su tutti è Fontanellato, gioiello della Bassa Parmense, che si incontra a 5 Km dalla Via Emilia tra Parma e Fidenza. Capiamo subito che è una località speciale perché è tra quelle contrassegnate dalla Bandiera Arancione del Touring Club, nonché aderente al circuito delle CittaSlow italiane.

A Fontanellato, ogni passo conduce a una piccola meraviglia inaspettata. Il tour tra le bellezze storiche e artistiche del borgo che si lascia visitare a passo lento svela attrazioni imperdibili, da ammirare in ogni periodo dell’anno, specialmente in estate, quando il paese risplende dei colori della campagna e si anima di eventi. Se non avete ancora mai visitato questo paese-gioiello, è arrivato il momento di farlo. Ecco un assaggio della sua storia e una guida delle cose da vedere per non perdervi l’incanto di un luogo davvero speciale.

La storia di Fontanellato

Cominciamo dal nome: da dove deriva? Ebbene, Fontanellato è il toponimo di “Fontana lata”, ovvero grande fontana, così chiamato perché, come detto, il paese si colloca nella cosiddetta Bassa Parmense, tra i fiumi Taro e Stirone. L’ambiente è quello tipico della pianura padana “bassa”, con le vaste coltivazioni estensive e i fontanili o risorgive, alimentati dalle acque sotterranee, coperte da uno strato impermeabile di terreno argilloso.

Le origini del borgo sono da ricercarsi già in epoca preistorica, legate all’insediamento terramaricolo di Castellazzo, emerso tra il 1888 e il 1895 dagli scavi di Luigi Pigorini. Nel X secolo venne costruita una prima fortificazione di origine longobarda che si articolò in seguito in un vero e proprio castrum appartenente alla famiglia Pallavicino dal 1124, probabilmente con scopo esclusivamente militare. Solo intorno alla fine del 1300, con il passaggio della proprietà alla famiglia Sanvitale, cominciò il processo di creazione del centro urbano, oggi conosciuto come Fontanellato.

La Rocca

La maggiore attrazione di Fontanellato è la Rocca Sanvitale, posta al centro della piazza principale. Eretta come fortezza difensiva nel XIV secolo, su un preesistente edificio del XII secolo, è stata trasformata nella residenza dei nobili Conti Sanvitale, che l’hanno abitata per circa sei secoli.

La caratterizzano muri merlati, quattro torri angolari e un ampio fossato alimentato un tempo dall’acqua prodotta da una risorgiva e risistemato all’inizio del XVII secolo dall’architetto parmense Smeraldo Smeraldi. Attraverso un ponte levatoio si accede al cortile interno. Nel 1948 l’ultimo Conte cedette la Rocca con i suoi arredi al Comune, che ha provveduto successivamente a trasformarla in museo, aperto tutto l’anno, con la possibilità di visitare le splendide sale.

Nell’appartamento nobile posto al primo piano della Rocca sono, infatti, conservati arredi e decorazioni risalenti ai secoli compresi tra il XVI e il XIX. Il gioiello più prezioso è la “Saletta di Diana e Atteone”, affrescata da Francesco Mazzola, noto come Parmigianino, dipinta nel 1523-1524 per il conte Galeazzo Sanvitale e sua moglie, Paola Gonzaga, e considerato uno dei capolavori giovanili dell’artista. Diverse sono le interpretazioni date alla saletta nel corso degli ultimi decenni, ma l’ipotesi più accreditata è che fosse una sorta di piccolo “boudoir” o “studiolo” privato di Paola Gonzaga, ritratta nella figura femminile sopra la finestra.

Il Santuario della Beata Vergine del Rosario a Fontanellato

Fonte: iStock

Santuario della Beata Vergine del Rosario, meta di pellegrinaggio

Le chiese, il Teatro Comunale e il parco botanico

Sulla piazza antistante la Rocca affacciano due edifici religiosi: l’Oratorio dell’Assunta, con una splendida sagrestia lignea del 1720, opera di Giulio Seletti, capolavoro del Barocchetto parmense, e la Chiesa tardo-gotica di Santa Croce, al cui interno sono conservati pregevoli dipinti del ‘700.

Da non perdere anche il Teatro Comunale, progettato nel 1681 da Alessandro Sanvitale ma demolito completamente nel 1832, la cui attuale struttura risale al XIX secolo e si basa sul progetto presentato dall’architetto Pier Luigi Montacchini. Di fronte all’ingresso della Rocca ci si imbatte nelle ex scuderie Sanvitale, alle quali è annesso il bellissimo parco botanico con alberi secolari con più di seicento anni, visitabile accedendo alla struttura “In Villa”, inserita nel circuito delle Dimore Storiche Italiane.

Fino al XIX secolo, l’ampio parco secolare era parte integrante del castello e lo collegava all’esterno del paese mediante un accesso privilegiato. All’interno di questo capolavoro botanico, i Conti Sanvitale avevano creato serre fredde, esedre, cineserie e scorci paesaggistici tuttora esistenti. Luoghi che oggi accolgono eventi artistici e proposte ricettive, offrendo un ambiente unico ed esclusivo.

Santuario della Beata Vergine del Rosario

Al di fuori del centro storico di questo grazioso borgo poco distante da Parma, si incontra il Santuario della Beata Vergine del Rosario – sorto su un preesistente oratorio del 1397 – da secoli meta di pellegrinaggio. Il primo nucleo dell’edificio venne costruito nel 1514. Dopo il saccheggio del 1531 e la demolizione del 1543 venne ricostruito il tempio e il monastero, che vennero dedicati a San Giuseppe. Solo dopo il Concilio di Trento venne promosso il culto della Madonna con il titolo di “Regina del Santo Rosario”. La monumentale facciata neobarocca si deve al progetto di Lamberto Cusani, del 1912-13, e all’opera dello scultore Ettore Ximenes, che recuperò anche le statue della facciata del XVIII secolo.

Veduta aerea del Labirinto della Masone

Fonte: iStock @A_Columbo

Labirinto della Masone, il più grande labirinto di piante di bambù al mondo

Labirinto della Masone

Senza allontanarsi troppo dal centro di Fontanellato, si può visitare il più grande labirinto al mondo composto interamente da piante di bambù. Il Labirinto della Masone è uno straordinario parco culturale, concepito dall’editore, bibliofilo, collezionista e designer Franco Maria Ricci, con una caratteristica pianta a stella, che copre 7 ettari di terreno. Inaugurato nel 2015, è il regno di circa 300 mila piante di bambù, alte tra i 3 e i 15 metri e appartenenti a venti specie diverse.

Oltre alle suggestive gallerie vegetali che incorniciano i corridoi del labirinto, offrendo ai visitatori riparo e la sensazione di trovarsi immersi in una dimensione sospesa, il parco ospita un museo con centinaia di opere d’arte datate dal Rinascimento al Novecento e spazi per mostre temporanee eclettiche e sorprendenti, come anche spazi per feste ed eventi cuturali. Le architetture del Labirinto, ispirate alle utopie dei grandi architetti del periodo della Rivoluzione Francese, si integrano armoniosamente con il paesaggio circostante, dando vita a un luogo davvero sublime.

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Arte e cultura eventi Itinerario di una settimana Notizie Torino Viaggi

Torino e il Giubileo 2025: debutta il tavolo interattivo della Sindone

A Torino, il conto alla rovescia per la Festa della Sindone e il Giubileo della Speranza è ormai agli sgoccioli. L’evento “Avvolti”, promosso dalla Chiesa torinese, prenderà il via il 28 aprile e si protrarrà fino al 5 maggio, e trasformerà il cuore della città in un crocevia di spiritualità, tecnologia e cultura.

In piazza Castello, a pochi metri dalla Cattedrale di San Giovanni Battista (storica custode della Sacra Sindone) sorgerà la Tenda di Avvolti: un padiglione temporaneo pensato per regalare ai visitatori un’esperienza immersiva e profondamente simbolica.

Tra le novità più attese dell’iniziativa spicca, senza dubbio, il “tavolo della Sindone”, una sofisticata installazione digitale che promette di rivoluzionare il modo in cui ci si avvicina al misterioso Telo. Non si tratta di una semplice esposizione statica: il tavolo, infatti, è stato progettato per offrire un’esplorazione interattiva e ricca a livello visivo, capace di restituire i dettagli della Sindone in una forma del tutto nuova.

Un’esperienza digitale e immersiva sulla Sindone

Il “tavolo della Sindone” è stato concepito per garantire una lettura approfondita del celebre lenzuolo, con uno sguardo attento tanto agli aspetti storici quanto a quelli visivi.

L’immagine del Telo è riprodotta a grandezza naturale su una struttura orizzontale, pensata per facilitare l’osservazione da parte dei visitatori. Grazie a una raffinata architettura software realizzata da Reply (società leader nel settore della consulenza digitale con un forte legame con il territorio torinese) sarà possibile interagire con la superficie del tavolo, esplorando i punti salienti della Sindone grazie a ingrandimenti, animazioni, didascalie esplicative e approfondimenti audio-visivi.

Il sistema, messo a punto nei giorni scorsi a Reggio Emilia, è stato già testato in vista della sua definitiva installazione a Torino. Il progetto è stato curato con attenzione dalla Commissione diocesana per la Sindone, con la partecipazione di figure di rilievo come Bruno Barberis, Marco Bonatti e Gian Maria Zaccone.

A supervisionare l’aspetto organizzativo dell’intera iniziativa, Eventum, agenzia specializzata nella realizzazione di eventi culturali e museali, rappresentata dalla dottoressa Alessandra Giani.

Una nuova modalità di fruizione della reliquia

Quella proposta con il tavolo interattivo non è soltanto un’innovazione tecnica, ma anche un cambio di paradigma nel modo di raccontare la Sindone al grande pubblico.

Se per secoli il Telo è stato oggetto di venerazione in contesti statici e silenziosi, l’installazione di piazza Castello invita ora a un approccio più dinamico e partecipativo: l’obiettivo è quello di conciliare rispetto e contemplazione con le potenzialità del linguaggio digitale, e mettere a disposizione degli utenti strumenti per comprendere, interrogarsi, e approfondire il significato di un’immagine che ha segnato la storia del cristianesimo.

La modalità multimediale si rivela particolarmente adatta in vista del Giubileo della Speranza, occasione che punta a rilanciare la riflessione sui temi della fede e del cammino personale. “Avvolti” sarà infatti anche un momento di apertura al dialogo tra spiritualità, scienza e nuove tecnologie. Un’occasione, insomma, per guardare alla Sindone non come a un oggetto del passato, ma come a un simbolo vivo e capace di parlare ancora oggi.

Come partecipare all’iniziativa

La partecipazione all’esperienza all’interno della Tenda di Avvolti è gratuita, ma regolata da un sistema di prenotazione online. È necessario riservare il proprio ingresso sul portale ufficiale http://www.avvolti.org. I posti sono limitati, e già a diversi giorni dall’apertura della Tenda le prenotazioni hanno superato le migliaia, a conferma del grande interesse suscitato dall’evento.

L’installazione del tavolo interattivo è prevista nei giorni precedenti l’avvio ufficiale dell’iniziativa. A partire dal 28 aprile, i visitatori avranno quindi la possibilità di immergersi in un’esperienza unica tra spiritualità e innovazione, sotto lo sguardo silenzioso di un Telo che, da secoli, continua a interrogare il cuore dell’uomo.

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Pasqua nel mondo: 5 tradizioni insolite e sorprendenti che (forse) non conoscevi

Pasqua è ormai alle porte: una delle feste più sentite e celebrate del calendario cristiano, capace di unire spiritualità, tradizione e, perché no, anche un pizzico di magia primaverile. La Pasqua si festeggia in ogni angolo del pianeta, dalla Francia all’Australia, passando per le Filippine e la Finlandia, ciascuno con i propri riti, simboli e curiosità.

Alla base della Pasqua cristiana c’è la celebrazione della resurrezione di Cristo, un inno alla vita che rinasce. Ma a questa ricorrenza religiosa, volendo guardare oltre, si intrecciano anche non poche usanze popolari, miti antichi e simboli condivisi. L’uovo, per esempio, è il re incontrastato della Pasqua: rappresenta la vita che si schiude, la rinascita e, non a caso, si lega perfettamente anche all’arrivo della primavera.

Pronti a scoprire come si festeggia la Pasqua nel mondo? Vi portiamo in viaggio tra 5 tradizioni davvero fuori dal comune. Alcune vi faranno sorridere, altre vi lasceranno a bocca aperta.

Australia: il coniglietto? No grazie, qui c’è il Bilby!

In Australia, il simpatico coniglietto pasquale che tanto piace ai nostri bambini sembra non avere molta fortuna. Al suo posto troviamo il Bilby, un piccolo marsupiale dalle orecchie lunghe, simbolo di una campagna di sensibilizzazione ambientale.

Il coniglio, infatti, è considerato una specie invasiva che ha causato non pochi problemi all’ecosistema locale – e per questo è stato praticamente bandito dai simboli associati alla festività di primavera. Così, i dolci di Pasqua sono stati “riformulati”: via libera a cioccolatini a forma di bilby, il cui acquisto contribuisce a finanziare progetti per proteggere questa specie in via d’estinzione. Risultato? Una Pasqua dolce e sostenibile!

Francia: a Haux si cucina un’omelette gigante 

Dimenticate la colazione classica, soprattutto quella dolce: a Haux, nel sud della Francia, il lunedì di Pasqua è sinonimo di una gigantesca omelette comunitaria. Insomma, niente grigliate.

Si parla di oltre 4.500 uova rotte e mescolate in una padella mastodontica, per servire il pranzo a più di mille persone. Ogni famiglia contribuisce portando le proprie uova e la festa si consuma nella piazza principale del paese, tra forchettate, risate e… bis garantito.

Ungheria: Pasqua a secchiate (d’acqua)

In Ungheria, la Pasqua porta con sé una tradizione piuttosto bagnata. Le donne, vestite con abiti tradizionali, vengono simbolicamente “innaffiate” con acqua dagli uomini il giorno di Pasqua.

Anticamente questo gesto era legato a riti di purificazione e fertilità. Oggi, tra secchiate e spruzzi più o meno improvvisi, è diventato un gioco divertente e folkloristico, soprattutto nei piccoli centri. Certo, meglio portarsi un cambio d’abiti.

Finlandia: ecco le streghe di Pasqua

In Finlandia (e in parte della Svezia), la Pasqua si tinge di atmosfere… da Halloween. I bambini si travestono da streghette, con scope e foulard colorati, e vanno di casa in casa a chiedere dolcetti in cambio di benedizioni e auguri.

Questa usanza nasce da un’antica credenza pagana secondo cui, durante la Settimana Santa, le streghe volassero all’isola di Blåkulla per incontrarsi col diavolo. Per scacciarle, si accendevano grandi falò, ancora oggi parte delle celebrazioni.

Papua Nuova Guinea: alberi di Pasqua e sigarette

Anche qui, dimenticate le uova di cioccolato: nelle zone rurali della Papua Nuova Guinea, gli alberi di Pasqua vengono decorati con sigarette e tabacco.

All’esterno delle chiese, ma anche nelle case, si appendono questi “doni” che vengono poi distribuiti tra i fedeli alla fine delle celebrazioni pasquali. Un’usanza lontanissima dalle nostre, ma profondamente radicata nella cultura locale, dove il tabacco ha un forte valore simbolico e sociale.

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Venerdì Santo, le processioni storiche e più famose in Italia

Il 18 aprile 2025 l’Italia si prepara a rivivere uno dei momenti più intensi e sentiti della tradizione cristiana: il Venerdì Santo, giorno della Passione e Crocifissione di Cristo, scandito da processioni sacre che, da nord a sud del Paese, uniscono spiritualità, arte, memoria e forte identità locale. In alcune città, questi riti si ripetono da secoli, coinvolgendo intere comunità in rappresentazioni che sono diventate simbolo di devozione popolare e patrimonio immateriale collettivo.

Tra le celebrazioni più suggestive si distinguono la Giudaica di Laino Borgo, in Calabria e la Processione del Venerdì Santo di Chieti, considerata una delle più antiche d’Europa, ma non solo. A queste si affiancano gli appuntamenti altrettanto emblematici di Enna, Trapani e Savona, che conservano un fascino profondo e scenografico, capace di attrarre fedeli, viaggiatori e studiosi da ogni parte del mondo.

La Giudaica di Laino Borgo: teatro e fede nel cuore del Pollino

Nel borgo calabrese di Laino Borgo, in provincia di Cosenza, la Giudaica rappresenta una delle più spettacolari rievocazioni della Passione di Cristo in Italia. A cadenza biennale, questo evento trasforma il piccolo paese della Calabria in un palcoscenico a cielo aperto, dove ogni angolo – dai vicoli alle piazze – diventa parte integrante di una narrazione sacra, intensa e collettiva.

La rappresentazione si basa su un testo seicentesco tramandato nei secoli e si sviluppa in 19 scene, dalla celebre Ultima Cena al momento della deposizione di Cristo dalla croce. Non si tratta solo di un corteo, ma di un vero e proprio percorso drammaturgico, che attraversa l’intero abitato, guidato dalla partecipazione corale degli abitanti. Ognuno ha un ruolo: attori, costumisti, tecnici e volontari lavorano per mesi alla riuscita di un evento che dura oltre cinque ore e coinvolge più di 200 figuranti.

La forza della Giudaica, infatti, risiede proprio nella sua capacità di fondere spiritualità e teatro, tradizione religiosa e identità civica. L’esperienza è tanto intensa da assumere una valenza quasi catartica per la collettività, capace di parlare anche a chi osserva da semplice spettatore, offrendo peraltro un’occasione per riflettere sul senso della Pasqua attraverso un linguaggio accessibile e profondamente umano.

Chieti e la solennità di una tradizione millenaria

A Chieti, in Abruzzo, si svolge una delle processioni del Venerdì Santo più antiche d’Italia, documentata già nell’anno 842. Organizzata dall’Arciconfraternita del Sacro Monte dei Morti, è diventata nel tempo un vero e proprio simbolo dell’identità cittadina.

Alle ore 19.00 del 18 aprile 2025, dalla Cattedrale di San Giustino, partirà il corteo che attraverserà le vie del centro storico illuminate solo da fiaccole e ceri, creando un’atmosfera raccolta e suggestiva. I membri delle confraternite, incappucciati e vestiti con mantelli tradizionali, portano l’effigie del Cristo Morto e della Madonna Addolorata, accompagnati dalle struggenti note del “Miserere” di Saverio Selecchy, composto nel 1740 ed eseguito da un coro di oltre 160 elementi.

La processione di Chieti è più che una celebrazione religiosa: è un rito collettivo, che coinvolge emotivamente tutta la comunità e richiama ogni anno migliaia di fedeli, turisti e curiosi, affascinati dalla potenza evocativa del silenzio, del canto e del ritmo solenne dei passi.

Enna: la capitale siciliana della Settimana Santa

Nel cuore della Sicilia, Enna si conferma tra le città italiane dove la Settimana Santa assume i contorni più solenni e scenografici, culminando in un Venerdì Santo che rappresenta il momento di maggiore intensità religiosa e partecipazione popolare. La celebrazione richiama ogni anno migliaia di fedeli, visitatori e turisti affascinati dalla potenza visiva e simbolica di un rito tramandato nei secoli.

Il programma del 18 aprile 2025 è denso di appuntamenti che coinvolgono l’intera città. Alle ore 15.00, in tutte le chiese parrocchiali, si tiene lo scoprimento e l’adorazione della Santa Croce, con la celebrazione della Comunione. È il primo momento ufficiale che introduce la liturgia della Passione.

Enna, Venerdì Santo

Fonte: Getty Images

La processione del Venerdì Santo per le strade di Enna

A seguire, alle ore 16.30, dalla Chiesa di San Leonardo parte la processione della Confraternita della Santissima Passione. Lungo il tragitto verso il Duomo, si uniranno progressivamente tutte le altre sedici confraternite storiche della città, secondo un ordine processionale secolare. In uno dei passaggi più toccanti della giornata, tutte renderanno omaggio alla Madonna Addolorata presso l’omonima chiesa, prima che anche quest’ultima confraternita raggiunga il Duomo, dove sarà già stata deposta l’Urna del Cristo Morto, proveniente dalla chiesa del SS. Salvatore.

Il momento culminante della giornata avviene alle ore 19.00, quando dal Duomo di Enna prende avvio la solenne processione generale, con in testa la Spina Santa, antico reliquiario simbolo della Passione, seguito dai simulacri del Cristo Morto e della Madonna Addolorata. Il corteo si snoda attraverso le vie principali della città, creando un’atmosfera carica di silenzio, raccoglimento e devozione.

Il percorso conduce fino al cimitero, dove viene impartita ai confrati e ai fedeli la benedizione con la Spina Santa, uno dei momenti spiritualmente più forti dell’intera Settimana Santa ennese. La processione fa poi ritorno al Duomo, da cui i simulacri del Cristo e della Madonna fanno rientro nelle rispettive chiese, chiudendo un cerimoniale che è insieme rito religioso, evento identitario e patrimonio immateriale della città.

L’intera celebrazione coinvolge oltre 2.500 confrati, vestiti con il tradizionale saio bianco e cappuccio, accompagnati da marce funebri eseguite dalle bande musicali locali. I cittadini assistono in silenzio al passaggio delle statue, tra luci tremolanti, canti, incenso e lacrime. A Enna, la Passione di Cristo diventa un’esperienza comunitaria totale, capace di unire generazioni e di mantenere viva una memoria collettiva radicata nella fede, nella storia e nel sentimento popolare.

Trapani: i Misteri in cammino per 24 ore

A Trapani, il Venerdì Santo assume da secoli le forme solenni e struggenti della Processione dei Misteri, una delle manifestazioni religiose più lunghe, famose e sentite d’Italia. Oggi, 18 aprile 2025, a partire dalle ore 14:00, prende il via dalla Chiesa delle Anime Sante del Purgatorio questo rito millenario, che si svolge per 24 ore ininterrotte, attraversando tutta la città in un intreccio di spiritualità, tradizione e identità popolare.

La processione è composta da diciotto gruppi scultorei detti appunto “Misteri” e da due simulacri, portati a spalla da squadre di portatori al suono lento e cadenzato delle marce funebri eseguite dalle bande cittadine. I Misteri, realizzati in legno e tela tra il XVII e il XVIII secolo, rappresentano in modo drammatico e teatrale le scene della Passione e Morte di Cristo: dal processo di Gesù fino alla deposizione nel sepolcro.

Durante l’intera giornata e la notte del Venerdì Santo, le strade di Trapani si trasformano: le luci si abbassano, le attività si fermano e l’intera città sembra entrare in uno stato di sospensione collettiva. I gesti antichi, i profumi di incenso, il ritmo solenne dei tamburi, le voci dei devoti, i colori tenui dei costumi tradizionali compongono un mosaico di intensa partecipazione emotiva, che coinvolge confraternite, famiglie storiche e centinaia di cittadini.

Savona: i riti secolari della Liguria

A cadenza biennale, anche Savona celebra il Venerdì Santo con una delle processioni più solenni del nord Italia. La Processione del Cristo Morto, risalente al 1600, prenderà il via da piazza Cavallotti alle ore 20.30 (tempo permettendo), dando vita a un evento di profonda fede e intensa partecipazione popolare. Si tratta di un appuntamento tanto atteso non solo dai savonesi, ma anche da numerosi visitatori provenienti da fuori città, attratti dalla suggestione e dalla bellezza della cerimonia.

Venerdì Santo, Savona

Fonte: Getty Images

Tradizionale processione del Venerdì Santo a Savona

La processione si distingue per il suo rigore liturgico e l’eleganza barocca, che le conferiscono un carattere unico. Protagoniste indiscusse sono le 15 casse lignee processionali, veri capolavori d’arte sacra, portate a spalla dalle sei confraternite storiche: Cristo Risorto, Santi Agostino e Monica, Santi Pietro e Caterina, SS. Trinità, Santi Giovanni Battista, Giovanni Evangelista e Petronilla, e Nostra Signora di Castello. Queste confraternite, già esistenti nel Trecento e un tempo insediate sul Priamar, custodiscono e tramandano nei secoli lo spirito di devozione e il legame profondo con la tradizione.

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Pasqua 2025, cosa fanno gli italiani per le feste e i Ponti

Per le vacanze di Pasqua 2025 è boom di prenotazioni in Italia. Dall’ultima indagine condotta da Isnart per conto di Unioncamere e di Enit, risulta che nel periodo pasquale saranno tantissimi i turisti, italiani e stranieri, in giro per l’Italia. Quali sono i trend delle vacanze di Pasqua quest’anno?

I trend di Pasqua 2025

A Pasqua quest’anno saranno molto in voga soprattutto quelle destinazioni fuori dai consueti itinerari turistici. Il trend di prenotazioni più consistente, infatti, è quello del turismo slow nelle aeree interne del nostro Paese, dove si raggiunge oltre il 70% di camere occupate, con una camera su dieci venduta in più rispetto al 2024. Ottimi anche i dati delle prenotazioni nelle città d’arte (63,9%), nelle località di montagna (61,3%) e nelle destinazioni termali (59,6%).

Su questi numeri, incide sicuramente l’apporto del turismo estero. Come rileva Enit, tra marzo e maggio 2025, gli arrivi aeroportuali complessivi in Italia dall’estero sono previsti in aumento del +4,5% rispetto al medesimo periodo del 2024 (6.826.831 rispetto ai 6.534.725, di cui 96% leisure). Il 28,4% di questi flussi è atteso a Roma, sulla scia dell’effetto Giubileo: da notare, infatti, come nel Lazio, in Umbria e nelle Marche il 30% delle imprese associ la crescita della propria clientela all’evento Giubilare, che sembra confermare il proprio valore in termini di attrattività turistica, grazie alla combinazione con le festività di primavera.

Boom di stranieri in Italia

Del 4,5% di stranieri in più in arrivo in questo periodo in Italia, i primi cinque mercati di provenienza per trascorrere le festività nel nostro Paese sono al primo posto i turisti dal Regno Unito, con una quota del 15,1%, seguiti da quelli dalla Germania con il 10,3%, dagli Stati Uniti con l’8,7%, dalla Francia con l’8,8% e dalla Spagna con il 7,7%. I numeri confermano l’attrattività del nostro Paese, che ancora una volta supera nelle scelte dei turisti i competitor francesi, sostiene Isnart: l’Italia registra, infatti, quasi 7 milioni di arrivi contro i 4,5 previsti negli scali aeroportuali transalpini. Circa il 10% delle partenze verso le mete italiane delle vacanze sono il 17 aprile, proprio a ridosso del weekend pasquale.

“Le festività pasquali e i prossimi ponti rappresentano un momento importante per il nostro Paese, meta di vacanzieri provenienti da tutto il mondo”, commenta Ivana Jelinic, Amministratore Delegato Enit. “I numeri ci danno ragione, l’Italia continua a crescere nei diversi comparti del turismo. La nostra offerta è ricca e variegata, dobbiamo proseguire su questa strada per far conoscere sempre più le meraviglie del Made in Italy”. “Un turista su quattro sceglie l’Italia per il buon rapporto qualità/prezzo”, sottolinea Loretta Credaro, Presidente Isnart.

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Pasqua 2025 in Italia, un ricco calendario di eventi speciali e aperture straordinarie

C’è chi ha già preparato le valigie, chi trascorrerà le vacanze di Pasqua in famiglia e chi, invece, non ha ancora fatto programmi. Se fate parte della terza categoria, non disperate: anche restando in Italia ci sono tanti eventi speciali e aperture straordinarie che vi permetteranno di trascorrere al meglio queste giornate. Noi di SiViaggia abbiamo selezionato le iniziative più interessanti da segnare in agenda, per una Pasqua all’insegna della cultura, del divertimento e dell’aria aperta.

Visita guidata e caccia alle uova al Castello di Avio, Trento

Sabato 19, domenica 20 e lunedì 21 aprile 2025, torna l’appuntamento pasquale al Castello di Avio, la suggestiva fortezza situata sulla sommità di uno sperone del Monte Vignola, in Trentino. Qui, dentro le sue mura storiche, sono state organizzate diverse iniziative a partire dalla famosa caccia alle uova, che i bambini possono fare in totale autonomia. Tra il Giardino della Contessa e la terrazza della Casa delle Guardie, invece, troverete la mostra mercato dove 20 produttori e artigiani del territorio esporranno le loro eccellenze. Questa si svolgerà dalle 10:00 alle 18:00 (con ultimo ingresso alle 17:00).

Durante la giornata sarà possibile anche scoprire il maniero con le visite guidate a orario fisso previste alle 11:00, 14:00 e 16:00. L’ingresso al castello compreso di visita guidata e caccia al tesoro costa 13 euro per gli adulti e 8 euro per i bambini e i ragazzi dai 6 ai 18 anni.

Musei aperti a Torino

Chi vuole sfruttare le vacanze di Pasqua per immergersi nelle bellezze culturali italiane può approfittare dell’apertura dei musei. A Torino, per esempio, i Musei Reali saranno aperti anche domenica 20 e lunedì 21 aprile 2025, dalle 9:00 alle 19:00: questa è la vostra occasione per visitare la mostra “Da Botticelli a Mucha. Bellezza, natura, seduzione”, un viaggio nella seduzione e nella bellezza espresse attraverso il mito, la natura e l’universo femminile.

In occasione della Pasqua, anche la Galleria d’Arte Moderna (GAM), il Museo d’Arte Orientale (MAO) e Palazzo Madama saranno aperti con orari prolungati. Domenica 20 aprile (Pasqua) e lunedì 21 aprile fino alle 19:00, mentre venerdì 25 aprile (per la Festa della Liberazione) entrata con tariffa speciale di 1 euro per la collezione e la mostra su Giosetta Fioroni in corso alla GAM dal 16 aprile fino al 7 settembre. Aggiungendo 1 euro, si potranno visitare anche la mostra di Fauso Melotti e quella di Alice Cattaneo.

Anche il Museo Egizio sarà aperto nelle festività pasquali: domenica 20 aprile è prevista l’apertura prolungata dalle 9:00 alle 21.00, così come a Pasquetta, lunedì 21 aprile dalle 9: alle 18:30. Il museo si potrà visitare anche venerdì 25 aprile con orario prolungato dalle 9:00 alle 21:00 e giovedì 1 maggio (Festa dei Lavoratori) dalle 9:00 alle 21.00.

Pasqua nei musei a Roma

Dal 17 al 24 aprile 2025, anche Roma permette di visitare alcuni dei suoi musei e le aree archeologiche gratuitamente, oltre che offrire ai bambini e agli adulti la possibilità di partecipare a laboratori, mostre e visite guidate.

Per quanto riguarda i musei e le aree archeologiche, aperte anche a Pasquetta, l’ingresso è libero per i possessori della MIC Card ai Fori Imperiali, al Circo Massimo, all’Area Sacra di Largo Argentina e al Parco Archeologico del Celio. Le mostre da non perdere, invece, sono “I Farnese nella Roma del Cinquecento” e “Tiziano, Lotto, Crivelli e Guercino” ai Musei Capitolini, la mostra di arte contemporanea “Amano Corpus Animae” al Museo di Roma e la retrospettiva su Franco Fontana all’Ara Pacis.

Se siete interessati ai laboratori e alle visite, invece, per i quali è necessaria la prenotazione, il programma prevede il 17 aprile il laboratorio su Carlo Levi alla Galleria d’Arte Moderna; il 18 aprile la visita interattiva “Piante nella Preistoria” al Museo di Casal de’ Pazzi; il 19 aprile la decorazione delle uova pasquali al Museo della Repubblica Romana; il 20 aprile il laboratorio musicale sull’800 italiano.

Aperture straordinarie a Firenze

Anche a Firenze, Pasqua e Pasquetta 2025 diventano sinonimo di cultura grazie alle aperture straordinarie dei musei e agli ingressi gratuiti in alcune giornate specifiche. Le Gallerie degli Uffizi (che comprendono gli Uffizi, Palazzo Pitti e il Giardino di Boboli) resteranno aperte domenica 20 aprile, mentre lunedì 21 aprile sarà chiuso solo Palazzo Pitti. Il 25 aprile, invece, l’ingresso è gratuito.

Anche i Musei Civici (Palazzo Vecchio, Torre d’Arnolfo, Museo Novecento, Complesso di Santa Maria Novella) saranno aperti con il solito orario il 20 aprile, mentre il 21 aprile sarà chiuso solo il Museo Gino Bartali.

Infine, i Musei del Bargello rimarranno aperti regolarmente secondo i consueti orari. Il 25 aprile, invece, aderiranno all’iniziativa del Ministero della Cultura e saranno eccezionalmente aperti al pubblico con ingresso gratuito, secondo i consueti orari di visita.

Attività pasquali nei musei di Milano

Anche Milano ha organizzato un calendario ricco di attività. Alla Pinacoteca di Brera, domenica 20 alle 15:30, potete partecipare a “Brera e i suoi capolavori”, una visita guidata per tutta la famiglia che vi aiuterà a cogliere tutti dettagli nascosti nei dipinti e per la quale è obbligatoria la prenotazione online.

Al Museo Civico di Storia Naturale, invece, sempre domenica 20, è in programma “Uova sorprendenti”, un laboratorio rivolto a famiglie con bambine e bambini dai 6 ai 10 anni in cui imparare a conoscere la varietà di forme, colori e adattamenti legati alle uova nella natura.

Infine, al Museo Archeologico, sabato 19 aprile, ci sarà “Speciale Pasqua – Viaggio a Cesarea Marittima tra storia e archeologia”: qui, partendo dai materiali esposti nella sezione dedicata a Cesarea Marittima, approfondirete la realtà storica, culturale e religiosa che fece da sfondo alla vita di Gesù.

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Pasqua 2025, dove andranno gli italiani. Le mete top

C’è chi lo chiama “superponte” e chi “Ferraprile”, quello che sta per partire. Il 19 aprile, con la vigilia di Pasqua, prende il via in Italia quel lungo periodo festività e di conseguenti Ponti per cui, con soli sette giorni di ferie, si può partire per un viaggio di ben 16 giorni, che per molti sono più di quelli che farebbero ad agosto.

Il calendario particolarmente favorevole della Pasqua e dei Ponti primaverili del 2025, grazie alla combinazione delle festività pasquali con il 25 aprile e il 1° maggio, infatti, ha dato un forte impulso alle prenotazioni di viaggi. A dirlo è ASTOI Confindustria Viaggi, l’Associazione dei tour operator secondo la quale si registra un incremento dei ricavi del 55% rispetto al 2024. Un dato davvero importante e rassicurante per un settore che in Italia conta per il 10,8% del PIL.

La possibilità di pianificare viaggi più lunghi con pochi giorni di ferie ha creato condizioni ottimali per la programmazione delle vacanze. Naturalmente, il dato di ASTOI si riferisce agli italiani che, per organizzare le loro vacanze, si sono rivolte a tour operator, e si tratta soprattutto di famiglie e coppie. A questi si devono aggiungere tutti coloro che si sono organizzati in modo indipendente. Tra le tante conferme, non mancano anche delle nuove mete inaspettate.

Le mete più richieste dagli italiani per i Ponti

Tra le mete più richieste dagli italiani spicca decisamente il Mar Rosso che, dopo un rallentamento dello scorso anno, riconquista una posizione di vertice nel medio raggio. Località come Sharm el-Sheikh e Marsa Alam tornano ad attrarre il pubblico italiano. Del resto, la vicinanza, il clima ideale tra aprile e maggio e il rapporto qualità-prezzo migliore di sempre sono fattori che influenza la scelta di questa destinazione che resta sempre la numero uno.

Buoni riscontri anche per gli Emirati Arabi Uniti, l’Oman e il Marocco, anche loro raggoiungibili con poche ore di volo, non tutti economici, ma i pacchetti sono sicuramente un vantaggio. C’è però una meta insolita che si distingue tra le scelte degli italiani, grazie soprattutto alla sua offerta culturale ed è l’Uzbekistan. La leggendaria Samarcanda, la mitica Via della Seta e la vivace capitale Tashkent stimolano decisamente la curiosità dei nostri connazionali.

In Europa, si segnalano preferenze di viaggio per i Paesi della Scandinavia e per l’Islanda, dove è ancora possibile ammirare il fenomeno dell’aurora boreale, affiancate da Portogallo e Isole Canarie, scelte per la varietà di esperienze e il clima gradevole.

Sul lungo raggio, invece, è il Giappone a imporsi come destinazione più desiderata, confermando un trend in costante ascesa. Merito anche dei nuovi voli diretti ripartiti di recente dall’Italia e dell’avvio di Expo 2025 Osaka. Seguono, con ottimi risultati secondo ASTOI, le Maldive, seguite dall’Africa con Kenya e Zanzibar, dal Sud-Est Asiatico come Indonesia, Thailandia, India e Cina, non mancano naturalmente gli Stati Uniti, il Messico e, tra le mete caraibiche, spicca soprattutto la Repubblica Dominicana.

Ponte o superponte?

Ma gli italiani davvero approfitteranno dei ponti e delle festività per fare vacanze lunghe 16 giorni? La durata media delle vacanze di Pasqua e dei Ponti, secondo i dati ASTOI, in realtà, si attesta tra i sette e i dieci giorni, con soggiorni di 6-7 giorni per viaggi in Europa e nel medio raggio e di 9-11 giorni per il lungo raggio.

Anche la spesa media varia in base alla destinazione e al tipo di viaggio: si parte da circa 1.500 euro per viaggi in Europa e medio raggio e per i pacchetti villaggio all inclusive, mentre si arriva a più di 3.000 euro per i viaggi su misura a lungo raggio, con punte di oltre 6.500 euro per i viaggi top.

Quanto alla tipologia di vacanza, si conferma l’equilibrio tra soggiorni mare e viaggi itineranti. Cresce l’interesse per tour culturali, itinerari naturalistici e viaggi di gruppo, ma restano centrali anche le esperienze balneari, in particolare verso destinazioni come Maldive ed Egitto. Accanto ai pacchetti classici che comprendono volo + soggiorno in un villaggio turistico, si registra una crescente domanda di vacanze più personalizzabili e arricchite da esperienze autentiche.