Weekend libero e voglia di fare una gita fuori porta? Bologna è sicuramente un’ottima scelta! Una città che va vissuta attraverso tutti i sensi. Si ascolta nel delicato rimbombo dei passi sotto i portici, si ammira tenendo sempre il naso all’insù, si respira nel profumo di ragù che proviene da una finestra aperta e si tocca nelle texture ruvide dei suoi palazzi storici. Un giorno può bastare per innamorarsene, ma solo se sai dove guardare. Ecco cosa vedere a Bologna in un giorno: un itinerario in 10 tappe pensato per esplorare buona parte del centro storico, senza fretta, ma con un buon ritmo per non perderti i punti di interesse più iconici ed emozionanti.
Tappa 1: Piazza Maggiore, il cuore di Bologna
Il nostro itinerario in 10 tappe su cosa vedere a Bologna in un giorno, parte dal cuore della città: Piazza Maggiore. Un rettangolo in pietra chiara che unisce secoli di storia e che si presenta come un palco dove va in scena la vita dei bolognesi. Questa piazza, risalente al XII secolo, è circondata da edifici storici che raccontano la vita politica, economica e spirituale della città, tra cui:
- Basilica di San Petronio: una delle chiese più grandi d’Europa, con una facciata incompiuta, dei dettagli al suo interno che fanno ancora discutere e una storia tutta da raccontare che testimonia le ambizioni e le vicissitudini della città.
- Palazzo d’Accursio: sede storica del comune, al suo interno troviamo il Museo Morandi, dedicato al celebre pittore bolognese e una terrazza panoramica che offre una vista mozzafiato sulla piazza e sul centro storico.
- Palazzo dei Banchi: un elegante edificio costruito a metà del 1500 per conferire alla piazza più uniformità e coprire le retrostanti vie del mercato. Il palazzo deve il suo nome ai “banchi” che esercitavano attività di cambiavalute.
Tappa 2: La fontana del Nettuno, tra storia e segreti
Sul lato di Piazza Maggiore, si apre Piazza del Nettuno, che prende il nome dalla celebre fontana del Nettuno, realizzata a metà 1500 dallo scultore Giambologna. Dal centro della fontana si erge maestoso il dio del mare, Nettuno, con un’altezza di 3,4 metri. Attorno al dio, putti e sirene che rappresentano i fiumi dei continenti di cui si era a conoscenza all’epoca: Danubio, Nilo, Gange e Rio delle Amazzoni. La fontana del Nettuno cela al suo interno uno dei famosi 7 segreti di Bologna. Per scovarlo, dovrai posizionarti su una specifica mattonella dietro il Nettuno (la più scura fra tutte) e, con un gioco ottico, noterai che il pollice della mano sinistra di Nettuno, sembra un’erezione. Questo effetto è stato voluto dallo scultore come segno di protesta nei confronti del clero che criticò l’eccessiva virilità della statua.
Tappa 3: Sala Borsa, un’affascinante sorpresa
Dopo esserti divertito con il segreto del Nettuno, voltati di 90°, ti troverai davanti a una delle sorprese più affascinanti di Bologna: la Sala Borsa. Quella che una volta era la Borsa Valori di Bologna, dove si svolgevano le contrattazioni finanziarie e commerciali della città, oggi è una biblioteca pubblica frequentata da studenti e lettori. Varcata la sua soglia verrai accolto dal salone principale e dal suo ampio pavimento in vetro sotto il quale si possono ammirare i resti archeologici della Bologna romana, con strade e fondazioni che risalgono a duemila anni fa.
Tappa 4: Il Palazzo dell’Archiginnasio, culla dell’Alma Mater Studiorum

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Continuiamo a scoprire il carattere culturale della città – che le è valso il nomignolo di “Bologna la Dotta” – con un’immersione nella sua vita universitaria. A pochi passi da Piazza Maggiore, merita una visita il Palazzo dell’Archiginnasio, uno dei luoghi più simbolici della città, nonché culla della Bologna universitaria. Fu proprio questo edificio a diventare, nel XVI secolo, la prima sede unificata dell’Università di Bologna, l’Alma Mater Studiorum, la più antica del mondo occidentale. Il suo cortile interno è affollato da stemmi araldici che appartengono a professori e studenti illustri provenienti da tutto il mondo. Il ruolo dell’edificio oggi è quello di Biblioteca comunale dell’Archiginnasio, la quale custodisce milioni di volumi.
Tappa 5: Via delle Pescherie Vecchie, tra profumi e sapori
A questo punto della giornata ti sarà sicuramente venuto un certo languorino. Assecondalo passeggiando tra i profumi e i sapori di Via delle Pescherie Vecchie, un luogo dove Bologna si esprime in tutta la sua golosità tra botteghe storiche, piccole taverne, localini e banchi di frutta, salumi e formaggi. Una reminiscenza del vecchio mercato che brulicava di vita e che oggi non è da meno. Fermati per un aperitivo a base di tigelle, taglieri gustosi e un buon calice di vino.
Tappa 6: Le due torri, icone di Bologna
Dopo esserti riempito lo stomaco di delizie, prosegui la tua passeggiata fino alle celebri torri di Bologna. Simboli iconici della città, la Torre degli Asinelli e la Garisenda dominano il centro storico con la loro aria antica e sgangherata. Se vuoi provare l’esperienza di una vista mozzafiato sui tetti caldi e rossi di Bologna, puoi scalare la più alta delle due – la Torre degli Asinelli – affrontando 498 scalini in legno scricchiolanti. La vista ti toglierà il fiato ma, se non te la senti, non ti preoccupare, anche dai loro piedi le torri hanno un impatto davvero imponente.
Tappa 7: I portici di Bologna, patrimonio UNESCO

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Non è un’attrazione che si concentra in un un punto preciso di Bologna ma si snoda per tutta la città, come un sistema circolatorio che la nutre di bellezza. Camminare sotto i portici bolognesi è una vera e propria esperienza. 60 chilometri di percorso coperto, 40 dei quali sono stati dichiarati Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO. Tutti diversi, ma tutti magnifici. A nostro avviso, i più suggestivi sono:
- Il porticato di Via Zamboni: in piena zona universitaria, ha un look vivace e fatiscente, da apprezzare per la sua autenticità.
- Il porticato di Via Farini: l’opposto di quello di Via Zamboni, elegante e signorile, caratterizzato da raffinate boutique e negozietti.
- Il porticato di Strada Maggiore: imponente e maestoso, sorretto da colonne robuste scultoree.
- Il porticato della Basilica di Santa Maria dei Servi: sorprende per il suo soffitto completamente affrescato e per la sua lunghezza. Decisamente tra i più belli del centro.
Se ti trovi ancora nei pressi delle Torri, imbocca il porticato di Strada Maggiore per raggiungere la prossima tappa!
Tappa 8: Piazza Santo Stefano, dove il silenzio si fa mistico
Qualche metro sotto i portici di Strada Maggiore, e ti ritroverai presto in una delle piazze più belle della città: Piazza Santo Stefano. Un luogo in cui il tempo sembra sospeso, dove il brusio della città si affievolisce improvvisamente e tutto viene pervaso da un’atmosfera lenta e calma. La piazza di presenta con una forma irregolare e con un pavimento che pende leggermente. Al suo centro, si apre il complesso di Santo Stefano. Conosciuto come il complesso delle Sette Chiese, è un insieme di edifici religiosi che, un tempo, rappresentava un vero percorso spirituale. Oggi, quello che rimane di questo complesso sono quattro chiese comunicanti che si aprono tra cortili silenziosi, chiostri e cripte. Un luogo dove regna la pace e il silenzio, perfetto per prendersi una pausa dal trambusto della città. Qualsiasi la stagione, qualsiasi sia l’orario, questo è uno dei quei classici posti che ti fanno venire voglia di fermarti un po’ di più di quanto previsto.
Tappa 9: La piccola Venezia e la sua finestrella segreta

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Tra le cose da vedere a Bologna in un giorno, ce n’è una che spiazza per la sua delicatezza: la piccola Venezia. Per poterla vedere, dovrai andare in via Piella, cercare una piccola finestra segreta incassata nel muro e aprirla. Davanti ai tuoi occhi, ti si aprirà uno scorcio da cartolina: il Canale delle Moline che scorre placido tra case dai colori caldi e balconcini fioriti. Quella che oggi sembra una scenetta romantica, un tempo faceva parte di una grande macchina ingegneristica: i canali servivano a portare forza e acqua ai mulini che foraggiavano le industrie tessili della città, rendendo Bologna una delle città più avanzate da un punto di vista tecnologico di tutto il medioevo. Pssst, ti sveliamo una cosa: la finestrella di Via Piella è uno dei 7 segreti di Bologna!
Tappa 10: Il mercato delle erbe, per una gustosa conclusione
Ultima tappa del nostro itinerario delle cose da vedere a Bologna in un giorno è il Mercato delle Erbe! Il luogo migliore per chiudere la giornata con gusto. Situato tra Via Ugo Bassi e Via Belvedere, questo mercato al coperto è uno dei luoghi preferiti dai locals per fare un aperitivo o un’apericena. Questo posto nasce come mercato ortofrutticolo nel 1910 oggi, invece, è uno spazio polifunzionale all’insegna dei sapori della tradizione. All’ingresso svolge ancora il ruolo per cui è nato presentando bancarelle di frutta, verdura, formaggi e salumi. Addentrandosi, invece, il mercato si trasforma e verrai accolto da moderni bistrot, wine bar e trattorie. La tappa perfetta per chiudere questo itinerario in bellezza!
Cosa vedere nei dintorni di Bologna
Se hai un po’ di tempo in più, ci sono alcuni luoghi incredibili a pochi minuti dal centro di Bologna, perfetti per una gita in stile emiliano e per assaporare appieno l’atmosfera della nostra splendida Italia. Ecco la nostra Top 3 (+1) di cose da vedere nei dintorni di Bologna:
- Santuario di San Luca: puoi raggiungerlo a piedi partendo dal centro di Bologna con una camminata sotto il portico più lungo del mondo (o con il trenino turistico dedicato). Terminato il portico e scalati tutti i gradini, arriverai al santuario della Madonna di San Luca, il quale domina la città regalandoti una vista spettacolare suoi suoi tetti.
- Dozza: un piccolo borgo medievale che si distingue per i murales che decorano le sue case. Una specie di atelier d’arte a cielo aperto che merita una passeggiata.
- Rocchetta Mattei: se ti piacciono i castelli, ti consigliamo una visita a Rocchetta Mattei, un castello fiabesco e surreale che incanta per il suo mix di stili gotico e moresco. Questo luogo è un pelo più distante dal centro, ci vuole un’oretta abbondante di auto.
- Vignola: a un’ora da Bologna, Vignola è la gita fuori porta ideale da fare in primavera, quando i ciliegi sono in fiore e l’atmosfera è delicata ed elegante.
Cosa vedere a Bologna se hai un giorno in più a disposizione
Infine, per concludere questa guida, ti lasciamo delle attrazioni extra da aggiungere al tuo itinerario qualora riuscissi a dedicare un giorno in più al tuo soggiorno bolognese. Ecco cosa vedere a Bologna in due giorni, oltre a quello che ti abbiamo già indicato:
- Museo Internazionale e Biblioteca della Musica: collocato nel cuore di Strada Maggiore e all’interno di un elegante palazzo settecentesco, il Museo della Musica conserva spartiti originali, strumenti rari e scambi epistolari tra artisti e compositori che hanno fatto la storia della musica. Un luogo suggestivo che sottolinea l’importanza di questa disciplina per Bologna, la quale – non a caso – è stata denominata Città Creativa UNESCO per la Musica.
- La Casa di Lucio Dalla: restiamo sempre in ambito musicale con una chicca pensata per gli amanti del cantautorato italiano. La casa di Lucio Dalla, in Via d’Azeglio è visitabile su prenotazione e rappresenta uno scrigno di ricordi, strumenti, opere d’arte e oggetti del celebre cantautore scomparso improvvisamente nel 2012. Un viaggio nella mente di un visionario.
- Palazzo Poggi e i musei universitari: una tappa perfetta per gli amanti della scienza naturale e umana. Qui sono custodite le collezioni storiche dell’Università di Bologna, tra cui modelli in cera, strumenti anatomici, mappe e reperti di vario tipo.
- Piazza San Francesco e il Pratello: ultimo luogo d’interesse da aggiungere alla lista di cose da vedere a Bologna in due giorni è Piazza San Francesco e la via del Pratello. La piazza è un luogo amatissimo dai bolognesi per la sua ampiezza silenziosa e l’atmosfera tranquilla che si respira soprattutto nelle ore diurne, ma è altrettanto amata dagli studenti che, alla sera, si ritrovano qui e si divertono a cantare e suonare la chitarra seduti per terra di fronte alla maestosa facciata della chiesa. La piazza si collega a Via del Pratello, un’arteria vivace che pulsa al ritmo di osterie vecchio stile, studenti che si ritrovano nei bar e musica live che proviene dei suoi locali.