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Estate a Roma: concerti estivi ed eventi culturali gratuiti

Roma non si spegne mai, nemmeno d’estate: sono lontani i tempi in cui, ad agosto, la città si svuotava e chi non partiva per le vacanze si trovava a passeggiare per strade deserte, contemplando le serrande abbassate dei negozi. Negli ultimi anni, la Capitale – come tante altre città italiane grandi e piccole – ha saputo reinventarsi, offrendo a turisti e residenti un programma culturale e di intrattenimento sempre più ricco, che rende le serate estive un’occasione unica per vivere la città sotto una luce diversa. Roma si propone come una destinazione capace di competere, per vitalità e offerta culturale, con le località di mare e montagna.

Eventi culturali gratuiti: festival e tanta musica per tutti

Tra le molteplici proposte estive di Roma spiccano i numerosi eventi culturali gratuiti, un’ottima opportunità per chi desidera godersi serate tranquille, magari passeggiando nei quartieri più belli e caratteristici della città, accompagnato da buona musica e intrattenimento di qualità. La cornice unica di Roma, con le sue luci, i suoi tesori e i suoi colori, aggiunge un valore inestimabile a ogni evento.

Un esempio perfetto di intrattenimento estivo romano è la rassegna “Lungo il Tevere… Roma”, che si svolge tra Ponte Sisto e Ponte Garibaldi. Ogni sera, lungo le rive del Tevere, si può assistere a concerti live gratuiti, performance artistiche e spettacoli sotto le stelle. L’atmosfera è magica, con le luci della città che si riflettono sull’acqua e i le note che creano un sottofondo perfetto per una passeggiata serale.

Un altro appuntamento da non perdere è il Festival Testaccio Estate, ospitato presso la Città dell’Altra Economia. Questo evento, che si estende fino a fine estate, è un susseguirsi di musica, spettacoli e street food, tutto rigorosamente ad ingresso libero. L’area di Testaccio, con il suo fascino industriale e la sua vitalità culturale, si trasforma in un punto di riferimento per chi cerca serate all’insegna del divertimento.

Tra le proposte più amate troviamo anche l’Aniene Festival, che si svolge nel parco Nomentano, un salotto urbano lungo le rive del fiume Aniene. Con le sue novanta serate gratuite, il festival offre un mix perfetto di musica, teatro, danza e laboratori. Non mancano aree food e attività per famiglie, il tutto in un’oasi verde nel cuore della città.

La magia della musica classica in scenari unici

Per gli appassionati di musica classica e contemporanea, Roma offre esperienze straordinarie. La Sala Accademica del Conservatorio di Santa Cecilia, con il suo grande organo Walker-Tamburini, è una location d’eccezione che ospita decine di concerti gratuiti. Il repertorio spazia dalla musica classica al jazz, dall’opera alle colonne sonore di film, in un contesto intimo e suggestivo: le sedute rosse, le grandi finestre e il soffitto a cassettoni creano un’atmosfera unica. Al Conservatorio non solo concerti, ma anche incontri con gli autori e masterclass, che offrono un’opportunità di apprendimento per gli appassionati e i curiosi.

Gli amanti dell’organo hanno anche un’altra splendida opportunità: tutti i venerdì alle ore 17:30, a partire da maggio fino a novembre 2025, nella Basilica di Santa Maria ad Martyres in Roma si svolgono i concerti del Festival Internazionale d’Organo, tutti ad ingresso libero. Le melodie dell’organo, nella splendida cornice della basilica del Pantheon, regalano una esperienza unica, respirando spiritualità e storia millenaria.

Non meno affascinante è l’offerta dell’Orto Botanico, che diventa teatro di concerti classici e da camera al calar del sole. I viali verdi e le scenografie naturali dell’Orto creano un contesto ideale per godere della musica in un’atmosfera rilassata e immersa nel verde.

Anche il Teatro di Marcello offre una programmazione di grande interesse, con performance che uniscono musica dal vivo e archeologia. Le serate al Tempietto, che includono spettacoli gratuiti, rappresentano un’esperienza unica per chi desidera vivere l’arte in uno dei luoghi più iconici di Roma.

Opera e cinema all’aperto: un mix di cultura e divertimento

Una vera chicca, gratuita, per gli amanti dell’Opera è il progetto OperaCamion del Teatro dell’Opera di Roma. Questo spettacolo itinerante trasforma un TIR in un vero e proprio teatro mobile, portando la magia dell’opera nei diversi municipi della città. Quest’anno, il celebre “Barbiere di Siviglia” di Rossini sarà il protagonista, regalando al pubblico un’esperienza gratuita e indimenticabile.

Per chi preferisce il cinema, Roma offre anche diverse grandi rassegne all’aperto: fra queste “Il Cinema in piazza”, che si tiene in tre location diverse: Piazza San Cosimato a Trastevere, Parco della Cervelletta a Tor Sapienza e Monte Ciocci a Valle Aurelia. Dal 1 giugno al 13 luglio 2025, saranno proiettati ben 94 film, con 35 incontri e 10 retrospettive, il tutto rigorosamente gratuito. Questo evento rappresenta una vera e propria celebrazione della settima arte e un modo classico ma sempre vincente per passare una serata estiva.

Concerti imperdibili: grandi nomi sotto le stelle

La musica dal vivo è uno dei pilastri dell’estate romana. La rassegna Roma Summer Fest, ospitata all’Auditorium Parco della Musica, propone oltre 70 date con artisti di fama internazionale e italiana. Tra i nomi più attesi di quest’anno figurano Sting, Patti Smith, Skunk Anansie, Alanis Morissette, Nick Cave, Ludovico Einaudi, e molti altri. L’Auditorium, con la sua architettura moderna e le sue eccellenti qualità acustiche, rappresenta una cornice perfetta per questi grandi eventi.

Un’altra rassegna musicale di rilievo è Rock in Roma, che si svolge presso l’Ippodromo delle Capannelle. Questo festival è famoso per portare nella Capitale alcuni dei più grandi nomi della scena rock e pop internazionale. Quest’anno, gli artisti in programma includono Lucio Corsi, Irama, Ghali, Lazza, Tananai e gli Smashing Pumpkins.

Da segnalare anche il Caracalla Fest, con il suo pregiato mix di classico e moderno: da La Traviata e il Don Giovanni fino a Fiorella Mannoia, Riccardo Cocciante, Antonello Venditti e Giovanni Allevi, ma anche un’incursione nel mondo dei musical con West Side Story.

Oltre alle rassegne, numerosi sono i concerti singoli che arricchiscono l’estate romana. Tra gli eventi più attesi troviamo Giorgia alle Terme di Caracalla il 13 giugno, Ed Sheeran allo Stadio Olimpico il 14 giugno, i Duran Duran al Circo Massimo il 15 e 16 giugno, Max Pezzali allo Stadio Olimpico il 23 giugno, Achille Lauro al Circo Massimo il 1 luglio e Marco Mengoni allo Stadio Olimpico il 2 luglio. Questi appuntamenti rappresentano l’occasione ideale per vivere serate di grande musica in alcuni dei luoghi più iconici della città.

Un’estate ricca di emozioni

L’estate romana non è solo un momento per rilassarsi e godere del tempo libero, ma è anche un’occasione per scoprire o riscoprire la città attraverso eventi che celebrano l’arte, la musica, il cinema e la cultura in tutte le sue forme. Complice la rilassatezza delle serate estive e la voglia di stare all’aria aperta, ci si può imbattere in esperienze che durante l’anno non esistono o non vengono considerate: che si tratti di un concerto sotto le stelle, di un film all’aperto o di una passeggiata lungo il Tevere accompagnata da musica dal vivo, l’estate a Roma è un’esperienza indimenticabile che regala emozioni a ogni angolo.

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I più bei festival musicali dell’estate, in location favolose

L’estate 2025 si preannuncia come una stagione ricca di appuntamenti imperdibili per gli amanti della musica dal vivo: dalle spiagge del Mediterraneo ai sentieri delle Dolomiti, dai borghi storici italiani ai grandi palcoscenici europei, il panorama dei festival musicali si presenta più variegato che mai.

Un intreccio di generi, culture e linguaggi sonori che non solo animano le città e i paesi, ma raccontano nuove modalità di vivere lo spettacolo dal vivo, tra paesaggio, esperienze condivise e riflessioni sociali.

Ecco, allora, una panoramica dei principali eventi dell’estate da segnare in agenda.

I Suoni delle Dolomiti

Dal 23 agosto al 1° ottobre, le vette del Trentino ospitano la ventottesima edizione de I Suoni delle Dolomiti, festival che da anni unisce l’esperienza escursionistica all’ascolto della musica dal vivo. La formula è consolidata ma sempre sorprendente: il pubblico e gli artisti raggiungono a piedi luoghi incontaminati tra i monti per assistere a concerti che diventano momenti di comunione con la natura.

Con la direzione artistica del violoncellista Mario Brunello, anche l’edizione 2025 propone un programma eclettico che spazia dalla musica classica al jazz, fino alla canzone d’autore e al teatro musicale. Tra gli artisti attesi figurano nomi come Erlend Øye (Kings of Convenience), Frida Bollani Magoni, Dave Douglas, Carmen Consoli, e Paolo Fresu, che si esibirà insieme a Daniele Di Bonaventura e Pierpaolo Vacca in un trio che promette lirismo e contaminazione sonora.

I concerti diventano così occasione per scoprire i colori cangianti del paesaggio alpino che si avvicina all’autunno, regalando al pubblico esperienze rare e coinvolgenti, dove la musica è ascolto e contemplazione.

Transumare Fest

Edizione 2024 del Transumare Fest in Abruzzo

Fonte: Ufficio stampa Transumare Fest

Edizione 2024 del Transumare Fest

Dal 21 al 23 agosto, Roseto degli Abruzzi si anima con la seconda edizione di Transumare Fest, un evento che va ben oltre il concetto di festival musicale. Qui, la musica è pretesto e veicolo per un’idea più ampia di movimento e relazione. Dopo il grande successo della prima edizione, che ha visto più di novemila presenze, l’edizione 2025 si prepara a una nuova esplorazione collettiva tra suoni e paesaggi.

Il cartellone è quanto mai eterogeneo, con nomi capaci di attrarre pubblici diversi: Venerus, 99 Posse, Omar Souleyman, Emma Nolde e il dj techno DVS1: un melting pot di generi e provenienze che rispecchia l’anima fluida del festival.

Ma Transumare è anche un invito a “trans-umare”, cioè ad attraversare con consapevolezza il territorio, partecipando a pratiche che mettono in connessione il corpo, la mente e l’ambiente: dallo yoga in spiaggia ai trekking montani, dai percorsi tra le vigne alla mindfulness.

Il progetto Sintonie Transumare amplia infine l’orizzonte, con percorsi accessibili, laboratori inclusivi e iniziative pensate per abbattere le barriere e trasformare il festival in un vero laboratorio di innovazione sociale e culturale.

Musica sulle Bocche

Il festival Musica sulle Bocche

Fonte: iStock

Edizione 2024 del festival Musica sulle Bocche

Dal 7 al 31 agosto, il Nord della Sardegna si trasforma in una vera e propria mappa musicale. A guidarla è la venticinquesima edizione di Musica sulle Bocche, diretta dal sassofonista e compositore Enzo Favata, una figura centrale nel panorama jazzistico internazionale. Da un quarto di secolo, il festival attraversa territori fisici e sonori, e propone un connubio irripetibile tra paesaggio e sperimentazione.

Nel 2025, Musica sulle Bocche celebra il proprio anniversario con oltre quaranta concerti disseminati in undici comuni (tra cui Castelsardo, Sassari, Alghero, Porto Torres e l’isola dell’Asinara), una geografia artistica che abbraccia chiese romaniche, vigneti e siti archeologici, immergendo il pubblico in un dialogo intimo tra musica e territorio.

L’inaugurazione è affidata a Remo Anzovino, pianista dalla sensibilità cinematografica, che si esibirà all’Argentiera, ex borgo minerario sospeso tra storia e mare: il tramonto farà da sfondo a un concerto pensato per restare impresso nella memoria collettiva.

Tra i momenti clou, la celebrazione decennale del progetto Mesa – The Table of Music con Mulatu Astatke, padre dell’Ethio Jazz, che ritrova Enzo Favata per un’esibizione a Lo Quarter di Alghero. Accanto a loro, un ensemble d’eccezione che mescola tradizione, avanguardia e modernità in un linguaggio sonoro nuovo, eppure profondamente radicato.

Il festival ospita anche il celebre contrabbassista norvegese Arild Andersen, che porterà le sonorità nordiche tra le pietre antiche della chiesa di Santa Maria a Castelsardo, e il duo azero Sultanov & Baba-zada, autori di una musica meditativa dove il sax incontra il pianoforte in un dialogo introspettivo.

Non mancano le performance all’alba e al tramonto, momenti simbolici che diventano riti collettivi. E poi i grandi nomi del jazz italiano (da Paolo Damiani a Gianluigi Trovesi) insieme a progetti inediti come Slow Dances, che fonde tradizione Zulu e sonorità mediterranee in una produzione originale pensata per questo anniversario speciale.

Primavera Sound

Dal 4 all’8 giugno a Barcellona e dal 12 al 15 luglio a Porto, il Primavera Sound torna a riscrivere le regole del festival urbano. Nato nel cuore della capitale catalana, si è trasformato in una manifestazione diffusa che coinvolge l’intera città e attrae migliaia di spettatori da ogni parte del mondo.

Il cartellone 2025 non delude le aspettative, confermandosi tra i più audaci e inclusivi: artisti come Charli XCX e Fontaines D.C. guideranno una lineup che abbraccia indie, elettronica, hip hop e rock alternativo. Un mosaico sonoro pensato per riflettere la complessità della scena musicale contemporanea.

Per chi non riuscisse a partecipare all’edizione spagnola, c’è sempre quella portoghese, ambientata nella pittoresca Porto: stessa qualità, stessa energia, con la possibilità di scoprire un’altra anima del festival.

Glastonbury

Dal 25 al 29 giugno, la campagna del Somerset torna ad accogliere il più celebre dei festival europei: Glastonbury, un evento che è molto più di una rassegna musicale. È rito collettivo, celebrazione della cultura alternativa, simbolo di un modo di vivere la musica in comunione con la natura, l’arte e l’impegno civile.

Nato nel 1970, Glastonbury è oggi un’icona globale: il Pyramid Stage è stato calcato dai nomi più leggendari della storia musicale, da Paul McCartney ai Radiohead, e anche nel 2025 si prepara ad accogliere nuove e vecchie glorie.

Il fango è parte dell’esperienza, quasi un marchio di fabbrica. Eppure, nessuno sembra curarsene: il fascino di Glastonbury risiede nella sua capacità di trasformare ogni ostacolo in un’opportunità di condivisione e libertà.

Rock en Seine

A Parigi, sulle rive della Senna, dal 20 al 24 agosto prende vita una delle rassegne rock più affermate d’Europa: Rock en Seine. Con una programmazione che punta su un mix ben calibrato tra grandi nomi e nuove promesse, il festival francese si conferma appuntamento imprescindibile per gli amanti del genere.

La lineup del 2025 prevede artisti come Chappell Roan, London Grammar e Suki Waterhouse. Cinque giorni intensi in cui il rock, nelle sue infinite declinazioni, dal punk all’alternative, si fa protagonista in una delle città più suggestive del continente.

Sziget Festival

Dal 6 all’11 agosto, Budapest ospita la 31ª edizione del Sziget Festival, evento che ogni estate trasforma l’Isola di Obuda (ribattezzata per l’occasione “Isola della Libertà”) in una città effimera dedicata alla musica, alla creatività e alla convivenza.

Il Sziget è un’esperienza totalizzante: migliaia di giovani da tutto il mondo campeggiano sull’isola e partecipano a sei giorni di concerti, installazioni artistiche, spettacoli e attività multiculturali. La line-up è come sempre eclettica, capace di attrarre fan del pop, dell’elettronica, del rock e della world music, consolidando la reputazione del festival come uno dei più importanti d’Europa.

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Arte e cultura estate musica Notizie Viaggi Zagabria

Zagreb Classic, la sinfonia dell’estate nel cuore di Zagabria

Quando il sole tramonta su Piazza Re Tomislav e le luci soffuse raggiungono la facciata del maestoso Padiglione d’Arte, cambia qualcosa nell’aria di Zagabria. Il fruscio degli alberi si confonde con le prime note di un violino, mentre il cielo si apre come un sipario. È in quel preciso momento che Zagreb Classic prende vita, trasformando una delle piazze più importanti della Capitale croata in un teatro a cielo aperto.

Dal 19 giugno al 2 luglio 2025, questa rassegna musicale tornerà ad accogliere residenti e viaggiatori, confermandosi come uno degli appuntamenti musicali più raffinati della bella stagione oltre che una celebrazione del potere della musica condivisa.

Zagreb Classic, Piazza Re Tomislav

Fonte: Julien Duval

Zagreb Classic, Piazza Re Tomislav

Un palcoscenico di stelle sotto le stelle

È certamente straordinario sentire una sinfonia di Čajkovskij o un’aria di Verdi echeggiare nel cuore pulsante della città, sotto le stelle, circondati da architetture eleganti e da un pubblico che ascolta in silenzio, oppure si lascia andare a un applauso spontaneo. Zagreb Classic porta i grandi nomi della musica classica in un contesto accessibile e umano.

Il palco di Zagreb Classic

Fonte: Marin Tomaš

Il palco di Zagreb Classic

Sul palco estivo, allestito tra il verde del parco e l’eleganza del centro storico, si alterneranno alcuni dei migliori musicisti croati e internazionali. Orchestre filarmoniche, solisti brillanti e direttori di grande carisma si presentano ognuno con il proprio stile ma con l’unico obiettivo di coinvolgere il pubblico. Il repertorio è ampio e spazia dai grandi capolavori della tradizione sinfonica fino ad arrivare alle composizioni contemporanee, senza dimenticare balletto e opera. Un vero e proprio viaggio sonoro che affascina tanto gli appassionati quanto chi si avvicina per la prima volta a questo universo musicale.

Zagreb Classic, balletto

Fonte: Marin Tomaš

Zagreb Classic, il balletto

Un festival per tutti

A volte si pensa alla musica classica come a un linguaggio elitario e riservato a pochi. Ma basta una serata a Zagreb Classic per capovolgere questa idea. Qui non esistono barriere culturali, né economiche perché l’ingresso è gratuito e l’atmosfera rilassata. Puoi arrivare con un plaid sotto braccio, scegliere un angolo sul prato e lasciarti trasportare dalla musica, magari mentre i bambini rincorrono bolle di sapone tra un movimento orchestrale e l’altro.

Questo è il nucleo vivo di Zagreb Classic in cui l’arte viene vissuta come un bene comune, come una bellezza da condividere senza formalità, senza biglietti costosi, senza dress code. Famiglie, coppie, studenti, anziani, turisti di passaggio: tutti trovano posto su quel prato. Ed è proprio questa apertura che dà senso all’evento. La piazza si fa teatro, il parco si fa platea e la città si fa comunità.

Musica e ambiente, un’armonia consapevole

In un momento in cui l’attenzione all’ambiente non può più essere ignorata, anche un festival come Zagreb Classic sceglie di accordarsi con i tempi. L’invito rivolto ai visitatori è semplice ma significativo ed è quello di portare con sé le proprie bottiglie d’acqua ricaricabili. Una scelta che, oltre a ridurre l’uso della plastica, rafforza il legame tra cultura e sostenibilità.

Lo spettacolo di Zagreb Classic

Fonte: Julien Duval

Lo spettacolo di Zagreb Classic

Le stazioni di rifornimento d’acqua – conosciute come Zagrebački Franceki – si trovano nelle immediate vicinanze, in Piazza Strossmayer e proprio in Piazza Re Tomislav, dove l’evento prende vita. Qui, tra una sinfonia e l’altra, è possibile fermarsi, ricaricarsi e contribuire con un piccolo gesto al grande obiettivo comune di prendersi cura della città che ospita. Anche questo è parte della magia di Zagreb Classic. Un festival che non suona soltanto bene, ma vive bene il proprio tempo.

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La Napoli di Pino Daniele torna sullo schermo con le riprese di Je so’ pazzo. Tutte le location

Napoli torna a raccontarsi attraverso la musica e la vita di uno dei suoi figli più amati: Pino Daniele. Con l’inizio delle riprese di Je so’ pazzo, film dedicato all’indimenticabile cantautore partenopeo, la città si è trasformata in un set cinematografico a cielo aperto, restituendo al pubblico le atmosfere, i vicoli, e le sonorità che hanno ispirato il genio musicale di Pino. Il film, diretto da Nicola Prosatore intende offrire uno sguardo autentico sulla vita dell’artista, mescolando biografia, musica e poesia urbana. Un omaggio che non si limita al personaggio pubblico, ma scava nell’anima dell’uomo dietro la chitarra, nel ragazzo che da Piazza Santa Maria La Nova sognava di cambiare il mondo con le sue note.

Il film ripercorre la vita e la carriera dell’artista, dagli esordi nei quartieri popolari di Napoli fino al successo internazionale, mettendo in luce sia il suo genio musicale che le sue fragilità personali. Nel ruolo di Pino Daniele troviamo Massimiliano Caiazzo, noto per la serie TV Mare Fuori. Il cast include anche Mariasole Pollio (Dorina), Giovanni Ludeno (Gennaro Daniele), Giuseppe Brunetti (Rosario Jermano), Leonardo Bianconi (Willy David), Giampiero De Concilio (Claudio Poggi), Antonia Truppo (Zia Bianca), Monica Nappo (Zia Lia) e Demi Licata (Rita). Ovviamente la città campana è lo sfondo di questo lungometraggio molto atteso dai fan del cantautore partenopeo, ma vediamo nel dettagli quali sono le location delle riprese.

Pino Daniele film

Fonte: Ufficio stampa Rai Cinema

Una scena del film su Pino Daniele

Dove è stato girato

Le riprese di Je so’ pazzo si sono ufficialmente concluse il 17 maggio 2025 a Napoli, dopo sette settimane di lavorazione. Le riprese si sono svolte in diverse location emblematiche di Napoli, tra cui Piazza del Plebiscito, dove è stato ricreato il celebre concerto del 1981 che vide la partecipazione di circa 200.000 persone. Poi via Andrea D’Isernia, Riviera di Chiaia, via Caracciolo e Salita Tasso sono tra le altre location selezionate dalla produzione.

Le riprese toccano i luoghi simbolo della vita di Pino Daniele, che diventano protagonisti silenziosi del racconto. I Quartieri Spagnoli, cuore pulsante della città, teatro di mille contraddizioni, sono il posto da cui il giovane Pino assorbe il ritmo e il respiro della strada, elemento centrale nella sua musica.

Piazza del Plebiscito

Fonte: iStock

Piazza del Plebiscito

Piazza del Plebiscito è una delle piazze più iconiche di Napoli, che ha ospitato memorabili concerti del cantautore. Le riprese qui saranno anche un omaggio ai live storici che hanno unito intere generazioni.

Spaccanapoli, la lunga arteria che taglia il centro storico, simbolo della stratificazione culturale della città. Le telecamere la percorrono per evocare la Napoli dei sogni e dei contrasti che tanto ha influenzato Pino. Porto di Napoli e Molo Beverello sono luoghi simbolo del legame con il mare, elemento ricorrente nei testi di Daniele, metafora di libertà e malinconia.

Quartieri Spagnoli Napoli

Fonte: iStock

Quartieri Spagnoli Napoli

A Via Medina e nella zona di Piazza Municipio sorgevano i primi locali nei quali si esibiva Daniele, portando al pubblico le sue sperimentazioni tra blues, jazz e napoletanità. Infine Rione Sanità e Rione Traiano, quartieri popolari in cui si respira ancora oggi la Napoli autentica e dolorosa, hanno fatto da sfondo a molte delle sue canzoni più intense.

Un film tra musica e memoria

Je so’ pazzo non sarà solo un film su Pino Daniele, ma una lettera d’amore a Napoli. Le strade, i suoni, i colori e gli odori della città faranno da cornice a un racconto intimo e potente, reso ancora più vibrante dalle musiche originali e dagli arrangiamenti che riproporranno i brani iconici del cantautore. L’uscita del film è prevista per l’inizio del 2026, ma già cresce l’attesa tra fan e cittadini, desiderosi di rivedere sul grande schermo una Napoli che non è solo sfondo, ma vera protagonista. Con Je so’ pazzo, la memoria di Pino Daniele si riaffaccia nei vicoli della sua città, dove ogni angolo riecheggia ancora le sue parole: “Napule è mille culure…”.

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New Orleans, cosa vedere nella città che incanta a suon di jazz

New Orleans, la città più folkloristica degli Stati Uniti, è un caleidoscopio di emozioni dove storia, musica e culture si fondono in un mix irresistibile. Fondata dai francesi nel 1718, battezzata dagli spagnoli e plasmata dalle influenze afro-caraibiche, la Big Easy seduce con il suo fascino decadente, le note del jazz che risuonano nelle strade e gli aromi speziati della cucina cajun.
In questo articolo ti guidiamo alla scoperta dei luoghi simbolo della metropoli adagiata sul delta del Mississippi, tra quartieri storici, musei, mercati, parchi e persino cimiteri misteriosi. Preparati a esplorare una destinazione che è al tempo stesso radicata nel passato e sorprendentemente vivace, dove la festa sembra non finire mai. Ecco cosa non perdere a New Orleans, tra tradizione, un pizzico di mistero e puro laissez les bon temps rouler.

Il Quartiere Francese, dove tutto ebbe inizio

Il French Quarter, o Vieux Carré, è il centro storico di New Orleans. Simbolo delle radici francesi e spagnole della città, conserva intatta gran parte della sua architettura settecentesca, nonostante incendi e modernizzazioni. Tra gli edifici in stile creolo con i balconcini in ferro battuto, il quartiere ospita autentici gioielli d’epoca come l’Old Ursuline Convent Museum, risalente al 1745, lo stabile più antico non solo della città, ma di tutta la valle del Mississippi. Accanto ai ristoranti iconici come Antoine’s e Brennan’s, templi della cucina cajun, sorgono oggi cocktail bar creativi e boutique alla moda. Al tramonto, su Bourbon Street inizia la festa, le note delle orchestrine jazz risuonano a ogni angolo, mescolandosi alle leggende di spiriti e fantasmi che aleggiano sul quartiere.

Bourbon Street, è qui la festa

Bourbon Street è la via più celebre e animata del French Quarter. Intitolata in onore della dinastia reale francese dei Borbone nel 1721, all’epoca della pianificazione della città, si estende per 13 isolati da Canal Street a Esplanade Avenue, proseguendo poi nel vivace quartiere Marigny. Piuttosto tranquilla di giorno, si anima di notte, in particolare durante i numerosi festival del Quartiere Francese e il Mardi Gras. La parte più affollata è la “upper Bourbon Street”, verso Canal Street, un tratto di otto isolati ad alta concentrazione di bar, ristoranti, negozi di souvenir, strip club e attrazioni varie come la Marie Laveau’s House of Voodoo. In questa zona si trova anche il New Orleans Musical Legends Park, che ospita performance di musica jazz dal vivo, con sculture e tributi alle leggende musicali della città.

Preservation Hall, il tempio del jazz

Nascosta in un edificio modesto su St. Peters Street, nel Quartiere Francese, la Preservation Hall è il tempio del jazz tradizionale. Ogni sera, i pochi fortunati che riescono a entrare nell’angusto locale possono assistere alle travolgenti jam session della sua leggendaria band. In un ambiente spartano ma carico di atmosfera, vibra il jazz più autentico, attirando appassionati e celebrità, soprattutto durante il Jazz Fest. Più che una sala concerti, è un’esperienza emotiva che cattura l’essenza musicale di New Orleans.

Jackson Square, il cuore spirituale della città

Centro nevralgico del French Quarter, Jackson Square è un teatro a cielo aperto dove va in scena l’identità creola e multiculturale di New Orleans con la presenza continua di artisti di strada, musicisti e cartomanti. Un tempo nota come Place d’Armes, è un vasto giardino in riva al Mississippi incorniciato da edifici storici, tra cui l’imponente Cattedrale di Saint Louis, la più antica degli Stati Uniti ancora in funzione, risalente al 1724, ma consacrata nella sua forma attuale nel 1794.

New Orleans, Louisiana, Jackson Square
Jackson Square al tramonto, New Orleans

Il Cabildo, custode della storia della Louisiana

Ai lati della Cattedrale di Saint Louis, si ergono due edifici ricchi di storia: il Cabildo e il Presbytère. Costruiti alla fine del XVIII secolo, ospitarono in passato importanti funzioni governative, tra cui le deliberazioni della Corte Suprema della Louisiana. Oggi, entrambi sono musei che raccontano l’anima storica di New Orleans. In particolare, il Cabildo è considerato uno degli edifici più significativi della storia americana: costruito tra il 1795 e il 1799 durante il periodo coloniale spagnolo, fu sede del governo cittadino e teatro di eventi cruciali come la firma dell’acquisto della Louisiana dalla Francia nel 1803 e il processo “Plessy v. Ferguson”, pietra miliare nella storia dei diritti civili. Oggi è un museo che conserva migliaia di reperti, documenti e opere d’arte, offrendo uno sguardo prezioso sul passato di New Orleans.

Il Presbytère, alle origini del Mardi Gras

Gemello del Cabildo, il Presbytère celebra il Mardi Gras, la festa più spettacolare della città, con una straordinaria collezione di oggetti e cimeli. Una visita è quindi d’obbligo per comprendere l’anima festosa di New Orleans, soprattutto se non si ha la fortuna di partecipare all’evento di persona. La mostra permanente racconta in modo coinvolgente l’evoluzione di questa tradizione unica, dalle sue origini più antiche fino alla nascita, nel XIX secolo, delle spettacolari sfilate e dei sontuosi balli in maschera che ancora oggi animano la città, attirando ogni anno migliaia di visitatori da tutto il mondo.

French Market, shopping in stile creolo

Antico e moderno si fondono nel French Market, il caratteristico mercato all’aperto dal sapore creolo che si snoda per cinque isolati tra bancarelle, street food e l’immancabile sottofondo di musica dal vivo. Tra i suoi simboli c’è il leggendario Café du Monde, dove gustare i tradizionali beignets e café au lait, mentre il mercatino delle pulci, in fondo a Esplanade Avenue, offre un’esperienza autentica tra banchi di prodotti locali, arte, artigianato fatto a mano e sapori tipici della cucina cajun. Oltre allo shopping, si possono scoprire istituzioni culturali come il New Orleans Jazz Museum e murales che raccontano l’identità della città.

I cimiteri, le misteriose “città dei morti”

Veri musei a cielo aperto, i cimiteri di New Orleans sono tra le attrazioni più suggestive della città. Le celebri Cities of the Dead con le scenografiche tombe sopraelevate in marmo, hanno avuto origine dalla necessità di seppellire i defunti in un luogo circondato dalle paludi e raccontano secoli di storia locale. Il più famoso, il St. Louis Cemetery No. 1, ospita personaggi celebri, tra cui la regina del voodoo Marie Laveau e l’attivista per i diritti civili Homer Plessy. Visite guidate illustrano le pratiche funerarie risalenti a tre secoli fa e consentono di ammirare le architetture più originali di sepolcri e mausolei, tra cui quelle realizzate da Benjamin Latrobe, l’architetto del Campidoglio di Washington.

City Park, il polmone verde cittadino

Con i suoi oltre 500 ettari, il City Park è un polmone verde ricco di attrazioni per tutte le età, in cui sono disseminati musei, caffè, ristoranti d’alta cucina, impianti sportivi, specchi d’acqua. Per gli amanti della natura, la Couterie Forest ospita otto ecosistemi diversi e il punto più elevato della città, la Laborde Mountain. Tra i luoghi di maggiore richiamo, spicca il New Orleans Museum of Art, imponente struttura in stile neoclassico circondata da un incantevole giardino di sculture, che ospita collezioni d’arte francese, americana e contemporanea. I più piccoli trovano invece giochi e svaghi nel parco divertimenti Carousel Gardens e nel Louisiana Children’s Museum.

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Manchester ti cambia: un viaggio che lascia il segno

Un cielo che sembra sul punto di rompersi da un momento all’altro, il rumore dei passi sull’asfalto bagnato e una colonna sonora che suona a ritmo di Britrock. Welcome to Manchester! Una città del nord-ovest dell’Inghilterra che ha tanto da raccontare e che conquista il cuore di chi ama la musica, la cultura in tutte le sue forme, lo sport, la storia e la letteratura. Manchester è più di una città: è il ruggito forte e dirompente dell’Inghilterra industriale. E per sentirlo, basta osservare i Mancunian, gli abitanti di Manchester: lo si coglie nel loro look deciso, nell’accento ruvido e autentico, in un’identità così forte da risultare contagiosa. Qui si spinge per il futuro, ma il legame con il passato – industriale, rivoluzionario, fiero – è ancora vivido. Lo si legge nelle birrerie artigianali, nelle gallerie d’arte post-industriali e negli stadi che smuovono il mondo al ritmo di alcuni dei cori da stadio più iconici di sempre. Questa città è uno stile di vita. E per capirla va visitata da cima a fondo. In questa guida, scopriamo insieme cosa vedere a Manchester!

Cosa vedere a Manchester se ami l’architettura

Manchester è una città che si comprende leggendo le facciate dei suoi edifici. Dalle torri neogotiche ai magazzini in mattone rosso, dai suoi ponti di ferro alle testimonianze di epoca vittoriana, ogni costruzione è un vero libro di storia a cielo aperto. Ecco le tappe imperdibili per chi ama visitare le città con il naso all’insù.

Manchester Cathedral

A pochi passi dal fiume Irwell che attraversa la città, si erge un luogo che vanta oltre 600 anni di storia e che narra racconti di sopravvivenza, restauri e modernizzazioni. Stiamo parlando della Cattedrale di Manchester, il cui attuale edificio risale al XV secolo. La basilica è caratterizzata da un vestito di pietra scura, pinnacoli gotici e vetrate colorate che si mischiano a elementi moderni dovuti ai restauri post-bellici, restituendo uno spettacolo unico. All’interno della chiesa potrai ammirare gli stalli del coro e il celebre “Angel Stone”, un frammento sassone del IX secolo. Di seguito alcune informazioni per pianificare al meglio la tua visita.

  • Orari di apertura: la cattedrale di Manchester è visitabile dal lunedì al sabato dalle 9.30 alle 16.00. La domenica dalle 12.00 alle 16.00.
  • Costo di accesso: l’ingresso è gratuito ma si possono lasciare donazioni per la manutenzione della chiesa.

Manchester Town Hall

Facciata del Town hall di Manchester

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L’imponente facciata del Town Hall di Manchester

Un esemplare edificio neogotico tra i più impressionanti di tutto il Regno Unito. Inaugurato nel 1877 è una dichiarazione di potere e orgoglio della Manchester vittoriana in piena rivoluzione industriale. Nei 90 metri di torre dell’orologio, è custodita anche la “Great Abel” celebre campana mancuniana. Anche l’interno stupisce per la sua solennità, tra affreschi in pietra e vetrate colorate. Fino al 2027 non si può accedere all’interno dell’edificio per lavori di ristrutturazione ma la sua bellezza è visibile anche solo dall’esterno.

Castlefield

Se per te l’architettura è la fotografia che immortala l’anima di una città, allora devi passare per Castlefield. Un quartiere che racconta il carattere industriale di Manchester grazie ai suoi canali, edifici in mattoni rossi, ponti di ferro e rotaie dimesse. Proprio qui nasce il primo canale industriale al mondo: il Bridgewater Canal, il quale ha contribuito al successo commerciale della città di Manchester. Oggi, questa zona è stata riconvertita in un’area chic della città con bar che si affacciano sul canale, passeggiate pedonali, loft moderni, gallerie e boutique.

Cosa vedere a Manchester se ami i libri

Manchester è una città fatta per i bookworms: gli appassionati di letteratura che contano più libri sul comodino che vestiti da indossare. La città, infatti, è disseminata di librerie indipendenti e biblioteche. Dopo aver fatto scorta di nuove letture, ti consigliamo di visitare le tre biblioteche più suggestive della città e lasciarti incantare dalle pile di volumi che custodiscono. Ecco la nostra top 3:

  • John Rylands Library: un tempio della cultura e della conoscenza, con i suoi soffitti a volta, le vetrate colorate e un silenzio che rasenta la sacralità, ammirare un libro qui è come abbandonarsi a un vero e proprio rituale mistico. Questa biblioteca custodisce libri rari e manoscritti.
  • Chetham’s Library: con radici che affondano nel lontano 1653, è la biblioteca pubblica più antica nel mondo anglosassone. Legno scuro, libri antichi e un’atmosfera immutata… se ci immergiamo nel mood e osserviamo bene, possiamo ancora intravedere personaggi del calibro di Marx ed Engels studiare tra queste mura.
  • Manchester Central Library: rispetto alle sue cugine, le vibes di questa biblioteca sono più contemporanee e vivace. Maestosa e accogliente ospita ogni giorno lettori, studenti e visitatori curiosi.

Cosa vedere a Manchester se ami la musica

Joy Division, The Stone Roses, The Smiths, Oasis: Manchester è stata la culla di un’intera cultura musicale. Qui la musica è parte integrante dell’identità della città, percepibile nei locali storici, nei club, nei pub e per le strade stesse. Ecco due delle attrazioni da non perdere se il tuo cuore batte a ritmi di Rock ‘n’ Roll.

The Haçienda

Un club che ha fatto la storia della vita notturna mondiale. Aperto nel 1982 e chiuso nel 1997, ha lanciato il concetto di rave e acid house e ha ospitato band incredibili come i New Order e gli Stone Roses. Oggi l’edificio è stato riconvertito in appartamenti ma potrai ammirare da fuori un luogo che ha fatto la storia della musica, in un periodo di anarchia e rivoluzione culturale. A celebrarne i fasti del passato una targa commemorativa immortalata dalle macchine fotografiche di milioni di appassionati musicali.

Albert Hall

Una vecchia cappella oggi sconsacrata e trasformata in sala da concerti, uno dei luoghi più suggestivi in cui concedersi l’esperienza di un concerto live a Manchester. Se stai programmando un viaggio in questa incredibile città inglese, controlla il programma sul sito ufficiale e goditi uno spettacolo in un’atmosfera intima e potente.

Cosa vedere a Manchester se ami il calcio

Vista dall'alto di Old Trafford

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Old Trafford, lo stadio del Manchester United

A Manchester il calcio è un vero e proprio credo capace di creare rapporti e distruggerli allo stesso tempo. Manchester United o Manchester City, la squadra del tuo cuore determina la persona che sei e non puoi farci assolutamente nulla. Ecco tre tappe imperdibili se al posto del cuore hai una palla da calcio.

Old Trafford

Per i tifosi del Manchester United è un vero e proprio santuario. Conosciuto come “Il Teatro dei Sogni”, Old Trafford è stato inaugurato nel 1910 e ha visto calcare il suo manto erboso (sempre impeccabile) da leggende come George Best, Eric Cantona e Cristiano Ronaldo. Per respirare appieno l’atmosfera di questo posto, ti consigliamo un tour guidato per vedere da vicino i suoi spazi e conoscerne la sua storia. Ma se hai la fortuna di assistere a una partita dal vivo, allora hai raggiunto l’apice: non stai solo guardando una partita, stai vivendo un rito.

Etihad Stadium

L’altra perla calcistica di Manchester è l’Eithad Stadium, casa del Manchester City (e casa di Liam Gallagher degli Oasis che non perde l’occasione per dichiarare il suo amore per la squadra). Qui l’amore per questo sport diventa spettacolo: strutture all’avanguardia, tecnologia e un’atmosfera elettrizzante. Anche in questo caso, ti consigliamo di prendere parte al tour guidato dello stadio o, se ne hai la possibilità, di presenziare a un match.

National Football Museum

A pochi passi dalla Cattedrale, il National Football Museum è il museo del calcio più grande e importante di tutto il Regno Unito. Un’esposizione che appassiona anche i meno esperti di calcio; tra maglie storiche, curiosità legate ai club e alle tifoserie e un’ottima architettura interattiva che coinvolge grandi e piccoli. Se decidi di visitarlo, il museo è aperto tutti i giorni dalle 10.00 alle 17.00, il costo del biglietto per gli adulti è di 17 sterline, i bambini tra i 5 e i 15 anni pagano 11 sterline. Sono disponibili soluzioni convenienti per gruppi, studenti e famiglie.

Cosa vedere a Manchester se ami la storia

Manchester è una città che ha avuto la capacità di cambiare il mondo intero. È qui che è nata la Rivoluzione Industriale e, con essa, anche le idee di uguaglianza, diritti e progresso. Se ami a storia, qui c’è pane per i tuoi denti. Ecco cosa vedere a Manchester, per tutti gli appassionati di storia.

Science and Industry Museum

Questo museo meriterebbe una visita anche solo per la location che lo ospita. Ambientato in una ex stazione ferroviaria datata 1830, qui potrai apprendere e toccare con mano l’ascesa industriale della città, ammirando locomotive a vapore, telai tessili, turbine e innovazioni originali che hanno fatto conoscere al mondo la parola progresso. Aperto tutti i giorni dalle 10.00 alle 17.00, prevede un costo d’ingresso di 5 euro per gli adulti che può aumentare se il visitatore decide di lasciare una piccola donazione. I bambini sotto i 16 anni non pagano l’ingresso.

People’s History Museum

Se a Londra la storia è stata fatta da re e regine, a Manchester è stata fatta dalle persone comuni. Che hanno lottato per i propri diritti, per quelli del mondo intero e per una visione della città più equa e solidale. Il People’s History Museum racconta proprio le storie e le vicende delle persone più coraggiose del novecento: suffraggette, sindacalisti e attivisti. Un percorso avvincente che testimonia lo schieramento di Manchester in prima linea per cambiare il mondo. Se stai pianificando di visitare questo museo devi sapere che è accessibile tutti i giorni (a esclusione del martedì) dalle 10.00 alle 17.00. L’ingresso è gratuito ma è apprezzata una donazione.

Manchester Jewish Museum

La comunità ebraica di Manchester ha avuto una forte influenza nella città. per scoprirne la storia, ti consigliamo una visita al Manchester Jewish Museum, situato in un’ex sinagoga restaurata nei minimi dettagli. Un percorso emozionante che parla di migrazione, integrazione e identità. Anche questo museo è aperto tutti i giorni dalle 10.00 alle 17.00 e il costo d’ingresso è di 10 sterline per gli adulti e 7 sterline per i bambini dai 10 ai 17 anni.

Cosa fare a Manchester per un’esperienza completa

Uno dei canali di Manchester, Regno Unito.

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Una passeggiata tra gli iconici canali di Manchester, Regno Unito.

Dopo averti raccontato le attrazioni e i luoghi da non perdere in questa splendida città inglese è arrivato il momento di aggiungere alcuni tasselli a quest’esperienza di viaggio. Di seguito troverai una lista delle esperienze da provare assolutamente per vivere come un vero mancunian la vibrante Manchester!

  • Fare un pub crawl come si deve: come tutte le città inglesi, anche Manchester è costellata da pub storici. Puoi perderti l’esperienza di girare i pub più iconici? Assolutamente no! Ti consigliamo, quindi, di fare un pub crawl e scoprire l’anima godereccia degli abitanti di Manchester.
  • Ascoltare musica live: come ti abbiamo raccontato, Manchester è terra di musica e musicisti. Non perderti assolutamente l’esperienza di un concerto dal vivo; che sia un concerto alla Albert Hall o in un pub, la musica live è parte della cultura di questa città.
  • Iniziare la giornata con una vera English Breakfast: uova, bacon, fagioli, funghi, salsiccia, pane e una tazza di tè fumante. La colazione all’inglese (che per noi italiani somiglia più a un pranzo) è una vera istituzione ed è un ottimo modo per iniziare la giornata e per iniziarti alla cucina tipica del Regno Unito.
  • Passeggiare lungo i canali di Castlefield: passeggiare a Castlefield è come sfogliare un album della rivoluzione industriale. Ideale al tramonto, con una pinta di birra in mano e il rumore dei passi che riecheggia tra le mura storiche.
  • Scoprire il quartiere di Northern Quarter: a tratti punk e a tratti vintage, è il quartiere degli artisti, della musica e della street art. Tra murales, caffetterie indipendenti, barber shop e negozi second-hand, passeggiare per le sue vie significa perdersi nella Manchester più giovane e alternativa.
  • Partecipare a un walking-tour: che tu sia un appassionato di musica, sport o letteratura, a Manchester puoi trovare tanti tour a piedi organizzati che ti porteranno a scoprire i luoghi iconici legati a una determinata tematica. Non ti resta solo che scoprire quelli che ti ispirano di più.

Come arrivare a Manchester

Manchester è una delle città più famose d’Inghilterra, pertanto è perfettamente collegata e facilmente raggiungibile dall’Italia e dalle principali città europee. Ecco alcune opzioni per programmare la tua visita secondo le tue esigenze di viaggio.

  • In aereo: Manchester ha il suo aeroporto, che dista circa 15 chilometri dal centro città e offre voli diretti dalle principali città italiane. Una volta atterrati è possibile arrivare in centro in 15-20 minuti con treni diretti o con il servizio di navetta.
  • In treno: se sei già nel Regno Unito e Manchester è una delle varie tappe del tuo viaggio, puoi raggiungerla agevolmente in treno. Il servizio ferroviario del Regno Unito è tra i più efficienti al mondo e puoi arrivare da Londra a Manchester in due ore e mezzo con corse frequenti. Inoltre anche Liverpool, Leeds, Birmingham ed Edimburgo sono perfettamente collegate.
  • In bus: ci sono molte compagnie di bus che organizzano tratte che collegano le città del Regno Unito a Manchester e che possono essere una valida soluzione se non ami prendere aerei o treni.

E mentre nella tua testa starai canticchiando una canzone degli Oasis o qualche coro da stadio, sognando il tuo prossimo viaggio nella città di Manchester, questa sarà lì ad aspettarti con la sua identità forte e il suo carattere unico. Che tu sia un amante del calcio, della musica o dei libri, in questa guidi trovi tutte le cose da vedere a Manchester. Ma preparati: da questa città non tornerai uguale a prima.

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La discoteca pop-up più famosa d’Europa dal fascino anni ’70 arriva finalmente anche in Italia

Avete mai immaginato di vivere negli anni ’70, magari a New York, abbracciando quella scena disco fatta di liberazione, creatività e inclusività, lasciandovi andare semplicemente al ritmo della musica? Se la risposta è si, l’esperienza da non perdere quest’anno è una: Detour Discotheque. Si tratta di una serie di eventi musicali pop-up che negli ultimi anni hanno fatto parlare molto di sé per la loro capacità di unire location straordinarie, remote e particolari, a esperienze disco immersive ispirate agli anni ’70.

Dopo essere stato organizzato in un fiordo remoto in Islanda, in una piccola isola in Scozia e su una cima montuosa in Svizzera, uno degli eventi migliori d’Europa arriva finalmente anche in Italia. La location scelta è una masseria del XVI secolo in Puglia dove potrete partecipare all’edizione speciale chiamata La Dolce Vita Disco, tra musica ed esperienze di viaggio autentiche a contatto con il territorio.

Detour Discotheque: la festa più cool d’Europa arriva in Italia

Riempite la valigia di outfit anni ’70, tra top in crochet, abiti in lamé, bomber satinati e leggings effetto metallizzato e preparatevi a un viaggio in Puglia unico. Partecipando al party rétro più suggestivo d’Europa, Detour Discotheque, avrete la possibilità di vivere un’esperienza unica nel suo genere immersa tra quelli che vengono considerati i paesaggi pugliesi più belli, tra masserie e architetture barocche.

L’evento internazionale arriva per la prima volta in Italiadal 19 al 21 settembre 2025, e potranno parteciparvi solo 300 persone. Come ha dichiarato il fondatore Jonny Ensall: “Dopo aver ballato tra fiordi, isole e montagne, siamo entusiasti di portare Detour Discotheque in Italia, in particolare tra il calore e la bellezza della Puglia. L’edizione di quest’anno celebra lo spirito delle comunità locali e quello del nostro pubblico internazionale amante della disco. Connettiamo il fascino rurale pugliese con l’euforia inclusiva delle nostre feste.”

La location in Puglia di Detour Discotheque

Fonte: Ufficio Stampa

La location dell’evento Detour Discotheque

La location italiana di Detour Discotheque

L’evento si terrà a metà settembre, quale modo migliore di salutare l’estate se non ballando in una splendida masseria pugliese e scoprendo il territorio partecipando a esperienza uniche? Per l’edizione italiana di Detour Discotheque, infatti, è stata scelta una masseria fortificata del XVI secolo nei pressi di Lecce, immersa in cinque ettari di terreno. Si tratta di un luogo dal fascino unico dov’è presente anche un ristorante tradizionale, una discoteca ricavata sotto antichi archi in pietra, una pagoda a bordo piscina decorata con sfere specchiate e una delle piscine più grandi del Sud Italia, circondata da palme.

Oltre all’evento in sé, Detour Discotheque propone tutta una serie di attività per conoscere il territorio, alcune incluse nel biglietto d’ingresso, altre da prenotare a parte. Tra queste ci sono i laboratori di pasta fresca per cimentarsi nella preparazione delle specialità pugliesi più amate, da provare anche in occasione di degustazioni e banchetti e visite guidate per scoprire il centro storico di Lecce. Non mancheranno anche eventi legati alla musica e talk dedicati al mondo dei vinili.

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Eurovision 2025: tutto pronto per Basilea, la città svizzera che si trasforma in palcoscenico pop dell’anno

Dopo la vittoria strepitosa di Nemo con la magnetica “The Code”, lo scorso anno, l’Eurovision Song Contest torna dove tutto è cominciato: la Svizzera. Più precisamente, a Basilea, città d’arte e cultura, che per una settimana si trasformerà nel cuore pulsante della musica europea.

Le date da segnare in agenda sono il 13, 15 e 17 maggio, quando la 69ª edizione dell’evento più spettacolare del vecchio continente prenderà vita alla St. Jakobshalle, un’arena che promette di lasciare tutti a bocca aperta.

Come da tradizione, lo show sarà un trionfo di luci, suoni, bandiere, glitter e coreografie da far girare la testa. Ma quest’anno si aggiunge un tocco tutto svizzero fatto di precisione, scenografia mozzafiato e tanta, tantissima montagna (sì, avete capito bene, sarà coinvolta anche la natura!). Eurovision 2025 si preannuncia come un’esplosione di creatività in salsa elvetica e l’attesa è alle stelle.

Una Basilea da palcoscenico: cosa sapere sulla città che ospita l’evento

Elegante, cosmopolita, affacciata sul Reno e incastonata al confine con Francia e Germania: Basilea è la scelta perfetta per ospitare un evento che unisce Paesi, lingue e culture. Con i suoi musei di fama internazionale, i tram colorati e quell’aria da piccola metropoli ordinata ma vivace, la città accoglierà fan da tutto il continente in una cornice urbana che sa stupire.

Per i visitatori e gli appassionati di musica pop, sarà l’occasione per perdersi tra le stradine della città vecchia, gustare una raclette post-concerto o lasciarsi travolgere dall’energia dell’Eurovision Village, dove musica, eventi e maxi schermi animeranno le piazze principali. E con i treni svizzeri che funzionano come orologi, spostarsi tra hotel, centro città e arena sarà più semplice di una modulazione di tonalità a metà canzone.

Il palco? Montagne, LED e un’estensione scenografica incredibile 

La scenografia è già sulla bocca di tutti. Il palco di Eurovision 2025, firmato per l’ottava volta dal leggendario Florian Wieder, è un omaggio alla diversità e alla natura svizzera. Le montagne, protagoniste laterali della struttura, incorniciano un impianto scenico dominato da una passerella centrale che si estende verso il pubblico, in pieno stile “abbraccio collettivo”. Al di sopra, una grande arcata squadrata tappezzata di LED sovrasta il tutto, regalando un effetto immersivo degno di un viaggio alpino in technicolor.

Da domani, il palco sarà testato dalle 37 delegazioni in gara, ciascuna pronta a conquistare pubblico e giuria tra look sopra le righe e ritornelli impossibili da dimenticare.

L’Italia in prima fila (e su Rai 1): commentano Corsi e BigMama

E Sanremo? Presente, ovviamente! Il vincitore del Festival di Sanremo 2025 ha dichiarato che non sarà presente, ma sarà l’artista Lucio Corsi a rappresentare l’Italia nella finalissima del 17 maggio, trasmessa in diretta su Rai 1, con il commento spumeggiante di Gabriele Corsi e della travolgente BigMama. Le due semifinali andranno invece in onda su Rai 2, mentre l’intera kermesse sarà disponibile anche su RaiPlay, Rai Radio 2 e sul canale 202 del Digitale terrestre.

A condurre l’evento sul palco della St. Jakobshalle saranno Sandra Studer e Hazel Brugger, affiancate nella serata finale da una regina delle tv europee: Michelle Hunziker, che torna nel suo Paese natale per brillare sotto i riflettori internazionali.

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Dove festeggiare il weekend del 1° maggio: le sagre e gli eventi da non perdere in Italia

Come ogni anno e giorno festivo, arriva la fatidica domanda: “cosa fare il 1° maggio?“. C’è chi si prende una meritata pausa e trascorrerà la giornata dedicata ai diritti dei lavoratori da qualche parte in Europa e nel mondo e chi, invece, ha organizzato le vacanze più avanti, ma non vuole rinunciare a passarla in un modo divertente, speciale o semplicemente diverso. Se da una parte i concertoni restano un grande classico, non mancano anche altre iniziative, da quelle a contatto con la natura alle più culturali.

Noi di SiViaggia abbiamo fatto una selezione e queste sono le sagre e gli eventi da non perdere in Italia dove festeggiare il 1° maggio.

Palchi sull’Acqua, Gaiba (RO)

Per chi vuole trascorrere il weekend del 1° maggio in Italia a contatto con la natura, l’evento da segnare in agenda è quello che si terrà nel borgo di Gaiba, in provincia di Rovigo. Qui ci sarà il primo appuntamento della rassegna Palchi sull’Acqua, pensata per permettere ai visitatori di scoprire il territorio con lentezza, in modo autentico e attraverso esperienze indimenticabili.

Quello che potrete fare domenica 4 maggio è una pedalata notturna alle 5:00 del mattino con partenza da Occhiobello o da Rovigo fino a Gaiba, che si concluderà alle prime luci dell’alba con un concerto jazz, dove si esibirà il Quartetto Flumen. Infine, alle ore 10:00, ci sarà anche un incontro dedicato alle esperienze di cicloturismo. Per partecipare all’evento è necessaria una prenotazione, da fare telefonando ai numeri presenti sul sito ufficiale.

Fiera del 1° maggio, Montepulciano

Nella cornice medievale del borgo di Montepulciano, giovedì 1° maggio si terrà, come di consueto, la fiera che unisce tradizione e divertimento. Durante la giornata si svolgerà il corteo da Piazza Grande, con partenza alle 8:00, fino alla Chiesa di Sant’Agnese, durante il quale la Banda Poliziana suonerà l’Inno dei Lavoratori. Giunti in chiesa, i visitatori potranno ascoltare la messa e assistere all’offerta dei ceri da parte delle Contrade del Bravìo.

In Piazza P. Nenni, invece, troverete ad aspettarvi le oltre 40 attrazioni del luna park, che continueranno a essere attive sino a domenica 4 maggio, e stand di prodotti, da capi di abbigliamento a specialità gastronomiche del territorio.

Officinalia, Pavia

A Pavia, dal 1° al 4 maggio 2025, si terrà la storica fiera sul mondo biologico al Castello di Belgioioso. Arrivato alla sua 37ª edizione, l’evento immerge i visitatori in un’esaltante esperienza sensoriale dedicata alla cultura del biologico attraverso profumi, sapori ed esperienze. Oltre alla degustazione di prodotti come pane, olio, miele e aceto balsamico, l’edizione di quest’anno propone workshop, incontri con esperti del settore, dimostrazioni culinarie che evidenziano l’importanza di uno stile di vita sostenibile e i Tai Chi Days, quattro giornate di pratica e approfondimento con la Scuola Itcca Italia, punto di riferimento nazionale per il Tai Chi Chuan tradizionale.

Ci saranno anche diversi stand espositivi dove acquistare prodotti alimentari biologici certificati, prodotti naturali per la cura della persona e capi di abbigliamento realizzati in fibre naturali.

Evento 1 maggio a Pavia

Fonte: Ufficio Stampa

Stand di prodotti biologici per il corpo all’evento Officinalia

Floravilla, Castel San Giovanni (PC)

A Castel San Giovanni, il 3 e il 4 maggio, torna Floravilla, la celebre mostra mercato dedicata ai fiori e alle piante da giardino. Quest’anno si svolgerà nella magica cornice di Villa Caramello, alle porte della città piacentina, dove saranno presenti oltre 50 espositori florovivaisti provenienti da varie regioni d’Italia per offrire ai visitatori una ricchissima scelta di fiori e piante da giardino.

Oltre a questo, ci saranno anche laboratori, workshop, seminari e convegni, con la presenza di esperti del settore pronti a fornire consigli e condividere i segreti per un giardino sano e rigoglioso. Chi è interessato, potrà anche partecipare alle visite guidate per scoprire Villa Caramello, un gioiello barocco risalente al XVIII secolo. Queste si terranno dalle 11:00 alle 18:00 ed è necessaria la prenotazione.

Cocco…Wine Stories – Messaggi in bottiglia, Cocconato d’Asti

Il 1° maggio, il borgo del gusto Cocconato d’Asti organizza l’evento “Cocco…Wine Stories” – Messaggi in bottiglia, un’intera giornata (dalle 11:00 alle 20:00) dedicata ad assaggi, incontri e riflessioni sul mondo del vino, avvolti dall’atmosfera ospitale e conviviale del centro storico. Le cantine partecipanti saranno suddivise in aree tematiche, ognuna con enoteca dedicata. Ci saranno anche tre punti ristoro lungo il percorso che completeranno l’esperienza, insieme a talk e masterclass.

Il costo della degustazione è di 15,00 euro, da prenotare sul sito ufficiale. Dalle 21:30, invece, la festa continua in piazza con i DJ set Avanzi di Balera.

Città del Formaggio 2025, Poggioreale (TP)

Dal 2 al 4 maggio, ci saranno incontri, degustazioni e momenti culturali per festeggiare la nomina di Poggioreale a Città del Formaggio 2025. Il riconoscimento, conferito dall’ONAF – Organizzazione Nazionale Assaggiatori di Formaggio, celebra l’identità casearia del piccolo comune belicino e lo proietta tra le eccellenze nazionali nel panorama lattiero-caseario.

Il programma prevede diversi eventi come degustazioni, incontri scientifici e momenti di festa. Tra gli appuntamenti principali citiamo il workshop su agroecologia, educazione alimentare e turismo sostenibiledegustazioni in piazza, passeggiata trekking nei sentieri degli Elimi e la degustazione guidata di formaggi DOP in collaborazione con il Consorzio DOS Sicilia.

Borgolibri, Borgofranco d’Ivrea (TO)

Gli appassionati di libri e cultura potranno partecipare alla quinta edizione del festival letterario che celebra libri, cultura e territorio. Borgolibri, che si terrà a Borgofranco d’Ivrea dal 2 al 4 maggio, darà spazio ad autori locali, con presentazioni di libri e letture, ma non solo. La cultura viene raccontata anche attraverso rappresentazioni teatrali ed esposizioni artistiche.

CantinArte, Nurachi (OR)

Dal 3 al 31 maggio, a Nurachi in provincia di Oristano, ci saranno diversi eventi legati a CantinArte. Le iniziative si svolgeranno presso le antiche mura della Cantina Caddeo, un edificio che racconta la storia di Nurachi, edificata nel 1800, dove al suo interno è possibile ammirare la bellezza della lavorazione della terra cruda. La rassegna comincerà sabato 3 maggio con una serata d’inaugurazione che prevede l‘installazione artistica “La Battigia Traslucida” di Filippo Martinez alle 19:30, mentre alle 21:30 salirà sul palco il celebre musicista Gavino Murgia con un concerto jazz. La serata si chiuderà con il DJ set di Luca Ponti, che animerà il pubblico con sonorità Funky Tech House.

Sagra del Gorgonzola, Cavallermaggiore (CN)

Fino al 4 maggio, Cavallermaggiore omaggia quest’amato formaggio durante la Sagra del Gorgonzola. Durante le giornate di festa, cibo, musica e tradizione si uniranno per offrire ai visitatori un’esperienza unica e divertente. Qui troverete oltre 20 produttori di formaggi blu provenienti da tutta Italia e dalla Francia.

Sagra dell’Asparago, Poggio Moiano (RI)

A Poggio Moiano, in provincia di Rieti, torna la Sagra dell’Asparago Selvatico. Domenica 4 maggio potrete assaporare tante specialità preparate con questo ingrediente: dalle 13:00 ci sarà l’apertura degli stand gastronomici con un menù a base di asparagi selvatici. Il tutto è arricchito da musica dal vivo con il gruppo Born to run e dalle 14:00 dalla box in piazza. La sagra è anche l’occasione per conoscere la Sabina e organizzare un’escursione nei boschi a caccia di asparagi.

Gemme di gusto, Trentino

Tutti i cinque fine settimana di maggio, a partire dal ponte del 1° maggio, in Trentino si svolgono tantissimi eventi. Il Castello di Avio, dall’1 al 4 ospita “Herbarium”, un appuntamento dedicato alle erbe officinali, ai fiori e alle piante aromatiche con laboratori, visite guidate e pranzi a tema; a Nogaredo, il 2 e 3 maggio appuntamento con Tasting Spring e una degustazione guidata di vini, formaggi e prodotti locali; a Cembra Lisignago sabato 3 appuntamento tra i vigneti della Val di Cembra dove si ha l’opportunità di degustare i migliori vini, accompagnati da stuzzichini che celebrano i sapori autentici del territorio.

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Fonte: @Pelz

Gli eventi gastronomici in Trentino per tutto il mese di maggio
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Londra a ritmo di leggenda: il tour dei miti della musica con la seconda puntata di Ulisse

Il 14 aprile durante la seconda puntata della nuova stagione di Ulisse – Il piacere della scoperta, Alberto Angela condurrà lo spettatore in un viaggio musicale attraverso Londra, esplorando i luoghi che hanno segnato la storia di leggende come i Beatles, David Bowie, Freddie Mercury e Amy Winehouse. In questa puntata le strade della capitale britannica verranno trasformate in un pentagramma vivente dove ogni luogo è una nota di una sinfonia culturale.
Le tappe di questo viaggio musicale, che farà riscoprire Londra con occhi diversi, saranno 12. Eccone alcune.

Abbey Road: sulle orme dei Beatles

La puntata “Sulle note di Londra” inizia con un’icona senza tempo: le strisce pedonali di Abbey Road. Qui, i Beatles hanno immortalato la copertina del loro omonimo album, trasformando così una semplice strada in un luogo di pellegrinaggio per milioni di fan da tutto il mondo. Alberto Angela condurrà i telespettatori all’interno degli Abbey Road Studios, qui dove la magia musicale ha preso vita, offrendo un punto di vista esclusivo su uno dei templi della musica mondiale.

Wembley Stadium: l’energia dei Queen

A bordo di un bus Angela proseguirà il viaggio musicale raggiungendo il maestoso Wembley Stadium, teatro di eventi storici come il Live Aid del 1985. In quell’occasione, i Queen, guidati da Freddie Mercury, hanno regalato una esibizione indimenticabile davanti a 72.000 spettatori. Il conduttore farà rivivere quei momenti, sottolineando come la musica possa unire le persone in esperienze collettive memorabili. In questa tappa verrà anche rivissuta l’incredibile vittoria dell’Italia contro l’Inghilterra durante gli Europei di calcio.

Camden Town: l’anima di Amy Winehouse

Il viaggio continua poi verso Camden Town, quartiere vibrante e cuore pulsante della scena musicale di Londra. Qui ha vissuto Amy Winehouse, la cui voce unica e struggente ha lasciato un’impronta indelebile nella musica contemporanea. Alberto Angela guiderà lo spettatore tra i vicoli che hanno ispirato le sue canzoni, offrendo un ritratto intimo e personale della cantante e del contesto culturale dove è cresciuta.

Royal Albert Hall: il tempio della musica

La Royal Albert Hall rappresenta una delle tappe più prestigiose del tour di Ulisse. Questo luogo fu voluto dal principe Alberto, consorte della regina Vittoria. Questa sala da concerto è diventata un simbolo della cultura musicale britannica. Angela racconterà la sua storia, sottolineando come abbia ospitato artisti di importanza mondiale e continuato a essere un punto di riferimento per la musica sia classica che contemporanea. Oggi questo è infatti il tempio della musica rock, pop e lirica.

Brixton: le radici di David Bowie

A Brixton, quartiere multiculturale e dinamico, ha visto la luce David Bowie, artista camaleontico e innovatore. Angela attraverserà le strade che hanno influenzato la sua crescita artistica, esplorando i luoghi che hanno ispirato il suo stile inconfondibile e la sua musica rivoluzionaria.

Ogni set di questa puntata di Ulisse – Il piacere della scoperta, verrà quindi abbinato a una canzone o a un artista britannico. Londra è stata ed è ancora una città viva e in continuo fermento e forse è anche grazie alle canzoni inglesi con cui intere generazioni sono cresciute e hanno sognato.