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Edolo, uno dei più importanti borghi dell’Alta Valcamonica

Nella suggestiva cornice della Valle Camonica, importante punto di accesso all’Alta Valle è il grazioso borgo di Edolo, capolinea della ferrovia Brescia-Iseo-Edolo, che sorge laddove le maestose montagne dominano il paesaggio: oltre a essere un luogo strategico per raggiungere note località sciistiche come il Passo del Tonale e Aprica, è ricco di storia e cultura, con il centro che conserva intatte le sue radici medievali.

Passeggiando per le vie selciate o lastricate, infatti, si possono ammirare dimore signorili contraddistinte da portali in granito lavorato, porte chiodate e loggiati in legno, nonché decorazioni in stile romanico a testimoniare il passato artistico e culturale del paese. Inoltre, durante l’inverno, gli appassionati di sport sulla neve possono sfruttare un servizio di ski bus che collega Edolo con le vicine piste del comprensorio Pontedilegno-Tonale per una giornata all’insegna dello svago e del divertimento nel cuore della natura.

Non mancano campi da tennis in terra battuta, una palestra per l’arrampicata sportiva, una piscina coperta, il cinema e l’occasione di incantevoli passeggiate lungo il fiume Oglio o il torrente Ogliolo. Ma non basta: Edolo è anche sede di una delle maggiori centrali idroelettriche Enel in Europa, capace di sviluppare una potenza di 1.000.000 kW grazie al salto di 1265 metri, da conoscere grazie a visite guidate su prenotazione.

Uno sguardo al passato

Edolo, in posizione strategica al vertice di un triangolo che collega la bassa Valle Camonica, la valle di Corteno con il passo dell’Aprica e la Valtellina, e l’alta Valle Camonica con il passo del Tonale, vanta origini antiche, con tracce di un tempio pagano dedicato a Saturno e di un insediamento romano. Crocevia di rilevanti vie di comunicazione, ha visto la presenza di una “statio” romana, che fungeva sia da controllo militare che da snodo commerciale lungo il corso del fiume Oglio.

Nel tempo, Edolo divenne tappa per i pellegrini diretti ai centri di culto cristiani, con la costruzione di ospizi lungo le strade a sottolineare l’importanza economica e spirituale della zona. Sotto la dominazione dei monaci francesi e poi del vescovo di Brescia, il borgo visse una crescita politica e religiosa testimoniata dalla presenza di chiese e castelli. Ma la sua storia è anche segnata da periodi difficili, con epidemie, carestie e guerre che colpirono la comunità.

Durante il Risorgimento, Edolo partecipò attivamente alle lotte per l’indipendenza italiana, resistendo all’occupazione austriaca e contribuendo alle imprese dei Mille di Garibaldi. Nel XX secolo, conobbe una significativa fase di sviluppo industriale e amministrativo, con l’avvento di infrastrutture quali la ferrovia e la centrale idroelettrica.

Oggi, è un vivace centro che attrae i turisti non soltanto per il ricco patrimonio storico, ma anche per la vicinanza alle piste da sci del Tonale e dell’Aprica, donando un perfetto connubio tra cultura e natura.

Cosa vedere a Edolo

Edolo, Lombardia

Fonte: Photo by Education Images/Universal Images Group via Getty Images

Particolare del centro di Edolo

Il pittoresco borgo dell’Alta Valle Camonica, oltre a una vacanza attiva all’aria aperta in ogni stagione, offre anche molteplici punti di interesse da non perdere, a partire dalla Chiesa di San Giovanni Battista, in stile rinascimentale con cinquecentesco campanile romanico: al suo interno custodisce pregevoli affreschi databili tra il 1530 e il 1535 a opera di Paolo da Caylina il Giovane.

Altrettanto meritevoli di attenzione, in località Mu, sono la Parrocchiale di Santa Maria Nascente, trecentesca pieve tra le prime a sorgere sul territorio, che può vantare il campanile più alto della Valle Camonica, ben 68 metri, le rovine del Castello medievale, e la Chiesa dei Santi Ippolito e Casiano, rimaneggiata più volte (l’ultima nel Settecento), finemente affrescata e custode di opere lignee della Famiglia Ramus.

Infine, una menzione anche al Ponte Vecchio che, in passato, univa Edolo e Mu (unificati in un unico comune, insieme a Cortenedolo, nel 1927).

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Crans Montana, il sentiero delle lanterne è il più bello delle Alpi

Con uno sviluppo in altitudine che dai 500 metri della valle del Rodano si spinge ai 3000 del ghiacciaio della Plaine Morte, quella di Crans-Montana è una regione di contrasti estremi, baciata dal sole e con un panorama incredibile che spazia dalle vette del Sempione al Monte Bianco, passando per il Weisshorn e il Cervino. Gli sportivi possono contare su infrastrutture all’avanguardia a loro dedicate, mentre gli amanti della cultura hanno la possibilità di sbizzarrirsi con la vasta offerta di musei, eventi e festival.

Crans-Montana coniuga alla perfezione i vantaggi di uno stile di vita cittadino con l’atmosfera di montagna e la purezza dell’aria, grazie a un’ampia gamma di ristoranti (dalle baite di montagna agli indirizzi stellati), a una miriade di negozi e boutique, alle proposte benessere e a una vita notturna animata. Una meta ideale in qualsiasi stagione, con l’accesso alle vette assicurato 365 giorni l’anno dai moderni impianti di risalita.

Ancora, il comprensorio sciistico vanta ben 140 chilometri di piste per tutti i livelli, con un paesaggio da togliere il fiato grazie alla corona di vette che superano i 4.000 metri.

Non sorprende, quindi, che nel 2017 la località sia entrata nel circolo ristretto di Best of the Alps. Inoltre, non è un caso che la clientela italiana sia abituata da anni a scegliere Crans- Montana come meta privilegiata per lo svago in montagna, posizionandosi al primo posto tra gli ospiti internazionali.

Il Sentiero delle Lanterne, l’attrazione di spicco della stagione invernale

Appuntamento tradizionale dell’inverno di Crans-Montana, anche quest’anno il Sentiero delle Lanterne rappresenterà una delle principali attrazioni della stagione. Dal 6 dicembre 2024 al 9 marzo 2025, infatti, dalle 17 alle 22 il percorso innevato incanterà migliaia di visitatori grazie a moltissime novità, una più entusiasmante dell’altra.

Immerso nella natura, pur trovandosi nelle immediate vicinanze del centro, il magnifico sentiero esalta la magia dell’inverno: alla luce delle lanterne, quando cala la notte, il manto bianco che riveste gli alberi e la neve che scricchiola sotto le scarpe regalano uno scenario ricco di poesia.

Scandito da opere luminose, spettacoli incantevoli, concerti e caccia al tesoro, il Sentiero delle Lanterne regala una parentesi da fiaba nel cuore di Crans-Montana. Lo scintillio delle lanterne guida i visitatori alla scoperta di esperienze emozionanti in grado di meravigliare grandi e piccini.

Il magico Festival Etoile Bella Lui

Crans_Montana_Sentiero Lanterne

Fonte: Ph @Maxime_Aliaga – Ufficio Stampa

Sentiero delle Lanterne a Crans Montana

Come già l’anno scorso, lungo il Sentiero delle Lanterne prenderà vita il Festival Etoile Bella Lui, con il tocco di originalità delle animazioni che avranno luogo durante l’intera stagione invernale.

Concerti, spettacoli e animazioni si terranno nello splendido Hameau de Mayens, contraddistinto da antiche malghe di legno, dove sarà anche possibile ristorarsi. L’atmosfera fuori dal tempo di questo luogo incantato consentirà di immergersi in una favolosa leggenda di montagna, la fiaba de Il Pastore e della Stella Bella Lui, da cui hanno preso spunto il Sentiero delle Lanterne e il Festival.

La novità 2024-2025

Durante l’inverno 2024/2025, il Sentiero delle Lanterne sarà dedicato al “Movimento“, tema che verrà evocato tramite la danza dei corpi e il respiro della natura e metterà in evidenza svariate installazioni da scoprire lungo il percorso.

Ogni opera, unica nel suo genere, inviterà a lasciarsi sorprendere dalla sua bellezza, offrendo allo stesso tempo momenti interattivi.

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I laghetti di montagna più belli della Svizzera

Nel cuore dell’Europa, appena sopra la nostra Italia, la Svizzera si presenta come un vero gioiello alpino, una terra di meraviglie naturali e paesaggi mozzafiato, bellissima da percorrere in viaggio on the road. Le vacanze in montagna qui non sono soltanto un momento di relax, ma un’esperienza indimenticabile immersa nella bellezza selvaggia delle cime alpine, dove godere di esperienze adrenaliniche come giri in kayak lungo i corsi d’acqua o trekking panoramico. Le Alpi svizzere offrono un rifugio perfetto per chi cerca una fuga dalla frenesia quotidiana e desidera rigenerarsi tra panorami incantevoli e aria fresca di montagna.

Ma tra le verdi montagne della Svizzera, ci sono delle stelle: stiamo parlando dei tanti laghetti che costellano le Alpi, uno più bello dell’altro! Questi angolo di paradiso valgono davvero la pena di essere scoperti: scenari da cartolina e refrigerio a portata di mano. Ecco i laghetti più belli da vedere in Svizzera secondo SiViaggia.it!

I laghetti di montagna da non perdere in Svizzera

  1. Lacs de Fenêtre: situati nella regione del Vallese, i Lacs de Fenêtre sono dei piccoli laghi che incantano i visitatori con le loro acque cristalline, circondati da maestose vette alpine e immersi nella natura straordinaria della Svizzera. Un luogo perfetto per rilassarsi e godersi la quiete della natura lontani dalla giungla urbana.
  2. Bannalpsee: nascosto tra i verdi pascoli di Engelberg, il Bannalpsee è un piccolo tesoro alpino circondato da un paesaggio da favola, tipico delle montagne svizzere. Le sue acque limpide riflettono il cielo e le montagne circostanti, creando uno scenario da cartolina, assolutamente da fotografare.
  3. Lagh de Calvaresc: immerso nella regione del Ticino, il Lagh de Calvaresc offre ai viaggiatori una vista mozzafiato sulle vette circostanti. Un luogo ideale per una passeggiata rilassante o una sosta rigenerante durante un’escursione in montagna, a passo di trekking.
  4. Seealpse: sito nelle vicinanze di Appenzell, il Seealpse offre un’atmosfera serena e un’opportunità unica di immergersi nella natura incontaminata delle Alpi svizzere. Questo laghetto, già abbastanza noto, è il luogo ideale per rigenerarsi e staccare la spina dalla routine quotidiana.
  5. Laghetto dei Salei: posto nelle vicinanze di Zermatt, il Laghetto dei Salei è un’oasi di pace e tranquillità circondata dalle spettacolari cime alpine. Ideale per chi cerca una pausa dalla frenesia della vita moderna.
  6. Schwarzsee: incastonato tra le montagne di Friburgo, lo Schwarzsee è un luogo magico dove la natura si esprime in tutta la sua bellezza. Le sue acque cristalline e il panorama circostante regalano momenti di pura serenità a chi decide di sostare presso questo laghetto.
  7. Lac Retaud: nei pressi delle Alpi bernesi, il Lac Retaud è un luogo incantevole dove la natura si manifesta in tutta la sua grandiosità e l’aria è pura e leggera. Questo angolo di Svizzera è perfetto per una passeggiata rigenerante o per godersi un picnic in riva al lago, anche in estate.
Lacs de Fenêtre, Svizzera

Fonte: iStock

Sguardo sui Lacs de Fenêtre

Cosa fare al lago in Svizzera

I laghi tra le montagne in Svizzera offrono al viaggiatore una vasta gamma di attività, soprattutto per i visitatori desiderosi di immergersi nella natura e godersi momenti di relax.

Tra le attività più popolari ci sono il nuoto nelle acque fresche e cristalline dei vari laghetti montani, nonché la possibilità di darsi a pic-nic rilassanti sulle sponde del lago, oppure di avventurarsi in escursioni panoramiche lungo sentieri mozzafiato e sfidare le acque alpine alla ricerca di pesci prelibati in sessioni di pesca sul lago. Inoltre, molti laghi offrono la possibilità di praticare sport acquatici come il kayak, il paddle board e la vela, rendendo l’esperienza al lago ancora più entusiasmante e variegata.

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Strada Romantica in Germania: le tappe da non perdere

Uno degli itinerari panoramici più spettacolari d’Europa, la Strada Romantica in Germania, si estende per circa 400 chilometri, da Würzburg fino a Füssen (o viceversa), snodandosi dal fiume Meno, attraverso la regione vinicola della Franconia, fino alle vette alpine della Baviera. Un percorso incantevole che racchiude tutto ciò che si può desiderare da un road trip: natura grandiosa, cultura in abbondanza e calorosa ospitalità tedesca.

Lungo il tragitto, si attraversano oltre 60 località e luoghi suggestivi come la Valle del Tauber, il cratere meteoritico di Nördlinger Ries, il pittoresco Lechfeld e la regione idilliaca del Pfaffenwinkel, ai piedi delle Alpi bavaresi, con gran finale ai favolosi castelli di Re Ludwig, circondati da laghi e dal panorama maestoso della riserva naturale delle Alpi dell’Ammergau. Ecco alcune delle tappe imperdibili per chi percorre questa strada fiabesca.

Würzburg: fascino barocco

Punto di partenza per chi sceglie di percorrere la Strada Romantica da nord a sud, Würzburg è una città barocca che incanta con il suo fascino tipicamente tedesco e capolavori architettonici di diverse epoche. Tra cui spicca il Duomo di San Kilian, la quarta chiesa romanica più grande della Germania, le cui imponenti torri sono visibili da lontano.

Adagiata sulle rive del Meno, circondata da vigneti idilliaci, Würzburg merita una visita anche solo per la sua posizione incantevole. Da vedere, la Fortezza di Marienberg, oggi museo, che fu la sede dei principi-vescovi per quasi cinque secoli, e la Residenza di Würzburg, un maestoso palazzo del XVIII secolo Patrimonio dell’Umanità UNESCO, impreziosito da raffinati giardini di corte.

Rothenburg ob der Tauber: atmosfera medievale

In pochi luoghi al mondo come a Rothenburg ob der Tauber si può ammirare una tale concentrazione di edifici originali risalenti al Medioevo. Passeggiando per il centro storico, tra piazzette appartate, angoli nascosti, torri, fontane, portali e taverne, sembra davvero che il tempo si sia fermato.

Pur essendo una piccola cittadina, Rothenburg vanta una straordinaria quantità di attrazioni storiche, tra musei, chiese, abbazie e monumenti, racchiusi all’interno delle antiche mura che risalgono al XIII secolo, da cui si gode una splendida vista sulle strade acciottolate e le case medievali del centro storico.

Nel quartiere di Spitalviertel si possono visitare splendide chiese, come quella di San Giacomo, che custodisce un prezioso bassorilievo di Cristo e degli apostoli dormienti, o la chiesa di San Wolfgang, riccamente decorata. Ovunque si vada a Rothenburg, ad ogni angolo, c’è qualcosa da scoprire, quindi è consigliabile prendersi il giusto tempo per una visita accurata.

Nördlingen: il borgo dentro il cratere

Anche Nördlingen è una pittoresca cittadina medievale situata nel cuore della Baviera, con una cinta muraria perfettamente conservata e completamente percorribile, che avvolge il centro storico per un perimetro di circa 2,7 chilometri. Ciò che rende unica Nördlingen è il fatto di essere costruita all’interno di un antico cratere meteoritico, il Ries, formatosi circa 15 milioni di anni fa.

Aggirandosi per le stradine acciottolate si può ammirare l’architettura medievale delle case a graticcio, sostare nelle piazze accoglienti che pullulano di botteghe artigiane e salire sulla torre della chiesa di San Giorgio, conosciuta come “Daniel”, da cui la vista spazia sul paesaggio circostante.

Donauwörth: il villaggio sul Danubio

Situata alla confluenza del fiume Wörnitz con il Danubio, Donauwörth è un grazioso borgo bavarese noto per la sua lunga storia e il centro storico ben conservato, caratterizzato da eleganti case a graticcio e piazze suggestive. La via principale, Reichsstraße, fiancheggiata da edifici storici e caffè accoglienti, offre un’atmosfera vivace e al tempo stesso rilassante.

Tra i luoghi di maggior interesse spiccano il Monastero dei Carmelitani, con la chiesa barocca di Heilig Kreuz, e il Castello di Mangoldstein, che racconta secoli di storia locale. Donauwörth è anche un punto di partenza ideale per esplorare i dintorni, con numerose piste ciclabili e sentieri escursionistici che si snodano lungo il Danubio.

Augusta: vivace eleganza

Augusta si distingue dalle altre città della Strada Romantica per la sua grandezza e vivacità. Pur conservando parte delle antiche mura e numerosi edifici medievali, vanta ampi viali, magnifiche fontane, edifici barocchi, rococò e Art Nouveau, chiese raffinate e un maestoso Municipio, che creano un ambiente urbano di rara eleganza. Tra le principali attrazioni ci sono la Casa di Mozart, dove Leopold Mozart nacque nel 1731, e il Duomo che già nel Medioevo destava meraviglia nei viaggiatori con le sue splendide porte di bronzo ormai quasi millenarie.

Schwangau: castelli fiabeschi

In questa località nei pressi di Füssen si trovano due dei castelli più famosi e straordinari della Germania: il castello di Hohenshwangau, di origine medievale ma restaurato in stile rinascimentale nel ‘500, e il favoloso Castello di Neuschwanstein, conosciuto anche come il Castello di Cenerentola.

Costruito a fine ‘800 per volere del re Ludwig II, è un imponente palazzo a cinque piani, con torri e balconi che si erge in posizione spettacolare sopra una gola. Le magnifiche stanze, impreziosite da scene ispirate alla preistoria e figure della mitologia tedesca, culminano nelle sale del Trono e dei Cantori, che rappresentano il fulcro di questa straordinaria costruzione.

Füssen: la perfetta conclusione della Strada Romantica

Füssen è il punto di arrivo della Strada Romantica, che accoglie i viaggiatori con un vivace centro storico che riflette 2000 anni di storia e un castello medievale che rendono la visita un’esperienza interessante per tutti gli appassionati di arte e storia. Situata in posizione strategica tra montagne, laghi e il fiume Lech, Füssen invita a rilassanti escursioni nei dintorni, verso il lago Alatsee dalle acque tranquille e cristalline, o fino alla Lechfall, una magnifica cascata che ha origine da un lago dell’era glaciale.

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La funicolare Como-Brunate, il balcone delle Alpi

Se siete in cerca di un’esperienza memorabile da fare anche solo in giornata in occasione di una gita fuori porta, questa è perfetta per chi ha l’occasione di vistare il Lago di Como e desidera stare lontano dalla folla senza contribuire al cosiddetto overtourism. È il viaggio – breve – a bordo della funicolare che collega Como a Brunate, uno dei gioielli della Lombardia, un balcone panoramico con vista sulle Alpi.

La funicolare Como-Brunate

Inaugurata nel 1894, la funicolare Como-Brunate da subito diventò una delle attrazioni turistiche più frequentate, oltre a fungere da mezzo di trasporto per i residenti. Fu il simbolo dello sviluppo dei trasporti pubblici di quel periodo. Era anche il periodo del boom industriale e dell’inizio di quello che sarebbe diventato il turismo di massa, che proprio sul Lago di Como è letteralmente esploso negli ultimi anni. Inizialmente funzionava a vapore. Fu solo nel 1911 che la trazione divenne elettrica. Fu di nuovo ammodernata nel 1934-5 e nel 1951 furono sostituiti i vagoni con quelli più moderni.

In soli 7 minuti di ripido tragitto si attraversa un tunnel e i boschi intorno al lago. A metà del tragitto, s’incontra il cosiddetto “Cannone di Mezzogiorno“, installato all’inizio del ‘900 e che, tutti i giorni, a mezzogiorno spara un colpo a salve.

Escursioni in partenza dalla funicolare di Brunate

Ma non è solo per l’esperienza di salire a bordo di questa storica funicolare e neppure per ammirare il panorama del Lago di Como dall’alto che vale la pena salire. Dalla stazione d’arrivo di Brunate, infatti, partono diverse escursioni. In pochi minuti si arriva alla fonte del Pissarottino, punto panoramico dal quale si possono ammirare il primo bacino del lago, Villa d’Este, Villa Erba e il Monte Rosa.

Un’altra escursione consigliata è quella per il Monte Piatto, che coniuga la bellezza dei luoghi con la scoperta archeologica degli avelli e della Pietra Pendula. Questa escursione può proseguire verso Torno, noto per essere il borgo delle streghe, dove è possibile ammirare la splendida chiesa di San Giovanni e prendere il battello per tornare a Como. La durata dell’intera passeggiata è di circa due ore e mezza. È consigliata in tutto il periodo dell’anno in assenza di neve.

Molto bella è, per chi se la sente, la discesa a piedi verso Como che si può fare seguendo due sentieri: quello che costeggia la funicolare e quello, molto suggestivo, che passa per l’Eremo di San Donato, un ex convento del XV secolo. Una volta tornati a Como, si può fare un tour guidato della città con una crocierea in barca sul lago più famoso del mondo.

Cosa vedere a Brunate?

Brunate è un piccolo Comune che si trova a 715 metri sul livello del mare e vanta una storia antichissima. Da vedere c’è il Faro Voltiano, una torre ottagonale costruita nel 1927 come omaggio della città di Como al suo cittadino Alessandro Volta. Con un’altezza di 29 metri, domina la vallata e, di notte, illumina Como e i dintorni con fasci di luce verde, bianca e rossa. Poi c’è la Fontana Campari che si trova proprio nel centro di Brunat, un’opera in stile déco dell’artista fiorentino Giuseppe Gronchi. La fontana, che fa parte di una serie di circa 30 opere delle quali solo tre sono rimaste in Italia, fu commissionata dalla nota azienda produttrice di bevande per pubblicizzare il prodotto.

Faro Voltiano Brunate

Fonte: iStock

Vista del Lago di Como dal Faro Voltiano a Brunate

Infinite, c’è la Chiesa di Sant’Andrea Apostolo, originaria del 300, una volta annessa a un monastero, è stata arricchita nel XVII secolo, ricostruita nel XIX secolo e ampliata nel 1900. Ospita un organo a canne costruito dai fratelli Prestinari nel 1827. Proprio di recente il New York Times ha elogiato e consigliato i monti nei dintorni di Como, tra cui Brunate, “il balcone delle Alpi”, in un articolo sugli scenari unici d’Italia dove trascorrere giornate all’insegna della natura.

Funicolare Como-Brunate: date e orari

La funicolare è in servizio tutti i giorni dalle ore 6 alle ore 22.30. Il sabato dalle ore 6 alle ore 24.00. Durante il periodo estivo, il servizio viene prolungato fino alle ore 24.00. Il 25 dicembre il servizio è effettuato dalle 8 alle 12 con corse ogni 30 minuti. Il tempo di percorrenza è di soli 7 minuti. Tutte le corse fermano, a richiesta, a Carescione. Il biglietto ordinario costa 3,60 euro, andata e ritorno costa 6,60 euro.

I ragazzi fino ai 12 anni compiuti pagano 2,40 euro, 3,90 euro anta e ritorno, mentre i bambini fino ai 4 anni di età viaggiano gratis. Sono previste tariffe promozionali per comitive e per gli abbonamenti mensili, annuali o per 7 giorni. A bordo della funicolare si possono portare biciclette, animali, carrozzine o altri colli al costo di 3,50 euro a tratta. I cani per i non vedenti viaggiano gratuitamente e devono essere muniti di museruola.

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Colli Euganei e Alpi Giulie (Italia-Slovenia) designate riserve della Biosfera Unesco

Dall’1 al 5 luglio ad Agadir, in Marocco, si è svolta la 36esima sessione del comitato coordinatore del Programma Man and the Biosphere (MAB) dell’Unesco, dove sono state designate di 11 nuove Riserve della Biosfera in 11 Paesi: Colombia, Repubblica Dominicana, Italia, Mongolia, Paesi Bassi, Filippine, Corea del Sud, Slovenia e Spagna. Per il nostro Paese sono stati nominati i Colli Euganei e la Riserva transfrontaliera delle Alpi Giulie, tra Italia e Slovenia, entrambe quindi designate riserve della Biosfera Unesco.

I Colli Euganei hanno conquistato il riconoscimento Unesco

I Colli Euganei, affascinante gruppo di rilievi collinari di origine vulcanica in Veneto, sono appena stati iscritti nella Lista delle Riserve Mondiali della Biodiversità.

L’Unesco ha infatti sottolineato che “Questo pittoresco paesaggio nella regione del Veneto, nell’Italia nord-orientale, è caratterizzato da non meno di 81 colline vulcaniche, tra cui l’imponente Monte Venda che si erge tra centri termali e pianure verdeggianti impreziosite da uliveti e vigneti. Estendendosi su 15 comuni, l’area è ricca di patrimonio naturale e culturale. La storia vulcanica della regione e le sue acque termali contribuiscono al suo fascino, rendendola il più grande bacino termale d’Europa. Con una superficie totale di 341 km², la riserva della biosfera ospita una popolazione di 111.368 abitanti. Dotata di una vasta gamma di flora e fauna endemiche della pianura veneta, la riserva della biosfera ha stabilito partnership con università e un quadro di gestione completo. I Colli Euganei sono di origine vulcanica. Questa regione sta promuovendo l’agricoltura sostenibile e l’ecoturismo, garantendo al contempo una governance partecipativa, al fine di gettare le basi per una coesistenza armoniosa tra attività economiche umane e tutela ambientale”.

Si tratta di una decisione che è stata presa all’unanimità dai delegati dei 35 Stati membri del Consiglio intergovernativo in rappresentanza degli oltre 180 Stati parte del programma Mab dell’Unesco. Con tale risultato il Veneto arriva ad avere ben 18 riconoscimenti Unesco, quindi il record nazionale.

La Riserva transfrontaliera delle Alpi Giulie

La Riserva della biosfera Alpi Giulie italiane, con sede in Friuli Venezia Giulia, e la Riserva della biosfera delle Alpi Giulie slovene, in Slovenia, sono state riconosciute ufficialmente dall’Unesco “Riserva della biosfera transfrontaliera delle Alpi Giulie“.

Su di esse il comitato coordinatore del Programma MAB ha sottolineato che: “Questa riserva della biosfera transfrontaliera è il risultato della fusione di due riserve della biosfera slovena e italiana, designate rispettivamente nel 2003 e nel 2019. La riserva della biosfera transfrontaliera si estende su 2.671 km2, comprendendo aree centrali di 735 km2, zone cuscinetto di 438 km2 e aree di transizione per un totale di 1.497 km2, che ospitano 109.060 abitanti in 20 comuni. La zona vanta un mosaico di montagne alpine e altipiani carsici punteggiati da cascate e laghi incontaminati. La ricca biodiversità comprende orsi bruni, linci, lontre e gatti selvatici. La candidatura di questo sito transfrontaliero è stata meticolosamente elaborata attraverso un processo di pianificazione partecipativa che ha coinvolto 176 istituzioni e organizzazioni di entrambi i Paesi, nonché studenti, gruppi di ricerca e rappresentanti del settore turistico”.

Le Alpi Giulie erano già state riconosciute come Riserve della Biosfera in Slovenia nel 2003, e in Italia nel 2019. Una divisione che viene perciò superata con il riconoscimento della nuova Riserva della Biosfera Transfrontaliera Alpi Giulie, ovvero per un territorio magnifico e che senza ombra di dubbio vale la pena scoprire.

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Cosa vedere a Lubiana: i tesori della capitale slovena

Incastonata tra le Alpi e il Mar Adriatico, Lubiana, capitale della Slovenia, sorprende con il suo fascino pittoresco e la sua atmosfera vivace. Cuore pulsante della cultura slovena, questa città vanta un centro storico ricco di storia, architetture suggestive e angoli incantevoli. Dai monumenti iconici come il Castello di Lubiana e il Ponte dei Draghi, alle oasi verdi come il Parco Tivoli, scopriamo i tesori che fanno di Lubiana una destinazione perfetta per un weekend romantico, una gita con la famiglia o un viaggio all’insegna della cultura e dell’avventura.

Il Castello di Lubiana

Situato su una collina che domina la capitale slovena, il Castello di Lubiana intreccia da secoli la sua storia millenaria con le vicende della città, offrendo ai visitatori un affascinante viaggio nel tempo tra mura medievali, musei, e panorami spettacolari.

Costruito originariamente come fortezza medievale nell’XI secolo, ha subito numerose modifiche nel corso dei secoli, fino ad assumere l’aspetto attuale nel Rinascimento. Un tempo residenza dei signori di Carniola, ha svolto un importante ruolo difensivo per la città, subendo assedi e resistendo all’invasione ottomana. Oggi il Castello di Lubiana è un vivace polo culturale e turistico, facilmente raggiungibile anche con una comoda funicolare.

All’interno delle sue mura si possono ammirare edifici di varie epoche. Tra questi meritano una visita la Torre Bianca, alta 45 metri, che offre una vista panoramica impareggiabile sulla città e sui suoi dintorni; il Museo di Storia della Città, che custodisce reperti archeologici, modelli architettonici e oggetti che raccontano la storia di Lubiana dalle origini ai giorni nostri; la Cappella di San Giorgio, gioiello barocco con affreschi e decorazioni dorate; la Prigione, che attraverso un’esposizione multimediale ripercorre la storia del carcere medievale e le dure condizioni di vita dei prigionieri.
Il Castello di Lubiana è anche un vivace polo culturale, sede di concerti, spettacoli teatrali, festival e altri eventi durante tutto l’anno. Un ristorante e un caffè offrono la possibilità di gustare piatti tipici sloveni ammirando una splendida vista sulla città.

Il Ponte dei Draghi

Il Ponte dei Draghi (Zmajski most in sloveno) è uno dei simboli di Lubiana. Costruito a inizio ‘900 in stile Secessione viennese sul fiume Ljubljanica, collega il centro storico con la zona moderna. La sua realizzazione fu un’impresa ingegneristica innovativa per l’epoca, in quanto fu uno dei primi ponti in cemento armato realizzati in Europa.

Caratterizzato da linee eleganti e da decorazioni floreali e geometriche, il ponte ha come elemento distintivo quattro statue di draghi verdi alte circa 3 metri, considerati i guardiani leggendari della città, opera dello scultore austriaco Franz Xaver Zajec. Simbolo della città fin dal Medioevo, i draghi sono diventati un’immagine riconosciuta a livello internazionale e rappresentano la forza, il coraggio e la vigilanza di Lubiana. Infatti, secondo la leggenda, sputerebbero fuoco ogni volta che la città è in pericolo.

Il ponte è spesso utilizzato come sfondo per eventi e manifestazioni, come la Festa di San Giorgio (patrono di Lubiana) ad aprile, o il Festival del Drago, che si tiene ogni anno a maggio. In queste occasioni, viene illuminato con luci colorate e ospita spettacoli di musica e danza.

Lubiana, il Ponte dei Draghi

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Il Ponte dei Draghi, Lubiana

Piazza Prešeren

Cuore pulsante della capitale slovena, Piazza Prešeren è un luogo d’incontro vivace e ricco di storia. Prende il nome da France Prešeren, considerato il più grande poeta sloveno, la cui statua in bronzo campeggia al centro. Realizzata da Ivan Zajec e Max Fabiani, ritrae l’autore in atteggiamento contemplativo, circondato da figure allegoriche tratte dalle sue opere. Passeggiando per la piazza, si è colpiti dall’armonia dei vari stili architettonici che la caratterizzano, che spaziano dal barocco al neoclassico.

Il barocco palazzo Urania ospita la Galleria Nazionale, mentre l’edificio Art Nouveau delle Assicurazioni Generali cattura l’attenzione con la sua facciata riccamente decorata. Tra gli edifici più iconici spicca la chiesa francescana dell’Annunciazione con il suo campanile slanciato. Circondata da numerosi caffè, ristoranti e negozi che invitano a rilassarsi e godersi l’atmosfera, Piazza Prešeren è il fulcro della vita cittadina e un palcoscenico naturale per eventi culturali di ogni tipo. Concerti, mercatini, festival e manifestazioni animano la piazza durante tutto l’anno, creando un’atmosfera vivace e coinvolgente.

La Cattedrale di San Nicola

Situata nel cuore di Lubiana, la Cattedrale di San Nicola è un capolavoro barocco che domina il paesaggio urbano con la sua imponente cupola verde e le due torri campanarie. La sua posizione centrale e la sua bellezza architettonica la rendono una delle attrazioni turistiche più popolari della città. Dedicata al santo patrono dei marinai, è l’unica cattedrale presente nella capitale slovena e rappresenta un importante simbolo religioso e culturale.

La sua storia risale al Medio Evo, ma nel corso dei secoli l’edificio originario subì diverse modifiche e ampliamenti, fino a quando nel 1701 fu demolito per far posto alla splendida cattedrale in stile barocco che possiamo ammirare oggi, progettata dall’architetto italiano Andrea Pozzo. La facciata, riccamente decorata con statue e colonne, è sovrastata da un imponente frontone triangolare. L’interno è altrettanto sontuoso, con navate ampie e luminose, impreziosite da affreschi, stucchi e dorature. Tra le opere d’arte più pregevoli ci sono i magnifici affreschi della cupola, l’altare maggiore in marmo policromo impreziosito da sculture dorate e l’organo settecentesco.

Il Ponte Triplo

Costruito tra il 1931 e il 1932, il Ponte Triplo, noto anche come Tromostovje in sloveno, è opera del celebre architetto Jože Plečnik, considerato un maestro del modernismo sloveno. Attraversando il fiume Ljubljanica, collega il centro storico medievale con la parte moderna della città e rappresenta pertanto un punto di passaggio obbligato per ogni visitatore. Il suo design unico si distingue per la presenza di tre ponti separati: uno centrale in pietra e due laterali in calcestruzzo, uniti da balaustre in pietra massiccia e decorati con lampioni artistici.

Il Ponte Triplo non è solo un’opera d’arte, ma anche un testimone silenzioso della storia di Lubiana. Il ponte centrale, infatti, sorge sui resti di un antico ponte di legno medievale, che per secoli ha rappresentato un importante punto di snodo per i commerci e gli scambi tra l’Europa occidentale e i Balcani. Nel corso dell’anno, il ponte ospita numerosi eventi e manifestazioni, tra cui concerti, mercatini di artigianato e festival: il luogo ideale per immergersi nella cultura locale e vivere l’autentica anima di Lubiana.

La Chiesa dell’Annunciazione

Sulla vivace piazza Prešeren si erge maestosa la Chiesa dell’Annunciazione, un capolavoro barocco che cattura l’attenzione con la sua facciata rossa. Costruita tra il 1646 e il 1660 dai frati agostiniani, la chiesa passò poi sotto la gestione dei francescani, che ne curarono l’abbellimento e ne conferirono l’aspetto odierno. L’esterno è un tripudio di forme barocche. La facciata, caratterizzata da un vivace colore rosso – simbolo dell’ordine francescano – è impreziosita da statue e da un imponente portale d’ingresso, mentre sulla cima svetta la statua bronzea della Vergine Maria, la più grande della città.

All’interno, la chiesa rivela un’atmosfera sontuosa, con una navata centrale e due file di cappelle laterali. Gli affreschi di Matevž Langus e le opere di Matej Sternen decorano le pareti e il soffitto con scene bibliche e motivi floreali, creando un ambiente di grande suggestione. Tra i tesori della chiesa spicca il monumentale altare maggiore, opera barocca dello scultore Francesco Robba, realizzato a metà del XVIII secolo. Un’opera d’arte in marmo che cattura lo sguardo con la sua imponenza e la ricchezza dei dettagli.

Il Parco Tivoli

Situato nel cuore della capitale slovena, il Parco Tivoli è il polmone verde di Lubiana, un’oasi di verdeggiante bellezza che si estende per ben 5 chilometri quadrati. Passeggiando lungo i sentieri ombrosi del parco, ci si immerge in un’atmosfera di pace e tranquillità, circondati da una flora rigogliosa che comprende oltre 100 specie di alberi autoctoni ed essenze esotiche, prati verdi, giardini curati, popolati da diverse specie di animali, tra cui scoiattoli, conigli e uccelli.

Le origini del parco risalgono al XIX secolo, quando un’area boschiva venne trasformata in un parco pubblico su iniziativa del barone Franz Xaver Freiherr von Thinnfeld. Nel corso degli anni, il parco è stato arricchito con numerosi giardini, sentieri, statue, fontane e anche un laghetto, diventando un luogo amato da cittadini e turisti. Gli sportivi trovano piste ciclabili e pedonali, campi da tennis, basket e calcio, mentre in inverno una pista di pattinaggio su ghiaccio trasforma il parco in un luogo magico per grandi e piccini.

Museo Nazionale della Slovenia

Il Museo Nazionale rappresenta un’immersione affascinante nella ricca storia e cultura della Slovenia. Fondato nel 1821, ospita una vasta collezione di reperti archeologici, manufatti storici e opere d’arte che raccontano la storia della Slovenia dalla preistoria ai giorni nostri. Le esposizioni sono ambientate in un elegante edificio in stile neo-rinascimentale, già di per sé un’opera d’arte, costruito tra il 1883 e il 1885, che vanta un’imponente facciata e un elegante scalone che conduce alle diverse sale espositive.

Tra i reperti di maggior interesse ci sono il Flauto di Neanderthal, il più antico strumento musicale al mondo, risalente a 60.000 anni fa, e la Situla di Vače, un vaso cerimoniale attribuito all’età del ferro, e la collezione di monete slovene, che ripercorre la storia economica del paese. Oltre alla collezione permanente, il museo organizza regolarmente mostre temporanee dedicate a specifici aspetti della storia e della cultura slovena.

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Escursioni e attività al lago di Bled in Slovenia

La Slovenia è un paese piccolo, ma ricco di luoghi magici e fiabeschi dove la natura incontaminata incontra città dal fascino medievale. I posti da vedere sono tanti, ma uno su tutti attira sempre più viaggiatori con il suo paesaggio da cartolina composto da una chiesa su un’isoletta e da un castello aggrappato alla parete rocciosa, circondato da rigogliose foreste, verdi prati e montagne innevate. Avete capito di cosa stiamo parlando?

Il lago di Bled è la perla alpina slovena che fa sognare persone provenienti da tutto il mondo, che arrivano in questa regione nord-occidentale per poterlo vedere con i propri occhi. Gli italiani sono i più fortunati perché questo posto splendido si trova in una zona montuosa a ridosso delle Alpi Giulie, non lontano dal confine italiano, quindi facilmente raggiungibile in auto in circa un’ora e mezza da Trieste. Il lago può essere raggiunto con semplicità anche da Lubiana, diventando la meta perfetta anche per una gita di un giorno. Iniziate a prendere appunti perché in questo articolo vi consigliamo cosa fare e cosa vedere in una giornata o durante un weekend.

Cosa fare al lago di Bled

Le montagne circostanti si specchiano nelle sue acque, il castello veglia silenzioso e l’isolotto al centro completa un paesaggio che sembra uscito da un quadro: inutile girarci intorno, Bled è un vero e proprio luogo d’incanto. La sua atmosfera sognante lo rende la meta perfetta per un weekend di coppia, che potrete trascorrere in un romantico glamping, passeggiando intorno al lago e gustando la cucina locale. In una giornata d’autunno, poi, rimarrete di certo incantati dal panorama del suo isolotto sospeso nella nebbia, circondato dai vivaci colori dei boschi e del foliage. L’autunno, infatti, è il periodo perfetto per scoprirlo non solo per la bellezza particolare del paesaggio in questa stagione, ma soprattutto perché meno affollato rispetto ai mesi estivi.

Sono molte le cose da fare al lago di Bled e nei dintorni: queste sono le nostre preferite.

Escursione in barca all’isolotto

Una delle cose più romantiche da fare al lago di Bled è l’escursione con le classiche barchette in legno. Avete due opzioni per scoprire gli angoli più pittoreschi della costa, tra piccoli moli e canneti popolati da maestosi cigni bianchi. Potete salire a bordo di una pletna guidata da un barcaiolo, la barchetta tradizionale tipica di questi luoghi, dalla forma inconfondibile. In questo modo potrete visitare anche l’isolotto al centro del lago, con la sua chiesetta e il borgo che sembra sospeso nel tempo, un vero scrigno di bellezza che vi regalerà sorprendenti scatti fotografici.

Se invece preferite scoprire il lago in autonomia, potete affittare una barca a remi, facile da navigare e che vi permetterà di arrivare all’isolotto in 10-15 minuti. Qui vi consigliamo di visitare la chiesetta risalente al XVII secolo e di salire sulla torre per suonare la campana per tre volte, un segno di porta fortuna che la fa risuonare tutto il giorno!

Barca lago di Bled

Fonte: iStock

Una barca per escursioni sul lago di Bled

Attività all’aria aperta e relax

La Slovenia è la destinazione perfetta per gli amanti degli sport all’aria aperta e anche il lago di Bled offre tante possibilità per entrare a contatto con la natura circostante in modo sostenibile. Potete soggiornare in uno dei tanti campeggi lungo la costa, base perfetta per salire su una bici e pedalare sulla pista ciclabile che si snoda tutto intorno al lago, ideale anche per chi desidera fare jogging o una semplice camminata. Ogni ora del giorno è quella giusta anche per percorrere il giro ad anello lungo 6 chilometri e che vi permetterà di ammirare il lago da prospettive diverse.

Se restate per più giorni potete regalarvi momenti di puro relax sulle spiagge del lungolago. Alcuni punti sono attrezzati con ombrelloni, sdraio e giochi per i più piccoli, perfetti per nuotare nelle acque cristalline. A quanto pare, queste acque sono ricche di minerali e possiedono poteri curativi, tanto che il lago di Bled divenne una meta importante del turismo termale già all’inizio del XX secolo. I centri termali sono raggruppati sulla sponda occidentale del lago e offrono percorsi rilassanti con una vista splendida. Potrete scegliere tra numerose strutture in cui, oltre al centro termale, sono disponibili eleganti stanze dove alloggiare. Consultate i siti web dei diversi hotel e centri benessere per scegliere i pacchetti e le offerte più adatti al vostro viaggio!

Assaggiare la famosa Bled cake

Se c’è una cosa che dovete assolutamente fare durante il vostro viaggio al lago di Bled è assaggiare l’immancabile torta di Bled (kremna rezina), fatta con una deliziosa pasta sfoglia friabile e strati di crema pasticcera e panna. È considerata il simbolo della cittadina, inventata nel 1953 dal pasticciere ufficiale dell’Hotel Park, Ištvan Lukačević. Ogni fetta verrà servita perfettamente quadrata e sarà composta per due terzi di crema alla vaniglia e un terzo di panna montata, il tutto racchiuso tra due strati di pasta sfoglia. Una dolcezza da non perdere!

Bled Cake

Fonte: iStock

La famosa Bled cake da provare fronte lago

Cosa fare nei dintorni del lago di Bled

Nei dintorni sono numerosi i percorsi naturalistici, come quello che attraverso il bosco vi porterà in cima a una collina da cui potrete godere di un panorama privilegiato sull’intero lago. Non a caso, qui è stata allestita una panchina solitaria, per regalare momenti romantici e indimenticabili con una vista davvero eccezionale.

Anche gli appassionati di escursionismo non rimarranno delusi: potranno infatti scoprire numerosi sentieri che si sviluppano nei boschi intorno al lago, perfetti per fare un po’ di trekking, divertirsi con la mountain bike o visitare una delle gole più belle della Slovenia, quelle di Vintgar.

Le gole di Vintgar e il Parco Nazionale del Triglav

Nelle vicinanze del lago di Bled, un percorso di grande interesse naturalistico vi porterà a esplorare le gole di Vintgar, scoperte nel 1891. Lungo il canyon è stato costruito un sistema di passerelle lungo 2 chilometri, ponti e gallerie che vi permetterà di visitare la profonda gola scavata dal fiume, accompagnati dal rumore delle acque impetuose, tra rapide e cascatelle, in uno scenario naturale davvero suggestivo. Immersa in una fitta foresta, la gola è stata creata nel corso di millenni dal fiume Radovna che, lentamente, ha eroso la roccia. Se non avete l’auto, per raggiungerla potete affittare una bicicletta o utilizzare i mezzi pubblici.

Per gli amanti dell’adrenalina è possibile organizzare un’escursione nel Parco Nazionale del Triglav all’insegna del canyoning, per vivere un’avventura in un vero e proprio parco acquatico naturale, dove cimentarsi con scivoli, salti e discese in corda doppia. Un’esperienza unica adatta anche ai meno esperti perché tutti i gruppi sono accompagnati da guide alpine qualificate.

Come arrivare al Lago di Bled

Il lago di Bled può essere raggiunto con diversi mezzi di trasporto. Se volete arrivare con la vostra auto dovrete prendere l’autostrada E61 in direzione Lubiana e uscire a Lesce/Bled. Attenzione però: per percorrere le autostrade slovene dovete acquistare la “vignetta” da apporre sul parabrezza.

Se volete raggiungere il lago in treno, dovrete prima dirigervi alla stazione di Lubiana. Da qui potete prendere un treno che vi porterà nelle vicinanze di Bled: le due stazioni più vicine al lago sono Lesce e Jezero Bled.

Per arrivare in bus, invece, vi basterà partire da Lubiana dove ogni giorno sono disponibili corse dalle 6 del mattino alle 22, che vi permetteranno di raggiungere il lago in circa un’ora.

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Lago di Cavazzo, dalle acque particolarmente turchesi

È una delle mete perfette per godersi una giornata all’aria aperta in uno scenario idilliaco, nel cuore delle Alpi Carniche: si tratta del Lago di Cavazzo, conosciuto anche come Lago dei 3 comuni poiché con i suoi 174 ettari bagna Cavazzo Carnico, Bordano e Trasaghis, il bacino naturale più grande del Friuli Venezia Giulia, in provincia di Udine.

Di origine glaciale, alimentato da sorgenti sotterranee e da una condotta artificiale, incanta a 195 metri s.l.m, vegliato dal Monte San Simeone, dal Monte Festa e dal Naruvint, un dipinto a cielo aperto che dà vita a un ambiente ricco di fauna e flora: le sue rive, adornate da canneti, offrono rifugio a svariate specie di uccelli (quali folaghe, martin pescatori, tarabusi, germani reali e oche granaiole) mentre le acque incredibilmente turchesi sono la casa di 14 specie ittiche tra cui carpe, anguille, trote, lucci, persici e alborelle.

Cosa fare al Lago di Cavazzo

Una gita fuori porta a 40 minuti da Udine (soprattutto in primavera e in estate quando il clima è più mite) conduce alla scoperta di un territorio da favola dove il Lago di Cavazzo è protagonista indiscusso, ideale per momenti di puro relax sulle verdi sponde (magari allestendo un picnic), per piacevoli e facili escursioni e percorsi da trekking, per il birdwatching e per gli amanti degli sport acquatici.

Infatti, lungo i comodi sentieri, offre numerosi itinerari da percorrere a piedi oppure in sella alla mountain bike, ammirando panorami che scaldano il cuore e la fauna locale nel suo habitat prediletto mentre il lago stesso è punto di riferimento per le attività di canoa, windsurf, kayak, SUP (stand-up paddle) e per la pratica della vela: a disposizione, il circolo nautico “Nautilago”, noleggio giornaliero di SUP e kayak presso il camping “Lago 3 Comuni”, rent bike per noleggiare sia MTB che e-bike, nonché aree attrezzate per picnic e parchi giochi per i più piccoli.

Ma non è tutto.

Da non perdere è la passeggiata di 8,20 chilometri che costeggia il lago, un percorso ad anello adatto a tutti che dona scorci invidiabili sulle acque trasparenti e sulle montagne che vi si specchiano, sul fitto canneto e sullo stagno della zona sud dove nidificano o sono di passaggio anatre e altri volatili. Non manca l’Ecomuseo che, grazie ai dettagliati pannelli illustrativi, consente di approfondire la conoscenza con il Lago di Cavazzo, la sua storia e i suoi abitanti.

In più, dall’Ecomuseo, un sentiero in salita (che ripaga di tutta la fatica) conduce a una straordinaria terrazza panoramica da cui la vista sul lago dall’alto è qualcosa da vedere assolutamente con i propri occhi! Qui si trova anche il Monumento al Terremoto, con area informativa sull’isolatore sismico, installata nel 33esimo anniversario del sisma del 1976 con epicentro il Monte San Simeone.

Un angolo di natura tropicale a soli dieci minuti dal lago

Per godersi appieno la meraviglia del Lago di Cavazzo, vale la pena visitare, a soli dieci minuti di auto, la Casa delle Farfalle di Bordano, la più ampia esposizione in Italia di farfalle e insetti viventi, un paradiso tropicale che riproduce fedelmente gli habitat originari delle oltre 400 specie di farfalle provenienti da tutto il mondo.

Un’attrazione turistica che sa emozionare, con 1000 metri quadri di serre riscaldate e altrettanti dedicati a laboratori, aule video, esposizioni e attività educative dedicate ai bambini e ai ragazzi.

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L’albergo diffuso che ti farà rivivere la “Belle Époche” tra le Alpi

L’Austria, terra di eterna bellezza, continua ad affascinare con la sua perfetta fusione di cultura e natura, che dà vita a panorami indimenticabili. Durante i mesi invernali, il Paese si trasforma in un paradiso scintillante, quasi surreale. La neve cade delicatamente, avvolgendo ogni angolo del territorio con un manto bianco lucente che sembra tratto direttamente dalle pagine di una favola. Un luogo dove la magia dell’inverno prende forma, incantando visitatori da tutto il mondo.

Oggi, ti invitiamo a esplorare uno dei suoi tesori più nascosti: Bad Gastein. Questa località, situata a 1000 metri di altezza sulle maestose Alpi Austriache e a sud di Salisburgo, è un gioiello incastonato nel cuore dell’Europa. Sin dal ‘700, ha attratto l’élite internazionale, guadagnandosi l’appellativo di “Montecarlo delle nevi”, grazie al suo inconfondibile mix di lusso, relax e attività sportive. Le sue rinomate terme, famose per le loro acque curative, offrono un’oasi di pace e tranquillità, trasformando questa destinazione in un perfetto rifugio dalla frenesia della routine quotidiana.

Recentemente, è stato arricchito da un tocco di eleganza grazie all’intervento dello studio viennese BWM Designers & Architects che, con una visione innovativa e un occhio attento al dettaglio, ha saputo valorizzare l’unicità di questa località austriaca. Il risultato è un complesso alberghiero che rispecchia perfettamente l’essenza di Bad Gastein: un equilibrio armonioso tra storia, lusso e innovazione, il tutto immerso in un contesto naturale di straordinaria bellezza.

Due nuovi alberghi glamour brillano nel cuore di Bad Gastein

Bad Gastein

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Bad Gastein, Austria

Il progetto di BWM Designers & Architects ha seguito un fil rouge che lega insieme l’eredità storica del luogo, l’eleganza contemporanea e l’attenzione per il design narrativo, creando una sinergia unica tra architettura e ambiente.

Dopo vent’anni di chiusura, il Grand Hotel Straubinger è rinato, riaffermandosi come un’icona indiscussa di lusso e tradizione nel cuore delle Alpi austriache. Situato in prossimità dell’imponente cascata che caratterizza la città di Bad Gastein, questo storico albergo offre ai suoi ospiti un’esperienza senza pari. Ogni dettaglio, dall’arte alle piante, dal design all’architettura, è stato curato con estrema attenzione per offrire un perfetto equilibrio tra modernità e tradizione.

Il Badeschloss, invece, si distingue per l’audace aggiunta di una torre rivestita in cemento, che ospita una lussuosa piscina riscaldata a sfioro al tredicesimo piano. Questa struttura unica è stata costruita quasi sull’alveo di una cascata d’acqua calda, creando un’esperienza sensoriale incomparabile. I visitatori possono immergersi nelle acque tiepide della piscina, godendo di una vista panoramica mozzafiato sul paesaggio circostante.

Un progetto innovativo che cambia il volto di Bad Gastein

I nuovi alberghi di Bad Gastein, il Badeschloss e il Grand Hotel Straubinger, stanno cambiando radicalmente il concetto tradizionale di ospitalità. Non si limitano solamente a essere semplici strutture dove gli ospiti possono trascorrere la notte. Piuttosto, si posizionano come veri e propri punti di riferimento che stanno plasmando in modo significativo l’aspetto urbano della città.

Infatti, grazie al loro innovativo approccio di “albergo diffuso“, superano i limiti fisici di un singolo edificio. Piuttosto che essere confinati in una struttura isolata, questi hotel si espandono e si integrano armoniosamente nel contesto urbano circostante, contribuendo attivamente alla vitalità e alla dinamicità del tessuto cittadino.

Inoltre, le strutture esibiscono una raffinata collezione di opere d’arte, attentamente selezionate da Andrea von Goetz, per rendere ogni soggiorno un vero e proprio viaggio attraverso l’arte contemporanea.

Bad Gastein

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Cascata di Bad Gastein, Austria