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Falkensteiner Hotel Kronplatz: un’avventura su misura a Plan de Corones

Tra le suggestive cime delle Dolomiti, dove la natura regna sovrana, sorge il Falkensteiner Hotel Kronplatz, un rifugio esclusivo a 5 stelle parte del prestigioso circuito The Leading Hotels of the World, per gli amanti dell’avventura e delle esperienze più autentiche. L’architettura moderna dell’hotel, firmata dal rinomato architetto Matteo Thun, si fonde armoniosamente con i sapori della tradizione altoatesina, creando un’atmosfera accogliente e incredibilmente raffinata.

Fonte: Falkensteiner Hotel Kronplatz

il Falkensteiner Hotel Kronplatz immerso nella natura

Esperienze cucite su misura

A disposizione degli ospiti che desiderano scoprire le meraviglie nascoste di Plan de Corones e trascorrere una vacanza senza pensieri, l’Experience Concierge è un esperto conoscitore del territorio, pronto a organizzare attività su misura. L’idea è proprio quella di offrire conoscenza, esperienza e professionalità di una guida personale, capace di consigliare itinerari in base alle passioni e al livello di preparazione di ciascuno, dalle escursioni a piedi o in bicicletta, alle scalate di imponenti pareti rocciose o esperienze immersive nella natura incontaminata.

Infinite avventure, estate e inverno  

Plan de Corones è un vero e proprio paradiso per gli amanti dello sport e delle attività all’aria aperta. In estate, ci si può dedicare a escursioni, gite in bicicletta e arrampicate; mentre in inverno le piste da sci, snowboard e slittino sono l’ideale per tutta la famiglia. Qualunque sia la stagione, il Falkensteiner Hotel Kronplatz è un punto di partenza perfetto per esplorare le Dolomiti e vivere esperienze indimenticabili, per tutte le età.

Un paradiso per le famiglie

Al Falkensteiner Hotel Kronplatz, la noia per i più piccoli è out! Un ricco programma di attività attende i bambini di tutte le età, in questa stupenda destinazione della Val Pusteria, trasformando ogni giorno in un’avventura indimenticabile. Spettacoli di uccelli rapaci per conoscere più da vicino questi esemplari; lezioni di equitazione per esplorare i campi e i boschi circostanti; gita allo Zoo di Riscone, ad appena 15 minuti a piedi dall’hotel, per osservare daini, conigli, anatre, pavoni e capre. Natura, ma anche movimento e avventura per i più piccoli, con percorsi adrenalinici su piste di palline di legno, escursioni in bicicletta, pareti di arrampicata anche per chi è alle prime armi e percorsi di corda tra gli alberi per tutta la famiglia al Kronaction Adventure Park. In hotel, la Falky Family Room è il nuovissimo spazio per i più piccoli che ospita laboratori e attività per il divertimento e la creatività, con un angolo allestito per il gioco libero e per il relax dove guardare film e leggere libri insieme. Per prenotazioni di almeno 2 notti in una delle splendide suite di Falkensteiner Hotel Kronplatz un bambino fino a 14 anni soggiorna gratuitamente (offerta valida fino al 21/11/2024, limitata e soggetta a disponibilità).

Natura a 360° per coppie e amici

Il Falkensteiner Hotel Kronplatz è un vero e proprio paradiso anche per chi viaggia in coppia, con gli amici e per i solo travellers. Tantissime le attività per gli adulti, dalle lezioni al campo Golf Club Pustertal ai piedi del Plan de Corones alle escursioni all’alba e sui ghiacciai; dal Nordic Walking allo yoga in vetta; dalle uscite in mountain bike o e-bike al kayak e al rafting per scoprire la Val Aurina. Poi ancora arrampicata, escursioni a cavallo e adrenalina allo stato puro per chi vuole provare l’ebbrezza di un volo in parapendio o in mongolfiera, circondati da panorami mozzafiato. E per gli amanti delle emozioni forti? Da non perdere la zipline più lunga d’Europa, con Adrenaline X-Treme Adventures, per una discesa tra le cime di San Vigilio.

Fonte: Falkensteiner

Al Falkensteiner Hotel Kronplatz tante occasioni per scoprire il territorio

Relax e benessere all’Acquapura Mountain SPA

Dopo una giornata dinamica e di scoperta, è il momento di puro relax all’Acquapura Mountain SPA. Saune, bagno turco, piscina rooftop con vista sul Plan de Corones e piscina sportiva, docce emozionali e una vasta gamma di trattamenti rigeneranti per ritrovare l’armonia perfetta di corpo e mente. Al Falkensteiner Hotel Kronplatz anche il benessere è a stretto contatto con la natura e nelle vicinanze della struttura c’è un bosco perfetto per il Forest Bathing, un’esperienza immersiva nella foresta per rigenerare corpo e spirito e godere dei suoni della natura.

Un viaggio sensoriale tra i sapori

Una buona vacanza non può prescindere dalla tavola; e il Falkensteiner Hotel Kronplatz conquista con i sapori autentici del territorio, fin dalla prima colazione con freschissimi buffet dolci e salati. Per il pranzo e la cena, il menu del ristorante con vista panoramica sulle montagne offre specialità tirolesi e piatti tipici, preparati con ingredienti genuini e di stagione.

Scegliere il Falkensteiner Hotel Kronplatz significa vivere un’avventura su misura, tra natura, relax e sapori autentici.

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I migliori festival musicali sulle Dolomiti

Non è un caso se vengono considerate le montagne più belle del mondo: le Dolomiti conquistano al primo sguardo con il loro fascino e la loro maestosità. Un territorio vasto e sorprendente che comprende cinque province e tre regioni e che è entrato a pieni diritti tra i patrimoni dell’UNESCO. Le Dolomiti possono essere vissute in tanti modi e non solo percorrendo trekking indimenticabili. Ogni estate diventano lo scenario perfetto dove arte e cultura si incontrano offrendo esperienze uniche in una cornice da sogno.

Tra queste esperienze, quelle da non perdere sono sicuramente i festival musicali sulle Dolomiti, una serie di eventi e incontri che raccontano questo paesaggio e permettono di viverlo attraverso suoni ed emozioni diverse. Scopriamo insieme quali sono i migliori festival del 2024.

I Suoni delle Dolomiti – Val di Fassa

Dal 28 agosto al 29 settembre, il Trentino unisce musica e natura nel festival di musica in quota ‘I Suoni delle Dolomiti’. In programma sono previsti 17 concerti e 1 trekking di tre giorni insieme allo scrittore di montagna più amato, Paolo Cognetti, autore de ‘Le otto montagne’, tra gli altri romanzi. Le esibizioni musicali coinvolgono generi diversi, dalla classica delle orchestre nostrane e nazionali al blues, soul e jazz di Raphael Gualazzi, fino agli omaggi ai grandi maestri della musica italiana come Paolo Conte. Potete decidere di salire a piedi per raggiungere il luogo dell’evento o usufruire degli impianti di risalita, che verranno aperti per quest’occasione.

Info utili

Come arrivare in Val di Fassa

In auto

Provenendo dall’A22, autostrada Modena-Brennero:

– Uscita Ora/Egna, S.S. 48 delle Dolomiti – Passo San Lugano – Val di Fiemme – Val di Fassa (distanza km 45). Dalla circonvallazione di Moena (zona artigianale) verso Canazei

– Uscita Bolzano Nord, S.S. 241 Grande Strada delle Dolomiti – Passo Carezza – Vigo di Fassa (distanza km 40). Da Vigo verso nord in direzione di Canazei, verso sud in direzione di Soraga e Moena

In treno

Le stazioni ferroviarie più vicine sono: Trento, Bolzano e Ora. Dalle stazioni dei treni sono garantiti collegamenti giornalieri con la Val di Fassa tramite autobus.

Biglietti I Suoni delle Dolomiti

I posti per ogni evento sono limitati e la prenotazione è obbligatoria. Per i biglietti dei singoli eventi rimandiamo al sito I Suoni delle Dolomiti.

Eggental Classic&More – Val d’Ega

Unite musica classica e cibo di alta qualità e otterrete il festival ‘Eggental Classic&More’ in Val d’Ega. Dal 27 luglio al 31 agosto, potrete lasciarvi trasportare dalle note dei concerti classici e vivere esperienze culinarie nella suggestiva cornice tra Catinaccio e Latemar. Il programma prevede un totale di 5 concerti arricchiti da colazioni, brunch o aperitivi con musicisti quali Trio Arioso, l’Ensemble Amarilli e l’Orchestra Haydn diretta da Roberto Molinelli. L’ultima serata, quella del 31 agosto, vedrà l’ensemble d’archi dell’Orchestra Haydn presentare al Grand Hotel Carezza la “Buenos Aires’ Serenade” con opere di Čajkovskij e Piazzolla, accompagnati da un aperitivo con vista sulle montagne del Latemar e del Catinaccio.

Info utili

Come arrivare in Val d’Ega

In auto

Brennero (Autostrada Brennero A 22, pedaggio obbligatorio)

– Uscita autostrada Bolzano Nord/Val d’Ega – dopo circa 0,5 km in direzione Bolzano, alla rotatoria, entrare a sinistra nella Val d’Ega (SS 241).

In treno

La stazione di riferimento è Bolzano, da qui sarà necessario prendere un autobus.

Biglietti Eggental Classic&More

Prenotazione obbligatoria, il biglietto comprende l’impianto di risalita, la colazione, il brunch o l’aperitivo, e il concerto. Per i biglietti dei singoli eventi rimandiamo al sito Eggental Classic&More.

Water Music Festival – Lago Valbiolo

L’acqua è al centro dell’evento ‘Water Music Festival’ che unisce la musica con l’obiettivo di sensibilizzare le persone su una risorsa per noi fondamentale. Dal 12 luglio al 25 agosto, il Lago Valbiolo e il Passo Tonale ospiteranno una piattaforma che sarà accessibile per tutta la durata del festival e che vi permetterà di camminare a filo d’acqua a un’altitudine di 2000 metri. Sul palco, invece, saliranno artisti di fama nazionale come Gio Evan, Carmen Consoli, Davide Locatelli e About That Night. Il 24 agosto, in occasione della chiusura del festival, si terrà il ‘Water Music Party’, gratuito e aperto a tutti.

Info utili

Come arrivare al Lago Valbiolo

In auto

SS42 fino a Passo del Tonale, seguire le indicazioni per seggiovia Valbiolo. Lasciare la macchina al parcheggio e salire verso il lago con una camminata di 30 minuti.

In autobus

La zona del Valbiolo è coperta dagli autobus della linea Trentino Trasporti.

Biglietti Water Music Festival

Sul sito Ponte di Legno Tonale.

Panorama Music – Val di Fassa

Dal 3 luglio al 25 agosto, la Val di Fassa ospita l’amato ‘Panorama Music’, undici appuntamenti gratuiti organizzati nelle zone più belle della valle come Passo San Pellegrino, Canazei o Vigo di Fassa. I concerti sono itineranti creando la perfetta simbiosi tra musica e natura. Potete raggiungere le diverse località che ospiteranno gli eventi sia con gli impianti di risalita che a piedi, unendo il piacere di trascorrere una serata diversa con un po’ di attività fisica. Ad alternarsi sul palco ci saranno diversi generi musicali, tra nomi di rilievo italiani e internazionali, per serate uniche immersi in scenari d’eccezione.

Info utili

Come arrivare in Val di Fassa

In auto

Provenendo dall’A22, autostrada Modena-Brennero:

– Uscita Ora/Egna, S.S. 48 delle Dolomiti – Passo San Lugano – Val di Fiemme – Val di Fassa (distanza km 45). Dalla circonvallazione di Moena (zona artigianale) verso Canazei

– Uscita Bolzano Nord, S.S. 241 Grande Strada delle Dolomiti – Passo Carezza – Vigo di Fassa (distanza km 40). Da Vigo verso nord in direzione di Canazei, verso sud in direzione di Soraga e Moena

In treno

Le stazioni ferroviarie più vicine sono: Trento, Bolzano e Ora. Dalle stazioni dei treni sono garantiti collegamenti giornalieri con la Val di Fassa tramite autobus.

Biglietti Panorama Music

Ingresso libero.

CortinAteatro – Cortina d’Ampezzo

Musica, lirica e teatro si incontrano in una delle località più amate delle Dolomiti del Veneto, Cortina d’Ampezzo, una delle destinazioni preferite sia in inverno che d’estate. 16 appuntamenti dall’11 luglio al 18 ottobre spazieranno dalla musica classica alla lirica, dal teatro comico agli attesi appuntamenti musicali al tramonto. Tra gli eventi più belli citiamo l’omaggio a Ennio Morricone eseguito dall’Orchestra Regionale Filarmonica Veneta, i tramonti in quota e la serata con i Ba(ch)rock Bassoon Quartet.

Info utili

Come arrivare a Cortina d’Ampezzo

In auto

Autostrada A27 (Venezia – Belluno)

Autostrada A22 (Modena – Verona – Bressanone – Innsbruck)

In treno

Le stazioni ferroviarie più vicine sono Calalzo di Cadore e Dobbiaco, collegate a Cortina d’Ampezzo da un servizio di autobus.

Biglietti CortinAteatro

Su Musincantus.it

Dolomiti Music Festival – Cadore

Dal 13 luglio al 7 settembre i paesaggi di Cadore, e in particolare del Rifugio Lunelli, ospiteranno ben 60 appuntamenti a ingresso libero con oltre 80 ospiti. Nato dall’unione di tre eventi (Dolomiti Blues&Soul Festival, Organi Storici in Cadore e Dolomiti Più Note), il ‘Dolomiti Music Festival’ rappresenta il festival diffuso più grande d’Italia e propone concerti che abbracciano generi differenti, dal jazz al rock, dalla musica classica alla tradizionale musicale di montagna, diventando così uno degli eventi più attesi per gli amanti della musica. Tra gli appuntamenti più attesi ci sono sicuramente quello che vede salire sul palco Willy Mazzer e la Headhunters Blues Band, la tappa del tour europeo di Adam Holzman, e OverMiles, una band che rende omaggio a Miles Davis.

A rendere speciale questo festival è anche un’organizzazione attenta e curata che coinvolge l’intero territorio. La musica sarà l’elemento comune e di partenza che permetterà ai partecipanti di immergersi nel patrimonio culturale e naturale cadorino: oltre ai concerti, infatti, sono previste visite guidate, focus dedicati agli artisti, momenti dedicati alla gastronomia tipica della zona, iniziative sociali e vendita di prodotti d’eccellenza. 

Dolomiti Music Festival Cadore

Fonte: Koinè Comunicazione

Musicisti suonano durante il Dolomiti Music Festival a Cadore

Info utili

Come arrivare a Cadore

In auto

Autostrada A27

– Uscita Pian di Vedoia (Belluno), proseguire su strada statale 51 d’Alemagna.

In treno

La stazione ferroviaria più vicina è Dobbiaco, da qui prendere autobus con direzione Cortina e Cadore.

Biglietti Dolomiti Music Festival

Ingresso libero.

Musica nell’Agordino – Belluno

Anche quest’anno torna il festival itinerante ‘Musica nell’Agordino’, alla sua 31° edizione. Chiese, location naturali, rifugi e locali in alta quota saranno gli scenari in cui si terranno gli eventi dal 5 luglio al 10 agosto. Il programma del festival soddisfa ogni gusto perché si compone di 3 rassegne principali: la Rassegna di musica etnica, curata da Agordo ETNO Musica, la Settimana Organistica e i concerti in quota, che verranno organizzati nelle migliori location del territorio.

Info utili

Come arrivare ad Agordino

In auto

A27 d’Alemagna

–  A27 Uscita Belluno – Ponte nelle Alpi, verso Belluno SS 50, poi SS 203 Agordina direzione Agordo.

A22 Autostrada del Brennero – Brennerautobahn

–  uscita Ora/Egna – SS48 delle Dolomiti verso Cavalese, Predazzo, Moena, SS 346 del Passo San Pellegrino per arrivare a Falcade.

–  uscita Ora/Egna – SS48 delle Dolomiti verso Cavalese, Predazzo, Val Travignolo, poi SP25 Paneveggio – Passo Valles per arrivare a Falcade.

A4 Milano Venezia

– innesto con A31 della Val d’Astico uscita Dueville – Superstrada Montana Veneta fino a Bassano del Grappa , poi verso SS47 Valsugana- uscita Arsiè/Feltre, Santa Giustina, Meano, Mas di Sedico e proseguendo poi per la SS203 Agordina.

In treno

Linea Padova-Belluno

Linea Venezia-Belluno

Biglietti Musica nell’Agordino

Ingresso libero.

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Un passo dal cielo, le più belle location della fiction Tv

Siamo ormai giunti alla settima stagione di una delle fiction televisive di maggior successo dopo il Commissario Montalbano, “Un passo dal cielo”. Merito del trionfo della serie Tv RAI sono, oltre che delle vicende intricate e ricche di colpi di scena, i luoghi meravigliosi di montagna dove si svolgono le scene. Tra laghi alpini dai colori abbaglianti alle cime dei monti spennellate di bianco, dai fitti boschi di conifere alle deliziose baite di legno, sembra di entrare in un libro di fiabe.

Come abbiamo imparato nel tempo, invece, questi luoghi esistono davvero, magari talvolta leggermente ritoccati – nelle prime serie le famose Tre Cime di Lavaredo facevano da sfondo al lago dove si trova la baita fronte lago del comandante di stazione del Corpo forestale – e da quando è iniziata la serie “Un passo dal cielo” sono diventati meta di turismo di massa.

Nel corso delle varie stagioni, oltre a essere cambiati i protagonisti (per le prime tre stagioni Pietro Thiene interpretato da Terence Hill e poi Francesco Neri, l’attore Daniele Liotti), sono variate anche le location (fino alla quinta stagione, San Candido, in Alto Adige e dalla sesta in poi si trasferisce a San Vito di Cadore, nel Veneto). Una più bella dell’altra, comunque, vere cartoline del nostro arco alpino. Ecco le più famose che si possono visitare.

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Fonte: ANSA

La guardia forestale Francesco Neri

Il Lago di Braies

Iconico e ormai nell’immaginario collettivo, il Lago di Braies, in Val Pusteria, è divenuto il simbolo di “Un passo dal cielo”. A Braies si trova l’hotel in riva al lago, ma anche la suggestiva palafitta sull’acqua in cui vivono i protagonisti della serie, fino alla stagione 6, nota con il sottotitolo “I Guardiani”. Questo specchio d’acqua color smeraldo – e non è merito di Photoshop – è senza dubbio il più famoso della Regione ed è davvero circondato da boschi di conifere, da ripidi dirupi e da verdi pascoli.

La palafitta di Pietro e Francesco

Lo chalet di legno dove vivono le due guardie forestali, prima Pietro Thiene e poi Francesco Neri, altro non è che la capanna che ospita la biglietteria dove si noleggiano le barche per fare il giro del Lago di Braies. D’estate, infatti, si possono prendere a noleggio le barchette di legno e trascorrere una giornata su questo bellissimo specchio d’acqua trasparente.

San Candido

Situato ai piedi del Baranci, il paese di San Candido vanta una storia antichissima. A occupare questa zona furono prima i romani, in seguito venne fondato un monastero, voluto dal duca Tassilone III di Baviera nel 769 per contrastare l’avanzata degli slavi, all’epoca considerati pagani. L’influenza ecclesiastica nella zona ha lasciato il segno tanto che oggi San Candido ospita ben tre chiese, la più piccola delle quali appartiene al convento dei francescani.

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Fonte: 123RF

Il paese di San Candido in Val Pusteria

Il Lago di Dobbiaco

Spesso dal Lago di Braies le immagini della fiction si spostano sul vicino Lago di Dobbiaco, un altro laghetto alpino altoatesino altrettanto pittoresco appena fuori dal Comune di Dobbiaco. Il lago si trova esattamente al confine tra due parchi naturali: il parco naturale Tre Cime e il Parco naturale Fanes – Sennes e Braies.

La Croda Rossa di Sesto

I prati verdi alla base della Croda Rossa di Sesto, nelle Dolomiti di Sesto, sempre in Val Pusteria, sono il luogo in cui Pietro/Francesco amano di più passeggiare e cavalcare. Così come lo spettacolare Prato Piazza, un altopiano in cima al passo alpino che mette in collegamento Braies e Carbonin, a un’altitudine di 1.993 metri. A Prato Piazza c’è una malga in cui si sono state girate anche numerose scene di “Un passo dal cielo”.

Le Dolomiti bellunesi

A partire dalla sesta stagione, cambia lo scenario e cambi la regione che dall’Alto Adige si trasferisce nel vicino Veneto, sempre tra le Dolomiti Patrimonio Unesco, comunque. L’area protetta del Parco delle Dolomiti, infatti, si estende a Nord di Cortina e arriva fino al confine col Trentino-Alto Adige. Nella nuova stagione della fiction, “I Guardiani”, troviamo il leggendario Lago di Misurina, il Lago Antorno, il Lago di San Vito e quello di Auronzo di Cadore. Tutto l’ambiente in cui è stata girata la fiction ha del fiabesco e si tratta di angoli delle Dolomiti bellunesi che si possono tranquillamente visitare.

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Fonte: iStock

Il lago di Misurina, la fiaba delle Dolomiti

La baita di Dafne

La baita dove vive Dafne Mair, interpretata da Aurora Ruffino, esiste davvero. Si tratta della Baita Pian de Loa, nel Parco Naturale delle Dolomiti d’Ampezzo e si trova al termine di una pista da sci, la pista “Pian de Loa”, a 1360 metri di quota. Immersa in un paesaggio mozzafiato, si può raggiungere d’inverno con gli sci ma anche d’estate percorrendo un sentiero piuttosto impegnativo.

Le colline del Prosecco

Nella settima stagione di “Un passo dal cielo” c’è una grossa novità quanto a location. In alcune puntate della serie s’incontra un paesaggio dal contorno tutto nuovo, che non ha nulla a che vedere con le Dolomiti. Alcune scene sono state girate tra le dolci colline del Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene, Patrimonio dell’Umanità Unesco dal 2019. Un territorio, questo, che è caratterizzato da un fascino innegabile, oltre che da un enorme valore storico e culturale, attraversato da una strada, la Strada del Prosecco, appunto, che collega Conegliano a Valdobbiadene passando per vigneti, paesi e musei dedicati alla tradizione vitivinicola.

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In Trentino, lungo il nuovo sentiero delle marmotte

Le Dolomiti sono da sempre a misura di bambino, ma quest’estate ci sono ancora più sorprese ad attendere le famiglie: il parco escursionistico di Ciampac inaugura infatti un nuovo itinerario da compiere insieme ai più piccini, sulle orme di simpatici animaletti di montagna. Si tratta del sentiero delle marmotte, un’idea meravigliosa per avvicinare i piccoli esploratori a queste creature che da sempre vivono la Val di Fassa. Ecco in che cosa consiste.

Il sentiero delle marmotte, tra le Dolomiti

In Trentino Alto Adige ci sono tantissime località perfette per le famiglie, sia in inverno che in estate: dagli impianti sciistici che offrono piste per i più piccini – con tanto di scuola per imparare – ai magnifici prati verdi ricoperti di fiori dove divertirsi nella natura, magari intraprendendo qualche camminata un po’ più avventurosa. È su questa scia che il parco del Ciampac, un’ampia area escursionistica che ha inaugurato la stagione proprio questo 15 giugno 2024, ha dato vita ad un nuovo sentiero tematico dedicato ai bambini.

Si chiama sentiero delle marmotte, ed è una semplice passeggiata di circa 1 ora che conduce grandi e piccini alla scoperta dell’habitat naturale di questi graziosi roditori di montagna, che abitano da sempre la Val di Fassa. Alla partenza, i bimbi riceveranno un libretto illustrato da Michela Molinari (al costo di 5 euro), per poter seguire l’avventurosa storia della marmotta Margot, persasi nel bosco, alla ricerca della strada di casa. Durante il percorso, i giovani esploratori potranno sbirciare all’interno di 8 box tridimensionali in legno, i quali contengono scene in miniatura che raccontano la vita delle marmotte e di altri animali come il coniglio Anselmo, la formica Cleopatra e il riccio Olmo.

È, insomma, una vera e propria avventura dedicata a tutti i bambini che hanno compiuto almeno 5 anni, da vivere in compagnia di mamma e papà. Ci sarà la possibilità di approfondire temi quali l’importanza di tutelare l’ambiente e di proteggere la conservazione della specie, con tanti stickers che coinvolgeranno ancora di più i ragazzini. E, alla fine del percorso, li attenderà un regalo speciale. Per chi vuole, è possibile anche aggiungere un pranzo in rifugio per fare il pieno di energie e assaporare alcune delle specialità tipiche locali.

Il Ciampac e i suoi meravigliosi sentieri

Il Ciampac è un parco escursionistico ricco di meraviglie: lo si può raggiungere in telecabina dalla frazione di Alba di Canazei, per la stagione estiva che durerà dal 15 giugno al 15 settembre 2024. Per le famiglie, ci sono tante sorprese interessanti. Uno è il Ciampark, un suggestivo parco giochi in legno ad alta quota, con decine di attrazioni che conquisteranno la curiosità dei più piccini. Ed è sempre per i bimbi che è pensato il sentiero Sulle Tracce di Ciampy, che porta alla scoperta del paesaggio naturale in cui abita il camoscio.

L’altra novità dell’estate, oltre al sentiero delle marmotte, è invece il Sentiero Seduto: si tratta di una facilissima passeggiata che alterna diverse soste originali. Qualche esempio? La panchina felice, una seduta con schienale a forma di sorriso, o ancora la panchina per gli innamorati, che aiuta ad avvicinare le persone che vi si siedono. Tutte le sedute sono realizzate in legno dall’artista Marco Nones, per invogliare gli escursionisti non solo a fare attività all’aria aperta, ma anche a godersi un po’ di riposo nella natura, ammirando il paesaggio.

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SiViaggia regala il numero 39 del magazine GATE

Ogni mese vi regaliamo il magazine di lifestyle GATE da scaricare e sfogliare. La rivista, scritta in italiano e in inglese, contiene articoli di viaggi, ma anche di moda e attualità. Alle pagine 78-81 del numero 39, trovate l’ultimissimo articolo di SiViaggia dedicato una delle città più affascinanti degli Stati Uniti: Charleston, nel South Carolina, dove scoprire l’America autentica. Di recente, Charleston è entrata in diverse classifiche mondiali per alcuni incredibili aspetti della città che colpiscono i turisti che la visitano. Nell’articolo vi spieghiamo quali sono.

E poi, trovate anche qualche utile consiglio per organizzare le prossime gite fuori porta, tra le Dolomiti Patrimonio Unesco, alle porte di Roma e su una pista ciclabile da Oscar. È sufficiente registrarsi gratuitamente per poter effettuare il download.

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Sta per nascere il nuovo Parco delle Dolomiti Camune

È stato sottoscritto l’Accordo di collaborazione tra Regione Lombardia e l’Unione dei Comuni degli Antichi Borghi di Valle Camonica, che consente di avviare l’attuazione della strategia di sviluppo locale “Strategia Parco delle Dolomiti Camune“.

La Strategia proposta, che ha come capofila proprio l’Unione degli Antichi Borghi di Valle Camonica, è stata sottoscritta da un partenariato composto dai Comuni di Angolo Terme, Borno, Cerveno, Losine, Lozio, Malegno, Ossimo, Piancogno e Ono San Pietro.

A fronte di un costo complessivo di 3.253.085 euro, il finanziamento regionale è pari a 2.669.361 euro.

L’obiettivo della Strategia e i nove interventi

L’obiettivo che la Strategia si pone, come spiegato l’assessore di Regione Lombardia a Enti Locali, Montagna, Risorse energetiche e Utilizzo risorsa idrica, è “la salvaguardia, la valorizzazione e il recupero del patrimonio ambientale e paesistico, ponendo particolare attenzione alle emergenze culturali e naturalistiche nonché alla fruizione sociale del territorio“.

Nove sono gli interventi in cui si articolerà includendo la messa in sicurezza di viabilità stradale comunale e agro-silvo-pastorale, la riqualificazione e l’ammodernamento di edifici pubblici da destinare a uso ricettivo e culturale, il potenziamento del sistema di percorsi turistici e ciclopedonali, l’ampliamento e la riqualificazione di aree attrezzate per la sosta dei turisti.

La Regione Lombardia, tramite le risorse stanziate per gli ambiti prealpini, intende sostenere processi di sviluppo locale sostenibile. “Grazie al contributo regionale” ha aggiunto l’assessore a Enti locali e Montagna “verranno realizzati interventi di riqualificazione del patrimonio pubblico esistente per potenziare l’offerta di servizi a favore della cittadinanza e dei turisti. La valorizzazione delle risorse locali è imprescindibile per contrastare lo spopolamento dei territori montani, sia per adeguare i servizi ai bisogni delle comunità locali che per aumentare l’attrattività turistica del territorio“.

Gli antichi borghi di Valle Camonica

Conosciamo meglio i borghi di Valle Camonica, protagonisti della strategia di sviluppo locale ‘Strategia Parco delle Dolomiti Camune‘, partendo da Angolo Terme, di origine celtica, che comprende i centri abitati di Angolo, Anfurro, Mazzunno e Terzano. Grazie alla vicinanza del Lago Moro e agli impianti sciistici del Comprensorio Presolana, ha visto lo sviluppo di attività termale e turistica. Dal punto di vista architettonico, si fanno notare il Castello Federici del XVI secolo, Palazzo Morosini, Palazzo Laini, la Parrocchiale di San Lorenzo Martire, la Chiesa di San Silvestro, e la Chiesa degli Alpini.

Borno, in media Valle Camonica, è un tipico borgo montano, immerso nel verde di boschi e prati a 921 metri di altitudine. Oasi di relax e pace, è un “paese senza tempo” dove passeggiare tra le strette vie lastricate ammirando le torri medievali, gli antichi cortili, le fontane e le innumerevoli chiese tra cui spicca la settecentesca Chiesa dei Santi Giovanni Battista e Martino.

Cerveno, alle pendici dell’imponente montagna di roccia calcarea Concarena, stupisce e affascina con il complesso sacro della Parrocchiale di San Martino e il Santuario della Via Crucis, mentre Losine è tutt’oggi intriso di leggende e reperti romani che raccontano gesta di epoche passate: da vedere la Parrocchiale del Sacro Cuore con facciata barocca e la Parrocchiale Vecchia di San Maurizio, ampliata nel XVIII secolo.

Radici millenarie sono anche quelle del borgo di Malegno, con le suggestive statue stele di località Bagnolo risalenti al XI secolo. Da non perdere il Museo Etnografico del Ferro “Le Fudine”, la Parrocchiale di Sant’Andrea Nuova dei primi del Settecento e la Chiesa di Sant’Andrea Vecchia impostata su un edificio del XIII secolo in stile romanico.

Ossimo è composto da due nuclei, Ossimo Superiore e Ossimo Inferiore, e di notevole importanza è il Museo Etnografico della Valle Camonica inaugurato nel 1995, mentre Piancogno è  formato dalle 3 frazioni di Piamborno, Cogno e l’Annunciata.

Infine, Ono San Pietro (che risale alla fine del XIII secolo) propone da vedere la Calchera, antico forno per la produzione di calce, la Chiesa di San Pietro in Circolo del XV secolo e la Parrocchiale di San Alessandro martire ricostruita alla fine del XVIII secolo.

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Il Sentiero della Foresta in Val di Fassa, vera meraviglia del in Trentino

Tra le maestose cime delle Dolomiti del Trentino Nord-Orientale sorge la Val di Fassa, dove durante la bella stagione i prati si riempiono di verde e di fiori colorati che emozionano tutti, e che invitano i visitatori a lasciarsi andare al benessere a 360 gradi. Questo è il momento perfetto per dedicarsi a passeggiate alla scoperta della sua natura più autentica, percorsi semplici da poter fare in famiglia e che trasmettono un forte senso di bellezza e rinascita. È il caso del Sentiero della Foresta in Val di Fassa, un tragitto alla portata di tutti e che vi lascerà senza fiato.

Il Sentiero della Foresta in Val di Fassa: informazioni utili

Il Sentiero della Foresta in Val di Fassa si caratterizza per essere una passeggiata panoramica in quota da poter effettuare da soli ma anche con il passeggino da trekking o con lo zaino porta bimbo.

Si parte dalla funivia di Vigo, una moderna struttura che inizia proprio dal centro del paese e che raggiunge in pochi minuti la conca del Ciampedie, una terrazza naturale – quasi sempre soleggiata – situata a circa a 2.000 metri di altezza: da qui la vista sulle Dolomiti e la Val di Fassa è a dir poco emozionante.

Una volta arrivati a Ciampedie, rifugio situato nel bel mezzo dell’omonimo altipiano e circondato da un magnifico bosco di larici e abeti, occorre scendere una breve rampa e risalire poi verso il Rifugio Negritella, il preciso punto di partenza del Sentiero della Foresta in Val di Fassa.

Sentiero della Foresta in Val di Fassa: itinerario

Il magnifico Sentiero della Foresta è il numero 540 e si fa amare fin da subito perché si presenta ampio e pianeggiante. Per iniziare questa affascinate passeggiata occorre attraversare la pista da sci, per poi immergersi in un magnifico bosco dove svettano fieri numerosi pini cembro.

Proseguendo a passo lento si vive la sensazione di essere in un posto da fiaba, perché il percorso è completamente circondato da guglie frastagliate e dalle fratture rocciose che impreziosiscono le pareti del Larsec. Ad Ovest, invece, ad attirare l’attenzione è l’imponente parete Est del Catinaccio, un massiccio montuoso che non passa di certo inosservato.

Dopo aver attraversato questo tratto costellato di giganti di pietra, occorre uscire dal bosco osservando alcune baite, per poi arrivare in pochi minuti ai rifugi della conca di Gardeccia, dove termina il bellissimo Sentiero della Foresta in Val di Fassa.

Un percorso tematico dedicato alla natura d’alta montagna

Grazie a una passeggiata lungo il Sentiero della Foresta è possibile affrontare un percorso tematico dedicato alla natura d’alta montagna. Per far immergere ancora di più i viandanti in questa incredibile magia, ci sono 24 piccoli totem informativi lungo tutto il tracciato, ognuno dei quali racconta una curiosità sul favoloso ambiente circostante e sugli esseri viventi che dimorano in questa magnifica zona d’Italia.

Le tappe tematiche sono così suddivise:

  1. Il paesaggio della montagna;
  2. L’acqua;
  3. L’albero e l’acqua;
  4. Le montagne e le rocce;
  5. Le radici degli alberi;
  6. Quanta vita sottoterra;
  7. Quanto sono lunghe le radici degli alberi?;
  8. E quanto sono utili!;
  9. Il mondo del bosco;
  10. Quanti anni hanno questi alberi?;
  11. Il lungo viaggio del Pino Cembro;
  12. Il racconto del piccolo Cirmolo;
  13. L’albero sul sasso;
  14. Quanta buona aria!;
  15. I messaggi della ceppaia;
  16. La resina;
  17. Sul sasso il cammino della vita;
  18. Perché i rami bassi delle piante perdono le foglie e si seccano?
  19. La ferita del fulmine;
  20. I licheni sulla corteccia;
  21. Il bosco è la casa degli animali;
  22. Il silenzio ed i suoni del bosco;
  23. L’albero a terra;
  24. L’utilizzo del bosco.

Il Sentiero della Foresta in Val di Fassa è un percorso adatto a tutti e da fare assolutamente almeno una volta nella vita, ma è bene sapere che la Val di Fassa offre altrettanti magnifici itinerari da poter intraprendere in famiglia. Ne sono degli esempi il Percorso Sensoriale di Fango, un tragitto ad anello che permette di camminare a piedi nudi nel bosco, e il Sentiero degli Animali, il percorso all’Alpe Lusia pieno statue di animali nascoste, di giochi e di indovinelli.

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I più bei trekking da fare sulle Dolomiti

Le Dolomiti sono il fiore all’occhiello dell’Italia. Patrimonio Unesco dal 2009, questa iconica catena montuosa modellata da vento, aria e acqua nel corso dei secoli, si estende su tre regioni del nostro arco alpino: Trentino-Alto Adige, Veneto e Friuli-Venezia Giulia.

Sono anche chiamate “monti pallidi” per via del loro colore chiaro dovuto ai coralli e ai fossili marini emersi dal mare primordiale 250 milioni di anni fa. Al tramonto, si colorano di rosa dando origine al fenomeno dell’Enrosadira.

Le Dolomiti sono le montagne più monumentali di qualsiasi altro rilievo, uno spettacolo della natura. Possiamo tranquillamente dire che sono le più belle montagne del mondo.

Le cime delle Dolomiti sfiorano i tremila metri di altitudine e tra i gruppi montani più famosi e spettacolari come le Tre Cime di Lavaredo, la Marmolada, il Catinaccio, il Rosengarten-Latemar, le Pale di San Martino e le Dolomiti di Brenta, si trovano alcune delle più belle località turistiche, note per le piste da sci, ma anche per i sentieri che si possono percorrere nella bella stagione.

La nostra guida scaricabile comprende alcuni dei sentieri più famosi adatti a ogni livello di preparazione atletica da percorrere.

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Alleghe, in un contesto naturale unico

È un contesto naturale unico e straordinario quello che accoglie il grazioso paesino montano di Alleghe, in provincia di Belluno, sulle rive del lago omonimo e vegliato dal maestoso Monte Civetta di ben 3220 metri.

Siamo nel cuore delle Dolomiti Patrimonio UNESCO, in un’amena località pioniera del turismo e dell’alpinismo, godibile in tutte le stagioni e, in inverno, anche per chi non scia: sì perché le innumerevoli occasioni per praticare sport all’aria aperta in un ambiente incontaminato, la ricchezza della gastronomia tipica, il lago e i colori della natura invitano a una rigenerante vacanza a 360 gradi.

Le attrazioni di Alleghe per amare la natura e le Dolomiti

Vivere Alleghe significa immergersi appieno nella bellezza, nei suoni, nel silenzio e nel fascino indiscusso delle “montagne più belle d’Italia” e delle perle di cui sono custodi.

Dopo una passeggiata in Piazza Kennedy, centro pulsante del paese su cui si affacciano ristoranti, hotel, negozietti di souvenir, noleggio sci e la caratteristica Chiesa di San Biagio, in stile gotico-alpino con alto campanile a punta con affresco che ritrae il santo, è tempo di escursioni e passeggiate. Prima tra tutte quella che gira attorno al Lago di Alleghe, 5 chilometri per due ore di cammino su asfalto, sterrato e sentieri nel bosco con l’occasione di ammirare l’abitato da differenti prospettive e di concedersi un piacevole picnic sulle sponde.

Il lago, non a caso, è il fiore all’occhiello della zona, nato da una frana che, nel 1771, precipitò dal Monte Piz ostruendo il corso del torrente Cordevole e formando, così, una diga naturale. Oggi meta turistica per eccellenza, in estate è anche navigabile: è possibile noleggiare barche e pedalò oppure cimentarsi con il windsurf, la vela e il kayak.
Durante la stagione invernale, invece, quando la superficie lo permette si trasforma in un’entusiasmante pista di pattinaggio.

Mentre percorrete il classico “giro del Lago di Alleghe” prevedete una deviazione per arrivare alla cascata del Masarè (Cascata Ru de Rialt), una delle frazioni del paese, un piccolo ma suggestivo salto d’acqua che merita una sosta: dal centro, sono venti minuti di sentiero che si snoda prima tra le case e poi nel bosco.

Altro lago da ammirare, sempre sotto l’egida del Civetta, è il Lago del Coldai, raggiungibile solo a piedi partendo da Col dei Baldi con un’ora e mezza di cammino e l’incontro con il Rifugio Coldai dove assaporare la cucina di montagna.

E le sorprese non finiscono qui.

Una vista mozzafiato del Monte Civetta (in particolare al tramonto) la dona il punto di osservazione del ponte sul Cordevole a Caprile, frazione a 1023 metri, mentre uno sguardo indimenticabile sul Lago di Alleghe dall’alto incorniciato dalle vette diventa realtà da Bramezza, “villaggio fantasma” nel comune di Rocca di Pietore, dove il tempo si è davvero fermato.

Cosa fare ad Alleghe, non solo sci

Vero paradiso per le vacanze attive in ogni periodo dell’anno, Alleghe incontra i gusti e le esigenze di tutti, non soltanto degli sciatori.

Certo, lo sci è punta di diamante del territorio: qui ci troviamo in una delle località di spicco del comprensorio sciistico Ski Civetta con 80 chilometri di piste di svariati livelli e oltre 20 impianti di risalita, nonché parte del circuito Dolomiti Superski che offre la possibilità di accedere a 12 diversi comprensori con un unico skypass.
Ed è un must per lo sci alpino, lo sci di fondo e di discesa, il freestyle, lo snowboard, le ciaspolate, il carving e le gite in motoslitta.

Ma le attività da praticare sono davvero molte a partire dal pattinaggio sul ghiaccio e dall’hockey per arrivare a splendide e facili camminate fino ai più impegnativi percorsi da trekking in quota.

Non dimentichiamo, infine, il grande richiamo delle ferrate e delle arrampicate tra cui la leggendaria “conquista del Monte Civetta” e l’avvento delle mountain bike su mulattiere, single track, sterrate e sentieri.

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Lienz: una delle cittadine più suggestive d’Austria

A non troppa distanza dal confine italiano sorge una cittadina che per la sua indiscutibile bellezza è chiamata la “Perla delle Dolomiti”. Il posto in questione è Lienz, una località dai profili fiabeschi e che è in grado di regalare tutto quello che si cerca: storia, natura, attrazioni, cultura, neve e piste da sci che allietano gli ospiti di qualsiasi età.

Cosa aspettarsi

Lienz è una pittoresca cittadina austriaca che sorge nell’omonimo distretto che è parte del Tirolo Orientale, del quale è capoluogo e centro maggiore. La città vecchia si sviluppa alla confluenza di più valli dominate dalle Dolomiti di Lienz, e sono le valli Drautal, Val Pusteria ed Iseltal.

Una località che sa far emozionare per i suoi paesaggi immacolati e per il suo clima prevalentemente (e sorprendentemente) mite. Vi basti pensare che un altro suo soprannome è “Sonnenstadt”, che tradotto vuol dire “Città del sole”.

A far perdere definitivamente la testa ai visitatori è la vasta gamma di offerte che riguardano la cultura e lo shopping e tutte le bellissime attrazioni che ci sono da conoscere nel centro storico, che nei mesi estivi è esclusivamente destinato ai pedoni.

Cosa vedere a Lienz

La cittadina di Lienz si presenta al visitatore come un posto che sembra uscito direttamente da un libro di fiabe. Il consiglio è quello di iniziare la visita dalla sua piazza principale, Hauptplatz, dove svettano antiche case piene di portici. Al centro di essa è impossibile non notare  la fontana di S. Florian, ma assai suggestivo è anche il Liebburg, un edificio con due torri dalle cupole a bulbo che oggi è sede del municipio e simbolo della città.

Lienz. centro storico

Fonte: iStock – Ph: FooTToo

Il centro storico di Lienz

Poi ancora la vie Rosengasse e Messinggasse in cui trovare tantissimi negozi. Un tempo era il quartiere industriale di Lienz, mentre oggi ogni settimana è la sede del mercato cittadino dove si possono acquistare le migliori specialità del territorio. Volete dei gustosi esempi? Lo Speck del Tirolo Orientale, i “Schlipfkrapfen”, il “Pregler” (grappa) e molto altro ancora.

Johannesplatz è probabilmente la piazza più affascinante di Lienz perché particolarmente estesa e contornata di edifici color pastello. Un’altra piazza molto graziosa è Eropaplatz, al centro della quale si staglia la statua dedicata a Josef II.

Molto interessanti sono anche la Chiesa e il Convento dei Francescani che al loro interno conservano una pregiata navata gotica ornata da bellissimi affreschi. In posizione un po’ defilata rispetto al centro storico, il complesso offre anche una biblioteca e un centro di aggregazione.

Da non perdere è anche il monumento della lotta per la libertà del Tirolo situato in Schweizer Gasse. Da qui è facilissimo raggiungere con una breve passeggiata la Chiesa di St. Andrea, ovvero la più antica di Lienz.

Obbligatorio entrare all’interno, dove sarà impossibile non notare l’altare maggiore in stile barocco. Proprio qui, inoltre, sono sepolti gli ultimi conti di Gorizia.

E poi il monumento più emozionante in assoluto della città: il castello di Bruck, edificato su un’affascinante altura. Oggi è la sede del Museum der Stadt Lienz dove scoprire notevoli collezioni di opere d’arte e una cappella decorata con affreschi gotici. Ma la verità è che ha alle spalle una storia assai movimentata, iniziata nel 1252 e arrivata fino ai giorni nostri, periodo in cui si è trasformato nel museo più imponente della città circondato da un parco idilliaco.

Nei pressi di Lienz da non perdere è l’unica città romana del Tirolo, Aguntum, in cui prende vita un museo dove si possono ammirare numerosi reperti del sito archeologico, poi ancora le antiche mura, le case di un tempo e le terme.

Castello di Bruck, Lienz

Fonte: iStock

Un bellissima veduta del Castello di Bruck

Viaggio Lienz in inverno

Lienz è la “Perla delle Dolomiti” non solo per la sua innegabile bellezza, ma anche perché è una meta ideale per chi ama gli sport invernali. Da queste parti, infatti, esistono due stazioni sciistiche principali, Hochstein e Zettersfeld, che spesso ospitano competizioni internazionali come la Coppa del Mondo di sci alpino e i Campionati mondiali di snowboard.

Il comprensorio sciistico di Zettersfeld, che per la sua posizione e bellezza è soprannominato “la terrazza soleggiata dell’Osttirol”, è amato proprio per il grandioso panorama che offre sulle Dolomiti circostanti, ma anche perché il più delle volte possiede le condizioni ottimali per gli sciatori, snowboarder, famiglie e principianti.

Non è di certo meno emozionante il comprensorio sciistico di Hochstein: ci sono ben 7 chilometri di discese che finiscono direttamente in città. Soddisfazione la avranno anche coloro che amano lo sci di fondo che qui ha una lunga tradizione. Un esempio di tutto ciò è la leggendaria gara Dolomitenlauf che prende vita ogni annoi a gennaio.

E poi il Natale, che si mostra in tutta la sua magia nella piazza principale di Lienz che si riempie di visitatori interessati a comprare prodotti nel tradizionale mercatino di Natale, come una tazza di caldo vin brulé, un pezzetto di zelten tirolese o krapfen freschi e dolci natalizi.

Lienz durante la bella stagione

La “Perla delle Dolomiti” è una meta assai interessante durante l’inverno, ma nei mesi più caldi le emozioni, probabilmente, raddoppiano.

I suoi dintorni – ma ad essere del tutto onesti il Tirolo in generale – sono un paradiso per chi desidera dedicarsi alle escursioni in montagna, in particolare nel Zettersfeld. Proprio da qui, infatti, inizia il Parco Nazionale degli Alti Tauri che, oltre a offrire la zona più soleggiata di tutta l’Austria, permette di intraprendere un numero pressoché infinito di sentieri in mezzo alla vegetazione più pura.

Ci sono poi interessanti piste ciclabili come la Drauradweg lungo la Drava, la Iseltalradweg o la Glocknerradweg. Chi preferisce la mountain bike, invece, avrà l’imbarazzo della scelta perché esistono ben 600 chilometri di appositi tracciati.

Partendo da Lienz, si possono raggiungere anche altre bellezze dalla zona come l’Hochstein che offre tantissime possibilità di escursioni, rifugi e malghe.

Assai affascinante è anche la Gola Galizia da raggiungere attraverso un sentiero panoramico che permette di ammirare il paesaggio circostante in tutto il suo splendore.

La bellezza di Lienz, quindi, non si esaurisce nel suo centro storico, perché anche la natura da cui è abbracciata è un susseguirsi di meraviglie ed emozioni.

Cosa fare a Lienz

Fonte: iStock

Veduta dall’alto di Lienz