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Andorra la Vella: la capitale più alta d’Europa

Paesaggi degni di una cartolina tra montagne e foreste e un mix culturale che fonde il meglio dei suoi vicini francesi, spagnoli e catalani: siamo ad Andorra la Vella, la città più importante del Principato di Andorra. Situata all’interno della catena montuosa dei Pirenei, tra la Francia e la Spagna, con i suoi 1.023 metri d’altitudine si è guadagnata il titolo di capitale più alta d’Europa. La capitale del microstato, seppur molto frequentata d’inverno, regala molto più che impianti e resort sciistici.

A tre ore di macchina da Barcellona o Tolosa, Andorra la Vella e i suoi dintorni stanno diventando sempre più popolari anche d’estate per tutti coloro che preferiscono evitare le folle della costa spagnola a favore dell’aria fresca di montagna e dei sentieri escursionistici. Anche i ciclisti e mountain biker sono assidui frequentatori dei tratti ripidi lungo cime che raggiungono quasi i 3.000 metri di altezza (non a caso l’Andorra ospita la Coppa del Mondo di Mountain Bike).

Clima e caratteristiche del territorio

Andorra, situato a un’altitudine media di 1.890 metri sul livello del mare, vanta un paesaggio composto soprattutto da valli profonde, paesaggi glaciali e pascoli. La capitale, Andorra la Vella, si trova a un’altitudine di 1.023 metri sul livello del mare, mentre il punto più basso dello stato è il Sant Julia de Loria, vicino al confine con la Spagna, situato a un’altitudine di 840 metri sul livello del mare. La variazione di altitudine influisce notevolmente sul clima del Paese quindi, se state organizzando un viaggio e vi state domandando come preparare la valigia, tenete in considerazione questo fattore.

Il clima di Andorra la Vella è montano: da novembre ad aprile sono previste nevicate, mentre durante l’estate le giornate sono calde e ideali per trascorrere le giornate all’aria aperta. I mesi con le temperature massime medie più elevate sono giugno, luglio, agosto e settembre, mentre maggio e giugno sono considerati i mesi più piovosi. Grazie alle caratteristiche del territorio, Andorra custodisce luoghi splendidi riconosciuti come Patrimonio UNESCO come la Valle di Madriu-Perafita-Claror, dove potrete ammirare resti archeologici e specie rare e in pericolo di estinzione.

Considerata la sua altitudine, il settanta per cento dei turisti viene qui durante la stagione invernale per sciare, rendendo questa tipologia di turismo uno dei motori economici più importanti non solo ad Andorra la Vella, ma in tutto il Paese.

Destinazione sciistica d’eccellenza

Essendo la capitale più alta d’Europa, offre il clima alpino perfetto per chi è alla ricerca di una destinazione sciistica d’eccellenza dove trascorrere le vacanze. Una delle stazioni più belle e visitate si trova proprio a 6 chilometri dalla città: la stazione sciistica di Grandvalira vanta ben 210 chilometri di piste con neve programmata per 193 chilometri, 67 impianti di risalita e 118 piste con diversi livelli di difficoltà.

Non solo per gli appassionati di sport, Andorra la Vella in inverno è la destinazione perfetta anche per chi ama il Natale. La città viene decorata con luci gioiose e tra le sue strade risuonano musiche natalizie che provengono dai diversi mercatini, mentre sui tetti delle case tutto si riveste di bianco rendendo il tutto ancora più speciale.

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Viaggio a Palos de la Frontera, sulle tracce di Cristoforo Colombo

Palos de la Frontera, in Andalusia, è il porto di partenza da cui Cristoforo Colombo salpò con le tre navi per la sua epica scoperta dell’America nel 1492. Visitare questa cittadina in Spagna significa immergersi nella storia e ripercorrere i passi dell’illustre esploratore che ha segnato l’inizio di una nuova era.

Palos de la Frontera: il punto di partenza

Il viaggio comincia a Palos de la Frontera, una pittoresca cittadina andalusa che nel XV secolo era un importante centro marittimo. Qui, Colombo e il suo equipaggio si prepararono per un’impresa che avrebbe cambiato il corso della storia. Il legame della città con le avventure di Colombo è così forte che sullo stemma municipale è riportata la scritta Cuna del descubrimiento de América (culla della scoperta dell’America), proprio perché qui a Palos ha avuto luogo tutta l’organizzazione del grande viaggio. Passeggiando per le strade di Palos, tra il sogno e la realtà, è facile immaginare l’atmosfera di quei giorni lontani.

Curiosità: oggi Palos non è più un porto

Sembra strano, ma attualmente il porto che 500 anni fa ricopriva un ruolo strategico e da cui Colombo partì alla scoperta delle Indie non è più visibile; anzi, non esiste più. Questo perché Palos de la Frontera oggi si trova nell’entroterra: il terremoto di Lisbona del 1755 provocò importanti cambiamenti nella costa, a cui si sono aggiunti i lavori più recenti per la costruzione delle dighe a protezione del porto di Huelva.

La chiesa

L’intera cittadina è disseminata di edifici, monumenti e architetture legate in un modo o nell’altro alle gesta di Colombo e alla loro commemorazione. Nella piazza Giovanni Paolo II, sulla collina, di fronte al portale in tipico stile mudéjar della Chiesa di San Jorge, una piccola stele sormontata da una croce di ferro ricorda i nomi, scritti in blu su mattonelle bianche, dei sessanta marinai di Palos che presero parte all’avventura.

La Chiesa di San Jorge, una delle chiese più antiche del paese, è il luogo dove Colombo si recò per chiedere benedizione e sostegno per la sua impresa. Costruita nel XV secolo su una chiesa esistente di cento anni prima e ricostruita poi dopo il terremoto di Lisbona del 1755, San Jorge è oggi dichiarata Monumento nazionale. Proprio qui pare sia stata letta la lettera dei Re Cattolici in cui si chiedeva alla popolazione di Palos di adoperarsi per fornire a Cristoforo Colombo le caravelle e i migliori marinai della zona per il viaggio che lo avrebbe portato sulle coste dell’America.

La fontana

Proseguendo verso la periferia nord di Palos, poco oltre la Chiesa di San Jorge, si arriva alla Fontanilla, il più umile ma anche il più originale e autentico monumento dei cosiddetti luoghi colombiani. Dichiarata di recente Monumento nazionale, la Fontanilla è la fontana pubblica dove, secondo la leggenda, Colombo e i tre equipaggi fecero provvista d’acqua per i mesi di viaggio che li attendevano.

Il museo e le tre navi

Immancabile è la tappa al Museo de la Marisma, dove sono esposti informazioni e reperti che offrono un contesto storico e culturale della regione, collegandolo all’epoca di Colombo. Sebbene non sia specificamente dedicato a Colombo, il museo fornisce un quadro interessante sull’importanza marittima di Palos.

In questa ricostruzione storica non può mancare una visita al Muelle de las Carabelas, il molo a pochi chilometri dal centro (ma comodamente raggiungibile in autobus o bici). Qui si possono ammirare le fedeli ricostruzioni delle navi di Colombo, la Santa Maria, la Pinta e la Niña, con cui Colombo partì per arrivare, secondo il suo programma, alle Indie. Queste repliche furono costruite in occasione dell’Expo del 1992 di Sevilla e sono impressionanti, oltre che incredibilmente realistiche.

I dintorni: il monastero di La Rábida e la vicina Huelva

A pochi chilometri da Palos, il monastero di La Rábida sorge come un testimone silenzioso delle giornate cruciali che precedettero la partenza di Colombo. Questo convento francescano, immerso nella tranquillità della campagna andalusa, fu tra il 1484 e il 1485 un punto di incontro per Colombo e i suoi sostenitori nelle fasi di preparazione e pre-partenza. Oggi, il monastero di La Rábida è un affascinante esempio di architettura gotica e rinascimentale, con il chiostro e il museo che celebrano il ruolo cruciale che il monastero ebbe nell’epopea di Colombo. La Rábida si trova a 15 minuti d’auto da Palos de la Frontera, ma è raggiungibile anche in autobus.

Sempre poco fuori da Palos, Huelva (a 20 minuti d’auto e ben collegata coi mezzi pubblici) è fortemente legata alle imprese di Colombo. La città ospita l’imponente Statua de la Fe de Descubridora, un colosso di 37 metri d’altezza situato tra l’incrocio del fiume Tinto e il fiume Odiel, costruito nel 1929 per commemorare i marinai che riuscirono a compiere la scoperta dell’America. In centro città, una statua in bronzo e molto più piccola raffigura Cristoforo Colombo che indica la direzione del mare. Inoltre, il Museo di Huelva ospita reperti e informazioni sul contesto storico della scoperta dell’America.

viaggio sulle tracce di Colombo

Fonte: iStock

Monumento a Cristoforo Colombo

Come arrivare a Palos de la Frontera

Palos de la Frontera si trova in Andalusia, a circa 95 chilometri dall’aeroporto di Siviglia. Per raggiungere Palos, è possibile prendere un volo per Siviglia e poi noleggiare un’auto o prendere un autobus diretto a Palos, che impiega circa un’ora e mezza. La città è ben collegata anche con treni e autobus dalla stazione di Huelva, che dista circa 20 minuti.

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Tallinn, cosa vedere nella splendida capitale dell’Estonia

Tallin è la capitale dell’Estonia, una città affascinante che rispecchia e che unisce perfettamente il fascino medievale del Paese con la sua modernità. Si trova sulle rive del Mar Baltico e si può affermare con certezza che Tallin sia un vero e proprio gioiello dell’Europa del Nord, grazie anche al suo bellissimo e antico centro storico, Patrimonio dell’Umanità dell’UNESCO, tutto da scoprire. Ecco quali sono le attrazioni principali della capitale estone, che non devono assolutamente mancare in un itinerario di viaggio.

Itinerario alla scoperta di Tallinn

Il centro storico di Tallinn e le mura medievali

Uno dei motivi principali per cui visitare questa città è senza ombra di dubbio il suo centro storicoVanalinn. Si tratta di una delle città medievali meglio conservate di tutto il continente europeo. Passeggiando tra le sue suggestive vie, infatti, sembra di essere catapultati indietro nel tempo, tra stradine strette e vicoli acciottolati, circondati da case di epoca medievale in color pastello e le sue torri di difesa, che rendono l’atmosfera unica. È possibile anche passeggiare alla scoperta delle numerose botteghe artigiane, un’ottima soluzione per l’acquisto di souvenir e oggetti fatti a mano.

Tra le cose che caratterizzano il centro storico di Tallin si trovano sicuramente le mura medievali che lo circondano, che nei secoli hanno protetto la città dagli attacchi degli invasori, e le sue torri storiche. Ad esempio, tra le più importanti e belle c’è la Torre di Kiek in de Kök, da cui è possibile ammirare la capitale estone dall’alto, al cui interno viene ospitato il museo cittadino, che racconta la storia delle difese medievali e della città, offrendo un’interessante visione sulla storia locale.

Nel cuore del centro storico di Tallin si trova anche uno dei suoi luoghi più iconici: la piazza del Municipio. Qui si trova, come si evince dal nome, il Municipio di Tallin, un maestoso edificio in stile gotico, risalente al lontano Tredicesimo secolo. Questa piazza è circondata da numerosi ristoranti e caffè, soluzioni perfette per una pausa rilassante.

Inoltre, durante il periodo natalizio, la piazza ospita uno dei mercatini di Natale più belli e suggestivi di tutta Europa, che trasformano la città in un vero e proprio villaggio fiabesco.

Non deve mancare in un itinerario alla scoperta di Tallinn anche la farmacia del Municipio, conosciuto con il nome di Raeapteek, una delle farmacie più antiche d’Europa ancora in attività, e risalente al lontano 1422. Al suo interno è possibile scoprire ancora oggi antichi rimedi medievali ed una collezione di oggetti storici che raccontano la storia della medicina.

Scorcio del centro storico medievale di Tallinn, con la via acciottolata e la bandiera estone

Fonte: iStock

Centro storico di Tallinn, Estonia

Il castello di Toompea e la cattedrale di Aleksandr Nevskij

Spostandosi verso la collina di Toompea si arriva in una delle zone più elevate della capitale estone, da cui è possibile godere di una vista unica sul centro storico di Tallin e sul porto. Proprio su questa collina si trovano due delle attrazioni più importanti della capitale.

La prima è il Castello di Toompea, caratterizzato dalla sua iconica torre chiamata Pikk Hermann, tutt’oggi è un importante simbolo di potere e di autorità in Estonia, luogo che i turisti possono visitare, esplorando i suoi dintorni ed ammirando le sue imponenti mura difensive.Questa imponente struttura, risalente al lontano Tredicesimo secolo, ospita al suo interno il Parlamento estone.

A pochi passi da qui è possibile ammirare la maestosa cattedrale di Aleksandr Nevskij, una chiesa ortodossa costruite verso la fine del Quattordicesimo secolo proprio durante il periodo di dominazione russa. Cosa caratterizza questo importante luogo di culto? Le sue cupole a cipolla, con interni decorati finemente, che la rendono unica al mondo.

Vista dell'antica Cattedrale di Tallinn e del parlamento estone di giorno

Fonte: iStock

Il castello di Toompea e la cattedrale di Aleksandr Nevskij

I quartieri di Kalamaja, Telliskivi e Rotermanni

Tallinn è una città tutta da scoprire, che, come già detto, riesce a unire il suo fascino medievale con la modernità. Questi tratti si notano soprattutto in due quartieri moderni ed alla moda, come quello di Kalamaja e Telliskivi, due zone emergenti della capitale.

Il quartiere di Kalamaja, conosciuto anche come il quartiere dei pescatori, è una bellissima area residenziale, piena di case in legno colorate, caffè alla moda e numerose gallerie d’arte. Passeggiando per le sue vie si vive un’atmosfera rilassata e quasi bohémien, l’ideale per allontanarsi dalla frenesia del centro storico.

Telliskivi, invece, è il quartiere adiacente al precedente, conosciuto anche come Telliskivi Creative City. È un vecchio complesso industriale che negli anni è stato trasformato in un vivace centro culturale, dove scoprire la scena artistica di Tallinn, con murales ed installazioni artistiche frequenti, ma anche spazi espositivi, negozi di design ed un bellissimo mercato delle pulci.

Un altro quartiere che sicuramente merita di essere visitato è il quartiere di Rotermanni, anche questa una vecchia area industriale completamente rinnovata e che oggi è stata trasformata in uno dei distretti più moderni della città. Questa zona è molto affascinante soprattutto perché è possibile osservare i vecchi edifici in mattoni rossi che si ergono di fianco a nuove e contemporanee strutture, che donano un fascino unico al quartiere. Rotermanni è anche il luogo ideale dove gli amanti dello shopping possono passare una giornata di relax, tra negozi e boutique alla moda e ristoranti di tendenza.

Il museo d’arte Kumu ed il parco di Kadriorg

Per gli amanti di arte e cultura, la città di Tallin non deluderà mai. Uno dei principali musei della capitale è il Kumu. Al suo interno, questo museo di arte contemporanea, ospita una grande collezione di opere estoni, a partire dal Diciannovesimo secolo. Inoltre, si tratta di uno dei più grandi museo della regione baltica.

Il museo si trova all’interno del famoso parco di Kadriog, uno splendido parco barocco che venne voluto dall’allora zar Pietro il Grande e dalla moglie Caterina I. Al centro del parco si trova quello che oggi è un museo di arte straniera, ovvero il Palazzo di Kadriog.

Questo parco è l’ideale per tutti coloro che cercano un luogo in cui rilassarsi, piccola rappresentazione di quanto questa città sia attenta al rispetto del verde e della sostenibilità, motivo per il quale Tallinn è stata eletta come la città più verde d’Europa

La torre della televisione di Tallinn

Destinazione ideale per tutti coloro che vogliono godere di una vista spettacolare su Tallinn e sono alla ricerca dello scatto perfetto. Ecco, questa è la torre della televisione di Tallinn, che è anche l’edificio più alto del Paese grazie ai suoi 314 metri di altezza. Al suo interno, inoltre, è presente un’area espositiva che racconta la storia della torre ed il ruolo che questa ha avuto durante l’indipendenza estone.

Tallinn, è una città che incanta, capace di fondere perfettamente il passato medievale con una vivace e vibrante modernità. La capitale dell’Estonia ha tutto questo, con prezzi sempre abbordabili e tanti collegamenti low-cost, che l’hanno resa negli anni una delle destinazioni preferite in Europa.

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A Fieracavalli scopri il territorio dall’alto di una sella

Fieracavalli, la manifestazione più importante del panorama equestre internazionale, da 126 anni è un’occasione unica per condividere la passione per il cavallo, ma anche per scoprire attraverso di esso – secolare ambasciatore del territorio – la bellezza e la varietà del paesaggio italiano. Dal lancio della prima guida Italia a Cavallo in collaborazione con il Touring Club Italiano nel 2015, infatti, la manifestazione non ha mai smesso di impegnarsi nella diffusione dell’equiturismo: un tipo di turismo equestre, lento, green e che permette di conoscere luoghi incredibili da una prospettiva completamente nuova.

Questo settore – che unisce cavallo, natura ed enogastronomia – conta, nel nostro Paese, quasi 3 milioni di cavalieri appassionati che, ogni anno, percorrono gli oltre 7mila chilometri di ippovie registrate: da quella più alta sul Monte Baldo (2.059 metri di altitudine) a quella più lunga d’Europa che attraversa il Gran Sasso e i monti della Laga (560km), fino all’equivia dei Forti, voluta fortemente da Fieracavalli e dal Comune di Verona per riuscire a portare il cavallo all’interno della città che ha dato i natali alla rassegna.

una ripresa di persone a cavallo durante Fieracavalli

Fonte: Fieracavalli

Fieracavalli, a Verona dal 7 al 10 novembre 2024

Gli itinerari unici di Fieracavalli 2024

Composta da tre itinerari differenti, l’equivia dei Forti unisce le mura scaligere delle Torricelle e la dorsale urbana dei bastioni, collegando idealmente tutti i luoghi dove sorgevano i forti di origine asburgica della città, così da proporre percorsi in grado di far conoscere al meglio, e attraverso nuovi punti di osservazione, il territorio e il patrimonio storico-culturale della città di Verona. Nel percorso di pianura, i 4 forti di Parona, Chievo, Lugagnano e Gisella sono uniti da una linea lunga 15,3 km per 3,5 ore di tempo di percorrenza, mentre nel percorso di collina, il viaggio a cavallo unisce i 3 forti di San Mattia, San Leonardo (oggi Santuario della Madonna di Lourdes) e il Forte Santa Sofia per 20 km e circa tre ore di percorrenza. Questi due tracciati si aggiungono all’Equivia Urbana – inaugurata a Fieracavalli nel 2019 – che si estende per circa 14,6 km, dai bastioni di San Zeno, Castel Vecchio e Piazza Bra, seguendo la riva del fiume. Punto di partenza di tutti e tre gli itinerari è Corte Molon – cuore operativo dei progetti di equiturismo e ippoterapia di Fieracavalli – che mette a disposizione, anche per i cavalieri indipendenti, parcheggi per i mezzi degli escursionisti e tutto l’occorrente per la cura dei loro cavalli.

una ripresa di persone a cavallo durante Fieracavalli

Fonte: Fieracavalli

Fieracavalli, a Verona dal 7 al 10 novembre 2024

L’ippovia dei Forti riesce così non solo nell’intento di collegare il parco dell’Adige con il Parco delle mura – rendendo finalmente Verona una città sempre più a misura di cavallo – ma anche ad unire idealmente il ricco palinsesto di eventi e appuntamenti dedicati al territorio che si snodano nei padiglioni di Fieracavalli con la città patrimonio mondiale UNESCO e sede della manifestazione da ben 126 anni.

Proprio all’interno del Padiglione 4 di Fieracavalli, infatti, sarà possibile scoprire il grande spazio dedicato al Salone del Turismo Rurale e dei Prodotti Tipici. Qui non solo si potranno trovare consigli per il prossimo viaggio a cavallo da parte di esperti di turismo, associazioni agricole e pro loco – pronte a suggerire le più belle destinazioni rurali italiane da visitare – ma si potranno anche scoprire le storie più autentiche del territorio italiano attraverso le eccellenze eno-gastronomiche dei migliori produttori del nostro Paese. Una vera e propria vetrina di tipicità regionali che offrirà ai visitatori un viaggio immersivo nelle migliori tradizioni culinarie italiane, così da comprendere e conoscere più a fondo l’incredibile biodiversità che ci contraddistingue.

L’appuntamento per scoprire il territorio italiano dall’alto di una sella è a Fieracavalli, a Verona dal 7 al 10 novembre 2024.

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Dove trovare le migliori spiagge selvagge della Costa Azzurra

Per ritrovare un po’ di tranquillità e relax non è necessario andare lontano e neanche in luoghi poco conosciuti. A volte, anche quelli più famosi riservano delle sorprese, come il sud della Francia. L’abbondanza di spiagge in questa regione dimostra come sia ancora possibile trovare degli angoli nascosti e, se da una parte la Costa Azzurra è famosa soprattutto per il suo sfarzo, l’intera zona custodisce anche meravigliose spiagge selvagge ancora tutte da scoprire.

Questa la nostra selezione dedicata alle migliori spiagge selvagge della Costa Azzurra.

Spiaggia Jean Blanc, Le Lavandou

Scoprire luoghi nuovi, di questi tempi, è quasi impossibile. Ciò non significa che non sia possibile stendersi al sole in spiagge dall’animo selvaggio come quella di Jean Blanc a Le Lavandou. L’odore dei pini e l’alternanza di rocce e sabbia bianca rappresentano lo scenario perfetto in cui rilassarsi senza che la vista venga oscurata da sdraio e ombrelloni. A completare il tutto, il mare color smeraldo. Per accedere alla spiaggia dovrete scendere degli scalini e, se avete voglia di allungare la camminata, potete percorrere il sentiero litoraneo tra Le Lavandou e Cavalière per arrivare a un’altra perla nascosta: la caletta selvaggia dell’Elefante, frequentata soprattutto da nudisti.

Spiaggia del Pellegrin, Bormes-les-Mimosas

Pur sapendo che ogni angolo della Costa Azzurra è un vero e proprio paradiso, per provare a evitare la folla potete immergervi nei colori della spiaggia di Pellegrin. Con alle spalle una rigogliosa pineta, questa spiaggia di sabbia fine è custodita all’interno di una riserva naturale (l’accesso con l’auto è a pagamento) e, oltre a offrire un’opportunità unica per rilassarsi, permette di scoprire una zona della riviera dove il vino e il cibo di qualità sono i veri protagonisti. Dopo una giornata di mare, infatti, potete visitare le aziende vinicole dei dintorni per assaporare alcuni dei migliori vini di tutta la Provenza.

Cala de L’Escalet, Ramatuelle

Se è alta stagione non sperate nella solitudine, ma durante gli altri periodi dell’anno questa è la cala perfetta dove stendere l’asciugamano in un contesto selvaggio con servizi nelle vicinanze. Stiamo parlando della cala de L’Escalet, al riparo da rocce di granito e di scisto che la proteggono da sguardi veloci, non lontana da Saint-Tropez. Questo è anche il luogo ideale per chi ama scoprire i fondali marini quindi, se prevedete di farci un salto, non dimenticate tutto il necessario per fare snorkeling.

Cala de L'Escalet Costa Azzurra

Fonte: 123RF

Cala de L’Escalet in Costa Azzurra

Spiagge nel Massiccio dell’Esterel

Roccia rossa che si tuffa nel blu del mare: un paesaggio scenografico quello offerto dalle spiagge del Massiccio dell’Esterel. Qui troverete tutta una serie di piccole insenature e anse chiamate calanques che si susseguono lungo i 40 chilometri della Corniche d’Or e offrono alcune delle ultime spiagge selvagge della Costa Azzurra. Le più belle sono sicuramente le calanques Maupas, accessibile attraverso una scalinata nascosta dalla vegetazione, la calanque Aurelle, contraddistinta da un’atmosfera intima e tranquilla, e la calanque di Maubois, riparata dal vento e ideale per gli appassionati di snorkeling.

Spiaggia di Pierres-Hautes, Isola di Santa Margherita

In questa piccola isola situata al largo di Cannes c’è una spiaggia dove è consentita la pratica del naturismo: quella di Pierres-Hautes. La zona si contraddistingue per un terreno roccioso ricoperto da una fitta vegetazione mediterranea e permette sia di rilassarsi concedendosi ore di relax che di andare in esplorazione percorrendo i diversi sentieri che conducono nell’entroterra. Inoltre c’è una curiosità per i cinefili: su quest’isola sono state girate alcune scene del film ‘La maschera di ferro’ con Leonardo di Caprio.

Spiaggia Isola Margherita

Fonte: iStock

Spiaggia sull’Isola di Santa Margherita

Spiaggia di Buse, Roquebrune-Cap-Martin

Situata nella baia di Cabbé a Roquebrune-Cap-Martin, questa spiaggetta è composta soprattutto da ciottoli e rappresenta un luogo speciale e preservato. Lontana dalla strada e dal traffico, offre acque cristalline ed è raggiungibile unicamente a piedi scendendo delle scale che partono dalla stazione. Seppur il percorso sia di soli 5 minuti, consigliamo di percorrerlo in leggerezza senza portare con voi troppe cose.

Spiaggia Mala, Cap d’Ail

Una delle spiagge più belle e meno frequentate della Costa Azzurra è Plage Mala. Nonostante la sua vicinanza a Monaco, questa spiaggia rimane relativamente tranquilla anche durante l’alta stagione grazie al suo accesso non proprio semplicissimo: per raggiungerla dovrete percorrere un sentiero impegnativo in discesa partendo da Avenue Princesse Grace. Qui sono presenti anche due ristoranti abbastanza esclusivi quindi, se non volete spendere una fortuna, consigliamo di portarvi qualcosa da mangiare.

Spiaggia Notre Dame, Porquerolles

Bagnata da acque azzurre trasparenti e incorniciata da pinete, la spiaggia di Notre Dame, situata sull’isola di Porquerolles, è considerata un piccolo paradiso tutto da scoprire. La sua posizione isolata e la distanza dal porto principale la rendono meno visibile alla maggior parte delle persone che arrivano qui in traghetto. La spiaggia è un misto di ciottoli e sabbia e i bassi fondali la rendono perfetta soprattutto per le famiglie che viaggiano con bambini piccoli.

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Quali crociere fare per vedere l’aurora boreale

L’aurora boreale è uno spettacolo naturale mozzafiato che, da millenni, ha ispirato leggende e miti in tutto il mondo, arricchendo il folklore dei Paesi nordici. Alcuni popoli vedono negli spettacolari giochi di luce gli spiriti dei defunti, mentre altri raccontano di una volpe magica che, correndo tra la neve, lanciava scintille luminose nel cielo. Un’altra suggestiva leggenda narra di fuochi accesi dal Creatore, rifugiatosi al Nord dopo aver dato vita alla Terra, come simbolo del suo amore per l’Umanità.

Ma la scienza ci offre una spiegazione altrettanto affascinante: l’aurora boreale è il risultato dell’interazione tra le particelle cariche provenienti dal sole e le molecole di gas presenti nell’atmosfera terrestre. Tali collisioni creano scie luminose dalle forme e dai colori straordinari, che si dipanano nelle notti nordiche, lasciando senza fiato chiunque abbia la fortuna di assistervi.

I momenti migliori sono tra febbraio e marzo e tra la fine di agosto e ottobre, durante gli equinozi. Se scegliete di regalarvi una crociera verso il Nord Europa, avrete l’opportunità di visitare alcuni dei luoghi più iconici per ammirare questo straordinario spettacolo della natura.

La Crociera con il postale dei fiordi in Lapponia e Capo Nord

Un viaggio che vi porterà a esplorare l’estremo nord dell’Europa, immersi in paesaggi selvaggi e incredibili. Partirete dalle foreste innevate della Lapponia, attraversando la vasta tundra norvegese, fino a raggiungere la pittoresca cittadina di Kirkenes, al confine con la Russia. Da lì, il viaggio prosegue a bordo delle moderne navi della compagnia Havila, lungo la storica rotta del postale dei fiordi, navigando tra le maestose coste della Norvegia artica.

Doppiando Capo Nord, uno dei punti più a nord del continente europeo, arriverete alla magica Tromsø, conosciuta come la capitale dell’Artico. Durante le notti, l’obiettivo sarà quello di trovarsi nel luogo perfetto per lasciarsi incantare da uno dei fenomeni naturali più straordinari. Il periodo scelto, vicino all’equinozio, è scientificamente il migliore, e la latitudine da attraversare è tra le più favorevoli per vedere le luci danzanti del cielo. Tuttavia, sarà il meteo e un pizzico di fortuna a decidere se l’aurora boreale si mostrerà in tutta la sua splendida magia durante le fredde notti artiche.

15 giorni in Norvegia da Amburgo a Capo Nord

Imbarcatevi in un viaggio invernale che parte da Amburgo e vi conduce verso le coste della Norvegia, oltre il Circolo Polare Artico e sotto la zona aurorale, dove il cielo notturno potrebbe regalarvi lo spettacolo dell’aurora boreale. L’itinerario di due settimane a bordo della crociera di Hurtigruten è pensato per chi desidera immergersi nelle meraviglie naturali del profondo Nord, con la garanzia di vivere l’esperienza magica delle luci del nord.

Attraverserete fiordi incantati, piccoli villaggi di pescatori e gemme nascoste, fino a raggiungere alcuni dei panorami più selvaggi e mozzafiato della Norvegia. Lungo il percorso, incontrerete maestosi ghiacciai, fiordi silenziosi e una variegata fauna artica. Le giornate saranno dedicate a escursioni emozionanti, tra cui ciaspolate nei paesaggi innevati, gite su slitte trainate da husky, sci di fondo (da dicembre ad aprile) e, se viaggiate tra ottobre e febbraio, potrete persino partecipare all’avvistamento delle balene.

E, se tutto questo non fosse abbastanza, il viaggio vi porterà fino a Capo Nord, dove il paesaggio artico si apre in tutta la sua magnificenza. Da settembre a marzo, l’aurora boreale sarà il coronamento di notti artiche indimenticabili.

Alla ricerca dell’aurora boreale in Groenlandia e Islanda

aurora boreale in Islanda

Fonte: iStock

Le Luci del Nord in Islanda

Da non perdere è l’occasione di ammirare con i propri occhi due delle ultime aree selvagge incontaminate del pianeta con l’itinerario di 12 giorni di Quark Expeditions Sotto l’aurora boreale: esplorando l’Islanda e la Groenlandia orientale.
Navigando lungo i Fiordi Nord Occidentali islandesi (Vestfjords) e la remota costa nord-orientale della Groenlandia, sede del più grande sistema di fiordi del mondo, scoprirete paesaggi diversi e aspri, abitati dalla fauna artica. Immersi nella bellezza selvaggia dell’Artico, sperimenterete in prima persona la cultura Inuit a Ittoqqortoormiit, visiterete antichi siti Thule ricchi di storia e apprezzerete i massicci iceberg e le imponenti scogliere su cui dimorano gli uccelli artici. Se siete fortunati, potreste anche avvistare la spettacolare aurora boreale che danza nel cielo.

Una crociera nell’incanto della Finlandia

Assistere all’aurora boreale in Finlandia a bordo di una crociera è una delle esperienze più entusiasmanti e indimenticabili. Il fascino di vedere le luci del nord danzare nel cielo notturno, mentre vi rilassate a bordo di una nave di lusso, è reso ancora più speciale dalla bellezza della costa finlandese che si svela davanti ai vostri occhi.

Compagnie come Hurtigruten, Viking Line e Finnlines propongono crociere di qualità, ognuna con il suo stile, servizi e itinerari unici. Se preferite un’esperienza più lussuosa o intima, le piccole navi possono essere l’ideale, mentre le navi più grandi offrono maggiori attività a bordo, servizi di ristorazione e intrattenimento. Altre compagnie come Aida Cruises, Tui Cruises e P&O Cruises progettano speciali itinerari per avvistare l’aurora boreale, unendo la poesia del magico fenomeno con l’esplorazione delle incantevoli città costiere.

Le crociere variano in base alla durata: alcune di tre o quattro giorni, perfette per chi ha meno tempo, mentre altre possono arrivare fino a 10 o 12 giorni, per un’esperienza più completa. A bordo, troverete ad attendervi cabine confortevoli e ristoranti che offrono cucina locale e ponti di osservazione panoramici, ideati per scorgere lo spettacolo dell’aurora boreale.

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Cosa vedere ad Antanarivo: guida alla scoperta della capitale del Madagascar

Se ami viaggiare ti sarai informato sul Madagascar che è sicuramente una delle mete top del periodo; la tua vacanza qui non può che partire da Antananarivo, la sua capitale. Ma quali sono le migliori attrazioni, i monumenti, i musei e i luoghi cult che non dovresti perdere? Scopriamolo insieme in una guida completa su Tana, perché è proprio così che la città viene chiamata più frequentemente.

Il palazzo della regina

Dopo esserti procurato il visto per il Madagascar non ti resta che pianificare il tuo viaggio alla scoperta di Antananarivo. Tra i simboli che rappresentano la città c’è il palazzo della regina, conosciuto ai più con il nome di Rova di Antananarivo. In una posizione dominante sulla collina di Analamanga, il complesso elegante racconta il passato glorioso della città e in modo particolare il periodo in cui è stato la residenza ufficiale dei sovrani del Regno di Merina, una delle dinastie più influenti nella storia del Madagascar. La sua costruzione risale al XVII secolo e al suo interno comprende il palazzo reale, templi e tombe reali. Seppur un incendio nel 1995 ne abbia danneggiato e distrutto una parte, le opere di restauro sono iniziate ed è sicuramente un must. Il mio consiglio? Dal Rova potrai scattare foto suggestive grazie ad una vista mozzafiato su tutta la città. Prenota una visita guidata così potrai avere maggiori dettagli storici e approfondire leggende e tradizioni.

Il parco zoologico e botanico di Tsimbazaza

Vuoi visitare il Madagascar esplorando a fondo la biodiversità? Nel tuo itinerario non dovrà mancare una visita al parco zoologico e botanico di Tsimbazaza. Perfetto con i bambini, ma non solo, dà modo di vedere vicino diverse specie endemiche del territorio tra cui i lemuri, i camaleonti, le tartarughe di terra giganti e tanti uccelli esotici. Oltre alla fauna, il parco ospita anche un ricco giardino botanico con tantissime tipologie di piante endemiche del Madagascar, molte delle quali sono uniche al mondo. Non molti lo sanno ma al suo interno è anche custodito un piccolo museo etnografico che fornisce uno spaccato interessante sulla cultura e le tradizioni delle diverse etnie malgasce.

Analakely market

Se ami la cultura local e vuoi fare shopping o acquistare souvenir unici non perdere una visita all’Analakely market. Si tratta del mercato principale della città, dove potrai trovare di tutto, dai prodotti freschi locali, come frutta tropicale e spezie, fino a oggetti di artigianato, tessuti e souvenir. Oggi è considerato a tutti gli effetti una vetrina autentica della quotidianità e offre un’occasione unica per interagire con la popolazione locale, assaporare cibi tipici e acquistare oggetti tradizionali malgasci.

Il lago Anosy

Un’altra attrazione che non puoi assolutamente perderti è il lago Anosy; diversamente da quanto solitamente accade non dovrai allontanarti dalla città poiché si trova proprio in centro. Sì, perché si tratta di un lago artificiale, oggi circondato da alberi di jacaranda che in primavera si tingono di una splendida tonalità violacea, è un luogo di tranquillità in mezzo al caos cittadino. Al centro sorge un monumento dedicato ai soldati malgasci caduti durante la Prima Guerra Mondiale, e un ponte lo collega alla riva, rendendolo un punto panoramico ideale per una passeggiata rilassante. Ti consiglio di raggiungerlo al tramonto, perché la luce è incredibilmente suggestiva.

Lago Anosy a Antanarivo

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Lago Anosy nel cuore della capitale del Madagascar

Il palazzo di Ambohitsorohitra

Tra le tappe must in città c’è il palazzo di Ambohitsorohitra, la residenza ufficiale del Presidente del Madagascar. Lo riconoscerai: è un edificio in stile coloniale francese ed è circondato da giardini ben curati e rappresenta uno degli edifici più importanti dal punto di vista politico del paese. Ricorda che però non è aperto al pubblico, potrai solamente goderti la vista esterna.

La cattedrale di Andohalo

Un altro punto di interesse religioso e storico ad Antananarivo è la cattedrale di Andohalo, costruita dai missionari cattolici francesi nel XIX secolo; è un imponente edificio in pietra che rappresenta uno degli esempi più significativi dell’architettura coloniale religiosa della città. La cattedrale offre una splendida vista su Antananarivo e, se sei appassionato di storia o di architettura, vale la pena visitarla per ammirare i suoi interni decorati e conoscere meglio la storia del cristianesimo nell’isola.

Il palazzo di Andafiavaratra

Se sei un appassionato di storia dovrai assolutamente visitare il museo Andafiavaratra. Oggi sede museale, il palazzo coloniale è stato un tempo del primo ministro Rainilaiarivony. La collezione al suo interno ospita oggetti legati alla storia della monarchia del Madagascar, molti dei quali sono stati recuperati dal Rova dopo l’incendio del 1995. Tra le proposte in mostra ci sono gioielli, abiti reali, antichi manufatti e strumenti tradizionali.

La collina sacra di Ambohimanga

Se hai modo di spostarti poco fuori dal centro, ti suggerisco di raggiungere in circa 20 km la collina sacra di Ambohimanga. Si tratta di un sito patrimonio dell’UNESCO ed è anche uno dei luoghi più venerati e storicamente significativi del Madagascar; per secoli considerata il cuore spirituale e politico del Regno di Merina, ospita antiche tombe reali, mura di pietra e i resti di un antico villaggio reale. Circondata da una vegetazione rigogliosa, ha un significato storico importante che ancora oggi non viene trascurato dai locali.

Visitare la Collina Reale di Ambohimanga

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Perché vedere la Collina Reale di Ambohimanga in Madagascar

Il Lemur’s Park

Se non hai abbastanza tempo per esplorare le foreste del Madagascar ma desideri vedere i lemuri in un ambiente più naturale, una visita al Lemur’s Park è una valida alternativa. Si trova a soli 22 km dalla città e si tratta di una riserva in cui convivono nove diverse specie di lemuri in libertà, garantendo agli animali un ambiente sicuro e protetto. Il parco offre visite guidate che permettono di osservare i lemuri da vicino e conoscere meglio le specie endemiche dell’isola. Si tratta di una tappa must per le famiglie che viaggiano con bambini ma non solo.

Il museo dei pirati

Se si viaggia con bambini ma non solo, una delle tappe imperdibili è il museo dei pirati. Si trova non lontano dalla stazione e dà modo di scoprire quello che era un tempo un pericolo effettivo: quello dei pirati. Se per molte nazioni erano un nemico, bisogna sapere che proprio qui hanno avuto una base segreta e hanno custodito i propri tesori.

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A spasso per Nørrebro, il quartiere più bello del mondo

Copenaghen è una città vivace, viva, ricca di luoghi da scoprire e di cose da fare. Tra queste c’è senza alcun dubbio visitare il quartiere di Nørrebro, un luogo molto alla moda, multietnico, tra negozi, locali e tantissime attrazioni.

Non stupisce che qualche anno fa (nel 2021 per la precisione) sia stato eletto da Time Out il quartiere più cool del mondo, perché qui si trovano tanti elementi che convivono assieme creando un luogo accogliente e tutto da scoprire: dal passato al moderno, senza dimenticare una comunità vivace e tante iniziative.

Da cosa fare a cosa vedere a Nørrebro, uno dei cuori pulsanti di Copenaghen e quartiere dal fascino che cattura al primo sguardo.

Nørrebro, tutto quello che c’è da sapere sul quartiere

La Danimarca è una terra tutta da scoprire, affascinante e unica, che regala scorci suggestivi e location indimenticabili. A partire dalla sua capitale, Copenaghen (ma non solo) che regala ai turisti tantissime cose da fare e bellezze da esplorare. Come il quartiere Nørrebro, cool e pieno di vita.

Si trova nella zona nord ovest dei laghi cittadini, che nel passato erano un braccio di mare, e nel suo perimetro si incontrano moltissimi locali per tutti i gusti, in cui sperimentare non solo piatti locali ma sapori da tutto il mondo e una vivace vita notturna.

Tra le strade da non perdere vi è Jægersborggade, una via in cui ci si imbatte in attività diverse come gallerie d’arte, botteghe biologiche, negozi vintage, botteghe d’arte e tanti locali. Nel corso della primavera, poi, qui si tiene un bel mercatino delle pulci. Il luogo perfetto, dunque, per chi è alla ricerca di posti autentici in cui scoprire artigiani e artisti, ma anche gustare piatti indimenticabili.

Da non perdere anche Nørrebrogade, la principale arteria del quartiere che ne rispecchia la sua affascinante anima multiculturale. Nella strada Elmegade, invece, ci si può lasciare incantare dai suoi piccoli negozi ma pieni di cose super alla moda. E poi tappa a Blågårdsgade con i suoi tantissimi locali.

Quartiere Nørrebro la strada Nørrebrogade

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Nel quartiere Nørrebro la strada Nørrebrogade

Se si programma una vista si deve passare dal ponte Dronning Louises Bro, che si può percorrere in bici e che collega il centro di Copenaghen con il quartiere. La sua realizzazione va datata 1887, ma è stato poi leggermente modificato successivamente per renderlo più attrattivo per le biciclette ma anche per i pedoni che si incontrano lì grazie ai suoi marciapiedi più larghi.

Per facilitare ciò sono state posizionate molte panchine e questo ponte è divenuto un luogo di incontro molto popolare, in particolare quando il tempo è bello e splende il sole. Oltre a queste location nel quartiere ci sono delle aree verdi davvero speciali, tutte da scoprire.

Cimitero di Assistens nel quartiere di Nørrebro

Merita un discorso a parte, ad esempio, il Cimitero di Assistens, che è stato inaugurato nel 1760 e pare estendersi in circa 200mila metri quadrati. Al suo interno vengono ospitate le tombe di alcuni dei più celebri esponenti della cultura danese. Fra tutti, ad esempio, vale la pena ricordare che qui riposa Hans Christian Andersen, celebre scrittore, ma anche il filosofo Kierkegaard e lo scrittore Dan Turèll mancato nel 1993. Immerso in un vero e proprio parco, qui si può passeggiare, si può correre, fare un giro in bicicletta oppure fermarsi per leggere un libro o mangiare nel mezzo della natura.

Nørrebro Cimitero di Assistens

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Nørrebro, al suo interno il cimitero di Assistens

Al suo interno è stato realizzato anche un museo dedicato a Stilling, artista e scrittore, convertendo e ristrutturando le vecchie scuderie.

Il cimitero – parco è aperto tutti i giorni, osserva un orario diverso in estate e in inverno (quando invece delle 22 chiude alle 19).

Superkilen Park e non solo, le aree verdi nel quartiere di Nørrebro

Un altro luogo che vale la pena visitare nel quartiere di Nørrebro è il Superkilen Park, si tratta di una realizzazione abbastanza recente infatti è stato inaugurato nel giugno del 2012 e porta la firma di Bjarke Ingels Group, Superflex e Topotek1.

Superkilen Park nel quartiere Nørrebro

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Il modernissimo Superkilen Park nel quartiere Nørrebro

Concepito per avere una continuità con l’esperienza e la vivacità multietnica del quartiere, può essere suddiviso in tre aree. The Red Square caratterizzata da caffè, musica e sport, The Black Market una piazza con fontana e panchine e Green Park dove, come suggerisce il nome, a emergere è il verde.

Passeggiare al suo interno è un vero e proprio viaggio culturale; infatti, viene indicato che ci si possono trovare fontane del Marocco, altalene dell’Iraq e anche uno scivolo a forma di polpo direttamente dal Giappone.

Tra le altre cose è molto esteso, basti pensare che ha una lunghezza di circa 750 metri coprendo 30mila metri quadri. E ha anche vinto ed è stato selezionato per premi prestigiosi. Un luogo vivo, in cui si può fare skate ma anche una passeggiata con i bambini.

Di dimensioni più piccole, ma anche questo perfetto per i bambini è il Folkets Park creato dai residenti nel 1971, il suo nome si può tradurre con Parco del popolo. È uno spazio verde che è stato sottoposto a opere di riqualificazione tra il 2013 e il 2014.

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Tour dell’automobile a Torino: i luoghi e le esperienze da non perdere

Città dei Savoia, prima capitale d’Italia, ma soprattutto epicentro dell’industria nostrana del Novecento. Torino può essere scoperta in diversi modi, esplorando i suoi lati storici e architettonici, oppure con un tour che approfondisce un prodotto che ne ha plasmato l’identità e l’economia: l’automobile. Torino e l’auto, un rapporto indissolubile che, proprio in questi giorni, viene celebrato durante il Salone dell’Auto, con i suoi eventi che attirano curiosi, appassionati e professionisti del settore.

L’industria automobilistica torinese iniziò a prendere forma già alla fine del diciannovesimo secolo quando un gruppo di aristocratici e imprenditori fondò la Fabbrica Italiana Automobili Torino, conosciuta come Fiat. Negli anni seguenti, l’ecosistema industriale venne alimentato dalla nascita di altri marchi come Lancia, Itala e Aurea. Questo portò una ventata d’aria fresca all’economia cittadina: negli anni Cinquanta e Sessanta si assistette a un fenomeno migratorio che condusse molti cittadini italiani in cerca di lavoro a Torino. Basti pensare che, durante il suo momento di maggiore successo, ossia negli anni ’70, Fiat da sola impiegava oltre 100.000 persone nella città e nel suo circondario.

Molte cose sono cambiate e seppur l’industria stia affrontando problemi e declini, l’interesse nei suoi confronti è sempre presente e c’è chi, visitando Torino, la scopre attraverso un tour dell’automobile che coinvolge musei, stabilimenti abbandonati e piste. Scopriamo insieme quali sono i luoghi e le esperienze da non perdere.

MAUTO, il Museo Nazionale dell’Automobile

Se siete a Torino in occasione del Salone dell’Auto e volete vivere il vostro personale tour dell’automobile, questo non può che partire dal MAUTO, il Museo Nazionale dell’Automobile. Dalle carrozze a vapore di fine Ottocento ai capolavori di design degli anni ’50, dalle auto protagoniste di corse epiche e viaggi memorabili ai prototipi che hanno guidato gli orientamenti futuri della ricerca: il museo custodisce una preziosa collezione di oltre 200 vetture originali prodotte da 80 brand differenti che raccontano l’evoluzione storica dell’invenzione che ha cambiato il mondo.

Aperto tutti i giorni dalle 10 alle 19 il MAUTO, inaugurato nel 1933 ed eletto dal Times come uno dei 50 musei più belli al mondo, offre un affascinante viaggio nella storia attraverso non solo una collezione di auto unica al mondo, ma anche con mostre ed eventi. Fino al 3 di novembre, per esempio, potrete visitare la mostra dedicata al pilota Ayrton Senna.

Museo automobile Torino

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Architettura del Museo Nazionale dell’Automobile

Il Lingotto e la Pista 500

Una tappa imperdibile da inserire nel vostro tour dell’automobile a Torino è il Lingotto, il complesso industriale trasformato in un luogo multifunzionale che unisce arte, storia e motori. Qui potete visitare la Pinacoteca Agnelli, un’istituzione artistica con un programma sempre ricco e interessante dedicato a mostre ed eventi dal sapore internazionale. La collezione, che comprende opere d’arte di grande valore realizzate da artisti come Canaletto, Picasso e Matisse, è ospitata all’interno di uno spazio che la famiglia Agnelli commissionò all’architetto Renzo Piano.

Ma soprattutto, al Lingotto avrete l’opportunità di vedere la Pista 500, il circuito di prova automobilistica leggendario diventato un museo a cielo aperto. La pista di collaudo di forma ovale per le automobili Fiat rappresentava un’innovazione perché costruita proprio sul tetto per permettere all’azienda di provare e testare le auto direttamente sulla propria struttura di produzione. Oggi viene utilizzata come spazio artistico in continuo sviluppo dove sono ospitate installazioni ambientali, opere luminose o sonore, progetti di cinema espanso e sculture che si confrontano con l’architettura dell’edificio.

Pista Lingotto Torino

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Pista 500 al Lingotto

Gli stabilimenti abbandonati

Se il Lingotto e la Pista 500 mettono in evidenza il successo dell’industria automobilistica, gli stabilimenti abbandonati ne raccontano il declino. Lo stabilimento di Rivalta, per esempio, un tempo uno dei principali siti produttivi della Fiat, ha vissuto un progressivo declino, mentre oggi si parla di un riutilizzo dell’edificio come centro logistico. In stato di abbandono e in attesa di riqualificazione è l’Ex Stabilimento Fiat Grandi Motori: situato in Corso Vercelli, questo stabilimento ricoprì un ruolo importante nella produzione di motori per navi e locomotive.

Heritage Hub a Mirafiori

Un altro luogo da non perdere è sicuramente l’Heritage Hub, un vero e proprio paradiso per gli appassionati di motori. Situato nei locali dell’ex Officina 81, uno degli storici impianti di produzione meccanica Fiat all’interno del comprensorio industriale di Mirafiori, ospita un’affascinante mostra che racconta la storia dello stabilimento e la collezione aziendale di vetture prodotte dai marchi Fiat, Lancia e Abarth.

Heritage Hub celebra l’eredità automobilistica italiana allestendo anche un’area motori dedicata ai motori d’epoca e ai propulsori più iconici e rappresentativi e uno spazio dove vengono esposte le vetture Fiat allestite in oltre cinquant’anni appositamente per l’Arma dei Carabinieri.

Edifici storici a Torino

Infine, il vostro tour dell’automobile vi porterà nel centro di Torino dove, dall’esterno, potrete vedere due edifici storici importanti nella storia della città. Uno è il Palazzo del conte di Bricherasio dove, nel 1899, fu fondata la Fiat. L’altro è il primo stabilimento Fiat situato tra via Chiabrera e Corso Dante, l’area progettata dall’ingegner Enrico Marchesi e contraddistinta da una particolare insegna Liberty. Qui è dove nel 1912 venne prodotta Zero, la prima autovettura in serie con 2000 esemplari costruiti.

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Dubai Idee di Viaggio Isole Canarie Lampedusa mare Sharm El-sheikh vacanze Viaggi

Ecco i luoghi dove il mare è caldo tutto l’anno

Il sogno di inseguire l’estate, di viaggiare cercando il mare caldo, quello che ti accoglie tutto l’anno con temperature miti regalandoti la possibilità di bagni anche fuori stagione. Ci sono alcune mete nel mondo dove il desiderio si trasforma realtà, offrendo la possibilità di fare una nuotata anche quando imperversa l’inverno.

Alcune facilmente raggiungibili, altre più distanti, sono tutte accomunate dal loro mare che permette di vivere vacanze al caldo e che regala un’esperienza autentica di estate (o primavera) che dura dodici mesi: dalle Canarie a Sharm El Sheikh, ma anche Dubai e Lampedusa dove il bagno si può fare fino all’autunno inoltrato.

Le tappe imperdibili per rincorrere l’estate e fare il bagno anche fuori stagione: da quelle più vicine all’Italia a destinazioni più lontane ma che vale la pena raggiungere.

Canarie

Temperature miti, mare caldo tutto l’anno: le Canarie sono una delle mete predilette per chi sogna di andare in spiaggia per tutti i 12 mesi. Appartengono alla Spagna, ma si trovano al largo della costa nord – occidentale africana nell’Oceano Atlantico. Basti pensare che le temperature non scendono sotto i 18 gradi (come minima) a gennaio e quindi le acque di queste isole sono perfette per fare il bagno anche fuori stagione. Tra le isole che si possono scegliere vi sono Gran Canaria e Tenerife, che sono meno ventose rispetto alle altre.

Comunque, la temperatura media è di 22 gradi e le ore di sole annuali ammontano a più di tremila, le spiagge sono diversificate e si trova quella giusta per ogni gusto.

Il mare caldo tutto l'anno alle Canarie

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A Gran Canaria, dove il mare è gradevole tutto l’anno

Spagna – Costa del Sol

Restiamo in Spagna con la Costa del Sol, la zona di Malaga in Andalucia è una meta favolosa per godere del mare anche in inverno: la sua costa è molto lunga e i giorni di sole annuale pare ammontino a circa 320 in questa regione. Si tratta di un’area punteggiata da suggestive località balneari, ma di cui vale assolutamente la pena scoprire anche la cultura e la tradizione gastronomica (davvero ricca e indimenticabile). Un luogo in cui, poi, si avrà voglia di tornare.

Spagna, lungo la Costa del Sol il mare è caldo

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Spagna lungo la Costa del Sol per andare al mare tutto l’anno

Dubai

Bella tutto l’anno con le sue tante anime, Dubai anche nei mesi invernali è la meta ideale per chi cerca mare caldo e clima adatto a una vacanza che ci ricordi l’estate.

Oltre alle bellissime spiagge si possono programmare escursioni nel deserto o visitare le tante attrazioni maestose che questa località ha da offrire. Un viaggio indimenticabile per chi ama la comodità e le mete da sogno.

Dubai meta per le vacanze di chi cerca il mare caldo

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Vacanza a Dubai per il mare caldo tutto l’anno

Lampedusa

Più vicina all’Africa che alla Sicilia, l’isola italiana di Lampedusa gode di un clima privilegiato per gran parte dell’anno, che permette di poter fare il bagno in un mare abbastanza caldo anche in autunno inoltrato: infatti l’estate può arrivare anche fino al mese di novembre.

Tra le spiagge da visitare (e da vivere) a Lampedusa si segnalano quella di Cala Croce con la sua sabbia bianca che fa da contrasto con il blu del mare e, da non dimenticare, anche la Spiaggia dei Conigli il cui accesso è contingentato.

A Lampedusa mare caldo per gran parte dell'anno

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Lampedusa, qui si trova il mare caldo per gran parte dell’anno

Malesia

Un’altra meta ideale per chi è alla ricerca di un mare caldo tutto l’anno è la Malesia. Il clima, del resto, è equatoriale che si traduce con caldo e umido, non mancano neppure le piogge che sono molto abbondanti soprattutto in concomitanza dei monsoni. Le aree esposte sono diverse in base ai periodi dell’anno; quindi è bene organizzare il viaggio sapendo prima come sarà il clima. Aspetto interessante da sapere è che le temperature sono calde e gradevoli 12 mesi all’anno. Se si programma una vacanza in Malesia tra novembre e maggio, ad esempio, la zona da raggiungere è quella peninsulare occidentale.

Malesia, meta ideale per chi cerca il mare caldo

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Mare caldo tutto l’anno in Malesia

Mauritius

Mauritius è un’isola ed è una meta di viaggio favolosa per chi rincorre l’estate tutto l’anno, in particolare per la temperatura del mare che è calda e gradevole.

Da aprile a settembre le temperature sono perfette e il clima dovrebbe essere più secco, mentre in altri periodi si corre il rischio di piogge. Da calcolare che qui soffiano venti anche molto forti. Perfetta per chi cerca spiagge e natura indimenticabili.

Mare caldo e da favola alle Mauritius

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Mauritius: mare caldo e location da sogno

Cuba

Mare tutto l’anno? Cuba è un’altra destinazione perfetta, poiché la temperatura dello specchio marino può variare dai 24 ai 28 gradi. Da novembre ad aprile il clima è maggiormente secco, quindi potrebbe essere il momento più adatto per raggiungere l’isola. A rendere un viaggio qui indimenticabile tante bellezze, a Cuba infatti ci si potrà lasciare stupire da spiagge meravigliose, natura favolosa, storia e cultura. Un luogo tutto da scoprire.

Cuba: mare caldo tutto l'anno

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Il mare caldo tutto l’anno lo troviamo a Cuba

Sharm El Shaik

Torniamo relativamente vicino all’Italia con Sharm El Sheik, località di mare in Egitto dove si può fare il bagno tutto l’anno, basti pensare che la temperatura del Mar Rosso non scende al di sotto dei 22 gradi.

Si raggiunge in circa 4 ore di volo da Milano e qui ci si può lasciare stupire dalla sua bellissima barriera corallina, una delle più grandi al mondo e i cui coralli si sono formati anche 6mila anni fa, dalle sue spiagge favolose come quella di Main Beach. Da non perdere anche il Monastero di Santa Caterina che si trova nei pressi del monte Sinai.

Sharm El Shaik con il mare caldo tutto l'anno

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Mare caldo tutto l’anno a Sharm El Shaik mare caldo

Bonita Springs in Florida

Se l’intenzione è quella di volare negli Stati Uniti, allora la località da raggiungere è Bonita Springs: qui il sole splende tutto l’anno (pare per circa 300 giorni). Si trova nel sud – ovest della Florida, più precisamente nella contea di Lee ed è una cittadina caratterizzata da spiagge di sabbia bianca e sottile, parchi e si possono organizzare tante escursioni per tutti i gusti: da quelle più sportive a quelle di carattere culturale.

Bonita Springs in Florida: qui si trova il mare caldo

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Mare caldo, una delle mete è Bonita Springs in Florida

Sri Lanka

Vacanze per tutto l’anno grazie a un mare caldo? Lo Sri Lanka è un’altra località da raggiungere, basta pianificare con attenzione il periodo e la zona da visitare in base ai monsoni. Qui, poi, ci sono tantissime cose da fare e da vedere: dalle attrazioni che fanno immergere nella cultura di questo luogo, fino alle spiagge che lasciano senza fiato così come la natura.

Sri Lanka dove trovare il mare caldo

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Sri Lanka: meta da scoprire per il suo mare caldo