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Il Presepe Vivente di Bolsena, tutte le info sull’evento

Bolsena, con la sua posizione incantevole e il fascino delle sue tradizioni, è una delle gemme più affascinanti e nascoste della Tuscia viterbese. Immersa nel cuore del Lazio, questa cittadina medievale è un vero scrigno di storia, cultura e bellezze naturali. Bolsena è nota non solo per il suo celebre Lago di Bolsena, il più grande bacino lacustre di origine vulcanica d’Europa, ma anche per il suo patrimonio storico e architettonico che racconta secoli di tradizioni.

Tra i suoi tesori spicca la Rocca Monaldeschi, uno degli edifici medievali più suggestivi della zona, che domina il centro storico con la sua maestosità. Le strette vie acciottolate, le piazzette pittoresche e gli angoli nascosti fanno di Bolsena una cittadina dal fascino autentico, dove il passato sembra ancora vivo e palpabile ad ogni passo.

Nel periodo natalizio, Bolsena si trasforma in un palcoscenico magico che cattura l’immaginazione di tutti i visitatori. Il tradizionale Presepe Vivente di Bolsena, che si svolge ogni anno nel suggestivo quartiere medievale del Castello, è uno degli eventi natalizi più celebri e coinvolgenti della Tuscia viterbese. Si tratta di una rievocazione storica che porta in scena la Natività con oltre 200 figuranti, che, vestiti con abiti d’epoca, ricreano scene di vita quotidiana, trasportando i visitatori indietro nel tempo.

La magia del Presepe Vivente di Bolsena risiede nella capacità di immergere ogni spettatore in un’atmosfera che ricorda il passato, attraverso la ricostruzione autentica degli ambienti e dei mestieri dell’epoca. Dalla bottega del fabbro alla locanda, dall’accampamento dei soldati romani alle cantine che ospitano scene di vita quotidiana, ogni angolo del borgo è vivo di storie da raccontare.

Il percorso, che si snoda tra i vicoli e le piazzette del quartiere Castello, è arricchito da una serie di dettagli affascinanti, come le musiche filodiffuse, che creano un sottofondo evocativo, e la presenza di artisti itineranti che animano il cammino.

Ogni angolo del Presepe Vivente è curato nei minimi dettagli, e la partecipazione attiva della comunità locale, che ogni anno contribuisce con passione e dedizione, fa sì che l’evento non sia solo una rievocazione storica, ma anche un’occasione di unione e partecipazione collettiva.

Questa straordinaria rappresentazione teatrale della Natività si svolge proprio ai piedi della maestosa Rocca Monaldeschi della Cervara, uno dei luoghi simbolo di Bolsena. Il Presepe Vivente diventa così un’esperienza che coinvolge ogni visitatore, non solo nel cuore della cittadina, ma anche nel cuore delle tradizioni secolari che questa comunità ha saputo preservare nel tempo. La rappresentazione, che è cresciuta negli anni, si distingue per il suo realismo storico e per l’attenzione ai dettagli, unendo l’amore per la tradizione con la passione per la ricerca storica, creando un perfetto connubio tra il passato e il presente. Partecipare a questo evento è come fare un salto nel tempo, un’opportunità per vivere un Natale autentico, avvolti dalla magia di una delle rievocazioni più suggestive d’Italia, in un borgo che sembra uscito da una fiaba.

La storia del Presepe Vivente di Bolsena

Il Presepe Vivente di Bolsena ha quest’anno raggiunto la sua X° edizione e si svolge ogni anno nel pittoresco quartiere medievale del Castello, uno dei luoghi più affascinanti di Bolsena. Nato con l’obiettivo di ricreare fedelmente la scena della Natività, il Presepe Vivente di Bolsena (uno dei più suggestivi in Italia) coinvolge ogni anno centinaia di figuranti, che interpretano con passione e dedizione mestieri e ruoli storici dell’epoca, come maniscalchi, pastori, soldati romani, mercanti, lavandaie e molti altri. I figuranti si distribuiscono lungo il percorso che attraversa i vicoli e le piazzette del quartiere, ricostruendo scene di vita quotidiana dell’epoca, fino ad arrivare alla maestosa scena finale della Natività, che incanta i visitatori con la sua bellezza semplice ma emozionante.

Date e orari del Presepe Vivente di Bolsena

Il Presepe Vivente di Bolsena si svolge in diverse date durante il periodo natalizio, attirando visitatori da tutta Italia e dall’estero. Le date più importanti dell’edizione del 2024-2025 sono:

  • 26 dicembre 2024 – ore 17:30
  • 1 gennaio 2025 – ore 17:30
  • 5 gennaio 2025 – ore 17:30

In queste serate, il quartiere Castello si trasforma in un viaggio indietro nel tempo, con oltre 15 scene di vita quotidiana che immergono i visitatori nell’atmosfera dell’antico mondo di Betlemme.

Presepe Vivente di Bolsena, Re Magi

Fonte: Ufficio Stampa

I Re Magi al Presepe Vivente di Bolsena

Il programma del Presepe Vivente di Bolsena

Il programma del Presepe Vivente di Bolsena prevede una rappresentazione teatrale della Natività, che si sviluppa lungo un percorso che attraversa il quartiere medievale del Castello. I visitatori possono ammirare scene viventi e interagire con i figuranti che recitano il loro ruolo nel presepe, come pescatori, artigiani, mercanti e soldati romani. Ogni scena è ricreata con grande attenzione ai dettagli storici, facendo immergere completamente lo spettatore nell’atmosfera del tempo.

Durante il percorso, sono previste anche gustose degustazioni di prodotti tipici preparati dai figuranti. I visitatori possono assaporare formaggi, salsicce, vin brulè, bruschette, castagne, e la tipica zuppa di lago conosciuta come “sbroscia”. Inoltre, è possibile ascoltare la musica filodiffusa e ammirare artisti itineranti che arricchiscono ulteriormente l’atmosfera.

L’evento culmina con l’arrivo alla capanna della Natività, un momento emozionante che riporta i visitatori alla tradizione cristiana della nascita di Gesù. La scena finale è resa ancora più suggestiva dalla presenza di una gigantesca Stella Cometa di 7 metri, illuminata da ben 32 metri di fili di LED, che si staglia sulla Rocca Monaldeschi e guida simbolicamente i Re Magi verso la Natività.

Le novità del Presepe Vivente di Bolsena

Ogni anno, il Presepe Vivente di Bolsena si arricchisce di nuove scenografie e elementi coinvolgenti che rendono l’esperienza ancora più magica. Una delle peculiarità più apprezzate è l’utilizzo delle cantine storiche e dei vicoli del quartiere Castello, che vengono riaperti per accogliere le scene di vita quotidiana. Questo rende l’atmosfera ancora più autentica, facendo rivivere antichi mestieri e tradizioni. Inoltre, l’evento è arricchito dalla presenza di animali della fattoria, come cavalli, asini, galline, e conigli, che contribuiscono a ricreare un’ambientazione genuina e affascinante.

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Terme di Sirmione: dov’è il centro benessere

I centri termali in Italia vantano una tradizione lunghissima, in particolare le terme di Sirmione i cui benefici sono noti fin dal Rinascimento. Bisognerà aspettare però l’arrivo del palombaro veneziano Procopio che, nel 1889, utilizzando un’attrezzatura proveniente da Londra, forgiò il destino del territorio immergendosi a 20 metri di profondità e scoprendo la fonte termale Boiola. Da qui comincia un percorso di sviluppo che porterà alla nascita del primo centro termale nel 1898 e della Società Terme nel 1921.

Cosa rende speciali le acque delle terme di Sirmione? Queste nascono nel bacino del Monte Baldo a quasi 800 metri di altezza. Si riversano poi nella sorgente Boiola dove sono incanalate nei due pozzi Catullo e Virgilio. Le terme di questa località sono da sempre molto apprezzate anche grazie alla loro posizione invidiabile ubicata tra le sponde del meraviglioso Lago di Garda. L’acqua termale, infine, è classificata come sulfurea salsobromoiodica ed è ricca di grandi quantità di zolfo, sodio, bromo e iodio. Presenta anche oligominerali importanti che fungono il ruolo di catalizzatori attivando reazioni chimiche che producono sul corpo un effetto miorilassante e analgesico.

Tra i centri termali della zona, quello più amato è sicuramente il Centro Benessere Termale Aquaria Thermal SPA. Esteso su una superficie di 15.000 metri quadri, di cui ben 3.500 sono coperti e 6.500 compongono il maestoso parco, vanta 700 metri quadrati di area dedicati all’acqua termale, dove la temperatura nelle vasche si aggira fra i 34 e i 36 gradi offrendo la possibilità di godere delle piscine esterne anche durante l’inverno. Tutto il complesso è organizzato in modo da condurre in rilassanti e salutari percorsi tra saune, bagni turchi e docce emozionali.

Come arrivare alle terme di Sirmione

Grazie alla sua posizione vicino al centro di Sirmione, nella zona pedonale dopo il Castello Scaligero, il centro benessere Aquaria Thermal SPA può essere raggiunto facilmente a piedi con una passeggiata di 15 minuti. Se arrivate con l’auto, dovete percorrere l’autostrada A4 Milano-Venezia con uscita Sirmione e seguire le indicazioni per il centro storico. Potete lasciare il vostro mezzo nel parcheggio pubblico Monte Baldo o, se visitate il centro termale durante le stagioni più affollate (Sirmione è una meta molto visitata) potete lasciare l’auto nelle frazioni limitrofe e usufruire dei bus navetta comunali per raggiungere il centro storico.

Se, invece, preferite il treno vi basterà raggiungere la stazione ferroviaria di Desenzano o quella di Peschiera del Garda, situate a 10 chilometri da Sirmione. Da qui proseguite con un taxi o con i bus navetta. Da maggio a ottobre, inoltre, potrete usufruire di un servizio esclusivo messo a disposizione dalle terme che vi permetterà di arrivare via lago acquistando il pacchetto ingresso+viaggio in barca.

Terme Sirmione Lago Garda

Fonte: iStock

Terme di Sirmione affacciate sul Lago di Garda

Giorni di apertura e orari delle terme di Sirmione

Le terme di Sirmione sono considerate tra i più bei centri termali d’Italia grazie ai servizi offerti e, soprattutto, alla posizione privilegiata sul Lago di Garda. Aquaria Thermal SPA è aperta tutti i giorni da domenica a giovedì dalle 9:00 alle 22:00 e il venerdì e il sabato dalle 9:00 alle 24:00. Le terme sono aperte anche il 24 dicembre, dalle 9:00 alle 20:00, e il 25 e 31 dicembre dalle 9:00 alle 24:00.

Prezzi d’ingresso delle terme di Sirmione

Per accedere ad Aquaria Thermal SPA è sempre necessario prenotare. Il centro propone diversi prezzi d’ingresso: 44 euro per 5 ore, 86 euro per tutto il giorno, 42 euro per ingresso+aperitivo o 34 euro per l’ingresso serale.

Vengono proposti anche i pacchetti Day SPA che prevedono trattamenti ad hoc per ogni tipo di esigenza e includono anche l’ingresso Terme&Sauna per 3 ore. I costi variano in base al trattamento scelto: 66 euro ingresso + massaggio corpo di 25 minuti, 108 euro con a scelta tra massaggio di 50 minuti, avvolgimento in fango termale o trattamento viso + crema corpo. Vengono proposti anche altri pacchetti a costi maggiori e con più trattamenti, oltre che trattamenti di coppia ed esperienze con degustazioni.

Non mancano pacchetti speciali dedicati alle festività, come quelli di Capodanno: al prezzo di 190 euro avrete accesso al centro dalle 21:30 alle 3:00 e sono inclusi trattamenti selezionati e intrattenimento come DJ set e brindisi di mezzanotte.

Piscine termali Sirmione

Fonte: iStock

Le piscine termali esterne del centro benessere

Trattamenti e servizi alle terme di Sirmione

All’interno delle terme di Sirmione, tra le migliori località dove rilassarsi sul Lago di Garda, troverete un circuito dedicato alle saune e ai bagni di vapore con sauna finlandese, mediterranea, bagno turco, di vapore e romano. Tra le zone più apprezzate c’è sicuramente quella della sauna finlandese esterna composta da una veranda climatizzata con bar e circondata da ampie vetrate per ammirare tutto il favoloso panorama circostante. Per quanto riguarda le piscine, sono presenti idromassaggi, un percorso vascolare, lettini effervescenti in cui immergersi e un’infinity pool con acqua dolce affacciata sul lago.

Nel parco termale è possibile anche ritemprare corpo e mente in tre aree relax polisensoriali: la Sala della Musica, la Stanza del Sale e la Sala del Cielo Stellato. Non manca un’area dedicata ai trattamenti viso e corpo: qui ogni cabina è dotata di musica, mentre i trattamenti seguono protocolli validati da medici dermatologi e vengono eseguiti con i prodotti della linea cosmetica Terme di Sirmione Cosmetics Institute.

Informazioni utili sulle terme di Sirmione

Per accedere al centro termale Aquaria a Sirmione è sempre necessario prenotare online tramite il sito ufficiale. Il centro consiglia di portare con voi una borsa non troppo ingombrante che può essere inserita facilmente negli appositi armadietti. Il costume e le ciabattine in plastica o gomma, in vendita anche presso la struttura, sono obbligatori e vanno indossati negli spogliatoi prima di accedere alle aree benessere. Nel biglietto d’ingresso, invece, è sempre inclusa la cuffia, mentre il telo e l’accappatoio dipendono dal pacchetto acquistato.

All’interno del sito ufficiale trovate tutti i contatti necessari in caso abbiate bisogno di chiarire i vostri dubbi o richiedere maggiori informazioni.

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Lugano a Capodanno: l’incanto delle feste sorprende e il divertimento è assicurato

Città elegante, accogliente, adagiata in uno scenario naturale davvero meraviglioso: Lugano conquista al primo sguardo e sin dalla prima volta che la si raggiunge. È una città che offre un mix vincente di due culture: quella italiana, dista infatti dal confine solamente pochi chilometri, e quella svizzera essendo parte del Canton Ticino. Si affaccia sull’omonimo lago, regalando scorci di impareggiabile bellezza, mentre è incorniciata dalle cime delle montagne: il San Salvatore e il Monte Bre.

Un luogo bellissimo in ogni momento dell’anno, che per le feste si accende di ulteriore magia, grazie a un programma ricco, diversificato e per tutti i gusti, ma anche a un’atmosfera perfetta per questo periodo così speciale. Lugano a Capodanno è la meta da raggiungere per tutti coloro che cercano un luogo elegante e accogliente, ricco di bellezza e di fascino, ma anche di cose da fare per divertirsi e trascorrere momenti spensierati, immersi in uno scenario alpino di rara bellezza.

Cosa fare a Capodanno 2025 a Lugano: gli eventi, le informazioni più utili, come muoversi in città, i locali da conoscere e le temperature, per partire preparati e godersi una vacanza da sogno.

Cosa fare a Capodanno a Lugano, tutti gli eventi

Il mese di dicembre a Lugano è davvero speciale: l’atmosfera della città diviene ancora più magica, basti pensare al fatto che questo luogo si snoda come un gioiello prezioso nel cuore di uno scenario che sembra proprio la perfetta scenografia per il Natale, incastonato tra alte montagne, mentre si affaccia su uno splendido lago.

Il programma degli eventi tra Natale e Capodanno è davvero ricco e si conclude il 7 gennaio del 2025, dando modo a tutti di vivere le tante proposte e rendere ancora più fantastico questo mese così speciale. Da non perdere, ad esempio, il mercatino di Natale che si sviluppa per tutto il centro e che rimane accessibile anche dopo il 25 dicembre. Nel dettaglio dal 27 dicembre al 7 gennaio si potrà ammirare in piazza Manzoni e il 31 dicembre dovrebbe rimanere aperto fino alle 19: potrebbe essere divertente fare un giro alla scoperta di tanti prodotti prima di apprestarsi a concludere l’anno.

Cuore pulsante delle feste, Capodanno compreso, sarà la suggestiva piazza della Riforma: si tratta del centro città, un luogo vivo e vivace, ricco di locali e di bellissimi palazzi. Lì si trovano gli Chalet gastronomici, i luoghi perfetti per assaggiare qualche specialità stagionale e sono aperti anche il 31 dicembre: sul sito ufficiale dedicato agli eventi viene segnalato che osserveranno l’orario 15 – l’una di notte, mentre il primo gennaio apriranno i battenti alle 11 per chiudere a mezzanotte.

Nella stessa location ogni sera dj set o musica, non è ancora specificato che tipologia di evento ci sarà in programma la notte di Capodanno, ma senza dubbio piazza della Riforma (come del resto accade ogni anno) sarà centrale. Quest’anno è previsto anche un brindisi per salutare l’arrivo del 2025 con RSI Rete Tre.

Un’altra esperienza che si potrà vivere il 31 dicembre, ma anche gli altri giorni primo gennaio compreso, è quella di mettersi alla prova con il pattinaggio sul ghiaccio: la pista è stata realizzata all’interno di uno degli splendidi parchi cittadini (Parco Ciani) e fa immergere in un’atmosfera fatata, complici le luci, l’ambientazione e la musica. La pista si può utilizzare gratuitamente, ha un costo – invece – l’utilizzo dei pattini o del supporto che si possono noleggiare. C’è anche un punto ristoro in cui deliziare il palato con cioccolata calda o vin brulè. L’orario di apertura che viene osservato l’ultimo giorno dell’anno e il primo gennaio è dalle 11 alle 21.

Per un pomeriggio dedicato ai bambini e alle famiglie, invece, il 31 dicembre e il primo gennaio, è aperto anche il Villaggio di Natale presso l’asilo Ciani, che sarà accessibile a partire dal 27 dicembre e fino al 7 gennaio. Orario per l’ultimo e il primo giorno dell’anno: 14 – 18. Con queste premesse Lugano è una di quelle mete perfette per trascorrere il Capodanno 2025.

Lugano durante le feste: gli eventi

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Lugano, gli eventi da non perdere a Capodanno

Musica, il concerto per chiudere l’anno a Lugano

Un appuntamento ormai entrato di diritto tra i più amati è quello con la musica ed è in programma il 31 dicembre a partire dalle 18 presso Lac – Sala teatro: il Concerto di San Silvestro con l’Orchestra della Svizzera italiana, in questa occasione insieme al mezzosoprano Marina Viotti, si conclude con un brindisi a cui è invitato anche il pubblico per chiudere l’anno in bellezza.

Il programma musicale è ricco e vedrà esibirsi questa artista, che è stata anche tra i protagonisti della Cerimonia d’apertura delle Olimpiadi di Parigi.

Il primo gennaio, appuntamento con la tradizione

È ormai tradizione consolidata iniziare l’anno nuovo con un corteo che da piazza della Riforma arriva al Palazzo dei Congressi, qui si tiene ogni anno un incontro con le autorità e le associazioni. La data è quella del primo gennaio 2025 e l’orario di inizio è previsto alle 11 del mattino. Il programma prevede auguri, musica e intermezzi artistici, oltre a un discorso del primo cittadino e alla presenza di un ospite speciale. Si chiude la cerimonia con un rinfresco che viene offerto ai presenti.

Vita notturna e discoteche a Lugano

In una città che offre tantissimo come la meravigliosa Lugano in Svizzera, non possono mancare i locali per chi ama la vita notturna, posti in cui trascorrere serate all’insegna del divertimento in un’atmosfera curata.

Ad esempio, si può scegliere Seven The Club, che si trova nel cuore della città nel medesimo stabile del Casinò. È aperto il venerdì e il sabato, dalla mezzanotte alle cinque del mattino. The Lounge, del medesimo gruppo, invece è aperto ogni giorno da mezzogiorno fino alla notte: offre vista lago, dj set e un menù per stuzzicare il palato.

Un altro locale da provare è il Jungle Club Lugano che si trova in via Cantonale. A quanto pare, il venerdì e il sabato sera apre i battenti a mezzanotte con serate all’insegna del divertimento. Oppure si può scegliere l’Underground Club che si trova in via Soave ed è aperto il venerdì e il sabato da mezzanotte, nel mese di dicembre 2024 anche il giovedì dalle 23.

Serate musicali con concerti o dj set al Bar Oops in via Buffi: offre una programmazione molto ampia di eventi diversificati e per tutti i gusti.

Questi sono solo alcuni dei club e dei locali che si possono trovare a Lugano, ma ce ne sono tanti altri tutti pronti a regalare serate divertenti e al ritmo di ottima musica.

Lugano, la vita notturna: dove andare

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Lugano, la vita notturna: alcuni indirizzi

Come muoversi a Lugano a Capodanno

Lugano è ben servita dai mezzi pubblici, infatti – come riporta il sito del comune – vi sono quattro società che hanno diverse linee che portano anche verso le zone più periferiche.

La TPL – Trasporti Pubblici Luganesi ha ben 16 linee che coprono centro e vie periferiche, mente AutiPostale collega centro e periferie con 14 percorsi, fa da legame tra i quartiere della zona nord con il cuore di Lugano, invece, la ARL – Autolinee Regionali Luganesi, mentre SNL – Società Navigazione del Lago di Lugano ha due linee che collegano la città rispettivamente a Campione d’Italia e Gandria. Non ci sono ancora dettagli in merito al funzionamento dei mezzi nella notte di Capodanno ma, negli anni passati, sono state pensate agevolazioni per favorire l’utilizzo dei mezzi pubblici.

Il centro città è ricco di spazi dedicati esclusivamente ai pedoni o aree a traffico limitato, quindi, vale la pena pensare di fare una camminata e di godersi il cuore di Lugano senzo lo stress dell’automobile. Diversamente si può optare per la bicicletta grazie ai percorsi ciclabili e al servizio di bikesharing con 116 postazioni.

Per chi lo desidera, poi, ci sono i taxi che operano in città: alcuni di questi con l’autorizzazione a fermarsi in attesa dei clienti nelle aree preposte. Il numero di prenotazione è +41 91 922 88 33.

È bene sapere che i turisti possono fare richiesta e utilizzare Ticino Ticket che permette – tra le tante cose – di viaggiare gratuitamente con il trasporto pubblico o di ottenere degli sconti speciali su quello turistico, si ottiene pernottando in uno degli oltre 500 alloggi partner dell’iniziativa.

Il clima di Lugano a Capodanno

Maglioni pesanti, giacche e cappelli: il clima di Lugano a Capodanno può essere davvero freddo, in perfetto stile Natale: infatti questa destinazione è un sogno ad occhi aperti per tutti coloro che amano le atmosfere incantante e gli inverni vissuti in un’ambientazione che somiglia in tutto e per tutto alle fiabe più belle.

Le temperature, però, non sono eccessivamente basse rendendo comunque gradevole la permanenza in questa meravigliosa città della Svizzera. In genere, infatti a minima di dicembre si attesta a due gradi, che scendono a uno nel mese di gennaio. La media è intorno ai quattro gradi, mentre la massima sui sette.

Si tratta anche di un periodo in cui le precipitazioni non sono numerose, per cui quello di Capodanno è senza dubbio un periodo magico per raggiungere Lugano. Un luogo che offre tantissimo, a partire dalla bellezza della natura, che vale la pena esplorare se ci si ferma qualche giorno in questa località, magari conoscendo il lago e i borghi che lo punteggiano, oppure le montagne che circondano la città.

E ancora il suo centro storico, dove vi sono anche dei portici, e i suoi parchi. Una città da vivere, anche a Capodanno 2025 per scoprire il fascino di un posto in cui la cultura italiana e quella svizzera si intrecciano.

Lugano, le temperature di dicembre

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Lugano, le temperature di dicembre: quali sono
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​Capodanno tra ville e castelli del Veneto, gli eventi più suggestivi

Sotto le feste, ville storiche, antichi castelli e dimore d’epoca si trasformano in scenari ideali per festeggiamenti esclusivi, tra cenoni di gala, trattamenti benessere e degustazioni di vini pregiati. In Veneto, le raffinate residenze del circuito Ville Castelli Dimore, aprono le porte nel periodo delle festività per offrire esperienze uniche in cornici suggestive dal fascino senza tempo.

Dalle terme del Lago di Garda alle colline dei Colli Berici, dai castelli medievali ai palazzi settecenteschi, ecco una panoramica del ricco ventaglio di eventi e attività per festeggiare il Natale e accogliere il nuovo anno in grande stile.

Sul Lago di Garda tra terme e cucina d’autore

Sul Lago di Garda, Villa dei Cedri, nel cuore del Parco Termale del Garda, è la scelta ideale per chi cerca relax e raffinatezza. Questo prestigioso edificio storico accoglie gli ospiti con camere dotate di vasche idromassaggio alimentate da acqua termale, un vero tocco di lusso per rigenerarsi in un’atmosfera unica. La notte di San Silvestro è pensata per chi desidera una serata esclusiva: si potrà godere dell’accesso al lago termale esterno, illuminato per l’occasione, alla suggestiva grotta antica e al Pantheon Termale.

Durante il soggiorno, gli ospiti possono anche visitare i caratteristici mercatini di Natale della zona, come quello di Lazise, che dal 25 novembre al 7 gennaio offre bancarelle artigianali, decorazioni natalizie e specialità enogastronomiche locali.

Non lontano, Villa Cariola propone un pacchetto che abbina un soggiorno nelle sue eleganti camere a un Gran Cenone di Capodanno, con menù ispirato alla tradizione veronese e vini di alta qualità. Questa dimora storica, incastonata tra le colline, è anche un ottimo punto di partenza per scoprire il territorio circostante.

Gli appassionati di enologia possono invece optare per una visita a Villa Mosconi Bertani, celebre per i suoi saloni affrescati e per le degustazioni di vini locali. Chi ama mettersi alla prova in cucina non può perdersi l’esperienza di Villa Della Torre a Fumane, dove è possibile partecipare a cooking class esclusive per imparare i segreti della gastronomia locale utilizzando ingredienti a km 0.

Degustazioni in villa ed eventi suggestivi

Nella provincia di Vicenza, Natale e Capodanno si tingono di magia. Ai piedi del Monte Grappa, Villa Stecchini si distingue per le sue proposte family-friendly. I più piccoli saranno incantati dall’Elfo Park, una fattoria didattica dove scoprire gli animali e le tradizioni della campagna, mentre gli adulti potranno gustare piatti della cucina locale in un’atmosfera calda e accogliente.

Per una serata speciale, il Castello di Thiene organizza il 13 dicembre Candle Night, un concerto a lume di candela che propone colonne sonore indimenticabili eseguite dal vivo in una cornice romantica e suggestiva. Il 15 dicembre, il castello apre le sue porte con visite guidate agli spazi normalmente chiusi al pubblico, come la chiesetta gotica, le antiche cucine e la ghiacciaia cinquecentesca.

A Vicenza, la settecentesca Villa Valmarana ai Nani propone un’esperienza immersiva con il suo Multimedia Kit, un pacchetto digitale che rende ancora più coinvolgente la visita, trasformandola in un viaggio nel tempo tra affreschi dei Tiepolo e racconti che animano stanze e saloni fino al 21 dicembre, quando si tiene il Concerto di Natale in Villa.

Nei Colli Berici, Villa di Montruglio è un luogo imperdibile per gli amanti del buon vino. Qui è possibile degustare pregiati Cabernet, Sauvignon e Prosecco, immersi in un paesaggio che evoca la serenità di tempi passati. Degustazioni degli ottimi vini della casa anche alla cantina di Villa Conte Emo Capodilista, a Selvazzano Dentro.

Laboratori per bambini e percorsi d’arte

Nel cuore di Padova, due residenze storiche spiccano per il loro fascino: Palazzo Mantua Benavides, con i suoi raffinati ambienti rinascimentali, e Palazzo Cortevigodarzare, un borgo signorile immerso nella natura. Entrambe offrono un soggiorno esclusivo per esplorare la città e i suoi mercatini di Natale.

Per un’esperienza più rurale, Villa Roberti a Brugine organizza laboratori natalizi per bambini. L’8 dicembre, i piccoli ospiti possono partecipare al laboratorio “Mani in Pasta!”, creando dolcetti da appendere all’albero, mentre il 15 dicembre, con “Mani di Fata”, potranno realizzare decorazioni natalizie fatte a mano.

Il Castello del Catajo, un’altra gemma da non perdere, durante le festività propone il percorso guidato “Il Catajo mai visto”, che svela il piano nobile con gli affreschi di Gian Battista Zelotti e le stanze private degli Arciduchi Asburgo-Este. Nelle vicinanze, sempre nei Colli Euganei, il Castello di San Pelagio a Due Carrare apre le porte per visite speciali alle stanze dannunziane nei giorni 1, 7, 8 dicembre 2024 e 5, 6, 12 gennaio 2025. Mentre nel Parco Frassanelle a Rovolon si possono visitare le grotte artificiali, completando così l’itinerario tra storia e natura.

A Treviso, Villa Foscarini Rossi unisce storia e cultura con visite guidate che includono anche il Museo della Calzatura, mentre Villa Ca’ Zen, immersa nel Polesine, regala un’atmosfera romantica, perfetta per chi cerca tranquillità e autenticità. Chi preferisce l’aria fresca delle Dolomiti può dirigersi verso Feltre, Belluno e Cortina, dove altre dimore storiche si affacciano su panorami spettacolari.

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Cosa vedere nel Québec, lo stato più francese del Canada

Cosa immaginate quando pensate al Canada? La maggior parte delle risposte guarda al fascino naturale di questo Paese: infinite foreste, laghi dai colori turchesi, corse in motoslitta, montagne. Eppure il Canada è più complesso, la sua personalità è divisa tra la natura selvaggia dei territori del Nord-Ovest e il suo appeal culturale fatto di metropoli cosmopolite dove si cela un angolo d’Europa. Quest’angolo è la provincia del Québec, la più estesa per superficie e la seconda per popolazione dopo l’Ontario, ma non solo. È una nazione dentro la nazione, con un’identità ben precisa che si esprime attraverso una lingua, una cultura e un’istituzione proprie.

Colonia della Francia per oltre due secoli, il Québec appartiene al Canada francese: qui, nell‘unica regione del Paese in cui l’inglese non è la lingua ufficiale, le persone sono francofone, e gli anglofoni una minoranza riconosciuta dalla legge. Cosa vedere nel Québec e cosa fare per scoprirlo al meglio in ogni sua splendida sfaccettatura? Da una visita a Montréal e a Québec City fino all’osservazione delle balene sul fiume San Lorenzo, dalle partite di hockey sul ghiaccio alle cascate di Montmorency, questi sono i consigli di SiViaggia per aiutarvi a organizzare il vostro viaggio.

Il distretto storico di Québec City

Traboccante di delizie architettoniche e strade acciottolate che le hanno valso il riconoscimento come Patrimonio UNESCO, Québec City merita sicuramente una visita durante il vostro viaggio in questa zona del Canada. Culla della civiltà francese in Nord America, è una città ricca di cose da vedere, dalle cattedrali ai giardini. Situata sulle rive del fiume San Lorenzo, la sua fondazione risale al 1608 e il suo centro fortificato è di origine coloniale.

Passeggiare tra il Vieux-Québec, antico di 400 anni, e la Place Royale significa camminare in strette vie ricche di caratteristici edifici in pietra, per poi raggiungere i luoghi simbolo della città: l’hotel Château Frontenac, che somiglia a un enorme castello ed è considerato il più fotografato al mondo, la Citadelle of Québec con la sua storia, la cattedrale di Notre Dame de Québec, che risale al XVII secolo e che ospita al suo interno un baldacchino dorato. E poi, poco fuori dalla città, il Montmorency Falls Park con le sue splendide cascate, immerse in una natura rigogliosa.

Hotel Quebec City

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Chateau Frontenac, l’hotel più fotografato al mondo

Cosa vedere a Montréal

Montréal rientra sicuramente tra le città più affascinanti del Canada. Situata come Québec City sul fiume San Lorenzo, è in genere la città da cui i viaggiatori partono per andare alla scoperta delle meraviglie del Québec. Il suo nome deriva dal Mont Royal, la montagna a tre punte sopra cui è stata costruita, e il suo territorio è tutto da scoprire.

Ed è proprio dalla cima della collina del Mont Royal che si può godere di un panorama straordinario sulla città, con i monumenti in lontananza e uno skyline che abbraccia alla perfezione la storia e il futuro. Un soggiorno a Montréal non può prescindere da una visita al suo Giardino Botanico, il terzo più grande del mondo, da una passeggiata per le vie della Città Vecchia e da qualche minuto trascorso all’interno della Basilica di Notre Dame, un vero e proprio gioiello dell’architettura neogotica.

Per chi fosse in cerca di mete fuori dalle classiche rotte turistiche, è possibile organizzare un giro alla scoperta delle tante opere di street art che affollano la città oppure assistere a un’esibizione del Cirque du Soleil, il cui quartier generale si trova proprio poco fuori dal centro.

Safari al Parco Omega

Situato a un’ora di distanza da Ottawa, il Parco Omega è la tappa perfetta per chi ama gli animali che qui vagano indisturbati nell’ambiente naturale offerto dalla Valle dell’Outaouais. Potete esplorarlo in auto o con un tour guidato lungo un percorso lungo 15 chilometri durante il quale potrete avvistare diverse specie come alci, lupi, orsi, cervi, volpi artiche e bisonti. Non mancano anche tante altre attività, perfette soprattutto se viaggiate con i bambini. Potete acquistare del cibo da dare ad alcuni animali, mangiare nel ristorante presente in loco o alloggiare in una delle strutture per immergervi totalmente nella natura che vi circonda.

Il Golfo di San Lorenzo e le Isole della Maddalena

Il Québec soddisfa sia i viaggiatori urbani che gli amanti della natura. Quest’ultimi non possono farsi scappare la bellezza del Golfo di San Lorenzo, dal quale emergono maestose le meravigliose Isole della Maddalena. Conosciute come Magdalen Islands, attirano viaggiatori provenienti da tutto il mondo con il loro incantevole mix di bellezza naturale e patrimonio culturale. L’arcipelago, non lontano dalla Nuova Scozia e dall’isola del Principe Edoardo, con le sue scogliere di arenaria, le spiagge di sabbia bianca e le dolci colline punteggiate dalle case dai vivaci colori pastello, offrono la fuga perfetta per chi è alla ricerca di tranquillità.

Spostandovi a piedi o in bici, potrete immergervi nella cultura locale, soprattutto gastronomica a base di birra artigianale e pesce. Se cercate viste mozzafiato, invece, dirigetevi verso il faro L’Étang-du-Nord: le scogliere assumono colori bellissimi soprattutto all’orario del tramonto. Per visitare questa dozzina di isole, con le loro splendide spiagge e un mare in cui d’estate è possibile fare il bagno, si può navigare ogni giorno dalla città di Souris e, una volta alla settimana, da Montréal e Chandler. Una volta raggiunte, si possono organizzare poi tutta una serie di escursioni alla scoperta della loro natura selvaggia.

Scogliere Isole Maddalena Quebec

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Le scogliere e il faro a Etang du Nord.

Mont-Tremblant, il paradiso degli sci e degli sport invernali

Per chi ama gli sport invernali, il Québec offre un luogo davvero imperdibile: è Mont-Tremblant, la destinazione perfetta, in inverno, per vacanze con gli sci ai piedi. Se d’estate si presta per escursioni a piedi e in bicicletta, e per giorni di relax circondati dalla natura, è infatti d’inverno che Mont-Tremblant si trasforma in una meta turistica per appassionati sciatori e snowboarder da tutto il mondo.

Qui si può sciare tra i chilometri di piste da sci, oltre che organizzare escursioni e praticare numerose attività: uscite sulle slitte trainate dai cani o sulle carrozze coi cavalli, dune buggy, percorsi in fatbike, arrampicata sul ghiaccio, pesca d’altura. Una miriade di proposte, sia per grandi che bambini.

Dove vedere le balene in Québec

Se siete alla ricerca di esperienze che vi cambiano la vita, in Québec ci sono due luoghi dove ammirare uno degli animali più belli al mondo: la balena. Ammirare il gigante gentile che emerge dall’acqua nel suo habitat naturale è un momento che toglie il fiato. Per viverlo vi basterà andare, tra giugno e ottobre, a Tadoussac, una pittoresca cittadina situata alla confluenza del fiume Saguenay e del fiume San Lorenzo. Questo è considerato uno dei migliori punti di osservazione perché la sua posizione geografica attira diverse specie di cetacei, come le balene blu e le megattere.

A Tadoussac potrete osservarle sia prenotando un’escursione in barca che da terra. Se l’emozione di quest’esperienza non vi ha travolto completamente, dedicatevi anche alla scoperta della cittadina dove si trova un grazioso centro storico con la Chapelle de Tadoussac, la più antica chiesa in legno del Nord America, costruita nel 1747. Inoltre, se avete più giorni a disposizione e amate le attività all’aria aperta, potete valutare un’escursione tra i sentieri del Parc National du Fjord-du-Saguenay.

Megattera Tadoussac Quebec

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Una megattera avvistata a Tadoussac

Quando visitare il Québec

Ma qual è il periodo migliore per visitare il Québec? Il clima, qui, è di tipo continentale, solo un poco più umido con precipitazioni di circa 1000 mm annui, ben distribuite nei vari mesi. L’inverno è molto freddo, con giornate secche e soleggiate che si alternano ad abbondanti nevicate e a episodi di maltempo, a cui segue una primavera fresca e tardiva e un’estate breve, fatta di giornate calde e afose e altre fresche e piovose. A Montréal, la temperatura media in inverno è di -10.5°C, mentre l’estate somiglia al giugno italiano.

La scelta del periodo giusto dipende molto dai vostri interessi perché il Québec offre attività uniche durante tutto l’anno. Se amate sciare e godervi i paesaggi innevati, il momento migliore è compreso tra i mesi di dicembre e marzo, soprattutto nella zona di Mont-Tremblant di cui vi abbiamo raccontato in uno dei paragrafi precedenti. Il Québec e il Canada in generale sono famosi anche per la bellezza del foliage quindi, se non resistete a questo genere di paesaggi, vi consigliamo di organizzare il vostro viaggio in autunno. L’estate, invece, è l’ideale per dedicarsi alle attività all’aria aperta con un clima piacevole.

Come arrivare in Québec

Il Québec è collegato al resto del mondo da voli intercontinentali, operati da numerose compagnie aeree. Da New York dista solo un’ora, da Roma 9. Dove si atterra? Al Pierre-Elliot-Trudeau di Montréal oppure al Jean-Lesage di Québec City. Per entrare avrete bisogno solo di un passaporto valido almeno per i 6 mesi successivi, mentre a scopi turistici non sarà necessario richiedere il visto. Inoltre, quando state organizzando il vostro viaggio, tenete a mente che potreste subire le conseguenze del jet leg perché sarete sei ore indietro rispetto all’Italia.

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Idee per il weekend: le mete consigliate da SiViaggia

In cerca di ispirazione per il prossimo weekend? SiViaggia ha selezionato per voi quattro idee perfette per una fuga all’insegna di natura, arte e storia. Dalla Sardegna selvaggia, dove l’autunno svela i segreti millenari della civiltà nuragica, agli scenari incantati del lago di Como, con i suoi borghi pittoreschi, fino ai vigneti del Barbaresco, da esplorare sulle tracce dei romanzi di Beppe Fenoglio.

Se invece preferite un viaggio tra arte e cultura, Parma vi aspetta con un itinerario immersivo che vi porterà alla scoperta dei capolavori del Correggio, celebri in tutto il mondo. Ogni meta offre esperienze uniche per chi desidera scoprire luoghi autentici, lontani dalle solite rotte turistiche, ideali per un weekend ricco di emozioni.

In Barbagia tra antichi nuraghi

Nella Barbagia del Barigadu, l’autunno promette esperienze indimenticabili. Questo angolo autentico della Sardegna custodisce meraviglie, come il nuraghe Losa, uno dei meglio conservati e più importanti dell’isola, e il tempio a pozzo di Santa Cristina a Paulilatino, un capolavoro architettonico nuragico risalente a circa 3000 anni fa. Si tratta di testimonianze straordinarie della civiltà nuragica, che offrono un’immersione nella storia antica della Sardegna.

Per gli amanti della natura, l’area intorno al fiume Tirso e al lago Omodeo è ideale per escursioni a cavallo o a piedi. Dal punto ricreativo Sas Olias di Sedilo o dall’agriturismo Sa Tanchitta di Ula Tirso, è possibile organizzare passeggiate lungo sentieri che si inoltrano verso il lago Omodeo. Formato dalla diga Santa Chiara, e in seguito ampliato dalla diga Eleonora d’Arborea, questo specchio d’acqua custodisce veri e propri tesori sommersi come tombe di giganti, domus de janas, un insediamento prenuragico e persino una foresta fossile con alberi di 20 milioni di anni.

In autunno, quando il livello del lago si abbassa, riemerge la suggestiva “Casa del custode”, l’edificio che ospitava il capo della centrale della diga di Santa Chiara, ormai sommerso da anni. Questo fenomeno offre un’opportunità unica per ammirare un pezzo di storia nascosta e riflettere sul passato di questa terra affascinante.

Lago di Omodeo

Fonte: Ufficio stampa: Sardegna, il Cuore

Casa Custode Diga Santa Chiara sul Lago di Omodeo in Sardegna

Bellano, turismo slow sul lago di Como

Bellano, pittoresco comune affacciato sul lago di Como in provincia di Lecco recentemente entrato a far parte del circuito delle Cittaslow, è meta di un turismo lento, attratto soprattutto dall’Orrido di Bellano, una gola naturale formata 15 milioni di anni fa dall’erosione del torrente Pioverna e dal Ghiacciaio dell’Adda. Questo spettacolare canyon, con le sue gigantesche marmitte, tetri anfratti e suggestive spelonche, offre ai visitatori un’esperienza di visita altamente suggestiva grazie a un sistema di passerelle sospese che permettono di esplorare le alte pareti rocciose a picco sull’acqua in tutta sicurezza.

Un altro punto di interesse del paese è il Museo del Latte e della storia della Muggiasca (MUU), situato nella frazione di Vendrogno. Inaugurato nel 2008, è dedicato alla conservazione e alla valorizzazione delle tradizioni e della cultura materiale locale, con particolare attenzione alla lavorazione del latte. Ospitato negli spazi della ex-latteria turnaria, che per quasi un secolo ha servito la comunità nella trasformazione del latte, il MUU rappresenta un perfetto esempio di connubio tra economia locale e cultura.

Oltre all’itinerario sul latte, il museo propone quattro percorsi tematici che esplorano la vita rurale della Muggiasca: il bosco, i campi, il lavoro nella stalla, la casa e i lavori femminili di una volta, che consentono di immergersi nella storia e nelle tradizioni di un territorio che ha saputo mantenere intatta la sua autenticità.

Tra i vigneti del Barbaresco sulle orme del Partigiano Johnny

Le colline del Barbaresco, inserite nel sito Unesco dei Paesaggi Vitivinicoli del Piemonte, rappresentano una delle culle della produzione di vini di eccellenza italiani. In questo territorio nasce il Barbaresco, vino rosso a lungo invecchiamento, rinomato a livello internazionale per la sua qualità superiore. Oltre a essere amati per la loro bellezza naturale, questi paesaggi sono stati celebrati anche nella letteratura del Novecento, in particolare nei romanzi di Beppe Fenoglio, come “Il partigiano Johnny”, che descrive con grande vividezza le rocche a picco sul fiume Tanaro, simbolo di resistenza e mistero.

Oltre alla straordinaria produzione vinicola, il territorio offre itinerari suggestivi, come la Strada Romantica, un percorso di 130 km tra paesaggi mozzafiato e citazioni letterarie, e il trekking panoramico da Barbaresco a Neive, che attraversa filari di vigne ed è parte del celebre percorso “Bar to Bar”. Tra le attrazioni del borgo di Barbaresco spicca la maestosa torre medievale, simbolo riconoscibile delle Langhe, che domina il paesaggio circostante e il fiume Tanaro.

Anche Neive, riconosciuto tra “I borghi più belli d’Italia”, merita una visita per le sue stradine acciottolate e il suo ricco patrimonio architettonico, testimonianza di una storia secolare. Qui, nelle cantine del Municipio, si trova la storica Bottega dei Quattro Vini, fondata nel 1983, che continua a essere un punto di riferimento per la degustazione dei pregiati vini locali.

A Parma per i 500 anni della cupola del Correggio

Parma celebra i 500 anni della cupola affrescata da Antonio Allegri, meglio conosciuto come Correggio, nella Basilica di San Giovanni Evangelista con un innovativo itinerario multimediale. Dal 27 al 29 settembre, i visitatori possono vivere un’esperienza unica grazie al progetto “Correggio 500 anni dopo”, promosso dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Parma e il Monastero Benedettino di San Giovanni.

Il fulcro della celebrazione è l’installazione “Il Cielo per un istante in terra”, una riproduzione fotografica realizzata da Lucio Rossi, che permette di ammirare da vicino i dettagli degli affreschi della cupola, normalmente invisibili a occhio nudo. Questa straordinaria opera immersiva, allestita nel Refettorio del monastero, rivela particolari raffinati che Correggio ha dipinto pur sapendo che sarebbero stati impossibili da apprezzare dal basso, tra cui alcune porzioni riservate alla vista dei soli monaci.

Il percorso multimediale non si limita alla cupola: i visitatori potranno anche esplorare la celebre Camera della Badessa nel Monastero di San Paolo, arricchita da un’esperienza immersiva che racconta la storia e i significati degli affreschi. Il progetto offre, inoltre, l’opportunità di scoprire i grandiosi chiostri del Monastero di San Giovanni e la sua antica Biblioteca monastica, che conserva tesori inestimabili.

L’evento non è solo un omaggio all’arte del Rinascimento, ma anche un’occasione per valorizzare il patrimonio storico e culturale di Parma, rendendo accessibili capolavori spesso nascosti o difficilmente fruibili. Un appuntamento imperdibile per gli amanti dell’arte e della storia, che celebra il genio di Correggio attraverso tecnologie innovative e suggestive installazioni.

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Via delle Genti, l’itinerario artistico sul Lago Maggiore

Il Lago Maggiore diventa scenario di un progetto di valorizzazione culturale che ruota intorno a Via delle Genti, una strada che in antichità collegava il Verbano e la Svizzera e oggi si estende per 16km e unisce le città di Ghiffa, Oggebbio, Cannero Riviera e Trarego Viggiona. Finanziata da Compagnia di San Paolo nell’ambito del Bando “Territori in luce”, questa iniziativa darà visibilità a quattro installazioni artistiche che dialogheranno con il territorio, e darà la possibilità ai visitatori di partecipare a masterclass, escursioni a tema e altre attività turistiche. Tutto per far conoscere i punti di interesse della zona, sia a livello culturale sia naturalistico.

Via delle Genti: un itinerario tra passato e presente

Oggi la Via delle Genti è un itinerario a mezza costa lungo le alture del Verbano e garantisce panorami mozzafiato sul Lago Maggiore. Percorrendo il sentiero ci si imbatte in villaggi in pietra con una magia d’altri tempi come Oggebbio e i borghi di Cannobio e Cannero per poi raggiungere Trarego Viggiona ad alta quota. Quest’ultima permette di scoprire i tracciati delle trincee della Linea Cadorna e godere della vista dal Monte Carza.

Patrimonio UNESCO, questo percorso tocca i centri di Deccio, Novaglio e Comologno, fino a Cannero Riviera, famosa per la coltivazione degli agrumi. Continuando tra centri abitati e natura si percorre un paesaggio naturale tra boschi e prati fino a Carmine Superiore, un piccolo paese arroccato che regala uno scorcio unico sui Castelli di Cannero. L’antica via poi porta anche a Molineggi, Cannobio, Solivo e, una volta oltrepassato il fiume Cannobino, si può arrivare fino a Marchile e Formine.

Un programma ricco

Oggebbio, Cannero Riviera, Trarego Viggiona con la Pro Loco di Ghiffa e altri luoghi della zona hanno pianificato un programma ricco per portare artisti e operatori culturali con esperienza a vivere un’avventura collettiva emozionante e didattica. L’arte celebrerà la memoria storica, naturale e culturale di questa area del Piemonte, attraverso una collaborazione attiva intorno alla Via delle Genti. Le opere stanno prendendo vita in questo periodo, poichè dovranno essere presentate al pubblico tra Ottobre e Novembre.

Lago Maggiore vista

Fonte: 123RF

Panorama sul Lago Maggiore

Opere d’arte in progress

Ghiffa ha optato per la Land Art con la residenza a cura di Artieri da Torino che dal 2016 fa progetti per riqualificare gli spazi pubblici trascurati. Questo punterà sulla creazione di micro-architetture lignee che celebrino la storia locale e delineino un percorso e nuovi spazi nella zona del Sacro Monte di Ghiffa.

Il 5 e 6 Ottobre è in programma una masterclass pensata come un “cantiere collettivo” con artisti e cittadini coinvolti. Oggebbio invece ospiterà l’opera di Fabio Petani, un artista piemontese conosciuto in tutto il mondo che crea murales ricchi di elementi floreali e forme geometriche. In particolare egli interverrà su un muraglione di contenimento stradale per sottolineare il valore storico e culturale. nonché paesaggistico, della riva piemontese del Lago Maggiore.

Cannero Riviera sarà protagonista di una installazione di Visual Mapping per mettere in risalto punti strategici del patrimonio locale, prendendo spunto dal Museo Etnografico, le attività economiche e produttive dei dintorni e dalla natura. L’idea al centro del progetto è quella di valorizzare il rapporto tra uomo e ambiente sotto la guida di Edoardo Argentieri, visual artist, graphic designer e illustratore toscano.

Infine Trarego Viggiona prevede di coinvolgere Trarego, Cheglio e Viggiona per un racconto audiovisivo del territorio. Il turista potrà esplorare quei luoghi scoprendo anche dettagli meno noti e informazioni insolite con pannelli descrittivi lungo il percorso con codici Qr Code all’interno delle pensiline delle fermate degli autobus. L’artista romano Walter Paradiso se ne occuperà in qualità di esperto di documentazione video nelle aree interne d’Italia.

 

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Lago di Como, la passeggiata tra i borghi

Quel ramo del lago di Como, famoso nella letteratura e in tutto il mondo: il paesaggio di questo angolo d’Italia non smette mai di affascinare i visitatori con la sua incredibile e malinconica bellezzza.

Il lago di Como ha diversi scorci interessanti, suggestivi, romantici e pittoreschi: è il caso della località di Lezzeno, affacciata sulle acque del lago di Como, un luogo incantevole che si estende lungo la riva come un serpente sinuoso, composto da ben 17 frazioni tra Nesso e Bellagio. Spesso chi vi transita non si accorge della sua ricchezza nascosta, un tesoro di antichi borghi e bellezze naturali che meritano di essere scoperti con calma e attenzione.

Un itinerario tra storia e natura

Lezzeno offre uno dei tratti più affascinanti della storica Strada Regia, un’antica via che collega i paesi del lago di Como, offrendo panorami spettacolari e un’esperienza immersiva nella natura. Uno dei luoghi simbolici è il Ponte del Diavolo, un’opera di ingegneria che si intreccia con leggende e storie locali. Tuttavia, il vero fascino di Lezzeno risiede nei suoi borghi storici, ciascuno con un carattere unico e una bellezza autentica, dove il tempo sembra essersi fermato.

Viaggio tra i borghi di Lezzeno

Tra le frazioni di Lezzeno, Villa rappresenta una delle tappe imperdibili. Qui, oltre alla parte alta caratterizzata dalle storiche cantine, è possibile passeggiare lungo le rive del lago, tra le case colorate e le incantevoli insenature che si affacciano sull’acqua. Il porticciolo, con le barche dei pescatori ormeggiate, regala uno scorcio di vita autentica e senza tempo, dove la dimensione più genuina del Lario si rivela in tutta la sua semplicità e bellezza.

Proseguendo verso Sormazzana, un borgo tipicamente lariano, ci si addentra in un intreccio di stradine e gradinate, tra case arroccate e viste panoramiche mozzafiato sul lago. Questo piccolo gioiello offre angoli caratteristici, tracce degli antichi mestieri e una sensazione di viaggio nel tempo, con il silenzio e la tranquillità che avvolgono ogni passo.

Lezzeno, Lago di Como

Fonte: iStock

Vista spettacolare su Lezzeno

Un’altra frazione affascinante è Cavagnola, situata poco prima di Lezzeno. Questo minuscolo borgo è un angolo di paradiso nascosto tra le rive del lago, accessibile attraverso una stradina panoramica. Il suo antico porticciolo, costruito con pietre squadrate, è il cuore di un piccolo nucleo abitativo che emana resistenza e bellezza. Il lago di Como qui accarezza dolcemente le rive, creando un’atmosfera incantata, perfetta per chi cerca pace e connessione con la natura.

Lezzeno non è solo natura e borghi, ma anche storia religiosa. Nel borgo di Sormazzana sorge la Chiesa di Sant’Antonio, presente almeno dalla seconda metà del Seicento. Un’altra tappa religiosa significativa è la Chiesa della Santissima Trinità, che si trova in località Casacca e si raggiunge tramite una pittoresca scalinata adornata dalle stazioni della Via Crucis. Questo edificio religioso, risalente al XVI secolo, è un esempio della ricchezza storica e artistica che si nasconde tra i borghi di Lezzeno.

Visitare Lezzeno significa immergersi in un percorso che unisce storia, spiritualità e natura, esplorando borghi dove la vita scorre ancora al ritmo del passato. Ecco perché se state cercando un’esperienza diversa, lontana dalle rotte più battute, Lezzeno e i suoi borghi vi aspettano per una passeggiata tra natura e storia, lungo le rive di uno dei laghi più iconici d’Italia.

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I viaggi in treno diventano esperienze folkloristiche

Quante volte avete guardato un film o una serie tv con costumi d’epoca e avete sognato di avere, almeno una volta, la possibilità di indossarli e respirare quelle atmosfere? Con Trenord quel momento è arrivato e sarà il 15 settembre, quando il treno Milano Cadorna – Laveno Mombello Lago vi farà tornare indietro nel tempo intrattenendovi con personaggi in costume, performance e ricostruzioni storiche. Le destinazioni finali saranno due mete turistiche molto amate, perfette per trascorrere una splendida gita fuori porta domenicale: il Lago Maggiore e il Lago di Como.

In questa giornata, però, non sarà solo la destinazione la parte più bella, ma il viaggio stesso. Questo sarà animato dalla presenza di personaggi in costume d’epoca che, con i loro vestiti e l’attitudine, contribuiranno a ricostruire l’atmosfera del tempo. Molte anche le performance artistiche e le ricostruzioni storiche alle quali potranno partecipare in modo attivo anche gli stessi visitatori. Sarà possibile, per chi lo desidera, vestirsi in abiti vintage della moda anni ‘20-‘30 per immergersi completamente nell’esperienza di viaggio offerta dal treno storico.

Un viaggio indietro nel tempo

Il treno storico che vi porterà dalla stazione di Milano Cadorna fino a Laveno Mombello Lago, sul Lago Maggiore, o a Como Lago, sul Lago di Como, compie quest’anno 100 anni e Trenord offre la possibilità di rivivere i suoi anni più gloriosi. Formato da 3 carrozze di prima classe costruite nel biennio 1924-25, vanta interni in legno pregiati e sedili di velluto rosso che vi riporteranno subito alle atmosfere del passato. La composizione del treno si completa con un locomotore elettrico del 1949 e con un locomotore elettrico del 1928, anche questi interamente restaurati come le carrozze.

Oltre alla data del 15 settembre, l’esperienza sul treno storico prevede altre due giornate: domenica 6 ottobredomenica 17 novembre.

Biglietti e informazioni utili

Quella proposta da Trenord è un’esperienza davvero unica che allieta i viaggiatori da aprile di quest’anno e che vede la partecipazione attiva di tantissime persone. Per questo motivo, vi consigliamo di acquistare i biglietti in anticipo direttamente dal sito ufficiale: la vendita online per ogni treno storico sarà attivata dal lunedì precedente la data di ogni corsa. Tuttavia, se non riuscite a trovare disponibilità, sappiate che durante la sosta del treno a Laveno Mombello Lago, dalle ore 15 alle 15.40, prima del ritorno a Milano Cadorna, la carrozza viaggiatori AZ 130 resterà aperta e sarà visitabile gratuitamente, senza obbligo di prenotazione.

Per quanto riguarda i costi, il prezzo del biglietto per gli adulti è di 21 euro, mentre per i ragazzi tra i 4 e i 13 anni è previsto un biglietto gratuito scaricabile secondo le normali procedure di acquisto online presenti sul sito di Trenord e che gli garantisce un posto a sedere. I ragazzi non potranno viaggiare da soli, ma dovranno essere accompagnati durante il viaggio da almeno un maggiorenne.

Come arrivare alla fermata del treno

Per arrivare alla stazione di partenza del treno storico, ossia Milano Cadorna, Saronno o Varese Nord, vi basterà partire da qualsiasi stazione della Lombardia con Trenord (escluso il Malpensa Express). In queste due stazioni non dovrete far altro che attendere il treno che vi porterà a Laveno Mombello Lago presentandovi almeno 20 minuti prima dell’orario di partenza.

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Monteviasco, il borgo appeso a un filo, perché qui non arrivano le strade

A pochi chilometri da Varese c’è un borgo fermo nel tempo e il percorso per raggiungerlo è un’esperienza di per sé. Stiamo parlando di Monteviasco, paesino di montagna facente parte del comune di Curiglia dove vivono circa 15 abitanti, isolato da tutto perché letteralmente “appeso a un filo”. Qui non ci sono strade e, oltre i 1400 gradini di una mulattiera da percorrere a piedi, fino al 2018 l’unico modo per raggiungerlo era una funivia, ora tristemente inattiva.

L’abitato, affacciato sul Lago Maggiore, appare silenzioso anche se, dentro di loro, gli abitanti chiedono a gran voce un cambiamento che ancora oggi non viene ascoltato. I suoi scenari, quindi, sono riservati ai pochi camminatori e avventurieri che intraprendono il percorso attraverso i gradini per poi essere ripagati da un borgo dalla bellezza caratteristica. Le case sono rustiche, fatte in piode con balconi in legno, mentre i vicoli sono lastricati in pietra, secondo la tradizionale “rizzada”.

Monteviasco, il borgo isolato dal mondo

Monteviasco non è sempre stato un borgo isolato. La funivia Ponte di Piero-Monteviasco, realizzata nel maggio del 1989, permetteva di raggiungerlo facilmente in meno di dieci minuti da chiunque volesse sfuggire al caos turistico del Lago Maggiore per rintanarsi nella quiete del paesino e della sua natura circostante. Tutto questo fino al 2018, quando lo storico manutentore dell’impianto morì a causa di un incidente. Da quel giorno sono passati ben 6 anni e, seppur dopo un primo sequestro da parte della magistratura la funivia è stata ammodernata e i lavori di adeguamento sono terminati a dicembre, il borgo vive ancora nel suo isolamento.

Oltre ad aver causato una progressiva diminuzione del numero di abitanti, la situazione ha provocato non poche rinunce e disagi per chi, invece, ha deciso di restare in attesa di un cambiamento che tarda ad arrivare. Sono loro, gli abitanti che non vogliono abbandonare il borgo che amano e che desiderano veder rinascere, a prendersene cura in qualità di volontari. Con amore per il proprio paese, si impegnano a mantenere in ordine i selciati che rappresentano le strade, a sgomberare e liberare il borgo dai rifiuti e a garantire un’accoglienza dignitosa a chi raggiunge Monteviasco, oggi possibile solo a piedi.

E sono gli stessi abitanti a chiedere un cambiamento e la riapertura della funivia per terminare questo isolamento dal mondo e rendere la loro quotidianità più semplice in nome del diritto di abitare il proprio borgo.

Un’occasione per perdersi nella natura

La Val Veddasca si origina al valico dell’Alpe di Neggia, nel territorio svizzero di Gambarogno e termina a Maccagno, dove sbocca sul Lago Maggiore. Sono molti gli itinerari possibili per andare alla scoperta di queste bellissime Prealpi lombarde in mezzo a castagni, faggi e noci e alcuni di questi partono proprio da Monteviasco. Dal borgo infatti, curato e con una chiesetta bellissima, cominciano silenziosi sentieri ideali per chi desidera semplicemente perdersi nella bellezza della natura, tra pinete, boschi e alpeggi.

I più allenati, per esempio, possono percorrere il suggestivo anfiteatro della Val Viascola sul sentiero contrassegnato dalla segnaletica 3V Via Verde Varesina, colore bianco-rosso dove, in circa 2 ore e 30 minuti, si passano Alpe Pulosa, Alpe Fontanella, Alpe Cortetti, Viasco e Curiglia.

Attendiamo nuovi aggiornamenti sulla funivia per poter tornare a scoprire il borgo in sicurezza (considerando che il sentiero della mulattiera non è semplice e non adatto a tutti), per ascoltare le storie dei suoi abitanti e condividere con loro i meravigliosi paesaggi offerti dal paese e dal territorio circostante.