Categorie
Città d'Arte Idee di Viaggio itinerari culturali lago Lago Di Como Viaggi Viaggi Romantici

Villa Erba a Cernobbio: fascino senza tempo sul Lago di Como

A pochi passi da Como, affacciata sullo specchio d’acqua più elegante d’Italia, sorge Villa Erba, una delle dimore storiche più affascinanti del lago, dove l’architettura neoclassica incontra giardini secolari, scorci da sogno, atmosfere da set cinematografico: non a caso è stata scelta come location per il film Il Cimitero di Praga, che ne valorizza la presenza scenica e l’aura misteriosa.

La villa e il suo vasto parco raccontano una storia che affonda le radici nella bellezza e nella cultura, con un tocco di mondanità che non guasta mai. Tra le sue mura si respira ancora l’eleganza di un tempo, mentre tutto intorno la natura fa il resto, con una scenografia che cambia colore a ogni stagione.

Cosa vedere a Villa Erba

L’architettura della villa lascia senza parole. Lo stile è neoclassico, sì, ma con una ricchezza di dettagli che lo rende oltremodo scenografico. Colonne maestose, simmetrie perfette e cura dei dettagli danno la sensazione di trovarsi in una dimora da romanzo ottocentesco.

Villa Antica

Il cuore nobile di Villa Erba è la Villa Antica, uno spazio che conserva intatta l’anima storica pur adattandosi con disinvoltura agli eventi più moderni.

L’atrio centrale è ampio, luminoso, perfetto per accogliere gli ospiti con un impatto scenico. Le grandi sale del piano terra si aprono sul giardino e sulle terrazze affacciate sul lago, in un dialogo continuo tra interno ed esterno, tra architettura e paesaggio. È lo spazio ideale per mostre, ricevimenti, concerti e cerimonie: fino a 450 persone possono essere ospitate comodamente sedute nelle cinque sale principali, mentre la sala da ballo può trasformarsi in una pista per 500 ospiti. Esiste anche una saletta più raccolta, intima, pensata per cene esclusive o incontri riservati.

Salendo al piano superiore, un tempo riservato alla zona notte, si trovano oggi sale riunioni e uffici. Ogni ambiente è stato restaurato con attenzione, mantenendo intatto il fascino storico ma dotandolo di tutte le funzionalità moderne. Non mancano guardaroba e cucine professionali: la villa è attrezzata per accogliere eventi di ogni tipo, senza sacrificare l’eleganza.

All’esterno, il parco storico si estende fino al lago. Sentieri curati serpeggiano tra prati, siepi scolpite e aiuole fiorite, e regalano scorci panoramici da togliere il fiato.

L’ex Galoppatoio e il Centro Congressi

Un tempo riservata alle corse dei cavalli, l’area dell’ex Galoppatoio è oggi uno spazio polifunzionale pensato per eventi e manifestazioni su larga scala.

Il fiore all’occhiello è il Centro Congressi firmato dall’architetto Mario Bellini. Il suo progetto prende ispirazione dalle antiche serre in vetro e acciaio del Lago di Como, reinterpretandole in chiave contemporanea con linee pulite e materiali trasparenti. Il risultato è una struttura leggera, ariosa, integrata nel contesto naturale.

Si tratta di un complesso imponente: oltre 10.000 metri quadrati suddivisi in un padiglione centrale circolare e tre ali denominate Lario, Cernobbio e Regina. Qui si svolgono conferenze internazionali, convegni, esposizioni, mostre, cerimonie e persino dj set notturni. Il padiglione centrale può accogliere fino a 1.500 persone e si distingue per l’ottima acustica, la versatilità degli spazi e l’eleganza architettonica.

Villa Erba affacciata sul Lago di Como

iStock

La scenografica Villa Erba affacciata sul Lago di Como

Come arrivare

Villa Erba si trova a Cernobbio, sulla sponda occidentale del Lago di Como, in una posizione comoda da raggiungere con diversi mezzi.

Chi viaggia in auto può percorrere la SS340 (nota anche come Via Regina), con la possibilità di parcheggiare all’autosilo di Villa Erba o nei dintorni.

Per chi preferisce i mezzi pubblici, numerose linee di autobus fermano a breve distanza dalla villa: le linee 11, 6, C10, C20, C25, C28, C29 e 2 collegano Como con Cernobbio in pochi minuti.

Anche il treno rappresenta un’ottima opzione: dalla stazione di Como San Giovanni si può proseguire in autobus o con una passeggiata panoramica fino a Cernobbio.

Infine, per chi arriva dal lago, Villa Erba è dotata di un pontile privato che permette l’attracco diretto di motoscafi e battelli fino a 600 persone.

Categorie
Firenze Hotel e Resort lago Lago Di Como lusso Luxury Roma Viaggi

Sono 4 gli hotel italiani tra i migliori del mondo: eccellenze tra ville storiche e resort sul lago

Tra i migliori hotel al mondo ci sono ben 4 eccellenze italiane che raccontano l’arte dell’ospitalità del Belpaese. La nuova classifica The World’s 50 Best Hotels 2025 celebra le destinazioni più ambite del pianeta, dove lusso, servizi di qualità, design ed eleganza si intrecciano in un equilibrio perfetto.

Dal Lago di Como al cuore storico di Roma e Firenze, fino al fascino intramontabile dell’Argentario, scopriamo quali sono gli hotel premiati (e quanto costa dormirci), tra conferme e new entry.

I 4 hotel italiani premiati

Il prestigioso settore dei viaggi di lusso ha incoronato i re dell’ospitalità Made in Italy tra i 50 migliori del mondo. Quarto nella classifica generale è l’Hotel Passalacqua sul Lago di Como, che per il secondo anno di fila si aggiudica, oltre al titolo di miglior hotel d’Europa, anche quello di Best Boutique Hotel.

Ospitato in una villa del XVIII secolo a Moltrasio, dove un tempo soggiornò Papa Innocenzo XI, questo hotel è oggi un rifugio di pura eleganza. Le 24 camere sono immerse in giardini terrazzati, tra affreschi originali, lampadari di Murano e viste da cartolina sul lago. Il pernottamento parte da circa 1.100 euro a notte.

Il secondo hotel italiano in classifica è il Four Seasons Firenze, che occupa la nona posizione. Rinascimentale e senza tempo, questo palazzo mediceo del XV secolo, trasformato in un’oasi di charme, unisce storia e modernità in 116 camere affrescate. Sorge a due passi dagli Uffizi e dal Duomo e offre navetta e biciclette per esplorare la città. Le tariffe? Si parte da circa 860 euro.

Al ventiduesimo posto dei The World’s 50 Best Hotels 2025 si classifica il Bulgari Roma, new entry nella prestigiosa graduatoria internazionale. Affacciato sul Mausoleo di Augusto della Capitale, questo hotel unisce razionalismo Anni ’30 e charme contemporaneo, tra mosaici di marmo, vetri di Murano e vasi di Gio Ponti.

Le camere, in quattro palette ispirate alle pietre preziose, guardano Piazza Augusto Imperatore e Via della Frezza. Nella Suite Bulgari, una vasca in marmo scolpita da un unico blocco evoca le antiche Terme di Caracalla. Dormire qui è un sogno per pochi: i prezzi partono dai 1.300 euro.

A completare l’elenco delle eccellenze italiane c’è una new entry: l’Hotel Il Pellicano. Situato a Porto Ercole, frazione del comune sparso di Monte Argentario in provincia di Grosseto, si è posizionato al 26° posto. Nata negli Anni ’60 da una storia d’amore e diventata icona della dolce vita, questa struttura continua a incantare con il suo fascino discreto. Affacciato su una baia segreta del Monte Argentario, tra bouganville e mare turchese, l”hotel unisce stile toscano e allure internazionale. Anche qui le camere partono da circa 860 euro.

La classifica dei 50 hotel migliori al mondo

Quali sono i migliori hotel nel resto del mondo? A dominare la classifica The World’s 50 Best Hotels 2025 è il Rosewood Hong Kong, che sale di due posizioni rispetto al 2024, confermando l’Asia come nuova capitale del lusso. Seguono il Four Seasons Bangkok at Chao Phraya River al secondo posto e il Cappella Bangkok al terzo.

Di seguito la classifica completa:

1. Rosewood Hong Kong – Hong Kong (Cina)

2. Four Seasons Bangkok at Chao Phraya River – Bangkok (Thailandia)

3. Capella Bangkok – Bangkok (Thailandia)

4. Passalacqua – Lago di Como (Italia)

5. Raffles Singapore – Singapore (Singapore)

6. Atlantis The Royal – Dubai (Emirati Arabi Uniti)

7. Mandarin Oriental Bangkok – Bangkok (Thailandia)

8. Chablé Yucatán – Chocholá (Messico)

9. Four Seasons Firenze – Firenze (Italia)

10. Upper House Hong Kong – Hong Kong (Cina)

11. Copacabana Palace – Rio de Janeiro (Brasile)

12. Capella Sydney – Sydney (Australia)

13. Royal Mansour – Marrakech (Marocco)

14. Mandarin Oriental Qianmen – Pechino (Cina)

15. Bulgari Tokyo – Tokyo (Giappone)

16. Claridge’s – Londra (Regno Unito)

17. Four Seasons Astir Palace – Atene (Grecia)

18. Desa Potato Head – Bali (Indonesia)

19. Le Bristol – Parigi (Francia)

20. Cheval Blanc Paris – Dubai (Emirati Arabi Uniti)

21. Cheval Blanc Paris – Parigi (Francia)

22. Bulgari Roma – Roma (Italia)

23. Hôtel de Crillon – Parigi (Francia)

24. Rosewood São Paulo – San Paolo (Brasile)

25. Aman Tokyo – Tokyo (Giappone)

26. Hotel Il Pellicano – Porto Ercole (Italia)

27. Hôtel du Couvent – Nizza (Francia)

28. Soneva Fushi – Baa (Maldive)

29. The Connaught – Londra (Regno Unito)

30. La Mamounia – Marrakech (Marocco)

31. Raffles London at The OWO – Londra (Regno Unito)

32. The Emory – Londra (Regno Unito)

33. Maroma – Riviera Maya (Messico)

34. The Calile – Brisbane (Australia)

35. The Lana – Dubai (Emirati Arabi Uniti)

36. Hotel de Paris Monte-Carlo – Monaco (Principato di Monaco)

37. Janu Tokyo – Tokyo (Giappone)

38. The Taj Mahal Palace – Mumbai (India)

39. One&Only Mandarina – Riviera Nayarit (Messico)

40. Singita – Kruger National Park (Sudafrica)

41. Mandarin Oriental Hong Kong – Hong Kong (Cina)

42. Hotel Bel-Air – Los Angeles (Stati Uniti d’America)

43. The Mark – New York (Stati Uniti d’America)

44. Las Ventanas al Paraíso – Los Cabos (Messico)

45. The Tokyo Edition Toranomon – Tokyo (Giappone)

46. Hotel The Mitsui – Kyoto (Giappone)

47. Estelle Manor – Witney (Regno Unito)

48. Grand Park Hotel Rovinj – Rovigno (Croazia)

49. Hotel Sacher Vienna – Vienna (Austria)

50. Mandapa – Bali (Indonesia)

Categorie
Hotel e Resort lago Lago Di Como Luxury mare Notizie Viaggi

I migliori hotel d’Europa 2025 sono in Italia: ecco quali

L’Italia conferma ancora una volta la sua eccellenza nell’ospitalità, conquistando i principali riconoscimenti ai World Travel Awards 2025. Dalle coste della Sardegna ai panorami del Lago di Como, il Paese domina la scena europea grazie a strutture uniche, in cui eleganza, benessere e sostenibilità si fondono perfettamente.

Ecco quali sono i migliori hotel d’Europa 2025, tutti rigorosamente italiani.

Il miglior beach hotel 2025

Situato sul litorale veneziano, Almar Lido Jesolo è stato premiato come “hotel sulla spiaggia leader in Europa 2025”. Questo resort di design combina comfort contemporaneo e servizi esclusivi, offrendo agli ospiti un’esperienza rilassante tra mare, spa e gastronomia d’eccellenza. Ideale per chi desidera un soggiorno balneare raffinato a pochi passi da Venezia.

Il miglior boutique hotel 2025

Immerso nel fascino senza tempo del Lago di Como, VISTA Lago di Como ha conquistato il titolo di “miglior boutique hotel d’Europa 2025”. L’hotel si distingue per l’atmosfera intima e il servizio personalizzato, con camere che offrono viste mozzafiato e un ristorante di lusso apprezzato a livello internazionale.

Il miglior eco resort 2025

La Sardegna brilla anche nella sostenibilità con Arbatax Park Resort, vincitore del premio “migliore eco-resort d’Europa 2025”. Il complesso, immerso nella natura incontaminata dell’Ogliastra, punta su pratiche green e sul rispetto dell’ambiente, integrando perfettamente lusso e biodiversità.

Il miglior family & wellness resort 2025

Tra le meraviglie del sud della Sardegna, Almar Timi Ama Villasimius è stato riconosciuto come “resort leader in Europa per famiglie e benessere 2025”. Qui le famiglie possono godere di comfort esclusivi, servizi dedicati ai bambini e una spa di altissimo livello.
La struttura si aggiudica anche altri due riconoscimenti: “hotel e spa leader in Europa” e “miglior resort insulare leader in Europa 2025”.

Il miglior hotel benessere 2025

Palazzo Fiuggi, nel Lazio, vince come “hotel benessere leader in Europa 2025”. Tra programmi detox, terapie rigenerative e una spa all’avanguardia, è un vero tempio del benessere fisico e mentale.

Il miglior green hotel 2025

Nelle Dolomiti a San Candido, Naturhotel Leitlhof incarna il concetto di ospitalità sostenibile. Vincitore del premio “hotel leader in Europa nel settore green 2025”, produce in autonomia l’energia elettrica e il riscaldamento. Qui si promuove un turismo rispettoso della natura, senza rinunciare al comfort e al design alpino.

Il miglior green resort 2025

Sulla costa settentrionale della Sardegna, Resort Valle dell’Erica Thalasso & SPA si distingue come “miglior resort ecologico d’Europa 2025”. Tra acque cristalline e vegetazione mediterranea, offre un’esperienza di benessere e sostenibilità unica nel suo genere.

Il miglior resort di lusso con solo suite 2025

In Sicilia, Almar Giardino di Costanza ottiene il titolo di “resort di lusso con sole suite in Europa 2025”. Ogni suite è un rifugio di eleganza, impreziosito da dettagli siciliani, spa di livello internazionale e cucina gourmet.

Il resort balneare di lusso 2025

Forte Village Resort, in Sardegna – Pula Cagliari – si conferma una leggenda dell’ospitalità, vincendo ben tre premi: “resort balneare di lusso in Europa 2025”, “resort leader in Europa 2025” e “principale accademia sportiva d’Europa 2025”. Un paradiso per famiglie, sportivi e amanti del mare, dove lusso e attività si fondono in modo impeccabile.

Il miglior resort urbano di lusso 2025

Nel cuore della capitale, Rome Cavalieri si aggiudica il titolo di “resort urbano di lusso leader in Europa 2025”. Famoso per la sua vista panoramica su Roma e per la collezione d’arte unica, questo iconico hotel rappresenta l’eccellenza dell’ospitalità urbana di lusso.

Il miglior hotel nella regione vinicola italiana 2025

Nel cuore della Toscana – in Val d’Orcia – Rosewood Castiglion del Bosco conquista il titolo di “hotel leader nella regione vinicola italiana 2025”. Situato in una delle zone vinicole più rinomate d’Italia, offre agli ospiti degustazioni, esperienze enogastronomiche e panorami mozzafiato tra le colline del Brunello di Montalcino.

Categorie
Borghi Città d'Arte Concerti e festival eventi itinerari culturali Itinerari di 3 giorni lago Lago Di Como Notizie Viaggi Viaggi Relax

Festival dei Borghi più belli d’Italia 2025: Bellano ospita l’evento nazionale

Dal 26 al 28 settembre 2025 rallentate i ritmi e partecipate al Festival Nazionale dei Borghi più belli d’Italia. La XVII edizione avrà come cornice Bellano, splendido borgo affacciato sul Lago di Como. È l’appuntamento annuale più atteso dall’associazione che riunisce oltre 300 comuni, con l’obiettivo di far scoprire un’Italia inedita, custodita nei luoghi meno battuti dal turismo di massa.

In questi borghi, la meraviglia si nasconde dietro ogni angolo: scorci suggestivi, racconti degli abitanti, botteghe autentiche. Durante le tre giornate non mancheranno convegni istituzionali, dibattiti, spettacoli, degustazioni, mostre, laboratori, concerti, itinerari guidati ed esperienze all’aperto. Al centro del programma temi chiave come la sostenibilità, la valorizzazione dei territori e la qualità della vita nei piccoli borghi.

Il Festival dei Borghi più belli d’Italia

Il Festival Nazionale dei Borghi più belli d’Italia non è solo un appuntamento annuale: è un viaggio collettivo dentro l’anima dei piccoli centri, un mosaico di identità che ogni anno si compone in un luogo diverso. Nato per contrastare lo spopolamento e per restituire vitalità a territori dimenticati, il festival è oggi il momento in cui amministratori, operatori turistici, associazioni e viaggiatori si incontrano per confrontarsi sul futuro e, allo stesso tempo, celebrare la vita quotidiana che anima i borghi.

L’edizione 2025 sceglie Bellano come cornice ideale. Decine di eventi, tra riflessioni, spettacoli e convivialità, racconteranno la vera essenza di questi luoghi tra bellezza discreta, resilienza delle comunità e capacità di innovare senza perdere radici. Un’occasione per scoprire come tradizione e futuro possano convivere, trasformando i borghi in laboratori viventi di cultura e sostenibilità.

Il programma dell’edizione 2025

Il festival comincerà venerdì 26 settembre, con una giornata inaugurale dedicata ai sapori e alla cultura che prevede un convegno sulla valorizzazione delle eccellenze enogastronomiche locali. Ospite della giornata sarà Oscar Farinetti, che presenterà il suo ultimo libro “La regola del silenzio“, aggiungendo un tocco di riflessione alla serata. Al calar del sole, l’evento si sposterà sulle acque scintillanti del lago per una crociera inaugurale a bordo della storica motonave Concordia. Durante la navigazione, gli ospiti potranno gustare una cena esclusiva mentre ammirano le luci dei borghi di Tremezzo, dell’Isola Comacina e del suggestivo Corenno Plinio.

Sabato 27 settembre si terrà il suggestivo corteo dei sindaci, simbolo dell’unione e dell’impegno comune per la tutela del patrimonio italiano. Seguiranno workshop dedicati alle migliori pratiche amministrative e convegni su temi attuali come le energie rinnovabili e l’integrazione dell’intelligenza artificiale per migliorare la vita nei piccoli centri. Tra un dibattito e l’altro, i visitatori potranno deliziarsi con degustazioni di prodotti tipici, assistere a coinvolgenti showcooking e partecipare alla rassegna letteraria Il bello dell’Orrido”, che ospiterà lo scrittore Andrea Vitali. La serata si concluderà in una scia di note e allegria, con spettacoli musicali e il concerto dei Tributo Italiano, una delle più acclamate cover band del panorama nazionale.

Infine, domenica 28 settembre sarà interamente dedicata alle esperienze all’aria aperta e al contatto con la natura. Gli appassionati di trekking potranno partecipare a un’escursione guidata lungo il celebre Sentiero del Viandante, fino a raggiungere l’antico borgo di Corenno Plinio. Non mancheranno aperitivi con vista lago, laboratori artigianali e altre presentazioni che animeranno l’ultima giornata. Il gran finale del festival sarà un momento carico di emozione: la cerimonia di consegna della bandiera al borgo che avrà l’onore di ospitare l’edizione del 2026, seguita da uno spettacolare show pirotecnico e da una proiezione di cinema all’aperto sotto le stelle.

Categorie
Arte e cultura Città d'Arte Como Curiosità lago Lago Di Como Notizie Viaggi

Overtourism a Como: la città e il modello alveare urbano per ritrovare equilibrio e identità

Tra le acque tranquille del Lago di Como, incastonata tra montagne e lungolago, si nasconde una città che sembra uscita da un dipinto: vicoli stretti, piazze acciottolate e caffè affacciati sull’acqua dove il tempo pare rallentare. Ogni anno, però, quel silenzio sospeso viene scosso da un’onda enorme di turisti: oltre quattro milioni, in una città di appena 80mila abitanti, Como.

Un’invasione dolce, certo, ma che rischia di soffocare la vita quotidiana di chi a Como ci vive davvero. È la sfida dell’overtourism, un fenomeno che tocca molte città d’arte italiane, ma che a Como trova una risposta originale, fatta di regole più stringenti e di un progetto di rigenerazione urbana ispirato a un’alveare: naturale, vibrante, collettivo.

Se amate Como, non è difficile capire perché attiri così tante persone. La città è un invito costante alla lentezza, a perdersi tra i suoi scorci romantici e i profumi del mercato, a fermarsi per un gelato guardando il riflesso delle montagne sul lago o a scoprire i piccoli negozi dove si respira ancora l’anima autentica del territorio.

Ma questa bellezza è fragile e senza un’attenzione nuova rischia di diventare solo uno sfondo per selfie frettolosi e locali omologati. Ecco perché Como ha deciso di mettersi al lavoro per trasformare il problema in opportunità, per far tornare il centro storico uno spazio vivo, vissuto e non un parco tematico per turisti.

Regole anti-overtourism, vietati i “buttadentro” e ridotti i gruppi di visitatori

Uno dei primi segnali concreti di questa svolta lungo il Lago di Como è arrivato con il nuovo regolamento di polizia urbana, che dice stop ai famigerati “buttadentro”: quei promotori invadenti che, soprattutto sul lungolago, ripetono a ciclo continuo la pubblicità di ristoranti i cui menù spesso non brillano per originalità, ma che monopolizzano l’attenzione dei passanti con grida in tutte le lingue. Il divieto è un gesto semplice ma potente per restituire spazio e respiro ai visitatori e ai residenti, rendendo la passeggiata più piacevole e autentica.

Anche la dimensione dei gruppi turistici cambia: d’ora in poi, chi visita Como con guide o accompagnatori dovrà farlo in gruppi non più grandi di 25 persone. Una scelta pensata per evitare assembramenti rumorosi che soffocano i vicoli, congestionano i marciapiedi e mettono in crisi la mobilità pedonale.

Il modello alveare urbano, rigenerazione green e commercio di vicinato

Ma Como non vuole fermarsi a contenere l’emergenza overtourism: vuole trasformare il proprio cuore urbano in un ecosistema sano e pulsante. Nasce così il progetto del “modello alveare urbano”, che prende ispirazione proprio dalla natura delle api, creature laboriose e fondamentali per la biodiversità. Come in un alveare, ogni piccolo negozio, ogni bottega storica, ogni angolo verde deve contribuire a creare un ambiente vivo, sostenibile e accogliente.

Quattro aree strategiche della città: la stazione San Giovanni, piazza Vittoria, viale Geno e il giardino di via Balestra. Queste aree, infatti, sono state trasformate in veri e propri corridoi ecologici urbani, con essenze botaniche selezionate per supportare le api mellifere e selvatiche. Proprio vicino alle antiche mura, l’alveare urbano è diventato un simbolo concreto di rigenerazione, un invito a prendersi cura del territorio con la stessa dedizione delle api che costruiscono il loro nido.

Categorie
Arte e cultura Curiosità Laghi lago Lago Di Como Notizie Viaggi Viaggi Relax

Tassa di sbarco a Varenna, lo splendido borgo sul lago di Como fa la proposta

Il lago di Como è una delle zone preferite dai turisti, specialmente da quelli che arrivano dagli Stati Uniti affascinati dai borghi e dall’atmosfera luxury scelta da numerosi VIP per le proprie case vacanza. Tra i più belli? Senza dubbio Varenna che, affacciato sulla sponda orientale, subisce un inevitabile boom di visitatori nelle giornate più calde e dalla primavera in poi.

Il successo ha un prezzo caro da pagare: l’overtourism sta portando la cittadina ad un flusso così alto da mettere in difficoltà i servizi essenziali ed ecco che il sindaco Mauro Manzoni si espone con una proposta pronta a far discutere: l’idea è quella di introdurre una tassa di sbarco destinata solo ai turisti giornalieri. Un piccolo contributo simbolico, ma che potrebbe fare una grande differenza per le casse comunali e per la gestione del territorio.

Tassa turistica a Varenna

La proposta del primo cittadino nasce da una constatazione chiara: esistono due categorie di turisti. Da un lato, chi soggiorna per più giorni in strutture ricettive e già versa la tradizionale tassa di soggiorno. Dall’altro, una fetta ben più ampia di visitatori “mordi e fuggi” che arrivano la mattina, visitano la città e ripartono nel pomeriggio o alla sera, senza lasciare contributi economici diretti al Comune.

Durante il weekend di Pasqua, ad esempio, si sono contati oltre 100.000 arrivi, molti dei quali tramite i treni regionali provenienti da Milano. Scene di calca, code infinite e treni affollati sono diventate la norma. “Anche questi turisti”, ha spiegato Manzoni, “vanno accolti con dignità. Ma occorre che contribuiscano almeno in parte ai costi che generano”.

La tassa a Varenna contro l'overtourism

iStock

Varenna propone una tassa sugli sbarchi giornalieri

Tra le principali criticità evidenziate ci sono la gestione del traffico, la sicurezza e la pulizia urbana. Per un comune di appena 1.000 abitanti, garantire un’accoglienza dignitosa a decine di migliaia di visitatori è una sfida quotidiana. Servono più ausiliari del traffico, più agenti di polizia locale, più personale per la pulizia delle strade, spiega il sindaco in un’intervista rilasciata a La Repubblica. Bisogna però sapere che i limiti di spesa imposti dallo Stato non danno modo di poter assumere altro personale.

Ecco allora l’idea di introdurre un contributo per l’accesso giornaliero, sul modello di quanto già avviene in altre località italiane soggette a iperturismo, come Venezia o alcune isole minori. Una misura che, secondo Manzoni, potrebbe portare sollievo alle finanze comunali e migliorare sensibilmente l’esperienza turistica.

Altri borghi del lago di Como coinvolti

Il sindaco ha già sottoposto la sua proposta al Ministero del Turismo, suggerendo l’estensione del contributo di sbarco anche ad altri comuni con meno di 1.000 abitanti. Un modello replicabile che potrebbe rappresentare una soluzione concreta per molte realtà italiane afflitte dagli stessi problemi.

Nel frattempo, altri sindaci della zona iniziano ad adottare misure restrittive per limitare i disagi: a Como, ad esempio, è stato imposto un limite ai gruppi turistici e ai promotori turistici non autorizzati. Varenna, con la proposta guidata dal primo cittadino, apre un dibattito legato a come coniugare accoglienza e sostenibilità. Una sfida che, da nord a sud, tocca centinaia di piccoli gioielli del nostro Paese.

Categorie
Arte e cultura Interviste lago Lago Di Como Lombardia Milano Viaggi Viaggi Relax

Lombardia tra le mete preferite in Europa. Intervista a Barbara Mazzali

La Lombardia è tra le mete preferite d’Europa. Prima Regione d’Italia per lo shopping tourism, è Milano, sì, ma non solo. Lago di Como, ma non solo. Ci sono, infatti, tantissimi itinerari fuori rotta da percorrere, borghi poco noti da esplorare e anche diversi laghi minori che meritano un viaggio. Ne abbiamo parlato con Barbara Mazzali, Assessore al Turismo, Marketing territoriale e Moda della Regione Lombardia

Quale strategia sta applicando Regione Lombardia per la promozione turistica e in quali aree si sta concentrando?

Autenticità, stagionalità e bellezza diffusa. Se dovessi sintetizzare in tre parole la nostra nuova visione del turismo in Lombardia, sceglierei proprio queste. Stiamo cambiando prospettiva: oggi vogliamo raccontare una Lombardia che va oltre i soliti itinerari, una terra sorprendente fatta di cammini, ciclovie, sport d’acqua, piccoli borghi e campeggi glamour. Vogliamo parlare a chi cerca esperienze, benessere, qualità della vita. Il nostro lavoro punta molto sulla destagionalizzazione: portare turisti durante tutto l’anno, distribuendo i flussi e valorizzando anche le aree interne, quelle spesso fuori dai radar ma ricchissime di fascino.

È in quest’ottica che abbiamo lanciato il bando ‘Lombardia Style’ – Progetti di promozione unitaria per l’attrattività territoriale: 2,3 milioni di euro per sostenere alleanze tra Comuni e creare calendari condivisi di eventi. Una Lombardia che si racconta in modo corale, che punta a generare nuovi flussi e sostenere le economie locali. E lo fa anche pensando al turista esigente, con proposte d’eccellenza come il glamping e le mobile homes: il lusso che abbraccia la natura.

Arcumeggia-borgo-dipinto

Fonte: @Varese Turismo

Escursionisti in visita al borgo dipinto di Arcumeggia in provincia di Varese

Cosa si intende esattamente per ‘Lombardia Style’?

È il nostro marchio di fabbrica, il segno distintivo che abbiamo scelto per presentare al mondo il meglio della Lombardia. ‘Lombardia Style’ è molto più di un logo: è un concetto, una visione. Nasce dall’equilibrio tutto lombardo tra creatività e rigore, tra bellezza e capacità produttiva. È lo stile che accomuna i nostri designer, i nostri chef, le aziende manifatturiere, le botteghe e gli atelier. Con ‘Lombardia Style’ vogliamo dare un’identità forte e coerente a tutto ciò che rende unica questa Regione: cultura, moda, design, paesaggi, enogastronomia. È il nostro modo di raccontare che qui si vive bene, si crea, si innova, si sogna. Non siamo solo una destinazione da visitare: siamo un’esperienza da vivere tutto l’anno.

Il cineturismo è un fenomeno in crescita. Come lo sta sostenendo la Regione?

Il cinema è una chiave meravigliosa per raccontare i territori. E la Lombardia, con la sua varietà straordinaria di scenari – laghi, città d’arte, montagne, borghi – è sempre più protagonista sullo schermo. Da Visconti a Hitchcock, da George Lucas a Pollack: qui sono state girate più di mille pellicole. Basti pensare a Ocean’s Twelve sul Lago di Como, Quantum of Solace sul Garda o Cento Chiodi sul Po. Senza dimenticare i videoclip musicali e le produzioni moda, come la recente scelta di Chanel che ha lanciato la sua collezione di alta gioielleria ispirata al profumo N°5 proprio sul Lago di Garda. Stiamo sostenendo produzioni, come quella tra la società Univela di Tremosine e Circus, che porteranno nuove opere creative ambientate nei nostri paesaggi. È una vera ‘carriera cinematografica’ per la Lombardia, che oggi non è solo sfondo, ma protagonista glamour e affascinante, capace di far sognare.

ISOLA-DI-SAN-BIAGIO-lago-garda

Fonte: Ufficio stampa

ISOLA-DI-SAN-BIAGIO-lago-garda

Turismo locale vs visitatori internazionali: come state lavorando su questi due fronti?

Il 2024 è stato un anno straordinario: oltre 53 milioni di pernottamenti, di cui il 67% da stranieri. Una crescita del 10% che ci conferma tra le mete preferite in Europa. Noi lavoriamo con attenzione su entrambi i fronti, costruendo un turismo sostenibile, intelligente, di qualità. Un turismo che arricchisce, davvero, le comunità locali. Il dato più interessante? Un aumento del 44% nelle transazioni tax free, grazie all’abbassamento della soglia d’acquisto per i turisti extraeuropei introdotta dal governo Meloni. Risultato: la Lombardia è oggi la prima Regione italiana per lo shopping tourism. E questo è solo uno dei segnali di quanto il turismo stia diventando una leva economica strategica per tutto il territorio.

milano-galleria-vittorio-emanuele

Fonte: 123RF

Le vetrine di lusso della Galleria Vittorio Emanuele a Milano

Come si sta preparando la Lombardia alle Olimpiadi Invernali Milano-Cortina 2026?

Le Olimpiadi non saranno solo un grande evento sportivo: saranno un vero e proprio cambio di passo per il nostro territorio. L’impatto previsto parla chiaro: +15% a +60% di flussi turistici dopo i Giochi. Ci stiamo preparando con investimenti strutturali importanti – oltre 434 milioni di euro tra strade, ferrovie e impianti sportivi – ma anche con progetti che parlano al cuore, come ‘Cuori Olimpici’.

È un viaggio simbolico e fisico attraverso le 12 province lombarde, con eventi e installazioni che coinvolgono le comunità e raccontano l’identità profonda della nostra terra. Saranno 3.500 atleti da 93 Paesi, 1,3 miliardi di spettatori. Milano sarà la porta d’ingresso, la Valtellina il cuore pulsante delle competizioni. Ma tutta la Lombardia sarà protagonista, mostrando il suo volto più autentico e innovativo, fatto di moda, design, natura e accoglienza.

valtellina

Fonte: Ufficio stampa

La Valtellina è pronta per le Olimpiadi (Valfurva, Colle delle Pale Rosse)

Ci sono novità turistiche in vista per i prossimi mesi?

Assolutamente sì! Stiamo lavorando a tantissimi eventi che anticipano le Olimpiadi, nell’ambito di ‘Cuori Olimpici’. Poi c’è un altro progetto affascinante e carico di spiritualità: gli itinerari delle 69 chiese giubilari lombarde. A fine settembre ospiteremo a Bellano il Festival nazionale dei Borghi più belli d’Italia, un’occasione straordinaria per mettere sotto i riflettori le nostre perle nascoste. Tutto l’anno i nostri territori offrono la vivacità di sagre, festival dedicati a musica, enogastronomia, artigianato, mostre e iniziative culturali: ciascuno è un viaggio nel cuore pulsante delle nostre tradizioni, tra storie di famiglia, mani sapienti e prodotti che parlano di territori. Eventi che uniscono cultura, turismo e identità. In una parola? Emozione.

Assessore-Barbara-Mazzali

Fonte: Ufficio stampa

Barbara Mazzali, Assessore al Turismo, Marketing territoriale e Moda di Regione Lombardia
Categorie
Arte e cultura Itinerari di 1 giorno Laghi lago Lago D'iseo Lago Di Como Lago Di Garda Lago Maggiore Notizie vacanza natura Viaggi Viaggi in treno Viaggi Relax

I treni dei laghi, viaggio alla scoperta di paesaggi unici in Italia

Una giornata tra natura, cultura e meraviglia può iniziare da una semplice stazione ferroviaria. In Lombardia, Trenord invita a riscoprire il fascino dei laghi italiani con un ventaglio di itinerari che uniscono treno e battello, aprendo le porte a un turismo sostenibile e suggestivo.

Dal Lago di Como al Garda, dal Maggiore all’Iseo, ogni proposta è pensata per immergersi con lentezza nei paesaggi d’acqua, tra borghi affacciati sul blu, ville storiche e natura incontaminata.

Varenna e il Castello di Vezio: un viaggio nel tempo

Adagiata sulla sponda orientale del Lago di Como, Varenna si rivela come un piccolo gioiello medievale.

Raggiungibile in treno da tutta la Lombardia, questa tappa è il punto di partenza per scoprire una delle fortezze più panoramiche del territorio: il Castello di Vezio. Arroccato sopra il borgo, racconta mille anni di storia e dona viste spettacolari sul lago e sui monti tutt’intorno.

L’offerta di Trenord consente di abbinare il viaggio in treno all’ingresso al castello, con la possibilità di spostarsi liberamente in battello tra Varenna e Lenno. Una navigazione lenta che tocca alcune tra le località più amate del Lario, da Bellagio, con i giardini terrazzati, a Lenno, dove la celebre Villa del Balbianello incanta grazie alla sua posizione scenografica.

Gardone Riviera: tra poesia e botanica

Sulla riva bresciana del Lago di Garda ecco Gardone Riviera, cittadina che conserva intatto lo spirito di inizio Novecento, tra atmosfere dannunziane e visioni esotiche. Qui, la proposta “Treno + Vittoriale e Parco Heller” permette di scoprire due luoghi simbolo della cultura italiana.

Il Vittoriale degli Italiani, ultima dimora del poeta Gabriele d’Annunzio, è un complesso monumentale che racchiude architetture, giardini, un teatro all’aperto e persino una nave incastonata tra i cipressi. A pochi passi, il Giardino Botanico Heller accoglie arte contemporanea e piante da tutto il mondo, in un percorso che sorprende passo dopo passo.

Lago di Lecco: tra borghi autentici e natura selvaggia

Mandello del Lario sul lago

Fonte: iStock

Il pittoresco centro storico e porto di Mandello del Lario

Il ramo lecchese del Lago di Como è quello che conserva il volto più autentico del territorio: tra rocce scoscese e piccoli paesi affacciati sull’acqua, si estende il Primo Bacino di Lecco, meta di una delle gite più affascinanti di Trenord.

Dopo aver raggiunto Lecco in treno, è possibile salire a bordo dei battelli che collegano località come Abbadia Lariana, Mandello del Lario e Onno. Un itinerario perfetto per chi cerca la quiete, lontano dalle rotte più battute, dove ogni scorcio regala suggestioni inedite e i borghi raccontano storie di lago e montagna.

Bellagio e le ville sull’acqua

Bellagio, la “perla del Lago di Como”, è una delle mete più fotografate d’Italia. Ma arrivarci in battello dopo aver percorso il lago da Como regala un’emozione diversa. La proposta “Treno + Bellagio Tour” consente di vivere una giornata interamente dedicata alla scoperta di questo borgo elegante e dei suoi dintorni.

Il tragitto via lago, costellato di dimore storiche come Villa Carlotta e Villa d’Este, introduce a un mondo sospeso nel tempo, dove i giardini profumano di storia. La possibilità di proseguire fino a Varenna per rientrare in treno offre un percorso circolare di grande fascino.

Lago Maggiore: tra Laveno, Stresa e le Isole Borromee

Chi preferisce il versante settentrionale della Lombardia può optare per le proposte verso il Lago Maggiore. Da Laveno si parte in battello verso la sponda piemontese, costellata di giardini e residenze nobiliari. La tappa a Villa Taranto, celebre per l’orto botanico, è tra le più apprezzate.

Ancora più suggestiva è l’offerta che parte da Stresa e conduce alla scoperta delle Isole Borromee: Isola Bella, con il maestoso Palazzo Borromeo; Isola Madre, paradiso botanico; e l’Isola dei Pescatori.

Sirmione e il Garda: relax e archeologia

Tra le mete più celebri del Lago di Garda, Sirmione spicca per la bellezza senza tempo. La proposta Trenord prevede il viaggio in treno fino a Desenzano o Peschiera, da dove si prosegue in battello verso la penisola di Sirmione. Un percorso che attraversa acque turchesi e si conclude tra le mura del Castello Scaligero e le vestigia romane delle Grotte di Catullo.

Chi desidera esplorare ancora può optare per la Garda Experience, che consente di navigare tra le località più affascinanti del basso lago: da Lazise a Salò, tra scorci naturali e patrimoni storici.

Monte Isola: il cuore verde del Lago d’Iseo

Panorama di Monte Isola

Fonte: Istock

Tutta la bellezza di Monte Isola

Di vera suggestione anche la proposta che porta a Monte Isola.

Partendo in treno da tutta la regione si raggiunge il Lago d’Iseo, dove i battelli arrivano sull’isola abitata più grande d’Europa.

Qui, tra sentieri, borghi di pescatori e specialità gastronomiche, si può vivere una giornata a contatto con una natura autentica e silenziosa, lontana dai circuiti più turistici.

Il Viandante via Lago: un giorno tra sentieri e battelli

Per chi ama alternare la lentezza dell’acqua al passo dei sentieri, l’itinerario “Il Viandante via Lago – 1 giorno” è la scelta ideale. Questa proposta firmata Trenord permette di raggiungere Lecco in treno e muoversi lungo il tratto orientale del Lago di Como, tra treni e battelli, fino a Colico.

Il Sentiero del Viandante, antico tracciato di origine medievale, accompagna i visitatori lungo borghi silenziosi e scorci sospesi tra acqua e montagna. Lungo il cammino, si incontrano località come Abbadia Lariana, Varenna, Piona e Bellano, ciascuna con la sua identità e le atmosfere da apprezzare senza fretta.

Il biglietto unico consente di spostarsi tra battelli e stazioni ferroviarie, con la massima flessibilità per personalizzare la giornata secondo i propri ritmi.

Il Viandante via Lago: l’esperienza completa in due giorni

Per chi desidera prendersi più tempo e vivere il Lago di Como in tutta la sua varietà, Trenord propone anche una versione estesa del viaggio: “Il Viandante via Lago – 2 giorni”. Un pacchetto pensato per conoscere a fondo la sponda orientale del lago, alternando tratti in battello, escursioni a piedi e soste nei borghi.

L’itinerario in due giorni consente di dedicare tempo non solo alla camminata sul Sentiero del Viandante, ma anche alla visita delle località: Varenna, con il lungolago romantico e i giardini di Villa Monastero, può diventare il cuore della prima giornata mentre il giorno seguente si può proseguire verso nord, per scoprire la quiete di Piona e l’atmosfera spirituale della sua abbazia, oppure godersi il panorama da Colico, tra spiagge tranquille e lo sfondo delle Alpi Orobie.

Tour del Primo Bacino del Lago di Como

Tra le esperienze da non perdere spicca, infine, quella che porta alla scoperta del Primo Bacino del Lago di Como, una delle aree più raffinate e scenografiche del Lario. L’offerta “Treno + Battello” consente di raggiungere Como in treno da tutta la Lombardia, per poi salpare a bordo dei battelli diretti verso Cernobbio, Moltrasio, Blevio e Torno.

Questa zona del lago è famosa per le dimore aristocratiche e per i paesaggi dipinti. Ville come Villa d’Este o Villa Erba si alternano a piccoli borghi arrampicati sul lago, tra cui spicca Cernobbio, con le terrazze affacciate sull’acqua. Da qui, il tragitto prosegue lungo la sponda fino a Torno, uno dei borghi più poetici del lago, incastonato tra le montagne e il blu dell’acqua.

L’offerta di Trenord include viaggio in treno e libera navigazione tra gli scali compresi, per una gita su misura nel fascino discreto del Lario.

Categorie
Arte e cultura Cammini escursioni lago Lago Di Como montagna trekking vacanza natura vacanze avventura Viaggi Viaggi Avventura Viaggi in treno

Sentiero del Viandante: dove il lago incontra il trekking

Il Sentiero del Viandante è uno dei cammini più affascinanti e panoramici del Nord Italia. Si snoda per circa 70 chilometri lungo la sponda orientale del Lago di Como, da Lecco a Colico, seguendo antichi tracciati che un tempo collegavano borghi, santuari e valichi alpini. A ogni passo, il sentiero regala vedute spettacolari sulle acque del Lario, scorci su terrazzamenti coltivati, boschi di castagni, uliveti storici e villaggi arroccati in cui il tempo sembra essersi fermato. È un itinerario perfetto per chi cerca un’esperienza escursionistica autentica, tra natura, cultura e tradizioni locali.

Nonostante l’altitudine contenuta, il percorso è tutt’altro che monotono: i dislivelli giornalieri, i tratti montani e le salite tra mulattiere e selciati richiedono un minimo di allenamento e buone scarpe da trekking. Il sentiero è ben segnalato, con possibilità di suddividerlo in 5 o 6 tappe principali, oppure di percorrerlo in modalità “giornaliera”, sfruttando la linea ferroviaria Lecco–Colico che corre parallela al tracciato e consente facili rientri.

Storia e origine del cammino

Il Sentiero del Viandante affonda le sue origini nel passato più profondo della regione. Era la via naturale di collegamento tra la Valtellina, la Svizzera e Milano, molto prima della costruzione della moderna Strada Statale 36. Utilizzato per secoli da pellegrini, viandanti, mercanti e soldati, fu noto con vari nomi: Strada Regia, Via Ducale, Via Napoleona, a seconda delle epoche e delle autorità che ne curarono la manutenzione.

Con l’avvento delle vie moderne, il tracciato andò lentamente in disuso, fino a essere quasi dimenticato. Solo negli anni ’90, grazie all’impegno di associazioni locali, comuni e appassionati di escursionismo, fu recuperato e rilanciato come sentiero escursionistico a lunga percorrenza. Oggi rappresenta un ponte ideale tra natura e memoria, dove si cammina respirando storie secolari e osservando la bellezza di un paesaggio che non ha bisogno di essere spiegato: basta seguirlo, passo dopo passo.

Le tappe del Sentiero del Viandante

Il Sentiero del Viandante si presta ad essere percorso in 5 o 6 tappe principali, ma anche suddiviso in giornate più brevi o modulato secondo il tempo e il passo del camminatore. Di seguito, una descrizione completa delle tappe classiche da sud a nord, con dettagli sui dislivelli, i borghi attraversati e i punti di interesse più significativi.

Tappa 1: da Lecco ad Abbadia Lariana (6,5 km, 250 m D+, 230 m D-, 2h)

Il cammino comincia a Lecco, nei pressi del Ponte Azzone Visconti, e dopo pochi chilometri si lascia l’ambiente urbano per addentrarsi in una vegetazione lussureggiante fatta di boschi misti e castagneti, seguendo antiche mulattiere che portano verso Malnago e poi giù verso Abbadia Lariana. La tappa è breve e ideale per chi desidera un primo approccio al sentiero. Ad Abbadia si consiglia una visita al Museo Setificio Monti, testimonianza della storica lavorazione della seta in zona, e una pausa al lungolago per ammirare il contrasto tra acqua e pareti rocciose delle Grigne.

Tappa 2: da Abbadia Lariana a Lierna (6,5 km, 350 m D+, 320 m D-, 2h30m)

Questa tappa è breve ma panoramica: il sentiero sale subito verso Borzone e attraversa antiche mulattiere lastricate, immerse nei boschi con scorci improvvisi sul lago. A tratti si cammina su balconate naturali, con vista su Mandello del Lario e il gruppo del Grignone. Si attraversano piccoli nuclei rurali e si scende dolcemente verso Lierna, borgo elegante e ben tenuto. Qui merita una sosta la frazione Castello, affacciata sul lago con una piccola spiaggia e case in pietra a picco sull’acqua: uno degli scorci più iconici del percorso.

Tappa 3: da Lierna a Varenna (8 km, 420 m D+, 440 m D-, 3h30m)

Una tappa molto suggestiva, che alterna boschi di castagni, uliveti e aperture panoramiche verso la sponda occidentale del Lario. Dopo una salita graduale, si raggiungono punti da cui la vista si apre su Bellagio, Menaggio e Tremezzina. Il sentiero scende quindi verso Varenna, considerato uno dei borghi più belli del Lago di Como. Il centro storico è ricco di fascino, con stradine strette, case colorate, la Chiesa di San Giorgio e la celebre Villa Monastero, con giardini botanici terrazzati sul lago. Una tappa breve ma densa, ideale anche come escursione giornaliera.

Tappa 4: da Varenna a Dervio (12 km, 700 m D+, 680 m D-, 5h)

Una delle tappe più impegnative ma anche più appaganti dell’intero percorso. Si inizia con una salita decisa verso Perledo e poi Vezio, piccolo borgo noto per il suo castello medievale e il panorama incredibile sul centro lago. Si prosegue in ambiente collinare e boscoso, passando accanto al Santuario della Madonna di Lezzeno e scendendo verso Bellano, famosa per l’impressionante Orrido, una gola scavata nella roccia dal torrente Pioverna. Il tratto finale sale e scende fino a Dervio, dove ci si può rilassare lungo il lago o visitare la Torre di Orezia.

Tappa 5: da Dervio a Piantedo (16 km, 850 m D+, 870 m D-, 6h)

Tappa lunga e con un profilo altimetrico movimentato: dopo Dervio, si sale verso Dorio e si entra in un ambiente più montano, con tratti ombrosi tra faggi e castagni e sentieri ben tracciati ma più tecnici. Si attraversano nuclei come Mondonico e Cainallo, per poi arrivare a Corenno Plinio, straordinario borgo medievale costruito su un promontorio roccioso con chiese romaniche e scalinate in pietra. L’ultima parte del percorso scende verso Piantedo, porta d’ingresso alla Valchiavenna. Questa tappa è adatta a camminatori ben allenati e può essere spezzata a Colico, se necessario.

Tappa 6 (facoltativa): da Piantedo a Colico (6 km, 150 m D+, 200 m D-, 2h)

Per chi ha tempo e desidera concludere il cammino in bellezza, questo tratto finale conduce a Colico, tra campi coltivati, uliveti e scorci aperti verso la sponda nord del lago. È una tappa facile e rilassante. A Colico meritano una visita il Forte Montecchio Nord, risalente alla Prima Guerra Mondiale, e il lungolago, ideale per una sosta o per celebrare la fine del percorso.

La segnaletica sul percorso

Una delle qualità migliori del Sentiero del Viandante è la chiarezza della segnaletica, che rende possibile percorrerlo anche senza guida. Lungo tutto il tracciato, il camminatore trova indicazioni ben visibili e frequenti, anche nei tratti più isolati.

I principali riferimenti sono:

  • Cartelli arancioni con l’indicazione “Sentiero del Viandante” e frecce direzionali, posizionati agli incroci più importanti e agli ingressi dei borghi;
  • Segnavia CAI in bianco e rosso, tipici dei sentieri montani italiani, spesso accompagnati da bollini blu dipinti su pietre e alberi;
  • Pannelli informativi posizionati in alcuni punti panoramici o nodi storici, con mappa, altimetria e spiegazioni storico-naturalistiche.

È comunque utile, soprattutto in caso di pioggia o nebbia, avere con sé una mappa cartacea o utilizzare app escursionistiche aggiornate con tracce GPX ufficiali scaricate in anticipo.

Dove dormire e dove mangiare lungo il Sentiero del Viandante

Una delle caratteristiche che rende il Sentiero del Viandante accessibile e piacevole anche per chi è alle prime esperienze di cammino è la buona disponibilità di alloggi e ristorazione lungo tutto il percorso. I paesi attraversati – da Abbadia Lariana a Colico – sono ben serviti dal punto di vista turistico e offrono numerose opzioni per pernottare e rifocillarsi, senza la necessità di affrontare lunghe tappe in autosufficienza.

Per dormire, si può scegliere tra B&B, piccoli hotel, agriturismi e case vacanza. Alcuni si trovano direttamente sul tracciato, altri a pochi minuti a piedi. Le località con maggiore disponibilità ricettiva sono Lecco, Mandello del Lario, Varenna, Bellano, Dervio e Colico. A Lierna e Dorio l’offerta è più ridotta ma presente. Chi cerca un’esperienza più immersiva può optare per agriturismi con vista lago o alberghi storici nei centri medievali, come nel caso di Varenna o Corenno Plinio.

Dal punto di vista gastronomico, il cammino è una festa per i sensi: si attraversano terre di confine tra montagna e lago, dove si incontrano piatti tipici valtellinesi, pasta fresca lombarda, formaggi locali (come il taleggio e il bitto), salumi artigianali, polente rustiche, missoltini (pesce agone essiccato del lago) e, nei ristoranti più curati, piatti a base di pesce di lago fresco. I paesi offrono anche pizzerie, osterie e bar in cui fare una sosta per un pranzo veloce o una cena rilassata. Nelle tappe centrali – come tra Varenna e Bellano, o tra Dervio e Corenno Plinio – è consigliabile organizzarsi in anticipo se si vuole mangiare nei ristoranti più panoramici o suggestivi, soprattutto nei fine settimana o durante l’alta stagione.

Perché scegliere il Sentiero del Viandante

Il Sentiero del Viandante non è solo un itinerario escursionistico tra i più panoramici d’Italia: è un modo diverso di avvicinarsi al Lago di Como, di percorrerlo con lentezza, di scoprire la sua anima più autentica, fatta di silenzi, di scorci inattesi e di incontri semplici ma profondi. Camminando lungo i suoi antichi tracciati, si ha l’impressione di seguire un filo che unisce il presente al passato, i passi dei pellegrini a quelli dei commercianti, la pietra dei borghi alla luce del lago che cambia colore a ogni ora del giorno.

Ogni tappa è un piccolo viaggio nel viaggio: si sale e si scende, si entra nei boschi per poi riemergere tra uliveti assolati, si attraversano ponti, mulattiere, viuzze, fino a raggiungere paesi dove fermarsi non è solo una pausa, ma una parte essenziale dell’esperienza. Non serve cercare la perfezione nel paesaggio – che comunque si offre generoso – perché ciò che colpisce davvero, sul Sentiero del Viandante, è la naturale armonia tra la bellezza del luogo e il ritmo del cammino.

È un sentiero accessibile ma mai banale, adatto a chi ama la natura ma anche la storia, il camminare ma anche il sostare. Che si percorra in quattro giorni o in singole tappe, il Viandante non delude: regala silenzi che parlano, fatiche leggere e un tempo rallentato che ha il sapore delle cose vere. Ed è proprio in questo equilibrio tra terra, acqua e memoria che si trova il senso più profondo del camminare.

Categorie
Arte e cultura lago Lago Di Como Lago Maggiore Milano Notizie Novara Viaggi Viaggi Avventura Viaggi in treno

Ritorna il treno che fa viaggiare indietro nel tempo tra il Lago Maggiore e il Lago di Como

Domenica 6 aprile, un insolito viaggio in treno partirà da Milano Cadorna e arriverà a Lago di Como per offrire ai passeggeri un’esperienza diversa. Una volta saliti si ritroveranno trasportati direttamente negli anni ’20 dove a creare l’atmosfera non sono solo i sedili di velluto rosso cardinale delle carrozze di prima classe, contraddistinte da eleganti interni in legno, ma anche personaggi che, indossando costumi d’epoca, si esibiranno in diverse performance artistiche, teatrali e musicali.

Stiamo parlando del treno storico di Trenord che, dopo i sold out nel 2024 in occasione dei suoi cent’anni, torna con due nuove mete: oltre i laghi Maggiore e di Como, quest’anno il convoglio raggiungerà anche Novara e Asso.

Le date 2025 del treno storico Trenord

Sempre più persone vogliono rallentare e fare esperienze diverse e, in questo senso, il treno storico di Trenord risponde esattamente a questo desiderio. Il treno è composto da tre carrozze di prima classe AZ 130-136 137, costruite negli anni 1924-25, dal locomotore E 600-3, realizzato da OM-CGE nel 1928, e dal locomotore E 610-04, prodotto dalla Breda-CGE nel 1949, tutti completamente restaurati.

Il convoglio, attivo da aprile a novembre, effettuerà undici corse di andata e ritorno da Milano Cadorna: sei saranno dirette a Como Lago, tre a Laveno Mombello Lago, una a Novara e una ad Asso.

Le date del 2025 sono le seguenti:

  • domenica 6 aprile: Milano Cadorna-Como Lago;
  • domenica 27 aprile: Milano Cadorna-Laveno Mombello Lago;
  • domenica 11 maggio: Milano Cadorna-Como Lago;
  • domenica 18 maggio: Milano Cadorna-Laveno Mombello Lago;
  • domenica 25 maggio: Milano Cadorna-Como Lago;
  • domenica 8 giugno: Milano Cadorna-Como Lago;
  • domenica 14 settembre: Milano Cadorna-Novara Nord;
  • domenica 21 settembre: Milano Cadorna-Como Lago;
  • domenica 5 ottobre: Milano Cadorna-Asso;
  • domenica 19 ottobre: Milano Cadorna-Laveno Mombello Lago;
  • domenica 9 novembre: Milano Cadorna-Como Lago.

Le esperienze in stile anni ’20 offerte sul treno

In base alla tratta, potrete vivere esperienze uniche diverse. Sui viaggi in treno con destinazione Lago di Como, Novara e Asso assisterete alle performance artistiche, teatrali e musicali, basate sulla ricostruzione storica di luoghi e personaggi del tempo, eseguite da diversi artisti in costume d’epoca.

Su quelli con destinazione Laveno Mombello Lago, invece, i passeggeri saranno intrattenuti da musicisti jazz, scelti tra i migliori della scena italiana, che renderanno omaggio alla musica degli anni Venti e Trenta, attraverso un repertorio jazz-blues, brani classici e canzoni popolari.

I viaggiatori possono partecipare in modo attivo all’esperienza indossando abiti tipici degli anni ’20-’30. In omaggio, tutti riceveranno il libretto sul Treno Storico e un esclusivo biglietto vintage.

Biglietti e informazioni utili

I biglietti, acquistabili fin da subito, vanno a ruba quindi vi consigliamo di acquistarli in anticipo direttamente dal sito ufficiale: la vendita online per ogni treno storico sarà attivata dal lunedì precedente la data di ogni corsa. Tuttavia, se non riuscite a trovare disponibilità, sappiate che durante la sosta del treno a Como Lago, dalle ore 15:00 alle 16:00, prima del ritorno a Milano Cadorna, la carrozza viaggiatori AZ 130 resterà aperta e sarà visitabile gratuitamente, senza obbligo di prenotazione.

Per quanto riguarda i costi, il prezzo del biglietto per gli adulti è di 15,60 euro, mentre per i ragazzi tra i 4 e i 13 anni è previsto un biglietto gratuito scaricabile secondo le normali procedure di acquisto online presenti sul sito di Trenord e che gli garantisce un posto a sedere. I ragazzi non potranno viaggiare da soli, ma dovranno essere accompagnati durante il viaggio da almeno un maggiorenne.