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In Lombardia ci sono delle isole, e sono bellissime

In Lombardia non c’è il mare, quindi è strano sentir parlare di isole. Non è come la Sicilia, con i suoi meravigliosi arcipelaghi, Eolie, Egadi, o come la Toscana con le sue sette isole la più grande delle quali è l’Elba, o come la Puglia con le Tremiti. Eppure, anche in Lombardia ci sono delle isole, e sono bellissime.

Sì, perché la Lombardia è una terra di laghi. Oltre ai più celebri Lago di Como, Lago Maggiore e Lago di Garda, ci sono anche il Lago d’Iseo, il Lago d’Idro e il Lago di Lugano, al confine con la Svizzera. Ma solo in Brianza ce ne sono altri piccolini che sono davvero deliziosi, come il Lago di Pusiano o il Lago di Alserio. Ma, senza dilungarmi troppo sui laghi, che comunque, insieme ai fiumi, creano un paesaggio unico e affascinante, tornando alle isole, immerse nella vegetazione di questi specchi d’acqua evocano sogni di vacanze esotiche.

L’Isola Comacina, sul Lago di Como

Tra le isole più belle della Lombardia c’è l’Isola Comacina, un’oasi verdeggiante e un gioiello che si può raggiungere in barca da Ossuccio, nel Comune di Tremezzina. Abitata fin dall’epoca romana, ospita il complesso della Basilica romanica di S. Eufemia. Particolarmente suggestivo è lo spettacolo pirotecnico sull’acqua durante la Festa di San Giovanni che si celebra il 24 giugno.

L’Isola dei Cipressi, sul Lago di Pusiano

Il Lago di Pusiano è un piccolissimo specchio d’acqua della provincia di Como ed è la meta preferita dai brianzoli durante i fine settimana estivi. Ci sono passeggiate, ristoranti e, soprattutto, è molto pittoresco per via dell’isoletta che spunta dalle acque. Si tratta dell’Isola dei Cipressi ed è un’isola privata. Oltre a una bellissima villa, c’è un grande parco con centinaia di cipressi – da cui il nome – dove girano in libertà pavoni, gru, cicogne, tartarughe, scoiattoli e alcuni wallaby arrivati direttamente dall’Australia. Un piccolo eden che si può visitare su prenotazione sede anche di matrimoni ed eventi privati.

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Fonte: iStock

Il Lago di Pusiano

Montisola, sul Lago d’Iseo

Ormai è diventata molto famosa Montisola (o Monte Isola), dopo che l’artista Christo, qualche anno fa creò, una passerella galleggiante, The Floating Piers, per “camminare sulle acque” tra la terraferma, Sulzano, e le isole del Lago d’Iseo, Montisola e l’isola di San Paolo. Montisola è un’oasi verde dove le auto sono bandite e si può girare solo a piedi o in bicicletta (che si può noleggiare sul posto), perfetta per fare trekking tra boschi e uliveti e raggiungere il Santuario della Ceriola, situato a 600 metri d’altezza, con una vista mozzafiato sul lago. Sul Lago d’Iseo, peraltro, c’è una terza isola, l’Isola di Loreto che però è di proprietà privata e che ha un castello in stile neogotico attorno al quale si estende un giardino ricco di conifere, un porticciolo e due torrette faro.

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Fonte: Ufficio stampa

Montisola sul Lago d’Iseo

L’Isola dei Conigli, sul Lago di Garda

Sul Lago di Garda, l’Isola di San Biagio, meglio conosciuta come Isola dei Conigli, è famosa per i suoi prati verdi e i numerosi conigli che vi scorrazzano in libertà. È la destinazione ideale per un bagno nelle acque che davvero sul Garda sono cristalline come quelle del mare, prendere il sole e godere del panorama della scogliera della Rocca di Manerba. Questa isola può essere raggiunta anche a piedi, quando le condizioni lo permettono, attraverso una striscia di fondale che la collega alla terraferma oppure con un servizio di taxi-boat da Porto Torchio.

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Fonte: Ufficio stampa

L’Isola dei Conigli sul Lago di Garda

L’Isolino Virginia, sul Lago di Varese

Infine, sul Lago di Varese, c’è l’Isolino Virginia, un suggestivo triangolo di terra nel Comune di Biandronno, riconosciuto come Patrimonio mondiale dell’Unesco dal 2011 per la sua importanza archeologica e ambientale. Infatti, quella che apparentemente sembrerebbe una formazione naturale emersa da un lago di origine glaciale, in realtà è il risultato della sedimentazione dei detriti accumulatisi nel corso dei millenni, a seguito di un insediamento umano a partire dal V millennio a.C., in pieno Neolitico. Il nome gli fu dato dall’ultimo proprietario dell’isola, in onore della moglie. Prima si chiamava Isola di San Biagio e successivamente Isola di Donna Camilla Litta. Quando è stagione, si riempie di ninfee e si vedono volare aironi e germani reali.

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Fonte: 123RF

L’Isolino Virginia, Patrimonio mondiale dell’Unesco

Insomma, anche in Lombardia ci sono isole, belle e con delle storie meravigliose da raccontare. Magari non le più belle d’Italia dove fare il bagno ma sicuramente sono uniche per storia, natura e cultura e offrono ai visitatori esperienze indimenticabili.

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Il Lago di Como, set di film famosi

Situato nel cuore delle Alpi italiane, il Lago di Como è una delle destinazioni più affascinanti e pittoresche non solo d’Italia, ma anche del mondo. Con le sue acque azzurre, le ville storiche ed i paesaggi mozzafiato, questo lago è diventato non solo una delle destinazioni preferite per le ferie di diverse celebrità ed aristocratici, ma anche un set ambito per numerose produzioni cinematografiche. In questo articolo, infatti, si parlerà di quali film, fra i più famosi, il Lago di Como sia stato utilizzato come sfondo, contribuendo alla creazione di scene memorabili ed indimenticabili che hanno affascinato gli spettatori di tutto il mondo.

Il Lago di Como, o Lario, è il terzo lago più grande d’Italia, noto anche per la sua forma unica a Y rovesciata e per i suoi borghi affascinanti affacciati sull’acqua, ognuno con una propria storia e un proprio fascino. La bellezza naturale del lago, unita alla sua ricchezza culturale e storica, rende questo luogo una location perfetta per il cinema. Non sorprende, quindi, che molti registi abbiano scelto di ambientare qui le loro storie, sfruttando l’ambientazione suggestiva per arricchire le loro pellicole.

Villa del Balbianello: una star del cinema

Uno dei luoghi più iconici del Lago di Como è la Villa del Balbianello, una struttura situata sulla punta di una penisola che si estende nel lago vicino alla cittadina di Lenno. Questa villa storica è stata utilizzata in diverse produzioni cinematografiche, ma una delle sue apparizioni sicuramente più famose di Villa del Balbianello è nel film “Star Wars: Episodio II – L’attacco dei cloni”, film nel quale fu utilizzata come set per le romantiche scene tra Anakin Skywalker e Padmé Amidala. I giardini, verdi e curati, e le vedute panoramiche del lago hanno fornito l’ambientazione perfetta per queste scene della famosissima saga.

La Villa del Balbianello è apparsa anche in un altro film: “007 – Casino Royale”, film che fa parte della saga del famoso agente James Bond, del 2006, con Daniel Craig. Nella pellicola, la villa è il luogo dove Bond si riprende dopo una missione pericolosa. Le eleganti stanze della villa e i giardini curati, che caratterizzano questa elegante villa, hanno aggiunto un tocco di lusso e raffinatezza al film, rafforzando l’immagine di Bond come l’agente segreto più glamour del cinema.

Vista di Villa del Balbianello dall'alto

Fonte: iStock

Vista dall’alto di Villa del Balbianello, sulla penisola nel Lago di Como

Bellagio: il gioiello sul Lago di Como

Bellagio, situata sulla punta estrema del promontorio che separa i due rami del Lago di Como e spesso viene chiamata la perla del Lago di Como. È un’altra location molto utilizzata nel cinema. Infatti, negli anni è stata utilizzata nel film “Ocean’s Twelve”, seguito del fortunato “Ocean’s Eleven”, con George Clooney ed il resto del cast che si trovano proprio a Bellagio per alcune delle scene cruciali del film. Le strade pittoresche e caratteristiche, i caffè italiani all’aperto e le magnifiche vedute sul lago di Como, hanno contribuito a creare un’atmosfera sofisticata ed internazionale, perfetta per un film di rapine ad alto budget.

Villa Erba: storia e cinema

Villa Erba, un’elegante dimora storica situata a Cernobbio, ed ha una lunga storia di ospitalità per diverse celebrità ed artisti di tutto il mondo. Villa Erba è stata scelta come location per “Cimitero di Praga”, un film drammatico che tratta di temi di politica e cospirazione. La maestosità della villa e dei suoi giardini sontuosi ha fornito un set suggestivo e ricco di atmosfera, perfetto per le esigenze narrative di questo film.

La famosa Villa Erba di Cernobbio, sul Lago di Como

Fonte: iStock

Villa Erba a Cernobbio, borgo sul Lago di Como

Menaggio e Tremezzo: scenari da sogno

Menaggio e Tremezzo, sono due borghi che si affacciano sul Lago di Como, che sono stati utilizzati come location per il romantico film “A Month by the Lake”. Questa commedia sentimentale è ambientata negli anni ’30 e vede protagonisti Vanessa Redgrave e Edward Fox. Il film sfrutta la bellezza senza tempo del Lago di Como e dei suoi luoghi imperdibili per raccontare una storia d’amore delicata e nostalgica, con le affascinanti strade acciottolate ed i panorami del lago che fanno da sfondo perfetto alla pellicola.

Varenna: l’incanto del passato

Varenna, un altro affascinante villaggio, una perla sul Lago di Como, ed è stato il set per “The Other Man”, un thriller con i famosi attori Liam Neeson e Antonio Banderas. Le riprese a Varenna hanno sfruttato l’architettura storica del villaggio, i vicoli del centro storico e le sue scalinate che scendono verso il lago, creando così un’atmosfera di mistero e tensione, che si adatta perfettamente alla trama del film.

Como: il cuore del lago

Anche la città di Como, che dà il nome al lago, è stata scelta come location cinematografica. Nel film “Tutto può succedere – Something’s Gotta Give” con Jack Nicholson e Diane Keaton, alcune scene sono state girate proprio nella splendida cornice del centro storico della città di Como. Le piazze, le cattedrali imponenti ed i palazzi storici hanno contribuito a creare un set cinematografico unico, romantico ed autentico.

L’impatto del cinema sul turismo del Lago di Como

L’utilizzo del Lago di Como come set cinematografico ha avuto un impatto significativo sul turismo nell’intera regione del Lago di Como e non solo. Molti fan dei film, infatti, decidono di visitare il lago per vedere di persona i luoghi che hanno ammirato solamente sul grande schermo. Questo tipo di turismo ha portato ad un aumento delle visite e ha contribuito alla crescita economica della zona.

Il Lago di Como continuerà sicuramente a essere una location privilegiata per le produzioni cinematografiche grazie alla sua bellezza naturale ed al suo fascino senza tempo. Ogni angolo del lago ha la capacità di offrire un potenziale scenografico unico, capace di trasformare qualsiasi scena in un capolavoro per gli occhi. Dalle ville storiche ai pittoreschi villaggi, ogni elemento presente in questa zona, contribuisce a creare un’atmosfera che incanta tutti, registi e pubblico.

Come arrivare al Lago di Como

Raggiungere il Lago di Como è semplice grazie alla sua ottima posizione ed ai collegamenti efficienti che portano in questa meraviglia del nord Italia. Dall’aeroporto di Milano Malpensa, è possibile prendere un treno diretto per la città di Como, con un viaggio che dura circa un’ora. In alternativa, sempre da Milano, più precisamente dalla stazione di Milano Centrale, partono regolarmente treni, regionali e diretti, che raggiungono Como in circa 40 minuti. Se si preferisce viaggiare in auto, il lago è ben collegato attraverso l’autostrada, che permette di raggiungere rapidamente diverse località lungo le sue rive.

Il Lago di Como è molto più di una semplice destinazione turistica. Si tratta, infatti, di una vera e propria icona culturale e cinematografica, che ha lasciato un’impronta indimenticabile nel mondo del cinema. I film girati qui hanno contribuito a immortalare e condividere con il mondo intero la bellezza del lago, rendendolo ancora più famoso e desiderato.

Visitare il Lago di Como potrebbe essere l’occasione giusta per seguire le orme dei personaggi cinematografici più conosciuti nel mondo del cinema e lasciarsi affascinare dalla stessa bellezza che ha catturato l’immaginazione di registi e spettatori di tutto il mondo.

 

 

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Perché visitare Bellano, piccolo gioiello del Lago di Como

Sulla sponda orientale del Lago di Como, c’è uno dei borghi più belli conosciuto come “paese degli artisti”, Bellano. Un paese in provincia di Lecco che conta all’incirca 3.400 abitanti. Il territorio del Comune si estende dalla riva del lago fino alla cima del monte Muggio a 1.799 metri di quota, grazie all’incorporazione del Comune di Vendrogno avvenuta nel 2020.

Bellano, il paese degli artisti

fseo tanto da essere stato da poco inserito nel circuito internazionale dei Comuni Cittaslow dopo aver risposto a più di 70 requisiti richiesti, oltre a far parte dei borghi Bandiera Arancione e dei Comuni Fioriti per via della cura e valorizzazione dell’ambiente.

Il centro storico è caratterizzato da una rete di vie ortogonali, tipiche dei castra romani, ma l’architettura è per lo più medievale data, dalle vie strette (le contrade) che garantiscono fresco d’estate, con la grande chiesa dei Santi Giorgio, Nazaro e Celso, i palazzi patrizi con i portali in pietra, le corti e gli stemmi araldici incisi. Il porto antico è il segno dell’importanza che, nel tempo, ha rivestito il trasporto di persone e merci sul Lago di Como. La passeggiata sul lungolago risulta essere tra le più suggestive del Lario, grazie al panorama che offre sul punto più largo del Lago di Como, da cui si ammirano spettacolari tramonti.

Bellano

Fonte: Getty Images

La bellissima cittadina di Bellano e il suo porto

Nella zona più nuova del paese, Coltogno, si trovano i più recenti servizi, a partire dalla stazione ferroviaria e degli autobus, il modo più comodo per raggiungere il borgo evitando il traffico. Alle spalle del paese, l’entroterra è caratterizzato da numerose frazioni e nuclei antichi più o meno popolati ma ricchi di storia. A Vendrogno di Bellano, per esempio, si trova il Museo del Latte e della storia della Muggiasca, un museo etnografico nato nel 2008 con l’obiettivo di conservare e tramandare reperti e tradizioni legati alla vita e alla cultura materiale della Muggiasca. Non a caso il museo occupa i locali della ex-latteria turnaria, per quasi un secolo adibiti alla trasformazione del latte. L’intento del MUU, perfettamente in linea con la filosofia Cittaslow, è quello di promuovere una visione condivisa e sostenibile del territorio e dello sviluppo. Oltre al latte, altri quattro itinerari conducono i visitatori tra diverse tematiche del bosco, della vita nei campi, del lavoro nella stalla, della casa e dei lavori femminili di una volta, oltre che di alcuni episodi di storia della Muggiasca.

Vendrogno, peraltro, è stata la prima a passare da una tradizione legata all’agricoltura e all’allevamento a una turistica, soprattutto per le sue bellezze naturali. Già tra la fine del XIX secolo e all’inizio della Seconda guerra mondiale era una rinomata stazione climatica citata in molte guide turistiche.

Ogni frazione ha la sua chiesa, tanto che il territorio appare come una vera e propria costellazione di campanili. Tra le più visitate c’è la chiesa dei Santi Rocco e Sebastiano, eretta a protezione dei passanti e contro le pestilenze lungo il Sentiero del Viandante, l’antica via a mezza costa che attraversa l’intera sponda orientale del Lario, uno dei sentieri più belli che si possano percorrere per via del panorama mozzafiato che si gode, che spazia dall’azzurro del lago al verde della Valsassina fino al grigio della Grigna e del lontano, ma riconoscibile, massiccio del Monte Rosa.

Il Sentiero del Viandante

Oggi si chiama Sentiero del Viandante, ma negli anni ha cambiato identità più volte: era la Via Ducale, poi la Via Regia e, infine, la Via Napoleona. Fino al 1992, quando le antiche mulattiere ormai in disuso, grazie alla costruzione di una più comoda strada che collegava la costa orientale del lago, vennero trasformate in questo sentiero tanto amato dagli escursionisti. Appartenente all’insieme dei 12 sentieri “Le Vie del Viandante“, che collegano Milano alla Svizzera, il Sentiero del Viandante è il tragitto che parte da Lecco e giunge fino a Colico. Un cammino di circa 60 chilometri a passo lento tra boschi, panorami mozzafiato sul lago, montagne verdeggianti che si specchiano nella distesa d’acqua insieme alle casette colorate dei borghi adagiati sulle sponde. Tra le numerose tratte che si susseguono nei circa 60 chilometri del Sentiero del viandante, spicca proprio quella tra Dervio e Bellano, la più panoramica, 6 km percorribili in circa 3 ore. Non essendo particolarmente complesso, è adatto anche alla famiglie con bambini dai 13 anni anni in su. Oltre che a piedi, in caso ci si trovi con un gruppo di soli adulti, si può procedere anche in mountain bike.

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Fonte: 123RF

Lungo il Sentiero del Viandante sopra Bellano

L’Orrido di Bellano

Tra le principali attrazioni turistiche di Bellanoe, che attira sempre molti visitatori nella bella stagione, c’è l’Orrido di Bellano, una gola naturale creata 15 milioni di anni fa dall’erosione del torrente Pioverna e del Ghiacciaio dell’Adda che, nel corso dei secoli, hanno modellato la roccia in gigantesche marmitte, anfratti e spelonche, oltre alle cascate che fanno rimbombare l’acqua tra le alte pareti rocciose. Un sistema di passerelle ancorate sulle alte pareti a picco sull’acqua permette di visitare lo stretto canyon profondo fino a 50 metri, regalando un panorama suggestivo e un’emozione unica. All’ingresso del sito si trova la Cà del Diavol, un’antica torre di difesa che, nell’immaginario collettivo, evoca paure e riti satanici per via delle numerose leggende e degli affreschi raffiguranti il diavolo e altre figure mitologiche.

Tutti questi aspetti, uniti al patrimonio naturalistico, storico-artistico, culturale e gastronomico del territorio fanno di Bellano un piccolo gioiello ricco di attrattive turistiche.

Orrido di Bellano

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L’Orrido di Bellano
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Apre una funivia con vista mozzafiato sul Lago di Como

Siete mai saliti a bordo della funivia più ripida d’Italia? Si trova in provincia di Como e offre una vista mozzafiato sul lago e sulle montagne che lo circondano. La funivia Argegno-Pigra è una vera e propria attrazione turistica, ma non solo: si rivela davvero molto utile per chi abita nelle vicinanze e per chi lavora o studia lontano da casa. Purtroppo, da un anno e mezzo è fuori servizio e si attende da tempo la sua riapertura. Che, a quanto pare, finalmente è vicinissima.

Riapre la funivia Argegno-Pigra

L’impianto che collega il borgo di Argegno a quello montano di Pigra, in provincia di Como, è ormai chiuso dall’ottobre 2022. Si parlava di una sua possibile riapertura durante la scorsa estate, ma il momento tanto atteso – sia dai turisti che dai residenti – ha continuato a slittare nel tempo. Finalmente, dovremmo esserci: la data prevista per la ripartenza della funivia è il 15 giugno 2024, sebbene Atm Milano – l’azienda che si occuperà della sua gestione – sta ancora effettuando gli ultimi controlli. Un anno fa, infatti, il Comune aveva avviato l’iter per raccogliere le adesioni riguardanti la riapertura della funivia, considerata un servizio importantissimo per le comunità locali.

La richiesta del Comune ha trovato grande interesse, così Atm si è fatta avanti e ha lavorato duramente per rimettere in sesto l’impianto. Il primo obiettivo è quello di far ripartire la struttura per sole tre volte alla settimana, ma ci si aspetta di poter tornare a lavorare a pieno regime il prima possibile, forse già entro la fine dell’estate. “Riteniamo la riapertura della funivia di Pigra di primaria importanza in quanto, oltre a rappresentare un importante attrattore turistico per la zona, crea opportunità, connessioni e crescita economica. La funivia è, infatti, il ponte che collega il passato al futuro” – ha affermato Giovanni Stefano Galli, presidente dell’Agenzia del Trasporto Pubblico Locale di Como, Lecco e Varese.

La storia della funivia più ripida d’Italia

La funivia Argegno-Pigra è la più ripida d’Italia (ad esclusione del piccolo impianto che permette di raggiungere il Santuario del Sacro Monte di Varallo). Permette infatti di superare un dislivello di oltre 650 metri in appena 4 minuti, offrendo ai passeggeri un panorama mozzafiato: quello del Lago di Como e delle montagne che lo circondano, le Prealpi Comasche. L’impianto prevede l’utilizzo di due cabine da 12 posti, le quali affrontano un percorso dalle pendenze incredibili – si passa dal 71% al 95%. La sua importanza, come abbiamo visto, non è solo turistica.

La funivia consente infatti agli abitanti di Pigra e dintorni di raggiungere in un attimo il borgo di Argegno, da dove si può facilmente prendere il traghetto per Como o per Bellagio. Se un primo progetto venne abbozzato già nel 1913, purtroppo si dovette attendere solamente il 1971 per poter inaugurare l’impianto, che permise di congiungere i paesi irraggiungibili della Val d’Intelvi alla riva del Lago di Como. Il suo funzionamento, tuttavia, trovò un primo ostacolo nel 2010: a causa della mancanza di fondi per effettuare i necessari lavori di manutenzione, la funivia venne chiusa.

Grazie all’interesse dei cittadini, l’impianto riaprì appena un anno dopo. Ma nell’ottobre 2022 qualcosa si è bloccato nuovamente. Stavolta ci è voluto un po’ di più prima di riuscire a trovare la giusta soluzione, tuttavia pare proprio che si sia vicini ad una svolta. Il 15 giugno la funivia dovrebbe ripartire, offrendo ai turisti una possibilità unica per godersi il panorama del Lago di Como.

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Nuova ipotesi sul panorama della Gioconda: potrebbe essere il Lago di Como

Ha suscitato un dibattito senza fine, negli anni, il paesaggio che fa da sfondo alla Gioconda di Leonardo da Vinci. Per alcuni storici dell’arte si trattava di un panorama immaginario e idealizzato, mentre altri hanno ipotizzato legami con specifiche località italiane, quali Bobbio e il ponte Romito di Laterina. Oggi, però, potremmo essere finalmente davanti a una risposta definitiva. La geologa e studiosa del Rinascimento italiano, Ann Pizzorusso, ritiene infatti di essere venuta a capo del mistero di uno dei dipinti più enigmatici e famosi del mondo: si tratterebbe di un ramo del Lago di Como.

Lago di Como e Lecco sullo sfondo della Gioconda

Unendo le sue due competenze, di geologa e studiosa dell’arte rinascimentale, Ann Pizzorusso, che vive tra l’Italia e New York, suggerisce che Leonardo da Vinci avrebbe dipinto sullo sfondo della Monna Lisa diverse caratteristiche riconducibili al Lago di Como, in particolare al ramo lecchese.

Pizzorusso ha accostato il ponte disegnato da Leonardo, la catena montuosa e il lago della Gioconda al ponte Azzone Visconti, uno dei monumenti simbolo di Lecco, costruito tra il 1336 e il 1339 sul fiume Adda con l’obiettivo di migliorare i collegamenti tra la città e il ducato di Milano, alle Alpi sud-occidentali che dominano la zona e al Lago di Garlate, che Leonardo avrebbe visitato 500 anni fa.

Stando a quanto dichiarato dalla studiosa italoamericana intervistata dal quotidiano inglese The Guardian, le somiglianze tra quelle zone e il paesaggio del dipinto sono “innegabili”. Per Pizzorusso solo un esperto in geologia può realizzare che si tratta effettivamente del territorio lecchese. La studiosa ha infatti evidenziato che le rocce di Lecco sono calcaree e che Leonardo da Vinci ha raffigurato le sue proprio in un colore bianco-grigio.

Le precedenti tesi sul panorama della Monna Lisa

In molti si sono nel tempo interrogati non solo su quale fosse la vera identità della Monna Lisa ritratta da Leonardo o sul significato della sua espressione enigmatica, ma anche sul paesaggio raffigurato nel dipinto. Nel 2015 la ricercatrice Carla Glori aveva avanzato le sue tesi per le quali il paese raffigurato sullo sfondo de La Gioconda fosse Bobbio, ipotesi che sarebbero state confermate di recente tramite la scoperta di un gruppo di scienziati che hanno acclarato la presenza di Leoanrdo da Vinci in località Pierfrancesco di Gropparello, vicino a Bobbio, agli inizi del 1500, quando è stato realizzato l’importante dipinto. L’area era inoltre già comprovata come d’interesse geologico per il famoso scienziato.

Nel 2023 un’altra ipotesi si è fatta strada. Stando a quanto rivelato da una ricerca coordinata dallo storico Silvano Vinceti, già autore in passato di altre importanti scoperte sull’opera, quello dipinto alle spalle della Gioconda sarebbe in realtà il ponte Romito di Laterina, in provincia di Arezzo. Proprio in quel periodo, secondo Vinceti, Leonardo si trovava in Val d’Arno, prima al servizio di Cesare Borgia, detto il Valentino, e poi del gonfaloniere della Repubblica di Firenze Pier Soderini.

Ora, però, la tesi di Ann Pizzorusso potrebbe ribaltare quelle precedenti. Concentrarsi sul ponte, per la studiosa, non era sufficiente. “Il ponte ad arco era diffuso in tutta Italia e in Europa e molti erano simili – spiega – È impossibile identificare un luogo esatto solo da un ponte. Tutti parlano del ponte e nessuno parla della geologia”. La studiosa era già nota per aver svolto ricerche sull’autenticità di un altro quadro di da Vinci, “La Vergine delle Rocce”, oltre che per aver scritto numerosi libri in cui legge la storia dell’arte attraversa il filtro delle conoscenze geologiche, come ne “La gemmologia della Divina Commedia”.

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Questa dimora storica italiana apre solo un giorno all’anno: ecco quando

Navigando sul Lago di Como, superato il borgo di Torno, lo sguardo viene rapito dalla imponente sagoma di Villa Pliniana. Se ne sta isolata, adagiata sul pelo dell’acqua e avvolta nel verde, con la sua splendida facciata a quattro ordini di finestre e il magnifico loggiato centrale. Solitamente, si può godere della sua bellezza solo avvicinandosi a bordo di una barca privata o di un taxi boat. La buona notizia, però, è che per un giorno sarà visitabile anche al suo interno. Ecco quando.

Villa Pliniana apre le porte al pubblico per un giorno

Domenica 3 marzo, la Delegazione FAI di Como, in collaborazione con Hotel Sereno, aprirà le porte della magnifica Villa Pliniana. L’itinerario inizierà dal lago, dall’imbarcadero di Torno, potendo così godere di un panorama di rara bellezza. La visita si svolgerà attraverso un percorso a piedi su più livelli e ambienti, inclusi la loggia esterna, le stanze e la fonte pliniana, accompagnati da volontari FAI.

La splendida dimora deve il nome alla fonte vicino alla quale sorge, caratterizzata da un flusso d’acque intermittente e descritta da Plinio il Vecchio nella celebre “Historia Naturalis” e, qualche anno più tardi, dal nipote Plinio il Giovane in una lettera all’amico Licinio Sura. Nel tempo anche altri illustri scienziati, tra cui Leonardo Da Vinci e Benedetto Giovio, studiarono la sorgente.

Costruita alla fine del XVII secolo, per volontà del conte Giovanni Anguissola, governatore di Como, la villa ha attraversato nel corso dei secoli periodi alterni di splendore e abbandono. In breve tempo divenne una delle dimore più famose del Lario e meta obbligata per personaggi illustri. Tra questi Berchet, che le dedicò alcuni versi nei “Frammenti di un poemetto sul lago di Como”, e Percy Shelley, che la descrisse come “lo scenario migliore” (“the finest scenery”), Gioacchino Rossini che proprio qui compose la sua opera “Tancredi”, Napoleone che, secondo la leggenda, avrebbe giocato sul biliardo ancora esistente, Antonio Fogazzaro che vi ambientò il suo romanzo “Malombra”, poi trasformato da Mario Soldati nel film omonimo nel 1942 ambientato proprio qui. E ancora si riportano le visite dei letterati Byron, Foscolo e Stendhal, dei musicisti Liszt e Bellini, degli scienziati Volta, Spallanzani e Ghezzi, dei monarchi Giuseppe II d’Austria e Margherita di Savoia.

Villa Pliniana, dallo splendore all’abbandono, alla rinascita

Poche sono le notizie sulla realizzazione di Villa Pliniana. Quello che si sa è che i lavori di costruzione durarono tre anni e furono sospesi nel 1577. Nel 1578 il conte Anguissola, prima di morire, costrinse Giulio Anguissola, suo unico erede, a completarne la realizzazione, seguendo le indicazioni di Antonio Piotti, considerato il progettista della villa, anche se studi recenti hanno dimostrato che Pellegrino Tibaldi aveva dato un primo e sostanziale contributo.

Villa Pliniana sorge lungo un’insenatura al confine orientale del borgo di Torno. A partire dalla seconda metà del Settecento, quando sono iniziati a diffondersi nuovi generi letterari e iconografici come le guide turistiche e le stampe di vedute paesaggistiche, divenne uno dei luoghi più descritti, rappresentati e visitati del Lago di Como, come pure una delle mete preferite della giovane aristocrazia europea durante i viaggi d’istruzione, diventati storicamente noti come Grand Tour.

Agli inizi del Novecento, quando la navigazione fluviale venne via via sostituita dai moderni mezzi di trasporto come il treno e successivamente l’automobile, Villa Pliniana appariva sempre più un luogo isolato e difficile da raggiungere. Diventò così un luogo misterioso e pittoresco, finendo per venire progressivamente abbandonata.

Fino a che, nel XXI secolo l’interesse, per Villa Pliniana è tornato a crescere, per effetto di un nuovo impulso del turismo sul Lario, grazie all’attività di operatori locali e al contributo di illustri testimonial. Dopo un primo intervento di consolidamento della struttura, effettuato negli anni Novanta, gli attuali proprietari hanno avviato e completato un progetto di conservazione e ristrutturazione che ha coniugato la conservazione della struttura originaria con un approccio architettonico moderno.

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Gita in battello sul Lago di Como, tra borghi e natura

Se le coste italiane vantano dei panorami da fare invidia a tutto il resto del mondo, nel profondo nord ci sono laghi meravigliosi dove fare una gita fuori porta, per scoprire i tanti piccoli borghi che vi sono affacciati o per prendere un po’ di sole sulle loro rive, quando le belle giornate d’estate lo permettono. Il Lago di Como è uno dei più suggestivi d’Italia, ricco com’è di paesaggi naturali e di paesini colorati che si specchiano sulle sue acque. E per ammirarne la bellezza da un punto di vista diverso, possiamo regalarci una gita in battello. È il modo migliore non solo per apprezzare i meravigliosi panorami lacustri, ma anche per muoversi agevolmente da una sponda all’altra, senza bisogno dell’auto. Ecco i tour assolutamente da non perdere.

Gita in battello sul Lago di Como

Spostarsi in battello sul Lago di Como è senza dubbio un’esperienza da vivere: il servizio di navigazione è davvero completo, soprattutto dalla primavera all’autunno, quando migliaia di turisti si riversano sulle sponde lacustri e non vedono l’ora di imbarcarsi per godere di bellissimi paesaggi da cartolina. C’è poi sempre la possibilità di noleggiare un’imbarcazione privata, se vogliamo andare al di fuori delle normali rotte quotidiane, ma veramente non ce n’è un gran bisogno, visti i numerosi collegamenti che toccano la maggior parte delle località più affascinanti situate lungo le rive del lago.

Sfruttando il servizio di navigazione attivo giornalmente sul Lago di Como, possiamo infatti arrivare pressoché ovunque: è la scelta ideale per chi vuole andare alla scoperta delle belle città affacciate sull’acqua e dei pittoreschi borghi dove l’atmosfera è davvero autentica e il tempo sembra essersi fermato. Le possibilità sono diverse, in base al giro che vogliamo fare. Possiamo acquistare il singolo biglietto e regalarci una mini crociera lacustre, scendendo solo una volta arrivati a destinazione, oppure programmare tante tappe intermedie per poterci immergere tra le viuzze dei paesini.

In quest’ultimo caso occorrerà acquistare tutti i biglietti necessari per non rimanere a terra, oppure usufruire degli speciali ticket che ci permettono di partecipare ai tour organizzati dalla compagnia di navigazione. Insomma, le soluzioni sono davvero tantissime, non resta che scegliere quella che più si adatta alle nostre esigenze e finalmente partire alla scoperta di luoghi meravigliosi, salpando in battello sulle acque turchesi del Lago di Como. Scopriamo alcuni itinerari tutti da vivere, per chi non vuole perdersi neanche una meraviglia di questo posto magico.

Il tour del bacino di Como

Como

Fonte: Lago di Como

Vista sulla città di Como, adagiata sul ramo occidentale del lago

Como è una delle principali città adagiate lungo le sponde del lago: si trova sulla punta meridionale del braccio lacustre che da essa prende il nome, ed è il punto di partenza ideale per fare un bel giro tra i piccoli borghi nei dintorni. Naturalmente non prima di aver passeggiato sul lungolago e aver ammirato qualche bellezza della città, come ad esempio il suggestivo Tempio Voltiano, che ospita un museo dedicato alla memoria dell’illustre fisico Alessandro Volta. È proprio qui vicino che si trova il molo, da cui possiamo imbarcarci in direzione Cernobbio. Questo grazioso borgo ospita ville nobiliari e piccole chiese, ma quello che merita assolutamente una visita è il Giardino della Valle, rigoglioso orto botanico.

La seconda tappa è Moltrasio, piccolo paesino incastonato sotto le montagne ricche di lussureggiante vegetazione. Per gli amanti della natura, non c’è occasione migliore per fare un po’ di trekking e godere del panorama incantevole sul lago. Poi ripartiamo ancora una volta, per l’ultima fermata: attraversiamo il lago e approdiamo a Torno, piccolo borgo Bandiera Arancione dove fermarsi a mangiare qualcosa e a visitare le antiche testimonianze preistoriche come i celebri massi erratici, per fare un tuffo nel passato. Da qui, tornare verso Como è veramente un attimo: la gita in battello ci avrà regalato grandi emozioni.

Il tour dei borghi lacustri

Per ammirare il vero incanto del Lago di Como, tuttavia, dobbiamo spostarci un po’ più a nord, là dove il ramo comense incontra quello lecchese. Qui ci sono delle splendide perle, borghi pittoreschi tra le cui viuzze perdersi per ore. Ottimo punto di partenza è Varenna, il borgo degli innamorati: il suo profilo che si riflette sulle acque azzurre è una cartolina tra le più belle mai viste in Italia. Prima di salire sul battello, non possiamo proprio perderci una camminata nel verde del giardino pubblico di Villa Cipressi (che oggi accoglie un albergo), il luogo ideale dove far sbocciare l’amore.

Varenna

Fonte: Lago di Como

Varenna, il bellissimo borgo degli innamorati

Il tour dei borghi lacustri è un continuo rimbalzare da una sponda all’altra, per poter scoprire i suoi gioielli più affascinanti. La prima tappa è Menaggio, con la sua splendida Chiesa di Santo Stefano a due passi dal lago e i resti di un antico castello che oggi purtroppo non c’è più. Dopo aver passeggiato nel centro storico, possiamo imbarcarci di nuovo in direzione Bellagio. È questo il momento clou del nostro viaggio: il borgo è uno dei più suggestivi di tutta la regione, meta turistica di migliaia di visitatori ogni anno. Da non perdere assolutamente un tour delle sue ville nobiliari e dei bellissimi parchi aperti al pubblico, come quello di Villa Melzi o di Villa Serbelloni. Dopo aver comprato qualche souvenir, proseguiamo la gita in battello.

Ci sono altri piccoli paesini dove possiamo fare una sosta, come Cadenabbia: molto meno conosciuto, conserva per questo il suo fascino originario, e non è difficile poter camminare in tutta tranquillità senza trovarsi in mezzo alla folla di turisti. Le sue atmosfere sono intrise di arte e cultura: di qui sono passati moltissimi grandi personaggi storici, come la scrittrice Mary Shelley, il compositore Giuseppe Verdi e vari regnanti – inclusa la Regina Vittoria d’Inghilterra. Di nuovo a bordo del battello, questa volta ci fermiamo a Tremezzo: tappa obbligatoria è Villa Carlotta, che custodisce un prezioso tesoro di opere d’arte al suo interno e un’altrettanto preziosa collezione di piante e fiori nei suoi giardini.

Tremezzo

Fonte: Lago di Como

Il borgo di Tremezzo, uno dei più belli sul Lago di Como

L’ultima fermata è quella che ci conduce a Lenno, piccola frazione del comune di Tremezzina. Oltre a vantare uno dei panorami più suggestivi sul lago di Como, ospita molte splendide ville nobiliari. Una delle più famose è Villa del Balbianello, curata dal FAI (Fondo Ambiente Italiano): si tratta di un edificio storico risalente alla fine del’700, e in tempi più recenti usata come location per numerosi film – tra cui un capitolo della saga di Star Wars e quello della saga di James Bond, intitolato Casino Royale. È possibile visitare sia la villa che il suo parco durante la stagione primaverile ed estiva, oltre che in alcuni giorni invernali.

La mini crociera sul Lago di Como

Una valida alternativa al tour che abbiamo appena descritto è la mini crociera sul Lago di Como. Si parte proprio dalla città di Como, e si percorre tutto il ramo occidentale sino ad arrivare a Bellagio, per poi ripartire in direzione Colico, una cittadina situata sulle sponde dell’Alto Lario. Naturalmente, durante il viaggio possiamo fare qualche tappa per scoprire i borghi più belli affacciati sul lago. Come ad esempio Dervio, che ha diverse spiaggette molto affascinanti e persino un acquapark sul lago. O ancora il paese di Piona, dove si può ammirare una meravigliosa abbazia, le cui origini affondano indietro nel tempo.

Il tour del bacino di Lecco

Lecco

Fonte: Lago di Como

La città di Lecco, sul ramo orientale del Lago di Como

Infine, ecco il tour del ramo orientale del Lago di Como, quello divenuto celebre per la romantica descrizione fatta da Alessandro Manzoni nel suo capolavoro I Promessi Sposi. Si parte ovviamente dalla città di Lecco: anche qui, come a Como, c’è un bellissimo lungolago cinto dal verde, dove passeggiare in attesa del battello. Se abbiamo tempo, possiamo anche fare una visita a Palazzo delle Paure, un edificio in stile eclettico neomedievale che ospita una galleria d’arte contemporanea. Saliti a bordo del battello, la prima tappa è Valmadrera: nel borgo possiamo fare un giro presso Villa Gavazzi, grande complesso architettonico che accoglie una ex filanda, antiche fabbriche, la cappella di San Gaetano e meravigliosi giardini.

Salendo verso nord, incontriamo poi il paese di Abbadia Lariana. Oltre ad una passeggiata nel centro storico, gli amanti del trekking possono approfittarne per esplorare i Piani Resinelli, un incantevole altopiano ai piedi della Grignetta, e magari fare tappa alla Cascata Cenghen, con il suo salto di ben 50 metri. L’ultima fermata è Mandello del Lario, un altro borgo ricco di sorprese. Possiamo vedere il Santuario della Beata Vergine del Fiume, capolavoro barocco che custodisce preziose opere d’arte e affreschi meravigliosi. Mentre i più avventurosi possono osare un’escursione all’interno della grotta Ferrera, un’ampia cavità che si apre su una mulattiera, consentendo un facile accesso. Particolarmente affascinante è il ruscello che la percorre per un breve tratto, dando alla caverna un’atmosfera ancora più magica.

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La passeggiata poetica sul lago di Como che ti farà innamorare

Immagina luoghi incontaminati, dove la natura regna sovrana e il tempo sembra essersi fermato. Sono i posti meno frequentati, quelli che non trovi sulle guide turistiche, ma che riservano un fascino indescrivibile, dove un viaggio diventa un’avventura romantica, un’esperienza unica da condividere con la persona che ami, lontano dal caos della vita quotidiana.

Nei pressi di Monza esiste un antico sentiero, carico di storia che offre uno degli scenari più imperdibili della Lombardia. Oggi vi accompagneremo alla scoperta della Via della Poesia, nel suggestivo Borgo di Brienno, posizionato sulle romantiche rive del Lago di Como. Qui arte e natura si fondono, creando un’esperienza indimenticabile, un viaggio all’insegna della bellezza che risveglia l’anima e fa vibrare il cuore.

La via della poesia: alla scoperta dei luoghi che hanno incantato il cuore dei poeti

Indossa le scarpe da trekking e preparati a intraprendere un percorso unico nel suo genere, un’avventura affascinante che ti condurrà attraverso i suggestivi paesaggi del Lago di Como.

Ma non è solo la vista a rendere questo sentiero speciale. Lungo il percorso, infatti, camminerai sulle orme di importanti poeti e scrittori, da Alda Merini a Plinio il Vecchio e Ugo Foscolo, le cui parole hanno lasciato un segno indelebile in queste terre. Ogni passo sarà un verso, ogni panorama un capitolo di un libro che non vedrai l’ora di leggere.

Diviso in 16 tappe, l’itinerario inizia dal Valico di Roggiana, nel comune di Maslianico, per poi estendersi fino a Brunate, attraversando le affascinanti località di Cernobbio e Como. Lungo il cammino, sarai accompagnato dalle storie coinvolgenti di 16 personaggi di fama internazionale che hanno vissuto e narrato queste terre suggestive.

Una caratteristica unica che aggiunge ulteriore fascino a questa esperienza sono le 12 casette dei libri, sparse lungo il percorso, dove è possibile scambiarsi gratuitamente testi letterari. Un’opportunità imperdibile per gli amanti della lettura, che potranno trovare nuovi titoli da gustare durante la camminata o semplicemente rilassarsi in un angolo tranquillo con una buona lettura.

È un suggestivo tour panoramico che si snoda tra i 198 metri del lago e i 715 metri di Brunate, un affascinante villaggio noto per le sue splendide ville in stile Liberty. Completare il percorso richiede circa 6 ore, ma non scoraggiarti. Grazie all’antica funicolare potrai raggiungere Brunate da Como senza fatica, ammirando lungo il tragitto panorami spettacolari del lago e delle montagne circostanti.

Lungo il percorso, ti sorprenderanno le poesie incise nelle pietre, che rendono questo sentiero ancora più romantico. Dalla sfumatura profonda del blu del lago alla ricchezza vibrante delle colline, la Via della Poesia è un vero e proprio viaggio attraverso colori e suoni di una terra ricca di storia e bellezza.

Uno sguardo su Brunate, il “balcone sulle Alpi”

Brunate, conosciuta anche come il “Balcone delle Alpi“, è un luogo incantevole che merita assolutamente di essere vistato. Un borgo affasciante che offre una vista panoramica mozzafiato sul suggestivo Lago di Como e sulle maestose Alpi circostanti. Per raggiungerlo, ti consigliamo di prendere la funicolare da Como, un viaggio durante il quale è possibile ammirare viste spettacolari sul lago e sulla città sottostante.

Una volta arrivato, potrai camminare tra le strade acciottolate del paese, ammirare le imponenti dimore storiche o semplicemente fare una rilassante passeggiata lungo i sentieri che conducono a punti panoramici ancora più elevati.

Anche il suo patrimonio storico è altrettanto affascinante. Le maestose ville in stile Liberty, gli edifici e le chiese antiche conferiscono un fascino unico a questo paese. Tra i principali luoghi di interesse, spicca la Chiesa di Sant’Andrea, un edificio romanico risalente al XII secolo, e il Faro Voltiano, una maestosa torre alta 29 metri costruita in onore di Alessandro Volta. Arrivato in cima al faro, potrai ammirare una meravigliosa vista a 360 gradi sulle magnifiche montagne circostanti e sul lago.

I panorami incantevoli del Lago di Como nascondono un tesoro naturale e culturale che ti rapirà dal primo istante. La ricchezza storica di questa regione continua ad affascinare e ispirare visitatori provenienti da tutto il mondo. Scegliere il Lago di Como come meta del tuo prossimo viaggio ti farà vivere un’esperienza indimenticabile.

Il Faro Voltiano a Brunate

Fonte: iStock

Il Faro Voltiano di Brunate sul Lago di Como
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Tra poco si potrà soggiornare a Villa Oleandra – “Clooney” a Laglio

Dicono che l’innamoramento per il Lago di Como per George Clooney sia agli sgoccioli. Si vocifera che ultimamente preferisca rifugiarsi nella sua tenuta nell’entroterra della Costa Azzurra – Domaine du Canadel a Brignoles – con la famiglia e gli amici di sempre, Brad Pitt in primis, che possiede anch’egli una meravigliosa proprietà in zona, Château Miraval, e da poco anche uno studio di registrazione immerso tra i vigneti.

Villa Oleandra in affitto

Dicono anche che George affitterà la splendida Villa Oleandra, la sua famosa proprietà affacciata sul lago che possiede ormai da vent’anni e che chiunque potrà quindi trascorrere una vacanza a casa Clooney. Non tutto l’anno, però. La villa dovrà essere libera per quando la famiglia deciderà di tornare in Italia a trascorrere le vacanze.

Location per eventi e matrimoni

Tuttavia, se qualcuno volesse sceglierla come location per un matrimonio o un evento privato la villa potrebbe essere affittata anche solo per un giorno. Ad alimentare queste voci già da qualche tempo ci sarebbe stata la visita a Villa Oleandra del noto wedding planner Enzo Miccio la scorsa primavera. Un tour al quale si sarebbe aggiunto quello di altri organizzatori di matrimoni vip e di stranieri facoltosi, pronti a sborsare anche 30mila euro al giorno per affittare una location da sogno come casa Clooney.

Villa Oleandra apre i battenti per il compleanno di George Clooney

Fonte: Wikimedia | Ph. Hamster28

Villa Oleandra a Laglio

La villa affacciata sul lago oltre a offrire ampi spazi e tutti i comfort di lusso possibili e immaginabili, assicura agli ospiti la massima privacy. Da terra come dal lago, è quasi impossibile scorgere chi c’è dentro.

Del resto, non sarebbe la prima volta che Villa Oleandra ospita cerimonie nuziali. la coppia George e Amal l’hanno offerta ad amici in passato. Tra questi ci sono stati Emily Blunt (“Il diavolo veste Prada”) e John Krasinski e, proprio la scorsa estate, Laglio aveva fatto da cornice alla luna di miele di Ben Affleck e Jennifer Lopez, ospiti dei Clooney.

Il buen retiro dei Clooney

La famiglia Clooney ci è stata proprio di recente, con tanti amici, tra cui l’attore Bill Murray, quello di “Ghostbusters”. Per George è stato sempre il tanto sognato buen retiro e la casa-vacanza dove invitare tanti amici. Ci ha trascorso molto tempo anche Elisabetta Canalis, ai tempi della loro love story.

L’attore ha acquistato la villa Liberty settecentesca nel 2002. Pare, infatti, che proprio in quell’anno, l’attore, mentre era a bordo della moto, rimase in panne a pochi passi dai cancelli di Villa Oleandra e ne rimase folgorato.

La acquistò dagli eredi di John Heinz, l’imprenditore miliardario che ha fondato l’omonimo marchio di salse conosciuto in tutto il mondo per la bellezza di dieci milioni di dollari. Ora che Villa Oleandra appartiene a una star di Hollywood e che sono stati fatti diversi lavori di ristrutturazione (con l’annessione della vicina Villa Margherita) l’attuale valore è stimato dieci volte tanto la cifra investita inizialmente dall’attore.

L’investimento è stato quindi azzeccato e se George decidesse davvero di affittare Villa Oleandra come location per gente abbiente sarebbe anche una continua fonte di reddito.

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È italiano ed è uno dei migliori hotel del mondo

L’autorevole rivista americana Travel + Leisure premia, ogni anno, i migliori hotel, isole, città, compagnie di crociera e aeree, e Spa del mondo, basandosi sui risultati ottenuti da un sondaggio rivolto ai propri lettori, che giudicano strutture ricettive, destinazioni, tour operators e molto altro.

In particolare, gli hotel sono valutati secondo caratteristiche che comprendono: camere e facilities, location, servizio e ristorazione.

Quest’anno, a scalare le classifiche del noto magazine e a essere inserita nel ranking di ben tre categorie (tra i 100 Favorite Hotels in the World for 2023, tra i 10 Favorite Resorts in Italy of 2023 e tra i 15 Favorite Resorts in Europe of 2023) è Villa d’Este, icona di storia, bellezza ed eleganza sul Lago di Como.

Le parole di soddisfazione per l’ambito riconoscimento

L’ambito riconoscimento da parte di Travel + Leisure è stato accolto a Villa d’Este con orgoglio e soddisfazione.

Questo riconoscimento arriva in una fase quanto mai importante della storia di Villa d’Este. Un’ulteriore conferma del prestigio del nostro Hotel e del Brand a livello internazionale, ma anche della destinazione, che vede in classifica numerose strutture del Lago” ha affermato Davide Bertilaccio, Amministratore Delegato Villa d’Este Hotels “In questo momento storico dopo la pandemia in cui tutti nel settore dell’ospitalità stiamo riscontrando difficoltà nel rispondere alla pressione della domanda, sono felice che arrivi questo riconoscimento internazionale per il team che ogni giorno si impegna a dare un servizio di qualità, a regalare emozioni uniche e autentiche e che l’Italia rimanga tra le mete più ambite“.

Villa d’Este, icona di bellezza a Cernobbio

Premiata dai “Travel + Leisure’s World best Awards 2023“, Villa D’Este (che nel 2022 ha festeggiato la sua 150esima stagione) è l’esclusivo hotel 5 stelle lusso nel favoloso scenario di Cernobbio, rinomata località turistica di livello internazionale.

Fa parte di parte di Villa d’Este Hotels, punto di riferimento nell’hôtellerie di lusso internazionale e membro di The Leading Hotels of the World. Il Gruppo, inoltre, comprende il 5 stelle “Villa La Massa”, sulle rive dell’Arno, e i due 4 stelle “Palace Hotel” e “Hotel Barchetta Excelsior”, nel centro di Como e affacciati sul lago.

Villa D’Este, tra le più folgoranti espressioni di architettura della metà del Cinquecento, trasformata in hotel nel 1873 e immersa in un favoloso parco di 10 ettari, è un autentico simbolo di lusso senza tempo e di eterna eleganza.

Dispone di 152 camere e suite suddivise tra l’Edificio del Cardinale e il Padiglione della Regina e 4 ville private (di recente è stata acquisita anche Villa Belinzaghi, che sarà oggetto di un completo restauro), e offre tre ristoranti: l’elegante “Veranda” con una cucina classica-contemporanea dalla forte influenza italiana ma con uno sguardo all’internazionalità, il “Grill” per cene più informali dove i protagonisti indiscussi sono le carni alla griglia e i grandi classici di pesce, e il “Ristorante Platano”, che propone un raffinato percorso enogastronomico per un’esperienza esclusiva e di eccellenza culinaria con vini prestigiosi.

Inoltre, il “Bar Canova” è la location ideale per sorseggiare i migliori cocktails accompagnati da deliziosi snack mentre, durante i mesi estivi, il “Sundeck”, adiacente alla piscina galleggiante, è perfetto per gustare un pranzo leggero con uno dei cocktail della rinnovata carta.

Villa D’Este vanta anche il Beauty Center e lo Sporting Club con piscina coperta riscaldata, palestra, sauna, bagno turco, campo squash, golf elettronico, putting green, percorso vita e 8 campi da tennis.