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Lombardia tra le mete preferite in Europa. Intervista a Barbara Mazzali

La Lombardia è tra le mete preferite d’Europa. Prima Regione d’Italia per lo shopping tourism, è Milano, sì, ma non solo. Lago di Como, ma non solo. Ci sono, infatti, tantissimi itinerari fuori rotta da percorrere, borghi poco noti da esplorare e anche diversi laghi minori che meritano un viaggio. Ne abbiamo parlato con Barbara Mazzali, Assessore al Turismo, Marketing territoriale e Moda della Regione Lombardia

Quale strategia sta applicando Regione Lombardia per la promozione turistica e in quali aree si sta concentrando?

Autenticità, stagionalità e bellezza diffusa. Se dovessi sintetizzare in tre parole la nostra nuova visione del turismo in Lombardia, sceglierei proprio queste. Stiamo cambiando prospettiva: oggi vogliamo raccontare una Lombardia che va oltre i soliti itinerari, una terra sorprendente fatta di cammini, ciclovie, sport d’acqua, piccoli borghi e campeggi glamour. Vogliamo parlare a chi cerca esperienze, benessere, qualità della vita. Il nostro lavoro punta molto sulla destagionalizzazione: portare turisti durante tutto l’anno, distribuendo i flussi e valorizzando anche le aree interne, quelle spesso fuori dai radar ma ricchissime di fascino.

È in quest’ottica che abbiamo lanciato il bando ‘Lombardia Style’ – Progetti di promozione unitaria per l’attrattività territoriale: 2,3 milioni di euro per sostenere alleanze tra Comuni e creare calendari condivisi di eventi. Una Lombardia che si racconta in modo corale, che punta a generare nuovi flussi e sostenere le economie locali. E lo fa anche pensando al turista esigente, con proposte d’eccellenza come il glamping e le mobile homes: il lusso che abbraccia la natura.

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Fonte: @Varese Turismo

Escursionisti in visita al borgo dipinto di Arcumeggia in provincia di Varese

Cosa si intende esattamente per ‘Lombardia Style’?

È il nostro marchio di fabbrica, il segno distintivo che abbiamo scelto per presentare al mondo il meglio della Lombardia. ‘Lombardia Style’ è molto più di un logo: è un concetto, una visione. Nasce dall’equilibrio tutto lombardo tra creatività e rigore, tra bellezza e capacità produttiva. È lo stile che accomuna i nostri designer, i nostri chef, le aziende manifatturiere, le botteghe e gli atelier. Con ‘Lombardia Style’ vogliamo dare un’identità forte e coerente a tutto ciò che rende unica questa Regione: cultura, moda, design, paesaggi, enogastronomia. È il nostro modo di raccontare che qui si vive bene, si crea, si innova, si sogna. Non siamo solo una destinazione da visitare: siamo un’esperienza da vivere tutto l’anno.

Il cineturismo è un fenomeno in crescita. Come lo sta sostenendo la Regione?

Il cinema è una chiave meravigliosa per raccontare i territori. E la Lombardia, con la sua varietà straordinaria di scenari – laghi, città d’arte, montagne, borghi – è sempre più protagonista sullo schermo. Da Visconti a Hitchcock, da George Lucas a Pollack: qui sono state girate più di mille pellicole. Basti pensare a Ocean’s Twelve sul Lago di Como, Quantum of Solace sul Garda o Cento Chiodi sul Po. Senza dimenticare i videoclip musicali e le produzioni moda, come la recente scelta di Chanel che ha lanciato la sua collezione di alta gioielleria ispirata al profumo N°5 proprio sul Lago di Garda. Stiamo sostenendo produzioni, come quella tra la società Univela di Tremosine e Circus, che porteranno nuove opere creative ambientate nei nostri paesaggi. È una vera ‘carriera cinematografica’ per la Lombardia, che oggi non è solo sfondo, ma protagonista glamour e affascinante, capace di far sognare.

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Fonte: Ufficio stampa

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Turismo locale vs visitatori internazionali: come state lavorando su questi due fronti?

Il 2024 è stato un anno straordinario: oltre 53 milioni di pernottamenti, di cui il 67% da stranieri. Una crescita del 10% che ci conferma tra le mete preferite in Europa. Noi lavoriamo con attenzione su entrambi i fronti, costruendo un turismo sostenibile, intelligente, di qualità. Un turismo che arricchisce, davvero, le comunità locali. Il dato più interessante? Un aumento del 44% nelle transazioni tax free, grazie all’abbassamento della soglia d’acquisto per i turisti extraeuropei introdotta dal governo Meloni. Risultato: la Lombardia è oggi la prima Regione italiana per lo shopping tourism. E questo è solo uno dei segnali di quanto il turismo stia diventando una leva economica strategica per tutto il territorio.

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Fonte: 123RF

Le vetrine di lusso della Galleria Vittorio Emanuele a Milano

Come si sta preparando la Lombardia alle Olimpiadi Invernali Milano-Cortina 2026?

Le Olimpiadi non saranno solo un grande evento sportivo: saranno un vero e proprio cambio di passo per il nostro territorio. L’impatto previsto parla chiaro: +15% a +60% di flussi turistici dopo i Giochi. Ci stiamo preparando con investimenti strutturali importanti – oltre 434 milioni di euro tra strade, ferrovie e impianti sportivi – ma anche con progetti che parlano al cuore, come ‘Cuori Olimpici’.

È un viaggio simbolico e fisico attraverso le 12 province lombarde, con eventi e installazioni che coinvolgono le comunità e raccontano l’identità profonda della nostra terra. Saranno 3.500 atleti da 93 Paesi, 1,3 miliardi di spettatori. Milano sarà la porta d’ingresso, la Valtellina il cuore pulsante delle competizioni. Ma tutta la Lombardia sarà protagonista, mostrando il suo volto più autentico e innovativo, fatto di moda, design, natura e accoglienza.

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Fonte: Ufficio stampa

La Valtellina è pronta per le Olimpiadi (Valfurva, Colle delle Pale Rosse)

Ci sono novità turistiche in vista per i prossimi mesi?

Assolutamente sì! Stiamo lavorando a tantissimi eventi che anticipano le Olimpiadi, nell’ambito di ‘Cuori Olimpici’. Poi c’è un altro progetto affascinante e carico di spiritualità: gli itinerari delle 69 chiese giubilari lombarde. A fine settembre ospiteremo a Bellano il Festival nazionale dei Borghi più belli d’Italia, un’occasione straordinaria per mettere sotto i riflettori le nostre perle nascoste. Tutto l’anno i nostri territori offrono la vivacità di sagre, festival dedicati a musica, enogastronomia, artigianato, mostre e iniziative culturali: ciascuno è un viaggio nel cuore pulsante delle nostre tradizioni, tra storie di famiglia, mani sapienti e prodotti che parlano di territori. Eventi che uniscono cultura, turismo e identità. In una parola? Emozione.

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Fonte: Ufficio stampa

Barbara Mazzali, Assessore al Turismo, Marketing territoriale e Moda di Regione Lombardia
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I treni dei laghi, viaggio alla scoperta di paesaggi unici in Italia

Una giornata tra natura, cultura e meraviglia può iniziare da una semplice stazione ferroviaria. In Lombardia, Trenord invita a riscoprire il fascino dei laghi italiani con un ventaglio di itinerari che uniscono treno e battello, aprendo le porte a un turismo sostenibile e suggestivo.

Dal Lago di Como al Garda, dal Maggiore all’Iseo, ogni proposta è pensata per immergersi con lentezza nei paesaggi d’acqua, tra borghi affacciati sul blu, ville storiche e natura incontaminata.

Varenna e il Castello di Vezio: un viaggio nel tempo

Adagiata sulla sponda orientale del Lago di Como, Varenna si rivela come un piccolo gioiello medievale.

Raggiungibile in treno da tutta la Lombardia, questa tappa è il punto di partenza per scoprire una delle fortezze più panoramiche del territorio: il Castello di Vezio. Arroccato sopra il borgo, racconta mille anni di storia e dona viste spettacolari sul lago e sui monti tutt’intorno.

L’offerta di Trenord consente di abbinare il viaggio in treno all’ingresso al castello, con la possibilità di spostarsi liberamente in battello tra Varenna e Lenno. Una navigazione lenta che tocca alcune tra le località più amate del Lario, da Bellagio, con i giardini terrazzati, a Lenno, dove la celebre Villa del Balbianello incanta grazie alla sua posizione scenografica.

Gardone Riviera: tra poesia e botanica

Sulla riva bresciana del Lago di Garda ecco Gardone Riviera, cittadina che conserva intatto lo spirito di inizio Novecento, tra atmosfere dannunziane e visioni esotiche. Qui, la proposta “Treno + Vittoriale e Parco Heller” permette di scoprire due luoghi simbolo della cultura italiana.

Il Vittoriale degli Italiani, ultima dimora del poeta Gabriele d’Annunzio, è un complesso monumentale che racchiude architetture, giardini, un teatro all’aperto e persino una nave incastonata tra i cipressi. A pochi passi, il Giardino Botanico Heller accoglie arte contemporanea e piante da tutto il mondo, in un percorso che sorprende passo dopo passo.

Lago di Lecco: tra borghi autentici e natura selvaggia

Mandello del Lario sul lago

Fonte: iStock

Il pittoresco centro storico e porto di Mandello del Lario

Il ramo lecchese del Lago di Como è quello che conserva il volto più autentico del territorio: tra rocce scoscese e piccoli paesi affacciati sull’acqua, si estende il Primo Bacino di Lecco, meta di una delle gite più affascinanti di Trenord.

Dopo aver raggiunto Lecco in treno, è possibile salire a bordo dei battelli che collegano località come Abbadia Lariana, Mandello del Lario e Onno. Un itinerario perfetto per chi cerca la quiete, lontano dalle rotte più battute, dove ogni scorcio regala suggestioni inedite e i borghi raccontano storie di lago e montagna.

Bellagio e le ville sull’acqua

Bellagio, la “perla del Lago di Como”, è una delle mete più fotografate d’Italia. Ma arrivarci in battello dopo aver percorso il lago da Como regala un’emozione diversa. La proposta “Treno + Bellagio Tour” consente di vivere una giornata interamente dedicata alla scoperta di questo borgo elegante e dei suoi dintorni.

Il tragitto via lago, costellato di dimore storiche come Villa Carlotta e Villa d’Este, introduce a un mondo sospeso nel tempo, dove i giardini profumano di storia. La possibilità di proseguire fino a Varenna per rientrare in treno offre un percorso circolare di grande fascino.

Lago Maggiore: tra Laveno, Stresa e le Isole Borromee

Chi preferisce il versante settentrionale della Lombardia può optare per le proposte verso il Lago Maggiore. Da Laveno si parte in battello verso la sponda piemontese, costellata di giardini e residenze nobiliari. La tappa a Villa Taranto, celebre per l’orto botanico, è tra le più apprezzate.

Ancora più suggestiva è l’offerta che parte da Stresa e conduce alla scoperta delle Isole Borromee: Isola Bella, con il maestoso Palazzo Borromeo; Isola Madre, paradiso botanico; e l’Isola dei Pescatori.

Sirmione e il Garda: relax e archeologia

Tra le mete più celebri del Lago di Garda, Sirmione spicca per la bellezza senza tempo. La proposta Trenord prevede il viaggio in treno fino a Desenzano o Peschiera, da dove si prosegue in battello verso la penisola di Sirmione. Un percorso che attraversa acque turchesi e si conclude tra le mura del Castello Scaligero e le vestigia romane delle Grotte di Catullo.

Chi desidera esplorare ancora può optare per la Garda Experience, che consente di navigare tra le località più affascinanti del basso lago: da Lazise a Salò, tra scorci naturali e patrimoni storici.

Monte Isola: il cuore verde del Lago d’Iseo

Panorama di Monte Isola

Fonte: Istock

Tutta la bellezza di Monte Isola

Di vera suggestione anche la proposta che porta a Monte Isola.

Partendo in treno da tutta la regione si raggiunge il Lago d’Iseo, dove i battelli arrivano sull’isola abitata più grande d’Europa.

Qui, tra sentieri, borghi di pescatori e specialità gastronomiche, si può vivere una giornata a contatto con una natura autentica e silenziosa, lontana dai circuiti più turistici.

Il Viandante via Lago: un giorno tra sentieri e battelli

Per chi ama alternare la lentezza dell’acqua al passo dei sentieri, l’itinerario “Il Viandante via Lago – 1 giorno” è la scelta ideale. Questa proposta firmata Trenord permette di raggiungere Lecco in treno e muoversi lungo il tratto orientale del Lago di Como, tra treni e battelli, fino a Colico.

Il Sentiero del Viandante, antico tracciato di origine medievale, accompagna i visitatori lungo borghi silenziosi e scorci sospesi tra acqua e montagna. Lungo il cammino, si incontrano località come Abbadia Lariana, Varenna, Piona e Bellano, ciascuna con la sua identità e le atmosfere da apprezzare senza fretta.

Il biglietto unico consente di spostarsi tra battelli e stazioni ferroviarie, con la massima flessibilità per personalizzare la giornata secondo i propri ritmi.

Il Viandante via Lago: l’esperienza completa in due giorni

Per chi desidera prendersi più tempo e vivere il Lago di Como in tutta la sua varietà, Trenord propone anche una versione estesa del viaggio: “Il Viandante via Lago – 2 giorni”. Un pacchetto pensato per conoscere a fondo la sponda orientale del lago, alternando tratti in battello, escursioni a piedi e soste nei borghi.

L’itinerario in due giorni consente di dedicare tempo non solo alla camminata sul Sentiero del Viandante, ma anche alla visita delle località: Varenna, con il lungolago romantico e i giardini di Villa Monastero, può diventare il cuore della prima giornata mentre il giorno seguente si può proseguire verso nord, per scoprire la quiete di Piona e l’atmosfera spirituale della sua abbazia, oppure godersi il panorama da Colico, tra spiagge tranquille e lo sfondo delle Alpi Orobie.

Tour del Primo Bacino del Lago di Como

Tra le esperienze da non perdere spicca, infine, quella che porta alla scoperta del Primo Bacino del Lago di Como, una delle aree più raffinate e scenografiche del Lario. L’offerta “Treno + Battello” consente di raggiungere Como in treno da tutta la Lombardia, per poi salpare a bordo dei battelli diretti verso Cernobbio, Moltrasio, Blevio e Torno.

Questa zona del lago è famosa per le dimore aristocratiche e per i paesaggi dipinti. Ville come Villa d’Este o Villa Erba si alternano a piccoli borghi arrampicati sul lago, tra cui spicca Cernobbio, con le terrazze affacciate sull’acqua. Da qui, il tragitto prosegue lungo la sponda fino a Torno, uno dei borghi più poetici del lago, incastonato tra le montagne e il blu dell’acqua.

L’offerta di Trenord include viaggio in treno e libera navigazione tra gli scali compresi, per una gita su misura nel fascino discreto del Lario.

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Sentiero del Viandante: dove il lago incontra il trekking

Il Sentiero del Viandante è uno dei cammini più affascinanti e panoramici del Nord Italia. Si snoda per circa 70 chilometri lungo la sponda orientale del Lago di Como, da Lecco a Colico, seguendo antichi tracciati che un tempo collegavano borghi, santuari e valichi alpini. A ogni passo, il sentiero regala vedute spettacolari sulle acque del Lario, scorci su terrazzamenti coltivati, boschi di castagni, uliveti storici e villaggi arroccati in cui il tempo sembra essersi fermato. È un itinerario perfetto per chi cerca un’esperienza escursionistica autentica, tra natura, cultura e tradizioni locali.

Nonostante l’altitudine contenuta, il percorso è tutt’altro che monotono: i dislivelli giornalieri, i tratti montani e le salite tra mulattiere e selciati richiedono un minimo di allenamento e buone scarpe da trekking. Il sentiero è ben segnalato, con possibilità di suddividerlo in 5 o 6 tappe principali, oppure di percorrerlo in modalità “giornaliera”, sfruttando la linea ferroviaria Lecco–Colico che corre parallela al tracciato e consente facili rientri.

Storia e origine del cammino

Il Sentiero del Viandante affonda le sue origini nel passato più profondo della regione. Era la via naturale di collegamento tra la Valtellina, la Svizzera e Milano, molto prima della costruzione della moderna Strada Statale 36. Utilizzato per secoli da pellegrini, viandanti, mercanti e soldati, fu noto con vari nomi: Strada Regia, Via Ducale, Via Napoleona, a seconda delle epoche e delle autorità che ne curarono la manutenzione.

Con l’avvento delle vie moderne, il tracciato andò lentamente in disuso, fino a essere quasi dimenticato. Solo negli anni ’90, grazie all’impegno di associazioni locali, comuni e appassionati di escursionismo, fu recuperato e rilanciato come sentiero escursionistico a lunga percorrenza. Oggi rappresenta un ponte ideale tra natura e memoria, dove si cammina respirando storie secolari e osservando la bellezza di un paesaggio che non ha bisogno di essere spiegato: basta seguirlo, passo dopo passo.

Le tappe del Sentiero del Viandante

Il Sentiero del Viandante si presta ad essere percorso in 5 o 6 tappe principali, ma anche suddiviso in giornate più brevi o modulato secondo il tempo e il passo del camminatore. Di seguito, una descrizione completa delle tappe classiche da sud a nord, con dettagli sui dislivelli, i borghi attraversati e i punti di interesse più significativi.

Tappa 1: da Lecco ad Abbadia Lariana (6,5 km, 250 m D+, 230 m D-, 2h)

Il cammino comincia a Lecco, nei pressi del Ponte Azzone Visconti, e dopo pochi chilometri si lascia l’ambiente urbano per addentrarsi in una vegetazione lussureggiante fatta di boschi misti e castagneti, seguendo antiche mulattiere che portano verso Malnago e poi giù verso Abbadia Lariana. La tappa è breve e ideale per chi desidera un primo approccio al sentiero. Ad Abbadia si consiglia una visita al Museo Setificio Monti, testimonianza della storica lavorazione della seta in zona, e una pausa al lungolago per ammirare il contrasto tra acqua e pareti rocciose delle Grigne.

Tappa 2: da Abbadia Lariana a Lierna (6,5 km, 350 m D+, 320 m D-, 2h30m)

Questa tappa è breve ma panoramica: il sentiero sale subito verso Borzone e attraversa antiche mulattiere lastricate, immerse nei boschi con scorci improvvisi sul lago. A tratti si cammina su balconate naturali, con vista su Mandello del Lario e il gruppo del Grignone. Si attraversano piccoli nuclei rurali e si scende dolcemente verso Lierna, borgo elegante e ben tenuto. Qui merita una sosta la frazione Castello, affacciata sul lago con una piccola spiaggia e case in pietra a picco sull’acqua: uno degli scorci più iconici del percorso.

Tappa 3: da Lierna a Varenna (8 km, 420 m D+, 440 m D-, 3h30m)

Una tappa molto suggestiva, che alterna boschi di castagni, uliveti e aperture panoramiche verso la sponda occidentale del Lario. Dopo una salita graduale, si raggiungono punti da cui la vista si apre su Bellagio, Menaggio e Tremezzina. Il sentiero scende quindi verso Varenna, considerato uno dei borghi più belli del Lago di Como. Il centro storico è ricco di fascino, con stradine strette, case colorate, la Chiesa di San Giorgio e la celebre Villa Monastero, con giardini botanici terrazzati sul lago. Una tappa breve ma densa, ideale anche come escursione giornaliera.

Tappa 4: da Varenna a Dervio (12 km, 700 m D+, 680 m D-, 5h)

Una delle tappe più impegnative ma anche più appaganti dell’intero percorso. Si inizia con una salita decisa verso Perledo e poi Vezio, piccolo borgo noto per il suo castello medievale e il panorama incredibile sul centro lago. Si prosegue in ambiente collinare e boscoso, passando accanto al Santuario della Madonna di Lezzeno e scendendo verso Bellano, famosa per l’impressionante Orrido, una gola scavata nella roccia dal torrente Pioverna. Il tratto finale sale e scende fino a Dervio, dove ci si può rilassare lungo il lago o visitare la Torre di Orezia.

Tappa 5: da Dervio a Piantedo (16 km, 850 m D+, 870 m D-, 6h)

Tappa lunga e con un profilo altimetrico movimentato: dopo Dervio, si sale verso Dorio e si entra in un ambiente più montano, con tratti ombrosi tra faggi e castagni e sentieri ben tracciati ma più tecnici. Si attraversano nuclei come Mondonico e Cainallo, per poi arrivare a Corenno Plinio, straordinario borgo medievale costruito su un promontorio roccioso con chiese romaniche e scalinate in pietra. L’ultima parte del percorso scende verso Piantedo, porta d’ingresso alla Valchiavenna. Questa tappa è adatta a camminatori ben allenati e può essere spezzata a Colico, se necessario.

Tappa 6 (facoltativa): da Piantedo a Colico (6 km, 150 m D+, 200 m D-, 2h)

Per chi ha tempo e desidera concludere il cammino in bellezza, questo tratto finale conduce a Colico, tra campi coltivati, uliveti e scorci aperti verso la sponda nord del lago. È una tappa facile e rilassante. A Colico meritano una visita il Forte Montecchio Nord, risalente alla Prima Guerra Mondiale, e il lungolago, ideale per una sosta o per celebrare la fine del percorso.

La segnaletica sul percorso

Una delle qualità migliori del Sentiero del Viandante è la chiarezza della segnaletica, che rende possibile percorrerlo anche senza guida. Lungo tutto il tracciato, il camminatore trova indicazioni ben visibili e frequenti, anche nei tratti più isolati.

I principali riferimenti sono:

  • Cartelli arancioni con l’indicazione “Sentiero del Viandante” e frecce direzionali, posizionati agli incroci più importanti e agli ingressi dei borghi;
  • Segnavia CAI in bianco e rosso, tipici dei sentieri montani italiani, spesso accompagnati da bollini blu dipinti su pietre e alberi;
  • Pannelli informativi posizionati in alcuni punti panoramici o nodi storici, con mappa, altimetria e spiegazioni storico-naturalistiche.

È comunque utile, soprattutto in caso di pioggia o nebbia, avere con sé una mappa cartacea o utilizzare app escursionistiche aggiornate con tracce GPX ufficiali scaricate in anticipo.

Dove dormire e dove mangiare lungo il Sentiero del Viandante

Una delle caratteristiche che rende il Sentiero del Viandante accessibile e piacevole anche per chi è alle prime esperienze di cammino è la buona disponibilità di alloggi e ristorazione lungo tutto il percorso. I paesi attraversati – da Abbadia Lariana a Colico – sono ben serviti dal punto di vista turistico e offrono numerose opzioni per pernottare e rifocillarsi, senza la necessità di affrontare lunghe tappe in autosufficienza.

Per dormire, si può scegliere tra B&B, piccoli hotel, agriturismi e case vacanza. Alcuni si trovano direttamente sul tracciato, altri a pochi minuti a piedi. Le località con maggiore disponibilità ricettiva sono Lecco, Mandello del Lario, Varenna, Bellano, Dervio e Colico. A Lierna e Dorio l’offerta è più ridotta ma presente. Chi cerca un’esperienza più immersiva può optare per agriturismi con vista lago o alberghi storici nei centri medievali, come nel caso di Varenna o Corenno Plinio.

Dal punto di vista gastronomico, il cammino è una festa per i sensi: si attraversano terre di confine tra montagna e lago, dove si incontrano piatti tipici valtellinesi, pasta fresca lombarda, formaggi locali (come il taleggio e il bitto), salumi artigianali, polente rustiche, missoltini (pesce agone essiccato del lago) e, nei ristoranti più curati, piatti a base di pesce di lago fresco. I paesi offrono anche pizzerie, osterie e bar in cui fare una sosta per un pranzo veloce o una cena rilassata. Nelle tappe centrali – come tra Varenna e Bellano, o tra Dervio e Corenno Plinio – è consigliabile organizzarsi in anticipo se si vuole mangiare nei ristoranti più panoramici o suggestivi, soprattutto nei fine settimana o durante l’alta stagione.

Perché scegliere il Sentiero del Viandante

Il Sentiero del Viandante non è solo un itinerario escursionistico tra i più panoramici d’Italia: è un modo diverso di avvicinarsi al Lago di Como, di percorrerlo con lentezza, di scoprire la sua anima più autentica, fatta di silenzi, di scorci inattesi e di incontri semplici ma profondi. Camminando lungo i suoi antichi tracciati, si ha l’impressione di seguire un filo che unisce il presente al passato, i passi dei pellegrini a quelli dei commercianti, la pietra dei borghi alla luce del lago che cambia colore a ogni ora del giorno.

Ogni tappa è un piccolo viaggio nel viaggio: si sale e si scende, si entra nei boschi per poi riemergere tra uliveti assolati, si attraversano ponti, mulattiere, viuzze, fino a raggiungere paesi dove fermarsi non è solo una pausa, ma una parte essenziale dell’esperienza. Non serve cercare la perfezione nel paesaggio – che comunque si offre generoso – perché ciò che colpisce davvero, sul Sentiero del Viandante, è la naturale armonia tra la bellezza del luogo e il ritmo del cammino.

È un sentiero accessibile ma mai banale, adatto a chi ama la natura ma anche la storia, il camminare ma anche il sostare. Che si percorra in quattro giorni o in singole tappe, il Viandante non delude: regala silenzi che parlano, fatiche leggere e un tempo rallentato che ha il sapore delle cose vere. Ed è proprio in questo equilibrio tra terra, acqua e memoria che si trova il senso più profondo del camminare.

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Ritorna il treno che fa viaggiare indietro nel tempo tra il Lago Maggiore e il Lago di Como

Domenica 6 aprile, un insolito viaggio in treno partirà da Milano Cadorna e arriverà a Lago di Como per offrire ai passeggeri un’esperienza diversa. Una volta saliti si ritroveranno trasportati direttamente negli anni ’20 dove a creare l’atmosfera non sono solo i sedili di velluto rosso cardinale delle carrozze di prima classe, contraddistinte da eleganti interni in legno, ma anche personaggi che, indossando costumi d’epoca, si esibiranno in diverse performance artistiche, teatrali e musicali.

Stiamo parlando del treno storico di Trenord che, dopo i sold out nel 2024 in occasione dei suoi cent’anni, torna con due nuove mete: oltre i laghi Maggiore e di Como, quest’anno il convoglio raggiungerà anche Novara e Asso.

Le date 2025 del treno storico Trenord

Sempre più persone vogliono rallentare e fare esperienze diverse e, in questo senso, il treno storico di Trenord risponde esattamente a questo desiderio. Il treno è composto da tre carrozze di prima classe AZ 130-136 137, costruite negli anni 1924-25, dal locomotore E 600-3, realizzato da OM-CGE nel 1928, e dal locomotore E 610-04, prodotto dalla Breda-CGE nel 1949, tutti completamente restaurati.

Il convoglio, attivo da aprile a novembre, effettuerà undici corse di andata e ritorno da Milano Cadorna: sei saranno dirette a Como Lago, tre a Laveno Mombello Lago, una a Novara e una ad Asso.

Le date del 2025 sono le seguenti:

  • domenica 6 aprile: Milano Cadorna-Como Lago;
  • domenica 27 aprile: Milano Cadorna-Laveno Mombello Lago;
  • domenica 11 maggio: Milano Cadorna-Como Lago;
  • domenica 18 maggio: Milano Cadorna-Laveno Mombello Lago;
  • domenica 25 maggio: Milano Cadorna-Como Lago;
  • domenica 8 giugno: Milano Cadorna-Como Lago;
  • domenica 14 settembre: Milano Cadorna-Novara Nord;
  • domenica 21 settembre: Milano Cadorna-Como Lago;
  • domenica 5 ottobre: Milano Cadorna-Asso;
  • domenica 19 ottobre: Milano Cadorna-Laveno Mombello Lago;
  • domenica 9 novembre: Milano Cadorna-Como Lago.

Le esperienze in stile anni ’20 offerte sul treno

In base alla tratta, potrete vivere esperienze uniche diverse. Sui viaggi in treno con destinazione Lago di Como, Novara e Asso assisterete alle performance artistiche, teatrali e musicali, basate sulla ricostruzione storica di luoghi e personaggi del tempo, eseguite da diversi artisti in costume d’epoca.

Su quelli con destinazione Laveno Mombello Lago, invece, i passeggeri saranno intrattenuti da musicisti jazz, scelti tra i migliori della scena italiana, che renderanno omaggio alla musica degli anni Venti e Trenta, attraverso un repertorio jazz-blues, brani classici e canzoni popolari.

I viaggiatori possono partecipare in modo attivo all’esperienza indossando abiti tipici degli anni ’20-’30. In omaggio, tutti riceveranno il libretto sul Treno Storico e un esclusivo biglietto vintage.

Biglietti e informazioni utili

I biglietti, acquistabili fin da subito, vanno a ruba quindi vi consigliamo di acquistarli in anticipo direttamente dal sito ufficiale: la vendita online per ogni treno storico sarà attivata dal lunedì precedente la data di ogni corsa. Tuttavia, se non riuscite a trovare disponibilità, sappiate che durante la sosta del treno a Como Lago, dalle ore 15:00 alle 16:00, prima del ritorno a Milano Cadorna, la carrozza viaggiatori AZ 130 resterà aperta e sarà visitabile gratuitamente, senza obbligo di prenotazione.

Per quanto riguarda i costi, il prezzo del biglietto per gli adulti è di 15,60 euro, mentre per i ragazzi tra i 4 e i 13 anni è previsto un biglietto gratuito scaricabile secondo le normali procedure di acquisto online presenti sul sito di Trenord e che gli garantisce un posto a sedere. I ragazzi non potranno viaggiare da soli, ma dovranno essere accompagnati durante il viaggio da almeno un maggiorenne.

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Idee per il weekend: le mete consigliate da SiViaggia

In cerca di ispirazione per il prossimo weekend? SiViaggia ha selezionato per voi quattro idee perfette per una fuga all’insegna di natura, arte e storia. Dalla Sardegna selvaggia, dove l’autunno svela i segreti millenari della civiltà nuragica, agli scenari incantati del lago di Como, con i suoi borghi pittoreschi, fino ai vigneti del Barbaresco, da esplorare sulle tracce dei romanzi di Beppe Fenoglio.

Se invece preferite un viaggio tra arte e cultura, Parma vi aspetta con un itinerario immersivo che vi porterà alla scoperta dei capolavori del Correggio, celebri in tutto il mondo. Ogni meta offre esperienze uniche per chi desidera scoprire luoghi autentici, lontani dalle solite rotte turistiche, ideali per un weekend ricco di emozioni.

In Barbagia tra antichi nuraghi

Nella Barbagia del Barigadu, l’autunno promette esperienze indimenticabili. Questo angolo autentico della Sardegna custodisce meraviglie, come il nuraghe Losa, uno dei meglio conservati e più importanti dell’isola, e il tempio a pozzo di Santa Cristina a Paulilatino, un capolavoro architettonico nuragico risalente a circa 3000 anni fa. Si tratta di testimonianze straordinarie della civiltà nuragica, che offrono un’immersione nella storia antica della Sardegna.

Per gli amanti della natura, l’area intorno al fiume Tirso e al lago Omodeo è ideale per escursioni a cavallo o a piedi. Dal punto ricreativo Sas Olias di Sedilo o dall’agriturismo Sa Tanchitta di Ula Tirso, è possibile organizzare passeggiate lungo sentieri che si inoltrano verso il lago Omodeo. Formato dalla diga Santa Chiara, e in seguito ampliato dalla diga Eleonora d’Arborea, questo specchio d’acqua custodisce veri e propri tesori sommersi come tombe di giganti, domus de janas, un insediamento prenuragico e persino una foresta fossile con alberi di 20 milioni di anni.

In autunno, quando il livello del lago si abbassa, riemerge la suggestiva “Casa del custode”, l’edificio che ospitava il capo della centrale della diga di Santa Chiara, ormai sommerso da anni. Questo fenomeno offre un’opportunità unica per ammirare un pezzo di storia nascosta e riflettere sul passato di questa terra affascinante.

Lago di Omodeo

Fonte: Ufficio stampa: Sardegna, il Cuore

Casa Custode Diga Santa Chiara sul Lago di Omodeo in Sardegna

Bellano, turismo slow sul lago di Como

Bellano, pittoresco comune affacciato sul lago di Como in provincia di Lecco recentemente entrato a far parte del circuito delle Cittaslow, è meta di un turismo lento, attratto soprattutto dall’Orrido di Bellano, una gola naturale formata 15 milioni di anni fa dall’erosione del torrente Pioverna e dal Ghiacciaio dell’Adda. Questo spettacolare canyon, con le sue gigantesche marmitte, tetri anfratti e suggestive spelonche, offre ai visitatori un’esperienza di visita altamente suggestiva grazie a un sistema di passerelle sospese che permettono di esplorare le alte pareti rocciose a picco sull’acqua in tutta sicurezza.

Un altro punto di interesse del paese è il Museo del Latte e della storia della Muggiasca (MUU), situato nella frazione di Vendrogno. Inaugurato nel 2008, è dedicato alla conservazione e alla valorizzazione delle tradizioni e della cultura materiale locale, con particolare attenzione alla lavorazione del latte. Ospitato negli spazi della ex-latteria turnaria, che per quasi un secolo ha servito la comunità nella trasformazione del latte, il MUU rappresenta un perfetto esempio di connubio tra economia locale e cultura.

Oltre all’itinerario sul latte, il museo propone quattro percorsi tematici che esplorano la vita rurale della Muggiasca: il bosco, i campi, il lavoro nella stalla, la casa e i lavori femminili di una volta, che consentono di immergersi nella storia e nelle tradizioni di un territorio che ha saputo mantenere intatta la sua autenticità.

Tra i vigneti del Barbaresco sulle orme del Partigiano Johnny

Le colline del Barbaresco, inserite nel sito Unesco dei Paesaggi Vitivinicoli del Piemonte, rappresentano una delle culle della produzione di vini di eccellenza italiani. In questo territorio nasce il Barbaresco, vino rosso a lungo invecchiamento, rinomato a livello internazionale per la sua qualità superiore. Oltre a essere amati per la loro bellezza naturale, questi paesaggi sono stati celebrati anche nella letteratura del Novecento, in particolare nei romanzi di Beppe Fenoglio, come “Il partigiano Johnny”, che descrive con grande vividezza le rocche a picco sul fiume Tanaro, simbolo di resistenza e mistero.

Oltre alla straordinaria produzione vinicola, il territorio offre itinerari suggestivi, come la Strada Romantica, un percorso di 130 km tra paesaggi mozzafiato e citazioni letterarie, e il trekking panoramico da Barbaresco a Neive, che attraversa filari di vigne ed è parte del celebre percorso “Bar to Bar”. Tra le attrazioni del borgo di Barbaresco spicca la maestosa torre medievale, simbolo riconoscibile delle Langhe, che domina il paesaggio circostante e il fiume Tanaro.

Anche Neive, riconosciuto tra “I borghi più belli d’Italia”, merita una visita per le sue stradine acciottolate e il suo ricco patrimonio architettonico, testimonianza di una storia secolare. Qui, nelle cantine del Municipio, si trova la storica Bottega dei Quattro Vini, fondata nel 1983, che continua a essere un punto di riferimento per la degustazione dei pregiati vini locali.

A Parma per i 500 anni della cupola del Correggio

Parma celebra i 500 anni della cupola affrescata da Antonio Allegri, meglio conosciuto come Correggio, nella Basilica di San Giovanni Evangelista con un innovativo itinerario multimediale. Dal 27 al 29 settembre, i visitatori possono vivere un’esperienza unica grazie al progetto “Correggio 500 anni dopo”, promosso dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Parma e il Monastero Benedettino di San Giovanni.

Il fulcro della celebrazione è l’installazione “Il Cielo per un istante in terra”, una riproduzione fotografica realizzata da Lucio Rossi, che permette di ammirare da vicino i dettagli degli affreschi della cupola, normalmente invisibili a occhio nudo. Questa straordinaria opera immersiva, allestita nel Refettorio del monastero, rivela particolari raffinati che Correggio ha dipinto pur sapendo che sarebbero stati impossibili da apprezzare dal basso, tra cui alcune porzioni riservate alla vista dei soli monaci.

Il percorso multimediale non si limita alla cupola: i visitatori potranno anche esplorare la celebre Camera della Badessa nel Monastero di San Paolo, arricchita da un’esperienza immersiva che racconta la storia e i significati degli affreschi. Il progetto offre, inoltre, l’opportunità di scoprire i grandiosi chiostri del Monastero di San Giovanni e la sua antica Biblioteca monastica, che conserva tesori inestimabili.

L’evento non è solo un omaggio all’arte del Rinascimento, ma anche un’occasione per valorizzare il patrimonio storico e culturale di Parma, rendendo accessibili capolavori spesso nascosti o difficilmente fruibili. Un appuntamento imperdibile per gli amanti dell’arte e della storia, che celebra il genio di Correggio attraverso tecnologie innovative e suggestive installazioni.

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Lago di Como, la passeggiata tra i borghi

Quel ramo del lago di Como, famoso nella letteratura e in tutto il mondo: il paesaggio di questo angolo d’Italia non smette mai di affascinare i visitatori con la sua incredibile e malinconica bellezzza.

Il lago di Como ha diversi scorci interessanti, suggestivi, romantici e pittoreschi: è il caso della località di Lezzeno, affacciata sulle acque del lago di Como, un luogo incantevole che si estende lungo la riva come un serpente sinuoso, composto da ben 17 frazioni tra Nesso e Bellagio. Spesso chi vi transita non si accorge della sua ricchezza nascosta, un tesoro di antichi borghi e bellezze naturali che meritano di essere scoperti con calma e attenzione.

Un itinerario tra storia e natura

Lezzeno offre uno dei tratti più affascinanti della storica Strada Regia, un’antica via che collega i paesi del lago di Como, offrendo panorami spettacolari e un’esperienza immersiva nella natura. Uno dei luoghi simbolici è il Ponte del Diavolo, un’opera di ingegneria che si intreccia con leggende e storie locali. Tuttavia, il vero fascino di Lezzeno risiede nei suoi borghi storici, ciascuno con un carattere unico e una bellezza autentica, dove il tempo sembra essersi fermato.

Viaggio tra i borghi di Lezzeno

Tra le frazioni di Lezzeno, Villa rappresenta una delle tappe imperdibili. Qui, oltre alla parte alta caratterizzata dalle storiche cantine, è possibile passeggiare lungo le rive del lago, tra le case colorate e le incantevoli insenature che si affacciano sull’acqua. Il porticciolo, con le barche dei pescatori ormeggiate, regala uno scorcio di vita autentica e senza tempo, dove la dimensione più genuina del Lario si rivela in tutta la sua semplicità e bellezza.

Proseguendo verso Sormazzana, un borgo tipicamente lariano, ci si addentra in un intreccio di stradine e gradinate, tra case arroccate e viste panoramiche mozzafiato sul lago. Questo piccolo gioiello offre angoli caratteristici, tracce degli antichi mestieri e una sensazione di viaggio nel tempo, con il silenzio e la tranquillità che avvolgono ogni passo.

Lezzeno, Lago di Como

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Vista spettacolare su Lezzeno

Un’altra frazione affascinante è Cavagnola, situata poco prima di Lezzeno. Questo minuscolo borgo è un angolo di paradiso nascosto tra le rive del lago, accessibile attraverso una stradina panoramica. Il suo antico porticciolo, costruito con pietre squadrate, è il cuore di un piccolo nucleo abitativo che emana resistenza e bellezza. Il lago di Como qui accarezza dolcemente le rive, creando un’atmosfera incantata, perfetta per chi cerca pace e connessione con la natura.

Lezzeno non è solo natura e borghi, ma anche storia religiosa. Nel borgo di Sormazzana sorge la Chiesa di Sant’Antonio, presente almeno dalla seconda metà del Seicento. Un’altra tappa religiosa significativa è la Chiesa della Santissima Trinità, che si trova in località Casacca e si raggiunge tramite una pittoresca scalinata adornata dalle stazioni della Via Crucis. Questo edificio religioso, risalente al XVI secolo, è un esempio della ricchezza storica e artistica che si nasconde tra i borghi di Lezzeno.

Visitare Lezzeno significa immergersi in un percorso che unisce storia, spiritualità e natura, esplorando borghi dove la vita scorre ancora al ritmo del passato. Ecco perché se state cercando un’esperienza diversa, lontana dalle rotte più battute, Lezzeno e i suoi borghi vi aspettano per una passeggiata tra natura e storia, lungo le rive di uno dei laghi più iconici d’Italia.

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I viaggi in treno diventano esperienze folkloristiche

Quante volte avete guardato un film o una serie tv con costumi d’epoca e avete sognato di avere, almeno una volta, la possibilità di indossarli e respirare quelle atmosfere? Con Trenord quel momento è arrivato e sarà il 15 settembre, quando il treno Milano Cadorna – Laveno Mombello Lago vi farà tornare indietro nel tempo intrattenendovi con personaggi in costume, performance e ricostruzioni storiche. Le destinazioni finali saranno due mete turistiche molto amate, perfette per trascorrere una splendida gita fuori porta domenicale: il Lago Maggiore e il Lago di Como.

In questa giornata, però, non sarà solo la destinazione la parte più bella, ma il viaggio stesso. Questo sarà animato dalla presenza di personaggi in costume d’epoca che, con i loro vestiti e l’attitudine, contribuiranno a ricostruire l’atmosfera del tempo. Molte anche le performance artistiche e le ricostruzioni storiche alle quali potranno partecipare in modo attivo anche gli stessi visitatori. Sarà possibile, per chi lo desidera, vestirsi in abiti vintage della moda anni ‘20-‘30 per immergersi completamente nell’esperienza di viaggio offerta dal treno storico.

Un viaggio indietro nel tempo

Il treno storico che vi porterà dalla stazione di Milano Cadorna fino a Laveno Mombello Lago, sul Lago Maggiore, o a Como Lago, sul Lago di Como, compie quest’anno 100 anni e Trenord offre la possibilità di rivivere i suoi anni più gloriosi. Formato da 3 carrozze di prima classe costruite nel biennio 1924-25, vanta interni in legno pregiati e sedili di velluto rosso che vi riporteranno subito alle atmosfere del passato. La composizione del treno si completa con un locomotore elettrico del 1949 e con un locomotore elettrico del 1928, anche questi interamente restaurati come le carrozze.

Oltre alla data del 15 settembre, l’esperienza sul treno storico prevede altre due giornate: domenica 6 ottobredomenica 17 novembre.

Biglietti e informazioni utili

Quella proposta da Trenord è un’esperienza davvero unica che allieta i viaggiatori da aprile di quest’anno e che vede la partecipazione attiva di tantissime persone. Per questo motivo, vi consigliamo di acquistare i biglietti in anticipo direttamente dal sito ufficiale: la vendita online per ogni treno storico sarà attivata dal lunedì precedente la data di ogni corsa. Tuttavia, se non riuscite a trovare disponibilità, sappiate che durante la sosta del treno a Laveno Mombello Lago, dalle ore 15 alle 15.40, prima del ritorno a Milano Cadorna, la carrozza viaggiatori AZ 130 resterà aperta e sarà visitabile gratuitamente, senza obbligo di prenotazione.

Per quanto riguarda i costi, il prezzo del biglietto per gli adulti è di 21 euro, mentre per i ragazzi tra i 4 e i 13 anni è previsto un biglietto gratuito scaricabile secondo le normali procedure di acquisto online presenti sul sito di Trenord e che gli garantisce un posto a sedere. I ragazzi non potranno viaggiare da soli, ma dovranno essere accompagnati durante il viaggio da almeno un maggiorenne.

Come arrivare alla fermata del treno

Per arrivare alla stazione di partenza del treno storico, ossia Milano Cadorna, Saronno o Varese Nord, vi basterà partire da qualsiasi stazione della Lombardia con Trenord (escluso il Malpensa Express). In queste due stazioni non dovrete far altro che attendere il treno che vi porterà a Laveno Mombello Lago presentandovi almeno 20 minuti prima dell’orario di partenza.

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La funicolare Como-Brunate, il balcone delle Alpi

Se siete in cerca di un’esperienza memorabile da fare anche solo in giornata in occasione di una gita fuori porta, questa è perfetta per chi ha l’occasione di vistare il Lago di Como e desidera stare lontano dalla folla senza contribuire al cosiddetto overtourism. È il viaggio – breve – a bordo della funicolare che collega Como a Brunate, uno dei gioielli della Lombardia, un balcone panoramico con vista sulle Alpi.

La funicolare Como-Brunate

Inaugurata nel 1894, la funicolare Como-Brunate da subito diventò una delle attrazioni turistiche più frequentate, oltre a fungere da mezzo di trasporto per i residenti. Fu il simbolo dello sviluppo dei trasporti pubblici di quel periodo. Era anche il periodo del boom industriale e dell’inizio di quello che sarebbe diventato il turismo di massa, che proprio sul Lago di Como è letteralmente esploso negli ultimi anni. Inizialmente funzionava a vapore. Fu solo nel 1911 che la trazione divenne elettrica. Fu di nuovo ammodernata nel 1934-5 e nel 1951 furono sostituiti i vagoni con quelli più moderni.

In soli 7 minuti di ripido tragitto si attraversa un tunnel e i boschi intorno al lago. A metà del tragitto, s’incontra il cosiddetto “Cannone di Mezzogiorno“, installato all’inizio del ‘900 e che, tutti i giorni, a mezzogiorno spara un colpo a salve.

Escursioni in partenza dalla funicolare di Brunate

Ma non è solo per l’esperienza di salire a bordo di questa storica funicolare e neppure per ammirare il panorama del Lago di Como dall’alto che vale la pena salire. Dalla stazione d’arrivo di Brunate, infatti, partono diverse escursioni. In pochi minuti si arriva alla fonte del Pissarottino, punto panoramico dal quale si possono ammirare il primo bacino del lago, Villa d’Este, Villa Erba e il Monte Rosa.

Un’altra escursione consigliata è quella per il Monte Piatto, che coniuga la bellezza dei luoghi con la scoperta archeologica degli avelli e della Pietra Pendula. Questa escursione può proseguire verso Torno, noto per essere il borgo delle streghe, dove è possibile ammirare la splendida chiesa di San Giovanni e prendere il battello per tornare a Como. La durata dell’intera passeggiata è di circa due ore e mezza. È consigliata in tutto il periodo dell’anno in assenza di neve.

Molto bella è, per chi se la sente, la discesa a piedi verso Como che si può fare seguendo due sentieri: quello che costeggia la funicolare e quello, molto suggestivo, che passa per l’Eremo di San Donato, un ex convento del XV secolo. Una volta tornati a Como, si può fare un tour guidato della città con una crocierea in barca sul lago più famoso del mondo.

Cosa vedere a Brunate?

Brunate è un piccolo Comune che si trova a 715 metri sul livello del mare e vanta una storia antichissima. Da vedere c’è il Faro Voltiano, una torre ottagonale costruita nel 1927 come omaggio della città di Como al suo cittadino Alessandro Volta. Con un’altezza di 29 metri, domina la vallata e, di notte, illumina Como e i dintorni con fasci di luce verde, bianca e rossa. Poi c’è la Fontana Campari che si trova proprio nel centro di Brunat, un’opera in stile déco dell’artista fiorentino Giuseppe Gronchi. La fontana, che fa parte di una serie di circa 30 opere delle quali solo tre sono rimaste in Italia, fu commissionata dalla nota azienda produttrice di bevande per pubblicizzare il prodotto.

Faro Voltiano Brunate

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Vista del Lago di Como dal Faro Voltiano a Brunate

Infinite, c’è la Chiesa di Sant’Andrea Apostolo, originaria del 300, una volta annessa a un monastero, è stata arricchita nel XVII secolo, ricostruita nel XIX secolo e ampliata nel 1900. Ospita un organo a canne costruito dai fratelli Prestinari nel 1827. Proprio di recente il New York Times ha elogiato e consigliato i monti nei dintorni di Como, tra cui Brunate, “il balcone delle Alpi”, in un articolo sugli scenari unici d’Italia dove trascorrere giornate all’insegna della natura.

Funicolare Como-Brunate: date e orari

La funicolare è in servizio tutti i giorni dalle ore 6 alle ore 22.30. Il sabato dalle ore 6 alle ore 24.00. Durante il periodo estivo, il servizio viene prolungato fino alle ore 24.00. Il 25 dicembre il servizio è effettuato dalle 8 alle 12 con corse ogni 30 minuti. Il tempo di percorrenza è di soli 7 minuti. Tutte le corse fermano, a richiesta, a Carescione. Il biglietto ordinario costa 3,60 euro, andata e ritorno costa 6,60 euro.

I ragazzi fino ai 12 anni compiuti pagano 2,40 euro, 3,90 euro anta e ritorno, mentre i bambini fino ai 4 anni di età viaggiano gratis. Sono previste tariffe promozionali per comitive e per gli abbonamenti mensili, annuali o per 7 giorni. A bordo della funicolare si possono portare biciclette, animali, carrozzine o altri colli al costo di 3,50 euro a tratta. I cani per i non vedenti viaggiano gratuitamente e devono essere muniti di museruola.

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Il New York Times consiglia i monti del Lago di Como e del Lecchese

Per i turisti americani, viaggiare in Italia durante i mesi estivi è come un rito di passaggio e ci sono alcune mete che non mancano mai nei loro itinerari. Una di queste è sicuramente il Lago di Como, una destinazione amata soprattutto dalle celebrità holliwoodiane del calibro di George Clooney. Non tutti, ovviamente, hanno lo stesso budget e, come viaggiatori coscienziosi, sono sempre alla ricerca di una strada diversa per fare esperienza di un luogo famoso che chiunque, almeno una volta nella vita, vuole vedere.

Ecco che il New York Times viene incontro a questa tipologia di viaggiatori consigliando una realtà del Lago di Como e del Lecchese meno conosciuta, almeno tra gli stranieri: i suoi monti, in particolare i piani d’Erna, Canzo e Brunate. Si tratta di scenari unici dove trascorrere giornate all’insegna della natura e dei trekking, con sentieri adatti a tutte le età e livello di preparazione.

L’anima montana del Lago di Como

Come ha evidenziato anche il NYT all’interno del suo articolo, è possibile fare esperienza del Lago di Como senza neanche utilizzare l’auto perché il territorio ha messo a disposizione diverse soluzioni per permettere ai turisti di scoprire quest’area in modo facile e semplice. Il lago, infatti, è ricco di funicolari e funivie pensate per raggiungere sia punti panoramici spettacolari, come Brunate e il suo Faro Voltiano, sia percorsi di trekking tra boschi rigogliosi e prati alpini, come il Sentiero Spirito del Bosco.

Non mancano anche i consigli gastronomici: nell’articolo viene dato spazio a realtà autentiche dove il fatto in casa offre esperienze culinarie uniche, tra agriturismi e rifugi.

Il Lago di Como dall’alto: le esperienze da non perdere

Sono diverse le esperienze da vivere ai piani alti del Lago di Como per godersi il panorama e per trascorrere giornate a contatto con la natura, adatte sia ai camminatori più esperti che alle famiglie con bambini.

Il Sentiero Spirito del Bosco

Un sentiero e laboratorio che stimola l’immaginazione e la meraviglia di chi lo percorre. Il Sentiero Spirito del Bosco è un’opportunità unica per trascorrere un’oretta in famiglia: partendo dal Primo Alpe, a un’altitudine di 725 metri, arriverete al Terzo Alpe a 800 metri, scoprendo di passo in passo tante sculture curiose. La particolarità del percorso, infatti, risiede proprio nella presenza di opere in legno che raffigurano gli abitanti della foresta – spiriti del bosco, appunto – come elfi e gnomi.

Brunate, il balcone delle Alpi

A dominare sul Lago di Como c’è il borgo di Brunate, conosciuto anche come il ‘balcone delle Alpi’ grazie alla sua posizione privilegiata che offre scorci panoramici unici. Qui potete perdervi tra le stradine cittadine e ammirare diverse ville in stile eclettico e liberty, oltre che visitare alcune attrazioni come il Faro Voltiano. Non mancano sentieri escursionistici da percorrere a piedi, come quello che raggiunge il Monte Boletto e la vetta del Monte Bolettone, o in sella alla propria bici o e-bike.

Brunate può essere raggiunto comodamente con la storica funicolare che, in circa 6-7 minuti partendo da viale Geno, raggiunge in linea retta la sommità della collina, oppure a piedi. Sono presenti diverse opportunità di risalita percorribili in una o due ore come la Via delle Scalette o il Sentiero per Brunate.

Vista Lago di Como Brunate

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Vista del Lago di Como da un punto panoramico di Brunate

Escursione ai Piani d’Erna

Una delle località montane più suggestive della zona è sicuramente rappresentata dai Piani d’Erna, la terrazza naturale affacciata su Lecco e sul Lago di Como. Anche questa meta è facilmente raggiungibile con la funivia e rappresenta il luogo perfetto per una classica gita fuori porta da fare in ogni stagione: in estate per sfuggire al caldo e in inverno per godere della neve a bassa quota.

Qui, gli appassionati di trekking troveranno tanti itinerari adatti a tutti i livelli di allenamento, oltre che rifugi dove assaggiare le specialità tipiche.

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Sul Lago di Como, nei luoghi più amati dai vip d’oltreoceano

È una vera e propria perla del nord Italia, un gioello blu incastonato tra il verde delle montagne, punteggiato di paesi spettacolari e da ville e residenze esclusive. Stiamo parlando del Lago di Como, amatissimo anche dai vip oltreoceano: tanti luoghi che si specchiano sulle sue acque sono stati scelti come residenza per una vacanza o per acquistare casa, da tanti celeb.

Perché Hollywood ha casa qui, tra la natura lussureggiante e panorami che tolgono il fiato: i luoghi più amati dai vip oltreoceano (ma anche nostrani) sul Lago di Como.

Laglio, un luogo amato dai vip oltreoceano

In Italia c’è un posto che è amatissimo dalle star: è il lago di Como dove hanno comprato casa numerosi personaggi famosi. E un viaggio alla scoperta dei luoghi più amati dai vip oltreoceano sul lago di Como non può che partire da Laglio. Il perché è presto detto, qui ha trovato casa (due volte) uno degli attori più amati di Hollywood: George Clooney. In principio è stata Villa Oleandra, che ha acquistato dalla famiglia Heinz, alla quale poi si è aggiunta Villa Margerita, le due sono collegate da un ponticello.

Si era parlato di una possibile vendita del primo immobile, ma l’attore aveva smentito categoricamente tramite il proprio portavoce scrivendo a People. Addirittura, sarebbe proprio qui che Clooney ha incontrato colei che poi è divenuta sua moglie, Amal, avvocata e giurista libanese e mamma dei due gemelli. La coppia ospita spesso amici vip.

A quanto pare, lì vicino ha acquistato casa anche lo sceneggiatore Anthony McCarten (solo per citare qualche pellicola I due papi e Bohemian Rapsody).

Laglio, quindi, è il punto di partenza perfetto ed è un paesino bellissimo, immerso tra il verde delle montagne e il blu del cielo e del lago. Qui ci sono alcune meraviglie architettoniche da vedere, che si aggiungono alla suggestione che regala il paesaggio. Dalla chiesa di San Giorgio datata verso la metà del 1600, all’oratorio a essa collegato, senza dimenticare le tante ville eleganti e affascinanti che si possono incontrare. Inoltre, si può raggiungere il Buco dell’Orso dove sono stati trovati resti dell’orso delle caverne vissuto nel Pleistocene.

Menaggio, amato dalle star

Un’altra tappa imperdibile è a Menaggio dove pare abbia acquistato una villa qualche anno fa l’attore inglese Robert Pattinson, una magione che si sviluppa su 800 metro quadrati, dotata anche di un grande giardino.

Posto in una posizione particolarmente centrale, questo comune è il luogo ideale per trascorrere una vacanza sul Lago di Como e andare alla scoperta delle tante località, ma anche delle montagne intorno. Ci sono tanti appuntamenti da non perdere, ma anche numerose attività da fare e architetture da cui lasciarsi affascinare. Basta passeggiare per il pase per intercettare scorci magnifici e opere del passato in cui riecheggia la storia.

Menaggio sul Lago di Como amata dalle star

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Menaggio è una località molto apprezzata dalle star

Pognana Lario, la meta dei famosi nostrani

Anche i vip nostrani hanno scelto il lago di Como per acquistare una proprietà. È il caso di Chiara Ferragni e Fedez che avevano comprato villa Matilda, una splendida dimora a Pognana Lario. A quanto pare, però, dopo la recente separazione della coppia, sarebbe già stata messa in vendita.

Il borgo è davvero suggestivo e anche questo è un piccolo gioello che spicca sulle sponde del  lago.

Le location più amate dai vip oltreoceano sul lago di Como

Non solo case e ville, ma anche ristoranti e hotel di lusso, il lago di Como è una meta raffinata, tranquilla, in cui il relax la fa da padrone mentre gli occhi si colmano di bellezza.

Oltre alle tante dimore vip, vi sono locali e hotel di lusso in cui nel tempo sono stati visti passare numerosi personaggi famosi. Come il Grand Hotel Tremezzo, luogo di grande eleganza in cui la bellezza del passato si mescola alla comodità del presente. Qui, ad esempio, ha soggiornato Greta Garbo ed è la location perfetta per sentirsi una star. E qui sono stati visti Jennifer Lopez e Ben Affleck freschi sposini prima di raggiungere casa di Clooney.

Grand Hotel Tremezzo location amata dalle star oltreoceano

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Grand Hotel Tremezzo è uno luogo molto amato dalle star oltreoceano

Alcune ville sono state scelte come set di film, è il caso di Villa del Balbianello che si può ammirare in 007 Casino Royale. Oppure Villa Erba a Cernobbio, paese che è un’altra meta top, che si può riconoscere in alcune scene di Ocean’s Twelve e anche di Murder Mystery con Jennifer Aniston e Adam Sandler. Mentre Alan Howard ha scelt,o per festeggiare le sue nozze con Caroline Byron, Villa Olmo a Como, qui era presente anche Lady Gaga.

Dal lago di Como è passata anche Paris Hilton, che sui suoi profili social ha pubblicato diversi scatti in alcune location diverse. Qualche anno fa, invece, ha soggiornato in una villa della zona (poco distante da Clooney) Mariah Carey.

Cernobbio, gli indirizzi delle star

Vi sono numerosi indirizzi amati dalle star, tra questi a Cernobbio si può ricordare il ristorante Il Gatto Nero dove transitano diversi vip anche oltreoceano, pare siano passati di qui come Angelina Jolie a Roberto De Niro.

A Cernobbio vi è anche Villa d’Este, uno splendido hotel: tra gli ultimi vip che sono stati visti qui si deve citare Valery Kaufman, top model e angelo di Victoria’s Secret, che l’ha scelta come sito per le nozze con Dimitri Varsano. Questa splendida struttura è un magnifico hotel cinque stelle dotato di un parco favoloso. Location perfetta per giurarsi amore eterno.

Bellagio, tra le località più apprezzate

Nel viaggio alla scoperta delle location amate dai vip oltreoceano sul Lago di Como, come non citare Bellagio? Ad esempio, un indirizzo da star è il ristorante Bilacus, basti pensare che qualche anno fa qui sono stati avvistati Kurt Russell, Goldie Hawn e Paul Young.

Bellagio sul Lago di Como tra i luoghi amati dai Vip Oltreoceano

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Lago di Como, Bellagio tra i luoghi che piacciono ai vip Oltreoceano

Oppure si deve assolutamente citare la meravigliosa Villa Serbelloni, luxury hotel cinque stelle. Mentre Eva Longoria pare essere stata nel ristorante Le Darsene di Loppia, che si trova sempre a Bellagio.

Ma una cosa è certa: ovunque ci si giri sul lago di Como si viene travolti dalla bellezza di un luogo meraviglioso, in cui lo scenario realizzato della natura è stato impreziosito dalla mano dell’uomo che qui ha creato veri e propri capolavori. Tanto da attirare vip da tutto il mondo.