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La nuova Piazza dei Cinquecento per il Giubileo

Le celebrazioni del Giubileo 2025 hanno regalato un nuovo volto a Piazza dei Cinquecento, il piazzale antistante la stazione Termini, snodo fondamentale per tutti gli arrivi e le partenze dalla Capitale. L’intervento di riqualificazione – a carico del Gruppo FS Italiane – è stato eseguito da Anas (Gruppo FS) e ha coinvolto 80mila mq totali di superficie completamente riqualificata con materiali pregiati. Qualche dato: Piazza dei Cinquecento ora vanta 30mila mq di marmi e pietre, 20mila mq di sanpietrini, 10mila mq di cemento architettonico, 10mila mq di nuove aree di giardini e aiuole e 6mila mq di stese di asfalto. 

Materiali che in realtà trasformano la Piazza e le aree circostanti – Piazza della Repubblica, l’area delle Mure Serviane e delle Terme di Diocleziano – rendendola in primis più fruibile, oltre che più bella. Nella pratica – rispetto al passato – sono stati rimossi i chioschi ed è stato riorganizzato il verde dell’area (nel corso dell’anno sorgerà anche un arboreto). Ancora più importante è poi il nuovo disegno del terminal bus (un’area di 12mila mq) e quello del molo taxi, oltre a un nuovo sistema di piste ciclabili e ad un’area pedonale di 5mila mq.

Piazza dei Cinquecento

Fonte: Elena Balestri

Piazza dei Cinquecento

Le nuove isole per i bus, nuovi parcheggi e le aree drop off

«La vera sfida è stata la fase della cantierizzazione. – ci dice Paolo Nardocci, Responsabile Area Nuove Opere e Progettazione Struttura Territoriale Lazio presso ANAS – Abbiamo dovuto modificare le aree dei servizi della piazza, il capolinea bus e il molo taxi, per liberare gli spazi e realizzare il nuovo capolinea. È stato complesso perché la Piazza non può permettere un disservizio di trasporto collettivo e abbiamo dovuto progettare ingegneristicamente i servizi in provvisorio».

I miglioramenti fattivi riguardano – spiega sempre Nardocci – «la collocazione delle fermate bus su tre isole ben definite»: «In questo modo l’utente sa in quale isola andare, un po’ come funzionano gli aeroporti. – aggiunge – La collocazione degli autobus è particolare, perché è di taglio e non di traverso rispetto alla stazione. È stato fatto proprio per valorizzare la stazione stessa, garantendo una maggior visuale». Per quanto riguarda i parcheggi, infine, c’è una nuova piastra attiva (con 1500 posti e l’accesso diretto ai binari), mentre Via Marsala e Via Giolitti (le due uscite laterali della stazione) sono ora dotate di un’area drop off, «in linea con le maggiori stazioni europee», chiosa Nardocci.

Piazza dei Cinquecento

Fonte: Elena Balestri

Piazza dei Cinquecento

Nuove prese d’aria e materiali pregiati e innovativi

Aldo Isi, Amministratore Delegato ANAS, sottolinea poi che l’intervento maggiore ha riguardato la pavimentazione e ciò che c’è sotto Piazza dei Cinquecento. «C’è la metropolitana e infatti abbiamo prese d’aria nuove – commenta – e poi il nuovo terminal degli autobus ha questa trama bianca e nera fatta con materiali pregiati ma anche innovativi, tra cui il calcestruzzo architettonico». Del resto, rinnovare Roma è sempre una sfida proprio per quanto si può trovare sotto la superficie: il cantiere di Piazza dei Cinquecento non ha avuto un destino diverso. «Abbiamo rallentato per i ritrovamenti archeologici – dice ai nostri microfoni il sindaco Roberto Gualtieri – è stata ritrovata una dogana ottocentesca. Ma il Giubileo è una pratica ottimale proprio per la collaborazione tra i vari attori in causa, monitorando costantemente e accelerando i tempi».

Nessun ritardo significativo, ad ogni modo. I lavori possono infatti considerarsi ultimati al 91%: manca solo la parte centrale della piazza, e tutto sarà pronto entro l’estate del 2025. Tra gli interventi romani dedicati al Giubileo 2025, quello destinato al Piazzale della Stazione è del resto «il più ampio», come sottolinea Gualtieri, ed era necessario «mantenere la fruibilità senza interrompere il servizio». «Va sottolineato – dice ancora il sindaco – come questo lavoro ha mantenuto un rapporto con i binari, che idealmente proseguono all’esterno della stazione, e con l’architettura originaria dell’edificio del 1950. I materiali sono di pregio: travertino e basalti di Bagnoregio che si alternano con cromie che declinano fino alla strada. È un intervento di grande qualità sia per la fruizione dei servizi sia per l’uso della piazza, circondata dalle Terme di Diocleziano e dalle Mura Serviane».

I nuovi autobus di Roma

Fonte: Elena Balestri

I nuovi autobus di Roma

Termini, la porta di Roma

Ovvio che la Stazione di Termini sia – letteralmente e metaforicamente – una porta di Roma, «non solo logistica, ma anche operativa. – dice Gualtieri – Quando le persone arrivano, devono capire subito di essere a Roma e connettersi agli edifici di importanza storica e artistica che non hanno precedenti». In quest’ottica, Alfredo Mantovano – sottosegretario di Stato – evidenzia alcuni importanti dati storici: in primo luogo, una prima sistemazione di Piazza dei Cinquecento fu progettata in occasione del Giubileo del 1925 e realizzata poi per il Giubileo del 1950. In secondo luogo, la Stazione Termini è spesso il primo punto di arrivo dei Pellegrini: «L’arrivo deve essere un momento di accoglienza – commenta – e la sfida è non realizzare opere così belle solo in occasione del Giubileo. Altrimenti dobbiamo chiedere al Santo Padre di proclamarne uno all’anno».

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Tra il verde e il blu di Santa Margherita Ligure, la dimora storica che sa emozionare

Lungo uno dei tratti di costa più belli della Liguria, spicca in una splendida baia la cittadina di Santa Margherita Ligure, in provincia di Genova. Un luogo ricco di fascino dalle origini antiche, segnate da un passato nobile che oggi si può ancora ammirare attraverso i suoi splendidi palazzi liberty e i giardini: qui la bellezza si fa spazio in ogni scorcio.

Organizzare un viaggio in questo suggestivo paesaggio vuol dire regalarsi una vera e propria immersione di meraviglie e colori, in particolare tra il blu del mare e il verde della rigogliosa vegetazione, come quelli che irradiano il complesso della meravigliosa Villa Durazzo, nonché il Castello cinquecentesco, simboli di eleganza e testimoni della storia e della cultura del luogo.

Il Parco delle meraviglie di Villa Durazzo, gioiello da esplorare

É proprio tra il verde di un parco rigoglioso e il blu del mare ai suoi piedi, che Villa Durazzo spicca in tutta la sua elegante bellezza. Si tratta di un’antica dimora circondata da un lussureggiante giardino, che sorge sulla collina di San Giacomo e che osserva romanticamente il mare dal 1678, anno in cui venne costruita.

Fungeva da residenza estiva della facoltosa famiglia Durazzo, per poi cambiare proprietà, aspetto e funzioni nel corso dei secoli. Vi basti sapere che sul finire dell’Ottocento fu persino adibita a Grand Hotel: venne scelta da personaggi illustri e da principi e regine, tra cui il principe di Wied e la regina Margherita di Savoia, che qui trovavano il loro paradiso in terra in cui soggiornare.

Oggi Villa Durazzo è una tappa imperdibile per tutti coloro che viaggiano alla scoperta dei più bei tesori della Liguria e, in particolare, della splendida Santa Margherita Ligure.

L'elegante Villa Durazzo, a Santa Margherita Ligure

Fonte: iStock

Villa Durazzo, a Santa Margherita Ligure

É immersa in una ricca vegetazione che la rende il luogo perfetto anche per una passeggiata respirando tutta l’essenza della natura. Si viene accolti dal favoloso Agrumeto ricco di profumate piante di aranci, limoni e pompelmi, e ci si può immergere nel Giardino all’italiana che circonda la dimora storica, inserito tra i Grandi Giardini Italiani. É un polmone verde costellato di romantici viali e abbellito da numerose piante di cycas, rose e diverse varietà di camelie. Ultimo, ma non per importanza, è anche il Giardino Segreto dei Principi Centurione, un piccolo gioiello incastonato nella vegetazione.

Il Parco di Villa Durazzo è aperto al pubblico gratuitamente tutti i giorni dalle 9.00 alle 18.00.

Lo splendido Parco di Villa Durazzo, a Santa Margherita Ligure

Fonte: iStock

Parco di Villa Durazzo, a Santa Margherita Ligure

Una visita all’interno della Villa che ospitò principi e regine

Passeggiando tra i viottoli che si snodano tra piante esotiche e mediterranee, statue antiche, fioriere e maestose fontane, si arriva di fronte a questa imponente e principesca Villa, di cui è possibile visitare gli appartamenti del piano nobile, arredati con mobili d’epoca e arricchiti da preziose opere d’arte.

Al suo interno, Villa Durazzo è un tripudio di affreschi, statue, pavimenti in maiolica, maestosi lampadari di Murano e una preziosa Quadreria con importanti opere d’arte della Scuola Pittorica Genovese del XVII e XVIII secolo. Qui sono conservati capolavori di Domenico Piola, Giovanni Andrea De Ferrari, Luciano Borzone, Giovanni Enrico Vaymer, Cornelis de Wael e Giovanni Battista Paggi.

La Villa ospita anche i Musei dedicati agli scrittori Camillo Sbarbaro e Vittorio G. Rossi. Il primo museo è un’antologia dell’opera omnia di Camillo Sbarbaro, in chiave multimediale, mentre il secondo è un vero e proprio scrigno di quadri, libri e oggetti personali che ricostruiscono lo studio originale di Vittorio G. Rossi, noto scrittore e giornalista nativo di Santa Margherita Ligure.

Villa Durazzo è aperta alle visite tutti i giorni, dalle 9:30 alle 13:00, e dalle 14:00 alle 18:00. Il biglietto ha un costo di 5,50 euro per gli adulti, di 4 euro per i soci FAI e Touring, e di 3 euro per bambini dagli 8 ai 14 anni. Non manca la possibilità di organizzare anche visite guidate per gruppi, modulabili in base alle esigenze: sono ottime occasioni per rilassarsi in un contesto paesaggistico di rara bellezza, accompagnati (su richiesta) anche da pranzi, aperitivi o speciali degustazioni di prodotti tipici liguri.

Villa Durazzo e il Parco che la abbraccia

Fonte: iStock

Villa Durazzo e il suo Parco, a Santa Margherita Ligure

Il Castello affacciato sul mare che ammira l’Italian Riviera

Il complesso di Villa Durazzo è composto, oltre che dall’omonima dimora seicentesca, anche dalle Ville ottocentesche San Giacomo e Nido. Ma non è tutto, perché a poca distanza, affacciato alla passeggiata lungo il mare, spicca il Castello Cinquecentesco di Santa Margherita Ligure.

Sovrasta il centralissimo corso Marconi e forma un emozionante contrasto con il blu del mare. Costruito nel 1550 ai piedi della collina su cui sorge Villa Durazzo, la sua funzione era quella di proteggere la città dalle incursioni dei pirati, mentre oggi, dopo un restauro avvenuto nel 2000, è usato dalla comunità come spazio per mostre, eventi e conferenze.

Il Castello è anche sede del Museo del Mare, testimonianza del legame indissolubile di questa cittadina con l’elemento dell’acqua. Un’area marina di estrema bellezza, quella che bagna le coste della Riviera ligure di Levante, lungo la quale sorgono Santa Margherita Ligure e tutti i suoi tesori da esplorare.

Cammini e sentieri che conducono a Portofino, una Liguria commovente

Tra il verde e il blu di Santa Margherita Ligure si snodano anche numerosi cammini e sentieri che attraversano il suo patrimonio artistico e culturale fino a raggiungere Portofino. Dopo una visita a Villa Durazzo e all’antico Castello, ad esempio, si può raggiungere Nozarego, frazione di Santa Margherita Ligure, considerata uno dei punti di accesso dell’incantevole Parco di Portofino, un bellissimo promontorio raggiungibile percorrendo una rete di sentieri di diversa lunghezza e difficoltà, uno più spettacolare dell’altro.

Uno dei più suggestivi è il percorso ad anello che collega Nozarego con la sontuosa Abbazia di San Fruttuoso, monastero benedettino dell’anno Mille affacciato al cristallino mare di Portofino. È un sentiero insolito ed emozionante, che permette di immergersi nel Parco di Portofino per scoprirne i rigogliosi ambienti boscosi a tratti affacciati su un mare che, per la sua bellezza, pare caduto direttamente dal paradiso.

Santa Margherita Ligure, tra il verde e il blu

Fonte: iStock

Vista panoramica di Santa Margherita Ligure
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In queste città è già Natale: villaggi, luminarie e giardini vestiti a festa

Mancano poche settimane a Natale e le città si vestono a festa. Le luminarie accendono strade e piazze, videomapping trasformano case e palazzi in scorci fiabeschi, i giardini si trasformano in magici villaggi e spuntano ovunque mercatini natalizi che profumano di cannella. Passeggiare nei centri storici diventa, così, un’esperienza meravigliosa, dove respirare l’atmosfera delle feste e tornare bambini.

Se siete incantati dalle atmosfere natalizie, ecco alcuni luoghi imperdibili dove trascorrere qualche ora in compagnia dei vostri cari in giro per l’Italia.

Trame di luce a Roma

L’Orto botanico di Roma si è trasformato in un giardino magico. Il giardino alle pendici del Gianicolo è diventato un Villaggio delle luci, che consente un’immersione tra spettacolari installazioni e opere d’arte luminose create per questa mostra sensoriale immersiva di light art en plein air. Sono 22 le tappe nell’Orto botanico, alcune opere sono interattive e altre sono state allestite in ambienti chiusi. L’ingresso di Trame di luce è negli spazi esterni di Palazzo Corsini, dove ha sede l’Accademia nazionale dei Lincei, punto di partenza del percorso con la prima installazione intitolata “Luminaripainting” e da qui è tutto un crescendo. La musica è parte fondamentale del percorso esperienziale, che esplode di intensità in ogni installazione che sprigiona ciascuna una melodia diverse. La colonna sonora è stata creata ad hoc per l’evento.

Info e prezzi

L’ingresso alla mostra sensoriale “Trame di luce” avviene presso l’Accademia Nazionale dei Lincei in via Corsini, 25. Il biglietto d’ingresso parte da 12 euro ed è acquistabile sul sito ufficiale o direttamente al botteghino a partire da 30 min prima di ogni apertura. Sono previsti pacchetti per famiglie e gruppi, oltre a riduzioni e agevolazioni per alcune categorie. L’apertura al pubblico va dal mercoledì alla domenica, con aperture straordinarie ogni giorno da giovedì 26 dicembre a lunedì 6 gennaio. La mostra resta chiusa martedì 24 dicembre, mercoledì 25 dicembre e martedì 31 dicembre. Gli orari di accesso sono dalle 18 alle 23, con ultimo ingresso alle 21 circa.

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Fonte: Ufficio stampa

Installazione luminosa al bambuseto per Trame di luce a Roma

Lumina Park a Milano

Il Paese delle Meraviglie di Lumina Park illumina l’ex Macello a Milano. Si tratta del parco di luminarie più grande della città. Dopo aver incantato l’Europa con le sue scenografie spettacolari e le installazioni artistiche in città come Praga, Vilnius e Budapest, questo evento immersivo itinerante trasforma per la prima volta quest’area periferica meneghina in uno spettacolare viaggio luminoso ispirato al mondo di Alice nel Paese delle Meraviglie. Più di 200 installazioni luminose, culture interattive e giochi di luce che raccontano la magia senza tempo delle favole, tra arte e tecnologia, sono pronte a stupire grandi e piccini. Camminando lungo un percorso di circa 1.5 km, si possono scoprire ambientazioni incantate, come il Castello delle Meraviglie, il Labirinto di Carte e un’area completamente dedicata alla Regina di Cuori. Ogni tappa è studiata per offrire un’esperienza sensoriale completa, con effetti speciali e accompagnamenti sonori che immergono i visitatori in un’atmosfera fiabesca.

Info e prezzi

I biglietti sono disponibili online e costano 19 euro per il biglietto standard dal lunedì al giovedì e 21 euro dal venerdì alla domenica. Il biglietto ridotto per under 18, studenti (fino a 26 anni di età), over 65, disabili (fino al 67%) e accompagnatore disabile di qualsiasi entità costa 17 euro dal lunedì al giovedì e 19 euro dal venerdì alla domenica. Il biglietto family per 2 adulti e 2 bambini oppure 1 adulto e 3 bambini è valido dal lunedì al giovedì costa 65 euro e 72 euro dal venerdì alla domenica. Lumina Park sarà aperto fino al 2 marzo 2025 presso l’ex Macello di Milano in viale Molise, 62. Gli orari di apertura variano in base all’ora del tramonto:
– dal 22 novembre al 12 gennaio dalle ore 18.00 fino alle 22
– dal 13 gennaio al 2 febbraio dalle ore 18.30 fino alle 22
– dal 3 febbraio al 23 febbraio dalle ore 19.00 fino alle 22
– dal 24 febbraio al 2 marzo dalle ore 19.30 fino alle 22.

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Fonte: @LAGARTY

Le luminarie di Lumina Park all’ex Macello di Milano

Lumagica ai Giardini di Castel Trauttmansdorff a Merano

Da quest’anno, ai Giardini di Castel Trauttmansdorff alle porte di Merano, c’è una grande novità ovvero l’apertura invernale straordinaria in occasione di Lumagica Merano. Il celebre giardino botanico, infatti, si trasforma in un parco luminoso, con un percorso di circa 1,3 km di luci, che accompagna i visitatori a immergersi nella magia della luce e a vivere questo spazio aperto solitamente solo nella bella stagione in una prospettiva nuova e molto suggestiva. Oltre 300 sono le installazioni a temi diversi, che creano giochi di luci e spettacoli di acqua e laser, con stazioni interattive ed effetti sonori.

Info e prezzi

Lumagica è visitabile tutti i giorni fino al 6 gennaio 2025 (escluso il 24 dicembre) dalle 16.30 alle 21. I biglietti online costano 19,90 euro per gli adulti, 17,90 euro l’ingresso ridotto (portatori di handicap, scolari, studenti, apprendisti e anziani a partire dai 65 anni di età) e 14,90 euro per i bambini da 6 a 14 anni compresi (i bambini sotto i 6 anni entrano gratis). si possono acquistare anche presso l’Ufficio del turismo di Merano o direttamente in loco, ma i prezzi cambiano leggermente: adulti 22,50 euro, ridotto 20,50 e bambini 16,50 euro.

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Fonte: Ufficio stampa

Lumaggica ai Giardini di Castel Trauttmansdorff vicino a Merano

Lighting 4 Savona

In occasione della candidatura di Savona a Capitale italiana della cultura 2027, la città ligure per le festività natalizie trasforma strade e monumenti in opere d’arte urbana attraverso l’utilizzo di tecnologie sostenibili e a basso consumo. Il progetto “Lighting 4 Savona” consiste nell’aver creato delle texture luminose, dai decori tipici della ceramica bianca e blu di Savona, sui palazzi storici più famosi e nei punti cruciali della città. Le tappe principali di questo viaggio di luci sono piazza del Popolo, piazza Mameli, dove sorge il Monumento ai Caduti – che ogni giorno ferma la città alle ore 18 per un minuto di raccoglimento -, la Torre Leon Pancaldo detta La Torretta, piazza Pertini e, infine, la Pinacoteca Civica di piazza Chabrol. A ogni luogo è associata una parola chiave che ha ispirato il lavoro: “Partecipazione” in piazza del Popolo, “Memoria” in piazza Mameli dove l’attenzione si concentra sul Monumento ai Caduti, che sarà illuminato, allo scoccare delle 18, con una scenografia luminosa dedicata e dinamica sincronizzata ai 21 rintocchi delle campane per poi lasciare una luce poetica fino alla mezzanotte, “Identità” a La Torretta, illuminata sulla tre facciate da motivi ispirati ai decori tipici della ceramica albisolese, “Radici” in piazza Pertini, dove un fascio di luce circoscrive la scritta incisa sulla facciata di un palazzo Cultura=Capitale, e “Arte” in piazza Chabrol, dove si conclude il percorso con un suggestivo intervento in cui si alternano le proiezioni dei quadri luminosi realizzati appositamente sulla facciata della Pinacoteca ispirate all’arte figurativa della ceramica di Albisola e realizzate con la stessa tecnica delle immagini proiettate sulla Torretta proprio per creare un fil rouge che unisce gli interventi all’interno della città.

Info e prezzi

“Lighting 4 Savona” sarà visibile gratuitamente dal 7 dicembre al 6 gennaio 2025.

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Fonte: Ufficio stampa

Lighting 4 Savona, l’illuminazione scenografica che attraversa la città ligure valorizzando i monumenti e i luoghi più iconici

Lo show di luci Colors 2 – The Journey Continues a Bressanone

La città di Bressanone celebra il periodo natalizio, oltre che con i mercatini di Natale, anche con uno show di luci e musica unico in Italia: “Colors 2 – The Journey Continues” che immergerà la storica Hofburg, il Palazzo vescovile, in un meraviglioso spettacolo di videomapping accompagnato da una musica altrettanto suggestiva, per vivere un’esperienza che va ben oltre la classica festa di Natale. Lo spettacolo vuole essere non soltanto un intrattenimento, ma anche una riflessione sul significato di pace, diversità e amicizia. Al centro dello spettacolo c’è un piccolo colibrì colorato che vola in un mondo variopinto come messaggero di amore, luce e pace. Questo incantevole personaggio accompagna il pubblico in un viaggio musicale che oscilla tra sogno e realtà.

Info e prezzi

Lo spettacolo dura 20 minuti va in scena tutte le sere, tranne il 24 e 24 dicembre, fino al 6 gennaio 2025. Sono previste due rappresentazioni ogni sera: alle 17.30 e alle 18.30, con un ulteriore spettacolo alle 19.30 nei fine settimana (venerdì e sabato). I prezzi variano a seconda della giornata:

– lunedì: adulti 10 euro, studenti e anziani (con documento 8 euro
– martedì-giovedì: adulti 11 euro, studenti e anziani 9 euro
– venerdì, sabato e festivi: adulti 13 euro, studenti e anziani 11 euro
– domenica: adulti 11 euro, studenti e anziani (con documento) 9,00 euro.
I bambini tra 0 e 5 anni entrano gratis; 6–9 anni pagano 2 euro, mentre 10–14 anni pagano 5 euro.

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Fonte: @Brixen Tourismus Argento Artistry

I videomapping di Colors illuminano gli edifici del centro storico di Bressanone
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Miracolo a Dubai: il giardino più grande del mondo è qui

C’è un giardino che è un vero e proprio sogno a occhi aperti, un luogo in cui prendono forma villaggi, cuori giganteschi, aeroplani, animali e in cui la realtà supera la fantasia. Tutto è stato realizzato con i fiori e le piante e il colpo d’occhio è favoloso, multicolore e spettacolare.

Siamo a Dubai, terra in cui lo stupore è di casa, dove i palazzi arrivano a toccare il cielo e l’ingegno dell’uomo si mostra in tutta la sua incredibile tecnica. Qui c’è un giardino enorme, che accoglie i visitatori e li fa immergere in una fiaba, un luogo fantastico che è anche un’esplosione di colori e natura.

Benvenuti al Dubai Miracle Garden, il giardino di Dubai che ospita 150 milioni di fiori e si sviluppa su un’area di 72mila metri quadrati.

Dubai Miracle Garden, tutto sul giardino più grande (e magico) del mondo

Passeggiare per il Dubai Miracle Garden significa fare il pieno di stupore e meraviglia: siamo a Dubai negli Emirati Arabi e questo luogo fatto di fiori e piante naturali è considerato il più grande al mondo. Ci si imbatte, ad esempio, in una donna che galleggia nell’aria: è la Floating Lady, i cui capelli ricadono verso il terreno, così come l’abito realizzato con meravigliose petunie rosse. Oppure si può fare la conoscenza di un grande orsacchiotto e misurare il tempo con un gigantesco orologio floreale di 15 metri: i disegni cambiano in base alla stagione ed è fatto con fiori e piante.

Dubai Miracle Garden: il grande orologio

Fonte: iStock

Dubai Miracle Garden: il maestoso orologio

Un’altra attrazione imperdibile è l’aeroplano ricoperto da fiori e piante: si tratta dell’iconico Airbus A380 a due piani di Emirates, realizzato a grandezza naturale su cui vi sono più di 500mila fiori e piante.

E poi vi sono bellissime figure e casette che si specchiano nell’acqua del Lake Park, zona in cui i colori e i contrasti sono meravigliosi, ma non mancano un campo di girasoli, un punto panoramico da cui ammirare tutta la meraviglia di questo giardino a Dubai, un Heart Tunnel in cui ci si muove tra cuori e fiori, senza dubbio il punto più romantico di tutti, e le zone coperte da ombrelli colorati dove passeggiare o sedersi.

Per rilassarsi durante la visita ci sono apposite aree salotto intorno al Lake Park: per godere di un momento di relax ma anche per ammirare una vista straordinaria.

Siamo a Dubai, in Asia, dove la realtà supera la fantasia e in ogni luogo ci si imbatte in qualcosa di straordinario per grandezza e ingegno, proprio come questo giardino fantastico che non ha nulla da invidiare ad altri celebri in tutto il mondo.

Tutte le informazioni utili per visitare il giardino di Dubai

Per pianificare una visita al Dubai Miracle Garden si deve innanzitutto visitare il sito internet ufficiale per verificare aperture e orari. In genere si può accedere dal lunedì al venerdì  dalle 9 alle 21, mentre il sabato e la domenica dalle 9 alle 23. Si può raggiungere con i mezzi pubblici, come metropolitana e autobus, ma anche con il taxi.

Aereo Emirates: attrazione Dubai Miracle Garden, il giardino a Dubai

Fonte: iStock

L’aereo Emirates, un’attrazione del Dubai Miracle Garden

Questo luogo di grande fascino e bellezza ha aperto i battenti nel 2013, il 14 febbraio ovvero il giorno di San Valentino, e da allora è una delle attrazioni cittadine che vale la pena visitare.

Accanto, poi, si trova un’altra tappa in cui la meraviglia la fa da padrona: si tratta del Dubai Butterfly Garden che si fregia di essere il più grande giardino coperto delle farfalle al mondo: composto da dieci cupole, queste ospitano un totale di 15mila farfalle di 50 tipologie diverse che differiscono per dimensioni e colori. Si sviluppa su oltre 6.670 metri quadrati. Una doppia magia, da raggiungere se si programma una vacanza in questo luogo sempre più amato in tutto il mondo.

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In Germania la magia dell’autunno prende forma in un giardino

Se l’autunno è la vostra stagione preferita, allora c’è un luogo che vale propria la pena raggiungere: un vero paradiso per tutti coloro che amano le atmosfere di questo periodo dell’anno e la sua meravigliosa palette fatta di colori caldi e che richiamano a un legame ancestrale con la terra.

E, nello specifico, la meta della prossima vacanza deve essere la Germania, perché nel suggestivo giardino del castello di Ludwigsburg, splendido palazzo barocco dell’omonima città, si tiene il Ludwigsburg Pumpkin Festival: un festival delle zucche in cui la creatività la fa da padrona e gli occhi si colmano di meraviglia in una scenografia pazzesca.

E, allora, grazie alla mente creativa di chi si occupa delle sculture, le zucche assumono le forme più particolari, diventando vere e proprie sculture. Il tema dell’edizione 2024 le vede trasformarsi in Donne forti, personaggi celebri come Pippi Calzelunghe o Frida Kahlo.

La magia è servita: tutto quello che c’è da sapere sul Ludwigsburg Pumpkin Festival.

Ludwigsburg Pumpkin Festival, il festival delle zucche

Immaginatevi di camminare tra fantasiose creazioni realizzate con le zucche, figure che affascinano e lasciano senza fiato. Sappiate che no: non è solo un sogno, ma è un luogo che potete ammirare con i vostri occhi. Perché la magia prede forma e diventa reale a Ludwigsburg in Germania, dove ogni anno si tiene il festival della zucca, un appuntamento che richiama visitatori da ogni luogo.

Il perché è presto detto: se c’è una regina indiscussa dell’autunno quella è la zucca, che con i suoi meravigliosi colori colma lo sguardo. Se poi l’allestimento del Ludwigsburg Pumpkin Festival accompagna i visitatori alla scoperta di un giardino stupendo, allora è impossibile resistere al richiamo di una fuga in questo luogo.

Festival della zucca a Ludwigsburg

Fonte: Getty

Festival della zucca a Ludwigsburg: Cleopatra

Nel 2024 la manifestazione è giunta alla sua 25esima edizione ed è visitabile fino al 3 novembre, tema – in questa occasione – sono le Donne forti e, così, mentre si passeggia ci si può imbattere in una statua di zucche che richiama Pippi Calzelunghe, oppure vedere rappresentata la grande artista Frida Kahlo o, ancora, Sophie Scholl che ha fatto parte della resistenza tedesca. Personaggi simbolo che si possono ammirare rivivere in queste straordinarie opere, ma non solo, perché è stata allestita anche una mostra speciale che accompagna i visitatori alla scoperta dell’origine e della tipologia di zucche.

E per chi è goloso non mancano i patti della tradizione (ovviamente con la zucca) o la più grande zuppa di zucca della Germania: insomma questo festival è un vero e proprio viaggio attraverso i sensi che colma gli occhi di bellezza e il palato di gusto.

L’esposizione è aperta dalle 9 alle 20,30 e fino al 3 novembre 2024.

Ludwigsburg e il suo castello

Siamo in Germania a circa 17 chilometri da Stoccarda, nel land del Baden-Wurttemberg: Ludwigsburg è una città di grandi dimensioni le cui origini possono essere fatte risalire agli inizi del XVIII secolo. È nel 1704 che ha preso il via la realizzazione del celebre castello, che di fatto è anche uno dei luoghi più interessanti da vedere: esempio di architettura barocca, così come lo è il parco, una parte alla francese e l’altra all’inglese. Questo polmone verde si estende su circa 30 ettari ed è un vero e proprio viaggio nel cuore della bellezza e del fascino della natura.

La vista di Ludwigsburg dall'alto

Fonte: iStock

Una veduta dall’alto di Ludwigsburg

Da ammirare anche Marktplatz, piazza in cui lo sguardo deve abbracciare i palazzi intorno per poterne catturare tutta la bellezza, e il castello di Monrepos anche questo di chiara matrice barocca.

La città merita una visita, soprattutto durante il festival della zucca, uno degli appuntamenti più interessanti in tutta Europa per coloro che amano l’autunno, i suoi colori e le sue tante prelibatezze. E allora si deve raggiungere Ludwigsburg e quel giardino delle meraviglie che ogni anno si popola di statue e creazioni bellissime: protagonista la zucca.

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Giornata del Panorama: i luoghi del FAI aperti domenica 8 settembre

Domenica 8 settembre torna l’undicesima edizione della Giornata del Panorama dedicata ai migliori paesaggi italiani, ossia 14 beni tutelati dal FAI (Fondo per l’Ambiente Italiano) più l’Oasi Zegna. Da nord a sud, questa è l’occasione perfetta per osservare, conoscere ed esplorare luoghi di grande fascino sia storico che culturale: ville, castelli, abbazie millenarie, oltre che splendidi parchi e giardini. Perché visitarli proprio questo weekend? Perché per tutta la giornata di domenica verranno proposte tante attività per aiutarvi a conoscerli, come visite guidate, trekking al tramonto e passeggiate naturalistiche.

Questo grande progetto di valorizzazione ambientale e sociale voluto da Ermenegildo Zegna e patrocinato dal FAI nasce nel 2014 per promuovere e diffondere la conoscenza dei multiformi panorami italiani. Dal Castello di Avio in Trentino al Bosco di San Francesco in Umbria, fino alle Saline Conti Vecchi in Sardegna, scopriamo insieme cosa riserva il programma di quest’anno e quali sono i luoghi protagonisti.

Le iniziative organizzate in tutta Italia

Durante la giornata di domenica potrete partecipare a diverse attività ricreative e culturali accompagnati da guide ambientali specializzate: saranno loro a raccontarvi le storie che rendono ancora più speciali questi paesaggi. L’obiettivo è offrirvi una vera e propria esperienza immersiva in quattordici affascinanti luoghi dalle peculiarità uniche, che potranno essere osservati “da lontano” ma anche scoperti “da vicino” seguendo, se lo si vorrà, gli itinerari guidati o suggeriti per i principali luoghi di interesse di ciascun territorio.

Nord Italia

Cominciamo a scoprire le iniziative partendo dal nord Italia. In Trentino Alto Adige, il Castello di Avio a Sabbionara di Avio vi accoglierà con visite guidate, passeggiate nei dintorni del castello per ammirare la fortezza da un punto di osservazione inedito e con una divertente caccia al tesoro perfetta per le famiglie con bambini. In Piemonte, invece, guide escursionistiche esperte vi accompagneranno alla scoperta del Castello e Parco di Masino a Caravino (TO) con una passeggiata panoramica all’interno del giardino storico. Le famiglie e i ragazzi potranno partecipare anche a un laboratorio per la realizzazione di un piccolo libro con disegni, collage e ricordi raccolti in questa giornata.

Sempre incastonata tra le montagne eporediesi è Villa Flecchia a Magnano (BI), dove si propone un pomeriggio dedicato all’osservazione dei panorami del Canavese. Domenica 8 settembre sarà possibile scegliere tra una visita guidata alle collezioni pittoriche e una visita seguita da una lezione teorica e pratica di acquerello dal vero, per realizzare la propria veduta da portare con sé in ricordo dell’esperienza vissuta (la prenotazione è obbligatoria).

Spostiamoci sulla fortezza medievale del Castello della Manta a Manta (CN) dove potrete dedicare l’intera giornata all’osservazione consapevole del panorama circostante o partecipando a percorsi di trekking nei dintorni del maniero. Luogo d’elezione di questa giornata è l’Oasi Zegna a Trivero Valdilana (BI) dove, oltre alle mostre “From sheep to shop” e “Atmosferica. Stagioni e temperamenti” allestite in Casa Zegna, sarà possibile visitare, guidati dai volontari del FAI, il giardino del fondatore Ermenegildo Zegna. Non mancano esibizioni dal vivo come l’orchestra d’archi che si cimenterà in uno dei capolavori di Verdi.

Palazzo Moroni a Bergamo proporrà una passeggiata nel verde in compagnia di un esperto ambientale, mentre Villa dei Vescovi a Luvigliano di Torreglia (PD) aprirà le porte della prima tra le ville venete. In Liguria, infine, sarà l’Abbazia di San Fruttuoso a Camogli (GE) ad aprire le sue porte per una giornata alla scoperta dell’evoluzione storica del complesso abbaziale, del borgo e del suo paesaggio.

Oasi Zegna

Fonte: Ufficio Stampa

Lo splendido paesaggio offerto da Oasi Zegna

Centro Italia

Passiamo alle iniziative organizzate dalla Giornata del Panorama nel Centro Italia partendo dall’Orto sul Colle dell’Infinito a Recanati (MC), che accoglierà i visitatori per una visita guidata, e dal Bosco di San Francesco ad Assisi (PG), che propone un viaggio tra simboli, arte e natura lungo un percorso che unisce arte, paesaggio e spiritualità. Il tutto insieme alla guida medievista Monica Lupparelli, la quale condurrà i visitatori in un cammino che attraversa il bosco. Spostiamoci nel Lazio, dove al Parco Villa Gregoriana a Tivoli (RM) verrà svelata la storia di questo luogo unico e incontaminato grazie a un racconto a tre insieme a una storica dell’arte, una biologa e un giardiniere.

Sud Italia e Isole

Infine, arriviamo al programma dedicato ai paesaggi del Sud Italia partendo dalla Baia di Ieranto a Massa Lubrense (NA), la quale propone trekking guidati sui sentieri della Baia, di Monte San Costanzo e del territorio di Massa Lubrense, oltre che esplorazioni marine nell’Area Marina Protetta “Punta Campanella”. La camminata terminerà con un tuffo nei meravigliosi colori del mare della Baia, per un’immersione in kayak o con maschera e pinne. Inoltre, si potrà partecipare a un trekking sul sentiero delle Sirenuse e alle due visite speciali nel paesaggio rurale di Ieranto.

Nelle Isole, sarà il Giardino della Kolymbethra nel Parco Naturale della Valle dei Templi (AG) a celebrare questa giornata con un laboratorio di acquerelli per grandi e bambini. In Sardegna, infine, i luoghi protagonisti saranno le Saline Conti Vecchi ad Assemini (CA), che accoglieranno i visitatori per un tour in trenino tra le vasche salanti allungando il percorso consueto per permettere a fotografi e appassionati di riprendere angoli meno noti della Laguna di Santa Gilla, e la Batteria Talmone a Palau (SS). Quest’ultima proporrà una serie di attività dedicate alle famiglie e adatta anche ai più piccoli per scoprire la flora e la fauna tipiche della macchia mediterranea e gli angoli nascosti della ex zona militare.

Giardino della Kolymbethra in Sicilia

Fonte: Ufficio Stampa

Giardino della Kolymbethra ad Agrigento
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Jardin Majorelle: uno dei giardini più belli del mondo compie 100 anni

Uno dei giardini più incantevoli e misteriosi del Marocco festeggia 100 anni. Parliamo del Jardin Majorelle, un’oasi di verde e cultura situata a Marrakech, a due passi dalla Medina. La celebrazione di questo importante anniversario comprende mostre, eventi speciali, conferenze, concerti e proiezioni di film, ma è soprattutto un’occasione per mettere in evidenza il ruolo storico e attuale di una destinazione di fama mondiale. Scopriamo perché è diventata un’attrazione iconica.

Alla scoperta del Jardin Majorelle, attrazione simbolo di Marrakech

Questa meraviglia, che si estende su una superficie di novemila metri quadri, deve il suo nome al pittore orientalista francese Jacques Majorelle, il quale, stabilitosi nel 1919 a Marrakech, concepì qui il grande e rigoglioso giardino come un un luogo di pace e tranquillità, in cui potersi dedicare alla pittura, e un “laboratorio” botanico.

Nel 1922, l’artista comprò un palmeto nel nord-ovest della Medina, e iniziò ad arricchirlo con esemplari botanici esotici – in particolare cactus – e specie rare, provenienti dagli angoli più remoti del mondo. Negli anni Trenta, commissionò all’architetto Paul Sinoir la costruzione di una villa in stile moresco, creando il famoso “blu Majorelle”, un blu oltremare/cobalto, intenso e chiaro al tempo stesso, che contraddistingue le pareti della struttura e le architetture circostanti. La sua casa era al primo piano, mentre al piano terra c’era il grande studio in cui dipingeva.

Nel corso di quarant’anni, il Jardin Majorelle è diventato un’opera d’arte vivente in movimento, un sogno impressionista, “una cattedrale di forme e colori”, con un labirinto di vicoli che si incrociano su diversi livelli, edifici dalle tonalità vivaci che mescolano influenze Art Déco e moresche, incantevoli laghetti, fontane e pergolati.

Nel 1947, il complesso è stato finalmente aperto al pubblico. Rimasto abbandonato per molti anni, dopo la morte del suo creatore, avvenuta nel 1962, è stato acquistato da Yves Saint Laurent e Pierre Bergé nel 1980, i quali hanno strappato questo patrimonio di inestimabile valore dalle mani di chi avrebbe voluto farne un complesso alberghiero.

I due geni della moda sono così diventati i nuovi proprietari della villa di Jacques Majorelle, che hanno ribattezzato Villa Oasis. Le ceneri di Yves Saint Laurent sono state disperse nel roseto dell’edificio e in suo onore è stato eretto un memoriale nel giardino.

Il Museo Berbero, viaggio nella storia e nell’arte

“Dal mio arrivo a Marrakech nel 1966, non ho mai smesso di essere affascinato dalla cultura e dall’arte berbera. Nel corso degli anni, ho raccolto e ammirato quest’arte che abbraccia diversi paesi contemporaneamente. I berberi sono giustamente orgogliosi della loro cultura, che hanno costantemente rivendicato nonostante le vicissitudini che hanno incontrato. A Marrakech, nel Paese dei Berberi, nel Jardin Majorelle creato da un artista che dipinse così tante scene di uomini e donne berberi, l’idea di questo museo ci è venuta naturale”. Sono le parole con cui Pierre Bergé introduce i visitatori al Museo Pierre Bergé delle Arti Berbere, inaugurato nel 2011 nell’ex studio di pittura dell’artista Jacques Majorelle.

Al suo interno si può venire a contatto con la straordinaria creatività dei Berberi (nell’antichità chiamati Imazigenes, che significa “popolo libero”), tra i più antichi abitanti del Nord Africa. Oltre 600 manufatti, raccolti da Pierre Bergé e Yves Saint Laurent tra i monti del Rif e il Sahara, testimoniano la ricchezza e la diversità di questa vibrante cultura, ancora oggi molto viva.

La collezione è esposta in quattro spazi distinti, ciascuno dedicato a un tema particolare. Prima di entrare nelle sale espositive, viene presentata ai visitatori una panoramica della storia di questa popolazione e una mappa che mostra la posizione delle principali tribù berbere in tutto il Marocco. Insieme al Musée Yves Saint Laurent Marrakech, aperto al pubblico nel 2017, questi due magnifici poli culturali aggiungono una dimensione artistica a un’oasi di rara bellezza, offrendo un viaggio immersivo a chi ama sia la natura che il mondo creativo del grande stilista francese.

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Viaggio a Roma alla scoperta delle sue ville più belle e da visitare assolutamente

Roma, la nostra affascinante Capitale, è un vero e proprio museo a cielo aperto che attraversa diverse epoche storiche. Molte sono le attrazioni da visitare tra le sue pressoché infinite vie e piazze, spesso prese d’assalto dai turisti che non possono fare a meno di ammirare estasiati l’eternità di questa città. Ed è proprio tra il caos che il più delle volte si nascondo luoghi di pura pace e bellezza, fatti di pinete, laghi, fiumi, giardini e sentieri che lasciano senza fiato. Parliamo delle ville storiche romane, che sono dei veri e propri gioielli tutti da scoprire.

Scopri tutte le attività che puoi fare a Roma

Villa Doria Pamphilj, tra le meglio conservate in città

Iniziamo questo viaggio dalla suggestiva Villa Doria Pamphilj, residenza storica dell’omonima famiglia nobile romana, che sorge in Via di San Pancrazio, appena fuori dalle mura nel quartiere Gianicolense. Si tratta di un luogo di puro incanto e che può essere davvero definito un’oasi di pace, poiché comprende il terzo più grande parco pubblico di Roma (184 ettari) e il Casino del Bel Respiro, sede di rappresentanza ufficiale del governo italiano e una delle opere architettoniche esteticamente più pregevoli di tutta la struttura.

Progettata da Alessandro Algardi e Giovanni Francesco Grimaldi nel Seicento, è considerata una delle più importanti ville romane (oltre che un capolavoro perfettamente conservato), poiché mantiene ancora dopo secoli la sistemazione seicentesca e le principali caratteristiche del 700 e dell’800.

Villa Doria Pamphilj, Roma

Fonte: iStock

L’Arco dei Quattro Venti nel parco di Villa Doria Pamphilj

Da ammirare assolutamente sono il Giardino del Teatro, dove si svolgevano manifestazioni teatrali; la Cappella Doria Pamphilj, ultimo degli edifici costruiti nella villa; la Fontana del Giglio, con giochi d’acqua che vanno a confluire nel Laghetto del Belvedere; la Villa Vecchia, l’edificio più antico del Parco; i resti archeologici che comprendono anche una necropoli romana nella quale furono trovate due tombe di età Augustea; piante da frutto come cedri, limoni, aranci e molto altro ancora.

Regalati un indimenticabile tour della meravigliosa Villa Doria Pamphilj

Villa Medici, sul punto più alto di Roma

In posizione panoramica sulla collina del Pincio (punto più alto della città), accanto all’altrettanto affascinante Trinità dei Monti, sorge la maestosa Villa Medici che dal 1803 ospita l’Accademia di Francia a Roma. Si tratta di un pregevole edificio che risale alla metà del XVI secolo realizzato su progetto dell’architetto Giovanni Lippi, detto Nanni di Baccio Bigio.

La struttura è altamente sorprendente perché offre una facciata esterna dallo stile sobrio, che crea poi un netto contrasto con la facciata interna impreziosita da ghirlande, maschere, statue e bassorilievi antichi. Non mancano magnifici giardini popolati da sculture e fontane, ma anche siepi e pini che si estendono per oltre 7 ettari.

Villa Medici, Roma

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Tutta la bellezza di Villa Medici

Non sono di certo da meno gli interni, che custodiscono gelosamente pregevoli opere d’arte collezionate nei secoli e anche una delle più grandi biblioteche di arti decorative di Roma: possiede circa 37.000 volumi in lingua francese, dedicati alle arti plastiche, architettura e storia dell’arte.

Concediti un tour di Villa Medici e di Castel Sant’Angelo

Villa Borghese, meraviglioso parco cittadino

È molto difficile descrivere con poche parole Villa Borghese, perché è un grande parco cittadino che può vantare sistemazioni a verde di diverso tipo, dal giardino all’italiana alle ampie aree di stile inglese, edifici, piccoli fabbricati, fontane e laghetti. Non a caso, è il quinto più grande parco pubblico a Roma (circa 80 ettari), un capolavoro che impreziosce il Municipio II, quartiere Pinciano.

Come accennato, gli edifici che si trovano al suo interno sono davvero numerosi: il Casino del Graziano, il Casino Giustiniani, l’Uccelliera e la Meridiana con i giardini segreti, il Casino dell’Orologio, la Fortezzuola, l’ampio Giardino del Lago con un romantico isolotto artificiale su cui domina il Tempietto di Esculapio e molto altro ancora.

Al suo interno vi è persino il Museo Canonica, casa-studio dall’artista Pietro Canonica, il Casino di Raffaello con una ludoteca per bimbi, la Casina delle Rose con la Casa del Cinema, il giardino zoologico recentemente convertito in Bioparco e chi più ne ha più ne metta.

Villa Borghese, orologio

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Il pittoresco orologio ad acqua di Villa Borghese

Straordinario è anche lo stesso Parco di Villa Borghese, che si estende tra il tratto delle Mura Aureliane che unisce Porta Pinciana a Piazzale Flaminio, ed i nuovi quartieri Salario e Pinciano. Ma non è ancora tutto, perché questa è anche una delle ville romane più ricche di testimonianze artistiche e paesaggistiche della città (e non solo): per la sua incredibile concentrazione di musei e istituti culturali è definita “Parco dei Musei”.

Fai un tour dei giardini di Villa Borghese in golf cart

Villa Torlonia, dalla storia complessa ma affascinante

Villa Torlonia ha una storia piuttosto complessa, un passato che contribuisce a renderla estremamente affascinate: situata nel quartiere Nomentano, è stata dapprima proprietà agricola della famiglia Pamphilj, per poi essere acquistata dal banchiere Giovanni Torlonia che la fece trasformare in propria residenza, fino a diventare residenza di Mussolini, poi struttura e in stato di abbandono e infine meraviglioso parco pubblico a partire dal 1978.

Oggi, infatti, è un affascinante parco con un complesso di edifici tra cui il bunker per Mussolini e due rifugi antiaereo che è possibile visitare insieme al giardino e ai preziosi musei.

Tra i luoghi di interesse da non perdere ci sono certamente il Casino Nobile, magistrale esempio di architettura neoclassica; la Casina delle Civette, trasformata ad opera dell’architetto Enrico Gennari in un “Villaggio Medievale” caratterizzato da porticati, torrette e loggette, decorato da maioliche e vetrate; il Complesso della Serra moresca, in stile neomoresco e con annessi anche altri elementi architettonici come la torre e la grotta; obelischi e molto altro ancora.

Villa Torlonia, Roma

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Casina delle Civette presso Villa Torlonia

Senza dimenticare che l’area naturalistica urbana di Villa Torlonia presenta una notevole biodiversità vegetale tutta da scoprire.

Villa del Priorato di Malta, dove c’è il “buco” più bello di Roma

Infine la Villa del Priorato di Malta che sorge in tutto il suo splendore sul Colle Aventino. Si tratta della sede storica del Gran Priorato di Roma dei Cavalieri di Malta, oggi Sovrano Militare Ordine di Malta.

È un affascinante complesso di edifici che si affacciano su un meraviglioso giardino all’italiana e che si presenta con una straordinaria piazzetta settecentesca decorata con trofei di guerra che narrano delle imprese dei cavalieri di Malta. Ma non è tutto, perché essa è nota anche perché il famoso buco della serratura del portone d’ingresso, dal quale sbirciando è possibile scorgere la maestosità della cupola di San Pietro.

Villa del Priorato di Malta, Roma

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La vista dal buco della serratura della Villa del Priorato di Malta

Oggi l’area gode del diritto di extraterritorialità e il suo centro ideale è la Chiesa di Santa Maria del Priorato, interna al giardino, che evoca il modello architettonico di un tempio romano, mentre l’interno riesce ad integrare la fantasia barocca e controriformista con le memorie classiche.

Roma è pura magia in ogni suo angolo, ma anche la culla di oasi di pace dove meno te lo aspetti.

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Ultimo fine settimana di agosto in Piemonte: c’è Castelli Aperti

Domenica 25 agosto, ritorna in Piemonte l’attesissimo appuntamento con Castelli Aperti, l’evento che periodicamente invita il pubblico a esplorare il ricco patrimonio storico e artistico della regione. Dalla primavera all’autunno, questa manifestazione si propone di valorizzare e promuovere castelli, giardini, musei, palazzi, ville e borghi sparsi su tutto il territorio. Nata grazie all’iniziativa della Regione Piemonte in collaborazione con le province di Asti, Alessandria e Cuneo, la rassegna si è progressivamente estesa a tutta la regione, includendo anche la Liguria, storicamente legata all’identità culturale del basso Piemonte.

Un salto nella storia

Sono ben 52 i luoghi di interesse che apriranno le loro porte al pubblico questo fine settimana, 6 dei quali sono situati in provincia di Torino, offrendo un’opportunità unica per conoscere da vicino l’arte e la cultura regionali.

Si tratta di dimore che custodiscono secoli di storia, alcune si ergono maestose sulle colline, circondate da splendidi giardini, mentre altre accolgono musei con collezioni preziose. Da 28 anni, “Castelli Aperti” rappresenta una finestra sul passato, permettendo ai visitatori di immergersi nel fascino e nella bellezza di un territorio che ha saputo conservare intatte le proprie tradizioni.

Tesori del Piemonte

Tra i luoghi di maggiore interesse che aprono al pubblico l’ultimo fine settimana di agosto, spicca Casa Lajolo a Piossasco, una dimora di metà Settecento situata in un piccolo borgo storico. Dalle 10 alle 13 e dalle 14,30 alle 18, saranno organizzate visite guidate ogni mezz’ora, con ciceroni che accompagneranno i visitatori alla scoperta della casa, del giardino e dell’orto-giardino. Questa villa di campagna conserva intatto l’antico fascino, arricchito da un giardino all’italiana articolato su tre livelli, con scale in pietra che collegano un piazzale prospiciente la casa padronale, delimitato da siepi di bosso.

Un altro luogo che merita una visita è il Castello di Miradolo a San Secondo di Pinerolo, aperto dalle 10 alle 19. Qui, oltre alla mostra “Giorgio Griffa. Una linea, Montale e qualcos’altro”, sarà possibile partecipare a una visita tematica al parco del castello. Un percorso che permette di scoprire le principali specie vegetali presenti, evidenziando il legame profondo tra l’uomo e la natura che si è consolidato nei secoli.

Castelli da Scoprire

Il Castello e Parco di Masino a Caravino, aperto dalle 10 alle 18, rappresenta un altro gioiello da non perdere. Il percorso di visita di questo castello millenario, situato nel cuore dell’Anfiteatro Morenico di Ivrea, culmina con la Biblioteca storica, custode di una ricca collezione e testimonianza del profondo amore dei conti Valperga per i libri.

Il fascino di questa residenza, che per secoli è stata la dimora di una delle più antiche famiglie nobiliari piemontesi, rivive nei fastosi saloni e negli appartamenti privati, che trasportano i visitatori in un’epoca passata.

A pochi chilometri di distanza, il Castello di Foglizzo attende i visitatori con visite guidate alle ore 15, 16 e 17. Questo piccolo gioiello piemontese, di origine tardo-romana, è stato un importante luogo di difesa durante il Medioevo. Le sue stanze, splendidamente decorate con affreschi e arredi di pregio, offrono un affascinante viaggio nella storia, tra mistero e bellezza. Numerosi artisti e nobili hanno lasciato tracce indelebili in questo castello, che oggi si presentano agli occhi dei visitatori in tutta la loro magnificenza.

Esperienze per famiglie alla Manta

Infine, il Castello della Manta, risalente al XIII secolo e arricchito nel Cinquecento, merita una menzione speciale. La visita include sia il castello, con il Salone Baronale decorato con affreschi del Ciclo dei Prodi e delle Eroine, sia la Chiesa di Santa Maria al Castello. All’esterno, l’ampio giardino offre una vista spettacolare sul Monviso, rendendo l’esperienza ancora più suggestiva.

Per le famiglie, il Castello della Manta propone domenica 25 agosto un percorso che trasforma la visita in un’esperienza ludica e creativa. I bambini potranno immedesimarsi in dame e cavalieri, esplorando il maniero attraverso il gioco e l’interazione con oggetti e strumenti storici, imparando divertendosi.

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Villa Arconati: nuovi giochi d’acqua nella dimora più bella della Lombardia

Da domenica 4 agosto, per rinfrescare i visitatori dalla calura estiva, la Fondazione Augusto Rancilio apre i nuovi giochi d’acqua a Villa Arconati, restaurati grazie al progetto finanziato dal PNRR.
Così, nel Giardino si entrerà finalmente più freschi grazie ai giochi d’acqua che nebulizzeranno una piacevole pioggerella, richiamando proprio uno dei tipici e rigeneranti divertissement settecenteschi. E, per la prima volta, saranno in funzione anche i giochi d’acqua del Teatro Grande dove ammirare le statue dei Sensi con le loro virtù moderatrici.
Ma attenzione agli scalini del Giardino: anche in qualcuno di essi si può celare un fresco mistero!

Come vivere la domenica a Villa Arconati?

Tra le più affascinanti e maestose Ville di delizia di Milano, Villa Arconati rimarrà aperta tutte le domeniche di agosto (e anche a Ferragosto) dalle 11.00 alle 19.00.

Ma qual è il modo migliore per scoprirla? Pensare di viverla come gli Ospiti dell’aristocrazia milanese nel Settecento, “alla corte” di Giuseppe Antonio Arconati. Ecco perché il biglietto d’ingresso è giornaliero, ossia consente di rimanere alla Villa l’intera giornata, con proposte culturali, sociali, artistiche e di spettacolo sempre nuove.

I visitatori possono scegliere una visita libera del complesso, oppure optare per una visita guidata accompagnati dalle guide volontarie FAR, che mettono a disposizione ogni domenica le proprie conoscenze e soprattutto la propria passione per questo luogo ricco d’incanto.

Nel Giardino si potrà godere della frescura dei berceaux, degli scherzi e giochi d’acqua, per una passeggiata nella natura: sul fondo del parterre, spicca la Casetta incantata nel bosco, che accoglie la famiglia dei pavoni.

Il Palazzo, privo degli antichi arredi, è ricchissimo di storia e delle “storie” narrate dalle sontuose decorazioni, frutto del più fine stile barocchetto lombardo: oltre a una visita per godere degli imponenti affreschi a trompe l’oeil, degli stucchi e delle dorature, delle quadrature e degli sfondati prospettici che aprono su cieli sereni dipinti, sarà possibile vivere alcuni ambienti proprio come gli Ospiti di un tempo: gustando un delizioso Lunch nella Sala Rossa, oppure sorseggiando un tè o una bevanda rinfrescante sotto il loggiato.

Visita guidata tra arte classica e mitologia

La Visita Guidata 2024 ha un percorso totalmente rinnovato, che conduce alla scoperta dell’arte e dei miti classici tanto cari agli Arconati: 90 minuti circa, accompagnati dalle appassionate Guide Volontarie FAR, per ammirare le bellezze del Palazzo e del Giardino, tra cui la statua di Tiberio, il Teatro di Pompeo Magno e gli Appartamenti delle Stagioni, e per conoscere le storie di chi ha fatto diventare Villa Arconati “la piccola Versailles di Milano”.

Tariffe:

  • Ingresso intero € 11,00
  • Ingresso ridotto € 8,00 (ragazzi da 11 a 17 anni e persone diversamente abili)
  • Gratuito per ragazzi fino a 10 anni e accompagnatori di persone diversamente abili
  • Ingresso + Visita Guidata € 16,00 (ridotto € 13,00)

Le mostre in corso

Fino al 24 novembre 2024, visitabile tutte le domeniche in concomitanza con l’apertura al pubblico di Villa Arconati e compresa nel biglietto d’ingresso, ecco la mostra “Performance Inutili” di Silvano Repetto, presso la Camera delle Stagioni: con le sue opere, l’artista aspira a creare stupore nello spettatore, riportandolo per un attimo all’innocenza dell’infanzia.

Ancora, fino al 13 ottobre 2024, è in corso “DOMANI. Jacques Martinez a Villa Arconati” con quattro esposizioni per mostrare più di cinquant’anni dei suoi dipinti, sculture, disegni, fino al
2024 per lasciar indovinare cosa sarà il 2025.