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Lo spettacolo luminoso più bello del mondo si trova in Italia

Animali, fiori, percorsi fantastici e luoghi che sembrano usciti da una favola. C’è un piccolo borgo italiano che, nel periodo delle festività natalizie, si accende di colori e meraviglia: è lì, infatti, che lo spettacolo luminoso più bello del mondo prende vita, per regalare a grandi e piccini un’atmosfera incredibile e indimenticabile.

Siamo in provincia di Varese in Lombardia dove, sulle sponde del Lago Maggiore, si trova Leggiuno il luogo che, dai primi di dicembre, diventa un posto in cui la magia sembra possibile e dove i giochi di colori e di luce restituiscono allo sguardo sensazioni indelebili.

Leggiuno, il borgo con lo spettacolo luminoso più bello

Il buio punteggiato da tantissime lucine che creano un’atmosfera onirica e fiabesca: a guardare le immagini di come si trasforma Leggiuno, il piccolo borgo sul Lago Maggiore, in occasione del Natale, sembra davvero che la magia possa esistere. Fiori, animali, natura, ma anche un tunnel luminoso e luoghi incantati. Il paese si trasforma e diviene uno scenario favoloso e unico.

A ideare il progetto è stato Lino Betti, che ha dato vita alla manifestazione e ha realizzato, insieme al suo team, tutte le installazioni luminose che hanno trasformato il percorso. Per creare questo luogo fatato sono state utilizzate oltre 700mila luci al led, ovvero circa 200 mila in più rispetto all’edizione 2022.

Inoltre, ogni creazione che si può ammirare lungo il percorso, come i fiori colorati o i tanti animali, è stata preparata a mano e utilizzando plastica riciclata e scarti: un bel modo per mostrare l’importanza del recupero e del riuso.

Il percorso, che quest’anno è stato allungato, sarà accessibile a tutti fino al 7 gennaio, dalle 17,30 alle 22,30. Sono previsti eventi che vanno ad arricchire l’esperienza di coloro che vogliono immergersi in questo mondo straordinario fatto di luci e meraviglia. Ad esempio, fino al 25 dicembre sarà presente Babbo Natale, dal giorno successivo – invece – si potrà incontrare la Befana. E poi vi sono in programma concerti o la presenza di cori che andranno a regalare ancora più bellezza e a impreziosire l’atmosfera.

Da sottolineare che quest’anno, come riporta il sito dell’evento, è stato potenziato l’impianto fotovoltaico per le lucine grazie alla partnership con EsseSolar.

La storia delle lucine di Leggiuno

Una passione che ha contagiato tutti: la storia delle lucine di Natale di Leggiuno inizia grazie a Lino Betti che nel 1999 ha comprato le prime – come si può leggere sul sito ufficiale della manifestazione – in Brasile, paese d’origine della moglie. Con 100 dollari era riuscito ad acquistarne 10mila, poi andando ad accrescere di anno in anno la propria collezione. Prima addobbava solo casa e giardino, che erano diventati una grande attrazione, poi con la collaborazione di tante persone si è arrivati all’ambientazione magica di oggi.

E ogni anno il borgo si accende, ma lo fa sempre con creatività nuova, regalando ai visitatori emozioni diverse. Un percorso per tutti, adatto ai più piccoli, ma anche ai grandi, perché la magia delle feste e l’incanto delle luci sono straordinari a ogni età. Una tappa obbligata se si programma una vacanza sul Lago Maggiore.

Leggiuno, l’eremo di Santa Caterina del Sasso

Se si visita Leggiuno, il borgo in provincia di Varese, vale la pena una sosta ad ammirare l’eremo di Santa Caterina del Sasso che si trova su una roccia a strapiombo sul Lago Maggiore.

Di realizzazione molto antica, è composto da diversi edifici ed è dotato di una torre campanaria anch’essa affacciato sul lago. Oltre alla valenza storica e artistica notevole, da questo luogo si possono ammirare panorami indimenticabili.

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Cosa vedere con una crociera sul Lago Maggiore

Una crociera sul Lago Maggiore è il modo migliore per godere delle bellezze di un territorio incantato, che si estende per più di 64 km di lunghezza, la maggiore tra i laghi nazionali. La vasta superficie del lago, più di 210 km quadrati, abbraccia per lo più il territorio italiano, ma si estende fino a toccare la Svizzera con cui condivide scenari unici.

Il lago racchiude numerose isole di varie dimensioni, oltre a un susseguirsi di borghi fiabeschi che riposano sulle sue sponde, per questo una navigazione sul Lago Maggiore alla scoperta di questi paesaggi naturali è un’esperienza che rimane impressa per sempre nella memoria di chi viaggia.

Se vuoi saperne di più sul tour perfetto del Lago Maggiore continua a leggere, non perderti le località più belle da visitare!

Mini crociera sul Lago Maggiore: le isole Borromee

Un giro in barca sul Lago Maggiore non può non iniziare dal meraviglioso Golfo delle Isole Borromee, un gioiello di isole sparse nell’entroterra del Lago. L’arcipelago comprende l’Isola Madre, l’Isola Bella, l’Isola dei Pescatori, l’Isolino di San Giovanni e lo scoglio della Malghera, e le acque di questo arcipelago bagnano i comuni di tre località tra le più belle da visitare: Stresa, Verbania e Baveno.

Per il giro delle Isole Borromee ti puoi imbarcare a Stresa, la splendida cittadina dalle rinomate meraviglie naturali ai piedi del Mottarone. Ti consiglio, se hai tempo, di fare una passeggiata tra i suoi splendidi giardini, e scoprire gli antichi palazzi storici che si specchiano nel lago.

In seguito, puoi raggiungere Piazza Marconi, un punto di riferimento turistico fondamentale del Lago, e prendere il traghetto per la mini crociera sul Lago Maggiore. Puoi prenotare un giro per l’Isola Bella e l’Isola dei Pescatori, pranzare in riva al lago e ammirare lo storico Palazzo Borromeo, un palazzo seicentesco appartenente all’importante famiglia omonima che domina l’isola con la sua architettura barocca e i floridi giardini.

Per una mini crociera dal sapore romantico puoi imbarcarti al tramonto, e goderti lo straordinario panorama naturale alle luci dell’imbrunire. Con questa gita in barca, prenotabile comodamente online, potrai ammirare l’Isola Bella, l’Isola Madre e l’Isola dei Pescatori in un’atmosfera idilliaca. E’ l’ideale per le coppie o per piccoli gruppi, al tramonto il panorama è ancora più suggestivo.

Per un altro tour nell’arcipelago Borromeo se sei un amante delle gite hop-on hop-off ti consiglio di prenotarti una mini crociera con soste in autonomia sull’isola, dove avrai la possibilità di scendere dall’imbarcazione ed esplorare le isole autonomamente, perdendoti tra i palazzi terrazzati e i giardini rigogliosi dell’Isola Bella o dell’Isola Madre.

Questa mini crociera parte da Baveno, un altro tra i borghi più famosi del Lago Maggiore. Baveno è una piccola cittadina sulle rive piemontesi ricca di cultura e storia, assolutamente da visitare per ammirare le sue antiche strutture architettoniche. Oltre alla vista spettacolare sulle isole potrai visitare il Battistero, i Rioni Domo e Baitone, situati nel centro storico, e percorrere una delle passeggiate storico archeologiche a disposizione per i turisti.

Crociera con sosta all’Eremo di Santa Caterina del Sasso

Se vuoi provare l’esperienza di una crociera sul Lago Maggiore in una località unica al mondo non puoi perderti una visita all’Eremo di Santa Caterina del Sasso, il famoso monastero sulla sponda lombarda a picco sull’acqua, situato a 18 metri sopra il livello del lago.

Ti troverai davanti a uno degli scenari più suggestivi del lago, e potrai visitare questa antichissima costruzione composta da edifici con terrazze sul mare, chiese antiche e rocche panoramiche. Puoi prenotare qui una gita organizzata per te all’Eremo di Santa Caterina con partenza da Stresa o Baveno. La gita durerà due ore, e comprende un tour sul Lago e una sosta per visitare a tuo ritmo questo sito monumentale arroccato sulle sponde.

Se vuoi vivere l’esperienza di una crociera sul Lago Maggiore ecco cosa vedere per una gita in barca ideale. Dalle Isole Borromee alle cittadine storiche il tour perfetto sul Lago Maggiore non può non includere queste località che tutto il mondo ci invidia. I tour a disposizione spaziano dalle tradizionali gite hop-on hop off, alle crociere al tramonto, ai pranzi in barca o in riva al lago con panorami indimenticabili all’orizzonte. La quiete e la bellezza di questi luoghi sono rari da trovare, e i borghi storici incastonati tra le sponde ne fanno un territorio dal fascino senza tempo.

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Lago Maggiore e dintorni, luoghi meravigliosi toccati dal Giro d’Italia

La quattordicesima tappa del Giro d’Italia, oggi sabato 20 maggio, vede la partenza dal comune svizzero di Sierre, nel Canton Vallese, e l’arrivo a Cassano Magnano, in provincia di Varese dopo 194 chilometri.

Si tratta di un percorso che attraversa la provincia del Verbano-Cusio-Ossola, costeggia la zona meridionale del Lago Maggiore e il Varesotto: conosciamo più da vicino i luoghi meravigliosi che fanno da cornice alla tappa odierna della 106esima edizione della corsa rosa.

Sierre, la capitale del Gusto del Canton Vallese

Sierre, piccolo comune svizzero del Canton Vallese, è una vera e propria “capitale del gusto” dove non perdere l’occasione di assaggiare la miglior raclette del territorio e andare alla scoperta delle svariate enoteche della città con i pregiati vini del Cantone quali il Fendant o il Petite Arvine.

Baciata dal sole e immersa tra le colline nell’abbraccio dei vigneti, è il punto di partenza ottimale per escursioni in una delle più importanti regioni viticole della Svizzera.

Le meraviglie della Val d’Ossola

Lo spettacolare Passo del Sempione, contornato da altissime cime, introduce al rientro in Italia: ecco la Val d’Ossola, ricca di sorprese come, ad esempio, Vogogna, uno dei Borghi Più Belli d’Italia nonché Bandiera Arancione del Touring Club.

Nel verde del Parco Nazionale della Val Grande, la perla della Val d’Ossola conserva nel suo centro storico medievale importanti testimonianze del passato sotto la Signoria dei Visconti come il Palazzo Pretorio su Piazza Pretorio voluto nel 1348 da Giovanni Visconti e il Castello Visconteo edificato, sempre dal Visconti, nel 1344: oggi ospita le mostre permanenti “Tempo di lupi. La storia di un ritorno” e “Il soldatino di piombo”.

Ancora, a Mergozzo, si trova la storica cava di Candoglia, da cui si estrae un marmo unico nel suo genere, dal tipico colore rosa, bianco o grigio, la roccia più pregiata dell’Ossola, impiegata anche per la costruzione del Duomo di Milano.

Ma non è tutto: fa bella mostra di sé anche il Lago di Mergozzo, limpido specchio lacustre a pochi chilometri dal Golfo Borromeo, meta ideale per gli appassionati di sport acquatici come kayak, canoa e windsurf.

Stresa e Arona, incanto del Lago Maggiore

Magnifica è Stresa, sulla sponda piemontese del Lago Maggiore, che si fa ricordare per l’eleganza, la natura rigogliosa e le esclusive dimore tra cui citare Villa Pallavicino, sontuosa villa abbracciata dal Parco, preziosa oasi di verde che si estende per 18 ettari sul lungolago con roseti e alberi monumentali quali i lyriodendri più antichi in Italia, ginkgo biloba, sequoie, magnolie e uno stupendo cedro del Libano.

Inoltre, il borgo è punto di partenza per una gita alle Isole Borromee: una visita ai giardini e ai sontuosi palazzi dell’Isola Madre e dell’Isola Bella rimane nel cuore.

L’attrazione più importante della graziosa Arona è, invece, il colosso di San Carlo Borromeo, o San Carlone, l’imponente statua in bronzo del cittadino più illustre, alta ben 35 metri.

Da non perdere nel Varesotto: il Parco Archeologico di Castelseprio e Cassano Magnano

Dopo aver attraversato il Ticino, si arriva nel Varesotto, simbolo dell’eccellenza italiana nel settore dell’aeronautica.

Qui imperdibile è il Parco Archeologico di Castelseprio, che include i resti di un castrum del V secolo a.C. e un borgo al di fuori dalle mura: all’interno del castrum, protetto dalle mura che difendono anche l’avamposto conosciuto come “Monastero di Torba”, si fanno notare il complesso paleocristiano di San Giovanni, con basilica e battistero, una cisterna con pozzo, la chiesa romanica di San Paolo e varie case private.

Nel borgo sorge l’oratorio di Santa Maria foris portas del X secolo.

Infine, Cassano Magnano accoglie con il Castello dei Cento Tetti, la Torre di San Maurizio di epoca romana, simbolo della città, ed eleganti dimore nobiliari come le settecentesche Villa Buttafava e Villa Oliva.

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Il Lago Maggiore fiorisce di splendide camelie

Non è un fiore italiano. Fu importato dal lontano Giappone nel XVII secolo. Da allora, la camelia fiorisce a primavera anche in alcune zone del nostro Paese, colorando tutto di bianco, rosa o rosso e profumando l’aria.

La fioritura della camelia nelle ville e nei giardini è uno spettacolo che merita di essere ammirato in tutta la sua bellezza. E c’è un posto in Italia dove le camelie sono particolarmente concentrate che è già meraviglioso di per sé, ma che con l’arrivo della bella stagione si trasforma in pura poesia.

Si tratta del Lago Maggiore, lungo le sponde del quale le camelie hanno trovato il loro habitat naturale. Qui, i floricoltori locali portano avanti una tradizione di 150 anni, riconosciuta a livello internazionale.

Lungo tutta la litoranea che porta fino alla Svizzera, s’incontrano diverse località turistiche impreziosite da storiche ville e da giardini affascinanti. Queste dimore, prevalentemente costruite tra la seconda metà del XIX secolo e gli inizi del XX secolo, ben si armonizzano con questo meraviglioso paesaggio naturale.

Ed è proprio qui, in questi luoghi ricchi di fascino, che è possibile ammirare la fioritura delle camelie. Da Villa Taranto, a Verbania, all’Isola Madre, la più grande delle Borromee, da Villa Maioni, una splendida dimora neo-barocca che oggi ospita la biblioteca, a Villa Giuseppina e Villa Anelli a Oggebbio, ma anche in alcuni vivai, come La Roncola di Vignone e Compagnia del Lago Maggiore di Premosello Chiovenda, che ospita la pregiata Camellia sinesis, dalle cui foglie si ottiene un aromatico tè.

E con la fioritura delle camelie prende il via anche la stagione delle visite alla splendida Villa Taranto, che ospita uno dei giardini più belli d’Italia, e all’Isola Madre, la più grande delle Isole Borromee, famosa per i suoi rigogliosi giardini e per il maestoso palazzo Borromeo.

Il giardino di Villa Taranto

Secondo i critici internazionali, il giardino di Villa Taranto sarebbe più bello persino dei giardini di Versailles. Fu uno scozzese, il Capitano Neil Mc Eacharn, che nel 1931 decise di acquistare la proprietà dalla Marchesa di Sant’Elia per trasformarla in un esemplare giardino all’inglese, ubicato in un lembo d‘Italia che, pur con maggior morbidezza e ricchezza di toni, poteva ricordargli la nativa Scozia. Quest’opera doveva conciliare due esigenze fondamentali: estetiche e botaniche. Esigenze botaniche, in quanto le varie vegetazioni dovevano trovare condizioni di terreno e di clima il più possibile ideali. Le tappe della creazione dei nuovi giardini videro diverse fasi lavorative, fino alla loro ultimazione nel 1940.

Oggi si possono ammirare piante autoctone, ma anche specie esotiche, tropicali e provenienti dalla foresta amazzonica. Sono presenti oltre 20.000 varietà di fiori, alberi, arbusti e piante acquatiche.

I giardini dell’Isola Madre

L’Isola Madre sul Lago Maggiore custodisce uno dei giardini più apprezzati al mondo, abbellito da glicini, magnolie, alberi di limoni e cedri, ma anche da fiori esotici e di altre provenienze, che circondano il sontuoso palazzo del Cinquecento, Palazzo Borromeo.

Voluto come residenza privata dalla famiglia Borromeo (a cui appartiene ancora), oggi è aperta al pubblico per mostrarsi in tutta la sua bellezza. Tra sfarzi, antichi arazzi, preziosi arredi, dipinti, chi visita questa antica dimora riesce a immergersi subito in un’epoca passata.

E il parco che la circonda è a dir poco favoloso. Otto ettari di piante e fiori, curati nei minimi dettagli, in cui ci si può perdere tra specie botaniche rare, provenienti da ogni parte del mondo e dalla forte impronta esotica.

Realizzata a inizio Ottocento, quest’area verde vanta anche presenze importanti e di tutto rispetto, come una palma Jubaeae Spectabilis, che ha quasi 130 anni, e il bicentenario cipresso del Kashmir, arrivato qui dall’Himalaya nel 1862. Si tratta del più grande e il più vecchio esemplare in Europa, ormai in via d’estinzione persino nel suo Paese d’origine. E, mentre si è rapiti dalla bellezza di alberi e fiori, ammirando il panorama dai cannocchiali che si trovano passeggiando lungo i viali ombreggiati, non di rado passano indisturbati uccelli variopinti, che vivono in libertà nel parco. A loro si aggiungono fagiani e regali pavoni bianchi che rendono così magica la permanenza su questa fantastica isola immersa nel Lago Maggiore.

I giardini di Villa Maioni

Villa Maioni è una splendida dimora neobarocca immersa in 30mila metri quadri di parco attraversato da tanti viali dove si passeggia volentieri. Sono le camelie le protagoniste di questo splendido giardino un po’ meno conosciuto rispetto a quelli di Villa Taranto e dell’Isola Madre, ma assolutamente unico. Tanto che proprio quest’anno viene inaugurata la “Biblioteca della Camelia Piero Hillebrand”, un campo – catalogo realizzato dalla Società Italiana della Camelia e dal Comune di Verbania con ben 300 varietà diverse di camelia, con la possibilità di ammirare le fioriture in tutti i mesi dell’anno e non soltanto a primavera. Il parco-museo porta il nome del verbanese Piero Hillebrand, florovivaista e botanico che dedicò la vita alla ricerca e alla catalogazione delle antiche varietà di camelia.

Le altre ville e i giardini del Lago Maggiore

Villa Giulia a Verbania Pallanza, sulle sponde del Lago Maggiore, ospita la Mostra della Camelia che quest’anno festeggia 55 anni. Oltre 200 varietà di camelie, tra cui alcuni splendidi esemplari custoditi nei parchi, nei giardini storici privati e nei vivai del territorio del Lago Maggiore, saranno esposte i giorni 25 e 26 marzo 2023.

Il giardino di Villa Anelli è nato prima della casa stessa. Sfruttando le naturali pendenze, si sviluppa su diversi piani attraversati da vialetti che nascondono alcune sorprese e scorci panoramici meravigliosi. Le camelie qui sono state piantate fin dall’Ottocento, importate non soltanto dal Giappone ma anche dalla Nuova Zelanda, dall’Inghilterra, Australia, Stati Uniti e Cina e ora sono enormi, tantissime (almeno 500 piante) e bellissime.

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La nuova pista ciclabile lungo il lago Maggiore, una vera meraviglia

La mobilità sostenibile sta prendendo sempre più piede. E, se in città non è semplice da applicare, lo è almeno in quelle zone turistiche meno trafficate e che regalano vedute meravigliose per cui vale la pena lasciare l’auto a casa e inforcare una bicicletta.

Dopo il grande successo della pista ciclopedonale del Garda – che deve essere ancora terminata, ma quei due chilometri sono presi d’assalto dai turisti ogni weekend – e il recente annuncio di alcuni Comuni del lago di Como di voler realizzare una ciclabile panoramica a sbalzo sull’acqua è arrivato un altro grande annuncio che piacerà tantissimo non soltanto agli amanti della due ruote, ma a tutti coloro che sono appassionati di gite fuori porta.

La ciclabile sul lago Maggiore

Sarà, infatti, realizzata anche una ciclabile lungo il lago Maggiore. Il progetto vede coinvolti tre Comuni di enorme valenza turistica: Stresa, Baveno e Fondotoce, nella provincia piemontese di Verbano-Cusio-Ossola. A darne notizia è stato il sito di news locali Vconews.

isola bella stresa

Fonte: © Scenari srl – Andrea Lazzarini Editore – Stresa (Vb)

Stresa e l’Isola Bella sul lago Maggiore

Mappa alla mano, la pista dovrebbe essere lunga meno di 10 km, partendo da Stresa o da Fondotoce, a seconda della direzione Nord o Sud, facendo tappa intermedia a Baveno.

I tre Comuni affacciati sulle sponde del lago Maggiore godono di una vista meravigliosa non soltanto su uno dei laghi più amati e visitati d’Italia, incredibilmente apprezzati dai turisti stranieri che spesso atterrano a Milano Malpensa diretti non nel Capoluogo lombardo bensì sul lago Maggiore, ma sulle pittoresche Isole Borromee.

Sviluppo turistico del territorio

La ciclabile consentirà così di pedalare ammirando il panorama lacustre dell’Isola Bella, con lo splendido Palazzo Borromeo e i suoi giardini, dell’Isola Superiore (o Isola dei Pescatori) e dell’Isola Madre, separate dallo Scoglio della Malghera.

Ma non solo. Il percorso darà anche la possibilità di deviare verso altre mete, imbarcandosi, per esempio, su un battello che parte da Stresa, magari anche con la propria bicicletta, e visitare le isole se non addirittura soggiornarvi. Sull’Isola dei Pescatori ci cono piccoli alberghi e alcuni affittacamere.

Isola dei Pescatori

Fonte: 123rf

L’Isola dei Pescatori sul lago Maggiore

Secondo i promotori del progetto, la ciclabile sul lago Maggiore andrà a intercettare anche dei siti di interesse turistico-culturale e naturalistico e altri itinerari ciclopedonali, come l’altra nuova ciclabile in via di realizzazione, quella che collega Fondotoce con Suna, sull’altra sponda del lago di fronte a Baveno.

La bellezza del lago Maggiore

Il lago Maggiore è uno degli angoli più affascinanti del nostro Paese. I suoi borghi pieds dans l’eau coi porticcioli e le piazzette fiorite, le Isole Borromee, le ville d’epoca e i giardini fanno di questa zona d’Italia una delle più romantiche.

A partire proprio da Stresa, il cui centro storico è un susseguirsi di magnifiche dimore, ville nobiliari, alberghi di lusso e curatissimi giardini. Tra le più belle ville c’è l’incantevole Villa Pallavicino con il suo immenso parco.

Villa Pallavicino lago maggiore

Fonte: grandigiardini.it

Villa Pallavicino e il suo parco affacciati sul lago

Del territorio fanno parte le isole. Decisamente merita una visita l’Isola Bella, che ospita l’incantevole palazzo della famiglia Borromeo, una splendida dimora nobiliare perfettamente conservata circondata da giardini Barocchi. Ma merita anche l’Isola madre con palazzi e giardini che sembrano sospesi nel tempo. E da Stresa si può raggiungere anche il Mottarone, a 1.491 metri di quota, dove d’inverno si può anche sciare.

Baveno è invece un delizioso borgo sul lago sul quale s’affacciano alcuni dei più begli alberghi della zona dove hanno soggiornato ospiti del calibro di Franz Schubert e Alexandre Dumas. Tanti i monumenti storici e le chiese da visitare oltre al bellissimo portico della Via Crucis.

Di Fondotoce non molto si sa. Invece, è una frazione di Verbania importantissima in quanto fa parte della Riserva naturale di Fondotoce (o Fondo Toce), un’area naturale protetta istituita nel 1990 e, dal 2018, compresa nel territorio riconosciuto dall’Unesco come Riserva della Biosfera Ticino Val Grande Verbano oltre ad essere entrata a far parte della rete mondiale di riserve della biosfera. La si può visitare a piedi attraversando un sentiero. È il paradiso del birdwatching, ma vi cresce anche il più grande canneto del lago Maggiore.

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Fonte: Dreamstime

Il borgo di Baveno sul lago Maggiore
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Cannero Riviera, il borgo degli agrumi sul Lago Maggiore

Conosci tu il paese dove fioriscono i limoni?”. Forse Johann Wolfgang Goethe si ispirò a Cannero Riviera quando compose questi versi. Per scoprirlo, basta visitare i giardini più settentrionali d’Italia dove crescono gli agrumi in questo borgo dell’Alto Lago Maggiore.

Questa zona del Nord Italia è molto amata dai turisti stranieri, in special modo per l’incontro tra natura e cultura, ed è giunto il momento che la scopriamo anche noi.

La primavera è sicuramente la stagione migliore per assaporare le peculiarità uniche di questa porzione di lago, costellata di borghi storici e di giardini incantati, grazie anche alle spettacolari fioriture che si possono ammirare dall’insolita prospettiva di una romantica crociera.

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Uno scorcio dal Lago Maggiore di Cannero Riviera @Mila Ulchenko

Da sempre vocata alla coltivazione di essenze pregiate di camelie, questa porzione del Verbano ha anche saputo riscoprire e valorizzare lo straordinario patrimonio degli agrumi, coltivati fin dal XIX secolo, grazie a un microclima ideale che ha permesso la nascita di una varietà autoctona chiamata “canarone”. Insomma, qui, sull’Alto Lago Maggiore, è un po’ come essere sulla Costiera Amalfitana.

Il borgo di Cannero Riviera

Durante i mesi primaverili, Cannero Riviera regala scorci di incredibile bellezza. Macchie gialle che paiono frutto di pennellate divisioniste costellano questo borgo Bandiera Arancione del Touring Club e lo trasformano in un inaspettato angolo di Mediterraneo, tra mandarini, arance e cedri, ai piedi delle Alpi e a pochi chilometri dal confine svizzero.

Quando si giunge a Cannero, lo sguardo è subito attratto dall’inusuale spettacolo di giardini e terrazzamenti coltivati ad agrumi che, alla fine dell’inverno, colorano il piccolo
centro affacciato sulle acque del Lago Maggiore. Arance dolci e amare, pompelmi gialli e rosa, limoni, cedri, mandarini, mandaranci e l’autoctono canarone, appunto: un trionfo di delicati effluvi a tinte vivaci, che ogni anno richiama appassionati e curiosi, anche grazie a un evento molto amato.

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Il borgo di Cannero Riviera @Archivio Fotografico Distretto Turistico dei Laghi – Marco Benedetto Cerini

Le fioriture primaverili di camelie, essenze tipiche del Lago Maggiore, sono ammirabili oltre che negli spazi verdi del borgo anche nell’annuale “Mostra della Camelia”. Eleganti ville, luoghi di culto, il curioso Museo etnografico e della spazzola e gli affascinanti (e misteriosi) Castelli di Cannero (che fanno parte in realtà del territorio di Cannobio e che diventeranno un museo multimediale al termine di un lungo e prezioso lavoro di restauro attualmente in corso) completano l’offerta di questo piccolo centro lacustre, da sempre apprezzato anche per l’alta qualità delle proposte gastronomiche.

Cannero-riviera-spiaggia

Il porticciolo di Canneto Riviera @Mila Ulchenko

A Cannero, infatti, sorseggiare un aperitivo o una tisana nei locali affacciati sul lago si trasforma in un’esperienza esclusiva: d’obbligo l’assaggio di un Gin Major o di un fumante Bercencione, che valorizzano i profumi inconfondibili degli agrumi canneresi. E per chi è attento al tema della sostenibilità, Cannero offre anche l’opportunità di ammirare i castelli e il piccolo borgo dal lago a bordo di un catamarano alimentato a energia solare.

Gli eventi primaverili a Cannero Riviera

Nei due fine settimana centrali di marzo, il 12-13 e il 19-20, Cannero Riviera ospiterà la quindicesima edizione di “Gli agrumi di Cannero Riviera”, una manifestazione che torna sulle rive del Verbano dopo due anni di stop forzato. Questa edizione sarà dedicata, in particolare, al limone, protagonista di un’originale produzione di parole e musica, messa in scena domenica 13 marzo, dell’esposizione botanica e di quella di ceramiche di
Vietri.

Inoltre, il 26 e 27 marzo si terrà la nuova edizione di “Camelie in mostra”, un tributo al fiore tipico del Lago Maggiore. L’evento offrirà un’esposizione di oltre 200 varietà di camelie,
installazioni nel centro storico, escursioni guidate al bosco delle camelie e al vicino borgo di Oggiogno, concerti, mostre e un mercatino di prodotti a km zero.

Cannero-Agrumi

Per le vie di Cannero Riviera @Susy Mezzanotte