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Cosa conviene comprare a Seoul, la capitale della Corea del Sud

È una delle mete più voga, infatti la Corea del Sud è diventata il luogo da raggiungere per conoscere una cultura lontana e amatissima, per scoprire luoghi distanti e così diversi da noi, ma anche per toccare da vicino i posti che hanno dato vita al K pop e ai drama coreani, seguitissimi in tutto il mondo.

E, ovviamente, quando si viaggia non può mancare il desiderio di portare a casa un po’ dello spirito di quei luoghi, che per altro regalano davvero tantissime soddisfazioni per quanto riguarda il beauty, il cibo, la cancelleria e gli oggetti tipici. Tutto quello che vale pena acquistare in Corea del Sud e a Seoul.

Cosa conviene comprare in Corea del Sud

La Corea del Sud è un luogo estremamente affascinante che negli ultimi anni è diventato una delle mete di viaggio più amate, complice anche il successo del k-pop e dei k-drama, gruppi musicali e serie tv che hanno un vasto pubblico in tutto il mondo.

L’occasione di scoprire un Paese lontano, culturalmente così diverso da noi, di esplorare una delle anime dell’Asia, è senza dubbio affascinante. Se poi a questo aggiungiamo che i prodotti che realizzano sono estremamente di tendenza, allora raggiungere la Corea del Sud è anche l’occasione giusta per fare shopping e acquistare direttamente in loco alcuni dei trend più amati.

Il cibo da comprare in Corea del Sud

Tra le meraviglie da acquistare qui non si può non partire dal cibo: sapori diversi dai nostri, affascinanti e che vale la pena portare a casa per tenere ancora un po’ per sé la sensazione di trovarsi in questo Paese lontano. Si possono acquistare prodotti confezionati di diverso genere e per tutti i gusti. E sono anche un favoloso regalo per chi è rimasto a casa per permettergli di assaporare le tipicità locali. Non devono mancare gli snack salati e dolci come i celebri yonsei cream bread e le bevande, come la kombucha o i tanti tipi di caffè e di tè.

Un altro prodotto tipico è il yuja chung, una crema che, se messa in infusione, diventa yuka tea, che contiene vitamina C ed è una vera e proprio contenitore di benessere. Da non perdere anche la frutta secca, come le fragole, ce ne sono di tutti i tipi e per ogni palato.

Infine, sempre per quanto riguarda il comparto alimentare, vale la pena portare a casa il ginseng rosso che si trova in tante versioni differenti come fresco o essiccato, ma anche estratti.

Gli oggetti della tradizione

Corea del Sud significa anche tradizioni e vale la pena pensare di acquistare qualche oggetto particolare che ci fa sentire parte della cultura locale e della sua storia. Per i più fashion l’acquisto ideale fa parte del folclore locale ed è un abito: si tratta del hanbok, composto da ampia gonna con corpetto incrociato per lei e da pantaloni, camicia e tunica per lui.

Favolose nella propria abitazione le preziose ceramiche Celadon con il loro bellissimo smalto verde giada, oppure un bangjja, ovvero un oggetto in bronzo (che contiene molto più stagno rispetto ad altri): si possono acquistare interi set per la tavola.

In Corea ci sono davvero tantissimi oggetti artistici che sono il frutto di tradizioni antiche, come la creazione di carta. E perché non andare alla ricerca di questi fogli preziosi?

Corea del Sud hanbok

Fonte: iStock

Corea del Sud: il hanbok, abito della tradizione

Seoul, cosa acquistare nella capitale della Corea del Sud

È la capitale della Corea del Sud ma è anche la città più popolosa dello stato: si trova nella zona nord-ovest presso il fiume Han. È il perfetto mix tra passato e futuro, tra tradizione e modernità: qui si può carpire un po’ dell’anima del Paese.

Sono tante le cose da ammirare come il Bukchon Village, in una zona alta e dove sembra di camminare nel passato, oppure si può rimanere affascinati dal Gyeongbokgung Palace, si possono vede templi o assaporare l’arte del posto, sorseggiare una bevanda in una sala da tè tradizionale, oppure sperimentare i sapori tipici al Gwangjang Market e – ancora – scovare l’anima più moderna della metropoli.

Ovviamente non può mancare lo shopping, che anche in questa città spazia dagli oggetti più tradizionali ad altri comparti: Seoul e la Corea del Sed sono infatti celebri per i prodotti di bellezza, per musica e serie tv e per la cancelleria. Uno dei quartieri per fare acquisti, vestiti compresi, è Myeongdong.

Skincare coreana, la bellezza ha casa a Seoul

La skincare coreana è sinonimo di qualità, di pelle radiosa (avete presente la celebre glass skin?) e di prodotti fenomenali. Maschere, sieri, creme per ogni tipologia di esigenza, ma anche formulazioni pensate per la detersione e per la protezione dai raggi solari, sono solo alcune delle tante meraviglie che si possono portare a casa. Non solo per noi, ma anche come regalo a una persona speciale.

Non manca il comparto make – up, anche questo piuttosto celebre e di tendenza: senza ombra di dubbio quello in Corea del Sud è il viaggio ideale anche per chi è appassionato di beauty e per chi vuole sperimentare i prodotti locali selezionandoli personalmente nei negozi.

Skincare coreana

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Skincare coreana: da comprare in Corea del Sud

Cartoleria, qui troverai tanti oggetti per tutti i gusti

Attività creative, diari quotidiani, penne particolari: tutto quello che serve e che risponde al macrogruppo della cartoleria lo potrai trovare a Seoul e in tutta la Corea del Sud. E allora spazio a quaderni di tutte le fogge e dimensioni, washi tape (ovvero scotch colorato o impreziosito da disegni e grafiche), stickers e penne che si trovano in tanti formati differenti per accontentare ogni gusto.

Non mancano cover, porta cuffie, cartoline, astucci, fogli e matite.

K-Pop e K-Drama, gli acquisti top per i fan

Chi viaggia in Corea del Sud spesso ha voglia di scoprire location particolari, come quelle che hanno fatto da sfondo alla loro serie preferita oppure dove sono cresciuti i personaggi più popolari: i k-drama e il k-pop sono amatissimi in tutto il mondo.

Senza ombra di dubbio, quindi, vale la pena acquistare qualche oggetto a tema. Dai cd da collezione, magari corredati da libri, card e poster, agli oggetti più particolari senza dimenticare i capi alla moda ispirati proprio agli idoli più amati. Insomma, c’è davvero l’imbarazzo della scelta tra cose da vedere e meraviglie da portare a casa: souvenir speciali di un viaggio indimenticabile.

Acquisti da fare a Seoul e in Corea

Fonte: iStock

I migliori acquisti da fare a Seoul e in Corea del Sud
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Cosa conviene comprare a Seoul

È una delle mete più voga, infatti la Corea del Sud è diventata il luogo da raggiungere per conoscere una cultura lontana e amatissima, per scoprire luoghi distanti e così diversi da noi, ma anche per toccare da vicino i posti che hanno dato vita al K pop e ai drama coreani, seguitissimi in tutto il mondo.

E, ovviamente, quando si viaggia non può mancare il desiderio di portare a casa un po’ dello spirito di quei luoghi, che per altro regalano davvero tantissime soddisfazioni per quanto riguarda il beauty, il cibo, la cancelleria e gli oggetti tipici. Tutto quello che vale pena acquistare in Corea del Sud e a Seoul.

Cosa conviene comprare in Corea del Sud

La Corea del Sud è un luogo estremamente affascinante che negli ultimi anni è diventato una delle mete di viaggio più amate, complice anche il successo del k-pop e dei k-drama, gruppi musicali e serie tv che hanno un vasto pubblico in tutto il mondo.

L’occasione di scoprire un Paese lontano, culturalmente così diverso da noi, di esplorare una delle anime dell’Asia, è senza dubbio affascinante. Se poi a questo aggiungiamo che i prodotti che realizzano sono estremamente di tendenza, allora raggiungere la Corea del Sud è anche l’occasione giusta per fare shopping e acquistare direttamente in loco alcuni dei trend più amati.

Il cibo da comprare in Corea del Sud

Tra le meraviglie da acquistare qui non si può non partire dal cibo: sapori diversi dai nostri, affascinanti e che vale la pena portare a casa per tenere ancora un po’ per sé la sensazione di trovarsi in questo Paese lontano. Si possono acquistare prodotti confezionati di diverso genere e per tutti i gusti. E sono anche un favoloso regalo per chi è rimasto a casa per permettergli di assaporare le tipicità locali. Non devono mancare gli snack salati e dolci come i celebri yonsei cream bread e le bevande, come la kombucha o i tanti tipi di caffè e di tè.

Un altro prodotto tipico è il yuja chung, una crema che, se messa in infusione, diventa yuka tea, che contiene vitamina C ed è una vera e proprio contenitore di benessere. Da non perdere anche la frutta secca, come le fragole, ce ne sono di tutti i tipi e per ogni palato.

Infine, sempre per quanto riguarda il comparto alimentare, vale la pena portare a casa il ginseng rosso che si trova in tante versioni differenti come fresco o essiccato, ma anche estratti.

Gli oggetti della tradizione

Corea del Sud significa anche tradizioni e vale la pena pensare di acquistare qualche oggetto particolare che ci fa sentire parte della cultura locale e della sua storia. Per i più fashion l’acquisto ideale fa parte del folclore locale ed è un abito: si tratta del hanbok, composto da ampia gonna con corpetto incrociato per lei e da pantaloni, camicia e tunica per lui.

Favolose nella propria abitazione le preziose ceramiche Celadon con il loro bellissimo smalto verde giada, oppure un bangjja, ovvero un oggetto in bronzo (che contiene molto più stagno rispetto ad altri): si possono acquistare interi set per la tavola.

In Corea ci sono davvero tantissimi oggetti artistici che sono il frutto di tradizioni antiche, come la creazione di carta. E perché non andare alla ricerca di questi fogli preziosi?

Corea del Sud hanbok

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Corea del Sud: il hanbok, abito della tradizione

Seoul, cosa acquistare nella capitale della Corea del Sud

È la capitale della Corea del Sud ma è anche la città più popolosa dello stato: si trova nella zona nord-ovest presso il fiume Han. È il perfetto mix tra passato e futuro, tra tradizione e modernità: qui si può carpire un po’ dell’anima del Paese.

Sono tante le cose da ammirare come il Bukchon Village, in una zona alta e dove sembra di camminare nel passato, oppure si può rimanere affascinati dal Gyeongbokgung Palace, si possono vede templi o assaporare l’arte del posto, sorseggiare una bevanda in una sala da tè tradizionale, oppure sperimentare i sapori tipici al Gwangjang Market e – ancora – scovare l’anima più moderna della metropoli.

Ovviamente non può mancare lo shopping, che anche in questa città spazia dagli oggetti più tradizionali ad altri comparti: Seoul e la Corea del Sed sono infatti celebri per i prodotti di bellezza, per musica e serie tv e per la cancelleria. Uno dei quartieri per fare acquisti, vestiti compresi, è Myeongdong.

Skincare coreana, la bellezza ha casa a Seoul

La skincare coreana è sinonimo di qualità, di pelle radiosa (avete presente la celebre glass skin?) e di prodotti fenomenali. Maschere, sieri, creme per ogni tipologia di esigenza, ma anche formulazioni pensate per la detersione e per la protezione dai raggi solari, sono solo alcune delle tante meraviglie che si possono portare a casa. Non solo per noi, ma anche come regalo a una persona speciale.

Non manca il comparto make – up, anche questo piuttosto celebre e di tendenza: senza ombra di dubbio quello in Corea del Sud è il viaggio ideale anche per chi è appassionato di beauty e per chi vuole sperimentare i prodotti locali selezionandoli personalmente nei negozi.

Skincare coreana

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Skincare coreana: da comprare in Corea del Sud

Cartoleria, qui troverai tanti oggetti per tutti i gusti

Attività creative, diari quotidiani, penne particolari: tutto quello che serve e che risponde al macrogruppo della cartoleria lo potrai trovare a Seoul e in tutta la Corea del Sud. E allora spazio a quaderni di tutte le fogge e dimensioni, washi tape (ovvero scotch colorato o impreziosito da disegni e grafiche), stickers e penne che si trovano in tanti formati differenti per accontentare ogni gusto.

Non mancano cover, porta cuffie, cartoline, astucci, fogli e matite.

K-Pop e K-Drama, gli acquisti top per i fan

Chi viaggia in Corea del Sud spesso ha voglia di scoprire location particolari, come quelle che hanno fatto da sfondo alla loro serie preferita oppure dove sono cresciuti i personaggi più popolari: i k-drama e il k-pop sono amatissimi in tutto il mondo.

Senza ombra di dubbio, quindi, vale la pena acquistare qualche oggetto a tema. Dai cd da collezione, magari corredati da libri, card e poster, agli oggetti più particolari senza dimenticare i capi alla moda ispirati proprio agli idoli più amati. Insomma, c’è davvero l’imbarazzo della scelta tra cose da vedere e meraviglie da portare a casa: souvenir speciali di un viaggio indimenticabile.

Acquisti da fare a Seoul e in Corea

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I migliori acquisti da fare a Seoul e in Corea del Sud
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Le sagre e gli eventi da non perdere il 16-18 maggio in Italia: idee per un weekend diverso dal solito

Siete in cerca di idee per trascorrere in modo diverso il prossimo weekend? Qui abbiamo raccolto le sagre e gli eventi da non perdere nelle giornate di 16, 17 e 18 maggio 2025, ideali per chi desidera una fuga culturale o per chi ha voglia di ampliare i propri orizzonti gastronomici. Dai grandi spettacoli sportivi in una delle località più belle d’Italia, Amalfi, all’immersione nei piatti tipici della Sicilia, quest’anno premiata con il titolo Regione Europea della Gastronomia 2025.

Il divertimento, questo weekend, ha tante forme: dovete solo scegliere la vostra!

Sicily Food Vibes, Castelvetrano (TP)

Sicily Food Vibes è l’evento enogastronomico pensato per celebrare il riconoscimento della Sicilia a Regione Europea della Gastronomia 2025. Dopo la tappa a Corleone, dal 16 al 18 maggio l’appuntamento sarà a Castelvetrano, in provincia di Trapani. Il programma, che si svolgerà in Piazza Carlo D’Aragona e Tagliavia, prevede laboratori didattici per bambini, masterclass dedicate ai grani antichi, show-cooking con i
grandi chef dell’Unione Regionale Cuochi Siciliani, momenti di approfondimento culturale, degustazioni e spettacoli per tutte le età.

Tra i prodotti assolutamente da provare citiamo la Vastedda del Belice DOP, l’unico formaggio a pasta filata ovina d’Europa, l’olio extravergine d’oliva Nocellara, emblema della dieta mediterranea, il pane nero di Castelvetrano, realizzato con grani antichi e cotto a legna, e il cous cous trapanese. Tutto un insieme di ricette che unisce la tradizione contadina all’arte della trasformazione.

Mostra dell’Artigianato, Bosconero Canavese (TO)

Da ben 18 anni, la Mostra dell’Artigianato di Bosconero celebra i lavori artigianali e il fascino delle antiche tradizioni. Organizzato per domenica 18 maggio, l’evento è suddiviso nei diversi cantieri tematici dedicati al suono, ai sapori, alla scultura e all’arte e natura, rivolta soprattutto a florovivaisti e ai professionisti del biologico e della bioedilizia.

Nel dettaglio, il programma prevede animazioni, esibizioni equestri e giochi per bambini, l’esposizione di trattori e macchine agricole dei primi anni del Novecento, spettacoli di strada e banchi degustazione. Dalla mattina fino a sera inoltrata, ci saranno anche tante bancarelle con prodotti fatti a mano da artigiani, produttori, artisti e scuole professionali provenienti da tutto il Piemonte e Valle D’Aosta, dalla Liguria, Lombardia, Toscana ed Emilia Romagna.

Tipicità in Blu: mare, laboratorio di futuro, Ancona

Dal 17 al 23 maggio, Ancona celebra il blu in tutte le sue sfumature attraverso cibo, pesca, nautica, cantieristica, creatività, ricerca, percorsi e culture. La dodicesima edizione di Tipicità in Blu prevede un ricco programma con eventi diffusi, organizzati in diverse zone della città: a Marina Dorica ci sarà l’evento che unisce la regata velica a un concorso di cucina a bordo, degustazioni, musica, esposizioni artistiche e presentazioni di libri.

Alla Mole Vanvitelliana, invece, potrete partecipare a diversi itinerari turistici guidati da ragazzi e alla mostra “Barche e navi”, un percorso multisensoriale tra forme, strutture e materiali. Non mancheranno, anche qui, degustazioni a base di pesce e di vini del Conero. Sempre alla Mole sarà possibile visitare il Museo Tattile Omero e la Mostra “Rinascimento marchigiano, opere d’arte restaurate dai luoghi del sisma lungo i cammini della fede”.

Mostra all'evento Tipicità in Blu ad Ancona

Fonte: Ufficio Stampa

La mostra visitabile durante l’evento Tipicità in Blu ad Ancona

Festa del Ruchè, Castagnole Monferrato (AT)

Il Consorzio Barbera d’Asti e Vini del Monferrato ha organizzato l’iniziativa GIRO DI DOC dedicata alla valorizzazione delle denominazioni tutelate. Uno degli appuntamenti più attesi, la tradizionale Festa del Ruchè, si terrà il 17 e 18 maggio presso la Tenuta La Mercantile a Castagnole Monferrato.

Il Ruchè è uno dei più rari vitigni autoctoni tra quelli coltivati nel Monferrato astigiano e ha ottenuto la denominazione DOC nel 1987 e DOCG nel 2010. Questa è l’occasione non solo per provarlo, ma anche per visitare gratuitamente le sale della tenuta (solo le degustazioni sono a pagamento). In uno spazio appositamente allestito, inoltre, potrete scoprire le specialità del territorio a cura delle Pro Loco e di alcuni ristoranti di Castagnole Monferrato.

VINORUM – Festival del Vino d’Abruzzo, L’Aquila

Dal 16 al 18 maggio, a L’Aquila, si terrà la prima edizione del festival VINORUM dedicato al vino abruzzese. Qui, grazie a un ricco programma di eventi e degustazioni, potrete scoprire il grande patrimonio artistico, enologico e gastronomico dell’Abruzzo. Tra Piazza Duomo e i chiostri del centro storico, si terranno degustazioni, tavole rotonde, masterclass con abbinamenti wine&food, incontri con i produttori, percorsi di approfondimenti storico culturali, street food e molto altro.

Tutti i giorni, inoltre, dalle 17:00 alle 24:00, gli stand saranno aperti al pubblico e potrete assaggiare e acquistare le migliori eccellenze locali.

Darsena Pop 2025, Palazzolo sull’Oglio (BS)

Sabato 17 maggio, nel verde di Parco Metelli, a Palazzolo sull’Oglio, ci sarà l’inaugurazione della Darsena Pop con il format Eatinero, arrivato alla sua sua sesta edizione. Dalla mattina alla sera, i visitatori potranno divertirsi con musica, stand di street food, mercatini e intrattenimento pensato per tutte le età, nello stile tipico della Darsena Pop.

Durante la giornata potrete assaporare le delizie preparate dai food truck, dai fritti ai cocktail, far divertire i più piccoli con il truccabimbi o nell’area libri, acquistare oggetti e abiti vintage e ballare con la musica del DJ FrankO e con l’esibizione dal vivo di Vaeva Band.

Darsena Pop la sera

Fonte: Ufficio Stampa

Le atmosfere serali alla Darsena Pop

Opera Boat, Roma

Dal 19 al 23 maggio, presso il Parco Centrale del Lago dell’EUR a Roma, debutta Opera Boat, il progetto musicale di E45 che unisce opera lirica e musica dal vivo su una barca in movimento. Navigherete in uno dei bacini d’acqua più suggestivi e celebri della città ascoltando le riscritture originali di musica classica contemporanea, composte dal collettivo bolognese Innovafert ed eseguite da cinque duetti musicali differenti, uno diverso per ognuno dei cinque giorni di repliche previsti. L’evento è gratuito, ma è obbligatoria la prenotazione.

70ª Regata delle Antiche Repubbliche Marinare, Amalfi

Domenica 18 maggio, la splendida Amalfi accoglie la 70ª edizione del Palio Remiero: una sfida sul mare che unisce tradizione, sport e grande spettacolo. La manifestazione, che si svolge ogni anno in una location diversa a rotazione tra Amalfi, Genova, Venezia e Pisa, vede la partecipazione di quattro galeoni storici guidati da 32 vogatori, tra atleti affermati e giovani promesse del canottaggio italiano.

Sabato 17 maggio, inoltre, ci saranno altri eventi come il palio femminile dei galeoni e la presentazione ufficiale degli equipaggi nella piazzetta di Atrani. Ci sarà anche un corteo, al quale parteciperanno quasi 300 figuranti in abiti medievali, per rievocare episodi cruciali delle quattro repubbliche.

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CN Tower a Toronto, un capolavoro ingegneristico da scoprire

Ci sono mete da sogno che tutti desideriamo visitare almeno una volta nella vita, un po’ per la storia, o magari per le attrazioni iconiche. Di certo, Toronto, in Canada, è famosa per la CN Tower, ma non solo: l’accoglienza, la calorosità delle persone, il buon cibo e la possibilità di camminare per le sue strade e riconoscere molte delle vie o degli edifici, poiché qui sono state girate numerose pellicole. Vogliamo, però, parlare del suo edificio-simbolo: ecco tutto quello che c’è da sapere.

CN Tower a Toronto: informazioni utili

Difficile non rimanere affascinati di fronte alla CN Tower di Toronto, anche e soprattutto per vedere la città dall’alto e ammirare uno tra gli skyline più celebri al mondo. Siamo in Ontario, e la nostra immaginazione corre fervida una volta saliti sulla torre, immaginando i paesaggi di fronte a noi.

Ma non è solo un’attrazione: non possiamo del resto limitarci a parlarne in questo modo, in quanto rientra tra lemeraviglie del mondo moderno, e ha persino battuto diversi record mondiali. Quello che appare ai nostri occhi come un capolavoro di ingegneria è tra i punti di riferimento per coloro che visitano Toronto.

La prima cosa da sapere è che possiamo ammirare una vista a 360° sulla città e sui suoi dintorni: il caratteristico pavimento in vetro ci attende, ma solo per i più coraggiosi. Anche l’ascensore è in vetro e conduce alle varie aree di osservazione e ai punti panoramici di Toronto. Presenta ben due livelli di osservazione e due pavimenti in vetro.

Il primo punto di osservazione di cui parliamo è il LookOut Level, a 346 metri di altezza: il pavimento in vetro si trova proprio sull’Outdoor Sky Terrace. C’è poi proprio quest’ultima, da cui possiamo ammirare la città a 342 metri di altezza. Ma non è l’unica chicca di viaggio che vogliamo svelarvi: abbiamo la possibilità di camminare sull’originale e tradizionale pavimento in vetro, il primo al mondo, realizzato nel 1994. Di certo è tra i luoghi più affascinanti da visitare al tramonto, quando il panorama di fronte a noi è davvero mozzafiato.

La storia della CN Tower

La CN Tower è un edificio in cemento alto ben 553,33 m, ed è stato completato nel 1976. Ma come è nato questo progetto? In effetti dobbiamo tornare un po’ indietro nel tempo per comprendere la storia della CN Tower, precisamente durante gli anni ’60, quando a Toronto avvenne un vero e proprio boom edilizio. Oggi la conosciamo come una città vivace e cosmopolita, ma è il frutto di un lavoro durato decenni.

La vista della CN Tower

Fonte: iStock

La vista della CN Tower

La necessità di realizzare una torre tanto alta si rese evidente per via delle torri di trasmissione esistenti che non riuscivano a trasmettere segnali radiofonici e televisivi, in quanto disturbati dai grattacieli. Così, il Canada, per mostrarsi moderno e attento alle esigenze, scelse di avviare un progetto di costruzione: una volta completata, la CN Tower è stata definita come la più alta al mondo, anche se oggi non lo è più. Realizzata dall’ingegnere strutturale R.R. Nicolet e dagli architetti John Andrews e Roger Du Toit, è stata costruita nel 1976: ci sono voluti ben 40 mesi di lavoro con più di 1.500 persone al lavoro, per un costo totale di 52 milioni di dollari.

Oltre alla funzione principale, sono state realizzate delle terrazze panoramiche e il ristorante: i lavori furono avviati nel 1974, solo dopo aver completato una parte dell’edificio, quella principale. La data di inaugurazione della CN Tower è il 26 giugno 1975, giorno in cui è stata effettivamente aperta al pubblico. Un capolavoro ingegneristico di enorme portata, dichiarato una delle meraviglie del mondo moderno dall’American Society of Civil Engineers nel 1995 (nella lista sono presenti altre strutture famose, come l’Empire State Building di New York). Oggi, il titolo di torre più alta del mondo va al Burj Khalifa di Dubai, con un’altezza totale di 829,80 metri.

Dove si trova la CN Tower e come raggiungerla

Abbiamo visto un po’ di storia, cosa vedere nella CN Tower di Toronto e com’è composta, ma ora veniamo alle informazioni utili per raggiungerla. Siamo nel centro della città, ovvero tra il Rogers Centre e il Ripley’s Aquarium, al 290 di Bremner Boulevard. Sottolineiamo che questo è l’unico ingresso che ci permette di entrare nella torre.

Possiamo raggiungere comodamente la zona prendendo la metropolitana. La fermata più vicina all’attrazione è la Union Station. Poi, in pochi minuti a piedi, ha inizio la magia: salire nell’iconico ascensore in vetro per raggiungere il punto panoramico. Un piccolo consiglio: questa attrazione è una delle più famose, quindi fa parte spesso dei pacchetti di viaggio o dei tour. Anche così è un buon modo per raggiungerla, vista la presenza di una guida esperta che ci spiegherà tutto sul posto.

Quando visitare la CN Tower: consigli

Lo skyline mozzafiato durante la sera

Fonte: iStock

Lo skyline mozzafiato durante la sera

Possiamo salire nella CN Tower a qualsiasi ora del giorno (e tra l’altro è aperta per tutto l’anno). Tuttavia, l’orario migliore per godersi questo spettacolo senza troppa folla è quello delle 11:00; dopo le 12:00, invece, diventa molto affollata, anche per via del ristorante. Se tuttavia non vogliamo rinunciare allo spettacolo del tramonto, meglio salire dopo le 19:00, quando la folla inizia a diradarsi.

“The Top” è, oltretutto, la piattaforma di osservazione più alta dell’emisfero occidentale: nelle giornate più limpide si riesce a vedere fino a 160 km. Ad oggi si può persino percorrere la “EdgeWalk”, quella che viene definita un’esperienza senza eguali, proposta dal 2011: con un’imbracatura, quindi in totale sicurezza, possiamo camminare lungo il bordo del modulo principale della CN Tower. Secondo il Guinness dei Primati, l’EdgeWalk è la camminata esterna più alta al mondo su un edificio.

Ma quanto tempo impieghiamo per raggiungere il punto panoramico principale? Ebbene, gli ascensori sono ad alta velocità e arriveremo in appena 58 secondi (viaggiando a una velocità di 22 km/h). Di certo è una di quelle esperienze da fare almeno una volta nella vita, che permettono di comprendere al meglio il cuore e lo spirito di una città che ha saputo innovarsi al momento giusto, rimanendo al passo con i tempi (e con tantissime cose da vedere, tra cui il Royal Ontario Museum).

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Cosa vedere a Salem, affascinante capitale dell’Oregon

Immersa tra dolci colline, vigneti rinomati e foreste rigogliose, Salem è una gemma nascosta che sa sorprendere con il suo mix unico di natura, storia e cultura. È la capitale dello Stato dell’Oregon, negli Stati Uniti, ma con l’anima tranquilla e pacifica di una piccola cittadina. Non a caso le popolazioni native la chiamarono Chemeketa, il cui significato è luogo di incontro e riposo.

Salem ha una spiccata vocazione artistica, con numerose istituzioni culturali preposte alla conservazione e alla promozione del patrimonio artistico locale e internazionale. Partendo dalla visita ai principali centri museali, passando per i parchi fioriti, i mercati e le aree collinari dedite alla coltivazione, si possono esplorare le vicine meraviglie naturali, come il Silver Falls State Park, per un viaggio unico e lontano dalle classiche rotte turistiche statunitensi. Ecco cosa fare e vedere a Salem, la destinazione perfetta per chi cerca autenticità, bellezza e un pizzico di avventura.

Dove si trova Salem

La tranquilla e graziosa città di Salem, il cui nome deriva dall’ebraico shalom (che significa pace), si trova nella parte nord-occidentale dello stato dell’Oregon, che confina a nord con Washington, a sud con la California e il Nevada, a ovest con l’oceano Pacifico e a est con l’Idaho.

Più precisamente, Salem è il capoluogo della contea di Marion e sorge nella rinomata Willamette Valley, una verdissima e lussureggiante valle immersa in un contesto naturalistico eccezionale, caratterizzato da ampi campi in fiore, pascoli, frutteti e soprattutto vigneti, che garantiscono a quest’area una delle produzioni ortofrutticole più importanti e redditizie di tutti gli Stati Uniti.

Oggi è spesso considerata la “Oregon Wine Country“, con ben 7.700 ettari di vigneti e più di 500 aziende vinicole, ma è soprannominata anche Cherry City, la città delle ciliegie, per via dell’ingente produzione di questi deliziosi frutti.

Cosa vedere a Salem

Salem ha una storia molto affascinante, che affonda le radici nel rapporto (seppur tragico e conflittuale) tra pionieri europei e tribù native, il cui influsso culturale è oggi tangibile nella toponomastica locale e nella presenza fertile e viva nelle arti, oggi più che mai arricchite dal profondo dialogo tra presente e passato. La cittadina offre infatti diversi musei d’arte e di storia, che ne raccontano le radici più autentiche.

Ma non solo. Qui si trovano anche meravigliosi parchi e giardini pubblici, che conferiscono alla cittadina una notevole vivibilità e spingono a visitarla a passo lento, attraverso lunghe e piacevoli passeggiate.

Ecco cosa non perdere in un viaggio nell’artistica e verdeggiante Salem.

Oregon State Capitol

Partiamo da un must durante una visita a Salem: l’Oregon State Capitol, edificio in stile Art Deco costruito negli anni ’30, oggi sede del governo statale. È possibile visitarne l’interno, in cui è presente anche un museo con un’ampia collezione di manufatti del Paese. Viene definito il Campidoglio dello Stato dell’Oregon, e a vederne l’imponenza non potrebbe essere diversamente: in granito, è il punto architettonicamente più suggestivo della città. Durante la visita, è possibile salire sulla cupola per godere di una vista panoramica memorabile di Salem.

Mission Mill Museum

Per conoscere le origini dello sviluppo industriale di Salem, con la storia dei pionieri e del loro stile di vita, dovrete recarvi al Mission Mill Museum (nei pressi dell’Oregon State Capitol), un’ampia area museale in cui ammirare gli utensili, l’arredamento, e i macchinari utilizzati nell’Ottocento in Oregon, oltre ai tradizionali giardini e orti di quell’epoca.

Willamette Heritage Center

Per immergervi nelle architetture del XIX secolo e farvi trasportare dai racconti del passato, da non perdere c’è il Willamette Heritage Center, un museo che include il Thomas Kay Woolen Mill e altri edifici storici. L’ingresso al museo dà accesso alle mostre ospitate in nove edifici storici, che esplorano le esperienze dei nativi americani nella Willamette Valley e i primi insediamenti europei in Oregon.

Bush’s Pasture Park

Gli amanti del verde e dei luoghi in cui fare trekking e incantarsi di fronte alla potenza della natura non rimangono di certo delusi a Salem. Tra i re dei parchi della città c’è il Bush’s Pasture Park: un’ampia area con sentieri, giardini, roseti fioriti, campi sportivi, un anfiteatro e il Bush House Museum, una splendida dimora vittoriana del 1878 aperta al pubblico. Vicino alla casa spicca anche una graziosa serra (del 1882) che contiene un tripudio di fiori e piante antiche. Non mancano anche ampie zone verdi in cui fare deliziosi picnic in compagnia.

Bush Barn Art Center

Si trova all’interno del Bush’s Pasture Park, ed è un altro gioiello di Salem: il Bush Barn Art Center è un centro d’arte che ospita gallerie con interessanti opere di artisti locali e internazionali, ma anche una galleria di artigianato.

È curato dalla Salem Art Association, un’associazione culturale che da oltre cento anni si occupa di promuovere le arti figurative e che annualmente, nei mesi estivi, organizza un importante evento culturale, il Salem Art Fair & Festival, che prevede diversi eventi artistici, teatrali e musicali e di intrattenimento per tutti, dagli adulti ai bambini.

Deepwood Museum & Gardens

Una delle testimonianze storiche e paesaggistiche più affascinanti di Salem è il sito Deepwood Museum & Gardens. Un ampio terreno che ospita un’antica villa vittoriana del 1894, esempio di architettura Queen Anne, caratterizzata da forme scultoree, design asimmetrici, dettagli ornamentali e vetrate artistiche, che permette di immergersi nell’eleganza dell’epoca. Tutt’attorno, bellissimi giardini formali, con aiuole fiorite, sentieri e un’atmosfera di tranquillità.

Hallie Ford Museum of Art

Concludiamo i luoghi d’arte e cultura di cui è ricca Salem con l’Hallie Ford Museum of Art, altro centro museale molto importante della città, situato anch’esso nei pressi dell’Oregon State Capitol. Qui si possono esplorare le collezioni che spiegano lo sviluppo storico dell’area occidentale degli States, e quello artistico culturale delle regioni del Pacifico. Alcune sale sono dedicate all’arte antica, sia europea che asiatica, e, tra le diverse mostre permanenti, ve ne segnaliamo una intitolata Ancestral Dialogues: Conversations in Native American Art, dedicata al dialogo, in bilico tra modernità e radici culturali, nel contesto dell’arte dei nativi americani.

Cosa fare a Salem

La città di Salem non offre solo numerose attrazioni da visitare, ma anche vere e proprie esperienze immersive che accontentano tutti i gusti, da chi ama le escursioni nella natura a chi viaggia in famiglia con bambini e cerca luoghi di divertimento e svago, oppure chi vuole esplorare la cultura enogastronomica di quest’area statunitense. Ecco cosa vi consigliamo di fare a Salem.

Picnic e divertimento con tutta la famiglia nel Riverfront Park e al Carosello

Salem è divisa in due dal fiume Willamette, che dona il nome alla valle. Proprio sulle rive del corso d’acqua sorge un altro parco che si presta benissimo per un picnic in famiglia o tra amici: il Riverfront Park. Proprio qui sorge anche una giostra artigianale dalla quale i bambini non vorranno più scendere: il Salem’s Riverfront Carousel.

Riverfront Park di Salem, Oregon

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Riverfront Park di Salem, Oregon

Serata culturale all’Elsinore Theatre

Se cercate una serata di intrattenimento con film, concerti e spettacoli teatrali, e conoscete bene la lingua inglese, perché non recarvi all’Elsinore Theatre? È il teatro più storico della città, con la sua suggestiva architettura gotica e quell’atmosfera d’altri tempi.

Tour enogastronomico nella Willamette Valley

Amanti del buon cibo e del vino di qualità, questa è l’esperienza che vi aspetta a Salem: un tour enogastronomico esplorando la valle di Willamette. Qui vengono organizzati moltissimi tour guidati con visite a vigneti locali e degustazioni di vini, in particolare il rinomato Pinot Nero, tra i prodotti di spicco della regione.

Willamette Valley, tra vigneti e cantine in Oregon

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Willamette Valley, valle ricca di vigneti in cui si trova Salem

Trekking nei parchi di Salem

Abbiamo già visto alcuni dei parchi più importanti di Salem, ma non finiscono di certo qui. Ecco allora che se siete appassionati di trekking nella natura, dovrete raggiungere il parco più grande di Salem, il Minto-Brown Island Park. Con circa 5 km di verde incontaminato, offre sentieri per escursioni, ciclismo e aree per l’osservazione della fauna selvatica.

Escursione al Silver Falls State Park

A meno di 40 km dal centro di Salem sorge uno dei parchi statali più spettacolari e visitati di questo Stato, non a caso una meta definita come una “perla”: il Silver Falls State Park. Una combinazione unica di cascate mozzafiato, più di 50 km di sentieri immersi nella foresta e attività all’aria aperta, adatti a tutti i livelli di difficoltà.

Vi consigliamo di intraprendere il Trail of Ten Falls, un percorso ad anello di circa 12 km che attraversa una foresta lussureggiante e permette di ammirare dieci cascate spettacolari. La cosa più curiosa? Alcune di queste cascate possono essere ammirate anche da un altro punto di vista, ovvero dietro al velo d’acqua che cade libera verso terra. Tra le più particolari e suggestive troverete la South Falls, alta circa 54 metri.

North Falls nel parco statale dell'Oregon

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North Falls all’interno del Silver Falls State Park, in Oregon

Non solo trekking: qui ci si può divertire con mountain bike, passeggiate a cavallo, arrampicate sugli alberi, ma anche nell’osservazione di uccelli e fioriture. Non mancano aree per picnic e campeggi attrezzati. Per conoscere gli orari e le modalità di ingresso (è previsto il pagamento di un biglietto) vi consigliamo di consultare il sito ufficiale del parco Oregon State Parks – Silver Falls (Stateparks.oregon.gov).

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Dove è stato girato Nonnas: tutte le location della commedia Netflix con Vince Vaughn

Nonnas non è solo una commedia, è un invito al viaggio: un percorso tra città italo-americane, sapori antichi e racconti tramandati. Guardandolo, si ha la sensazione di attraversare quei quartieri, di sentire i profumi delle cucine, di ascoltare le voci delle nonne che, con passione e ironia, danno senso e calore al film. Un’opera che fa venire voglia di partire… e magari anche di cucinare. Con Nonnas, disponibile su Netflix dal 9 maggio 2025, Vince Vaughn torna protagonista in una commedia dal sapore autentico, tra cibo, radici familiari e legami intergenerazionali.

Diretto da Stephen Chbosky (Noi siamo infinito) e da una sceneggiatura di Liz Maccie, il film è ispirato alla vera storia di Joe Scaravella, fondatore del celebre ristorante Enoteca Maria di Staten Island, dove ai fornelli si alternano nonne di tutto il mondo, con un’ovvia predominanza italiana. Ma dove è stato girato davvero Nonnas? Il film con Susan Sarandon, Brenda Vaccaro, Joe Manganiello, Talia Shire, Linda Cardellini e Lorraine Bracco è ambientato a New York, ma ha trovato la sua anima nel cuore del New Jersey.

Dove è stato girato

Sebbene il film sia ambientato a Staten Island, gran parte è stato girato nel New Jersey, a Bayonne, Linden, Paterson e dintorni.  La location più importante del film è senza dubbio l’ex ristorante Spirito’s, un’istituzione chiusa nel 2020 che sorgeva al 714 di 3rd Avenue a Elizabeth, nel New Jersey. Qui è stata ricostruita l’Enoteca Maria, centro emotivo e narrativo del film. Con le sue pareti colorate, le foto di famiglia e il calore di una trattoria di altri tempi, Spirito’s si è trasformato nel simbolo cinematografico delle radici italiane, autentico e vivo. Molte scene sono state girate al 44 di East 14th Street, nell’area di fronte alla Taqueria El Gallo Azteca al 75 di Victory Boulevard a Staten Island e il traghetto che collega questa zona con Manhattan è stato ripreso per alcune inquadrature di ambientazione e suggestive panoramiche.

Nonnas film

Fonte: Netflix

Una scena del film Nonnas

Per le scene più iconiche e visivamente suggestive, la produzione si è spostata a Paterson, capoluogo della contea e prima città industriale pianificata d’America, nel celebre Great Falls National Historical Park. Le maestose cascate fanno da sfondo a momenti di riflessione del protagonista, diventando quasi una metafora del flusso della memoria e della storia familiare che Nonnas racconta con delicatezza e umorismo. Nota per il suo ruolo nella produzione della seta nella seconda metà del XIX secolo, Paterson è conosciuta anche come la Città della Seta.

Le vie di Hoboken, con la loro atmosfera vivace e autentica, ospitano alcune delle scene di vita quotidiana del protagonista. Questa cittadina situata sulla riva occidentale del fiume Hudson, tra Weehawken e Union City a nord e Jersey City a sud e a ovest, vanta locali come Basile’s Pizza e la caffetteria Sorellina che diventano luoghi di incontri e scambi familiari nel film, contribuendo a costruire il tessuto emotivo. Per chi ama il cinema di viaggio, Hoboken rappresenta un perfetto equilibrio tra fascino retrò e contemporaneità.

Hoboken

Fonte: iStock

Hoboken in New Jersey

In molte scene, Jersey City “interpreta” New York. Dalle passeggiate lungo il fiume alle strade costellate di edifici storici, la città offre scorci perfetti per raccontare il passaggio interiore del protagonista. Una scelta produttiva intelligente, sia dal punto di vista logistico che estetico. La stazione degli autobus Raritan Valley a Edison, una cittadina nella contea di Middlesex, nel New Jersey centro-settentrionale che viene utilizzata in Nonnas come punto di snodo nella narrazione. È qui che inizia – o forse si rinnova – il viaggio del protagonista verso le sue radici, e il contatto con le “nonnas” che daranno una svolta alla sua vita. La contea di Middlesex ospita numerosi parchi, tra cui Thompson Park, Donaldson Park, Carteret Waterfront Park, Fords Park e Medwick Park.

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Parte il Costa Verde Express, il treno che da Santiago de Compostela attraversa la Spagna

Quando il viaggio non è solo una questione di destinazione, ma un’esperienza da vivere con tutti i sensi, ecco che nasce qualcosa di straordinario. Renfe, la compagnia ferroviaria spagnola, dà ufficialmente il via alla stagione 2025 dei suoi treni turistici di lusso. E tra questi gioielli su rotaia spicca il Costa Verde Express, un elegante hotel viaggiante che il 17 maggio salperà, sì, su rotaie, da Santiago de Compostela, pronto a condurre i passeggeri attraverso paesaggi mozzafiato, tradizioni culinarie e città leggendarie del nord della Spagna.

Un viaggio lento, raffinato e intensamente emozionante, pensato per chi desidera perdersi, o ritrovarsi, tra storia, natura e sapori autentici, a bordo di uno dei convogli più famosi d’Europa.

Costa Verde Express: lusso su binari tra Santiago e Bilbao

C’è qualcosa di magico nel partire da Santiago de Compostela, città mistica e meta di pellegrinaggi secolari. Ma sul Costa Verde Express il pellegrinaggio diventa un’avventura d’élite: sei giorni e cinque notti in carrozze d’epoca restaurate con classe, dove ogni dettaglio è curato per regalare un viaggio sensoriale senza pari.

Questo treno storico, ex Transcantábrico Clásico, ora rinato sotto il nome di Costa Verde Express, percorre la verde costa atlantica della Spagna da Galizia ai Paesi Baschi, passando per Asturie e Cantabria, in un itinerario che è un vero inno alla Spagna più autentica.

Costa Verde Express, interno ristorante

Fonte: Renfe

Il vagone ristorazione del Costa Verde Express

Le eleganti cabine, dotate di bagno privato e ogni comfort, sono piccoli rifugi su rotaie dove il tempo sembra dilatarsi. I pasti sono curati da chef che trasformano ogni fermata in un viaggio gastronomico: fabada asturiana, quesos gallegos, sidra naturale e pesce freschissimo del Cantabrico sono solo alcune delle delizie che si possono gustare a bordo o nei ristoranti selezionati lungo il percorso.

Ogni tappa è un’occasione per esplorare: dai villaggi marinari di Ribadesella e Santillana del Mar, al patrimonio artistico di Oviedo, dalle vertiginose scogliere atlantiche ai paesaggi rurali costellati da pazos galiziani e monasteri medievali. Non mancano, naturalmente, anche le escursioni guidate con esperti multilingue, per scoprire davvero l’anima dei luoghi visitati.

Date, offerte e partenze: il calendario 2025

Il debutto ufficiale del Costa Verde Express da Santiago de Compostela è previsto per il 17 maggio 2025, ma chi vuole salire a bordo ha a disposizione una ricca programmazione fino a ottobre. Le partenze si alternano tra Santiago e Bilbao, con una frequenza di 2-4 viaggi al mese, rigorosamente di sabato, per sfruttare le temperature miti e la luce dorata che accarezza il nord della Spagna in primavera, estate e inizio autunno.

Ecco alcune delle date confermate con l’8% di sconto:

  • 17 maggio: da Santiago a Bilbao
  • 24 maggio: da Bilbao a Santiago
  • 31 maggio: da Santiago a Bilbao
  • 7 giugno: da Bilbao a Santiago
  • 14 giugno: da Santiago a Bilbao
  • Fino al 25 ottobre, con l’ultima corsa da Bilbao a Santiago

Le date del 10 ottobre e del 18 ottobre sono già sold out, segno del crescente interesse per questo treno da sogno. Chi vuole cogliere l’occasione può prenotare fin da ora, approfittando delle offerte speciali e lasciandosi conquistare da un viaggio che è molto più di una vacanza.

Perché scegliere il Costa Verde Express? Perché non è un treno qualsiasi, ma un salotto su binari dove il tempo si piega al piacere, alla scoperta, alla bellezza. È un modo diverso di viaggiare: più consapevole, più esclusivo, più sensoriale.

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Cosa fare questo weekend: le sagre e gli eventi da non perdere il 9-11 maggio in Italia

Cosa fare questo weekend? Se vi state facendo questa domanda, o qualcuno dei vostri amici o il partner sta aspettando una risposta, ci abbiamo pensato noi di SiViaggia a creare la selezione perfetta per aiutarvi a pianificare le prossime giornate. Dagli eventi culturali ai festival dedicati al cibo, dalle fiere sul giardinaggio alle iniziative storiche, abbiamo raccolto le sagre e gli eventi da non perdere nel weekend del 9-11 maggio in Italia.

Siete pronti a rilassarvi e divertirvi?

Festa del Riso alla Pilota, Castel d’Ario (MN)

In occasione della Festa del Riso alla Pilota, Castel d’Ario si trasforma nel regno della buona cucina e del divertimento. Situato in provincia di Mantova, il paese omaggerà il riso alla pilota De.Co. ospitando ogni venerdì, sabato e domenica, dall’8 al 25 maggio 2025, eventi dedicati al cibo e alla musica. Oltre a provare il piatto più famoso del territorio, che unisce un riso pregiato come il Vialone Nano alla salamella, potrete assistere a diverse iniziative.

In particolare, oltre alle degustazioni, questo weekend sono in programma la sfilata del Corpo Bandistico Casteldariese (8 maggio) e l’esibizione di diverse band tra cui la Diapason Band con i migliori brani di Vasco Rossi (9 maggio), i Mascalzoni Latini Band (10 maggio) e i Ma Noi No con il tributo ai Nomadi (11 maggio).

Questa è l’occasione giusta anche per visitare il paese di Castel d’Ario, dal maestoso Castello Scaligero, custode di storie medievali e segreti cavallereschi, al Museo del Riso, dove potrete scoprire tutti i segreti del Vialone Nano e degli antichi “piloti”.

Nizza è Barbera 2025, Nizza Monferrato (AT)

Dal 9 al 12 maggio 2025, gli appassionati di vino potranno immergersi tra le specialità del territorio di Asti partecipando all’evento Nizza è Barbera 2025. Presso il Barbera Forum, sotto lo storico Foro Boario, oltre 70 produttori presenteranno in degustazione più di 400 etichette di Barbera d’Asti docg e Nizza docg, ma non solo. In programma ci sono anche tanti altri eventi sia per gli adulti che per i bambini.

Grazie al nuovo format creato in collaborazione con Collisioni Festival, “Nizza, Barbera & Music”, non mancherà sicuramente la musica durante queste giornate: venerdì 9 ci sarà il live show degli Eiffel 65, mentre sabato 10 la serata “Voglio Tornare negli Anni ’90”. Inoltre, le piazze del centro saranno animate dalla presenza di DJ set gratuiti.

Per i bambini, invece, domenica 11 ci sarà Crazy Magic Sunday, un grande galà della magia in Piazza del Comune con prestigiatori e artisti amatissimi, come Mago Budinì, il ventriloquo Gi&Raf e il fantasioso Mago Contini. Tra le esperienze da non perdere anche il tour in bici tra i vigneti del Nizza, il raduno di Ferrari e Supercar, il mercatino del gusto e due speciali degustazioni verticali dedicate alle vecchie annate del Nizza docg.

Fiera del Mercato Verde, Pennabilli (RN)

Domenica 11 maggio si terrà la Fiera del Mercato Verde nel centro storico di Pennabilli, in provincia di Rimini. È un evento imperdibile per gli amanti del giardinaggio perché sarà possibile acquistare piante ornamentali e da frutto, rose, bonsai, piante grasse, erbe aromatiche e officinali e tante altre varietà, oltre che attrezzature per prendersi cura dei propri spazi verdi.

Non mancheranno anche alcuni espositori dedicati ai prodotti tipici del territorio quali dolciumi, fritti, salumi, formaggi, grani antichi e paste e, ovviamente, frutta e verdura. Un settore della fiera, inoltre, sarà riservato agli artigiani della Valmarecchia che esporranno i loro manufatti quali lavori all’uncinetto, bigiotteria, accessori e vestiario, saponi, materiali da cucina in legno, penne artigianali, vasi, quadri e prodotti di vario genere.

Gli amanti della buona cucina, inoltre, potranno scegliere tra i vari menù di primavera offerti dai ristoranti di tutto il territorio, così da assaporare i piatti tradizionali a base di fiori, erbe di campo e verdure di stagione.

Eatinero Food Truck Festival, Palazzolo sull’Oglio (BS)

Dal 9 all’11 maggio, a Palazzolo sull’Oglio ci saranno i primi appuntamenti targati Eatinero Food Truck Festival, oltre che la semifinale italiana degli European Street Food Awards, il più importante concorso internazionale dedicato al cibo di strada. L’evento a ingresso gratuito si terrà al Parco Metelli dove potrete vivere tre giornate all’insegna di sapori autentici, concerti, spettacoli, convivialità e sfide culinarie.

Nel dettaglio, potrete provare le specialità preparate dai migliori food truck d’Italia, dissetarvi con birre artigianali e cocktail, assistere a concerti e DJ set, oltre che a diversi spettacoli circensi, acquistare prodotti artigianali e fatti a mano.

Paesaggi dell’Arte, Tarquinia

Musica, danza e teatro si incontrano durante il festival culturale Paesaggi dell’Arte a Tarquinia. Dal 10 maggio al 7 settembre 2025, una delle città più belle della provincia di Viterbo ospiterà 14 eventi musicali unici, organizzati nei suoi luoghi culturali più importanti. L’evento, creato in collaborazione con il Parco Archeologico di Cerveteri e Tarquinia, ha come obiettivo quello di valorizzare il patrimonio del territorio in un modo unico e diverso.

Gli appuntamenti di questo weekend prevedono il 10 maggio Alessandro Santacaterina in concerto con “Kaleidocordo” nella Sala Consiliare del Palazzo Comunale, mentre l’11 maggio, nell’area di sosta Antica Fornace, Nubras ensemble con “Rotte balcaniche”. L’ingresso a ogni singolo evento è a pagamento ed è necessaria la prenotazione.

Camminata dei musei, Grottammare (AP)

Sabato 10 maggio ci sarà il primo appuntamento di Camminata dei musei, un’iniziativa organizzata da Bim Tronto e U.S. Acli Provinciale per favorire la destagionalizzazione turistica nel territorio. Il primo dei sedici incontri totali si terrà a Grottammare e prevede la visita al Museo dell’Illustrazione Contemporanea e una camminata sul lungomare cittadino per scoprire le opere d’arte e gli splendidi villini presenti. La partecipazione è gratuita, ma è necessaria la prenotazione.

Ludi Borgiani 2025, Civita Castellana (VT)

Preparatevi a fare un salto nel passato: l’evento Ludi Borgiani vi riporta ai tempi dei Borgia tra cortei in abiti d’epoca, spettacoli, giochi popolari, palii, taverne e tante altre divertenti iniziative. Il tutto si terrà dal 9 al 18 maggio nella città di Civita Castellana, in provincia di Viterbo, dove il centro storico si trasformerà in un vero e proprio palcoscenico storico. Tra gli eventi più attesi c’è l’arrivo di Papa Alessandro VI Borgia, ricreato in un grande corteo storico con oltre cento figuranti.

Il corteo, ricco di dettagli scenici, armature, musiche e vessilli, rappresenterà il cuore pulsante di questa edizione, riportando in vita la magnificenza dei Borgia tra i vicoli e le piazze della città.

Aperitivo Festival, Milano

L’aperitivo è uno dei momenti più attesi della giornata per gli italiani: non stupisce, quindi, che sia stato creato un evento ad hoc! E dove, se non nella dinamica Milano? Aperitivo Festival vi aspetta dal 9 all’11 maggio, nel cuore di zona Tortona, con 27 bartender internazionali per farvi scoprire e provare le tendenze che ci accompagneranno nel 2025.

Tra queste, vi anticipiamo il trend “Nolo”, ossia No e low-alcol, dove le protagoniste sono le bevande analcoliche e a bassa gradazione alcolica, e il ritorno al vintage drink con Vermouth e Bitter. Molto interessanti saranno anche gli abbinamenti tra le migliori specialità italiane e i grandi classici degli aperitivi. Uno di questi vede protagonisti il Gin e l’Asiago DOP.

Slow Fish, Genova

Slow Fish 2025, l’evento che Slow Food Italia dedica agli ecosistemi acquatici e costieri, quest’anno celebra i 20 anni dalla prima edizione e ritorna al Porto Antico di Genova. Dall’8 all’11 maggio, potrete immergervi nel mondo della cucina di mare imparando, scoprendo e assaggiando grazie all’incontro con pescatori, cuochi, produttori, scienziati ed esperti del settore, tutti uniti dalla volontà di difendere il mare e chi lo vive.

Le iniziative organizzate sono diverse, dalle conferenze dedicate ai cambiamenti climatici e al futuro della pesca alle degustazioni con prodotti ittici sostenibili, passando per laboratori tematici con cuochi, pescatori e produttori locali, fino alle attività educative per famiglie e bambini in collaborazione con l’Acquario di Genova e quello di Livorno.

Tra gli eventi più interessanti evidenziamo anche quello dedicato ai mercati: quello di Slow Fish 2025 espone il meglio dei prodotti della pesca e dell’agricoltura costiera. Sono oltre 80 gli espositori provenienti da diverse regioni quali Calabria, Campania, Emilia-Romagna, Lazio, Liguria, Lombardia, Marche, Piemonte, Puglia, Sardegna, Sicilia, Toscana, Umbria e Veneto.

Di Freisa in Freisa, Chieri (TO)

Sabato 10 maggio, nel centro storico di Chieri ci sarà la quindicesima edizione dell’evento Di Freisa in Freisa, la grande festa dedicata a uno dei vitigni più rappresentativi del Piemonte. Durante questa giornata potrete partecipare a degustazioni e iniziative musicali e culturali, con il coinvolgimento dei produttori del Consorzio Freisa di Chieri e Collina Torinese, il tutto arricchito da una cena di gala sotto le stelle. Filo conduttore del programma è la Freisa, un vino rosso che racchiude l’eccellenza del territorio.

Aspettando Franciacorta in Fiore, Cazzago San Martino (BS)

In attesa della rassegna Franciacorta in Fiore, che si terrà il 16, 17 e 18 maggio 2025 nel borgo antico di Bornato, sono state organizzate altre iniziative nei territori limitrofi. Venerdì 9 maggio, presso il portico del Municipio del Comune di Cazzago San Martino, alle 20:45 potrete assistere gratuitamente al concerto con quartetto di clarinetti. Sabato 10 alle 15:00 ci sarà l’evento gratuito, per il quale è richiesta la prenotazione, Scampagnata in Fiore: questa è l’occasione ideale per scoprire la frazione di Pedrocca insieme a una guida locale.

Infine, domenica 11 maggio ci sarà l’esposizione collettiva “Aria tra fiori di mille colori” presso la cantina Boccadoro a Calino.

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Udine: un viaggio tra eleganza friulana, arte nascosta e sapori autentici

Udine è una città che non ama mettersi in mostra, ma che conquista con la sua grazia discreta, i dettagli raffinati e un’anima che sa di storia, cultura e convivialità. Capoluogo del Friuli, la città di Udine è una destinazione perfetta per chi cerca un weekend rilassato, tra piazze scenografiche, musei sorprendenti e una cucina che scalda il cuore.

Qui, in primavera ci si può godere un aperitivo con Spritz (a prezzi ancora genuini!) nel cuore del centro storico e magari partecipare a uno dei festival di cinema più importanti d’Europa, il Far East Film Festival, evento dedicato alla Settima Arte Made in Oriente. Insomma, per quanto “tacita”, Udine ha molte carte da svelare a chi vorrà visitarla.

Alla scoperta del centro storico

Il cuore della città

Il nostro itinerario inizia da Piazza della Libertà, considerata una delle più belle piazze veneziane del Friuli. Qui si affacciano la Loggia del Lionello, elegante edificio gotico in marmo rosa e bianco e la Torre dell’Orologio, che – affiancata dai due Mori e dal Leone di San Marco – ricorda quella di Piazza San Marco a Venezia, memoria di un passato in cui Udine fu parte della Serenissima.

Accanto, la Loggia di San Giovanni e il Tempietto di San Giovanni, completano questo angolo di città che sembra uscito da un dipinto rinascimentale, con l’Arco Bollani disegnato niente poco di meno che dal Palladio. Ma oltre alla sua bellezza scenografica, Piazza Libertà è anche un luogo vissuto: qui gli udinesi passeggiano, si danno appuntamento, partecipano agli eventi cittadini. Il consiglio è di fermarsi sotto i portici e osservare la vita che scorre, magari con un buon caffè in mano.

Piazza San Giacomo: l’anima autentica di Udine

Se Piazza Libertà è la vetrina elegante, Piazza San Giacomo (nota anche come Piazza Matteotti) è l’anima autentica e popolare della città. Qui il tempo sembra scorrere più lentamente, tra i tavolini all’aperto, le voci delle persone, i palazzi affrescati e la chiesa di San Giacomo, che dà il nome alla piazza.

Al centro troneggia la fontana di Giovanni da Udine, allievo del grande Raffaello. Tutt’intorno, caffè storici, negozi di artigianato e un’atmosfera vivace e accogliente che la rende perfetta per una pausa. In estate, qui si tengono concerti e proiezioni all’aperto; d’inverno, il mercatino di Natale la trasforma in uno scenario incantato. È il luogo ideale per vivere Udine come un udinese: sedersi, osservare, ascoltare.

Piazza San Giacomo, Udine

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Vista su Piazza San Giacomo a Udine

Da qui, una breve salita conduce al Castello di Udine, situato su un colle artificiale che domina la città. Al suo interno si trovano i Civici Musei, che ospitano collezioni di arte antica, moderna e contemporanea, oltre a una vista panoramica mozzafiato sui tetti rossi della città e sulle montagne circostanti.

Il Castello di Udine: un balcone sulle Alpi e la storia

Secondo una leggenda, il colle su cui si erge il Castello di Udine fu creato da Attila in persona, che ordinò ai suoi soldati di accumulare terra per poter assistere alla distruzione di Aquileia. Realtà o mito, oggi il colle regala una vista magnifica su Udine, sulle colline friulane e sull’orizzonte in lontananza.

Come già accennato, il castello ospita i Musei Civici, che meritano una visita: al loro interno si trovano la Galleria d’Arte Antica, il Museo Archeologico, una collezione di stampe e disegni, e le sale del Parlamento della Patria del Friuli, una delle prime istituzioni rappresentative dell’Europa medievale. Anche solo passeggiare nel parco del colle, tra alberi secolari e panchine panoramiche, vale la salita.

Il Duomo e il Museo del Duomo

A pochi passi dal centro, il Duomo di Udine, dedicato a Santa Maria Annunziata, sorprende per la sua facciata sobria e la ricchezza degli interni. È uno scrigno barocco che custodisce opere d’arte di grande pregio, tra cui affreschi di Tiepolo, sculture gotiche e l’imponente altare ligneo di Giovanni Martini.

Da non perdere accanto al Duomo, proprio nell’area della sagrestia, il Museo del Duomo: piccolo ma curatissimo, conserva arredi sacri, codici miniati, dipinti e reliquiari che raccontano la lunga storia religiosa e artistica della città. È uno dei musei meno conosciuti ma più sorprendenti di Udine, perfetto per chi ama l’arte e la bellezza nascosta.

Nei dintorni, le vie storiche come Via Manin e Via Vittorio Veneto offrono scorci suggestivi e botteghe artigiane dove il tempo sembra essersi fermato.

La Galleria d’Arte Moderna e la Casa Cavazzini

Gli amanti dell’arte contemporanea non possono perdersi, invece, Casa Cavazzini, sede della Galleria d’Arte Moderna di Udine. Ospitata in un palazzo storico ristrutturato con grande cura, la galleria espone opere di artisti del Novecento italiano ed europeo, da De Chirico a Sironi, da Morandi a Chagall.

Un’intera sezione è dedicata a Dino Basaldella e alla famiglia Basaldella, tra i nomi più importanti dell’arte friulana del ‘900. Interessante anche l’allestimento, che alterna sale moderne a spazi dove sono visibili affreschi quattrocenteschi perfettamente restaurati.

Cosa fare a Udine

A Udine le cose da fare sembrano non essere molte, ma ci sono, per tutti i gusti e le passioni.

Portici, Udine

Fonte: iStock

Gli eleganti portici del centro storico di Udine

Musei e cultura

Udine vanta una ricca offerta museale. Oltre ai Civici Musei nel castello, meritano una visita:

  • Casa Cavazzini, museo di arte moderna e contemporanea, ospitato in un palazzo ristrutturato con interventi dell’architetto Gae Aulenti.
  • Museo Diocesano e Gallerie del Tiepolo, situato nel Palazzo Arcivescovile, che conserva affreschi del celebre pittore veneziano Giambattista Tiepolo.
  • Museo Etnografico del Friuli, che racconta la vita e le tradizioni del popolo friulano attraverso oggetti, fotografie e ricostruzioni ambientali.

Eventi e festival

Udine è una città viva, che ospita numerosi eventi culturali durante l’anno. Tra i più importanti:

  • Vicino/Lontano, festival di incontri, dibattiti e spettacoli che si tiene a maggio.
  • Far East Film Festival: festival dedicato al cinema asiatico che si tiene annualmente tra aprile e maggio.
  • Friuli DOC, manifestazione enogastronomica che anima il centro storico a settembre, con stand di prodotti tipici, degustazioni e musica dal vivo.
  • Mittelyoung, rassegna teatrale dedicata ai giovani artisti dell’Europa centrale, che si svolge in primavera.

Vita notturna e locali

La sera, Udine cambia ritmo: il centro storico si illumina, i vicoli si animano e l’atmosfera si fa ancora più accogliente. La città non è caotica, ma sa offrire serate piacevoli all’insegna della convivialità, del buon bere e della cultura. Ecco le zone da vivere quando cala il sole:

  • Borgo Mercatovecchio: il cuore elegante della movida udinese, con i suoi portici storici, le vetrine accese e le piazzette piene di tavolini all’aperto. È perfetto per una passeggiata serale, un aperitivo o una cena all’aperto nei mesi più caldi.
  • Piazza San Giacomo e dintorni: qui si respira un’atmosfera rilassata e autentica, molto amata dagli udinesi. I palazzi illuminati creano un gioco di luci suggestivo, e spesso si trovano eventi o musica dal vivo. Un’area perfetta per chi cerca un ambiente vivace ma informale.
  • Zona del Castello: più tranquilla e scenografica, ideale per una passeggiata romantica dopo cena, soprattutto al tramonto. I bastioni e il panorama rendono l’ambiente suggestivo, con un fascino quasi cinematografico.
  • Via Paolo Sarpi e Borgo Stazione: una zona in trasformazione, frequentata da giovani, studenti e creativi. È il volto multiculturale e contemporaneo della città, dove si mescolano influenze diverse e nuovi linguaggi urbani.
  • Il Giardino Ricasoli e viale XX Settembre: aree verdi molto amate per rilassarsi nelle sere d’estate. Spesso ospitano eventi culturali, concerti, proiezioni o mercatini.

I dintorni, una gita fuori porta nel friulano

Udine è il punto di partenza ideale per esplorare il Friuli Venezia Giulia. Ecco alcune mete imperdibili:

  • Cividale del Friuli, antica città longobarda patrimonio Unesco, con il suo suggestivo Ponte del Diavolo e il Tempietto Longobardo.
  • San Daniele del Friuli, famosa per il prosciutto crudo e la Biblioteca Guarneriana, una delle più antiche d’Italia.
  • Palmanova, città-fortezza a forma di stella, esempio unico di architettura militare rinascimentale.
  • Venzone, borgo medievale ricostruito dopo il terremoto del 1976, noto per le sue mummie conservate nel Duomo.
  • Grado e Lignano Sabbiadoro, località balneari sul Mar Adriatico, ideali per una giornata di relax al mare.
Ponte del Diavolo, Cividale del Friuli

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Il Ponte del Diavolo di Cividale del Friuli attraversa il fiume Natisone

I sapori di Udine

La cucina friulana è ricca e sostanziosa, perfetta per i palati più esigenti (e farà innamorare anche coloro che non amano la polenta… Non l’avete mai assaggiata a Udine con funghi porcini e burro fuso di montagna!). Tra i piatti tipici da provare c’è il frico, un tortino dorato a base di formaggio Montasio e patate, croccante fuori e morbido all’interno, simbolo indiscusso della tradizione contadina.

Da non perdere nemmeno gli cjarsons, ravioli dal ripieno sorprendente a base di erbe aromatiche, uvetta e spezie, conditi con abbondante burro fuso e una spolverata di ricotta affumicata: un piatto che racconta la storia delle valli carniche.

Il muset e brovada è invece un connubio rustico e saporito, che unisce il cotechino friulano alle rape fermentate in vinaccia, un contorno antico e tipico del periodo invernale. Per chiudere in dolcezza, la gubana è un vero capolavoro: una spirale lievitata farcita con frutta secca, pinoli, spezie e un tocco di grappa.

Il tutto si accompagna meravigliosamente con i vini friulani, tra cui spiccano il bianco aromatico Friulano, il corposo Refosco dal peduncolo rosso e il pregiato Picolit, perfetto per i dessert.

Info pratiche

Come arrivare e muoversi

Udine è facilmente raggiungibile in treno, con collegamenti diretti da Venezia, Trieste e Milano. L’aeroporto più vicino è quello di Trieste-Ronchi dei Legionari, a circa 40 km.

In città, invece, ci si muove agevolmente a piedi o in bicicletta ma sono disponibili anche autobus urbani e taxi.

Quando visitare Udine

Udine è piacevole in ogni stagione, ma la primavera e l’autunno offrono temperature miti e colori suggestivi. In estate, le serate si animano con eventi all’aperto, mentre l’inverno regala un’atmosfera intima e raccolta, ideale per gustare i piatti tipici in una delle tante osterie.

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Tra le città migliori d’Europa c’è una perla italiana che incanta per storia, arte e buon cibo

Come ogni anno, Resonance Consultancy ha stilato la classifica delle migliori città d’Europa mostrando diversi parametri e confrontandoli tra loro per elaborare lo studio. La Europe’s Best Cities del 2025 è stata realizzata attraverso un’analisi di 400 città europee con popolazione sopra i 500.000 abitanti. Il metodo utilizzato per stilare la top 10 combina dati oggettivi quali infrastrutture, accesso ai servizi, ambiente e opportunità economiche ascoltando anche l’opinione diretta di 7500 residenti e viaggiatori europei coinvolti.

Tre dimensioni fondamentali guidano la valutazione: vivibilità, amabilità e prosperità; ogni città si misura quanto sia piacevole viverci, quanto sia amata e raccontata online, e quanto offra in termini di crescita economica e opportunità lavorative. Il tutto è sintetizzato in un indicatore esclusivo: il Place Power™ Score, che riflette la capacità di una città di attrarre e trattenere persone, talenti e investimenti.

Oltre alle statistiche ufficiali, l’analisi include anche elementi percepiti e “sociali”, come recensioni su TripAdvisor, check-in su Facebook e hashtag su Instagram, creando una fotografia vivida delle città più desiderate d’Europa. Scopriamo insieme quali sono le 10 migliori città d’Europa e quali italiane partecipano alla selezione delle 400 prese in esame.

Stoccolma

Innovazione e natura si incontrano nella capitale svedese, che brilla per partecipazione alla forza lavoro e aree verdi. L’ambizioso progetto “Stockholm Wood City“, il più grande quartiere in legno massiccio del mondo, rappresenta l’impegno della città per una vita urbana sostenibile. Con un paesaggio urbano fatto di isole e un’eccellente qualità dell’aria, Stoccolma è un laboratorio urbano per il futuro. Per questo motivo guadagna il 10 posto.

Praga

La capitale ceca ha saputo trasformare la crisi del turismo in un’opportunità per reinventarsi e ottiene così il nono gradino. Con un tasso di disoccupazione tra i più bassi in Europa e una vita culturale effervescente, Praga ha investito in infrastrutture pubbliche e nella riqualificazione urbana, rendendosi più accessibile e vivibile. L’offerta museale è tra le più ricche d’Europa (#3), e nuovi progetti nel settore del lusso rafforzano la sua attrattiva.

Vienna

La capitale austriaca punta su sostenibilità, ciclabilità e inclusione. Vienna guida la classifica nella categoria biking e ha già dichiarato l’obiettivo di neutralità carbonica entro il 2040. La metà dei residenti vive in alloggi sovvenzionati, mentre gli investimenti in cultura (come il museo Strauss e il nuovo food hall Gleisgarten) consolidano la reputazione della città come capitale del benessere urbano.

Vienna tra le migliori città europee

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Vienna è tra le città migliori d’Europa del 2025

Amsterdam

Amsterdam celebra i suoi 750 anni con una trasformazione decisa verso un turismo più responsabile. Le misure contro il turismo eccessivo (come il coprifuoco per bar e locali) non hanno spento il dinamismo della città, che si posiziona nella Top 10 per ecosistema d’impresa e musei. Il 2025 vedrà anche grandi eventi, come SAIL Amsterdam e la chiusura dell’autostrada per una giornata cittadina senza traffico.

Madrid

La capitale spagnola punta sul verde e conquista il quinto gradino della classifica: con il progetto di foresta urbana di 76 km e la riconversione di ex aree industriali, Madrid mira a una rigenerazione sostenibile. Il progetto Madrid Nuevo Norte trasformerà oltre 544 acri in un nuovo polo urbano. Il rinnovamento culturale e l’apertura della Royal Collections Gallery rafforzano la posizione della città tra le Top 3 in cultura e Google Trends.

Roma

La città eterna vive un momento di rinascita. In vista del Giubileo 2025, Roma ha visto grandi restauri, nuove aperture museali e una rinnovata offerta alberghiera di lusso. Tra storia e spiritualità, è al primo posto per Ristoranti (a pari merito) e seconda per Recensioni su Tripadvisor. La città è anche tra le prime cinque per Vivibilità e Amabilità.

Barcellona

Nonostante i cambi politici, la capitale catalana continua a investire in vivibilità e guadagna un quarto posto nella top 10. Il completamento della Sagrada Familia nel 2025 rappresenta un evento storico. Con un’offerta gastronomica eccezionale, Barcellona attrae investimenti esteri e inizia a regolamentare seriamente il mercato degli affitti brevi per tutelare i residenti.

Berlino

Cultura, inclusività e innovazione definiscono la capitale tedesca. Con uno dei migliori ecosistemi per le startup e una vita notturna leggendaria, al terzo posto c’è Berlino che ospita eventi culturali di rilievo internazionale e ha appena inaugurato strutture avveniristiche come il Reethaus. In crescita anche il settore tecnologico e della cybersicurezza, sostenuto da ingenti investimenti governativi e partnership internazionali.

Parigi

Dopo l’Olimpiade del 2024, Parigi ha consolidato il suo ruolo di metropoli innovativa e sostenibile e si posiziona al secondo posto della top 10. Al primo posto per ristoranti e siti di interesse, la capitale francese sta realizzando la più grande opera infrastrutturale d’Europa: il Grand Paris Express. L’espansione della metropolitana, il piano per la ciclabilità e le nuove pedonalizzazioni stanno cambiando il volto della città. Il Louvre si prepara a un restyling da 800 milioni di euro, mentre il turismo e la gastronomia restano pilastri economici.

Londra

Al vertice per il terzo anno consecutivo, Londra è regina indiscussa d’Europa. Con 14 primi posti tra 30 categorie analizzate, eccelle in educazione, ecosistema d’impresa, vita notturna e offerta culturale. Il ritorno massiccio dei turisti internazionali, unito a un piano di sviluppo inclusivo (London Growth Plan), conferma la città come centro globale di innovazione e cultura. Infrastrutture potenziate (Elizabeth Line), hotel di lusso, investimenti in sostenibilità e la visione di una città verde e equa guidano Londra verso un futuro radioso.

Londra tra le migliori città europee

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Londra è tra le città migliori d’Europa del 2025

Le altre città italiane tra le migliori d’Europa

Oltre la top 10, dove compare Roma, troviamo Milano al quindicesimo posto, motore economico e tecnologico d’Italia. Altra eccellenza è Venezia, al trentottesimo posto con un fascino intramontabile, una mobilità più dolce e tanto shopping. Firenze al quarantunesimo gradino, un museo a cielo aperto simbolo del rinascimento e capoluogo di una delle regioni più amate del Belpaese. Si scende poi al settantottesimo posto con Bologna apprezzata per la cucina e per le numerose fiere che animano il calendario. Settantanovesimo posto per Napoli, eccellenza culinaria, vivace vita notturna e dall’anima contraddittoria ma sicuramente affascinante. L’Italia, dunque, non è solo un museo a cielo aperto, ma un Paese che guarda avanti, con città capaci di rinnovarsi e attrarre nuove energie senza rinunciare alla propria identità.

Se nella top 10 delle città migliori d’Europa l’Italia compare solo una volta con Roma, nella classifica estesa delle migliori 100 su 400 analizzate le cose sono diverse: tante le città citate tra cui Milano, Napoli, Bologna, Firenze e Venezia che sicuramente hanno il loro peso per la qualità di vita, i servizi offerti e l’occhio puntato al turismo.