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A tavola in Polonia: piatti tipici di Cracovia

Un viaggio a Cracovia, per essere davvero vissuto, implica sedersi a tavola e scoprire piatto dopo piatto i sapori autentici della tradizione, lasciandosi solleticare i sensi da profumi avvolgenti e gusti decisi che raccontano secoli di storia. Perché si sa, per poter dire di conoscere veramente un luogo non è sufficiente calcare le sue strade o ammirarne i luoghi d’interesse, ma è essenziale esplorare anche la cultura culinaria: un patrimonio percettivo di ingredienti, tecniche e rituali che unisce storie e tradizioni. Dentro ogni piatto c’è il riflesso della Polonia, dalle umili ricette a quelle più elaborate. Se hai in programma un viaggio in questa splendida città, prenditi del tempo per consumare ogni piccolo pasto, lentamente. Ecco la guida completa su cosa mangiare a Cracovia. Buon appetito!

Cultura in piatto: la tradizione polacca a tavola

Prima di raccontarvi i piatti tipici di Cracovia, saliamo sulla nostra macchina del tempo per scoprire le origini e le tradizioni della cucina di questo Paese. Le radici del patrimonio culinario polacco affondano in un mix di influenze slave, germaniche, ebraiche, lituane e ungheresi che danno vita a una cucina ricca e sostanziosa, nata in modo naturale per far fronte agli inverni lunghi e rigidi di questa regione. Secondo le testimonianze scritte, le primissime tracce risalgono alle tribù slave che utilizzavano principalmente cereali, radici e carne di selvaggina. Tra il Medioevo e il Rinascimento, l’unione tra Polonia e Lituania portò all’introduzione di spezie orientali e ricette più elaborate destinate alle tavole dei nobili; l’influenza ebraica, invece, si riflette nei metodi di cottura e nell’uso di pane e spezie; mentre con la dominazione tedesca e austroungarica arrivarono sulla tavola pietanze come gli schnitzel, i dolci a pasta lievitata. Oggi, gli ingredienti principali della tradizione sono la carne (soprattutto quella di maiale) i cavoli, le barbabietole e le patate. Il piatto simbolo sono i pierogi: ravioli ripieni con diversi ingredienti. Come per noi italiani, il cibo in Polonia è un rito sociale che riunisce le persone care attorno a una tavola per consumare porzioni abbondanti e vivere momenti di grande convivialità.

Il buongiorno a Cracovia: la colazione

Piatti tipici di Cracovia

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La colazione tipica polacca: i Kanapki

Anche in Polonia sanno che il buongiorno si vede dal mattino, ed è per questo che la colazione – in polacco Śniadanie – è un momento della giornata a cui viene data molta importanza. Prevalentemente salato, è un pasto sostanzioso pensato per soddisfare il fabbisogno energetico e affrontare la giornata con il piede giusto, soprattutto nei mesi freddi e bui dell’inverno. Tradizione vuole che si consumi tra le 7:00 e le 9:00 del mattino (come in molti paesi del Nord Europa, la sveglia è molto presto). Ad accompagnare il piatto principale ci sono spesso tè, caffè o anche una bevanda a base di cereali, chiamata Inka. Ma vediamo ora nel dettaglio cosa mangiare a Cracovia, durante la colazione.

  • Jajecznica: si tratta di uova strapazzate cremose e ricche che vengono spesso cotte nel burro insieme a della pancetta affumicata o della salsiccia polacca. Per completare il piatto, vengono adagiate su una fetta di pane rustico e servite con dei gustosissimi cetriolini sottaceto. Un ottimo modo per iniziare con il pieno della carica.
  • Twarożek: restiamo nell’ambito delle colazioni proteiche con il Twarożek, un piatto che consiste in una crema di ricotta fresca insaporita da erba cipollina e panna acida. Una volta preparata la crema, questa viene spalmata su fette di pane di segale o integrale; una colazione leggera ma estremamente nutriente.
  • Kanapki: piccole tartine preparate con pane nero o integrale e guarnite con molti ingredienti tra cui formaggi; salumi come salsicce o prosciutto; verdure come pomodori, ravanelli, cetrioli; a volte uova sode. Questo è un piatto che si trova molto di frequente nelle tavole polacche.
  • Biała kiełbasa: una salsiccia di maiale speziata, tipica  di questa ragione, che viene bollita o grigliata. È solitamente presente nelle tavole festive dei polacchi ma a volte viene consumata per colazione insieme al musztarda (la senape) e del pane rustico.
  • Placki ziemniaczane: queste frittelle di patate ricordano alla vista i classici rösti ma, in realtà, sono più piccole e più croccanti. A colazione vengono consumate in due varianti; una salata con panna acida ed erba cipollina, e una dolce con zucchero e marmellata. Non è una scelta frequente per le colazioni quotidiane ma diventa un’ottima opzione per un brunch o uno starter sostanzioso.
  • Chleb ze smalcem: un piatto tipico di Cracovia, che affonda le proprie radici nelle tradizioni contadine e che consiste in una fetta di pane con smalecm, una crema di strutto aromatizzata con cipolle aglio e spezie. Una colazione per palati esigenti e per chi ama i gusti forti e decisi; meno adatta per chi, invece, predilige un risveglio più leggero.
  • Mleczna zupa: questo piatto si avvicina di molto al porridge inglese. È una zuppa di latte con fiocchi d’avena, riso, miele, zucchero e frutta secca. Viene servita calda ed è la soluzione perfetta per affrontare le fredde giornate degli inverni in Polonia.

Cosa mangiare a Cracovia: pranzo e cena

Dopo la colazione, proseguiamo con il nostro viaggio tra i sapori della tradizione culinaria polacca e ci concentriamo sui due momenti più importanti: il pranzo e la cena. Per gli abitanti di questa magnifica regione, il pasto a cui viene data più importanza in assoluto è il pranzo – chiamato obiad – e viene solitamente consumato tra le 13:00 e le 15:00. Solitamente si compone di tre portate: l’antipasto (spesso una zuppa), un piatto unico come portata principale e, per finire, un dessert che chiude in bellezza il pasto. La cenakolacja – è generalmente più leggera e costituita da piatti caldi, sandwich o insalate. Le pietanze tipiche dei pranzi le ritroviamo spesso anche nelle tavole della sera e in quelle imbandite a festa. Le ricette della cucina polacca sono profondamente legate alla stagionalità dei prodotti, all’uso di ingredienti locali quali carne, cavoli, funghi e patate, e sono soggette alle influenze di altri popoli che ne hanno contaminato in modo positivo il patrimonio culinario originale. Nello specifico, ecco cosa mangiare a Cracovia a pranzo o a cena.

Antipasti

Chłodnik, zuppa tipica di Cracovia

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Una deliziosa Chłodnik, la zuppa di barbabietole polacca

Come ti abbiamo anticipato, gli antipasti sono costituiti principalmente da zuppe calde e fumanti. Tra le più gettonate:

  • Żurek: una zuppa acida a base di farina di segale fermentata, arricchita da uovo sodo e salsiccia. Questa zuppa si presenta al palato con un sapore deciso e leggermente acidulo. Piatto tipico della tradizione pasquale, è consumato molto spesso anche al di fuori delle festività e lo si può trovare facilmente in tutti i ristoranti di Cracovia.
  • Barszcz czerwony: fatta con la barbabietola che le dona un colore viola intenso, questa zuppa dal sapore avvolgente viene accompagnata da piccoli ravioli ripieni di carne o funghi. Una pietanza protagonista indiscussa delle tavole natalizie polacche.
  • Chłodnik: sempre a base di barbabietola, questa variante della Barszcz czerwony viene servita fredda con yogurt e cetrioli. Questo piatto è tra i più apprezzati durante la stagione estiva.
  • Rosół: anche in Polonia hanno il proprio comfort food e, nello specifico, si tratta di un brodino di pollo chiaro e leggero che viene spesso servito con tagliatelle sottili. Questo piatto ha il primato indiscusso come piatto della domenica.

Portate principali

Un piatto di pierogi

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Un piatto di Pierogi, simbolo della cucina polacca

Dopo gli antipasti, è il momento di saziare la nostra fame con i piatti principali della tradizione polacca, fatti di ingredienti locali, abbinamenti gustosi e sapori forti e decisi. Ecco quelli maggiormente consumati e che si possono trovare facilmente nei ristoranti della splendida Cracovia.

  • Pierogi: se esistessero le olimpiadi del cibo e la Polonia dovesse schierare il suo piatto per antonomasia, questo sarebbe decisamente i Pierogi. Celebri ravioli, simbolo della cucina nazionale, preparati con una sottile sfoglia di pasta che racchiude un ripieno di ingredienti diversi. La versione più tradizionale è quella dei pierogi ruskie, contenente patate e formaggio ma esistono altre varianti di ripieno fatte con carne, verdure o funghi. Esiste anche un’opzione di Pierogi dolce, costituita da un ripieno di frutta fresca. I metodi di cottura di questi ravioli sono principalmente due: fritti o bolliti. A completare il piatto, una colata di panna acida e qualche pezzetto di cipolla o pancetta croccante.
  • Bigos: questo piatto saporitissimo è uno stufato di crauti, salsiccia e carni varie che viene cotto per ore e che restituisce un sapore unico capace di conquistare i palati più decisi. È anche conosciuto come “caciucco polacco” nonostante non sia fatto con il pesce. Una delle caratteristiche più interessanti del bigos è che viene preparato in grandi quantità e migliorato nei giorni successivi, fino a che non viene consumato completamente.
  • Gulasz: restando in tema stufati, ecco un piatto che ricorda molto il gulasch ungherese, con carne saporita, patate e spezie. Il sughetto denso e goloso chiama l’accompagnamento di un fumoso (e burroso) purè di patate. L’ideale per scaldarsi durante le giornate fredde invernali.
  • Kotlet schabowy: simile alla nostra cotoletta, è una lonza di maiale impanata con uovo e pangrattato e poi fritta. Si avvicina molto sia per forma che per gusto alla schnitzel viennese, con un esterno croccante e un interno morbido e succoso. I contorni più gettonati che completano il piatto sono il purè di patate e l’insalata di cavolo, un classico dei pranzi in famiglia in Polonia.
  • Gołąbki: deliziosi involtini di cavolo con un cuore di carne macinata e riso. La cottura è al forno o in umido e rappresentano un piatto molto popolare durante le feste e i grandi eventi familiari. Se sei un amante dei sapori delicati, questo potrebbe essere un’ottima alternativa ai piatti più impegnativi come il Bigos o i Pierogi.
  • Kaszanka: l’equivalente del nostro Sanguinaccio, preparato con grano saraceno e spezie, servito spesso alla griglia o saltato in padella con cipolle. Questa salsiccia è molto amata per il sapore forte e la consistenza ricca. Decisamente non la pietanza più leggera della tavola polacca ma dal gusto sopraffino.
  • Pulpety: tra i piatti tipici di Cracovia troviamo anche le Pulpety, polpettine di carne morbide che vengono cotte in salsa di pomodoro o panna acida e servite con purè di patate. In sintesi? Le meatballs polacche! Questo piatto è amato da grandi e piccini e lo puoi trovare facilmente nei ristoranti e le tavole calde di questa città.
  • Placki ziemniaczane: un piatto amatissimo che si trova nelle case dei polacchi, alle fiere e come street-food. Si tratta di gustosissime frittelle di patate croccanti che vengono servite con panna acida – ormai l’hai capito, è la protagonista indiscussa della cucina polacca – e vengono spesso consumate come comfort food quando ci si vuole regalare una piccola sfiziosità.
  • Kiełbasa: come avrai intuito, le salsicce sono una pietanza molto apprezzata in Polonia e presente nei menù dei suoi ristoranti. La Kiełbasa – affumicata o fresca – può subire variazioni in base alla regione in cui la si consuma. In generale, viene servita grigliata, bollita o saltata con cipolle.
  • Ryba po grecku: concludiamo la nostra lista di piatti principali di Cracovia con una pietanza a base di pesce. Il Ryba po grecku, pesce fritto cotto in salsa di pomodoro e verdure (principalmente carote, sedano e cipolla). Questo piatto viene spesso consumato durante le festività natalizie, quando le famiglie polacche si riuniscono attorno alla tavola per vivere momenti di convivialità in compagnia dei propri cari. Non fatevi ingannare dal nome! Questo piatto non ha origini greche ma è un vero e proprio piatto della tradizione polacca. Da provare assolutamente!

Un dolce finale: i dessert tipici a Cracovia

Un piatto di Pierniki a Natale

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I Pierniki, tradizionali biscottini natalizi in Polonia

Dopo la colazione, il pranzo e la cena… hai ancora un posticino per un dessert? Se sì, allora è il momento di concludere con una nota dolce questo viaggio alla scoperta dei sapori della tradizione polacca. Prima di elencarti i dolci tipici di Cracovia, vogliamo raccontarti qualcosa in più della pasticceria di questa magnifica zona del mondo. La pasticceria polacca è fortemente influenzata dalle culture mitteleuropee ed è caratterizzata da sapori forti e dall’impiego di ingredienti semplici ma combinati in modo magistrale per poter restituire un mix di sapori unico. Miele, cannella, noci e frutta (soprattutto mele) sono gli ingredienti principali dei dolci che puoi trovare a Cracovia. Molti dessert seguono la stagionalità delle feste, apparendo e scomparendo nell’arco dell’anno. Dai golosi bomboloni di Carnevale ai biscotti speziati di Natale, ecco i dolci da assaggiare se stai passeggiando per le strade acciottolate della splendida Cracovia.

  • Sernik: letteralmente, il cheesecake polacco. Dal gusto ricco, viene preparato con la twaróg – la stessa ricotta locale che abbiamo visto nella colazione. Il gusto leggermente acidulo e la consistenza vellutata lo rendono un dolce delicato. Ereditato dalla dominazione austro-ungarica, può venire servito nella sua versione più semplice, con una leggera spolverata di zucchero a velo, o arricchito con frutta candita, cioccolato fuso o una copertura di crumble croccante. Esistono anche alcune varianti con la pasta frolla, la cui friabilità crea il contrasto perfetto con il ripieno cremoso.
  • Makowiec: simile allo strudel come forma, è un roll ripieno di semi di papavero dal sapore dolce e inconfondibile. I semi di papavero vengono macinati e amalgamati con miele, scorzette d’arancia, uvetta e noci fino a creare una pasta che viene poi avvolta in un impasto soffice e zuccherino. Questo dolce è spesso servito durante le grandi abbuffate natalizie e rappresenta un pilastro della pasticceria polacca.
  • Szarlotka: ti piaccono le torte di mele? Allora la Szarlotka fa per te! Questa versione polacca della torta di mele è simile a una crostata con una base di frolla friabile e farcita con mele dolci, cannella, zucchero e qualche chiodo di garofano che ne impreziosisce il sapore. Tradizionalmente viene servita calda e accompagnata da un ciuffo di panna montata o una pallina di delizioso gelato alla vaniglia. Perfetta come merenda o come conclusione di un pasto, ti consigliamo di provarla e di lasciarti conquistare dal suo sapore unico.
  • Pączki: ovvero il dolce del Carnevale per eccellenza. Si tratta di bomboloni fritti che vengono comunemente consumati in occasione di questa festività. Pensa che solo durante il Giovedì Grasso ne vengono consumati milioni in tutto il paese. Questi bomboloni, che si possono avvicinare di molto ai Krapfen, presentano una consistenza morbida e un sapore inconfondibile. La ricetta originale prevede un ripieno alla confettura di rosa ma vengono spesso farciti anche con altre creme come quella pasticcera, al cioccolato o con marmellata di prugne o ricotta dolce. Come ciliegina sulla torta, vengono spolverati con una pioggia di zucchero a velo o con glassa all’arancia candita.
  • Faworki (Chruściki): dolcetti fritti e croccanti che vengono comunemente chiamati “nastri degli angeli” per via della loro forma. Sono simili ai nostri crostoli (galani o chiacchiere) e si consumano comunemente a Carnevale insieme ai fratelli Pączki. Una volta pronti vengono serviti con zucchero a velo. Friabili e fragranti, sono un dolce amatissimo in tutta la Polonia, soprattutto dai più piccini.
  • Kremówka: una millefoglie alla crema divenuta celebre in tutto il mondo per merito di Papa Giovanni Paolo II che la raccontò presentandola come il dolce della sua infanzia. Si tratta di due strati di pasta sfoglia che proteggono un cuore di crema pasticcera preparata con latte, burro e tuorli. Proprio come la nostra millefoglie, viene servita a quadrotti con una spolverata di zucchero a velo.
  • Pierniki: deliziosi biscottini speziati al miele, che rappresentano una vera e propria icona della pasticceria polacca. A Cracovia li puoi trovare ovunque, nonostante siano un dolce tipico delle feste natalizie. Il gusto ricorda molto il pan di zenzero, grazie alle spezie che hanno in comune: zenzero, chiodi di garofano, cannella e noce moscata. Già solo il profumo ti farà venire l’acquolina in bocca e ti racconterà una storia di calore e di famiglia. I pierniki, prima di essere serviti, vengono decorati con glassa colorata, ricoperti di cioccolato fondente o farciti con confettura di prugne per un tocco ancora più goloso. Proprio perché sono dolcetti tipici delle feste, vengono preparati a forma di stelle, cuori e alberelli di Natale.

Cracovia a piccoli sorsi: le bevande tipiche

Per concludere questo viaggio tra i piatti tipici di Cracovia, è doveroso dedicare un paragrafo alle bevande della tradizione polacca. Dietro ogni piccolo sorso, si nasconde un mondo fatto di persone, di storie e di dialoghi raccontati tra un bicchiere e l’altro. La prima bevanda tipica – che si può trovare in tutte le tavole di questo Paese – è la vodka polacca, considerata tra le migliori al mondo. Preparata secondo la ricetta originale, viene poi aromatizzata con erbe o frutta (come la celebre Żubrówka al bison grass, dal sapore erbaceo e avvolgente). In Polonia la vodka non è un semplice alcolico, è un’istituzione e un vero e proprio rituale sociale. La seconda bevanda che vogliamo raccontarti è il Grzaniec Galicyjski, un vin brulé caldo speziato che rappresenta la soluzione perfetta per affrontare il freddo invernale. Le note dolci e speziate di questo vino invadono le strade di Cracovia nel periodo festivo diventando il profumo per eccellenza che segnala la vicinanza a un mercatino natalizio. Questa bevanda ha una storia lunga e ben radicata nel passato e la sua ricetta varia di regione in regione. Ultimo ma non ultimo, non puoi lasciare Cracovia senza provare la Kompot: una bevanda analcolica a base di frutta cotta che viene servita sia calda in inverno, che fredda in estate. Spesso preparato con prugne, frutti di bosco e mele è l’antenato delle bibite dolci e, ancora oggi, affascina per il suo gusto nostalgico.

Il nostro viaggio tra i sapori della tradizione culinaria polacca, alla scoperta dei piatti tipici di questa splendida regione del mondo, finisce qui. Con questa guida non solo hai a disposizione uno strumento per decidere cosa mangiare a Cracovia, ma anche una fotografia chiara di come il cibo qui sia molto di più un nutrimento: è un legame con la propria identità nazionale e una celebrazione della convivialità.

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Cracovia, clima e temperatura: quando programmare un viaggio?

Siamo in Polonia, precisamente a Cracovia, un luogo dalla lunga storia, con un’anima antica e una cultura pronta a sorprenderci: la città dei Re polacchi, ma anche dei santi e degli eroi nazionali, è “wow” da visitare. Ma qual è il periodo migliore per programmare un viaggio a Cracovia? Facile: dobbiamo dare un’occhiata al clima e alle temperature medie a seconda delle stagioni.

Il clima e le temperature di Cracovia in base alle stagioni

Sono tante le cose da vedere a Cracovia, primo fra tutti il suo splendido centro storico, dichiarato Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO e che possiamo visitare comodamente a piedi: organizziamo il nostro itinerario in base al periodo in cui scegliamo di recarci proprio qui. Com’è il clima a Cracovia? Moderatamente continentale, quindi gli inverni sono molto freddi, ma le estati possono rivelarsi miti o comunque calde. Nella stagione invernale Cracovia, la seconda città della Polonia, si veste a festa, e nel suo centro storico è possibile scoprire tutta la magia del Natale.

Cracovia, clima e temperatura

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La splendida Cracovia a Natale

L’inverno a Cracovia è dunque freddo e grigio, e spesso nevica, anche se non sempre in modo abbondante. Questo perché il clima è influenzato dalle ondate di freddo della Siberia: se scegliamo di andare in vacanza in questo periodo, ricordiamo assolutamente di portare con noi indumenti pesanti, adatti a proteggerci, considerando che le temperature scendono spesso e volentieri sotto lo zero.

Tuttavia, la primavera e Cracovia è splendida: le temperature medie iniziano ad alzarsi (a metà maggio il termometro segna 15-20 gradi), e non piove spesso, quindi possiamo goderci delle belle giornate di sole in giro per la città, andando alla scoperta delle attrazioni più importanti e di grande valore storico, come i luoghi di Schindler’s List.

Verso l’estate, le temperature si fanno sempre più piacevoli, ma non mancano affatto delle ondate di caldo, con il termometro che segna fino a 36 gradi (il record è di 37,3°C nell’agosto del 2013). Invece, l’autunno a Cracovia è magico: i profumi della città stimolano i nostri sensi, la natura offre il suo ultimo spettacolo prima di andare in letargo, le precipitazioni non sono ancora estreme, ma c’è un aspetto a cui prestare attenzione, ovvero i venti forti alla sera.

Qual è il periodo migliore per andare a Cracovia

Una serata estiva a Cracovia

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Una serata estiva a Cracovia

Dopo aver visto le stagioni a Cracovia, è importante concentrarsi su due aspetti: il periodo migliore per visitarla dal punto di vista economico e per il clima migliore. Da giugno a ottobre, è sicuramente un momento perfetto per concedersi un viaggio in questa splendida città: non ci sono troppe precipitazioni, anche se a luglio e agosto le temperature possono aumentare. Ottobre, maggio e giugno sono mesi particolarmente convenienti e ideali anche per quanto riguarda il clima, mentre a novembre e febbraio costa davvero molto poco organizzare un viaggio qui. Febbraio è sicuramente un mese freddo, con nevicate abbondanti, ma è anche l’occasione giusta per vedere la città sotto un altro punto di vista: consigliamo, quindi, di partire tenendo presente le attività che desideriamo fare una volta arrivati sul posto, anche perché fare trekking a Cracovia è una delle esperienze da non perdere.

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Visita il Castello del Wawel, simbolo dell’orgoglio polacco

Se c’è un luogo che incarna la storia e il fascino di Cracovia, quello è, senza dubbio, il Castello del Wawel. Arroccato sull’omonima collina che domina il fiume Vistola, questo imponente complesso architettonico è stato, per secoli, il cuore politico e culturale della Polonia.

Oggi, il Castello del Wawel non è solo un simbolo dell’orgoglio nazionale, ma anche una delle principali attrazioni turistiche della città, capace di trasportare i visitatori indietro nel tempo, tra leggende, arte e architettura straordinaria.

La sua è una storia che affonda le proprie radici nel Medioevo. Per secoli è stato la residenza dei re polacchi e il cuore del potere politico e culturale del Paese. Oggi, è un museo di fama mondiale che ospita opere d’arte, tesori reali e affascinanti esposizioni che raccontano la storia della Polonia. Il sito è stato anche dichiarato Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO nel 1978.

Il Castello del Wawel non è solo una meta turistica, ma un vero e proprio viaggio attraverso la storia, la cultura e le leggende polacche. Passeggiare tra le sue mura significa scoprire il passato glorioso della Polonia, ammirare opere d’arte straordinarie e godere di una vista mozzafiato su Cracovia.

Se stai pianificando un viaggio nella bella città del Sud della Polonia, il Castello del Wawel è una tappa obbligata: lasciati affascinare dalla sua bellezza senza tempo e dalla magia che avvolge ogni suo angolo!

Castello Wawel

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Patrimonio dell’Unesco, il Castello del Wawel merita una visita approfondita

Un patrimonio architettonico senza eguali

Oggi, il Castello del Wawel rappresenta un perfetto mix di stili architettonici, frutto delle numerose trasformazioni subite nel corso dei secoli. Costruito originariamente in epoca medievale, il castello ha subito influenze gotiche, rinascimentali e barocche, rendendolo un vero gioiello architettonico. Passeggiando tra le sue mura, si possono ammirare splendidi cortili, torri imponenti e dettagli decorativi che raccontano la storia polacca.

Il Castello Reale di Wawel e la Collina di Wawel rappresentano il sito storicamente e culturalmente più importante del Paese. Per secoli residenza dei re e simbolo della sovranità polacca, oggi il castello ne è uno dei principali musei d’arte.

Fondato nel 1930, il museo comprende dieci dipartimenti curatoriali responsabili delle collezioni di dipinti, tra cui un’importante raccolta di opere rinascimentali italiane e poi sculture, tessuti, tra cui la celebre collezione di arazzi di Sigismondo II Augusto, oreficeria, armi e armature, ceramiche, con una significativa collezione di porcellane di Meissen, e mobili d’epoca.

La collezione d’arte asiatica e mediorientale del museo include la più grande raccolta di tende ottomane in Europa, che, per motivi di conservazione, non sono esposte permanentemente.

Le collezioni del Castello Reale di Wawel sono presentate in diverse esposizioni permanenti che ricreano l’aspetto storico della residenza reale nei secoli XVI, XVII e XVIII.

castello e cattedrale wawel

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Vista aerea del Castello e della Cattedrale del Wawel, a Cracovia

Un po’ di storia

La Collina di Wawel è stata abitata fin dal Paleolitico. I primi insediamenti risalgono a circa 100.000 anni fa ma è durante l’Alto Medioevo che Wawel divenne un importante centro politico e religioso. Nel X secolo era una delle principali sedi del potere della dinastia dei Piast, primi governanti della Polonia. Nell’anno 1000 d.C., con l’istituzione della diocesi di Cracovia, fu costruita la prima cattedrale sulla collina.

Nel XIV secolo, il re Casimiro III il Grande trasformò il castello in una residenza gotica. Nel Rinascimento, sotto il regno di Sigismondo I il Vecchio e Sigismondo II Augusto, il castello fu ristrutturato nello stile tipico delle corti italiane, diventando una delle più splendide residenze reali d’Europa.

Dopo il trasferimento della capitale a Varsavia nel 1596, Wawel perse il suo ruolo primario, ma rimase un simbolo dell’identità polacca. Nel XVIII e XIX secolo, durante le spartizioni della Polonia, il castello fu utilizzato dagli occupanti austriaci come caserma militare.

Dopo la riconquista dell’indipendenza nel 1918, il castello fu restaurato e divenne sede di una collezione d’arte nazionale. Oggi, il Castello Reale del Wawel è uno dei musei più importanti della Polonia e attira milioni di visitatori ogni anno.

Cosa vedere al Castello del Wawel

Il complesso del Castello del Wawel offre numerose attrazioni che vale la pena esplorare. Tra le principali, ti consigliamo di visitare:

  • La Cattedrale del Wawel: un capolavoro architettonico che ospita le tombe dei monarchi polacchi e la celebre campana di Sigismondo.
  • Gli Appartamenti Reali: una visita imperdibile per immergersi nella vita di corte e ammirare gli arredi d’epoca.
  • L’Armeria e il Tesoro della Corona: qui potrai ammirare spade, armature e gioielli appartenuti ai re di Polonia.
  • La Grotta del Drago: la leggenda narra che, un tempo, un temibile drago abitasse questa caverna ai piedi della collina.

Invece di un biglietto d’ingresso unico, potrai scegliere quali esposizioni visitare. Dalla primavera a metà autunno è inoltre possibile scendere nella Tana del Drago, salire in cima alla Torre di Sandomierz e partecipare a una visita guidata all’aperto per scoprire l’architettura e i giardini di Wawel.

Il museo organizza anche mostre temporanee speciali ed esposizioni. Inoltre, il Castello Reale di Wawel ospita un ricco programma di eventi, tra cui concerti di musica sinfonica e da camera, spettacoli d’opera e di danza.

castello wawel cracovia

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Il Castello del Wawel è uno dei siti culturali più importanti della Polonia

La Cattedrale di Wawel: il cuore spirituale della Polonia

Accanto al castello sorge la maestosa Cattedrale di Wawel, un luogo intriso di storia e spiritualità. Qui sono stati incoronati e sepolti molti dei sovrani della Polonia, rendendola un sito di enorme valore simbolico per il popolo polacco. All’interno della cattedrale si possono ammirare splendide cappelle, sculture raffinate e la famosa campana di Sigismondo, il cui suono celebra nei momenti più importanti della nazione.

La leggenda del Drago di Wawel

Nessuna visita al Castello del Wawel sarebbe completa senza conoscere la leggenda del Drago di Wawel. Secondo il mito la grotta era un tempo la dimora di un feroce drago. La sua tana si trova proprio ai piedi della collina e si affaccia sulla riva del fiume Vistola. Secondo la tradizione, l’enorme creatura seminava il terrore tra gli abitanti, esigendo frequenti sacrifici di bestiame o, in alcune versioni del mito, di giovani vergini.

I più valorosi guerrieri tentarono invano di sconfiggere il drago, che sembrava invincibile, e ci volle molta astuzia per ucciderlo. L’impresa è attribuita ad un furbo e giovane calzolaio di Cracovia, di nome Skuba, che seppre architettare un ingegnoso stratagemma per far sì che il drago fosse eliminato per sempre e che la città potesse essere liberata dalla paura del mostro.

Conoscendo la sua ingordigia e la sua fame insaziabile, Skuba preparò un’esca letale: gli offrì in sacrificio una pecora, ma solo dopo averla imbottita di zolfo. Il drago, ignaro del pericolo, la divorò avidamente, e ben presto fu assalito da una sete insaziabile, proprio a causa dello zolfo che gli bruciava le viscere.

Uscito quindi dalla grotta, il feroce animale raggiunse il fiume e iniziò a bere disperatamente, senza però riuscire a placarsi mai. La leggenda narra che il drago continuò a ingurgitare acqua fino a che non esplose.

Oggi, all’uscita della grotta, sulla riva della Vistola, si erge una statua del drago del Wawel che sputa fuoco mentre secoli fa, invece, all’interno della caverna, sorgeva una rinomata osteria dove i viandanti e gli abitanti di Cracovia, ignorando la lezione del leggendario mostro, erano soliti placare la loro sete con fiumi di bevande alcoliche.

L’accesso alla grotta per i visitatori si trova sulla collina, dietro la Torre dei Ladri (Baszta Złodziejska). Un percorso di circa 80 metri, che si snoda attraverso corridoi e cavità ricche di fossili e formazioni carsiche, conduce fino al fiume.

drago wawel

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Secondo la leggenda, il temibile drago di Wawel fu sconfitto dall’astuzia di un giovane calzolaio

Un tesoro di arte e cultura

Il Castello del Wawel ospita oggi numerosi musei e collezioni d’arte di inestimabile valore. Tra questi spiccano gli appartamenti reali, che conservano arredi d’epoca e magnifici arazzi, e la Sala del Tesoro della Corona, dove sono esposti gioielli e reliquie di grande importanza storica.

Non mancano le esposizioni di dipinti rinascimentali e opere d’arte sacra, che arricchiranno ulteriormente l’esperienza della tua visita.

Informazioni pratiche

Il Castello del Wawel è aperto tutto l’anno, con orari variabili a seconda della stagione. Ti consigliamo di prenotare i biglietti in anticipo, specialmente nei periodi di alta stagione. L’ingresso ad alcune aree è gratuito, mentre per altre, come gli Appartamenti Reali e il Tesoro della Corona, è richiesto un biglietto specifico.

Biglietti e orari

I visitatori possono scegliere quali esposizioni visitare, poiché non esiste un biglietto unico per l’intero complesso del Castello. I prezzi variano a seconda della mostra scelta. Inoltre, come detto, alcune aree (come la Tana del Drago e la Torre di Sandomierz), sono aperte solo in determinati periodi dell’anno.

Orari di apertura:

  • Primavera – Estate (Aprile – Ottobre):
    • Dal martedì alla domenica: 9:30 – 17:00
    • Lunedì: chiuso
  • Autunno – Inverno (Novembre – Marzo):
    • Dal martedì alla domenica: 9:30 – 16:00
    • Lunedì: chiuso

Giorni di chiusura:
Il Castello è chiuso il 1° gennaio, la domenica di Pasqua, il 1° novembre, il 24 e 25 dicembre.

Biglietti speciali e sconti:
Sono disponibili biglietti ridotti per studenti, bambini e anziani. L’ingresso è gratuito in determinati giorni del mese per alcune esposizioni. Per informazioni aggiornate su prezzi e prenotazioni, ti consigliamo di consultare il sito ufficiale del Castello del Wawel.

Visitare questo importante sito culturale significa immergersi in secoli di storia, tra sovrani e cavalieri, arte e leggende. Ogni angolo di questo luogo racconta un pezzo del passato polacco, rendendolo una tappa imprescindibile per chiunque visiti Cracovia che saprà incantarti con il suo fascino senza tempo.

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Cracovia, itinerario sulle location di Schindler’s List

Un quarto di secolo fa, nel 1993, una troupe guidata dal famoso cineasta Steven Spielberg ha trascorso diversi mesi in Polonia, in particolare a Cracovia, per girare l’iconico film Schlinder’s List. Per catturare l’autenticità storica dei luoghi legati alla vera storia di Oskar Schindler, interpretato da un intenso e carismatico Liam Neeson, la produzione ha selezionato accuratamente alcune location reali che, negli anni, sono diventate mete di pellegrinaggio di appassionati di cinema provenienti da tutto il mondo.

Sebbene il ghetto di Cracovia sia uno dei pochi ghetti ebraici che non sono stati demoliti durante la seconda guerra mondiale e hanno mantenuto quasi lo stesso aspetto storico fino a oggi, le scene di Schindler’s List non sono state girate nell’area di Podgorze, dove si trovava il ghetto. La maggior parte delle location si trovano nel quartiere cittadino di Kazimierz, dove gli ebrei della città hanno storicamente vissuto prima dello scoppio della guerra, fino al trasferimento di massa nella primavera del 1941. Cominciamo pertanto da qui il nostro viaggio alla scoperta della Cracovia di Spielberg in occasione della Giornata della Memoria.

Kazimierz, il quartiere ebraico di Cracovia

Oscar Schindler viveva al terzo piano di un edificio in via Straszewskiego 7 con le finestre che si affacciavano sul parco di fronte, che rimane ancora oggi un posto tranquillo dove rilassarsi. La famiglia ebrea di Nussbaum nel film viveva nell’appartamento prima di Schindler, all’interno di un edificio residenziale grigio e abbastanza anonimo, anche se la sua posizione ai piedi del Castello di Wawel gli dona prestigio.

Nella seconda metà del film, Schindler esce dal suo condominio e si può notare il castello di Wawel sullo sfondo, un luogo in cui il governatore generale Hans Frank aveva organizzato il suo ufficio durante l’occupazione. Il personaggio di Liam Neeson si avvicina alla sua auto e nota le ceneri che il vento, come si scoprirà in seguito, ha portato da Plaszow e Huyarova Gorka, dove le SS avevano bruciato le tracce dei massacri in un fuoco aperto.

Via Szeroka è il cuore del quartiere Kazimierz che nella Seconda Guerra Mondiale rappresentava il ghetto di Cracovia. Si apre una piazza allungata con una caratteristica architettura sacra e laica dove un tempo sorgevano quattro sinagoghe; la Vecchia e la Remuh sono operative ancora oggi. La prima scena, in cui appare la piazza, è quando gli ebrei di Cracovia attraversano il ponte Pilsudski. Il cartello “Plac Zgody” sul muro indica il luogo attraverso il quale agli ebrei è consentito entrare nel territorio di un’area separata. Più tardi, Mila e Leopold Pfefferberg incontrano il loro amico Goldberg, che li guida attraverso il cordone burocratico.

La scena successiva ritrova Yitzhak Stern (Ben Kingsley), che invita gli ebrei a diventare lavoratori in una nuova fabbrica fuori dalle mura del ghetto in Lipova Street, di proprietà di Schindler. Persone di diverse professioni ed età cercano di ottenere il cosiddetto “Blauschein”, un documento che consente loro di lavorare. Mentre Stern aiuta gli ebrei a ottenere i documenti di lavoro, possiamo vedere il luogo da diverse angolazioni. Sullo sfondo si vede la vecchia sinagoga di Kazimierz.
Diverse scene raffigurano il cancello del ghetto che è stato costruito all’incrocio tra le vie Dajwor e Na Przejsciu per il film. Sullo sfondo, dietro le persone che lasciano i muri del ghetto, è di nuovo visibile l’edificio della vecchia sinagoga (Stara Synagoga).

Nella scena successiva, dove è visibile via Szeroka, gli ebrei di Cracovia stanno vicino a un piccolo fuoco, cuociono le patate e si scambiano pensieri sulla loro situazione. Un uomo parla del suo sogno, che lo fa ridere. Anche la scena in cui Amon Goeth esamina lo stato del ghetto è stata girata in via Szeroka. Quando la telecamera inquadra l’autista e il passeggero dalla parte anteriore, vediamo un altro bordo di una piccola piazza, gli alberi del cimitero ebraico e il luogo in cui oggi si trova il memoriale dell’Olocausto. Un uomo delle SS parla della divisione del territorio nei ghetti A e B, che in effetti fu eseguita dopo il 6 dicembre 1942.

Chiesa Cracovia

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Chiesa antica nel centro di Cracovia

Il ponte del maresciallo Jozef Pilsudski

Gli ebrei di Cracovia dovevano trasferirsi nell’area definita “il ghetto di Cracovia” fino al 20 marzo 1941. Poiché la maggior parte di loro aveva vissuto nel quartiere storicamente ebraico di Kazimierz (a nord di Podgorze) prima della guerra, l’esodo di massa passò attraverso due ponti sul fiume Vistola. Il primo, a est, si chiamava Krakus e fu distrutto durante la guerra, sostituito con il più moderno ponte Powstancow Slaskich. Il secondo è il ponte del maresciallo Jozef Pilsudski. Il vero ponte attraverso il quale gli ebrei di Cracovia passarono nel ghetto, fu costruito nel 1933 e gravemente danneggiato dai tedeschi durante la ritirata e poi restaurato, in una forma leggermente modificata, già nel 1948.

La troupe di Schindler’s List ottenne il permesso per il blocco temporaneo del traffico automobilistico e pedonale sul ponte del maresciallo Pilsudski per ricreare le scene dell’esodo di massa degli ebrei di Cracovia. Poiché gli edifici moderni erano già stati costruiti sul lato del quartiere Kazimierz negli anni ’90, la prospettiva è stata invertita. Gli statisti sono passati dall’ex area di Podgorze a Kazimierz e, quindi, vediamo la parte meridionale di Cracovia dove si trovava il ghetto, sullo sfondo. Oggi, il ponte include il traffico pedonale e offre una prospettiva panoramica su entrambi i lati del fiume Vistola.

Ponte Jozef Pilsudski Cracovia

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Ponte del Maresciallo Jozef Pilsudski a Cracovia

La Basilica di St. Mary

Il primo atto del film Schindler’s List raffigura Oscar Schindler mentre decide di stabilire contatti con i contrabbandieri locali. Ha bisogno di lussi che non sono sempre facili da ottenere nella città polacca occupata, come belle camicie, prelibatezze e tangenti per gli alti funzionari tedeschi. Il personaggio di Liam Neeson si reca in Chiesa, dove diversi ebrei maschi portano avanti il ​​commercio illegale di beni di contrabbando.

La chiesa cattolica visitata da uomini ebrei che nascondono la stella di David sui vestiti, è la chiesa di Santa Maria o Basilica di Santa Maria. La chiesa più onorata di Cracovia, un punto di riferimento originariamente del XIV secolo, è stata utilizzata come una delle sedi di Cracovia della lista di Schindler. L’ingresso ha attualmente una tariffa per i turisti, ma ci si può sedere proprio nel posto in cui sono apparsi Schindler e Pfefferberg.

La Fabbrica di Schlinder

La fabbrica originale, chiamata Emalia, è stata utilizzata per alcune scene. Oggi è un museo dedicato alla storia di Schindler e alla Shoah. Nel 1947 la fabbrica fu nazionalizzata dal governo polacco e dal 1948 al 2002 coinvolta nella produzione di hub per le telecomunicazioni. Nel 2005 gli edifici su Lipova 4 divennero proprietà della città e oggi includono due musei. Il Museo storico di Cracovia (Esposizione “Cracovia durante l’occupazione”) dal 2007 e il Museo d’arte moderna dal 2011.

All’epoca in cui Spielberg stava girando il suo leggendario film, molti dei locali dell’ex DEF erano abbandonati. I direttori della fotografia dovettero utilizzare la facciata, un cortile e una scalinata. È importante capire che le riprese delle officine stesse, così come l’ufficio di Schindler con una finestra panoramica per la produzione, sono state girate in un’azienda nella città polacca di Olkusz. Quindi diamo un’occhiata a tre scene notevoli in cui puoi vedere la vera Deutsche Emailwarenfabrik.

Schindler’s List ha una scena molto breve, lunga solo pochi secondi, in cui Oscar Schindler viene fotografato, insieme alle sue nuove dipendenti, sullo sfondo della facciata dell’edificio DEF a Lipova 4. Inoltre, i cancelli aperti del cortile rientrano nell’inquadratura e i direttori della fotografia appendono repliche del simbolismo nazista sopra l’ingresso.

Il cortile in via Józefa 12

Il cortile della casa al n.12 è talvolta chiamato “il cortile più bello di Kazimierz”. Costruito nel 1802 come locanda, 150 anni dopo ospitò una succursale del Centro culturale giovanile Staromiejski ed era la meta preferita dei bambini di Kazimierz. Oggi lo spazio vuoto è stato trasformato in giardini di caffè che conferiscono a questo luogo un’atmosfera speciale.

Il cortile è stato il set di numerose produzioni, tra cui Schindler’s List. Lo vediamo quando i tedeschi cacciano le persone dalle loro case e lanciano i loro averi dai balconi. Il rabbino Menasze Lewartow (Ezra Dragan) scende di corsa le scale e pochi minuti dopo, Adam Levy (Adam Siemion), un ragazzino in uniforme del servizio di polizia ebraica, nasconde Danka Dresner (Anna Mucha) e sua madre Chaja (Miri Fabjan) in una nicchia sotto le scale.

Basilica Cracovia

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Basilica nel centro di Cracovia

Ił campo di Plaszow

Sebbene al momento delle riprese nel 1993, il territorio dell’ex campo di Plaszow rappresentasse un parco commemorativo e fosse completamente accessibile, Spielberg decise di non girare il suo film nella location storica per onorare la memoria di decine di migliaia di vittime. Fu deciso di costruire un modello ridotto del campo, poiché quello reale raggiungeva i 200 acri.

La troupe cinematografica decise di utilizzare la cava di granito chiamata Liban, accanto all’ex territorio di Plaszow. Il nome della cava deriva dal nome del suo proprietario, un industriale di Cracovia Bernard Liban, che aprì una fornace per la calce qui nel 1873, ma vale la pena notare che la tradizione di estrarre pietra per l’edilizia e la calcinazione della calce nella zona di Krzemionki risale al Medioevo.

Nel 1942-44 i nazisti trasformarono la cava di pietra in un campo di lavori forzati per gli ebrei polacchi e più di 2000 persone furono incarcerate. Molti morirono e la liquidazione del campo fu particolarmente tragica. Oggi, le sofferenze delle vittime di questo luogo in tempo di guerra sono commemorate da un monumento situato al suo interno. Vale la pena rendere omaggio al lavoro titanico che è stato svolto per ricreare il Plaszow sullo schermo.

La troupe cinematografica ricostruì almeno 34 baracche residenziali e repliche di officine. I lavori di costruzione hanno incluso anche una replica del cancello principale del campo, sette torri di osservazione, una strada pavimentata con un’imitazione di lapidi ebraiche, la villa di Amon Goeth e persino delle scuderie. La discesa e l’accesso libero alla cava sono possibili solo da Krakus Hill, un punto di riferimento storico. Bisogna fare attenzione quando si cammina lungo una cava. Ora non è altro che una palude e una vegetazione rigogliosa.

Lasoty Hill

Il colle Lasoty, nota anche come Monte di San Benedetto, fa parte delle colline calcaree Krzemionki Podgórskie. Nel X o XI secolo qui fu costruita una chiesa rotonda romanica collegata a una piccola fortezza. Nel XIII secolo, sulle sue fondamenta fu costruita la piccola chiesa di San Benedetto. Nel 1853-56, nelle vicinanze fu aggiunto il Forte di San Benedetto, una sezione della fortezza austriaca di Cracovia. Unica nella sua forma, è la “torre di Massimiliano”, progettata per la difesa, ed è tra le ultime strutture di questo tipo sopravvissute in Europa. L’insediamento di ville in stile art nouveau-modernista in cima alla collina è una vera oasi di pace e verde. Il più antico cimitero comunale di Cracovia fu fondato sul pendio sud-orientale della collina nel XVIII secolo.

Durante la seconda guerra mondiale, il confine del ghetto di Cracovia correva lungo il pendio settentrionale della collina. Per questo motivo divenne una delle location di Schindler’s List. È da qui che Oscar Schindler e la sua amica Ingrid (Béatrice Macola) osservano la liquidazione del ghetto. Vedono le persone cacciate dalle loro case marciare verso il campo di Płaszów e giustiziate. L’attenzione dei protagonisti è sulla famosa “ragazzina con il cappotto rosso” che, sfruttando la momentanea mancanza di attenzione delle guardie, scompare in una delle case.

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Cosa vedere a Cracovia: guida alla scoperta di musei e monumenti

Quando si consultano i siti di comparatori prezzo per i voli low cost, tra le città europee da raggiungere in poche ore di volo dall’Italia si trova spesso Cracovia. La città tra le più amate della Polonia conosciuta per il centro storico dichiarato Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO ha tanto da raccontare a livello culturale, storico e artistico ma anche nightlife e esperienze culinarie attirano numerosi turisti. Non solo castelli e piazze medievali, se c’è un aggettivo con cui potremmo definirla è poliedrica: sono tanti i volti che mostra. Zaini in spalla (sì, basta un weekend per visitarla!) e partiamo alla scoperta di Cracovia: ecco cosa vedere, monumenti e attrazioni da non perdere.

Piazza Rynek Glówny e la città vecchia

Non possiamo non partire dal cuore della città vecchia se vogliamo esplorare Cracovia. La zona è dominata da piazza Rynek Główny con una pianta tipicamente medievale e riconosciuta come una delle piazze più grandi d’Europa. Risale al XIII secolo e lo spazio davvero ampio è poi circondato di locali, caffè e ristoranti che rivelano una vitalità quotidiana. Al centro a conquistare il ruolo di protagonista c’è l’antico mercato dei tessuti, il Sukiennice che oggi è in realtà il luogo adatto dove acquistare qualche oggetto d’artigianato come souvenir.

Spostandosi a piedi, ma di pochi passi, si inizia ad esplorare la città vecchia con il centro storico premiato come Patrimonio Unesco: in alcuni minuti si raggiunge la torre del municipio, unica parte superstite dell’antico palazzo e che offre una splendida vista sulla piazza. Il dedalo di vie conduce in alcuni angoli nascosti ma autentici, ad esempio si può visitare l’università Jagellonica tra le più antiche dell’UE. Altrettanto suggestiva la visita alla struttura medievale conosciuta con il nome di Barbacane: era di epoca medievale ma è ancora oggi perfettamente conservata.

Restando in piazza e nel cuore della città vecchia il campanile rivela la basilica gotica di Santa Maria con numerose influenze polacche. Ad attirare lo sguardo sono le due torri asimmetriche, inconfondibili e che rendono la costruzione riconoscibile da qualsiasi punto della città. Al suo interno c’è l’altare di Veit Stoss, un’opera d’arte lignea di dimensioni e bellezza impressionanti risalente al XV secolo e con affigurata la vita della Vergine Maria e la Passione di Cristo. Ogni ora per intrattenere i turisti e ricordare l’antico rituale, suona uno squillo di tromba dalla torre più alta.

basilica gotica di Santa Maria a Cracovia

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Le iconiche torri della basilica gotica di Santa Maria

Collegium Maius

Come accennato, visitando l’università Jagellonica in città vecchia si fa un viaggio indietro nel tempo. Qui consiglio di raggiungere il Collegium Maius, l’edificio più antico collegato e fondato nel XV secolo. Non è solo il complesso gotico ad attirare lo sguardo ma sapere che qui vi hanno soggiornato ospiti illustri tra cui Niccolò Copernico. Attraverso una visita guidata si potranno scoprire la stanza del rettore, l’aula delle lezioni storiche e la sala degli astronomi.

Castello del Wawel e cattedrale

Uno dei monumenti di Cracovia più amati è il castello del Wawel: si tratta di un simbolo di regalità che domina la collina arroccato in una posizione strategica direttamente sul fiume Vistola. Costruito con un mix di stili tra gotico, rinascimentale e barocco ha ospitato i monarchi e diversi personaggi illustri. Oggi è tra i più visitati e racchiude attrazioni quali le camere reali arredate con mobili di pregio e arazzi, il tesoro della corona dove vengono custoditi i gioielli e non lontana si raggiunge la cattedrale.

Si tratta di un luogo di culto e incoronazione per i sovrani polacchi. Al suo interno, si possono visitare tombe monumentali, splendide cappelle e la celebre campana di Sigismondo, il cui rintocco accompagna i momenti più solenni della nazione. Tappa imperdibile la cripta reale: basta scendere alcune scale per scoprire che proprio qui riposano alcune figure importanti della storia. Una chicca? I local la chiamano la grotta del drago ed è una caverna legata al mito di Smok Wawelski.

Castello del Wawel a Cracovia

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Castello del Wawel e cattedrale di Cracovia

Quartiere Kazimier e Stara Synagoga

Un quartiere simbolo di Cracovia è quello di Kazimierz: il luogo storico, racconta la comunità ebraica di un tempo e oggi è simbolo della rinascita culturale e storica diventando un eclettico centro artistico e gastronomico.

All’interno del quartiere Kazimier tra i monumenti più suggestivi della cultura ebraica c’è la Stara Synagoga. L’edificio datato XV secolo è tra le più antiche d’Europa e la più antica in assoluto della Polonia. A lasciare a bocca aperta ci pensa la struttura con un’architettura sobria ma solenne e oggi è sede del museo storico. Al suo interno si possono scoprire collezioni di oggetti liturgici, documenti e fotografie che raccontano la vita della comunità ebraica di Cracovia. Entrati ci si rende conto che i dettagli gotici prendono il sopravvento, un luogo di culto, di silenzio e riflessione. La visita dà modo di ricordare una pagina buia della storia come quella dell’olocausto che ha colpito molto duramente la comunità ebraica di Cracovia. Nei dintorni è anche possibile visitare il cimitero Remuh.

Museo Czartoryski

Tra le tappe imperdibili per chi visita Cracovia c’è il museo Czartoryski. Apprezzato da chi ama l’arte, è stato fondato nel XVIII secolo su richiesta della principessa Izabela Czartoryska. Al suo interno tantissimi i pezzi di pregio ma in modo particolare molti lo visitano per poter vedere Dama con l’ermellino di Leonardo da Vinci. Non si tratta però dell’unico tesoro: qui sono esposti anche diversi capolavori di Rembrandt.

Museo Czartoryski di Cracovia

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Museo Czartoryski a Cracovia

Nowa Huta

Viene spesso soprannominato il quartiere socialista; Noewa Huta è al di fuori dei classici itinerari turistici ma credo abbia molto da raccontare. È stato progettato negli anni ’50 come città operaia, seguendo il modello del regime comunista. Oggi è strano passeggiarci, sembra proprio di fare un tuffo nel passato.

Jordan Park

Una vera e propria oasi verde nel cuore della città: il Jordan Park non è un semplice giardino in cui rilassarsi ma il luogo fondato nel 1889 dal medico Henryk Jordan, pioniere della medicina sportiva che lo ha fortemente desiderato per promuovere benessere fisico e mentale invitando le persone a fare attività all’aperto. Sentieri per passeggiate, piste ciclabili e aree giochi lo rendono ancora attuale e molto frequentato dalla comunità locale.

Rynek Underground

Si tratta di un museo interattivo posizionato sotto la piazza di Rynek Główny. L’esposizione sotterranea si sviluppa sotto uno dei punti principali della città e qui alcuni resti archeologici rivelano il passato della città tra il XII e il XIV secolo. Passeggiando su alcune passerelle si potranno ammirare i numerosi reperti e fare un vero e proprio viaggio nel tempo, anche grazie alle simulazioni e alle innovazioni tecnologiche che rendono l’esperienza più immersiva.

Podgorze, il ghetto ebraico

Podgorze è il nome del ghetto ebraico di Cracovia. Qui si passeggia all’interno di una delle pagine nere della storia; durante la Seconda Guerra Mondiale i peggiori crimini e le angherie sono rimaste indelebili trasformando la località in un luogo simbolo dell’olocausto. Tra i luoghi cult piazza degli eroi del ghetto dove oggi si ergono 33 sedie in ferro, un memoriale toccante per omaggiare una storia di speranza e resilienza.

Quartiere ebraico di Cracovia

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Il quartiere Podgorze di Cracovia

Stained Glass Museum

Tra i musei da visitare assolutamente c’è quello dedicato all’arte del vetro colorato: esposizioni e dimostrazioni dal vivo fanno scoprire quello che è uno dei cardini dell’artigianato locale. Consigliato soprattutto ad appassionati di arte e design, durante l’anno ha in calendario diversi workshop.

Fabbrica di Schndler

Chi non ha mai visto il film Shindler’s List? Il capolavoro cinematografico ha come protagonista la fabbrica che oggi è stata trasformata in museo per raccontare il periodo di occupazione nazista della città. L’allestimento è curato nei minimi dettagli e fa in modo di vivere la quotidianità della località durante il conflitto. L’emozione è palpabile soprattutto nello scoprire le storie dei lavoratori salvati da Oskar Schindler, un imprenditore armato di coraggio che ha fatto la differenza salvando centinaia di persone dalla deportazione.

Mocac: il museo d’arte contemporanea

Se sei un amante dell’arte moderna tra le destinazioni top che non può mancare c’è il MOCAK. Si trova non lontano dal centro e dai punti già citati e qui sono ospitate opere di artisti internazionali tra collezioni permanenti ed esposizioni temporanee che toccano temi quali identità, società contemporanea e memoria. La struttura stessa è di enorme prestigio per il settore dell’architettura contemporanea e si integra al tempo stesso con il contesto storico del quartiere.

Visita ad Auschwitz e la miniera di Sale di Wieliczka

Nonostante non siano propriamente nella città di Cracovia ma poco distanti, fanno parte delle cose da vedere assolutamente per chi si ferma in città per più di un solo weekend. La prima tappa obbligata è quella di Aushwitz-Birkenau: un luogo difficile da visitare emotivamente ma necessario per ricordare attraverso il museo memoriale tutte le vittime dell’olocausto. Il complesso visitabile ha due aree principali. Il campo di lavoro accoglie ancora oggi con la scritta “arbeit macht frei” rivelando poi l’opera di sterminio che in realtà era.

Miniera di sale Cracovia

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cappella di santa Kinga nella miniera di sale

Altro must to see è la miniera del sale di Wieliczka: dista meno di 15 km dal centro della città e si sviluppa in sotterranea su nove livelli. I visitatori hanno modo, con l’aiuto di una guida, di esplorare circa 3 km di gallerie così da scoprire laghi sotterranei persino sculture realizzate dai minatori. Una delle attrazioni principali è la cappella di santa Kinga: una vera e propria cattedrale sotterranea realizzata con cristalli di sale.

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I mercatini di Natale di Cracovia: tra ambra, delizie e tradizioni nel cuore della Polonia

Magica, storica, affascinante e sempre accogliente. Cracovia sarebbe già perfetta così ma i mercatini di Natale la rendono ancora più favolosa e capace di generare magia ovunque si posi lo sguardo. Fare un viaggio in Polonia durante il periodo dell’Avvento regala la visione di un Natale tradizionale, dove l’acquisto di un regalo fatto con il cuore può essere fatto al cospetto di bellezze architettoniche e bontà da gustare.

I mercatini di Natale di Cracovia hanno avuto origine nel XIV Secolo e sono sempre stati il luogo perfetto per acquisti decisamente unici. La città, infatti, è famosa per essere il miglior luogo dove acquistare l’Ambra del Baltico e per alcuni pizzi che non mancano di essere usati anche come base per molte decorazioni per l’albero di Natale.

Il periodo in cui i Mercatini di Natale di Cracovia conquisteranno la città è sempre più vicino. Stai pensando di partire per la Polonia per rendere speciale il periodo che precede il Natale? Bene; bastano alcune facili informazioni per organizzare un viaggio speciale e capace di farsi ricordare. Cosa occorre sapere? Ecco le risposte.

Come raggiungere Cracovia per i mercatini di Natale

Cracovia è una delle città più conosciute e frequentate della Polonia da parte del turismo internazionale e questo la rende molto facile da raggiungere, anche dall’Italia. Molte persone che amano la sensazione del viaggio on the road, non disdegnano di raggiungere Cracovia viaggiando con la proprio auto. Non si tratta proprio di un percorso breve ma la distanza tra il nord Italia e Cracovia può essere coperta in circa 12 ore. L’ideale è fare qualche tappa in città lungo il percorso come, per esempio, Lubiana oppure Vienna.

Non è da meno il viaggio in treno: non esiste una linea ferroviaria diretta tra l’Italia e la Polonia ma, organizzando varie tappe, si può raggiungere Cracovia via rotaia, con un viaggio a dir poco affascinante.

L’aeroporto internazionale di Cracovia, intitolato a uno dei suoi più celebri cittadini ovvero Giovanni Paolo II, è molto comodo e vicino alla città. Ci sono voli low cost da quasi tutti gli aeroporti italiani che ti porteranno a Cracovia in circa un paio d’ore di viaggio. Una volta in città, non sentirai la mancanza di un’auto perché potrai girare tranquillamente a piedi o usando i mezzi pubblici locali.

Un’alternativa a prezzo contenuto per raggiungere Cracovia sono i viaggi in corriera, con le varie compagnie che offrono i collegamenti tra una città e l’altra dell’Europa.  Questi servizi sono molto utili nel caso ti trovassi già in viaggio in Polonia e, da un’altra città, volessi raggiungere Cracovia per i mercatini di Natale. Le tratte interne da città a città sono davvero economiche e molto comode.

Dove trovare i mercatini di Natale a Cracovia

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Il centro di Cracovia e i mercatini di Natale

Dove trovare i mercatini di Natale a Cracovia

A Cracovia, i mercatini di Natale si trovano principalmente in due luoghi, entrambi centrali e collocabili nella Città Vecchia.

Il primo è la Piazza del Mercato, luogo iconico che rappresenta, a livello di immagine, l’intera città. Il nome in polacco è Rynek Główny e questo pezzo di città è la piazza medievale più grande di tutta l’Europa. Durante il periodo dell’Avvento e fino a Capodanno la piazza diventerà un vero e proprio villaggio allestito con casette di legno e bancherelle.

Il secondo luogo in cui trovare i mercatini di Natale a Cracovia è il Palazzo dei Tessuti (in polacco, Sukiennice) e un’area vicina alla stazione Dworzec. Anche questo spazio è molto suggestivo grazie alla vicinanza con la Basilica di Santa Maria, altro luogo iconico che rappresenta Cracovia nell’immaginario di tutti i viaggiatori.

Non mancheranno, infine, le bancherelle anche nell’area del Wavel.

Le date e gli orari dei mercatini di Natale di Cracovia

I mercatini di Natale di Cracovia verranno inaugurati, in tutte le loro sedi, il 29 novembre 2024 e chiuderanno il giorno di Capodanno, ovvero 1 gennaio 2025.

Gli stand e le bancherelle saranno solitamente aperti dalle 10:00 fino alle 20:00 nei giorni feriali e restano aperti fino alle 22:00 nei fine settimana.

La pista di pattinaggio su ghiaccio a Cracovia

Ami pattinare sul ghiaccio? Sarà possibile farlo anche durante i mercatini di Natale di Cracovia, con lo splendido sfondo della Piazza del Mercato dove sarà allestita, anche quest’anno, la pista di pattinaggio sul ghiaccio. L’inverno, di solito, è particolarmente pungente a livello di clima e temperatura in Polonia e sarà piacevole potersi scaldare un po’ pattinando sul ghiaccio con uno sfondo che è addirittura Patrimonio UNESCO.

I presepi dei mercatini di Natale a Cracovia

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Uno dei presepi del concorso di Cracovia

Il concorso di Presepi a Cracovia

Parlare di mercatini di Natale in questa città della Polonia equivale a fare un salto a piè pari in quello che è uno dei concorsi stagionali più famosi di tutta la Polonia. Si tratta del Concorso dei Presepi. Viene organizzato ogni anno dal 1927 e si apre, di solito, il primo giovedì di dicembre. Questo concorso è una vera e propria istituzione nazionale che ha subito una sola brusca interruzione durante la Seconda Guerra Mondiale.

Successivamente al periodo bellico, ha riconfermato con forza la sua presenza tra le tradizioni natalizie di Cracovia. I presepi, che in polacco si chiamano Szopki, saranno esposti al Museo Storico di Cracovia e premiati il giorno stesso dell’apertura del concorso. L’esposizione resterà visitabile per tutta la durata dei mercatini di Natale. Alcuni dei presepi vengono anche portati nella Piazza del Mercato ed esposti sotto la statua di Adam Mickiewicz.

La processione di San Nicola a Cracovia

Un evento importante per le tradizioni dell’Avvento a Cracovia è la processione di San Nicola. In molte zone d’Europa, Polonia compresa, i regali si scambiavano proprio nella notte tra il 5 e 6 dicembre, proprio grazie all’arrivo di San Nicola.

Ogni 6 dicembre, in città viene organizza una parata, che si svolge lungo le vie del centro storico, partendo dalla Piazza del Mercato, per poi dirigersi verso la chiesa di San Francesco d’Assisi, dove si celebrano benedizioni speciali.

Durante la processione, i partecipanti si vestono in abiti storici o ispirati a San Nicola e si distribuiscono piccoli doni simbolici ai bambini, onorando la tradizione di generosità del santo. San Nicola, secondo la tradizione dell’Europa Centrale, rappresenta il ritorno della luce dopo mesi di buio.

Cracovia e i mercatini di Natale

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La bellezza di Cracovia a Natale

Il Kulig e i Kolędy a Cracovia

Sebbene non sia una tradizione esclusiva i Cracovia, vale la pena di spendere due parola su una tradizione che potrà rendere ancora più magico il tuo viaggio per i mercatini di Natale di Cracovia. Si tratta del Kulig, ovvero una sorta di momento giocoso (anche se per molti è proprio una gara)  da vivere sulle slitte trainate da cavalli.

In città avviene nei parchi cittadini più grandi e soprattutto in presenza di neve. Non  mancano i kulig organizzati anche appena fuori città, nei boschi molto vicini il confine cittadino di Cracovia. Le radici di questa tradizione si perdono nella notte dei tempi. Di cosa si tratta, in definitiva? Di un giro in slitta accompagnato da canti natalizi tradizionali: spesso le slitte si sfidano tra di loro a chi va più veloce e a chi canta nel modo migliore. Molti polacchi amano molto il Kulig e non perdono l’occasione – soprattutto se il tempo lo permette – di indossare abiti tipici.

I tradizionali canti natalizi polacchi sono chiamati kolędy e possono differire anche di famiglia in famiglia. Essi non parlano solo dell’arrivo del Natale e non ne sottolineano solo il significato religioso ma raccontano storie di pace e speranza. A Cracovia, i canti vengono eseguiti anche dai cori cittadini durante il periodo dei mercatini di Natale o organizzati nelle chiese e nelle piazze. Una delle canzoni più popolari è “Lulajże Jezuniu”, un’antica ninna nanna per Gesù Bambino.

Altri eventi durante i mercatini di Natale di Cracovia

L’atmosfera generata dai mercatini di Natale di Cracovia è un insieme eterogeneo di tradizioni antiche e ispirazioni molto moderne. Lo sono anche gli eventi che, di norma, danno ancora più connotazione ai mercatini di Natale in città.

Dal lato della tradizione, per esempio, troviamo le esibizioni di danze tipiche che, di anno in anno, popolano il cartellone degli eventi in città.

Dal lato della modernità possiamo collocare senza ombra di dubbio le installazioni luminose artistiche e gli spettacoli di luci che rendono tutto davvero magico. Un momento da non perdere, appena cala il buio, è la proiezione delle luci sulla Basilica di Santa Maria: un momento artistico di grande suggestione,

Cosa mangiare ai mercatini di Natale di Cracovia

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I mercatini di Natale di Cracovia sono pieni di bontà

Cosa mangiare nei mercatini di Natale di Cracovia

Le bancherelle di specialità locali non possono mancare in mercatini di Natale storici e popolati come quelli di Cracovia. Le bontà da assaggiare in Polonia sono molte e, di certo, non ne mancherà l’occasione passeggiando tra una casetta in legno e l’altra, magari proprio su Piazza del Mercato.

Tra le cose da assaggiare durante l’Avvento a Cracovia troviamo due dolci tipici del periodo che ci porta al Natale. Il primo è il makowiec, un rotolo di pasta dolce farcito con una crema di semi di papavero, frutta secca e noci. Tutti gli ingredienti, come è facile pensare, sono simbolo di abbondanza e prosperità.

Un’altra bontà tipica dei mercatini di Natale a Cracovia è il piernik, molto simile a un pan di zenzero impreziosito con miele e spezie come cannella e chiodi di garofano. L’impasto del piernik è spesso usato per fare dei biscotti glassati che vengono offerti ai bimbi durante la processione di San Nicola.

L’atmosfera natalizia non è completa senza un buon bicchiere di grzaniec, ovvero il vin brulè polacco. Il profumo di cannella e di spezie ti avvolgerà, rendendo ancora più magica la tua esperienza di viaggio in Polonia

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Cracovia a Natale, tutto il meglio di questa meravigliosa città della Polonia

Segnata dagli eventi storici, Cracovia è riuscita, nel corso degli anni, a trasformarsi in una destinazione moderna, vivace e alla moda. Qui la bellezza delle architetture e la scena culturale e gastronomica creano il mix perfetto per chi, da un viaggio in una città europea, cerca un’esperienza completa. Ora, immaginate tutto questo immerso nelle suggestive atmosfere natalizie, dove mercatini, decorazioni, eventi e concerti contribuiranno a rendere il vostro soggiorno in Polonia ancora più indimenticabile.

Ecco i nostri consigli su cosa fare a Cracovia a Natale, cosa vedere e tante informazioni utili per organizzare il vostro viaggio.

Cosa fare a Cracovia a Natale

Natale è il periodo perfetto per fare un salto in Polonia, in particolare nella città di Cracovia famosa per le sue atmosfere arricchite da luci scintillanti e profumi deliziosi. Qui potrete trascorrere le vostre giornate alla scoperta della città, per poi perdervi tra i mercatini allestiti nella Piazza del Mercato, la piazza medievale più grande d’Europa, e al Mercato dei Tessuti. Non mancano tanti eventi e concerti, come il concorso dei presepi cracoviani, riconosciuti Patrimonio UNESCO.

I mercatini di Natale

L’evento più amato del Natale a Cracovia sono i mercatini, aperti dal 29 novembre 2024 al 1 gennaio 2025, dalle 10:00 alle 20:00. È anche il contesto in cui sono inseriti a contribuire alla loro bellezza: gli stand, infatti, sono allestiti nella meravigliosa Piazza del Mercato, luogo tradizionale di scambi commerciali fin dal Medioevo. Le casette in legno, decorate con le classiche luci, non vedono l’ora di aprire per accogliere residenti e turisti con le loro specialità tipiche, dai dolciumi al vin brûlé. Non dimenticate di assaggiare le famose zuppe polacche, i pierogi (ravioli tipici ripieni di carne) e il formaggio affumicato DOP Oscypek, il re dei formaggi polacchi scaldato sul barbecue e servito con marmellata di mirtilli rossi.

Oltre agli stand dedicati al cibo, saranno presenti anche quelli ricchi di idee regalo e souvenir artigianali realizzati a mano come creazioni in legno e pellame, gioielli in ambra, decorazioni natalizie o candele profumate.

Cracovia Natale

Fonte: iStock

Mercatini di Natale Cracovia

Il concorso dei presepi

Una delle tradizioni natalizie più famose di Cracovia è il concorso dei presepi. Ogni anno, il primo giovedì del mese di dicembre (quest’anno sarà il 5 dicembre) gli artigiani locali costruiscono nella Piazza del Mercato dei meravigliosi presepi utilizzando legno e carta stagnola e dando vita a tutta una serie di miniature, dai monumenti storici della città ai personaggi di Betlemme. Si tratta di una tradizione antichissima risalente alla metà del XIX secolo quando falegnami e muratori provenienti da Cracovia e dintorni, spinti dalla necessità di guadagnare denaro durante il periodo invernale, si riunivano nella piazza per vendere i loro presepi.

Oggi sono riconosciuti Patrimonio UNESCO e, se durante l’anno potete vederli all’interno del Museo Storico della città, durante le feste potrete ammirarli ai piedi del monumento di Adam Mickiewicz, dove si terrà il concorso annuale con quelli nuovi creati dagli artigiani.

La pista di pattinaggio

Ogni anno viene allestita anche una pista di pattinaggio. La troverete a pochi passi dal centro storico, vicino alla Porta di Floriana e alla Stazione Dworzec. Questa è l’opportunità per fare un po’ di movimento e scaldarvi, divertendovi a suon di musica natalizia. E, se non vi siete scaldati abbastanza, potete raggiungere il mercatino più vicino per regalarvi una cioccolata calda o un vin brûlé.

Cracovia a Natale, i luoghi più simbolici

Non solo mercatini e concorsi di presepi, visitare Cracovia a Natale significa poter visitare la città e i suoi luoghi più simbolici immersi in un’atmosfera unica.

La Basilica di Santa Maria

Uno dei simboli più importanti di Cracovia è sicuramente la Basilica di Santa Maria, situata proprio nel cuore della città, in Piazza del Mercato. Considerando che passerete qui tantissimo tempo, passeggiando tra i vari mercatini, trovate anche il tempo di visitare i suoi interni. Dell’edificio, realizzato in stile gotico, spiccano subito le due torri, di cui una visitabile da aprile a ottobre.

Al suo interno custodisce incredibili tesori: uno è considerato tra gli altari più belli d’Europa, risalente al 1489 e per il quale ci sono voluti ben 12 anni per essere costruito; l’altro è il soffitto della chiesa, dove vi sembrerà di ammirare un cielo stellato. In realtà si tratta della policromia di Jan Matejko, un’opera realizzata con tonalità d’oro su uno sfondo azzurro che ricorda un cielo con le stelle. La basilica è aperta anche durante i giorni di festa, dal lunedì al sabato dalle 11:30 alle 18:00 e la domenica e i festivi dalle 14:00 alle 18:00. Il biglietto d’ingresso costa 3,45 euro.

Basilica Cracovia

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Il soffitto della Basilica di Cracovia

Musei e gallerie d’arte

Gli amanti dell’arte, invece, non possono rinunciare al Museo Czartoryski. Fondato nel 1796, custodisce antichi manufatti, mobili, porcellane e arazzi, anche se l’opera che tutti desiderano vedere dal vivo è una. Stiamo parlando della Dama con l’Ermellino di Leonardo Da Vinci, considerato uno dei massimi tesori artistici della Polonia e quindi immancabile tra le cose da vedere a Natale a Cracovia. Il museo è aperto dal martedì alla domenica, compresi i giorni festivi, dalle 10:00 alle 18:00. Il biglietto d’ingresso costa 8 euro, mentre il martedì si entra gratis.

Se preferite ammirare le collezioni d’arte più moderne, inserite nel vostro itinerario il Museo dell’Arte Contemporanea MOCAK. Si tratta del primo museo aperto dopo la Seconda Guerra Mondiale e il più grande, nell’ambito dell’arte moderna, di tutta la Polonia. Anche questo museo è aperto dal martedì alla domenica, compresi i giorni festivi, dalle 11:00 alle 19:00 e il martedì l’ingresso è gratuito.

Il clima di Cracovia a Natale

Seppur la neve non sia sempre garantita, una cosa è certa: il clima di Cracovia a Natale sarà particolarmente freddo. Un dicembre “mite” a Cracovia è caratterizzato da temperature che si muovono intorno ai 3 gradi durante il giorno, mentre di notte farà più freddo e la temperatura diurna può scendere drasticamente. Ecco perché vi consigliamo di preparare al meglio la vostra valigia con tanti indumenti caldi perché i mercatini sono belli di giorno, ma è la sera che, grazie alle luci, diventano ancora più magici.

Come muoversi a Cracovia a Natale

Il centro storico di Cracovia, dove si trovano le attrazioni principali, è visitabile tranquillamente a piedi. Tuttavia, se aveste bisogno di spostarvi nelle zone limitrofe, consigliamo di utilizzare i mezzi pubblici per non rischiare di incorrere nel traffico e nell’eventualità che alcune strade vengano chiuse a causa dei mercatini o di altre iniziative sparse per la città.

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Come arrivare dall’aeroporto di Katowice a Cracovia

Insieme a Varsavia, Cracovia è la meta più visitata della Polonia. Ben collegata con l’Italia grazie alle più importanti compagnie aeree, le quali hanno creato tratte comode e veloci partendo da diversi aeroporti, rappresenta la destinazione perfetta anche solo per una fuga di un weekend. Antica capitale del paese, qui è custodito un importante patrimonio storico e artistico, dal castello reale alla fabbrica di Schindler.

Ma come arrivare dall’aeroporto di Katowice al centro di Cracovia per iniziare il vostro viaggio in tutta tranquillità e senza stress? Ve lo spieghiamo noi in questo articolo, dove troverete tutte le informazioni di cui avete bisogno.

L’aeroporto di Katowice Pyrzowice

Cracovia ha due aeroporti, quello di Cracovia – Balice (KRK) e quello di Katowice Pyrzowice (KTW). Il secondo, al quale stiamo dedicando questo articolo, è situato a circa 30 chilometri a nord dalla città di Katowice, una delle più importanti basi aeree della Polonia, e a 100 chilometri da Cracovia. Con la compagnia Wizz Air, per esempio, è raggiungibile dall’Ugo Niutta di Napoli, mentre con Ryanair partono tutti i giorni voli da Milano della durata di un’ora e quaranta.

Si trova al quarto posto tra gli aeroporti con il più alto traffico passeggeri della Polonia dopo il Fryderyk Chopin di Varsavia, il Giovanni Paolo II di Cracovia e il Lech Wałęsa di Danzica, con circa un milione e mezzo di viaggiatori che lo frequentano mediamente ogni anno. Atterrando qui è possibile recarsi a Cracovia, una tra le più belle città del territorio polacco e dell’Europa dell’est, con l’autobus. Sono disponibili anche i taxi e i transfer privati, tuttavia li sconsigliamo considerata la distanza e l’alto costo della tratta.

Come raggiungere Cracovia con l’autobus

Il mezzo più utilizzato è l’autobus, la soluzione più economica e veloce, e quindi alla portata di tutti. Gli autobus partono dal terminal e conducono a Cracovia operando un’unica fermata a Katowice città. Tra le compagnie di riferimento c’è la Matuszek, che organizza le corse seguendo gli orari degli arrivi; nel caso di ritardi, il bus aspetta i passeggeri. Il prezzo è di circa 16 euro ed è possibile acquistarlo comodamente online dal sito.

Anche la compagnia Infobus effettua la tratta dall’aeroporto di Katowice alla stazione di Cracovia. Il costo del biglietto è di circa 13 euro mentre il tempo di percorrenza è in media di un’ora e quaranta. Le altre compagnie che organizzano il trasferimento per il centro di Cracovia sono la stessa WizzAir e FlixBus, quest’ultima a un prezzo tra i 10 euro e i 13 euro. Per una soluzione ancora più economica, consigliamo di prendere un BlaBlaCar che, a soli 3€, vi porterà da Katowice città a Cracovia in circa un’ora.

Dall’aeroporto di Katowice ad Auschwitz

L’aeroporto di Katowice è situato a poca distanza da una delle attrazioni più visitate in Polonia: il campo di concentramento di Auschwitz. Se avete poco tempo e una volta atterrati desiderate cominciare subito il vostro viaggio, vi consigliamo di arrivare in questo luogo importante per la memoria storica europea direttamente dall’aeroporto. Potete valutare sia la prenotazione di un transfer privato che, dal terminal degli arrivi, vi porterà velocemente alla vostra destinazione, che il treno. In questo secondo caso dovrete prima arrivare alla stazione centrale di Katowice e, da qui, salire su uno dei tanti treni che, in un’ora e dieci, vi condurrà alla fermata di Oswiecim, a circa 2 chilometri da Auschwitz.

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Cosa comprare a Cracovia

Cracovia è considerata una delle destinazioni europee perfette dove trascorrere un weekend all’insegna delle scoperte culturali e gastronomiche. Una città vivace e moderna che sorprende qualsiasi viaggiatore con le sue proposte e della quale chiunque vuole portarsi a casa molto più che un semplice ricordo. Sono molti i prodotti tradizionali e i souvenir in vendita lungo negozi e bancarelle: chi va a Cracovia, infatti, troverà tante possibilità a buon mercato per fare shopping e collezionare memorie tangibili da conservare in salotto o da regalare ad amici e parenti in attesa di ascoltare tutti i racconti.

In questo articolo consiglieremo non solo i migliori prodotti da mettere in valigia, ma anche dove trovarli per aiutarvi a scegliere i souvenir più belli, in grado di racchiudere la vera essenza di questa meravigliosa città.

Prodotti tradizionali a Sukiennice

Una tappa imperdibile dove fare shopping a Cracovia è sicuramente Sukiennice, il mercato di tessuti più antico d’Europa. L’edificio, costruito nel XIV secolo, fu distrutto a causa di un incendio per poi essere ricostruito nel 1555 in stile rinascimentale assumendo l’aspetto che possiamo ammirare ancora oggi. Non fatevi ingannare dal nome, perché al suo interno troverete non solo tessuti, ma prodotti tradizionali di diverso tipo. Al piano terra di Sukiennice, è possibile acquistare capolavori di artigianato, gioielli tradizionali in ambra, scacchiere di legno fatte a mano e diversi souvenir di vario tipo. L’esperienza continua al piano di sopra, all’interno della pinacoteca, dove sono esposte opere di pittori del romanticismo polacco e del movimento della “Giovane Polonia”. I prezzi delle stoffe e dei souvenir in vendita nell’immenso mercato sono molto buoni, in linea con quelli di una delle città più economiche d’Europa.

Souvenir gastronomici

C’è chi colleziona calamite e chi, invece, preferisce rifornirsi di cibo tipico. La Polonia in generale, e Cracovia nello specifico, propone tante specialità tipiche da provare e da portare a casa per tenere vivo il ricordo dei sapori tipici che avete amato. Gli amanti dei formaggi non possono lasciarsi scappare l’oscypek, un formaggio di pecora affumicato e decorato in modo fantasioso, DOP (Denominazione di Origine Protetta) e prodotto vicino a Cracovia, nella regione del Malopolska. Se non avete tempo per raggiungerla, in città troverete tante botteghe dove acquistarlo.

Gioielli tipici

Se c’è un souvenir che non può mancare, questo è l’ambra. Fu proprio dalla Polonia che passava l’antica via dell’ambra, una strada di circa 420 chilometri dedicata al commercio tra i paesi del mar baltico e la Russia e il Mediterraneo, in particolare in Italia, in Grecia e in Egitto. A Cracovia troverete numerosi negozi che vendono bellissimi gioielli realizzati con questa preziosa resina, sia all’interno del mercato coperto di Sukiennice che lungo le vie del centro storico. Restando in tema di gioielli, molto belli sono quelli realizzati con la Krzemien pasiasty (selce striata), una pietra il cui unico giacimento si trova a 200 chilometri da Cracovia, riconosciuto Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO.

Gioielli in ambra a Cracovia

Fonte: iStock

Collane in ambra a Cracovia

Le ceramiche di Boleslawiec

Tra i prodotti più acquistati a Cracovia non mancano le famose ceramiche di Boleslawiec. La tradizione della ceramica artigianale risale ai tempi del Medioevo e, malgrado alcune piccole modifiche, i prodotti vengono ancora dipinti a mano oppure con il metodo “a timbro”. Per questo motivo, le ceramiche rappresentano un souvenir artigianale perfetto da portare a casa per arredare le stanze o per essere utilizzate nella quotidianità. Tutti i prodotti vengono realizzati con cura e arricchiti con motivi tradizionali, sempre diversi uno dall’altro perché è la mano dell’artista a fare la differenza.

Poster particolari

Non tutti lo sanno, ma la Polonia vanta una lunga tradizione nel campo dell’arte grafica e proprio nella città di Cracovia sono tanti i negozi dove poter fare acquisti. Per trovare i poster migliori basta entrare nella Polish Poster Art Gallery o presso la Dydo Poster Gallery, dove propongono sia stampe in edizione limitata che collezioni di cartoline. Agli appassionati, consigliamo di guardare anche nei mercatini delle pulci, dove non è impossibile trovare manifesti teatrali, di concerti, di festival e di campagne di propaganda creati durante l’era della PRL.

La vodka, un grande classico

Non possiamo terminare questa lista senza citare la rinomata vodka polacca. A Cracovia sono tantissimi i bar e locali dove regalarsi degustazioni alla scoperta di questa bevanda alcolica. Le varietà di vodka prodotte sono molte, quelle che consigliamo, anche come souvenir, sono l’orzechowka, la krupnik, al miele e alle erbe aromatiche e Wiśniówka all’amarena. Le marche da tenere bene a mente, invece, sono Belvedere e Chopin.