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SiViaggia regala il magazine GATE numero 46

Ogni mese vi regaliamo il magazine di lifestyle GATE da scaricare e sfogliare. La rivista, scritta in italiano e in inglese, contiene articoli di viaggi, ma anche di moda, costume e attualità. Alle pagine 41-45 del numero 46, trovate l’ultimissimo articolo di SiViaggia dedicato a Perth, porta d’accesso all’Australia e a un meraviglioso territorio che occupa un terzo del continente, ricco di biodiversità, di storia e di tradizioni, a partire dalle popolazioni aborigene.

Inoltre, sfogliando le pagine del magazine trovate anche qualche utile consiglio per organizzare i prossimi weekend in alcuni dei musei più nuovi (o rinnovati) d’Italia, alla scoperta delle nostre radici storiche. È sufficiente registrarsi gratuitamente per poter effettuare il download.

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3 giorni a Bangkok per scoprire la Città degli Angeli

Bangkok è una città che affascina per la sua energia frenetica, la cultura vibrante, la bellezza dei suoi templi e mercati. Con il suo mix di tradizione e modernità, in tre giorni puoi esplorare alcune delle attrazioni più iconiche, ma anche scoprire angoli meno noti. Ecco il nostro itinerario tra esplorazione dei templi e scoperta dei siti storici più importanti, un giro tra i mercati e a Chinatown, visita ai musei e ai luoghi culturali della città.

Il tuo primo giorno a Bangkok: esplorando i templi e i siti storici

Il primo giorno a Bangkok è dedicato all’esplorazione dei suoi templi più iconici, i luoghi storici e a vivere l’atmosfera autentica della città. Se hai solo una giornata, questo itinerario ti permetterà di vederne le principali attrazioni. Inizia la giornata con una rilassante navigazione sul fiume Chao Phraya, cuore pulsante della città. Dopo aver preso un traghetto dal Sathorn Pier, scendi alla fermata Tha Chang per visitare il Palazzo Reale e il Tempio del Buddha di Smeraldo.

Qui, meravigliati davanti alla magnificenza di una delle attrazioni più sacre del paese. A breve distanza, visita il Wat Pho, famoso per il Buddha reclinato e per la sua scuola di massaggio tradizionale. Prosegui con il Wat Arun, il Tempio dell’Alba, che offre una vista mozzafiato sulla città dal suo campanile centrale. Concludi la giornata con un tour in barca lungo i canali di Bangkok (Klongs), che ti permetteranno di scoprire l’anima più autentica della città.

Sali poi sulla collina del Tempio del Monte d’Oro per goderti il tramonto e una vista spettacolare sulla capitale. Potrai continuare trascorrendo la serata passeggiando a Khao San Road, famosa per il suo vivace mercato e la vita notturna.

Fiume Chao Phraya e traghetto

Inizia la giornata prendendo lo Skytrain per la stazione Saphan Taksin e sali su un traghetto che attraversa il fiume Chao Phraya. Ti consigliamo di prendere il traghetto pubblico (indicato dalla bandiera arancione), che ti permette di vivere la vera Bangkok. Scendi al molo Tha Chang e inizia il tuo tour a piedi nella zona storica di Bangkok.

Palazzo Reale e tempio del Buddha di Smeraldo

La tappa successiva è il Palazzo Reale (costruito nel 1782), un complesso architettonico magnifico che fu residenza del monarca thailandese. Accanto al palazzo si trova il Wat Phra Kaew, il Tempio del Buddha di Smeraldo, il tempio buddista più sacro della Thailandia.

Qui si trova la statua del Buddha di Smeraldo, che viene vestita tre volte l’anno in base alla stagione. Il palazzo è famoso per i suoi tetti dorati, le guglie e i dettagli in oro e pietre preziose.

Ricorda il codice di abbigliamento rigoroso: spalle e ginocchia coperte, no canottiere o pantaloncini. Puoi anche noleggiare un’audioguida. Tempo stimato per la visita: 2-3 ore.

Palazzo Reale Bangkok

Fonte: iStock

Il Palazzo Reale è una meta imperdibile a Bangkok

Museo Nazionale o Museo del Siam (facoltativo)

Se desideri una pausa dal caldo, visita uno dei musei locali. Il Museo Nazionale di Bangkok (aperto da mercoledì a domenica) è il più grande del Sud-Est asiatico e ospita una vasta collezione di arte e storia thailandese. Se preferisci qualcosa di più interattivo, il Museo del Siam offre esposizioni divertenti sulla cultura thailandese, con attività pratiche per bambini e audioguide gratuite. Tempo stimato: 1-2 ore.

Tempio Wat Pho – Buddha Reclinato

A pochi passi dal Grande Palazzo si trova il Wat Pho, famoso per la statua del Buddha reclinato, lunga 46 metri e decorata con foglie d’oro. Il tempio è anche un centro di insegnamento della medicina tradizionale thailandese e del massaggio thailandese. Qui puoi prenotare un massaggio rilassante, attività in genere molto apprezzata dai visitatori. Il complesso include 108 ciotole di bronzo simbolo di buon auspicio. Tempo stimato: 1-2 ore.

Wat Pho Bangkok

Fonte: iStock

La statua dorata di questo Buddha sdraiato ti impressionerà per le sue dimensioni

Pranzo al Sixth

Dopo aver esplorato il Wat Pho, fermati a pranzo al The Sixth, un piccolo ristorante a pochi passi dal tempio, gestito da una giovane coppia thailandese che serve cucina tradizionale deliziosa e a prezzi ragionevoli. Non perdere il famoso Thai Iced Tea. Tempo stimato: 1 ora.

Tempio Wat Arun – Tempio dell’Alba

Attraversa il fiume per visitare il Wat Arun, uno dei templi più belli di Bangkok, famoso per la sua torre centrale (prang) in stile Khmer, alta 82 metri e decorata con piastrelle colorate. Puoi salire le ripide scale per una vista panoramica di Bangkok e del fiume Chao Phraya. Il tempio è particolarmente suggestivo di sera, quando è illuminato, ma chiude prima del tramonto, quindi pianifica di visitarlo durante il pomeriggio. Tempo stimato: 1-2 ore.

Wat Arun Bangkok fiume

Fonte: iStock

Il Wat Arun è uno dei templi più iconici

Gita in barca sui canali (Klong)

Dopo Wat Arun, fai una gita in barca attraverso i Klong di Thonburi, l’antica Bangkok, dove molti abitanti vivono ancora lungo i canali. Il tour ti offre uno spaccato della vita tradizionale, fatta di con case galleggianti e templi nascosti. Passerai accanto al Wat Paknam Phasi Charoen, famoso per la sua enorme statua del Buddha dorato. Un tour di un’ora costa circa 1200-1300 baht per due persone.

Tempio del Monte d’Oro (Wat Saket)

Per concludere la giornata, prendi un taxi fino al Wat Saket (Golden Mount), situato su una collina che offre una vista panoramica su Bangkok. Salendo i 344 gradini, avrai una vista spettacolare della città al tramonto. La passeggiata è relativamente breve, ma la ricompensa visiva ne vale sicuramente la pena. Tempo stimato: 1-2 ore.

Khao San Road

Se hai ancora energia, termina la serata a Khao San Road, la strada più famosa per i backpacker. Qui puoi passeggiare tra bancarelle di cibo, souvenir e abbigliamento, o semplicemente rilassarti in uno dei tanti bar e ristoranti. Khao San è famosa per la sua vita notturna vivace, con musica e feste fino a tardi. Tempo stimato: dipende dal tuo livello di energia!

Khao San Road Bangkok

Fonte: iStock

Immergiti nel caso di Khao San Road

Il tuo secondo giorno a Bangkok: alla scoperta dei mercati e della storica Chinatown

Dedica il secondo giorno a esplorare i vivaci mercati di Bangkok. Inizia con il Mercato di Chatuchak, uno dei più grandi e vari del mondo, dove puoi trovare davvero di tutto, dall’artigianato alle piante, dai vestiti ai souvenir. Poi dirigiti verso Chinatown per un tour a piedi tra le sue affollate strade, templi e negozi. Per pranzo, fermati lungo Yaowarat Road per assaporare il meglio del cibo di strada, dal riso fritto, al pesce, alla zuppa di noodle.

Nel pomeriggio, visita la Casa di Jim Thompson, un affascinante esempio di architettura tradizionale thailandese, e il Centro d’Arte e Cultura di Bangkok.

Chatuchak Weekend Market

Se soggiorni a Bangkok durante il fine settimana, il Chatuchak Weekend Market è un luogo da visitare assolutamente! È il mercato all’aperto più grande del mondo, con oltre 15.000 bancarelle e un’area che si estende su più di 1 km. Il mercato è presente da decenni ed è il luogo perfetto per acquistare souvenir, vestiti, artigianato locale, piante, cibo e tanto altro.

  • Orari: sabato e domenica, dalle 06:00 alle 18:00 (alcune aree sono aperte anche il venerdì per vendita all’ingrosso).
    Come arrivare: prendi lo Skytrain (BTS) fino alla stazione Mo Chit oppure la metropolitana (MRT) fino alla stazione Chatuchak.
  • Cosa fare: passeggia tra le bancarelle e prendi un po’ di cibo da strada, assaggiando piatti thailandesi tipici. La varietà è incredibile e potrai trovare di tutto, dal pad thai alle specialità regionali.

Chinatown (Yaowarat)

Dopo aver esplorato Chatuchak, dirigiti verso Chinatown (Yaowarat), il quartiere storico che conserva un’affascinante miscela di culture cinese e thailandese. Durante il giorno, Chinatown è un labirinto di vicoli affollati, templi antichi, negozi di tè e spezie, e mercati di ogni genere. È il cuore pulsante delle tradizioni cinesi a Bangkok, ma anche un punto di incontro tra storia e modernità.

  • Cosa fare: passeggia lungo Yaowarat Road, esplorando i negozi e fermandoti a scoprire piccole caffetterie e boutique locali. Approfitta delle diverse fermate per assaporare piatti come dim sum, noodles cinesi e frutta esotica.
Yaowarat Road Bangkok

Fonte: iStock

Passeggia su Yaowarat Road per scoprirne ogni segreto

Talad Noi: il segreto meglio custodito di Chinatown

Se ti senti particolarmente in vena di avventure, esplora Talad Noi, una zona affascinante e poco conosciuta di Chinatown. Talad Noi è una delle zone più storiche di Bangkok, dove potrai vedere una combinazione unica di templi, case antiche e il fiume Chao Phraya che scorre tranquillo accanto.

  • Cosa fare: perditi nei vicoli, osservando la street art, i templi nascosti e i piccoli negozi di antiquariato. Troverai anche alcune delle caffetterie e dei bar più trendy della città. Non dimenticare di fermarti al Hong Sieng Kong Café & Museum per una pausa e un po’ di storia locale.

Attrazioni della zona:

  • Ristorante NAM 1608: ottimo per un pranzo con vista sul fiume.
  • So Heng Tai Mansion: una villa cinese di 200 anni che vale una visita.
  • PhotoCafe: un luogo ideale per gli amanti della fotografia.

Chinatown Centrale: Templi, Mercati e Cibo di Strada

Nel cuore di Chinatown, la zona di Yaowarat offre una varietà di esperienze culinarie uniche. Dopo aver esplorato i vicoli, non puoi perdere il Tempio di Wat Traimit e il Mercato di Sampeng Lane.

Cosa fare:

  • Tempio di Wat Traimit: visita il tempio del Buddha d’oro, una statua di 5,5 tonnellate di oro puro, nascosta sotto uno strato di gesso per secoli.
  • Mercato di Sampeng Lane: un mercato vivace e affollato, pieno di spezie, cibo, tessuti e giocattoli. È un ottimo posto per immergersi nel caos di Chinatown.
  • Cibo di strada: quando il sole tramonta, Yaowarat Road diventa il centro del cibo di strada. Prova piatti come T&K Seafood o Guay Jub Ouan Pochana per un’autentica esperienza gastronomica cinese-tailandese.
Tempio Wat Traimit Bangkok

Fonte: iStock

Wat Traimit è famoso tempio del Buddha d’oro di Bangkok

Vita Notturna a Sukhumvit

Se hai ancora energia per esplorare, la Sukhumvit Road è il centro della vita notturna di Bangkok. Questa zona è ricca di bar, club e ristoranti e offre qualcosa per tutti i gusti.

Cosa fare:

  • Thong Lor: il quartiere più alla moda, con ristoranti, bar e club. Il Octave Rooftop Bar è un’ottima scelta per una vista spettacolare sulla città.
  • Soi 11: un luogo vivace con numerosi bar e locali dove fermarsi per un drink o ballare.
  • Soi Cowboy / Nana Plaza: se cerchi un’esperienza più audace, questi quartieri sono famosi per i go-go bar e l’intrattenimento vivace.

Come arrivare: Prendi lo Skytrain (BTS) lungo Sukhumvit Road. Scendi alla stazione Thong Lor per l’area alla moda, o Nana BTS per Soi 11 e Soi Cowboy.

Il tuo terzo giorno a Bangkok, tra cultura e shopping

Nel tuo terzo giorno in città, immergiti nella cultura locale visitando il Museo Nazionale o il Museo del Siam. Entrambi offrono uno sguardo approfondito sulla storia e la cultura della Thailandia. Poi, passa qualche ora a esplorare i centri commerciali di Siam Square e MBK per fare shopping e scoprire le ultime tendenze. Non dimenticare di fare una pausa pranzo nei ristoranti che offrono cucina thailandese autentica.

Se sei un amante della cultura contemporanea, il Bangkok Art and Culture Centre è un’altra tappa imperdibile. Visita Benjakitti Park o Parco Lumphini, dove puoi rilassarti in mezzo alla natura prima di scoprire i mercati notturni e goderti la vista sulla città da uno dei rooftop bar più cool. Se avrai ancora un po’ di energia, potrai concludere la giornata esplorando la vita notturna lungo la famosa Sukhumvit Road.

Concludi la tua visita con una cena in uno dei ristoranti raffinati sulla Riverside, ammirando il tramonto sul fiume Chao Phraya. La sera, prendi un taxi per Asiatique the Riverfront, un mercato e centro commerciale sul fiume che si anima di notte con negozi, ristoranti e spettacoli.

mercato notturno Bangkok

Fonte: iStock

Fai gli ultimi acquisti nel mercato notturno di Bangkok

Jim Thompson House

Inizia la giornata con una visita alla Jim Thompson House, l’ex residenza di Jim Thompson, l’uomo che ha reso famosa la seta thailandese. La casa è una splendida villa tradizionale tailandese, ora trasformata in museo, che racconta la storia affascinante di Thompson, scomparso misteriosamente. Qui potrai anche assistere a una dimostrazione sulla produzione di seta e fare acquisti nel negozio interno.

Bangkok Art & Culture Centre

A pochi passi dalla Jim Thompson House, visita il Bangkok Art & Culture Centre, un luogo di arte contemporanea con esposizioni locali e internazionali. L’edificio stesso è interessante, con una scala a chiocciola che porta alla cima. La maggior parte delle mostre è gratuita, ma alcune potrebbero richiedere un biglietto d’ingresso.

Shopping a Siam

Siam è il cuore dello shopping e dell’intrattenimento di Bangkok. Esplora centri commerciali come Central World, Siam Paragon, Siam Center, e MBK, dove troverai di tutto, dai marchi di lusso a opzioni più economiche. Non perderti anche l’area ristorazione per una pausa gastronomica con un’ampia varietà di cibi a prezzi convenienti.

Passeggiata nei parchi verdi

Fai una passeggiata rilassante in uno dei parchi di Bangkok: Lumphini Park o Benjakitti Park. Lumphini è il parco più famoso della città, ideale per camminare, correre o fare esercizi all’aperto. Benjakitti Park, recentemente ampliato, offre splendide viste e passerelle sopraelevate perfette per ammirare il tramonto.

Lumphini Park Bangkok

Fonte: iStock

Rilassati nel verde al Lumphini Park

Jodd Fairs Night Market

Visita il mercato notturno Jodd Fairs, molto di moda, dove puoi fare shopping e assaporare cibo locale e internazionale. È un mercato dall’atmosfera retrò, con tante bancarelle e food truck, rendendolo il posto ideale per una serata divertente.

Drink in un rooftop bar

Concludi la tua giornata con un drink al Moon Bar del Banyan Tree Hotel, situato al 61° piano. Dalla terrazza potrai godere di una vista spettacolare sulla città. Altri ottimi rooftop bar sono al Muse Hotel e al Dome at State Tower, famoso per il film Una notte da leoni 2.

Con questo itinerario di tre giorni potrai vivere una Bangkok completa, dalle sue affascinanti tradizioni culturali al suo lato più moderno e cosmopolita. Approfitta di ogni momento per scoprire qualcosa di nuovo in questa città che non smette mai di sorprendere e buon viaggio!

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Giubileo 2025, gli eventi gratuiti del mese di gennaio

Con l’apertura delle Porte Sante – la prima in ordine di tempo è stata quella presso la Basilica di San Pietro, lo scorso 24 dicembre –, il Giubileo 2025 entra nel vivo. E l’intera città di Roma si prepara a vivere un gennaio all’insegna della spiritualità e della cultura. La città eterna si trasforma, infatti, nella cornice perfetta per eventi gratuiti che offrono a residenti, turisti e pellegrini svariate occasioni per scoprirne il patrimonio artistico e religioso senza spendere necessariamente mettere mano al portafoglio.

Dalle visite guidate nei musei e nelle aree archeologiche, agli spettacoli all’aperto e alle iniziative pensate per la famiglia, gennaio si rivela il mese ideale per esplorare la Capitale anche dopo la grande affluenza festiva. Ma che cosa fare, allora, a Roma a gennaio? Tra le proposte gratuite per Capodanno e i prossimi eventi giubilari, ecco gli eventi più interessanti da non perdere.

Le Porte Sante in Santa Maria Maggiore e San Paolo Fuori le Mura

Per i fedeli, i primi due appuntamenti dell’Anno Santo non possono che essere quelli con l’apertura delle ultime due Porte Sante in città. Eventi che rappresentano un invito simbolico e spirituale a intraprendere un cammino di fede, conversione e riconciliazione. Dopo San Pietro e San Giovanni in Laterano (a cui si aggiunge, per la prima volta nella storia giubilare, l’apertura della Porta Santa presso il carcere romano di Rebibbia), tocca ora alle ultime due Basiliche papali.

Il 1° gennaio 2025 tocca alla Basilica di Santa Maria Maggiore dove il rito di apertura è in programma alle ore 17. A seguire, la celebrazione della Santa Messa presieduta da S. Em. il Card. Rolandas Makrickas. Proprio per agevolare lo svolgimento del rito, la basilica chiude alle ore 14 per riaprire alle 15.15 fino alle 15.30, con ingresso è consentito fino a esaurimento posti.

A qualche giorno di distanza, invece, verrà aperta la Porta Santa nella Basilica di San Paolo Fuori le Mura, dove il 5 gennaio alle ore 10 l’Em.mo Sig. Cardinale J. M. Harvey presiederà la Concelebrazione Eucaristica con il rito dell’Apertura. Come per quelle già aperte, attraversare la Porta Santa in queste basiliche permette ai fedeli di ottenere l’indulgenza plenaria, tra le grazie più rilevanti dell’Anno Giubilare.

La Crocifissione Bianca di Marc Chagall

Per chi si trova a Roma, da qualche settimana, la città gode di un nuovo prestigioso hub culturale. Si tratta del Museo del Corso – Polo museale, nato dall’unione di Palazzo Sciarra Colonna e Palazzo Cipolla, che ha aperto al pubblico lo scorso 27 novembre. Ad accompagnare l’inaugurazione, nell’ambito delle celebrazioni del Giubileo, è la straordinaria esposizione de La Crocifissione Bianca di Marc Chagall, capolavoro assoluto per la prima volta esposto nella Capitale.

L’opera proviene, infatti, dall’Art Institute of Chicago ed è visibile gratuitamente a Palazzo Cipolla fino al 27 gennaio 2025. Il quadro risale al 1938 e si configura come risposta dell’artista agli orrori della Notte dei Cristalli, diventando così simbolo di denuncia ma anche di speranza. La figura di Cristo in croce rappresenta, infatti, la sofferenza del popolo ebraico promuovendo al contempo la solidarietà religiosa. Una scelta, quella di esporre La Crocifissione Bianca che risulta particolarmente significativa anche per i tempi che stiano vivendo. Realizzata da Chagall (di origini ebraiche e cresciuto in Bielorussia) in uno dei momenti più bui del secolo scorso, l’opera ricorda le persecuzioni subite dagli ebrei e si carica di un forte messaggio universale per un invito alla tolleranza e al dialogo.

Chagall a Roma Crocifissione Bianca

Fonte: Ufficio Stampa

La Crocifissione Bianca di Marc Chagall esposta a Roma (Ph. Vinicio Ferri Courtesy Fondazione Roma)

In occasione dell’esposizione, S.E. Mons. Salvatore Fisichella, Pro-prefetto del Dicastero per l’Evangelizzazione, ha dichiarato: «L’apertura del nuovo polo museale della Fondazione Roma rappresenta un apporto fondamentale per le attività culturali della città di Roma e dell’intero Paese. Nel congratularmi per la riapertura sono contento che l’evento coincida con l’iniziativa del Dicastero per l’Evangelizzazione in vista del Giubileo di esporre l’opera di Marc Chagall The White Crucifixion. Un evento unico che consentirà al polo museale di essere visitato da una grande moltitudine di persone».

Ma l’opera è solo il primo passo del programma del nuovo Museo del Corso – Polo museale che si propone di promuovere l’accesso alla cultura valorizzando la collezione permanente ma anche offrire mostre temporanee dedicate ai grandi maestri dell’arte mondiale come Picasso e Dalì.

Ingresso gratuito al Sistema Musei di Roma Capitale (1° gennaio) e ai Musei Vaticani (26 gennaio)

Anche per il 2025, il Sistema Musei di Roma Capitale garantisce l’ingresso gratuito nelle  sedi aderenti per il giorno di Capodanno. Per tutta la giornata, dunque, è previsto l’accesso straordinario a musei, mostre temporanee, aree archeologiche e siti monumentali, con la possibilità di visite guidate curate da esperti del settore.

Tra i luoghi ad accesso gratuito si segnalano:

  • I Fori Imperiali
  • Il Circo Massimo (qui si può anche vivere, su prenotazione, l’esperienza immersiva Circo Maximo Experience in realtà aumentata e virtuale)
  • Il Museo della Forma Urbis
  • L’Area Sacra di Largo Argentina

È pensato per le famiglie, poi, l’evento Lettere al museo per Capodarte presso il MACRO di via Nizza, dalle 16.30 alle 18. L’attività prevede una visita guidata alla mostra Post Scriptum – Un museo dimenticato a memoria a cura di Luca Lo Pinto con laboratori di scrittura e disegno. L’iniziativa è rivolta a un pubblico dai 7 ai 99 anni (prenotazione obbligatoria) ed è organizzata dall’Azienda Speciale Palaexpo.

Ai Musei Vaticani, invece, l’ingresso è gratuito ogni ultima domenica del mese, giornata che cade il 26 gennaio 2025. In questa data si può accedere alle meraviglie dell’enorme struttura all’interno della Città del Vaticano senza necessità di alcuna prenotazione, nella fascia oraria che va dalle 9 alle 12.30 con chiusura prevista alle ore 14.

VII Edizione della Mostra ‘100 Presepi in Vaticano’

C’è tempo fino al 6 gennaio per visitare la settima edizione dell’esposizione internazionale 100 Presepi in Vaticano, dedicata quest’anno al tema della ‘Speranza che non delude’ con natività da tutto il mondo nell’ambito della rassegna Giubileo è cultura. In totale, i presepi accolti lungo il colonnato del Bernini in Piazza San Pietro sono 125, provenienti da Europa, Stati Uniti, Costa Rica, Venezuela, Brasile, Paraguay, Mali, Giappone, Filippine e Taiwan.

Piazza San Pietro

Fonte: 123RF

Piazza San Pietro con il colonnato del Bernini

Ogni opera riflette non solo, quindi, la creatività dell’artista che la firma ma anche le tradizioni e ispirazioni locali. Tanti i materiali utilizzati, dalla carta al vetro, dalla seta alla fibra di cocco oltre ai più tradizionali legno e corteccia. L’esposizione è aperta tutti i giorni dalle 16 alle 19.30 e l’ultimo ingresso è quindici minuti prima della chiusura.

Giubileo del Mondo della Comunicazione (24-26 gennaio)

A fine gennaio, infine, sempre nell’ambito del Giubileo 2025, è previsto un appuntamento speciale dedicato a tutti i professionisti del mondo della comunicazione. Giornalisti, operatori dei media, social media manager, videomaker, copywriter e altre figure del settore sono, infatti, invitati al Giubileo della Comunicazione. Tre giorni di incontri, celebrazioni e approfondimenti dal 24 al 26 gennaio per riflettere sul ruolo del comunicare come veicolo di speranza, pace e dialogo.

Il programma si apre venerdì 24 gennaio con un momento di accoglienza e una liturgia penitenziale, seguito dalla celebrazione di una Messa internazionale nella Basilica di San Giovanni in Laterano. Sabato 25 gennaio sarà dedicato a una serie di incontri culturali e spirituali, con il pellegrinaggio alla Porta Santa di San Pietro, un dibattito moderato da Mario Calabresi con ospiti illustri come Maria Ressa e Colum McCann, e un incontro con il Santo Padre nell’Aula Paolo VI.

Nel pomeriggio, diversi meeting affronteranno tematiche come il giornalismo come missione, i media come strumenti di pace e la collaborazione tra i new media. Domenica 26 gennaio si concluderà con la Messa nella Basilica di San Pietro, presieduta dal Papa.

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Cosa vedere e cosa fare a Santa Cruz de Tenerife, tra divertimento, cultura e spiagge

Vivace, cosmopolita e dinamica, Santa Cruz de Tenerife è un’imperdibile capitale costiera, rinomata per il suo importante porto, uno dei principali dell’Oceano Atlantico e vanta ben 58 chilometri di costa con alcune tra le spiagge più incantevoli dell’isola.

E non soltanto: è ricca di monumenti, musei e molteplici luoghi d’interesse ed è nota anche per il patrimonio architettonico modernista, visibile lungo i viali che impreziosiscono la zona portuale.

Insomma, rappresenta un perfetto equilibrio tra tradizione e modernità, ed è una meta imprescindibile per chi visita Tenerife. Scopriamo, allora, cosa fare e cosa vedere per una vacanza che non si dimentica.

Cosa vedere a Santa Cruz de Tenerife

Una visita a Santa Cruz de Tenerife può iniziare dal centro storico, dove scoprire monumenti che raccontano storie antiche, lasciarsi sorprendere da scorci incantevoli e gustare i piatti tipici della cucina locale presso i ristoranti Guida Michelin, veri capolavori dai sapori autentici.
Tra le tappe da mettere in lista spiccano Plaza de Pedro Schwartz e Plaza de la Paz, perfette per sentirsi accolti e parte integrante della vivacità del luogo. La Iglesia de la Concepción, invece, vi regalerà un viaggio nel passato, mentre il Museo de Bellas Artes vi conquisterà con il lato più contemporaneo e creativo di Santa Cruz, in quattordici sale di un edificio classicista del 1929.

Spostandovi sul lungomare, verrete conquistati dall’originalissimo Auditorium, completato nel 2003 su progetto dell’archistar Santiago Calatrava: tra il porto e il parco marino, vanta la sala principale che può ospitare fino a 1616 persone, e la sala della musica da camera che arriva a 422. Sede dell’Orquestra Sinfónica de Tenerife, dispone di due terrazze che guardano il mare e si apre verso la città e verso l’Oceano come una gigantesca opera d’arte nata per stupire.

Non lontano, ecco il Castillo di San Juan Bautista (o Castello Nero), risalente al 1644, caratterizzato da una torre circolare in pietra basaltica e pareti con feritoie. Accessibile da un piccolo fossato, ha mura spesse 2 metri e mezzo, è alto 8 metri e ha un diametro di 30 metri.

Per gli amanti del verde, fa bella mostra di sé il parco urbano Parque Garcia Sanabria, realizzato nel 1926: dimora di piante esotiche, palme e grandi alberi,  si sviluppa su una superficie di 67mila metri quadri, adornata da piacevoli sentieri, statue, fontane, alberi da frutto e siepi. Si tratta di una vera e propria oasi nel cuore della città, dove non lasciarsi sfuggire la vista di 13 sculture contemporanee (esposte al primo Salone Internazionale di Scultura negli Anni Settanta) e il grazioso orologio di fiori proveniente dalla Svizzera e donato all’isola dal Consolato di Danimarca.

Cosa fare a Santa Cruz de Tenerife

Siamo alle Canarie, laddove il clima è mite tutto l’anno con temperature gradevoli che, durante i mesi più freddi, si attestano tra i 16 e i 24 gradi: perché non approfittarne per godersi la vita da spiaggia tra relax, tuffi e bagni di sole? Santa Cruz, come accennato, custodisce alcune tra le spiagge più apprezzate dell’isola come, ad esempio, Las Teresitas, un trionfo di palme nel vicino villaggio di San Andrés, con un tratto di mare calmo e tutti i comfort e servizi, anche per i più piccoli.

Ancora, il Parco Marittimo César Manrique (complesso di piscine con cascate artificiali e viste da cartolina) è ideale per dedicarsi alle più varie attività acquatiche: snorkeling, vela, paddle-surf, immersioni e surf.

Ma Santa Cruz de Tenerife non offre solo mare e paradisiache spiagge dorate: concedetevi una passeggiata lungo le vie dello shopping e fermatevi al Mercato di Nuestra Señora de África, aperto al mattino, il non plus ultra per fare scorta di cibi freschi, vini, formaggi e delizie a non finire.

E poi da segnare in agenda una sosta al Tenerife Espacio de las Artes (TEA), spazio culturale che promuove i giovani talenti dell’isola e racchiude la Biblioteca Alejandro Cioranescu, il Centro per la Fotografia e il museo contemporaneo Oscar Dominguez.

Infine, soprattutto se viaggiate con bambini, esplorate l’Orto Botanico di Palmetum, 12 ettari di rara bellezza custode di oltre 2000 specie provenienti da climi tropicali e sub-tropicali e della migliore e più grande collezione di palme d’Europa con più di 500 esemplari. L’Orto Botanico è altresì un importante punto per il birdwatching.

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Firenze, la città che secondo il Times vive un secondo Rinascimento

Dopo decenni di sguardi al passato, assistiamo a un “nuovo Rinascimento fiorentino” che non solo premia il patrimonio del magnifico capoluogo toscano, ma lo mantiene vivo.

I ristoranti aggiornano ricette secolari e tornano ai prodotti del territorio, i musei ridisegnano le collezioni per mostrarle al meglio e per far dialogare l’arte moderna con i capolavori rinascimentali, gli abitanti hanno salvato dall’estinzione l’arte di navigare sull’Arno con la tecnica del “punting”: insomma, la culla del Rinascimento non è più “cristallizzata nel tempo” e oggi si respira un dinamismo che non si vedeva dai tempi dei grandi duchi di Toscana.

Naturalmente, l’altra grande novità di Firenze è il turismo di massa, compresi i visitatori dei weekend. Ma come trascorrere 48 ore in una città dove non basterebbero 48 vite? La risposta sta nell’unire le esperienze. Dai grandi classici alle realtà meno conosciute, vi è sempre qualcosa di nuovo da scoprire, in qualsiasi stagione, da oltre 500 anni.

Ed è proprio così che il noto quotidiano britannico Times elogia Firenze e ne racconta il “secondo Rinascimento” proponendo due intense giornate tra arte, bellezza e buon cibo.

Cosa fare a Firenze secondo il Times

La visita non può non partire dai celeberrimi Uffizi che, negli ultimi dieci anni, hanno visto una trasformazione straordinaria. I capolavori più celebri sono ora esposti in teche anti-riflesso, così da permettere di cogliere dettagli mai visti prima, come nella celebre Primavera di Botticelli. Inoltre, è stata inaugurata una nuova ala dedicata agli autoritratti, e le mostre temporanee mettono in contatto opere contemporanee con le austere sale cinquecentesche.

Non può mancare una tappa al museo Orsanmichele, riaperto quest’anno, uno dei più affascinanti e meno affollati di Firenze. In passato granaio e chiesa, oggi disegna un viaggio impareggiabile tra affreschi e sculture al piano terra. Passaggi segreti, botole e scale nascoste raccontano la sua antica funzione di mercato del grano della Repubblica Fiorentina. Al piano superiore, dove si conservavano i cereali, sono esposte 13 delle 14 statue che ornavano l’esterno, opere di maestri come Donatello, Verrocchio e Ghiberti.

Villa Bardini, con gli splendidi giardini traboccanti di fiori e i panorami incredibili sullo skyline fiorentino, si adagia sulle colline dell’Oltrarno. Il percorso è ripido, ma strategico: si può iniziare dalla sommità, raggiungendola in taxi e scendendo a piedi, oppure partire dal basso e conquistare la salita per guadagnarsi una cena presso La Leggenda dei Frati.

Ma siamo appena all’inizio.

Per secoli, i renaioli navigavano l’Arno con i barchetti da rena per raccogliere sabbia dal fondale. Una tradizione quasi scomparsa, finché, nel 1994, tre intraprendenti fiorentini hanno restaurato tre barche centenarie per proporre romantiche escursioni private lungo l’Arno: 45 minuti indimenticabili che consentono di ammirare Firenze da una prospettiva inedita, scivolando accanto agli Uffizi, sotto il Ponte Vecchio e fino all’Oltrarno.

Vale poi la pena di visitare il Museo di San Marco, l’antico monastero frequentato dal monaco Savonarola e dall’artista Beato Angelico, che affrescò ogni cella del piano superiore, e le Cappelle Medicee, dove Michelangelo ebbe piena libertà creativa nel progettare e scolpire i monumenti funerari dei Medici.

Cosa mangiare e dove

Il Times non si limita a stilare un elenco di proposte su cosa vedere a Firenze in due giorni ma dà uno sguardo anche ai locali da provare per impreziosire la permanenza grazie a esperienze gastronomiche sopraffine.

  • Ino
    Se avete poco tempo per il pranzo, Ino è la scelta ideale: i suoi panini sono stati premiati come i migliori d’Italia. Ingredienti di alta qualità provenienti da piccoli produttori toscani si combinano con creatività tra due fette di pane tipo schiacciata, arricchiti da formaggi, marmellate e verdure originali e saporite.
  • Picteau
    Alle pareti troverete disegni di maestri come Picasso e Cocteau, mentre dalle finestre a tutta altezza potrete ammirare l’Arno. Il bar è all’interno del raffinato Hotel Lungarno ed è uno dei pochi locali ad affacciarsi direttamente sul fiume, grazie a una terrazza esterna sospesa sull’acqua.
  • La Leggenda dei Frati
    Tra i giardini incantevoli (e scoscesi) di Villa Bardini, lo chef Filippo Saporito reinventa con maestria i classici toscani e siciliani utilizzando prodotti locali. Dai ravioli ripieni di pollo alla cacciatora ai dolci ispirati al Duomo di Firenze, ogni piatto è una sorpresa. In estate, la cena viene servita su una terrazza con vista mozzafiato sulla città.
  • Tecum
    Nel 2021, i fratelli Claudia e Francesco hanno aperto questo delizioso bistrò nel quartiere San Jacopino, a cinque minuti di tram dalla stazione. Il focus è sul cibo locale e sostenibile: frattaglie e tagli meno noti (tipici della tradizione toscana), una vasta scelta di verdure (molte coltivate nel loro orto) e vini di piccoli produttori locali.
  • Giacosa 1815
    Luogo iconico del XIX secolo, è qui che, nel 1919, sarebbe nato il negroni. Riaperto lo scorso anno con un’eleganza art déco, vanta banconi imbottiti di velluto e un menu che celebra il famoso cocktail in tutte le sue varianti, tra cui una versione spritz assolutamente da provare.
  • Trattoria 4 Leoni
    Oltre il Ponte Vecchio, la trattoria alla moda propone interpretazioni moderne dei piatti tradizionali toscani. Dai crostini alla pappa al pomodoro, ogni portata è di stagione, locale e davvero gustosa.
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Italia: in montagna coi bambini, ma senza sciare!

La montagna d’inverno non è solo sinonimo di sci e neve. I cambiamenti climatici poi ci mettono di fronte a inverni sempre più caldi, ben lontani dall’immaginario di sempre. Per le famiglie con bambini, la montagna rappresenta comunque la destinazione ideale per vivere esperienze uniche a contatto con la natura, lontano dall’inquinamento delle grandi città; anche fuori dalle piste. Dai musei in alta quota alle altalene panoramiche; dalle ferrovie a mozzafiato alle emozionanti discese in slittino: ecco qualche idea di viaggio in montagna in Italia senza mettere gli scii ai piedi.

Valle d’Aosta

Le erbe officinali

Alla Maison des Anciens Remèdes, a Jovencan, poco distante da Aosta, le famiglie possono immergersi nella conoscenza delle piante officinali e degli antichi rimedi naturali. Questo centro si propone di valorizzare e tramandare i saperi terapeutici e le tradizioni popolari della Valle d’Aosta, proponendo un’esperienza educativa e coinvolgente per adulti e bambini.

La visita inizia con un percorso museale che illustra l’uso delle erbe nella medicina tradizionale, per poi proseguire nel suggestivo Jardin des Anciens Remèdes, un orto botanico dove si coltivano le piante protagoniste delle antiche cure. Qui, tutto è pensato per stimolare i sensi e coinvolgere i visitatori: dalle fragranze inebrianti alle degustazioni di infusi, fino a laboratori pratici che permettono di toccare con mano e scoprire i segreti delle erbe officinali. La Maison organizza anche attività didattiche perfette per le famiglie, dove i bambini possono divertirsi a preparare creme naturali, tisane o sacchetti profumati, trasformando la visita in un momento di apprendimento giocoso.

Per raggiungere Jovencan, è consigliato viaggiare in auto: il centro si trova a circa 15 minuti da Aosta, ed è ben segnalato lungo la strada regionale.

Il Parco Avventura più alto d’Italia

Nella località di Cervinia, in Valle d’Aosta, si trova il Parco Avventura Breuil-Cervinia, tra i più alti d’Italia con i suoi 2000 metri di altitudine. Nel parco sono allestiti ponti tibetani, zipline e percorsi sugli alberi di varia difficoltà, per famiglie con bambini dai 3 anni in su. Uno dei percorsi più emozionanti è quello delle teleferiche, che permette di scivolare sopra un torrente montano con vista spettacolare sul Cervino. Per i più piccoli ci sono anche percorsi con corde basse e reti di sicurezza, mentre i più grandi possono cimentarsi su percorsi più impegnativi.

Cervinia è raggiungibile in auto da Aosta in circa un’ora, percorrendo la SS26 e proseguendo sulla SR46. Ci sono diversi parcheggi gratuiti nei pressi della cabinovia che porta al parco.

Lombardia

Trenino Rosso del Bernina

Il Trenino Rosso del Bernina, celebre in tutto il mondo, è una delle esperienze più suggestive per vivere -comodamente seduti- l’adrenalina dell’alta quota. Collega Tirano, in Valtellina, a St. Moritz, in Svizzera, attraversando paesaggi incantati e superando dislivelli impressionanti senza cremagliera. Il suo percorso, patrimonio UNESCO, è perfetto per una giornata avventurosa con i bambini: in inverno, i vagoni si snodano tra scenari innevati, ghiacciai e boschi da fiaba. Il viaggio inizia da Tirano, facilmente raggiungibile in auto o in treno con le Ferrovie dello Stato. I biglietti per il Bernina Express si acquistano sul sito ufficiale della Ferrovia Retica.

montagna senza sciare

Fonte: iStock

Il Trenino Rosso del Bernina è una delle esperienze più suggestive per vivere l’adrenalina dell’alta quota.

Le terme di Bormio

E che dire dell’abbinata montagna e acqua termale calda? Le Terme di Bormio, in provincia di Sondrio, sono una delle destinazioni termali più famose della Lombardia, perfette per una vacanza in famiglia. Immersi nelle splendide Alpi lombarde, le acque termali naturali sgorgano a temperature comprese tra i 37 e i 40°C, e sono particolarmente rinomate per le loro proprietà terapeutiche. Le Terme di Bormio  sono dotate di una zona pensata per i più piccoli, con piscine termali, giochi d’acqua e scivoli, tra cui uno lungo 60 metri, dedicato ai bambini di età superiore ai 10 anni. I genitori possono rilassarsi nella zona wellness, con saune, bagni di vapore e percorsi relax; mentre i bambini si divertono in totale sicurezza. Una delle caratteristiche più affascinanti delle terme è la piscina esterna, che in inverno è riempita con acqua a 32°C e si trova in un parco panoramico circondato da montagne, creando un’atmosfera magica. Per chi preferisce un bagno wild, le Terme di Leonardo da Vinci, sono piscine naturali libere dove è possibile immergersi nelle acque termali (37-40 gradi) gratuitamente. Queste terme si trovano lungo il fiume Adda, nei pressi di Bormio, e sono accessibili a tutti. La tradizione vuole che Leonardo da Vinci, durante il suo soggiorno nella zona, avesse visitato e apprezzato queste acque, da cui il nome.

Per raggiungere le Terme di Bormio, si può prendere l’auto seguendo l’autostrada A4 fino a Lecco, poi la SS38 fino a Bormio, un viaggio di circa 3 ore da Milano. In alternativa, si può arrivare in treno fino a Tirano e proseguire con un autobus o taxi per Bormio, che dista circa 35 km.

Piemonte

La Ferrovia delle Meraviglie

Un’altra tratta imperdibile è la linea Cuneo-Ventimiglia, soprannominata Ferrovia delle Meraviglie. Attraversa paesaggi che cambiano continuamente, dai boschi rigogliosi del Parco Nazionale del Mercantour alle pareti rocciose delle Alpi Marittime, fino ad arrivare alla macchia mediterranea della Riviera di Ponente. Perfetta per le famiglie, si possono alternare tragitti in treno a tappe come Limone Piemonte o Vernante, il suggestivo paese di Pinocchio, dove i più piccoli possono divertirsi a scoprire i murales ispirati alla celebre fiaba. Da Vernante a Ventimiglia, il viaggio dura poco più di due ore e costa circa 8 euro. I biglietti si trovano sul sito di Trenitalia.

in montagna senza sciare

Fonte: AS

Vernante, il paese di Pinocchio in Piemonte

Veneto

Il Museo più alto d’Europa

A Rocca Pietore, in provincia di Belluno, si trova il Museo della Grande Guerra, il più alto d’Europa, situato a ben 2950 metri di altitudine. Il museo è ospitato in un luogo storico, dove tra il 1915 e il 1917 si scontrarono italiani e austro-ungarici, nelle aspre vette delle Alpi, nel tentativo di controllare le valli circostanti. La visita al museo è un’esperienza immersiva: le postazioni e i camminamenti, ben conservati, sono visibili direttamente dal museo, che raccoglie una vasta collezione di oggetti, fotografie, documenti e armi, tutti contestualizzati con dettagliate spiegazioni multimediali. La ricostruzione della Città di Ghiaccio, un complesso di 12 chilometri di tunnel scavati dagli austriaci sotto il ghiacciaio per proteggersi dai colpi di artiglieria italiani, lascia a bocca aperta. I tunnel si aprono in caverne che un tempo ospitavano dormitori, cucine, infermerie, sale radio e cappelle, ricreando un ambiente che racconta la vita durante la guerra. All’esterno, è possibile visitare le postazioni in grotta italiane e austriache della Punta Serauta e della Forcella VU, accessibili grazie a un percorso appositamente riattivato per offrire ai visitatori un’esperienza diretta nella storia di questi luoghi.

Partendo da Veneto o Belluno, si consiglia di seguire la SS48 in direzione di Cortina d’Ampezzo. Una volta arrivati a Alleghe, proseguire sulla SP641 in direzione Rocca Pietore e infine seguire le indicazioni per il Passo Fedaia

Basilicata

Il volo dell’angelo

Il Volo dell’Angelo, che attraversa la vallata tra i borghi di Pietrapertosa e Castelmezzano, è un’avventura adrenalinica perfetta per chi cerca emozioni forti. Questo volo in sospensione, che si svolge a 400 metri di altezza, regala una vista spettacolare e assolutamente atipica sulle Dolomiti Lucane. Il tragitto, lungo 1500 metri, si percorre in circa un minuto e mezzo, con una velocità che può raggiungere i 120 km/h, un’esperienza davvero intensa. L’attività è accessibile a partire dai 12 anni di età, e può essere vissuta da soli o in coppia. È importante prepararsi adeguatamente, specialmente in inverno, quando il freddo può rendere necessario un abbigliamento adeguato.

Oltre all’esperienza del Volo dell’Angelo, i borghi di Pietrapertosa e Castelmezzano sono una meta perfetta per tutti, con le loro affascinanti case incastonate tra le rocce e lo scenario naturale che li circonda, da visitare in ogni stagione. Per raggiungerli, basta seguire la SS407 Basentana da Potenza in direzione di Pietrapertosa, e proseguire per le strade locali che conducono a Castelmezzano, immersi nella natura delle Dolomiti Lucane.

Sicilia

L’altalena più alta d’Europa

Nel cuore del Parco delle Madonie, in provincia di Palermo, l’altalena più alta d’Europa è un’esperienza unica per tutta la famiglia. A mille metri sul livello del mare, questa struttura di 16 metri si affaccia su una vallata spettacolare, profonda oltre 300 metri, con una vista che spazia sulle isole Eolie e su Ustica. La proposta è pensata anche per i bambini a partire dagli 8 anni: il volo di Heidi è un’oscillazione leggera e sicura che raggiunge un’altezza tra i 3 e i 5 metri e una velocità contenuta. Per chi cerca emozioni più intense, ci sono il volo adrenalinico (6-10 metri di altezza, 15 km/h) e il volo del diavolo, riservato ai più coraggiosi, che raggiunge fino a 16 metri e una velocità di 25 km/h.

Come arrivarci? Si parte da Palermo e prendere la SS120 in direzione Polizzi Generosa. Una volta arrivati a Polizzi, seguire le indicazioni per il Parco delle Madonie, un’area ricca di bellezze naturali. La struttura si trova a circa 1000 metri sul livello del mare, nella zona di Piano Battaglia.

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I musei più cercati su Google Maps nel 2024: l’Italia non c’è

L’arte mantiene un ruolo importante nella cultura e nell’intrattenimento in Italia e nel mondo. Analizzando i dati di Google per le ricerche effettuate nel corso del 2024 a livello internazionale, è stata pubblicata una classifica che comprende i dieci musei più cercati sulla famosa app di navigazione Google Maps. Strano ma vero, nessun museo italiano è sulla lista.

I musei più cercati del 2024

Può sembrare strano visto il patrimonio storico culturale del nostro Paese che in questa lista di top 10 tra i musei più cercati su Google non ci sia alcuna struttura italiana, eppure è così. Inghilterra, Spagna, Germania, Olanda, persino il Messico e gli Stati Uniti appaiono nella classifica che potete consultare di seguito, con alcuni centri culturali e artistici apprezzati in tutto il mondo.

British Museum – Londra

Uno dei principali musei della capitale inglese è sicuramente il British Museum che troneggia a Trafalgar Square. Fondato nel 1753, questo polo culturale ospita ben otto milioni di oggetti che custodiscono la storia e la cultura dell’umanità dalle origini ai tempi moderni. Le collezioni che si possono ammirare al suo interno comprendono l’arte egizia, l’arte greca, quella romana e asiatica, e ogni anno si registrano circa sei milioni di visitatori.

MASP – Museum of Art di San Paolo

Inaugurato nel 1968, il MASP è noto per la sua architettura modernista progettata da Lina Bo Bardi e per la sua collezione di oltre 8.000 opere che spaziano dall’arte europea a quella brasiliana, includendo capolavori di artisti come Raffaello, Tiziano e Van Gogh.

Museo della Scienza e dell’Industria – Chicago

Situato in un edificio storico del 1893, questo museo interattivo è un’istituzione che offre esposizioni in ambito scientifico, tecnologico e industriale, tra cui un sottomarino tedesco della Seconda Guerra Mondiale e una miniera di carbone ricostruita. Nel corso degli anni è spesso tra le attrazioni più visitate di Chicago.

British Museum

Fonte: iStock

British Museum di Londra

Museo Nazionale di Antropologia – Città del Messico

Inaugurato nel 1964, questo museo possiede la più grande collezione di arte precolombiana del Messico, con manufatti delle civiltà azteca, maya e olmeca, tra cui la famosa Pietra del Sole.

Museo Nazionale del Prado – Madrid

Fondato nel 1819, il museo del Prado a Madrid vanta una delle più ricche collezioni di arte europea, con opere di Velázquez, Goya, El Greco e molti altri maestri, offrendo un viaggio attraverso la storia dell’arte dal XII al XIX secolo.

Città delle Arti e della Scienza – Valencia

Questo complesso futuristico progettato da Santiago Calatrava, comprende un planetario, un museo della scienza interattivo e l’acquario più grande d’Europa, rappresentando un punto di incontro tra arte, scienza e natura.

Louvre – Parigi

Il Louvre, aperto nel 1793, è il museo più visitato al mondo. Celebre per la sua vasta collezione che spazia dall’antichità al XIX secolo, con opere iconiche come la Gioconda e la Venere di Milo, attira a Parigi molti turisti e appassionati di arte e storia da tutto il mondo.

Rijksmuseum – Amsterdam

Inaugurato nel 1885, il Rijksmuseum è il più grande museo dei Paesi Bassi, con una collezione che comprende capolavori dell’arte fiamminga e olandese, tra cui opere di Rembrandt e Vermeer. Nel cuore di Amsterdam, custodisce alcuni preziosi dipinti del Secolo d’oro olandese e di arte asiatica, e si può visitare in circa cinque ore.

Mercedes-Benz Museum – Stoccarda

Questo museo ripercorre la storia dell’automobile attraverso la lente del marchio Mercedes-Benz, esponendo oltre 160 veicoli, dai modelli storici alle concept car futuristiche.

Stadel Museum – Francoforte

Fondato nel 1815, lo Städel Museum dà una panoramica di 700 anni di storia dell’arte europea, con opere che spaziano dal Rinascimento all’arte contemporanea, includendo artisti come Botticelli, Rembrandt e Picasso.

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Fabriano, la storia del paese della carta

Le Marche sono uno scrigno di eccellenze italiane che troppo spesso sottovalutiamo, ma che creano il tessuto su cui si fonda l’Italia. È il caso di Fabriano, borgo medievale e Città creativa Unesco che merita senza dubbio una visita, per scoprire il Museo della carta e della filigrana – per cui questo abitato di meno di 30mila anime è divenuto famoso nel mondo -, le cui sale illustrano la storia e i passaggi della tipica lavorazione della carta a mano, prodotta a Fabriano sin dalla seconda metà del Duecento.

È stato il centro più importante della produzione di carta nell’Europa nel XIII secolo. Le innovazioni sperimentate in questo piccolo Comune sull’Appennino marchigiano, come la filigrana, hanno permesso la diffusione su grande scala della carta e il Museo della carta ne ricorda l’evoluzione.

Cosa vedere a Fabriano

Nel suo tracciato medievale perfettamente conservato, il centro storico di Fabriano custodisce anche numerose chiese ed edifici antichi tra i quali meritano una tappa il complesso conventuale di San Domenico, sede del Museo della carta, con la meravigliosa sala capitolare dipinta da Antonio da Fabriano nel 1480 circa.

Il Museo della carta

Nel Museo della carta e della filigrana è stata ricostruita fedelmente una cartiera medievale dove mastri cartai illustrano le antiche tecniche di produzione della carta filigranata a mano. All’interno del museo si può partecipare ad attività didattiche, anche residenziali, relative alla lavorazione di carte a mano filigranate. Per i bambini vengono organizzati laboratori didattici “Siamo tutti Mastri Cartai” durante i quali si può realizzare, e portare a casa, il proprio foglio di carta filigranato seguendo l’antica tecnica di produzione tramandata dai Mastri Cartai fabrianesi. Il museo è aperto da martedì a domenica dalle 9:30 alle 13:30 e dalle 15:00 alle 18:00. Aperture straordinarie: 23/12/2024, 30/12/2024, 6 gennaio, Pasqua, lunedì di Pasqua, 2 giugno, 15 agosto, 1° novembre. Chiuso il 1° gennaio e il giorno di Natale.

Fabriano

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Il centro storico di Fabriano

Il Palazzo del Podestà

È un po’ il simbolo della cittadina il Palazzo del Podestà (1255), situato nella centrale piazza del Comune, al centro della quale si erge l’imponente fontana Sturinalto, e il suggestivo loggiato di San Francesco e la sua serie di arcate prospettiche che collegano la chiesa di San Francesco al trecentesco palazzo del Comune, ricostruito nel 1690.

Il Palazzo Vescovile

Uno degli edifici storici più significativi della città è il Palazzo Vescovile, che ha una lunga storia legata alle vicende politiche e religiose della città. L’edificio, originariamente sede dei Priori di Fabriano, fu distrutto nel 1542 a causa del crollo della torre civica. La sua ricostruzione avvenne tra il 1546 e il 1549, periodo in cui l’edificio fu interamente rinnovato, assumendo il ruolo di residenza dei Vescovi a partire dal 1729, quando Fabriano fu elevata a sede vescovile. Accanto al palazzo sorge la Torre Civica, un altro simbolo del potere cittadino, che insieme al Palazzo Vescovile, crea una cornice di grande suggestione attorno alla piazza del Comune. Oggi, il palazzo rimane un punto di riferimento per la città, continuando a ospitare eventi culturali e religiosi, nonché le funzioni istituzionali legate alla diocesi di Fabriano.

Città creativa Unesco

Dal 2013, Fabriano è stata inserita nella lista delle Città Creative dell’Unesco, nella categoria “Artigianato, arti e tradizioni popolari”, titolo riconosciuto soprattutto grazie alla produzione della carta fatta a mano. Ma Fabriano, in realtà, è una cittadina che, nel suo piccolo, ha dato vita a tante altre grandi aziende italiane, una fra tutte la Merloni. La rete delle Città creative dell’Unesco è stata creata nel 2004 per promuovere la cooperazione tra le città che hanno identificato la creatività come elemento strategico per lo sviluppo urbano sostenibile. Sono 350 le città, in tutto il mondo, che attualmente fanno parte di questa rete. In Italia ce ne sono 14, tra cui Bolzano, Città creativa della musica.

Specialità gastronomiche di Fabriano

Ma Fabriano non è soltanto la città della carta. Merita un viaggio anche per scoprire la sua eccezionale gastronomia. Assolutamente da assaggiare è il tipico Salame di Fabriano coi lardelli, presidio Slow Food. Come anche il piatto tipico, il Vincisgrassi, un avariante marchigiana della pasta al forno, gli gnocchi di patate con la papera.

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Sono questi i musei più belli del mondo a livello architettonico

Il Prix Versailles è un riconoscimento di grande prestigio che celebra l’eccellenza architettonica a livello mondiale, mettendo in luce strutture che si distinguono per la loro innovazione, estetica e capacità di integrarsi armoniosamente con il contesto circostante. Ogni anno, i finalisti vengono scelti non solo per la qualità del design e della costruzione, ma anche per il loro impatto sul patrimonio culturale e naturale del luogo in cui sono situati.

Nel 2024, il Prix ha premiato musei che non solo sono custodi di tesori artistici, ma che si presentano anche come veri e propri capolavori di architettura, in grado di emozionare i visitatori con la loro bellezza e unicità. Questi edifici, con le loro forme e soluzioni innovative, sono diventati luoghi in cui arte e architettura si fondono per creare esperienze straordinarie, offrendo una nuova visione di come i musei possano interagire con il territorio, la storia e la cultura locale.

Di seguito, ecco alcune delle strutture museali più affascinanti dal punto di vista architettonico, che meritano sicuramente una visita.

A4 Art Museum, Chengdu, Cina

Situato nel quartiere periferico di Luxetown a Chengdu, l’A4 Art Museum è un esempio straordinario di fusione tra il vecchio e il nuovo. Progettato dallo studio Tektonn Architects, questo museo si distingue per una facciata geometrica e moderna che contrasta con la sua forma quasi medievale.

All’interno, il museo si sviluppa su tre piani fuori terra caratterizzati da ampi spazi aperti e minimalisti, creando un’atmosfera accogliente che si integra perfettamente con la piazza adiacente. Due piani sotterranei ospitano gallerie espositive che riflettono un design minimalista ed elegante. La struttura è un perfetto esempio di come l’architettura moderna possa rispettare e reinterpretare tradizioni storiche locali, rendendolo uno dei musei più belli del mondo dal punto di vista architettonico.

Grand Egyptian Museum, Giza, Egitto

Accanto alle maestose Grandi Piramidi di Giza, il Grand Egyptian Museum è una realizzazione straordinaria che si ispira alle forme austere e geometriche delle piramidi. Progettato dallo studio Heneghan Peng Architects, questo museo ha richiesto venti anni per essere completato, ma il risultato è un’opera imponente che accoglie oltre 100.000 manufatti dell’Antico Egitto.

Grand Egyptian Museum

Fonte: Ansa

Il Grand Egyptian Museum visto dall’interno

La sua facciata in calcare si interseca con giardini triangolari, e all’interno, un colossale atrio permette alla luce naturale di illuminare una statua di Ramses II, creando un effetto drammatico. Salendo lo scalone d’onore, i visitatori possono godere di una vista spettacolare sulle piramidi. Questa fusione di modernità e tradizione non solo celebra l’antico Egitto, ma rappresenta anche una delle più grandi realizzazioni architettoniche della contemporaneità.

Smritivan Earthquake Museum, Gujarat, India

Il Smritivan Earthquake Museum, progettato dall’architetto Rajeev Kathpalia, è un memoriale dedicato alle vittime del devastante terremoto del 2001 che colpì il Gujarat. Situato in una posizione suggestiva su un ripido pendio, il museo è costituito da una serie di terrazze in pietra color sabbia che si arrampicano sul terreno, collegate da sentieri tortuosi.

Le forme circolari delle gallerie evocano l’immagine di una fortezza in rovina, mentre il paesaggio circostante è arricchito da 12.932 alberi, uno per ogni vittima del terremoto, che circondano l’edificio. Il design simboleggia la rinascita e il rinnovamento e ogni galleria esplora un aspetto della storia del disastro e della ripresa. Questo museo non è solo una testimonianza di un evento tragico, ma una celebrazione della resilienza e della speranza, con un design che ha saputo integrarsi perfettamente nel contesto naturale.

Simose Art Museum, Hiroshima, Giappone

Il Simose Art Museum, progettato dal celebre architetto giapponese Shigeru Ban, si distingue per il suo design poetico e raffinato. Le otto gallerie mobili in vetro multicolore si trovano sopra una piscina riflettente, creando un effetto visivo spettacolare, soprattutto di notte, quando l’illuminazione conferisce al museo una bellezza surreale.

Durante il giorno, la struttura si integra perfettamente con il paesaggio circostante, che si affaccia sul Mare Interno di Seto. Il museo ospita una collezione di opere di artisti come Emil Gallé, Matisse e Chagall, ed è un esempio brillante di come l’architettura possa dialogare con l’ambiente naturale, creando un’esperienza estetica coinvolgente. La disposizione delle gallerie e l’uso di materiali trasparenti riflettono l’armonia tra arte, natura e architettura, rendendolo uno dei musei più affascinanti al mondo.

Paleis Het Loo, Apeldoorn, Paesi Bassi

Il Paleis Het Loo, un ex palazzo reale del XVII secolo vicino a Apeldoorn, ha visto un significativo ampliamento progettato dallo studio KAAN Architecten. Questo intervento si distingue per l’uso creativo dei sistemi idraulici dei giardini del palazzo, che sono stati integrati nel nuovo ampliamento sotterraneo.

Paleis Het Loo museum, Paesi Bassi

Fonte: IPA

Il meraviglioso Paleis Het Loo museum

Visibile sopra il suolo come una piscina ovale tranquilla e una fontana, l’ampliamento ospita gallerie in marmo bianco che riflettono la simmetria del palazzo barocco, ma con una modernità che lo rende unico. Il nuovo museo include anche un’area per i bambini e una mostra permanente sulla famiglia reale olandese, unendo storia, cultura e architettura in un unico, straordinario spazio.

Oman Across Ages Museum, Manah, Oman

L’Oman Across Ages Museum, progettato dallo studio Cox Architecture, è un tributo alla storia millenaria dell’Oman. Situato in una pianura desertica, il museo si caratterizza per il suo esterno bianco scintillante, che si erge maestoso accanto a un picco torreggiante, richiamando la forza e l’imponenza del paesaggio circostante.

La struttura, che si fonde armoniosamente con le montagne di Al Hajar in lontananza, è stata progettata per ispirare i giovani omaniti a riscoprire la loro identità storica. Il museo celebra la ricca cultura e storia del Paese, e rappresenta un esempio straordinario di come l’architettura possa non solo rispettare, ma anche esaltare l’ambiente naturale circostante.

Polish History Museum, Varsavia, Polonia

Il Polish History Museum di Varsavia è uno degli edifici più impressionanti della città. Situato all’interno della Cittadella di Varsavia, il nuovo museo è stato progettato dallo studio locale WXCA e si distingue per la sua facciata monolitica in marmo grigio, che crea un contrasto visivo con il parco circostante.

Polish History Museum

Fonte: Ansa

L’interno del Polish History Museum

Le strisce orizzontali della pietra e le incisioni in rilievo, che richiamano simboli storici della Polonia, conferiscono alla struttura un aspetto imponente e moderno, pur mantenendo una forte connessione con la tradizione architettonica del Paese. All’interno, il museo racconta la storia della Polonia in modo visivamente affascinante, creando un’esperienza culturale immersiva che si riflette anche nella sua architettura.

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Il Palazzo Vecchio di Firenze apre delle stanze mai viste

Il Palazzo Vecchio è uno dei principali punti di interesse quando si visita Firenze. Si trova in Piazza della Signoria ed è anche la sede del Comune, oltre a rappresentare la migliore sintesi dell’architettura civile del ‘300. A partire da dicembre 2024 fino a giugno 2025 i visitatori avranno modo di esplorare nuove stanze di questo antico palazzo, grazie all’associazione Amici dei Musei e dei Monumenti fiorentini. Sono previsti sette appuntamenti con ingresso gratuito su prenotazione per approfittare di questa occasione e ammirare l’appartamento del barone Bettino Ricasoli, la Sala Rossa e altre sale di Firenze Capitale che non sono mai state aperte al pubblico fino a oggi.

Firenze è una città che non ha bisogno di scuse per essere scelta come meta di un viaggio o di una visita breve anche solo per un weekend, poiché ha molto da offrire. Le meraviglie architettoniche, i musei, i punti di interesse culturale, l’arte e le bontà gastronomiche invitano molti turisti da tutto il mondo tutto l’anno. Questa apertura straordinaria del Palazzo Vecchio è un ulteriore invito a visitarla per ammirare la sua eleganza e la personalità antica e moderna allo stesso tempo.

Un Palazzo Vecchio inedito

Poter visitare luoghi del palazzo comunale che non fanno parte del percorso museale ma che sono ricchi di fascino e storia è un’opportunità straordinaria per entrare nel cuore del Palazzo e conoscerne gli angoli meno noti“, ha  affermato l’assessore alla Cultura Giovanni Bettarini, che ha aggiunto: “Per questo, abbiamo voluto riproporre un calendario di appuntamenti offrendo l’opportunità di esplorare la storia politica di Firenze attraverso queste sale spesso poco conosciute. Gli Amici dei musei monumenti ci sostengono nell’impegno a rendere accessibile la storia ai cittadini, in modo da creare un legame prezioso tra passato e presente di Firenze, specie nelle giovani generazioni”.

Palazzo Vecchio Firenze

Fonte: Getty Images

Interno di Palazzo Vecchio a Firenze

Saranno quindi aperti al pubblico alcuni spazi che nel 1860 furono utilizzati per ricavarne l’appartamento del barone Bettino Ricasoli, Governatore della Toscana. Oggi in quelle stanze ci sono gli uffici della vicesindaci di Firenze Paola Galgani e le sale chiamate Firenze Capitale oggi sono sede degli uffici del Consiglio Comunale.

Politico, statista e rivoluzionario cattolico liberale, Ricasoli ha ricoperto anche la carica di sindaco di Firenze, nonché presidente del Consiglio del Regno d’Italia e fondatore del famoso quotidiano La Nazione. Una figura importante per la città toscana e per l’Italia che ha lasciato il segno ed è interessante da studiare e approfondire.

Come prenotare e altre info utili

Le visite alle stanze mai viste di Palazzo Vecchio, come anticipato prima, saranno gratuite ma organizzate secondo prenotazione, grazie al supporto dei volontari dell’associazione Amici dei musei e dei monumenti fiorentini. Sarà possibile partecipare dalle 15 alle 17 nelle giornate del 4 dicembre 2024, 8 gennaio, 5 febbraio, 5 marzo, 2 aprile, 7 maggio e 4 giugno 2025 prenotando al numero 055286465 o mandando un’email a: segreteria@amicideimusei.it

Pertanto, è bene pianificare in anticipo la visita per assicurarsi un posto, da soli o in gruppi più o meno numerosi. Queste aperture temporanee sono inviti a esplorare il patrimonio artistico e culturale dell’Italia nel presente, cogliendo l’attimo, pensando che non sia possibile poi ripetere l’esperienza molto presto.