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Terme in Piemonte, benessere tutto al naturale

L’Italia è terra di  terme e il Piemonte vanta alcune importanti località termali, che combinano benessere e relax, servizi efficienti e un tocco di romanticismo. Quasi sempre incorniciate dalle montagne e da panorami spettacolari, le terme in Piemonte soddisfano tutti i gusti, per chi cerca un momento di svago formato famiglia, per chi vuole vivere la montagna al caldo o per chi cerca una pausa in piena città. Ecco gli stabilimenti termali della regione, da provare uno a uno sia in inverno che in estate.

Terme di Valdieri, nel Cuneese

Le Terme di Valdieri, situate nel Parco delle Alpi Marittime in provincia di Cuneo, sono un’opzione perfetta per chi desidera un’esperienza termale a stretto contatto con la natura, anche in famiglia. Il parco termale, circondato da un solarium naturale tra boschi alpini e montagne, permette di rilassarsi e respirare aria pura, rigenerandosi al suono delle acque torrentizie. Le sorgenti delle terme, con acque ipertermali solfuree (tra i 50 e i 75 °C) e un pH alcalino, sono conosciute per le loro proprietà terapeutiche su apparato locomotore, respiratorio, dermatologico e ginecologico.

Il parco termale, seppure senza troppi sfarzi, offre tutto quello di cui c’è bisogno per stare bene. L’ampia piscina all’aperto è mantenuta a una temperatura di 34 °C, per un bagno panoramico e immergersi circondati dal paesaggio alpino. Getti d’acqua e cascate naturali amplificano l’effetto rilassante e terapeutico. La terrazza solarium è perfetta per assorbire il calore del sole tra una sessione e l’altra nella piscina; mentre il Calidarium, il bagno di vapore naturale, decongestiona e allevia stress e tensioni fisiche ed emotive, per un benessere equilibrato. L’area SPA offre un listino completo per trattamenti e massaggi per la bellezza e cura del corpo.

Il parco è aperto solo durante la stagione estiva, da giugno a settembre, tutti i giorni dalle 9 alle 18. Ci sono diverse opzioni per l’ingresso, che può essere giornaliero (35 euro feriale 39 euro festivo), o di mezza giornata, dalle 9 alle 13 o dalle 14 alle 18 (20 euro feriali, 22 euro festivi), a cui eventualmente aggiungere i trattamenti. A Valdieri i bambini sono ben accolti, con ingresso gratuito fino ai 3 anni e riduzione del 50% fino agli 11 anni.

Alle Terme di Valdieri ci si arriva in auto, da Borgo San Dalmazzo, non troppo distante dal confine francese. Per pernottare vicino allo stabilimento c’è l’Hotel Royal, in un edificio tardo ottocentesco un tempo residenza della corte sabauda, proprio al lato dello stabilimento e con piscina termale privata; o chalet tradizionali immersi nella natura del Parco Naturale Alpi Marittime.

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Fonte: Terme di Valdieri

Le Terme di Valdieri, situate nel Parco delle Alpi Marittime

L’acqua di Lurisia, anche da bere

Sempre in provincia di Cuneo, a Lurisia c’è un’acqua termale straordinaria, e uno staff di medici e operatori capace di sfruttarne al meglio le qualità. Già perché le Terme di Lurisia sono accreditate presso il Ministero della Salute ed il Servizio Sanitario Nazionale come Istituto Termale di Prima Categoria Super e propongono diversi trattamenti per la salute. L’acqua delle terme di Lurisia arrivano da due diverse fonti: Garbarino e Santa Barbara e sono acque oligominerali, utilizzate a scopi curativi. In che modo? Bevendo, perché per iniziare a prendersi cura di sé basta un bicchiere della Fonte Termale Santa Barbara, per un’azione diuretica e depurativa; respirando attraverso inalazioni e aerosol per godere delle proprietà antinfiammatorie dell’acqua Termale Lurisia che curano e prevengono le malattie delle vie respiratorie, del naso, della gola e dell’orecchio. E immergendosi: l’acqua termale Lurisia con le sue proprietà curative è l’ingrediente che trasforma fanghi, bagni e irrigazioni in trattamenti davvero salutari.

Oltre alla struttura medica convenzionata, alle Terme di Lurisia c’è uno spazio dedicato al benessere e al piacere, dove scegliere percorsi, trattamenti, massaggi che sfruttano le proprietà ipotermali delle acque delle Fonti Lurisia, conosciute dal 1900. La vasca idromassaggio termale con potenti getti d’acqua in immersione che agiscono sui punti chiave della muscolatura e seguono la direzione del flusso sanguineo è tappa di un percorso dai mille benefici: decontratturante muscolare, azione analgesica e riattivazione circolatoria. Nell’area benessere c’è anche il bagno turco in una grotta scavata agli inizi degli anni ’20 nella montagna alle spalle dello stabilimento termale; la sauna finlandese e le saune ad infrarossi, per cui l’energia termica scalda direttamente il corpo in maniera costante ed uniforme ottenendo un’efficacia maggiore rispetto alle saune tradizionali. Il percorso principale è definito Antro delle Acque e comprende Grotta ai vapori termali, Sauna finlandese, Sauna infrarossi, Vasca idromassaggio, percorso kneipp e sala relax (costa 40 euro a persona e dura circa 2 ore e 30 minuti/3 ore). Oltre al percorso, le Terme di Lurisia propongono trattamenti estetici, massaggi e di massofisioterapia.

Lo stabilimento si raggiunge in 20 minuti di automobile da Mondovì ed è aperto stagionalmente in estate, da maggio a novembre.

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Fonte: Terme di Lurisia

Alle Terme di Lurisia c’è uno spazio dedicato al benessere e al relax

Terme di Premia, Verbano-Cusio-Ossola

Le Terme di Premia, immerse nel cuore delle Alpi in Val Formazza e non troppo distanti da Domodossola, sono un moderno centro benessere inaugurato nel 2008. Con un’area di oltre 5.000 mq su un terreno di 26.000 mq, questo complesso termale è il luogo ideale per chi cerca benessere e relax, immersi nella natura montana. Le sue acque sulfato-calciche, naturalmente calde a 42°C, si distinguono per le proprietà rigeneranti e benefiche per il corpo e la mente. Le piscine termali, con temperature tra i 32° e i 36°C, sono una coccola per tutta la famiglia: sia all’interno che all’esterno non si fa fatica a lasciarsi trasportare dal calore e dal movimento dell’acqua, con idromassaggi, getti cervicali e plantari. Il massaggio dell’acqua aiuta a distendere i muscoli, allevia i dolori articolari e migliora la circolazione, generando un rilassamento profondo che combatte anche gli inestetismi della cellulite e riduce lo stress.

Oltre alle piscine termali, il centro benessere ospita saune e bagni turchi, tra cui la sauna finlandese a 90°C, la sauna al fieno a 80°C e la biosauna a 70°C, per un calore intenso che purifica e tonifica. Nell’area umida, i bagni di vapore completano l’esperienza, con vapore aromatico e salino, per una purificazione profonda e rigenerante. A disposizione dei visitatori vi è anche una sala relax con parete di sale, ideale per rigenerarsi tra una sauna e un bagno turco, gustando una tisana calda. Le Terme di Premia offrono ancora una gamma di massaggi che aiutano a riequilibrare corpo e mente, tra trattamenti dedicati al rilassamento e percorsi energetici per la sfera fisica ed emozionale.

Lo stabilimento è aperto tutto l’anno (il martedì è il giorno di chiusura settimanale) ad esclusione del mese di maggio e propone diverse formule di accesso con ingressi di un’ora, tre ore o giornalieri, esclusivi per le piscine o con la possibilità di spaziare liberamente tra piscine termali e centro benessere. Un’ora nelle piscine termali ha un costo di 12 euro per gli adulti (ridotto a 8 euro per i bambini), mentre l’ingresso di tre ore è di 23 euro, con ridotto a 16 euro. L’opzione giornaliera per piscine e centro benessere è disponibile a partire da 37 euro per tre ore fino a 55 euro per l’intera giornata. Le Terme di Premia sono assolutamente baby e family friendly (mentre nel centro benessere si può accedere dai 14anni), diverse vasche sono attrezzate con i giochi per i bambini già di pochi mesi di vita e sono previsti pacchetti d’ingresso per famiglie con uno o due bambini.

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Fonte: Terme di Premia

Piscine termali interne ed esterne per il benessere a Premia

Le Terme di Bognanco, Verbano-Cusio-Ossola

Le Terme di Bognanco, non troppo lontano da Domodossola e Premia, sono un centro termale immerso nel verde, a 700 metri di quota, circondato da un paesaggio montano incontaminato, tra le valli del Piemonte. Le acque termali di Bognanco si distinguono per le loro proprietà chimiche, chimico-fisiche e farmacologiche e sono di tre tipi: l’acqua Ausonia, consigliata a tavola, che sgorga a 700 metri ed è definita bicarbonato-alcalino-terrosa, per cui favorisce la digestione e previene bruciori di stomaco. L’acqua Gaudenziana nasce a 1200 metri ed è di scoperta più di recente, leggerissima e povera di sodio, consigliata nella cura di problemi ai reni e delle vie urinarie. Poi c’è l’acqua San Lorenzo è di tipo bicarbonato-alcalino-terrosa carbonica e ferruginosa, dal buon sapore, fresca e frizzante, indicata per la digestione, le malattie dello stomaco, del duodeno, del fegato e delle vie biliari, dell’intestino tenue e crasso.

Per approfittare di queste acque agli inizi del ‘900, è stato costruito un importante complesso termale, cresciuto fino ad oggi tanto da diventare una nota meta di villeggiatura e relax. All’interno dell’attuale parco termale si trova un’ area piscine con vasca da 25 metri riempita con acqua della sorgente Gaudenziana alla temperatura a 32 °C, con getti d’acqua, soffioni e postazioni idromassaggio, sia in vasca sia su isola separata. Ai bambini è dedicata una piscina più piccola di una profondità di 60cm.

Nella Spa si trova una vasca Jacuzzi, una sauna finlandese, il bagno turco e le docce emozionali a tre getti: la pioggia tropicale che riproduce l’effetto di pioggia a grosse gocce, la doccia micronizzata che riproduce l’effetto della pioggia fine e la cascata cervicale che massaggia tramite una caduta dell’acqua a cascata. La vasca di reazione, interamente in granito, è profonda 50 cm e contiene acqua della fonte Gaudenziana ad una temperatura di 8 °C – 10 °C: qui ci si immerge per raffreddare il corpo dopo i trattamenti caldi. Per concludere l’esperienza, la Spastream è la doccia orizzontale che con i suoi 1200 getti d’acqua replica l’effetto e i benefici delle mani di un massaggiatore esperto.

Bognanco si trova a 7 Km da Domodossola, nel mezzo delle Alpi piemontesi al confine con la Svizzera. L’accesso all’area Spa è riservato ai maggiori di 14 anni, mentre la piscina è aperta anche ai bambini. I prezzi: l’ingresso giornaliero alle piscine costa 20 euro per gli adulti e 10 per i bambini (con la possibilità anche di entrare 2-4 ore a tariffa ridotta); il pacchetto benessere comprende 2 ore in Spa e 2 ore in piscina e costa 30 euro individuale e 50 euro in coppia, a cui aggiungere i trattamenti.

Qc Terme Torino, relax in pieno centro città

In pieno centro, davvero per chi desidera strappare qualche ora di relax e staccare corpo e mente dal quotidiano, ci sono le QC Terme Torino, ospitate nell’elegante Palazzo Abegg, storica dimora di fine Ottocento, e nel suo suggestivo parco rinascimentale ricco di roseti e alberi secolari.

Nonostante la posizione centrale i numeri del benessere sono importanti: 3.277 Mq interni, 1.400 Mq esterni per 32 pratiche e postazioni, tra saune profumate, cascate rigeneranti, bagni a vapore e vasche di acqua calda con idromassaggio, interne ed esterne nel giardino, particolarmente suggestive soprattutto in inverno.

Tra le novità, la Stanza del sale, che accoglie il fotobioreattore Struna, Struttura-Natura, una tecnologia brevettata dal Politecnico di Milano che permette la coltivazione delle microalghe, organismi in grado di catturare l’anidride carbonica, emettere ossigeno e produrre preziosa biomassa vegetale, tonificando e rivitalizzando la pelle. Nuovissima anche La giostra delle favole, nel cuore del giardino del Palazzo, una sauna rotante, la cui calda nuvola avvolge i sensi. E per una scena davvero da film? Il Wellness Lunch con le sue golose e sane tentazioni o l’immancabile aperitivo serale.. rigorosamente in accappatoio!

Qc Terme Torino è facilmente raggiungibile dal centro di Torino e si trova poco lontano dalla stazione Porta Nuova, accessibile anche con mezzi pubblici quindi. Lo stabilimento è aperto tutto l’anno e tutti i giorni con orario continuato dalle 9 alle 23; venerdì e sabato fino alle 24. Sono previsti diversi pacchetti, anche da regalare: l’ingresso giornaliero parte da 40 euro, con proposte specifiche per coppie, pacchetti che includono anche l’accesso serale e la possibilità di abbinare trattamenti e massaggi. L’ingresso giornaliero senza limiti ha un costo di 60 euro; il percorso dalle 12.30 alle 15 costa 42 euro; 48 euro dalle 17; mentre la sera il relax sotto le stelle dalle 19.30 costa 42 euro.

terme a Torino

Fonte: QC Terme Torino

QC Terme Torino per una pausa di benessere in centro città
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Fuga alle terme: benessere e relax da Nord a Sud d’Italia

Ci sono poche cose al mondo che possono dare beneficio e godimento più della sensazione di stare ammollo in acqua calda quando fuori fa freddo (soprattutto dopo una settimana di lavoro). La fuga termale, specialmente in autunno, è un regalo che davvero tutti e tutte si dovrebbero concedere, senza rimandare troppo. Da Nord a Sud, l’Italia vanta un vasto patrimonio termale, con località rinomate che offrono la possibilità di immergersi in trattamenti unici e di godere di paesaggi suggestivi.

Terme di Merano, Alto Adige

Situate nel cuore dell’Alto Adige, le Terme di Merano, a circa 30 km da Bolzano, sono alimentate dall’acqua oligominerale della fonte San Vigilio, riconosciuta per le sue proprietà di cura di dolori muscolari e articolari. Inoltre, grazie al contenuto di radon, l’acqua termale delle Terme Merano produce effetti calmanti e sedativi sul sistema nervoso centrale e periferico.

La struttura, progettata in vetro con vista panoramica sulle Alpi, dispone di 25 piscine distribuite tra aree interne ed esterne, che variano dalla vasca sportiva a quella con acqua salina e alla vasca con acqua di sorgente, per chi cerca un nuoto rigenerante ma anche per chi preferisce rilassarsi. 15 piscine sono interne, illuminate naturalmente da una vetrata mozzafiato e sono aperte tutto l’anno; 11 esterne, alcune delle quali accessibili anche in inverno. In estate, i 52.000 mq del parco termale si rivelano un vero a proprio Paradiso di benessere, con  le piscine circondate dalla natura e il Bio Nature Pool, il laghetto delle ninfee con passerella e il grande prato con Relax Lounge. Da non perdere, anche in inverno, Roof Whirlpool è una vasca idromassaggio all’aperto per un bagno rilassante con vista sulle montagne innevate.

Oltre alle piscine, l’area sauna offre esperienze come il bagno di vapore alle erbe, la Sauna al fieno biologico dell’Alto Adige e le saune finlandesi, con quel calore secco o delicato che contribuisce a migliorare la circolazione, a eliminare le tossine e a favorire il rilassamento profondo. I percorsi possono essere abbinati a trattamenti personalizzati, che utilizzano prodotti locali come il fieno e le mele.

Le piscine sono aperte dalle 9 alle 21; mentre l’area saune dalle 14 alle 21 in settimana e dalle 10 il sabato e i festivi. In inverno l’ingresso giornaliero piscine e sauna costa 39 euro nel fine settimana; 27 euro solo le terme e 19 euro per i bambini dai 4 ai 14 anni. Sono previsti pacchetti per le famiglie e offerte di piscina con brunch o aperitivo.

Terme di Merano

Fonte: Sito Terme di Merano

La struttura, progettata in vetro con vista panoramica sulle Alpi delle Terme di Merano

Le Terme di Comano, Trentino

Le Terme di Comano, tra Riva del Garda e Madonna di Campiglio, sono note fin dall’epoca romana per le proprietà curative delle acque. L’acqua sgorga a 27 gradi, un “farmaco” naturale privo di controindicazioni ed effetti collaterali. In ambito dermatologico, è ideale per il trattamento delle malattie infiammatorie croniche della pelle come psoriasi e dermatiti; se bevuta, è un valido alleato per tutto l’organismo grazie a un’azione diuretica e depurativa. Respirata sotto forma di vapore, è indicata per la cura e la prevenzione dei disturbi delle alte e basse vie aeree, anche croniche, come sinusiti, riniti allergiche e bronchiti.

Così per godere di questi benefici, nel cuore verde del Trentinoai piedi delle Dolomiti di Brenta, il complesso è nato all’interno di un grande parco naturale di 14 ettari, e oltre alle terme include sentieri rigeneranti e percorsi sensoriali tra laghetti e aree verdi balsamiche, perfetto anche per i bambini. Oltre alle vasche termali, alle saune e aree relax, sono proposti percorsi termali giornalieri comprensivi di cure termali, trattamenti termali estetici, massaggi e nuove esperienze Natural Wellness come il percorso sensoriale, il breatwalking e il forest bathing.

I prezzi variano a seconda del trattamento e del pacchetto: l’ingresso di una intera giornata alla Thermal SPA con wellness lunch costa da 85 euro a persona; tutti i venerdì ingresso intera giornata alla Thermal SPA per 2 persone con wellness lunch ha un prezzo scontato di150 euro a coppia; il percorso antiossidante e antismog per le vie respiratorie costa 40 euro. Come arrivare? Da Trento, le terme sono raggiungibili in circa 40 minuti di auto.

Terme di Comano

Fonte: Grand Hotel Terme di Comano

Le terme di Comano, nel cuore verde del Trentino

Terme di Abano e Montegrotto, Veneto

Nel cuore delle Terme Euganee, le località di Abano e Montegrotto rappresentano uno dei centri termali più grandi d’Europa e tra le più belle del Veneto, con 100 stabilimenti termali per svariate terapie e cure naturali e 240 piscine interne ed esterne, dalle più piccole per un semplice bagno alle più esclusive, per una proposta di relax e benessere davvero varie e per tutti i gusti.

L’acqua utilizzata da tutti gli stabilimenti in realtà nasce sui Monti Lessini, nelle Prealpi Venete: le spaccature delle rocce calcaree di questi monti consentono all’acqua di scendere in profondità e di creare un fiume sotterraneo che scorre in direzione mare, scaldandosi e raccogliendo sali minerali. Dove questo corso di acqua calda incontra i colli di Padova, le acque riemergono rapidamente in superficie sgorgando da piccole faglie rocciose, a una temperatura di 87°, che viene raffreddata a temperature variabili tra i 32 e i 36° per essere utilizzata nelle piscine e nelle terapie. Le acque salsobromoiodiche, dalle riconosciute proprietà terapeutiche, sono utilizzate per trattamenti contro reumatismi, dolori muscolari e problemi respiratori, oltre che come fonte green con cui gli hotel si scaldano da decenni. Non solo acqua termale perché Abano e Montegrotto sono  rinomati anche per i fanghi DOC certificati, ottenuti con acqua termale, argilla, humus e una microalga unica al mondo e brevettati a livello europeo.

Tutte le strutture della zona, facilmente raggiungibili da Padova, hanno un’area termale o Spa, alcune accreditate dal Servizio Sanitario Nazionale, altri come centri di benessere privati per il turismo. I prezzi ovviamente cambiano a seconda della struttura e dei servizi, ma la scelta è così tanto varia da accontentare tutti, famiglie con bambini incluse!

Terme di Salsomaggiore, Emilia Romagna

Le Terme di Salsomaggiore, situate in provincia di Parma e facilmente raggiungibili sia in auto che in treno, sono celebri per l’uso delle acque salsobromoiodiche, rinomate fin dall’epoca romana per le loro proprietà curative. Queste acque ad alta concentrazione salina sono particolarmente indicate per terapie che includono inalazioni, fangoterapia e balneoterapia, e danno beneficio a chi soffre di disturbi respiratori, dolori articolari e insufficienza venosa. Le Terme di Salsomaggiore e di Tabiano sono convenzionate con il Servizio Sanitario Nazionale, con l’INPS e con l’INAIL ed è sufficiente prenotarsi con una impegnativa del medico curante.

Il vicino Centro Benessere Berzieri (oggi chiuso per ristrutturazione), in stile Liberty e decorato dall’artista Galileo Chini, è un gioiello architettonico e propone percorsi idroterapici, vasche aromaterapiche e aree per trattamenti individuali e di coppia, ideali per chi cerca un’esperienza immersiva e rigenerante. Ci sono poi diversi hotel con area Spa e benessere a disposizione degli ospiti e degli esterni. Ad esempio il Grand Hotel Salsomaggiore offre una postazione circolare con acqua termale, vasca con acqua salata e vasca idromassaggio con acqua dolce, percorso Kneipp, bagno turco, sauna finlandese 90°, Bio sauna, docce emozionali, cascata di ghiaccio, bucket shower (doccia a secchio), stanza del sale dell’Himalaya, area relax e tisaneria. (45 euro per 2 ore, 75 euro il giornaliero).

Poretta, Salsomaggiore, Castel S.Pietro e Cervia in Emilia Romagna

Fonte: iStock

Le Terme di Salsomaggiore sono rinomate fin dall’epoca romana per le loro proprietà curative

Ròseo Euroterme Wellness Resort, Emilia Romagna

Al Ròseo Euroterme Wellness Resort, struttura termale-alberghiera accreditata in Prima Super, immersa nel verde del Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi, a Bagno di Romagna, le proprietà terapeutiche delle acque termali aiutano a difendersi dai comuni raffreddori e bronchiti così come dall’inquinamento atmosferico.

Un team di specialisti e qualificati operatori termali propone trattamenti e servizi mirati, dalla fangoterapia alla fisiokinesi, ma già solo con il bagno nelle piscine saranno visibili gli effetti benefici di queste acque termali che sgorgano naturalmente a 45° alla sorgente, dall’azione lenitiva e ristrutturante per la pelle. Per una totale rigenerazione di anima e corpo, il percorso nella SPA propone la doccia calda agli aromi tropicali, la sauna finlandese e la refrigerazione nel pozzo ghiacciato, oltre a bagno turco, percorso Kneipp e la stanza del sale per i momenti di relax. Mentre il Centro Benessere offre un’ampia gamma di trattamenti beauty e massaggi con oli ed essenze naturali, acqua e fanghi termali. In base alle esigenze e obiettivi personali è possibile studiare e programmare percorsi ad hoc.

L‘ingresso alle piscine è aperto anche ai bambini e ha un costo a seconda della durata (c’è la possibilità anche dell’ingresso serale): 22 euro un’ora nel fine settimana, 59 euro per 4 ore. Sono proposti poi pacchetti con percorsi e trattamenti.

Terme Emilia Romagna

Fonte: Ròseo Euroterme Wellness Resort

Ròseo Euroterme Wellness Resort, nel verde del Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi, a Bagno di Romagna

Terme di Montecatini, Toscana

Le Terme di Montecatini, nel cuore della Toscana, rappresentano una delle mete termali più storiche e apprezzate d’Italia. Le proprietà delle loro acque, che sgorgano naturalmente da sorgenti profonde fino a 80 metri, sono note per i benefici depurativi e digestivi, ideali per chi cerca sollievo da problemi gastrointestinali o per chi desidera migliorare il funzionamento del fegato. Montecatini, nelle sue eleganti architetture senza tempo, propone percorsi terapeutici mirati alla rigenerazione dell’organismo, con trattamenti che si basano proprio sull’assunzione delle acque termali.

Il Parco Termale, esteso su una vasta area verde, ospita edifici di grande pregio artistico, come lo stabilimento Tettuccio e il Salone Regina. Qui si trovano diverse fontane monumentali, punti di prelievo dell’acqua termale e spazi per rilassanti passeggiate nei giardini curati in ogni minimo dettaglio, perché il benessere comincia anche dalla vista del bello.

Oltre ai classici trattamenti termali, come bagni e fanghi, le Terme di Montecatini propongono un’ampia gamma di servizi per il relax e la salute, alcuni convenzionati e con medici professionisti a disposizione. Tra i trattamenti più popolari figurano la balneoterapia, che combina l’azione delle acque con tecniche di massaggio subacqueo, e le inalazioni, efficaci per il trattamento di disturbi respiratori. Non mancano però le cure estetiche e i percorsi benessere, pensati per chi desidera unire i benefici delle acque termali a momenti di relax e rigenerazione psicofisica​.

Montecatini è comodamente raggiungibile in treno o in auto, trovandosi a circa 50 km da Firenze.

terme montecatini

Fonte: iStock

Le Terme di Montecatini rappresentano una delle mete termali più storiche e apprezzate d’Italia

Terme di Fiuggi, Lazio

Le Terme di Fiuggi, a 90 km da  Roma, sono famose per le proprietà curative dell’acqua, che nasce dai Monti Ernici e attraversa strati di rocce vulcaniche, conferendole qualità depurative. Quest’acqua, già nota nel Medioevo e utilizzata da personaggi storici come Michelangelo e Papa Bonifacio VIII, ha effetti benefici principalmente per l’apparato urinario, favorendo l’eliminazione di calcoli e tossine. La sua composizione minerale è ideale per trattamenti di purificazione del corpo e per il benessere generale.

Il complesso termale si suddivide in due stabilimenti principali: la Fonte Bonifacio VIII e la Fonte Anticolana. La Fonte Bonifacio VIII, costruita in stile Liberty agli inizi del XX secolo e ristrutturata negli anni ’60, è dedicata alle cure vere e proprie, praticate solitamente la mattina a digiuno per massimizzare i benefici. Questo stabilimento ospita un vasto spazio immerso nel verde, con fontanelle da cui accedere all’acqua direttamente.

La Fonte Anticolana, inaugurata negli anni ’20 e chiamata anche “Fonte Nuova”, è aperta dalla primavera all’autunno e offre un contesto rilassante, con ampi giardini e spazi per il tempo libero, tra cui campi sportivi e aree giochi. Qui si trovano anche il centro inalazioni e il centro di fisioterapia, dove sono disponibili vari trattamenti come massoterapia, linfodrenaggio e shiatsu.

Sono diversi nei dintorni gli hotel che hanno a disposizione centro benessere e spa a cui accedere anche solo in giornata.

Le terme di Viterbo, Lazio

Viterbo, conosciuta come la “Città dei Papi,” è famosa anche per le sue terme, che rappresentano un’importante attrazione per i turisti in cerca di benessere. Le Terme dei Papi, situate a pochi chilometri dal centro città, offrono piscine termali immerse nella natura, con acque sulfuree a una temperatura che raggiunge i 58°C. Queste acque sono rinomate per le loro proprietà terapeutiche, particolarmente efficaci per problemi respiratori e dermatologici. Oltre alle piscine, ci sono le bellissime grotte naturali di calore e vapore e diversi altri trattamenti per la cura e il benessere del corpo.

Sono diverse però le terme di Viterbo, anche libere. Il Parco del Bullicame, citato da Dante nella Divina Commedia, è una delle aree termali più celebri del viterbese, famosa per le sue sorgenti storiche. Oggi il parco è recintato e custodito, garantendo la tutela del cratere termale, dal quale sgorgano acqua e fango. L’accesso è libero durante gli orari di apertura, ma la vasca del cratere è visibile solo attraverso una protezione in plexiglass. Vicino al cratere si trovano due vasche riscaldate a 55 °C.

Le Piscine Carletti, situate a due chilometri dal centro di Viterbo, offrono una grande piscina con acqua termale a 58 °C, adatta per nuotare. Inoltre, è possibile utilizzare fango bianco per trattamenti naturali. Dopo un bagno, i visitatori possono gustare piatti tipici locali, come l’Acquacotta e la Panzanella, che arricchiscono ulteriormente l’esperienza termale.

Terme di Caramanico, Abruzzo

Le Terme di Caramanico in Abruzzo, situate tra le valli dell’Orta e dell’Orfento all’interno del Parco Nazionale della Majella, sono un’importante destinazione per chi cerca benessere e relax in un contesto naturale unico, anche se poco conosciute. Fondate ufficialmente nel 1901, queste terme vantano una lunga tradizione risalente al 1500, quando furono notate per le proprietà terapeutiche delle acque solforose della sorgente “della Zolfanina”. Oggi, le terme offrono diversi trattamenti grazie a tre sorgenti principali, “La Salute”, “Gisella” e “Pisciarello”, che contengono minerali benefici, tra cui zolfo e bicarbonato. Questi minerali sono noti per migliorare le problematiche respiratorie, dermatologiche, muscolari e digestive, oltre a offrire un effetto diuretico e antinfiammatorio. L’offerta delle Terme di Caramanico spazia cure inalatorie, cure fangoterapiche e cure idropiniche, con trattamenti personalizzati per adulti e bambini.

Caramanico, inserito nei Borghi più belli d’Italia, è facilmente raggiungibile in auto da Pescara, distante circa un’ora, o da L’Aquila, a poco più di un’ora e mezza.

Terme di Ischia, Campania

Le terme di Ischia sono una delle principali attrazioni dell’isola, rinomate per le loro proprietà curative e il benessere che offrono ai visitatori. Ischia vanta numerosi parchi termali, che combinano piscine di acqua termale a diverse temperature, saune, aree relax e trattamenti benessere. Tra i più noti ci sono i Giardini Poseidon e il Parco Termale Negombo.

I Giardini Poseidon, situati nella splendida Baia di Citara, sono il più grande parco termale dell’isola, con oltre venti piscine, alcune delle quali utilizzano acqua di mare. Qui i visitatori possono godere di una vasta gamma di servizi, tra cui aree per il benessere, una spiaggia privata e vari punti di ristoro. Il parco è particolarmente apprezzato per la pulizia e la bellezza dei suoi giardini​.

Il Parco Termale Negombo, invece, si trova nella Baia di San Montano e offre un’atmosfera più intima, con numerose aree ombreggiate e una varietà di trattamenti termali. Questo parco è famoso per le sue cascate, le grotte vulcaniche e un’ampia gamma di piscine termali, ideali per il relax e il benessere​. Ci sono anche terme storiche come le Terme di Cavascura, che sfruttano grotte naturali per creare un’esperienza unica, con acque calde e fanghi terapeutici​. Per chi ama le terme libere, la Baia di Sorgeto è un autentico parco termale naturale, dove l’acqua calda, che raggiunge circa i 37°C, si mescola con l’acqua fredda e salata del mare. Questa suggestiva caletta, incastonata tra pareti rocciose, è accessibile gratuitamente durante tutto l’anno e offre un’esperienza magica, soprattutto al tramonto.

Terme a Ischia

Fonte: iStock

Caratteristica cascata nelle sorgenti termali dell’isola di Ischia

Terme di Pré Saint Didier, Valle d’Aosta

In Valle d’Aosta, le Terme di Pré Saint Didier, inaugurate nel 2005, sono situate in un elegante palazzo ottocentesco, che offre una vista mozzafiato sulla catena del Monte Bianco. Questo centro benessere è un luogo ideale per vivere momenti magici, unendo l’esperienza delle acque termali con la bellezza della montagna. I visitatori possono immergersi nelle vasche sensoriali all’aperto, godendo dell’abbraccio della neve in inverno e del verde della natura in estate.

Con una superficie interna di 3.178 mq e una esterna di 700 mq, il centro offre oltre 40 pratiche benessere. Tra le esperienze da non perdere ci sono le cascate tonificanti, idromassaggi, stanze del sale, e percorsi Kneipp. La Sauna Chalet è una sauna panoramica con arredi d’antan che evocano l’antica tradizione sciistica delle piste del Monte Bianco.

In aggiunta ai trattamenti benessere, gli ospiti possono gustare un Wellness Lunch ricco di delizie gastronomiche e partecipare a un aperitivo serale in accappatoio. Per un ulteriore momento di relax, il nuovo Salon de Sapins invita a vivere l’atmosfera dei boschi della Val Veny su una rete sospesa, rendendo il soggiorno ancora più divertente e rigenerante.

Le terme si trovano a 10 km da Courmayeur, facilmente raggiungibili in auto, e sono aperte tutto l’anno e tutti i giorni dalle 9 alle 22 (fino alle 23 il venerdì e sabato). Il costo dell’ingresso giornaliero senza limiti è di 60 euro. Per chi desidera un’esperienza più breve, il percorso dalle 12.30 alle 15 ha un prezzo di 42 euro; mentre dalle 17 costa 48 euro. Infine, il relax serale sotto le stelle, a partire dalle 19.30, è disponibile per 42 euro. Ovviamente sono disponibili diversi pacchetti con aperitivo e pranzo o  con trattamenti specifici e massaggi.

terme Valle d'Aosta

Fonte: Terme di Pré Saint Didier

Le Terme di Pré Saint Didier con vista sulla catena del Monte Rosa

Per una fuga wild, le terme libere della Toscana

Quando si parla di terme libere in Toscana, le Cascate del Mulino a Saturnia sono sicuramente le più celebri. Situate in provincia di Grosseto, queste cascate naturali sono alimentate dal torrente Gorello, la cui acqua termale di origine vulcanica scorre a una temperatura costante di 37,5°C. La presenza di plancton termale conferisce all’acqua proprietà benefiche per la pelle e per il sistema digestivo e circolatorio. Gli abitanti e i visitatori possono immergersi in vasche naturali di diverse dimensioni e temperature, creando un’esperienza di benessere unica.

Non lontano da Saturnia, si trovano i Bagni di Petriolo, che offrono un’alternativa meno affollata. Queste terme, caratterizzate da acque saline che sgorgano a 43°C, permettono di creare vasche personalizzate mescolando l’acqua calda delle sorgenti con quella fredda del fiume Farma. Infine, le terme di San Filippo, tra la Val d’Orcia e il Monte Amiata, offrono un’esperienza immersa nella natura, con cascate e vasche termali circondate da un paesaggio incantevole e calcareo.

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Come organizzare un viaggio in Papua Nuova Guinea

Hai deciso di partire per un viaggio in Papua Nuova Guinea, una destinazione unica le cui frontiere si allontanano dai percorsi turistici e che, ancora oggi, resta una delle poche mete autenticamente avventurose e inesplorate al mondo. Questa splendida terra, situata nel cuore del Pacifico, è un vero e proprio caleidoscopio culturale, fatto di comunità tribali che conservano e tramandano tradizioni antiche e affascinanti e con più di 700 lingue parlate, alcune addirittura sconosciute al mondo. I viaggiatori che desiderano scoprire le sue mille sfaccettature si troveranno immersi in un’esperienza fatta di stimoli continui: danze e musiche tribali, miti e leggende, panorami mozzafiato e città tutte da scoprire. Tuttavia, per addentrarsi in questa terra e farsi strada tra i mille contrasti che la caratterizzano, è fondamentale prepararsi per bene: questa non è una meta per turisti, ma una destinazione che mette a dura prova anche i viaggiatori più esperti e che solo chi riesce ad adattarsi alle sue sfide può davvero apprezzare fino in fondo. In questo articolo cercheremo di fornirti una guida per non farti cogliere impreparato e per organizzare al meglio la tua esperienza. Ecco tutto quello che devi sapere per pianificare il tuo viaggio in Papua Nuova Guinea.

Documenti e requisiti d’ingresso

Per entrare in Papua Nuova Guinea è fondamentale avere tutti i documenti richiesti per l’ingresso in Paese in regola. Nello specifico:

  • Visto turistico: per entrare in Papua Nuova Guinea è necessario richiedere un visto turistico presso l’Ambasciata Australiana in Italia. Il visto ha una validità di 6 mesi e ti permette di restare nel Paese per un massimo di 60 giorni. Qualora il motivo che ti spinge a visitare questa terra non sia di carattere turistico è necessario contattare l’Ambasciata della Papua Nuova Guinea in Belgio, responsabile delle richieste inoltrate dall’Italia.
  • Passaporto: per poter ottenere il visto ed entrare in Papua Nuova Guinea è necessario avere un passaporto in corso di validità e con almeno un anno di validità residua dalla data di partenza.
  • Prova d’acquisto del volo: infine, per poter ottenere il visto, è necessario dimostrare di aver acquistato il biglietto aereo.
  • Tassa d’ingresso: al tuo arrivo in Papua Nuova Guinea ti verrà richiesto di versare la tassa per il visto.

Vaccinazioni e condizioni sanitarie

Per gli italiani che vogliono viaggiare in Papua Nuova Guinea non ci sono vaccinazioni obbligatorie. Tuttavia, previo parere del proprio medico, è consigliabile vaccinarsi contro:

  • Tubercolosi
  • Epatite B
  • Tifo
  • Difterite
  • Tetano

In generale, si consiglia di attuare la profilassi antimalarica poiché la Malaria è molto diffusa in diverse zone del Paese. Anche la Dengue è diffusa, dunque il consiglio è sempre quello di adottare tutte le precauzioni per evitare di essere punti dalle zanzare come utilizzare i repellenti e indossare abiti lunghi e chiari, soprattutto nelle ore serali.

Per evitare di incorrere in rischi per la salute, non bere mai acqua di rubinetto ed evita di mangiare verdura cruda poiché non sai con che acqua è stata lavata. La frutta puoi mangiarla tranquillamente purché tu elimini la buccia. In generale il consiglio è sempre quello di munirsi di un’assicurazione sanitaria di viaggio che possa coprire eventuali spese mediche poiché l’assistenza medica in Papua Nuova Guinea, inclusa la capitale Port Moresby, è molto limitata; nelle zone rurali è quasi inesistente.

Quando organizzare il tuo viaggio in Papua Nuova Guinea

Una delle cose da sapere assolutamente prima di organizzare un viaggio in Papua Nuova Guinea è che la tua esperienza dipende molto dal periodo in cui scegli di visitarla. Il clima della Papua Nuova Guinea, infatti, è puramente tropicale con una stagione secca da maggio a ottobre e una stagione delle piogge che va da novembre ad aprile. Nonostante i temporali tropicali siano di una bellezza sublime, il periodo migliore per godersi appieno le bellezze naturali della Papua Nuova Guinea è esattamente quello della stagione secca. Per un’esperienza ricca e una totale immersione nella cultura del Paese ti consigliamo di organizzare il tuo viaggio durante alcuni degli eventi tradizionali più celebri come il Goroka show che si tiene a settembre o il Mount Hagen Cultural Show che si tiene ad agosto.

Indigeni della Papua Nuova Guinea

Fonte: iStock

Alcuni indigeni della Papua Nuova Guinea durante una cerimonia tribale

Come arrivare in Papua Nuova Guinea

Raggiungere la Papua Nuova Guinea è possibile quasi esclusivamente prendendo l’aereo. La maggior parte delle persone arriva direttamente all’aeroporto della capitale, Port Moresby. Frequenti sono i collegamenti con alcune importanti città australiane come Brisbane, Cairns e Sydney. Se il tuo desiderio fosse quello di raggiungere il Paese in nave, sappi che è praticamente impossibile, se non prendendo parte a una crociera che passa per la Papua Nuova Guinea. Da Port Moresby puoi spostarti in altre zone del Paese con dei voli interni operati solo ed esclusivamente da Air Niugini e PNG Air, due compagnie locali. Infine, se volessi raggiungere la Papua Nuova Guinea via terra, dovrai passare per forza dall’Indonesia, in tal caso ti consigliamo di informarti bene prima di partire.

Viaggio in Papua Nuova Guinea: cosa sapere sulla sicurezza

Come è risaputo, a causa degli alti livelli di criminalità, gli standard di sicurezza in Papua Nuova Guinea sono davvero molto bassi, pertanto è caldamente consigliato adottare comportamenti prudenti al fine di evitare di incappare in spiacevoli situazioni e rovinarsi il viaggio. Evita di andare in zone dove ci sono grandi assembramenti, limita il più possibile gli spostamenti a piedi (soprattutto di notte) anche nella capitale Port Moresby. Non utilizzare i mezzi pubblici ma opta per il noleggio di un’auto o per i mezzi di trasporto forniti dagli hotel; se scegli il noleggio ricordati di chiudere sempre la macchina con la sicura e di tenere chiusi i finestrini quando stai guidando. Se il tuo viaggio include l’esplorazione delle zone rurali, ti consigliamo di appoggiarti a una guida locale e di farti accompagnare per tutta la visita, solo così potrai evitare di trovarti in situazioni poco piacevoli. Infine, rispetta la sensibilità degli abitanti del luogo e chiedi sempre il permesso per immortalare persone o luoghi sacri con la tua macchina fotografica.

Dove alloggiare in Papua Nuova Guinea

Nonostante la Papua Nuova Guinea sia ancora una meta inesplorata, esistono diverse opzioni di alloggio in questa regione. Hotel e resort di ultra-lusso, bed & breakfast più economici, eco-lodge o guesthouse nelle aree rurali… c’è un’opzione per qualsiasi attitudine di viaggio. Tuttavia, viste le problematiche in termini di sicurezza che caratterizzano la Papua Nuova Guinea, quello che consigliamo è di optare per un hotel ben servito e di respiro internazionale. Spesso queste sistemazioni offrono anche servizi di navette come mezzi di trasporto che abbassano sensibilmente il rischio di diventare vittima di qualche malintenzionato. Inoltre, gli hotel organizzano anche escursioni e visite guidate in compagnia di qualche locals, così potrai accedere a un’ampia varietà di esperienze che possono garantire la buona riuscita del tuo viaggio in Papua Nuova Guinea. Assicurati di prenotare in anticipo rispetto alla partenza in modo da trovare la soluzione che fa per te, a un prezzo accessibile.

Moneta e consigli di comportamento

La moneta ufficiale della Papua Nuova Guinea è il kina (PGK), nelle città principali come la capitale puoi trovare facilmente pagamenti tramite bancomat, ma al di fuori dei grandi centri urbani l’uso del POS è totalmente sconosciuto. Ti consigliamo di portare con te i contanti ma di stare sempre attento a non mostrarli in pubblico; ciò attirerebbe facilmente l’attenzione di scippatori e gang di criminali.

Per concludere, organizzare un viaggio in Papua Nuova Guinea significa aprirsi a un mondo completamente diverso da quello che conosciamo, significa immergersi in culture nuove e incontaminate. L’esperienza che vivrai sarà difficile da dimenticare grazie alle meraviglie che questo Paese è in grado di offrire; dalle bellezze naturali alle culture tribali che si trovano fuori dalle grandi città, dalle acque cristalline alle montagne ricoperte di piantagioni di tè e di caffè. Tuttavia, il carattere della Papua Nuova Guinea è estremamente complesso e, come dicevamo all’inizio di questo articolo, non è alla portata di tutti. Pertanto, è fondamentale pianificare il tuo viaggio nei minimi dettagli, senza lasciare nulla al caso e senza prendere nulla sotto gamba; il rischio è quello di ottenere un effetto boomerang e trasformare una splendida avventura in una potenziale disavventura. Segui tutti i consigli che abbiamo raccolto in questa guida per organizzare il tuo viaggio in Papua Nuova Guinea e lasciati stupire da una terra tutta da scoprire.

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I mercatini di Natale più belli dell’Est Europa

In Europa, si sa, le feste natalizie sono in grado di riempire di luci e musica ogni piazza, donando quel fascino unico che solo il Natale può donare. L’Europa dell’Est, soprattutto in questo periodo, dà ai propri visitatori l’opportunità unica di immergersi in questa atmosfera magica, che porta i visitatori di tutte le età a vivere quei momenti di gioia che ricordano l’infanzia, passeggiando fra  meravigliosi mercatini di Natale.

Ecco quali sono i migliori mercatini di Natale dell’Europa dell’Est e le curiosità a riguardo. Pronti? Natale è alle porte!

Budapest, Ungheria

Il centro di Natale di Budapest, capitale dell’Ungheria, è Piazza Vörösmarty. Generalmente i mercatini di natale della città si aprono a partire dalla metà di Novembre e durano fino al 31 Dicembre. Si tratta di una location fra le più antiche della città ungherese, dove le luci natalizie e le varie bancarelle, creano un’atmosfera natalizia quasi intima e senza eguali. Fra i diversi banchetti è possibile acquistare prodotti di artigianato locale, ma anche gastronomici: vere e proprie specialità come il kurtoskalacs, una pasta dolce grigliata ricoperta di zucchero e spezie, dal profumo irresistibile.

Con i mercatini di Natale viene anche installata la pista di pattinaggio del Parco Városliget, una delle più grandi d’Europa e situata vicino al castello di Budapest Vajdahunyad. È una pista storica, frequentata sia locali che da numerosi turisti, che rendono l’esperienza unica ed autentica. Inoltre, ad arricchire ancora di più l’esperienza natalizia ci pensano i diversi artisti che si esibiscono in concerti di coro e musica folk dal vivo.

Arrivare ai mercatini di Natale di Budapest è molto semplice. La città, infatti, è ben collegata ed è possibile raggiungere la piazza con i mezzi pubblici, come per esempio la linea M2 della metropolitana, accedendo così al cuore natalizio della capitale ungherese.

Zagabria, Croazia

Proseguendo il viaggio alla scoperta dei migliori mercatini di Natale dell’Europa dell’est, non si può non menzionare il favoloso mercatino di Zagabria, in Croazia, vincitore di diversi premi ed incoronato diverse volte come una delle attività più belle del continente. Passeggiando tra le strade addobbate di Zagabria sembra quasi di far parte di un racconto fiabesco: ovunque si respira la magia del Natale. Le luminarie artistiche donano un fascino unico alla città, come anche l’accensione del grande albero, che avviene generalmente verso la fine di Novembre.

Tra stand e bancarelle è possibile assaporare specialità locali, come le fritule, dei dolci tipici natalizi, serviti con una spolverata di zucchero a velo aromatizzato con liquore. A Zagabria, inoltre, è possibile partecipare ad una corsa sullo storico Tram Natalizio, che attraversa le vie principali, accompagnati da Babbo Natale e la Fata del Natale: un’esperienza unica, amata da grandi e bambini.

La piazza in cui si svolge il mercatino di Natale è ben situata rispetto al centro città: piazza Ban Jelačić, infatti, è raggiungibile con una passeggiata di circa 10 minuti dalla stazione ferroviaria centrale, oppure tramite il tram numero 6, mezzi pubblici ideali anche per visitare Zagabria.

Bratislava, Slovacchia

La Slovacchia, durante il periodo natalizio, si trasforma in un magico mercatino di natalizio, con eventi che iniziano da fine novembre e terminano il giorno di Natale. Bratislava, in questo mese, è qualcosa di unico. Perdersi fra le bancarelle, lasciarsi trasportare dai sapori tradizionali del Paese, come i lokše, ovvero delle crepes di patate tipiche slovacche, e ammirare i prodotti artigianali locali, come gli ornamenti natalizi fatti a mano e le ceramiche dipinte, è la scelta ideale.

Per chi decidesse di visitare i mercatini di Natale di Bratislava, l’evento più atteso e da non perdere è sicuramente quello dell’accensione dell’albero, oltre che assistere ai diversi spettacoli teatrali e concerti natalizi che si tengono attorno al mercato. Il mercatino di Natale principale si tiene nella piazza Hlavné námestie, ma si consiglia anche di esplorare e scoprire piazza Hviezdoslavovo, vicina alla precedente e dove viene installata la pista di pattinaggio gratuita.

La città di Bratislava è facilmente raggiungibile in treno o bus da altre capitali europee, come, ad esempio, Vienna e Praga, con arrivo alla stazione principale. Da qui muoversi verso i mercatini è molto semplice: basterà salire sul tram numero 1 e scendere alla fermata Námestie SNP e poi effettuare una camminata di pochi minuti.

Vista dall'alto del Mercato natalizio di Bratislava in Slovacchia

Fonte: iStock

Mercatino di Natale di Bratislava, in Slovacchia

Bucarest, Romania

Fra i mercati più belli dell’Est Europa, non si può che non nominare il mercatino di Natale di Piazza della Costituzione a Bucarest, la capitale del Paese, uno dei più grandi e suggestivi di tutta l’Europa dell’Est e non solo. Si svolge di fronte il maestoso Palazzo del Parlamento, la struttura più pesante del mondo, ed oltre alle bancarelle di artigianato locale e prodotti enogastronomici rumeni, questo mercatino è famoso per ospitare diversi concerti durante il periodo natalizio, spettacoli per bambini ed una pista di pattinaggio. Chiaramente, se è possibile, per chi volesse vivere un’esperienza decisamente indimenticabile, non è da perdere l’accensione dell’enorme albero di Natale, accompagnata da spettacoli di luce e suoni.

Una curiosità da tenere a mente è che Bucarest, come anche Sibiu, ospita la festa di San Nicola il 6 Dicembre. È una data molto sentita, durante la quale, secondo la tradizione, i bambini ricevono piccoli regali nelle proprie scarpe.

Raggiungere questi mercatini dalla stazione ferroviaria Gara de Nord è molto semplice. Si possono utilizzare i mezzi pubblici, come la linea M1 della metropolitana, che consente di evitare il traffico cittadino, oppure il bus numero 385, che passa nelle vicinanze del Parlamento.

Sibiu, Romania

Il mercatino di Natale di Sibiu, sempre in Romania, è qualcosa di estremamente magico. Qui, infatti, è possibile scoprire cultura e tradizioni di una delle regioni più amate del Paese: la Transilvania. Tra decorazioni, luci calde e bancarelle, che offrono ogni tipo di prodotto di artigianato ed enogastronomico locale, la festa di San Nicola ad inizio Dicembre è un’esperienza indimenticabile, per grandi e bambini. Insieme a questo mercatini, Sibiu è nota per ospitare nello stesso periodo il Festival dei Cori di Natale, con esibizioni di artisti proveniente da tutta la Romania e da altri Paesi europei. Si tratta dell’occasione giusta per vivere la vera atmosfera natalizia.

Sibiu è collegata alle altre grandi città rumene, come Bucarest o Cluj, dall’efficiente rete ferroviaria del Paese. Una volta arrivati in città, basterà una breve passeggiata dalla stazione principale fino alla Piazza Grande, luogo che ospita il mercatino natalizio.

Vista del Mercatino di Natale di Sibiu, in Romania, nella regione della Transilvania

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Mercatino di Natale di Sibiu, in Transilvania

Praga, Repubblica Ceca

La capitale della Repubblica Ceca vanta uno dei mercatini natalizi più antichi e spettacolari d’Europa. Qui nella città di Praga, infatti, durante questo periodo, la piazza della Città Vecchia si trasforma in qualcosa di straordinario, quasi magico. Sotto la maestosa chiesa di Týn ed il famoso orologio astronomico, i mercatini trasportano i visitatori in un’atmosfera unica, tra bancarelle e sapori locali.

L’albero di Natale, alto oltre venti metri, è uno spettacolo imperdibile a Praga, che si illumina ogni giorno al calare della sera. Nei fine settimana, poi, si tengono concerti di musica tradizionale e cori, accompagnati spesso dai numerosi artisti di strada che aggiungono un tocco fiabesco ad una passeggiata nel centro storico.

Visitare questi mercatini è estremamente facile, grazie alla loro posizione centrale, che li rendono facilmente raggiungibili dalla stazione dei treni centrale, distante solo 15 minuti. È possibile anche usufruire della linea C della metropolitana fino a Můstek, fermata dopo la quale è possibile proseguire a piedi.

Varna, Bulgaria

Il viaggio prosegue verso la Bulgaria, precisamente nella città di Varna. Qui il mercatino si estende dal centro cittadino fino ad una passeggiata sul lungomare, essendo questa cittadina affacciata sul Mar Nero. Le decorazioni natalizie e le luminarie riflettono un’atmosfera tranquilla e rilassante, che è possibile vivere passeggiando fra gli stand di prodotti locali, dove acquistare il famoso miele locale, ma anche prodotti a base di lavanda, ed assistere a concerti di musica bulgara.

I mercatini di Natale di Varna proseguono fino a Capodanno, periodo in cui l’atmosfera si accende grazie a diversi spettacoli di danza tradizionale, in grado di coinvolgere anche i turisti.

Per chi alloggia in altre città del Paese, Varna è facilmente raggiungibile grazie alla rete ferroviaria della Bulgaria. Una volta giunti a destinazione, è possibile utilizzare i mezzi pubblici per raggiungere Piazza dell’Indipendenza, come tram diretti o autobus locali, valide alternative ad una piacevole passeggiata per le vie della cittadina.

Cracovia, Polonia

Durante il periodo natalizio, la Piazza del Mercato di Cracovia si trasforma in un paesaggio fiabesco. Tra i suoi palazzi storici e la Basilica di Santa Maria, il mercato di Natale della città polacca è qualcosa di unico e davvero scenografico. Un’esperienza da non perdere per chi ama questo fantastico periodo dell’anno. Anche qui, le numerose bancarelle offrono prodotti artigianali tradizionali e prodotti enogastronomici locali, come i celebri pierogi ripieni, che possono essere salati o dolci, accompagnati dal grzaniec, il vin brulè polacco, arricchito da diverse spezie.

Ogni anno, inoltre, all’inizio di Dicembre, si svolge il concorso delle Szopki, ovvero presepi tradizionali in miniatura. Si tratta di vere e proprie opere d’arte esposti dagli artigiani locali: una tradizione unica di Cracovia.

È possibile arrivare al mercatino in Piazza del Mercato con una piacevole passeggiata nella città polacca, vivendo a pieno la sua atmosfera natalizia, oppure prendendo i tram locali, che fermano nelle vicinanze della piazza, come, ad esempio, la linea 2.

Tallinn, Estonia

A Tallinn, nella storica Piazza del Municipio, il mercatino di Natale incarna il fascino medievale della città estone, trasformando il centro storico in una vera e propria cittadella medievale natalizia. Questa piazza, infatti, viene addobbata con uno degli alberi di Natale più antichi d’Europa, per una tradizionale che risale addirittura al lontano 1441. Le bancarelle vendono artigianato locale, tra cui le famose decorazioni natalizie fatte a mano. Inoltre, il mercatino di Natale di Tallinn è famoso per le frequenti visite di Babbo Natale, che accoglie grandi e bambini e rende l’atmosfera ancora più magica.

Visitare i mercatini di Tallinn è un’esperienza da non perdere, soprattutto per chi ama gli ambienti e la storia del periodo medievale. Inoltre, anche per chi decide di passare le proprie vacanze ad Helsinki, la città è facilmente raggiungibile in traghetto.

Vista dall'alto del mercatino di Natale di Tallinn

Fonte: iStock

Mercatino di Natale di Tallinn, Estonia

Vilnius, Lituania

Infine, fra i mercatini natalizi più belli dell’Est Europa, si consiglia di visitare il mercato di Vilnius, in Lituania, che si tiene nell’affascinante e suggestiva Piazza della Cattedrale, nel cuore della città. Scoprire la capitale della Lituania in questo periodo permette di vivere un’atmosfera spettacolare, passeggiando tra le vie del centro storico e osservando un mix unico di tradizione e modernità, con bellissime installazioni luminose.

Camminare tra le bancarelle permette di gustare i sapori tipici lituani, come il kūčiukai, un dolce composto da piccole palline di pane aromatizzate, che i locali consumano, come da tradizione, proprio durante la cena della Vigilia. Inoltre, per i visitatori è possibile partecipare a diversi laboratori, dove poter realizzare decorazioni natalizie e preparare dolci tipici.

Per raggiungere il mercato di Vilnius si possono utilizzare i numerosi mezzi pubblici locali a disposizione, come tram ed autobus locali, che portano direttamente alla Piazza della Cattedrale, nel cuore del mercatino di Natale.

Questi sono solo alcuni dei più bei mercatini dell’Est Europa: luoghi magici e tutti da scoprire, che si vanno ad aggiungere ad altri splendidi e famosi mercatini natalizi d’Italia e d’Europa. Non resta altro che preparare le valigie e scrivere una letterina a Babbo Natale: vivi al meglio il periodo più magico dell’anno!

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I Mercatini di Natale del 2024 in Italia e in Europa

Il periodo dell’Avvento porta con sé la festa più magica e attesa dell’anno, il Natale. Un momento di pace, di serenità e di tradizioni da cui farsi conquistare e che non possono non comprendere anche i Mercatini di Natale e le atmosfere uniche che solo loro possono trasmettere.

Tra luci, sapori, profumi, canti e tutta la bellezza delle località che li ospitano che si vestono, per l’occasione, di magiche atmosfere, tutte da vivere.

Di Mercatini di Natale in Europa, Italia compresa, ce ne sono un’infinità, ma ve ne sono alcuni che riteniamo sia davvero unici, per la location in cui vengono allestiti, per ciò che propongono negli stand e per l’atmosfera magica che riescono a creare.

Mercatini di Natale in Italia

Sono centinaia ormai i Mercatini di Natale che vengono allestiti nel nostro Paese, dagli originali borghi di montagna fino alle grandi città. Solo alcuni, tuttavia, riescono ancora a dare il vero senso del Natale.

Mercatino di Natale di Vipiteno, Alto Adige

Sarà per com’è fatto il borgo medievale, sviluppato lungo una via principale a cui si accede passando sotto un’antica porta e che termina con l’iconica Torre delle Dodici, e per i suoi edifici dipinti abbelliti dagli erker, Vipiteno è una delle più belle mete dove andare per respirare l’atmosfera del Natale. Dal 29 novembre 2024 al 6 gennaio 2025, i cinque Mercatini Originali dell’Alto Adige prendono vita. Le casette di legno dei Mercatini del borgo di Vipiteno, uno dei più belli d’Italia, che riempiono le piccole piazze vendono oggetti di profumatissimo cirmolo, lana cotta, paglia e gastronomici e ovunque si respira il profumo di vin brûlé. Al calar della sera, nei weekend si può assistere alla parata dei krampus, mostri mascherati nemici di San Nicolò, che si celebre il 5 dicembre, ma in Alto Adige in tutto il periodo dell’Avvento, e che punisce i bambini cattivi. Uno spettacolo nello spettacolo.

Mercatino di Natale di Vipiteno

Fonte: Ufficio stampa

Il Mercatino di Natale di Vipiteno

Mercatino di Natale di Aosta, Valle d’Aosta

Magico è anche il grande Mercatino di Natale che viene allestito nella piazza principale di Aosta. La città si veste a festa per il Marché Vert Noël che trasforma l’area archeologica del Teatro Romano in un vero e proprio villaggio alpino. Qui si può passeggiare lungo le stradine tra luci, chalet di legno, sculture e fontane, lasciandosi incantare dalla suggestiva atmosfera che scalda i cuori e andare a caccia di idee regalo originali tra oggetti e gastronomia.

Mercatino di Natale di Rango, Trentino

Rango è uno dei Borghi più belli d’Italia e, nella stagione natalizia, questo paesino di montagna diventa ancora più bello. Scalinate di pietra, arcate, stretti vicoli, il campanile e la pittoresca piazzetta fanno di Rango un luogo unico, intriso di fascino, dove il tempo sembra essersi fermato. Qui è possibile immergersi totalmente nella magia e nelle atmosfere del suo Mercatino di Natale, una cartolina da cui farsi conquistare, fatta di tracce antiche ancora ben presenti nel borgo e che, in occasione del Natale, si vestono a festa per regalare emozioni indimenticabili a ogni visitatore.

Mercatino di Natale di Ortisei, Val Gardena

È il paese di Natale più pittoresco delle Alpi e, nel periodo natalizio, si trasforma e fa sognare a occhi aperti. Il paese di Natale unisce le storiche tradizioni della Val Gardena con l’eleganza dei prodotti offerti nelle tipiche casette di legno che vengono allestite lungo il centro storico e davanti all’iconica chiesetta di Sant’Antonio del ‘600 illuminata e che invitano degustare i prodotti locali e le prelibatezze gastronomiche, in una romantica atmosfera. Qui si possono trovare tante idee per i regali di Natale, dai più originali articoli dell’artigianato ai gustosi dolci natalizi. Inoltre, tutti i fine settimana si svolgono anche tante manifestazioni folcloristiche.

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Fonte: ©Andreas Senoner

Il Mercatino di Natale di Ortisei in Val Gardena

Mercatino di Natale di Merano, Alto Adige

Romantiche casette di legno vengono allestite lungo il Passirio, il fiume che attraversa la città di Merano, con piccoli focolari accesi, tazze fumanti sul tavolo, dolci fatti in casa e oggetti dell’artigianato locale in legno, vetro o lana. Il Mercatino di Natale di Merano è tra i più storici d’Italia e quest’anno dura dal 29 novembre al 6 gennaio 2025. La grande novità di quest’anno è l’evento Lumagica che si svolge nei giardini di Castel Trauttmansdorff a partire dal 21 novembre 2024: a partire dalle 16.30, numerose installazioni artigianali regalano ai visitatori la possibilità di ammirare i meravigliosi giardini da una luce tutta nuova. Negli anni, al Mercatino si sono aggiunte altre attrazioni come la foresta natalizia, la pista di pattinaggio in piazza Terme, la sfilata dei krampus e di San Nicolò e i vari concerti di Natale.

Mercatino di Natale di Arezzo, Toscana

Benché non sia la prima città d’Italia che viene in mente quando si pensa ai Mercatini di Natale, nel periodo dell’Avvento il centro di Arezzo si trasforma nel più grande villaggio tirolese d’Itali. A partire dal 23 novembre, prende il via l’edizione 2024 della Notte dei Colori di Arezzo Città del Natale con l’accensione collettiva di oltre 2mila palloni natalizi luminosi a tempo di musica che si va ad aggiungere alle baite del gusto e ai colori sulle facciate della meravigliosa piazza Grande.

Mercatino di Natale di Matera, Basilicata

Benché i Mercatini di Natale siano una tradizione proveniente dal Nord Europa, anche nel Sud Italia se ne possono trovare di meravigliosi. Come quello di Matera che viene allestito nel meraviglioso centro storico. Gazebo disseminati per le vie ospitano manufatti di artigianato locale e prelibatezze culinarie. Uno dei momenti salienti del periodo dell’Avvento è il famoso presepe vivente, che si svolge tra i suggestivi Sassi della città. Il percorso del presepe vivente inizia da piazza San Pietro Caveoso e si snoda attraverso il Rione Casalnuovo e attira ogni anno centinaia di curiosi provenienti da ogni dove.

Mercatino di Natale di Bolzano, Alto Adige

Anche a Bolzano ci attendono tante novità per Natale. La centralissima piazza Walther torna a illuminarsi con il suo tradizionale abete che svetta in mezzo agli chalet in legno che offrono ai visitatori specialità culinarie del territorio, ma anche la possibilità di acquistare accessori di feltro e lana oppure oggetti decorativi realizzati in legno. Oltre alla piazza principale, altri luoghi della città si animano in questo periodo dell’anno: nel Parco dei Cappuccini viene allestito uno spazio interamente dedicato ai bambini, mentre in piazza del Grano c’è spazio per il Mercatino Solidale che destina il suo ricavato ad associazioni inserite nel tessuto sociale locale. Il Parco di Natale quest’anno è ospitato anche in una nuova location, via Isarco. Inoltre, per gli appassionati di musica, Bolzano eletta “Città Creativa della Musica UNESCO”, ha in programma più di 130 concerti in diverse location, da piazza Walther a piazza delle Erbe, dalla scalinata di Palazzo Mercantile a piazza Municipio. L’altra bella cosa dei Mercatini di Bolzano è che, dal 29 novembre al 22 dicembre, sono raggiungibili con il Treno del Natale Alto Adige che collega direttamente la stazione ferroviaria di Milano Centrale con l’Alto Adige. Le partenze previste sono le seguenti:

  • sabato 30 novembre / domenica, 1° dicembre (andata e ritorno): Milano – Brennero;
  • lunedì 2 dicembre mattina: Milano – Bolzano;
  • venerdì 13 dicembre sera: Bolzano – Milano;
  • sabato 14 dicembre / domenica, 15 dicembre (andata e ritorno): Milano – Brennero;
  • lunedì 16 dicembre mattina: Milano – Bolzano;
  • venerdì 20 dicembre sera: Bolzano – Milano;
  • sabato 21 dicembre / domenica, 22 dicembre (andata e ritorno): Milano – Brennero;
  • lunedì 23 dicembre mattina: Milano – Bolzano.

Mercatino di Natale di Bard, Valle d’Aosta

Ai piedi del maestoso forte di Bard, un complesso fortificato risalente al Medioevo e fatto riedificare più di recente da Casa Savoia, si trova l’omonimo borgo, uno dei più pittoreschi della Valle d’Aosta, che, nella stagione natalizia, con il suo Mercatino di Natale, Noël au Bourg, diventa uno dei luoghi più magici che esistano in Italia. Qui, gli oggetti da regalare e le decorazioni natalizie si mescolano agli spettacolari giochi di luce e alle mostre di presepi d’autore intagliati nel legno.

Mercatino di Natale di Malcesine, Lago di Garda

Affacciato sulle rive venete del Lago di Garda, il borgo di Malcesine, in provincia di Verona, è uno dei più belli da visitare in qualunque stagione. Quando si accendono le luci del Natale che si riflettono nelle acque del lago, però, sembra un presepe in miniatura. Il centro storico dal fascino medievale, insieme al Garda, creano uno scenario affascinante in cui tutto si intreccia e si fonde in armonia. Profumi, luci, colori, musica dal vivo, prodotti di artigianato, di enogastronomia locale e molto altro ancora.

Mercatino di Natale di Bormio, Lombardia

La regina della Valtellina regala a chi la visita d’inverno un paesaggio decisamente suggestivo. La neve che qui cade sempre copiosa riveste di bianco ogni cosa e quando si accendono le luminarie natalizie nella cittadina raccolta tutto diventa magico. Il Mercatino di Natale di Bormio che si tiene nel corso dei weekend di dicembre e che viene allestito nel piazzale del Ginnasio è dedicato all’artigianato artistico. C’è anche la casetta di Babbo Natale che attira sempre tantissimi bimbi.

piccoli mercatini natale

Fonte: Ufficio Stampa

Natale a Bormio, perla della Valtellina

Mercatino di Natale di Bressanone, Alto Adige

È uno dei Mercatini di Natale più belli d’Italia, si svolge nella centralissima piazza Duomo di Bressanone, dove confluiscono le vie storiche della cittadina altoatesina. Decine di casette di legno disposte a cerchio offrono articoli e prodotti di legno e feltro realizzati dagli artigiani locali che propongono addobbi per l’albero di Natale, decorazioni natalizie dipinte a mano, pantofole, cuscini di pino cembro e di erbe aromatiche o di oli essenziali e i prodotti locali come marmellate, mieli, pane, strudel, miscele di tè e tisane, liquori, vini e anche cosmetici a base di erbe altoatesine.

Mercatini di Natale in Europa

I Mercatini di Natale hanno una tradizione antica e sono nati nel Nord Europa. Il primo Mercatino documentato è quello di Dresda, in Germania, che risale al XV secolo, quando gli artigiani decisero per la prima volta di esporre oggetti sul tema della natività. E da qui si diffusero nel resto del Paese e di tutta Europa.

Mercatino di Natale di Dresda, Germania

Ed è proprio il Mercatino di Natale di Dresda, lo Striezelmarkt (gli Striezel sono i dolci tipici della tradizione natalizia tedesca), uno dei dieci imperdibili da visitare in Europa. Viene allestito nella Altmarkt, la piazza più antica della città dove un tempo si teneva il mercato, dove un tempo si svolgevano i tornei cavallereschi. Le casette di legno sembrano uscite dalle fiabe, con elfi e marionette. Ad abbellire il mercatino sono anche le giostre musicali di legno con decine di statuine semoventi, la più grande piramide di legno a gradoni del mondo (oltre 14 metri), il grande candelabro a forma di arco e la casa di Babbo Natale. Quello della piazza principale non è l’unico Mercatino di Natale di Dresda, se contano almeno una decina in altrettante location suggestive.

Mercatino di Natale di Zurigo, Svizzera

La magia natalizia a Zurigo inizia il 21 novembre e quest’anno la città è pronta a sorprendere con un mix unico di tradizione, innovazione ed eventi, che la rende una delle mete preferite dove vivere un’atmosfera unica. Grazie alla recente riapertura del tunnel ferroviario del Gottardo, la città è ancora più vicina all’Italia. I tanti mercatini riempiono ogni angolo della città. Tra i più particolari, il “Zürcher Wienachtsdorf” sulla Sechseläutenplatz, un vero e proprio villaggio natalizio con oltre cento bancarelle che offrono prodotti sostenibili “made in Zurich”, con oggetti di design e delizie culinarie locali. Per chi desidera immergersi nell’atmosfera natalizia più autentica c’è il Christkindlimarkt alla Stazione Centrale, il mercatino di Natale coperto più grande d’Europa. Qui, il maestoso albero di Natale decorato con 5.000 cristalli Swarovski incanta i visitatori, mentre nelle bancarelle è possibile scovare idee regalo originali e prodotti locali.

Mercatino di Natale di Lucerna, Svizzera

In questa splendida città svizzera, l’atmosfera natalizia si respira in ogni angolo. Vicoli, piazze, l’iconico Ponte della Cappella (Kapellbrücke) e il lungolago dei Quattro Cantoni si trasformano in un vero e proprio presepe all’aria aperta. Lo shopping inizia nella piazza adiacente alla chiesa francescana, Franziskanerplatz, che si anima di luci e bancarelle. Nei fine settimana di dicembre e il giorno dell’Immacolata in Weinmarkt ha luogo, invece, l’Handcraft Market per chi è alla ricerca di oggetti ancora fatti a mano.

Mercatini di Natale, Lucerna

Fonte: iStock/Flavio Vallenari

Mercatini di Natale a Lucerna, Svizzera

Mercatino di Natale di Colmar, Francia

La cittadina dell’Alsazia sembra un presepe in qualunque stagione dell’anno, ma è a Natale che dà il meglio di sé. Le strade di Colmar, che sembra uscita da una delle fiabe, si popolano di chalet, le tipiche case a graticcio s’illuminano di magia, le acque dei canali riflettono le luci natalizie e per le strette vie si diffonde il profumo di mandorle tostate, cannella e vin brûlé. Qui la magia del Natale è davvero unica. Il periodo dell’avvento, qui, viene celebrano rievocando le tradizioni condivise da secoli. Spettacoli, luminarie e Mercatini di Natale invadono la città per creare un’offerta variegata che riesce stupire. Non manca una pista di pattinaggio in Place Rapp, che rievoca tradizioni antiche e mai dimenticate.

Mercatino di Natale di Copenhagen, Danimarca

Copenhagen è stata ribattezzata come la Capitale del Natale. Le festività natalizie qui rappresentano un’esperienza straordinaria per gli occhi, l’anima e il cuore, perché è durante questo periodo che si può toccare con mano l’essenza più autentica dell’”hygge”, quella filosofia della felicità che conquista tutti fin dal primo momento. Passeggiare nei Giardini di Tivoli addobbati a festa (ci sono più di 70mila decorazioni e oltre mille alberi di Natale), sorseggiare il caratteristico Gløgg per riscaldarsi dal gelido inverno danese e pattinare sul ghiaccio in compagnia: è in queste piccole cose che è nascosta tutta la magia del Natale che si vive in città. Durante il periodo dell’avvento, l’atmosfera è impareggiabile. Sfavillanti luminarie, casette in legno ispirate alle fiabe di Hans Christian Andersen e decorazioni di ogni genere ricreano una vera e propria favola di Natale nordica. Non mancano, ovviamente, le renne e gli aiutanti di Babbo Natale che si possono incontrare in strada. Anche lo Zoo di Copenhagen accoglie il Natale e, per l’occasione, propone un mercato vecchio stile fatto di tradizioni antichissime, alberi, bancarelle e tanta magia.

Mercatino di Natale di Stoccolma, Svezia

Il periodo delle festività natalizie a Stoccolma come nel resto della Svezia è un momento molto suggestivo. Candele illuminate a ogni finestra, decorazioni e luminare nelle strade dello shopping e casette di legno che vendono vin brûlé a ogni angolo. Più importante del Natale, qui, è la festa di Santa Lucia che cade il 13 di dicembre e che si celebra in tutto il Paese: in questa occasione, migliaia di bambine indossano una veste bianca e una coroncina di candele sul capo portando una candela accesa in mano (Santa Lucia è il simbolo della luce) illuminando il buio inverno svedese. Nella Capitale, la festa più grande si svolge nel quartiere di Skansen, il museo all’aperto più grande del mondo, che si trova sull’isola di Djurgården, una delle 14 isole che formano Stoccolma. Nel Mercatino di Natale si trovano prodotti tipici, specialmente alimentari, come salmone, aringhe, carni di cervo essiccate e formaggi, ma anche manufatti che arrivano direttamente dalla Lapponia. Ma più pittoresco è il Mercatino di Stortorget a Gamla Stan, sull’isola di Stadsholmen. Le belle costruzioni medievali e le strade acciottolate della città vecchia aggiungono un incredibile fascino alle luminarie.

Mercatino di Natale di Stoccolma, Svezia

Fonte: Thinkstock

Il Mercatino di Natale di Stoccolma, Svezia

Mercatino di Natale di Vienna, Austria

Il Mercatino di Natale più grande e più conosciuto di Vienna, con oltre cento bancarelle, è il Mercatino di Gesù Bambino sul Rathausplatz. È considerato uno dei più bei Mercatini di Natale d’Europa ed è un misto di romanticismo e nostalgia. Questo tradizionale Mercatino offre articoli da regalo, decorazioni per l’albero di Natale, prodotti artigianali, specialità culinarie, dolciumi e bevande calde. Ne fa parte anche la magica pista di pattinaggio sul ghiaccio, l’Incanto del Ghiaccio, dove i pattinatori possono volteggiare lungo il parco del Municipio romanticamente illuminato. Un punto che attrae particolarmente gli innamorati è l’albero dei cuori. Per la gioia dei bambini, c’è anche una giostra a più piani alta 12 metri, mentre nel parco li aspetta il Mondo natalizio, con il trenino delle renne, il percorso attraverso il presepe e la capanna dei bambini. Non è l’unico Mercatino di Natale a Vienna, se contano almeno dieci in tutta la città.

Mercatino di Natale di Bergen, Norvegia

Se a Oslo si trova il più grande Mercatino di Natale della Norvegia, per trovare il più pittoresco bisogna andare nella cittadina di Bergen. Imperdibile, durante il periodo di Natale, è ciò che avviene in questa deliziosa città affacciata sulla costa Sud-Ovest del Paese, circondata da montagne e da fiordi. Bergen ha trasformato lo spirito natalizio in una vera e propria esperienza da vivere. Oltre al grande Mercatino di Natale che si svolge nella grande Festplassen, dove si possono trovare oggetti fatti a mano, si può visitare la città di pan di zenzero più grande del mondo. Sono gli stessi abitanti a cuocere, decorare e donare casette, chiese, castelli e ogni tipo di costruzione realizzata con il pan di zenzero per creare questa fantastica città aperta al pubblico al museo d’arte KODE. E, al calar del sole – che d’inverno qui avviene molto presto – nel centro storico, Patrimonio Unesco, s’illumina il sentiero magico di Lumagica, il parco di luci alla Fortezza Bergenhus, con una quarantina di installazioni luminose con fumo ed effetti 3D.

Mercatino di Natale di Tallinn, Estonia

Quello di Tallinn è stato dichiarato il Mercatino di Natale più bello d’Europa. La Capitale dell’Estonia, che si affaccia sul Mar Baltico, non smette di stupire neppure durante il gelido inverno. Il suo centro storico fortificato, dichiarato Patrimonio Mondiale dell’Unesco, nel periodo dell’Avvento si trasforma in un luogo da fiaba, e viene allestito un meraviglioso percorso fatto di Mercatini di Natale che espongono i prodotti tipici della tradizione estone. Ma svetta anche il grande albero di Natale addobbato che, secondo la tradizione locale, fu inventato proprio in Estonia nel lontano 1441 e poi copiato in tutto il mondo.

Mercatino di Natale di Praga, Repubblica Ceca

È una delle Capitali più romantiche d’Europa e, nel periodo natalizio, è ancora più magica. Praga sembra nata per essere la regina dei Mercatini di Natale, con le sue strette vie acciottolate, le piazze circondate da edifici di pizzo e ponti illuminati da caldi lampioni. La sua iconica piazza della Città Vecchia, la più antica e la più grande della città, ospita uno dei più bei Mercatini che esistano. Qui si possono comprare oggetti artigianali locali, addobbi natalizi e i cristalli boemi famosi in tutto il mondo. Ci sono anche stand gastronomici ricchi di prelibatezze: dai biscotti natalizi al panpepato al miele, dalle pannocchie arrostite alle salsicce grigliate. E ovunque si respira il profumo della cannella del vin brûlé che viene offerto in tantissimi stand.

I mercatini di Natale più belli dell'est Europa: Praga

Fonte: 123RF

I Mercatini di Natale di Praga

Mercatino di Natale di Bruges, Belgio

Un’altra di quelle città super romantiche e che durate le festività natalizie sembra uscita da un libro di fiabe è Bruges. Il centro storico con le case di pietra affacciate sui canali sembra un presepe vivente e tutto quanto è un gigantesco Mercatino di Natale, con casette di legno, barche addobbate con decorazioni natalizie, pista di pattinaggio sul laghetto, presepi e un meraviglioso itinerario da fare a piedi illuminato per il Wintergloed, letteralmente “bagliori d’inverno”.

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Clima e temperatura di Port Moresby: quando organizzare un viaggio in Papua Nuova Guinea

Quando si parli di certe destinazioni, sembra che il mondo si divida in due squadre: chi le conosce e vuole visitarle e chi, invece no. Succede spesso quando si menziona, anche durante una serata tra amici, la Papua Nuova Guinea, nazione che si colloca tra Asia e Oceania, vicino all’Equatore.

Conoscere il clima e la temperatura di Port Moresby, la capitale della Papua Nuova Guinea, è il primo passo utile per iniziare a programmare un viaggio da quelle parti. Data la posizione geografica dell’isola, ci sono alcuni elementi di cui tenere decisamente conto.

Port Moresby: pozione e caratteristiche generali del clima

Port Moresby, città che possiamo localizzare sulla costa meridionale dell’isola, di affaccia a un grande golfo che prende il nome dall’isola stessa. .La Papua Nuova Guinea, a sua volta, si trova nell’Oceania, precisamente nella parte occidentale dell’Oceano Pacifico. È situata a nord dell’Australia e occupa la metà orientale dell’isola della Nuova Guinea, condividendo un confine terrestre con l’Indonesia, che occupa la restante parte di territorio.

La Papua Nuova Guinea si trova a cavallo tra l’emisfero australe e quello settentrionale, vicino all’Equatore, con una latitudine che varia tra circa 2°S e 12°S e una longitudine compresa tra 141°E e 160°E. Questa posizione la pone in una zona tropicale, dove si possono definire solo due diverse stagioni: quella secca e quella umida. Per un luogo come la Papua Nuova Guinea, non ha senso parlare di inverno, primavera, estate e autunno.

Il clima e la temperatura di Port Moresby subiscono poche variazioni. In apparenza e sulla carta potrebbero sembrare insignificanti ma sono molto impattanti per chi non è abituato a quelle condizioni climatiche.

La stagione secca a Port Moresby

Se il tuo viaggio in Papua Nuova Guinea si svolge in un periodo compreso tra maggio e ottobre, sappi che verrai accolto dalla stagione secca.

Questo è il periodo più favorevole per visitare Port Moresby e per muoversi, poi, vero la natura selvaggia dell’isola di Papua. Durante questi mesi, le temperature variano tra i 23°C e i 30°C, con una minore incidenza di piogge e, di conseguenza, un’umidità è relativamente più bassa rispetto ai mesi della stagione delle piogge.

Questo aiuta sia clima che temperatura a essere più sopportabili durante tutto l’arco della giornata e a favorire, quindi, qualsiasi tipo di attività si possa compiere in viaggio, dall’esplorazione di un luogo incontaminato fino a una passeggiata tra le vie di Port Moresby stessa.

Vista di Port Moresby, Papua Nuova Guinea

Fonte: iStock

Port Moresby, in una splendida giornata di sole

La stagione umida a Port Moresby

Un viaggio in Papua Nuova Guinea tra novembre e aprile ti darà l’occasione di conoscere la stagione delle piogge. Ovviamente, dato anche il cambiamento climatico sempre più evidente, occorre sempre verificare le condizioni più specifiche, legate al periodo del tuo viaggio.

In ogni caso, in quel periodo, Port Moresby sperimenta la stagione umida con piogge forti e frequenti temporali, anche intensi. La temperatura salgono un po’, oscillando tra i 25°C e i 32°C. In apparenza, potrebbe sembrare poca cosa, rispetto alla stagione secca, ma non è così. La grande presenza di pioggia fa sì che l’umidità salga di molto, rendendo la temperatura percepita molto più alta di quello che viene rilevato dalla colonnina di mercurio.

Le precipitazioni sono, di norma, più concentrate tra dicembre e marzo, periodo in cui i rovesci possono essere veramente intensi. In questo periodo, la bellezza della Papua Nuova Guinea non subisce nessun calo, anzi. Un’alta umidità, spesso, è portatrice di un rinnovamento nella natura.

Se viaggerai in questo periodo, arriva in Oceania preparato e pronto a ogni condizione meteo. La buona notizia è che Port Moresby, così come tutta la costa meridionale della Papua Nuova Guinea, sono un po’ meno soggette a piogge rispetto alla costa nord dell’isola.

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La mappa del rischio sismico in Italia

La classificazione sismica del territorio italiano è un aspetto cruciale per garantire la sicurezza e la salvaguardia degli edifici e delle popolazioni. Questa classificazione si basa sull‘analisi storica dei terremoti che si sono verificati nel passato, suddividendo il territorio in zone sismiche.

Le zone sono definite in base all’intensità e alla frequenza dei terremoti e servono per applicare normative specifiche nella costruzione di abitazioni e edifici pubblici. La scala di classificazione nazionale è articolata in quattro zone, numerate da 1 a 4, dove la zona 1 rappresenta il maggiore rischio sismico e la zona 4 il minore. Vediamo come si suddivide il rischio sismico sul territorio italiano in base alla scala appositamente studiata per misurarlo.

Cos’è la scala del rischio sismico

Secondo il provvedimento legislativo del 2003, tutti i comuni in Italia sono stati catalogati in quattro categorie principali. Queste categorie sono determinate in base al PGA, ovvero il Peak Ground Acceleration, che rappresenta il picco di accelerazione del suolo durante un terremoto. Questa misura è fondamentale per comprendere l’entità del rischio sismico e per pianificare le costruzioni in modo adeguato.

Zona 1 (maggiore rischio)

La zona 1 è la zona più pericolosa, di colore rosso, dove possono verificarsi terremoti di elevata intensità (PGA oltre 0,25 g). Comprende 708 comuni, principalmente situati nel centro-sud Italia. Le regioni a maggiore rischio includono l’Umbria, L’Aquila in Abruzzo, il Molise, la Campania e la Calabria, fino alla punta dello Stivale. Alcune aree della Sicilia e un segmento del Friuli Venezia Giulia al confine con la Slovenia rientrano anch’esse in questa classificazione.

Zona 2 (rischio medio-alto)

In questa zona si possono verificare forti terremoti (PGA fra 0,15 e 0,25 g), che interessano ben 2.345 comuni. In Toscana, alcuni comuni sono classificati in Zona 3S, una sotto-categoria della Zona 2, dove è previsto l’obbligo di calcolo dell’azione sismica. Il centro Italia, in particolare, ha subito eventi sismici significativi negli ultimi mesi. Al Nord, il rischio è concentrato nella zona di Vicenza e in Emilia Romagna, con aree critiche attorno a Bologna e Modena. Anche la parte orientale della Sicilia, da Messina a Palermo, rientra in questa categoria.

Zona 3 (rischio medio-basso)

Questa zona può essere soggetta a terremoti forti, ma con bassa frequenza (PGA fra 0,05 e 0,15 g). Comprende 1.560 comuni, tra cui tutte le coste italiane, il Piemonte occidentale, la Valle D’Aosta, la Liguria e gran parte della Lombardia, del Trentino e del Veneto. Anche il resto della Toscana e parte del Lazio rientrano in questa classificazione.

Zona 4 (minore rischio)

La zona meno pericolosa, caratterizzata da PGA inferiore a 0,05 g, comprende 3.488 comuni. Qui, i terremoti sono rari e si registrano in aree come la Sardegna, Brindisi, Trapani, e gran parte del Trentino Alto Adige, nonché nella città di Milano.

L’importanza della classificazione sismica

La classificazione sismica ha un’importanza fondamentale nella gestione della pianificazione urbanistica e nel controllo del territorio da parte degli enti preposti. Questo tipo di classificazione, infatti, consente di adottare misure preventive e di protezione, mirando a ridurre i danni in caso di eventi sismici. Le normative edilizie sono strettamente legate a questa classificazione e impongono alcuni precisi requisiti costruttivi volti a garantire la sicurezza degli edifici nei centri abitati.

Ad esempio, in zone a maggiore rischio, come la Zona 1, è necessario utilizzare materiali e tecniche di costruzione che possano resistere a scosse sismiche di alta intensità. Le strutture devono essere progettate tenendo conto della possibilità di un terremoto e ciò implica l’adozione di sistemi di isolamento sismico, rinforzi strutturali e un’attenta valutazione del terreno su cui sorgono.

I terremoti degli ultimi anni in Italia

L’Italia ha una lunga storia di terremoti devastanti e gli eventi recenti hanno messo in luce l’importanza della preparazione e della resilienza. Ad esempio, il terremoto che ha colpito L’Aquila nel 2009 ha sollevato non pochi interrogativi sulla sicurezza delle costruzioni esistenti e sulla necessità di interventi di adeguamento sismico dopo anni dall’impianto dei centri urbani.

Uno dei più tristemente famosi in Italia è il terremoto di Messina, avvenuto il 28 dicembre 1908, che colpì la città di Messina e la vicina Reggio Calabria. Con una magnitudo stimata di 7.1, questo evento causò la morte di oltre 100.000 persone e devastò ampie aree urbane, segnando una delle più gravi catastrofi naturali della storia italiana.

Il terremoto de L’Aquila, invece, risale al 6 aprile 2009. Questo sisma, con una magnitudo di 6.3, ha colpito la città dell’Aquila e i comuni circostanti, causando 309 vittime e ingenti danni materiali.

Il terremoto di Amatrice, avvenuto il 24 agosto 2016, rappresenta un’altra tragedia. Con un’intensità di 6.0, questo sisma ha colpito il centro Italia e causato 299 morti, devastando numerosi paesi e evidenziando le vulnerabilità delle costruzioni nelle aree sismiche.

A Pretare, nelle Marche, uno dei più forti terremoti risale al 26 ottobre 2016, nonostante sia considerato parte di una serie di scosse che interessarono il centro Italia in quel periodo. Questo terremoto, di magnitudo 6.5, fu uno dei più potenti nella sequenza sismica che si verificò in quell’anno.

Pretare, Marche

Fonte: iStock

La città di Pretare dopo il terremoto del 2016

Il terremoto di Irpinia, invece, colpì il territorio in Campania il 23 novembre 1980, con una magnitudo di 6.9, causando circa 3.000 morti, nonché devastando città come Teora e Lioni.

Anche il terremoto di Firenze, avvenuto il 9 agosto 1895, è da ricordare. Sebbene non sia stato tra i più mortali, con una magnitudo di circa 5.4, ha danneggiato significativamente la storica città, evidenziando la vulnerabilità delle strutture architettoniche e portando a riflessioni sulla sicurezza dei beni culturali.

Infine, il terremoto di Bologna del 20 maggio 2012, che ha registrato una magnitudo di 5.9, si è abbattuto sulla regione dell’Emilia-Romagna, causando 27 vittime e ingenti danni agli edifici, in particolare nelle province di Modena e Ferrara.

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Viaggiare sicuri: quanto è pericolosa Port Moresby?

Hai scelto di partire per un viaggio alla scoperta della Papua Nuova Guinea ma hai letto di qua e di là che la sua capitale, Port Moresby, è considerata una delle città più pericolose al mondo. In questo articolo cercheremo di spiegarti quanto è pericolosa Port Moresby, quali sono le zone da evitare e quali i comportamenti da adottare per permetterti di godere appieno del tuo viaggio in Papua Nuova Guinea, una terra affascinante e selvaggia, nota per il suo mosaico culturale e per le sue bellezze naturali. Questa destinazione è fuori dalle principali rotte turistiche e resta, ancora oggi, un territorio abbastanza inesplorato e remoto, ecco perché è fondamentale avere le idee chiare e le informazioni necessarie per non incappare in spiacevoli imprevisti. Quindi, quanto è pericolosa Port Moresby?

Livello di sicurezza e tassi di criminalità a Port Moresby

Prima di affrontare qualsiasi viaggio in qualsiasi luogo consigliamo sempre di visitare il sito della Farnesina, qui sarà possibile trovare informazioni in costante aggiornamento per il tuo viaggio, non solo in termini di requisiti d’ingresso nel Paese scelto, ma anche per quanto riguarda la sicurezza del Paese stesso. Per quanto concerne Port Moresby, possiamo affermare che sia una città dove è importante stare attenti, poiché i tassi di criminalità sono molto elevati. Nello specifico, si evidenzia la presenza di molti gruppi etnici che, fino a poco tempo fa, vivevano isolati e in costante lotta tra loro; la convivenza di questi gruppi all’interno di uno stato moderno ha comportato l’insorgenza di grossi disagi politici e sociali i quali, a loro volta, hanno portato a un tasso di criminalità elevato. Le forze di sicurezza locali sono poche e mal strutturate, il che comporta una scarsa possibilità di contenere la criminalità del luogo. Andando ad analizzare le varie aree di sicurezza troviamo:

  • Rischio borseggiatori e piccole rapine: il livello è alto; è molto frequente che i borseggiatori cerchino di strappare dalle mani dei passanti borse e zaini.
  • Rischio sui trasporti pubblici e taxi: anche in questo caso, il rischio è elevato a causa della scarsa manutenzione di strade e infrastrutture che rende i viaggi nei mezzi pubblici ad alto rischio. Il consiglio è quello di girare con un’auto noleggiata per spostarsi e di fare attenzione alle gang di criminali che possono cercare di fermarti per derubarti. In generale non è consigliato guidare di notte.
  • Rischio aggressione: a Port Moresby le aggressioni fisiche, spesso a mano armata, non sono rare, soprattutto nelle zone più malfamate della città. Il rischio sale di livello se a viaggiare sono donne e ragazze non accompagnate.
  • Rischio terrorismo: nonostante il terrorismo sia un problema di ordine globale e qualsiasi luogo al mondo sia potenzialmente a rischio, in Papua Nuova Guinea il terrorismo transnazionale è raro, dunque si può affermare che il rischio è di livello basso.
  • Rischio catastrofi naturali: Port Moresby si trova in una regione attiva sia dal punto di vista sismico che vulcanico, dunque si possono verificare terremoti di magnitudo elevata.

La situazione politica e il rischio manifestazioni

La Papua Nuova Guinea è caratterizzata da una forte instabilità politica ed economica, che si traduce frequentemente in proteste, manifestazioni e disordini di vario tipo. La capitale, in particolare, è spesso il nodo di queste tensioni, con episodi di violenza e agitazione più intensi e frequenti rispetto ad altre aree del Paese. In queste situazioni atti vandalici, piccoli crimini e scioperi sono all’ordine del giorno costringendo le autorità locali a dichiarare non solo lo stato d’emergenza ma, spesso, a imporre coprifuochi. Qualora si verificasse l’introduzione di queste misure, potresti incorrere in fastidiosi disagi come le interruzioni dei trasporti. Pertanto, ti consigliamo di mantenerti sempre informato consultando regolarmente i siti web delle autorità locali o dell’ambasciata italiana.

Port Moresby le zone da evitare

Port Moresby di notte

Fonte: iStock

La capitale della Papua Nuova Guinea, Port Moresby, illuminata di notte

Se la voglia di scoperta ti spinge a visitare questa affascinante seppur controversa città, puoi cercare di ridurre al minimo le possibilità di incorrere in spiacevoli inconvenienti. Il primo passo è sicuramente evitare di frequentare le zone più rischiose e pericolose. Un esempio? La zona di Waigani e l’area che circonda il Port Moresby Golf Club; qui infatti si sono verificate diverse rapine di auto e aggressioni. Un secondo quartiere da evitare è quello di Morata, che nei wekend fa da teatro a grossi disordini. Anche i mercati, nonostante il loro forte fascino culturale, sono zone da evitare: nei mercati Gordons e Hohola è frequentissimo assistere a scippi per mano dei borseggiatori il cui target preferito sono proprio i viaggiatori e turisti. Se non riesci a frenare la curiosità il consiglio è quello di visitare il mercato accompagnato da qualcuno del posto che potrà guardarti le spalle e gestire le situazioni con maggior esperienza. In generale il consiglio più importante, e che vale per tutte le zone della città, è quello di non camminare da solo, soprattutto di notte.

3 consigli per affrontare il viaggio in sicurezza a Port Moresby

Se hai deciso di visitare la capitale della Papua Nuova Guinea dovrai adottare alcuni comportamenti essenziali per garantire una permanenza quanto più tranquilla possibile. I consigli che vogliamo darti sono tre e riguardano i trasporti, il comportamento da adottare per strada e i tour organizzati.

Muoversi in sicurezza

Una delle raccomandazioni più importanti per chi vuole visitare Port Moresby è quella di evitare l’uso dei trasporti pubblici. Bus e minivan sono convenienti da un punto di vista economico ma non sono per niente sicuri per i viaggiatori: i furti sono all’ordine del giorno e spesso la scarsa manutenzione li vede costretti a bloccarsi in piena notte a bordo strada o in zone pericolose, diventando un facile bersaglio per le bande criminali che creano forti disagi nella città. Oltre alla criminalità, un secondo problema dei mezzi pubblici, è il totale disinteresse da parte dei conducenti di rispettare i percorsi o i limiti di velocità aumentando di fatto i rischi per la sicurezza. L’alternativa più sicura è quella di affidarsi ai servizi di trasporto organizzati dagli hotel o dai tour operator.

Comportamento in pubblico

Come dicevamo, Port Moresby non è una città da prendere alla leggera, soprattutto dopo il tramonto. Pertanto, è caldamente consigliato non andare in giro per le vie della capitale della Papua Nuova Guinea da soli e specialmente di notte: le vie poco illuminate e poco frequentate sono il palcoscenico perfetto per incontri spiacevoli e situazioni insidiose. Infine, evita di indossare oggetti di valore: al bando orologi, anelli, collanine e occhiali firmati; cerca anche di non muoverti con grosse somme di denaro e, in generale, di mostrare banconote in pubblico. Anche il telefono va tenuto sempre sott’occhio e mai lasciato incustodito o semplicemente appoggiato su un tavolino.

Tour organizzati

Il modo più sicuro in assoluto per esplorare Port Moresby e, in generale, la Papua Nuova Guinea è quello di affidarsi a tour organizzati da guide locali. Le persone che lavorano per questi enti sono molto preparate e conoscono la città e le sue controversie riuscendo ad accompagnarti per le zone di Port Moresby in tranquillità e permettendoti di goderti il viaggio. Non solo, è anche un ottimo modo per scoprire la storia e gli aneddoti della città, raccontati da chi la vive ogni giorno. Affidandoti a un tour operator potrai visitare i posti più belli di Port Moresby come l’Ela Beach, il National Parliament House o il Nature Park, immergendoti nella storia e nella cultura del luogo senza doverti preoccupare troppo dei rischi inerenti la criminalità.

In sintesi, Port Moresby e la Papua Nuova Guinea sono zone poco inflazionate dai turisti ma che possono offrire esperienze davvero uniche a chi decide di esplorarle. Tuttavia, è fondamentale essere pienamente consapevoli delle caratteristiche di questi luoghi e di come affrontarli adottando le giuste precauzioni; solo in questo modo potrai godere di un’esperienza di viaggio autentica e di evitare di ritrovarti in situazioni che potrebbero rovinarla. La pianificazione puntuale e l’adozione dei suggerimenti che ti abbiamo fornito in questa guida sono un ottimo punto di partenza per esplorare le bellezze di Port Moresby e portare a casa uno splendido ricordo di una terra ricca di fascino e di risvolti culturali tutti da scoprire. Segui tutti i consigli che ti abbiamo dato e preparati per affrontare un viaggio che difficilmente potrai dimenticare in una terra unica a sud-ovest del Pacifico.

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Come trovare i voli economici durante il Black Friday? La guida

Skyscanner è un valido alleato quando si tratta di selezionare la migliore offerta per un volo andata e ritorno in Italia e nel mondo. E il Black Friday è un’occasione unica per risparmiare, non solo su articoli di elettronica o di abbigliamento, ma anche sui biglietti aerei. Chi ama viaggiare, infatti, può approfittare di offerte uniche e risparmiare, visitando posti bellissimi, vicini e lontani.

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Come trovare le offerte del Black Friday

Il Black Friday può essere molto vantaggioso, ma anche ricco di insidie. Per prima cosa, se volete acquistare dei voli buoni a prezzo onesto, è consigliabile confrontare sempre i prezzi proposti da Skyscanner con quelli riportati nei singoli siti delle compagnie aeree.

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voli aerei

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I migliori biglietti aerei

Consigli utili per evitare problemi

Quando si pianifica un viaggio il budget a disposizione detta le regole. Dalla scelta del volo andata e ritorno, alla prenotazione di un albergo per il soggiorno, e altre spese previste per attività, cibo e intrattenimento, tutto deve essere calibrato per godersi il viaggio senza sensi di colpa al rientro. A prescindere dalla propria idea di vacanza è importante risparmiare laddove possibile, e durante il black friday è bene fare attenzione ad alcuni dettagli che possono causare inconvenienti, economici e non.

Costi addizionali nascosti

Se siete soliti consultare i siti delle compagnie aeree sarete abituati al fatto che alla tariffa iniziale della tratta scelta si aggiungono costi ulteriori andando avanti nella procedura di prenotazione e acquisto. Soprattutto con il Black Friday meglio fare attenzione alle spese addizionali che entrano in gioco, per un bagaglio in più, un posto vicino al finestrino o nelle file più avanti, qualche servizio come il noleggio auto all’arrivo o il check-in prioritario e i vari servizi a bordo.

Meglio sempre leggere le dichiarazioni di esclusione di responsabilità e le varie note in piccolo dove possono nascondersi informazioni scomode che poi possono ritorcersi contro in caso di bisogno. Skyscanner, inoltre, ti permette anche di avere un’idea del budget totale del viaggio che hai in mente poiché seleziona anche hotel ed eventuale noleggio auto all’occorrenza.

Cancellare o modificare un biglietto aereo

Infine può capitare che si debba modificare la data di un volo per vari motivi e non tutte le compagnie aeree danno la possibilità di farlo. Skyscanner fornisce una serie di informazioni utili qualora si verificasse qualche cambiamento dei piani e si avesse bisogno di cambiare il biglietto aereo.

Tuttavia, di solito dipende dalla compagnia selezionata sul sito per il proprio viaggio e dalla sua politica aziendale in caso di modifica data o nominativo. Alcuni lasciano la possibilità di cambiare tutto gratuitamente entro un certo periodo di tempo, altri prevedono commissioni più o meno alte per portare a termine l’operazione.

Reputazione della compagnia aerea

Per approfittare di una buona tariffa per un volo bisogna tenere in considerazione anche la reputazione di una compagnia aerea. Oggi sono tante le realtà low cost, le compagnie locali e quelle più internazionali che sono sinonimo di garanzia da tanti anni. C’è chi ha la compagnia aerea di riferimento e chi si affida ogni volta a quella che offre la tariffa e l’orario migliore, ma è importante dedicare qualche minuto a leggere le recensioni dei viaggiatori e valutare l’affidabilità del servizio e la professionalità del personale di una compagnia prima di viaggiare. Il servizio clienti ha un ruolo significativo per far sì che un volo economico sia anche di qualità, sicuro e confortevole.

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Quanti aeroporti ci sono a New York: tutti i dettagli

Basta pronunciare a voce alta ‘New York’ che il nostro immaginario viene subito stimolato da infinite scene di film e serie tv. New York è la città che tutti, prima o poi, desideriamo vedere almeno una volta nella vita: salire sulla cima dell’Empire State Building per ammirarla dall’alto, andare alla ricerca delle location che ci hanno fatto emozionare e sognare, passeggiare tra i viali di Central Park o, semplicemente, assaggiare i migliori bagels de La Grande Mela.

State già sognando a occhi aperti, vero? Prima, però, dovete organizzare il vostro viaggio tenendo a mente che New York non ha un solo aeroporto in cui atterrare e che sicuramente non vedrete l’ora di lasciare per andare alla scoperta della città. Questi sono tre: JFK, La Guardia e Newark. Ecco tutti i dettagli sugli aeroporti newyorkesi, da dove si trovano a qual è il migliore dove atterrare, fino a come raggiungere dai terminal la città.

L’aeroporto internazionale JFK

Il JFK, l’aeroporto internazionale costruito nel 1948 e chiamato in onore del presidente John F. Kennedy nel 1963 in seguito al suo assassinio, è situato a Jamaica, nel Queens, a circa 25 chilometri da New York. Rappresenta uno dei maggiori aeroporti di tutti gli Stati Uniti d’America per il suo alto traffico aereo. Al suo interno sono presenti otto terminal collegati dall’Air Train, un treno che collega la metropolitana o la stazione ferroviaria in direzione di Manhattan. La maggior parte dei voli provenienti dalle principali città italiane atterra qui ed è considerato l’aeroporto più conveniente dove arrivare grazie ai numerosi collegamenti che permettono di raggiungere facilmente la città.

Come arrivare da JFK a Manhattan

Uno dei metodi più utilizzati e convenienti per raggiungere Manhattan è la combo Air Train + metro. L’Air Train è un treno disponibile 24 ore su 24 che collega i terminal tra loro (in questo caso è gratuito) e la metro (a pagamento), in particolare le stazioni Jamaica-Sutphin Boulevard (linee E, J, Z) e Howard Beach (linea A). Dalla stazione Jamaica potete prendere la metro Manhattan E e J, perfetta se dovete scendere a Midtown Manhattan, mentre se la vostra direzione è Brooklyn e Lower Manhattan consigliamo dalla stazione Howard Beach di prendere la linea A (adatta per Brooklyn e Lower Manhattan). Il costo dell’Air Train è di 8.50 dollari (7.80 euro), ai quali dovete aggiungere il prezzo della metro, pari a 2.75 dollari (2.50 euro).

In alternativa avete a disposizione altre soluzioni, più comode se avete molti bagagli o viaggiate con bambini piccoli, ma meno economiche. Potete fare affidamento ai servizi di transfer, acquistabili comodamente online, oppure i classici taxi. Quest’ultima è sicuramente l’opzione più costosa: la tariffa fissa è di 70 dollari + 1.25 dollari di tariffa per l’ingresso all’aeroporto + mance e pedaggi vari per l’attraversamento di tunnel e ponti. Il totale di un viaggio in taxi si aggira intorno ai 100 dollari.

Aeroporto JFK
Aeroporto internazionale JFK

Aeroporto Fiorello La Guardia

Anche l’aeroporto La Guardia è situato nel Queens, chiamato così per omaggiare il primo deputato italo-americano e direttore generale dell’UNRRA. Nel 1960 era considerato l’aeroporto più grande del mondo da tutta la comunità dell’aviazione mondiale, mentre oggi rappresenta il più piccolo dei tre aeroporti che servono la città statunitense ed è utilizzato soprattutto per voli nazionali e voli diretti verso il vicino Canada.

Se state viaggiando nelle diverse città degli Stati Uniti d’America e atterrate a La Guardia, per raggiungere Manhattan non avrete a disposizione la metro, bensì i mezzi pubblici.

Come raggiungere Manhattan da La Guardia

Il mezzo a vostra disposizione è l’autobus, in particolare La Guardia Link Q70: gratuitamente vi porterà fino alla stazione della metro 74 St/Roosevelt Av, situata sempre nel Queens. Da qui potrete procedere con la metro salendo sulla linea 7 che fermerà a Grand Central Terminal e a Times Square. Se alloggiate nella zona Midtown Manhattan, dovrete scegliere la linea E. Se la vostra meta finale è Harlem, a nord di Manhattan, invece, l’autobus da prendere è il M60SBS in partenza da tutti i terminal dell’aeroporto.

Anche da La Guardia avete delle alternative, come le navette condivise o il taxi, la cui tariffa cambia in base alla zona che dovete raggiungere: si aggira intorno ai 25 dollari se andate nella zona nord di Manhattan o ai 44 dollari per l’area Lower Manhattan.

L’aeroporto di Newark

Infine, arriviamo all’ultimo dei tre aeroporti di New York: il Newark Liberty Airport, situato nell’omonima città nello stato del New Jersey, il secondo più importante dopo JFK. Dall’Italia è possibile atterrare in questo aeroporto facendo prima scalo in altre città, anche se non rappresenta la scelta più comoda e conveniente per raggiungere Manhattan perché le possibilità sono minori rispetto a quelle offerte dall’aeroporto JFK.

Come arrivare al centro di Manhattan da Newark

I mezzi pubblici saranno i vostri alleati in questo viaggio per raggiungere Manhattan, in particolare il treno. La stazione dei treni, però, non passando direttamente per l’aeroporto, dovrà essere raggiunta con il treno automatico Air Train. L’Air Train Newark vi porterà dai terminal dell’aeroporto alla stazione NJ Transit: da qui è possibile prendere il treno per la Penn Station di Manhattan al costo di 16 dollari per gli adulti e 12 dollari per i bambini dai 5 agli 11 anni. In 30 minuti arriverete a destinazione.

Se il vostro hotel non si trova in questa zona, dalla Penn Station potete proseguire con la metro rossa, la quale copre le linee 1, 2 3. In alternativa, per raggiungere Manhattan potete salire anche sul Newark Airport Express Bus che, in partenza da tutti i terminal, vi porterà in centro in 50 minuti (in base al traffico). Il biglietto costa 18 dollari per gli adulti (solo andata) e 5.50 dollari per i bambini.

Cercate il massimo della comodità e non badate troppo alle spese? Anche da Newark partono diversi taxi, la cui tariffa varia in base alla vostra destinazione: si aggira tra i 60 dollari e gli 80 dollari.

Aeroporto Newark

Fonte: iStock

Taxi all’aeroporto di Newark