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Direzione Parigi: cosa mettere in valigia

La valigia per un viaggio direzione Parigi, bellissima capitale francese, è un elemento essenziale per vivere nel migliore dei modi la visita di questa affascinante metropoli.

Organizzare al meglio la valigia per la visita della città delle luci è molto importante in quanto si tratta di una città dal clima estremamente variabile, in quanto colpita dalle correnti provenienti dall’Atlantico e dal Mar Mediterraneo, che potrebbero far variare velocemente le condizioni meteorologiche, con frequenti piogge. Proprio per questo, è bene non farsi cogliere di sorpresa!

Cosa mettere in valigia, quindi, per un viaggio a Parigi?

Un aspetto fondamentale per chi vuole scoprire la città passeggiando, fra le sue affascinanti vie e scoprire angoli nascosti, è sicuramente quello di munirsi di scarpe comode. Si possono utilizzare semplici sneakers, magari con una suola alta e più ammortizzata, oppure ci si può affidare a scarpe dedicate alla camminata, acquistabili in diversi negozi sportivi.

La città è un vero paradiso per gli amanti dell’arte e dei monumenti, con centinaia di attrazioni storiche e artistiche imperdibili. In Scarpe con i tacchi o, ad esempio, i mocassini possono essere entrare in valigia ed essere utilizzati per eventuali occasioni più formali, come le serate galanti. Parigi ha veramente tanto da offrire ai suoi visitatori e sarebbe un peccato non approfittarne.

Una volta messe in valigia queste scarpe, è il turno degli indumenti. La posizione geografica di Parigi e le correnti che la colpiscono, la rendono una città piuttosto fresca, quindi è bene non arrivare troppo scoperti. Può capitare, infatti, che da un clima fresco si passi ad una calura improvvisa nel giro di poche ore. Per evitare spiacevoli sorprese, è bene avere in valigia un abbigliamento vario.

Le t-shirt e le magliette vanno benissimo, ma allo stesso tempo è consigliabile avere con sé anche delle felpe, dei maglioni, a seconda anche della stagione in cui si decide di visitare la città, o dei gilet. Questi capi vanno bene soprattutto per la sera, quando per le vie della città si respira un’aria decisamente più fresca. Quindi, vestirsi a cipolla è la soluzione ideale per scoprire Parigi e le sue imperdibili attrazioni.

Per non rimanere sorpresi da eventuali piogge, si consiglia anche di mettere in valigia un piccolo ombrello da borsa e/o una giacca impermeabile, che occupa poco posto e può essere portata sempre con sé anche durante le camminate giornaliere.

Valigia aperta con indumenti e lista delle cosa da inserire al suo interno

Fonte: iStock

Cosa mettere in valigia per un viaggio a Parigi?

Ma non è tutto. Per completare la valigia direzione Parigi, bisogna pensare ad alcuni accessori fondamentali, che non bisogna dare per scontato e che in viaggio potrebbero aiutare moltissimo. Ecco una breve lista di accessori che potrebbe essere d’aiuto:

  • Accessori personali: si tratta, ad esempio, di quegli accessori da toeletta, che in un viaggio non dovrebbero mancare mai. Sono, ad esempio, prodotti personali come lo spazzolino, eventuali prodotti per l’igiene personale e la cura della pelle, come, ad esempio, creme solari per proteggersi dal sole durante le camminate in città, oppure determinati trucchi di base. Da non dimenticare a casa un buon cappello, per proteggersi dal sole o dal freddo, e gli occhiali da sole;
  • Accessori high-tech: gli irrinunciabili, soprattutto per un viaggio a Parigi, durante il quale si scatteranno centinaia di fotografie dei tesori artistici e storici cittadini. Quindi, assolutamente da non dimenticare cavi per la ricarica dello smartphone, della macchina fotografica e/o del computer. Essenziale durante la giornata anche una power bank, quindi una batteria portatile da utilizzare in caso di telefono scarico. Inoltre, in una valigia preparata ad hoc per un tour di Parigi, non possono mancare gli adattatori per le prese francesi per l’elettricità. Come in Germania, infatti, e in diversi altri paesi europei, anche in Francia si utilizzano prese di tipo C.

Inoltre, per portare con sé tutti questi accessori, oltre che una borraccia termica, per tenere al caldo o al freddo acqua e bevande (a seconda della stagione), non bisogna dimenticarsi di mettere in valigia un piccolo zaino, che occupi poco spazio e che si possa indossare durante la visita di Parigi senza particolari problemi.

Con questa lista, ogni visitatore sarà pronto per godersi al massimo una breve vacanza alla scoperta di Parigi, senza farsi cogliere impreparato da eventuali cambiamenti climatici o dalle situazioni che si possono incontrare durante la visita.

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Come arrivare all’aeroporto di Nizza

L’aeroporto di Nizza è il più importante di tutta la Francia meridionale e anche uno dei più trafficati del paese transalpino: serve tutta la Costa Azzurra (insieme all’aeroporto di Marsiglia), importante regione turistica francese grazie a località come Cannes o Saint Tropez, ed è uno snodo centrale per la circolazione di persone e merci tra Italia e Francia.

Si tratta, infatti, del secondo aeroporto della nazione per numero di passeggeri all’anno, a 7 chilometri a ovest della città, e occorre circa mezz’ora per andare in centro. Le opzioni sono varie, adatte a tutte le preferenze e le esigenze. Potrete noleggiare un’auto (o spostarvi con la vostra), oppure prendere un taxi, un tram, un autobus, o prenotare un transfer privato.

Vediamo ogni possibilità nel dettaglio.

Come arrivare all’aeroporo di Nizza in auto o taxi

In virtù della sua importanza lo scalo nizzardo è raggiungibile in diverse modalità, tanto su strada quanto su rotaia. Chi arriva in automobile deve seguire l’autostrada A8, che collega Nizza con il confine italiano passando da Cannes, Nimes e Monaco. È possibile seguire anche la N99 oppure la D6098 per Cannes o Antibes, o la D6202 verso nord, in direzione Grenoble e Digne.

Per arrivare all’aeroporto di Nizza altre due valide opzioni su gomma sono rappresentate dai servizi offerti con i taxi e con le vetture a noleggio. Lo scalo nizzardo presenta due terminal, T1 e T2, al di fuori dei quali i viaggiatori possono trovare numerosi conducenti a bordo dei taxi, pronti a condurli verso la città o in direzione delle altre località marittime che costituiscono la Costa Azzurra. Un’alternativa è il noleggio di un’auto con conducente, servizio garantito tanto da compagnie francesi quanto dalle grandi aziende internazionali.

I taxi impiegano all’incirca una ventina di minuti per arrivare nel centro storico.

Come raggiungere l’aeroporto di Nizza con i mezzi pubblici

Per chi si sposta con i mezzi pubblici, la prima opzione è servirsi del tram. Nizza, infatti, dispone di tre linee tram: la linea tram n°2 Porto Lympia (inaugurata nel 2018) serve l’aeroporto con una frequenza di 8 minuti, dalle 5:00 a mezzanotte nei feriali, il sabato dalle 7:00 alle 20.00 e la domenica dalle 8.00 alle 21.
Con partenza dall’aeroporto, la prima fermata è il Terminal 1 mentre la seconda è il Terminal 2, e poi prosegue per il centro cittadino (la migliore fermata per il centro di Nizza è la stazione Jean Médecin, invece per la Vecchia Nizza conviene scendere a Place Garibaldi) per arrivare al porto alla stazione Port Lympia.
Chi dovesse fare tappa allo Stadio Allianz Riviera o al quartiere Saint-Isidore può prendere il tram 3 che, ogni 15 minuti, collega l’aeroporto (Terminal 1 e Terminal 2) con queste zone.

Un’altra alternativa per giungere allo scalo nizzardo è data dalle corse degli autobus: per raggiungere il centro è disponibile l’autobus Promenade des Arts n°12 che effettua fermate alla Promenade des Anglais, Place Masséna e nel centro storico. Transita dalla strada principale dinanzi al Terminal 1 (fermata Aéroport/Promenade) ogni quarto d’ora/venti minuti e impiega circa mezz’ora fino a Nice-Promenade des Arts seguendo un bel percorso panoramico lungomare.

Fin qui si è parlato di trasporto su gomma, ma l’aeroporto di Nizza può anche essere raggiunto su rotaia. Lo scalo nizzardo è infatti facilmente raggiungibile con la linea ferroviaria grazie alla stazione SNCF di S. Agostino, posta a un chilometro dal Terminal 1 (dove si può arrivare a piedi o con il tram 2 scendendo alla fermata Grand Arenas). La stazione Nice St-Augustin è collegata con i treni regionali TER con Grasse, Antibes, Monaco, Cannes, Mentone e numerose altre città.

Per tutte le altre linee occorre invece scendere alla stazione di Nice-Ville, la più grande e importante della Provenza. Qui partono la linea 1 del tram oppure le linee di autobus Ligne d’Azur.

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Viaggio in Madagascar, le procedure per il visto

Stai pensando ad un viaggio in Madagascar? La meravigliosa isola dell’Oceano Indiano, al largo della costa sudorientale dell’Africa, è famosa per la sua incredbile ricchezza di biodiversità, i paesaggi mozzafiato, le spiagge incantate. Si tratta di una destinazione particolarmente apprezzata da chi ama immergersi nella natura più incontaminata e vivere una vera avventura.

Oganizzare un viaggio in Madagascar: come ottenere il visto

Per entrare in Madagascar, oltre ad un passaporto con validità residua di almeno 6 mesi al momento dell’arrivo nel Paese e una pagina libera per il timbro, è necessario il visto d’ingresso rilasciato per fini turistici. Lo si può richiedere on line attraverso il sito ufficiale ed è valido per un soggiorno inferiore ai 60 giorni, oppure lo potrai ottenere direttamente all’arrivo all’aeroporto internazionale della capitale Antananarivo, facendo richiesta alla polizia di frontiera o presso gli sportelli eVisa.

Fai attenzione, il sistema eVisa è valido solamente per il visto a fini turistici. Se dunque il motivo del tuo viaggio è di natura differente, dovrai recarti, prima del viaggio, al consolato del Madagascar in Italia, a Roma o a Milano, per inoltrare la tua richiesta. Per richiedere il visto online è necessario usare unicamente il sito ufficiale e i prezzi del visto eseguito online sono gli stessi che pagherai all’arrivo sull’isola.

Come richiedere il visto d’ingresso prima di partire

Segui questi passaggi per richiedere il visto d’ingresso in Madagascar attraverso la procedura on line, che potrai effettuare dai 6 mesi prima del tuo arrivo e comunque, non oltre i 7 giorni prima del viaggio. Crea un account sul sito e inserisci i tuoi dati personali, inserendo nome e cognome, indirizzo email personale e password. Procedi quindi con l’autenticazione con il tuo account; vedrai visualizzata una nuova finestra “Crea una nuova applicazione”: clicca su “domanda online” e compilo il modulo di richiesta. A questo punto, dovrai inserire le date di arrivo e ripartenza dal Madagascar e scaricare l’autorizzazione allo sbarco, che dovrai presentare agli sportelli eVisa una volta in aeroporto. Normalmente, l’autorizzazione viene rilasciata entro 72 ore dalla convalida della richiesta sul sito. Scaricala sul telefono per averla sempre a disposizione e poterla mostrare al tuo arrivo in Madagascar. I costi da sostenere per ottenere il visto di ingresso sono diversi e dipendono dalla durata del soggiorno: 10 euro per il disbrigo delle pratiche per una permanenza da 1 a 15 giorni; 35 euro per una permanenza da 16 a 30 giorni, 40 euro se il tuo soggiorno durerà dai 31 ai 60 giorni. Non è possibile pagare on line ma dovrai farlo direttamente in aeroporto, agli sportelli eVisa. Potrai pagare in euro, dollari o ariary, la moneta locale. Fai attenzione: prima di partire, controlla che il tuo passaporto abbia almeno una pagina completamente vuota nella sezione riservata ai visti d’ingresso, affinchè possa essere applicato quello del Madagascar, e non dimenticare che devi avere con te il biglietto aereo di ritorno.

Lemuri

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Simpatici Lemuri del Madagascar

Se i simpatici lemuri del Madagascar conquisteranno le tue simpatie e vorrai prolungare il tuo soggiorno oltre i 2 mesi per osservarli meglio nel loro habitat naturale e vivere altre incredibili esperienze, potrai richiedere l’estensione del visto turistico, per un massimo di 90 giorni, recandoti presso il Dipartimento di Polizia dell’Immigrazione. Non c’è solo la procedura on line per ottenere il permesso all’ingresso nel Paese. Potrai infatti richiedere il visto direttamente al tuo arrivo in aeroporto, sempre presso gli sportelli eVisa. Dovrai presentare il modulo compilato in ogni sua parte e firmato, fornire il tuo indirizzo durante il soggiorno, la tipologia di viaggio, l’elenco dei Paesi visitati in precedenza e avere con te due foto recenti in formato passaporto, naturalmente il documento con validità oltre i 6 mesi dal tuo ingresso e la prenotazione dei voli di andata e ritorno. Anche in questo caso, il visto va pagato al momento e potrai farlo in euro, dollari o in ariary.

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Le ricette tipiche di Montreal, scopri cosa mangiare

Quando le persone di tutto il mondo pensano al Canada, spesso immaginano la neve e le montagne, alci e foglie d’acero, mentre sottovalutano il ricco patrimonio gastronomico del Paese nordamericano. Esiste invece una grande quantità di piatti canadesi che saprà stimolare il tuo appetito. Con le loro origini profondamente radicate nella storia multiculturale del Canada, piatti della tradizione sono ciò che rende il Paese un punto di riferimento culinario molto apprezzato.

Poutine

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La famosa Poutine canadese, il piatto tipico per eccellenza

La tradizione gastronomica canadese

Se c’è un cibo nazionale del Canada, è la poutine. Originaria del Quebec, eleva l’umile patatina fritta a piatto leggendario con un condimento salato di cagliata di formaggio e salsa. Non ci è voluto molto perché l’intero Paese la abbracciasse, rendendola un cibo canadese iconico. Un altro esempio di ricetta tipica della cucina canadese è il peameal bacon. Si tratta di un alimento nato in Canada dopo che i viaggiatori avevano avvolto il bacon nella farina di piselli per conservarlo. Oggi questa ripieno si trova nei panini di tutto l’Ontario.

Già che parliamo di carne, dedichiamo un minuto alla bistecca. Se non fosse per la carne di manzo dell’Alberta, non inseriremmo nel menu un alimento così generico. Prova la ricetta della bistecca scottata in padella e capirai perché i canadesi hanno soprannominato Calgary “Cowtown”.

La prateria non ha il monopolio della carne iconica, sia chiaro. Le steakhouse di Montreal sono famose in tutto il mondo, anche grazie a ciò che mettono sulla carne. Il condimento per bistecche tipico della città francofona è diventato uno dei componenti preferiti della cucina canadese e arricchisce i barbecue di tutto il Paese. Si utilizza a secco, oppure combinato con la salsa di soia e l’olio per ottenere una salsa con cui marinare le costate con patate schiacciate. Il famoso condimento di Montreal è anche un ingrediente chiave di diversi piatti a base di carne affumicata, come il Montreal Smoked Meat Sandwich. In Canada potrebbe essere considerato un crimine usare le parole “Quebec” e “carne” senza menzionare la Tourtiere. Questo piatto radizionale canadese è uno dei preferiti a Natale e mescola carne macinata di maiale, manzo o vitello con patate e spezie. Non vedrete mai più il pasticcio di carne e patate nello stesso modo.

Tourtiere

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Piattro tradizionale del Quebec, la Tourtiere

Il Canada si trova tra due oceani ed è anche pieno di laghi, quindi non possiamo parlare di cibo canadese senza guardare cosa nuota sotto le onde. Il salmone è un alimento iconico del Paese: si mangia al forno, alla brace e persino candito. C’è un ingrediente locale poi che si sposa particolarmente bene con il salmone: l’acero. Dato che la foglia d’acero è il simbolo nazionale del Canada, non c’è da stupirsi che la sua linfa si abbini bene a tutto, dai pancake, al bacon, al salmone a tanto altro. Prova un panino al formaggio grigliato con mele all’acero per un pranzo da leccarsi i baffi.

Ci sono altri piatti che possono sembrare globali, ma sono invece originari del Canada. La zuppa di piselli spezzati, ad esempio, è uno di questi. Viene consumata in tutto il mondo, ma è parte della storia canadese. Gli esploratori la preparavano con carni stagionate e piselli secchi durante le lunghe spedizioni nell’interno del Paese.

Durante i loro viaggi avventurosi, potrebbero anche aver incontrato un cibo canadese popolare tra gli indigeni dell’epoca: il Bannock. Questo pane simile alla focaccia ha un nome scozzese, ma è comune tra gli Inuit e altre comunità delle Prime Nazioni. I canadesi hanno adattato l’impasto di base, appiattendolo e friggendolo per creare le code di castoro (Beaver Tails) o la sua variante della Nuova Scozia, il Touton.

Il Canada è decisamente goloso di dolci. Nanaimo, nell’isola di Vancouver, ha inventato le Nanaimo Bars, che dagli anni Cinquanta sono diventate un’icona della cucina canadese con il loro irresistibile mix di cocco, briciole di graham cracker e cacao. Un altro cibo preferito in Canada è la crostata al burro, che risale al 1900 circa e che mescola burro, zucchero e uova in una crosta di pasta friabile. I prodotti da forno sono un alimento popolare, forse anche grazie all’enorme produzione di cereali. La prateria canadese è il granaio del mondo e i canadesi francesi usano il suo malto per fare il tipico bagel di Montreal, arrotolato a mano e scottato in acqua e miele.

Se vuoi della marmellata su quel bagel, non cercare altro che la bacca di Saskatoon, originaria della zona ma amata da tutto il Canada. Oltre alla marmellata, è presente anche nella torta di bacche di Saskatoon.

Vuoi bere qualcosa per aiutarti a mandar giù tutto questo? Ci sono alcune bevande nate proprio in Canada, come il London Fog, una miscela di tè Earl Gray, latte schiumato e sciroppo di vaniglia. Oppure, per qualcosa di più forte, prova il Caesar. Invenzione di Calgary, questo intruglio di succo di clamato e vodka ha un pizzico di salsa Worcestershire e un bordo salato. Di solito, lo si abbina alla bistecca di Cowtown.

Canada

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Suggestivi colori dell’autunno canadese

Le ricette tradizionali di Montreal e del Quebec

Come avrai capito, la cucina tradizionale del Canada è accogliente e confortante, particolarmente ricca (anche se non necessariamente sana), nata per sostenere i primi coloni durante l’inverno. Ecco alcune delle altre ricette tipiche che potrai provare durante un viaggio in Canada.

  • Zuppa di piselli spaccati

La zuppa di piselli spaccati in stile quebecchese è davvero molto diversa dalle varietà che si conoscono in altre zone. Per prima cosa, utilizza piselli gialli. Inoltre, è molto più sostanziosa di una tipica zuppa di piselli, poiché è preparata con lardo e pezzi di pancetta di maiale.

  • Fagioli al forno

I fagioli al forno sono popolari in tutto il mondo, ma qui in Quebec li mangiano a tutte le ore del giorno. Come spuntino, come pasto, come modo per liberarsi dalla noia… I migliori fagioli al forno qui sono aromatizzati con sciroppo d’acero, pomodoro e, di nuovo, lardo.

  • Prosciutto a cottura lenta con birra e sciroppo d’acero

Il prosciutto è un alimento universale in tutto il Canada, anche se è particolarmente presente nei pasti festivi. Generalmente glassato con qualcosa di dolce, per una versione super canadese provalo con sciroppo d’acero e birra. A questo piatto manca solo una partita di hockey da vedere in TV.

  • Torta Salata al Pollo

Le torte di pollo sono piuttosto popolari in Quebec: le puoi trovare in quasi tutti i supermercati. Sono veloci, facili e deliziose

  • Budino di tapioca

La tapioca è una sostanza amidacea estratta dalla radice della pianta della manioca, che cresce nei paesi tropicali. L’amido viene trasformato in piccoli granuli o perle di varie dimensioni, colori e lucentezza. Caduta per un po’ di moda, la tapioca rinasce oggi come “bubble tea”, una bevanda rinfrescante, colorata e trendy, originaria di Taiwan, che ha recentemente invaso le principali città del Nord America. In molte famiglie del Quebec viene consumata in forma di budino.

  • Pudding Chomeur

I quebecchesi sono certamente molto golosi. Il Pouding Chomeur significa letteralmente dessert del disoccupato ed è essenzialmente una torta d’acero rovesciata, assolutamente da provare. Anche la torta di zucchero, le crostate al burro e le torte Vachon sono dolci popolari del Quebec, conosciuti in tutto il Canada.

  • Beaver Tails

Si tratta di frittelle a forma di coda di castoro, uno degli animali simbolo del Paese, ricoperte di zucchero e cannella e spennellate con nutella o sciroppo. Beaver Tails è un marchio registrato dal locale che ha inventato il dolce nel 1978 e troverai diversi locali in franchising in tutte le città del Quebec.

Dove mangiare a Montreal, i locali migliori per provare la cucina tradizionale

A Montreal ogni boccone è un racconto, ogni piatto un passaporto per un tuffo nel passato. Soprattutto se si tratta di piatti tipici del Quebec. Ecco i “fab four” della scena gastronomica di Montreal, i punti di riferimento culinari della città da provare durante la tua visita in città. Scolpiti da secoli di immigrazione e modellati dalle mani del tempo e della tradizione, questi ristoranti sono una vibrante testimonianza del crogiolo di influenze di Montreal. Qui la cucina propone piatti genuini, sostanziosi, che scaldano l’anima e che sono l’antidoto perfetto per gli inverni gelidi della città.

La Binerie: per un assaggio del tradizionale brunch del Quebec

4167 Saint Denis Street / Plateau Mont-Royal
Situato nell’animato Plateau, La Binerie è un faro del comfort food quebecchese dal 1938, il che lo rende più di una semplice gastronomia: è un pezzo dell’anima di Montréal. Sotto l’occhio vigile di Philippe Brunet e di Jocelyne, la moglie maga della cucina (tranne quando si tratta dei suoi leggendari fagioli al forno), questo accogliente locale sembra più una riunione di famiglia che un ristorante. Qui, piatti tradizionali  cantano le storie del patrimonio del Quebec, tutte preparate da zero con amore e una spruzzata di umorismo, dichiarando di essere “senza calorie”. È un luogo in cui si condividono racconti davanti a pasti sostanziosi e si viene trattati non solo come clienti, ma come parte della famiglia La Binerie.

Schwartz’s: per la carne affumicata di Montreal

3895 Saint-Laurent Blvd / Plateau Mont-Royal
Luogo di pellegrinaggio per gli appassionati di carne affumicata, Schwartz’s deli è il luogo in cui la magia della carne incontra la maestria della marinatura. Dal 1928, questo punto di riferimento produce la carne affumicata più succulenta che fa fare la fila anche alle celebrità per assaggiarla (Céline Dion è addirittura comproprietaria del ristorante). Il segreto non sta solo nella miscela di spezie, ma anche nel rituale: la carne viene marinata in barili, affumicata per otto ore e cotta al vapore per altre tre. Tra magra, media, mediamente grassa o grassa, la maggior parte dei clienti opta per la media e lascia che i sapori semplici ma sublimi del piatto simbolo di Montreal si dispieghino a ogni morso. Da sola o in un panino, la carne affumicata viene servita con sottaceti e condimenti di base, in modo da poterne apprezzare appieno il sapore e la miscela segreta di spezie. Schwartz’s non è solo un pasto, ma un rito di passaggio per chiunque visiti Montreal.

Wilensky’s Light Lunch: per un salto indietro nel tempo

34 Fairmount Avenue / Mile-End
Entra da Wilensky e fai un salto indietro nel tempo. Questa rosticceria è una fetta di storia di Montréal, che serve nostalgia a ogni morso del suo famoso Wilensky Special. Con una regola ferrea: “tutti i nostri panini sono serviti con la senape e non sono mai tagliati a metà” ricorda Sharon, figlia della proprietaria Ruth, che, all’età di 92 anni, saluta ancora i clienti ogni giorno da dietro il bancone. Il pasto principale consiste in un panino al salame e alla mortadella con senape. Il fascino di Wilensky è nella sua semplicità e nella sua storia. Dal suo passato eclettico di barbiere e negozio generale al suo attuale status di istituzione culinaria, Wilensky’s è stato più di una semplice rosticceria dal 1932: è una pietra miliare della comunità dove tutti sono una famiglia. E per ogni panino venduto, un pezzo di cuore va alla Heart & Stroke Foundation of Quebec, unendo così cibo delizioso e buona volontà.

Paul Patates: per la poutine a Montreal

760 Charlevoix Street / Verdun
Paul Patates è una testimonianza della semplice gioia di mangiare in famiglia, un faro di conforto a Verdun dal 1958. Questa tavola calda, con le sue patate pelate a mano e la tradizione della birra di abete rosso, è un viaggio nel cuore dello spirito culinario di Montreal. Le patate vengono pelate a mano per ottenere una poutine senza eguali e le polpette di hamburger sono preparate con carne di Angus Prime. I pasti sono accompagnati dalla birra di abete rosso, una bevanda analcolica preparata con il lievito che è stata prodotta dai nativi americani per secoli. Paul Patates porta avanti la tradizione, producendo la bevanda e imbottigliandola in loco. E pensare che una volta veniva fermentata sul tetto del ristorante, in una vasca da bagno d’epoca! Provala come bevanda o come dessert, aggiungendo una pallina di gelato alla vaniglia. Con il suo jukebox d’epoca a fare da colonna sonora, Paul Patates offre più di un semplice pasto: un’esperienza, un’occasione per creare ricordi duraturi sull’amore condiviso per il cibo.

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Cosa conviene comprare a Tokyo

Il Giappone è una delle mete più gettonate dai turisti occidentali quando si tratta di Asia: d’altronde, questo affascinante Paese asiatico ha tantissimo da offrire ai suoi visitatori. Una storia millenaria sorprendente, paesaggi incantevoli (vogliamo parlare della fioritura dei ciliegi in primavera, l’hanami?), nonché una cultura autentica e tradizionale ma che sa coesistere in un blend cosmopolita e moderno.

Shibuya, Tokyo, stazione

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Il quartiere di Shibuya

Gli appassionati di manga e anime troveranno sicuramente pane per i loro denti, ma cosa conviene comprare e portare con sé dopo un viaggio in Giappone, soprattutto nella capitale? Scopriamolo insieme.

Cosa comprare a Tokyo

I souvenir tradizionali

Cosa conviene comprare a Tokyo? La risposta a questa domanda può essere facile e difficile allo stesso tempo, perché le cose da acquistare sono così tante, che scegliere diventa molto complicato. Per andare sul sicuro, si può iniziare dai souvenir. Quando si visita la capitale del Giappone, tra i propri acquisti non possono mancare le statuette del gatto Maneki Neko, oltre a piccole riproduzioni in ceramica di geishe e samurai. Tra i souvenir più gettonati, poi, ci sono le bambole giapponesi tradizionali (Kokeshi) e le bacchette dipinte a mano.

Gatto, Tokyo

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I souvenir in ceramica del gatto a Tokyo

Abbigliamento e accessori

Tra le cose che conviene comprare a Tokyo, ci sono indubbiamente i vestiti. Gli amanti della cultura giapponese possono acquistare un bel kimono da abbinare ad un paio di Geta, i tipici zoccoli di legno. Tra i mercati, i centri commerciali e le boutique ci sono ovviamente anche abiti di tutti i giorni: i più amati sono indubbiamente quelli con motivi floreali e ricami particolari. Se nelle boutique i prezzi sono alti, nel Mercato Centrale di Shibuya si possono fare fantastici affari. I prezzi sono molto convenienti e la scelta di scarpe, borse e vestiti è molto ampia. In realtà, poiché il Giappone è anche patria di mode stravaganti ed eccentriche, chi ha un look un po’ fuori dall’ordinario troverà qui sicuramente ciò che sta cercando.

Strumenti e dispositivi hi-tech

Nella capitale del Paese del Sol Levante, ci si può buttare anche sulla tecnologia. Non solo le migliori marche come Apple e Samsung presentano prezzi molto convenienti ma anche i marchi giapponesi godono di ottima qualità. Nel quartiere di Akihabara, inoltre, c’è un mercatino dell’usato con prodotti tecnologici perfettamente funzionanti. È il luogo migliore dove acquistare macchine fotografiche e console per risparmiare sui prezzi di dogana, in quanto può capitare che vengano effettuati controlli e sia richiesto di pagare il 20% di Iva su ogni prodotto.

Skincare e cosmetica

Tokyo è una destinazione popolare per gli amanti della cosmesi e per chi si diletta nella skincare asiatica. Nella capitale potete trovare una grande varietà di prodotti per la cura della pelle, trucco e cosmetici giapponesi di alta qualità. Date un’occhiata ai grandi magazzini come Matsumoto Kiyoshi o Don Quijote per una vasta selezione.

Manga e anime

Se siete appassionati di manga e anime, Tokyo è il posto ideale per trovare una vasta selezione di fumetti, Blue-Ray, action figures, merchandise e altri articoli correlati. Vi consigliamo di fare sosta nei negozi specializzati di Akihabara o Nakano Broadway per una vera immersione nella cultura pop giapponese.

I sapori del Giappone

Un’altra cosa che conviene comprare a Tokyo è il cibo e il . Quest’ultima è la bevanda più popolare del Giappone, tanto che ancora oggi si tiene la famosa Cerimonia del Tè. Lo si può acquistare ovunque, ma i migliori negozi specializzati di Tokyo sono nelle sale da tè di Suijo Chaya e Nakajima no Ochaya. Ovviamente, non si può non portare a casa qualche specialità della cucina giapponese come sushi, takoyaki, ramen e onigiri. Questi e altri piatti si possono trovare confezionati nei supermercati e nei negozi dei grandi centri commerciali, tra cui il Shibuya109 e il DiverCity Tokyo Plaza. Un’altra moda dell’ultimo minuto? Il melon-pan, un dolce tipico giapponese di tendenza anche in Italia oggigiorno.

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Dimensioni e peso del bagaglio a mano e da stiva per Vueling

Quando è l’ora di fare i bagagli per la partenza è sempre una grande emozione, ma non solo: un viaggio va organizzato in ogni minimo dettaglio e uno degli step da fare durante la fase di prenotazione del volo è quello di scegliere che tipologia di bagaglio portare con sé.

Infatti, ogni compagnia aerea ha delle regole a sé stanti: in genere tutte offrono il bagaglio a mano e quello in stiva, ma a prezzi e condizioni diverse.

Vueling è una compagnia aerea spagnola low cost che ha debuttato nel 2004 e che ormai in Italia opera con diversi voli verso le principali città europee, incluse ovviamente le più importanti città della Spagna.

Vueling per il bagaglio impone alcune importanti regole da rispettare: alcune relative alle misure, altre al peso delle valigie e agli oggetti che si possono imbarcare. È possibile portare con sé in cabina due bagagli a mano, di dimensioni e pesi differenti. Per quanto riguarda i bagagli in stiva, la compagnia aerea spagnola permette di imbarcarne uno a un costo che può variare: ecco tutti i dettagli.

Bagaglio da stiva

Fonte: iStock

Bagaglio a bordo dell’aereo

Bagaglio da stiva con Vueling

La compagnia aerea spagnola dà la possibilità ai propri clienti di scegliere fra diverse tipologie di bagaglio da stiva, il cui costo può variare a seconda della destinazione e del periodo in cui si vola. Se si eccede il limite di peso, la compagnia farà pagare un costo di 12 euro a ogni kg in più.

Il bagaglio base ha come peso massimo 15 kg e il costo minimo è di 10 euro. Il peso successivo è di 20 kg, a partire da 14 euro. Il bagaglio da 25 kg costa circa 18 euro, ma è incluso per coloro che scelgono le tariffe Fly o Fly Grande. Il bagaglio con il peso maggiore è quello da 30 kg e costa circa 25 euro. I prezzi minimi di questi bagagli da stiva sono da considerarsi effettuati sul web o tramite app. I prezzi variano in base alla destinazione del volo e online possono risultare ridotti fino al 50% rispetto a quelli che si andrebbero a pagare direttamente in aeroporto.

È buona norma aggiungere il bagaglio da stiva in fase di prenotazione e comunque prima di arrivare in aeroporto, per non incorrere in sovrapprezzi. Se si vuole aggiungere un bagaglio in stiva all’aeroporto, infatti, il costo minimo è di 50 euro.

Bagaglio a mano: le regole di Vueling

Chi viaggia con Vueling può portare con sé un bagaglio a mano del peso massimo di 10 kg che non deve eccedere le misure di 55x40x20. Le dimensioni del bagaglio a mano devono includere anche lo spazio occupato da maniglie, rotelle ed eventuali tasche esterne.

Oltre al classico bagaglio a mano i clienti Vueling possono portare in cabina un altro bagaglio, per esempio una piccola borsa o una valigetta: le dimensioni massime in questo caso sono 40x30x20 e non è specificato un limite di peso. Come per tutte le altre compagnie aeree, è permesso anche un sacchetto con gli acquisti fatti al duty free dell’aeroporto. Il bagaglio a mano extra e il sacchetto del duty free devono essere riposti sotto al sedile di fronte.

Questo bagaglio a mano è incluso per coloro che viaggiano con bambini di età inferiore ai 2 anni e per chi vola con tariffa Fly o Fly Grande. Inoltre, il bagaglio da 10 kg ha un costo che va dalle 10 alle 59 euro se acquistato online, mentre in aeroporto il suo prezzo va dalle 45 alle 70 euro.

Vueling: bagagli speciali

Ci sono ulteriori regole per il bagaglio con Vueling, che riguardano il trasporto di oggetti particolari. Esistono infatti anche i bagagli speciali, che possono essere strumenti musicali o attrezzature sportive ingombranti. Il costo del loro imbarco è di 45 euro a tratta, sia se la prenotazione è effettuata online, sia che vi troviate ad imbarcare questi oggetti particolari in aeroporto. Ogni bagaglio speciale deve pesare al massimo 32 kg e non superare l’altezza di 2.70 metri.

In caso si viaggi con bambini fino ai due anni, è possibile aggiungere gratuitamente una cesta, una culla o un passeggino. Inoltre, la compagnia aerea consente anche di trasportare animali in cabina (solo cani, gatti, uccelli – non rapaci – e tartarughe). Per le destinazioni nazionali sono 50 euro a tratta, per quelle internazionali e le Canarie, 60 euro.

Per il trasporto di cani e gatti sono richiesti il certificato di vaccinazione (inclusa la antirabbica) nonché il passaporto dell’animale e il microchip. Le misure del trasportino per l’animale sono di 45x39x21 cm e 8 kg di peso, incluso l’animale: cani e gatti, inoltre, possono viaggiare all’interno del medesimo trasportino purché non siano più di due e siano della stessa specie.

Vueling: cosa non si può imbarcare

Sono molto importanti anche le regole riguardanti ciò che può essere inserito nel bagaglio con Vueling. Innanzitutto, è vietato il trasporto di merci pericolose di qualsiasi genere, come bombole di gas, materiale infiammabile, radioattivo o corrosivo e armi da fuoco. Se si hanno oggetti taglienti con lame superiori a 6 cm, questi vanno necessariamente inseriti nel bagaglio in stiva.

Per quanto riguarda i liquidi nei bagagli a mano, ogni passeggero ha il diritto di portare con sé fino a 10 contenitori da 100 ml, per un totale di un litro. I contenitori devono essere trasparenti e vanno inseriti in un sacchetto di plastica richiudibile, anch’esso trasparente.

Nel bagaglio a mano di chi viaggia con un neonato è possibile portare gli alimenti e il necessario per il bimbo: il bagaglio deve avere misure e peso pari a 55x40x20 cm e 10 kg, compresi gli omogeneizzati e i purea. Possono essere portati in contenitori non necessariamente sigillati e con un volume anche maggiore di 100 ml.

I farmaci (liquidi o semisolidi) la cui assunzione è necessaria durante il viaggio sono consentiti, purché (insieme a strumenti come siringhe) siano accompagnati da una prova di autenticità.

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Come arrivare all’isola di Vis in Croazia

Per chi è alla ricerca di una destinazione incontaminata, ricca di storia e paesaggi mozzafiato, l’isola di Vis è la scelta perfetta per le prossime vacanze. Questa isola si trova nel Mar Adriatico centrale, ed è una vera e propria perla nascosta della Croazia, che offre spiagge cristalline, grotte naturali affascinanti ed un’atmosfera autentica, che pochi altri luoghi possono vantare. Ma come raggiungere questa meravigliosa isola? Ecco come arrivare all’isola di Vis, partendo dalle principali città italiane e attraversando i punti chiave del viaggio.

Partenza dall’Italia: scelta del mezzo di trasporto

Per gli amanti dei viaggi on the road, raggiungere la Croazia e l’isola di Vis in auto può essere una delle opzioni più comode. Partendo dal nord Italia, ad esempio da Milano o da Venezia, si dovrà attraversare la Slovenia e si potrà raggiungere la costa croata in poche ore.

Grazie alla rete autostradale italiana, ma anche slovena e croata, sarà molto semplice raggiungere la più conosciuta città Spalato, dalla quale poi si potrà raggiungere la vicina isola di Vis in traghetto.

Un’altra opzione, probabilmente la più veloce per raggiungere Spalato, è quella di viaggiare in aereo ed è la soluzione ideale per chi preferisce un viaggio più rapido. Diversi aeroporti italiani ,infatti, offrono voli diretti per Spalato, che, come già detto in precedenza, è la città croata più vicina a Vis. I principali aeroporti con voli diretti per Spalato possono essere Milano Malpensa e Roma Fiumicino, ma anche gli aeroporti delle città di Venezia e Bologna

Come si raggiunge l’isola di Vis da Spalato?

Il modo più comune e panoramico per raggiungere l’isola di Vis da Spalato è il traghetto. Jadrolinija, che è la principale compagnia di navigazione croata, offre diversi collegamenti giornalieri tra Spalato e, appunto, l’isola di Vis. La traversata che collega le due località dura circa 2 ore e trenta minuti, un viaggio assolutamente non troppo lungo, ma durante il quale si potrà godere di viste uniche e spettacolari sul Mar Adriatico.

I traghetti per l’isola di Vis partono generalmente la mattina presto e nel pomeriggio. Soprattutto in alta stagione, è sempre consigliabile prenotare i biglietti in anticipo, acquistabili anche online, così da garantire posto a bordo e poter vivere serenamente il proprio viaggio in Croazia e scoprire così tutte le sue mete imperdibili. È possibile acquistare anche i biglietti una volta arrivati al porto di Spalato.

Per chi, invece, preferisce un’opzione di trasporto più veloce , i catamarani possono rivelarsi la scelta ideale. Anche in questo caso, la compagnia croata Jadrolinija, ma anche altre compagnie, offrono servizi di trasporto rapido per raggiungere l’isola di Vis. In questo caso, viaggiando in catamarano, la durata della traversata è di circa 1 ora e quindici minuti.

I catamarani partono dal porto di Spalato solitamente una volta al giorno, quindi è essenziale verificare gli orari e prenotare in anticipo. Anche in questo caso, come per i traghetti, i biglietti possono essere acquistati online o presso il porto.

Vista del lungomare di Vis, in Croazia, con scorci di case tradizionali croate e fiori colorati

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Vista del lungomare di Vis, in Croazia

Quando visitare l’isola di Vis?

Il periodo migliore per visitare l’isola di Vis dipende dalle preferenze e dalle attività desiderate dai visitatori di questa fantastica isola dell’Adriatico. In primavera, ad esempio, il clima è mite e piacevole, con temperature, giornate più lunghe e soleggiate, e meno affollamento. Questo è il periodo ideale per gli amanti delle attività all’aperto, che potranno fare escursioni, ma anche visite culturali. In estate, invece, le temperature salgono oltre i trenta gradi. In questo periodo si può godere di un mare perfetto per nuoto e attività acquatiche, come ad esempio lo snorkeling, ma allo stesso tempo si tratta della stagione più affollata e, allo stesso tempo, più costosa.

In inverno ed autunno, invece, la maggior parte delle strutture chiude, ma considerando il clima mite e l’assenza di turisti, quest’isola riesce a mantenere il suo fascino e a regalare un’esperienza altrettanto unica ai suoi visitatori.

Arrivare all’isola di Vis è semplice e che si scelga di partire in auto, in aereo o qualsiasi altro mezzo, una volta giunti a destinazione si verrà ripagati da paesaggi spettacolari ed un’atmosfera autentica e che, come le altre isole croate, Cres e Calamotta, sarà in grado di creare ricordi indelebili nella memoria dei suoi visitatori.

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Come raggiungere l’Isola Bisentina: un gioiello nel cuore del Lago di Bolsena

L’Isola Bisentina è la più grande delle due isole che punteggiano il Lago di Bolsena e raggiungerla è più semplice di quanto si possa pensare: basta seguire i passi giusti (e lasciarsi guidare dalla bellezza del paesaggio!).

Un tesoro nascosto nella Tuscia viterbese

L’isola si trova adagiata nel cuore del Lago di Bolsena, a poca distanza dal comune di Capodimonte. Un vero e proprio gioiello immerso nella Tuscia viterbese, facilmente raggiungibile dai principali centri della regione e del Lazio.

In auto verso il Lago di Bolsena

Partendo da Roma bisogna prendere in direzione nord sull’autostrada A1, fino all’uscita Orte. Da qui, imboccate la E45 in direzione Orte-Terni e proseguite sulla SS675 verso Viterbo. Uscite a Bolsena e seguite le indicazioni per Capodimonte. Una volta arrivati, il porto dista solo 3 km. Per chi arriva invece da Firenze, il viaggio inizia sull’autostrada A1 però in direzione sud, con destinazione l’uscita Chiusi-Chianciano Terme. Proseguite sulla SS2 in direzione Orvieto e imboccate la SS675 verso Viterbo. Uscite a Bolsena e seguite le indicazioni per Capodimonte. Il porto si trova a circa 3 km dal paese e da qui partono i battelli.

Coi mezzi pubblici

Chi viaggia con i mezzi pubblici deve raggiungere il porto di Capodimonte, da cui partono i battelli verso l’Isola Bisentina. La traversata dura circa 15 minuti e il servizio è frequente specialmente nel periodo estivo. Se ci si sposta in treno: scendete alla stazione ferroviaria di Orvieto, la più vicina all’isola, situata a circa 20 km da Capodimonte. Da qui, potrete comodamente raggiungere il porto con un autobus o un taxi. In alternativa, numerose linee di autobus collegano le principali città della Tuscia e del Lazio con Capodimonte. Una volta arrivati, il porto dista solo 3 km.

Altre info

Ricordate che l’isola è raggiungibile solo in battello, e non è possibile attraccare con barche private. I biglietti per il battello possono essere acquistati direttamente al porto; ma in alta stagione, si consiglia di prenotare per evitare sorprese. L’Isola Bisentina è una meta per una gita fuori porta tutto l’anno, ma il suo fascino raggiunge il culmine da aprile a ottobre. In estate può essere particarmente affollata. Una volta sull’isola dimenticate l’auto e spostatevi a piedi o in bicicletta, scoprendo i suoi splendidi sentieri.

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Viaggio a Chisinau, quando visitare la capitale moldava

Chisinau, la capitale e la città più grande della Moldavia, in una posizione strategica nel cuore dell’Europa orientale, riflette le influenze delle culture slave, occidentali e asiatiche e si sta rapidamente trasformando in una città sostenibile, ecologica e inclusiva, tutta da scoprire. Vediamo insieme allora quando è meglio partire per visitare le attrazioni turistiche culturali e storiche di questa vivace capitale. Tra queste, l’Arco di Trionfo e la Cattedrale della Natività, splendidamente restaurata, che ne riflette la storia religiosa e architettonica.

Visitare Chisinau: quando è meglio partire

La capitale della Moldavia vanta un clima continentale temperato, caratterizzato da inverni freddi ed estati calde, e una temperatura media annua di 18°C, con precipitazioni, circa 580 mm di pioggia, distribuite in modo uniforme durante l’anno. Il mese più freddo è quello di gennaio, luglio il più caldo ma, insieme a giugno, è anche il più piovoso. La Moldavia non ha un suo accesso diretto al mare ed essendo un Paese piccolo e pianeggiante, gode di un clima piuttosto omogeneo, con poche differenze tra Nord e Sud nelle diverse stagioni.

L’inverno a Chisinau è generalmente lungo e freddo: le temperature medie di gennaio si attestato intorno ai -2 °C, e non mancano le nevicate. Il Paese inoltre è interessato dall’arrivo di correnti d’ara gelida di origine artica che portano le temperature fino a -30°C. In caso decidessi di visitare Chisinau in questa stagione, dovrai portare con te vestiti caldi, una giacca pesante, cappelo, guanti, sciarpa, impermeabile e ombrello.

L’estate, al contrario, è piuttosto calda, con minime intorno ai 18 °C e le massime sono intorno ai 29 °C. Giugno e luglio sono mesi caratterizzati da frequenti temporali pomeridiani, così come non sono rare le ondate di calore che spingono le temperature oltre i 35°C. In questa stagione porta con te vestiti leggeri per il giorno ma una felpa e qualcosa di più pesante per la sera. A giugno e luglio non dimenticare impermeabile e ombrello!

La primavera e l’autunno sono due stagioni abbastanza brevi e con un clima gradevole: a maggio e settembre le minime si attestano sui 12°C e le massime intorno ai 22 °C. A marzo e all’inizio di aprile si assiste ancora a qualche giornata di freddo, e sono ancora possibili dei rovesci di neve mentre in autunno le temperature cominciano a farsi più rigide dalla fine di ottobre.

Il nostro consiglio è quindi quello di programmare il tuo viaggio a Chisinau a maggio e a settembre, quando le temperature sono più miti e gradevoli, le piogge non  sono così insistenti e puoi ottenere il meglio di ciò che la capitale moldava può offrirti, tra siti storici e una tradizione enogastronomica davvero interessante.

Chisinau arco di trionfo

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Passeggia sotto l’Arco di Trionfo di Chisinau nel periodo migliore

Clima e temperature di Chisinau mese per mese

Gennaio è un mese molto freddo in Moldavia, il più freddo dell’anno. La media giornaliera si attesta sui -2°C, con una minima di -5 e una massima di 1°C. Si registrano inoltre frequenti gelate notturne e non sono rari i picchi di freddo dovuto all’arrivo di correnti artiche. Febbraio non è dissimile. In questo mese la media giornaliera rimane sullo zero con una minima di -3,8° C e una massima di 3,3°C. L’inizio del mese di marzo è ancora un periodo che non ti fa sentire l’odor di primavera. Le temperature rimangono basse, con una media giornaliera di 4,5°C, una minima sullo zero e una massima di 9°C.  Non mancano la neve e giornate di gelo. Aprile invece, nonostante ogni tanto persistano i giorni di neve, si considera un mese generalmente mite, con una temperatura minima di 5°C  e una massima di 16°C. Se non hai fretta o motivi particolari per partire in questo periodo, ti consiglio però di aspettare l’arrivo di maggio per visitare Chisinau. In queste settimane dell’anno le temperature sono molto più gradevoli, con una media di 16°C, le giornate si allungano e potrai passare più tempo camminando all’aperto, passeggiando tra l’arco di Trionfo, la Cattedrale e le antiche porte della città. Inoltre, Chisinau è una delle città più verdi d’Europa, con moltissimi parchi che gli abitanti sono soliti frequentare per fare sport o semplicemente per stare all’aria aperta, nella bella stagione in particolare, fino all’ultimo sprazzo di sole.

Chisinau

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Vista dall’alto su Chisinau

A giugno comincia già a fare caldo e l’umidità, con frequenti temporali pomeridiani, può creare qualche fastidio in più. Partire in questo mese può essere comunque un buon compromesso dato che le temperature medie giornaliere si fermano a 20°C, con minime di 14°C e massime di 26°C. A luglio fa decisamente molto caldo, le massime sfiorano i 30°C, ed è il mese più piovoso dell’anno. Nelle settimane di luglio, ombrello e impermeabile saranno i tuoi migliori compagni di viaggio. Ad agosto le piogge si fanno molto meno insistenti mentre le temperature rimangono calde, come a luglio, con temperature minime di 16°C, e massime sui 30°C. Se puoi quindi, aspetta fino a Settembre. Questo è uno dei mesi migliori, insieme a maggio, per visitare la capitale moldava. Le temperature sono decisamente gradevoli – minime di 11°C, massime di 22,5°C per una media giornaliera di 17°C- e le piogge non turberanno, con la loro insistenza, le tue giornate. L’inizio di ottobre rappresenta ancora una buona chance per partire e per godere di un clima tutto sommato mite, con temperature minime di 6°C, massime di 15°C e una media giornaliera di 10°C. A novembre e dicembre invece, si comincia a battere i denti. Le temperature scendono e il freddo, anche molto intenso, si fa sentire sempre di più, con frequenti passaggi delle temperature sotto lo zero. A novembre la temperatura media giornaliera è di soli 4°C, a dicembre si ferma sullo zero. Se ami il freddo e le atmosfere romantiche del Natale, certo, questo è il periodo giusto per visitare Chisinau. La capitale moldava ama vestirsi a festa e le celebrazioni natalize, tra mercatini e fiere, durano solitamente fino alla prima metà di gennaio. Il Christmas Village viene in genere allestito vicino al Teatro dell’Opera e del Balletto, è ad ingresso gratuito e aperto naturalmente a tutte e tutti coloro che hanno voglia di celebrare l’arrivo del Natale in allegria.

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Le migliori ricette di Zagabria: i piatti da provare

È difficile dare una definizione unica della cucina croata e della varietà di ricette che potrai provare a Zagabria. La capitale della Croazia intanto, è una città che ne racchiude in realtà tre: l’Alta, l’Inferiore e Novi Zagreb. A causa della sua storia travagliata e della sua vicinanza con popoli dalle culture più diverse inoltre, la cucina locale riflette una serie di influenze differenti che contribuiscono a creare un panorama gastronomico variegato e molto interessante. Si va dai sapori filo-italiani di gusto mediterraneo, ricchi di piatti di pesce alla griglia, agli stufati di carne alla paprika tipici della Slavonia, fino a pietanze di ispirazione austriaca, turca e ungherese: si rimane sempre comunque piacevolmente sorpresi dalla varietà dei cibi regionali, tutti caratterizzati dall’ottima qualità e dalla freschezza degli ingredienti.

Cosa mangiare a Zagabria, i locali e i piatti tipici

Zagabria è una capitale piena di vita e di sapori dove ogni giorno si possono provare nuovi ristoranti. In generale vale la questa regola: in Croazia è difficile mangiare male così come spendere tanto. Naturalmente, ci sono diversi tipi di offerta: i Restauracija sono i ristoranti eleganti e più formali; i Gostionica o konoba sono locali a conduzione familiare dove è più facile trovare le ricette dell’autentica tradizione croata; i Pivnica sono dei pub dove mangiare anche piatti caldi. Poi ci sono i Kavana, per una pausa con cappuccino e una fetta di torta, le Slasticarna, se desideri gustare gelati, dolci e strudel e infine i Samoposluzivanje, caffetterie self service ideali per uno spuntino veloce. Qualunque sia la tua scelta, allenta la cinta e preparati a dell’ottimo cibo di qualità.  La cultura culinaria di Zagabria affonda le sue radici nella passione dei croati per i pranzi abbondanti ed elaborati, fondati soprattutto su piatti a base di carne alla griglia e arrosto. La città e i suoi dintorni sono rinomati per la loro cucina centenaria, in gran parte influenzata dai paesi vicini e dagli ex imperi dominanti. Nei menù di tutta la città si possono trovare stufati rustici, carni succulente, pasta fatta in casa e gnocchi dolci.

Ristoranti Zagabria

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Zagabria è piena di ristoranti e locali da provare

Non importa di cosa si abbia voglia, a Zagabria c’è qualcosa da mangiare che accontenta tutti. La cucina della città è stata influenzata dai Paesi vicini, come l’Austria, l’Ungheria, l’Italia e persino la Turchia. Queste influenze sono confluite in una selezione di piatti diversi che riflettono la cultura e le tradizioni del Paese. Dai sostanziosi stufati come il grah (stufato di fagioli con salsicce) alla versione di Zagabria del tradizionale Cordon Bleu, la capitale della Croazia offre una varietà di piatti ricchi di anima. Ecco quindi cosa mangiare e i piatti tipici che ti aiuteranno a sentirti come un vero abitante di Zagabria.

Per gli amanti della carne, la capitale croata è una destinazione entusiasmante. Quella di maiale e di manzo è una caratteristica comune dei piatti della città, ma ciò che li distingue dalla cucina tipica di altri Paesi con una tradizione simile è l’accompagnamento di prodotti locali come cetrioli, pomodori e cavoli tagliuzzati, conditi semplicemente con olio, aceto, sale e pepe. La semplicità della cucina contadina si manifesta in piatti come le krpice (pasta fatta in casa) e gli žganci (polenta) preparati con cipolle e pancetta. Anche i funghi selvatici hanno un ruolo importante nella cucina di Zagabria e si trovano nei fitti boschi che circondano la capitale.  Altri piatti comuni che incontrerai sicuramente visitando Zagabria sono le sostanziose zuppe a base di fagioli e verdure. Anche se gli ingredienti di questi saporiti stufati cambiano a seconda della stagione, le zuppe rimangono un comfort food che viene gustato dai locali tutto l’anno.

Quando visiti Zagabria per la prima volta, ci sono due aree in particolare che ospitano una serie di eccellenti ristoranti locali: la Città Bassa e la Città Alta. Volendo, potresti anche partecipare ad un tour gastronomico che ti permetterà di vedere alcune delle principali attrazioni di Zagabria e di conoscere la sua storia. Considera di scegliere come antipasto un tagliere di salumi croati. Soprattutto quelli fatti in casa sono abbastanza comuni da servire nelle feste in tutto il paese e nei ristoranti prima del pranzo o della cena. Questi taglieri presentano in genere un assortimento di formaggi e salumi fatti in casa, come prosciutto o salame. Sottaceti, olive, pomodori secchi e piccoli peperoni ripieni di formaggio sono spesso serviti accanto alle carni e ai formaggi. Ecco alcune ricette tipiche che potrai assaggiare durante il tuo viaggio a Zagabria.

Štrukli

Rinomata specialità di Zagabria, lo štrukli è una delizia per i sensi. Questo piatto di pasta sfoglia (simile alle lasagne) è farcito con un impasto di formaggio fresco di mucca, panna e uova: una prelibatezza originaria della regione dello Zagorje che si è poi diffusa in tutta la capitale. Gli Štrukli possono essere gustati in qualsiasi modo: bolliti o al forno per uno spuntino salato con una spolverata di sale. In alternativa, possono essere serviti dolci con una spolverata di zucchero o addirittura conditi con frutta come prugne, mele o mirtilli.

Strukli Purica s mlincima

L’arrosto di tacchino saporito con pasta mlinci fatta in casa è una prelibatezza di Zagabria da mangaire tutto l’anno. Sebbene il piatto sia tradizionalmente preparato con il tacchino, non è raro sostituirlo con altri tipi di pollame, come l’anatra o il pollo. La carne viene marinata in una melodia di condimenti mediterranei come aglio, rosmarino, sale e pepe e poi arrostita lentamente in forno per ore. I mlinci si preparano immergendo le sfoglie secche in acqua bollente salata finché non si ammorbidiscono. Vengono poi aggiunti alla stessa padella della carne per assorbire tutti i deliziosi succhi di cottura.

arrosto di tacchino

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A Zagabria l’arrosto di carni è uno dei piatti base della tradizione gastronomica locale

Zagrebački odrezak

Lo Zagrebački odrezak è da anni un piatto base di Zagabria. È simile al Cordon Bleu e alla Wiener Schnitzel, ma prende il nome dalla capitale croata. Questa deliziosa pietanza si prepara prendendo una sottile fetta di vitello e farcendola con prosciutto e formaggio. Viene poi arrotolata in un fagottino prima di essere ricoperta di farina, uovo e pangrattato, quindi fritta fino a raggiungere la perfezione dorata. Lo Zagrebački odrezak viene comunemente servito con un abbondante contorno di patate brasate e una fetta di limone. Per una perfetta combinazione di sapori, non dimenticare di ordinare anche una delle insalate stagionali di Zagabria.

Grah

Uno dei piatti più conosciuti di Zagabria è il Grah, o zuppa di fagioli. Sebbene sia un piatto tipicamente invernale, questo sostanzioso stufato viene gustato tutto l’anno. Il protagonista della zuppa sono i fagioli, accompagnati da pancetta affumicata, garretto di prosciutto, salsicce e carote, che la rendono un piatto saziante e saporito.

Čušpajz

Un’opzione nutriente per il pranzo, il ćušpajz è popolare tra gli abitanti del luogo e può essere gustato in una vasta gamma di sapori. Questo semplice piatto simile a una zuppa combina ingredienti sani come cavolo, patate, fagioli e carote, a volte con l’aggiunta di salsiccia o carne di manzo. È un’ottima alternativa a un tipico panino e rappresenta un pasto leggero e gustoso a mezzogiorno.

Sir i vrhnje

Spuntino molto amato dalla gente del posto, il sir i vrhnje è un piatto umile che consiste nel mescolare formaggio fresco di produzione locale e panna acida. Gli zagabresi amano mescolarvi l’aglio e cospargere di paprika prima di intingervi il pane fresco. Provalo abbinato a un piatto di salumi croati e avrete un fantastico spuntino pomeridiano.

Krpice

Generazioni di croati sono cresciute mangiando krpice. Si tratta di un piatto di pasta fatta in casa semplice e gustoso che deriva dalla ricetta rustica tedesca del krautfleckerl. Questa confortante combinazione di cavolo fritto, pancetta e tagliatelle si trova in molti ristoranti tradizionali di Zagabria e riporta alla mente dei residenti della città i ricordi dell’infanzia.

Krpice

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Assaggia la tradizionale Krpice di Zagabria

Salsicce

La cucina di Zagabria non sarebbe completa senza le salsicce, che possono essere bollite o cotte al forno e di solito sono accompagnate da patate brasate cosparse di paprika e da un cucchiaio di cavolo sottaceto.

Sarma

Il cavolo ripieno è una ricetta antica che ha molte varianti. I croati amano mescolare carne di maiale e di manzo con il riso e insaccare il composto in foglie di cavolo sottaceto. Gli involtini vengono poi aggiunti in una pentola e fatti bollire fino a completa cottura. Molte culture amano aggiungere alla pentola la salsa di pomodoro, ma in Croazia spesso si prepara facendo cuocere farina e grasso per creare una salsa densa. Una volta completata, la sarma viene servita con un cremoso purè di patate.

Sarma

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Un piatto amatissimo, il Sarma

Peperoni ripieni

Questa ricetta è la versione estiva del cavolo ripieno, i preferiti dagli zagabresi in estate, quando i peperoni dolci abbondano.

Kremšnita

La kremšnita è una deliziosa torta alla crema a strati realizzata con una base di pasta sfoglia e un ripieno di crema pasticcera alla vaniglia. Sebbene questo dolce sia nato durante l’epoca austro-ungarica di Zagabria, rimane ancora oggi un dolce popolare tra gli abitanti del luogo.

Strudel

Originario dell’Austria, lo strudel di mele ha trovato casa anche qui. È possibile gustare questo dolce in molte panetterie di Zagabria e in tutto il Paese. Pensa a una crosta sfogliata e burrosa, farcita con un dolce ripieno di mele e ricoperta di zucchero a velo.

Strudel

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c’è sempre un buon motivo per mangiare un’ottimo strudel di mele

Knedle sa šljivama

I Knedle sa šljivama, o fagottini di prugne, sono un dolce che si trova in molti menu della capitale croata: consiste in morbidi fagottini ripieni di prugne, cannella e zucchero. I fagottini vengono bolliti e ricoperti di zucchero e pangrattato poco prima di essere serviti.

Infine, se ti stai chiedendo cosa bere a Zagabria, sappi che gli abitanti della capitale croata sono grandi bevitori di caffè. Ogni giorno i caffè sui marciapiedi della città sono pieni di appassionati che sorseggiano espressi appena fatti. Per molto tempo, il caffè turco è stato il più ampiamente consumato (e lo è ancora nelle case di famiglia). In tutta la città, tuttavia, oggi è più probabile trovare l’espresso all’italiana. Oltre al caffè, il vino è una bevanda fondamentale nella cultura croata, sempre presente in tavola. Zagabria è una delle poche capitali al mondo che ha la fortuna di essere circondata da regioni vinicole che producono alcuni dei migliori vini croati, e non è difficile capire come questo abbia influenzato la cultura enogastronomica cittadina.

Visitando la capitale croata troverai quindi un’ampia varietà di deliziosi piatti e bevande tradizionali. Dagli stufati ai dolci, a Zagabria ce n’è per tutti i gusti.