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Viaggiare in aereo: i posti migliori in cui sedersi

Dovete partire per il prossimo entusiasmante viaggio, che sia in riva a spiagge esotiche, in una grande città d’arte oppure immerso in paesaggi naturali, e per raggiungere la meta dovete prendere l’aereo. Al momento dell’acquisto o durante la fase di check-in, in molti casi potrete scegliere il vostro posto a sedere durante il volo, ma la domanda è sempre la stessa: quali sono i posti migliori in cui sedersi su un aereo? Ecco la nostra guida alla scelta del posto più adatto alle vostre esigenze.

Quali posti a sedere scegliere in aereo

È una delle domande più gettonate quando ci si appresta a scegliere i posti a sedere in aereo per il prossimo viaggio: quali sono i migliori? Meglio sedersi davanti, affacciati al finestrino, sul corridoio oppure sul fondo? Sebbene alcune zone dell’aereo siano più comode di altre, la scelta dei posti in aereo è spesso molto soggettiva e varia in base alle proprie esigenze: c’è chi preferisce ammirare il mondo dall’alto vicino al finestrino, chi si alza spesso, chi vorrebbe dormire o chi ha paura di volare o delle turbolenze.

Posti anteriori o posteriori: quali sono i  migliori

La prima distinzione, nell’insieme dei posti a sedere di un aereo, è tra quelli anteriori e quelli posteriori, prendendo la zona delle ali come linea divisiva.

Generalmente, la parte anteriore degli aerei a fusoliera larga (wide-body) e a fusoliera stretta (narrow-body) è più silenziosa rispetto a quella posteriore. Si trova infatti dietro ai motori, risultando quindi più rumorosa, e tende anche a subire maggiormente le fluttuazioni dovute alle turbolenze. I posti a sedere posteriori sono infatti sconsigliati per coloro che soffrono maggiormente le turbolenze dell’aereo durante il viaggio. Per loro i posti migliori sono quelli all’altezza delle ali, dove tipicamente si sentono meno i movimenti bruschi del velivolo.

Posto corridoio, centrale o posto finestrino?

Ma veniamo a un’altra domanda che spesso ci si pone prima di prendere un volo: sono meglio i posti affacciati al finestrino, quelli centrali oppure quelli sul corridoio?

In linea generale, il posto centrale è il meno ambito. Infatti ogni volta che ci si vuole alzare per andare al bagno o semplicemente si intende sgranchirsi le gambe è necessario far alzare anche il passeggero al nostro fianco, oppure scavalcarlo. Inoltre, nel posto centrale non c’è molta possibilità di movimento, poiché non ci si può appoggiare alla parete laterale dell’aereo per dormire e non si può nemmeno distendersi con le gambe nella corsia di passaggio.

Il posto finestrino, invece è uno dei preferiti dai viaggiatori, per più ragioni: è ideale per coloro che vogliono dormire durante il volo, potendo contare sull’appoggio laterale dato dalla parete del mezzo e sul fatto che non si verrà disturbati da coloro che devono alzarsi, ma è perfetto anche per scrutare il mondo dall’alto e ammirare panorami mozzafiato. Il posto finestrino è meno adatto, invece, a coloro che soffrono di vertigini e hanno paura di altezze così importanti, oltre a essere sconsigliato a persone che si alzano spesso per andare al bagno o per camminare (poiché disturberebbero le persone al loro fianco).

Il posto corridoio, infine, è ideale per coloro che si alzano più volte durante il volo e per chi vorrebbe più spazio per potersi allungare, di tanto in tanto, e sgranchire le gambe. Coloro che hanno paura di volare potrebbero scegliere questo posto, meglio se nelle file anteriori in modo da avere tutto sotto controllo ed essere vicini al personale di bordo per qualsiasi esigenza. Di contro, quello sul corridoio è anche il posto in cui si viene maggiormente disturbati dagli altri viaggiatori nella fila se si alzano più volte durante il tragitto. Anche il passaggio di altre persone o del carrello di servizio lungo il corridoio potrebbe disturbare passandoci vicino.

I posti meno ambiti e come scegliere quelli migliori

Ma quali sono i posti meno ambiti in un aereo, al di là che siano centrali, sul corridoio o affacciato al finestrino? Secondo le esperienze di viaggio di numerosi viaggiatori, i posti “peggiori” sono quelli vicino alla cucina e alla toilette, sia per una questione di odori e di rumori che possono dare fastidio, sia per il continuo passaggio di persone che si reca in queste zone del velivolo, tra personale di bordo, passeggeri che vogliono sgranchirsi le gambe o che devono andare al bagno.

Per molti, invece, i posti migliori sono quelli corrispondenti alle vie d’uscita dell’aereo, che hanno uno spazio extra per le gambe. In queste sedute il passaggio delle persone che si alzano disturba molto meno e spesso non ci si deve nemmeno alzare per permettergli di raggiungere il corridoio. Anche i posti bulkhead (ovvero quelli che hanno frontalmente quei separatori tra classi o tra le zone di stazionamento del personale di bordo) hanno maggior spazio, sebbene si trovino vicino ad aree dove è più facile che la gente tenda a sostare, disturbando. Quelli con maggiore spazio sono anche i posti che solitamente sono più costosi, proprio per il maggior comfort dato ai passeggeri.

Secondo le esperienze degli assistenti di volo e dei blogger di viaggio, per trovare il posto perfetto bisognerebbe tenere conto (anche) del tipo di aereo scelto perché la struttura può variare e con le anche la disposizione dei sedili all’interno del velivolo. Sebbene in linea di massima le aree più comode rimangono quasi invariate, in certi aerei alcune file risultano migliori di altre.

Ad esempio, se salite su un Airbus, il posto perfetto è dall’1A all’1F, ossia in prima fila e vicini al finestrino. In questa zona infatti si ha maggiore spazio per stendere le gambe, si è più vicini alla toilette e si ricevono per primi pasti e bevande. I posti peggiori invece si trovano nell’ultima fila, dove si ha poca possibilità di reclinare il sedile, c’è meno spazio (per il fatto che la struttura dell’aereo si restringe) e c’è molto più rumore. Nei Boeing 777, invece, solitamente le prime file sono riservate alla Business Class, mentre in Economy sono da evitare soprattutto i posti centrali e quelli che si trovano sulla coda dell’aereo.

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Come pagare a Dubai: prelevare dal bancomat o cambiare gli euro?

È una città affascinante in cui l’uomo ha dato vita ad architetture incredibili: Dubai. Un luogo dei record dal fascino irresistibile, dove la modernità dei grattaceli, dei resort e degli imponenti centri commerciali, si fonde con le tradizioni.

State programmando un viaggio a Dubai e vi state informando su cosa visitare, dove andare a fare shopping o gustarvi una deliziosa cena, ma vi chiedete anche come pagare e che moneta si usa a Dubai? Ecco tutto quello che c’è da sapere per il prossimo viaggio nella città degli Emirati Arabi Uniti.

Come pagare a Dubai: che moneta si usa

La moneta ufficiale di Dubai, e più in generale di tutti gli Emirati Arabi, è il dirham. La sua sigla è AED: AE sta per Arab Emirates, e D per Dirham. Fu introdotta nel 1973 per sostituire il riyal e (dal 1996) ed è oggi diffusa in tutta l’area. Le sue banconote hanno tagli da 5, 10, 20, 50, 200, 500 e 1000, e il suo tasso è vincolato al dollaro statunitense.

Ma come è meglio pagare a Dubai? Prelevando i contanti allo sportello, pagando direttamente con bancomat e carte di credito, oppure cambiando gli euro in dirham? Ecco alcuni consigli.

Pagare a Dubai: prelevare dal bancomat o pagare con le carte

Anche se è possibile cambiare gli euro in dirham, tramite i numerosi uffici di cambio disseminati in città, è molto più comodo utilizzare la carta di credito e il bancomat, soprattutto per prelevare. È questa la soluzione di pagamento solitamente più consigliata per effettuare pagamenti a Dubai.

La maggior parte delle banche presenti in città dispone, infatti, di sportelli bancomat che accettano pressoché tutte le carte di credito: American Express, Cirrus, MasterCard, Global Access, Plus System, Visa. Sebbene siano collegati a una particolare banca, gli sportelli fanno tutti parte di una rete centrale che permette di effettuare transazioni con l’aggiunta di un piccolo sovrapprezzo.

Gli sportelli bancomat, nella città delle esagerazioni, non mancano di certo. Si trovano anche nei centri commerciali (e a Dubai ce ne sono davvero moltissimi), nei supermercati più riforniti, nelle stazioni di servizio e in aeroporto.

Sebbene i bancomat a Dubai non addebitano commissioni sui prelievi, è probabile che la tua banca ti faccia pagare delle commissioni sul prelievo per il cambio valuta estero. Tali commissioni variano per ogni banca, per cui è consigliato informarsi presso il proprio istituto di credito prima della partenza. Ad ogni modo, i tassi di cambio impiegati per il prelievo di contanti sono generalmente competitivi: solitamente questo è il modo più conveniente per reperire contanti in dirham, in modo da pagare nella moneta locale durante la permanenza, senza ulteriori sovrapprezzi.

Pagare con bancomat e carte di credito a Dubai

Un’alternativa al prelievo di contanti in dirham è l’uso del bancomat (ossia la carta di debito) o della carta di credito direttamente per il pagamento. Queste sono accettate un po’ ovunque: ristoranti, grandi negozi, hotel, per fare alcuni esempi. Attenzione, invece ai negozietti più piccoli (ed economici) o ai suk, nei quali spesso, invece, sono accettati solamente i contanti. In certi casi vengono accettati anche gli euro o i dollari in contanti, ricevendo poi il resto nella valuta locale.

Pagando direttamente con il bancomat, è importante fare attenzione alla scelta della valuta con la quale si viene addebitati: se si sceglie la nostra valuta, l’euro, il tasso di cambio utilizzato sarà più sfavorevole, mentre scegliendo di essere addebitati con la valuta locale, il dirham, il tasso di cambio sarà quello medio di mercato, quindi più favorevole.

Cambiare i contanti: dall’euro al dirham

L’ultima alternativa, ma meno consigliata, è quella di recarsi a Dubai con gli euro, per poi cambiarli una volta arrivati lì. È possibile recarsi alle banche o agli uffici di cambio disseminati per la città. È importante però sapere che i tassi di cambio utilizzati negli aeroporti, nelle stazioni ferroviarie, nei grandi hotel o nelle attrazioni turistiche, sono ben poco convenienti perché spesso si discostano molto dal tasso medio di mercato. Diversamente, gli uffici di cambio più favorevoli sembrano essere quelli collocati all’interno dei centri commerciali. Ad ogni modo è consigliato evitare gli uffici di cambio e, se possibile, pagare sempre direttamente con la carta.

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Ryanair: check-in online gratis fino a 24 ore prima. Poi si paga

Avete in programma un viaggio con Ryanair? Attenzione al check-in: sono poche le ore a disposizione dei viaggiatori per effettuarlo senza sovrapprezzo.

Le regole delle varie compagnie aeree, così come di Ryanair, sono cambiate nel corso degli anni, accorciando sempre più il tempo disponibile per fare il check in online gratuito. Questo però vale solo per coloro che non hanno riservato, pagandolo, un posto a sedere, oppure per chi, in fase di acquisto, ha optato per la tariffa Basic e non uno dei pacchetti offerti dalla compagnia aerea: Regular, Plus, Family plus, Flexi plus.

Ma rispondiamo alla domanda più gettonata prima di un viaggio aereo: il check-in Ryanair quanto tempo prima si deve fare? E cosa succede se non lo si fa in tempo?

Check-in online gratuito di Ryanair: come farlo e quanto tempo prima

Se dovete fare il check-in Ryanair, ma non sapete quanto tempo prima va fatto e come funziona, ecco tutte le informazioni per chiarirvi le idee.

Coloro che non hanno precedentemente scelto i posti a sedere, pagandoli, oppure non hanno acquistato uno dei pacchetti Ryanair (che comprendono bagagli, fast track e scelta delle sedute) devono effettuare il check-in online a partire da 24 ore e fino a 2 ore prima del volo. In questo modo non si paga alcuna penale e il posto verrà assegnato casualmente dalla compagnia aerea.

Coloro che invece hanno già acquistato anche il posto a sedere, possono effettuare il check-in online a partire da 60 giorni e fino a due ore prima del volo. Attenzione, però hai voli che comprendono andata e ritorno: il check-in deve essere fatto entro i 60 giorni precedenti la partenza per entrambi i voli.

Come fare il check-in online con Ryanair? È molto semplice. Ci si deve recare sul sito web o sull’app mobile ufficiale della compagnia aerea. Una volta effettuato l’accesso con il proprio account, si devono inserire i dettagli della prenotazione e seguire i passaggi guidati per concludere con successo l’operazione.

Check-in in aeroporto e costi aggiuntivi

Ma cosa succede se non dovessi effettuare in tempo il check-in online? Si paga una penale? Se non si riesce a fare il check-in entro le due ore prima della partenza, lo si può effettuare in aeroporto fino a 40 minuti prima del volo. Attenzione però, perché questa operazione comporta il pagamento di un supplemento di 55 euro a persona (è invece gratuito se si è in possesso di un pacchetto Plus o Flexi plus). Un esborso che potrebbe pesare duramente sul costo del viaggio, soprattutto se si è una famiglia con più viaggiatori.

Se invece volete optare per la scelta del posto, con la possibilità di fare il check-in da 60 giorni prima del volo, ecco le tariffe operate dalla compagnia low-cost: si parte da un range di 4,5-15,50 euro per i posti normali (centrali e sul fondo), passando a un intervallo di 7-21 euro per i posti nelle prime file, e fino a un costo dagli 11 ai 33 euro per i posti con spazio extra per le gambe. I posti a sedere possono essere acquistati singolarmente nel momento dell’acquisto oppure successivamente e anche durante la fase di check-in online. Tendenzialmente, i prezzi per l’acquisto del singolo posto a sedere aumentano, all’interno del proprio range, man mano che ci si avvicina alla data e all’orario di partenza del volo.

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I 5 migliori film da guardare in aereo

Immersi tra le nuvole e ad un passo dal cielo, quando viaggiamo in aereo (per svago o per lavoro) entriamo in una sorta di realtà parallela: ammiriamo il mondo da un altro punto di vista, sognando e pensando a quanto sia piccolo il contesto in cui viviamo quando siamo con i piedi a terra, rispetto invece a come sia immenso scrutandolo da lassù.

Non tutti, però, affrontano l’esperienza del volo con uno spirito positivo o romantico. C’è infatti chi ha paura di volare e non vede l’ora di giungere a destinazione, oppure chi lo vede come un semplice trasporto noioso. Ma c’è anche chi prende l’occasione per sconnettersi da tutto e rilassarsi, anche perché le possibilità di movimento sono molto limitate e non ci resta che sfruttare il tempo seduti per riposare corpo e mente. Tanti scelgono di dormire, soprattutto se devono affrontare un viaggio lungo e con fusi orari molto diversi, altri amano leggere o guardare film o serie tv per trascorrere le ore di viaggio senza mai annoiarsi.

Sono proprio i film i migliori compagni di viaggio durante un volo. Cosa c’è di meglio di godersi la magia del cinema a 10 mila metri da terra? Ecco tutti i nostri consigli sui film da guardare nel vostro prossimo viaggio in aereo.

5 film da guardare in aereo: scelte per tutti i gusti

Che si tratti di un volo in aereo breve, di 2 ore, oppure molto più lungo, guardare un film o una serie tv durante il viaggio è un’ottima attività per distendere l’atmosfera e trascorrere la permanenza a bordo nella maniera più tranquilla e rilassante possibile, rendendo l’esperienza più gradevole.

Nelle tratte lunghe, molte compagnie aeree propongono la visione di film su appositi schermi installati nel velivolo. Diversamente, ormai tutti portano con sé tablet, smartphone e pc sui quali scaricare materiale video dalle molteplici piattaforme di streaming, per godersi qualche ora di puro relax. Ma quali sono i migliori film da guardare in aereo?

Di opere cinematografiche ce ne sono un’infinità e sceglierne una a volte è davvero complicato. Noi vi consigliamo, innanzitutto, di eliminare dalla lista delle possibilità tutti quei film più “paurosi” o ad alta tensione, come molti horror o thriller troppo adrenalinici, a meno che siano il vostro genere preferito e non vi creino alcun disturbo o stati d’ansia. Se siete già impauriti dal volo in aereo, escludete anche tutte quelle pellicole incentrate su disastri aerei o su catastrofi in generale. Prediligete, piuttosto, film rilassanti o divertenti e dalla trama avvincente che tiene incollati allo schermo, tanto da non rendersi nemmeno conto di essere giunti a destinazione.

Dai più leggeri e divertenti, a quelli più impegnati e lunghi, abbiamo selezionato 5 film perfetti per un viaggio trascorso volando. Scopriamo quali sono.

Mangia prega ama: film sul tema del viaggio

Quale migliore pellicola se non una incentrata sul tema del viaggio e della scoperta, mentre si vola verso la meta delle vostre vacanze? “Mangia, prega, ama”, del 2010, è il film perfetto per stimolare la fantasia e riflettere sul senso del viaggio e del cambiamento. Diretto da Ryan Murphy, con l’interpretazione di Julia Roberts, Javier Bardem e Richard Jenkins, questa pellicola è basata sul bestseller autobiografico di Elizabeth Gilbert.

La protagonista, che sta vivendo un periodo difficile dopo il divorzio, intraprende un viaggio di riscoperta di sé attraversando diverse destinazioni: Italia, India e Indonesia. Ognuna di queste le conferisce un tassello in più per la sua rinascita, ossia il piacere del mangiare come metafora di vita, la preghiera per trovare la pace interiore e, infine, l’amore.

Altri film bellissimi incentrati sul viaggio in tutte le sue forme sono: “Into The Wild – Nelle terre selvagge”, la storia vera di un neo laureato che decide di liberarsi di tutti i suoi averi e viaggiare verso l’Alaska facendo autostop; “Lost in Translation – L’amore tradotto”, il racconto di due viaggiatori che visitano Tokyo mostrando quanto sia divertente viaggiare alla scoperta di un nuovo Paese; l’intramontabile opera cinematografica “La mia Africa”, con Meryl Streep e Robert Redford, per i più nostalgici e inguaribili romantici; “Midnight in Paris”, uno dei capolavori di Woody Allen che racconta di un viaggio a Parigi trasformatosi anche in un viaggio nel tempo, che suscita una riflessione sulla capacità di vivere il presente e di apprezzarlo.

Tra commedia e romanticismo, sono film intensi, piacevoli e ricchi di significato, appartenenti a diversi generi ma tutti capaci di stimolare il pensiero mentre ci si trova in alta quota, lontani dallo stress della vita quotidiana.

Il signore degli anelli: film fantasy per tutti

Vi aspetta un viaggio in aereo di molte ore? Allora perché non concedervi una maratona fantasy? La trilogia de “Il signore degli anelli” si rivela perfetta per trascinare lo spettatore in un mondo incantato, tra hobbit, Terra di Mezzo, principesse e tanta avventura. Una saga del regista Peter Jackson, basata sull’omonimo romanzo scritto da J. R. R. Tolkien, ambientata in bellissimi paesaggi sconfinati che vi condurranno per mano in un mondo fatato che vi farà desiderare di non scendere più dall’aereo.

Un must per gli amanti, e non solo, del fantasy e del fantastico, ma se avete già visto i tre film de “Il signore degli anelli” potete optare per altre pellicole che hanno scritto la storia di questi generi cinematografici. Qualche esempio? “Guerre stellari”, la lunga saga di “Harry Potter” oppure il film fantastici come “La forma dell’acqua” (di Guillermo del Toro, una favola gotica dal grande impatto), “Wonder Woman” (storia sull’eroina dei fumetti, nella quale vengono trattati anche molti temi attuali come discriminazione di genere e femminismo), oppure “Deadpool”, un mix tra avventura e comicità perfetto per un viaggio in alta quota.

Una notte da leoni: divertimento assicurato

Se ve lo siete perso dovreste assolutamente recuperarlo. E farlo in occasione di un lungo volo può rivelarsi una scelta molto azzeccata. Stiamo parlando di uno dei film più divertenti e spassosi, acclamato dalla critica che l’ha premiato ai Golden Globe (nel 2010) come Miglior film commedia.

“Una notte da leoni” (2009) è ambientato a Las Vegas, il luogo perfetto per trascorrere l’ultima notte prima del matrimonio, tra amici. I tre protagonisti, interpretati da Bradley Cooper, Ed Helms e il comico Zach Galifianakis, organizzano un addio al celibato che si trasformerà in un viaggio al limite dell’immaginabile, che vi terrà legati allo schermo per tutto il tempo.

E se il vostro viaggio in aereo fosse più lungo, preparatevi anche a vedere i due sequel (del 2011 e del 2013), altrettanto divertenti e avventurosi. “Una notte da leoni” è il film perfetto per trascorrere alcune ore di tempo tra divertimento e spensieratezza, seguendo le avventure folli di questi amici fuori dalle righe. Attenzione all’unica controindicazione: c’è il pericolo di disturbare gli altri viaggiatori con le vostre risate.

Inside out: film d’animazione intenso

Perfetto per la visione insieme ai vostri figli, ma anche in solitaria, Inside out è un film d’animazione adatto a tutte le età. Grazie a questo capolavoro, siamo entrati nella complessa mente della piccola protagonista, Riley, esplorando il mondo delle emozioni in maniera originale, comprendendo come queste influenzano costantemente la nostra vita.

Un viaggio avvincente attraverso le profondità della psiche umana, che mostra il funzionamento della mente da una prospettiva unica. Se guarderete Inside out durante il vostro volo, state certi che non vi accorgerete nemmeno delle turbolenze o di essere quasi arrivati a destinazione. Sarete infatti totalmente rapiti da questa storia emozionante e ricca di significato. Un consiglio: preparate i fazzoletti, ne avrete bisogno.

La La Land: il musical che fa sognare

È la storia dolce e struggente di un amore perduto che è diventata uno dei migliori film romantici di sempre. Un musical moderno ambientato a Los Angeles che emoziona e fa immergere in un mondo magico, tra paesaggi urbani, splendide coreografie e canzoni orecchiabili che fanno dimenticare il tempo sospeso del viaggio. “La La Land”, pluripremiata agli Oscar 2017 ha come protagonisti i bravissimi Emma Stone e a Ryan Gosling e ha catturato il cuore di milioni di spettatori. Se non l’hai ancora visto e cerchi qualcosa di intenso ed emozionante, questa pellicola sarà la scelta perfetta durante il tuo volo.

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Come arrivare all’Isola dei Conigli sul Garda

A Manerba del Garda, a pochi metri da Punta Belvedere, sul versante lombardo del Lago di Garda, emerge la piccola Isola di San Biagio, nota comunemente come Isola dei Conigli. Un piccolo scrigno d’Italia caratterizzato da prati verdi, cipressi e cespugli fioriti, visitabile in pochi minuti anche a piedi. Ma non solo.

Come suggerisce il nome, una delle sue particolarità è proprio la presenza sul territorio di numerosi coniglietti in libertà ormai abituati alla compagnia degli umani.

Isola dei Conigli, informazioni utili

L’Isola dei Conigli sul Garda, di proprietà del Camping San Biagio, è ben attrezzata, con un piccolo chiosco snack-bar e i servizi. Nella bella stagione, si possono anche noleggiare lettini-prendisole per rilassarsi sulle sponde.

L’isola è stata a suo tempo la postazione di caccia di coloro che vivevano nella villa. Rimane “aperta” tutti i giorni dalle 9.00 fino alle 18.00, orario in cui chiude al pubblico così come il chiosco, il noleggio lettini e quant’altro. Trattandosi di una proprietà privata, l’ingresso senza autorizzazione può essere passibile di denuncia.

L’ingresso ha attualmente un costo di 10 euro, valido per tutta la giornata, e il ticket si paga appena giunti sull’isola. Entrano gratuitamente, invece, i bambini e i clienti del Camping San Biagio (che possono raggiungere l’Isola dei Conigli anche dopo le ore 18.00).

Per tutte le informazioni aggiornate, è consigliabile consultare l’apposita sezione del sito ufficiale.

Come arrivare sull’Isola dei Conigli

Sono tre i modi per approdare sull’Isola dei Conigli o Isola di San Biagio: a piedi, quando il livello dell’acqua è basso tanto da arrivare alle ginocchia, con il taxi boat oppure con imbarcazioni private.

Vediamo nel dettaglio ogni opzione.

Arrivare sull’Isola dei Conigli a piedi

Quando il livello dell’acqua lo consente, l’Isola dei Conigli si può raggiungere a piedi partendo dalla terraferma dove sorge il Campeggio San Biagio a cui appartiene l’isola, da Porto Torchio, deliziosa località fronte mare cui dedicare una sosta (magari per pranzo in uno dei numerosi ristorantini) e dove sono presenti molti parcheggi a pagamento: il più comodo e vicino è il Parcheggio Isola dei Conigli, con tariffa di 1 euro all’ora (7 euro la tariffa giornaliera).

Raggiunta la spiaggia, si costeggia fino alla Punta Belvedere percorrendo un sentiero ben segnalato: sono soltanto 200 metri!

Di solito, il periodo più indicato per raggiungere l’Isola di San Biagio a piedi è quello che va da settembre a novembre, mentre in aprile il livello dell’acqua tende a essere più alto.

Occorre, in ogni caso, controllare le condizioni di volta in volta poiché, in base alle stagioni, alla quantità di neve e pioggia e ad altri fattori ambientali, la situazione può mutare in fretta.

Raggiungere l’Isola dei Conigli con il taxi boat

Per arrivare sull’Isola dei Conigli quando il livello dell’acqua non consente alternative, occorre utilizzare un traghetto che effettua corse plurigiornaliere. Il biglietto si acquista direttamente alla partenza a Porto Torchio e, oggi come oggi, ha un costo di 6 euro andata e ritorno.

La traversata dura circa 5 minuti. Informatevi sull’orario dell’ultimo taxi boat che lascia l’isola prima della chiusura.

Visitare l’Isola dei Conigli con imbarcazioni private

Per scoprire l’Isola dei Conigli sul Lago di Garda si può naturalmente utilizzare anche un‘imbarcazione privata. In tal caso bisogna pagare un ticket per potere approdare con il proprio mezzo sul molo di San Biagio.

La bellezza dei dintorni

I dintorni dell’Isola dei Conigli, con le loro acque cristalline, sono un must per gli amanti delle immersioni. In più, nelle vicinanze si trova lo Scoglio dell’Altare. Si racconta che sullo scoglio venisse celebrata una liturgia cristiana alla quale assistevano i pescatori convenuti nella zona. Inoltre, è noto per essere un sito d’immersione privilegiato del Lago di Garda.

La parete scende fino alla profondità di 150 metri ed è famosa per due grandi balconate ricoperte di spugne gialle e per una grotta che presta rifugio a grossi esemplari di pesce persico reale, lucci, tinche, anguille e alborelle.

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Fonte: BookMe-Cab

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Via Francigena in Italia: la guida completa

La Via Francigena, un antico itinerario che collega Canterbury, in Gran Bretagna, a Roma, si estende attraverso cinque Paesi 16 regioni e attraversa 637 Comuni, coprendo una distanza di oltre tremila chilometri. Questo percorso, che una volta guidava i pellegrini medievali verso la Città Eterna, ora attraversa bellezze architettoniche di borghi antichi, città d’arte e ambienti naturali incontaminati.

Storicamente, le Vie Francigene rappresentavano un sistema di strade che collegava i territori dominati dai Franchi a Roma. Questo intricato sistema di percorsi ha svolto un ruolo significativo nell’unire i popoli e le culture europee, mentre oggi i pellegrini moderni e i turisti sostenibili seguono le orme degli antichi pellegrini, attraversando montagne, sentieri di campagna e strade minori.

Le tappe italiane oggi comprendono 45 delle originali 79 e includono alcune delle località più affascinanti della nostra penisola. Nella nostra guida alla Via Francigena trovate la storia di questo antico itinerario e le tappe da percorrere nelle nostre regioni.

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Viaggiare durante il Ramadan: cosa sapere

Indonesia, Turchia e Marocco sono solo alcuni dei Paesi del mondo in cui si rispetta il Ramadan, il periodo sacro per gli islamici che, secondo la tradizione, corrisponde a quello in cui Maometto ricevette la rivelazione del Corano.

Visitare un Paese musulmano durante questo momento dell’anno è un’opportunità straordinaria, in quanto consente di sperimentare la vita e la cultura locale che è davvero preziosa e sorprendente. Tuttavia, è fondamentale rispettarlo e per questo, prima di partire per un viaggio, è molto importante essere a conoscenza di alcune piccolo cose.

Informazioni utili

La prima cosa da sapere è che data di inizio e di fine del Ramadan non sono mai le stesse: il mese sacro cambia ogni anno, perché il calendario lunare islamico segue le fasi della luna: inizia il giorno successivo all’avvistamento della nuova luna crescente.

Durante questo mese i musulmani si pongono l’obiettivo di crescere spiritualmente e avvicinarsi ad Allah. Per farlo pregano e recitano il Corano, e mentre lo fanno si concentrano sull’intenzionalità e sull’altruismo delle proprie azioni. Contemporaneamente, si astengono dal pettegolezzo, dal mentire, dal litigare e anche dal sesso. In più, osservano il digiuno dall’alba al tramonto per un mese intero, e trascorrono del tempo prezioso con la famiglia e gli amici.

Passata la preghiera del tramonto (Maghrib), il digiuno cessa momentaneamente con l’Iftar (un pasto che può essere piccolo ma anche molto abbondante), al quale segue il Suhoor (un ulteriore pasto prima dell’alba) che avviene intorno alle 5 del mattino. Durante l’Iftar, la famiglia e gli amici si riuniscono nelle case per trascorrere dei momenti felici e mangiare tantissimi (e diversi) piatti dolci, salati e gustosi dessert, rigorosamente preparati secondo le tradizioni e le preferenze locali. Ciò vuol dire che ogni Paese ha i suoi buonissimi e incredibili piatti tipici. Anche i ristoranti sono affollati e spesso hanno cibi speciali per l’occasione, mentre alcune moschee offrono piatti gratuiti. Oggi sono molti anche gli hotel che organizzano Iftar da mille e una notte.

Ramadan: tradizione

Fonte: iStock

Iftar musulmano del Ramadan con cibi tradizionali turchi

Non mancano le feste fino ad Eid al-Fitr, il giorno in cui si celebra la fine del Ramadan che è una delle ricorrenze più allegre dell’anno. Il termine del mese sacro, inoltre, è spesso celebrato per tre giorni consecutivi.

È complesso viaggiare durante il Ramadan?

Non esiste una risposta universale a questa domanda, perché ogni Paese ha le sue tradizioni. In Egitto, Giordania e Paesi abituati al turismo internazionale, alcune strutture rimangono aperte per consentire un completo soggiorno ai viaggiatori non musulmani, ed in generale non si notano cambiamenti enormi rispetto alla vita di tutti i giorni. La stessa cosa vale per i ristoranti e la maggior parte degli hotel.

Tuttavia, in alcuni Paesi e al di fuori delle principali città non è assolutamente detto che avvenga la stessa cosa. Per questo motivo, è molto importante informarsi sulle eventuali chiusure e aperture già prima della partenza, in modo da non ritrovarsi completamente spaesati.

Un’altra cosa da tenere a mente è che il digiuno (che spesso è abbinato anche a temperature molto calde) può essere fonte di nervosismo, e per questo bisogna cercare di essere pazienti ed empatici con chi ci ritroviamo di fronte, al punto da tollerare eventuali atteggiamenti che potrebbero risultarci un po’ “antipatici”.

Sappiate, inoltre, che durante il Ramadan si usa rimanere fuori fino a tarda notte e che sembra una sorta di Natale occidentale: strade, negozi, ristoranti e case sono addobbati a festa e, prima del tramonto, l’energia allegra ed amichevole invade ogni strada di tutte le città. Sì, dopo il tramonto si può fare (e si fa) festa fino all’alba successiva, quando poi si riprende il digiuno.

Le notti durante il Ramadan

Fonte: Getty

Persone a celebrare dopo il tramonto durante il Ramadan

Molto emozionante è anche osservare, con enorme e dovuto rispetto, le preghiere serali che si svolgono fuori dalle moschee: si possono avvistare centinaia (alle volte persino migliaia) di persone che pregano insieme.

Viaggiare durante il Ramadan, quindi, può essere complesso come non esserlo, ma quel che è certo è che si rivela un turbinio di emozioni e una vera immersione nella profonda e radicata cultura di questi Paesi.

Quali regole rispettare

Anche i viaggiatori che esplorano un Paese musulmano durante il mese sacro del Ramadan devono rispettare alcune regole. I non fedeli non sono chiaramente obbligati a digiunare o pregare, ma è fondamentale ed estremamente giusto onorare le leggi e i costumi locali.

Per esempio, è sempre un’ottima abitudine fare scorta di cibo e acqua per non rischiare di ritrovarsi a stomaco vuoto per tutta la giornata, visto che in molti luoghi negozi e ristoranti sono chiusi. Nell’eventualità in cui bancarelle e ristoranti siano aperti e decidiate di mangiare, non dimenticate di lasciare una mancia: sono persone che stanno facendo il digiuno e lavorare a contatto con bevande ed alimenti non deve affatto essere facile.

Allo stesso tempo, è buona norma evitare di mangiare e bere in modo evidente in pubblico: è una forma di rispetto verso tutti coloro che stanno praticando il digiuno. Non bisogna nemmeno chiedere o comprare alcolici, perché anche i negozi, che normalmente li hanno, in questo periodo non li vendono. Fanno eccezione alcuni hotel a 5 stelle (anche in questo caso, il consumo di alcol, anche dopo l’ora del tramonto, varia da Paese a Paese).

È vietato anche mettere musica ad alto volume in pubblico perché, in questa fase dell’anno, ascoltare musica è sconsigliato. Se proprio non se ne può fare a meno basta attendere il tramonto, quando le strade si trasformano diventando una sorta di concerto all’aria aperta.

Se doveste ricevere un invito per l’Iftar non si può (e non si deve) assolutamente dire di no: offrire da mangiare è per i musulmani uno degli atti più nobili che si possano fare durante il periodo sacro. Per ricambiare la cortesia basta poi praticare la zakat, ovvero fare della carità a qualche bisognoso.

Attenzione anche a come si organizza l’itinerario, perché molte moschee, soprattutto il venerdì, potrebbero essere chiuse. È decisamente fondamentale anche rispettare l’ora della preghiera e avere braccia, gambe, spalle e capelli coperti, in particolare le donne.

La preghiera dei musulmani durante il Ramadan

Fonte: iStock – Ph: sabirmallick

La preghiera fuori una moschea in India

Un suggerimento molto utile è evitare di uscire nei momenti di punta, come può essere l’inizio dell’Iftar, perché il traffico diventa quasi ingestibile e i mezzi pubblici sono estremamente affollati, in quanto tutti tornano dalle famiglie per banchettare.

Durante il Ramadan è importante anche evitare l’intimità fisica pubblica con una persona del sesso opposto, anche se si è sposati: le manifestazioni di affetto fatte in pubblico sono considerate maleducate, mentre in alcuni Paese sono persino vietate dalla legge.

Meglio anche non mangiare gomme da masticare o fumare di fronte alle persone, in quanto entrambe le cose sono non permesse dalle regole del digiuno.

Il Ramadan, quindi, è un momento di condivisione, di unione e di preghiera, una fase di astinenze e di divertimento, ma che allo stesso tempo significa generosità e carità. Ciò non toglie che sia necessario che i turisti rispettino più che mai questo mese sacro: solo in questo modo si è veri viaggiatori consapevoli.

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Vacanze in Sardegna: perché andare via mare è ancora l’opzione migliore

Sta per arrivare quel momento dell’anno in cui tutti iniziamo a sognare le vacanze primaverili e, ancor di più, quelle estive. Tra le mete più straordinarie (non solo d’Italia, ma del mondo intero) da raggiungere durante le belle stagioni c’è la Sardegna, un’isola del Mediterraneo che tra mare, spiagge, storia e natura è praticamente un sogno che si avvera.

Tuttavia, emergono sempre una serie di dubbi non solo su dove andare, vista l’importante estensione della regione, ma anche su come arrivare. La buona notizia è che la Sardegna è dotata sia di porti che di aeroporti, la brutta è che in base a quello che sceglierete dovrete rinunciare a delle cose. Per fortuna, noi di SiViaggia abbiamo fatto una serie di riflessioni che ci hanno portato a capire che andare via mare è quasi sempre l’opzione migliore. E ora vi spieghiamo il perché.

I vantaggi di andare in traghetto

L’aereo è un mezzo di trasporto certamente più rapido, ma allo stesso tempo costringe a privarsi anche di alcuni elementi che possono rivelarsi utili durante un viaggio in Sardegna, primaverile o estivo che sia.

Ma non solo, perché solcare i mari a bordo di navi permette anche di muoversi più liberamente, di ammirare la bellezza del mare e guardare i colori e i paesaggi che mutano in base all’ora della giornata. Senza dimenticare il fatto che è più facile divertirsi e conoscere persone, sempre se lo si desidera.

La nave, tra le altre cose, permette di raggiungere molte più zone dell’isola e anche con più facilità, perché i porti sono in numero superiore rispetto agli scali aerei.

E poi la fondamentale possibilità di imbarcare il veicolo: se non si possiede una vettura propria, per esplorare la Sardegna si è costretti ad affittarne una. I prezzi del noleggio in Italia adesso sono alle stelle, e per questo portare la propria auto è sicuramente la soluzione più conveniente.

Ma non solo, perché imbarcando la propria automobile si possono portare bagagli senza limite di peso, opzione che in aereo non esiste.

Alcuni potrebbero pensare che i costi dei traghetti per la Sardegna siano troppo elevati, ma la verità è che a disposizione dei clienti ci sono diverse soluzioni, ideali per tutte le tasche. In più, alcune compagnie offrono persino la possibilità di far viaggiare gratis i bambini fino ai 3-4 anni e diverse riduzioni per i pargoli più grandi.

Inoltre, durante l’anno, gli operatori propongono diversi tipi di offerte per prenotazioni anticipate e anche tariffe molto economiche per chi vuole visitare la Sardegna fuori stagione.

Infine, nessun membro della famiglia viene lasciato fuori: sulle navi per la Sardegna c’è posto per il proprio animale domestico, per il quale è prevista anche una cabina pet-friendly.

Alla luce di tutti questi vantaggi può però scattare un dubbio: quale compagnia utilizzare? La risposta è che dipende da voi, ma anche che esiste una piattaforma in grado di aiutarvi tantissimo nella vostra scelta. Parliamo di Ferryhopper, che permette di confrontare varie compagnie di navigazione e prenotare traghetti per oltre 500 destinazioni, al miglior prezzo e senza costi nascosti. Inoltre, scaricando l’App di Ferryhopper, potrete gestire al meglio la vostra prenotazione, fare il check-in online e avere tutto a portata di mano.

Viaggiatrice che guarda la costa della Sardegna dal ponte della nave

Fonte: Getty Images

Viaggiare in Sardegna via mare

In Sardegna in aereo: pro e contro

Prendere l’aereo per andare in Sardegna non è un’opzione da depennare perché, anzi, può rivelarsi molto utile quando le esigenze sono diverse da quelle di un viaggio vero e proprio.

Se l’idea è quella di fermarsi in una località con tutti i servizi possibili, come per esempio le bellissime Alghero e Cagliari, l’aereo è senz’altro il mezzo di trasporto più adeguato.

Ma la verità è che una volta che si va in Sardegna non c’è niente di più bello che scoprirla, visitando le sue zone che passano dal mare cristallino alle cime da scalare. In questo caso, quindi, è preferibile il traghetto con cui portare la propria auto, perché il noleggio in aeroporto ha spesso prezzi alti, specialmente in estate.

E poi i problemi di peso: tra cibo ottimo e oggetti di artigianato fatti da maestri del settore diventa davvero complesso organizzare la valigia per il ritorno.

In aereo, tra le altre cose, si sta più scomodi anche se, ad onor del vero, il viaggio dalle maggiori città italiane dura sicuramente meno di quello in nave. E poi l’ultimo piccolo svantaggio dell’aereo: si rischiano forti dolori alle orecchie per via dei cambi di pressione, fastidi che in nave non si provano.

Cosa vedere assolutamente in Sardegna

Fermo restando che il viaggio in traghetto in Sardegna presenta più vantaggi rispetto all’aereo, abbiamo deciso di selezionare per voi alcune cose da vedere assolutamente in questa magnifica isola.

La prima è la bellissima città di Olbia, in provincia di Sassari, ovvero la porta d’ingresso di quest’isola paradisiaca. Il posto ideale per ammirare le vestigia del passato grazie ai musei e alle necropoli, una delle quali comprende ben 350 tombe. Ma non solo, perché Olbia è anche il punto di partenza ideale per andare alla scoperta di un altro tesoro di questa regione italiana: la Costa Smeralda.

La seconda è Porto Torres, sempre parte della provincia di Sassari, che è un susseguirsi di spiagge da sogno. Perfettamente collegata via mare all’Italia continentale, è un angolo di Sardegna dove storia e natura convivono in armonia, tanto che a due passi da essa sorgono alcuni dei territori più affascinanti dell’isola.

Uno di questi è il Parco Nazionale dell’Asinara, ovvero un’isola nell’isola: 50 chilometri quadrati terrestri e 100 costieri che regalano inestimabili tesori naturalistici e faunistici. Sentieri immersi nella natura che si affacciano di fronte a un altro gioiello locale: l’eccezionale spiaggia La Pelosa d Stintino.

C’è poi l’irresistibile Cala Mariolu che sorge a Baunei, parte della provincia di Nuoro. Si tratta di un paradiso dal fascino tropicale caratterizzato da un fondale basso di sassolini bianchi e sabbia rosa a tratti.

La Sardegna è anche un terra ricca di borghi incantevoli come Castelsardo, in provincia di Sassari, che si affaccia sul limpido mare e che è costituito da un dedalo di stradine labirintiche. Un paesino dove il tempo pare non essere passato mai, perché le donne locali ancora intrecciano i cestini con le foglie delle palme nane.

Infine, una meraviglia della natura: la Gola Gorropu che sorge tra Barbagia e Ogliastra e che è uno spettacolare monumento naturale ricco di biodiversità e patria del trekking.

Per maggiori informazioni sugli spostamenti via mare, i prezzi e le offerte in corso, vi invitiamo a consultare periodicamente la pagina di Ferryhopper dedicata ai traghetti per la Sardegna.

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Consigli itinerari culturali Viaggi

La guida completa ai Patrimoni dell’Unesco in Italia

Con la sua storia e la sua cultura millenarie, l’Italia è certamente uno dei Paesi più rinomati al mondo per il suo straordinario patrimonio artistico, oltre che per le bellezze naturali e la ricchissima offerta enogastronomica.

Un prestigio culturale e artistico che è confermato da un dato di assoluto rilievo: il primato mondiale nel numero di siti inclusi nella lista dei Patrimoni mondiali dell’Unesco.

Si tratta del frutto dell’impegno costante nel preservare e valorizzare la storia e i luoghi più significativi del nostro Paese, che rendono l’Italia l’indiscussa culla di tesori culturali e naturali quale è.

La guida completa ai siti italiani Patrimonio dell’Unesco vi farà scoprire luoghi meno noti e le loro curiosità, siti che hanno un valore incredibile per noi italiani. I siti Unesco in Italia sono 59, di cui 53 di tipo culturale e sei di tipo naturale. Di questi, sette sono parte di siti Unesco transnazionali. Ma molti altri sono candidati a essere iscritti nella lista.

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