Categorie
capitali europee Destinazioni Europa Francia itinerari culturali musei Parigi Viaggi

I musei di Parigi da non perdere assolutamente

Quante volte avete sognato di passeggiare tra i boulevard della capitale francese, magari a braccetto della vostra persona preferita? Parigi, la magica ville lumière, la città dell’amore per antonomasia, dalla cucina raffinata e i quartieri eleganti è il perfetto mix di arte, storia, gastronomia e cultura: sapete che ospita più di 100 musei? Allora via, scarpe comode e corriamo a scoprire insieme i migliori musei di Parigi, visitabili anche acquistando il Paris Museum Pass.

I migliori musei di Parigi: il Louvre

È difficile scegliere, tra tutti quelli che ospita, i migliori musei di Parigi. Probabilmente facendo una statistica, o se banalmente chiedessimo al mondo quale sia il museo più famoso di Parigi la risposta sarebbe unanime: il Louvre. Originariamente il palazzo che lo ospita era una fortezza del XII secolo; rivestì, poi, il ruolo di palazzo reale fino a quando nel 1682 Luigi XIV si trasferì a Versailles: quello che è davvero il polo museale venne inaugurato solo nel 1793.

Come visitare il Louvre

Il museo è facilmente raggiungibile in metro, basta scendere alla fermata Palais Royal-Musée du Louvre. Le tre ali del museo del Louvre di Parigi si aprono vicino alle biglietterie, poste nei pressi dell’accesso principale – la Hall Napoléon: quella che si trova sotto la celeberrima piramide di vetro.

Fiore all’occhiello dell’immenso polo museale i quasi 12 mila dipinti, di cui “appena” 6000 in esposizione permanente; in realtà, però, le opere che albergano in pianta stabile negli oltre 60 mila metri quadrati sono ben 35mila organizzate in 8 sezioni.

Lorenzo Lotto, Andrea del Sarto, Sandro Botticelli, Andrea Canova e la star Leonardo da Vinci sono solo alcuni degli artisti le cui opere si possono incontrare passeggiando per i corridoi del museo! Il suggerimento per ottimizzare tempi è senz’altro quello di scegliere un percorso tematico alla scoperta dei capolavori del museo.

Visitare Orsay: il museo degli impressionisti francesi

Sarò di parte, ma io che sono romantica per natura ho un debole per il museo d’Orsay già a partire dalla sua meravigliosa struttura architettonica.

Il complesso, infatti, è la vecchia Gare d’Orsay, una stazione ferroviaria inaugurata per l’esposizione universale del 1900 dal carattere moderno, leggero e aeroso: una struttura in ferro e vetro per la cui costruzione vennero impiegate il doppio delle tonnellate di ferro usate per la Tour Eiffel.

A pieno titolo tra i musei più famosi di Parigi, costituisce il punto di riferimento indiscusso per l’impressionismo: Monet, Manet, Renoir, Degas sono alcuni degli artisti di casa insieme ai post impressionisti come Gauguin e Van Gogh.

Come visitare il Musée d’Orsay

Visitare il Musée d’Orsay è davvero imprescindibile: il polo si configura come il ponte di connessione temporale e stilistico tra le collezioni del Louvre, tendenzialmente più classiche, e quelle del Centre Pompidou, di stampo decisamente più moderno.

Come per il Louvre, per raggiungerlo, basta scendere alla fermata Palais Royal-Musée du Louvre: separati dai giardini des Tuileries e da sua maestà la Senna i due musei sono, infatti, quasi dirimpettai. Con i suoi 35mila metri cubi di vetro, la spettacolare luce naturale di cui è illuminato e l’orologio originale simbolo della stazione, scoprirete che il museo d’Orsay è un’attrazione dal fascino romantico che vale la pena visitare non solo per le sue 3000 opere. Per visitarlo, il consiglio è quello di acquistare il biglietto in anticipo ed evitare lunghe code.

Le Centre Pompidou: la sede del Museo Nazionale d’Arte Moderna

Nato dalla volontà dell’allora Presidente della Repubblica francese Georges Pompidou, su un progetto sviluppato da Renzo Piano e Richard Rogers, il centro Pompidou è caratterizzato da futuristiche scale mobili all’aperto e un vivace gioco di enormi tubi colorati a decorazione delle facciate.

Il polo, tra i migliori musei di Parigi, si configura come uno spazio multidisciplinare focalizzato sull’arte moderna in tutte le sue accezioni e per questo comprende anche una grande biblioteca, un museo dedicato a design, attività musicali, cinematografiche e audio-visive. Il museo ospita circa centomila opere miste tra quadri, opere multimediali, foto, elementi di design e architettura.

Come visitare il Centre Pompidou

La sua collezione d’arte comprende le opere che coprono il XX e XXI secoli, organizzate in due aree in base ad un ordine cronologico. Da un lato il periodo moderno che va dagli inizi del 900 agli anni Sessanta con artisti del calibro di Kandinsky, Chagall e Picasso, e dall’altro l’età contemporanea che arriva sino ad oggi con Warhol, tra i tanti. Ogni anno nel museo, inoltre, vengono ospitate varie decine di mostre monografiche con pezzi in prestito da collezioni di tutto il mondo: non è difficile credere che le Centre Pompidou sia uno dei musei più visitati al mondo! Proprio per questo, acquistare il biglietto per saltare la coda è sempre un’ottima mossa!

I musei di Parigi sono davvero molti e accontentano ogni gusto. Il Musée de l’Orangerie, il museo Rodin, quello di Yves Saint Laurent, persino la casa museo di Victor Hugo e chi più ne ha più ne metta: Parigi oltre a essere la città dell’amore è a pieno titolo la città della cultura!

Categorie
Europa Finlandia Notizie Viaggi

Qual è, da anni, il Paese più felice del mondo

Anche quest’anno, per la sesta volta, la Finlandia è stata eletta Paese più felice del mondo. È quanto conferma il World Happiness Report pubblicato ogni anno dalle Nazioni Unite e reso noto proprio in occasione della giornata Internazionale della Felicità.

E il segreto della felicità finlandese suscita grande curiosità in tutto il mondo fin da quando ha vinto per la prima volta questo prestigioso titolo, nel 2018. E alcuni dei motivi che rendono felici i finlandesi possono essere spiegati col il loro stile di vita ma anche con l’ambiente in cui vivono.

Connessione con la natura

Oltre a vantare l’arcipelago più esteso al mondo e ben 187.000 laghi, la Finlandia può fregiarsi di una superficie verde sconfinata. Il 75% del Paese, infatti, è costituito da lussureggianti foreste incontaminate. Con 41 parchi nazionali, offre la possibilità di poter godersi in totale libertà la natura, svolgendo ogni tipo di attività outdoor – come sancito dall’ “Everyman’s rights”, il diritto di utilizzo del suolo, detto anche diritto di pubblico accesso. Dunque, non c’è da stupirsi se i finlandesi sviluppino, nel corso della loro vita, un profondo legame con la natura, trovando la felicità nei molti benefici che essa offre. È stato dimostrato che basta trascorrere 15-20 minuti immersi nella foresta per ridurre la pressione sanguigna e migliorare l’umore.

Uno stile di vita semplice

Le abitudini e le attività preferite dai finlandesi sono molto semplici. Una tra tutte è la tipica sauna finlandese, una fonte fondamentale di benessere, riconosciuta e famosa in tutto il mondo per i suoi benefici sulla salute. Abbinata a un tuffo rinfrescante nelle acque di un lago in estate o in quelle gelide di una buca scavata nel ghiaccio d’inverno, la sauna – considerata da molti uno stile di vita – contribuisce in modo decisivo alla felicità dei finlandesi.

Sostenibilità prima di tutto

La sostenibilità è considerata una vera e propria priorità dai finlandesi, sia che si tratti di tutelare il patrimonio naturale circostante sia di creare innovazioni funzionali per la vita di tutti i giorni. Dall’arredamento all’abbigliamento, il design finlandese integra perfettamente avanguardia e rispetto per l’ambiente. In un Paese in cui la natura è una fonte inesauribile d’ispirazione, la sostenibilità gioca un ruolo fondamentale per definire la felicità di un’intera nazione.

Cibo stagionale e locale

La tradizione enogastronomica finlandese è semplice e basata esclusivamente sull’utilizzo di materie prime e ingredienti freschi e naturali locali. Con l’aria più pulita del mondo, l’acqua più pura proveniente da migliaia di laghi e numerosissimi ingredienti selvatici – come bacche, funghi ed erbe – che possono essere raccolti nelle foreste di tutto il Paese, il cibo è indubbiamente uno degli elementi essenziali della ricetta della felicità finlandese.

Un know how da condividere

Il segreto della felicità finlandese però presto potrebbe non essere una loro esclusiva, Infatti, la Finlandia ospiterà dal 12 al 15 giugno, nella regione dei laghi, la prima Masterclass of Happiness al mondo. L’obiettivo è quello di condividere con dieci fortunati partecipanti selezionati da ogni parte del mondo i segreti per ritrovare la felicità, il proprio equilibrio e scoprire il finlandese che c’è in ognuno di loro.

Per quattro giorni, immerse in un paesaggio naturalistico e mozzafiato, le persone potranno entrare in contatto con lo stile di vita della nazione più felice del mondo grazie all’insegnamento di trainer professionisti. La masterclass è gratuita. L’ente del turismo della Finlandia infatti, si occuperà delle spese di viaggio e di pernottamento.

Categorie
Albania Europa Idee di Viaggio itinerari turismo enogastronomico Viaggi vini

In Albania tra vigne e cantine, l’itinerario da scoprire

Sapevate che in Albania il vino scorre come l’acqua? Un Paese che, seppur poco noto da questo punto di vista, vanta una lunga tradizione di vinificazione, ma al contempo una breve storia di vino come industria. E se fino al 1991, a causa di vicissitudini storiche, gli ettari di vigne piantate erano solo 2000, oggi la situazione è decisamente migliorata: si raggiungono i 26.000 ettari.

I migliori vigneti in Albania

L’Albania è una terra splendida che si sviluppa tra mare e monti, un Paese del nostro continente dove il clima è mite tutto l’anno permette di produrre dei vini che non sono affatto da sottovalutare.

A livello generale, il territorio albanese dal punto di vista vitivinicolo si suddivide in quattro macro regioni che vengono classificate sulla base del criterio dell’altitudine:

  • le pianure costiere: raggiungono i 300 metri e circondano le città di Tirana, Kavajë, Durazzo, Scutari, Lezhë, Lushnje, Fier, Valona, Pukë e Delvinë;
  • le colline centrali: l’altitudine varia da 300 a 600 metri e sono ubicate nei pressi di Elbasan, Krujë, Gramsh, Berat, Përmet, Librazhd e Mirditë;
  • le zone orientali sub-montane: tra i 600 e gli 800 metri nei dintorni di Pogradec, Korçë, Leskovik e Peshkopi;
  • le aree montuose; la vite viene coltivata fino ai 1000 metri.

Anche se, ad essere onesti, la maggior parte dei vigneti sono concentrati prevalentemente nelle zone collinari, in particolare nei dintorni di Berat, Korçë (Corizza), Pogradec, Përmet, Leskovik, Vlorë (Valona), Lezhë (Alessio), Shkodër (Scutari).

Tra vini e vigneti

In Albania i vitigni internazionali più coltivati sono Merlot, Sangiovese, Barbera, Chardonnay, Primitivo, Tempranillo, Montepulciano, Cabernet Sauvignon, Petit Verdot, Moscato, Alicante Bouschet, Tokai, Trebbiano. Ci sono poi vini  autoctoni ampiamente diffusi, alcuni dei quali andremo a scoprire insieme.

Il villaggio di Shesh con il suo vino

Shesh è un piccolo e delizioso villaggio che si trova a più o meno 9 chilometri di distanza dalla Capitale, Tirana. Situato a circa 460 metri sul livello del mare, è famoso per la coltivazione di un’uva chiamata Sheshi Bardhë e Sheshi i Zi (in italiano Sheshi Bianco e Sheshi Nero) che regala al consumatore un vino di alta qualità.

Va sottolineato, però, che Shesh permette anche di ammirare un bellissimo panorama naturale.

Kallmet con il suo vitigno dotato di potenzialità

Kallmet è una deliziosa frazione del comune di Alessio e proprio qui prende vita un vitigno dotato di grandissime potenzialità. Questo tipo di vitigno è presente  in circa il 20% della superficie e si distingue per essere a bacca rossa e con una ottima base polifenolica.

Pulës, ancora sottovalutato

Nel circondario di Berat, splendida città millenaria e patrimonio mondiale dell’UNESCO, viene invece prodotto il Pulës, un vino ancora sottovalutato ma che vanta un ottimo bouquet e un retrogusto persistente, che richiama il profumo del ginestro.

Al giorno d’oggi il grandi aziende conosciute del Paese che producono vino sono più di 30, anche se, nei prossimi anni, si stima una crescita del settore. Cantine che, in alcuni casi, hanno iniziato a farsi conoscere anche a livello internazionale, partecipando a concorsi e a fiere di settore.

Possiamo perciò affermare che in Albania, grazie a diverse politiche di sostegno della Comunità europea e all’intraprendenza di una trentina di produttori, il settore vinicolo è in espansione e che la superficie di terra destinata alla vite sta aumentando. Dai vitigni internazionali a quelli autoctoni, infatti, comincia ad esserci l’imbarazzo della scelta.

Categorie
capitali europee Copenaghen Danimarca Europa hotel Viaggi Wanderlust

Una Camera per due: benvenuti nell’hotel più piccolo d’Europa

Organizzare un viaggio a Copenhagen, in qualsiasi periodo dell’anno e in ogni stagione, è sempre un’ottima idea. La capitale della Danimarca, infatti, conserva un patrimonio culturale, storico e artistico di immensa bellezza, tutto da scoprire.

Le cose da fare e da vedere qui sono tantissime, a partire dal centro storico della città, l’Indre By, passando per il meraviglioso quartiere rococò del XVIII secolo che ospita il palazzo della famiglia reale. E poi, ancora, il Giardino di Tivoli, uno dei più celebri e antichi parchi divertimento nel mondo, le vie dello shopping e la strada pedonale più lunga d’Europa.

A Copenhagen, questo è certo, non ci si annoia mai. Tuttavia, se volete rendere l’esperienza di viaggio ancora più indimenticabile, il consiglio è quello di alloggiare all’interno del Central Hotel & Café. Il motivo? Si tratta dell’hotel più piccolo d’Europa, dotato di una sola stanza e situato al secondo piano di una micro caffetteria nel cuore della città. Pronti a partire?

Una camera per due nel cuore della città

Se è vero che quando programmiamo un viaggio lo facciamo per andare alla scoperta della sua destinazione, è vero anche che a fare la differenza sono le esperienze che scegliamo di vivere. E le esperienze, quelle più caratterizzanti, ormai lo sappiamo, passano anche per gli alloggi.

Ecco perché, se avete in mente di organizzare una partenza verso la capitale della Danimarca, in qualsiasi periodo dell’anno, il consiglio è quello di prenotare questo alloggio per vivere un’avventura assolutamente unica e inedita.

Ci troviamo su via Tullinsgade, nel quartiere di Vesterbro e a due passi dai luoghi più iconici di Copenhagen. È proprio qui che, durante una passeggiata, una micro caffetteria potrebbe attirare la vostra attenzione. Si tratta del caffè più piccolo della città, ma anche di uno dei più frequentati. È proprio la sua atmosfera intima e raccolta ad averlo reso un punto di riferimento per i cittadini e per i viaggiatori che alloggiano nella zona.

Ma non sono solo le dimensioni della caffetteria a rendere unico questo posto, ma il fatto che il locale è parte di un hotel. Non uno qualsiasi, ma il più piccolo d’Europa. A disposizione dei viaggiatori che scelgono di alloggiare all’interno del Central Hotel & Café c’è solo una camera matrimoniale per due persone. Se volete dormire al suo interno dovrete prenotarla con largo anticipo perché, come potrete immaginare, è quasi sempre sold out.

L’hotel più piccolo d’Europa

Il Central Hotel & Café si dichiara come l’hotel più d’Europa e del mondo, anche se deve contendersi questo primato con altre strutture ricettive sparse per il globo.. Certo è che, indipendentemente dal record da Guinness, questo resta sicuramente l’hotel più piccolo della città. Ed è davvero delizioso.

La camera della struttura, che è poi anche l’unica, è situata al secondo piano della più piccola caffetteria della città nel quartiere Vesterbro. Per raggiungere l’alloggio è necessario percorrere una piccola scala di legno che conduce direttamente nella stanza.

La camera matrimoniale del Central Hotel & Café e dotata di un bagno interno e di tutti i comfort del caso per fare sentire gli ospiti a casa. Non manca neanche una finestra che affaccia direttamente sulla città. Ma quanto costa dormire nell’hotel più piccolo a Copenhagen? Il prezzo è di circa 2000 corone danesi a notte che corrispondono a poco meno di 270 euro.

Central Hotel & Café

Fonte: Andrea Nuñez @andreannu/Visit Denmark

Central Hotel & Café
Categorie
Bretagna Europa Francia itinerari Normandia Viaggi viaggiare

Normandia e Bretagna, itinerari che conducono alla scoperta di una Francia spettacolare

Tra i viaggi da fare almeno una volta nella vita c’è quello che conduce alla scoperta di Normandia e Bretagna, due regioni romantiche e allo stesso tempo selvagge di Francia che si distinguono per essere due dei luoghi più suggestivi del mondo. Che vogliate visitare una delle due regioni, che preferiate farlo in coppia, esistono dei tour che portano nel cuore di questi affascinanti luoghi europei e che vi faranno conoscere tutta la loro autenticità.

Tour della Normandia

Caldana Europe Travel, tour operator specializzato nell’organizzazione di viaggi guidati in Italia e in Europa per famiglie, coppie, single e grandi gruppi, propone un imperdibile tour della Normandia, culla degli impressionisti che rimasero incantati dalle sue incredibili scogliere di gesso, che si distingue per essere una terra unica, con un patrimonio architettonico, culturale e naturale particolarmente ricco e una storia che ha reso il mondo il posto che oggi conosciamo.

Anche in questo angolo di Francia le meraviglie da visitare sono pressoché infinite. Una di queste è Giverny, piccolo villaggio sulle rive della Senna dove visse il celebre pittore impressionista Claude Monet. Il luogo perfetto per conoscere più a fondo la sua storia grazie a una visita della Casa dell’artista e del giardino che la circonda.

Fonte: Caldana Europe Travel

Giverny

Altra tappa imperdibile in Normandia è Rouen con la sua Cattedrale di Notre-Dame e l’antico centro storico che conserva importanti edifici come il quattrocentesco Palais de Justice, le chiese di Saint-Ouen e di Saint-Maclou e case a graticcio con eleganti balconi fioriti.

Un viaggio in Normandia che si rispetti non può non comprendere la sua Costa di Alabastro dove svettano alte falesie che sono dei veri e propri monumenti naturali scolpiti nella pietra calcarea, modellati dal vento, dall’acqua e dalle intemperie.

Di particolare interesse è la Scogliera di Aval la cui variazione dei colori della roccia e la luminosità del luogo hanno ispirato i pittori impressionisti, tra cui lo stesso Claude Monet.

Da non perdere è anche Honfleur, un piccolo e delizioso porto sull’Atlantico i cui panorami hanno influenzato sin dall’Ottocento pittori, scrittori ed artisti e il cui centro antico vanta case dalle facciate in ardesia ed edifici che lasciano letteralmente e bocca aperta.

Fonte: Caldana Europe Travel

Honfleur

Un’altra tappa da fare durante un tour in Normandia è senza ombra di dubbio Bayeux, una città medievale che conserva il celebre “Arazzo della Regina Matilde”, una tela di lino ricamata lunga 70 metri risalente all’XI secolo, che è un’opera d’arte e al contempo un prezioso documento storico inserito dall’Unesco nel Patrimonio Mondiale dell’Umanità. E da qui non si può non proseguire per la Pointe du Hoc, la scogliera dove i Rangers americani riuscirono ad espugnare le postazioni naziste.

Fonte: Caldana Europe Travel

Bayeux

Infine, la rinomata ed eccezionale Mont Saint Michel, una grandiosa abbazia benedettina che si trova su un isolotto roccioso, al centro di una vasta baia selvaggia spazzata dalle maree più alte d’Europa.

Alla scoperta della Bretagna

Caldana Europe Travel pianifica anche degli itinerari alla scoperta della Bretagna che sono davvero eccezionali.

Ma del resto questa è una delle regioni più affascinanti di tutto il Paese. Vi basti pensare che è circondata dal burrascoso Oceano Atlantico, che ha origini celtiche e che custodisce un territorio ricco di paesaggi diversi e incantevoli.

Tra le mete da scoprire in Bretagna c’è Chartres, una località che sfoggia una maestosa cattedrale che è un vero e proprio capolavoro del gotico francese. Non a caso è annoverata dall’Unesco nel Patrimonio Mondiale dell’Umanità.

Meravigliosa anche Rennes che è stata persino eletta come una delle città più piacevoli di Francia in cui vivere, una meta con una personalità giovane e dinamica e dove prende vita un ricco patrimonio storico.

Fonte: Caldana Europe Travel

Rennes

Un viaggio in Bretagna non può prescindere da una visita della Costa di Smeraldo con sosta al porto di Cancale, famoso per l’ottima qualità delle ostriche, e Saint Malo con la sua cittadella fortificata racchiusa tra antiche mura che regalano stupendi panorami sulla Manica e sulle isole.

Decisamente affascinante anche la Costa di Granito Rosa, così chiamata perché l’erosione dei venti e del mare ha modellato in forme fantastiche le scogliere dalle mille tonalità rosate. Zona da cui si può ammirare, tra l’altro, la splendida spiaggia di Ploumanach e Tregastel.

Fonte: Caldana Europe Travel

Ploumanach

Poi il Finistère, la regione più occidentale di Francia, dove toccare con mano la storia: si visita la zona dei Calvari o Complessi Parrocchiali, risalenti al tardo – medioevo, per poi andare a Quimper, la più datata città della Bretagna e capitale dell’antico Ducato di Cornovaglia.

Eccezionale è anche Concarneau la cui cittadella fortificata è circondata da mura di granito rosa. Non da meno è Vannes, pittoresca cittadina dall’aspetto medievale e anche piccolo porto della costa meridionale bretone.

Fonte: Caldana Europe Travel

Concarneau

Altro giro e altra corsa, ma questa volta direzione Nantes, città che sfoggia fiera il Castello dei Duchi di Bretagna circondato da torri e bastioni; la Cattedrale gotica di San Pietro e Paolo con le tombe di Francesco II e della moglie e molte altre meraviglie.

Fonte: Caldana Europe Travel

Nantes

Normandia e Bretagna: accoppiata vincente

La verità, però, è che la soluzione ideale sarebbe fare un tour che tocchi entrambe le regioni che, oltre a confinare, si caratterizzano per la loro natura, storia, arte e tradizioni. Caldana Europe Travel offre un itinerario completo, uno di quelli che vi regalerà emozioni intense.

Un percorso di questo tipo, infatti, permette di conoscere la costa francese affacciata sull’Atlantico che si distingue per essere uno dei luoghi più romantici e suggestivi d’Europa. Sarà poi impossibile non rimanere incantati dalla forza e dal misticismo delle regioni bretoni e normanne grazie agli spettacolari scenari naturali della Costa di Alabastro, della Costa di Granito Rosa e di Mont St. Michel, la “Meraviglia d’Occidente”.

Poi ancora l’eleganza delle cittadine normanne, fonte d’ispirazione per pittori, scrittori e grandi artisti; le antiche tradizioni delle cittadine di mare bretoni; la storia raccontata dai megaliti di Carnac e dalle spiagge scenario dello Sbarco Interalleato.

Fonte: Caldana Europe Travel

Quimper

Insomma, un tour in entrambe queste perle francesi è un’esperienza che non lascia indifferenti e che fa ritornare a casa con un bagaglio emotivo e di vita che è difficile acquisire altrove.

Categorie
Colorado Destinazioni Europa Francia mare Nord America parchi naturali Provenza vacanza natura Viaggi

Il Colorado della Provenza, un canyon a due passi dal mare

L’immediato entroterra della Provenza – Costa Azzurra regala un’infinità di luoghi e paesaggi inaspettati che meritano di essere scoperti durante una vacanza trascorsa nel Sud della Francia.

Tra i tanti luoghi da visitare ce n’è uno decisamente inaspettato, che per il suo territorio alquanto inusuale per le latitudini a cui si trova è chiamato “Colorado della Provenza”. Chi ha visitato alcuni dei parchi americani come la Monument Valley o il Bryce Canyon o Zion National Park o ancora l’Antelope Canyon, per esempio, si ritroverà nel paesaggio e nei colori che si presentano davanti agli occhi di chi viene qui.

Il luogo è Rustrel e prende il nome dal vicino villaggio che conta all’incirca 700 abitanti, uno dei tanti “village perché” come li chiamano da queste parti arroccati sulle colline che fanno da cornice a tutta la Riviera francese.

Rustrel-provenza

Fonte: 123rf

Il color ocra del Colorado della Provenza

Qui tutto è color ocra. A rendere unico questo luogo sono le sue incredibili formazioni rocciose, nate dall’erosione del tempo e dagli agenti atmosferici. Queste formazioni risalgono a più di 200 milioni di anni fa. I giacimenti di ocra iniziarono a essere sfruttati fin dal ‘700 e le formazioni rocciose odierne sono anche il risultato dell’erosione e degli scavi fatti nel corso degli anni.

La leggenda di Rustrel

Un’antica leggenda narra che la terra di Rustrel sia diventata rossa per via del sangue versato dalla bella Sirmonde che si suicidò lanciandosi giù dalle falesie pur di non essere trafitta dalla spada dal marito che aveva scoperto che la moglie aveva un amante.

I sentieri del Colorado della Provenza

Il modo migliore per esplorare questo luogo incredibile è seguendo i vari sentieri che negli anni sono stati tracciati tra le rocce color ocra e la verdissima macchia mediterranea.

Uno degli itinerari più suggestivi da percorrere a piedi è quello che porta ai Camini delle Fate, delle formazioni rocciose simili a quelle che si trovano nella Cappadocia, in Turchia.

L’itinerario del Sahara è il più gettonato. Semplice e adatto a tutti, è lungo 2,1 chilometri e il giro dura circa 40 minuti considerando l’andata e il ritorno.

Il sentiero dei Belvedere abbraccia l’intero Colorado provenzale, regalando una splendida vista di tutto il “Colorado”. Questa passeggiata è più difficile e ha un dislivello maggiore, ma offre un panorama che vale la fatica. Il circuito è lungo circa 4 km e dura circa un’ora e 45 minuti di cammino con un dislivello di 70 metri.

Tutti i sentieri sono indicati con segnaletiche blu e arancio, posizionate sui pali di ferro rosso che aiutano a seguire gli itinerari corretti da seguire. Infatti, è severamente vietato uscire dai tracciati in quanto il Colorado della Provenza è un patrimonio naturale molto fragile e sensibile al grande afflusso di visitatori. Per riuscire a preservarlo bisogna essere estremamente rispettosi del territorio. Inoltre, è vietato avvicinarsi ai Camini delle fate in quanto la roccia è estremamente friabile e quindi pericolosa, con rischio di cadute e smottamenti.

Categorie
Europa Regno Unito Scozia vacanze avventura Viaggi viaggiare

Cape Wrath, viaggio tra le bellezze dell’ultimo avamposto scozzese sull’oceano

Nella Scozia settentrionale prende vita Cape Wrath, il luogo più a Nord-Ovest della Gran Bretagna, che regala dei paesaggi così particolari che è praticamente impossibile non innamorarsene. Cape Wrath è un luogo che colpisce subito: è protetto da Clo Mor, le più alte scogliere della del Paese che arrivano fino a 281 metri.

Cape Wrath: cosa sapere

La prima cosa da sapere se si vuole raggiungere Cape Wrath è che si può visitare solo da maggio a metà settembre con tour organizzato ed esclusivamente se il tempo e le maree lo permettono. Pur se non facilissimo da raggiungere, il panorama che si può ammirare ricompensa il faticoso viaggio.

Per molti questa zona della Gran Bretagna ha profili inquietanti e primitivi di cui si piò godere percorrendo 18 chilometri che separano il molo dal promontorio

Il Cape Wrath Trail

C’è poi un sentiero, chiamato Cape Wrath Trail, che si sviluppa per 378 km lungo la dorsale delle Highlands occidentali. Un percorso che permetterà, a chiunque deciderà di affrontarlo, di sperimentare le molteplici sfaccettature della natura di questi luoghi.

Da molti ritenuto uno dei tragitti su lunga distanza più impegnativi d’Europa, è privo di segnaletica e di tracce di sentiero, per questo consigliato solo agli escursionisti esperti. Il Cape Wrath Trail non è infatti un percorso ufficiale, ma ciò non toglie che nei prossimi anni le cose potrebbero cambiare.

I due estremi del Cape Wrath Trail sono la cittadina di Fort William e il faro di Cape Wrath. Il percorso è stato pensato per andare Sud – Nord, con Fort William come punto d’inizio e Cape Wrath come arrivo.

Tale itinerario, inoltre può essere suddiviso in tre sezioni:

  • da Fort William a Shiel Bridge;
  • da Shiel Bridge a Inverleal-Ullapool;
  •  da Ullapool a Cape Wrath

Le tre sezioni dell’itinerario

La prima sezione del Cape Wrath Trail misura circa 108 km e attraversa aree impervie e territori scarsamente percorsi dagli escursionisti. Le difficoltà sono però compensate dalla variabilità ed assoluta bellezza dei paesaggi circostanti.

La seconda sezione, invece, si sviluppa su circa 110 km di sentieri e terreni di tutti i tipi. Probabilmente è la parte più facile di tutto il percorso perché presenta dislivelli piuttosto limitati e sentieri generalmente buoni, anche se non sono mai da sottovalutare le condizioni meteo.

L’ultima sezione è la più lunga: circa 150 km caratterizzati dagli ambienti più inusuali e paesaggisticamente interessanti.

Informazioni utili

Se si decide di intraprendere il Cape Wrath Trail, oltre al fatto che non vi è segnaletica e che bisogna prestare attenzione alle condizioni atmosferiche, è importante tenere a mente alcune cose.

Gli unici centri abitati presso cui è possibile effettuare un rifornimento in un supermercato sono Fort William e Ullapool. Nei villaggi che si attraversano seguendo l’itinerario vi è al massimo qualche piccolo negozio con una limitata scelta di generi alimentari.

Presso alcuni centri, tuttavia, è possibile mangiare un piatto caldo presso in un pub o in un hotel, ma si tratta comunque di un’eventualità piuttosto rara. La buona notizia riguarda l’acqua da bere: lungo tutto l’itinerario ci sono numerosi corsi di acqua potabile.

Il Cape Wrath Trail è un percorso in cui sono disponibili molteplicità di alloggi: la propria tenda, bothy – ovvero dei bivacchi solitamente senza acqua corrente – ostelli, b&b e persino hotel.

Infine, occhio al clima: la Scozia è famosa per il meteo che viaria anche in maniera estremamente repentina, e le Highlands occidentali sono forse l’area che più di tutte è caratterizzata da questo fenomeno. In sostanza le tempeste possono essere violente, con venti molto forti e precipitazioni importanti, tra cui grandine e neve. Maggio è il mese meno piovoso, ottobre quello con le precipitazioni più consistenti, mentre luglio e agosto sono i mesi più caldi.

Categorie
Europa Norvegia Notizie Viaggi viaggiare

Trascorrere l’estate dove il sole non tramonta mai: la Norvegia ti paga il viaggio

È un tramonto senza fine che si fonde con l’alba e insieme a questa crea spettacolari giochi di luci e colori, stiamo parlando del sole di mezzanotte, uno dei fenomeni astronomici più affascinanti, suggestivi e magici del mondo. Uno spettacolo naturale, questo, che si verifica nelle regioni polari quando il sole resta sopra l’orizzonte per periodi che vanno dalle 24 ore fino ai sei mesi.

Tra la fine della primavera, e per tutta l’estate, è possibile ammirare lo show del sole che non tramonta mai in alcuni luoghi del mondo. Tra questi c’è la Norvegia settentrionale e più nello specifico le isole Svalbard. Qui, infatti, la stella madre del sistema solare diventa assoluta protagonista del cielo, a ogni ora del giorno e della notte, dal 20 aprile al 22 agosto.

Organizzare un viaggio in estate in questa destinazione, è chiaro, si trasforma in un’avventura unica e irripetibile. Ed è proprio da questa consapevolezza che la Norvegia ha aperto una chiamata nei confronti di tutti i viaggiatori che vogliono vivere un’esperienza mozzafiato sotto il sole di mezzanotte. Ecco come partecipare al concorso.

Sotto il sole di mezzanotte: l’esperienza senza tempo in Norvegia

“Vivere col sole in fronte” non è solo il testo di una canzone iconica che ci ha fatto sognare, ma è un desiderio che può essere avverato raggiungendo la Norvegia in estate. Proprio qui, infatti, la stella del sistema solare diventa assoluta protagonista delle giornate dei cittadini e dei viaggiatori che si spingono fin qui.

Le cose da fare in questo periodo sono tantissime, e tutte sono destinate a lasciare senza fiato. Safari naturalistici, esplorazioni nell’entroterra, bagni a mezzanotte, e poi, ancora, camping selvaggi e avventure straordinarie, tutto questo mentre la luce del sole accompagna i viaggiatori a ogni ora del giorno e della notte.

Ed è proprio per permettere ai viaggiatori di tutto il mondo di toccare con mano la suggestiva atmosfera che avvolge il territorio settentrionale del Paese che Visit Norway ha scelto di ospitare tre persone nel mese di giugno, per consentire loro di sperimentare esperienze incredibili sotto la luce del sole 24 ore su 24.

Come vincere il viaggio in Norvegia questa estate

L’invito, da parte di Visit Norway, è quello di unirsi alla Timeless Society per vivere avventure mozzafiato al cospetto di uno dei paesaggi più affascinanti e suggestivi del mondo. Ad accompagnare i viaggiatori in questa avventura ci saranno Inga, Andreas e Rowan, tre amici norvegesi che mostreranno agli ospiti come e quanto può essere meravigliosa la vita sotto il sole di mezzanotte.

Se volete lanciarvi in questa nuova avventura, non vi resta che partecipare al concorso e incrociare le dita per vincere un viaggio nella Norvegia settentrionale e scoprirla insieme ai ragazzi della Timeless Society.

I tre fortunati scelti voleranno in Norvegia il 17 giugno e resteranno nel Paese per 7 giorni. I costi di viaggio, di pernottamento e pasti saranno interamente coperti da Visit Norway. Per partecipare è necessario aver compiuto 21 anni al momento dell’iscrizione, essere residente in un paese europeo e conoscere la lingua inglese per comunicare durante il soggiorno.

Le candidature sono già aperte, e il termine ultimo per iscriversi è il 17 aprile. In bocca al lupo a tutti.

Categorie
Europa giardini Lombardia Milano Notizie Versailles Viaggi

Riapre Villa Arconati, la piccola Versailles d’Italia

Il 26 marzo riapre le porte Villa Arconati, famosa per essere la “piccola Versailles” italiana. Il meraviglioso giardino della villa si risveglia con nuovi suoni, profumi e colori e le sale spalancano le finestre – 365, come i giorni dell’anno, secondo una leggenda locale – per far entrare la luce di una nuova primavera.

Villa Arconati ha mantenuto miracolosamente intatta la propria identità, senza essere inglobata nel tessuto urbano della vicina Milano, grazie al fatto di essere nel cuore verde del Parco delle Groane. Tra i più illustri esempi di villa di delizia del patriziato milanese, vanta un fascino senza tempo, arricchito da quattro secoli di storia.

La storia di Villa Arconati

Realizzata per volere di Galeazzo Arconati, la villa lombarda è uno degli esempi più belli di villa di delizia a Nord di Milano. L’edificio è circondato da un giardino di 12 ettari con statue, fontane e giochi d’acqua. All’interno del palazzo si trovano 70 sale, la più bella è senza dubbio la sala da ballo ornata con stucchi e dorature.

Troviamo, inoltre, la Sala dei ricevimenti, abbellita dagli affreschi dei Fratelli Galliari e la scultura di Tiberio sotto cui, secondo la leggenda, venne pugnalato Giulio Cesare. Villa Arconati è l’unica residenza del Nord Italia a poter vantare una statua romana originale in marmo di queste dimensioni (la scultura è alta quasi tre metri) all’interno delle proprie mura.

villa-arconati-palazzo

Fonte: 123rf

Villa Arconati, uno splendido esempio di villa di delizia

Il progetto di ampliamento e ingentilimento della villa e del duo ampio parco, portò il “Castellazzo” a trasformarsi da semplice casamento di campagna in una delle più ricche e imponenti residenze nobiliari del patriziato, tanto da vantare l’appellativo di “regia villa” già nel Seicento, poiché poteva rivaleggiare in splendore con le residenze dei reali.

La villa del Settecento riapre le porte ai turisti e curiosi mostrandosi sempre più bella, grazie soprattutto ai recenti interventi di restauro non solo nelle sale interne del palazzo, ma anche nel giardino monumentale. I lavori hanno permesso di recuperare il parterre settecentesco alla francese e la topiatura delle “ballerine”, ma anche le sale del piano terra, fra cui la Sale degli Ovali, le sale dell’ala museale, la Sala della Caccia, che conserva 12 tele datate 1705 del Maestro Crivellone, firmate e datate, realizzate ad hoc per questa stanza.

villa-arconati-facciata

Fonte: 123rf

Dettagli della facciata di Villa Arconati

Il palazzo, privo degli antichi arredi, è ricchissimo di storia e delle “storie” narrate dalle sontuose decorazioni, frutto del più fine stile barocchetto lombardo. Oltre a una visita per godere degli imponenti affreschi a trompe l’oeil, degli stucchi e delle dorature, delle quadrature e degli sfondati prospettici che aprono su cieli sereni dipinti, è possibile vivere alcuni ambienti proprio come gli antichi ospiti della villa.

Il giardino di Villa Arconati

Punto forte di Villa Arconati è il suo giardino di 12 ettari che, a oggi, è uno dei pochissimi esempi di giardino all’italiana e alla francese conservati in tutta la Lombardia, non avendo subito un ammodernamento “all’inglese” nell’Ottocento, come invece accadde a moltissimi parchi della zona.

villa-arconati-giardino

Fonte: 123rf

Il maestoso giardino di Villa Arconati

Il giardino di Villa Arconati è un luogo incantato, con statue classiche, berceaux, fontane i cui giochi d’acqua sono stati realizzati partendo dallo studio diretto del “Codice Atlantico” di Leonardo da Vinci, che era un tempo di proprietà di Galeazzo Arconati, il quale lo donò nel 1637 alla Biblioteca Ambrosiana di Milano, dove oggi è gelosamente conservato. Notevole è anche il grande parterre, il giardino alla francese sul fronte Sud che, grazie al recente restauro, è tornato all’elegante aspetto originale.

Info utili

Villa Arconati sarà aperta tutte le domeniche dal 26 marzo al 10 dicembre 2023. Vengono organizzate anche delle speciali visite guidate il lunedì mattina e il giovedì pomeriggio alla scoperta delle meraviglie del giardino di Villa Arconati. Sarà percorso di visita più ampio mai proposto dalla villa, che permetterà di visitare quasi tutti i 12 ettari del giardino, alla scoperta degli ambienti più ricchi dal punto di vista storico-artistico e architettonico del giardino all’italiana: i teatri dedicati ai miti classici, le fontane con i giochi d’acqua, i berceaux, ma anche ambienti meno conosciuti ma altrettanto suggestivi, come il laghetto, l’antica voliera e il labirinto, fino ad arrivare al parterre, uno dei pochissimi giardini alla francese della Lombardia.

I visitatori possono scegliere di effettuare una visita libera del complesso, supportati dalla mappa consegnata gratuitamente all’ingresso e dai pannelli esplicativi che si trovano negli ambienti più rappresentativi del palazzo e del giardino.

Gli orari d’apertura sono dalle 11 alle 19 (ultimo ingresso alle 18). Il biglietto intero costa 10 euro, il ridotto 7 per i ragazzi dagli 11 ai 17 anni e per le persone diversamente abili, mentre è gratuito per bambini fino ai 10 anni e per gli accompagnatori di persone diversamente abili. La visita guidata costa 6 euro oltre al costo del biglietto d’ingresso. È consigliata la prenotazione online.

 

Categorie
Europa Finlandia Notizie Viaggi viaggiare

Adesso puoi scoprire il segreto della felicità prendendo lezioni in Finlandia

La Finlandia, si sa, è un posto meraviglioso e organizzare un viaggio nel Paese del Nord Europa, in ogni periodo dell’anno e in tutte le stagioni, è sempre un’ottima idea. Lo è perché infinite sono le bellezze che gli appartengono, quelle custodite nella capitale, Helsinki, e nelle altre città, negli sconfinati paesaggi naturali che si perdono all’orizzonte e in Lapponia, dove si va a caccia dell’aurora boreale.

Insomma, i motivi per organizzare un viaggio in Finlandia sono tantissimi, ma uno più di tutti attira da sempre i viaggiatori provenienti da ogni parte del mondo. Sì perché questo è un luogo felice, il più felice del mondo. A confermarlo è il fatto che per 5 anni consecutivi il Paese ha vinto il World Happiness Report.

Sembra proprio, quindi, che il Paese abbia fatto suo il segreto della felicità, e questo ormai è risaputo. Quello che non tutti sanno, però, è che la Finlandia ha scelto di condividere questo segreto organizzando la prima Masterclass of Happiness. Partecipare è gratuito, e vi spieghiamo come fare!

La masterclass finlandese che ti insegna il segreto della felicità

4 giorni, 4 temi e 4 trainer: questa è la scommessa di Visit Finland per diffondere il segreto che ha reso la Finlandia il Paese più felice del mondo intero. Molto più di un corso, la prima Masterclass of Happiness è una vera e propria esperienza che parla di bellezza e di gioia.

Durante i 4 giorni di permanenza nel Paese, immerse in un paesaggio naturalistico e mozzafiato, le persone potranno entrare in contatto con lo stile di vita della nazione più felice del mondo grazie all’insegnamento di trainer professionisti. L’obiettivo è quello di mettere in contatto i partecipanti con i coach esperti per scoprire uno stile di vita equilibrano, ma soprattutto per appropriarsi della felicità dei finlandesi.

La prima Masterclass of Happiness, organizzata da Visit Finland, è completamente gratuita e si terrà dal 12 al 15 giugno 2023 presso il Kuru Resort, una struttura ricettiva situata nel comune di Rantasalmi che è una vera e propria oasi di pace e tranquillità. Incastonato nella natura finlandese, e affacciato sulla riva di uno splendido lago, questo resort è il luogo migliore per staccare da tutto e da tutti, e apprendere tutti i segreti della felicità che appartiene da anni al Paese.

La masterclass, come abbiamo anticipato, è gratuita. Visit Finland, infatti, si occuperà delle spese di viaggio e di pernottamento, ma a partecipare alle lezioni saranno solo 10 persone. Volete rientrare tra queste?

A lezione di felicità: come partecipare

Saranno 10 i fortunati ad avere le chiavi d’accesso al segreto della felicità prendendo parte a sessioni di coaching che si terranno a giugno, nella splendida cornice della regione dei laghi.

La masterclass si terrà dal 12 al 15 giugno del 2023 e sarà possibile candidarsi fino al 2 aprile compilando il modulo di iscrizione già presente sul sito ufficiale di Visit Finland. Per poter partecipare occorre solo aver compiuto già 18 anni ed essere in grado di sostenere conversazioni in inglese.

Le persone selezionate partiranno verso la Finlandia poco prima dell’inizio della stagione estiva per seguire le lezioni in un arco temporale di 4 giorni. Le spese di viaggio e alloggio durante il soggiorno saranno completamente coperte da Visit Finland. Non vi resta che incrociare le dita e prepararvi a scoprire il segreto della felicità.