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Castello di Doune, il set di Outlander dove la Scozia medievale incanta

Mentre vi avvicinate lungo la strada che costeggia il fiume Teith, lo vedrete comparire all’improvviso, maestoso e solitario, circondato da una campagna che sembra disegnata per incorniciarlo: il castello di Doune, conosciuto per essere il set di Outlander è tutto da scoprire. Costruito nel XIV secolo grazie a Robert Stewart, primo duca di Albany e figlio del re Roberto II, è stato edificato come simbolo del potere del reggente passato alla storia come “il re senza corona di Scozia”.

Doune Castle nella Scozia di Outlander

Chi ama le serie Tv probabilmente riconoscerà Doune Castle per un’immagine familiare; è stato infatti il set della prima stagione di Outlander diventando il Castel Leoch. La dimora del clan MacKenzie che ha fatto impazzire i fan della storia è tutta da scoprire.

Nella realtà, Castle Leoch non esiste: è frutto della penna e dell’immaginazione di Diana Gabaldon, ma Doune è il suo corpo tangibile. Le riprese esterne sono state realizzate esteramente qui, mentre gli interni sono stati ricostruiti in studio con una cura maniacale per i dettagli.

All’interno è tutto da scoprire, a partire dalla Gate Tower, la torre d’ingresso, che un tempo rappresentava la linea di confine tra il mondo esterno e quello del potere. Alta, imponente e perfettamente conservata, vi accoglie con la sua austerità medievale.

Effettuato l’accesso si giunge al cortile centrale, incredibilmente luminoso: pietre levigate e un pozzo che troneggia al centro raccontano la vita di corte e danno il benvenuto ai visitatori. Servitori che correvano con vassoi d’argento, cavalli che nitrivano, risate che si mescolavano al rumore dei passi.

Castello di Doune usato come set per la serie Outlander

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Castello di Doune, il set di Outlander

Si sale verso la Great Hall, una sala monumentale che lascia tutti a bocca aperta già per le sue dimensioni e per l’illuminazione naturale fornita da grandi finestre ad arco. Nonostante oggi risulti spoglia, non è difficile immaginare lo sfarzo di questo ambiente che risulta stranamente austero. Soffitto in legno alto 12 metri e nessun camino…una cosa davvero curiosa.

Dalla Great Hall si passa (con un’altra scala) alla Lord’s Hall, la stanza privata del signore del castello. Era il suo rifugio, il luogo dove poteva ricevere ospiti importanti o discutere questioni di stato lontano dagli occhi indiscreti della servitù. È stata ristrutturata nell’Ottocento e conserva l’atmosfera di un tempo con due camini in pietra, una galleria sopraelevata dove i musicisti accompagnavano i banchetti e una piccola finestra soprannominata “il buco del delitto”. Alcuni storici raccontano che da qui venivano buttati oggetti su chi tentava di forzare l’accesso.

Raggiungendo la parte ovest della dimora, si trova uno degli spazi più incredibili: la cucina medievale, ampia e con volte in pietra e un camino enorme di cinque metri, che lascia i visitatori a bocca aperta.

Dove si trova il castello di Doune e come arrivarci

Il castello di Doune si trova in Scozia, a poco più di 20 minuti d’auto a nordovest di Stirling (dove si trova l’omonimo castello). Spesso chi lo visita prosegue poi verso Doune godendosi i paesaggi; ci si arriva da Edimburgo in circa 1 ora e 30 di auto, oppure con bus da Stirling che collegano proprio al celebre monumento. Esistono poi tour che mixano diverse tappe: Doune, Stirling e Loch Lomond.

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San Siro e stadi delle Olimpiadi, come sono fatti quelli che vincono i premi di design più prestigiosi

In Italia abbiamo stadi leggendari come San Siro a Milano (venduto recentemente a Inter e Milan), Juventus Stadium a Torino e Olimpico a Roma, veri templi del calcio e dello sport. Ma quando si parla di architettura d’avanguardia e design premiato a livello mondiale, il podio si sposta fuori dai confini del Belpaese. Nessuno di questi simboli italiani è infatti riuscito a conquistare un posto tra i vincitori del Prix Versailles 2025, il riconoscimento internazionale che celebra le strutture sportive più belle e innovative del pianeta.

Dalla Germania al Giappone, passando per gli Stati Uniti e la Cina, gli stadi premiati mostrano come lo sport possa fondersi con arte, tecnologia e sostenibilità, trasformando un’arena in un’esperienza urbana e sociale che mantiene un equilibrio perfetto tra benessere, condivisione ed eccellenza. Ecco i sei stadi più belli del mondo: capolavori di architettura contemporanea capaci di ospitare una grande varietà di eventi e che scrivono il futuro dei luoghi sportivi (anche quelli delle prossime Olimpiadi).

SAP Garden Munich, Germania

Un enorme edificio di 62.500 metri quadrati perfettamente integrato con il paesaggio grazie al suo tetto ricoperto di giardini è la struttura ambiziosa del SAP Garden di Monaco di Baviera, in Germania. Progettato dallo studio 3XN, è la casa dell’EHC Red Bull München (hockey su ghiaccio) e del Bayern Monaco (basket). L’arena principale ospita fino a 10.700 spettatori per l’hockey e 11.500 per il basket, grazie a tribune mobili regolabili che garantiscono una visuale perfetta da ogni angolazione.

Lo spettacolo sportivo si unisce a quello delle luci e dei media digitali che trasformano l’atmosfera e non mancano aree VIP, un ristorante, negozi, uffici, sale conferenze e una terrazza panoramica aperta al pubblico, visitabile anche in assenza di eventi sportivi. Un modello di architettura sostenibile, in cui estetica ed efficienza si fondono.

Le Colisée, Francia

A 13 minuti a piedi dall’iconica cattedrale di Chartres, nel cuore della città francese, sorge il nuovo spazio polifunzionale dedicato allo sport e alla cultura premiato ai Prix Versailles per la sua integrazione con il paesaggio e il recupero attento di un’ex area ferroviaria abbandonata. Progettato dallo studio Groupe-6 architectes, questo “colosseo” richiama il suo omonimo di Roma e la sala principale di forma ellittica ricorda i teatri dell’antichità.

Collegata direttamente alla stazione ferroviaria tramite una passerella pedonale, l’arena seminterrata segue la pendenza naturale del terreno, mentre il giardino pensile e la promenade sul tetto, arricchita da piante e spazi verdi, formano un nuovo spazio pubblico che accoglie residenti e visitatori.

Kagawa Prefectural Arena, Giappone

Affacciata sul Mare Interno di Seto, nei pressi della stazione ferroviaria e del terminal dei traghetti di Takamatsu, la Kagawa Prefectural Arena (nota anche come Anabuki Arena Kagawa), in Giappone, comprende tre palazzetti distinti, ognuno con proporzioni specifiche per discipline che spaziano dal basket alle arti marziali.

Progettata dallo studio SANAA, questa struttura moderna unisce sotto un unico tetto ondulato gli spazi della piazza, del parco e del porto, riconnettendo la città al mare. Le palestre sono senza muri e le tribune fungono da confine, mentre ampie vetrate panoramiche permettono alla luce naturale di inondare l’edificio da ogni lato.

Caesars Superdome, USA

Non è nata negli ultimi anni, ma questa struttura, rinnovata dopo i gravi danni subiti dall’uragano Katrina nel 2005, è tornata a risplendere e si guadagna un posto tra gli stadi più belli del mondo. Il Caesars Superdome di New Orleans, la “cattedrale” dei Saints, sorge a breve distanza dal fiume Mississippi ed è uno dei primi stadi coperti del football americano. Non ha perso il suo record: detiene ancora il primato di più grande struttura a cupola fissa del mondo.

Inserito nel Registro Nazionale dei Luoghi Storici nel 2016, è stato ristrutturato dallo studio Trahan Architects, con l’obiettivo di prolungare la vita del complesso, ormai cinquantennale. Le novità inserite? Tre nuovi ingressi con atrio luminoso e accogliente; spazio interno ampliato; rivestimento di alluminio anodizzato con un nuovo design che richiama la forma scultorea dorata iconica dell’esterno del Superdome.

Uno stadio dall’aspetto più moderno e accessibile, dove innovazione e conservazione del patrimonio storico mantengono un perfetto equilibrio.

Xi’an International Football Centre, Cina

Lo stadio e i campi di allenamento del Centro Internazionale di Calcio di Xi’an, situato a Fengdong, porta la firma di Zaha Hadid Architects (che hanno progettato anche una delle stazioni più belle del mondo). Dentro alla struttura a forma di sella, un’arena ultramoderna accoglie fino a 60.000 spettatori.

Non solo sport: questo centro rappresenta anche un nuovo spazio pubblico, con terrazze ombreggiate con vista sulla città e sui monti Qin, aree per il tempo libero e attività di ristorazione aperte ogni giorno sia per i residenti che per i visitatori.

Particolare attenzione è stata posta alla mitigazione dei venti freddi che provengono da nord, dalle linee sinuose dello stadio al materiale traslucido che protegge gli spettatori dalle intemperie e dalla luce diretta del sole, lasciando comunque filtrare la massima quantità di luce naturale.

Intuit Dome, USA

La nuova casa dei Los Angeles Clippers, a Inglewood, sembra una palla da basket che entra nel canestro. Si chiama Intuit Dome e ha un’architettura spettacolare progettata da AECOM.

Costruita in vista delle Olimpiadi e Paralimpiadi estive del 2028, questa imponente struttura dedicata al basket promette un’esperienza immersiva a tutti visitatori, sia grazie al design degli interni sia grazie a murales e sculture di artisti locali di Los Angeles, oltre a diverse opzioni di intrattenimento tecnologico.

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Le strade dell’antica Roma tornano a vivere: la nuova mappa svela meraviglie perdute

C’è un filo invisibile che unisce Roma al resto d’Europa, tracciato pietra dopo pietra più di duemila anni fa. Dicono che tutte le strade portino a Roma e ora possiamo vederlo davvero: una nuova mappa digitale mostra come l’Impero Romano fosse attraversato da un reticolo di vie che collegavano città, porti e province dal cuore dell’Italia fino all’Egitto e alla Britannia.

Migliaia di chilometri di strade, che creano un reticolo incredibile di connessioni in tutta Europa (e oltre), finalmente è stato mappato da un team di ricercatori internazionali: hanno creato una mappa interattiva consultabile online che riporta dettagliatamente tutti i percorsi delle strade romane, dalle più celebri a quelle che il tempo ha cancellato fisicamente, ma non nella memoria.

La straordinaria mappa delle antiche strade romane

L’antico sistema stradale romano, fondamentale e rivoluzionario all’epoca per il movimento di persone, merci e idee, è sempre stato mappato in modo incompleto e scarsamente integrato tra le fonti.

A cambiare tutto è stato un gruppo di ricercatori che ha recentemente pubblicato lo studio “Itiner-e: A high-resolution dataset of roads of the Roman Empire” sulla rivista Scientific Data: una banca dati open access delle strade romane è stata resa disponibile sul web a tutti coloro che vogliono immergersi nella storia dell’Impero Romano.

Parco degli Acquedotti sulla Via Appia

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Parco degli Acquedotti, lungo la Via Appia

Ben 300.000 km di percorsi stradali risalenti al 150 d.C., che si snodano tra Europa, Nord Africa, Vicino Oriente, Asia Minore e Grecia, sono stati identificati e inseriti nella mappa interattiva Itiner-e, comodamente consultabile accedendo al sito ufficiale Itiner-e.org.

Come è stato possibile? Incrociando numerosi documenti storici (come reperti rinvenuti durante gli scavi o nei registri di viaggio), immagini satellitari, fotografie di aeree storiche e altri dati. Oltre alle strade più celebri, che costituiscono il 34,58% del totale, sono emerse tantissime altre strade secondarie (il 65,42%), anche se la loro ubicazione esatta in molti casi è incerta.

Hanno persino scoperto strade attualmente nascoste sotto i laghi delle dighe, utilizzando immagini satellitari storiche che rivelano l’aspetto un tempo dell’area, come ha affermato Tom Brughmans, coautore dello studio e professore associato di archeologia classica presso l’Università di Aarhus in Danimarca: “Conosciamo centinaia di migliaia di luoghi antichi, come città e ville, dove i Romani vivevano e lavoravano. Ma le strade sono lunghe linee che tagliano il paesaggio e sono difficili da scavare nella loro interezza”.

Perché è una mappa rivoluzionaria

La nuova mappa digitale Itiner-e offre una visione inedita delle strade che collegavano città, porti e province di un territorio vastissimo. Secondo gli esperti, questo strumento potrà aiutare le future ricerche sulla mobilità, le migrazioni e persino sulla diffusione delle malattie, rivelando quanto la connettività fosse già allora una forza capace di modellare la storia.

Chi viveva nell’Impero si spostava in molti modi: a cavallo, su carri, con muli o, nelle zone desertiche, con i cammelli. Con un clic, oggi, si può esplorare l’antica Via Appia (Patrimonio UNESCO), seguire la Salaria fino all’Adriatico o scoprire percorsi oggi scomparsi. Antiche rotte che raccontano la quotidianità di un popolo in continuo movimento e la straordinaria efficienza logistica di Roma.

Guardando al futuro

La mappa, spiegano i ricercatori Tom Brughmans e Pau de Soto (professore presso il Dipartimento di Storia Antica e Medievale all’Università Autonoma di Barcellona), è in continua evoluzione: presto includerà collegamenti marittimi e fluviali per rappresentare l’intera rete di comunicazione dell’Impero.

“L’Impero Romano fu il primo esempio di unità politica ed economica su scala continentale”, sottolineano gli studiosi, ricordando che le sue infrastrutture non ebbero paragoni fino alla rivoluzione industriale. Eppure, ad oggi, conosciamo con certezza solo il 3% delle antiche strade. Un dato che invita a continuare la ricerca e che dimostra come, dopotutto, tutte le strade portino ancora a Roma, trasformando la storia in un itinerario da percorrere, anche solo con la mente.

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La magia dei mercatini di Natale 2025 con i voli low cost Ryanair in promozione

I mercatini di Natale 2025 ci aspettano nelle città più incantevoli d’Europa: un’esperienza tra luci scintillanti, profumi di cannella e vin brulé, artigianato locale, melodie che riscaldano l’anima e piazze che si trasformano in fiabe d’inverno.

Se non vi siete ancora decisi a prenotare la prossima fuga invernale, alla ricerca della magia del Natale nei mercatini più incantevoli (e anche meno conosciuti) del Vecchio Continente, la nuova promozione Ryanair “La tua fuga in città” vi darà un motivo in più per farlo: tanti voli a prezzi super low cost vi porteranno da diverse città italiane verso mete che nel periodo più magico dell’anno vestono i loro abiti più eleganti.

Prenotando entro il 15 dicembre 2025, potrete viaggiare con voli a partire da 19,99 euro dall’1 novembre al 18 dicembre 2025. Ma le sorprese non finiscono qui, perché noi abbiamo individuato anche voli più economici, a partire da 15 euro! Curiosi di scoprire 3 destinazioni imperdibili?

Da Milano Malpensa a Poznań

Nel cuore della Polonia occidentale, Poznań è una città che incanta sempre, ma nel periodo di Natale si trasforma in uno spettacolo a cielo aperto. Tra la suggestiva Piazza del Mercato Vecchio e la vivace Piazza della Libertà, prende vita uno dei mercatini di Natale più belli: un tripudio di luci, profumi e tradizioni che avvolge ogni angolo della città.

Partendo da Milano Malpensa il 27 novembre con voli a 17 euro e rientrando l’1 dicembre a soli 15 euro (ricordiamo che i prezzi potrebbero cambiare nel tempo), si può vivere l’esperienza dei mercatini di Natale di Poznań, tra caratteristiche casette di legno con delizie locali, dolci speziati, oggetti d’artigianato unici e il celebre Festival delle Sculture di Ghiaccio che trasforma il centro in un regno di cristallo.

La vera magia, poi, si vive dall’alto, a bordo della grande ruota panoramica che svetta in Piazza della Libertà: un giro basta per lasciarsi incantare dalla vista di Poznań illuminata da migliaia di luci dorate. Le esperienze legate all’Avvento iniziano il 15 novembre 2025, per concludersi il 6 gennaio 2026.

Mercatini di Natale a Poznań, in Polonia

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Mercatini di Natale a Poznań, in Polonia

Da Bologna a Manchester

Anche Albert Square, nel cuore di Manchester, si trasforma ogni inverno in un vero regno natalizio. Davanti all’imponente Municipio in stile neogotico, la piazza si illumina di luci e profumi, accogliendo centinaia di casette in legno che offrono delizioso street food, bevande calde e artigianato locale.

Ma la magia non finisce qui: oltre 350 bancarelle si snodano tra le vie del centro, diffondendo ovunque l’atmosfera dell’Avvento e trasformando Manchester in una città da fiaba. Meno conosciuti rispetto ad altri mercatini del Regno Unito e d’Europa, quelli di Manchester permettono di respirare lo spirito autentico del Natale tra musica, tradizioni e sorrisi che scaldano anche le giornate più fredde.

L’offerta Ryanair è l’occasione perfetta per prenotare un volo per Manchester in questo periodo dell’anno: partendo da Bologna l’8 dicembre a soli 15 euro e rientrando l’11 dicembre a 41,99 euro, potrete immergervi nella magia dei mercatini che dal 7 novembre al 22 dicembre trasformano il cuore cittadino.

Da Pescara a Bruxelles

Bruxelles a Natale è pura meraviglia: la città del cioccolato e del waffle belga si veste di magia, trasformandosi in uno dei luoghi più incantevoli d’Europa per vivere le festività. Tra le luci scintillanti della Grand Place, un maestoso albero di Natale domina la scena, mentre nell’aria risuonano musiche e profumi irresistibili.

Il mercatino natalizio di Bruxelles è un sogno a cielo aperto: ruota panoramica, pista di pattinaggio, mostre ed eventi animano ogni angolo della città, regalando emozioni che scaldano il cuore. Una meta perfetta per chi cerca l’atmosfera natalizia più autentica e spettacolare.

Approfittando della promozione Ryanair, potrete ad esempio partire da Pescara sabato 29 novembre a 19,99 euro e ritornare il 4 dicembre a 21,59 euro. L’occasione perfetta per raggiungere uno dei migliori mercatini di Natale d’Europa del 2025. Perché la vera magia del Natale, spesso, comincia proprio dal viaggio.

Grand Place di Bruxelles illuminata con i mercatini di Natale

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Grand Place di Bruxelles illuminata a Natale
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Addio voli, benvenuto treno: la Svizzera apre la rotta per la Svezia

Nel cuore dell’Europa, la rete ferroviaria continua a espandersi in nome della sostenibilità e del comfort. Le Ferrovie Federali Svizzere (FFS) hanno annunciato l’apertura di una nuova rotta notturna che unirà la Svizzera con la Scandinavia, e offrirà un’alternativa concreta ai voli a corto e medio raggio. A partire dal 15 aprile 2026, entrerà infatti in servizio l’EuroNight Basilea-Copenaghen-Malmö, un collegamento che unirà il centro dell’Europa al Nord, attraversando Svizzera, Germania e Danimarca fino a raggiungere la Svezia.

La novità rappresenta un passo importante verso una mobilità più rispettosa del clima, in linea con la crescente domanda di viaggi internazionali sostenibili. L’idea alla base del progetto è semplice ma ambiziosa: dare la possibilità di addormentarsi in Svizzera e svegliarsi in Scandinavia, e ridurre al contempo l’impatto ambientale rispetto al trasporto aereo.

Un viaggio notturno tra tre Paesi e oltre 1.400 chilometri

Il nuovo treno notturno percorrerà più di 1.400 chilometri, e toccherà alcune delle regioni ferroviarie più efficienti d’Europa. Le partenze da Basilea FFS sono previste il mercoledì, il venerdì e la domenica alle 17:35, con arrivo a Malmö alle 9:35 del mattino successivo. In senso opposto, i convogli partiranno da Malmö il giovedì, il sabato e il lunedì alle 18:57, con arrivo a Basilea alle 11:30.

Durante il viaggio, l’EuroNight effettuerà fermate strategiche in città tedesche come Friburgo, Karlsruhe, Mannheim, Francoforte (Sud) e Amburgo, per poi proseguire verso la Danimarca con soste a Padborg, Kolding, Odense, Høje Taastrup e Copenaghen Aeroporto. Nonostante non sia prevista una fermata alla stazione centrale della capitale danese per ragioni di orario, la città sarà facilmente raggiungibile in circa quindici minuti grazie ai collegamenti regionali diretti.

Comfort a bordo e accessibilità garantita

Il treno, capace di ospitare circa 350 passeggeri, proporrà diverse soluzioni di viaggio: carrozze letto, cuccette e posti a sedere. Sarà inoltre presente uno scompartimento accessibile alle persone con mobilità ridotta, a conferma dell’attenzione delle FFS all’inclusività e al comfort per tutti i viaggiatori.

Non mancherà un piccolo bistrò per chi desidera cenare o fare colazione a bordo, disponibile nel tratto tra Basilea e Padborg. L’esperienza a bordo punterà a combinare l’efficienza tipica del trasporto ferroviario svizzero con la piacevolezza di un viaggio rilassante, durante il quale il tempo diventa parte dell’esperienza stessa.

Un ponte diretto verso la Scandinavia

Paesaggio urbano a Malmo, Svezia

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Panorama di Malmo, Svezia

Per i viaggiatori che sognano di esplorare il Nord Europa, il nuovo EuroNight rappresenta una vera e propria porta d’accesso alla Scandinavia. Da Malmö, in particolare, sarà possibile proseguire facilmente verso Stoccolma, Göteborg o altre destinazioni svedesi grazie alle connessioni interne.

Si tratta dell’unico collegamento diretto tra la Svizzera e la Svezia, un progetto nato dalla collaborazione tra le FFS e l’impresa ferroviaria privata RDC Deutschland, già esperta nei servizi notturni internazionali. In un momento in cui i viaggi sostenibili stanno tornando al centro delle politiche di mobilità europee, l’iniziativa svizzera si inserisce alla perfezione nel quadro di una nuova era dei treni notturni, sempre più richiesti e valorizzati dai passeggeri.

Biglietti e disponibilità

La vendita dei biglietti per il nuovo collegamento è attiva dal 4 novembre 2025, sia tramite l’app Mobile FFS sia sul sito ufficiale FFS.ch e presso i Centri viaggiatori FFS. I prezzi saranno in linea con quelli degli altri treni notturni europei, variando in base al livello di comfort e alle condizioni di rimborso.

Le FFS assicurano che le tariffe resteranno competitive, in modo da rendere il viaggio accessibile a un pubblico ampio, non solo ai turisti ma anche a chi si sposta per motivi professionali o familiari. L’obiettivo è incoraggiare una nuova cultura del viaggio lento, in cui la distanza non rappresenti più un ostacolo ma un’occasione per riscoprire il piacere dello spostamento.

Un futuro su rotaia per l’Europa

Il nuovo EuroNight tra Basilea, Copenaghen e Malmö segna un’evoluzione significativa per la rete ferroviaria europea. In un’epoca di crisi climatica e di crescente sensibilità ambientale, la possibilità di scegliere il treno al posto dell’aereo diventa sempre più concreta e appetibile.

Dormire cullati dal ritmo delle rotaie e svegliarsi oltre il Baltico non sarà soltanto un’esperienza romantica, ma anche un gesto consapevole verso un modo di viaggiare più sostenibile. Con questo progetto, la Svizzera conferma ancora una volta il proprio ruolo di laboratorio della mobilità europea, capace di coniugare innovazione, ecologia e qualità del servizio.

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I luoghi reali di Fantaghirò, dove è stata girata la fiaba cult degli Anni ’90

Negli Anni ’90 Fantaghirò ha conquistato intere generazioni con le avventure di una principessa coraggiosa, tra magie, nemici terrificanti e storie d’amore impossibili. La miniserie italiana, ispirata alla fiaba popolare toscana “Fanta-Ghirò, persona bella”, ha saputo creare un mondo fantastico unico grazie non solo alla sceneggiatura e ai personaggi, ma anche alle location mozzafiato in cui è stata girata.

Dalla Repubblica Ceca alla Slovacchia, passando per Cuba e Thailandia, ogni set ha contribuito a costruire l’atmosfera fiabesca che ha reso celebre la saga.

Di cosa parla Fantaghirò

La serie prende spunto dalla fiaba tradizionale toscana, in cui una giovane principessa dimostra coraggio e intelligenza affrontando prove impossibili e conquistando l’amore di un re nemico, portando pace tra due regni. Nella trasposizione di Lamberto Bava del 1991, Fantaghirò diventa una guerriera moderna: indipendente, audace e capace di innamorarsi di Romualdo a prescindere dal suo genere.

I film raccontano le sue battaglie contro forze oscure, streghe malvagie e creature fantastiche, in un mondo che mescola magia, romanticismo e avventura.

Fantaghirò Remo girone

ANSA

Alessandra Martinez e Remo Girone in Fantaghirò

Dove è stato girato

Sebbene gran parte delle riprese siano avvenute all’estero, la produzione, i costumi e la scenografia sono interamente italiane. Grazie alla combinazione di set naturali, castelli fiabeschi e scenografie esotiche, Fantaghirò è riuscita a creare un mondo suggestivo e senza tempo, capace di affascinare ancora oggi chi l’ha amata negli Anni ’90.

Thailandia

Per Fantaghirò 4, alcune scene sono state girate in Thailandia. In particolare nell’antica città museo di Samut Prakan (Mueang Boran), a circa 30km a sud-est di Bangkok. I templi e le architetture orientali hanno contribuito a ricreare il regno di Re Tohor, dove Fantaghirò si reca per fermare il male. Le atmosfere esotiche dei paesaggi tropicali e delle costruzioni storiche hanno fornito uno sfondo perfetto per un racconto fantasy dai toni avventurosi e misteriosi, dando agli spettatori la sensazione di entrare in un mondo lontano e incantato.

Templi dell'antica città di Samut Prakan in Thailandia

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Templi dell’antica città di Samut Prakan

Cuba

Il quinto film della saga, Fantaghirò 5, ha avuto come set principale Cuba, scelto per la sua bellezza naturale e i suoi paesaggi tropicali, ma anche per motivi economici. A raccontarlo fu il regista Lamberto Bava: «Abbiamo scelto Cuba per contenere i costi e dare alla serie un’ambientazione completamente diversa. Qui c’è una scuola di cinema straordinaria, con tecnici preparati e manodopera qualificata. Certo, la burocrazia rallenta un po’ tutto, ma a Cuba non si compra nulla solo con il denaro».

Qui approda il galeone volante del cattivissimo Senzanome e della sua ciurma di arcimboldi vegetali. Tra spiagge, grotte e il Parco forestale metropolitano de L’Avana, sono state girate le scene più spettacolari, incluso il galeone dell’orco mangiabambini. In questo capitolo, Fantaghirò incontra le Memosughe, creature che succhiano i suoi sentimenti, e deve ricostruire la propria vita in un mondo parallelo, lontano dall’amore per Romualdo e dalla sua famiglia.

Parco Avana

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Parco metropolitano dell’Avana a Cuba

Nelle foreste dell’Avana, dove un tempo fu girato il primo Tarzan con Johnny Weissmuller, è stato costruito il galeone pirata in scala reale, mentre gli studi televisivi della Riv, ricavati negli ex locali della Fox, sono stati trasformati in un mondo di magie, streghe e fumi colorati grazie agli effetti speciali di Sergio Stivaletti.

I castelli della Repubblica Ceca

Nonostante le ambientazioni esotiche, i castelli dell’Est Europa restano il cuore della saga. Il castello di Bouzov, in Repubblica Ceca, è stato scelto come dimora di Fantaghirò. La sua architettura gotico-rinascimentale ha regalato alle scene un’atmosfera fiabesca, impreziosita dal celebre pozzo in cui la principessa viene isolata dalle sorelle.

Il castello di Pernstejn ha invece rappresentato la residenza di Romualdo, con torri slanciate e boschi incantati che hanno fatto da sfondo ai momenti romantici della serie. In Slovacchia, il castello di Bojnice ha ospitato le scene del palazzo della Strega Nera, con le sue torri, le mura ricoperte di edera e i giardini incantati. I fiumi, i laghi e le foreste circostanti hanno completato il quadro, rendendo ogni avventura visivamente memorabile.

Castello di Pernstejn

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Castello di Pernstejn
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I magici mercatini natalizi in Austria si raggiungono con un treno notturno

I mercatini di Natale stanno per inaugurare e con essi tante occasioni di viaggio verso città europee e borghi che si animano vestiti a festa. Un’opportunità interessante? Viaggiare verso i mercatini di Natale in Austria con un treno notturno. Prezzi competitivi, comfort e l’opportunità di risparmiare sul soggiorno notturno arrivando direttamente a Salisburgo o Vienna. Questa è l’offerta dei treni notturni Nightjet delle Ferrovie Austriache (ÖBB), che dal 14 dicembre collegano Roma, Firenze e Bologna con le principali destinazioni austriache.

Mercatini di Natale a Vienna con il treno notturno

Dal 14 novembre al 26 dicembre 2025 si potrà visitare il mercatino natalizio di Vienna. Con il treno notturno si raggiunge la stazione e da lì si parte con il Christkindlmarkt di Rathausplatz, davanti al Municipio dove le casette di legno si susseguono. Tra i viali decorati da alberi di luce e sorseggiare un bicchiere fumante di punsch o di vin brulé, servito in coloratissime tazze da collezione ci si diverte.

Ma Vienna non si limita a un solo mercatino. A Maria-Theresien-Platz, tra i due maestosi musei, troverete un’atmosfera più elegante, con musica dal vivo e prodotti locali di alta qualità. Il mercatino di Spittelberg, invece, vi conquisterà con il suo fascino bohémien: viuzze acciottolate, botteghe d’artisti e profumo di mandorle caramellate che riempie l’aria.

Mercatino di Natale di Vienna

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Il magico Mercatino di Natale di Vienna

Mercatini natalizi di Salisburgo in treno

Nelle date dal 20 novembre 2025 al 1 gennaio 2026, è invece Salisburgo ad attrarre tantissimi visitatori con mercatini di Natale dal sapore autentico. Tra i più bei christmas market dell’Austria, incanta con paesaggi da cartolina e montagne innevate sullo sfondo.

L’itinerario parte dal Christkindlmarkt del Duomo, uno dei mercatini più antichi d’Europa. Le bancarelle di legno, disposte in cerchio, offrono candele artigianali, presepi intagliati e specialità locali come i Lebkuchen (biscotti speziati) e i pretzel dolci. Mentre camminate tra le luci e le decorazioni, le voci dei cori riempiono l’aria di armonie che risuonano tra le facciate barocche.

Non mancano poi i mercatini più piccoli ma altrettanto suggestivi: quello della Residenzplatz, elegante e raffinato, o quello nel cortile della fortezza Hohensalzburg, dove si arriva con una breve funicolare. Da lassù, la vista sulla città illuminata è semplicemente indimenticabile.

Per i bambini, ci sono giostre, laboratori di biscotti e spettacoli di burattini; per gli adulti, concerti di musica classica e cori dell’Avvento che ricordano che questa è anche la città natale di Mozart.

Un viaggio green e ricco di servizi

I Nightjet si rivelano essere una soluzione green e confortevole; una valida alternativa all’aereo che propone persino il risparmio sulla notte in hotel. Si arriva a Vienna o a Salisburgo partendo da Roma, Firenze e Bologna con un mezzo di trasporto puntuale ed efficiente e ci si gode a pieno la magia del Natale tra mercatini, bancarelle e una buona tazza di vin brulé.

Oltre al classico sedile confortevole, è possibile riservare delle cuccette fino a 4 persone con colazione inclusa e per le donne che viaggiano sole è riservata l’opportunità di prenotare in scompartimenti riservati esclusivamente alle viaggiatrici. Servizi extra come il wi-fi gratuito arricchiscono l’offerta.

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Bulgaria Europa itinerari culturali Mar Nero Posti incredibili Viaggi Viaggi Romantici

Il Castello di Ravadinovo “innamorato del vento”, che cambia colore durante il giorno

I sogni d’infanzia possono diventare realtà anche se puntano alle favole: proprio come è successo all’architetto Georgi Kostadinov Tumpalov, che ha costruito pietra su pietra un magnifico maniero “innamorato del vento”, che cambia colore nell’arco della giornata: il Castello di Ravadinovo.

Non è una di quelle fortezze medievali arroccate su montagne e speroni di roccia, guardiane delle valli e dei mari che un tempo potevano portare attacchi nemici. È un castello fiabesco più moderno e unico nel suo genere, con la sua architettura stravagante e insolita, proprio come lo è la sua posizione: al centro di una verdeggiante pianura coltivata della Bulgaria, a due passi dalla costa meridionale del Mar Nero.

Il meraviglioso castello che cambia colore

Il castello di Ravadinovo è uno spettacolo per gli occhi: alte torri, campanili e recinzioni, ma anche una cappella, la cantina e un lago artificiale, sono stati tutti costruiti a partire dal 1996 con 20.000 tonnellate di pietra estratta dalle viscere dei Monti Strandzha, nella parte orientale della Bulgaria che si affaccia al Mar Nero.

Un sogno che si è avverato per l’architetto, progettista e sviluppatore Georgi Kostadinov Tumpalov, che ha creato una meraviglia fiabesca con un design fuori dai classici schemi e che ha voluto chiamare castello “innamorato del vento”.

La sua vera chicca? La pietra utilizzata per la sua realizzazione contiene tracce di micro-diamanti, che a contatto con la luce creano uno spettacolo di colori cangianti nell’arco della giornata: al mattino e durante il tramonto il castello ha sfumature rosa, durante il giorno diventa bianco e con la Luna piena brilla come una stella. Ma le sue particolarità non finiscono qui: a renderlo unico è anche la sua forma che ricorda uno stemma, simbolo di fiducia, amore e impegno per la sua costruzione e sviluppo.

Il fascino del castello si respira anche negli interni, dove si trova una galleria d’arte che ospita il Museo delle Porcellane e il Museo delle Mappe Antiche, sale sontuose e le “Stanze del Costruttore”.

Particolare delle torri all'entrata del Castello di Ravadinovo

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Particolare delle torri all’entrata del Castello di Ravadinovo

La fiaba continua anche nei giardini che abbracciano la fortezza, ricchi di alberi, piante e fiori esotici, laghetti, statue e addirittura il “Pozzo dei desideri“, oltre a tanta fauna: dai pesci ai cigni bianchi e neri, fino ai pellicani.

Un luogo mistico e romantico che ricorda le atmosfere di Disneyland e meta imperdibile durante un viaggio in quest’area dei Balcani, soprattutto per una giornata speciale in famiglia. Qui tutto sembra sospeso tra sogno e realtà, un luogo dove anche gli adulti tornano bambini e ogni pietra racconta la passione di chi ha voluto dare forma a un’idea che sembrava impossibile.

Dove si trova

Il Castello di Ravadinovo sorge a circa 2 km dalla città di Sozopol, affacciata al Mar Nero. Viaggiando in auto da Burgas verso sud, lungo questo tratto di costa della Bulgaria, si può raggiungere facilmente questa attrazione che regala momenti e scatti memorabili tra le sue architetture pittoresche. In loco si trova anche un comodo parcheggio gratuito.

Il castello "innamorato del vento" che cambia colore

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Il castello “innamorato del vento” di Ravadinovo
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Nuova scoperta a Pola: il dolcissimo “Cupido Dormiente” svela la grandezza dell’arte romana

Il dio dell’amore che dorme, da oltre 2000 anni: questo è il tesoro prezioso che Pola rivela attraverso un ritrovamento recente. La località croata era importante per interessi mercantili e sotto il dominio romano ha prosperato. Ora torna quindi sotto i riflettori dell’archeologia mondiale con una scoperta che intreccia arte, storia e poesia di marmo: quella del Cupido Dormiente.

Il ritrovamento del Cupido Dormiente

C’è qualcosa di profondamente romantico e un po’ cinematografico nell’immagine di Cupido che dorme, nascosto per secoli sotto le strade di Pola, per poi riemergere alla luce del sole adriatico. È accaduto davvero: durante delle attività di scavo sotto un boutique hotel del centro, la squadra di archeologi sotto la guida attenta di Aleksandra Paić ha portato alla luce la scultura del Cupido Dormiente, datata II secolo dopo Cristo.

Di dimensioni importanti (lunga circa 1 metro) è stata ritrovata a 3 metri di profondità. Era spezzata in due parti, eppure perfettamente conservata. La scena sa essere dolce e romantica al tempo stesso. La rappresentazione di Eros, giovane e addormentato su una pelle di leone, ha accanto una lucertola scolpita. Un dettaglio raro quanto prezioso, dopotutto sono pochissimi gli esemplari scoperti fino a oggi in tutta Europa.

La statua è stata trovata all’interno di una domus romana, una residenza privata di lusso ricoperta di mosaici e marmi, appartenente probabilmente a una famiglia dell’élite cittadina. Al di sotto di un boutique hotel, il terreno ha rilevato un tesoro nascosto rimasto per secoli protetto. Apparteneva a un periodo in cui Pola era un luogo ricco e florido; la località era un crocevia di culture che navigavano nel Mediterraneo. Le voci degli esperti sottolineano quanto questo ritrovamento sia importante, arricchendo sicuramente il racconto storico e artistico dell’Adriatico antico ma soprattutto specificando che si sia trattata di una delle scoperte più preziose di arte romana nel territorio di Istria.

Il significato dell’opera

Il significato simbolico è importantissimo per capire l’opera: la calma apparente del Cupido Dormiente ritrovato in Croazia ripercorre le basi della cultura greco-romana dove il sonno rappresentava il riposo e allo stesso tempo il confine sottile tra vita, amore e morte. Eros che dorme è amore che non muore, che si rinnova dopo ogni fine. Era un’immagine molto amata nei sepolcri dei bambini e nelle ville dei patrizi, dove evocava innocenza e protezione divina. Un messaggio di tenerezza e immortalità scolpito nel marmo.

L’accuratezza dei dettagli, la morbidezza dei tratti, la serenità del volto: tutto nella statua parla di una civiltà che sapeva trasformare la materia in emozione. Solo pochi esemplari simili si sono conservati in condizioni tanto perfette, il che rende il “Cupido dormiente” di Pola un unicum nel panorama europeo.

Dopo il ritrovamento, i restauratori hanno avviato un delicatissimo intervento di ricomposizione e pulitura laser, per eliminare i sedimenti senza intaccare la superficie del marmo. Ogni granello di polvere rimosso è come una parola restituita alla narrazione del passato.

Una volta completato il restauro, la scultura entrerà a far parte della collezione permanente del Museo Archeologico dell’Istria, dove sarà esposta accanto ad altri capolavori dell’epoca romana di Pola. Lì, tra colonne e mosaici, il piccolo Eros continuerà a riposare ma questa volta sotto lo sguardo di chi vorrà lasciarsi incantare.

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Castello di Dunnottar, dove gli intrighi medievali incontrano la magia del cinema

Ci sono luoghi che sembrano creati apposta per diventare le location perfette di film epici, con le loro atmosfere sospese tra mistero e leggende antiche. Il Castello di Dunnottar, arroccato su impressionanti scogliere a picco sul Mare del Nord lungo la costa orientale della Scozia, è sicuramente uno di questi.

Questa antica fortezza medievale ha stregato registi, fotografi e viaggiatori di tutto il mondo con il suo fascino drammatico e i suoi panorami mozzafiato. Proprio come Franco Zeffirelli, che l’ha scelta come location per la sua trasposizione cinematografica dell’Amleto.

Lo spettacolare castello da film di Dunnottar

Costruito nel XV secolo, il castello ha visto tra le sue mura intrighi politici, assedi e leggende di fantasmi. Ma è nel cinema che Dunnottar ha mostrato il meglio di sé, diventando set di film iconici come “Amleto” di Franco Zeffirelli (1990), con Mel Gibson e Glenn Close: le scogliere e le rovine delle mura hanno dato forma a uno Shakespeare gotico e tempestoso.

Altre produzioni come “Victor Frankenstein” (2015), con James McAvoy e Daniel Radcliffe, “The Eagle” (2011), con Channing Tatum e Jamie Bell, e “Maria regina di Scozia” (2018), con Saoirse Ronan e Margot Robbie, hanno sfruttato l’aura drammatica del castello, trasformando la Scozia più selvaggia e romantica in scenari di mistero ed eroismo.

Passeggiando tra le sue rovine, tra torri semi-crollate e mura accarezzate dal vento, si percepisce ancora la stessa atmosfera che ha fatto da sfondo alle grandi storie del cinema: il senso di isolamento, potere e bellezza primordiale che solo una fortezza come questa sa regalare.

Un’altra curiosità? Anche Disney Pixar si sarebbe ispirata al Castello di Dunnottar per disegnare la casa della famiglia DunBroch nel film “Ribelle“.

Vista unica sul Castello di Dunnottar

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Vista spettacolare sul Castello di Dunnottar

Visitare il castello

Questa fortezza risalente all’alto Medioevo fu visitata da personaggi storici leggendari, tra cui William Wallace, Maria Stuarda e Oliver Cromwell. Le attuali rovine, risalenti ai secoli XV e XVI, erano un tempo una fortezza inespugnabile dei Conti Marischal, una delle famiglie più potenti della Scozia.

Per oltre 1.000 anni ha svolto un ruolo cruciale nella storia di questo territorio. In particolare, il castello è famoso per il suo ruolo nel salvataggio degli Onori di Scozia (i gioielli della corona scozzese) dall’esercito di Oliver Cromwell negli Anni ’50 del ‘600.

Raggiungere la fortezza è già un viaggio spettacolare di per sé: un sentiero panoramico si snoda lungo il promontorio che conduce al castello, con scorci magnifici tra mare e scogliere.

Una volta varcata la porta-torre, si esplorano mura antiche e ambienti ricchi di storia, dove le voci dei secoli passati sembrano ancora riecheggiare. Un’esperienza immersiva che unisce storia, mito e cinema, in un luogo dove le torri di pietra raccontano storie di coraggio, amore e tradimento, proprio come in un grande film.

Per visitarlo consigliamo di controllare il sito ufficiale del castello, verificando orari e ticket di ingresso e prenotando direttamente online la vostra avventura.

Dove si trova

Il magnifico Castello di Dunnottar sorge a 7 km a sud della storica città portuale di Stonehaven, lungo l’Aberdeenshire Coastal Trail, e a 33 km a sud dell’aeroporto internazionale di Aberdeen. Si tratta dello stesso territorio che custodisce anche il Castello di Balmoral, l’amato rifugio scozzese della famiglia reale che è stato set del film “The Queen” del 2006.

Si trova su una piccola penisola composta da alte scogliere a picco sul Mare del Nord, collegata alla terraferma soltanto da un istmo. In auto, si può raggiungere percorrendo la A92 e seguendo le indicazioni per Stonehaven/Dunnottar. A poca distanza dal castello si trova un parcheggio (ma con posti limitati).

Si può raggiungere anche prendendo un treno fino a Stonehaven e seguendo poi un percorso panoramico a piedi fino a destinazione.