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Fonte: BookMe-Cab

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Viaggi di lusso: se piove nella meta in cui vai l’albergo ti paga

Quante volte è capitato di arrivare nella meta dei vostri sogni e di ritrovarvi con un cielo grigio e tanta pioggia che cade dal cielo? Se non vi è mai successo siete stati davvero fortunati, ma se invece tutto ciò è avvenuto sapete benissimo che la frustrazione è alta: la maggior parte dei propri piani deve essere rivista, soprattutto se il viaggio in quella destinazione è di pochi giorni. Per non parlare dei molti soldi spesi, e che forse serviranno solo per osservare quell’affascinante città dalla finestra di un albergo.

Ma c’è un’ottima notizia, un hotel di lusso ha deciso di “coccolare” i suoi ospiti con un nuovo pacchetto di viaggio, che permette di essere rimborsati in caso di pioggia.

L’hotel di Singapore che ti paga in caso di pioggia

Ci troviamo a Singapore, incredibile città-stato dai mille volti, in cui la pioggia cade per circa 171 giorni l’anno. Tra i vari hotel a 5 stelle che si fanno spazio nell’inconfondibile skyline di quella che viene chiamata anche la “Città dei Leoni”, spicca l’InterContinental Singapore che ha deciso di offrire un pacchetto di viaggio che permette di soggiornare gratis in caso di pioggia.

Come riporta CNN Travel, si chiama “Rain Resist Bliss” e consente il rimborso di una notte di soggiorno se, durante una delle attività pianificate, finisce per piovere.

Quali sono le condizioni

L’idea dell’albergo di Singapore è certamente interessante e può rivelarsi uno stimolo per molti viaggiatori di lusso che scelgono questa destinazione speciale. Tuttavia, ci sono delle condizioni da rispettare per far sì che il rimborso di una notte di soggiorno possa realmente avvenire.

Tramite comunicato stampa l’hotel ha specificato che i criteri sono soddisfatti quando la durata della pioggia supera i 120 minuti cumulativi in ​​un periodo di tempo di 4 ore, e durante le ore diurne. Non bastano due goccioline, quindi, ma una pioggia duratura che può rivelarsi davvero un problema per chi si trova in vacanza da queste parti.

Ma non è finita qui, perché questo pacchetto è valido solo per le persone che che soggiornano nelle suite, tanto che il prezzo di partenza è di 850 SGD (circa 583 euro) a notte per le junior suite, e da 4.500 SGD in su (da 3.086 euro circa) per la suite presidenziale.

Il denaro arriva sotto forma di un buono, che deve essere speso presso l’InterContinental Singapore entro sei mesi, e l’importo che si ottiene nel caso in cui vengano rispettati tutti i criteri equivale al soggiorno di una notte nella categoria di camera scelta.

Cosa fare a Singapore con la pioggia

I viaggiatori di lusso saranno certamente stimolati da questa opportunità offerta dall’albergo di Singapore, ma ciò non toglie che in città sia possibile fare tantissime attività diverse, anche quando dal cielo scende la pioggia.

Per esempio, si può visitare il Museo delle civiltà asiatiche, che per la precisione è specializzato nella storia materiale della Cina, del Sud-Est asiatico, dell’Asia meridionale e dell’Asia occidentale, da cui i diversi gruppi etnici che vivono a Singapore traggono le loro origini.

Molto interessante è anche la straordinaria Cloud Forest, sede di una delle cascate interne più alte del mondo e di una lussureggiante montagna ricoperta di piante provenienti da tutto il nostro pianeta.

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Arabia Saudita Asia Medina Notizie tradizioni Viaggi viaggiare

Medina, in Arabia Saudita, apre ai turisti: cosa vedere

Un tempo i fedeli si recavano in Arabia Saudita, culla dell’Islam, unicamente per compiere il pellegrinaggio verso le due principali città sante, La Mecca e Medina. Ma se fino al 2021 l’ingresso era riservato solo a chi professava la fede islamica, oggi una di queste, Medina, è diventata accessibile anche ai turisti, benché ancora in pochi abbiano avuto il privilegio di vivere la sua spiritualità di persona.

La “Città Illuminata” offre un’esperienza davvero unica nel suo genere, che fonde la ricchezza della tradizione islamica con l’ospitalità e la bellezza sorprendente dei suoi luoghi. Una tappa fondamentale da inserire nel vostro itinerario, considerando anche che è situata in posizione strategica per visitare l’intera regione.

Cosa vedere in un giorno a Medina: moschee e siti storici

Una visita a Medina è un invito aperto a coloro che desiderano approfondire la comprensione della cultura islamica e arricchire il proprio viaggio in Arabia Saudita con un tocco di spiritualità. Lasciarsi trasportare dalla bellezza della “Città Illuminata” è un’esperienza unica ancora vissuta da pochi turisti internazionali.

Di certo, una volta giunti qui, non si può non far visita ai principali monumenti islamici che custodiscono l’intera storia di una cultura. Tra questi, le sette moschee che si trovano nel sito della Battaglia di Al-Khandaq (la Trincea), a ovest del Monte Sela. In realtà, si tratta di sei moschee, ma ne vengono menzionate “sette” perché è inclusa anche la Moschea di Al-Qiblatayn. Eccole elencate in ordine da nord a sud, secondo la loro posizione:

  • Moschea Al-Fateh
  • Moschea Salman Al-Farisi
  • Moschea Abu Bakr Al-Siddiq
  • Moschea Umar ibn Al-Khattab
  • Moschea Ali ibn abi Talib
  • Moschea Fatima

Sappiate, però, che le moschee sono visitabili unicamente dall’esterno, per permettere ai fedeli di professare le preghiere e i rituali, rispettando la loro fede.

La Moschea del Profeta, uno dei siti più sacri dell’Islam, è senza dubbio una delle motivazioni per visitare la città di Medina. Per i non musulmani, si può arrivare fino al cancello di ingresso – oltre il quale inizia lo spazio sacro (haram) non valicabile – e rimanere a osservare il lento passaggio dei fedeli nella sua ampia piazza, dove grandi ombrelli meccanici vengono aperti per proteggere dall’eccessivo sole o dalle intemperie. Qui è custodita la tomba del Profeta, il luogo è riconoscibile grazie alla cupola verde, colore ufficiale dell’Islam, che svetta nel cielo di Medina.

Proseguite il vostro tour visitando la Masjid Al-Qiblatayn, nota anche come la Moschea delle due Qibla. È famosa perché durante il periodo della vita del Profeta, la direzione della preghiera (qibla) fu cambiata da Gerusalemme a La Mecca. Successivamente, dirigitevi verso la Masjid Quba, la prima moschea costruita nell’Islam.

Nei pressi di Medina, non perdetevi poi una visita a un altro luogo emblematico, la Moschea Sayyed Al-Shuhada, considerata dai musulmani un sito importante della storia islamica, poiché dove ora sorge si è svolta la famosa battaglia di Uhud. L’edificio sacro è stato completato nel 2017 e presenta uno stile architettonico unico.

Cosa mangiare a Medina: cibo e tradizioni culinarie

A Medina, la scena gastronomica offre una vasta gamma di delizie per soddisfare ogni palato. Per iniziare la giornata con energia, i numerosi caffé offrono per la colazione opzioni sia per i tradizionalisti che per gli audaci. Tra le scelte classiche si trovano falafel appena fritti, hummus cremoso e pane appena sfornato, mentre per coloro che cercano qualcosa di diverso, le opzioni gourmet comprendono fluffy pancake con miele e frutta fresca o uova strapazzate con formaggio locale e spezie esotiche.

Tanti i ristoranti che propongono piatti tipici della cucina mediorientale, come il kebab di agnello marinato con spezie aromatiche e servito con riso pilaf o il couscous con verdure fresche e pollo alla griglia. Imperdibili anche i dolci tradizionali preparati con maestria, come baklava, kunafa e basbousa. Alcuni locali offrono anche una selezione di tipica pasticceria fresca araba, ideale per accompagnare una chiacchierata con amici o per godersi un momento di tranquillità da soli.

Dove dormire a Medina

A Medina, ci sono diverse opzioni di alloggio adatte ai visitatori occidentali, che offrono comfort, lusso e convenienza per un soggiorno indimenticabile nella città santa. Gli hotel che affacciano sulla Moschea del Profeta sono riservati ai fedeli di religione musulmana per permettere loro di compiere agilmente e comodamente il proprio pellegrinaggio rituale.

I visitatori che desiderano soggiornare in alberghi di fascia alta, possono optare per il Crowne Plaza Hotel, e raggiungere a piedi la Moschea del Profeta, che dista 400 metri, o presso il Marriott Hotel, nel cuore della città. Una soluzione dal budget più contenuto è il Ghalia Uhud Hotel, sempre molto vicino alla Moschea del Profeta, da cui dista 3,6 km, circondato da alcuni ristoranti. In alternativa, si può scegliere una sistemazione locale, per avere l’opportunità di vivere una ricca esperienza di condivisione e conoscere più da vicino la cultura degli abitanti del posto, il loro modo di vivere e l’autenticità dei loro costumi.

Visitare la ‘Città Illuminata’ durante il Ramadan

Il Ramadan, il nono mese del calendario islamico, è un periodo sacro per i musulmani di tutto il mondo, di riflessione spirituale, rafforzamento della fede e solidarietà tra i membri della comunità. Durante questo mese, i credenti praticanti osservano il digiuno dall’alba al tramonto, astenendosi dal cibo, dalle bevande, dal fumo e da altri piaceri fisici, come un atto di devozione e auto-purificazione. Nei Paesi arabi, è considerato un momento di grande importanza culturale e religiosa, caratterizzato da una serie di tradizioni e pratiche che riflettono i valori dell’Islam e la ricchezza della sua eredità.

Durante il mese del Ramadan, le città e le comunità si trasformano, con le moschee che accolgono i fedeli per le preghiere quotidiane e i suq che si animano di attività e vendite speciali in vista delle festività. I musulmani si concentrano sull’incremento delle loro pratiche spirituali, dedicando più tempo alla lettura del Corano, alla preghiera e alla carità, mentre le moschee si preparano ad accogliere un alto numero di fedeli. Le famiglie si riuniscono per condividere pasti speciali prima dell’alba (Suhur) e dopo il tramonto (Iftar), rompendo il digiuno sempre prima con un dattero, a cui segue un pasto abbondante e nutriente consumato in compagnia.

Le autorità nei Paesi arabi adottano misure speciali, come orari di lavoro ridotti e regole sulla vendita e sul consumo di cibo e bevande in pubblico durante le ore di digiuno. Si tratta di misure volte a facilitare l’osservanza del digiuno e a promuovere uno spirito di solidarietà e rispetto tra i membri della comunità. Il pellegrinaggio, o Hajj, è uno dei pilastri fondamentali dell’Islam, da compiere obbligatoriamente almeno una volta nella vita, qualora il fedele abbia le capacità fisiche ed economiche necessarie per affrontare il viaggio, che rappresenta un momento di riflessione e purificazione dell’anima.

È anche una testimonianza tangibile dell’unità della ummah, la comunità islamica globale, riunita nella ricerca della presenza divina. Un’esperienza sacra che porta milioni di fedeli da tutto il mondo a compiere un viaggio spirituale verso le città sante della fede islamica, La Mecca e Medina.

Come arrivare a Medina: informazioni di viaggio

Medina è accessibile comodamente via terra con treni ad alta velocità dalla vicina Jeddah, città collegata all’Italia con voli giornalieri diretti. Da Riyadh, partono voli diretti con compagnie locali e di bandiera.

È importante ricordare che, ad oggi, per accedere all’Arabia Saudita dall’Italia serve un visto, che si può richiedere direttamente online con anticipo, oppure una volta arrivati a destinazione in aeroporto. Per gli spostamenti più brevi è inoltre previsto lo stop-over visa, un visto di transito o scalo che consente alle persone che attraversano l’Arabia Saudita di entrare nel Paese per una serie di motivi, tra cui quelli turistici, e che può essere richiesto sul sito della compagnia di bandiera Saudia Airlines.

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Notizie Viaggi viaggiare

A Malaga sono comparsi degli adesivi “contro i turisti”

Il turismo di massa, l’overtourism, sta creando problemi a molte località “gettonate” in giro per il mondo che si trovano in difficoltà proprio a causa dell’eccessiva presenza di visitatori: non fa eccezione Malaga, apprezzata città balneare del sud della Spagna dalle vivaci spiagge, eleganti edifici antichi e musei prestigiosi.

Così, nelle ultime settimane, ecco apparire gli “adesivi anti turisti” che sottolineano come questi ultimi abbiano peggiorato la qualità di vita degli abitanti.

Malaga: record di turisti nel 2023 e le proteste dei cittadini

Malaga è da sempre una delle destinazioni più amate della Spagna e, in particolare negli ultimi anni, il numero di turisti è aumentato in maniera vertiginosa: basti pensare che nel 2023 ha raggiunto il record con ben 14 milioni.

Tutto ciò ha portato alla “ribellione” da parte dei residenti che puntano il dito su come l’overtourism stia avendo un impatto negativo sulla loro qualità di vita: il centro cittadino è sempre più affollato, la maggior parte delle case viene sottratta al mercato immobiliare per trasformarsi in alloggi turistici, e molte attività fondamentali per il quartiere stanno chiudendo.

In centro hanno allora fatto la loro comparsa gli adesivi “contro i turisti”, attaccati per lo più su alcune targhe (che compaiono con frequenza crescente) accanto ai portoni dei palazzi del centro storico, con la sigla AT ovvero apartamento turístico a indicare la presenza in quello stabile di un appartamento a uso turistico.

Gli adesivi riprendono la grafica dei cartelli e riportano frasi corte che iniziano con le stesse lettere ma con un significato completamente diverso: AnTes una familia vivía aquí (“in passato qui viveva una famiglia”), Apestando a Turista (“puzza di turista”), AnTes to esto era centro (“prima questo era centro”).

L’idea della protesta è arrivata da Dani Drunko, gestore di un bar in voga a Malaga, il “Drunk-O-Rama”: l’uomo ha dichiarato al giornale locale Diario Sur di aver pensato a questa iniziativa quando il proprietario della casa in cui alloggia da dieci anni non ha voluto rinnovargli il contratto (anche con un affitto più alto) oppure vendergliela.
Secondo Drunko, il motivo sarebbe che il padrone di casa ha deciso di riconvertire l’abitazione in un alloggio turistico.

Da quel momento, dall’account Instagram del bar, insieme ai suoi dipendenti Dani Drunko ha chiesto alle persone di proporre slogan divertenti contro il turismo che includessero la sigla AT e ha scelto i migliori per farne adesivi da attaccare in centro.

Molti hanno seguito il suo esempio e sono comparsi innumerevoli adesivi indipendenti dallo staff del Drunk-O-Rama: ad esempio, hanno aderito all’iniziativa i collettivi GuirisGoHome e La Casa Invisible, e diversi politici hanno espresso il loro elogio.

Ma non è tutto.

La protesta dei residenti si estende anche ai “nomadi digitali”, lavoratori stranieri che arrivano da Paesi più ricchi: secondo i dati l’Istituto nazionale di statistica spagnolo (INE), otto persone su dieci che si trasferiscono a Malaga sono straniere.
Ciò ha causato un incremento del costo degli affitti, già aumentati per via della mancanza di alloggi a lungo termine.

Non solo Malaga: le destinazioni contrarie ai turisti

Quello di Malaga e degli “adesivi anti turisti” non è tuttavia un caso isolato.

Alle Canarie non è una novità vedere graffiti che “consigliano” ai turisti di tornare a casa ed emblematico è il caso di Tenerife dove la loro eccessiva presenza ha un impatto anche sull’accesso all’acqua: l’isola ha di recente dichiarato un’emergenza idrica e le zone più turistiche hanno consumato sei volte più acqua rispetto a quelle residenziali.

A Palma di Maiorca, invece, ad agosto 2023 erano apparsi cartelli dinanzi a spiagge popolari con scritto in inglese “Attenzione alle meduse” e “Attenzione alle rocce, cadono”: eppure, riportavano anche spiegazioni in catalano per informare i locali che gli avvisi non erano reali e, in alcuni casi, aggiungevano “spiaggia aperta tranne che per gli stranieri e le meduse” o “il problema non è la caduta di massi, è il turismo di massa“.

Ancora, un po’ ovunque si sperimentano iniziative per porre un freno a questo problema: Kyoto ha vietato da poco ai turisti l’accesso ai piccoli vicoli del quartiere di Gion, l’amministrazione locale di Amsterdam aveva avviato a marzo 2023 una campagna per scoraggiare l’arrivo dei turisti, a Parigi gli appartamenti affittati a breve termine per più di 120 giorni sono tassati come una struttura alberghiera, New York a settembre 2023 ha impedito gli affitti di appartamenti a breve termine mentre Firenze, sempre lo scorso anno, ha vietato l’apertura di nuovi Airbnb e altri alloggi ad affitto breve nel centro storico.

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Viaggiare durante il Ramadan: cosa sapere

Indonesia, Turchia e Marocco sono solo alcuni dei Paesi del mondo in cui si rispetta il Ramadan, il periodo sacro per gli islamici che, secondo la tradizione, corrisponde a quello in cui Maometto ricevette la rivelazione del Corano.

Visitare un Paese musulmano durante questo momento dell’anno è un’opportunità straordinaria, in quanto consente di sperimentare la vita e la cultura locale che è davvero preziosa e sorprendente. Tuttavia, è fondamentale rispettarlo e per questo, prima di partire per un viaggio, è molto importante essere a conoscenza di alcune piccolo cose.

Informazioni utili

La prima cosa da sapere è che data di inizio e di fine del Ramadan non sono mai le stesse: il mese sacro cambia ogni anno, perché il calendario lunare islamico segue le fasi della luna: inizia il giorno successivo all’avvistamento della nuova luna crescente.

Durante questo mese i musulmani si pongono l’obiettivo di crescere spiritualmente e avvicinarsi ad Allah. Per farlo pregano e recitano il Corano, e mentre lo fanno si concentrano sull’intenzionalità e sull’altruismo delle proprie azioni. Contemporaneamente, si astengono dal pettegolezzo, dal mentire, dal litigare e anche dal sesso. In più, osservano il digiuno dall’alba al tramonto per un mese intero, e trascorrono del tempo prezioso con la famiglia e gli amici.

Passata la preghiera del tramonto (Maghrib), il digiuno cessa momentaneamente con l’Iftar (un pasto che può essere piccolo ma anche molto abbondante), al quale segue il Suhoor (un ulteriore pasto prima dell’alba) che avviene intorno alle 5 del mattino. Durante l’Iftar, la famiglia e gli amici si riuniscono nelle case per trascorrere dei momenti felici e mangiare tantissimi (e diversi) piatti dolci, salati e gustosi dessert, rigorosamente preparati secondo le tradizioni e le preferenze locali. Ciò vuol dire che ogni Paese ha i suoi buonissimi e incredibili piatti tipici. Anche i ristoranti sono affollati e spesso hanno cibi speciali per l’occasione, mentre alcune moschee offrono piatti gratuiti. Oggi sono molti anche gli hotel che organizzano Iftar da mille e una notte.

Ramadan: tradizione

Fonte: iStock

Iftar musulmano del Ramadan con cibi tradizionali turchi

Non mancano le feste fino ad Eid al-Fitr, il giorno in cui si celebra la fine del Ramadan che è una delle ricorrenze più allegre dell’anno. Il termine del mese sacro, inoltre, è spesso celebrato per tre giorni consecutivi.

È complesso viaggiare durante il Ramadan?

Non esiste una risposta universale a questa domanda, perché ogni Paese ha le sue tradizioni. In Egitto, Giordania e Paesi abituati al turismo internazionale, alcune strutture rimangono aperte per consentire un completo soggiorno ai viaggiatori non musulmani, ed in generale non si notano cambiamenti enormi rispetto alla vita di tutti i giorni. La stessa cosa vale per i ristoranti e la maggior parte degli hotel.

Tuttavia, in alcuni Paesi e al di fuori delle principali città non è assolutamente detto che avvenga la stessa cosa. Per questo motivo, è molto importante informarsi sulle eventuali chiusure e aperture già prima della partenza, in modo da non ritrovarsi completamente spaesati.

Un’altra cosa da tenere a mente è che il digiuno (che spesso è abbinato anche a temperature molto calde) può essere fonte di nervosismo, e per questo bisogna cercare di essere pazienti ed empatici con chi ci ritroviamo di fronte, al punto da tollerare eventuali atteggiamenti che potrebbero risultarci un po’ “antipatici”.

Sappiate, inoltre, che durante il Ramadan si usa rimanere fuori fino a tarda notte e che sembra una sorta di Natale occidentale: strade, negozi, ristoranti e case sono addobbati a festa e, prima del tramonto, l’energia allegra ed amichevole invade ogni strada di tutte le città. Sì, dopo il tramonto si può fare (e si fa) festa fino all’alba successiva, quando poi si riprende il digiuno.

Le notti durante il Ramadan

Fonte: Getty

Persone a celebrare dopo il tramonto durante il Ramadan

Molto emozionante è anche osservare, con enorme e dovuto rispetto, le preghiere serali che si svolgono fuori dalle moschee: si possono avvistare centinaia (alle volte persino migliaia) di persone che pregano insieme.

Viaggiare durante il Ramadan, quindi, può essere complesso come non esserlo, ma quel che è certo è che si rivela un turbinio di emozioni e una vera immersione nella profonda e radicata cultura di questi Paesi.

Quali regole rispettare

Anche i viaggiatori che esplorano un Paese musulmano durante il mese sacro del Ramadan devono rispettare alcune regole. I non fedeli non sono chiaramente obbligati a digiunare o pregare, ma è fondamentale ed estremamente giusto onorare le leggi e i costumi locali.

Per esempio, è sempre un’ottima abitudine fare scorta di cibo e acqua per non rischiare di ritrovarsi a stomaco vuoto per tutta la giornata, visto che in molti luoghi negozi e ristoranti sono chiusi. Nell’eventualità in cui bancarelle e ristoranti siano aperti e decidiate di mangiare, non dimenticate di lasciare una mancia: sono persone che stanno facendo il digiuno e lavorare a contatto con bevande ed alimenti non deve affatto essere facile.

Allo stesso tempo, è buona norma evitare di mangiare e bere in modo evidente in pubblico: è una forma di rispetto verso tutti coloro che stanno praticando il digiuno. Non bisogna nemmeno chiedere o comprare alcolici, perché anche i negozi, che normalmente li hanno, in questo periodo non li vendono. Fanno eccezione alcuni hotel a 5 stelle (anche in questo caso, il consumo di alcol, anche dopo l’ora del tramonto, varia da Paese a Paese).

È vietato anche mettere musica ad alto volume in pubblico perché, in questa fase dell’anno, ascoltare musica è sconsigliato. Se proprio non se ne può fare a meno basta attendere il tramonto, quando le strade si trasformano diventando una sorta di concerto all’aria aperta.

Se doveste ricevere un invito per l’Iftar non si può (e non si deve) assolutamente dire di no: offrire da mangiare è per i musulmani uno degli atti più nobili che si possano fare durante il periodo sacro. Per ricambiare la cortesia basta poi praticare la zakat, ovvero fare della carità a qualche bisognoso.

Attenzione anche a come si organizza l’itinerario, perché molte moschee, soprattutto il venerdì, potrebbero essere chiuse. È decisamente fondamentale anche rispettare l’ora della preghiera e avere braccia, gambe, spalle e capelli coperti, in particolare le donne.

La preghiera dei musulmani durante il Ramadan

Fonte: iStock – Ph: sabirmallick

La preghiera fuori una moschea in India

Un suggerimento molto utile è evitare di uscire nei momenti di punta, come può essere l’inizio dell’Iftar, perché il traffico diventa quasi ingestibile e i mezzi pubblici sono estremamente affollati, in quanto tutti tornano dalle famiglie per banchettare.

Durante il Ramadan è importante anche evitare l’intimità fisica pubblica con una persona del sesso opposto, anche se si è sposati: le manifestazioni di affetto fatte in pubblico sono considerate maleducate, mentre in alcuni Paese sono persino vietate dalla legge.

Meglio anche non mangiare gomme da masticare o fumare di fronte alle persone, in quanto entrambe le cose sono non permesse dalle regole del digiuno.

Il Ramadan, quindi, è un momento di condivisione, di unione e di preghiera, una fase di astinenze e di divertimento, ma che allo stesso tempo significa generosità e carità. Ciò non toglie che sia necessario che i turisti rispettino più che mai questo mese sacro: solo in questo modo si è veri viaggiatori consapevoli.

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Stop ai pacchetti di viaggio che prevedono attrazioni con animali

Basta aprire un qualsiasi social network per ritrovarsi invasi di foto di turisti con animali. Certo, il più delle volte non si hanno brutte intenzioni, ma in molte circostanze quelle graziose creature soffrono e, anzi, in alcune situazioni vengono persino maltrattate, senza che il turista se ne accorga. Nonostante questo, nel corso del tempo ha sempre più preso piede una forma di turismo che impiega diverse specie animali come una vera e propria attrazione: i WTA (wildlife tourist attractions).

Si tratta di un settore che non è del tutto chiaro, perché mentre noi pensiamo di investire soldi in attività che potrebbero aiutare e sostenere la vita degli animali, in realtà in diverse circostanze non è affatto così: l’elefante thailandese che porta a spasso i turisti soffre, così come il leone sedato in una gabbia. Sì, ci sono anche delle eccezioni come i santuari, dei centri che si occupano del recupero e riabilitazione degli animali selvatici per poi consentire un naturale reinserimento all’interno del loro habitat: qui gli animali sono controllati ma anche liberi e il turista può osservarli in tutta la loro naturalezza. Purtroppo, però, non è sempre così.

Per questo motivo, uno dei più importante tour operator del Regno Unito ha deciso di eliminare dal suo catalogo i pacchetti di viaggio che prevedono attrazioni con animali.

La nuova politica di easyJet Holidays

Il tour operator in questione è easyJet Holidays che ha fatto sapere, per mezzo di comunicato stampa, che è stata delineata una nuova politica rivolta al benessere degli animali: prevede l’impegno ad offrire solo esperienze che non minaccino il benessere, la conservazione e il loro importante ruolo nell’ambiente globale.

Si tratta di una politica che incorpora le linee guida ABTA sul benessere degli animali e nata in seguito a diverse consultazioni effettuate con alcune organizzazioni per i diritti degli animali, tra cui World Animal Protection. easyJet Holidays ha anche affermato che che incoraggerà gli hotel partner a seguire la medesima politica sul benessere degli animali.

In sostanza: easyJet Holidays non promuoverà  e non offrirà più attrazioni turistiche che potrebbero essere dannose per gli animali, compresi zoo e parchi marini, spettacoli con animali, giostre ed eventi sportivi che coinvolgono queste preziose creature. In più, l’azienda continuerà la sua lotta contro lo spreco alimentare negli hotel e, in generale, per rendere il turismo,  e tutte le sue sfaccettature, un’attività più più rispettosa del pianeta e di chiunque lo abiti.

Le dichiarazioni degli “addetti ai lavori”

Matt Callaghan, Chief Operating Officer di easyJet Holidays, ha dichiarato: “Essendo uno dei più grandi tour operator, ci impegniamo a essere leader del settore quando si tratta di viaggi responsabili. Le nostre ricerche ci dicono che le esperienze di viaggio sostenibili sono importanti per i nostri clienti, quindi vogliamo rendere loro più facile trascorrere vacanze migliori”.

Ha poi continuato sottolineando che: “Siamo appassionati della protezione e del rispetto di tutte le forme della natura nelle destinazioni in cui offriamo vacanze, motivo per cui abbiamo deciso di non offrire o promuovere attrazioni che potrebbero sfruttare gli animali all’interno del nostro programma di tour e attività. Sappiamo che i tour e le attività sono un modo brillante per vivere le nostre destinazioni di vacanza, quindi non vediamo l’ora di continuare a offrire esperienze più sostenibili e responsabili ai nostri clienti per migliorare ulteriormente la loro meritata vacanza”.

Katheryn Wise, responsabile delle campagne sulla fauna selvatica presso World Animal Protection UK, ha invece fatto sapere che: “easyJet Holidays ha davvero fatto un passo avanti a favore degli animali con questa politica forte e ambiziosa sul benessere degli animali. Fin dall’inizio easyJet Holidays è stata chiara nell’impegnarsi ad offrire ai propri clienti un’assistenza responsabile, opzioni di viaggio rispettose della fauna selvatica ed è stato un piacere lavorare con un’azienda focalizzata sull’ascolto dei propri clienti e sulla scelta di non trarre profitto dall’intrattenimento della fauna selvatica in cattività. È attraverso la collaborazione e un impegno come questo che possiamo davvero aspettarci di vedere un cambiamento duraturo per animali selvatici in tutto il mondo.”

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5 consigli per non spendere troppo quando si viaggia in famiglia

Viaggiare con la propria famiglia cercando di non sforare il budget a propria disposizione è spesso un’impresa ardua, soprattutto se si hanno uno o più figli. Sempre più spesso, per organizzare una vacanza in famiglia è necessario fare i conti con i costi in aumento del trasporto, dell’alloggio, del cibo e anche degli extra, tra attività, svago e shopping.

Solitamente i prezzi salgono proprio nei periodi di vacanze scolastiche e in estate, facendo lievitare notevolmente lo sforzo economico da affrontare. Ma al di là dell’aspetto finanziario, è indubbio che concedersi un viaggio insieme ai bambini è un ottimo modo per trascorrere piacevoli momenti tutti insieme, lontano dal lavoro e dalla scuola, rappresentando un’opportunità preziosa per rafforzare il legame familiare. Ma come fare per risparmiare sulla vacanza e restare all’interno di un budget limitato, senza sforare?

Viaggio in famiglia economico: i consigli per non spendere troppo

Per quanto un viaggio con i propri affetti più cari possa regalare grandi gioie e ricordi indelebili di momenti trascorsi insieme, non va comunque sottovaluto un annoso problema: il budget. Spesso i prezzi per gruppi di 3,4 o 5 persone salgono considerevolmente e si rischia di dover rinunciare a molte attività, o nei casi più emblematici, alla vacanza.

Ma nulla è impossibile e con qualche piccolo accorgimento potrete riuscire a risparmiare e partire in serenità per un viaggio in famiglia di tutto rispetto. Vediamo quali sono i 5 consigli per il prossimo viaggio low cost in famiglia e con i bambini.

Programmare in anticipo ed evitare l’alta stagione

Il consiglio generale è quello di non ridursi a prenotare il viaggio in famiglia all’ultimo minuto, soprattutto in estate, quando i prezzi saranno molto alti a causa dell’elevata domanda. Le offerte last minute, infatti, non sono così semplici da scovare e, nel caso in cui si riesca a trovarle, spesso sono dedicate a destinazioni meno interessanti.

Conoscendo in anticipo i giorni di vacanza dei vostri bambini e quelli delle vostre ferie avrete tutto il tempo di organizzare il viaggio qualche mese prima, nei periodi in cui la domanda è ancora bassa e le compagnie di trasporto e ricettive spuntano prezzi ancora accettabili. Otterrete notevoli vantaggi economici.

Evitate, se potete, di viaggiare in alta stagione e preferite i periodi dell’anno meno costosi. Anche nelle stagioni più basse, infatti, potrete divertirvi con i vostri bambini in viaggio, sia al mare che in montagna.

Anche i giorni scelti per partire incidono sul prezzo del soggiorno e del mezzo di trasporto: i giorni infrasettimanali, infatti, sono tendenzialmente più economici rispetto ai weekend.

Scegliere mete meno popolari

È una regola che vale in ogni ambito e soprattutto in quello dei viaggi: più alta è la domanda, più alti saranno i costi. Sono numerose le località italiane e in giro per il mondo molto conosciute e frequentate dai turisti. Basti pensare ad esempi del Bel Paese come Venezia, Firenze e Roma e al problema dell’overtourism.

Optare per quelle mete meno conosciute e turistiche, ma non per questo meno belle o piacevoli, si rivelerà non solo più economico, ma anche più stimolante. Nei luoghi meno affollati potrete godervi maggiormente le bellezze paesaggistiche, culturali e architettoniche del luogo che avete scelto come meta, senza raggruppamenti di turisti e stress. I prezzi, inoltre, saranno molto più ragionevoli.

Considerare diversi tipi di alloggio e di mezzo di trasporto

Anche la tipologia di alloggio in cui soggiornare può contribuire significativamente sul costo della vacanza in famiglia, soprattutto se si è numerosi. Scegliere quindi un appartamento, rispetto alle camere di hotel, può far risparmiare parecchi soldi. E anche le spese di vitto possono essere abbattute evitando i ristoranti e comprando il cibo nei mercati e supermercati locali per cucinarli in casa.

Anche la scelta del mezzo di trasporto incide sul budget della vacanza. In alternativa all’aereo, è bene valutare anche il treno, ad esempio. Oppure, utilizzare la propria auto invece che noleggiarla potrebbe ridurre i costi. Inoltre, il viaggio notturno vi farà risparmiare una notte in alloggio.

Ma oltre a risparmiare, queste accortezze vi porteranno anche vivere un’esperienza stimolante e all’insegna dell’avventura con i vostri bambini: farli viaggiare su un treno notturno dormendo in cuccetta, partire per un viaggio on the road, dormire in una tenda immersi nella natura oppure andare alla ricerca di prodotti tipici locali nei mercatini rionali, sono tutte attività che stimoleranno la creatività dei vostri figli, restando impresse per lungo tempo nei loro ricordi più felici e spensierati.

Approfittare degli sconti famiglia

La maggior parte delle strutture ricettive e di trasporto (ma non solo), al giorno d’oggi, propone anche tariffe speciali per coloro che viaggiano con i bambini. Si tratta di biglietti ad hoc per i trasporti e per il soggiorno in hotel, oppure di coupon utilizzabili per diverse attività, per le attrazioni principali o per i musei, nei quali i bambini, spesso, possono entrare senza pagare.

Ridurre all’essenziale: meno extra e più “fai da te”

Oltre al pernottamento e al trasporto, un altro costo che deve essere preso in considerazione, nel conteggio del budget familiare in una vacanza, sono gli extra. Basta qualche accortezza per ridurre i costi delle spese accessorie al minimo indispensabile, senza rinunciare al divertimento e alla qualità del tempo trascorso in viaggio.

Qualche esempio? Provate, ad esempio, a riempire le bottiglie di acqua che portate con voi, invece di gettarle e ricomprarne di nuove ogni volta. I bambini, inoltre, vi chiederanno quasi sicuramente di poter mangiare qualche goloso gelato confezionato, ma spesso i loro prezzo nei bar e ristoranti non è propriamente economico. Preferite allora l’acquisto di dolci e gelati nei supermercati. Risparmierete denaro senza rinunciare alla qualità.

Per quanto riguarda la visita di musei, città e monumenti, provate ad informarvi autonomamente, anche prima di raggiungere la meta, in modo da risparmiare sul costo delle guide turistiche.

Insomma, perché privarsi di una vacanza in compagnia dei vostri bambini per il timore di sforare con il proprio budget, quando basta davvero poco per rivolvere moltissimi problemi? Questi 5 consigli vi aiuteranno a organizzare una perfetta vacanza economica e memorabile con la vostra famiglia e i bambini, per costruire insieme a loro numerosi ricordi emozionanti.

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Europa Notizie Viaggi viaggiare

È l’Europa la regina del turismo mondiale

La regina del turismo a livello mondiale è, ancora una volta, l’Europa, come riporta il bollettino Eurostat al termine di un 2023 che si è rivelato particolarmente fortunato soprattutto per alcuni Paesi del Mediterraneo: 2,92 miliardi di pernottamenti che decretano un +1,6% rispetto al 2019.

Si tratta di dati record cui ha contribuito, in gran parte, l’incremento delle presenze dei turisti extra-UE con +146 milioni di notti e un aumento, seppur meno appariscente, delle presenze di viaggiatori autoctoni pari a +25 milioni.

I dati che incoronano l’Europa come leader del turismo

Scendendo nel dettaglio dell’analisi dei dati emersi da Eurostat, il 46% dei pernottamenti del 2023 (quasi vicino al 47% del periodo pre Covid) è rappresentato dai turisti provenienti da Paesi non europei e, nell’arco di dieci anni, i pernottamenti turistici hanno visto un aumento del 25% (nel 2013, infatti, erano stati 2,33 miliardi).

Per l’anno appena trascorso, i Paesi che hanno riscontrato il maggior incremento sono Malta e Cipro, con una crescita di pernottamenti che ha superato il 20%. Superiore al 10% la crescita di Portogallo, Romania, Repubblica Ceca, Austria, Bulgaria, Grecia, Lettonia e Slovacchia.

In termini assoluti, invece, l’aumento più significativo dei pernottamenti si è registrato in Germania (+32,8 milioni), Italia (34 milioni di turisti stranieri nelle strutture ricettive) e Spagna (+32, 3 milioni). La Francia, invece, ha accolto 18,5 milioni di persone.

Per quanto riguarda la tipologia di pernottamento, il 63% del totale ha riguardato gli hotel mentre il 13% i campeggi.

La regina dell’Europa è l’Italia

Se l’Europa è regina del turismo a livello internazionale, un ruolo d’onore per il 2023 se lo è ritagliato l’Italia, dove gli alberghi hanno registrato un 12% in più rispetto al 2022.

Un risultato lodevole che ha ricevuto il commento del ministro del Turismo Daniela Santanchè: «L’analisi Eurostat conferma l’Italia seconda in Europa per presenze turistiche straniere: un dato che testimonia la voglia d’Italia che c’è nel mondo. Un risultato da un lato frutto del grande lavoro dei nostri operatori e imprenditori del settore nel rendere l’Italia sempre più attrattiva con proposte di qualità e diversificate, e dall’altro dell’operato del governo che non solo rende l’Italia protagonista nel mondo, ma lavora per preservare l’autenticità dei nostri territori e valorizzare il Made in Italy».

Il Belpaese, come accennato, nell’ultimo trimestre del 2023 è risultato secondo, dietro alla Spagna e davanti alla Francia, per presenza di stranieri nelle strutture ricettive con ben 34 milioni di turisti.

Ma non soltanto.

L’Italia ha conquistato anche la cima della classifica generale della reputazione turistica europea superando, in questo caso, Spagna e Germania: sulla base dello studio di Demoskopika, ha ottenuto infatti 109,1 punti con il primato di 3 indicatori su 5 (popolarità, ricerca della destinazione, tripadvisor confidence destination).

Anche in questo caso, il ministro del Turismo ha espresso soddisfazione per il risultato con, tuttavia, l’obiettivo di migliorare ancora: “Essere la Nazione più desiderata e popolare è senza dubbio un dato che ci fa guardare al presente con soddisfazione e al futuro con ottimismo. Ma a noi non basta risultare la destinazione più ricercata online, non possiamo fermarci a questo: dobbiamo aspirare a far diventare l’Italia capace di presentare l’offerta turistica migliore, in termini di ricchezza, profondità e qualità, così da essere non soltanto la meta più sexy in rete, bensì anche quella più scelta“.

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lusso Notizie Viaggi viaggiare

Ecco come saranno i viaggi di lusso del futuro

Come sarà il futuro del comparto del luxury travel? A svelarlo è l’ indagine di Euromonitor, società di ricerche di mercato con sede a Londra: infatti, la senior head of travel research Caroline Bremner ne ha indicato la direzione in occasione dell’ITB di Berlino, la più grande fiera turistica al mondo.

Vediamo, allora, quali sono le esigenze dei nuovi viaggiatori altospendenti e i trend che caratterizzeranno il settore nel prossimo futuro.

Il nuovo identikit di consumatori complessi

Secondo quanto riportato da Bremner, il settore dei viaggi di lusso “cambia con lentezza” ma oggi trova una ventata di freschezza grazie alle nuove generazioni con due interessanti categorie che si stanno affacciando nell’ultimo periodo: i wellness workshipper e i luxury seekers.

Si tratta di viaggiatori che trovano nel lusso un vero e proprio “mindset” e, così, acquistano con uno scopo preciso e un approccio più consapevole: infatti, seppur nativi digitali, sono alla ricerca di un coinvolgimento attivo nell’esperienza di acquisto, apprezzano il contatto umano e l’empatia con i brand, e desiderano che le loro scelte abbiano un impatto positivo sulle destinazioni.

Sono, quindi, “consumatori complessi”: in particolare, i wellness workshipper pongono al primo posto il relax e amano viaggiare con familiari e amici. Sono social e digital, prediligono le vacanze attive, spendono per vivere esperienze a contatto con la natura e vogliono avere un effetto positivo sull’ambiente ma amano molto lo shopping.

I luxury seekers, invece, sono disposti a spendere per benessere ed esperienze e amano mostrare che “stanno bene”. Non hanno interesse per viaggi in solitaria ma cercano la compagnia di parenti o amici per, se possibile, un’esperienza multigenerazionale.
Seppur tre quarti di loro siano digital, il restante quarto riconosce il valore di affidarsi a un’agenzia viaggi e, quindi, a un professionista che conosca nel dettaglio la località. Per una proposta valida, sono disposti a pagare fino al 50% in più, si dimostrano molto social engaged e apprezzano il livello di personalizzazione che possono garantire i programmi fedeltà.

Ancora, sono attenti all’ambiente e consapevoli delle proprie emissioni: per questo, si rivolgono a brand riconosciuti per l’impegno nei confronti della sostenibilità ambientale. Di contro, non si mostrano così diligenti quando si tratta adottare atteggiamenti responsabili una volta giunti a destinazione e nella vita di tutti i giorni.

Il giusto approccio per conquistare i luxury travellers

Qual è, quindi, l’approccio più corretto da parte degli operatori per conquistare i nuovi luxury travellers?

La risposta di Bremner è “un approccio olistico” a partire dalla pianificazione del viaggio. Siccome sono nativi digitali “se no si è presenti in tutte le fasi della customer journey si rivolgeranno ad altri“.

Non può poi mancare l’aspetto umano, in quanto desiderano essere guidati a compiere la scelta migliore.

Ma non è ancora tutto.

La sostenibilità è un punto chiave e non deve assolutamente essere intesa come “greenwashing”, pena il rischio di venire boicottati: i viaggi di lusso del futuro devono puntare sulla sostenibilità rigenerativa che ha una ricaduta positiva sul territorio e hanno il dovere di farlo in maniera trasparente e onesta così da creare un autentico legame di fiducia con i viaggiatori.

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Asia Laos Luoghi da film Viaggi viaggiare Vietnam

Sulla Rotta del dragone, come in “Pechino Express”

“Pechino Express 2024” conduce le otto coppie di sfidanti in Estremo Oriente. La nuova stagione parte dal Vietnam, dal delta del Fiume Rosso fino alle montagne del Nord, alla scoperta delle tribù montane. Seguendo le sponde del fiume Mekong, i viaggiatori arrivano nel Laos, un Paese dalla cultura millenaria. Infine, sbarcano nello Sri Lanka e terminano il viaggio alla maestosa Rocca di Sigiriya.

L’itinerario, lungo oltre 5.000 chilometri, attraversa luoghi meravigliosi che spaziano dalle regioni settentrionali del Vietnam, fra distese infinite di verdi risaie e di antiche testimonianze, passando per le città ricche di spiritualità del Laos, fino a concludersi tra i panorami mozzafiato dello Sri Lanka.

Dieci le tappe nelle altrettante puntate del programma Tv Sky e in streaming su NOW giunto all’undicesima edizione, condotto come sempre da Costantino Della Gherardesca e dall’inviato speciale Gianluca “Fru” Colucci del gruppo comico The Jackal.

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Fonte: @Sky

Costantino Della Gherardesca conduttore di “Pechino Express 2024”

La tappa in Vietnam

La Rotta del dragone porta le coppie di viaggiatori in corsa tra Lang Son, una delle città più a Nord del Vietnam quasi al confine con la Cina, fino a Cao Bang, passando per Dong Dang, Hung Viet e Phúc Sen. Tra i luoghi più spettacolari del Vietnam dove fanno tappa i viaggiatori di “Pechino Express” ci sono le Mua Caves Ninh Binh, a pochi chilometri da Tam Coc. Si tratta di uno lei luoghi più simbolici del Paese.

Un’arrampicata di 500 scalini conduce sulla collina di Hang Mùa, da dove si può godere di un panorama mozzafiato sulla vallata alluvionale del fiume Tam Coc, navigabile a bordo di imbarcazioni su cui si rwma con i piedi.

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Fonte: 123rf

Le Mua Caves in Vietnam

Impossibile visitare il Vietnam senza fare tappa ad Honoi, la Capitale, la migliore occasione per scoprire la leggendaria ospitalità del popolo vietnamita. La storia di questa città rispecchia anche quella dell’intero Paese. Fino al 1976 era stata la Capitale del Vietnam del Nord mentre Saigon era quella del Vietnam del Sud.

La scoperta della città parte dal suo centro storico, il quartiere più caratteristico. Il dedalo di stradine affollate cattura il visitatore con i suoi profumi e i suoi colori. Anticamente, ogni strada ospitava negozi e locali specializzati nella stessa merce e da questo commercio derivava il nome della via. Oggi, di questa divisione è rimasto solo il nome delle vie: i negozi e le bancarelle sono tantissimi e i venditori si presentano offrendo ai passanti i loro variegati prodotti, dalla seta ai gioielli, e naturalmente non mancano i numerosi locali dove gustare i piatti tipici.

Questo antico quartiere si trova vicino al lago Hoan Kiem. Il lago costituisce una delle principali attrazioni della Capitale del Vietnam. La sua fama è anche legata alla leggenda che avvolge di mistero le sue acque. Si narra, infatti, che il re guerriero Thai To avesse avuto in dono dal Dio Tartaruga una spada con cui sconfisse i nemici. Ottenuta l’indipendenza del Paese, una tartaruga gigante emerse dalle acque del lago e chiese al re di restituire la spada al proprietario. Thai To la lanciò nel lago e l’animale sacro lo prese inabissandosi nuovamente nelle acque profonde. Da quel giorno il lago fu chiamato “lago della spada restituita”. Su una piccola isola di questo lago si trova il Tempio Ngoc Son, raggiungibile attraversando un caratteristico ponte rosso.

Il Tempio della Montagna di Giada è un’altra delle tappe da non perdere ad Hanoi. I turisti vengono fin qui non solo per ammirare il simbolo di un’antichissima tradizione, ma anche per le rappresentazioni della tartaruga gigante, simbolo della città.

La tappa nel Laos

Laos è sinonimo di avventura pura. I protagonisti dell’edizione 2024 di “Pechino Express” sono quindi messi a dura prova, ma sono anche affascinati dai luoghi incantevoli di questo splendido Paese ancora troppo poco.

Luang Prabang è probabilmente la destinazione turistica più frequentata del Laos. Questa splendida cittadina mantiene intatto il suo fascino orientale grazie alla presenza di numerosi templi buddhisti. Tra i luoghi imperdibili durante un viaggio nel Laos c’è sicuramente la Piana delle Giare che racchiude in sé un mistero ancora irrisolto e che consiste in migliaia di gigantesche giare che ricoprono la piana di Phonsavan che si pensa abbiano avuto una funzione funeraria.

La natura qui la fa da padrona. Ci sono angoli di un’incredibile bellezza che valgono il viaggio. Come le Cascate Kuang Si che si trovano nel cuore del Paese. Il loro flusso dà origine a diverse piscine naturali e non è un caso che siano considerate una delle tappe più amate dai viaggiatori di tutto il mondo.

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Fonte: 123rf

Le Cascate Kuang Si nel Laos

Anche qui ci son delle caverne considerate sacre: sono le Pak Ou Caves, grotte spirituali dove “vivono” dei piccoli Buddha intagliati nella roccia (e non). Dalle origini molto antiche, regalano anche vedute spettacolari sul paesaggio sottostante. Un luogo davvero eccezionale.

La tappa nello Sri Lanka

Secondo Marco Polo, lo Sri Lanka era l’isola più bella della Terra. Se oggi la concorrenza è grandissima, resta il fatto che è ancora la meta perfetta per chi vuole fare un viaggio a contatto con la natura e con le tradizioni locali. Conosciuta anche come “Perla d’Oriente“, quest’isola meravigliosa immersa nell’Oceano Indiano è famosa per le spiagge sconfinate, per gli elefanti, le antiche rovine e alcune curiosità come i treni colorati e i tè pregiati, uno dei lasciti della colonizzazione britannica.

Un viaggio a bordo del famoso treno panoramico che attraversa Hill Country è un must nello Sri Lanka. In particolare, il tratto che va da Ella a Nuwara Eliya è unico in quanto attraversa meravigliose cascate e piantagioni di tè. Il viaggio è lento e i vagoni affollati tanto che si viaggia con le porte aperte, ammirando quelle distese infinite dove i sari colorati delle donne che raccolgono le foglie del tè spiccano in mezzo al verde infinito.

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Fonte: 123rf

Il treno colorato che attraversa le piantagioni di tè dello Sri Lanka

Storia, tradizione e religione sono un tutt’uno in questo Paese. Ci sono luoghi come la città sacra di Anuradhapura dove si trova l’albero più antico del mondo, lo Sri Maha Bodhi, che secondo l’antica credenza locale sarebbe il luogo esatto dove il Buddha avrebbe avuto l’illuminazione. O come l’antica città reale di Sigiriya, un sito archeologico patrimonio Unesco, arroccata sulla cima di una roccia e per questo nota anche come Roccia del Leone, per via della forma che ricorda le zampe di un felino.