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Puoi entrare gratuitamente nei grandi parchi americani: ecco quando

Immagina di attraversare l’ampia distesa del Grand Canyon, di respirare l’aria fresca e pura delle Montagne Rocciose, o di lasciarti incantare dalla selvaggia bellezza di Yellowstone. Questo è il fascino ineguagliabile dei Parchi Nazionali degli Stati Uniti, una vera e propria perla del Nuovo Mondo che aspetta solo di essere scoperta.

Fare un tour in questi luoghi è sicuramente un’esperienza unica ed emozionante, un’avventura che ti porterà a contatto con la natura incontaminata e con panorami mozzafiato. Eppure, organizzare un viaggio del genere può comportare costi considerevoli.
Ma niente paura! Ogni anno, il National Park Service apre le porte dei suoi magnifici parchi per alcuni giorni gratuitamente., un’occasione imperdibile per risparmiare qualche soldo e goderti ancora di più l’esperienza.

Preparati per un’avventura imperdibile, un viaggio che ti porterà da un parco all’altro degli Stati Uniti, in un tour on the road che promette emozioni, scoperte e ricordi indimenticabili.

Ecco quando esplorare i Parchi Nazionali gratuitamente

Parco nazionale del Grand Canyon

Fonte: iStock

Parco nazionale del Grand Canyon, Arizona, Stati Uniti

Quest’anno, gli amanti della natura e dell’avventura avranno un’opportunità straordinaria. Il National Park Service degli Stati Uniti ha annunciato sei giorni di ingresso gratuito a tutti i suoi 63 Parchi Nazionali e quasi 430 luoghi protetti. Questa iniziativa offre non solo un risparmio significativo, ma anche un invito a immergersi nella magica bellezza del paesaggio americano. Che tu sia un appassionato escursionista, un fotografo di paesaggi o semplicemente un amante della natura, questa è l’occasione perfetta per pianificare la vacanza all’aria aperta che hai sempre sognato.

Ecco le date da cerchiare sul calendario:

  • 15 gennaio – celebra il compleanno di Martin Luther King Jr., un’occasione per riflettere sulla lotta per i diritti civili e apprezzare la bellezza naturale del paese che King ha tanto amato;
  • 20 aprile – segna l’inizio della Settimana dei Parchi Nazionali, un periodo perfetto per immergersi nella natura e scoprire le meraviglie dei parchi statunitensi;
  • 19 giugno – Giornata Nazionale dell’Indipendenza, un’opportunità unica per celebrare la libertà e l’uguaglianza in un ambiente naturale sorprendente;
  • 4 agosto – celebra l’anniversario del Great American Outdoors Act, una legge che ha contribuito a proteggere e preservare i parchi nazionali per le future generazioni;
  • 28 settembre – Giornata Nazionale delle Terre Pubbliche, dedicata alla celebrazione e cura delle aree naturali;
  • 11 novembre – Giornata dei Veterani, un momento per onorare coloro che hanno servito il Paese in un contesto di pace e bellezza naturale.

Questo giorno libero a gennaio offre l’opportunità perfetta per avventurarsi in questi luoghi affascinanti, vivendo la bellezza della natura in una stagione diversa dal solito.

Infatti, gennaio, con le sue temperature più miti, offre condizioni ideali per esplorare e scoprire alcuni dei parchi più affascinanti del Paese. Luoghi come il Death Valley in California, il Big Bend National Park in Texas, il Bryce Canyon nello Utah e l’Everglades National Park in Florida, che durante i mesi estivi possono diventare estremamente caldi e meno accoglienti, si trasformano in veri e propri paradisi per gli amanti dell’avventura.

Come pianificare la tua visita ai Parchi Nazionali degli Stati Uniti

Per far fronte all’aumento dell’affluenza, molti parchi popolari hanno adottato sistemi di prenotazione su misura per gestire in modo efficace il flusso di visitatori.

Ad esempio, lo Yosemite National Park ha introdotto una politica di prenotazione obbligatoria per coloro che desiderano visitare il parco in determinati giorni dell’anno, come durante il fenomeno naturale dell’Horsetail Fall nel mese di febbraio.

Allo stesso modo, l’Arches National Park richiede di prenotare per le visite tra aprile e fine ottobre. In ogni caso, si consiglia di consultare sempre il sito ufficiale del National Park Service per ottenere informazioni più aggiornate.

Death Valley

Fonte: iStock

Death Valley, California, Stati Uniti
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Il misterioso segreto americano che puoi vedere, ma non toccare

Evanescente e colorata, questa illumina il buio. C’è chi dice che la Luce di Paulding sia un fenomeno sovrannaturale, nonostante studiosi abbiano dato una spiegazione scientifica. Fatto sta che in questo luogo lontano, che si trova nel Michigan settentrionale, quando arriva la sera molte persone si incontrano fuori dalla US Highway 45, per assistere con i propri occhi all’apparizione della luce che arriva come per magia.

Le leggende sul perché queste luci siano visibili nella notte, sono senza dubbio più intriganti della loro spiegazione logica, e in tanti si radunano per vedere i bagliori sfuggenti.

Il fenomeno misterioso della Luce di Paulding

Il mondo è pieno di luoghi misteriosi, le cui leggende si incontrano con la realtà dando vita ad attrazioni che richiamano non solo i cultori del paranormale, ma anche i curiosi. Basta citare, ad esempio, il Lago di Loch Ness in Scozia, oppure i tanti castelli in Italia che si narra siano infestati.

E anche negli Stati Uniti esistono luoghi in cui fenomeni particolarissimi attirano le persone e incuriosiscono le masse. Come accade nel Michigan settentrionale e, più precisamente, fuori dalla cittadina di Paulding dove un gruppo di giovani ha notato la misteriosa luce già nel lontano 1966.

Non importano le condizioni meteo o il periodo dell’anno, le luci appariranno e per vederle ci si dovrà recare su Robbins Road. Da lì si potranno vedere i bagliori, che hanno l’aspetto simile a piccole sfere e i cui colori variano. Possono essere bianche, oppure rosse, altre volte gialle e sono visibili se si guarda verso una collina che si trova a circa 8 chilometri di distanza. Non si possono toccare, infatti non ci si può avvicinare altrimenti spariscono nel nulla, almeno così racconta chi le ha viste. Ma si possono ammirare, non sempre nello stesso modo, fino all’alba.

Le misteriose luci nel Michigan a Paulding
Sono simili a questo bagliore le misteriose luci che si vedono nel Michigan a Paulding

Le leggende sulla Luce di Paulding

Il misterioso fenomeno della Luce di Paulding ha dato vita a più di una leggenda. Una di queste narra che, a creare questo fenomeno, sia il fantasma di un ferroviario deceduto a seguito di un disastro che dà vita a queste luci perché non accada ad altri. La ferrovia da qui, però, non passa. Altre leggende narrano di fuochi fatui che cercano bambini scomparsi o di extraterrestri.

Le ipotesi sono tante e regalano ai visitatori il brivido di assistere in prima persona a qualcosa di paranormale e straordinario. Del resto, è così che accade quando ci si imbatte in fenomeni che la mente umana non riesce a spiegare. Eppure, la Luce di Paulding ha una sua spiegazione e a trovarla sono stati degli studenti universitari che si sono recati sul posto per trovare una ragione logica a questi bagliori notturni.

La spiegazione scientifica

Nonostante in tanti ancora oggi vadano alla ricerca del fenomeno paranormale della Luce di Paulding, nel 2010 degli studenti, insieme a un dottorando in ingegneria elettrica della Michigan Tech University (MTU),  si sono recati sul posto per trovare una spiegazione scientifica.

Ed è emerso che si tratta dei fari delle auto che, combinanti all’ambiente e al clima, danno vita a queste luci particolarissime con un’illusione ottica capovolta, come spiegato da un articolo di BBC Travel. Nonostante sia stata trovata la motivazione, il fascino del luogo resta. Insieme alle sue leggende.

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Sognando l’America: i parchi che devi visitare nel 2024

Spazi aperti e natura incontaminata: gli Stati Uniti sono anche questo, con i loro suggestivi parchi da visitare per poterne apprezzare la vegetazione, gli animali e risalire all’anima più vera di questi luoghi. Se si sogna un viaggio in America vale la pena inserire tra le proprie tappe almeno uno di questi tantissimi luoghi che punteggiano la mappa della parte nord del continente.

Google Maps a dicembre ha reso note le tendenze di ricerca, stilando una lista dei dieci parchi più cercati: tra questi ci sono i più celebri e noti, ma anche alcuni luoghi meno famosi ma ugualmente meravigliosi, da inserire tra la location di un viaggio alla scoperta di un’America più selvaggia, fatta di natura e storia, di scenografie mozzafiato e bellezza che resta impressa per sempre negli occhi e nel cuore.

La lista dei dieci parchi più cercati su Google Maps dalla decima posizione alla prima, da visitare nel 2024 se si programma un viaggio alla scoperta degli Stati Uniti.

Rocky Mountain National Park, Colorado

Alla decima posizione dei parchi più cercati c’è il Rocky Mountain National Park in Colorado, uno dei più alti di tutti gli Stati Uniti. Al suo interno si possono ammirare montagne, ma anche valli e ogni luogo ha le sue caratteristiche: foreste sub alpine, spazi ricchi di fiori e punti da cui ammirare il suggestivo panorama. Da non sottovalutare il fatto che vicino si trovano delle bellissime foreste nazionali che si possono visitare. La città più grande vicina al parco è Denver.

Bryce Canyon National Park, Utah

Lasciarsi sorprendere dallo spettacolo che ha creato la natura non è difficile nel Bryce Canyon National Park, che si trova nel sud dello Utah. Qui, a dominare l’ambiente sono le rocce rossastre che si chiamano hoodoos e sono colonne irregolari e regalano allo sguardo un’ambientazione indimenticabile. Vale la pena visitare questo luogo in ogni stagione, sapendo però che ci sono periodi dell’anno (come l’estate) in cui c’è una maggiore affluenza. Tante le escursioni che si possono fare per esplorare questo parco. Per raggiungerlo c’è un po’ di strada da fare e gli aeroporti più vicini si trovano a Las Vegas e Salt Lake City.

Acadia National Park, Maine

Un piccolo gioiello da scoprire, ricco di scenari suggestivi e unici: è il Acadia National Park che si trova nel Maine. Tantissime le cose da vedere e da esplorare, ma tra le più affascinanti non si può non citare il fiordo del Somes Sound. E poi i panorami, le coste e gli animali. La Cadillac Summit Road, una strada celebre, ha l’accesso su prenotazione da maggio a ottobre. Si trova vicino a due aeroporti: Bangor e quello della contea di Hancock

Sequoia National Park, California

Alberi altissimi e le montagne della Sierra Nevada: in California si può visitare il Sequoia National Park. Tra le tappe obbligate, se si programma una visita a questo luogo, la Foresta Gigante dove si trova l’albero del Generale Sherman, il più grande di tutti con le sue dimensioni davvero notevoli. Basti pensare che ha un’altezza di quasi 84 metri. Da qui si può raggiungere il Fresno Yosemite International che si trova a un paio di ore di distanza in auto. Vicino si trova anche il Kings Canyon.

Joshua Tree National Park, California

Restiamo in California con il Joshua Tree National Park che si trova a sud dello stato, un luogo particolarissimo con i suoi alberi dalle forme contorte, ma anche per i suoi scenari che lasciano senza fiato e l’incontro di due differenti ecosistemi desertici. Gli aeroporti più vicini sono a Palm Springs e a Los Angeles.

Glacier National Park, Montana

Ci spostiamo in Montana, vicino al confine con il Canada, dove si trova il parco che è alla quinta posizione tra i più cercati su Google Maps. Si tratta del Glacier National Park dove ci si può immergere nella natura tra laghi, fiumi e ghiacciai ma anche scoprire di più su questa terra. L’estate è il periodo con maggiore afflusso di turisti. L’aeroporto più vicino è il Glacier Park International Airport.

Grand Canyon National Park, Arizona

È senza dubbio tra i parchi più celebri e visitati, stiamo parlando del Grand Canyon National Park che si trova in Arizona e che attrae le persone per le sue scenografie uniche. Il Grand Canyon è lungo 445 chilometri ed è attraversato dal fiume Colorado, un luogo in cui si possono ammirare con i propri occhi le diverse stratificazioni di roccia appartenenti a epoche completamente diverse della storia del mondo. Vi sono due aeroporti vicini: uno interazionale a circa 4 ore di auto (il Phoenix Sky Harbor International) e uno che dista un’ora e mezza (il Flagstaff Pulliam Airport).

Zion National Park, Utah

Nel sud dello Utah si trova il Zion National Park, un parco che è facilmente raggiungibile da grandi città come Las Vegas e Salt Lake City e che ha un suo canyon molto suggestivo. Si tratta di una gola che si estende per una lunghezza di 24 chilometri lungo cui scorre il Virgin River. Da visitare in tutte le stagioni, ma l’autunno e la primavera sono le più consigliate.

Yosemite National Park, California

Tra i più celebri parchi americani vi è anche il Yosemite National Park che si trova in California e all’interno del quale si possono ammirare foreste, laghi, fiumi, cascate e molto altro. È un luogo molto selvaggio, ricco di animali da scoprire, e di storia. Si trova a una manciata di ore da San Francisco e qualcuna di più da Los Angeles, è il luogo perfetto da visitare – quindi – se si programma una vacanza che comprenda una delle due (o entrambe) le città.

Yellowstone National Park, Wyoming, Idaho e Montana

Al primo posto dei più cercati su Google Maps c’è il Yellowstone National Park che si estende tra Wyoming, Idaho e Montana. È il primo degli Stati Uniti e al suo interno si possono ammirare una varietà di luoghi diversi e che lasciano senza fiato. Basti pensare ai colori e allo spettacolo che offrono i gayser al suo interno. Da non dimenticare anche la vicinanza con altri luoghi da visitare come il Ashton-Tetonia Trail State Park.

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Ball drop: è tutto pronto per il Capodanno più magico del mondo

L’arrivo del nuovo anno a New York è un evento davvero affascinante. Non c’è nulla di paragonabile alla magia che avvolge Times Square quando l’orologio si avvicina alla mezzanotte del 31 dicembre, un’emozione che cattura l’attenzione di milioni di persone in tutto il mondo.

E tu sei pronto a salutare il 2023 e accogliere con entusiasmo il 2024? Sei pronto a farlo nel cuore della Grande Mela, in mezzo a migliaia di persone che condividono lo stesso senso di meraviglia?

Uno dei momenti più attesi e iconici è sicuramente il leggendario Ball Drop a Times Square. Nella calma della mezzanotte, una magnifica sfera luminosa inizia il suo percorso verso il basso, scendendo progressivamente lungo un’asta fino a raggiungere il suo punto più basso esattamente allo scoccare della mezzanotte. Il conto alla rovescia che precede questo momento è carico di tensione e aspettativa, e quando finalmente arriva il momento, un’onda di emozioni positive si diffonde tra la folla, dando il benvenuto al nuovo anno con un senso di ottimismo e speranza per il futuro.

Il cielo sopra Times Square si illumina di mille colori, È un momento di pura magia, un istante sospeso nel tempo che sembra durare un’eternità e che rimarrà impresso nel tuo cuore per sempre.

Il Ball Drop a New York: uno spettacolo di luci e colori

Times Square Ball drop

Fonte: iStock

Times Square Ball drop, New York

Ogni anno, mentre l’orologio si avvicina alla mezzanotte del 31 dicembre, gli occhi del mondo si rivolgono nuovamente alle luci scintillanti e all’energia effervescente di Times Square. Milioni di persone si radunano in questa iconica piazza per assistere al conto alla rovescia e alla discesa della sfera luminosa che segna l’inizio del nuovo anno.

Già nelle prime ore del pomeriggio, la piazza inizia a riempirsi. Famiglie, gruppi di amici, coppie e solitari, tutti in cerca del posto perfetto per assistere allo spettacolo. Dopo una certa ora, tutta la piazza viene completamente chiusa, e chi arriva troppo tardi rischia di perdere l’evento.

E per chi non riesce a raggiungere il palco, nessun problema: Times Square è dotata di molti maxischermi posizionati nei settori meno vicini, così da permettere di godersi lo show anche da altri punti della piazza

Qui, si radunano artisti di fama internazionale, pronti a regalare performance indimenticabili in attesa del conto alla rovescia finale. E quando la sfera luminosa inizia la sua discesa e i fuochi d’artificio illuminano il cielo notturno, non si può fare a meno di sentirsi parte di qualcosa di grande, di speciale e indimenticabile

Festeggiare il Capodanno 2024 a New York: un’esperienza unica

Ma non è solo Times Square ad animarsi durante la notte di Capodanno. Da Central Park al Grand Army Plaza a Brooklyn, passando per il Luna Park, ogni angolo della città offre qualcosa di unico. Puoi scegliere di partecipare a una corsa, di goderti un veglione esclusivo o di assistere ai fuochi d’artificio che illuminano il cielo notturno.

Tra le numerose opzioni per festeggiare, una delle più affascinanti è senza dubbio la festa al Rockefeller Park. Durante il Capodanno, però, il parco si anima e diventa teatro di un evento spettacolare. Qui, avvolto nel calore della comunità e nell’atmosfera festosa, potrai ammirare lo straordinario spettacolo pirotecnico che illumina Liberty Island e il New Jersey.

Ma New York è anche la città della musica e il Capodanno è l’occasione perfetta per scoprire i suoi ritmi. Se sei un amante del jazz, la città ti offre una vasta scelta. Il Blue Note, storico locale di Greenwich Village, è un vero e proprio tempio del jazz, dove potrai ascoltare i grandi maestri e le nuove promesse di questo genere musicale.

Broadway e Soho, invece, con i loro locali chic e alla moda, sono il luogo ideale per chi vuole immergersi nell’eleganza e nel glamour, mentre la East Side Manhattan, con i suoi ristoranti raffinati e i suoi locali esclusivi, offre un’atmosfera sofisticata e distinta.

E infine, per chi ama l’atmosfera dei club, District36 e Webster Hall sono due indirizzi da non perdere. Qui, tra luci psichedeliche e ritmi travolgenti, potrai ballare fino all’alba e dare il benvenuto al 2024 in pieno stile newyorkese.

Times Square Ball drop

Fonte: Getty Images

Times Square Ball drop, New York
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Un mare di luci e colori sta illuminando New York: è magia

La città delle mille luci si veste di meraviglia e accoglie un’installazione sorprendente e che è destinata a regalare un’esperienza magica a tutti coloro che la visiteranno. Siamo a New York dove lo spettacolo è appena iniziato e resterà visibile per cittadini e turisti per diversi mesi.

A immaginarlo non si potrebbe riuscire a ricreare la magia che si vive se lo si guarda con i propri occhi. Si chiama Field of Light at Freedom Plaza ed è un mare di luci e di colori, che accompagnano i visitatori mentre percorrono un sentiero tortuoso: a fare da sfondo lo skyline della città, uno dei più celebri e amati al mondo.

Un’esperienza indimenticabile, che sembra essere frutto della magia, ma che è vera, reale, e nasce dalla mente creativa dell’artista Bruce Munro.

Il mare di luci che illumina New York: un sogno nella Grande Mela

New York è una città magica, piena di vita, di bellezza, di arte, cultura. Un luogo in cui è impossibile non sentirsi al centro del mondo, in cui si percepisce la sensazione che ogni cosa sia possibile. Anche quella di passeggiare in un’ambientazione che sembra uscita direttamente da un sogno ma che, invece, è frutto della mente geniale e creativa dell’artista Bruce Munro. Stiamo parlano di Field of Light at Freedom Plaza: un’installazione composta da oltre 17mila luci che brillano nel buio. Si tratta di sfere a stelo, realizzate in fibra ottica a bassa luminosità, che scintillano sulla piazza mentre i visitatori la percorrono attraverso un sentiero.

Magica ed eterea, l’installazione si inserisce in un’ambientazione impareggiabile, con lo skyline della città da una parte e il lungomare dell’East River a fare da sfondo.

L’installazione si trova nell’East Side di Manhattan e si estende su una superficie molto vasta, che va dalla 38a alla 41a strada a est della First Avenue.

Il risultato è indimenticabile e lascia letteralmente senza fiato. Come riporta il New York Post, l’artista ha spiegato che per lui questa opera: “Rappresenta l’immaginazione illimitata e la libertà di sognare. La mia speranza è che riscaldi i cuori e ispiri grandi e piccini a trarne spunto e a creare qualcosa di proprio da trasmettere agli altri”.

L’accesso è gratuito, ma è meglio prenotare il proprio biglietto; infatti, al momento i primi disponibili sono per il mese di marzo 2024, con l’apertura alle prenotazioni a partire da febbraio. L’installazione è stata realizzata da Bruce Munro e resa possibile dalla Fondazione Soloviev.

Tutto quello che c’è da sapere sull’installazione

Se avete in programma una vacanza a New York nei prossimi mesi, dunque, il consiglio è quello di inserire tra le tappe del viaggio anche Field of Light at Freedom Plaza: sarà senza dubbio uno scenario indimenticabile, con la sua atmosfera eterea a fiabesca di luci, che si vanno a sommare a quelle che già illuminano la città.

Il percorso da seguire è designato e non è possibile uscire dal sentiero o toccare le luci. Importante sapere che non c’è un tempo preciso di percorrenza, ma quello consigliato è di 30 minuti. Si può accedere dal giovedì al sabato, dalle 17 alle 21.

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Come visitare il più grande vulcano attivo sulla terra

Le sue rocce più antiche hanno oltre 200.000 anni, si pensa che sia emerso dal mare 400.000 anni fa ed è il più grande vulcano attivo sulla Terra: stiamo parlando del Mauna Loa, le cui pendici costituiscono metà del territorio di Big Island, la più grande isola dell’arcipelago delle Hawaii. La cosa più importante da sapere? È visitabile e scoprirlo è un’esperienza unica, assolutamente da fare.

Come raggiungere il Mauna Loa

Andiamo subito alle indicazioni pratiche: il Mauna Loa si trova all’interno del Parco Nazionale dei Vulcani alle Hawaii, che può essere raggiunto dalla città di Hilo (Big Island) guidando lungo Saddle Road. Questa strada permette di raggiungere sia il Mauna Loa che il Mauna Kea, dunque per visitare il primo dovrete a un certo punto svoltare su Mauna Loa Observatory Road e continuare pioi a seguirla fino all’Osservatorio atmosferico NOAA di Mauna Loa, che si trova appena sotto la vetta.

Mauna Loa, vulcano alle Hawaii

In alternativa, venendo dalla città di Kailua, si può guidare lungo la Central Saddle Road e attraversare le colline in roccia lavica fino a quando non ci si ritroverà sempre di fronte a Mauna Loa Observatory Road. Gli esperti di escursioni di tutto il mondo, su forum specializzati, suggeriscono di pianificare la visita in primavera o in autunno, quando l’afflusso di turisti è minore e quando le condizioni climatiche consentono anche di ammirare un meraviglioso cielo stellato.

Consigli pratici per l’escursione

La vetta del vulcano può essere raggiunta solo a piedi. Una volta arrivati all’Osservatorio sarete indirizzati verso due percorsi, ma preparatevi perché entrambi sono considerati faticosi a causa del terreno accidentato e dell’alta quota. Il lato positivo è che entrambi i percorsi conducono a cabine posizionate ad hoc dov’è possibile ristorarsi e non solo: se lo si desidera è possibile pianificare escursioni che durano un paio di giorni ed è proprio all’interno di cabine debitamente attrezzate che si può soggiornare.

Mauna Loa, vulcano alle Hawaii

Le escursioni di più giorni richiedono appositi permessi che vanno ottenuti contattando il Parco Nazionale. Riguardo all’attrezzatura, gli esperti consigliano scarpe da trekking particolarmente robuste e un abbigliamento che tenga conto del fatto che sul vulcano può fare freddo e può tirare vento. Alcune aree sono anche dotate di passaggi pedonali accessibili con sedia a rotelle e passeggini, oltre che di servizi igienici.

Le osservazioni vulcaniche (e la loro importanza)

Naturalmente, tutte le visite al Mauna Loa vanno programmate dopo aver consultato i pareri, i dati e i risultati dell’International Association of Volcanology and Chemistry of the Earth’s Interior e del The United States Geological Survey. Gli esperti di questi enti si occupano infatti dell’osservazione e del monitoraggio dei vulcani delle Hawaii e hanno un occhio di riguardo per il Mauna Loa, che al netto della sua attuale inoffensività è considerato come uno dei vulcani in grado di causare grandi eruzioni distruttive.

Vulcani delle Hawaii

Diverse sezioni del vulcano sono considerate protette dall’attività eruttiva, ma gli esperti hanno più volte suggerito che uno dei maggiori rischi delle visite al vulcano è l’eventuale improvviso e massiccio collasso dei fianchi, che può però verificarsi solo nel caso in cui l’attività aumenti esponenzialmente. Dunque prima di programmare il vostro viaggio ricordatevi sempre di consultare i siti autorizzati e di raccogliere tutte le informazioni, o quando arriverete nei paraggi non vi sarà neanche concesso pensare di avvicinarvi.

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Questo ristorante serve le patatine fritte più costose del mondo

Le patatine fritte più costose del mondo? Le ha pensate e realizzate un ristorante che si trova negli Stati Uniti e, più precisamente, a New York. Il costo è di 200 dollari motivati dagli ingredienti (decisamente preziosi) con cui vengono preparate.

Amate in tutto il mondo, le patatine sono un vero e proprio must sulle tavole e in ogni luogo si trovano in tante versioni diverse. In genere accessibili a tutti, ma non al Serendipity3 di New York, locale noto per i suoi Guinness World Record, tra cui quello del panino più costoso al mondo. Così come le patatine fritte, che si aggirano sui 200 dollari, ovvero al momento circa 183 euro.

Le patatine da Guinness? La ricetta del Serendipity3 di New York

Gli ingredienti che compongono il piatto sono straordinari e giustificano il prezzo, stiamo parlando delle patatine fritte del Serendipity3 di New York che si sono aggiudicate il Guinness World Record. Il nome del piatto è significativo: Crème de la crème des pommes frittes ed è realizzato utilizzando il meglio. Pensate dagli chef Joe Calderone e Fredrick Schoen-Kiewert, sono state realizzate per offrire un piatto unico. E così hanno trasformato lo street food per eccellenza in un manicaretto da record.

Ingrediente base sono le patate Clipperback. Queste innanzitutto devono essere prima sbollentate, ma non in acqua qualsiasi, bensì nello champagne Dom Perignon e nell’aceto di Champagne-Ardenne Le Blanc. Passaggio successivo è la frittura: che non si pensi, però, all’olio, infatti questo passaggio viene effettuato utilizzando puro grasso d’oca.

Le patatine vengono infine cosparse con olio alimentare e condite con sale e olio al tartufo. Ultimo passaggio: quando vengono impiattate (rigorosamente servite su un piatto di cristallo), vengono accompagnate con scaglie di tartufo e salsa al formaggio.

Questa ricetta ha ottenuto il Guinness dei primati nel 2021 e, all’epoca, c’era una lista d’attesa molto lunga per poterla gustare. Come riportava la CNN, infatti, era di circa dieci settimane.

Gli altri piatti da record nel locale di New York

Non solo patatine: al Serendipity3 di New York sono stati realizzati altri piatti da record, per questo – se si programma una vacanza nella Grande Mela – vale la pena inserirlo tra le tappe. Oltre ai piatti tradizionali e a costi più accessibili, si trovano anche quelli che hanno ottenuto il Guinness World Record.

Come un semplice panino al formaggio servito alla “modica cifra” di 214 dollari, circa 195 euro. La ricetta è stata riproposta per un tempo limitato ad aprile 2023 in occasione della giornata nazionale del formaggio alla griglia. Anche in questo caso la preparazione prevede l’uso di ingredienti extra lusso e di altissima qualità.

Come spiega un post Instagram del locale il The Quintessential Grilled Cheese Sandwich è composto da: “Pane francese Pullman Champagne fatto con Dom Perignon Champagne e scaglie d’oro commestibili 23k, imburrato con burro al tartufo bianco alimentato a erba”. Al suo interno, poi, una farcitura davvero speciale realizzata con il formaggio Caciocavallo Podolico: “Prodotto in Sud Italia dal latte della mucca Podolica, che pascola all’aperto, nutrendosi di erbe fortemente aromatiche come finocchietto, liquirizia, ginepro, alloro e fragole selvatiche, infondendo al latte questi dolci profumi aromatici. Ci sono solo circa 25.000 di queste vacche speciali e producono latte solo durante maggio e giugno, rendendo questo formaggio uno dei più pregiati e rari al mondo”.

Nel menu visibile sul sito ufficiale del locale risultano ordinabili (ma in anticipo) i piatti del Guinness World Record: Golden Opulence Sundae (un dolce gelato davvero speciale), l’hamburger Le Burger Extravagant, il panino Quintessential Grilled Cheese Sandwich, Foot Long Haute Dog, Luxe Milkshake e le patatine fritte più costose al mondo.

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Il lusso di un viaggio da sogno a New York

Scoprire New York City visitando i luoghi più cool e gli indirizzi più esclusivi è una delle esperienze più memorabili che si possano fare. Hotel a cinque stelle, ristoranti stellati, club esclusivi e rooftop panoramici da cui godere della vista più bella del mondo.

In città sono tantissimi i posti da vivere come veri newyorchesi. Ne abbiamo selezionati alcuni imperdibili per ogni momento della giornata, dal brunch domenicale agli apertivi con vista sui grattacieli di Manhattan, dai pranzi stellati alle serate nei club più esclusivi. Ecco dove andare.

New York: da mattina a sera, nei luoghi più cool

Un brunch a New York

Se vi capita di essere a New York nel weekend, il migliore brunch lo si può fare a The Lambs Club, a due passi da Times Square e dai teatri di Broadway, un locale old style che, quando nacque agli inizi del 1900 nello stesso edificio in stile Georgiano (oggi uno dei siti storici di New York), era un club privato fondato da un gruppo di attori e frequentato da gente di Broadway, dove provare ancora oggi i classici americani: hamburger, uova alla Benedict, Caesar Salad e avocado toast.

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Fonte: @Walter Wlodarczyk/NYC & Company

La famosa Times Square a Manhattan

Sedersi sui divanetti di velluto rosso di questo ristorante circondati dai ritratti di tutte le star che lo hanno frequentato è come fare un salto indietro nel tempo. La combinazione perfetta è assistere a uno dei tantissimi show di Broadway, anche pomeridiani, e poi visitare il nuovissimo Museum of Broadway dove sono esposti i costumi e i memorabilia dei più famosi spettacoli, dal mitico Cats a Phantom of the Opera (l’opera di maggior successo in assoluto nella storia dello spettacolo), da Chicago al più recente The Lion King.

Dove andare a pranzo a New York

Per pranzo o cena, l’indirizzo top è il ristorante Cut curato dallo chef Wolfgang Puck del nuovissimo Four Seasons a Downtown Manhattan, a due passi da Ground Zero e dal Memoriale dell’11 settembre, dove provare una delle migliori New York sirloin a base di carne Wagyu della città e dove, forse, incontrare una delle tante celebrity che lo frequentano abitualmente. Chi, poi, ha la fortuna di soggiornare in questo splendido hotel, dalla propria suite con terrazzo può godere di una splendida vista su una delle zone più vibranti del momento. Non a caso si chiamano Oculus Suite (dal nome dell’iconico edificio sorto nel luogo del World Trade Center), Empire Suite, Liberty Suite, Tribeca Suite, proprio per ciò che si può ammirare direttamente dalla camera.

Questa zona è in assoluto na delle più visitate della città per via delle fontane e del Memoriale dell’11 settembre e ora anche del nuovo edificio che ospita il PAC NYC, Performing Arts Center, l’ultimo nato dalla ricostruzione di Ground Zero, un cubo che misura 49×49 metri rivestito di lastre di marmo che, si sera si illumina di un meraviglioso color ambra, impossibile non notarlo.

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Fonte: @Iwan Baan

Il nuovo Performing Arts Center a Ground Zero

Una delle più belle e iconiche viste di New York è quella che si può godere dalla gigantesca vetrata panoramica su Central Park e sul nuovo skyline di Manhattan, con i più recenti e sottilissimi grattacieli (come il 111 West 57th, il più sottile al mondo, la Central Park Tower e la 53W53 progettata da Jean Nouvel) dal ristorante MO Lounge del Mandarin Oriental New York a Columbus Circle. Famoso, qui, è l’Afternoon Tea (a partire da mezzogiorno) con dolci signature assolutamente da non perdere.

Una passeggiata per Central Park non deve mai mancare, per respirare appieno l’atmosfera newyorchese osservato la gente che corre, passeggia, con cani, figli o nonni, che legge un libro nel prato o ascolta un sassofonista che improvvisa un brano. Merita una tappa la nuova ala dell’American Museum of Natural History, il Gilder Center, dall’architettura che ricorda lo stile Gaudí. Perfetto se si viaggia con i bambini, ma meraviglioso anche per gli adulti per il vivaio delle farfalle, la sala dei dinosauri e quella della balena blu, il più grande esemplare esistente al mondo.

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Fonte: @Marley White/NYC & Company

Vista su Central Park dal Mandarin Oriental

Aperitivo con vista su Manhattan

All’ora dell’aperitivo, invece, da provare è il wine bar della lounge, molto raccolta, del nuovo boutique Hotel AKA NoMad by Piero Lissoni sulla Madison Avenue. Qui, il barman propone una degustazione di vini – o di cocktail, a seconda dei gusti – accompagnata da taglieri dei migliori salumi e formaggi. La posizione in cui si trova è strategica, specie se si trascorre il pomeriggio nelle vie dello shopping (tappa obbligata, Tiffany & Co., per rifarsi gli occhi o fare colazione, proprio come nel film, nel bar al quarto piano del palazzo con le finestre color Tiffany).

Chi ha la fortuna di soggiornare in questo lussuoso hotel, può godere di camere con terrazza panoramica con vista sull’Empire State Building e su una delle strade più famose di Manhattan. È l’indirizzo più consigliato dopo aver visitato forse l’attrazione numero uno degli ultimi anni: il SUMMIT One Vanderbilt, tra i piani 57 e 59 del grattacielo inaugurato nel 2020 sopra la Grand Central Station. Si tratta del punto panoramico più alto del centro di New York e luogo ideale da cui contemplare l’imponente skyline di Manhattan.

Summit One Vanderbilt Observation

Fonte: iStock

Il Summit One Vanderbilt a New York

Se si cerca la vista, l’aperitivo migliore è quello che si fa sul rooftop del nuovo The Gansevoort Meatpacking, un art hotel modernissimo, che espone meravigliose opere d’arte di Banksy, Andy Warhol e altri, con enormi loft dove soggiornare, a due passi da Chelsea Market e da West Village, da cui si gode di un bellissimo scorcio sull’Hudson River. L’ultimo piano dell’hotel ospita un bar che è come un giardino d’inverno, completamente all’interno di uno spazio circondato da vetrate, tetto compreso. La terrazza si estende anche all’esterno, per godere ancora meglio della vista, magari dopo un tuffo in piscina.

Cenare a New York

La sera si può cenare a lume di candela alla Locanda Verde, il ristorante Italian style del Greenwich Hotel a Tribeca, il quartiere degli attori americani. Questa taverna, nominata da Esquire Magazine come migliore nuovo ristorante in città, in stile tipico newyorchese, con pareti di mattoni rossi, librerie piene zeppe di volumi e di oggetti di design, farà sentire gli italiani come a casa. È un luogo rustico-chic dove mangiare la migliore pasta fatta in casa di tutta la città.

Fare serata a New York

Dopo cena, non c’è altro luogo a New York dove concludere al meglio la giornata se non a The Jazz Club dell’hotel Aman, il tempio della musica newyorchese, fatta di un mix di culture come solo qui si trovano, uno speakeasy a Midtown Manhattan dove assistere a una live session, bere i migliori cocktail preparati dai bartender esperti in mixology. Il più costoso, da 250 dollari, è a base di Scotch delle Highland invecchiato 35 anni, Bourbon 10 anni e oro, accompagnati da finger food di altissimo livello, a base di caviale e, anche qui, decorati con foglie d’oro.

La prossima volta che andate a New York, non mancate di provare almeno una di queste incredibili esperienze di lusso, che sono in questa città potrete fare.

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Fonte: @IIaria Santi/SiViaggia

The Jazz Club a New York
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Anche New York, adesso, ha la sua spiaggia

Quando si pensa a New York, i grattacieli imponenti, le luci scintillanti di Times Square e l’incessante frenesia di Manhattan sono le prime immagini che balzano alla mente. Difficilmente si associa la Grande Mela a un’oasi di sabbia bianca e acque cristalline. Eppure, la città dalle mille luci, è sempre pronta a stupirci.

Recentemente, infatti, ha aggiunto al suo skyline una nuova e sorprendente attrazione: la Gansevoort Peninsula. Quest’area di oltre due ettari, affacciata direttamente sul fiume Hudson, rappresenta una novità assoluta per Manhattan, essendo la prima spiaggia pubblica della metropoli.

La Gansevoort Peninsula non è soltanto un luogo di svago, ma anche un esempio tangibile dell’impegno nel riqualificare lo spazio urbano e creare aree verdi accessibili a tutti. Un progetto che armonizza in modo perfetto elementi naturali e architettonici, che offre ai cittadini un luogo in cui rilassarsi e ammirare la bellezza del paesaggio fluviale, regalando una nuova prospettiva sulla città che non dorme mai.

Gansevoort Peninsula: l’oasi urbana di Manhattan

Gansevoort Peninsula Manhattan

Fonte: Getty Images

Gansevoort Peninsula, Manhattan, New York

Nascosta nel cuore del sud-ovest di Manhattan e accarezzata dalle onde del fiume Hudson, questa affascinante area verde urbana si è rapidamente conquistata un posto d’onore nella lista delle attrazioni della città. Con la sua vista mozzafiato sulla Statua della Libertà e sui grattacieli di New York, ogni dettaglio sembra disegnato per incantare lo sguardo, offrendo un rifugio perfetto per lasciarsi alle spalle lo stress della vita quotidiana e immergersi in un’esperienza unica ed emozionante.

A pochi passi dal celebre Whitney Museum, è un vero paradiso per gli amanti del fitness e del relax. Qui sono disponibili attrezzature all’avanguardia per allenarsi e un parco per cani dove i nostri amici a quattro zampe possono correre, giocare e divertirsi senza vincoli. Nonostante ci sia il divieto di balneazione per motivi di sicurezza, è possibile esplorare le acque circostanti con un kayak, scoprendo un volto inusuale di Manhattan.

La Gansevoort Peninsula è un autentico tesoro urbano che permette di connettersi con questa città tanto amata in modo davvero unico e diverso.

Una soluzione per contrastare l’innalzamento delle acque

Il progetto per il nuovo lungomare di Manhattan, inclusa la spiaggia artificiale della Gansevoort Peninsula, è stato guidato dal rinomato studio Field Operations. Questo ambizioso piano urbanistico non solo offre un nuovo spazio ricreativo per i residenti e i visitatori, ma è stato anche concepito come un importante dispositivo di resilienza contro l’innalzamento del livello delle acque.

La progettazione del parco, infatti, ha tenuto conto dei cambiamenti climatici attuali e futuri, con l’obiettivo di creare un ambiente naturale sostenibile.

La Gansevoort Peninsula rappresenta un’importante iniziativa voluta per trasformare aree industriali precedentemente abbandonate in vivaci parchi pubblici e aree di conservazione ecologica, contribuendo alla tutela dell’ambiente e all’arricchimento della vita comunitaria.

Questo terreno, un tempo inutilizzato e inospitale, è stato trasformato in un ampio spazio pubblico di 5,5 acri, dimostrando come sia possibile ridare vita a vecchie aree industriali attraverso un progetto studiato attentamente. Inoltre, sono state introdotte importanti migliorie alla costa. Tra queste, la creazione di una palude salata e un habitat per le ostriche che contribuiscono alla biodiversità della zona e fornscono un prezioso ecosistema per la fauna locale.

Gansevoort Peninsula

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Gansevoort Peninsula, Manhattan, New York
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È appena stata battezzata una meravigliosa nave di lusso

Il 13 ottobre 2023, a New York City, è stata battezzata ufficialmente Explora I, la prima delle sei navi di lusso di Explora Journeys, il brand di viaggi di lusso del Gruppo MSC.

La naming ceremony (cerimonia di battesimo) si è tenuta presso il Manhattan Cruise Terminal dove la madrina Syvia Earle, famosa biologa marina e oceanografa, tagliando il nastro, ha fatto infrangere la bottiglia di champagne sulla fiancata della nave, la tradizionale cerimonia porta fortuna con la quale si dà il nome alla nave.

Explora I e le sue sorelle, meravigliose navi extra lusso

Explora I, la prima della nascente flotta di Explora Journeys, dispone di 461 suite, attici e residenze affacciate sull’oceano, sei ristoranti, 12 bar e saloni interni ed esterni, quattro piscine, ampi ponti esterni con cabanas private e quasi 1.000 metri quadrati di strutture per il benessere e il fitness.

La meravigliosa nave trascorrerà l’autunno in Nord America, l’inverno ai Caraibi e la primavera sulla costa occidentale degli Stati Uniti e alle Hawaii, prima di tornare in Europa nell’estate del 2024 per una serie di crociere nel Mediterraneo, con molti itinerari che includono anche porti meno noti per consentire agli ospiti di godere di una prospettiva differente.

Per quanto riguarda le navi “sorelle”, Explora II sarà operativa dall’estate 2024 fino ad aprile 2025 nel Mediterraneo e in Medio Oriente, mentre Explora III ed Explora IV (entrambe alimentate a GNL) entreranno in servizio rispettivamente nel 2026 e nel 2027.
Explora V ed Explora VI saranno operative l’una nel 2027 e l’altra nel 2028 ed entrambe avranno misure di efficienza energetica all’avanguardia, saranno in grado di utilizzare combustibili alternativi come il biogas e il gas sintetico, e impiegheranno l’idrogeno liquido con celle a combustibile per le operazioni alberghiere durante l’attracco nei porti, per eliminare le emissioni di carbonio a motori spenti.

Tutte le componenti della nuova lussuosa flotta saranno equipaggiate con le più recenti tecnologie ambientali e marine, tra cui la tecnologia di riduzione catalitica selettiva, la connettività plug-in con l’alimentazione da terra, i sistemi di gestione del rumore subacqueo per aiutare a proteggere la vita marina e una gamma completa di apparecchiature di bordo ad alta efficienza energetica per ottimizzare l’uso del motore e ridurre ancora di più le emissioni.

Le opinioni dei protagonisti

Sono parole di soddisfazione quelle pronunciate dai protagonisti della cerimonia di battesimo di Explora I.

Pierfrancesco Vago, Executive Chairman della Divisione Crociere del Gruppo MSC, ha dichiarato: “Con EXPLORA I, novità assoluta nel panorama dei viaggi lusso, stiamo ridefinendo l’essenza stessa dei viaggi di lusso per mare. Un’offerta destinata a viaggiatori più esigenti che hanno sperimentato i migliori resort di lusso sulla terraferma, ma che cercano più valore, più autenticità e una connessione più profonda con il mondo. Explora Journeys è la risposta alle loro richieste, grazie alla possibilità di scoprire destinazioni che stanno al di fuori dei percorsi già noti, il tutto godendo di un ambiente unico ed esclusivo. Con l’arrivo di altre cinque navi che si aggiungeranno alla flotta nei prossimi cinque anni, ci impegniamo a offrire la stessa esperienza unica a bordo, in tutte le parti del mondo“.

Michael Ungerer, CEO di Explora Journeys, ha sottolineato: “L’evento di oggi rappresenta una pietra miliare per Explora Journeys: con EXPLORA I rendiamo concreta la nostra visione di rimodellare i viaggi di lusso. Siamo orgogliosi di introdurre una nuova era di scoperte e viaggi di lusso e di presentare la nostra prima nave nella città di New York“.

Infine, la madrina Sylvia Earle, fondatrice e presidente di Mission Blue, ha aggiunto: “Sono onorata di essere la madrina di EXPLORA I e sono ansiosa di instaurare un rapporto significativo tra Mission Blue, Explora Journeys e la Fondazione MSC per dare un contributo molto positivo alla protezione e al ripristino dei mari e degli oceani del mondo“.