Categorie
itinerari culturali Nord America Notizie Texas Viaggi

SiViaggia regala il magazine sfogliabile GATE numero 55

Ogni mese vi regaliamo il magazine di lifestyle GATE da scaricare e sfogliare. La rivista in versione digitale, scritta in italiano e in inglese, contiene articoli di viaggi, ma anche di moda, costume e attualità. A pagina 30 del numero 55 vi portiamo alla scoperta di Dallas, nel Texas, dove però non ci sono cowboy e neppure rodeo.

Questa metropoli, bellissima e decisamente inaspettata, raggiungile con voli diretti dall’Italia, rappresenta il centro commerciale e culturale dello Stato americano dove i ricchi mecenati hanno contribuito a trasformare la città con musei e installazioni artistiche – gigantesche, come tutto negli States, – open air. Vi portiamo in giro per i locali più trendy e i locali più cool, ma anche nei luoghi iconici, in quelli che hanno cambiato la storia mondiale (vedi JFK) e persino allo stadio che ospiterà alcuni incontri della Fifa World Cup 2026.

E poi anche alcuni spunti e idee in giro per l’Italia: sulla strada più bella d’Italia, a bordo del Treno del foliage e a Ferrara, per il 30° anniversario della città patrimonio Unesco.

Vuoi scaricare l’ebook?

Iscriviti e avrai accesso completo a tutti i nostri contenuti.

Categorie
California itinerari culturali Location di film e serie TV Luoghi da film Nord America Texas Viaggi

Una Battaglia Dopo l’Altra, dove è stato girato il film con Leonardo DiCaprio

Dalle coste selvagge della California ai deserti infuocati del Texas, passando per borghi storici e città vibranti, Una Battaglia Dopo l’Altra, il nuovo film con Leonardo DiCaprio e Benicio Del Toro è un viaggio epico nelle mani del regista Paul Thomas Anderson.

Attesissimo dal pubblico e dalla critica, questo film al cinema dal 25 settembre 2025 ha fatto tappa in alcune delle aree più affascinanti e cinematografiche degli Stati Uniti, regalando allo spettatore un’esperienza visiva potente e autentica.

Di cosa parla

Bob è un ex rivoluzionario che ha perso la bussola. Un tempo figura carismatica e militante, oggi è un uomo segnato dal passato che vive ai margini del mondo e della propria sanità mentale, consumato da un mix di rimorsi e paranoie. Al suo fianco c’è Willa (Vinessa Infiniti), la figlia adolescente, spirito libero e indipendente, cresciuta tra ideali disillusi e un padre ormai ombra di sé stesso.

La loro fragile quotidianità viene stravolta quando riemerge un fantasma del passato: il vecchio e temuto nemico di Bob (interpretato da Sean Penn), scomparso da anni, torna improvvisamente in scena. Pochi giorni dopo, Willa sparisce nel nulla.

Così comincia un viaggio disperato, ma anche necessario: per ritrovare sua figlia, Bob sarà costretto a confrontarsi con tutto ciò da cui ha sempre cercato di fuggire. Nel cuore di una nazione cambiata, padre e figlia si ritroveranno uniti — forse per la prima volta — nella resa dei conti con una storia fatta di scelte radicali, errori impossibili da cancellare e una verità che non può più essere ignorata.

Una battaglia dopo l'altra location

Ufficio stampa Warner Bros.

Le location di Una Battaglia dopo L’altra

Dove è stato girato

Ogni location del film è stata scelta con cura per rispecchiare le atmosfere della storia: le sequoie imponenti di Humboldt County, gli edifici istituzionali di Sacramento, i paesaggi desertici di El Paso, fino alla quiete sospesa di San Juan Bautista.

Humboldt County, California

Una parte significativa delle riprese del film è stata realizzata nella suggestiva Humboldt County, nel nord della California, celebre per le sue maestose foreste di sequoie e i caratteristici paesini affacciati sull’Oceano Pacifico. Tra le location principali di questa area degli Stati Uniti ci sono:

  • Eureka, capoluogo della contea, dove alcune scene sono state girate anche presso il Murphy’s Market in Walnut Drive. Questa città è rinomata per la sua architettura vittoriana e il suo fascino d’altri tempi;
  • Arcata, altra tappa importante delle riprese, con ambientazioni tra cui Carmela’s Mexican Restaurant in G Street, nel cuore della vivace cittadina universitaria;
  • Cutten, una tranquilla area residenziale a pochi minuti da Eureka, ha offerto scorci più intimi e quotidiani per alcune scene;
  • Trinidad, incantevole borgo costiero con viste mozzafiato sull’oceano e spiagge naturali, ha aggiunto un tocco pittoresco e marino all’atmosfera del film.

Situata lungo la costa settentrionale della California, Humboldt County è un vero gioiello naturale. Famosa per le sue foreste di sequoie giganti — tra gli alberi più alti del mondo — la contea è una meta ideale per gli amanti della natura, con numerosi parchi statali, sentieri escursionistici e aree campeggio. Oltre alla bellezza paesaggistica, la zona è ricca di storia: dalla presenza delle comunità native americane alle tradizioni legate alla pesca e al taglio del legname.

Humboldt County

iStock

Le sequoie di Humboldt County

Sacramento, California

Dopo le riprese nella contea di Humboldt, la produzione si è spostata a Sacramento, la capitale della California, dove i ciak sono partiti il 3 febbraio 2024. Tra le location scelte figurano il Sacramento County Administration Building e il Sacramento County Courthouse, due edifici simbolici della città.

Sacramento si trova nella parte settentrionale dello stato, lungo il fiume omonimo, ed è profondamente legata alla storia della corsa all’oro. Durante l’Ottocento fu una delle principali vie d’accesso ai campi auriferi californiani, diventando rapidamente un crocevia economico e culturale.

Oggi la città è nota per i suoi edifici governativi, i parchi storici e un ricco patrimonio museale: tra i luoghi più visitati ci sono l’Old Sacramento Historic District, il California State Capitol e il celebre California State Railroad Museum. Inoltre Sacramento è considerata la capitale del movimento farm-to-fork, grazie alla sua posizione privilegiata nel cuore della regione agricola più produttiva degli Stati Uniti.

Sacramento, California

iStock

Sacramento, California

Stockton, California

Le riprese si sono poi spostate a sud, nella città di Stockton, cuore pulsante della Central Valley. Qui la troupe ha girato scene presso il civico 311 East Main Street, un edificio noto per il suo valore architettonico e storico.

Fondata anch’essa durante la corsa all’oro, Stockton è cresciuta come centro nevralgico per il commercio e la distribuzione, grazie alla sua posizione strategica sul fiume San Joaquin. Questo l’ha resa uno dei pochi porti interni della California, contribuendo al suo sviluppo economico. Oggi, la città è caratterizzata da un vivace mosaico culturale, ospita importanti istituzioni come la University of the Pacific e offre punti d’interesse come l’Haggin Museum.

Stockton, California

iStock

Stockton, California

San Juan Bautista, California

Tra le location più suggestive utilizzate per le riprese figura The Zanetta House, una storica residenza situata a San Juan Bautista, in California. Questo piccolo centro, immerso tra colline e campagne, è un autentico gioiello della storia californiana.

Fondato alla fine del XVIII secolo come missione spagnola, San Juan Bautista conserva ancora oggi l’iconica Missione da cui prende il nome, uno dei luoghi meglio conservati dell’intero percorso delle missioni in California. Il fatto che si trovi in prossimità della faglia di Sant’Andrea la rende anche un’area di interesse geologico.

Oltre a San Juan Bautista, la produzione ha fatto tappa in diverse altre località della California, come Borrego Springs, Galt, San Diego, Los Angeles e Lancaster, contribuendo a creare un mosaico visivo che spazia tra deserti, metropoli, paesaggi rurali e coste.

San Juan Bautista, California
San Juan Bautista, California

Riprese anche in Texas: El Paso

Nel mese di giugno 2024 la troupe si è trasferita a El Paso, in Texas, per girare ulteriori scene, in particolare quelle più dinamiche e cariche d’azione. La città, situata all’estremità occidentale dello stato, al confine con il Messico, è celebre per i suoi paesaggi desertici mozzafiato e il clima soleggiato quasi tutto l’anno.

El Paso è una città dal forte carattere multiculturale, in cui convivono influenze americane e messicane che si riflettono in ogni aspetto della vita quotidiana: dalla cucina alla musica, fino alle tradizioni popolari. Con una storia legata al Vecchio West, ai presidi militari e alle rotte commerciali, El Paso rappresenta un crocevia ricco di storia e vitalità. Tra le sue attrazioni principali figurano le Franklin Mountains, l’El Paso Museum of Art e lo storico Plaza Theatre.

Categorie
Concerti e festival Idee di Viaggio itinerari culturali Nord America Texas Viaggi Viaggi Avventura

Fort Worth, la città del Texas dove vivere esperienze da veri cowboy

Se volete respirare la vera atmosfera texana, la trovate a Fort Worth, una città che conta poco meno di un milione di abitanti a pochi chilometri da Dallas, ma dove si sente già aria di Messico.

Qui s’incrociano moderni cowboy con ai piedi boots e in testa splendidi cappelli Stetson, usati nel Far West fin dalla fine dell’800. Ci sono saloon dove bere una birra e ascoltare musica country e stadi dove assistere al rodeo (e non come spettacolo per i turisti, ma vero e proprio intrattenimento per gli abitanti di Fort Worth), c’è chi gira a cavallo e chi a bordo di giganteschi pickup con i finestrini abbassati dai quali esce la musica dei mariachi a tutto volume. Insomma, se siete fan delle serie Tv tipo Yellowstone, che vedono protagonisti i moderni cowboy, vi sembrerà di essere stati catapultati in uno degli episodi.

Perché Fort Worth è la città dei cowboy

Tra il 1866 e il 1890, i mandriani trainarono oltre quattro milioni di capi di bestiame attraverso Fort Worth. La città divenne presto nota come “Cowtown“, la città delle mucche. Con l’arrivo della ferrovia nel 1876, la città divenne un importante punto di trasporto per il bestiame, così, nel 1887 furono costruiti costruì gli Union Stockyards, i recinti dove veniva tenuto il bestiame. Presto si aggiunsero recinti, stalle, il Livestock Exchange Building, una sorta di Borsa del bestiame, il telegrafo, gli uffici ferroviari e altre attività legate alla vendita dei bovini. Fort Worth divenne nota anche come la Wall Street dell’West. Ecco i consigli su cosa fare di veramente texano a Fort Worth.

fort-worth-stockyards

@SiViaggia – Ilaria Santi

Il quartiere degli Stockyards a Fort Worth, Texas

Stockyards National Historic District

Molte delle esperienze autentiche di Fort Worth sono concentrate nel quartiere storico degli Stockyards, i vecchi recinti dove si teneva il bestiame. Un tempo dimora di cowboy, allevatori e anche fuorilegge con una bella taglia sulla testa, ovviamente, oggi gli Stockyards sono una delle attrazioni più popolari non soltanto della città ma dell’intero Texas. Basta vedere la folla che si riversa per le strade di questa zona durante il weekend, amici, amiche, coppie e famiglie di americani, messicani e nativi americani – si vede davvero di tutto – con tanto di nonni al seguito che passeggiano, si fermano ad ascoltare un gruppo che suona musica country nel parchetto adiacente il Coliseum, lo stadio dove si svolgono i rodei e dove tutti ma veramente tutti vanno ad assistere agli spettacoli il venerdì e il sabato sera.

Stockyards-National-Historic-District-fort-worth

Getty Images

Stockyards-National-Historic-District-fort-worth

Cattle Drive

Ogni giorno alle 11:30 e alle 16 si può assistere al Cattle Drive, la transumanza delle mandrie che vengono condotte dai cowboy attraverso le strade del quartiere degli Stockyards. Questo evento, completamente gratuito, che si tiene da ben 25 anni, rende omaggio al patrimonio western di Fort Worth, celebrandone la storia come stazione di scambio per i cowboy e porta d’accesso al mitico Old Wild West.

fort-worth-cattle-drive

Getty Images

Lo show del cattle drive per le strade di Fort Worth

Exchange Avenue e Mule Alley

Sono le principali arterie stradali dello Stockyards National Historic District, due strade parallele e travese della Main Street che costituiscono il block più caratteristico di Fort Worth. Strade acciottolate su cui s’affacciano edifici storici di mattoni rossi o nella tipica architettura messicana che ospitano BBQ, saloon, honky tonk, negozi di boots o di abbigliamento texano, hotel di charme e persino musei. Sì, perché ci sono un paio di musei che davvero sono imperdibili.

fort-worth-mule-alley

@SiViaggia – Ilaria Santi

Lungo Mule Alley nella zona degli Stockyards a Fort Worth

John Wayne – An American Experience

Tra i musei da visitare c’è il piccolo ma delizioso John Wayne – An American Experience, proprio nel cuore dei Fort Worth Stockyards. La responsabile è una signora venuta dall’Irlanda che se ne è innamorata e non se n’è più voluta andare. Nonostante John Wayne non fosse particolarmente legato alla città (era originario dell’Iowa), gli hanno voluto dedicare uno spazio in quanto attore simbolo dei cowboy dato che è apparso in ben 83 film Western. Con oltre 400 cimeli legati alla sua vita privata e di attore di Hollywood (tra cui i celebri Stetson indossati nei film), questa mostra permanente accompagna i visitatori attraverso la vita di The Duke, soprannome che gli venne dato a Hollywood, e il mondo del Far West in cui è riuscito a trascinare milioni di fan del genere.

Cowgirl Museum

Poiché in Texas non ci sono stati solo cowboy ma anche cowgirl – e se decidete di assistere a un rodeo, come vi consiglio assolutamente di fare, le vedrete all’opera in varie discipline, come la Barrel Racing, la corsa a cavallo attorno ai barili, o il Calf Roping, il lazo che viene annodato intorno alle zampe del vitello – a queste donne, che hanno contribuito a plasmare il West, è stato dedicato un museo. Il National Cowgirl Museum & Hall of Fame vuole raccontare il contributo delle cowgirl nel corso della storia attraverso 5mila cimeli, dagli stivali alle selle, dai cappelli alle fibbie d’argento. C’è da perdere la testa.

Stockyards Station

Situata nel cuore dei Fort Worth Stockyards, la Stockyards Station rappresenta il meglio dell’artigianato del Texas classico e moderno. In una struttura coperta in stile Western, ci sono tantissimi negozi e locali tipici dove mangiare. Che si tratti di barbecue o del perfetto paio di boots o un cappelle da cowboy, qui per chi vuole fare shopping o comprare un semplice souvenir, c’è l’imbarazzo della scelta.

fort-worth-coliseum

@SiViaggia – Ilaria Santi

Il Cowtown Coliseum di Fort Worth, la casa dei rodei

Cowtown Coliseum

È qui che vengono ospitati i rodei e, come anticipato, sono non soltanto un’attrazione per turisti (un must do, comunque, se venite a Fort Worth), ma un intrattenimento per i texani come per noi lo è una partita di calcio allo stadio. Il Grand Coliseum – oggi noto come Cowtown Coliseum – venne costruito nel 1907 e divenne subito la casa dei rodei indoor. Ogni venerdì e sabato sera alle 19.30 prendono vita gare spettacolari di cowboy e cowgirl che si sfidano nelle diverse discipline, dal Bull Riding (in sella a un toro) al Bronco Riding (in sella a un cavallo). All’inizio, come sempre durante gli eventi sportivi negli Stati Uniti d’America, tutti in pedi a cantare The Star-Spangled Banner l’inno nazionale americano e poi via che si aprono le gabbie ed esce il primo rider.

fort-worth-coliseum-rodeo

@SiViaggia – Ilaria Santi

Prende il via il rodeo nel Coliseum di Fort Worth

Billy Bob’s Texas

Tipicamente, la maggior parte della folla che assiste ai rodei, al termine della serata si riversa nel più grande honky tonk del mondo: Billy Bob’s Texas. Un locale gigantesco, ben riconoscibile perché dall’esterno ricorda una hacienda messicana. Una volta entrati, ci sono diverse sale, al chiuso o all’aperto, ciascuna con il proprio bar e la propria pista da ballo per la caratteristica line dance, il ballo di gruppo in cui ci si dispone in più file rivolte verso la stessa direzione seguendo una coreografia sincronizzata sulla base di musica country. Vedere centinaia di persone muoversi all’unisono, quasi tutti con stivali e cappello da cowboy, è uno spettacolo da non perdere. I passi non sono complicati e i movimenti ripetitivi, pertanto, una volta capito come funziona, ci si può tranquillamente gettare nella mischia.

fort-worth-texas-line-dance

@Visit Fort Worth

Line dance sulla pista del Billy Bob’s Texas a Fort Worth

Sundance Square

L’altro cuore pulsante di Fort Worth ruota intorno a Sundace Square, ben riconoscibile per via della scultura gigante di un cappello da cowboy completamente specchiato, come le palle stroboscopiche che una volta si vedevano nelle discoteche. A parte questo dettaglio, dell’Old Wild West non ricorda nulla. Questo distretto residenziale, ma molto dinamico, tanto da essere chiamato la “living room di Fort Worth”, in piena downtown, è enorme e comprende una quarantina di block dove si trovano negozi, ristoranti e bar di ogni tipo, teatri e musei e alcuni edifici storici come il Jarvis Building (sede del Jubilee Theatre) e il Woolworth Building. Pensate che tutta l’area è alimentata al 100 % da energia rinnovabile. Merita di essere esplorata.

fort-worth-sundance-square

@SiViaggia – Ilaria Santi

Sundance Square nella downtown di Fort Worth

Come muoversi a Fort Worth

Fino a 7 giugno 2025, per la città girava un vecchio tram chiamato Molly the Trolley (prendeva il nome da Molly, la bovina longhorn, con le corna lunghe, che è la mascotte della città), che trasportava gratuitamente chiunque (non solo i turisti, quindi) nel centro di Fort Worth. Purtroppo, questo delizioso tram vintage è stato sostituito da un moderno bus della Blue Line, sempre gratuito, ma più confortevole oltre che più comune. Il percorso resta lo stesso, la frequenza è migliorata perché anziché passare ogni quarto d’ora arriva ogni sette minuti. Le fermate sono 12 lungo un percorso circolare e tocca alcuni punti centrali come la Fort Worth Central Station, il Convention Center, Sundance Square, i Water Gardens e alcuni hotel nel centro. A caval donato…

Come arrivare a Fort Worth

Sono tantissime le rotte aeree che collegano l’Italia e gli Stati Uniti, alcune sono solo stagionali, ma negli ultimi mesi c’è stato un vero e proprio boom per i tanti italiani che desiderano andare negli States. Il volo di American Airlines che collega l’aeroporto Marco Polo di Venezia e quello di Dallas Fort Worth, in Texas, è uno di questi. A questo volo naturalmente si aggiungono quelli in coincidenza con altre città europee o degli Stati Uniti. Il Dallas-Fort Worth International Airport è il più grande hub negli Stati Uniti d’America, con oltre 900 voli al giorno, ma, soprattutto, assicura coincidenze con tutte le località del Sud-Ovest degli USA e con la maggior parte delle grandi città americane. È quindi un ottimo punto di partenza non soltanto per scoprire Fort Worth, Dallas, ma anche per visitare il Texas o il resto del Paese.

Fort-Worth-Billy-Bob’s

@Austin James

Il più grande honky tonk del mondo, il Billy Bob’s Texas di Fort Worth
Categorie
Arte e cultura estate Idee di Viaggio Nord America Texas Viaggi Viaggi Relax

Perché l’estate 2025 è quella giusta per fare un viaggio a Dallas

Gli Stati Uniti non sono solo New York, Los Angeles e i parchi nazionali. Ci sono altre bellissime destinazioni che meritano un viaggio. E Dallas è una di queste. Innanzitutto, se pensate di trovare cowboy che indossano boots e cappello Stetson, scordatevelo. E anche se pensate che tutto, qui, ruoti intorno ai pozzi di petrolio vi sbagliate alla grande. Non è a Dallas che troverete gli stereotipi del Texas. Dallas rappresenta il centro commerciale e culturale dello Stato.

Fu George W. Bush, governatore del Texas alla fine degli Anni ‘90, a favorire un ambiente “amico per le imprese”, anche attraverso misure fiscali vantaggiose, trasformando la città in un importante polo economico. E sono stati proprio i ricchi magnati dell’industria di Dallas a investire, da veri filantropi e mecenati del XX secolo, in opere d’arte e a far sì che, oggi, Dallas sia un centro culturale di grandissimo rilievo, con edifici museali disegnati da archistar, che ospitano collezioni private, con tante installazioni open air e di street art che la rendono un museo a cielo aperto.

Nuovo volo dall’Italia

Sono tantissime le nuove rotte inaugurate dall’Italia verso gli Stati Uniti negli ultimi mesi, alcune sono solo stagionali, fatto sta che c’è stato un vero e proprio boom che poterà molti italiani negli States nei prossimi mesi. Il volo di American Airlines che collega l’aeroporto Marco Polo di Venezia e quello di Dallas Fort Worth, in Texas, è uno di questi. A questo volo naturalmente si aggiungono quelli in coincidenza con altre città europee o degli Stati Uniti. Il Dallas-Fort Worth International Airport è il più grande hub negli Stati Uniti d’America, con oltre 900 voli al giorno, ma, soprattutto, assicura coincidenze con tutte le località del Sud-Ovest degli USA e con la maggior parte delle grandi città americane. È quindi un ottimo punto di partenza non soltanto per scoprire Dallas, ma anche per visitarne i dintorni o il resto del Paese.

Cosa vedere a Dallas: le 5 attrazioni imperdibili

Sono diverse le attrazioni di Dallas, alcune accessibili con il pratico CityPASS che consente di prenotare le visite e di risparmiare tempo e denaro. Ecco cinque luoghi da non perdere. Alcuni delle vere chicche consigliate dai local.

Reunion Tower

Che ci andiate di giorno, all’ora del tramonto (la migliore) o di sera, dal GeO-Deck della Reunion Tower si gode della migliore vista panoramica a 360 gradi sullo skyline di Dallas. Si tratta di uno dei monumenti più iconici della città. Inaugurata già nel 1978, la Reunion è alta 171 metri e, di notte, con le sue 259 luci LED sulla sommità, la cupola è visibile da tutta Dallas.

The Eye

È una delle 300 installazioni artistiche che si possono trovare in giro per la città, ma questa è decisamente la più fotografata di tutte. La si trova lungo la Main Street, la strada principale nel cuore di Dallas. Rappresenta un bulbo oculare altro quasi dieci metri. Il gigantesco “Eye” è un’opera in fibra di vetro, resina e acciaio creata dall’artista americano Tony Tasset su una replica del proprio occhio. Commissionatagli per il programma Art Loop della Chicago Loop Alliance, l’opera venne esposta inizialmente nel Pritzker Park di Chicago nel 2010, prima di essere spostata a Dallas una decina di anni fa. Nel giardino privato dell’hotel Joule in cui si trova – mezza strada appartiene a un magnate dell’industria, tra cui l’albergo 5 stelle, il giardino e l’opera – viene organizzato ogni anno il party finale della Dallas Art Fair che si tiene ad aprile, ma viene usato anche per altri eventi e anche matrimoni.

Dallas-Eye

@SiViaggia – Ilaria Santi

Il gigantesco “Eye”, l’opera d’arte creata dall’artista americano Tony Tasset

Bryan Cabin

Nella centralissima Dealey Plaza, anche detta Founders Plaza – dominata da un insolito castello di mattoni rossi, sede del tribunale –, è stata ricostruita la capanna di legno appartenuta al fondatore della città di Dallas, John Nelly Bryan, venuto dal Tennessee intorno al 1840. Circondata dalla frenesia della città che conta circa un milione e mezzo di abitanti (ma se si calcola l’area metropolitana Dallas-Fort Worth-Arlington sono più di otto milioni), è la prima casa sorta in quella che un tempo era una vasta prateria.

dallas-John-Neely-Bryan-Cabin

@SiViaggia – Ilaria Santi

La riproduzione della John Neely Bryan Cabin, dove visse il primo cittadino di Dallas

Trammell Crow Park

È uno dei punti più belli da dove ammirare lo skyline di Dallas. Il Trammell Crow Park, dove molti amano venire per fare escursioni a piedi o in bicicletta, si trova lungo il Trinity Skyline Trail, un itinerario urbano lungo poco più di 7 km che passa vicino al Trinity River, il fiume di Dallas, e dal Dallas Floodway, un parco creato appositamente per contenere le eventuali alluvioni. Il percorso è ancora in fase di espansione e un giorno si collegherà con altri itinerari cittadini.

Dallas-Trinity-skyline-trail IS

@SiViaggia – Ilaria Santi

Il panorama di Dallas visto dal Trinity Skyline Trail

AT&T Stadium

È lo stadio dove gioca la squadra di football americano dei Dallas Cowboys, classificata terza nella stagione 2024-25 dell’NFC East, e, come tutto in America, è gigantesco – è uno dei più grandi degli Stati Uniti e ha la struttura a cupola più grande del mondo – tanto da poter ospitare fino a centomila spettatori. È qui che si tengono anche i più grandi concerti che attirano migliaia di fan. Si sono esibiti artisti del calibro degli U2 o di Taylor Swift, giusto per intenderci. Ospiterà nove degli incontri di calcio della FIFA World Cup 2026 nonché la semifinale del campionato mondiale che approda per la seconda volta negli Stati Uniti, dopo l’edizione del ‘94. Gli appassionati di calcio non possono perdersi una visita dell’AT&T Stadium che è aperto al pubblico tutti i giorni. Chi volesse venirci durante i Mondiali 2026, sappiate che i biglietti partono da duemila dollari.

I musei da visitare a Dallas

La capitale culturale del Texas ospita anche numerosi musei che meritano decisamente una visita. Alcuni sono concentrati nell’Arts District e sono quindi facili da visitare perché sono tutti vicini, altri sono ubicati in altre zone comunque centralissime.

The Sixth Floor Museum

È sicuramente il primo museo da visitare a Dallas. Ricavato all’interno dell’allora magazzino dei libri scolastici tra Elm Street e North Houston Street, davanti a Dealey Plaza, luogo della fondazione della città, il Sixth Floor Museum è dedicato all’assassinio di John F. Kennedy avvenuto il 22 novembre del 1963. Si tratta indubbiamente di uno dei monumenti più storici e significativi di Dallas, dedicato alla vita e alla morte del 35° Presidente degli Stati Uniti d’America, ma anche alla figura di Lee Harvey Oswald, impiegato del magazzino e ritenuto il responsabile del tragico gesto avvenuto sotto gli occhi di milioni di persone scese in piazza per accogliere la visita dei Kennedy. È proprio dal sesto piano di questo edificio che sarebbero partiti i colpi fatali le cui immagini hanno fatto il giro del mondo. Una tappa obbligata per chi desidera approfondire la conoscenza di questo momento cruciale della nostra storia, che non è solo americana.

sixith-floor-museum_dallas

@VisitDallas

Il Sixith Floor Museum dedicato all’assassinio di JFK avvenuto a Dallas

George W. Bush Presidential Library

Altro personaggio significativo per Dallas – e per il Texas – a cui, come a ogni Presidente americano, è stata dedicata una Library è George W. Bush (figlio), 43º Presidente degli Stati Uniti, ma prima di allora governatore del Texas. La George W. Bush Presidential Library è un museo che si trova nel quartiere universitario, con una parte interattiva e una ricostruzione degli ambienti presidenziali. All’intero è stato rimontato lo Studio Ovale con l’arredamento originale appartenuto a Bush durante i suoi anni alla Casa Bianca (2001-2009), ma anche la famosa Situation Room usata in occasione degli attacchi dell’11 settembre, a cui è dedicata un’intera sezione del museo.

George-W-Bush-Presidential-Library-stanza-ovale

@SiViaggia – Ilaria Santi

La Stanza Ovale nella George W. Bush Presidential Library a Dallas

Dallas Museum of Art

Ubicato nel cuore dell’Arts District, il Museum of Art ha una collezione che comprende più di 25mila opere databili dal terzo millennio a.C. a oggi. Sono esposti reperti egizi, greci, romani ed etruschi, ma anche dipinti del Canaletto, Monet, Gauguin, Van Gogh, De Chirico, Sironi e opere più recenti di Michelangelo Pistoletto e Maurizio Cattelan.

dallas-art museum

@VisitDallas

Il giardino dell’Art Museum a Dallas

Perot Museum of Nature & Science

Anch’esso intitolato a un miliardario di Dallas, Ross Perot, candidato anche alla Casa Bianca, il museo di scienze naturali, sempre, nell’Arts District è un bellissimo edificio a forma di cubo ispirato all’ambiente texano e attentissimo alla sostenibilità e merita una visita. Tra le sezioni più interessanti c’è sicuramente quella dedicata agli animali preistorici, come lo scheletro di un Tyrannosaurus rex, di un Alamosaurus e di un Tylosaurus trovati proprio in questa zona e quella dedicata all’estrazione del petrolio. D’estate, tutti i giovedì sera si tengono i Thursdays on Tap: il museo è aperto fino a tardi ed è gratuito, inoltre si tengono concerti e cocktail bar.

Nasher Sculpture Center

Ospitato in un edificio progettato da Renzo Piano nel ’98 nell’Arts District, questo museo accoglie principalmente sculture moderne e contemporanee sia all’interno sia nel vasto giardino esterno. Vale la pena passeggiare tra le sculture godendosi le belle giornate di sole texano.

I quartieri da non perdere a Dallas

Tanti e diversi tra loro sono i quartieri da non perdere a Dallas e “Live like a local” è la chiave per vivere la città al meglio. Allora, perché non unirsi ai local e frequentare i loro posti? Ecco i quartieri da non perdere.

Deep Ellum

Un quartiere storico da vedere è Deep Ellum, nato grazie alla ferrovia arrivata a Dallas nel 1873. Qui, infatti, si incrociavano le due linee ferroviarie, la Houston and Texas Central Railroad Texas e la Pacific Railroad, dando vita a una comunità chiamata Deep Elm. Oggi, tra i tanti edifici storici, si possono trovare locali che servono l’autentico Texas barbecue e i sapori tipici del Sud. Da non perdere è una visita alla Blues Alley, una strada secondaria che è diventata un museo a cielo aperto perché ogni parete è stata decorata con un murales che ha come tema il colore blu. Vengono organizzate anche visite guidate dagli stessi street artisti.

Bishop Arts District

Tra i più caratteristici quartieri in città, nella parte meridionale di Dallas, c’è sicuramente il Bishop Arts District, una zona di piccoli negozi di artigianato e di arte locale, ristoranti e bar dove ascoltare jazz e musica dal vivo.

Swiss Avenue

Qui non ci sono negozi né attività commerciali perché siamo nel quartiere più esclusivo di Dallas, fatto di splendide ville d’epoca tra le più belle del Southwest. C’è chi ha scelto lo stile Vittoriano e chi il Rinascimentale, chi un’architettura nordica e chi provenzale, ce n’è per tutti i gusti. Comprende la strada principale, Swiss Avenue, e le vie traverse. Case da favola ma anche giardini meravigliosi, tanto che viene indetto un premio mensile per lo Yard of the Month e uno annuale per lo Yard of the Year. Occasionalmente, vengono organizzati tour privati delle mansion

Main Street District

Siamo in piena Downtown Dallas, un tratto urbano super vivace su cui s’affacciano eleganti hotel e boutique. Tra i ristoranti eleganti ci sono quelli di cucina tradizionale francese, le eleganti zone ristoro americane e i raffinati cocktail bar dall’atmosfera chic che servono drink. La grande scultura in fibra di vetro “Eye” ne è il cuore pulsante, ma ci sono anche giardini ombreggiati e una fontana interattiva.

Come muoversi a Dallas

Alcune attrazioni sono vicine tra loro, altre in diverse zone pertanto prevedete di muovervi in auto o con la DART, il sistema di trasporto pubblico che unisce autobus e treni per muoversi anche fuori città. C’è anche un tram storico, M-Line Trolley, che collega alcuni quartieri turistici come West Village, Klyde Warren Park e l’Arts District e alcune stazioni ferroviarie cittadine.

Quando andare a Dallas

Solitamente noi italiani ci rechiamo negli Stati Uniti d’estate. Bisogna tenere presente che in Texas le temperature sono torride, almeno di giorno, anche se l’aria del deserto è piuttosto secca e l’umidità, di solito, non supera il 10%. Comunque, tutti i luoghi hanno l’aria condizionata pertanto non è difficile visitare Dallas anche quando la colonnina di mercurio raggiunge i 40°C. Certo, per chi può viaggiare in altri periodi, il periodo migliore per visitare Dallas è durante la primavera (marzo–maggio) e l’autunno (settembre–novembre). Del resto, Dallas merita un viaggio ad hoc di 5-7 giorni e, come vedete, di cose da fare ce ne sono parecchie.

Dallas-skyline

@SiViaggia – Ilaria Santi

Lo skyline di Dallas dalla Reunion Tower al tramonto
Categorie
Cammini Chiese New Mexico Nord America panorami Stati Uniti Texas turismo religioso Viaggi

El Camino Real de Tierra Adentro, il Cammino di Santiago degli USA

Anche gli Stati Uniti hanno il loro Cammino di Santiago: è l’El Camino Real de Tierra Adentro.  

Considerato una sorta di strada dell’introspezione, il percorso nasce da un passato di fiorenti scambi commerciali e culturali tra il Messico e quelli che oggi sono gli Stati Uniti, in particolare il Texas e il New Mexico.

Fare trekking lungo El Camino Real de Tierra Adentro è come tuffarsi nel passato, tra chiese antiche, edifici storici e paesaggi naturali che lasciano senza fiato.

In questo articolo ci concentriamo sul tragitto americano, quello che va da El Paso (Texas) e giunge a Santa Fe (nel Nuovo Messico). Un viaggio lento alla scoperta di un percorso di fede e storico paragonabile al Cammino di Santiago di Compostela, in Spagna.

Il cammino lungo la storia che unisce Messico e USA

El Camino Real de Tierra Adentro, noto anche come Camino a Santa Fe, nella sua interezza parte da Città del Messico (in Messico) e arriva a Santa Fe (in Nuovo Messico – USA).

Sono 2560 chilometri di un percorso che un tempo fu la più importante via commerciale del mondo, in particolare tra la metà del XVI secolo e il XIX secolo. Era l’argento il prodotto chiave nei trasporti lungo questa lunga via, tanto che veniva chiamata anche Ruta de la Plata (Via dell’Argento). C’erano infatti importanti giacimenti di tale metallo (soprattutto nelle miniere di Zacatecas, Guanajuato e San Luis Potosí) che portarono ricchezza a queste terre spagnole, tanto che nacquero molti punti di appoggio e interesse, tra haciendas, locande, ponti, chiese, cimiteri e cittadine che si ingrandirono man mano.

Dal semplice trasporto di argento, l’El Camino Real de Tierra Adentro è diventato, lungo 300 anni, un percorso cardine per la creazione di legami e influenze sociali, culturali, gastronomiche e religiose tra la popolazione spagnola e quella amerindia. Nel tragitto messicano del cammino, 5 siti sono stati riconosciuti patrimonio UNESCO proprio per il loro inestimabile valore storico e culturale lungo tale via commerciale.

El Camino Real de Tierra Adentro negli USA: dal Texas al New Mexico

L’El Camino Real de Tierra Adentro è considerato una sorta di strada dell’introspezione. È tutta un susseguirsi di antiche chiese, fortezze, centri abitati e natura selvaggia: una straordinaria unione tra la cultura messicana, spagnola e nativa americana che ha forgiato secoli di tradizioni spirituali e storiche lungo il Rio Grande.

Un viaggio nella fede e nella storia, che rimanda ai tempi in cui gli esploratori spagnoli, i commercianti e i missionari viaggiavano dal Messico verso nord.

Noi ci focalizziamo sul percorso presente negli Stati Uniti di questo suggestivo cammino, che parte da El Paso, in Texas. Qui attraversa la città e tocca tre punti storici di estrema importanza, ossia tre chiese antiche. Si oltrepassa poi il confine con il Nuovo Messico, dove la strada prosegue fino a Santa Fe. Ecco cosa è possibile incontrare in questo viaggio lento, alla scoperta della storia antica.

Il cammino in Texas: le tre chiese simboliche

Il tragitto statunitense del Camino Real de Tierra Adentro, come detto, ha inizio in Texas, e nello specifico a El Paso. Qui sono tre i punti di interesse del percorso, da visitare mentre si attraversa la città e ci si allontana infine verso il confine con il New Mexico. Si tratta di tre chiese molto importanti legate alla storia di questo tragitto.

Nel 1680, la Rivolta Pueblo costrinse 2000 spagnoli, insieme a centinaia di indiani, a procedere verso nord proprio utilizzando l’El Camino Real. Durante il loro tragitto vennero costruite tre chiese, che sono tra le più antiche del Texas e che sono note come “le tre Missioni del sentiero“. In ciascuna di esse oggi si può entrare, ed è come fare un viaggio nel passato.

Si comincia da Ysleta, a una ventina di minuti da El Paso. Qui, nella cittadina più antica del Texas, si trova la prima chiesa: la prima pietra fu posata il 12 ottobre 1680, ma ciò che si ammira oggi è frutto dell’ultimo restauro seguito all’incendio del 1907. Vi si può vedere la statua di Sant’Antonio da Padova, la cupola a campanile color argento, gli interni semplici con le panche di legno, l’altare coi suoi accenni dorati e il soffitto affrescato.

La chiesa di Ysleta, lungo il tragitto dell'El Camino Real Tierra Adentro

Fonte: iStock

La chiesa di Ysleta, in Texas

La seconda chiesa che si incontra è quella di Socorro. La sua costruzione iniziò solo un giorno prima rispetto a quella di Ysleta. Distrutta da due alluvioni, fu poi ricostruita nel 1843: per 150 anni rimase abbandonata, per poi riaprire nel 2005 grazie un lavoro di restauro durato un decennio.

I suoi interni sono semplicissimi, con banchi e croci di legno: delle tre chiese lungo l’El Camino Real de Tierra Adentro, è quella con la navata meno adornata. Il suo punto focale è l’altare che – al contrario – è ricco e colorato, ma merita una pausa anche il soffitto, con le travi intagliate di legno di pioppo e di cipresso e i disegni realizzati con pigmenti a base vegetale.

La terza e ultima chiesa che lungo il cammino si incontra è la cappella di San Elizario. Costruita nel 1789, ha uno stile europeo coi suoi archi e le sue colonne, mentre il bianco è tipico di molte costruzioni del Texas Occidentale e del New Mexico. Il suo nome deriva da San Elceario, santo patrono francese dei soldati e – ricostruita nel 1882 – è l’unica lungo l’El Camino Real de Tierra Adentro ad avere una piazza.

Il soffitto turchese e oro pressato a stagno copre le trave originali, e le decorazioni inglobano le antiche colonne. Dopo averla visitata, è possibile dedicarsi all’esplorazione dei suoi dintorni: il San Elizario Historic District è il luogo da cui i primi cavalli sono entrati nel Sudovest americano, e si dice che qui fu celebrato il primo Giorno del Ringraziamento d’America.

Ovviamente, lungo il cammino non ci sono solo chiese: ci sono anche le gallerie d’arte, i negozi d’artigianato, e i luoghi in cui assaporare una cucina straordinaria. Per tornare a casa con, nel cuore, un angolo d’America poco noto.

Chiesa di Sant'Elizario, lungo il Camino Real Tierra Adentro, in Texas

Fonte: iStock

Chiesa di Sant’Elizario, in Texas

Il cammino in Nuovo Messico: i principali punti di interesse

Oltrepassato il confine con il Texas, El Camino Real de Tierra Adentro prosegue nel Nuovo Messico e tocca la città di Mesilla, dove spicca la Basilica di San Albino, la piazza centrale e le graziose casette colorate del suo centro storico.

Si prosegue sul lato est di Las Cruces, dove si incontra il distretto storico di Mesquite, con parchi, case e locali dove si respira l’aria di un passato ricco di scambi culturali e commerciali tra il Messico e gli Stati Uniti.

La tappa successiva è il più antico insediamento ispanico permanente nel sud del New Mexico: Doña Ana. Fondato nel 1843, il villaggio custodisce ancora la chiesa, la piazza centrale e il suo caratteristico centro storico.

Las Cruces, Contea di Doña Ana, Nuovo Messico, USA

Fonte: iStock

Paesaggio della Contea di Doña Ana, Nuovo Messico, USA

Proseguendo nel cammino si possono ammirare le rovine di Fort Selden, un’antica postazione dell’esercito degli Stati Uniti, che occupava l’area che oggi è Radium Springs, costruito per proteggere i coloni dai nativi americani.

Dal fiume Rio Grande che costeggia il cammino, il percorso devia verso l’entroterra e attraversa l’area desertica chiamata Jornada del Muerto, passando per Point of Rocks, un affioramento di basalto dal quale si apre una vista mozzafiato sul panorama circostante.

Il sentiero prosegue lungo il deserto e attraversa il Rio Grande fino a raggiungere Fort Craig, i resti di un’antica fortezza americana. Un altro punto di interesse lungo questo spettacolare cammino è El Cerro de Tomé, a circa 150 chilometri da Fort Craig, dopo aver costeggiato il fiume e attraversato campi e piccoli borghi.

Continuando lungo il percorso, si attraversa la splendida Albuquerque, per arrivare al sito archeologico di Kuaua, che custodisce le rovine di uno dei più grandi insediamenti indiani della regione. Da qui si ha una vista meravigliosa sui monti Sandia.

La meta finale di questo lungo ed entusiasmante percorso di trekking è Santa Fe e in particolare la sua piazza centrale. Qui si affacciano gli antichi edifici che raccontano la storia multiculturale di quest’area: il Palazzo dei Governatori, ex sede dei governi spagnolo, messicano e degli Stati Uniti nel Nuovo Messico, la Basilica Cattedrale di San Francesco d’Assisi e il New Mexico Museum of Art.

Vista sui monti Sandia, ad Albuquerque, lungo l'El Camino Real de Tierra Adentro

Fonte: iStock

Vista sui monti Sandia, ad Albuquerque
Categorie
Idee di Viaggio Nord America Texas Viaggi

Esiste un piccolo villaggio dall’altra parte del mondo che è la Capitale dei cowboy

Se subite il fascino dei cowboy e conoscete a memoria tutti i film western prodotti negli ultimi due secoli, allora, un viaggio in questo delizioso e piccolo villaggio vi sorprenderà.

Ci troviamo in Texas, nell’Altopiano di Edwards e a circa 70 chilometri dal centro di Sant’Antonio. È qui che esiste un nucleo urbano abitato da appena 900 anime. Il suo nome è Bandera, eppure nonostante i piccoli numeri che appartengono alla località, per dimensioni e abitanti, il villaggio è conosciuto in tutto il mondo.

Il motivo? Bandera è considerata la Capitale mondiale dei cowboy. Un viaggio qui, tra ranch, cavalli, eventi e rodei, vi catapulterà, come per magia, in un’altra epoca. Quella che vi permetterà di perdervi e immergervi in un suggestivo film western. Pronti a partire?

Benvenuti a Bandera, la Capitale mondiale dei cowboy

Organizzare un viaggio in Texas è sempre un’ottima idea. Il grande Paese degli Stati Uniti, infatti, è caratterizzato da un fascino senza tempo che non conosce eguali. Le cose da fare e da vedere qui sono tantissime, a partire dall’esplorazione dei deserti, delle pinete e del Rio Grande, passando per la storia, le tradizioni e la cultura musicale che appartiene a Austin, la sua capitale.

Ma è allontanandoci dai sentieri più battuti dal turismo di massa che è possibile raggiungere un luogo sconosciuto ai più. Si tratta di un piccolo villaggio situato sulla curva del fiume Medina, e a meno di 100 chilometri dalla città di Sant Antonio. È proprio qui che, nel XIX secolo, fu realizzato l’insediamento urbano dopo la conquista del territorio. A causa di numerose alluvioni che si sono susseguite nel tempo, però, molte persone hanno scelto di lasciare questo luogo per trovare fortuna altrove.

Tuttavia, coloro che sono rimasti, oggi meno di mille, hanno scelto di preservare la memoria storica del villaggio, trasformando Bandera nella Capitale mondiale dei cowboy. A rimarcare questo titolo ci pensa un monumento di bronzo situato nel cuore del nucleo urbano e dedicato ai campioni nazionale di rodeo che considerano questo luogo come la loro casa.

Bandera

Fonte: 123rf

Bandera

Come vivere un’esperienza da vero cowboy

Sono diversi i luoghi del mondo da raggiungere per tutti gli appassionati del filone western, quello che narra le avventure di cowboy, cacciatori di frontiera e fuori legge in lotta tra loro per la conquista dei territori. Ma se è un’avventura da vero cowboy che volete vivere durante il vostro prossimo viaggio, allora, dovreste davvero raggiungere Bandera.

I motel in strada e le guest house nei ranch sono sicuramente i migliori alloggi in cui sostare per immergersi nell’atmosfera dei tempi passati e mai dimenticati. Ma di cose da fare e da vedere nel centro abitato e nei suoi dintorni ce ne sono davvero tantissime.

Imperdibile, per gli amanti della natura, è l’Hill Country State Natural Area, un parco naturale che si estende su 2000 acri di terreno e che ospita canyon e colline. Qui è possibile anche campeggiare e trascorrere del tempo immersi nella natura.

Ovviamente, per vivere un’avventura da vero cowboy, non possono mancare le passeggiate a cavallo. Bandera è piena di maneggi, punti di partenza perfetti per escursioni incredibili nel villaggio e nei suoi dintorni.

Raggiungere la Capitale mondiale dei cowboy vi permetterà, inoltre, di assistere a un rodeo. Gli spettacoli vengono organizzati tutti gli anni e in diversi periodi e si alternano a quelli del sabato pomeriggio che intrattengono gli abitanti del villaggio e i turisti curiosi.

Imperdibile è anche il Western Trail Heritage Park, l’area dedicata alla fondazione del nucleo urbano e a tutti i cowboy che di qui sono passati, e che hanno contribuito a rendere Bandera la Capitale mondiale dei cowboy.

Bandera, Capitale Mondiale dei Cowboy

Fonte: 123rf

Bandera, Capitale mondiale dei cowboy
Categorie
Europa location serie tv Luoghi da film Nord America Texas Viaggi

Sembra il selvaggio West, ma è in Europa. Le location della serie Tv “Django”

“Django”, l’attesa serie originale Sky e Canal+, è un omaggio a uno dei maestri degli “spaghetti western” com’era Sergio Corbucci, a cui si è ispirato anche il grande Quentin Tarantino con il celebre film “Django Unchained” del 2012.

La serie Tv in dieci episodi, quattro dei quali diretti da Francesca Comencini mentre gli altri da David Evans ed Enrico Maria Artale, vedono protagonisti Matthias Schoenaerts nel ruolo di Django, Noomi Rapace, la spietata Elizabeth Thurmann, e Nicholas Pinnock nei panni di John Ellis

È la storia di un uomo che, partito in cerca di vendetta, finirà per lottare per qualcosa di più grande. La serie è ambientata nel Texas di fine 1800, in particolare in una cittadina immaginaria chiamata New Babylon, ma in realtà è stata girata in tutt’altro luogo rispetto al Far West che tutti noi immaginiamo.

La location della serie Tv “Django”

Per trovare la giusta location la produzione non è dovuta andare così lontana. Paesaggi selvaggi, solitari, dove la natura la fa da padrona, dove i cavalli dei cowboy potessero scorrazzare sollevando polvere e dove le formazioni rocciose naturali potessero fornire il rifugio perfetto per uomini come il pistolero Julian Wright, detto Django, e dove sembra di stare proprio nel desolato Texas del XIX secolo ma l’hanno scovata in Romania.

A circa 250 chilometri a Nord della Capitale Bucarest c’è una zona di origine vulcanica meravigliosa, quella del parco di Racos, nel distretto di Brașov, in pratica in Transilvania. Qui, Madre natura ha scolpito un paesaggio che sembra essere stato creato da un architetto paesaggista.

Tra antichi vulcani estinti 10mila anni fa, laghi dalle acque color smeraldo e alte colonne di basalto formatesi un milione e mezzo di anni or sono si nascondeva il perfetto Old Wild West dei film. Questo territorio il cui scenario è a dir poco pittoresco è stato dichiarato riserva naturale, ma sono pochi i turisti che ne conoscono l’esistenza. Il vulcano Racos, il più “giovane” di tutti che dà il nome a tutta l’area.

Il cratere del vulcano assomiglia a un gigantesco “paniere” dai contorni rossastri, circondato da dune rosso sangue e nere come la pece per via della lava. A poca distanza, un grosso tumulo di terra rossa con una grande solco visibile da lontano ricorda di quando questo terreno veniva sfruttato per raccogliere la cenere. La vegetazione che cresce tutt’intorno a questa zona si è adattata nel corso dei secoli all’ambiente arido e riesce a sopravvivere a lungo anche senz’acqua.

Le meraviglie del vulcano Racos in Romania

Questa zona è famosa in tutta la Romania oltre che per il vulcano anche per un lago spettacolare, l’Emerald Lake. Il paesaggio lunare che si staglia davanti agli occhi è unico. Il colore dell’acqua è davvero smeraldo ed è circondato da pareti di basalto chiaro che vi si specchiano.

Il lago potrebbe essersi formato per via degli scavi che un tempo venivano fatti nelle cave della zona e che a un certo punto hanno raggiunto il livello dell’acqua che ha così riempito la voragine. Ma secondo alcuni la cavità esisteva già e si è riempita nel corso degli anni di acqua piovana. Se poi si aggiungono le incredibili colonne basaltiche che sembrano fusti di alberi pietrificati il luogo diventa una favola.

Il vulcano, con il lago color smeraldo e le formazioni rocciose rendono questo uno dei luoghi più affascinanti che si possano trovare in Romania e meritano assolutamente un viaggio, specie se siete appassionati di serie Tv e di location.