Categorie
Notizie Viaggi

Viaggi: le scadenze del Green Pass Paese per Paese

Il Certificato Covid digitale dell’Ue, meglio conosciuto come Green Pass, è entrato in vigore il 1º luglio 2021 e garantisce alle persone di circolare liberamente all’interno dell’Unione Europa e dei Paesi dell’Area Schengen. Tuttavia, dal 1º febbraio 2022 sono in vigore nuove norme che stabiliscono un periodo di accettazione vincolante di 9 mesi per i certificati di vaccinazione utilizzati per i viaggi tra gli Stati membri.

In sostanza, ogni Nazione deve accettare i certificati di vaccinazione dei viaggiatori per 9 mesi a decorrere dalla somministrazione dell’ultima dose della vaccinazione primaria: per il vaccino Johnson & Johnson 270 giorni dalla prima e unica dose, mentre per un vaccino bidose 270 giorni dalla seconda dose o, in linea con la strategia di vaccinazione dello Stato membro di vaccinazione, dalla prima e unica dose somministrata dopo la guarigione dal virus.

Quanto vale il Green Pass in Europa e in Italia

Le norme suddette sono valide solo per l’uso dei Green Pass da vaccinazione per viaggiare all’interno dell’Ue. Gli Stati, infatti, possono applicare regole diverse per quanto concerne l’uso del certificato Covid nel contesto nazionale. È il caso dell’Italia, per esempio, dove il Green Pass per coloro che vengono dall’estero vale 9 mesi ai soli fini dell’ingresso nel territorio nazionale, mentre una volta all’interno il certificato ha validità di 6 mesi – a meno che non ci si sottoponga a una terza dose di vaccino, in quel caso la durata è illimitata.

Fermo restando che in Ue, per spostarsi da un Paese all’altro, il Green Pass vale 9 mesi e che tutti gli Stati sono invitati ad adeguarsi, il Belpaese non è l’unico ad adottare norme diverse rispetto alle raccomandazioni europee per quanto riguarda la scadenza, e quindi l’uso del Green Pass sul territorio nazionale. Per questo motivo abbiamo deciso di fare chiarezza illustrandovi le scadenze della certificazione verde in ogni luogo d’Europa.

I Paesi che non utilizzano il Green Pass

Dal giorno 1 febbraio 2022 non vi sono più restrizioni per Covid-19 in Danimarca. Questo vuol dire che non è necessaria la certificazione vaccinale all’interno del territorio nazionale.

Anche in Irlanda il Green Pass non è più obbligatorio per accedere a luoghi ed eventi al coperto, tra cui cinema e teatri, palestre e centri ricreativi, bar e ristoranti degli hotel.

A partire dal 5 febbraio, i certificati di vaccinazione, di recupero o di esito negativo del test non sono più necessari per entrare nei luoghi al chiuso della Lituania.

Vi ricordiamo, tuttavia, che in questi Paesi il Green Pass rimane obbligatorio per farvi ingresso, e quindi per superare le frontiere (con validità di 9 mesi).

Tutti i Paesi in cui il Green Pass vale 12 mesi

Contrariamente a tutti i Paesi dell’Ue/Area Schengen, la Bulgaria non ha inserito alcuna data di scadenza sul certificato di vaccinazione. L’ispettore sanitario capo dello Stato bulgaro, Angel Kunchev, ha dichiarato all’inizio di gennaio che i certificati di vaccinazione continueranno a rimanere validi per 12 mesi. Mentre per coloro che riceveranno una dose aggiuntiva, il periodo di validità sarà indefinito. Obbligatorio l’uso della certificazione per quasi tutte le attività al chiuso.

12 mesi di validità anche per la Finlandia. Il Paese, infatti, deve ancora annunciare se seguirà la raccomandazione dell’Ue a tal proposito. Anche in questo caso, il Green Pass è obbligatorio per accedere a molte attività al coperto come musei, spazi espositivi e altri luoghi culturali simili.

Green Pass valido 9 mesi: dove

Green Pass valido 9 mesi all’interno del territorio nazionale in Croazia. Ciò vuol dire che coloro che hanno assunto l’ultima dose di vaccino più di 270 giorni fa devono ricevere un’iniezione di richiamo poiché considerati non vaccinati.

A partire dal giorno 1 febbraio anche in Estonia il certificato di vaccinazione ha una validità di 9 mesi. Necessario per accedere a tutti gli spazi interni e i luoghi al chiuso, la validità sarà a breve prolungata a 15 mesi per i minori di età compresa tra i 12 e i 18 anni.

Obbligatorio per entrare nei posti al coperto e con validità di 9 mesi è anche il pass della Germania. Stessa situazione in Grecia, ma a partire dal 21 febbraio. Per coloro che si sono sottoposti alla terza dose la durata del documento è illimitata.

Green Pass che scade a 9 mesi, e quindi necessità di fare la dose booster, anche in Islanda e a partire dal 15 gennaio. Pure la Lettonia ha ridotto la validità del Green Pass. Attualmente, infatti, il Paese riconosce solo i certificati di vaccinazione che dimostrano che il titolare è stato completamente immunizzato negli ultimi 270 giorni.

Coloro che hanno ricevuto l’ultima dose di vaccino più di nove mesi fa, quindi, saranno soggetti a regole di ingresso aggiuntive. La norma di validità non si applica ai bambini di età inferiore ai 18 anni.

La Norvegia ha ridotto la validità dei certificati di vaccinazione a 270 giorni rendendo di fatto necessaria una dose di richiamo del vaccino contro il Covid-19 per estenderne la durata. Inoltre, è bene sapere che i comuni norvegesi possono adottare ulteriori misure restrittive valide a livello locale.

Obbligatorio il Green Pass per entrare negli spazi al chiuso anche nei Paesi Bassi. Ma non solo. Dal 1° febbraio sono riconosciuti esclusivamente i certificati di vaccinazione che indicano che il titolare ha assunto l’ultima dose di vaccino negli ultimi 9 mesi. Stessa situazione in Polonia e in Romania.

Green Pass necessario per fare ingresso in strutture culturali, ricreative e sportive, ristoranti e bar, strutture turistiche, fiere e conferenze al coperto, casinò e altre sedi anche in Slovenia. Il Paese, inoltre, ha accolto la richiesta dell’Ue di rendere valida la certificazione vaccinale per 9 mesi.

Più articolata la situazione in Spagna dove ogni regione segue proprie regole. In molte di queste, il Green Pass è necessario per accedere a spazi pubblici, quali bar e ristoranti, musei, piscine, grandi eventi e alcuni mezzi di trasporto pubblico. In sostanza, le comunità autonome spagnole possono attuare regolamenti territoriali specifici. Al momento, ove richiesto, il Green Pass ha validità di 9 mesi.

La Svizzera ha da poco aggiornato le sue regole di ingresso, tra cui la validità del certificato verde a 9 mesi. Tale decisione è stata presa dal Consiglio federale svizzero e significa che i cittadini del Paese, così come i viaggiatori, devono ricevere un vaccino aggiuntivo affinché il loro pass sia accettato. Le stesso regole sono seguite in Liechtenstein.

Infine l’Ungheria che, analogamente alla maggior parte dei paesi dell’Ue, ridurrà la validità dei Green Pass a 270 giorni.

Green Pass valido dai 3 ai 7 mesi

In Europa c’è anche chi ha ridotto la validità del Green Pass a 7 mesi e chi ha fissato la scadenza del documento a soli 3 mesi dall’ultima vaccinazione. Scopriamo di quali Paesi stiamo parlando.

In Austria, oltre all’obbligo vaccinale, dal 1º febbraio la validità dei certificati di vaccinazione per uso nazionale e quindi per ristoranti, alloggi, strutture ricreative e sportive, ecc. è ridotta a 180 giorni (6 mesi), 210 se si è minori di 18 anni. Coloro che hanno ricevuto la dose di richiamo hanno, invece, un Green Pass valido per 9 mesi.

Le Autorità belghe hanno deciso di imporre un periodo di validità più breve ai certificati di vaccinazione. In una riunione tenutasi il 21 gennaio, il Belgio ha voluto ridurre la durata del Green Passi da 270 a 150 giorni, e a partire dal giorno 1 marzo.

Attualmente in Francia il pass vaccinale è necessario per accedere a molti servizi al chiuso. Inoltre, la sua validità è di 7 mesi, ma dal 15 febbraio tale periodo sarà ridotto a 4 mesi.

Situazione molto particolare a Malta che ha la durata del Green Pass in assoluto più breve di tutto il continente: solo 3 mesi. Una decisione molto criticata e per cui l’Ue ha richiesto un chiarimento.

Infine il Portogallo che accetta Green Pass che indicano che il titolare è stato completamente vaccinato negli ultimi 180 giorni (6 mesi). Per estendere la validità, tutti sono tenuti a ricevere una dose di vaccino aggiuntiva.

Insomma, per viaggiare in Europa e per trascorrere vacanze più protetti e con la possibilità di accedere alle attività al chiuso o negli alberghi, è strettamente necessario sottoporsi alla terza dose di vaccino. È bene sapere, però, che le norme sono in continuo mutamento anche per quanto concerne la validità dei Green Pass. Per questo motivo, prima di organizzare un viaggio, è fondamentale controllare il sito Re-open EU che fornisce informazioni sulle misure sanitarie e di viaggio nell’Ue e nei Paesi associati Schengen (Islanda, Liechtenstein, Norvegia, Svizzera) durante la pandemia di Covid-19. Per maggiori informazioni sul funzionamento potete cliccare qui.

Di Admin

www.gigigram.com