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Railay, con le spiagge che sorgono tra maestose scogliere calcaree

La voglia di mare, di caldo e di acque cristalline è sempre fortissima in molti di noi. Non c’è da sorprendersi, perché il sole rimette al mondo e perché in luoghi con queste caratteristiche è facile trovare la pace dei sensi. Tra le mete più gettonate per chi è in cerca di quanto appena detto ch’è la Thailandia, che di tesori naturali ne nasconde davvero tantissimi, come la sua affascinante Railay Beach.

Railay Beach, informazioni utili

Iniziamo questo viaggio con una dovuta premessa: questo angolo della Thailandia è comunemente chiamato Railay Beach – o Rai Leh -, come a farci pensare che sia una spiaggia unica. Nei fatti non è propriamente così: è un gruppo di spiagge che si sviluppa su una piccola (ma affascinante) penisola che si chiama Railay, e che comprende Railay West, Railay East, Phra Nang Beach e Ton Sai.

Ci troviamo nel Sud della Thailandia, un vero e proprio paradiso tropicale dove svettano nei cieli immense falesie calcaree che racchiudono spiagge che sono un sogno a occhi aperti. Per la precisione, Railay sorge nella Provincia di Krabi, parte del distretto di Mueang Krabi.

Quando il visitatore arriva si innamora della bellezza della zona, così perfetta che pare quasi impossibile che sia stata la natura a fare tutto da sola. Poi ci sono i colori brillanti che si alterano a quelli candidi, che con la luce del sole vanno a creare dei contrasti che risultano poi difficili da dimenticare.

Railay, Thailandia

Fonte: iStock

Passeggiando lungo le spiagge della magnifica penisola di Railay

No, non si può raggiungere in auto perché la penisola di Railay è accessibile solo in barca a causa delle alte falesie che tagliano l’accesso continentale. Una volta arrivati però ci si può muovere anche a piedi, grazie a dei “vicoli” che attraversano la natura e che conducono nei vari lati di questa affascinante penisola baciata dal caldo Mare delle Andamane e incorniciata da giungla lussureggiante e da rocce imponenti. Per fortuna, ci sono diversi tour in partenza (che prevedono anche escursioni di un giorno intero) da varie località del Paese.

Le spiagge di Railay

Anche in questo caso dobbiamo fare una doverosa promessa: le spiagge di Railay sono, in alcuni momenti dell’anno, particolarmente incontaminate e lambite da acqua cristallina, tendente al verde, al punto che è possibile osservarne i fondali. Nonostante questo, non si possono escludere giornate con il mare torbido, a causa delle numerose barche che portano i turisti a scoprire questa zona thailandese e delle condizioni atmosferiche.

Railay West, a tutto relax

Se si arriva da Ao Nang si attracca con la barca a Railay West, una spiaggia che si presenta ampissima e con una sabbia particolarmente bianca e morbida. Non mancano maestose scogliere calcaree a rendere il paesaggio surreale, e diversi servizi in grado di allietare il soggiorno dei visitatori: ci sono hotel, bar e ristoranti.

In sostanza, se ci si vuole fermare qualche giorno da queste parti siete arrivati nella zona della penisola più ideale per farlo. Ciò non toglie che sia possibile rilassarsi, prendere il sole e fare bagni in un contesto paesaggistico di vero pregio.

Railay West, Thailandia

Fonte: iStock – Ph: David_Bokuchava

La bellissima spiaggia di Railay West

Railay Est, natura allo stato puro

Railay Est è quasi completamente diversa da Railay West: qui il relax è pressoché impossibile perché la natura è allo stato puro. Quest’area della penisola, infatti, si caratterizza per la presenza di una mangrovia fangosa fiancheggiata da uno stretto sentiero di cemento.

Non mancano gli hotel, bar, ristoranti e negozi, ma sicuramente l’assenza della sabbia non permette di vivere una classica giornata di tintarella. Tuttavia, la distanza da qui agli altri spot della baia con spiagge dove poter stendere il proprio asciugamano da mare è davvero minima.

Phra Nang Beach, spettacolo vero

Probabilmente Phra Nang Beach è lo spettacolo più bello per chi arriva a Railay ed è in cerca di mare: pur essendo una spiaggia dalle dimensioni contenute, offre una vista panoramica speciale perché un’immensa roccia calcarea si erge fiera in mezzo al suo limpido mare.

Da queste parti, inoltre, sorge anche la grotta di Phra Nang che è molto famosa perché contiene centinaia di manufatti fallici in legno che vengono portati qui dai pescatori, ma anche perché permette di nuotare all’ombra di straordinarie scogliere carsiche per poi rilassarsi su una mezzaluna di soffice sabbia bianca.

A differenza della altre zone di Railay, qui non ci sono negozi, bar o ristoranti esclusivi, ma solo un grande resort.

Phra Nang Beach, Thailandia

Fonte: iStock

Phra Nang Beach e la sua incredibile grotta al tramonto

Cos’altro fare a Railay

Sarebbe un peccato arrivare a Railay e fare esclusivamente dei bagni nel suo caldo mare, perché questa zona si presta perfettamente a fare tantissime diverse attività: arrampicate su roccia, kayak, immersioni, snorkeling, trekking nella giungla, rafting e molto altro ancora.

Merito delle sue impressionanti scogliere che attirano scalatori da tutto il mondo che vengono qui per scoprire l’altra particolare zona della penisola, Ton Sai, dallo stile più rustico e in cui gli avventurieri sfidano loro stessi sulle sue famose rocce carsiche.

Vi basti sapere che da queste parti ci sono oltre 150 sentieri ferrati, con numerosi strapiombi e pareti rocciose lisce.

Come arrivare e cosa sapere

Come accennato sopra, la favolosa penisola Railay è accessibile solo in barca. Da Krabi ci vogliono circa 90 minuti, mentre da Ao Nang solo 15. Tutti i punti di interesse in zona sono raggiungibili a piedi, ma si consiglia vivamente di venire da queste parti tra aprile a novembre perché, anche se le temperature rimangono alte e costanti durante tutto l’anno, le precipitazioni sono piuttosto comuni durante gli altri mesi.

In sostanza, Railay è una zona particolarmente amata e frequentata dai viaggiatori, al punto da rischiare di perdere un po’ di autenticità. Ma la verità è che basta attendere che i gruppi di turisti se ne vadano per scoprire una bellezza autentica, e in cui possono trovare pane per il loro denti sia i viaggiatori in cerca di relax, sia coloro che vogliono vivere un po’ di pura avventura.

Penisola di Railay

Fonte: iStock

Un magnifico angolo della penisola di Railay
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Similan Islands, paradiso orientale tutto da scoprire

L’ambiente subacqueo più bello e la vita marina più eclettica della barriera corallina della Thailandia sono di casa alle Similan Islands, considerate uno dei migliori paradisi al mondo per gli appassionati delle immersioni. Perle di granito, caratterizzate da candide spiagge, acque cristalline ricche di meraviglie e fitte foreste tropicali, dove ogni luogo è rimasto incontaminato. Scopriamole più da vicino.

Similan Islands, paradisi per le immersioni

Le Similan Islands sono state istituite come Parco Nazionale nel 1982. ‘Similan’ è una parola Yawi (un dialetto malese) che significa ‘nove’. Il parco, infatti, aveva originariamente nove isole numerate da 1 a 9, ma nel 1998 è stato ampliato per includere altre due gioielli remoti: Ko Tachai e Ko Bon. Sebbene ognuna abbia un nome, viene indicata solitamente con dei numeri. La maggior parte sono disabitate, ad eccezione di Koh Similan e Koh Miang.

L’arcipelago si trova nel Mare delle Andamane, a 60 km dal punto più vicino alla terraferma, che si trova a Khao Lak, nella provincia di Phang Nga. L’acqua limpidissima dell’Oceano Indiano bagna questi piccoli eden, donando loro le più belle spiagge e attrazioni sottomarine della Thailandia.

La grande varietà di fauna marina, Il fascino indescrivibile dei coralli, delle alcionarie e delle gorgonie a ventaglio, il tutto ben protetto dal parco nazionale, rende l’area uno tra i 10 siti di immersione più belli al mondo.

E lo sottolinea una delle attrazioni imperdibili, l’Elephant Head Rock, popolare tra gli appassionati di diving e snorkeling e tra i fotografi subacquei. Tre grandi massi emergono dal mare, regalando una straordinaria ricchezza di vita sottomarina, dalle foreste variopinte di coralli molli alle gorgonie che raggiungono proporzioni gigantesche, agli squali leopardo, tartarughe e banchi di pesci tropicali che hanno trovato casa negli anfratti delle barriere. Tuttavia, le correnti possono essere molto forti e spesso imprevedibili intorno alle rocce, il che rende il sito un luogo riservato ai subacquei esperti.

Gli spiriti più avventurosi che vogliono vedere da vicino lo squalo balena e il suo habitat naturale, non devono farsi sfuggire, invece, i centri snorkeling delle isole Bon e Tachai.

Come e quando visitare le Similan Islands

Il Parco Nazionale delle Isole Similan è chiuso da maggio a novembre, mentre il periodo ideale per visitarle va da dicembre ad aprile, quando non sono soggette ai monsoni che arrivano da circa metà maggio e durano fino a ottobre, portando mare mosso, nuvole, pioggia e umidità.

Purtroppo, dal 2018 non è più possibile alloggiare alle Similan, ma si può soggiornare nelle vicine Isole Surin, anch’esse annoverate tra le migliori mete per lo snorkeling in tutta la Thailandia. Potete comunque optare per una splendida crociera in barca, che vi darà l’occasione di esplorare meglio questo incredibile arcipelago. Tuttavia, è bene sapere che l’accesso è interdetto alle isole n° 1,2 e 3 per via delle tartarughe che vi depongono le uova.

L’accesso migliore è da Khao Lak, situata nella parte ovest della Baia di Phang Nga. Da qui vengono organizzate uscite giornaliere al parco con imbarcazioni veloci. Uno dei modi meno costosi per raggiungere le isole è raggiungendo Tap Lamu e qui noleggiare una barca dal molo.

Oltre allo snorkeling, le Isole Similan offrono anche avventurosi percorsi di trekking, come il Viewpoint Trail e il Sunset Point a Ko Miang – a tratti difficili da attraversare – che conducono a eccezionali punti panoramici. Diversi percorsi di trekking si possono trovare anche a Ko Similan: il più lungo è di circa 2,5 chilometri e percorre quasi interamente la foresta incontaminata dell’isola.

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Si Thep, l’antica città della Thailandia che in pochi conoscono

La Thailandia è famosa per le sue spiagge affollate, i suoi vivaci mercati e gli antichi templi dorati. Tuttavia, ciò che spesso sfugge agli occhi dei turisti è la ricchezza di tesori nascosti che questo meraviglioso Paese ha da offrire.

Dai villaggi di montagna alle tranquille isole remote, dai parchi nazionali ai luoghi sacri, questa terra custodisce territori incantevoli pronti a essere scoperti ed esplorati, posti meno conosciuti ma altrettanto affascinanti.

Oggi vi portiamo nella provincia di Phetchabun, più precisamente a circa 340 km a nord di Bangkok, per scoprire le meraviglie del parco archeologico di Si Thep. Il luogo, che comprende l’omonima città, ospita rovine di oltre cento siti antichi, testimoni silenziosi di un’epoca lontana, ed è stato recentemente aggiunto alla prestigiosa lista del Patrimonio mondiale dell’UNESCO. Camminando tra queste remote reliquie, si può quasi sentire il respiro della storia e l’eco delle antiche civiltà che un tempo abitavano questo luogo.

Le rovine misteriose si estendono dai templi ai palazzi, offrendo un’affascinante prospettiva sulla vita quotidiana locale risalente ai secoli passati. Preparati a scoprire un lato della Thailandia che pochi hanno avuto la fortuna di ammirare, un viaggio indietro nel tempo che ti permette di toccare con mano l’antica cultura e le tradizioni di questa terra incantevole.

Si Thep: un tesoro nascosto nel cuore della Thailandia

Si Thep Thailandia

Fonte: Getty Images

Parco archeologico di Si Thep, Thailandia

Anticamente conosciuto come Mueang Aphai Sali, il parco è un luogo straordinario, ricco di storia e cultura.

Fu costruito durante gli anni di maggior splendore dell’antico impero Khmer, un periodo caratterizzato dall’architettura innovativa e l’arte sofisticata, che rendono Si Thep un autentico tesoro archeologico da non perdere durante un viaggio in Thailandia.

Circondato da un fossato e da un tumulo, il paesaggio è caratterizzato da stagni e paludi che punteggiano l’area, conferendole un aspetto suggestivo e misterioso. Tra le attrazioni principali, si trovano due Centri Informativi che fungono da custodi della storia del parco. Questi espongono una ricca collezione di resti antichi, offrendo ai visitatori la possibilità di immergersi nella storia e nell’archeologia del luogo.

Il Parco di Si Thep si estende su un’ampia area, meticolosamente mantenuta e organizzata per valorizzare al meglio le sue ricchezze storiche. È suddiviso in due zone principali: la città interna, caratterizzata da una forma circolare, che ospita i siti di maggiore interesse, e la città esterna. Questa, invece, offre una panoramica più ampia, con una cinquantina di monumenti minori sparsi nel territorio. Una divisione che permette ai visitatori di esplorare il parco a vari livelli, secondo i propri interessi e il tempo a disposizione.

Cosa vedere nel Parco Archeologico di Si Thep

Il Parco Archeologico di Si Thep è un vero e proprio tesoro di reperti storici e culturali. Uno dei monumenti di rilievo è senza dubbio il Prang Song Phi Nong. Questo edificio, caratterizzato da una torre a guglia, si distingue per la sua architettura in stile Khmer, tipica del periodo di Angkor Wat. Il monumento poggia su una solida base di laterite, che ne enfatizza la grandiosità.

Durante gli scavi archeologici, sono stati trovati diversi reperti di grande interesse, tra cui una scultura raffigurante il dio del sole e un affresco che illustra l’immagine di Parvati Mahesuan. A causa della somiglianza con Angkor Wat, si ritiene che il Prang Song Phi Nong sia stato originariamente costruito come luogo di culto indù, per poi essere convertito in un sito buddista in un secondo momento.

Il Khao Klang Nai Ancient Monument è un altro dei principali monumenti del parco storico, che continua ad attrarre l’attenzione degli archeologi. Situato nella città interna, si distingue per il suo basamento finemente decorato. Le sculture raffigurano figure umane e animali, realizzate in stile Dvaravati, un’arte tipica dell’antica cultura mon che fiorì nella regione dal VI al XI secolo e che riflette la maestria artistica e l’importanza culturale di quel periodo.

Infine, vi suggeriamo di non perdere il Si Thep Prang, un’attrazione di notevole importanza storica e religiosa. La parte superiore di questa torre a guglia è completamente costruita in mattoni. Sul retro, si trova una scultura in pietra della Ruota del Dharma, un simbolo fondamentale nel buddismo che rappresenta il cammino verso l’illuminazione. Un prezioso esempio di architettura antica, che testimonia la profonda influenza religiosa in questa regione della Thailandia.

Si Thep Thailandia

Fonte: Getty Images

Passerella nel Parco archeologico di Si Thep, Thailandia
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Questo paradiso terrestre nasconde un inquietante segreto

La Thailandia è senza dubbio una delle mete turistiche più popolari al mondo e il suo fascino è dovuto principalmente alle sue incredibili isole. L’arcipelago thailandese offre una miriade di destinazioni, dalle famose Phi Phi Island alle tranquille Koh Lanta, fino alle suggestive Phuket e Koh Samui.

Tra le province di Chumphon e Surat Thani si trova Koh Tao, conosciuta anche come “isola tartaruga“. Questo territorio di soli 21 chilometri quadrati è una meta ideale per gli amanti dello snorkeling e delle immersioni, grazie alle sue spiagge di sabbia bianca, acque cristalline e colorati fondali marini.

Tuttavia, dietro questa atmosfera paradisiaca si nasconde un lato oscuro che pochi si aspettano. Dal 2012, i tabloid britannici l’hanno soprannominata sinistramente “isola della morte” a causa dei numerosi e misteriosi decessi di turisti stranieri che si sono verificati. Questo rende l’isola inquietante, ma affascinante allo stesso tempo. Sono emersi molti dubbi riguardo alle indagini condotte dalle autorità thailandesi. Alcuni sostengono che siano state insufficienti e, addirittura, che si sia tentato di proteggere i veri responsabili.

Nonostante ciò, l’isola di Koh Tao regala paesaggi mozzafiato, una fitta vegetazione tropicale e un’atmosfera tranquilla e rilassante. Famosa per i suoi tramonti spettacolari che dipingono il cielo con sfumature incantevoli, è davvero un luogo imperdibile per coloro che vogliono scoprire la bellezza autentica della Thailandia.

Esplorando la bellezza incontaminata dell’isola di Koh Tao

Kho Tao, Thailandia

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Isola di Kho Tao, Thailandia

Kho Tao è un’isola incantevole dell’arcipelago di Chumphon, situata sulla costa occidentale del Golfo della Thailandia. Questo gioiello tropicale, che si estende su una superficie di circa 21 km quadrati, porta il nome di “isola tartaruga“, per via delle numerose tartarughe marine che depongono le uova sulle sue coste.

Un vero paradiso per gli amanti della natura e del mare, con le sue spiagge incontaminate è il luogo perfetto per staccare la spina e godersi il caldo sole tropicale.

L’isola offre anche innumerevoli attività emozionanti, come l’escursionismo e l’arrampicata su roccia. Il bouldering, in particolare, è un passatempo molto amato, con massi di diverse altezze sparsi in tutto il territorio, per ogni tipo di sfida e livello di abilità.

Una delle località più gettonate è senza dubbio Sairee, sulla costa occidentale, che si estende per ben 1,7 km. La spiaggia è punteggiata da una miriade di resort e ristoranti, un vero paradiso per rilassarsi dopo una giornata ricca di avventure.
Anche la vita notturna è piena di fascino, con tanti locali che offrono musica dal vivo e spettacoli pirotecnici. Nonostante la sua grande popolarità, mantiene comunque un’atmosfera intima, rendendola una meta ideale per i viaggiatori di ogni età.

Le spiagge di Kho Tao: paradisi tropicali da esplorare

Koh Tao è rinomata in tutto il mondo per le sue spiagge mozzafiato. Quest’angolo di paradiso tropicale si distingue per le coste di sabbia finissima, le acque turchesi e una rigogliosa vegetazione di palme ondeggianti. L’isola offre una vasta scelta di spiagge, da quelle appartate e tranquille a quelle più vivaci e frequentate, così da accontentare le preferenze di ogni visitatore.

Una delle più spettacolari è Freedom Beach, considerato uno dei luoghi più belli dell’isola. Qui si possono ammirare le affascinanti formazioni rocciose chiamate Hin Taa Toh, o “rocce degli spiriti“. Questi massi giganteschi sono noti per le loro forme particolari e per le dimensioni imponenti. In Thailandia, queste sono circondate da un’atmosfera di mistero e rispetto, in quanto gli abitanti locali ritengono che ospitino gli spiriti degli antichi antenati.

Un altro vero gioiello è Sai Nuan Beach, una meravigliosa spiaggia considerata il rifugio più riservato dell’isola. Questo rifugio, accessibile solo a piedi o in barca, regala un’atmosfera tranquilla e autentica, lontana dal trambusto del turismo di massa. Le maestose palme che la circondano e l’acqua cristallina la rendono il luogo ideale per trascorrere una giornata di puro relax.

Aow Leuk Bay, invece, con le sue acque limpide, il fondale marino poco profondo e la ricchezza dei suoi coralli, è una delle migliori spiagge per praticare lo snorkeling. Durante le immersioni, è possibile ammirare numerose specie marine, inclusi splendidi pesci tropicali, tartarughe e, occasionalmente, squali pinna nera.

Infine, non si può parlare delle spiagge di Koh Tao senza menzionare Nang Yuan Island, un gruppo di tre piccole isole collegate da una striscia di pura e finissima sabbia bianca.

Kho Tao, isola delle tartarughe

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Kho Tao, “isola tartaruga”
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I 5 sensi della Thailandia da scoprire in viaggio

La Thailandia, conosciuta anche come la “Terra del sorriso”, è un regno esotico, un affascinante mix di culture antiche, tradizioni spirituali e paesaggi mozzafiato.

Situata nel cuore del Sud-Est Asiatico, è celebre per le sue spiagge tropicali, i campi di riso terrazzati, i templi dorati che brillano sotto il sole e le vivaci metropoli come Bangkok, ricche di vita e opportunità.

La Thailandia è un luogo di profonda spiritualità e generosità, dove l’accoglienza genuina della sua gente rende ogni viaggio un’esperienza indelebile che stimola tutti e cinque i sensi di chi la visita. Oggi esploreremo questa terra in un viaggio sensoriale, alla scoperta di meraviglie nascoste ed emozioni intense.

Un viaggio per “sentire” la Thailandia più autentica

Tempio Wat Pho, Thailandia

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Tempio Wat Pho a Bangkok, Thailandia

Chiudi gli occhi e lasciati trasportare in un viaggio incantato attraverso i meravigliosi paesaggi della Thailandia. Esplora la sua bellezza mozzafiato, cattura gli odori che ti avvolgono, ascolta i suoni che danzano nell’aria e lascia che le sensazioni ti regalino un’avventura indimenticabile.

La Thailandia è un vero spettacolo per gli occhi, con tantissime attrazioni tutte da scoprire. Tra i primi luoghi da visitare c’è senza dubbio la capitale Bangkok, conosciuta anche come “Krung Thep” in lingua thai, la città più popolosa del Paese.

Qui si possono ammirare splendidi templi scintillanti, esplorare il vivace quartiere di Chinatown a bordo di un tuk tuk o navigare lungo i fiumi che attraversano la città su un’imbarcazione a lunga coda.

Ti suggeriamo, inoltre, di visitare le bellissime spiagge thailandesi, come quelle di Phuket e di Koh Samui che, con i loro mari trasparenti e le suggestive scogliere, cattureranno il tuo sguardo dal primo istante.

Proseguiamo il nostro viaggio esplorando la Thailandia attraverso l’olfatto, lasciandoci trasportare dai profumi che pervadono l’aria intorno a noi. Gli aromi speziati delle erbe fresche, del curry e della citronella ci accompagnano alla scoperta dei villaggi e delle città thailandesi. Il profumo irresistibile dello street food ci attira verso le bancarelle, dove i sapori si mescolano alle fragranze e creano un tripudio di sensazioni.

Non farti mancare una visita ai giardini profumati dei templi buddisti, dove l’incenso brucia lentamente, diffondendo una fragranza sacra, che permea l’area di un senso di serenità e pace interiore.

Le piante tropicali, come le orchidee e il gelsomino, riempiono l’aria con il loro aroma delicato e inebriante, e donano un tocco di magia ai paesaggi lussureggianti. Infine, concediti una visita alle fabbriche di profumi locali, dove le essenze naturali, estratte dai fiori e dalle piante locali, creano fragranze uniche e autentiche.

Per apprezzare pienamente la bellezza di questo Paese ti consigliamo, inoltre, una sosta ai mercati di Bangkok, dove avrai l’opportunità di toccare con mano la meravigliosa seta thailandese. Questo tessuto lussuoso e delicato è uno dei gioielli artigianali più preziosi del territorio, lavorato con maestria per creare capolavori tessili.

Al contempo, il viaggio attraverso i rumorosi e animati mercati locali ti immerge nella vivace sinfonia dei suoni thailandesi. Mentre percorri le strade strette e affollate sarai circondato da un vortice di voci e risate. E perché no, potrai anche sentire le note melodiche di un musicista di strada che suona il khim, uno strumento tradizionale che aggiunge un tocco di magia all’atmosfera.

Infine, la cucina thailandese è rinomata in tutto il mondo per i suoi sapori audaci, gli abbinamenti sorprendenti e l’uso abbondante di spezie aromatiche. Sperimentare i piatti tradizionali locali è come intraprendere un viaggio gastronomico, in cui ogni boccone è un’esplosione di sapori intensi. I piatti di street food, come i pad kra pao (riso fritto con basilico e carne) e i satay (spiedini di carne marinata), sono dei veri e propri capolavori culinari che potrai trovare a ogni angolo delle strade thailandesi.

Il potere curativo millenario del Nuad Thai

Per vivere davvero un’esperienza sensoriale irripetibile, ti suggeriamo di visitare l’antico tempio buddista di Wat Pho a Bangkok. Questo magnifico edificio, che risale al XVIII secolo, è famoso in tutto il mondo per essere il custode del più grande Buddha sdraiato della Thailandia, ed è ampiamente riconosciuto come la culla del tradizionale massaggio thailandese.

Questa terapia che stimola completamente i sensi, nota anche come Nuad Thai, affonda le sue radici nel lontano 1455. Tuttavia, si crede che abbia avuto origine nelle umili comunità agricole thailandesi, dove i guaritori la utilizzavano per alleviare i dolori causati dalle estenuanti giornate di lavoro nei campi. Oggi, i massaggi offerti nel tempio di Wat Pho sono considerati tra i migliori al mondo.

Allora, sei pronto a partire? Non ti resta che vivere l’emozionante esperienza di una vacanza in Thailandia per immergerti nella cultura autentica di questo affascinante Paese.

Mercato galleggiante Thailandia

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Mercato galleggiante in Thailandia
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Ti spieghiamo perché dovresti visitare questo museo se vai in Thailandia

La Thailandia, terra di contrasti e armonie, è un affascinante labirinto di esperienze che ti avvolge in un abbraccio caldo e accogliente. Qui, l’antico e il moderno convivono tra le strade affollate di Bangkok, dove grattacieli scintillanti si ergono accanto a templi secolari e tranquilli villaggi di campagna in cui il tempo sembra essersi fermato.

Nel cuore pulsante di Bangkok, si trova un tesoro nascosto che attende di essere scoperto: il Museo di Erawan. Questa meraviglia architettonica, con la sua imponente statua dell’elefante sacro, è un omaggio all’arte e alla spiritualità della Thailandia.

Ogni angolo racconta una storia, ogni opera d’arte è un pezzo del mosaico di un’antica civiltà ricca di tradizioni. Il Museo di Erawan non è solo un luogo da visitare, è un’esperienza che tocca l’anima, che ti avvolge e ti trasporta in un viaggio attraverso il tempo e lo spazio, lasciandoti un ricordo indimenticabile nel cuore.

Alla scoperta del Museo di Erawan

Il Museo di Erawan

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Interno del Museo di Erawan, Bangkok, Thailandia

Il Museo di Erawan, situato nella provincia di Samut Prakan, a breve distanza dal trambusto del centro di Bangkok, è un santuario di pace e armonia dove diverse religioni, tradizioni, credenze e arti convivono.

Questo luogo unico non è solo un museo, ma un ponte che unisce culture e ideologie, mantenendo al contempo la loro individualità. Qui, la spiritualità buddista si fonde con l’iconografia hindu, mentre le influenze dell’arte tradizionale thailandese si intrecciano con elementi moderni.

L’edificio, che si eleva per oltre 43 metri di altezza, è dominato da una magnifica scultura di un elefante a tre teste, alta ben 29 metri. Questa statua iconica, realizzata con 250 tonnellate di bronzo, è un simbolo importantissimo per il popolo thailandese.

Prima di iniziare il viaggio all’interno del museo, ti invitiamo a prenderti un momento per esplorare il suo incantevole giardino, un angolo di paradiso abbellito con statue mitologiche orientali, che aggiungono un tocco di mistero e fascino. Una vera e propria oasi di tranquillità, il luogo perfetto per riflettere e ammirare la bellezza dell’arte e della natura. Nella parte perimetrale del museo, troverai anche un piccolo stagno dove i visitatori sono invitati a lasciare dei fiori di loto, un gesto simbolico che non solo arricchisce la bellezza dello stagno, ma crea anche un legame personale tra i visitatori e il museo.

La struttura, inoltre, è stata progettata in modo da riflettere la visione cosmologica hindu, che divide l’universo in tre parti distinte: il Mondo Naga, il Monte Meru e il Paradiso Travatimsa.

La visita inizia con il Mondo Naga, il mondo sotterraneo. Questo è un luogo di introspezione e riflessione, dove siamo invitati a confrontarci con le nostre radici più profonde e a riconoscere l’interconnessione tra noi stessi e il mondo naturale.

Da lì, ascendiamo al Monte Meru, il mondo degli uomini. Questo è il regno della vita quotidiana, dove si confrontano le gioie e le sfide, le vittorie e le sconfitte. Esso rappresenta la nostra esperienza umana, con tutte le sue complessità e contraddizioni.

Infine, raggiungiamo il Paradiso Travatimsa, il regno celeste. È il luogo della trascendenza, dove le preoccupazioni terrene si dissolvono per lasciare spazio alla pace e all’armonia. Le pareti che ci accompagnano nella salita sono adornate con affreschi di un intenso blu, che raccontano la storia della vita di Buddha e del suo viaggio spirituale, culminato nel raggiungimento del Nirvana.

Ogni pennellata, ogni dettaglio, è carico di significato. Un’esperienza che tocca il cuore e l’anima, offrendo uno sguardo profondo sulle antiche tradizioni buddiste.

Uno sguardo sulle meraviglie di Bangkok

Bangkok, la “città degli angeli”, è un gioiello che brilla di luce propria nel cuore della Thailandia. Con le sue luci scintillanti, i suoi templi dorati e la sua energia contagiosa, Bangkok cattura l’anima di chiunque la visiti.

Uno dei luoghi più emblematici della città è senza dubbio il Grand Palace, un complesso di edifici utilizzati come residenza reale fino al XX secolo. Con la sua architettura elaborata e i suoi dettagli intricati, il palazzo è un vero capolavoro dell’arte tailandese. A poca distanza si trova il Tempio del Buddha di Smeraldo (Wat Phra Kaew), considerato il più sacro in Thailandia, che ospita una statua del Buddha realizzata interamente in giada.

Ma non sono solo i monumenti storici a rendere la capitale così unica. Bangkok è famosa anche per i suoi mercati vivaci, dove si può trovare di tutto, dalle spezie esotiche alle prelibatezze locali, dagli abiti di seta ai gioielli artigianali. Non perdere l’occasione di provare anche la cucina locale, ricca di sapori audaci e ingredienti freschi.

Visita Bangkok e lasciati avvolgere dalla sua magia. Scoprirai una città sorprendente che ti conquisterà.

Bangkok

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Skyline di Bangkok, Thailandia
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Patong beach, la spiaggia più famosa di Phuket

Una terra particolarmente amata per le vacanze dagli italiani, ma in realtà dai viaggiatori di tutto il mondo, è la Thailandia. Ma del resto non c’è da sorprendersi: si tratta di un Paese ricco di contrasti e dove una natura entusiasmante e una spiritualità profonda si mescolano, in maniera quasi bizzarra, con la movida più sfrenata che ci sia. O almeno questo è quello che accade a Patong beach, la spiaggia più famosa di Phuket (e non solo).

Dove si trova Patong beach

Patong è una curiosa città di villeggiatura che sorge sulla costa occidentale dell‘Isola di Phuket, di fronte al caldissimo e limpidissimo mare delle Andamane nel Sudovest della Thailandia. La Patong beach è la sua inconfondibile spiaggia sabbiosa a forma di mezzaluna che, pur invitando al bagno per via dei suoi colori che fanno sognare, è un piccolo cosmo del divertimento in quanto costellato di caffè, ristoranti e bar che di notte diventano persino più chiassosi.

No, non vi stiamo parlando di un luogo in cui isolarsi dal resto del mondo e trascorrere vacanze all’insegna del silenzio: qui si viene a fare festa, a divertirsi con i piedi sulla sabbia, a fare amicizia e poi un bagno in acque cristalline.

Paesaggi unici e spettacolari fanno da sfondo a una movida dal sapore orientale dove a celebrare sono i tantissimi turisti che accorrono praticamente da ogni parte del mondo.

La spiaggia di Patong beach

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Patong beach, Thailandia

Patong beach: informazioni

Appena si arriva a Patong beach tutti sperimentano la stessa sensazione, quella di ritrovarsi in un luogo surreale. Il divertimento qui si percepisce in ogni sua possibile sfumatura: di giorno grazie alle tante attività che si possono fare e ai localini vista mare pieni di musica e di colori; di notte in compagnia delle brillanti luci della movida che si accendono tra night club, pub di tutti i tipi e migliaia di persone che le camminano accanto.

Un posto che alle volte può persino risultare esagerato, ma che nonostante questo viene sempre più cercato e agguantato dei viaggiatori che qui accorrono a trascorre giornate indimenticabili.

Una zona che, tra le altre cose, è stata completamente ricostruita a seguito del devastante tsunami del 2004 e che nella sua spiaggia rivela ancora una sorprendente combinazione di fine sabbia bianca bagnata dal mare azzurro delle Andamane in cui si specchia una vasta concentrazione di alloggi, negozi, night-club, ristoranti ed attrazioni di tutti i tipi, talmente tante che è praticamente impossibile contarle.

Per molti potrebbe risultare assurdo pensare che in una così splendida mezzaluna di sabbia morbida, che si fa ammirare nella sua lunghezza di circa 3 chilometri, ci sia un infinito susseguirsi di bar, taverne, ristoranti, alberghi, chioschi, punti per il noleggio di pedalò, barche, attrezzature per il diving e lo snorkeling, e tutti puntualmente pieni di gente.

Ed è ancor più incredibile credere che Patong, al tempo stesso, è anche il centro principale per le attività subacquee dell’isola e pure il posto in cui i più avventurosi possono realizzare il desiderio di fare sci nautico e il traino a paracadute tramite motoscafo.

In sostanza la spiaggia di Patong, pur essendo di una bellezza disarmante, è inevitabilmente e costantemente affollata. Ma come ogni vero paradiso che è in grado di accontentare tutti, anche qui basta allontanarsi di poco per trovare spiagge tropicali che lasciano a bocca aperta e, soprattutto, più intime a appartate.

Patong beach di notte

Fonte: iStock – Ph: zorazhuang

La movida di Patong beach

Le altre spiagge di Patong

Dal caos che risalta sulla sabbia dorata e morbida lambita da un mare cristallino e splendente di Patong Beach, occorre salire su una delle numerose imbarcazioni di pescatori o trasporto turisti per attraccare su Freedom Beach. Qui potrete davvero dimenticare tutto quello che avrete visto precedentemente perché l’atmosfera sarà del tutto diversa.

Si tratta di una spiaggia da sogno accarezzata da un mare caldo e che sfoggia tantissime sfumature di verde che sembra quasi irreale. Un angolo anomalo di Patong e che distingue persino in tutta la Thailandia: per molti è una delle più belle del Paese.

Un vero e proprio capolavoro nascosto, dalla bellezza accecante e praticamente incontaminata. Pare quasi di mettere piede in un angolo di Paese del sorriso che è rimasto fermo nel tempo e dove le spiagge sono tranquille, la sabbia immacolata, mentre l’atmosfera è quella del relax più totale.

Salendo poi su delle scale in cemento che si fanno spazio sul lato nord della spiaggia, è possibile godere di un’ incredibile vista panoramica dell’acqua color giada. Un mare così limpido che di riesce persino a intravedere le barriere coralline che popolano la zona.

C’è poi Paradise Beach che è a soli 10 minuti di distanza dalla più famosa Patong Beach. Qui vi sembrerà di ritrovarvi in una cartolina grazie al mare azzurro e lucido impreziosito da palme gigantesche che ondeggiano al ritmo del vento. Presente anche un’altalena di corda in cui sedersi e lasciarsi dondolare. Piccola e ben protetta, sopra di essa splende un infinito cielo azzurro che sembra voler essere toccato da enormi rocce di granito che le fanno da cornice.

Vale la pena fare un salto anche presso la spiaggia di Karon che è incastrata tra Patong (a Nord) e Kata (a Sud). Si tratta della terza spiaggia più lunga dell’Isola di Phuket ma anche di uno spot in cui trovare la tipica sabbia soffice e dorata thailandese che viene accarezzata da un mare talmente cristallino che potrebbe persino ipnotizzare.

Infine, da non perdere a nord di Patong è Kalim Beach che, oltre a presentare un manto sabbioso soffice e delicato, è anche l’ideale per godersi un panorama che fa emozionare, soprattutto al tramonto.

 Freedom Beach, Phuket

Fonte: iStock

L’affascinante  Freedom Beach

Quando andare a Patong beach

La spettacolare Isola di Phuket, sede della festaiola Patong beach, ha la fortuna di godere di un clima tipicamente tropicale, e quindi di un’estate praticamente perenne.

Tuttavia, il periodo migliore per visitare questa splendida località balneare e i suoi preziosissimi dintorni è quello che va da gennaio e maggio. Tra il primo mese dell’anno e il secondo, le temperature medie vanno dai 22 e i 28 gradi centigradi, tra marzo e maggio è più probabile incontrare un caldo meno sopportabile poiché si possono raggiungere picchi di 40 gradi, e con un’umidità che potrebbe risultare anche fastidiosa.

Da giugno a dicembre, invece, si potrebbe correre il rischio di avere a che fare con diverse piogge, anche se le temperature rimangono comunque calde.

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Tavole imbandite e danze dedicate alle scimmie: è questa la festa più strana del mondo

Sei proprio sicuro di aver visto tutto nel mondo dei festival? Beh, forse no, se non hai mai sentito parlare del Monkey Buffet Festival in Thailandia. Sì, hai letto bene, questa festa è dedicata alle scimmie e alle loro papille gustative.

Il Monkey Buffet Festival è una delle feste più strane e classificate tra le dieci più bizzarre al mondo. Questo evento straordinario si tiene ogni anno l’ultima domenica di novembre a Lopburi, una città situata a 150 km a nord di Bangkok, nella suggestiva Thailandia centrale.

Migliaia di scimmie di varie specie vengono invitate ad un banchetto da mille e una notte. E non stiamo parlando di banane e arachidi: qui ci sono veri e propri piatti gourmet serviti su tavole luccicanti.

Preparati a vedere scimmie che sgranocchiano gamberi, ravanelli e ananas, il tutto accompagnato da bevande ghiacciate. Ma non preoccuparti, gli organizzatori assicurano che tutti i cibi sono controllati e sicuri per le scimmie.

L’incredibile tradizione del Monkey Buffet Festival

Il festival è molto atteso e ogni anno affascina numerosi curiosi e turisti. La sua origine è da attribuire ad un uomo d’affari locale, proprietario di un albergo, che nel 1989 ha deciso di inaugurare un buffet molto particolare per attirare i visitatori.

Le scimmie, va detto, sono considerate un vero patrimonio per l’intera regione per una serie di motivi affascinanti.

Nel lontano passato, infatti, esisteva un antico poema epico indù chiamato Ramayana. In questo poema, Lopburi era conosciuta come il regno di Hanumam, il dio delle scimmie che aiutò Rama a raggiungere lo Sri Lanka. Hanumam creò un ponte radunando un gruppo di primati per liberare la moglie di Rama, Sita, imbrigliata dal malvagio Ravana.

Secondo la mitologia indù, le scimmie erano considerate i figli di Kala, il dio del tempo e della morte. Eliminarle era considerato un cattivo auspicio. Ancora oggi, l’insegnamento compassionevole del Buddha verso ogni forma di vita continua a influenzare i thailandesi, che evitano di fare del male agli animali.

Lopburi, inoltre, è notoriamente conosciuta per la presenza di centinaia di scimmie che abitano i templi della città e si divertono a girovagare per le strade, aggrappandosi ai cavi elettrici e alle insegne dei negozi.

Il Monkey Buffet Festival, un’esperienza gourmet

Durante il festival c’è un banchetto da sogno con una varietà di quattromila chili di frutta, verdura e dolci, elegantemente disposti su tavole e coperte da picnic.

Ora, immagina tremila scimmie che si uniscono a questo banchetto e si tuffano disordinatamente sul cibo, rubandosi frutti l’uno dall’altro. Le grida e i battibecchi che seguono distruggono tutto in pochi istanti.

Gli alberghi della zona offrono persino pacchetti speciali per coloro che desiderano partecipare al banchetto con le scimmie.

Il Festival ospita anche altre attività legate a questi simpaticissimi animali, come musica e danze eseguite dai giovani vestiti da scimmie, sculture e tanto altro ancora.

Insomma, il Monkey Buffet Festival senza dubbio un’esperienza fuori dal comune. E chissà, potresti anche fare amicizia con qualche scimmia, ma stai attento a non farti rubare un pezzetto di frutta dal piatto!

 

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La meravigliosa grotta che cattura i raggi del sole

Nel Parco Nazionale di Khao Sam Roi Yot, a poco meno di un’ora di auto da Hua Hin, si trova una grotta unica nel suo genere. A scoprirla, secondo la leggenda popolare, è stato un antico sovrano del posto circa 200 anni fa, il quale vi si rifugiò dopo essere stato costretto ad abbandonare la sua nave durante una forte tempesta. Si chiama Phraya Nakhon, ed è uno dei luoghi più affascinanti e misteriosi che potete incontrare in Thailandia. Scopriamo cos’è che la rende così speciale e perché vale la pena arrivarci.

Phraya Nakhon Cave, una delle grotte più belle della Thailandia

La Thailandia è così ricca di attrazioni da scoprire da far girare la testa, ma la grotta di Phraya Nakhon merita senz’altro una visita. Si chiama così dal nome dall’esploratore che l’ha scoperta, Chao Praya Nakhon Sri Thammarat, all’epoca sovrano di Nakhon Si Thammarat. Questa meraviglia naturale è formata da due cavità, che non sono buie come ci si potrebbe aspettare, bensì inondate dalla luce del sole, a tal punto che riescono a crescervi persino gli alberi all’interno, rendendo l’ambiente ancora più magico.

La prima grotta contiene un fenomeno naturale che assomiglia a una cascata “asciutta” e diverse stalattiti e stalagmiti. Ma è la seconda la vera attrazione, famosa per il tempio che cela al suo interno, il Kuha Kuha Kharuehat. Costruito nel 1890 in occasione della visita del re Chulalongkorn il Grande (Rama V), gode di una particolare posizione che gli permette di catturare i raggi solari che filtrano nelle ore mattutine dal foro naturale sul soffitto della grotta. Il silenzio e la solennità che avvolgono la struttura fanno sì che l’atmosfera sia ancora più surreale. Sulle pareti della camera principale si possono anche vedere le firme dei re Rama V e Rama VII.

L’escursione per raggiungere la grotta di Phraya Nakhon

Si può arrivare alla grotta di Phraya Nakhon e al tempio partendo da Bang Pu, un piccolo villaggio di pescatori nel distretto di Sam Roi Yot, in due modi: noleggiando una barca per approdare alla spiaggia di Laem Sala (alla quale non si può accedere in auto) oppure raggiungendola  a piedi, considerando però che sono circa 30 minuti di cammino, per lo più in salita. Una volta arrivati alla spiaggia, si dovrà poi camminare per altri 30 minuti per giungere finalmente a destinazione. Si consiglia, pertanto, di prendere il battello, poiché la sola passeggiata dalla spiaggia è già alquanto impegnativa. Bisogna poi inerpicarsi per un sentiero in salita di 430 metri, per cui è bene indossare scarpe comode.

Prenotata la barca per Laem Sala Beach, si può anche optare per una gita a Monkey Island, per dare da mangiare alle scimmie che vivono lì. Se preferite andare a piedi, potete invece fare una pausa a circa metà strada, dove avrete la possibilità di ammirare un panorama straordinario delle montagne e del paesaggio marino. Infine, pagato l’ingresso al Parco Nazionale Sam Roi Yot, riceverete una guida che vi condurrà alla grotta. Se volete godervi lo spettacolo dei raggi del sole che inondano questa meraviglia naturale, l’orario ideale è intorno alle 10-10.30, a seconda della stagione, ma è vivamente consigliato arrivare nelle prime ore del mattino se preferite evitare la folla.

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Thailandia in treno, i migliori viaggi da fare

Viaggiare in treno è ormai una tendenza consolidata: alla comodità di poter raggiungere posti anche molto lontani si coniuga non solo una maggior sostenibilità, ma anche una vera e propria esperienza che inizia nel momento stesso in cui saliamo a bordo. Perché allora non andare alla scoperta della Thailandia su rotaia? Questo Paese è ricco di sorprese, e dal finestrino del treno possiamo ammirare panorami meravigliosi. Ecco gli itinerari assolutamente da non perdere.

Thailandia, i viaggi in treno da fare assolutamente

Il treno è il mezzo di trasporto ideale per chi vuole godersi il viaggio: lento a sufficienza da permetterci di ammirare il paesaggio al di fuori del finestrino, è un’esperienza memorabile sotto molteplici punti di vista. In Thailandia, ci sono moltissime ferrovie che offrono viaggi indimenticabili, ma quali sono gli itinerari migliori? Uno dei più suggestivi è senza dubbio la Mae Klong Railway, che parte da Bangkok e attraversa il celebre Talad Rom Hoop. Quest’ultimo è un tradizionale mercato che, tagliato in due dai binari, viene periodicamente attraversato dai convogli mentre i venditori si affrettano a chiudere le tende da sole e a spostare la mercanzia (per poi risistemare tutto in pochi istanti non appena il treno si è allontanato).

Sempre da Bangkok, si può salire a bordo del treno notturno per Chiang Mai: è un’avventura incredibile, da vivere appieno tra le cuccette recentemente rinnovate mentre ci si lascia cullare dal dondolio del vagone. Fuori dal finestrino, nel frattempo, si susseguono paesaggi bellissimi di imponenti montagne e rigogliose foreste thailandesi. Quello che invece si dipana tra la capitale e Kanchanaburi è un viaggio della memoria. Qui si percorre un tratto conosciuto come la “Ferrovia della Morte”, che attraversa il ponte sul fiume Kwai e il viadotto Wang Po. I binari vennero costruiti dai prigionieri della Seconda Guerra Mondiale, e moltissimi di loro vi persero la vita.

Durante l’estate, una delle tratte più frequentate è quella che collega Bangkok alla popolare meta balneare di Hua Hin. Se il tragitto non sembra avere alcunché di entusiasmante, è solo perché la vera sorpresa deve ancora arrivare: dalla graziosa cittadina costiera si può affrontare un bellissimo viaggio lungomare che conduce a Prachuap Khiri Khan, ammirando il paesaggio del Golfo di Siam e le sue acque turchesi. Chi è alla ricerca di un’esperienza diversa, invece, può optare per le escursioni speciali che le Ferrovie dello Stato thailandesi organizzano nei fine settimana. Come il viaggio da Bangkok alla diga di Pasak Chonlasit, che attraversa un viadotto circondato dall’acqua: lo chiamano infatti il “treno galleggiante”.

Dal treno a vapore ai vagoni extra lusso

Un tuffo indietro nel passato, a bordo di un treno a vapore: sono diversi gli itinerari che ci portano alla scoperta della Thailandia su vagoni retrò, ma una delle destinazioni più popolari è senza dubbio Ayutthaya. Sembra quasi di viaggiare nel tempo, mentre dal finestrino scorrono panorami mozzafiato. Le Ferrovie dello Stato della Thailandia organizza pochissime corse con i treni a vapore, solitamente nei giorni di festa più importanti per il Paese. Chi vuole dunque concedersi quest’avventura deve affrettarsi ad acquistare i biglietti.

Infine, c’è anche un’esperienza extra lusso da provare. È il viaggio tra Singapore e la Thailandia, a bordo dell’Eastern & Oriental Express, in cabine raffinatamente arredate e dotate di ogni comfort. Si tratta di un viaggio organizzato da Belmond, la compagnia che ha rimesso in piedi il leggendario tragitto dell’Orient Express – e che ha in lista un’infinità di avventure tutte da vivere, sempre all’insegna del lusso.