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Tahiti: la barriera corallina a forma di roseto che nessuno ha mai visto

Le meraviglie della natura ci spingono a organizzare nuovi viaggi, alcuni dei quali ci conducono dall’altra parte del globo. Eppure sappiamo bene che quelle lunghe ore di volo saranno ripagate dagli spettacoli più belli mi visti.

E questo è il caso delle barriere coralline, microcosmi di biodiversità e bellezza che caratterizzano i mari e gli oceani tropicali. Formazioni rocciose sottomarine che mutano l’aspetto dei fondali e che incantano la vista e meravigliano i sensi. I coralli brillano sotto le acque cristalline mentre pesci di ogni forma e colore e tartarughe marine nuotano tra una vegetazione incredibile. Un’ecosistema straordinario quanto fragile che tutti noi abbiamo il dovere di preservare.

E se alcune di queste le abbiamo potute ammirare, fotografare e osservare da vicino proprio durante i nostri viaggi, ce n’è una, invece, che nessuno ha mai visto. Una barriera corallina tentacolare a forma di roseto scoperta a largo di Tahiti.

Barriera Corallina scoperta al largo di Tahiti

Barriera Corallina scoperta al largo di Tahiti

La barriera corallina a forma di roseto

La forma è proprio quella e le immagini non ingannano. La barriera corallina scoperta nel cuore della Polinesia francese sembra un gigantesco roseto. Ma non è solo la bellezza indiscussa che la caratterizza a fare notizia, quanto il fatto che si tratti di un ecosistema incontaminato e straordinario.

A diffondere la notizia della scoperta, nel gennaio del 2022, è stata proprio l’UNESCO, impegnata nella salvaguardia dei nostri oceani. È successo che durante un’operazione di mappatura dell’oceano è stata localizzata questa barriera incontaminata con coralli a forma di rose che si perdono a vista d’occhio.

Le fotografie diffuse sono spettacolari e mostrano una lunga scogliera orizzontale con coralli suggestivi che restituiscono una visione spettacolare. La barriera corallina presenta coralli a forma di rosa che, nella loro totalità, occupano più di tre chilometri di fondale in lunghezza e circa 60 in larghezza.

Barriera Corallina scoperta al largo di Tahiti

Barriera Corallina scoperta al largo di Tahiti

La scoperta a Tahiti

Come abbiamo anticipato, la sensazionalità della scoperta non riguarda solo la caratteristica forma dei coralli, ma anche le sue condizioni. La barriera corallina, infatti, è risultata intatta e incontaminata e probabilmente non è stata mai raggiunta da nessuno fino a questo momento.

I coralli sono sani e non hanno subito alcun deterioramento né dalle attività umane né dagli effetti dei cambiamenti climatici che, invece, hanno danneggiato i delicati ecosistemi nel resto del mondo.

Perché questa barriera sia immune da questi fattori è presto detto. Questa formazione è stata ritrovata al largo della costa di Tahiti a una profondità di oltre 30 metri dalla superficie, una posizione piuttosto insolita dato che la maggior parte delle barriere coralline si trovano molto più vicino alla superficie delle acque, o comunque non oltre i 20 metri.

Entusiasti della scoperta, gli esperti sono portati a credere che possano esserci altre barriere coralline del mondo conservate e preservate negli abissi dell’oceano.

Dopo la scoperta, un team di esperti ha continuato a monitorare e studiare la barriera corallina, assistendo anche alla deposizione delle uova dei coralli volta a rigenerare i coralli stessi.

Probabilmente non riusciremo a vedere, né a raggiungere, questa meraviglia della natura. Ma la sua sola esistenza gli fa guadagnare un posto di diritto tra le più belle barriere coralline del mondo.

Barriera Corallina scoperta al largo di Tahiti

Barriera Corallina scoperta al largo di Tahiti

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Tahiti, scoperta una nuova barriera corallina incontaminata

Le profondità oceaniche hanno ancora tante sorprese da regalarci: nelle ultime settimane, la Polinesia si è arricchita di una nuova barriera corallina ancora incontaminata. La scoperta è avvenuta al largo delle coste di Tahiti, dove migliaia di coralli rosa giganti hanno trovato il loro habitat ideale, protetti (almeno per il momento) dall’inquinamento dei mari e dagli effetti negativi del riscaldamento globale. Un vero e proprio mondo sottomarino dal fascino incredibile

Tahiti, la nuova barriera corallina

Un team di subacquei internazionali ha scoperto nientemeno che una nuova barriera corallina, lunga ben 3 km e situata a profondità inaspettate. Se la maggior parte dei coralli cresce infatti ad un massimo di 25 metri dalla superficie, questi hanno trovato il loro habitat in quella denominata “zona crepuscolare”, che va dai 30 ai 120 metri sotto il livello dell’acqua. Qui, nonostante le temperature scendano ripidamente, vi arriva ancora abbastanza luce affinché queste forme di vita spettacolari possano crescere.

In effetti, la nuova barriera corallina polinesiana è davvero rigogliosa: vi spiccano esemplari di corallo rosa gigante che hanno dimensioni superiori ai 2 metri di diametro. “È stato magico assistere a questi coralli meravigliosi che si estendono a perdita d’occhio. È come un’opera d’arte” – ha affermato il fotografo francese Alexis Rosenfeld, che ha partecipato all’esplorazione sottomarina durante la quale è stata effettuata la scoperta. Secondo gli esperti, questo ecosistema avrebbe impiegato oltre 25 anni per crescere.

La barriera corallina individuata al largo delle coste di Tahiti ha un’altra caratteristica: vista la sua profondità, è rimasta per tutto questo tempo abbastanza protetta dagli effetti del riscaldamento oceanico. L’innalzamento delle temperature marine è infatti una delle prime cause di stress dei coralli, che perdono rapidamente il loro bellissimo colore e muoiono nel giro di pochi giorni. Lo sbiancamento dei coralli, un fenomeno che purtroppo riguarda tantissimi ecosistemi marini (la Grande Barriera Corallina australiana, nel 2016, ha subito gravi danni che hanno coinvolto ben l’80% dei suoi esemplari), non ha dunque colpito questa meraviglia.

Le barriere coralline polinesiane

La Polinesia vanta acque splendide e riccamente popolate: le sue barriere coralline sono dei veri capolavori, da proteggere e conservare con molta cura. Qui si trovano alcuni degli ecosistemi marini più affascinanti al mondo. È il caso, ad esempio, del Parco Marino delle Isole Cook, il più grande esistente sulla terra: nel cuore dell’oceano Pacifico è possibile ammirare coralli dai colori mozzafiato, crostacei e stelle marine, ma anche pesci tra i più bizzarri mai visti e una ricca vegetazione. E, con un pizzico di fortuna, si possono avvistare persino squali giganteschi.

Le barriere coralline rappresentano un incredibile patrimonio che dobbiamo preservare. Il rischio dello sbiancamento dei coralli è solo una delle conseguenze del riscaldamento globale e dell’inquinamento dei mari, che mettono in serio pericolo la sopravvivenza di questi ambienti dal fascino unico. La scoperta del nuovo ecosistema al largo di Tahiti, perfettamente conservato, apre nuovi scenari: è possibile che i coralli stiano diventando più resistenti all’innalzamento delle temperature. E di certo il ritrovamento non è che un piccolo tassello dell’enorme puzzle sottomarino. Si stima che solo il 20% dei fondali sia stato esplorato, e chissà quante meraviglie ancora ci attendono.