Quando l’arte incontra la luce, le città si trasformano. Ogni inverno Torino e Salerno diventano laboratori di creatività a cielo aperto grazie alle rispettive edizioni di Luci d’Artista, due manifestazioni che coniugano innovazione, identità e partecipazione.
Attraverso installazioni luminose, piazze e palazzi si accendono di significati nuovi: l’illuminazione non è più solo abbellimento, ma strumento di racconto, linguaggio poetico e motore di turismo culturale. La luce diventa così un modo per ripensare il rapporto tra spazio urbano, arte contemporanea e comunità, che offre al pubblico esperienze sensoriali che cambiano la percezione stessa della città.
Torino: Swarms e il museo diffuso della luce
A Torino, la ventottesima edizione di Luci d’Artista, inaugurata il 24 ottobre 2025 e curata da Antonio Grulli, segna un nuovo capitolo nella storia del progetto.
La grande novità di quest’anno è Swarms (Sciami) di Chiara Camoni, artista di rilievo internazionale e futura protagonista del Padiglione Italiano alla Biennale di Venezia 2026.
La sua installazione, collocata al 43° piano del Grattacielo Piemonte, trasforma la sommità dell’edificio in un palcoscenico di sfere specchiate che si muovono e cambiano colore, evocando sciami luminosi che danzano “al ritmo di una musica che non si sente”.
L’opera, visibile da chilometri di distanza, fonde la rigidità dell’architettura moderna con la leggerezza della natura, creando un’immagine sospesa e poetica che ridisegna lo skyline torinese.
Accanto a Swarms, altre quattro nuove luci arricchiscono la collezione: il neon di Tracey Emin “Sex and Solitude” ai Giardini Reali bassi, il progetto “Mummer Love” dei Soundwalk Collective con Patti Smith e Philip Glass al cortile OGR, “Bouncing the Ball” di Riccardo Previdi in Piazza San Carlo e l’opera “Untitled” di Gintaras Didžiapetris al Museo Regionale di Scienze Naturali.
Insieme alle installazioni storiche di artisti come Mario Merz, Daniel Buren e Michelangelo Pistoletto, queste creazioni trasformano la città in un percorso luminoso che unisce memoria e sperimentazione, confermandone il ruolo di capitale italiana della luce e del contemporaneo. Le luci resteranno accese fino all’11 gennaio 2026, proiettando la città in una dimensione quasi onirica.

Alessandro Muner
Salerno: una costellazione luminosa nel cuore del sud
A più di 700 chilometri di distanza, anche Salerno si prepara a risplendere. Dal 14 novembre 2025 al 1 febbraio 2026, torna Salerno Luci d’Artista, giunta alla sua ventesima edizione.
La manifestazione trasforma la città in una costellazione di oltre quaranta installazioni luminose che abbracciano il centro storico, Corso Vittorio Emanuele, Piazza Flavio Gioia, la Villa Comunale e altri luoghi.
Il progetto, curato dall’artista torinese Luca Pannoli, punta a unire arte pubblica, sostenibilità e coinvolgimento collettivo. Tutti gli impianti utilizzano tecnologie LED a basso consumo e programmazione intelligente per ridurre l’impatto ambientale e ottimizzare l’efficienza energetica.
Quindici opere luminose sono ormai parte permanente del patrimonio cittadino, firmate da artisti come Enrica Borghi, Roberto Castaldo, Eduardo Giannattasio e Eliana Petrizzi.
Salerno Luci d’Artista non è solo un evento culturale: è un motore economico e identitario. Ogni anno richiama visitatori da tutta Italia e dall’estero, con un impatto diretto sul turismo invernale, sul commercio di prossimità e sulla filiera ricettiva. L’edizione 2024 ha superato il milione di presenze, confermando come la luce possa diventare strumento di rigenerazione urbana e di valorizzazione del territorio.














