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Istria, cosa vedere durante una vacanza indimenticabile

A due passi dall’Italia, c’è una terra che regala grandi emozioni, fatta di pittoresche cittadine, borghi d’artisti arroccati, siti archeologici, una natura selvaggia e un mare da favola. L’Istria, la regione più a Ovest della Croazia, è il luogo perfetto tra il blu del mare e il verde del suo entroterra, punteggiato di uliveti e vigneti attraversati da splendidi itinerari da percorrere in auto o anche a piedi e in bicicletta.

All’incrocio di tre grandi culture europee, quella slava, quella romanza e quella germanica, l’Istria è un territorio dalla storia complessa e affascinante al contempo, che si riflette in tutti i luoghi che si visitano. Alcune cittadine lungo la costa della penisola istriana sono assolutamente da visitare perché custodiscono importanti tesori d’arte che ricordano il loro passato veneziano. Dopo averla visitata, mi sono convinta che è uno di queli luoghi che valgono assolutamente un viaggio, per tantissimi motivi, almeno dieci, e vi spiego perché.

Istria, una meta vicina

Innanzitutto, l’Istria è a due passi dall’Italia. Dalle regioni del Nord è facilmente raggiungibile in auto o in treno, altrimenti in aereo (c’è un volo da Napoli) atterrando all’aeroporto di Pola. Ci sono anche traghetti giornalieri che fanno la spola con Venezia, tanto che sono moltissimi i turisti stranieri che trascorrono le vacanze in Istria ma, già che ci sono, desiderano fare una gita in giornata in piazza San Marco. La vicinanza e la comodità di poter decidere di andare in Istria anche senza aver programmato una vacanza per tempo è sicuramente uno dei primi vantaggi di questa meta.

Le città di mare dell’Istria

Dire che le cittadine affacciate sul Mare Adriatico che ci sono in Istria sono pittoresche è dir poco. Sembrano costruite da poco, tanto sono ben tenute. Con le loro case dei pescatori fronte mare, i tetti rossi, le stradine che si inerpicano fin sulla cima e le torri campanarie che svettano sul loro profilo sembrano dipinte.

Rovigno, una cartolina vivente

La più famosa e forse anche la più visitata è Rovigno. Per arrivarci si percorrere la baia che porta all’antico borgo di pescatori senza mai poter distogliere lo sguardo da questo delizioso agglomerato di case. Il centro storico si trova su un promontorio ed è caratterizzato da case strette una vicina all’altra che scendono a strapiombo fino al mare. Un groviglio di strade lastricate piene zeppe di turisti che si fermano a curiosare tra i negozietti di artigianato che si susseguono porta sulla collina fino alla Cattedrale di Sant’Eufemia, il cui campanile domina tutto lo skyline dalle campagne ammantate di ulivi al Canale di Leme, Pola fino alle isole di Brioni.

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Fonte: @SiViaggia – Ilaria Santi

La pittoresca cittadina di Rovigno

Parenzo, un tuffo nella storia

Bellissima da visitare è anche Parenzo – Poreč – altra cittadina di mare molto amata dai turisti. Fu un’importante colonia romana, di cui conserva ancora diverse tracce, tra le quali la via Decumana. Fu la prima città a passare ai veneziani intorno al 1200 e, nel centro storico, si possono ammirare molti palazzetti in stile gotico o classico, che rendono la città un prezioso scrigno circondato dal mare. La Basilica Eufrasiana, notevole esempio di arte bizantina del V secolo, famosa per i suoi mosaici, è patrimonio dell’Unesco. Dalla punta dei giardini di palazzo Polesini, in lontananza, si possono vedere le montagne e persino la baia di Venezia.

Orsera, la città di Casanova

È la cittadina che ha ospitato Giacomo Casanova e sprigiona fascino da tutti muri, Orsera, sviluppata sulle alture che s’affacciano sul porto turistico. Il suo boom edilizio risale al Medioevo, quando sorsero diverse case tutt’intorno al castello che fu la residenza estiva dei vescovi di Parenzo. La principale porta cittadina che sorge accanto alla chiesa di S. Fosca per secoli fu l’ingresso principale alla città fortificata. Da qui si raggiungono facilmente il Canale di Leme e l’arcipelago delle Brioni.

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Fonte: 123RF

Il borgo marinaro di Orsera

Cittanova, una lingua di terra nel mare

Deliziosa come poche è la cittadina di Novigrad – Cittanova – sviluppata su una penisola circondata dal mare. In parte è ancora racchiusa entro le mura medievali. Infatti, ha mantenuto la forma dell’epoca, con strade strette e tortuose e piccole botteghe che d’estate si riempiono di turisti. Per rallegrare il centro, e renderlo Instagrammabile, d’estate le vie principali vengono ombreggiate con ombrelli colorati, le famose “umbrella street” che spopolano in tutto il mondo.

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Fonte: @Ente del turismo dell’Istria

Il centro storico di Cittanova

Fasana, piccolo borgo di pescatori

Molto pittoresca è anche Fasana – Fažana -, a pochi chilometri da Pola, un piccolo porto di pescatori dove sono attraccate le antiche batane, le barche tipiche istriane le cui vele, un tempo, erano personalizzate a seconda della famiglia di appartenenza (a Rovigno si può visitare l’Ecomuseo della batana), da cui si parte per raggiungere l’arcipelago delle Brioni. È il tipico borgo di pescatori, con le case basse e colorate affacciate sul mare da una parte e su stretti vicoli dall’altra.

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Fonte: 123RF

La cittadina di Fasana in Istria

I borghi pittoreschi da scoprire

Di borghi storici è ricca tutta l’Istria, però, molti sono arroccati sulle colline dell’entroterra e sono incredibilmente suggestivi. Ne ho visitati due, ma ce ne sarebbero tantissimi: Grisignana e Montona.

Grisignana, il borgo-castello

Conta meno di 800 abitanti Grisignana, ma quando arriva la bella stagione il borgo arroccato sulla roccia con cui si dice sia stata costruita Venezia. Delle antiche mura che racchiudevano il borgo-castello resta ben poco, ma la porta che è rimasta è ancora oggi l’unico accesso all’abitato che, come una terrazza panoramica naturale, s’affaccia sull’intera vallata a perdita d’occhio. Là dove un tempo c’erano le mura oggi ci sono i tavolini dei tanti ristoranti e bar affollati di turisti deliziati dagli ottimi piatti della tradizione istriana – dove, neppure d’estate, manca il tartufo – e dall’eccellente vino che viene prodotto nei tantissimi vigneti del Paese.

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Fonte: @SiViaggia – Ilaria Santi

Il borgo di Grisignana

Montona, come in un libro di fiabe

Molto amato dai turisti è anche il villaggio di Montona che sembra uscito da un libro di fiabe. Con la sua posizione dominante sulla valle del fiume Quieto. dalla cima del colle, che è alto poco più di 200 metri ma che sembra una montagna rispetto al territorio, è il tipico borgo abbarbicato come se ne trovano anche in Italia, Francia e Spagna e per cui gli americani vanno matti. Qui ci troviamo solo a una sessantina di km da Trieste. Cosa vedere nel borgo? Si dice che la chiesa di Santo Stefano sia stata progettata da Andrea Palladio. A testimonianza del lungo periodo di appartenenza alla Repubblica di Venezia ci sono diverse sculture di leoni alati, simbolo della Serenissima e poi c’è la casa natale di Mario Andretti, ex pilota di Formula uno originario proprio di Montona.

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Fonte: ©Ente turistico Motovun

Il borgo di Montona in Istria

I siti archeologici dell’Istria

Se resti della dominazione romana su queste terre si trovano un po’ ovunque in Istria – a partire da Parenzo, con il suo sito archeologico all’aperto, i resti del tempio di Nettuno, visitabile gratuitamente e che si trova in pieno centro città – il luogo simbolo della romanità qui è Pola, la città più grande dell’Istria e famosa proprio per il maestoso anfiteatro romano che risale al II secolo a.C. e che può ospitare fino a 25mila persone, molto simile al Colosseo, ma più piccolo. La leggenda narra che fu costruito da Augusto e ampliato da Vespasiano per amore di una donna.

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Fonte: @Ente del turismo dell’Istria

L’arena romana di Pola

Ma la storia di Pola inizia con il mito degli Argonauti e la ricerca del vello d’oro, passando attraverso l’epoca degli Istri, dei Romani, appunto, e dei Veneziani. Nell’isola pedonale del centro storico, la piazza con il tempio di Augusto, il Palazzo Ducale e i palazzi rinascimentali sono il cuore della città. Lungo la strada che dall’arena porta al centro della città si incontrano il Museo archeologico Istriano che merita una visita, il piccolo Teatro Romano di forma semicircolare, andato in gran parte distrutto, e altri edifici interessanti. Con i suoi numerosi monumenti, Pola tuttora presenta le forme architettoniche che caratterizzavano una importante città romana.

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Fonte: ©Igor Zirojevic

Pola, l’arena vista dall’alto

Le spiagge e il mare dell’Istria

Lungo i suoi 445 km di costa frastagliata, l’Istria offre tantissime spiagge e cale per chi desidera trascorrervi l’estate. Ci sono spiagge soprattutto di sassi e rocce, ma anche lidi attrezzati perfetti per le famiglie con bambini. Il mare tutt’intorno a Pola offre una vastissima scelta di candide spiagge e calette rocciose, oltre allo splendido arcipelago delle Brioni con le sue isole insolite, come Gaz che ha la forma di un pesce. Un vero paradiso per gli amanti del mare, con i colori che fanno sognare.

Tra le località più attrezzate per l’estate c’è sicuramente Orsera. Il tratto di costa lungo il quale sorge il Petalon è in parte coperto di scogli, in parte di ghiaia ed in parte tutto piattaforme cementate, ideali per prendere il sole. Nei dintorni ci sono diverse spiagge naturiste tanto da essere divenuta una delle mete più frequentate dai nudisti d’estate. Il centro naturista “Koversada”, fondato nel 1961, è famoso per essere il primo e il maggiore resort naturista in Europa.

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Fonte: @Ente turistico di Pola

La spiaggia Hawaii vicino a Pola

Inutile ricordare che qui, come ovunque nel Mediterraneo, si pratica ogni sorta di sport acquatico, ma a pochi metri dalla costa si possono fare immersioni e avvistare alcuni relitti, come quello del Coriolanus, una nave da guerra della Marina reale britannica affondata a Sud di Cittanova. O quello della nave passeggeri austroungarica Baron Gautsch che si trova davanti a Rovigno. Ma lungo tutta la costa parentina, da Cittanova fino al Canale di Leme e a Rovigno, a una profondità che varia dai 4 ai 40 metri, si trovano una ventina di secche bellissime per le immersioni. Particolarmente attraenti sono le “mura”, delle rocce a picco sulle secche di Kampanil e Tempesta, e la grotta sottomarina dell’isolotto di Banjole nei pressi di Rovigno.

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Fonte: @Ente del turismo dell’Istria

La costa frastagliata dell’Istria

L’arcipelago delle Brioni

A poche miglia dalla costa istriana meridionale emerge un gruppo di isolotti più o meno grandi e dalle forme più variegate – uno, Otok Gaz, ha la forma di un pesce – che formano il Parco nazionale dell’arcipelago di Brioni. Le isole sono raggiungibili con i traghetti di linea che partono da Fasana e che portano sull’isola principale, Veli Brijuni (Brioni Maggiore), dove ci sono anche delle strutture alberghiere in cui soggiornare.

Nelle sere d’estate molti turisti, però, si recano sull’isola di Brioni Minore dove si tengono concerti e rappresentazioni teatrali nel Teatro Ulisse. Qui si può visitare anche la Fortezza Minore, la fortificazione più grande della costa adriatica. Non è (ancora) aperta al pubblico, invece, l’isola di Vanga, dove c’è ancora una delle residenze di Tito. Chi desidera fare delle belle escursioni o godersi delle spiagge incontaminate affacciate su un mare trasparente come pochi deve recarsi sull’isola disabitata di Cosada.

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Fonte: @Ente del turismo dell’Istria

Il mare dell’Arcipelago di Brioni

Le più belle escursioni in Istria

Ai piedi del colle su cui sorge il borgo di Montona si estende il percorso della ex Ferrovia Parenzana, oggi percorribile in bicicletta o a piedi, per chi ne ha la forza. È l’escursione più famosa dell’Istria e un tempo era il collegamento diretto tra Parenzo e Trieste. Il tratto istriano si snoda attraverso meravigliose vallate, colline verdi, vigneti e uliveti per raggiungere alcune cittadine medievali. Basta seguire i cartelli gialli che danno informazioni sui viadotti storici, i tunnel e le ex stazioni ferroviarie in cui ci si imbatte lungo il percorso. Era una tratta ferroviaria con binario a scartamento ridotto lunga 123,1 km che collegava ben 33 località istriane. Inaugurata nel 1902, fu dismessa nel ’35. La Parenzana non è l’unica ciclabile dell’Istria, ce ne sono tante altre e sono molti anche i bike hotel organizzati per ospitare i cicloturisti.

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Fonte: @Ente del turismo dell’Istria

In bicicletta lungo la Parenzana tra Italia e Istria

Tra le gite più belle c’è quella in barca nel Canale di Leme (Limski Kanal), il più lungo golfo istriano, ben 12 km, simile a un fiordo, tanto che proprio qui, negli Anni Cinquanta, fu ambientato il film “I vichinghi” con Kirk Douglas e Tony Curtis. Il canale è l’ultimo tratto della valle di Leme che giunge nell’Istria centrale. Ci si imbarca in corrispondenza della grotta dove si è ritirato San Romualdo fondatore dei Camaldolesi, raggiungibile dopo un facile trekking nel bosco di Kontija, una riserva speciale di 65 ettari con sentieri pedonali e piste ciclabili.

Itinerari enogastronomici

Qui si producono alcuni vini molto rinomati come il Terrano, la Malvasia e il Pinot. I boschi attorno a Montona sono ricchi di tartufi bianchi e neri che fanno parte della tradizione gastronomica istriana e vengono proposti tutto l’anno. Inoltre, c’è una grande produzione di olio d’oliva. La cucina rispecchia il territorio con pesce fresco lungo le coste e nel Canale di Leme che, per le forte salinità dell’acqua e la presenza di plancton è una vera “fattoria” di pesci e molluschi,  e prodotti agricoli a chilometro zero nell’entroterra.

In Istria, come in Italia, si mangia molto bene e la tavola è un culto. C’è una grande varietà di offerta gastronomica – ed economica, quindi, – che a vai ristoranti stellati alle trattorie. Gli appassionati possono percorrere alcune strade del gusto: c’è la Strada del vino dell’Istria, la Strada dell’olio EV d’oliva, la Strada del formaggio e si può partecipare a degustazioni oltre che di questi prodotti anche di prosciutto istriano, miele, grappa e birra.

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Fonte: @Ente del turismo dell’Istria

Itinerario lungo la Strada del vino in Istria

Istria, nuova meta di lusso

Se cercate un meta low cost, queta non è l’Istria. Naturalmente, nella regione c’è una vasta offerta turistica con strutture alberghiere e ristorazione per tutte le tasche, compresi camping e glamping, ma rispetto ad altre mete estere ancora emergenti e in fase di sviluppo si è già posizionata su livelli medio-alti. Per chi cerca una meta di lusso, non tanto per i costi quanto per le esperienze esclusive che si possono fare, allora l’Istria è perfetta.

Ci sono resort immersi tra i vigneti lontani dalla folla dei turisti che arriva non appena inizia la bella stagione, ci sono ristoranti stellati e, tra le esperienze top da fare, ci sono i tour a bordo di un elicottero pere ammirare dall’alto distese di vigneti, coste frastagliate, boschi verdissimi, isolotti selvaggi e cittadine-gioiello, con alcune tappe. Questo progetto è nato grazie alla collaborazione tra l’Ente per il turismo dell’Istria e partner eccellenti come l’Azienda vinicola Rossi di Vižinada (Visinada), la Cantina Saints Hills di Višnjan (Visignano) e Meneghetti Wine Hotel & Winery di Bale (Valle): con le loro cantine, questi produttori da anni portano avanti la tradizione del vino istriano, oltre a segnare con la loro presenza il paesaggio agricolo dell’entroterra, e ora si trasformano anche in basi di partenza per queste splendide esplorazioni ad alta quota.

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Fonte: Getty Images

Le isole di fronte a Rovigno

Perché in Istria si parla italiano

Nell’Istria quasi tutti parlano italiano o per discendenza o perché vivendo in un contesto di forte influenza italiana lo ha imparato, specialmente nelle località costiere turistiche o nell’immediato entroterra, dove il contatto con gli italiani è sempre più frequente. Ma non è solo una motivazione turistica. Dopo la Prima guerra mondiale, infatti, molti dei territori istriani passarono al Regno d’Italia e si iniziò a parlare quel dialetto che oggi viene chiamato istroveneto, parlato non soltanto adi più anziani ma in famiglia, da tutti coloro che vogliono mantenere vive le tradizioni. Per noi italiani trascorrere una vacanza in Istria è quindi molto facile perché possiamo essere compresi praticamente ovunque.

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SiViaggia regala il magazine GATE numero 40

Ogni mese vi regaliamo il magazine di lifestyle GATE da scaricare e sfogliare. La rivista, scritta in italiano e in inglese, contiene articoli di viaggi, ma anche di moda e attualità. Alle pagine 74-77 del numero 40, trovate l’ultimissimo articolo di SiViaggia dedicato al nostro viaggio in Istria, un luogo a due passi dall’Italia, dove si respira l’Italia, ma che è così diverso per tradizioni e folklore. Una terra pittoresca, crocevia di tre grandi culture europee, dove scoprire siti archeologici, borghi medievali, spiagge e isole da sogno e una meravigliosa enogastronomia.

Inoltre, sfogliando le pagine del magazine trovate anche qualche utile consiglio per organizzare le prossime gite fuori porta, alla scoperta della Provenza italiana e dei suoi campi di lavanda in fiore, del labirinto più grande del mondo che è proprio qui in Italia e sognare di salire a bordo del treno della Dolce Vita, il più lussuoso che attraverserà la nostra Penisola. È sufficiente registrarsi gratuitamente per poter effettuare il download.

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La regione del Kvarner: il gioiello nascosto della Croazia

Regione del Kvarner: tra mare cristallino e montagne

Ci troviamo nel territorio del Quarnero (o Quarnaro), dal nome croato Kvarner. Un luogo affascinante disteso tra l’Istria e le tranquille isole Quarnerine di Cherso e Lussino. La regione comprende anche Fiume, con il suo vivace panorama cittadino e un patrimonio storico e culturale tutto da esplorare, collegandosi anche con la splendida Riviera di Abbazia (Opatija riviera). Proprio qui si possono ancora ammirare le splendide ville antiche spesso trasformate in hotel di lusso, i parchi ben curati e il romantico lungomare in cui passeggiare al chiaro di luna.

Ce n’è per tutti i gusti: puoi rinfrescarti nelle tranquille foreste del Montanaro oppure rilassarti sotto il sole, lungo le dorate spiagge della Riviera di Cirquenizza: il Kvarner è uno scrigno di esperienze che aspetta solo di essere esplorato.

Fonte: Luca Tabako -TB Kvarner

Kvarner

Le spiagge incontaminate del Kvarner: un paradiso marino

Per coloro che cercano il massimo relax il Quarnero custodisce i luoghi perfetti in cui godersi la natura e immergersi delle sue acque cristalline: le isole di Lošinj (Lussino), Cres (Cherso) e Krk (Veglia) incantano con le loro spiagge incontaminate e i paesaggi verdi lussureggianti che le abbracciano.

Tra le spiagge più suggestive troviamo: San Biagio (Sv. Blaž), Piccolo bok (Mali bok), Grotte azzurre (Plave Grote) e Lubenizze, nell’isola di Cherso, oppure le spiagge di Cikat, Kadin e Veli Zal nell’isola di Lussino. A Veglia (Krk), che rientra anche nel territorio di Quarnerolo (più a est), si possono ammirare le spiagge di Vela Luka e Vela plaža o la Spiaggia dorata (Punat/Stara Baška).

Queste isole croate offrono lo sfondo perfetto per una vacanza rigenerante. Che tu voglia rilassarti in un lussuoso resort con vista sull’Adriatico o che tu sia intenzionato a esplorare calette nascoste e baie isolate, le isole del territorio del Quarnero promettono serenità e tranquillità ad ogni angolo.

Fonte: Luka Tabako

Località balneare di Baska

Immergiti nei sapori del Kvarner: un viaggio gastronomico speciale

Il viaggio tra le bellezze del Kvarner non può non comprendere anche la scoperta del suo ricco patrimonio culinario.

La città di Fiume e i suoi dintorni sono vivaci località anche dal punto di vista culinario. Qui puoi assaggiare prelibatezze a base di pesce fresco e gustosi piatti tradizionali che portano con sé le influenze dei sapori mediterranei e centro-europei dei secoli passati.

Nella riviera che ospita la città di Abbazia (Opatija), eleganti resort mostrano le offerte gastronomiche della regione, con ristoranti lussuosi che promettono di vivere esperienze legate all’alta cucina.

Assicurati di provare le squisite specialità del Kvarner, come la pasta šurlice con salsa di agnello o l’iconico gambero del Kvarner, un ottimo esempio della maestria culinaria della regione.

Fonte: TB Opatija

Gambero del Kvarner – Opatija

Mentre il sole estivo tramonta sulle paradisiache spiagge del Kvarner, non potrai che raccogliere i ricordi indelebili di una vacanza immersa in paesaggi mozzafiato e alla scoperta della vibrante cultura croata..

Che tu abbia trascorso le tue giornate sdraiato su spiagge dorate baciate dal sole, esplorando città storiche o gustando la deliziosa cucina locale, una cosa è certa: il Quarnero lascia un’impressione memorabile su tutti coloro che visitano questo territorio unico. Allora, perché aspettare? Inizia a pianificare la tua vacanza da sogno al Kvarner e scopri la bellezza e il fascino del  gioiello nascosto della Croazia.

 

 

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Dove è stato girato il film Tv “La rosa dell’Istria”

Un film Tv che racconta una fase molto importante della nostra storia recente, un lungometraggio che ci fa scoprire la fame, il freddo, la minaccia delle armi e della morte, ma anche chi sopravvive a tutto ciò e le conseguenze. Parliamo de “La rosa dell’Istria”, un nuovo film di Rai1 che illustra la guerra a Canfanaro (oggi Croazia) e che investe in pieno la famiglia Braico.

“La rosa dell’Istria”, cosa aspettarsi”

“La rosa dell’Istria” è un film liberamente ispirato al romanzo “Chi ha paura dell’uomo nero?”, di Graziella Fiorentin, ed è la storia intima di una famiglia, ma anche dei grandi e sofferti amori della vita. Si tratta di una coproduzione Rai Fiction – Publispei e Venicefilm srl, che vede come attori Andrea Pennacchi, Gracjela Kicaj, Costantino Seghi ed Eugenio Franceschini sotto la regia di Tiziana Aristarco.

Una storia in grado di travalicare tempo e divisioni e che narra la vita di una ragazza che cerca di sopravvivere e di vincere, anche se il mondo che le sta intorno le crolla addosso. Lei è Maddalena, e si troverà a vivere uno degli eventi più drammatici e anche più controversi della storia del nostro Paese.

Intorno a questa giovane donna tutto è oscuro e privo di speranze, eppure lei cerca in qualche modo di vedere e riportare su tela un mondo più colorato, proiettato verso un futuro migliore. La sua è una grande speranza di ritorno alla vita per salvare e ritrovare qualcosa del suo passato che non poteva morire.

Dove è stato girato

Le riprese de “La rosa dell’Istria” sono iniziate nel 2023 e sono avvenute in una nostra regione da sogno: il Friuli Venezia Giulia. Sono state scelte diverse location, tra cui il Porto Vecchio di Trieste, Gradisca d’Isonzo, Mossa, Gorizia, Grado e Fossalon.

Il Porto Vecchio di Trieste comprende cinque moli, 3100 metri di banchine di carico e scarico merci, 23 grandi edifici ed è direttamente collegato alla vecchia ferrovia del 1857. Costruito tra il 1868 e il 1887,  conserva un interessante Polo museale e anche una Centrale che è da considerarsi un capolavoro di archeologia industriale.

Gradisca d’Isonzo, in provincia di Gorizia, è uno dei “Borghi più belli d’Italia” ed è completamente immersa nel verde. Con una storia lunga ben oltre nove secoli, offre un rilevante patrimonio architettonico ma anche molti ristoranti e punti di ristoro in cui gustare i migliori vini della regione (e non solo).

Voliamo ora a Mossa, sempre in provincia di Gorizia, un paesino agricolo che si fa spazio in una zona di rara bellezza paesaggistica in quanto circondata dai rilievi del Collio. Ricca di testimonianze del passato, come reperti preistorici e strutture dell’età romana e longobarda, è la sede del Santuario di Santa Maria dei popoli, anticamente luogo di sosta e di preghiera per i pellegrini.

C’è poi Gorizia, città piccola, piacevole e dal passato asburgico che ancora vive nei palazzi e nei giardini. Sarà Capitale europea della Cultura 2025 insieme a Nova Gorica, entrambe località che hanno vissuto in prima persona le vicende drammatiche che hanno coinvolto il confine orientale d’Italia durante il Fascismo e la Seconda Guerra Mondiale.

Particolarmente affascinante è Grado, elegante cittadina lambita dal mare e che offre un centro storico dal fascino veneziano. Da queste parti da non perdere sono la Basilica di Santa Eufemia e l’adiacente Basilica di Santa Maria delle Grazie, la più antica di Grado. Conosciuta come “isola del sole”, mette a disposizione ben tre chilometri di spiaggia.

L’ultima location de “La rosa dell’Istria” di cui vi vogliamo parlare è Fossalon, una graziosa frazione di Grado che presenta una natura incontaminata grazie alla sua riserva naturale, che è la casa di centinaia di specie di uccelli. Sono presenti anche una spiaggia selvaggia e il maestoso delta del fiume Isonzo che si getta nel mare.

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La migliore meta per chi ama il buon cibo

Si è concluso da pochi giorni il TTG Travel Experience 2022, l’evento internazionale dedicato al settore turistico che si è svolto dal 12 al 14 Ottobre, durante la Fiera di Rimini. Un evento atteso e dal grande valore che, per quest’anno, ha visto tra i suoi vincitori anche l’Istria, che si è aggiudicata il prestigioso riconoscimento Travel Food Award del Gist come “Miglior destinazione enogastronomica 2022 – sezione Mondo”.

Un premio che ogni anno viene dedicato alle eccellenze italiane e straniere nel settore del food&wine, assegnato da una giuria dedicata da parte del Gruppo Italiano Stampa Turistica e che ha messo in luce quanto la penisola croata sia ai primi posti al mondo per la grande offerta enogastronomica che ha saputo creare nel corso del tempo per i suoi visitatori e non solo.

A ritirare l’ambito e meritato riconoscimento, è stato il marketing manager dell’Ente per il turismo dell’Istria, Marko Marković, che si è dimostrato profondamente orgoglioso del premio assegnato all’Istria e alla sua tradizione enogastronomica. Soprattutto in virtù delle motivazioni presenti nel bando e che hanno spinto gli organizzatori a premiare proprio questa regione.

Le motivazioni

Motivazioni che partono da un’idea di sostenibilità turistica e di cui l’offerta enogastronomica locale è parte integrante, in quanto componente essenziale e di base della storia del luogo, della sua economia, del territorio e dell’ecosistema che lo caratterizza. Tutti aspetti che rendono il cibo parte attiva e fondamentale della cultura di ogni località e Paese. E di cui l’Istria si è dimostrata un’eccellenza a livello mondiale.

Come spiegato dal presidente della giuria del Travel Food Award, Elena Bianco, nel corso degli ultimi anni l’Istria si è resa protagonista di un imponente sviluppo turistico e di cui proprio il settore agroalimentare ne è un caposaldo. Oltre all’attuazione sul territorio di diverse politiche che mettono al centro un’attenzione particolare e concreta per le fonti di energia rinnovabile, ma anche alla presenza di riserve, aree naturali e piani urbanistici più attenti e rispettosi dell’ambiente.

Un orgoglio comunitario

Ma non solo. Ad aumentare l’orgoglio per l’ottenimento di questo ambito premio, c’è anche la consapevolezza dell’importante lavoro globale che è stato fatto durante l’anno, volto a raccontare il lato gourmet e forse poco conosciuto della penisola croata, focalizzando la comunicazione in particolare sul mercato italiano e puntando su prodotti tipici del luogo: come gli asparagi selvatici caratteristici della stagione primaverile, o il prestigioso tartufo bianco autunnale, fino all’eccezionale offerta vinicola con le sue strade del vino e alle diverse etichette di olio extravergine di oliva. Ma anche formaggi, il pršut – ovvero il prosciutto – e la presenza sul territorio di due ristoranti stellati Michelin. Insomma, una piccola perla da scoprire (e da assaporare), ricca di tesori e di un’offerta che, col tempo e con il lavoro di molti, ha saputo destagionalizzare l’Istria e il suo territorio, aumentando la fruibilità a tutto l’anno.

Una terra che, quindi, anche in virtù di questo prestigioso premio, merita di essere valorizzata, così come già nel 19esimo secolo fu fatto dalla nobiltà e dagli intellettuali europei, incantati dalle bellezze naturali del luogo, dall’eredità veneziana e austro-ungarica e dal forte multiculturalismo latino, germanico e slavo. E che oggi si arricchisce di nuove motivazioni ed eccellenze da non lasciarsi sfuggire.