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I giardini diffusi della Franciacorta sono in fiore

Un fine settimana colorato e profumato sulle colline bresciane ad una manciata di chilometri dal lago di Iseo. Dal 20 al 22 Maggio andrà in scena la XXIII edizione di Franciacorta in fiore, un festival ricco di eventi collaterali come degustazioni di vini, stand gastronomici, presentazioni di libri, passeggiate alla scoperta della natura, eventi per bambini, concerti che animeranno l’antico borgo della Franciacorta centrale, terra di bollicine ma anche di bellezze storico culturali ancora poco note.

Un dedalo di vicoli e dimore nel cuore del borgo di Bornato, incastonato tra i vigneti, svelano il patrimonio nascosto di questo luogo in un territorio da sempre conosciuto nel mondo per i suoi pregiati vini.

Bornato, borgo antico da scoprire in Franciacorta

Bornato, borgo antico poco noto del territorio franciacortino, frazione del comune di Cazzago San Martino, non è soltanto la location della rassegna di questo fine settimana, ma un luogo ricco di storia e bellezze architettoniche. Passeggiando tra i vicoli del borgo l’atmosfera è quella di d’altri tempi. I rinomati vigneti abbracciano ville, palazzi, pievi e castelli. Da non perdere, tra i diversi punti di interesse, ci sono: l’antica Pieve San Bartolomeo, Castello Orlando, Palazzo Secco d’Aragona, Palazzo Ambrosini Bresciani, Casa Orlando e il Frutteto Dalola.

Giardini diffusi e balconi in fiore

Corsi di cucina naturale, laboratori, mostre, pic nic tra i vigneti, ma anche cantine aperte e appuntamenti di gusto comporranno il palinsesto di eventi di Franciacorta in Fiore. Da non perdere, ovviamente, saranno gli spettacoli della natura: giardini e strade del borgo di Bornato saranno tutti da scoprire (a costo zero). Non solo, anche il gusto vuole la sua parte: nei ristoranti franciacortini aderenti all’iniziativa, sarà possibile degustare un piatto dedicato a Franciacorta in fiore, preparato con fiori e piante edibili.

A Bornato (nella foto), ma anche in altri borghi della Franciacorta come Erbusco, Sulzano, Gussago, Coccaglio, Iseo, fiori e giardini fanno da meravigliosa cornice. Numerosi sono i giardini visitabili in bicicletta o a piedi. Giardini diffusi dove è possibile scoprire vere e proprie installazioni di piante e diversi materiali che dialogano tra loro in armonia e nuovi modi di intendere e concepire il giardino. Focus doveroso anche sull’ ecosostenibile: il giardino viene coltivato e curato ponendo attenzione al risparmio energetico, il metodo di irrigazione, l’utilizzo di materiali di recupero, la presenza di piante e fiori adatti alla zona e all’ambiente e allo specifico clima.

Vie, piazze, anfratti e scorci saranno tutto un fiore a Bornato. Nel paesino della Franciacorta tutti sono stati inviati ad abbellire balconi, terrazzi, particolari architettonici, angoli, muri, un po’ come nei borghi fioriti più noti d’Italia come Spello, ad esempio. Il rullino fotografico è pronto per essere riempito di colori e bellezza.

Il Palio della Rosa

Uno degli appuntamenti più attesi di Franciacorta in Fiore è il tradizionale Palio della Rosa, un tuffo nel passato dove arti medievali e antichi mestieri animeranno i tre giorni di rassegna. Sullo sterrato del prato Secco d’Aragona si terrà la sfilata del Corteo Storico del “Palio della Rosa di Franciacorta” con lo spettacolo degli Sbandieratori, i giochi medievali degli Atleti delle sei Contrade e la proclamazione conclusiva.

Franciacorta, borgo di Bornato

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Apre il giardino delle rose più romantico d’Italia

Nel cuore della Franciacorta, tra filar d’uva e colline che risentono della brezza del lago, riapre ogni primavera uno dei roseti più belli che esistano. Non soltanto sbocciano più di mille varietà di rose di ogni forma, colore e soprattutto profumo, ma il contesto in cui si trova è tra i più romantici che si possano trovare in Italia.

Ci troviamo al Castello Quistini, a Rovato, in provincia di Brescia, nel bel mezzo della Franciacorta, una zona famosa in tutto il mondo per le sue bollicine, un delizioso maniero dominato da una torre, circondato dalle antiche mura all’interno del quale si sviluppa un vasto parco.

A partire dal 6 maggio e fino ai primi di giugno i giardini del castello riapriranno al pubblico, con visite gratuite, corsi e tanti eventi.

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Il roseto del Castello Quistini nella Franciacorta

Il parco e il labirinto di rose

Il parco del castello è molto grande e nasconde diverse chicche. Il labirinto di rose è una di queste. Consiste in tre ampi cerchi concentrici fatti esclusivamente da rose, con un gazebo al centro coperto con una splendida rosa rampicante a unica fioritura (Banksiae Alba e Banksiae Alba Plena). I tre cerchi sono a loro volta divisi in quattro settori circolari dove crescono rose ti specie diversa e che raccontano la storia di questo splendido fiore. Il giardino è, infatti, anche un vivaio specializzato in rose antiche, moderne e inglesi, che poi si possono anche acquistare e portare a casa.

Qualche anno fa, all’interno del parco, è stato creato anche un giardino bioenergetico basato su studi e tecniche molto antiche, secondo le quali le piante e la natura sono benefiche per le persone e possiedono proprietà terapeutiche sotto forma di principi attivi, utilizzati da tempo in vari preparati medicinali o alimentari.

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Il labirinto di rose del Castello Quistini

Una parte è riservata al “brolo” del castello che, nel bresciano, è considerato l’area produttiva della casa, dove crescono frutti, erbe aromatiche e piante officinali. Qui sono stati reinseriti molti frutti antichi come il biricoccolo, il nashi, il fico brogiotto, il pero cotogno che, nella stagione giusta, anche i visitatori possono gustare.

Ma non è finita qui. Appena fuori dalle mura del parco, si nasconde anche un piccolo giardino segreto dove crescono alcune varietà di ortensie tra le più particolari.

Il Castello Quistini

Conosciuto anche come Palazzo Porcellaga, dal cognome del nobile Ottaviano che lo fece costruire nel 1560, come residenza fortificata sostitutiva del Castello di Rovato, il Castello Quistini è uno degli ultimi esempi di queste architetture e possiede una cinta muraria a forma di pentagono irregolare con mura sottili, oltre a cinque torrioni agli angoli e una torre di quattro piani posta all’interno.

Per la costruzione venne utilizzata la pietra serena, tipica dell’area del Lago d’Iseo, con la quale furono costruiti molti altri palazzi e cascine in tutta la Franciacorta. Nonostante parte del castello sia privata, è possibile visitare alcune sale, tra cui la Sala Grottesca, che prende il nome dalle maschere grottesche che si possono vedere nella cornice superiore, e il Salone che, con i suoi 150 metri quadrati, è la sala a unica campata più grande della Franciacorta.

Aperture di primavera

In occasione della spettacolare fioritura delle oltre mille varietà di rose, è stato pianificato un calendario di aperture che offrono anche la possibilità di visitare liberamente il parco, ma ci sono anche tour guidati nel labirinto di rose.

Per chi partecipa alle visite guidate, è previsto un tour dal titolo “Tra rose, storia e leggenda”, accompagnato dal padrone di casa, alla scoperta delle numerose curiosità botaniche del giardino, inclusi alcuni oggetti misteriosi nascosti in natura, come le figure di animali realizzati con materiali riciclati che si celano tra i cespugli di rose. Senza tralasciare la storia e l’architettura del palazzo.

Tra i numerosi eventi, sono inclusi diversi laboratori teorico-pratici, aperti a tutti e a numero chiuso, sul tema dell’artigianato e del vivere “green”, con esperti del settore che insegnano a realizzare un terrarium o un vaso in terra cruda o a conoscere le famose tecniche d’arte giapponese.

Per visitare Castello Quistini e il suo splendido giardino di rose è necessario prenotare online. Gli orari cambiano a seconda del giorno, quindi è meglio verificare sul sito prima di andare. L’ingresso costa 8 euro, 10 con la visita guidata.