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Tetouan, la città bianca del Marocco

A una sessantina di chilometri da Tangeri, nel nord del Marocco, abbaglia la candida città di Tetouan, nella fertile Valle del Martil, vivace porto noto per la sua Medina, Patrimonio UNESCO dal 1997, tra le meglio conservate del Paese.

Una località a dir poco splendida, una “colomba bianca” che sa incantare e trasportare in un’atmosfera tutta da vivere e da scoprire, lungo le sue stradine imbiancate a calce tra bancarelle, mercati e colorati portali ad arco.

Seppur ancora meno gettonata di Casablanca o Marrakech, Tetouan offre accattivanti punti di interesse ed è agevolmente visitabile anche con una giornata a disposizione.

Cosa vedere a Tetouan, la bianca città del Marocco

La prima tappa quasi obbligata è, senza dubbio, l’affascinante Medina Patrimonio UNESCO, un candido dedalo di stretti vicoletti dove perdersi senza fretta e ammirare, a ogni passo, un nuovo scorcio.

Si tratta di uno dei migliori esempi di città storiche dell’VIII secolo, delimitata da mura sui tre lati, dotata di sette porte e custode di ben trentasei edifici sacri tra santuari e moschee.

Qui, inoltre, sono vivaci e numerosi i caratteristici mercati (souk) con bancarelle che espongono qualsiasi tipologia di prodotto: dalle pescherie, al pollame, al cibo di strada fino alla pelletteria e alle decorazioni.

Di contro, altrettanto affascinante è il quartiere spagnolo l’Ensanche, così differente dai labirinti della Medina, con le strade disposte a griglia: dopo una passeggiata lungo la via principale Mohamed V, da non perdere sono il Museo Archeologico (che illustra la storia preistorica e pre-islamica del Marocco), il Museo di Arte Contemporanea e la vivace Piazza Mulay Mehdi con bar, rotonda ombreggiata da palme e la caratteristica chiesa gialla di Nuestra Señora de las Victorias.

Nelle vicinanze, ecco poi un’oasi di ombra e relax nel cuore della città, ovvero i Giardini dell’Eixample, con panchine, sentieri curati, alberi, statue, fiori e una ricca vegetazione.

Ma non è tutto.

Tra la Medina e l’Ensanche, da non perdere è Piazza Hassan II, dove spiccano particolari fari Art Noveau, verdi e bianchi, e soprattutto il Palazzo Reale, edificato nel XVII, la storica residenza del sultano, tra gli esempi più pregevoli di architettura moresca del mondo con splendidi giardini, fontane, cortili, e una meravigliosa porta d’ingresso.

Il fascino dei dintorni

Se Tetouan è un gioello del nord Marocco, i suoi dintorni non sono da meno: avrete, così, l’opportunità di conoscere una vasta gamma di città e paesi che completeranno al meglio la vostra esperienza di viaggio.

Da citare, ad esempio, è il piccolo paese costiero di M’diq, a una ventina di minuti d’auto, meta estiva per eccellenza con la lunga spiaggia che fiancheggia il lungomare ricco di bar e ristoranti.

A un’ora e mezza, invece, merita una sosta il suggestivo villaggio blu di Chefchaouen con le stradine dipinte su cui si affacciano deliziosi negozietti. Imperdibile la spettacolare Kasbah, fortezza davvero ben conservata.

Ancora, da ammirare sono Tangeri, sullo stretto di Gibilterra, dal centro storico che si snoda tra stradine bianche e blu, souk, monumenti e le bellissime spiagge, e Ceuta, città autonoma spagnola a una quarantina di chilometri, con notevoli attrazioni quali, ad esempio, Plaza de África, Plaza de Armas delle Mura Reali o Monte Hacho e la Casa de los Dragones sul Paseo de Camoens.

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Questa antica medina è un museo a cielo aperto

Il Marocco, perla del Nordafrica, è una destinazione ricca di mistero e di fascino con una miscela vibrante di culture, paesaggi mozzafiato e città storiche. Questa terra custodisce luoghi preziosi cristallizzati nel tempo, che regalano uno scorcio sulla sua storia antica.

Con i palazzi intricatamente decorati, i villaggi berberi arroccati sulle montagne e i mercati colorati e rumorosi, il Paese conserva un forte legame con le sue radici e le sue tradizioni, un ponte tra l’antico e il nuovo, tra l’Oriente e l’Occidente.

Alcune delle sue meraviglie più notevoli, sono le medine labirintiche, cuore pulsante dell’autentica vita cittadina. Tra queste, Fès el-Bali, riconosciuto come Patrimonio dell’UNESCO, è un luogo dove il tempo sembra essersi fermato. L’eco del passato risuona in ogni angolo, permettendo di immergersi totalmente nella cultura marocchina.

Fès-el-Bali, viaggio nel cuore autentico del Marocco

Fes Morocco

Fonte: iStock

Moschea Al-Qarawiyyin, Fes in Morocco

Fès el-Bali è la parte più antica di Fès, una delle città imperiali del Marocco. Fondata come capitale della dinastia Idriside tra il 789 e l’808 d.C., è uno dei quartieri storici meglio conservati dell’epoca medievale araba.

Circondato da imponenti mura difensive e bastioni, è un vero e proprio labirinto urbano. Composta da circa 9.000 vicoli tortuosi, la città è divisa in ben 300 quartieri distinti, ciascuno con la propria personalità unica.

Il suo fascino risiede nella sua ricca storia che si respira passeggiando per i suoi vivaci souk, nei quali i commercianti locali offrono una vasta scelta di prodotti tradizionali, dal pregiato artigianato in tappeti e ceramiche fino ai gioielli preziosi.

Immerso nel cuore pulsante di Fès el-Bali, ti troverai circondato da una sinfonia di colori e profumi. Ceramiche vivaci colorano ogni angolo, mentre una vasta selezione di spezie, dalle più comuni alle più esotiche, rilasciano nell’aria un bouquet di aromi irresistibili che ti avvolge e ti rapisce.

Uno dei punti d’interesse più rinomati è la Medersa Bou Inania. Costruita tra il 1351 e il 1358, questa antica scuola islamica rappresenta un sorprendente esempio di architettura Marinid. Le sue meravigliose piastrelle e l’atmosfera rilassante che pervadono l’edificio creano una vera e propria oasi di tranquillità.

Anche le costruzioni storiche sono rimaste sorprendentemente simili a com’erano secoli fa. Le madrasas, gli hammam e le moschee si ergono ancora maestosamente nel panorama cittadino. Molti di questi sono stati restaurati con cura e trasformati in incantevoli alberghi o ristoranti, per regalare ai visitatori un’esperienza autentica dell’ospitalità marocchina.

Bab Bou Jeloud, la Porta Azzurra di Fès

Per poter vivere appieno l’esperienza di Fès el-Bali, ti consigliamo di affidarti a una guida esperta o, se preferisci, di partecipare a un’emozionante escursione organizzata. La Medina, infatti, è un vero e proprio labirinto di stradine strette in cui ci si può facilmente perdere.

E quale modo migliore per iniziare il viaggio se non attraverso la sua porta più iconica, Bab Bou Jeloud? Inaugurata nel 1913, la Porta Blu è molto di più di un semplice ingresso alla città. Questo straordinario capolavoro architettonico è un vero simbolo della città, che incanta i visitatori con la sua bellezza senza tempo.

Al primo sguardo, affascina con il suo azzurro intenso che brilla verso la Medina, mentre un verde smeraldo splende sul lato opposto, rispettivamente i colori tradizionali di Fès e dell’Islam. Le intricate piastrelle di ceramica, conosciute come zellige, adornano la porta, creando complesse trame geometriche e arabeschi, un autentico spettacolo per gli occhi. Questa tecnica decorativa rappresenta una peculiarità dell’architettura tipica marocchina e andalusa.

Ma Bab Bou Jeloud non è soltanto bella da vedere. È anche un punto d’osservazione privilegiato. Salendo le scale che conducono alla sommità della porta, potrai ammirare una vista panoramica sulla Medina e sulle colline circostanti. È un luogo perfetto per scattare foto indimenticabili o semplicemente per osservare il paesaggio.

L’atmosfera qui è semplicemente incantevole. Potrai scoprire i numerosi caffè, ristoranti e negozi che offrono una vasta selezione di prodotti locali. Un luogo ideale per prendersi una pausa, assaporare un delizioso tè alla menta o gustare un piatto di couscous, immergendoti completamente nell’atmosfera unica di Fès.

Blue Gate, Fès

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Bab Bou Jeloud, Fès, Marocco
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Susa, la città con la medina patrimonio Unesco

Con poche ora di volo dall’Italia si possono raggiungere mete geograficamente vicine ma radicalmente diverse nella cultura e nell’architettura. Un viaggio di questo tipo permette non solo di atterrare in un altro continente, ma anche di fare ingresso un mondo completamente differente dal nostro e che senza ombra di dubbio vale la pena scoprire. È il caso della Tunisia, che vanta una città con una medina che è persino patrimonio Unesco: Susa.

Dove si trova Susa

Susa, il cui nome in francese è Sousse, è il capoluogo del governatorato omonimo e anche uno dei poli turistici più importanti di tutta la Tunisia. Il motivo è piuttosto semplice: si tratta di una città affacciata sul Mediterraneo che sorge sulla costa orientale del Paese.

Non a caso viene considerata la “perla del Sahel“, il celebre litorale tunisino che si estende approssimativamente per 140 chilometri da nord a sud.

La medina di Susa

Come si arriva a Susa si viene invasi da un sentimento ricco di contrasto: da queste parti antiche costruzioni sopravvivono al volto di una città che punta a diventare moderna. Amabile in qualsiasi stagione dell’anno per via delle tante attrazioni storiche che conserva, durante le bella stagione offre la comodità dei resort e tantissime attività culturali.

Alle spalle degli hotel di lusso che fiancheggiano il suo lungomare, sorge il centro storico che protegge numerosi siti di interesse. Primo tra tutti la sua medina che per la sua importanza e bellezza nel 1988 è stata inserita tra i Patrimoni dell’umanità dall’Unesco.

Cosa vedere nella medina di Susa

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Veduta della medina di Susa

Non a caso è uno dei migliori esempi di architettura araba in Tunisia, anche grazie al fatto che è arrivata ai giorni nostri quasi completamente immutata rispetto a come era in passato. La città vecchia si presenta come un labirinto di vicoli protetto da due chilometri di mura in cui svettano Bab el Khabli, sul lato sud, e Bab el Ghabi a ovest, due delle sei porte sopravvissute al passare del tempo.

Dall’avanguardia degli alberghi, si passa quindi a girovagare nella storia e magari a fare anche tantissimi acquisti nelle varie botteghe e nei colorati mercati presenti tra le vie.

Passeggiando tra le antiche stradine, ecco che svetta in tutto il suo fascino la Grande Moschea di Susa che si mostra ai visitatori con una caratteristica davvero insolita: c’è una scala esterna che conduce dal cortile al minareto.

Poi ancora il Ribat di Sousse, una fortezza militare risalente al 800 d.C. dove è possibile salire sulla torre di guardia per godere di spettacolari viste panoramiche sulla città e sul mare. Una costruzione così imponente che funge da punto di riferimento per abitanti e visitatori.

A poca distanza, ecco farsi spazio un’altra meraviglia antica: la Kasbah, uno dei monumenti più sontuosi di tutta la città poiché sembra voler toccare il cielo tramite una delle torri più antiche ancora in piedi in Nord Africa.

Imperdibile è anche il Museo Archeologico di Sousse e lo è perché conserva la più grande collezione di antichità del Paese dopo quella contenuta presso il Museo del Bardo a Tunisi.

Susa: cosa vedere

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La Grande Moschea di Susa

Le spiagge di Susa

La medina di Susa, con i suoi colori e con le sue costruzioni antiche, è certamente da non perdere. Ciò non toglie che la città abbia anche molto da offrire al di fuori delle sue mura. Tra questi vale la pena citare il porto che si distingue per essere vivace, un ottimo punto di partenza per fare diverse e escursioni in barca e un luogo ottimale in cui scoprire la tradizione culinaria della zona.

Per quanto riguarda il mare, Susa offre diverse spiagge in cui potersi rilassare. Detto onestamente, durante l’altra stagione quella che costeggia il lungomare non si distingue per essere particolarmente accogliente e pulita. A fare la differenza sono i lidi degli hotel dove l’attenzione è maggiore in fatto di pulizia, tanto che il Mediterrano riesce a mostrarsi in tutta la sua purezza.

Caratterizzate da un fondo sabbioso accarezzato da un mare quasi sempre calmo, tra le più note c’è Las Vegas beach che si distingue per la sua sabbia particolarmente bianca. Poi ancora Bou Jaafar beach che, pur essendo particolarmente affollata, offre un mare adatto a tutti a dai colori affascinanti.

A quasi quattro chilometri di distanza dal centro di Susa, ecco comparire El Menchia beach con il suo mare turchese e la tanta sabbia bianca perfetta. Poi ancora Kaki beach, Plage Bouficha ed Happy Beach, anche se è giusto sapere che questi sono solo alcuni dei nomi dei tanti angoli in cui rilassarsi nella costa locale.

Le spiagge più belle di Susa

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Il mare di Susa

Cosa vedere nei dintorni

Susa, oltre a essere una realtà interessante da vari punti di vista, offre anche tante meraviglie da scoprire nei suoi dintorni. Takrouna, che sorge in cima a una collina rocciosa fossile, è un vecchio villaggio berbero in cui le persone vivono come facevano i loro avi, uno stile di vita che va via, via scomparendo.

Poi ancora Mahdia, una città medievale costiera dove avventurarsi tra i mille colori del suo bazar per poi rilassarsi in chilometri di costa tutta da esplorare.

Non meno interessante è Port El Kantaoui che quasi presenta un fascino esotico grazie alle sue spiagge bianchissime e l’azzurro cristallino del Golfo di Hammamet.

Infine Monastir che, oltre a un’irresistibile atmosfera marina, mette a disposizione del viaggiatore tanti siti di interesse come la sua fortezza, il Ribat e il mausoleo Bourguiba che spicca per la sua architettura dorata e per la presenza di una cupola e alcuni minareti che lo rendono un monumento assai imponente.

Informazioni utili per organizzare il viaggio

Sousse è considerata una città sicura per i turisti. Nonostante gli attacchi terroristici che purtroppo ha subito nel 2015, la situazione attuale non è preoccupante. A seguito di quel drammatico evento, infatti, le Autorità tunisine hanno adottato nuove misure antiterroristiche in tutto il Paese.

Le misure di sicurezza sono perciò state rafforzate anche tramite operazioni di polizia finalizzate allo smantellamento di cellule terroristiche e alla requisizione di armi. Ciò vuol dire che l’emergere di possibili e nuove minacce viene costantemente monitorato.

Tuttavia, come in qualsiasi altra città, ci possono essere piccoli furti. Per questo motivo è essenziale non lasciare oggetti di valore incustoditi e stare particolarmente attenti nelle zone affollate.

Per il resto, preparate il vostro passaporto – con almeno 3 mesi di validità residua – e correte a scoprire la bella città di Susa.