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Vieste, il cuore candido del Gargano tra spiagge e leggende

Vieste, perla del Gargano, con le sue candide casette che osservano il mare cristallino da uno sperone roccioso e 30 chilometri di litorale sabbioso, saprà regalarvi una vacanza indimenticabile.

È una delle località più amate della Puglia e incanta con le sue spiagge dorate, gli isolotti romantici, le insenature ombreggiate da pini secolari, le baie solitarie, le grotte marine e gli strapiombi mozzafiato. Un panorama da favola da esplorare in ogni suo angolo. Ecco cosa vedere a Vieste, dal centro storico alle spiagge più belle, fino ai pittoreschi trabucchi dalla storia antica.

Le spiagge più belle di Vieste

Bassi fondali con acque turchesi che lambiscono una costa formata da fine sabbia dorata. Vieste regala molte possibilità di trascorrere piacevoli giornate al mare, tra spiagge attrezzate alternate a piccole calette e baie più intime. Ecco quali sono le migliori spiagge di Vieste, a nord e a sud del suo centro storico.

Spiaggia di Scialmarino

Cominciamo a conoscere Vieste dalle sue spiagge di sabbia dorata. La Spiaggia di Scialmarino, a 5 chilometri da Vieste in direzione Peschici, è un litorale sabbioso che si estende per circa 3 chilometri (per questo viene chiamata “Spiaggia Lunga”), immerso nella cornice di una suggestiva baia da cui si ammira un tipico trabucco, antichissimo strumento da pesca caratteristico del Gargano. Grazie alla posizione ventosa, è meta ideale per gli amanti del kitesurf.

Spiaggia della Scialara

La principale della zona, la spiaggia della Scialara è chiamata anche “del Castello”: questo perché costituisce la prima parte della costa a sud della cittadina di Vieste, con il Castello Svevo che la osserva dall’alto. La spiaggia, infatti, si trova alle pendici del massiccio roccioso su cui spicca il centro storico ed è caratterizzata da sabbia fine con un fondale basso, adatto alle famiglie con bambini.

Il paesaggio è reso ancor più suggestivo dal leggendario “Pizzomunno“, un imponente monolite di pietra calcarea alto 25 metri che spicca sulla spiaggia. La sua presenza è intrisa di leggenda e racconta dell’amore appassionato ma sfortunato tra i giovani Pizzomunno e Cristalda.

pizzomunno vieste

Fonte: IStock

La spiaggia di Pizzomunno e lo scoglio caratteristico

Spiaggia di Vignanotica

Altra spiaggia da non perdere è quella di Vignanotica, di sabbia mista a ciottoli caratterizzata da numerose grotte marine e dalla candida e ripida falesia alle sue spalle. Il mare limpido, la vegetazione mediterranea e le rocce creano una romantica atmosfera che ha reso la tranquilla Vignanotica una delle spiagge più amate del Gargano.

La spiaggia è di facile accesso e si raggiunge tramite una strada da imboccare dalla provinciale 53 oppure dal suggestivo “sentiero dell’amore”, da prendere sempre dalla stessa strada provinciale, immerso nella macchia mediterranea e nei pini d’Aleppo, e che raggiunge anche la Baia delle Zagare.

Spiaggia di Vignanotica Vieste

Fonte: iStock

Spiaggia di Vignanotica

Baia delle Zagare

È una delle spiagge simbolo del Gargano e della Puglia: la Baia delle Zagare è un luogo di incredibile bellezza, con alte scogliere bianche a picco sul litorale e due imponenti faraglioni di roccia calcarea modellati dal vento che sembrano sfiorarsi. Un paesaggio dai tratti romantici, che si estende a quasi 30 chilometri a sud di Vieste, nella località di Mattinata, e affianca la Baia dei Faraglioni.

Baia e Arco di San Felice

Imperdibile è anche la spiaggetta dove si staglia il celebre Arco di San Felice, pittoresco arco di pietra formato dall’azione millenaria dell’acqua e del vento, immerso nel verde a 8 chilometri a Sud di Vieste. Sono soltanto 100 metri di sabbia che digrada in un fondale basso. A poca distanza potete raggiungere in auto o via mare la Torre San Felice, un punto panoramico suggestivo dal quale ammirare la spiaggia e le rocce che si immergono nell’acqua turchese.

Marina Piccola

Si trova nel pieno centro di Vieste, delimitata da Punta San Francesco con il suo centro medievale, dove si tengono gli eventi più importanti della città, e da Punta Santa Croce. Poco distante si trova l‘isolotto di Santa Eufemia (o Santa Eugenia) sul quale spicca il faro di Vieste, un luogo di grande interesse archeologico: qui si trova la grotta Santuario di Venere Sosandra che in passato veniva sfruttata come santuario dedicato dalla dea protettrice dei marinai e salvatrice degli uomini. Sulle sue pareti interne, infatti, sono state trovate più di 200 iscrizioni votive in greco e latino dai marinai di passaggio sull’isola, che sono state datate attorno al III secolo a.C., nella tarda età romana.

Spiaggia di San Lorenzo

A nord del centro cittadino di Vieste di stende la spiaggia di San Lorenzo, che prende il nome da un’antica chiesetta rurale che domina una vicina collina. È lunga 1,5 chilometri e in certi punti raggiunge anche i 100 metri di profondità, rendendola una spiaggia comoda e molto frequentata dai cittadini. Qui si trovano diversi stabilimenti balneari, con strutture per giocare anche a beach volley e beach soccer, oltre a vari giochi per i bambini.

Cosa vedere a Vieste: il centro storico

Il borgo antico, adagiato su un roccione che domina il mare, ha mantenuto i tratti della sua origine medievale con le viuzze irregolari, le piazzette vista mare e le bianche casette a schiera caratterizzate da piccoli ballatoi e unite, in corrispondenza delle stradine, da piccole arcate. Camminando per il centro storico di Vieste, oltre ai siti storici e panoramici, si incontrano numerosi ristorantini tipici e negozietti di artigianato locale.

Ecco cosa vedere nel centro storico di Vieste, la perla del Gargano tutta da esplorare.

vieste

Fonte: IStock

Vieste, il centro storico della perla del Gargano

Il Castello Svevo e la Cattedrale

Uno dei simboli di Vieste è il suo castello, costruito nel 1240 a scopo difensivo e oggi sede di un reparto della Marina Militare. Domina una falesia che sovrasta la spiaggia della Scialara e si trova nel cuore del centro storico cittadino, nel punto più alto. Anche se è visitabile solo in occasione di alcuni eventi, meritano una vista da vicino le sue imponenti mura esterne dalle quali si apre un panorama meraviglioso sul mare e sulle costruzioni abbarbicate sul colle.

Vi si arriva dopo aver superato la porta “Ad Alt” e sorge a poca distanza dalla Cattedrale Santa Maria Assunta, una delle più antiche chiese romaniche della Puglia, che custodisce la statua lignea della Madonna di Santa Maria di Merino, protettrice della città. Accanto alla chiesa più importante di Vieste si erge la cosiddetta Chianca Amara, “pietra del sangue e delle lacrime”, una grande roccia dove, nel 1554, furono decapitati cinquemila viestani, tra bambini, donne e anziani, per opera dei pirati turchi.

Il quartiere ebraico

avvicinandosi a Punta San Francesco, verso il mare, ci si addentra nel quartiere ebraico caratterizzato da numerosi edifici costruiti a strapiombo sul mare, regalando scorci mozzafiato sulla zona più antica di Vieste. Da via Judeca parte un’antica scalinata bianca, “la Ripa“, che scende verso il mare e raggiunge un piccolo porticciolo dove oggi attraccano piccole barchette da pesca, ma che un tempo rappresentava un punto strategico per gli scambi commerciali con la Croazia.

Piazzetta Petrone

A poca distanza dalla scalinata della Ripa, si apre Piazzetta Petrone, a picco sul mare, con una vista panoramica sulla distesa d’acqua cristallina e sulla parte meridionale del centro cittadino. È un punto di ritrovo per molti abitanti del luogo.

Punta San Francesco e Piazza del Seggio

Avviandosi verso la penisola di Vieste che si allunga verso il mare, merita una tappa la Piazza del Seggio, il cuore del centro storico di Vieste. È un altro meraviglioso punto panoramico a strapiombo sul mare. Qui sorge quello che un tempo era il municipio della città (ed oggi un hotel), ovvero Il Seggio (o Sedile) di S. Giorgio, una costruzione bassa e quadrata con due ampie arcate e una torre con orologio che la sormonta.

Continuando a camminare lungo gli stretti vicoletti del centro storico, si raggiunge punta San Francesco, con l’omonimo complesso religioso che domina il mare.

Punta San Francesco con l'omonima chiesa

Fonte: iStock

Punta San Francesco, Vieste

La Foresta Umbra

Una vacanza a Vieste non è completa se non si visita la bellissima Foresta Umbra e i caratteristici trabucchi lungo la costa. La Foresta Umbra, con circa 10.000 ettari, vanta oltre 2.000 specie vegetali, 4.000 ettari di faggeti e querce, 65 specie di orchidee selvatiche e moltissimi esemplari di fauna selvatica. È un vero spettacolo del Sud Italia, inserita nel 2017 nella lista dei siti Patrimonio dell’Umanità dell’UNESCO per le sue splendide faggete, e classificata anche come una delle 10 foreste più belle del mondo nel 2022.

Un vero e proprio “regno della biodiversità” oggetto di continui studi per le curiose dimensioni della sua vegetazione. Le piante della Foresta Umbra, infatti, sono caratterizzate dal fenomeno del macrosomatismo: in questo bosco sono più grandi della norma.

I Trabucchi di Vieste

Un’altra peculiarità della costa garganica di Vieste sono i trabucchi, antiche costruzioni per la pesca costruite con pali conficcati nella roccia, funi e carrucole che calavano la rete (chiamata “trabocchetto”) nella quale cadevano i pesci. Sono 13 i trabucchi rimasti intatti sulla costa del Gargano che va da Peschici a Vieste, tutelati dal Parco Nazionale del Gargano. Sono visitati da numerosi turisti, che possono percepirne la storia marinara tramandata negli anni, mentre in alcuni casi sono stati trasformati in pittoreschi ristoranti con vista mozzafiato sul mare.

A Vieste è possibile ammirare il trabucco di San Francesco, uno dei più antichi e oggi gestito dal WWF, situato sotto all’omonimo convento sulla punta della penisola. Nell’area portuale della cittadina, di fronte al faro sorge anche il bellissimo trabucco del Porto.

Trabucchi pugliesi nel Gargano

Fonte: iStock

Trabucchi tipici nel Gargano
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Sul Cammino di Celestino V, 500 km da Roma al Gargano

Dal cuore dell’Abruzzo fino al mare” e, presto, entro il Giubileo del 2025, dalla Capitale fino a Vieste, sul Gargano: lo storico Cammino di Celestino V alla Maiella si fa grande e si trasforma, passo passo, in un cammino sul modello di Compostela, sacro itinerario ricco di spiritualità e suggestioni sulle tracce del Papa eremita.

Il progetto, in via di sviluppo, prende il nome di “Cammino grande di Celestino“, un percorso di ben 570 chilometri, 37 tappe e 65 Comuni.

Da Roma a Vieste, il nuovo cammino spirituale del Mediterraneo

I tempi sono maturi per il Parco Nazionale della Majella per immaginare e dare vita a un ampliamento dell’apprezzato e conosciuto Cammino di Celestino, che si snoda lungo la rete sentieristica ufficiale del Parco, dall’Aquila a Ortona.

Lo sguardo, infatti, volge avanti, al tracciato che unirà la Via Francigena alla Puglia, passando per l’Abruzzo e il Molise e inglobando i Patrimoni UNESCO del Global Geopark Maiella, della Perdonanza Celestiniana e della Transumanza nonché otto aree naturali protette.

Sarà un percorso grandioso che toccherà Castel Gandolfo, Subiaco, L’Aquila, Fontecchio, Sulmona, Caramanico Terme, Serramonacesca, Ortona, Vasto, Serracapriola e infine Vieste dove Celestino V, dopo la rinuncia al soglio pontificio, inseguito dagli uomini del nuovo Papa Bonifacio VIII, aveva intenzione di imbarcarsi per la Dalmazia.

Il Cammino di Celestino, nel cuore dell’Abruzzo

Nel 2018, nacque il tracciato originario del Cammino, voluto dal Parco della Majella per raccontare le vicende del vecchio eremita Pietro Angelerio e far conoscere al mondo i preziosi eremi rupestri in cui si ritirò nella sua lunga vita, prima di essere chiamato a diventare Papa.

Un cammino di 90 chilometri in sei tappe, da Sulmona in provincia dell’Aquila fino a Serramonacesca in provincia di Pescara, che ricalca i sentieri (il più delle volte semplici mulattiere) probabilmente utilizzati da Pietro per spostarsi da un eremo all’altro nella magnificenza della natura abruzzese.

La partenza avviene dalla Badia Celestiniana di Sulmona, tocca i comuni di Pacentro, Roccacaramanico, Caramanico, Decontra, Roccamorice, Abbateggio, Lettomanoppello, Manoppello e Serramonacesca, consentendo di visitare sette eremi rupestri, due abbazie, un sito con tombe rupestri e due siti archeologici prima di arrivare all’Abbazia di San Liberatore a Maiella a Serramonacesca.

Il 22 giugno 2022, presso la splendida cattedrale di Santo Spirito nella Badia Morronese, è arrivato l’annuncio ufficiale della piena operatività delle nuove tappe che vanno dall’Aquila a Sulmona e da Serramonacesca a Ortona.

225 chilometri che collegano il cuore dell’Abruzzo al Mare Adriatico passando per luoghi a dir poco straordinari: dalla Basilica di Collemaggio, dove Pietro fu incoronato Papa, lungo la valle dell’Aterno, tra antichi borghi e siti storici, toccando gli abitati di Stiffe, Campana, Fontecchio, Beffi, Castelvecchio Subequo e Raiano, fino alla Valle Peligna e alla maestosa Maiella; da qui prosegue poi tra gli eremi e i santuari della Montagna Madre fino al litorale di Ortona.

In particolare, gli ultimi tre giorni corrispondono con i passi del Cammino di San Tommaso, fino alla Cattedrale dell’apostolo a Ortona e, con un ultimo sforzo, al Castello Aragonese e al mare.

Dal Castello, una scalinata consente di raggiungere la pista ciclabile della Via verde della Costa dei Trabocchi che scende, seguendo il tracciato della vecchia ferrovia adriatica, fino a Vasto.