Categorie
Arte e cultura Foggia Idee di Viaggio mare Puglia spiagge vacanza natura Viaggi Viaggi Relax

Mare e meraviglia, le 10 località costiere più belle della Puglia

Viaggiare lungo le coste della Puglia vuol dire andare a scoprire bellezza, storia e natura allo stato puro. Una regione in cui il mare non si limita a disegnare l’orizzonte, perché entra nei vicoli, scolpisce le scogliere e plasma la vita quotidiana. È una presenza costante, che si riversa persino nei piatti, nei ritmi lenti e nei racconti degli anziani seduti all’ombra delle loro cittadine. Tra spiagge dorate, scogliere selvagge, grotte nascoste e fari solitari, ecco quali sono le località costiere della Puglia dove vale la pena andare al mare.

Vieste, tra mare e leggende

Considerata la “Perla del Gargano”, la suggestiva Vieste è anche un luogo in cui l’Adriatico si fa teatro. Da un lato, il bianco abbagliante delle case del centro storico, dall’altro il blu intenso del mare che bacia la costa frastagliata e scolpisce grotte da millenni. Il visitatore che giunge in città ha l’opportunità di passeggiare tra vicoli stretti, archi, scalinate e balconi fioriti, che consentono di respirare l’anima di un borgo antico che ha imparato a convivere con il vento (e con le leggende).

Ne è un esempio quella del monolite Pizzomunno, simbolo della città: secondo il mito, è un giovane pietrificato dal dolore per la perdita della sua amata rapita dalle sirene. Non a caso, anche Max Gazzè gli ha dedicato una bellissima canzone, La leggenda di Cristalda e Pizzomunno, le cui parole sono oggi impresse su una scalinata della città.

Oltre al borgo, vale la pena esplorare le grotte marine in barca, magari a bordo delle barchette dei pescatori che offrono giri autentici, con racconti in dialetto e fermate nelle calette meno battute.

Vieste, Puglia

iStock

Veduta di Vieste

Trani, pura eleganza

Trani, capoluogo insieme a Barletta e Andria, si presenta ai suoi visitatori con un’eleganza che rimane impressa. Qui il mare non è solo uno sfondo, è il cuore pulsante di un borgo che ha vissuto tra commercio e fede, tra il porto vivace e la cattedrale che sembra emergere dall’acqua come una regina silenziosa.

Passeggiando sul lungomare, con i piedi che sfiorano l’acqua, si osservano barche colorate e panni stesi, in un’atmosfera che sa di vita vera, lontana dal turismo urlato. Il centro storico è un intreccio di pietre dorate, viuzze lastricate e piazzette dove il tempo sembra dilatarsi, mentre il profumo del pane appena sfornato e del mare si mescola nell’aria.

Da visitare assolutamente è la Cattedrale di San Nicola Pellegrino, un capolavoro romanico che al tramonto si illumina di riflessi ambrati sul mare.

Polignano a Mare, il borgo sospeso

Molte meraviglie le regala anche la provincia di Bari e a partire dall’ormai famosissima Polignano a Mare, un luogo in grado di emozionare sin dal primo instante in cui ci si mette piede. I meriti sono delle case bianche aggrappate a strapiombi vertiginosi che si specchiano su di un mare blu intenso e trasparente.

Il centro storico regala vicoli stretti, piazzette nascoste e balconi fioriti, che spesso si aprono su angoli che offrono panorami spettacolari: il balcone naturale di Lama Monachile, con il suo arco di pietra che incornicia la spiaggia sottostante, è uno di questi. Se si è amanti del brivido, inoltre, si possono osservare i tuffatori locali che ogni giorno mettono in scena un vero spettacolo di coraggio e grazia.

Polignano a Mare è un invito a rallentare, a godersi il tempo e a lasciarsi sorprendere dalla magia che nasce dal contrasto tra la roccia dura e l’acqua cristallina.

Otranto, gioiello salentino

Otranto non è un luogo comune: è posto nella punta più estrema della penisola salentina, tanto da essere il comune più orientale d’Italia. Da queste parti il mare pulito incontra una storia millenaria e un’atmosfera vibrante ma mai invadente. Camminare tra le sue strade significa immergersi in un mix di culture, tra tracce bizantine, aragonesi e ottomane, con il porto e le mura antiche a fare da cornice a un paesaggio da sogno.

Il centro storico è un labirinto di viuzze lastricate, in cui ogni angolo racconta una storia diversa, ma senza mai dimenticare il mare: quest’ultimo è una presenza perenne che si respira nell’aria e si sente sotto i piedi sulla spiaggia di sabbia fine o sulle calette di ciottoli che si nascondono lungo la costa.

Facendo un giro in kayak o in SUP lungo la costa, inoltre, si possono scoprire grotte e insenature accessibili solo via mare, un’esperienza che regala punti di vista esclusivi. Mentre il tramonto più speciale si può guardare dal Bastione Alfonsino, dove il cielo si incendia di colori specchiandosi su un limpido mare.

Gallipoli, la perla dello Ionio

Ancora Salento ma questa volta con Gallipoli, località che racconta storie di mare e di gente, un luogo dove passato e presente si intrecciano con una naturalezza che affascina ogni visitatore. L’antica città vecchia, adagiata su un’isola collegata alla terraferma da un ponte, è un labirinto di vicoli stretti, case bianche e piazzette affacciate sul mare, con un’atmosfera che sa di Mediterraneo autentico.

Il porto antico è il cuore pulsante, al punto che Gallipoli non è solo spiagge (che sono tra le più belle del Salento), ma anche un’immersione nei sapori locali, con mercati vivaci, taverne rustiche e un calendario di eventi che celebra musica, tradizioni e gastronomia.

Spettacolare, per esempio, è una vista al castello angioino-aragonese, dove il panorama sul mare e sulla città è semplicemente mozzafiato.

Gallipoli, Puglia

iStock

Veduta di Gallipoli

Peschici, il balcone sul Gargano

Arroccato su una scogliera bianca a picco sull’Adriatico, Peschici è uno di quei luoghi che sorprendono istantaneamente: è incastonato tra foreste secolari e spiagge dorate, conservando intatto il fascino autentico di un villaggio di pescatori, con un’anima profondamente legata al mare e al ritmo lento della vita del sud.

Il centro storico è un dedalo di stradine lastricate, archi in pietra viva, case bianche con porte blu e fiori ovunque. Passeggiare qui, soprattutto al tramonto, è un’esperienza sensoriale: il profumo della focaccia appena sfornata si mescola a quello della salsedine e ogni scorcio regala viste spettacolari sulla costa.

Non perdete l’opportunità di raggiungere a piedi la piccola Baia di Zaiana, una spiaggia poco battuta ed estesa tra alte falesie.

Margherita di Savoia, tra saline e mare

L’impatto scenografico di Margherita di Savoia, in provincia di Barletta-Andria-Trani, è sicuramente meno spettacolare di altre località della Puglia. Eppure, questo tranquillo paese affacciato sull’Adriatico, custodisce un fascino tutto suo. Si tratta di una meta per chi cerca il mare senza la confusione, il sole senza la folla, e un contatto diretto con la natura e il territorio.

Vi basti sapere che proprio qui prendono vita le saline più grandi d’Europa, uno spettacolo naturale e umano insieme, dove le montagne bianche di sale convivono con fenicotteri rosa, specchi d’acqua riflettenti e sentieri silenziosi da percorrere in bici o a piedi. Il centro della cittadina è semplice ma vivo, con una lunga passeggiata sul mare, gelaterie storiche, mercatini serali e lidi tranquilli per famiglie o per chi vuole staccare davvero.

E per chi desidera dedicarsi alle coccole (che ce le meritiamo), a disposizione ci sono anche le terme e centri di talassoterapia locali, famose per le proprietà curative del fango salino.

Monopoli, luogo autentico

Di nuovo nella provincia di Bari, ma questa volta per scoprire Monopoli, un cittadina cosparsa di vicoli lastricati che conducono a un vecchio porto punteggiato di gozzi azzurri. Una località che si distingue per essere autentica, elegante senza ostentazione, dove il mare è sempre a portata di sguardo e il fascino è nei dettagli.

Il borgo antico è un intreccio affascinante di case bianche, archi in pietra, cortili nascosti e chiese barocche. E poi, d’un tratto, il mare: la Cala Porta Vecchia è lì, incastonata tra le mura, con l’acqua trasparente che lambisce la sabbia chiara. Non serve andare lontano, perché a Monopoli si passa dalla passeggiata nel centro alla nuotata in pochi minuti.

Un consiglio che vi volgiamo dare è quello di uscire fuori dal centro per scoprire le masserie fortificate e le lame rupestri nei dintorni, magari in bicicletta o con una guida del posto.

Castro, gioiello del Salento

Il piccolo (ma graziosissimo) borgo di Castro sembra guardare il mare dall’alto: è adagiato su uno sperone roccioso che si affaccia su uno dei tratti di costa più spettacolari del Salento. L’Adriatico in queste zone è di un blu profondo, quasi esagerato, e la storia si respira in ogni angolo, tra mura antiche, castelli e grotte preistoriche.

Il borgo antico di Castro Alta ha una bellezza sobria e silenziosa, fatta di vicoli in salita, terrazze con viste vertiginose e scorci che sembrano dipinti. Da lassù, lo sguardo spazia fino all’infinito. Castro Marina, invece, è il volto balneare della cittadina, con il porticciolo, le calette nascoste e le piattaforme in pietra da cui i salentini si tuffano da generazioni.

Da non perdere assolutamente è la meravigliosa Cala dell’Acquaviva, con acqua gelida sì, ma turchese, pulita e ammantata da un silenzio surreale, soprattutto al mattino presto.

Santa Maria di Leuca, dove Adriatico e Ionio si incontrano

L’ultima località di mare della Puglia che vi consigliamo di visitare è Santa Maria di Leuca, la punta estrema del tacco d’Italia, luogo in cui l’Adriatico e lo Ionio si incontrano. Parliamo quindi di una sorta di posto di confine, dove tutto sembra rallentare e ogni cosa ha un sapore antico e profondo.

Il lungomare è signorile, con ville ottocentesche dai colori pastello, palme mosse dal vento e un faro che sorveglia silenzioso dall’alto. La Basilica di Santa Maria de Finibus Terrae, proprio sopra il promontorio, sembra messa da quelle parti a ricordare che dopo c’è solo il mare. Il porto turistico è pieno di barche, ma il ritmo resta lento, mediterraneo e vero.

È estremamente consigliato fare il giro delle grotte in barca, sia sul versante adriatico che ionico. La Grotta del Diavolo, la Porcinara, la Grotta del Drago: qui ogni anfratto ha una leggenda e un colore diverso.

Categorie
Arte e cultura Foggia foreste Gargano Idee di Viaggio mare Parchi Nazionali Puglia spiagge tradizioni vacanza natura Viaggi Viaggi Relax

Da Vieste al Pizzomunno, le spiagge del Gargano che fanno impallidire i tropici

Soprannominato lo “Sperone d’Italia”, il Gargano è un angolo del nostro Paese che sembra un mondo a parte. Una montagna che si tuffa nel mare, una penisola imponente che spezza la “monotonia” della costa pugliese settentrionale e si allunga nell’Adriatico con il suo mix di natura aspra, foreste fitte, scogliere bianche e spiagge che sembrano provenire da un altro continente.

Qui si trova di tutto: calette nascoste tra le falesie, distese di sabbia dorata lambite da acque trasparenti, grotte marine da esplorare in barca e un entroterra che profuma di pini, ulivi e tradizione. Il Parco Nazionale del Gargano protegge questa varietà incredibile di paesaggi, che in pochi chilometri passano dal verde profondo della Foresta Umbra al blu acceso del mare di Vieste, Peschici e Mattinata. Scopriamo insieme quali sono le spiagge più belle del Gargano.

Baia delle Zagare, Mattinata

Lungo la litoranea tra Mattinata e Vieste, immersa nel tratto più scenografico del promontorio del Gargano, sorge la suggestiva Baia delle Zagare. Un posto che, probabilmente, più di altri racchiude l’essenza selvaggia e spettacolare di questa zona d’Italia. Si presenta con i suoi due faraglioni bianchi che emergono dall’acqua, come giganti addormentati, falesie calcaree che cadono a picco nel mare e un silenzio interrotto solo dalle cicale e dal rumore delle onde.

La sabbia è chiara e di ghiaia fine, il mare trasparente con mille sfumature di azzurro e vi è persino dell’ombra naturale grazie alle pareti alte che proteggono dal sole nelle ore più calde. I faraglioni, poi, non sono solo da ammirare: ci si può nuotare intorno e fotografarli da ogni angolazione.

Arrivarci non è “comodo”, in quanto non è possibile giungere al suo cospetto in auto. L’accesso “ufficiale”, infatti, passa da due hotel di fascia alta (Baia delle Zagare e Baia dei Faraglioni), che hanno ascensori privati o sentieri interni per portare gli ospiti giù.

Ci sono però anche altre due opzioni disponibili:

  • Escursione in barca: partono da Mattinata, Vieste o Manfredonia e spesso includono anche il giro delle grotte marine (se il mare è mosso le escursioni vengono annullate);
  • Sentiero da terra: accesso pedonale secondario (non ben segnalato), piuttosto ripido, tra la vegetazione. Non sempre è aperto, e non è una passeggiata

Il consiglio è quello di andare la mattina presto e di portarsi acqua e provviste.

Cala della Sanguinara, Vieste

Dimenticate gli stabilimenti e i cocktail, perché a Cala della Sanguinara è selvaggia, silenziosa e fuori rotta. È una piccola baia stretta che si fa spazio tra alte pareti di roccia calcarea e pini marittimi, piena di ghiaia e piccoli ciottoli chiari (sono necessarie le scarpe da scoglio). L’acqua è di una trasparenza irreale, con sfumature che vanno dal verde al blu scuro, mentre le falesie bianche che la circondano, alte e maestose, la proteggono dal vento e regalano ombra naturale nelle ore più calde.

Cala della Sanguinara si trova a pochi chilometri da Vieste, ma la sua posizione nascosta e il fatto che non sia segnalata bene la rendono poco frequentata. Esistono due modi per arrivarci:

  • A piedi: partendo da località Sfinalicchio tramite un sentiero sterrato, in discesa, che attraversa una pineta ombrosa e profumata. È una camminata di circa 20-30 minuti (al ritorno in salita), non difficile ma da evitare con ciabatte;
  • Via mare: con escursione in barca o kayak da Vieste.

Per la visita è importante avere con sé acqua, qualcosa da mangiare, e tutto l’occorrente per stare qualche ora. Molto meglio andare al mattino presto o nel tardo pomeriggio, con meno caldo, meno gente e più magia. Il consiglio è anche quello di evitare agosto perché, pur essendo poco frequentata, anche qui si fanno vive un po’ di persone.

Una piccola ma interessante curiosità: anche se potrebbe sembrare il contrario, il nome “Sanguinara” non ha niente di macabro, perché pare derivi da un tipo di pianta (Cornus sanguinea) che cresce nella zona.

Vignanotica, tra Mattinata e Vieste

Incastonata tra le falesie più spettacolari del Gargano c’è Vignanotica, una delle spiagge più scenografiche e al tempo stesso tranquille della zona. Non ci sono resort o caos, ma solo bianche pareti di roccia alte decine di metri, ghiaia chiara che abbaglia al sole, un mare limpido come il vetro e una calma che sa di libertà.

Parliamo di una spiaggia davvero molto speciale, perché la falesia bianca da cui è impreziosita riflette il sole, rendendo il colore dell’acqua più unico che raro: verde, turchese e azzurro intenso, tutto insieme. Dalla forma di una mezzaluna lunga e stretta, è contornata da pareti verticali che le danno un aspetto da fiordo mediterraneo. Anche in alta stagione riesce a mantenere un’aria tranquilla, poiché la distanza dalla strada e la mancanza di grandi strutture la tengono protetta dal turismo di massa.

Vignanotica si trova lungo la litoranea SP53 che collega Mattinata a Vieste, una delle strade panoramiche più belle d’Italia. È segnalata, ma non è visibile dalla strada ed è raggiungibile tramite un sentiero, semplice ma suggestivo, che in 10-15 minuti conduce al suo cospetto. Il ritorno è in salita, ma niente di drammatico. In alternativa, si può arrivare in barca o kayak.

Anche in questo caso c’è una piccola curiosità da raccontarvi: possiede dei ciottoli bianchi che scricchiolano quando ci si cammina sopra.

Vignanotica, Gargano

Fonte: iStock

La bellissima spiaggia di Vignanotica

Baia di San Felice, Vieste

Nella Baia di San Felice, a pochi chilometri da Vieste, svetta un omonimo arco che è una dei simboli indiscussi di questo tratto di Puglia. Si presenta come una maestosa apertura nella roccia calcarea, scavata dal vento e dal mare, che si affaccia su un’insenatura protetta e di rara bellezza. Il mare è pulitissimo, con fondali bassi e sabbiosi, perfetti per nuotare anche con i bambini, mentre tutt’intorno svettano i pini marittimi.

La baia si trova a circa 8 km a sud di Vieste, lungo la litoranea SP53, tra pinete, falesie e curve mozzafiato. L’arco è visibile anche dalla strada, ma per viverlo davvero occorre scendere verso il mare. Per arrivare ci sono diverse opzioni:

  • Dal campeggio San Felice: accesso diretto alla baia, con parcheggio comodo. Si paga l’ingresso se non si è ospiti, ma il tratto a piedi è breve e ben segnalato;
  • Via mare: in kayak, pedalò o barca (anche piccola), passando sotto l’arco naturale. Parliamo di un’esperienza da fare almeno una volta nella vita. Il passaggio è stretto, ma in condizioni di mare calmo è sicuro e spettacolare.

È bene sapere che la spiaggia non è completamente selvaggia: ci sono un po’ di infrastruttura (bar, noleggi, ombrelloni), ma nulla di invasivo.

Spiaggia della Valle delle Sirene, Mattinata

La Spiaggia della Valle delle Sirene è piccolissima, ma nonostante questo trasmette la sensazione di essere arrivati su un altro mondo: è circondata da falesie bianche e roccia viva, dove la natura detta le regole e il mare cambia colore a seconda della luce. Selvaggia, nascosta, difficile da raggiungere, è una chicca per chi ama il Gargano ruvido e silenzioso, quello che non si concede facilmente.

Sorge lungo il tratto più scenografico della costa garganica, tra Vieste e Mattinata, ed è un’insenatura non segnalata da cartelli e nemmeno visibile dalla strada. Per godersela, quindi, ci vuole un po’ di spirito di avventura:

  • Via mare: partendo da Vieste o Mattinata con un’escursione in barca, oppure in kayak o SUP solo se il mare è calmo;
  • Via terra (per escursionisti esperti): tramite un sentiero che scende da una pineta in quota, non segnalato, impervio, a tratti esposto. Si imbocca dalla SP53, ma è consigliato solo a chi ha esperienza di trekking.

Per soggiornarvi al meglio è opportuno controllare il meteo e il mare: se è mosso non è il posto giusto, perché le onde possono renderla inaccessibile o pericolosa. È importante avere con sé l’indispensabile, e magari anche un telo tecnico da fissare alle rocce o una piccola tenda da spiaggia per avere un po’ di ombra.

Baia Zaiana, Peschici

La Baia Zaiana, a circa 5 km dal centro di Peschici, è una di quelle spiagge che restano dentro. Dall’acqua è trasparente come cristallo, con sfumature che vanno dal turchese al blu profondo, possiede un fondale che è un mix di sabbia fine e scogli levigati, perfetto per chi ama lo snorkeling o semplicemente immergersi in un mare pulito e rigenerante.

Il paesaggio intorno è quasi intatto, con alte scogliere, macchia mediterranea profumata e nessun eccesso di infrastrutture turistiche. Per arrivarci, occorre prepararsi a una breve camminata, non ben segnalata e a tratti un po’ impervia (servono scarpe da trekking o almeno da ginnastica). La baia dispone anche di un piccolo stabilimento, praticamente a ridosso della spiaggia e che permette di non ricorrere al trekking per entrarvi.

Necessari sono anche acqua e qualche snack, perché Zaiana è ancora quel posto dove poter fare “pic nic” in riva al mare, senza molti bar o chioschi a portata di mano.

È indicato andare di mattina presto e portare anche la maschera e il boccaglio, perché il mondo sottomarino qui è un piccolo spettacolo da non perdere. Ah, il tramonto da queste parti offre dei colori eccezionali.

Spiaggia di Pizzomunno, Vieste

Quando si arriva a Vieste per la prima si rimane subito affascinati da un enorme monolito bianco che domina la spiaggia cittadina. Si chiama Pizzomunno e spunta dalla sabbia come una sentinella, piantato lì da secoli a guardare il mare. Simbolo della città e protagonista di una delle leggende più struggenti del Gargano, sorge su una spiaggia lunga, ampia, dorata e perfetta per chi cerca comodità senza rinunciare al fascino paesaggistico.

Alto 25 metri, si può osservare da vicino, toccare, fotografare a ogni ora del giorno. Di giorno è bianco abbagliante, al tramonto si colora di rosa e arancio. Di notte, illuminato, sembra un guardiano addormentato. La leggenda narra di Pizzomunno, un giovane pescatore innamorato della bella Cristalda, rapita dalle sirene gelose. Lui, disperato, si pietrificò sulla spiaggia in attesa di rivederla. E ogni cento anni, si dice, lei riemerge per un solo giorno. Una storia d’amore che dà alla roccia un’aura di poesia e malinconia e alla quale è stata dedicata anche una famosa canzone di Max Gazzè, La leggenda di Cristalda e Pizzomunno.

Questa meraviglia si trova proprio a sud del centro storico di Vieste, subito dopo il borgo medievale. È separata dalla città solo da un tratto di passeggiata e qualche scalinata. Comodissima, praticamente ci si arriva in infradito, ma con vista mare da cartolina. Si suggerisce di andare al mattino presto o dopo le 17, perché le ore centrali, specie in agosto, possono essere affollate. Chi desidera un angolo più appartato, può provare a scendere a piedi nudi verso sud.

Una piccola chicca finale: non fatevi intimorire da un’eventuale pioggia, perché con essa la pietra del monolite, bagnata, assume sfumature incredibili.

Spiaggia di Pizzomunno, Gargano

Fonte: iStock

La bellissima Spiaggia di Pizzomunno

Baia di Campi, Vieste

L’ultima delle spiagge più belle del Gargano che vi consigliamo si trova in un tratto particolarmente selvaggio e si distingue per essere una delle più affascinanti della costa: Baia di Campi. Qui il protagonista è un tappeto di ciottoli bianchi levigati, che amplificano i riflessi del mare e rendono l’acqua di una trasparenza quasi caraibica. Di fronte, a pochi metri dalla riva, un piccolo isolotto spunta come un invito al viaggio, in quanto si può raggiungere a nuoto, in pedalò o in kayak.

Il mare è incredibile, talmente tanto chiaro che si vede il fondale anche a diversi metri di profondità. I ciottoli non trattengono la sabbia, quindi l’acqua resta limpida anche quando c’è movimento. Perfetta per lo snorkeling, è incorniciata da falesie bianche e vegetazione mediterranea, con il profumo di pini e salsedine che riempie l’aria.

Si trova sulla SP53 tra Vieste e Mattinata, all’altezza del Camping Baia di Campi. Si arriva comodamente in auto, con parcheggio a pagamento, e da lì si scende a piedi verso la spiaggia in pochi minuti. Servono scarpette da scoglio e maschera e boccaglio, mentre i momenti migliori per andare sono la mattina presto o nel tardo pomeriggio, soprattutto in alta stagione.

Baia di Campi è facile da raggiungere, scenografica, mai banale, un luogo da godersi con calma, con la maschera in faccia e i piedi nell’acqua fresca.

Categorie
Borghi Foggia Gargano Isole Tremiti itinerari culturali Puglia Viaggi

Ischitella: il borgo del Gargano che racconta storia e meraviglia

Sulle pendici del promontorio del Gargano, in provincia di Foggia, il borgo di Ischitella si affaccia su un panorama a dir poco straordinario, laddove il mare si distende fino a incontrare le lontane Isole Tremiti e, nelle giornate più limpide, persino la costa croata. Antica fortezza difensiva, terra dell’olio d’oliva e degli agrumi, è altresì nota per aver dato i natali a Pietro Giannone, uno dei giuristi italiani più importanti.

I quartieri storici di Terra Vecchia e Rione Ponte raccontano due anime distinte: il fascino medievale delle strette stradine e delle case a terrazza si contrappone alla grazia settecentesca delle linee eleganti e regolari.

E non sono soltanto le vedute a incantare: i tramonti, con la luce dorata, trasformano le passeggiate lungo i vicoli in momenti di pura magia. Una sosta in uno dei tanti punti panoramici regala attimi di contemplazione e autentica connessione con la natura.

Cosa vedere a Ischitella, perla pugliese

Il cuore di Ischitella si svela come un intreccio affascinante di vicoli lastricati, palazzi nobiliari e antiche testimonianze religiose, che raccontano una storia lunga e ricca di vicissitudini.

Simbolo del borgo è il Castello, conosciuto oggi come Palazzo Ventrella: in pieno centro storico, sulla parte più alta del colle, l’edificio odierno nasce dai resti di un’antica fortezza sveva distrutta dal devastante terremoto del 1646. Ricostruito nel XVIII secolo per volere del principe Francesco Emanuele Pinto, conserva la sua imponente torre, realizzata nel 1714, che domina il panorama.

Tra le chiese più importanti spiccano la Chiesa di Sant’Eustachio, costruita a metà del Settecento, e la suggestiva Chiesa della Santissima Annunziata, detta anche del Crocifisso di Varano. Quest’ultima, edificata nel X secolo sulle rive del Lago di Varano, custodisce uno pregiato crocifisso ligneo gotico della seconda metà del XIV secolo, protagonista della festa del 23 aprile, un sentito evento che ogni anno richiama fedeli e visitatori.

A pochi passi dal centro, da vedere è il Convento di San Francesco al cui interno si possono ammirare preziosi affreschi trecenteschi. Ma ciò che affascina di più è la leggenda legata al “Cipresso di San Francesco“. Si narra che quest’albero sia nato dal bastone che il santo piantò nel terreno dopo una preghiera, un simbolo di fede e speranza.

Infine, passeggiare tra le strade acciottolate di Ischitella rappresenta un invito a scoprire i sapori autentici del Gargano. Fermarsi in uno dei locali del centro storico significa immergersi in un mondo di profumi e sapori: limoni e arance appena spremuti, orecchiette con cime di rapa, zuppa di pesce e grigliate di pescato fresco sono solo alcune delle prelibatezze da gustare.

Tutto il fascino dei dintorni

A pochi chilometri dal borgo ecco due laghi meravigliosi, Lesina e Varano, che aggiungono ulteriore poesia a questo angolo del Gargano. Il Lago di Varano, il più grande, è una laguna protetta dove è possibile dedicarsi a sport acquatici, gite in barca o, semplicemente, a contemplare la natura.

Più a ovest, il Lago di Lesina si distingue per la sua forma allungata e per l’area protetta istituita nel 1981, un vero paradiso per gli amanti della fauna e della flora. La riserva naturale è una meta in cui il tempo appare sospeso, ideale per chi cerca tranquillità e bellezza incontaminata.

Scendendo verso il mare, si incontra poi Rodi Garganico, borgo dalle casette bianche e spiagge dorate, un altro gioiello che completa l’esperienza di chi visita Ischitella e i suoi dintorni.

Come Arrivare a Ischitella

In auto, l’uscita autostradale di Poggio Imperiale è la scelta migliore per chi proviene da nord, mentre Candela è consigliata per chi arriva da sud lungo la A16.

Chi preferisce i mezzi pubblici può usufruire delle numerose linee di autobus che collegano il Gargano alle principali località.

Categorie
Foggia Gargano Idee di Viaggio Puglia spiagge Viaggi

Vieste, il cuore candido del Gargano tra spiagge e leggende

Vieste, perla del Gargano, con le sue candide casette che osservano il mare cristallino da uno sperone roccioso e 30 chilometri di litorale sabbioso, saprà regalarvi una vacanza indimenticabile.

È una delle località più amate della Puglia e incanta con le sue spiagge dorate, gli isolotti romantici, le insenature ombreggiate da pini secolari, le baie solitarie, le grotte marine e gli strapiombi mozzafiato. Un panorama da favola da esplorare in ogni suo angolo. Ecco cosa vedere a Vieste, dal centro storico alle spiagge più belle, fino ai pittoreschi trabucchi dalla storia antica.

Le spiagge più belle di Vieste

Bassi fondali con acque turchesi che lambiscono una costa formata da fine sabbia dorata. Vieste regala molte possibilità di trascorrere piacevoli giornate al mare, tra spiagge attrezzate alternate a piccole calette e baie più intime. Ecco quali sono le migliori spiagge di Vieste, a nord e a sud del suo centro storico.

Spiaggia di Scialmarino

Cominciamo a conoscere Vieste dalle sue spiagge di sabbia dorata. La Spiaggia di Scialmarino, a 5 chilometri da Vieste in direzione Peschici, è un litorale sabbioso che si estende per circa 3 chilometri (per questo viene chiamata “Spiaggia Lunga”), immerso nella cornice di una suggestiva baia da cui si ammira un tipico trabucco, antichissimo strumento da pesca caratteristico del Gargano. Grazie alla posizione ventosa, è meta ideale per gli amanti del kitesurf.

Spiaggia della Scialara

La principale della zona, la spiaggia della Scialara è chiamata anche “del Castello”: questo perché costituisce la prima parte della costa a sud della cittadina di Vieste, con il Castello Svevo che la osserva dall’alto. La spiaggia, infatti, si trova alle pendici del massiccio roccioso su cui spicca il centro storico ed è caratterizzata da sabbia fine con un fondale basso, adatto alle famiglie con bambini.

Il paesaggio è reso ancor più suggestivo dal leggendario “Pizzomunno“, un imponente monolite di pietra calcarea alto 25 metri che spicca sulla spiaggia. La sua presenza è intrisa di leggenda e racconta dell’amore appassionato ma sfortunato tra i giovani Pizzomunno e Cristalda.

pizzomunno vieste

Fonte: IStock

La spiaggia di Pizzomunno e lo scoglio caratteristico

Spiaggia di Vignanotica

Altra spiaggia da non perdere è quella di Vignanotica, di sabbia mista a ciottoli caratterizzata da numerose grotte marine e dalla candida e ripida falesia alle sue spalle. Il mare limpido, la vegetazione mediterranea e le rocce creano una romantica atmosfera che ha reso la tranquilla Vignanotica una delle spiagge più amate del Gargano.

La spiaggia è di facile accesso e si raggiunge tramite una strada da imboccare dalla provinciale 53 oppure dal suggestivo “sentiero dell’amore”, da prendere sempre dalla stessa strada provinciale, immerso nella macchia mediterranea e nei pini d’Aleppo, e che raggiunge anche la Baia delle Zagare.

Spiaggia di Vignanotica Vieste

Fonte: iStock

Spiaggia di Vignanotica

Baia delle Zagare

È una delle spiagge simbolo del Gargano e della Puglia: la Baia delle Zagare è un luogo di incredibile bellezza, con alte scogliere bianche a picco sul litorale e due imponenti faraglioni di roccia calcarea modellati dal vento che sembrano sfiorarsi. Un paesaggio dai tratti romantici, che si estende a quasi 30 chilometri a sud di Vieste, nella località di Mattinata, e affianca la Baia dei Faraglioni.

Baia e Arco di San Felice

Imperdibile è anche la spiaggetta dove si staglia il celebre Arco di San Felice, pittoresco arco di pietra formato dall’azione millenaria dell’acqua e del vento, immerso nel verde a 8 chilometri a Sud di Vieste. Sono soltanto 100 metri di sabbia che digrada in un fondale basso. A poca distanza potete raggiungere in auto o via mare la Torre San Felice, un punto panoramico suggestivo dal quale ammirare la spiaggia e le rocce che si immergono nell’acqua turchese.

Marina Piccola

Si trova nel pieno centro di Vieste, delimitata da Punta San Francesco con il suo centro medievale, dove si tengono gli eventi più importanti della città, e da Punta Santa Croce. Poco distante si trova l‘isolotto di Santa Eufemia (o Santa Eugenia) sul quale spicca il faro di Vieste, un luogo di grande interesse archeologico: qui si trova la grotta Santuario di Venere Sosandra che in passato veniva sfruttata come santuario dedicato dalla dea protettrice dei marinai e salvatrice degli uomini. Sulle sue pareti interne, infatti, sono state trovate più di 200 iscrizioni votive in greco e latino dai marinai di passaggio sull’isola, che sono state datate attorno al III secolo a.C., nella tarda età romana.

Spiaggia di San Lorenzo

A nord del centro cittadino di Vieste di stende la spiaggia di San Lorenzo, che prende il nome da un’antica chiesetta rurale che domina una vicina collina. È lunga 1,5 chilometri e in certi punti raggiunge anche i 100 metri di profondità, rendendola una spiaggia comoda e molto frequentata dai cittadini. Qui si trovano diversi stabilimenti balneari, con strutture per giocare anche a beach volley e beach soccer, oltre a vari giochi per i bambini.

Cosa vedere a Vieste: il centro storico

Il borgo antico, adagiato su un roccione che domina il mare, ha mantenuto i tratti della sua origine medievale con le viuzze irregolari, le piazzette vista mare e le bianche casette a schiera caratterizzate da piccoli ballatoi e unite, in corrispondenza delle stradine, da piccole arcate. Camminando per il centro storico di Vieste, oltre ai siti storici e panoramici, si incontrano numerosi ristorantini tipici e negozietti di artigianato locale.

Ecco cosa vedere nel centro storico di Vieste, la perla del Gargano tutta da esplorare.

vieste

Fonte: IStock

Vieste, il centro storico della perla del Gargano

Il Castello Svevo e la Cattedrale

Uno dei simboli di Vieste è il suo castello, costruito nel 1240 a scopo difensivo e oggi sede di un reparto della Marina Militare. Domina una falesia che sovrasta la spiaggia della Scialara e si trova nel cuore del centro storico cittadino, nel punto più alto. Anche se è visitabile solo in occasione di alcuni eventi, meritano una vista da vicino le sue imponenti mura esterne dalle quali si apre un panorama meraviglioso sul mare e sulle costruzioni abbarbicate sul colle.

Vi si arriva dopo aver superato la porta “Ad Alt” e sorge a poca distanza dalla Cattedrale Santa Maria Assunta, una delle più antiche chiese romaniche della Puglia, che custodisce la statua lignea della Madonna di Santa Maria di Merino, protettrice della città. Accanto alla chiesa più importante di Vieste si erge la cosiddetta Chianca Amara, “pietra del sangue e delle lacrime”, una grande roccia dove, nel 1554, furono decapitati cinquemila viestani, tra bambini, donne e anziani, per opera dei pirati turchi.

Il quartiere ebraico

avvicinandosi a Punta San Francesco, verso il mare, ci si addentra nel quartiere ebraico caratterizzato da numerosi edifici costruiti a strapiombo sul mare, regalando scorci mozzafiato sulla zona più antica di Vieste. Da via Judeca parte un’antica scalinata bianca, “la Ripa“, che scende verso il mare e raggiunge un piccolo porticciolo dove oggi attraccano piccole barchette da pesca, ma che un tempo rappresentava un punto strategico per gli scambi commerciali con la Croazia.

Piazzetta Petrone

A poca distanza dalla scalinata della Ripa, si apre Piazzetta Petrone, a picco sul mare, con una vista panoramica sulla distesa d’acqua cristallina e sulla parte meridionale del centro cittadino. È un punto di ritrovo per molti abitanti del luogo.

Punta San Francesco e Piazza del Seggio

Avviandosi verso la penisola di Vieste che si allunga verso il mare, merita una tappa la Piazza del Seggio, il cuore del centro storico di Vieste. È un altro meraviglioso punto panoramico a strapiombo sul mare. Qui sorge quello che un tempo era il municipio della città (ed oggi un hotel), ovvero Il Seggio (o Sedile) di S. Giorgio, una costruzione bassa e quadrata con due ampie arcate e una torre con orologio che la sormonta.

Continuando a camminare lungo gli stretti vicoletti del centro storico, si raggiunge punta San Francesco, con l’omonimo complesso religioso che domina il mare.

Punta San Francesco con l'omonima chiesa

Fonte: iStock

Punta San Francesco, Vieste

La Foresta Umbra

Una vacanza a Vieste non è completa se non si visita la bellissima Foresta Umbra e i caratteristici trabucchi lungo la costa. La Foresta Umbra, con circa 10.000 ettari, vanta oltre 2.000 specie vegetali, 4.000 ettari di faggeti e querce, 65 specie di orchidee selvatiche e moltissimi esemplari di fauna selvatica. È un vero spettacolo del Sud Italia, inserita nel 2017 nella lista dei siti Patrimonio dell’Umanità dell’UNESCO per le sue splendide faggete, e classificata anche come una delle 10 foreste più belle del mondo nel 2022.

Un vero e proprio “regno della biodiversità” oggetto di continui studi per le curiose dimensioni della sua vegetazione. Le piante della Foresta Umbra, infatti, sono caratterizzate dal fenomeno del macrosomatismo: in questo bosco sono più grandi della norma.

I Trabucchi di Vieste

Un’altra peculiarità della costa garganica di Vieste sono i trabucchi, antiche costruzioni per la pesca costruite con pali conficcati nella roccia, funi e carrucole che calavano la rete (chiamata “trabocchetto”) nella quale cadevano i pesci. Sono 13 i trabucchi rimasti intatti sulla costa del Gargano che va da Peschici a Vieste, tutelati dal Parco Nazionale del Gargano. Sono visitati da numerosi turisti, che possono percepirne la storia marinara tramandata negli anni, mentre in alcuni casi sono stati trasformati in pittoreschi ristoranti con vista mozzafiato sul mare.

A Vieste è possibile ammirare il trabucco di San Francesco, uno dei più antichi e oggi gestito dal WWF, situato sotto all’omonimo convento sulla punta della penisola. Nell’area portuale della cittadina, di fronte al faro sorge anche il bellissimo trabucco del Porto.

Trabucchi pugliesi nel Gargano

Fonte: iStock

Trabucchi tipici nel Gargano
Categorie
Abruzzo Cammini capitali europee Europa Foggia Gargano mare Puglia Roma Viaggi

Sul Cammino di Celestino V, 500 km da Roma al Gargano

Dal cuore dell’Abruzzo fino al mare” e, presto, entro il Giubileo del 2025, dalla Capitale fino a Vieste, sul Gargano: lo storico Cammino di Celestino V alla Maiella si fa grande e si trasforma, passo passo, in un cammino sul modello di Compostela, sacro itinerario ricco di spiritualità e suggestioni sulle tracce del Papa eremita.

Il progetto, in via di sviluppo, prende il nome di “Cammino grande di Celestino“, un percorso di ben 570 chilometri, 37 tappe e 65 Comuni.

Da Roma a Vieste, il nuovo cammino spirituale del Mediterraneo

I tempi sono maturi per il Parco Nazionale della Majella per immaginare e dare vita a un ampliamento dell’apprezzato e conosciuto Cammino di Celestino, che si snoda lungo la rete sentieristica ufficiale del Parco, dall’Aquila a Ortona.

Lo sguardo, infatti, volge avanti, al tracciato che unirà la Via Francigena alla Puglia, passando per l’Abruzzo e il Molise e inglobando i Patrimoni UNESCO del Global Geopark Maiella, della Perdonanza Celestiniana e della Transumanza nonché otto aree naturali protette.

Sarà un percorso grandioso che toccherà Castel Gandolfo, Subiaco, L’Aquila, Fontecchio, Sulmona, Caramanico Terme, Serramonacesca, Ortona, Vasto, Serracapriola e infine Vieste dove Celestino V, dopo la rinuncia al soglio pontificio, inseguito dagli uomini del nuovo Papa Bonifacio VIII, aveva intenzione di imbarcarsi per la Dalmazia.

Il Cammino di Celestino, nel cuore dell’Abruzzo

Nel 2018, nacque il tracciato originario del Cammino, voluto dal Parco della Majella per raccontare le vicende del vecchio eremita Pietro Angelerio e far conoscere al mondo i preziosi eremi rupestri in cui si ritirò nella sua lunga vita, prima di essere chiamato a diventare Papa.

Un cammino di 90 chilometri in sei tappe, da Sulmona in provincia dell’Aquila fino a Serramonacesca in provincia di Pescara, che ricalca i sentieri (il più delle volte semplici mulattiere) probabilmente utilizzati da Pietro per spostarsi da un eremo all’altro nella magnificenza della natura abruzzese.

La partenza avviene dalla Badia Celestiniana di Sulmona, tocca i comuni di Pacentro, Roccacaramanico, Caramanico, Decontra, Roccamorice, Abbateggio, Lettomanoppello, Manoppello e Serramonacesca, consentendo di visitare sette eremi rupestri, due abbazie, un sito con tombe rupestri e due siti archeologici prima di arrivare all’Abbazia di San Liberatore a Maiella a Serramonacesca.

Il 22 giugno 2022, presso la splendida cattedrale di Santo Spirito nella Badia Morronese, è arrivato l’annuncio ufficiale della piena operatività delle nuove tappe che vanno dall’Aquila a Sulmona e da Serramonacesca a Ortona.

225 chilometri che collegano il cuore dell’Abruzzo al Mare Adriatico passando per luoghi a dir poco straordinari: dalla Basilica di Collemaggio, dove Pietro fu incoronato Papa, lungo la valle dell’Aterno, tra antichi borghi e siti storici, toccando gli abitati di Stiffe, Campana, Fontecchio, Beffi, Castelvecchio Subequo e Raiano, fino alla Valle Peligna e alla maestosa Maiella; da qui prosegue poi tra gli eremi e i santuari della Montagna Madre fino al litorale di Ortona.

In particolare, gli ultimi tre giorni corrispondono con i passi del Cammino di San Tommaso, fino alla Cattedrale dell’apostolo a Ortona e, con un ultimo sforzo, al Castello Aragonese e al mare.

Dal Castello, una scalinata consente di raggiungere la pista ciclabile della Via verde della Costa dei Trabocchi che scende, seguendo il tracciato della vecchia ferrovia adriatica, fino a Vasto.