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Vacanza di Pasqua: il più bell’itinerario da fare in Europa

“Natale con i tuoi, Pasqua con chi vuoi”, recita così un famoso detto italiano, e per tale motivo questo periodo festivo è il migliore per organizzare un bel viaggio, magari fuori dai confini italiani e in luoghi non eccessivamente presi di mira dai turisti. Se è questo il caso, abbiamo un ottima notizia per voi: esiste un itinerario, parte di un interessante Festival, che si rivela il migliore da fare a Pasqua in Europa.

La Ruta de la Pasión de Calatrava

Si chiama la Ruta de la Pasión de Calatrava ed è un Festival la cui tradizione risale al XVI secolo. Una celebrazione antichissima e che vede come protagonisti gli “armaos”, una replica dei soldati romani che sequestrarono Gesù Cristo. Partecipandovi, è possibile visitare dieci piccole città spagnole che, durante la Settimana Santa, mostrano tutta la loro unicità attraverso spettacoli e rappresentazioni speciali.

Ci troviamo nella suggestiva regione di Campo de Calatrava, luogo in cui prende vita la tradizione degli “armaos”, punto di riferimento più rappresentativo de la Ruta de la Pasión de Calatrava. Dal costume molto caratteristico – composto da giacca rossa, ricoperta da bande di raso rosso con frange dorate, pantaloni bianchi o blu sotto il ginocchio riccamente ricamati, così come le gonne, gli stivali e le calze di stoffa, il pesante elmo piumato o decorato con pompon colorati e lance, spade e scudi – sfilano in processione, scandendo i loro passi e le loro evoluzioni al suono di tamburi, tamburelli e trombe.

Ovviamente, c’è anche il cattivo per eccellenza: Giuda Iscariota. La presenza di tutti i personaggi nelle processioni, insieme ad altri elementi come musica, artigianato e gastronomia, contribuisce alla creazione di un’esperienza culturale unica e molto sentita.

Armaos in Spagna

Fonte: Getty Images – Ph: Europa Press News

La sfilata degli “armaos”

Le dieci cittadine spagnole coinvolte

Il comune più rappresentativo è Almagro, cittadina dichiarata Complesso Storico-Artistico e il cui simbolo indiscusso è la bella e stilizzata Plaza Mayor, che sfoggia portici e gallerie di vetro. Non è di certo da meno il Corral de Comedias, costruito nel 1628, unico palcoscenico al mondo risalente al XVI e XVII secolo, rimasto intatto nella forma e nella struttura.

Nonostante la sua “veneranda età”, infatti, qui vengono ancora rappresentate commedie di Cervantes, Calderón de la Barca, Lope de Vega. Ma non è finita qui, perché ad Almagro e in altre città nelle sue vicinanze vengono mostrate le figure realizzate dagli “armaos” che accompagnano i pasos, le confraternite e i capirotes che ogni città fa sfilare tra il Mercoledì Santo e la Domenica di Pasqua.

C’è poi Aldea del Rey che sorge a poca distanza da Calatrava la Nueva, ovvero dei ruderi di un castello-convento. Molto grazioso è anche il centro storico in cui svetta nei cieli il Palazzo Clavería del XVI secolo, dove dimorava la persona che custodiva le chiavi del Convento di Calatrava. Altri edifici di pregio sono la Chiesa di San Jorge Mártir e l’Eremo di Nuestra Señora del Valle.

Bolaños de Calatrava offre un bellissimo centro storico in cui non si può non ammirare la Casa de Coca, l’unica casa nobiliare conservata nel paese, l’Eremo del Santo Cristo della Colonna e la Chiesa di San Filippo e San Giacomo, situata in Plaza de España, che sono un chiaro esempio del passaggio dal gotico al rinascimentale.

Molto interessanti sono anche Granátula de Calatrava, dove dimorano circa 800 abitanti e luogo in cui il tempo pare non essere passato mai, e Miguelturra, in cui sopravvivono interessanti esempi di architettura civile e industriale ed edifici in cui convergono agricoltura e architettura.

Pozuelo de Calatrava, invece, sorge vicino a due lagune salate di origine vulcanica particolarmente amate dai viaggiatori. Ma ad attirare l’attenzione sono anche la chiesa seicentesca dedicata a San Giovanni Battista, che è stata dichiarata Bene di Interesse Culturale nel 1989, e il Santuario di Nostra Signora dei Santi che è stato costruito su un’antica fortezza araba.

L’itinerario continua per raggiungere Torralba de Calatrava, dove svettano nei cieli la Chiesa della Santisima Trinidad del XVI e con facciata barocca, l’Eremo di Cristo, del XVIII secolo, e l’Eremo della Purísima, del XVIII secolo.

Valenzuela de Calatrava è un piccolo villaggio dedito all’orticoltura e con famose fontane di acqua gassata, sia nelle fontane pubbliche che nelle case. Poi ancora Moral de Calatrava, una cittadina incorniciata da splendidi paesaggi naturali e con un impianto urbano che è stato dichiarato Complesso Storico-Artistico in quanto chiaro esempio di architettura tradizionale.

L’itinerario si conclude a Calzada de Calatrava in cui sono davvero tantissimi i monumenti e i luoghi d’interesse, come il Castello di Salvatierra costruito nei secoli X-XI; la Parroquia de Nuestra Seňora de la Asunción del 1526; la Ermita del Salvador del Mundo del secolo XVI; la Ermita de San Sebastián del secolo XVI e molto altro ancora.

Moral de Calatrava, Spagna

Fonte: iStock

La chiesa principale di Moral de Calatrava

In cosa consiste questo Festival

Oltre ai colorati “armaos”, in ognuna di queste città prendono vita diverse Settimane Sante in cui poter conoscere momenti, scene tipiche e immagini religiose che sfilano in mezzo ai fedeli per le strette vie.

Per esempio, la mattina del Giovedì Santo, ad Aldea del Rey, viene messo in scena il tradimento di Gesù da parte di Giuda Iscariota. A Bolaños de Calatrava, invece, gli “armaos” iniziano la ricerca di Gesù al mattino, inscenando l’arresto nel tardo pomeriggio. A Granátula de Calatrava, durante l’arresto, il capitano delle truppe romane canta “el romance del prendimiento”. A Moral de Calatrava, la danza del Caracol si chiama “Caracola” e si celebra la domenica di Pasqua come saluto alla settimana.

Particolarmente curioso è il fatto che, nel bel mezzo di una celebrazione religiosa, ancora è tradizione partecipare a un gioco di scommesse che, molto probabilmente, ricorda la vendita all’asta dei vestiti di Cristo da parte dei suoi carnefici sul Golgota. Si tratta di un gioco d’azzardo che consiste nello scommettere anche importanti somme di denaro. Si svolge ogni Venerdì Santo nella città di Calzada de Calatrava, dove dal 1993 è stato proclamato “Festival di interesse turistico regionale.

Il funzionamento è molto semplice: testa o croce. C’è una persona che ha il banco, il baratero, e intorno a lui si dispongono gli scommettitori, senza limiti per le puntate se non i fondi a disposizione del banco, che, situato al centro del cerchio, copre le puntate piazzate a terra.

Per giocare si prendono due monete di rame del regno di Alfonso XII, con la testa e lo stemma del re ben visibili. La persona che ha il banco mette insieme i pezzi, con le facce delle monete ben visibili. Chi gioca scommette i suoi soldi e il mazziere mette la stessa somma.

Subito dopo aver mostrato le monete, il baratero le lancia in aria. Tutti alzano gli occhi al cielo in attesa del risultato, per scoprire se la fortuna è dalla loro parte o meno: se le monete toccano terra e rimbalzano verso l’alto con la “Testa”, il banco incassa tutti i soldi delle scommesse fatte, ma se dopo la caduta e il rimbalzo gli scudi rimangono visibili, allora si urla “Croce” e chi ha puntato incassa i soldi delle rispettive scommesse.

Ma come in tutte le cose anche in questa c’è un però: se le monete cadono, ognuna su un lato diverso, il baratero grida “Testa e Croce” e non vince nessuno. Le monete vengono raccolte, consegnate a chi tiene il banco e il gioco ricomincia.

La Ruta de la Pasión de Calatrava è senza ombra di dubbio un’esperienza da vivere almeno una volta nella vita.

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Vacanze a Pasqua? I prezzi sono già alle stelle

La Pasqua si avvicina e torna puntuale il fenomeno del caro-voli. A ricordarlo è il Centro di formazione e ricerca sui consumi (C.r.c.) che, in collaborazione con Assoutenti, ha analizzato l’andamento delle tariffe aeree nel periodo delle festività pasquali per capire quanto costi acquistare oggi un biglietto per la Sicilia e la Sardegna, o per viaggiare all’estero in queste date, verso capitali europee o località di mare ambite. Scopriamo di più.

Quanto costa viaggiare in Italia a Pasqua

Veniamo, quindi, a qualche esempio pratico per chi desidera trascorrere le vacanze pasquali in una meta italiana. Stando all’analisi sulle tratte nazionali, che ha preso in esame un volo di andata e ritorno dalle principali città italiane con partenza venerdì 29 marzo e ritorno martedì 2 aprile, chi acquista oggi un biglietto A/R per l’aeroporto di Catania spende un minimo di 365 euro partendo da Torino, 319 euro da Verona, 317 euro da Venezia. È, invece, più economico volare da Roma, dove il biglietto per Catania parte da 144 euro.

Se si vuole raggiungere Palermo, per le stesse date si spendono 305 euro partendo dallo scalo di Forlì, 295 euro da Bologna, 288 euro da Torino, 259 euro da Milano. Anche raggiungere la Sardegna a Pasqua si rivela piuttosto costoso. Un biglietto A/R da Bologna ad Alghero parte da 334 euro, 323 euro se si atterra a Cagliari, mentre per volare verso il capoluogo sardo da Verona la spesa minima è di 279 euro. A queste cifre va poi aggiunta la spesa per il bagaglio a mano o la scelta del posto a sedere, per cui si può veder lievitare, e non di poco, il costo finale del biglietto.

Quanto costa viaggiare all’estero per le festività pasquali

Stando a quanto emerso dall’indagine di C.r.c. e Assoutenti, sono molti i viaggiatori italiani che approfitteranno dei giorni di festa per recarsi all’estero e visitare una capitale europea. Ma quanto costa scegliere una destinazione straniera per le festività pasquali? Anche in questo caso ci viene in aiuto qualche esempio. Chi vuole partire nella mattinata del 29 marzo, rientrando nel pomeriggio/sera del giorno di Pasquetta (1 aprile), se acquista oggi un biglietto spende un minimo di 489 euro per volare da Roma ad Amsterdam, 455 euro da Milano a Berlino, 336 euro da Roma a Madrid, 302 euro da Roma a Copenhagen, 254 euro da Milano a Barcellona, 247 euro da Milano a Praga. Più economiche le tariffe per Parigi da Roma, che partono da un minimo di 166 euro, e da Milano, da 240 euro.

La vera stangata riguarda, però, i biglietti A/R per le località di mare più ambite, che si rivelano piuttosto “proibitivi”. Ipotizzando una settimana di vacanza, da sabato 30 marzo a sabato 6 aprile, si arriva a spendere – in base alle soluzioni migliori proposte dai siti di comparazione – 466 euro da Milano a Sharm el-Sheikh, 749 euro da Roma a Zanzibar, 936 euro per le Maldive, fino a 1.166 euro per le Seychelles.

Con queste tariffe viaggiare in aereo sta diventando sempre più un lusso per ricchi – commenta il presidente di Assoutenti, Gabriele Melluso – una situazione che lede il concetto di continuità territoriale e danneggia non solo i consumatori, costretti e rinunciare alle partenze o tagliare i giorni di villeggiatura, ma anche le imprese locali, disincentivando il turismo”.

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Le più belle crociere sui fiumi da fare a primavera

Pasqua e i ponti di primavera sono l’occasione perfetta per concedersi una rilassante vacanza per staccare dalla routine e dagli impegni quotidiani in attesa dell’estate.

Un’idea rilassante è rappresentata dalle crociere fluviali, un’esperienza dal fascino innegabile che soddisfa il desiderio di stare all’aria aperta per vivere, insieme alla famiglia o con gli amici più cari, indimenticabili esperienze a ritmo lento tra relax e avventura.

Vediamo una selezione delle più coinvolgenti.

Scoperte culturali lungo il Canal du Midi, Patrimonio Mondiale Unesco

Il turismo fluviale è molto popolare nella regione francese della Linguadoca e il Canal du Midi è una delle vie navigabili più famose al mondo: con una lunghezza di 240 chilometri, nel cuore delle Francia meridionale, collega il fiume Garonna con il Mar Mediterraneo, tra le città di Tolosa e Sète.
Realizzato nel XVII secolo, dispone di 328 strutture (chiuse, acquedotti, ponti, gallerie) ed è una delle più straordinarie opere di ingegneria civile dell’era moderna, riconosciuto Patrimonio culturale UNESCO nel 1996.

Gli itinerari proposti da Le Boat, il leader europeo del turismo fluviale con oltre 50 anni di esperienza, lungo il Canal du Midi toccano moltissime città e borghi, tra i quali spicca la città fortificata di Carcassonne, anch’essa Patrimonio UNESCO, tra le più grandi e meglio conservate città medievali d’Europa.

Tra le altre tappe, degne di nota sono Minerve, Trèbes, Homps, Tolosa con la Basilica di San Saturnino e la romana Narbonne. Nei pressi di Béziers è mozzafiato il passaggio attraverso le chiuse di Fonseranes, formate da otto vasche di forma ovale su diversi livelli, con un’altezza complessiva di 21,5 metri su una lunghezza di 300 metri.

Lungo i canali della Borgogna, un vero paradiso per i buongustai

La Borgogna Franche Comté è una delle regioni francesi più rinomate per il turismo fluviale grazie alla presenza di molti canali navigabili: il Canal du Centre, il fiume Saône, il Canal di Rhône au Rhin, il fiume Seille, il Canale tra la Champagne e la Borgogna e il Canal de Bourgogne.

Punteggiata da maestosi castelli, vanta un territorio dalla natura rigogliosa con svariate specie di mammiferi e volatili (tra cui il martin pescatore) che vivono lungo i canali ed è anche un vero paradiso per i buongustai, tra vini rinomati e specialità come tartufi, la famosa senape di Digione e la tipica torta di meringhe ripiena di crema al burro (Idéal Mâconnais) o, ancora, la torta di zenzero.

Lungo i numerosi itinerari fluviali proposti da Le Boat (tutti totalmente personalizzabili nella durata e nei luoghi di sosta) sono decine i borghi e i villaggi da visitare tra cui la fiorita città di Dole, Gray, la dolce Besançon (sul fiume Doubs con il quartiere Battant, in origine abitato da viticoltori, e le facciate seicentesche con i balconi in ferro battuto), Chagny con i meravigliosi vigneti Grand Cru, oltre a luoghi imperdibili come la città medievale di Digione e Beaune, per visitare l’Hôtel-Dieu, perla dell’architettura medievale, costruito nel XV secolo per aiutare i malati più poveri.

La Dolce Vita tra Veneto e Friuli

Le Boat propone crociere in houseboat anche in Italia, tra Veneto e Friuli, lungo la rete di fiumi e canali che si diramano nell’entroterra tra Chioggia e Grado. Oltre a Venezia (che non ha bisogno di presentazioni) sono innumerevoli le perle da scoprire o riscoprire arrivando con la propria barca, in primis le isole della laguna (i vetri di Murano, i merletti di Burano, il campanile di San Giorgio Maggiore, l’isola-cimitero di San Michele e l’affascinante Torcello, il più antico insediamento veneziano).

E poi il centro storico di Dolo, la cittadina di Chioggia detta anche la Piccola Venezia, i siti archeologici di Concordia Sagittaria e di Aquileia, l’antico borgo marinato di Marano Lagunare, ma anche i centri termali della zona o le spiagge di Jesolo e Caorle dove concedersi momenti di relax in ogni stagione.

Punti di partenza o di arrivo sono Precenicco e Casale sul Sile, ma è possibile anche il round trip con ritorno al punto di partenza.

I tesori del Reno tra Amsterdam e Basilea

Il Reno è, senza dubbio, uno dei fiumi più sorprendenti dell’Europa centrale che, nato in Svizzera nel Lago di Costanza, prosegue il suo cammino lambendo la città francese di Strasburgo per poi scorrere in Germania nel suo massimo splendore.

Lungo il suo percorso, incontra castelli, torri e rovine per secoli di storia e custodisce autentici gioielli che si fanno apprezzare con una crociera fluviale da Amsterdam a Basilea passando per Colonia, dove tradizione e modernità si fondono in armonia, Coblenza, una delle città più antiche della Germania con chiese superbe e signorili abitazioni dell’alta borghesia, Rudesheim, nota per il Museo degli strumenti musicali meccanici, e Mannheim dalla ricca offerta gastronomica, artistica e culturale.

La navigazione prosegue poi per Spira, nella Renania-Palatinato, custode della Cattedrale Romanica più grande al mondo, Patrimonio UNESCO, per poi arrivare a Strasburgo, dall’influenza francese e tedesca, e ripartire per Basilea, adagiata lungo le sponde del Reno in Svizzera, ricca di musei di fama mondiale.

Il classico Danubio blu

È una bellezza davvero singolare quella che sprigiona il fiume Danubio e che si può vivere appieno grazie a una crociera fluviale con partenza e arrivo a Vienna per ammirare la spettacolare valle di Wachau, le meravigliose città imperiali di Budapest e Bratislava, graziosi paesini, fortezze medievali e castelli da favola.

Si parte dal porto fluviale di Vienna per arrivare dapprima a Durnstein, grazioso paese della Valle di Wachau che si fa notare per il castello risalente al Medioevo, e proseguire, costeggiando la valle, per Melk, millenario centro culturale e spirituale nonché meraviglia naturale Patrimonio UNESCO.

Da qui, la navigazione notturna conduce a Bratislava, la capitale politica, economica e culturale della Slovacchia, accogliente e ricca di attrazioni culturali e storia, e poi a Budapest, la capitale ungherese chiamata anche “Parigi dell’Est”, divisa in due dal Danubio e celebre per il suggestivo Ponte delle Catene del XIX secolo che unisce la zona pianeggiante di Pest con quella collinare di Buda.

Ancora, la crociera continua arrivando a Strigonio (Esztergom), raccolta cittadina sulle sponde del Danubio che vanta la Basilica più grande del Paese, per poi ritornare a Vienna, autentica perla austriaca.

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Dove andare a sciare a Pasqua: gli impianti (ancora) aperti

La Pasqua, quando arriva, porta con sé anche il cambio definitivo di stagione: segna il vero e proprio inizio della primavera e, in alcuni casi, detta l’arrivederci all’anno prossimo alla neve. Chi ama fare sport invernali sa che questo è il periodo finale in cui poterli praticare, ma il problema è che molti impianti sono già chiusi. Ad eccezione di alcuni, che ora vi andremo ad illustrare.

Pasqua in Valle d’Aosta

Pila, meravigliosa località che sorge a 1790 metri s.l.m. in Valle d’Aosta, regala una primavera davvero speciale: la neve c’è, le giornate sono luminose e miti, si può stare all’aperto a lungo, è possibile pranzare scaldati dal sole e prendere la tintarella di fine stagione.

Ma questo è anche il periodo perfetto per raggiungere altre mete della regione: grazie al collegamento con il centro di Aosta – in meno di 20 minuti – la vacanza può continuare permettendo di visitare la città, ricca di vestigia del passato. Utilizzando l’automobile si possono invece scoprire i borghi nelle vicinanze, ma anche trascorrere una giornata rilassante presso le terme di Pré-Saint-Didier.

E per chi vuole sciare qui ci sono ben 15 impianti di risalita e 70 km di piste che si possono utilizzare fino al 15 aprile. Altri impianti aperti in Valle d’Aosta sono a Cervinia, dove la chiusura è prevista il 7 maggio 2023, mentre nel resto della Valtournenche il 10 aprile. A La Thuile la skiarea è aperta sino al 16 aprile e, durante il fine settimana di Pasqua, sono previsti diversi appuntamenti come la 46esima edizione della Gara di Slalom e LTH SPRING MUSIC FESTIVAL, 2 giorni di divertimento con una rassegna musicale per festeggiare l’arrivo della primavera.

Dolomiti Bellunesi: la stagione è ancora aperta

Se in molte località d’Italia i 20 gradi centigradi fanno venire la voglia di mare, sulle Dolomiti Bellunesi la stagione della neve è tutt’altro che agli sgoccioli: al Faloria di Cortina si continua a sciare fino al primo maggio, a Porta Vescovo si chiude il 25 aprile, mentre al Pordoi l’ultima data utile per una discesa è il 16 aprile.

Gli ultimi a fermarsi il giorno 1 maggio saranno invece la sciovia Tondi di Faloria, le seggiovie Vitelli, Rio Gene, Plan de Ra Bigontina e la funivia Faloria del comprensorio di Cortina dove al momento sono operativi 27 impianti su 36 con 95 chilometri di piste su 120.

Mantre poco prima (tra il 16 e il 25 aprile) lo stop ad Arabba (con 118 chilometri di piste su 120 aperte). Tutti gli altri — Tofana, Alleghe, 5 Torri, Col Gallina, Le Pale e Marmolada, per citarne alcuni — lasceranno passare Pasqua e il lunedì dell’Angelo per dichiarare finita la stagione.

Sciare in Lombardia

A Pasqua è ancora possibile sciare anche nelle splendida regione Lombardia. Se le piste del bresciano hanno quasi tutte chiuse i battenti per via del caldo, diversa è la situazione a Livigno, il Tibet d’Italia, che darà la possibilità di sciare fino al 1° maggio.

Sotto controllo anche la situazione nel resto della Valtellina grazie agli impianti di innevamento presenti in ogni località, una condizione che ha permesso a tutte le stazioni sciistiche di affrontare più o meno tranquillamente questo finale di stagione.

L’11 aprile sarà invece il giorno di chiusura a Bormio, così come le cose non cambiano a Santa Caterina Valfurva. La situazione è buona anche a Madesimo, in Valchiavenna, dove la chiusura è prevista per il giorno 11 aprile.

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Viaggi, la costosa Pasqua degli italiani: tutti gli aumenti

La primavera è finalmente arrivata e con i ponti dietro l’angolo, a partire dalla Pasqua, cresce sempre di più la voglia di regalarsi una vacanza o una gita fuori porta in una splendida località italiana. La notizia che rischia di smorzare un po’ gli entusiasmi riguarda però l’aumento dei costi dei viaggi tanto sognati. A cominciare dai rincari sui prezzi dei biglietti aerei. Ecco cosa dobbiamo aspettarci.

Vacanze pasquali: quanto costerà volare

Le vacanze pasquali saranno una sorta di prova generale per il turismo estivo e l’aumento dei costi dei voli indica che, quella che verrà, sarà un’estate piuttosto cara per i viaggiatori. Basti pensare che quest’anno volare ad aprile verso il Sud Italia e le grandi isole costa quasi il doppio rispetto a un anno fa. Stando a quanto emerge da un’analisi del Corriere della Sera, effettuata su diverse tratte da Nord a destinazioni del Meridione, i prezzi medi per i voli nazionali sono passati da circa 60 euro nel 2022 (andata e ritorno, extra esclusi) a 113 euro nel 2023, con un aumento dell’8% rispetto anche al periodo pre-pandemia, ossia al 2019.

L’analisi è stata condotta attraverso piattaforme specializzate sulle rotte da Milano/Roma verso Bari, Brindisi, Palermo, Catania, Cagliari, Olbia e Alghero, considerando le tariffe di tutti i vettori che offrono i voli interni. In particolare, i rincari maggiori si registrano soprattutto tra Milano e Sud o isole, con poco meno del +115% sul 2022 e +12% sul 2019, mentre da Roma alle destinazioni del Sud Italia, l’incremento è del 63% rispetto a un anno fa e del 3% rispetto al periodo pre-Covid.

Gli aumenti sui voli per chi parte da Milano

Nell’analisi del Corriere sulle singole rotte, emerge che, rispetto all’anno scorso, gli incrementi sono netti ovunque, mentre si può notare qualche calo confrontando le tariffe media di questo aprile con quelle dello stesso periodo nel 2019. I rincari per chi parte dagli aeroporti di Milano – Linate, Malpensa e Bergamo-Orio al Serio – spiccano, in particolare, sui voli verso Puglia, Sicilia e Sardegna. Nello specifico:

  • Milano-Puglia: i voli per Bari, molto apprezzata anche dagli stranieri, sono aumentati del 92% rispetto al 2022, ma sono diminuiti dell’8% rispetto al 2019. Per i voli diretti a Brindisi, l’incremento è del 111% rispetto al 2022 e del 2% sul 2019;
  • Milano-Sicilia: più significativi i rincari delle tariffe per chi viaggia dai tre scali lombardi verso quelli siciliani. Un volo per Palermo, andata/ritorno, è aumentato in media del 135% rispetto al 2022 e del 5% sul 2019. Da Milano a Catania, invece, il rincaro è del 153% rispetto all’anno prima e del 30% rispetto al periodo pre-C;vid:
  • Milano-Sardegna: per i voli tra il capoluogo lombardo e i tre aeroporti sardi, gli aumenti vanno dal +148% da/per Olbia al +74% su Alghero. I prezzi di aprile 2023 sono tutti superiori anche al 2019: +12% su Milano-Cagliari e +31% su Milano-Alghero.

Quanto costa volare da Roma verso Sud

Nella Capitale, il caro-voli è più contenuto rispetto a Milano, ma anche qui i rincari si fanno sentire per chi vuole regalarsi una vacanza nel Sud Italia e nelle isole. Ecco i rincari dagli aeroporti di Fiumicino e Ciampino, evidenziati dall’analisi del Corriere:

  • Roma- Puglia: volare da Fiumicino/Ciampino verso Bari è più costoso dell’84% rispetto al 2022, ma c’è un calo del 37% sul 2019. Volare a Brindisi è, invece, più caro del 58% rispetto a un anno fa, con un calo del 6% rispetto al 2019;
  • Roma-Sicilia: i prezzi dei biglietti per Palermo sono aumentati del 40% rispetto al 2022 e segnano +9% sul 2019, mentre quelli per Catania registrano un +138% sul 2022 e +15% sul 2019;
  • Roma-Sardegna: per i collegamenti verso Cagliari gli aumenti sono del 58% sul 2022 e del 31% rispetto a quattro anni fa, mentre tra la Capitale e Olbia si registrano incrementi del 45% sul 2022 e del 12% sul 2019.

Da quest’anno, inoltre, chi viaggia dovrà fare i conti anche con l’aumento della tassa d’imbarco sul biglietto aereo previsto negli scaldi di Venezia e Napoli, e forse anche di Brindisi, una decisione che ha messo le compagnie low cost sul piede di guerra.

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Vacanze di Pasqua: dove andare per un weekend o più

Anche quest’anno le vacanze di Pasqua sono alle porte: uova di cioccolata, torte pasqualine, pastiere e casatielli iniziano a fare capolino nelle cucine degli amanti della tradizione. Pasqua con chi vuoi…e dove vuoi. In famiglia, in coppia o con gli amici, con le vacanze di Pasqua si ha un’occasione in più per prendersi una pausa dalla routine quotidiana e godersi le prime giornate di primavera.

L’anno prosegue spedito, e allora perché non staccare la spina e trascorrere un weekend rilassante nella natura o vedere posti nuovi? Come sempre il nostro ‘Bel Paese’ ci offre mete colorate e per tutti i gusti, da Nord a Sud isole comprese, raggiungibili comodamente in auto o in treno. Se hai a disposizione l’intero periodo delle feste pasquali e vuoi prenderti una piccola vacanza qui troverai alcune idee per decidere dove andare a Pasqua.

Vacanze di Pasqua in relax tra le Dolomiti

Se hai bisogno di allontanarti dai ritmi frenetici della città le Dolomiti sono la meta giusta per te. Qui il tempo sembra essersi fermato: montagne che dominano incontrastate, sentieri che si snodano tra gli alberi e piccoli paesini silenziosi che si schiudono nella vallata. Questi luoghi sono un incanto anche nel periodo primaverile, quando le temperature si fanno più miti e iniziano le prime fioriture tra gli animali in libertà.

Per i più desiderosi di un’esperienza mondana la meta perfetta è Cortina D’Ampezzo, pronta ad accogliervi con le sue vetrine internazionali e i locali alla moda. Qui tutti gli alberghi sono dotati di ottimi ristoranti per degustare i piatti tipici locali e di Spa di lusso. Per godersi ancora meglio questo spettacolo della natura dagli hotel è possibile partecipare a tour guidati di un giorno nelle valli delle Dolomiti.

Gita tra le colline verdi dell’Umbria

Anche il centro Italia ci offre diversi luoghi ricchi di natura, arte e cultura dove poter andare in vacanza a Pasqua. Le Cascate delle Marmore, il Lago Trasimeno, Perugia, Assisi e Spoleto sono solo alcune delle località umbre che vale la pena visitare. Grazie ai pochi chilometri che separano queste cittadine medievali è possibile organizzare facilmente una gita unica con diverse tappe tra oasi naturali, città storiche, buon cibo e divertimento.

Per gli sportivi è d’obbligo una corsa intorno al Lago Trasimeno prima (o dopo) Il pranzo di Pasqua, mentre per i più audaci sono tante le attività da fare sulle rapide delle Marmore, anche per i più piccini. Per tutti i Chocolate lovers… preparatevi, passeggiando per il centro di Perugia le botteghe offrono cioccolatini per tutti i gusti.

Weekend di Pasqua nel verde dell’antica Roma

Se sei un amante delle scampagnate ma non vuoi rinunciare alla cultura la capitale romana con i suoi numerosi parchi archeologici offre proprio questo connubio perfetto. Soggiornando in qualsiasi hotel al centro della città potrai facilmente raggiungere con la metro uno dei numerosi antichissimi spazi verdi: il parco degli Acquedotti, il Parco della Caffarella o quello di Villa Borghese sono tra i più ambiti per rigogliosità e magnificenza. In particolare a Villa Borghese, il più vasto dei tre, è possibile vedere monumenti, fontane e antichi edifici, e visitare uno dei più importanti musei della capitale.

Se sei amante delle due ruote potrai anche partecipare a tour organizzati in bicicletta su una delle più antiche strade romane, l’Appia Antica: chilometri di verde tra siti antichi siti archeologici unici al mondo.

Un assaggio d’estate: la Costiera Amalfitana

Se non hai ancora deciso dove andare a Pasqua e hai voglia di mare la Costiera Amalfitana ad aprile regala un assaggio d’estate. Non a caso è molto ambita anche dai vip: basta un raggio di sole ed ecco risplendere i mille colori scintillanti del mare e delle tipiche costruzioni a incastro. Da Salerno ad Amalfi passando per Cetara, Vietri sul Mare e dritti verso Positano: paesaggi naturali unici, e tra uno spostamento e l’altro è d’obbligo un assaggio del limoncello di Amalfi o della famosissima colatura di alici di Cetara. Anche qui le località sono raggiungibili comodamente in auto, e da Napoli sono organizzati tour di un giorno alla scoperta di Sorrento, Positano e Amalfi.

Ecco alcune idee per sfruttare al meglio il periodo delle vacanze pasquali e ricaricare le batterie in pochi giorni. Dopo le chiusure della pandemia e il post-Covid il piacere di viaggiare liberamente torna a farsi strada più forte di prima. E, anche se il periodo si preannuncia affollato, con un po’ di organizzazione anticipata si dimezzano i tempi di attesa e si ha più tempo per godersi le bellezze del luogo. Finito il viaggio si torna più rilassati alla routine quotidiana, magari con della cioccolata in più sulla scrivania e qualche souvenir per alleviare la nostalgia.

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Cose che puoi fare a Pasqua per sentirti da un’altra parte

Weekend, ponti e festività si trasformano nell’occasione perfetta per organizzare viaggi brevi o lunghi, per esplorare le meraviglie del mondo e per immergerci tra le tradizioni e la cultura di altri popoli. Usanze che si fanno ancora più vive durante alcuni periodi dell’anno come la Pasqua.

Se è vero che per noi questo è il momento in cui riunirci alle persone che amiamo, familiari e amici, con grandi tavolate che ospitano uova di cioccolato e tutte le prelibatezze gastronomiche locali, è vero anche che dall’altra parte del mondo, e non solo, ci sono tante tradizioni che non conosciamo, ma che sono bellissime.

Alcune possono sembrare bizzarre e stravaganti, altre ancora davvero suggestive, quello che è certo è che sono tutte rappresentative di un Paese e della sua tradizione. E qualora non riuscissimo a organizzare un viaggio per scoprirle tutte, allora possiamo farle nostre così da avere la sensazione di essere dall’altra parte del mondo.

Uova dipinte, Romania

Uova dipinte, Romania

Romania, le uova dipinte

Arriva dalla Romania una delle tradizioni più belle e suggestive di Pasqua, quella delle uova dipinte. Si tratta di un’usanza secolare e artigianale che prevede la trasformazione delle uova vere, di gallina, di oca o di anatra, in piccoli capolavori artigianali.

Queste, infatti, vengono ricoperte di cera d’api e poi immerse in bagni di colore per poi essere dipinte e disegnate. Oltre a essere il simbolo pasquale per antonomasia nel Paese, le uova si sono trasformate nei souvenir prediletti dei viaggiatori. Provate a farle anche voi!

Svezia: le streghe di Pasqua

Avete mai sentito parlare di påskkärringar? In Svezia, il giorno di Pasqua, le bambine si travestono da streghe, con tanto di trucco, parrucco e scopa, e vanno di casa in casa a chiedere dolci e cioccolato. Vi ricorda qualcosa?

Finlandia: i grandi falò

Nei giorni immediatamente precedenti alla Pasqua, in Finlandia, grandi fiamme si alzano verso il cielo. Si tratta di falò e roghi che gli abitanti delle città organizzano per ripulire l’aria dalle energie negative e liberare il cielo dalle streghe.

Una volta compiuta la missione ci si riunisce intorno alla tavola per festeggiare nella maniera tradizionale. I bambini, invece, diventano i protagonisti di una caccia alle uova di cioccolata organizzata dai genitori giorni prima.

Falò di Pasqua, Finlandia

Falò di Pasqua, Finlandia

Appuntamenti imperdibili a Pasqua

Ci sono tradizioni da replicare e altre da vivere, come le processioni religiose che vengono organizzate in ogni parte del mondo durante la Settimana Santa. Eppure nessuna sembra essere così suggestiva e intensa come quella spagnola.

Tra misticismo e folklore e sentita spiritualità, uomini e donne con cappucci a punta e abiti lunghi, sfilano tra le strade delle città spagnole. Una tradizione secolare e solenne, quella che prende vita durante la Semana Santa, che affonda le sue radici nel Medioevo e che attira ogni anno migliaia di visitatori.

Anche l’Italia ha un evento imperdibile: lo Scoppio del Carro a Firenze. Una cerimonia laico-religiosa secolare che unisce tradizione, cultura e identità cittadina. Ogni anno, durante la domenica di Pasqua, il fuoco benedetto viene acceso all’interno della chiesa dei Santi Apostoli e poi portato in processione fino al Duomo su un carro. Lo stesso che poi esploderà.

Scoppio del carro, Firenze

Scoppio del carro, Firenze